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GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Schede elaborate da: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO PER LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO E FORMATIVO AREA BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI area funzionale corporea e cognitiva * specificare quali deficit motori *: deficit sensoriali *: condizioni fisiche difficili (ospedalizzazioni, malattie acute o croniche, lesioni, fragilità, anomalie cromosomiche, anomalie nella struttura del corpo, altro): La scala di numeri da 1 a 4 rappresenta un indice numerico della ampiezza del bisogno rilevato mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del proprio corpo 1 2 3 4 difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali scolastici* 1 2 3 4 mancanza di autonomia negli spazi scolastici 1 2 3 4 mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola 1 2 3 4 DSA : disgrafia dislessia discalculia disortografia difficoltà di gestione del tempo 1 2 3 4 necessità di tempi lunghi 1 2 3 4 difficoltà nella pianificazione delle azioni 1 2 3 4 difficoltà di attenzione 1 2 3 4 difficoltà di memorizzazione 1 2 3 4 difficoltà di ricezione - decifrazione di informazioni verbali 1 2 3 4 difficoltà di ricezione - decifrazione di informazioni scritte 1 2 3 4 difficoltà di espressione – restituzione di informazioni verbali 1 2 3 4 difficoltà di espressione – restituzione di informazioni scritte 1 2 3 4 difficoltà nell’applicare conoscenze 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla disciplina *: In particolare nelle attività di *: area relazionale difficoltà di autoregolazione, autocontrollo 1 2 3 4 problemi comportamentali* 1 2 3 4 problemi emozionali* 1 2 3 4 scarsa autostima 1 2 3 4 scarsa motivazione 1 2 3 4 scarsa curiosità 1 2 3 4 difficoltà nella relazione con i compagni 1 2 3 4 difficoltà nella relazione con gli insegnanti 1 2 3 4

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GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Schede elaborate da: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO PER LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO E FORMATIVO AREA BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

area funzionale corporea e cognitiva * specificare quali

deficit motori *:

deficit sensoriali *:

condizioni fisiche difficili (ospedalizzazioni, malattie acute o croniche, lesioni, fragilità, anomalie cromosomiche, anomalie nella struttura del corpo, altro):

La scala di numeri da 1 a 4 rappresenta un indice numerico della ampiezza del bisogno rilevato

mancanza di autonomia nel movimento e nell’uso del proprio corpo

1 2 3 4

difficoltà nell’uso di oggetti personali e di materiali scolastici*

1 2 3 4

mancanza di autonomia negli spazi scolastici

1 2 3 4

mancanza di autonomia negli spazi esterni alla scuola 1 2 3 4

DSA : disgrafia dislessia discalculia disortografia

difficoltà di gestione del tempo 1 2 3 4

necessità di tempi lunghi 1 2 3 4

difficoltà nella pianificazione delle azioni 1 2 3 4

difficoltà di attenzione 1 2 3 4

difficoltà di memorizzazione 1 2 3 4

difficoltà di ricezione - decifrazione di informazioni verbali 1 2 3 4

difficoltà di ricezione - decifrazione di informazioni scritte 1 2 3 4

difficoltà di espressione – restituzione di informazioni verbali 1 2 3 4

difficoltà di espressione – restituzione di informazioni scritte 1 2 3 4

difficoltà nell’applicare conoscenze 1 2 3 4

1 2 3 4

1 2 3 4

difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla disciplina *:

