GrUppo barLEtta Un formidabile volano di sviluppo · cevuto un nuovo impulso dalla recente...

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Trasporti & Logistica 9 Eventi Lunedì 25 febbraio 2013 D opo 50 anni dall’ideazione dell’opera prevista nel Pia- no regolatore portuale, hanno finalmente preso il via i lavori di completamento delle strutture nell’area Pizzoli-Marisabella all’interno del porto di Bari. Con un costo complessivo di circa 53 milioni di euro, si pre- vede che i lavori saranno mate- rialmente avviati entro la fine del 2013 per concludersi entro la metà dell’agosto 2015. Il 2013 sarà per il porto di Bari anche l’anno del completamen- to della progettazione infra- strutturale, dei dragaggi e della ristrutturazione dei terminal crociere e della piena imple- A utotrasporto: un settore complesso e difficile, se- gnato - oltre dalla crisi eco- nomica - dalla concorrenza sleale, la violazione delle nor- me sulla sicurezza stradale, lo sfruttamento dei lavoratori. Senza dimenticare il rincaro del gasolio, i costi elevati della manodopera, la regolamen- tazione spesso poco chiara. Problematiche che sembrano pesare soprattutto sul sistema delle piccole imprese, colpi- te da forme di concorrenza esasperata che finisce con alimentare ulteriormente fenomeni di illegalità e con- tenziosi. Proprio per trovare soluzioni a questo intricato contesto, Prefettura, Polstra- da, Provincia, Upi, Cna, Le- ga cooperative e sindacati di categoria hanno siglato, di recente, a Parma un proto- collo d’intesa che istituisce l’Osservatorio dell’Autotra- sporto. Obiettivo: individua- re e contrastare le sempre più frequenti situazioni di illegalità. “Con l’Osservato- rio - commenta Luigi Viana, prefetto di Parma - creiamo uno strumento per affrontare le problematiche del settore che riguardano concorrenza, sicurezza, ma anche aspetti Per diventare uno dei primi 10 riferimenti del Mediterraneo Attivate le banche dati per un interscambio delle informazioni New look per l’area Pizzoli-Marisabella Al via l’Osservatorio dell’Autotrasporto mentazione della rete telemati- ca del porto. Nel mercato delle crociere, Bari punta a diventare il porto di riferimento del me- dio e basso Adriatico e uno tra i primi dieci del Mediterraneo. “Il mercato crocieristico con- ferma la stabilità e l’attrattiva che ha sempre avuto il porto di Bari - dichiara Francesco Ma- riani, presidente dell’Autorità portuale di Bari -. La struttura si conferma come homeport internazionale, con i voli char- ter operati dalla Spagna e dalla Francia, un riconoscimento in più del buon livello di integra- zione intermodale e dell’ottima sinergia tra i sistemi di traspor- legati alla vigilanza sulle im- prese dove si registrano situa- zioni d’illegalità spesso som- merse. L’Osservatorio sarà un luogo dove approfondire de- terminati problemi, per avere una conoscenza più articolata possibile dei fenomeni, anche attraverso la condivisione dei dati”. Tra le iniziative più interes- santi al proposito, l’attivazione di banche dati informatiche dove scambiare le informa- zioni. Un progetto già in stato avanzato grazie al lavoro del gruppo di lavoro coordinato to aero e portuale del capoluo- go pugliese”. “Una prima analisi previsionale sul 2013 - anticipa Mariani - ci consente di ipotiz- zare un incremento delle tocca- te, sia in termini di movimen- tazione passeggeri sia di nuovi vettori”. La crescita del settore, infatti, è sostenuta in primo luogo dall’aumento del numero degli imbarchi, che nei primi sei mesi del 2012 ha superato quota 48.400, con oltre 10mi- la presenze in più rispetto alla scorsa stagione, e da un movi- mento globale di passeggeri, di oltre 309.000 unità. Il porto di Bari guida anche la graduatoria relativa alle proposte di escur- sioni ed è un punto di eccellen- za italiano del turismo religio- so, legato in particolare al culto di San Nicola, configurandosi come una vera e propria area strategica per il rilancio urba- no ed economico della città e del suo territorio. D’altro canto, nonostante il capoluogo puglie- se sia già pronto ad accogliere navi da 330 metri, si sta anche apprestando a reperire i fondi per il raddoppio del terminal, previsto entro il 2013 e si sta attrezzando per riorganizzare la gestione delle stazioni ma- rittime e i servizi di supporto ai passeggeri. dalla Motorizzazione Civile. Particolare attenzione ver- rà riservata anche al tema della sicurezza stradale. “Un conducente stanco - spiega il comandante della Polstrada Eugenio Amorosa - non è un pericolo solo per sé, ma anche per gli altri. Fortunatamente i controlli hanno ridotto gli in- cidenti mortali sulle strade”. D’attualità anche le condizio- ni della rete stradale - 1.400 chilometri e 800 ponti - che richiede finanziamenti