GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM...

16
Il Ponte Settimanale Cattolico dell’Irpinia ANNO  XLI - N°. 38 - euro 0.50 Sabato 12 Novembre 2016 web: www.ilpontenews.it | email: [email protected] “Et veritas liberabit vos” sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 Filiale P.T. Avellino Il Ponte è il primo settimanale dell’Irpinia Nei giorni scorsi una delegazione di giornalisti del consiglio nazionale della FISc è stata rice- vuta al quirinale dal Presidente della Repub- blica Sergio mattarella. Tra i presenti anche mario barbarisi , componente del Consiglio, di- rettore Responsabile della testata dioce- sana di avellino, Il settimanale "Il Ponte". Dopo l'introduzione del presidente della Fisc, Francesco Zanotti , i Consiglieri sono intervenuti per sollecitare alcune questioni riguardanti l'edi- toria. mario barbarisi ha sottolineato l'appros- simarsi del 36esimo anniversario del sisma del 1980, nel quale perirono circa 3mila persone, ed ha espresso solidarietà alle popolazioni colpite nel centro Italia (erano presenti anche giornalisti pro- venienti dalle Regioni Lazio e Marche). Numerose ferite, generate allora, in Irpinia, sono tuttora evi- denti: a cominciare dalla ricostruzione, in alcuni casi incompleta, e perlopiù effettuata con criteri distruttivi sul piano sociale: cementificazione delle periferie, eliminazione delle aree verdi, mancanza di Servizi adeguati. E soprattutto l'assenza di Piani di Protezione Civile, resi obbligatori dalle vi- genti leggi, strumenti riconosciuti come essenziali per la prevenzione. pag. 6 mADRE TERRA GREENACCORD - XIII FORUM INTERNAZIONALE SPecIale pagg. 2-3 POLITICA mEDICINA FISCO pag. 10 pag. 7 ALL’INTERNO: mISSIONI pag. 12 pagg. 8 - 9 VANGELO pag. 13 IL PROGRESSO PARTE DALLA DIOCESI Frosinone, Comune laziale di meno di 50 mila abitanti, è uno di quei posti dove non verrebbe mai in mente a nessuno di fare una visita. Il XIII media Forum Greenaccord per la sal- vaguardia dell’Ambiente, che doveva tenersi a Rieti, ci porta all’improvviso, per quattro giorni, una settantina di giornalisti delle più svariate provenienze, che scoprono sul posto una realtà inaspettata. Innanzitutto, i più sono colpiti dall’estrema efficienza dimostrata nello sposta- mento di un evento internazionale in soli tre giorni, causa terremoto. Subito dopo conoscono il Vescovo, ambrogio Spreafico, che nel portare il saluto della diocesi di Frosinone- Veroli-Ferentino rende bene l’idea di quello che vale una persona illuminata alla guida di una comunità. continua a pag. 3 AVVISO 12 NOVEmbRE ORE 18.00 Solenne Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Cattedrale e rito di Chiusura della Porta della Misericordia. 66ª Giornata Nazionale del Ringraziamento pagg. 4-5 InquInamento e cambIamentI clImatIcI IN VISITA AL QUIRINALE INCONTRO CON IL PRESIDENTE

Transcript of GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM...

Page 1: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

Il PonteSettimanale Cattolico dell’Irpinia

ANNO  XLI - N°. 38 - euro 0.50Sabato 12 Novembre 2016

web: www.ilpontenews.it | email: [email protected]

“Et veritas liberabit vos”

sped. in a. p. comma 20b art. 2 legge 662/96 Filiale P.T. Avellino

Il Ponte è il primo settimanale dell’Irpinia

Nei giorni scorsi una delegazione di giornalisti delconsiglio nazionale della FISc è stata rice-vuta al quirinale dal Presidente della Repub-blica Sergio mattarella. Tra i presenti anchemario barbarisi, componente del Consiglio, di-rettore Responsabile della testata dioce-sana di avellino, Il settimanale "Il Ponte".Dopo l'introduzione del presidente della Fisc,Francesco Zanotti, i Consiglieri sono intervenutiper sollecitare alcune questioni riguardanti l'edi-toria. mario barbarisi ha sottolineato l'appros-simarsi del 36esimo anniversario del sisma del1980, nel quale perirono circa 3mila persone, edha espresso solidarietà alle popolazioni colpite nelcentro Italia (erano presenti anche giornalisti pro-venienti dalle Regioni Lazio e Marche). Numeroseferite, generate allora, in Irpinia, sono tuttora evi-denti: a cominciare dalla ricostruzione, in alcunicasi incompleta, e perlopiù effettuata con criteridistruttivi sul piano sociale: cementificazione delleperiferie, eliminazione delle aree verdi, mancanzadi Servizi adeguati. E soprattutto l'assenza diPiani di Protezione Civile, resi obbligatori dalle vi-genti leggi, strumenti riconosciuti come essenzialiper la prevenzione.

pag. 6

mADRE TERRAGREENACCORD - XIII FORUM INTERNAZIONALE

SPecIale pagg. 2-3

POLITICA

mEDICINA

FISCO pag. 10

pag. 7

ALL’INTERNO:

mISSIONI pag. 12

pagg. 8 - 9

VANGELO pag. 13

IL PROGRESSO PARTE DALLA DIOCESIFrosinone, Comune laziale di meno di 50 mila abitanti, è uno di quei posti dove non verrebbemai in mente a nessuno di fare una visita. Il XIII media Forum Greenaccord per la sal-vaguardia dell’Ambiente, che doveva tenersi a Rieti, ci porta all’improvviso, per quattro giorni,una settantina di giornalisti delle più svariate provenienze, che scoprono sul posto una realtàinaspettata. Innanzitutto, i più sono colpiti dall’estrema efficienza dimostrata nello sposta-mento di un evento internazionale in soli tre giorni, causa terremoto. Subito dopo conosconoil Vescovo, ambrogio Spreafico, che nel portare il saluto della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino rende bene l’idea di quello che vale una persona illuminata alla guida diuna comunità.

continua a pag. 3

AVVISO12 NOVEmbRE ORE 18.00

Solenne Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Cattedralee rito di Chiusura della Porta della Misericordia.

66ª Giornata Nazionale del

Ringraziamentopagg. 4-5

InquInamento e cambIamentI clImatIcI

IN VISITA AL QUIRINALE

INCONTRO CON IL PRESIDENTE

Page 2: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

2 12 Novembre 2016ilPonte

Economisti, esperti di soste-nibilità e giornalisti specializ-zati in temi ambientali sisono confrontati al XIIForum Internazionale del-l’Informazione per la Sal-vaguardia della naturache si è svolto a Frosinone

tra il 3/6 del mese organizzato dall’asso-ciazione Greeaccord onlus con il patrociniodel comune di Rieti, Diocesi di Frosi-none, ordine dei Giornalisti, ministerodell’ambiente, ministero degli affariesteri. Tre giorni di approfondimento sultema del cambiamento climatico reso an-cora più cruciale dall’accordo di Parigi sulclima coP21. Secondo l’agenzia OMSdelle Nazioni Unite ogni anno 150mila per-sone muoiono per malattie collegate alcambio climatico. Milioni rischiano di esseregli sfollati ambientali che andranno a gra-vare su risorse già scarse, quali acqua eterra, e produrranno tensioni e conflitti che