In particolare nelle attività di *:

area relazionale

difficoltà di autoregolazione, autocontrollo 1 2 3 4

problemi comportamentali* 1 2 3 4

problemi emozionali* 1 2 3 4

scarsa autostima 1 2 3 4

scarsa motivazione 1 2 3 4

scarsa curiosità 1 2 3 4

difficoltà nella relazione con i compagni 1 2 3 4

difficoltà nella relazione con gli insegnanti 1 2 3 4

difficoltà nella relazione con gli adulti 1 2 3 4

Fattori del contesto famigliare scolastico ed extrascolastico * specificare quali

famiglia problematica

1 2 3 4

pregiudizi ed ostilità culturali

1 2 3 4

difficoltà socioeconomiche

1 2 3 4

ambienti deprivati/devianti

1 2 3 4

scarsità di servizi cui la famiglia possa fare riscorso*

mancanza di mezzi o risorse nella scuola*

difficoltà di comunicazione e o collaborazione tra le agenzie (scuola, servizi, enti, operatori….) che intervengono nell’educazione e nella formazione*

Bisogni espressi dal team degli insegnanti relativamente alle problematiche evidenziate (strumenti, informazioni, sussidi ….) *

Scheda di rilevazione dei punti di forza, relativamente all’alunno, al gruppo classe e

al team degli insegnanti

Punti di forza dell’alunno

discipline preferite:

discipline in cui riesce:

attività preferite:

attività in cui riesce:

desideri e / o bisogni espressi

hobbies, passioni, attività extrascolastiche

persone nella scuola, nella famiglia e/o nell’extrascuola significative, o disponibili, o che svolgono attività interessanti …..

Punti di forza del gruppo classe

presenza di un compagno o un gruppo di compagni di riferimento

per le attività disciplinari

per il gioco

per attività extrascolastiche

Punti di forza del team degli insegnanti

Esperienze di uno o più insegnanti in campi anche non strettamente scolastici:

Competenza di uno o più insegnanti in una disciplina o attività specifica scolastica o non scolastica:

Hobbies, desideri, bisogni che possono trovare spazio in un progetto formativo per la classe o l’alunno:

e dei genitori Presenza di un genitore che svolge una attività di ……….. Presenza di un gruppo di genitori disponibili a ……….

ii altre figure educative di riferimento

Supporto alle relazioni Supporto all’identità di genere….

Scheda di rilevazione delle condizioni facilitanti, che consentono la partecipazione dell’alunno al processo di apprendimento e alla vita della classe.

organizzazione dello spazio aula

organizzazione dei tempi aggiuntivi rispetto al lavoro d’aula (mensa, ricreazioni)

Attività competenze

insegnanti/adulti Compagni

attività in palestra o altri ambienti diversi dall’aula

discipline competenze

insegnanti

Tempi

uso di strumenti, sussidi,attrezzatura specifica, strumenti compensativi

discipline

competenze

insegnanti

tempi

Adattamenti, differenziazioni, accorgimenti messi in atto dagli insegnanti nelle modalità di lavoro in aula

nelle attività di

attività personalizzate in aula:

discipline competenze

insegnanti

Tempi

attività in piccolo gruppo con lo scopo di facilitare l’alunno (specificare se in aula o fuori)

discipline competenze

insegnanti

Compagni

Spazio tempi

attività individuali fuori dell’aula: discipline competenze

insegnanti

Tempi

Differenziazione, semplificazione, riduzione dei contenuti

discipline

Riduzione di discipline discipline

Altro

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PER L’INCLUSIONE DI ALUNNI

CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BOZZA) Anno scolastico:

1. DATI ANAGRAFICI DELL’ALUNNO

Nome e cognome

Data di nascita

Nazionalità

Classe

Coordinatore della classe

Altre informazioni di tipo anagrafico o

generale utili ai fini dell’inclusione

(es. scolarità pregressa)

2. INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE DEL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE

(inserire una X in fianco alla voce da selezionare)

Area Bes Individuazione X Tipologia

A. Disturbi evolutivi specifici:

DSA

(documentati con diagnosi

clinica)

Segnalazione diagnostica

redatta da:

Specialista firmatario:

Data:

Dislessia

Disortografia

Disgrafia

Discalculia

B. Disturbi evolutivi specifici:

ALTRA TIPOLOGIA

(documentata con diagnosi

clinica)

Segnalazione diagnostica

redatta da:

Specialista firmatario:

Data:

Disturbi specifici del

linguaggio

Disturbo della

coordinazione motoria

Disprassia

Disturbo non verbale

Disturbo dello spettro

autistico lieve

ADHA (disturbo

attenzione e

iperattività di tipo

lieve)

Funzionamento

cognitivo limite

(borderline cognitivo)

DOP (oppositivo-

provocatorio)

Altro

C. Svantaggio socio-

economico

Segnalazione sulla base di

elementi oggettivi (es.