cospi- cui per mettere in atto inter- venti urgenti. ■■ PORTO DI BARI / I lavori si concluderanno entro metà agosto 2015 ■■ ACCORDO / Utile per contrastare problemi e illegalità del settore di binari ferroviari con una movimentazione di circa 1.700 carri nel corso dell’anno 2012. La parte logistica è assicurata ■■ GRUPPO BARLETTA / Le nuove prospettive dell’Interporto Sud Europa: al via i lavori per il Polo di Marcianise Un formidabile volano di sviluppo da capannoni industriali che occupano un’area complessiva coperta di 341.000 mq già re- alizzata e affittata a grossi ope- ratori del settore (Logista Ita- lia; Ceva; Artoni; Movimoda; Sda e altri) e un’area in corso di completamento di 63.000 mq, da concedere in affitto. La struttura interportuale van- ta un posizionamento geogra- fico ottimale con i collegamen- ti con svincoli dedicati con l’autostrada A1 (Napoli-Mila- no), l’autostrada A30 (Salerno - Reggio Calabria), nonché con tutte le viabilità statali regiona- li e provinciali. Oltre a ciò c’è il supporto di una propria compagnia ferro- viaria. Tutto questo permette alla società Interporto Sud Eu- ropa di intercettare enormi vo- lumi di traffico che hanno ri- cevuto un nuovo impulso dalla recente acquisizione del ramo d’azienda della società Fer- port Napoli, che permette di avere un collegamento diretto, mediante una rete ferroviaria dedicata, dal porto del capo- luogo campano all’Interporto e alle varie direttrici nazionali ed europee. Controllo e vigilanza aree co- muni e aree private 24 ore su 24 con sistema Tutor e vide- orveglianza satellitare, possi- bilità di prelievo e immissione in rete ferroviaria anche di un singolo container, 23 km di bi- nari divisi tra tre aste di presa e consegna treni da e per lo scalo Rfi e 7 binari intermodali di 650 ml, sono alcuni dei ser- vizi offerti dalla società guidata dall’amministratore delegato Antonio Campolattano e dal presidente del consiglio di am- ministrazione Salvatore Anto- nio de Biasio. Ma Interporto Sud Europa garantisce anche l’utilizzo di collegamenti diretti via mare con la Sicilia, l’integrazione con l’attività dei porti del sud Italia e con l’aeroporto di Ca- podichino. Lo scalo e il terminal intermodale sono un’infrastruttura integrata unica in Italia per dimensioni e operatività L’ Interporto Sud Europa re- alizzato e gestito dal Grup- po Barletta guarda al futuro. Dopo il Polo di Maddaloni an- che quello di Marcianise (Ce) vedrà l’avvio dei lavori che pre- vedono la realizzazione di ulte- riori 300.000 mq di capannoni logistici e servizi per le persone come centri commerciali, pa- lestre e residenze. Si tratta di un programma che rafforza la funzione dell’Inter- porto Sud Europa situato al centro dell’area campana a soli 15 km a nord di Napoli e a 4 km da Caserta. Da sempre visto come un for- midabile volano di sviluppo che rappresenta la possibilità reale di abbattere i costi del trasporto del prodotto e ve- locizzarne la sua collocazio- ne nei mercati, la struttura si sviluppa su una superficie di oltre 4 milioni di metri qua- drati, che ricade nei comuni di Maddaloni e Marcianise, cui si aggiungono gli oltre 2 milioni di Rfi, lo scalo ferroviario. Lo scalo e l’adiacente terminal intermodale dell’Interporto Sud Europa operano in stretta sinergia costituendo un’infra- struttura integrata unica in Ita- lia. La capacità operativa dello scalo merci, insieme a quella dell’Interporto Sud Europa, creano un organismo unico per dimensioni (oltre 6 milioni di metri quadri) e operatività capace di porsi come uno dei principali poli del network de- gli hub europei. L’interporto rappresenta infat- ti la piattaforma logistica del continente Europa e contri- buisce a ottimizzare l’utilizzo del trasporto ferro-gomma, diminuire il livello di inquina- mento ambientale e aumentare i livelli di sicurezza stradale su lunga tratta, captando anche il traffico del Far East per i porti di Napoli, Salerno, Gioia Tau- ro, Civitavecchia e altri. Il legame con il resto del con- tinente è assicurato dal colle- gamento strategico della strut- tura con il Corridoio Europeo 5 - il grande asse ferroviario e autostradale che l’Unione europea è impegnata a realiz- zare e che connetterà Lisbona a Kiev -, assegnando all’Italia un ruolo strategico rispetto al processo di scambi commer- ciali da e per il Nord Europa e i Paesi dell’Est. Le strutture logistiche e inter- portuali realizzate ricadono nel Polo di Maddaloni (Ce) e comprendono una parte in- termodale con un piazzale che vanta un’area complessiva di circa 180.000 mq e 9 coppie Inquadramento generale con evidenza degli accessi autostradali dedicati Area intermodale composta da piazzali e binari raccordati con Fs © KK-ARTWORKS - FOTOLIA.COM Una vista dall’alto del porto di Bari