rischiano di destabilizzare intere regioni.I dati forniti dall’IPcc sono raggelanti:i rifugiati ambientali potrebbero essere150milioni entro il 2050. Allo stessotempo gli effetti dei mutamenti climaticisulla produzione di cibo e sulle economie ru-rali operano come concausa della più gravecrisi alimentare degli ultimi decenni, aggra-vata dalla crescita esponenziale dalla pro-duzione di biocarburanti. L’inerzia dellacomunità internazionale nell’affrontare inmaniera decisa la questione del cambio cli-matico si ripercuote quindi a vari livelli suuna serie di diritti fondamentali dell’uma-nità, quali il diritto al cibo, all’acqua, all’aria,allo sviluppo, alla pace. La difesa del pianetaha un costo pesantissimo di vite umane.«ogni anno nel mondo muoiono 700persone vicine ai movimenti ambien-talisti», ha detto Joan martinez alier,economista e docente presso l’UniversitàAutonoma di Barcellona che da 30 annicerca di coniugare economia e giustizia am-bientale e da dieci è nel comitato scientificodell’Agenzia Europea dell’Ambiente. Nellasua lectio magistralis “Giustizia clima-tica e debito ecologico” ha detto come «il12% dei conflitti ambientali nel mondo simacchia di almeno una vittima, nel 2015sono stati uccisi 3 ambientalisti a setti-mana». Cifre raccapriccianti che nascono daquelli che Alier definisce «conflitti di distri-buzione socio-ecologica, che portano adun accesso poco equo delle risorse naturali,

generando quei movimenti di ambientali-smo dei poveri e degli indigeni evidenziatianche dall’enciclica di Papa Francesco». Il debito ecologico lo ha inventato Joanmartinez alier: «misura e risarcisce i Paesiche hanno le risorse naturali, risorse chevengono sfruttate da Paesi terzi, senza chela ricchezza resti sul territorio. Sono i Paesidel Sud del Mondo ad avere un creditoverso i Paesi occidentali». Il debito ecolo-gico, così come l’ha concepito Alier vede trepunti di analisi. Primo: calcolare e regolarele emissioni di carbonio. Negli Usa si produ-cono 20 tonnellate di carbonio per personaall’anno, in India 2. Secondo: la pirateriaecologica di semi, piante, materie prime. È una appropriazione materiale ma soprat-tutto di conoscenza. Questo va pagato.La convenzione sulla biodiversità di Rio di Ja-nero del 1992 ha stabilito che le risorse bio-logiche appartengono al Paese dove sitrovano. E che i contratti tra multinazionali ePaesi con grandi risorse biologiche sono ob-bligatori. Ma questi contratti non si fanno maiperché i soggetti sono troppo asimmetrici.Terzo: i rifiuti rientrano nel debito ecologico.Il trattato di Basilea ne vieta l’esportazione:non si possono portare dei rifiuti tossici daiPaesi ricchi a quelli poveri. Tutti, però, lofanno. Il debito ecologico dei Paesi del Sud,se lo contassimo, è molto più grande del de-bito economico che questi Paesi hanno con igoverni occidentali. Questa diseguaglianzaeconomica va necessariamente sanata.

GIUSTIZIA CLImATICA, DEbITO ECOLOGICO, EQUITà: I mUTAmENTI CLImATICI E I DIRITTI FONDAmENTALI

DanielaRocca

XIII Forum di Greenaccord

Mentre le immagini di norcia,di amatrice, di castellucciosono ancora abbastanza vi-vide negli occhi di tutti, quellegià sbiadite de l’aquila sonolontane come la memoriacorta dell’uomo, relegate a unlontano aprile 2009. Chefine ha fatto la ricostruzione?Wittfrida mitterer, archi-

tetto e presidente della Fondazione italianadi biorchitettura e antropizzazione sosteni-bile dell’ambiente, invitata a tutti gli eventiGreenaccord a parlare di bioclimatica e ur-banistica partecipata, ne sa qualcosa. Inca-ricata dal governo tedesco, subito dopo ilsisma, del progetto di ricostruzione dellafrazione aquilana di onna, con i suoi stu-denti di bioarchitettura ha eseguito un la-voro enorme per dare vita al cosiddettomaster plan: una ricostruzione fedele, e so-prattutto pienamente partecipata con la po-polazione terremotata, di tutto quello cheera stato distrutto. Anni di lavoro per rico-struire il profilo originale delle case visto chele carte non c’erano più, mesi e mesi di la-voro a recuperare e inventariare le pietreappartenenti alle diverse costruzioni, clas-

sificate una per una, giorni e giorni di con-divisione con gli sfollati nelle casette di legnoper ridare insieme l’anima e l’identità allafrazione. Aggiungendo chiaramente criteridi ricostruzione antisismica e sostenibile. Il master plan è finito, consegnato e appro-vato da tutti i gradi di burocrazia possibili.Eppur… né rispettato né attuato. casaonna – casa della cultura, museo, biblio-teca, luogo di aggregazione e ricordo – gra-zie al governo tedesco e al suo contributonasce già nel 2010. qualche mese fa, conaltri tre milioni e 800mila euro tede-schi, si inaugura anche la restauratachiesa di san Pietro, che con le scosse del2009 aveva rivelato sotto l’intonaco affre-schi della scuola di Giotto. La popolazione,invece, sette anni e mezzo dopo il terre-

moto e questo immane progetto, vive an-cora nelle casette provvisorie. onna, oggi,grazie al master plan, è divisa in 27 ag-gregati edilizi, ma di questi solo 5 sonoi cantieri avviati. tre dei quali, imme-diatamente bloccati. Dei giornalisti pre-senti al forum internazionale, solo uno,forse perché architetto oltreché direttore ditestata, sembra colpito dall’enormità dellarelazione. È mario barbarisi de Il Pontea chiedere a Wittfrida Mitterer a cosa è do-vuta questa ingiustificabile inerzia. La rispo-sta è secca: “La corruzione. Tutti nesono vittima in questo Paese, dovel’unico interesse è speculare sulla rico-struzione”. La Mitterer ricorda che cittàcome Dresda e Kassel sono state rico-struite, dopo i bombardamenti della se-conda guerra mondiale, grazie alle pietreraccolte in strada a mani nude dalle donne:si è calcolato che ne abbiano raccolte al-meno 500 a testa. In Italia, con un masterplan condiviso e approvato, e una cantieriz-zazione già pronta, “è stata bocciata laproposta di un costruttore austriacoche era pronto a partire anticipandotutta la spesa necessaria”, spiega Mitte-rer. Come al solito, un mistero italiano.

COmE RI-COSTRUIRE QUELLO CHE NON FUNZIONADUE TERREmOTI A CONFRONTO

luisellameozzi Foto - arch. Wittfrida mitterer

Page 3: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

312 Novembre 2016 ilPonte

XIII Forum di Greenaccord

“Oggi più che mai in Hondu-ras assistiamo a un livelloestremo di sfruttamento eprivatizzazione del nostroterritorio, con effetti deva-stanti per la Natura e ripetutiabusi e violazioni dei dirittifondamentali della popola-zione.Noi difensori dei diritti umanie dell’ambiente che ci oppo-

niamo a tutto questo possiamo essere as-sassinati impunemente, da chiunque, inqualsiasi momento”. La denuncia di Ga-spar Sánchez, giovane indigenolenca, è risuonata con forza al XIIIForum internazionale dell'Informa-zione per la Salvaguardia della naturadi Greenaccord, ospitato dal 3 al 6 no-vembre a Frosinone. Per la prima voltain Italia, per partecipare all’incontro diPapa Francesco con i movimenti popo-lari, Gaspar ha parlato a nome del Copinh,il Consiglio civico delle organizzazioni popo-lari e indigene dell’Honduras, Paese concirca 8 milioni e mezzo di abitanti, il 60%

dei quali sotto la soglia di povertà - a pochimesi dal brutale omicidio della fondatricedel movimento, berta cáceres. Lottatriceinstancabile per i diritti dei Lenca contro ilmega-progetto idroelettrico di aguaZarca, più volte minacciata di morte e in-signita appena lo scorso anno del presti-gioso Goldman Environmental Prize, il“nobel per l’ambiente”, Berta è stata uc-cisa il 3 marzo scorso, nella sua casa di LaEsperanza. Si batteva per la difesa del RioGualcarque, un fiume sacro, elemento vi-tale per la sovranità alimentare, la spiritua-lità e la cultura millenaria dei Lenca, deditialla custodia della terra e in special mododei corsi d’acqua, dove risiedono gli spiriti

femminili e la cui cura è affidata proprio alledonne. “Lo scenario in Honduras è peggio-rato dopo il golpe del 2009 contro il presi-dente Manuel Zelaya” ha spiegatol’ambientalista: con i successivi governi, diPorfirio lobo e oggi Juan orlando Her-nàndez, la nuova Legge generale dell’ac-