Difficoltà

comportamentali

(segnalazione sulla base di

elementi oggettivi e/o

considerazioni pedagogiche-

didattiche)

servizi sociali, casa-

famiglia, ente locale, Asl)

Redatta da:

Data:

e/o

Osservazione e

motivazione del Consiglio

di Classe

Deliberata il (data):

Difficoltà relazionali

Fattori del contesto

famigliare

Altro

D. Svantaggio linguistico e

culturale: stranieri non

alfabetizzati

(segnalazione sulla base di

considerazioni pedagogiche-

didattiche)

Osservazione e

motivazione del Consiglio

di Classe deliberata il

(data):

Difficoltà linguistiche

Difficoltà culturali

E. Altre difficoltà

(segnalazione sulla base di

considerazioni pedagogiche-

didattiche)

Osservazione e

motivazione del Consiglio

di Classe deliberata il

(data):

Transitorie

Non transitorie

Malattie

Traumi

Dipendenze

Altro:

3. INTERVENTI EDUCATIVO-RIABILITATIVI (indicare se presenti)

Interventi educativo-riabilitativi in orario extrascolastico

Interventi educativo-riabilitativi in orario scolastico

Operatore di riferimento:

Tempi (frequenza settimanale e durata incontri):

Referente del rapporto scuola-operatore:

Eventuali osservazioni dell’operatore:

4. PROFILO EDUCATIVO E DIDATTICO DELL’ALUNNO

4A. FUNZIONAMENTO DELLE ABILITA’ STRUMENTALI (compilare sezione a) o b) in alternativa)

a) PER GLI STUDENTI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (Dsa e altre tipologie)

Elementi desunti dalla diagnosi Elementi desunti dall’osservazione

in classe (v. suggerimenti allegati)

Lettura

(velocità e correttezza)

Comprensione

(orale e del testo scritto)

Scrittura

(tipologia di errori,

produzione, ideazione,

stesura, revisione, grafia)

Calcolo

(a mente e scritto, abilità

matematiche)

Difficoltà nell’area

motorio-prassica

Ulteriori disturbi associati

Eventuali altre osservazioni

b) PER TUTTI GLI ALTRI STUDENTI BES che non presentano Disturbi evolutivi specifici

(Inserire una X in fianco alla voce da selezionare)

Difficoltà di gestione del tempo

Necessità di tempi lunghi

Difficoltà nella pianificazione delle azioni

Difficoltà di attenzione

Difficoltà di memorizzazione

Difficoltà di ricezione-decifrazione di informazioni verbali

Difficoltà di ricezione-decifrazione di informazioni scritte

Difficoltà di espressione-restituzione di informazioni verbali

Difficoltà di espressione-restituzione di informazioni scritte

Difficoltà di lettura

Difficoltà di scrittura

Difficoltà di calcolo

Difficoltà nell’applicare conoscenze

Difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla/e disciplina/e

Difficoltà nella partecipazione alle attività di …………………………………………

4B. CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI (Per tutti gli studenti)

Inserire una X in fianco alla voce da selezionare

MOTIVAZIONE

Partecipazione al dialogo

educativo

Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Consapevolezza delle

proprie difficoltà

Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Consapevolezza dei

propri punti di forza

Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Autostima Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Altro:

ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA

Regolarità della frequenza

scolastica

Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Accettazione e rispetto delle

regole

Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Rispetto degli impegni Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Accettazione consapevole

degli strumenti compensativi

e delle misure dispensative

(se in uso)

Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Autonomia nel lavoro Molto

adeguata

Adeguata Poco

adeguata

Non

adeguata

Altro:

(Sezioni 5-9 da compilare a cura della famiglia e dello studente. Inserire una X in fianco

alle voci da selezionare)

5. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

Difficoltà di memorizzare procedure

operative nelle discipline tecnico-pratiche

Tabelline

Formule

Sequenze e procedure

Forme grammaticali

Categorizzazioni, nomi dei tempi verbali,

nomi delle strutture grammaticali

Altro:

Difficoltà di selezionare e organizzare le

informazioni

Difficoltà di immagazzinare e recuperare

le informazioni

Date

Definizioni

Termini specifici delle discipline

Altro:

6. STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

sottolinea, evidenzia, identifica parole-chiave, scrive note a margine, prende appunti...

è attento agli elementi visivi della pagina (immagini, schemi, grafici, diagrammi...)

rielabora e riassume verbalmente e/o per iscritto un argomento di studio

rappresenta un testo, un argomento, un evento mediante uno schema, una tabella, un

disegno un grafico o una mappa

fa schemi e/o mappe autonomamente

utilizza schemi e/o mappe fatte da altri (insegnanti, tutor, genitori...)

cerca di imparare tutto a memoria

usa strategie per ricordare (usa immagini, colori,...)

sa consultare il dizionario

elabora il testo scritto al computer, utilizzando il correttore ortografico e/o la sintesi

vocale

Altro:

7. STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

computer con programmi di videoscrittura e correttore ortografico

computer con sintesi vocale

libri digitali

calcolatrice

testi semplificati e/o ridotti

testi adattati con ampie spaziature e interlinee

schemi e mappe

formulari, tabelle...

registratore materiali multimediali (video, PPT, simulazioni…)

Altro:

8. GRADO DI AUTONOMIA

Insufficiente

Scarso

Buono

Ottimo

Ricorre all’aiuto di un tutor

Ricorre all’aiuto di un genitore

Ricorre all’aiuto di un compagno

Utilizza strumenti compensativi

9. PUNTI DI FORZA

Punti di forza dell’alunno Attività preferite:

Interessi:

Attività extrascolastiche:

Discipline in cui riesce:

Discipline preferite:

Figure di riferimento nell’extra-scuola (genitori, tutor, etc.):

Punti di forza del gruppo

classe

Presenza di:

Un compagno Per le attività disciplinari

un gruppo di compagni di

riferimento

Per attività

extrascolastiche

10. LIVELLO DEGLI OBIETTIVI: adattamento degli obiettivi curricolari per il

conseguimento delle competenze previste per la classe

(per alcune tipologie di Bes, ma assolutamente non per gli studenti con Dsa, come specificato nelle linee

guida allegate al DM 5669/2011, p. 7 e 18, “si devono rispettare gli obiettivi generali e specifici di

apprendimento per non creare percorsi immotivatamente facilitati, ma rispettosi dell’incidenza del disturbo”, i

docenti possono calibrare la progettazione didattico-educativa sui livelli minimi attesi per le competenze in

uscita, come da Circolare ministeriale n.8, 6 marzo 2013, p. 2). In particolare si ricorda che per gli stranieri, in

base all’art. 45 del DPR 394/99, deve essere operato, in relazione al livello

di competenza dei singoli alunni, il necessario adattamento dei programmi di

insegnamento.