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Trasporti & Logistica 9EventiLunedì 25 febbraio 2013

Dopo 50 anni dall’ideazione dell’opera prevista nel Pia-

no regolatore portuale, hanno finalmente preso il via i lavori di completamento delle strutture nell’area Pizzoli-Marisabella all’interno del porto di Bari. Con un costo complessivo di circa 53 milioni di euro, si pre-vede che i lavori saranno mate-rialmente avviati entro la fine del 2013 per concludersi entro la metà dell’agosto 2015.Il 2013 sarà per il porto di Bari anche l’anno del completamen-to della progettazione infra-strutturale, dei dragaggi e della ristrutturazione dei terminal crociere e della piena imple-

Autotrasporto: un settore complesso e difficile, se-

gnato - oltre dalla crisi eco-nomica - dalla concorrenza sleale, la violazione delle nor-me sulla sicurezza stradale, lo sfruttamento dei lavoratori.Senza dimenticare il rincaro del gasolio, i costi elevati della manodopera, la regolamen-tazione spesso poco chiara. Problematiche che sembrano pesare soprattutto sul sistema delle piccole imprese, colpi-te da forme di concorrenza esasperata che finisce con alimentare ulteriormente fenomeni di illegalità e con-tenziosi. Proprio per trovare soluzioni a questo intricato contesto, Prefettura, Polstra-da, Provincia, Upi, Cna, Le-ga cooperative e sindacati di categoria hanno siglato, di recente, a Parma un proto-collo d’intesa che istituisce l’Osservatorio dell’Autotra-sporto. Obiettivo: individua-re e contrastare le sempre più frequenti situazioni di illegalità. “Con l’Osservato-rio - commenta Luigi Viana, prefetto di Parma - creiamo uno strumento per affrontare le problematiche del settore che riguardano concorrenza, sicurezza, ma anche aspetti