qua ha aperto la strada a un’ondata di con-cessioni pluriennali di tratte di decine difiumi e centinaia di progetti idroelettrici,scavalcando la Convenzione 169 dell’Orga-nizzazione internazionale del lavoro chesancisce il diritto all’autodeterminazione deipopoli indigeni. “Dal 2010 abbiamo contato113 omicidi fra gli attivisti per i diritti umanie per l’ambiente che si battono contro AguaZarca e altri progetti analoghi che minac-ciano le fonti di sussistenza dei popoli na-tivi, devastando i loro territori ancestrali,infrangendone la sacralità. Tutti gli atti diviolenza, le cariche dei militari durante lemanifestazioni pacifiche, le minacce, le per-cosse, gli arresti arbitrari, restano impuniti,

i mandanti non vengono mai allo scoperto”ha protestato il dirigente del Copinh. Per gliindigeni Lenca lo ‘sviluppo’ si è tradottonegli ultimi anni in invasione, repressione,saccheggio, con impatti drammatici. Ma, algrido di ‘¡Berta Vive!’, la loro battagliaprosegue. “Se Berta ha dato la sua vita anche noisiamo disposti a farlo” ha assicurato Ga-spar. “La nostra forza - ha concluso – civiene dai nostri avi e dalla necessità di di-fendere il nostro territorio. Alla comunità in-ternazionale chiediamo di fare pressioneper il rispetto dei nostri diritti e di proteg-gerci, perché il nostro Stato non lo sta fa-cendo”.

GASPAR E L’EREDITà DI bERTA CáCERES

AmbienTe e diriTTi umAni in HondurAs

Foto - alfonso cauteruccio, Presidente di Greenaccord

dalla prima pagina

In una città con la disoccupazione giova-nile al 54%, l’idea della diocesi parte dauna cooperativa – Diaconia - che si di-rama come un albero con diverse com-petenze (turismo, recupero rifiuti Rae,agricoltura sociale, ristorazione) che per-mette di impiegare almeno una sessan-tina di persone con risultati soddisfacenti.“Innanzitutto – spiega Spreafico – in-sieme al lavoro diamo ai giovani la possi-bilità di capire che il recupero del rifiuto èun valore, non un fastidio. Poi – prosegue- nella città leader in Italia per i giorni disforamento dei livelli di polveri sottili, chedopo avere abbandonato l’agricoltura perl’industrializzazione selvaggia ha ottenutomiseria, riportiamo i giovani a coltivareuna terra di enorme vocazione, laciociaria. Un vescovo si interessa dellesofferenze del suo territorio e cerca unavisione per costruire il futuro. Quello chedovrebbe fare anche la politica”. Per sco-prire quanto tutto questo ha funzionato,basta fare un giro a Veroli e scoprirla, per-ché mancano le parole per descriverla. E fermarsi a mangiare e dormire almonastero benedettino di Sant’era-smo, ristrutturato come albergo diffuso,perché la visita nel frusinate diventi unalunga vacanza nella realtà che non tiaspetti.

l.D.m.

Francescabelloni Frosinone - Sala convegni S. Paolo

Page 4: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

4 12 Novembre 2016ilPonte

Attualità

Egli dà il cibo

I doni che la terra offre a tutte le creaturesono per i Salmi un motivo importantedella lodeche essi invitano a rivolgere al Si-gnore: «Egli dà il cibo ad ogni vivente, per-ché il suo amore è per sempre» (Sal 136,25). Così anche Papa Francesco, nell’Enci-clica Laudato si’ invita a condividerela lode di Francesco d’Assisi per «sora no-stra matre terra, la quale ne sustenta etgoverna, et produce diversi fructi con co-loriti flori et herba». Nella fertilità dellaterra che ci dà di che vivere, insomma, losguardo credente scorge un’espressioneforte dell’amore di Dio per le sue crea-ture, cui nella preghiera si indirizza il rin-graziamento.

La stessa preghiera ci guida anche a sco-prire che, nel coltivare la terra, gli esseriumani operano come collaboratori del-l’azione provvidente di Dio, che nutre esostiene la vita: una vocazione alta edesigente. Non a caso, il libro della Ge-nesi (cf., 2,15), nel tratteggiare il compitodell’essere umano nel giardino di Eden,collega strettamente la pratica del colti-

vare con quella del custodire, quasi a sot-tolineare il comune orientamento allavita.

In tale direzione guarda, del resto, l’in-tera Laudato si’, accentuando le implica-

zioni concrete di tale impegnativo ruolo.Solo quando il lavoro umano si realizza informe solidali, che siano anche rispettosedell’integrità della terra e di tutti i viventi,

infatti, esso è in sintonia con l’azionecreatrice di Dio e fa crescere la comu-nione creaturale. Solo quando trova mo-dalità attente a valorizzare le realtà delcreato ed a prendersene cura, esso con-tribuisce davvero alla fraternità entro lafamiglia umana.

L’anno dei legumi

La Giornata del Ringraziamento di que-st’anno invita a concretizzare tale oriz-zonte in questo 2016, che l’Assembleadelle Nazioni Unite ha proclamato anno

internazionale dei legumi. Può sembrareun tema scarsamente attraente, maaiuta a comprenderne tutta la concre-tezza lo slogan proposto: “Semi nutrientiper un futuro sostenibile”. Questa atten-zione al tema indicato dalle Nazioni Unitesottolinea in modo chiaro un elementoche non possiamo più ignorare. La glo-balizzazione configura in modo unitariol’orientamento della politica e della cul-tura internazionale, definendo in modonuovo lo stesso concetto di bene comune,sempre più di pertinenza planetaria.

Importante è il ruolo dei legumi, ricchi diproteine vegetali e di fibre, non solo perla nutrizione delle persone, ma anche perquella degli animali cui possono esseredestinati come foraggi e mangimi. Inol-tre, molti sono i benefici al suolo per i nu-trienti che vengono rilasciati dalla lorocoltivazione, in particolare per l’azoto chediminuisce la dipendenza dai fertilizzantisintetici e l’impatto ambientale.

Comprendiamo così che – in continuità

con il 2015, anno internazionaledei suoli – siamo richiamati unavolta di più all’importanza del-l’agricoltura per il futuro di una

famiglia umana sempre più bisognosa dicibo sano e sufficiente, alla rilevanza dellavoro della terra e dei suoi prodotti nellalotta contro la fame e per la salute. È,dunque, in primo luogo, un riconosci-mento dell’importanza del mondo agri-

colo e del suo insostituibile contributo allavita dell’umanità sulla terra, in un tempoche sembra aver scordato tale realtà.

Per un’agricoltura sostenibile

e diversificata

Tale sottolineatura viene, d’altra parte,modulata in una direzione del tutto sin-tonica con le indicazioni dell’Enciclica Lau-

dato si’, che esorta a «programmareun’agricoltura sostenibile e diversifi-cata».

Il contributo dei legumi, infatti, è partico-larmente importante su ambedue i ver-santi, è parte integrante del nostromodello di agricoltura e di allevamentoche ha nella sostenibilità, nella rotazionedelle colture e nel rispetto dell’ambiente ivalori indispensabili alla base della nutri-zione umana, di quella animale e della di-fesa del suolo.

Messaggio per la 66ª Giornata Nazionale

«Tu fai crescere l’erba per il bestiame e le piante che

Papa Francesco,nell’Enciclica Laudato si’

invita a condividere la lodedi Francesco d’Assisi per«sora nostra matre terra, la

quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con

coloriti flori et herba».Nella fertilità della terra che

ci dà di che vivere, insomma,lo sguardo credente scorge

un’espressione fortedell’amore di Dio

Page 5: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

I legumi costituiscono un’importantefonte nutritiva, ricca di proteine, e sonoparte significativa della cultura e della tra-dizione agroalimentare italiana con ladieta mediterranea, oggi patrimonio im-materiale dell’umanità riconosciuto dal-l’UNESCO. Una dieta varia, legata aiterritori e alla stagionalità delle produ-zioni, figlia di un modello di agricoltura edi allevamento centrati sulla qualità, sullasicurezza alimentare e sulla sostenibilitàambientale e sociale.