AREA/DISCIPLINA OBIETTIVI

(allegare programmazione adattata)

11. DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA

(inserire una X in fianco alle voci da selezionare)

a. Metodologie e strategie didattiche inclusive

X Barrare le caselle di interesse, inserendo una

X nella prima colonna

Se necessario, indicare le specifiche discipline o

le aree disciplinari: es. discipline linguistico-

espressive, discipline logico-matematiche,

discipline storico-geografiche-sociali (ove non

specificato, si intende TUTTE)

Usare il rinforzo positivo attraverso feedback

informativi che riconoscono l'impegno, la

competenza acquisita e orientano verso

l'obiettivo da conseguire

Promuovere l'apprendimento collaborativo

organizzando attività in coppia o a piccolo

gruppo

Privilegiare l'apprendimento dall'esperienza e

la didattica laboratoriale

Promuovere processi metacognitivi per

sollecitare nell'alunno l'autocontrollo e

l'autovalutazione dei propri processi di

apprendimento

Favorire l'analisi costruttiva dell'errore

Individuare i nodi problematici presenti nei

testi (intervenire sulla leggibilità e

comprensibilità dei manuali di studio)

Valorizzare nella didattica linguaggi

comunicativi altri dal codice scritto

(linguaggio iconografico, parlato),

utilizzando mediatori didattici quali immagini,

disegni e riepiloghi a voce

Insegnare l'uso di dispositivi extratestuali per

lo studio (titolo, paragrafi, immagini)

Promuovere diverse strategie di lettura in

relazione al tipo di testo e agli scopi

Sollecitare le conoscenze precedenti ad

ogni lezione per introdurre nuovi argomenti

Utilizzare un approccio ludico/operativo

Privilegiare attività pragmatiche con

agganci operativi

Promuovere la comprensione del testo

attraverso la strutturazione di percorsi sul

metodo di studio

Riepilogare i punti salienti alla fine di ogni

lezione

Promuovere inferenze, integrazioni e

collegamenti tra le conoscenze e le

discipline

Dividere un compito in sotto-obiettivi

Insegnare l'uso delle nuove tecnologie per i

processi di lettura, scrittura, calcolo e

rielaborazione

Proporre attività di rinforzo delle abilità sociali

(cooperative learning, giochi di ruolo, attività

mirate al conseguimento di queste abilità)

Altro (v. suggerimenti allegati)

b. Misure dispensative e strumenti compensativi

Per gli alunni in situazione di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale, le misure dispensative devono

avere carattere transitorio. In ogni caso, non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua

straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto

dall'art. 6 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee guida.

MISURE DISPENSATIVE

X Barrare le caselle di interesse, inserendo una X

nella prima colonna

Se necessario, indicare le specifiche discipline

o le aree disciplinari: es. discipline linguistico-

espressive, discipline logico-matematiche,

discipline storico-geografiche-sociali (ove non

specificato, si intende TUTTE)

Dispensa dall'uso del corsivo

Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi

e/o appunti

Dispensa dal ricopiare testi o espressioni

matematiche dalla lavagna

Dispensa dallo studio mnemonico delle

tabelline, delle forme verbali, delle poesie,

della grammatica classificatoria (in quanto vi

è una notevole difficoltà nel ricordare nomi,

termini tecnici e definizioni)

Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

Dispensa dai tempi standard (assegnazione di

tempi più lunghi per l'esecuzione dei lavori e/o

riduzione delie consegne senza modificare gli

obiettivi)

Dispensa dalla sovrapposizione di verifiche

scritte e orali

Dispensa da un eccessivo carico di compiti,

senza modificare gli obiettivi e la qualità

Solo per gli alunni con DSA: Dispensa (se

richiesta dalla diagnosi, dalla famiglia e

approvata dal Consiglio di classe) dalla

valutazione della lingua straniera in forma

scritta

(Linee guida per il diritto allo studio degli alunni

e degli studenti con Dsa, allegate al DM

5669/2011, p. 20)

Altro

STRUMENTI COMPENSATIVI

X Barrare le caselle di interesse, inserendo una X nella

prima colonna

Se necessario, indicare le specifiche

discipline o le aree disciplinari: es.

discipline linguistico-espressive, discipline

logico-matematiche, discipline storico-

geografiche-sociali (ove non

specificato, si intende TUTTE)

Utilizzo del computer con programmi di video-

scrittura con correttore ortografico

Utilizzo del computer con sintesi vocale

Utilizzo di libri digitali

Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri...)

