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(Gruppo 5) Coordinatore Michela Bacchion Validatore Antonio Fichera Redattore Stefania Baldin Relatore Chiara Cattapan Tutor Salvatore Amato Formazione e-tutor Veneto -maggio 2006-

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(Gruppo 5)Coordinatore

Michela Bacchion

Validatore

Antonio Fichera

Redattore Stefania Baldin

Relatore Chiara

CattapanTutor Salvatore Amato

Formazione e-tutor Veneto -maggio 2006-Formazione e-tutor Veneto -maggio 2006-

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SCUOLA: profondi cambiamenti

aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti

aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti

attività formative come base di questa trasformazione

utilizzo delle nuove tecnologie utilizzo delle nuove tecnologie

DIRETTIVA N. 143 del 2001. Cambia la scuola, cambia il contesto formativo: dall'aula alla rete = FORMAZIONE BLENDED

DIRETTIVA N. 143 del 2001. Cambia la scuola, cambia il contesto formativo: dall'aula alla rete = FORMAZIONE BLENDED

IL CONTESTOIL CONTESTO

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Individua e disponeIndividua e dispone

Realizza e implementaRealizza e implementa

Organizza sul territorioOrganizza sul territorio

Svolge il percorso formativoSvolge il percorso formativo

Cad

uta in

verticale

IL CICLO DELLA FORMAZIONEIL CICLO DELLA FORMAZIONE

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LA FORMAZIONE BLENDEDLA FORMAZIONE BLENDED

nuove tecnologie

apprendimento collaborativo.

momenti

in presenza

momenti in rete

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STRUTTURA DEL BLENDED LEARNINGSTRUTTURA DEL BLENDED LEARNING

Corsista

piattaformaPiattaforma multimediale

Software che permette di creare un ambiente virtuale di apprendimento

con

AttoriAttori

E-tutor

StrumentiStrumenti

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LE CONSEGUENZELE CONSEGUENZE

Cambiano le caratteristicheCambiano le

caratteristiche

VANTAGGIVANTAGGI

PROBLEMATICHEPROBLEMATICHE

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quandoLibertà di scelta

Libertà di scelta

dove

cosa

>>Facilitazione d’approccio >>Nuove motivazioni

>>Facilitazione d’approccio >>Nuove motivazioni

Qualità e Quantità risorse e materialiQualità e Quantità risorse e materiali

I VANTAGGII VANTAGGI

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I VANTAGGII VANTAGGI

Isolamento tradizionaleIsolamento tradizionale

IndividualismoIndividualismo

confronto, condivisione dellaconoscenza e delle risorse

costruttivismo e collaborativismo

professione docente di nuove strategie

confronto, condivisione dellaconoscenza e delle risorse

costruttivismo e collaborativismo

professione docente di nuove strategie

comunità di pratica e virtuali

amplificazione della formazione

comunità di pratica e virtuali

amplificazione della formazione

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PROBLEMATICHEPROBLEMATICHE

Risvolti professionali

1- assenza di un documento d’intesa (A.T.A. nel prot2875 del 20 luglio 2004)

2- valore degli attestati: scarso se non addirittura nullo all’interno della professione.

3- figura dell'e-tutor: individuazione,

formazione, funzione (contrattualizzazione)

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PROBLEMATICHEPROBLEMATICHE

Risvolti tecnici

1- strumentalità: i costi della tipologia formativa sostenuti dal corsista

2- gradualità formativa e competenze del corsista: necessita una gradualità formativa che passi attraverso

l’alfabetizzazione, l’approfondimento, il consolidamento.