Nutrire il pianeta (per riprendere il titolodi Expo 2015) è, dunque, impresa assaipiù percorribilese si sanno valorizzaretutti i frutti della madre terra. I cibi chevengono dai legumi possono appariremodesti e spesso nell’immaginario cor-rente sono associati ad una condizione dipovertà, ma offrono in realtà un contri-buto assai importante alla nostra vita sulpianeta. Facili da conservare, in diversearee essi sono stati, assieme ai cereali,una fonte primaria di sostentamento permolte generazioni.

Valorizzare – nella produzione e nel con-sumo – la varietà di specie che apparten-gono a questa famiglia vegetale (tra diessi fagioli, lenticchie, ceci, piselli, lupini,arachidi) è poi anche un modo di apprez-zare la splendida biodiversità del nostropianeta, in cui uno sguardo credente sariconoscere un’espressione della ric-

chezza dell’opera creatrice di Dio. È ancheun modo di contribuire alla sua salva-guardia, che – nota ancora la Laudato

si’ – è, invece, spesso minacciata da mo-nocolture. Tali tecnologie altamente indu-strializzate e oggetto di brevetto, nonsono adatte ai produttori più piccoli edostacolano un‘equa distribuzione e l’ac-cesso al cibo. La tradizione italiana sabene, invece, quanto preziose possonoessere – per capacità nutritive, per sa-pori, per potenzialità gastronomiche –anche specie apparentemente minori,ma che si rivelano in effetti ricche di be-nedizione.

Valorizzare tali realtà significa, quindi,anche «promuovere un’economia che fa-vorisca la diversificazione produttiva e lacreatività imprenditoriale», indispensabile«perché continui ad essere possibile of-frire occupazione».

Uno sguardo più ampio

Certo, la sola attenzione ai legumi nonbasta: focalizzare lo sguardo su di essi èpiuttosto un’occasione importante pertornare a meditare su una realtà com-plessa che coinvolge stili di vita, forme

della produzione, legami con la terra, re-lazioni tra persone e famiglie.

Abbiamo bisogno di una spiritualità delcoltivare la terra, che ci aiuti a riscoprirlacome madre ed a lavorarla in modo so-stenibile. Dobbiamo riscoprire la nostracondizione di figli che tramite essa rice-vono grati ogni giorno dal Signore «vinoche allieta il cuore dell’uomo, olio che fabrillare il suo volto e pane che sostiene ilsuo cuore» (Sal 104, 15).

‘Figli’ che lavorano, rendono fertile e cu-

stodiscono il dono della terra attraversola rete delle imprese agricole familiari,dove esso può farsi presente nel contestodi relazioni umane improntate alla gra-tuità e alla condivisione, rese fertili dalgrande dono che Dio ci fa del suo amoremisericordioso.

Questa è la ricchezza a cui volgiamo losguardo, che invochiamo in questa Gior-nata del Ringraziamento, e che richia-miamo nell’anno internazionale deilegumi, un cibo tanto umile quanto im-portante.

Questa visione complessiva sta ispirandoopere concrete nella diversificazione deimodelli di produzione e consumo del cibo,come la ri-valorizzazione dei mercati lo-cali, l’inclusione di soggetti socialmentedeboli o svantaggiati nell’agricoltura so-ciale, le iniziative per la legalità e il recu-pero all’attività agricola dei terreniconfiscati alle varie mafie, l’impegno perla trasparenza dell’informazione ai con-sumatori.

Quest’ultimo è un impegno formativo ededucativo indispensabile per una sananutrizione che recupera la sobrietà delletradizioni alimentari, apre spazi di diver-sificazione a favore delle produzioni tipi-

che e locali, risponde alle domande dellasocietà civile sulla sostenibilità ambien-tale, sociale ed economica, del ciclo deiprodotti, con particolare riguardo al cam-biamento climatico; richieste essenzialiper rendere effettiva una responsabilitàsociale d’impresa e un consumo respon-sabile all’altezza delle sfide dei tempi e deldono della terra e dei suoi frutti.

La Commissione Episcopale

per i problemi sociali e il lavoro,

la giustizia e la pace

512 Novembre 2016 ilPonte

Attualità

l’uomo coltiva per trarre cibo dalla terra» (Sal 104, 14)

del Ringraziamento 13 novembre 2016

Page 6: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

6 12 Novembre 2016ilPonte

Attualità

Nei giorni scorsi una delegazione di giornalistidel consiglio nazionale della FISc è stataricevuta al quirinale dal Presidente dellaRepubblica Sergio mattarella. Tra i pre-senti anche mario barbarisi, componentedel Consiglio, direttore Responsabiledella testata diocesana di avellino,Il settimanale "Il Ponte".

Dopo l'introduzione del presidente dellaFisc, Francesco Zanotti, i Consiglieri sonointervenuti per sollecitare alcune questioni ri-guardanti l'editoria. mario barbarisi ha sot-tolineato l'approssimarsi del 36esimoanniversario del sisma del 1980, nel qualeperirono circa 3mila persone, ed ha espressosolidarietà alle popolazioni colpite nel centroItalia (erano presenti anche giornalisti pro-venienti dalle Regioni Lazio e Marche).

Numerose ferite, generate allora, in Irpinia,sono tuttora evidenti: a cominciare dalla ri-costruzione, in alcuni casi incompleta, e per-lopiù effettuata con criteri distruttivi sul pianosociale: cementificazione delle periferie, eli-minazione delle aree verdi, mancanza di Ser-vizi adeguati. E soprattutto l'assenza di Pianidi Protezione Civile, resi obbligatori dalle vi-genti leggi, strumenti riconosciuti come es-senziali per la prevenzione.

barbarisi ha richiamato l'attenzione delPresidente della Repubblica sulle re-centi operazioni della Procura della Re-pubblica di avellino che hanno portato allachiusura di alcuni istituti scolastici perché di-chiarati inagibili. Mario Barbarisi ha poi af-frontato la questione della crisi dell'editoriasottolineando che si tratta di una crisi di si-

stema che colpisce l'intero Paese, in partico-lare al Sud dove le imprese chiudono.Le tipografie sono costrette a cessare la pro-duzione a causa dell'aumento dei costi diproduzione e delle materie prime, come lacarta. Si legge meno, si comprano meno libri,quindi non è solo un problema dei giornalicartacei, a cui tra l'altro non fa seguito unacrescita dell'informazione digitale. Il Consi-gliere della Fisc Mario Barbarisi ha infine ri-volto al Capo dello Stato un appello adifendere e promuovere la "BuonaStampa". La stampa cattolica, in quanto le-gata al territorio di appartenenza si caratte-rizza per lo spirito di Servizio, sia sul pianopastorale, sociale che culturale, e per questeragioni ha concluso Mario Barbarisi il soste-gno all'editoria locale necessità di un inter-vento di sostegno non solo della Chiesa madelle Istituzioni tutte che devono garantire ilpluralismo e la difesa dei valori della culturalocale e dell'intero Paese.

Il Presidente della Repubblica ha raccolto lesollecitazioni ed ha sottolineato la sua atten-zione alle problematiche della stampa tutta,e locale in particolare. E' un difficile momentoper il nostro Paese, ha dichiarato mattarella,colpito dalla crisi e dalle calamità naturali chehanno arrecato ingenti danni ad un immensopatrimonio, creando sofferenza tra le popo-lazioni. Il Capo dello Stato ha concluso invi-tando i giornalisti cattolici a proseguirel'opera nelle rispettive redazioni in quantooperatori di un Servizio essenziale per le co-munità di appartenenza. I giornali del terri-torio ha dichiarato Mattarella, svolgono unazione locale che viene amplificata grazie alsupporto dei new new media e della rete as-sociativa di cui fanno parte e che collega tuttele singole realtà mantenendo viva l'atten-zione e la Comunicazione nell'intero Paese.