Per diventare uno dei primi 10 riferimenti del Mediterraneo Attivate le banche dati per un interscambio delle informazioni

New look per l’area Pizzoli-Marisabella Al via l’Osservatorio dell’Autotrasporto

mentazione della rete telemati-ca del porto. Nel mercato delle crociere, Bari punta a diventare il porto di riferimento del me-dio e basso Adriatico e uno tra i primi dieci del Mediterraneo. “Il mercato crocieristico con-ferma la stabilità e l’attrattiva che ha sempre avuto il porto di Bari - dichiara Francesco Ma-riani, presidente dell’Autorità portuale di Bari -. La struttura si conferma come homeport internazionale, con i voli char-ter operati dalla Spagna e dalla Francia, un riconoscimento in più del buon livello di integra-zione intermodale e dell’ottima sinergia tra i sistemi di traspor-

legati alla vigilanza sulle im-prese dove si registrano situa-zioni d’illegalità spesso som-merse. L’Osservatorio sarà un luogo dove approfondire de-terminati problemi, per avere una conoscenza più articolata possibile dei fenomeni, anche attraverso la condivisione dei dati”. Tra le iniziative più interes-santi al proposito, l’attivazione di banche dati informatiche dove scambiare le informa-zioni. Un progetto già in stato avanzato grazie al lavoro del gruppo di lavoro coordinato

to aero e portuale del capoluo-go pugliese”. “Una prima analisi previsionale sul 2013 - anticipa Mariani - ci consente di ipotiz-zare un incremento delle tocca-te, sia in termini di movimen-tazione passeggeri sia di nuovi vettori”. La crescita del settore, infatti, è sostenuta in primo luogo dall’aumento del numero degli imbarchi, che nei primi sei mesi del 2012 ha superato quota 48.400, con oltre 10mi-la presenze in più rispetto alla scorsa stagione, e da un movi-mento globale di passeggeri, di oltre 309.000 unità. Il porto di Bari guida anche la graduatoria relativa alle proposte di escur-sioni ed è un punto di eccellen-za italiano del turismo religio-so, legato in particolare al culto di San Nicola, configurandosi come una vera e propria area strategica per il rilancio urba-no ed economico della città e del suo territorio. D’altro canto, nonostante il capoluogo puglie-se sia già pronto ad accogliere navi da 330 metri, si sta anche apprestando a reperire i fondi per il raddoppio del terminal, previsto entro il 2013 e si sta attrezzando per riorganizzare la gestione delle stazioni ma-rittime e i servizi di supporto ai passeggeri.

dalla Motorizzazione Civile. Particolare attenzione ver-rà riservata anche al tema della sicurezza stradale. “Un conducente stanco - spiega il comandante della Polstrada Eugenio Amorosa - non è un pericolo solo per sé, ma anche per gli altri. Fortunatamente i controlli hanno ridotto gli in-cidenti mortali sulle strade”. D’attualità anche le condizio-ni della rete stradale - 1.400 chilometri e 800 ponti - che richiede finanziamenti cospi-cui per mettere in atto inter-venti urgenti.

■■■ porto di bari / I lavori si concluderanno entro metà agosto 2015 ■■■ accordo / Utile per contrastare problemi e illegalità del settore

di binari ferroviari con una movimentazione di circa 1.700 carri nel corso dell’anno 2012. La parte logistica è assicurata

■■■ GrUppo barLEtta / Le nuove prospettive dell’Interporto Sud Europa: al via i lavori per il Polo di Marcianise