Utilizzo del registratore o della Smart Pen (utilizzati a

scopo didattico e per un uso strettamente

personale)

Utilizzo di calcolatrice (anche calcolatrice vocale)

Utilizzo di ausili per il calcolo non tecnologici (linee

dei numeri, tavola pitagorica, ecc.)

Utilizzo di tabelle e formulari, costruiti dall’alunno e

concordati con il docente, come supporto durante

compiti e verifiche

Utilizzo di mappe mentali, concettuali e schemi

(elaborate dallo studente per sintetizzare e

strutturare le Informazioni) durante l'interrogazione,

eventualmente anche su supporto digitalizzato

(video presentazione), per facilitare il recupero delle

informazioni e migliorare l'espressione verbale

Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il

linguaggio iconico e i video) come veicoli che

possono sostenere la comprensione dei testi e

l'espressione

Utilizzo di dizionari digitali su computer (cd rom,

risorse on line)

Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o

commerciali)

Altro

c. Criteri e modalità di verifica

X

Barrare le caselle di interesse, inserendo

una X nella prima colonna

Se necessario, indicare le specifiche discipline o

le aree disciplinari: es. discipline linguistico-

espressive, discipline logico-matematiche,

discipline storico-geografiche-sociali (ove non

specificato, si intende TUTTE)

Interrogazioni programmate e non

sovrapposte

Lettura delle consegne degli esercizi e/o

fornitura, durante le verifiche, di prove su

supporto digitalizzato leggibili dalla sintesi

vocale

Uso di frequenti prove intermedie che

possono essere eseguite in modo rapido

Divisione del programma di una verifica in

più prove valutative, con contenuti

concordati

Inserimento nelle verifiche di richiami a

regole e procedure o di esempi necessari

per la prova

Compensazione con prove orali di compiti

scritti ritenuti non adeguati

Uso di mediatori didattici durante le prove

scritte e orali (mappe concettuali, schemi,

tabelle) preventivamente concordati con il

docente

Uso di strumenti compensativi tecnologici e

informatici (pc, calcolatrice, etc.)

Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a

risposta multipla e riduzione al minimo di

domande a risposta aperta

Nelle verifiche privilegiare la terminologia

utilizzata durante la spiegazione

Ridurre il numero di domande e/o esercizi o

la lunghezza del testo di comprensione

senza modificare gli obiettivi oppure IN

ALTERNATIVA concedere tempi più lunghi

Altro (v. suggerimenti allegati)

d. Modalità di valutazione

X Barrare le caselle di interesse,

inserendo una X nella prima colonna

Se necessario, indicare le specifiche discipline o le aree

disciplinari: es. discipline linguistico-espressive, discipline

logico-matematiche, discipline storico-geografiche-

sociali (ove non specificato, si intende TUTTE)

Segnalare senza valutare gli errori

riconducibili alle caratteristiche della

difficoltà e/o disturbo (es. ortografia

e calcolo)

Ignorare gli errori di trascrizione Valutare le conoscenze e le

competenze di analisi, sintesi e

collegamento piuttosto che la

correttezza formale

Nella lingua straniera privilegiare

l’efficacia comunicativa piuttosto

che la correttezza morfosintattica

Tenere conto del punto di partenza

e dei risultati conseguiti

Altro

Data………………………………….