IN VISITA AL QUIRINALE

Apprendiamo dal “WallStreet Journal Italia” unanotizia che ha fatto rideretutto il mondo: “i nostri de-putati, con la modica spesaannua di 350.000 euro(pari a 700 milioni circadelle vecchie lire) si sono

fatti una super assicurazione validafino al 2017, del valore complessivo di1.200.000 euro di cui 350.000 diret-tamente a carico dei contribuenti e ilresto a carico del Fondo deputati(creato con i fondi dei contribuenti).La super assicurazione li copre da qualsiasirischio immaginabile, compreso quellodi un incidente quando sono ubriachi.Nel pacchetto sono incluse le malattietropicali e i rischi derivanti dai fulmini,da escursioni in montagna, o da unasommossa popolare, o da una scivolata

durante una gita in montagna, dalla ca-duta di un ramo sulla testa. Fra glieventi coperti dalla “generosa” assicura-zione (la cui spesa è sempre a carico delcontribuenti) troviamo anche i “colpi disole, la morte per asfissia o annega-mento, o qualche insetto che gli pro-cura il dolore fisico se gli si gonfia la

pelle del viso, dai fulmini che piovono dalcielo, ecc.La polemica riesplose in agosto grazie aldeputato Riccardo Fraccaro del movi-mento 5stelle con una mozione “per ot-tenere almeno che il pagamento diquei 350.000 euro di assicurazionepassasse al Fondo alimentato daglistipendi dei parlamentari, come delresto succede già al Senato”. La mo-zione,naturalmente è stata respinta a stra-grande maggioranza.A questo punto non resta a noi contri-buenti di assecondare con i nostri soldi i“bravissimi parlamentari” che si sacri-ficano solo per tutelare la loro salute,tralasciando spesso i sacrosanti inte-ressi di tutti i cittadini italiani, speciei più bisognosi.

[email protected]

CON I SOLDI DEI CONTRIbUENTI I DEPUTATI HANNO STIPULATOUN’ASSICURAZIONE CHE LI COPRE DA QUALSIASI RISCHIO

alfonsoSantoli

INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA REPUbbLICA SERGIO mATTARELLA

Page 7: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

712 Novembre 2016 ilPonte

Politica

“Per il Comune di Avellino ci vorrebbe un vecchio computer con un solo tasto: DELETE

(cancella)!” E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, come i politici (ed i partiti) hanno portato la sua

città nel baratro dal quale sarà molto difficile riemergere! E se dovessi scegliere chi, tra questi,

può essere salvato, le dita di una sola mano sarebbero certamente troppe!”

INTERVISTA ALLA POLITICA

Quella sua voglia di rivoluzionemi inquietava. Così come miincuriosiva il suo concetto dicomunità. Aveva perfetta-mente ragione: se i politici fos-sero sempre animati da buonafede e dalla volontà di ante-porre il Bene Comune agli inte-ressi di parte (dei loro clienti o

dei loro padroni) l’impegno di ognuno si po-trebbe concretizzare in un autentico “servi-zio”.Sarebbe tutto più bello ed affascinante!Finirebbero le lotte finalizzate ad occupareposizioni di potere. Addirittura, “il potere”avrebbe un’unica e nobile finalità: quella diorganizzare e guidare la vita delle comunitànel modo migliore possibile!Mi stavo, come al solito, entusiasmando.Pensai, perciò, di portare la “signora” ad unapiù utile concretezza. belle parole ed an-cora più belle le idee. Si guardi attorno,però, e mi dica: come si può concretiz-zare la sua idea di comunità? Provi, adesempio, a valutare la situazione poli-tica nella mia città e mi dica: crede checerti sogni siano ancora realizzabili?“Adesso, vuole essere cattivo con me! Iotentavo di farla volare alto e lei non solo mifa tornare con i piedi per terra, ma mi co-stringe a sprofondare sottoterra!! Per ungiudizio sulla classe politica che ha vissutol’esperienza amministrativa dell’ultimo ven-tennio al Comune di Avellino mi servirò,modificandolo in parte, dell’aforisma usatodall’artista cinese Ai Weiwei (nella bella mo-stra di Palazzo Strozzi, a Firenze) per defi-nire il governo del suo Paese: “Per ilComune di Avellino ci vorrebbe unvecchio computer con un solo tasto:DELETE (cancella)!” E’ sotto gli occhi ditutti, infatti, come i politici (ed i partiti)hanno portato la sua città nel baratro dalquale sarà molto difficile riemergere! E sedovessi scegliere chi, tra questi, può esseresalvato, le dita di una sola mano sarebberocertamente troppe!”ma come è potuto succedere tutto ciò?e di chi è la colpa?“La crisi ha origine antiche! Un tempo,anche nella sua comunità, gli uomini politiciavevano altri connotati:“erano” persone in-telligenti, amavano il confronto, la discus-sione, il ragionamento! Poi, hannocominciato ad aver paura di tutto ciò chepotesse fare ombra ai loro successi edhanno pensato di “dover” essere eterni! Lapaura li ha indotti a selezionare quelli chepotevano essere meno pericolosi per loro,anziché valorizzare le intelligenze che purehanno incontrato! Un altro errore è statoquello di non riuscire ad immaginare un fu-

turo migliore per la comunità, anche senzala loro diretta partecipazione!”e questo che cosa avrebbe determi-nato? Sta parlando distorie del secoloscorso!“Purtroppo, sonostorie di grande at-tualità! La sceltadegli incompetenti edei burattini ha pro-vocato il livellamentoin basso della classedirigente. Se pensache alcuni di questi“prescelti” (che nonconoscono, non solo,la grammatica e lasintassi ma nem-meno l’ABC dellabuona amministra-zione) hanno rag-giunto posizioni dirappresentanza dialto livello capirà ildanno, irreversibile, fatto.Per le stesse ragioni, questi ultimi hannoimitato i maestri, scegliendo il peggio (ri-spetto a sé stessi), con un’unica qualità: lafedeltà cieca ed assoluta! Che tristezza!Perché la storia li ricorderà per questi errori,sintomi di una povertà intellettuale ben na-scosta”.cosa consiglia, oggi che si è toccato ilfondo? c’è possibilità di cambiare lecose o suggerisce l’espatrio?“Qualcosa si può ancora fare: immaginoun processo complesso e delicato chedovrebbe coinvolgere non solo alcuniesponenti politici ma soprattutto il me-glio che la società civile può esprimerenella sua comunità. Se dovessi suggerire

uno slogan, me ne viene uno vecchio maassolutamente efficace, serve un Comi-tato di Liberazione! Si, perché si tratta difare una vera e propria “guerra di libera-zione”: cominciando dalla mentalità acco-modante, clientelare e passiva, di tantiavellinesi, (abituati ad accontentarsi dei pic-coli piaceri, dei favoritismi, anche illeciti, chela magistratura ha portato a galla), per pas-sare a quelli che lavorano nella pubblicaamministrazione, (miracolati e riconoscentia vita, che non capiscono i danni che fannoai loro figli ed ai loro nipoti, credendo ancoraa miracoli oggi impossibili), per finire almondo del lavoro, agli imprenditori (avvezziai finanziamenti che non arrivano più) o aiprofessionisti (che registrano l’esaurimentodei clienti, perché l’economia langue e la di-soccupazione cresce). Insomma, serveuna vera e propria lotta per la Libertà:delle coscienze, delle persone, deicomportamenti e, conseguentemente,

delle Istituzioni!”e crede che sia possi-

bile, che sia facile?Sa quante personein buona fede cihanno provato?certi brutti vizi sonotroppo consolidatiper riuscire a scon-figgerli!“So bene che non èuna cosa facile. Ma èl’unica cosa giusta chegli avellinesi possonofare! Il problema è riu-scire a coinvolgerequelli che in questi ul-timi vent’anni hannosofferto le insufficienzedi questa classe diri-gente. Senza lasciare

a costoro la possibi-lità di inventare rimedi

e soluzioni che sfruttino i bisogni ditante persone per bene per illuderli inun cambiamento che, fatto da loro,non ci sarà mai! Vorrei provare a ragio-nare con i suoi lettori di quello che si puòfare. Mi lasci aggiungere che la situazione,oggi, è assolutamente favorevole! O leicrede che i suoi concittadini non abbianoconsapevolezza del degrado e dello sfascionel quale questa classe politica ha portatola sua comunità e che non siano stanchi ditutto ciò ?”