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MOMENTI IN RETE – MOMENTI IN PRESENZAMOMENTI IN RETE – MOMENTI IN PRESENZA

Negli approcci blended si cercano di coordinare il momento dell'autoistruzione con appuntamenti di didattica collaborativa, in rete o in presenza. Le attività svolte in presenza non dovrebbero limitarsi alla classica lezione frontale, ma dovrebbero gettare un ponte verso le successive attività a distanza: dopo la stipula del contratto formativo, è bene chiarificare gli obiettivi, i tempi e le modalità di svolgimento delle attività. Nello stesso modo, le attività a distanza devono essere impostate in modo tale da facilitare i successivi momenti in presenza. La blended solution, se ben impostata, facilita il corsista nel processo di apprendimento, permettendo, nel momento di attività a distanza, l'interiorizzazione dei concetti esposti a lezione grazie allo svolgimento di attività mirate, di carattere essenzialmente operativo

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CORSISTACORSISTA

l'ingrediente principale, il più importante in assoluto: il corsista, il fruitore del corso, l'allievo, il discente, l'apprendista, l'utilizzatore o "utente", come preferite.

E' facile capire perché il corsista è spesso l'ingrediente che determina più di altri qualità ed efficacia di un'attività di e-learning. Lasciando infatti inalterati tutti gli altri componenti e cambiando solo i corsisti, si possono avere esperienze dai risultati anche diametralmente opposti: un successo con un gruppo di corsisti, un disastro totale con un altro. Ecco dunque quali dovrebbero essere gli elementi/abilità/caratteristiche fondamentali che un corsista deve disporre per poter essere un "buon" corsista:

•Motivazione

•Abilità tecniche di base

•Capacità comunicative

•Consapevolezza degli altri

•Disponibilità a mettersi in discussione

•Apertura al confronto e allo scambio gratuito

•Ritmi costanti

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E- TUTORE- TUTOR

Il ruolo dell'e-tutor si è imposto nell'ambito dell'e-learning come uno dei fattori decisivi per la buona riuscita dell'attività formativa. A questa figura spetta, infatti, il compito delicato di accompagnare i percorsi di apprendimento dei corsisti, sostenendone l'acquisizione di conoscenza, mediando la loro relazione con la tecnologia, favorendone il lavoro collaborativo, monitorandone in tempo reale atteggiamenti e comportamenti. Si tratta di un ruolo la cui centralità è sentita anche nella scuola italiana dal momento che la formazione degli insegnanti in servizio, per decisione del Miur, passa ormai attraverso le modalità dell'e-learning

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FORUMFORUM

Ambiente virtuale all'interno del quale gli utenti possono discutere su argomenti di interesse comune. È basato in genere su bacheche ove è possibile lasciare dei messaggi di avvio di una discussione “thread” o repliche ad altri messaggi. Può essere libero o animato da un e-tutorL’ambiente di formazione infatti prevede due tipologie di forum: una strettamente legata all’attività di formazione (forum connessi ai vari laboratori o alle tematiche oggetto di studio) e una community che invece è aperta alla discussione generale. Questa seconda area è risulta indispensabile per evitare che i forum di lavoro siano intasati di messaggi OT, cioè fuori tema.

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CHATCHAT

La chat (in inglese, letteralmente, "chiacchierata") è una forma di comunicazione in rete che consente di comunicare con altri utenti (uno o più di uno) attraverso la tastiera del computer: si scrive una frase e questa è immediatamente visualizzata sugli schermi degli altri partecipanti. A differenza della posta elettronica, in una chat la comunicazione avviene quindi in tempo reale.

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AULA VIRTUALEAULA VIRTUALE

Aula virtuale: La lezione a distanzaOggi prende sempre più slancio la formazione contemporanea a più

studenti presenti in sedi diverse da parte di un unico docente, tramite le aule virtuali. Con questo tipo di formazione, il docente comunica a

distanza tramite sistemi sofisticati di videoconferenza e gli studenti lo vedono su uno schermo tramite un proiettore o sul proprio computer.L'obiettivo della creazione di questi ambienti informativi è di associare alla  situazione reale  di aula (lezioni, appuntamenti di lavoro, incontri formativi, colloqui, discussione, elaborazione ...) uno  spazio virtuale 

che consente di mettere in relazione altri materiali di studio e documentazione (Dossier didattici; bibliografie mirate; saggi di

approfondimento; materiali di documentazione; ...). 

Mettendo assieme la situazione reale e quella dell'aula virtuale si vorrebbe fissare ancora meglio i contenuti, i significati e la "memoria"  degli incontri di formazione.