Firme di sottoscrizione

Docenti del Consiglio di classe

Genitori

Studente (obbligatoria se maggiorenne)

Dirigente scolastico

ALLEGATO PER LA COMPILAZIONE DA PARTE DEI CONSIGLI DI CLASSE

Sezione 4 a)

SUGGERIMENTI PER L’OSSERVAZIONE IN CLASSE DEGLI STUDENTI CON DISTURBI EVOLUTIVI

SPECIFICI

Lettura (velocità e correttezza) decodifica lenta

con sostituzioni (legge una parola per un'altra)

con omissioni/aggiunte

con scambio di grafemi (b-p, b d, f-v, r-l, q-p, a-e)

Comprensione

Comprende istruzioni date a voce, dialoghi...

comprende i contenuti degli audiolibri

comprende il significato di testi pubblicitari, trasmissioni radiofoniche...

ha difficoltà a comprendere il testo se legge ad alta voce

comprende meglio se opera una lettura silenziosa

esiste una discrepanza tra comprensione di testi di lettura diretta o in modalità di ascolto

comprende brani di breve lunghezza con struttura sintattica semplice

Scrittura

errori fonologici (scambio grafemi b-p, b- d, f-v, r-l, omissioni/aggiunte, inversioni,

grafema inesatto)

errori non fonologici (fusioni/separazioni illegali, scambio di grafema omofono, non

omografo, omissione/aggiunta h)

altri errori (omissione/aggiunte doppie; omissione/aggiunte accento)

adeguatezza del testo (aderenza alla consegna/ pertinenza dell'argomento, efficacia

comunicativa)

correttezza ortografica e morfosintattica (uso funzionale dei connettivi testuali;

punteggiatura..)

lessico e stile (varietà lessicale; adeguatezza del registro linguistico...)

organizzazione testuale (legami tra le idee, continuità tematica, originalità espressiva)

problemi di lentezza nello scrivere

problemi di realizzazione del tratto grafico

problemi di regolarità del tratto grafico

difficoltà nel seguire la dettatura

difficoltà nella copia (lavagna/testo o testo/testo)

Calcolo

errori di processamento numerico (difficoltà nel leggere e scrivere i numeri, negli aspetti

cardinali e ordinali e nella corrispondenza tra numero e quantità)

difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente)

difficoltà nell'incolonnare i numeri

difficoltà nel recupero di fatti aritmetici (tabelline, addizioni semplici,...)

difficoltà a ricordare formule ed algoritmi del calcolo scritto

scarsa comprensione del testo problematico

difficoltà nei processi dì ragionamento

difficoltà nei compiti dì stima numerica (stimare le distanze, ì pesi, le quantità, le lunghezze)

difficoltà nell'uso del denaro (stime di costi; calcolo del resto; delle percentuali,

guadagno…)

Eventuali altre osservazioni

Difficoltà di gestione del tempo

Necessità di tempi lunghi

Difficoltà nella pianificazione delle azioni

Difficoltà di attenzione

Difficoltà di memorizzazione

Difficoltà nella partecipazione alle attività relative alla/e disciplina/e

Difficoltà nella partecipazione alle attività di …………………………………………

Sezione 11a

Suggerimenti per integrare le metodologie e le strategie didattiche inclusive Offrire anticipatamente schemi grafici (organizzatori anticipati) relativi all'argomento di

studio, per orientare l'alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali e la loro

comprensione

Utilizzare schede contenenti consegne-guida

Fornire schede lessicali per spiegare parole chiave

Proporre una diversificazione del materiale e delle consegne

Puntare sulla essenzializzazione dei contenuti e sui nuclei fondanti delle discipline

Utilizzare vari tipi di adattamento dei testi di studio (riduzione, semplificazione,

arricchimento, facilitazione, ecc.)

Insegnare le abilità sociali agendo come modello e stimolare il loro utilizzo attraverso

giochi di ruolo

Sezione 11c

Suggerimenti per integrare i criteri e le modalità di verificare Assegnazione di compiti con obiettivi di verifica chiari e non plurimi

Accordo su parti concordate del programma nelle prove di verifica

Prove informatizzate

Nei test di lingua straniera indicare la consegna in italiano

Nei test di lingua straniera evitare domande con doppia negazione e/o di difficile

interpretazione

Verifiche con domande a risposta chiusa, variante vero/falso, griglie con matrici da

completare, attività di riordino, tecnica di cloze…