(continua nel prossimo numero)[email protected]

michelecriscuoli

Immagino

un processo complesso

e delicato che dovrebbe

coinvolgere non solo

alcuni esponenti politici

ma soprattutto il meglio

che la società civile può

esprimere nella sua

comunità

Page 8: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

8 12 Novembre 2016ilPonte

Siamo giunti a cifre straordina-riamente confortanti per leguarigioni dal cancro. oramaiil 68% degli italiani a cui èstato diagnosticato un tu-more sconfigge la malattia.

Per la prostata si raggiunge il91% di remissione totale della

malattia e per il tumore al seno l’87%delle donne guarisce, che poi sono le dueneoplasie più diffuse. Il 4,9% della popo-lazione (più di tre milioni di cittadini ita-liani) vive con una diagnosi di tumoree due milioni vivono dopo aver sconfittola malattia. Una cosa che cresce a dismi-sura nell’ambito dell’oncologia è il numerospaventoso di test per i marcatori tumorali.A fronte dei numeri che abbiamo preceden-temente riportato, gli italiani si sono sotto-posti a 13 milioni di test. E’ un numeroeccessivo se ci si rende conto che sono esamia bassa specificità e che possono trovarsi fal-samente positivi. Il problema della falsa po-sitività è quello legato al passo successivo: lamedicina difensiva e la preoccupazione delpaziente. Vanno effettuati al solo scopo dia-gnostico e nei follow up a distanza degli am-malati oncologici. Il futuro nel campo deitumori dovrebbe iniziare ad essere ancorapiù roseo di quello attuale con la discesa incampo della medicina personalizzata.questo passo in avanti è stato reso pos-sibile dalla ricerca italiana in collabora-zione con la Silicon biosystem delGruppo menarini di Firenze. La parte diricerca pura è stata condotta dall’univer-sità di Verona dal gruppo del Professoraldo Scarpa, che dirige il laboratorio diRicerca applicata sul cancro. L’apparec-chiatura della Silicon Menarini è capace diisolare cellule tumorali da campioni di biopsieper andare a studiare con precisione le ca-ratteristiche genetiche, in maniera da poterscegliere farmaci più selettivi e mirati quantopiù sia possibile ai sottogruppi delle celluleisolate. Gli studiosi veronesi hanno mirato ariconoscere le “famiglie” di cellule che costi-

tuiscono il tumore vero e proprio. Si devescomporre così il gruppo di cellule isolatecon la biopsia ed analizzarle separatamente.Questi gruppi possono essere anche moltopiccoli ma la tecnologia DeParray (così si

chiama la magica macchina) è riuscita adisolare e far analizzare biopsie tissutali in cuila percentuale di celluletumorali era minore del20%. Va senza dire checon questa percentualeun normale esame isto-logico non si sarebbepotuto effettuare. laDeParray permetteanche di individuaremutazioni specifichedel tumore e cosìdare la possibilità aiclinici di personaliz-zare ancora di più laterapia, ma anche di“dissezionare” lamolteplicità del tu-more. Il tutto con un “pezzettino” piccolis-simo di tessuto e con pochissime celluletumorali al suo interno, da cui isolare le cel-lule tumorali “circolanti”, che sono quelle cel-lule che “fuggono” dal tumore primario evanno in circolo attraverso il sangue a diffon-dersi nel resto dell’organismo. L’utilità di taletecnologia si gioca anche sul fatto che spesso

il tumore primitivo è localizzato in manierada essere difficilmente raggiunto da un agoper biopsia ed allora un piccolissimo accu-mulo in periferia ci permette non solo la pre-cisione diagnostica, ma anche la possibilitàdi stabilire la gravità e l’evoluzione della ma-lattia stessa, oltre a poter fare una previsionesulla risposta farmacologica che, grazie ap-punto alla Silicon Menarini, dovrebbe essere

la più personalizzata possibile. A riguardo delDEPArray, l’azienda italiana ha presentato lasettimana scorsa a Bologna un’ulteriore evo-luzione di questa già straordinaria apparec-chiatura: il tipo NxT, che si presentanotevolmente più piccolo, può analizzare icampioni in tempi molto più brevi del prece-

dente e quindi risultare piùutile clinicamente, po-tendo permettersi di farele ricerche anche attra-verso un semplice pre-lievo. Oltre, quindi, allapossibilità della medicinapersonalizzata la straor-dinaria tecnologia italianain questo particolarecampo permette di effet-tuare la biopsia cosid-detta “liquida”, nel sensoche in un semplice pre-lievo di sangue perifericoè possibile isolare cellule

tumorali circolanti, neces-sarie ovviamente per stabilire le mutazioni ela terapia “ad personam”. Su questo argo-mento specifico ci lavorano da tempo i ri-cercatori dell’università inglese dimanchester diretti dalla Profesoressacaroline Dive che sono stati capaci dapochi cellule circolanti a risalire ad untumore polmonare “a piccole cellule”,uno dei peggiori per prognosi ed anche perla rapidissima evoluzione. Ovviamente cisarà tutta una cascata positiva anche perquanto riguarda i farmaci, e così, vista la ve-locità di definizione diagnostica e la velocitàdi intervento, difficilmente ci troveremo difronte al problema della farmaco-resistenza.In conclusione, siamo orgogliosi come italianidell’avanzata della nostra tecnologia e delnostro livello di impegno nella ricerca, madobbiamo comunque ricordare che l’appa-recchiatura della Menarini viene dopo leprime “avvisaglie”del cancro, per cui per cer-care solo di non ammalarsi, i consigli sonosempre gli stessi: non fumare, evitare lecarne rosse soprattutto alla brace, cammi-nare a piedi quanto più a lungo possibile:uno sorta di sport non agonistico.

[email protected]

GianpaoloPalumbo

Il 4,9% dellapopolazione (piùdi tre milioni dicittadini italiani)

vive con unadiagnosi di tumore edue milioni vivonodopo aver sconfitto

la malattia

Gli italiani si sono sottoposti a 13 milioni di test.E’ un numero eccessivo se ci si rende conto che sono esami

a bassa specificità e che possono trovarsi falsamente positivi.Il problema della falsa positività è quello legato al passo

successivo: la medicina difensiva e la preoccupazione del paziente

AUmENTANO LE GUARIGIONI

DEGLI ITALIANI DAL CANCRO

medicina

Page 9: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

912 Novembre 2016 ilPonte

La psoriasi è una malattia in-fiammatoria cronica, geneti-camente determinata, cheinteressa prevalentemente lacute e colpisce il 2-3% della po-polazione. A volte sono interes-sate anche le unghie e unasottopopolazione di pazienticon psoriasi e assetto geneticoparticolare può sviluppare ancheun’artropatia sieronegativa, nota