Un formidabile volano di sviluppoda capannoni industriali che occupano un’area complessiva coperta di 341.000 mq già re-alizzata e affittata a grossi ope-ratori del settore (Logista Ita-lia; Ceva; Artoni; Movimoda; Sda e altri) e un’area in corso di completamento di 63.000 mq, da concedere in affitto. La struttura interportuale van-ta un posizionamento geogra-

fico ottimale con i collegamen-ti con svincoli dedicati con l’autostrada A1 (Napoli-Mila-no), l’autostrada A30 (Salerno - Reggio Calabria), nonché con tutte le viabilità statali regiona-li e provinciali.Oltre a ciò c’è il supporto di una propria compagnia ferro-viaria. Tutto questo permette alla società Interporto Sud Eu-ropa di intercettare enormi vo-lumi di traffico che hanno ri-cevuto un nuovo impulso dalla recente acquisizione del ramo d’azienda della società Fer-port Napoli, che permette di avere un collegamento diretto, mediante una rete ferroviaria dedicata, dal porto del capo-luogo campano all’Interporto e alle varie direttrici nazionali ed europee.Controllo e vigilanza aree co-muni e aree private 24 ore su 24 con sistema Tutor e vide-orveglianza satellitare, possi-bilità di prelievo e immissione in rete ferroviaria anche di un singolo container, 23 km di bi-nari divisi tra tre aste di presa e consegna treni da e per lo scalo Rfi e 7 binari intermodali di 650 ml, sono alcuni dei ser-vizi offerti dalla società guidata dall’amministratore delegato Antonio Campolattano e dal presidente del consiglio di am-ministrazione Salvatore Anto-nio de Biasio. Ma Interporto Sud Europa garantisce anche l’utilizzo di collegamenti diretti via mare con la Sicilia, l’integrazione con l’attività dei porti del sud Italia e con l’aeroporto di Ca-podichino.

Lo scalo e il terminal intermodale sono un’infrastruttura integrata unica in Italia per dimensioni e operatività

L’Interporto Sud Europa re-alizzato e gestito dal Grup-

po Barletta guarda al futuro. Dopo il Polo di Maddaloni an-che quello di Marcianise (Ce) vedrà l’avvio dei lavori che pre-vedono la realizzazione di ulte-riori 300.000 mq di capannoni logistici e servizi per le persone come centri commerciali, pa-lestre e residenze. Si tratta di un programma che rafforza la funzione dell’Inter-porto Sud Europa situato al centro dell’area campana a soli 15 km a nord di Napoli e a 4 km da Caserta. Da sempre visto come un for-midabile volano di sviluppo che rappresenta la possibilità reale di abbattere i costi del trasporto del prodotto e ve-locizzarne la sua collocazio-ne nei mercati, la struttura si sviluppa su una superficie di oltre 4 milioni di metri qua-drati, che ricade nei comuni di Maddaloni e Marcianise, cui si aggiungono gli oltre 2 milioni di Rfi, lo scalo ferroviario. Lo scalo e l’adiacente terminal intermodale dell’Interporto Sud Europa operano in stretta sinergia costituendo un’infra-struttura integrata unica in Ita-lia. La capacità operativa dello

scalo merci, insieme a quella dell’Interporto Sud Europa, creano un organismo unico per dimensioni (oltre 6 milioni di metri quadri) e operatività capace di porsi come uno dei principali poli del network de-gli hub europei.L’interporto rappresenta infat-ti la piattaforma logistica del continente Europa e contri-buisce a ottimizzare l’utilizzo del trasporto ferro-gomma, diminuire il livello di inquina-mento ambientale e aumentare i livelli di sicurezza stradale su lunga tratta, captando anche il traffico del Far East per i porti di Napoli, Salerno, Gioia Tau-ro, Civitavecchia e altri. Il legame con il resto del con-tinente è assicurato dal colle-gamento strategico della strut-tura con il Corridoio Europeo 5 - il grande asse ferroviario e autostradale che l’Unione europea è impegnata a realiz-zare e che connetterà Lisbona a Kiev -, assegnando all’Italia un ruolo strategico rispetto al processo di scambi commer-ciali da e per il Nord Europa e i Paesi dell’Est.Le strutture logistiche e inter-portuali realizzate ricadono nel Polo di Maddaloni (Ce) e

comprendono una parte in-termodale con un piazzale che vanta un’area complessiva di circa 180.000 mq e 9 coppie

Inquadramento generale con evidenza degli accessi autostradali dedicati

Area intermodale composta da piazzali e binari raccordati con Fs

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