come artrite psoriasica.la predisposizione genetica non è suffi-ciente per determinare la comparsa dei sin-tomi clinici quali le macchie rosse, ladesquamazione (nelle sedi specifiche gomiti,ginocchia, cuoio capelluto e poi su tutto ilcorpo), le alterazioni della lamina ungueale el’infiammazione delle sinovie prima e poi leerosioni delle articolazioni ossee.Per la comparsa dei sintomi occorre l’in-tervento di fattori ambientali quali lostress, danni fisici, farmaci (beta-bloccanti),e infezioni (specie per la forma guttata) cheattivano i processi della reazione infiamma-toria acuta. La cute, quale interfaccia tra l’ambienteesterno e l’interno del corpo, è un importantesito per il riconoscimento e presentazionedegli antigeni al sistema immunitario perun’adeguata risposta self/non self (cioè tra gliamici e i nemici del corpo). Cellule altamentespecializzate quali quelle di Langerhans del-l’epidermide e quelle dendritiche del dermasvolgono una funzione fondamentale nell’av-vio della risposta immunitaria mediata dai lin-fociti T e nella cooperazione cellulare con ilinfociti B (i due componenti fondamentalidella risposta immunitaria adattativa). Mec-canismi biochimici e cellulari di controllo (bio-feedback) aiutano a mantenere l’equilibrio delsistema immunitario cutaneo. Qualora tali si-stemi non funzionino correttamente, nel san-gue si troveranno livelli elevati di celluledendritiche plasmacitoidi attivate e nella cutecompariranno i segni dell’infiammazione cro-nica tipici della psoriasi. Le cellule plasmaci-toidi attivate cominciano a produrrel’interferone alfa, un messaggero chimico cheaumenta la velocità di crescita dei cheratino-citi, conducendo alla formazione di squame.Inoltre, queste cellule liberano mediatori chi-mici che aggravano la reazione infiammatoria(quali le IL12 e IL-23) e, presentando l’anti-gene ai linfociti T, provocano l’aumento dellelinee linfocitarie helper (Th1) e 17 (Th17) ca-paci di rilasciare specificamente i mediatorichimici di cronicizzazione dell’infiammazione(IL-2, TNF-a, IL-17, IL-22, INF-g).Per controllare queste complesse modifica-zioni biochimiche vengono adoperati farmaciche agiscono, alcuni applicati localmente, altriper via iniettiva o orale.Le creme a base di cortisone controllano l’in-fiammazione e sono adoperate dopo che conle crema all’acido salicilico si sono eliminatele squame psoriasiche. La moltiplicazionedelle cellule epidermiche (i cheratinociti) vienecontrollati dalla pomate a base di derivati dellavitamina D.quando con le pomate non si riesce a

eliminare i sintomi si può ricorrere a far-maci immunodepressori come la ciclosporinaA, che agisce sui linfocito riducendone l’atti-vità, o ai retinoidi in capsule che riducono lavelocità di crescita delle cellule epidermiche. Quando anche questi farmaci non risultanosufficienti si possono adoperare i farmacibiologici che bloccano i mediatori chimicidell’infiammazione quali le interleuchine e ilTNF (tumor necrosis factor). Questi farmacivengono autosomministrati per via sottocu-tanea, con siringhe o autoiniettori simili aquelle adoperate per l’insulina nella terapiadel diabete. Questi farmaci sono rapidamente

efficaci ma non possono essere adoperatise si soffre d’infezioni croniche, tumori, od’insufficienza cardiaca. Il loro impiego è le-gato a numerosi effetti collaterali sia nelpunto d’iniezione che nel resto del corpo. Es-sendo degli immunodepressori non si sa,come è chiaramente scritto in alcuni fogli il-lustrativi, se possono agire sulla comparsa ditumori.Di recente è stata identificata una nuova mo-lecola, l’apremilast, che è in grado di con-trollare i sintomi della psoriasi e dell’artropatiapsoriasica e che non richiede l’esecuzionedi nessun esame perché è privo dei rischitipici degli immunodepressori.Questo farmaco non agisce sui segnali ex-

tracellulari dell’infiammazione ma ne bloccala produzione agendo, all’interno delle cellule,su quei messaggeri secondari interposti tragli acidi nucleici (DNA) e la membrana cellu-lare.Questi segnali chimici svolgono un ruolo fon-damentale nell’integrazione delle informazionigenetiche, conservate nel DNA, e ciò chedall’ambiente esterno agisce su di loro (atti-vando o spegnendo specifici geni) grazie al-l’interazione con determinati recettori dellamembrana cellulare.

Questi secondi messaggeri intracellulari dellatraduzione dell’informazione genetica svol-gono un ruolo chiave in tutti i processi biochi-mici della vita cellulare, e modulano tutte leinformazioni che giungono ad essa dall’am-biente esterno. Una di queste molecole, nota con il nome diadenosina monofosfato ciclico (cAMP) intera-gisce con proteine effettrici quali la protein-chinasi A (PKA) e le proteine di scambioattivate dalla cAMP per alterare l’espressionegenica della cellula che porterà alla libera-zione di quei mediatori chimici che condur-ranno, come abbiamo visto, all’infiamazionecronica della cute e delle sinovie articolari(Cellular Signaling 2014).Quando le concentrazioni di cAMP sono ele-vate i segnali infiammatori prodotti sono at-tenuati, per questo l’apremilast inibiscel’azione della fosfodiesterasi 4, un en-zima che provoca una riduzione del cAMP. Inquesto modo la cellula diviene incapace di at-tivare la reazione infiammatoria.L’Apremilast non va iniettato ma assuntoper via orale, in questo modo si evitano tutti

gli effetti collaterali legati all’iniezione e anchechi teme gli aghi, o non sa fare le siringhe,potrà seguire la terapia. Gli effetti collateralisegnalati sono quasi nulli e non vi è alcun ef-fetto negativo sul controllo dell’origine dei tu-mori.Di conseguenza anche chi ha la tubercolosi,l’epatite virale, un tumore in atto o una gravemalattia di cuore potrà seguire la terapia perla psoriasi o l’artrite con un farmaco in gradod’agire a livello dell’espressione genica.

Per saperne di più:

Cellular Signaling 2014;26:2016-29.Otezla, INN-apremilast - ec.europa.eu/he-alth/documents/community-regi-ster/2015/.../anx_130395_it.pdf

[email protected]

L’APREmILAST NELLA TERAPIA DELLA PSORIASI

RaffaeleIandoli

medicina

La psoriasi è una

malattia infiammatoria

cronica, geneticamente

determinata, che interessa

prevalentemente la cute

e colpisce il 2-3% della

popolazione

La cura della malattia tramite un

controllo dell’espressione dei geni

Page 10: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

10 12 Novembre 2016ilPonte

Fisco

manovra finanziaria a doppiavelocità, quella disegnata peril 2017 dal consiglio dei mini-stri dello scorso 15 ottobre.Infatti essa è composta dal

vero e proprio disegno di legge di bilan-cio dopo l’andata in pensione, primadella legge finanziaria e poi, della leggedi stabilità (è denominato così il con-sueto provvedimento economico di fineanno) e da un decreto legge collegato,nel quale sono inserite le misure parti-colarmente urgenti. La differenza tra i dueprovvedimenti non è di poco conto nel sensoche il disegno di legge di bilancio entrerà invigore dal prossimo 1° gennaio, dopo chesarà stato esaminato, discusso, probabil-mente modificato e, definitivamente, appro-vato dal Parlamento (il termine ultimo è il 31dicembre). Invece, per quanto riguarda il de-creto legge esso è già operativo da quando èstato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.249del 24 ottobre 2016, con il numero 193aspettando, però, la conversione in leggedopo 60 giorni dalla sua emanazione.Con l’approvazione in Consiglio dei Ministri disabato 15 ottobre al testo dell’attesa leggedi bilancio 2017 sono molte le novità in ar-

rivo in tema di pensioni, canone Rai e nuovaIRI per le piccole e medie imprese.Di seguito vediamo, sommariamente, qualisono i punti principali della nuova manovradi fine d’anno, salvo ad ampliarli ed approfon-dirli in successivi articoli della rubrica.

RIFoRma PenSIonI 2017 e PenSIone antIcIPata

tra le misure più attese per il prossimoanno è l’introduzione del nuovo pac-chetto pensioni, con la conferma dell’an-ticipo pensionistico ape, della “quota41” per i lavoratori precoci e dell’au-mento della quattordicesima.aPeattraverso lo strumento dell’anticipopensionistico verrà introdotta la possi-bilità per tutti i lavoratori che hanno al-meno 30 anni di contributi, dipendentied autonomi, di poter accedere alla pen-sione anticipata a 63 anni, quindifino a un massimo di 3 anni e 7 mesiprima rispetto alla normale pensione

di vecchiaia.L’anticipo andrà restituito a rate in 20 anniquando si raggiungono i requisiti maturati peril pensionamento.I lavoratori che usufruiranno del provvedi-mento, quindi, dovranno accettare un ta-glio della pensione che varierà aseconda dell’importo e degli anni di an-ticipo, ma che sarà pari in media al 5% del-l’assegno di pensione. La cifra massima potràaggirarsi intorno al 20% o 25%.

PRecocI, “quota 41” e quattoRDIceSIma

anche la quattordicesima per i pensio-nati viene aumentata; sarà infatti ero-gata anche a chi ha un reddito personalecomplessivo fino a 2 volte (e non piùuna volta e mezza) il trattamento mi-nimo. Inoltre l’importo della quattordicesimasarà aumentato fino a un massimo di 655euro.E’ in dirittura d’arrivo anche l’attesissima“quota 41” per i lavoratori precoci, i cit-tadini che hanno iniziato a lavorare ad etàmolto basse. Grazie alla riforma, infatti, i pre-coci potranno andare in pensione una voltaraggiunti i 41 anni di contributi, indipenden-temente dall’età anagrafica.

equItalIa aDDIoImportanti cambiamenti si prospettanoanche in materia di riscossione, con lachiusura di equitalia e l’istituzione diagenzia delle entrate - riscossione el’annunciata rottamazione delle cartelledi pagamento. a tal proposito nei prossimi mesi saràdata la possibilità ai contribuenti di re-golarizzare la propria posizione fiscale

con il pagamento di tutti i debiti, inun’unica soluzione oppure in 4 rate,senza sanzioni e interessi e con un aggioforfetario al 3%. Si fa presente che da lu-nedì 7 novembre sono stati pubblicati daEquitalia i moduli per aderire alla “definizioneagevolata”. Detta richiesta dovrà essere inol-trata entro il 23 gennaio 2017.PIccole ImPReSe : la nuoVa IRI

Prevista anche l’introduzione dell’IRI, lanuova imposta sul reddito delle piccoleimprese, dei professionisti e degli arti-giani che andrà a sostituire l’aliquotadell’Irpef (che oggi varia dal 23% al43%) introducendo per tutti un’unicanuova aliquota del 24%.questa nuova aliquota sarà allineata aquella dell’IReS per le società di capitali,che proprio a partire dal 2017 calerà al24%.Particolarmente vantaggiosa la misura perquanto riguarda i lavoratori autonomi egli artigiani, che fino a oggi erano sottopostial prelievo fiscale del lavoratore dipendentepur esercitando essenzialmente attività d’im-presa.

InDuStRIe, SanItÀ , FamIGlIa e caSa : le noVItÀ

la manovra di bilancio prevede, inoltre,una nuova riforma cosiddetta “pac-chetto competitività” che mira a stan-ziare 20 miliardi di fondi per finanziarele industrie.Ulteriori fondi saranno stanziati anche per ilcomparto sanità (previsti 2 miliardi in più)e per la lotta alla povertà. Sono, infatti, attesi500 milioni in più dai risparmi istituzio-nali e 600 milioni dedicati esclusiva-mente alla famiglia.Dal punto di vista fiscale è da segnalarela proroga a tutto il 2017 dei bonus fi-scali, quello della ristrutturazione del50% su di un importo massimo di96.000 euro, quello degli arredi del 50%su una spesa complessiva di 10.000euro, quello del risparmio energetico del65% che arriva al 70% per gli interventicondominiali che riguardano l’involucrodell’edificio.e’ previsto, altresì, la riduzione del ca-none RaI dagli attuali 100 euro a 90euro.

[email protected]

RUbRICA “A TU PER TU CON IL FISCO” a cura di Franco Iannaccone

LEGGE DI bILANCIO 2017 : ALCUNE DELLE NOVITA’ PIU’ SIGNIFICATIVE

L’ENTITA’ COmPLESSIVA DELLA mANOVRA SIAGGIRA INTORNO AI 27 mILARDI DI EURO

EQUITALIA ADDIOImportanti cambiamenti si prospettano anche in materia di riscossione,con la chiusura di Equitalia e l’istituzione di Agenzia delle Entrate -riscossione e l’annunciata rottamazione delle cartelle di pagamento. A tal proposito nei prossimi mesi sarà data la possibilità ai contribuentidi regolarizzare la propria posizione fiscale con il pagamento di tutti idebiti, in un’unica soluzione oppure in 4 rate, senza sanzioni e interessie con un aggio forfetario al 3%.

Page 11: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

1112 Novembre 2016 ilPonte

Rubriche

L’esperienza quotidiana ci haormai ampiamente confermatoche la nostra privacy è messacontinuamente a repentaglioogni volta che ci si collega a In-ternet; i tentativi di rapinare in-formazioni personali sono

ormai all’ordine del giorno e una delle mi-

nacce più comuni è costituita dalla pubblicitàtracciante. In questo senso, per una mag-giore tutela delle nostre informazioni oquantomeno per monitorarne il tragitto chequeste percorrono, dove vadano a finire equindi, di conseguenza, per farci un’idea dicome verranno utilizzate, è consigliabilel’utilizzo di mozilla collusion, un’esten-sione per il browser Firefox che consente dicontrollare in tempo reale quali siti raccol-gono cookie per poi passarli ad altri serviziweb. Collusion può essere scaricato gratui-tamente dal sito di Mozilla Foundationwww.mozilla.org ed entra immediatamentein funzione una volta installato.

Per ogni sito che si visita, verrà creata unamappa, grazie alla quale sarà possibile vi-sionare dove vanno a finire i nostridati. Per visualizzarla, basterà cliccare sul-l’icona presente nell’angolino in basso a de-stra nella finestra del browser e verrà apertauna nuova finestra. Al centro della mappa,dalla forma molto simile a una ragnatela,appariranno i siti effettivamente visitati,mentre verso l’esterno della schermata ver-ranno indicati tutti quei siti web che raccol-gono cookie per le finalità più disparate(collezionare statistiche, analizzare il com-portamento degli utenti, trasmettere infor-mazioni commerciali a terzi, ecc).

PIANETA WEb TREPUNTOZERO a cura di mirko bianco

mOZILLA COLLUSION, UNA DIFESAPER LA NOSTRA PRIVACY

L’arte più difficile del mondo, da sempre, è senza dubbio ilsaper essere genitori, soprattutto in un periodo delicato dicrescita dei nostri figli, quale è l’arco evolutivo adolescen-ziale. Un momento di crescita durante il quale può accaderedi tutto, ove le contraddizioni delle scelte, gli sbalzi umorali,i contatti comunicativi del cuore e della fisicità sono soggettia frequenti mutazioni comportamentali, che vanno dall’eu-forico al depressivo. Gli stili di vita che vengono assunti amodello sono sperimentati, condivisi per un certo tempo epuntualmente dopo stravolti. E’ il momento, per i nostri ra-gazzi, di una faticosa separazione dal proprio mondo infan-tile, che in qualche modo fa contattare un disagio inatteso:il disagio della prima adolescenza a cui seguiranno altre fasinon facili. In quest’arco temporale di crescita noi adulti as-sumiamo realmente consapevolezza di quanto sia difficileessere bravi genitori ed educatori; scopriamo che le nostrecertezze pedagogiche sono costantemente traballanti, tantoda farci sentire inadeguati ai nuovi stili di vita dei figlioli.Cosa fare? Accogliere sempre, essere presenti non fisica-mente ma emotivamente, mostrare sempre attenzione conla dovuta discrezione: in due parole avere una pazienzaamorevole intelligente che attende un dialogo di reciprociscambi affettivi autentici. Sarà quello il giorno tra i più esal-tanti della vita.

L’Angolo del Sociologoa cura di Paolo matarazzo

Adolescenza e nuovi stili di vita

LA CHIESA DI SAN FRANCESCO SAVERIO

la chiesa di S.Francesco Saverio di Avellino, conosciuta come “chiesa diS.Rita”, si trova in Via Francesco Saverio, nei pressi dell’antica “Porta Bene-ventana”. Il canonico don Domenico baratta fondò la “congregazione di S.Fran-cesco Saverio” grazie alle offerte dei fedeli dell’intera Diocesi e, soprattutto,ai sacerdoti benedetto Plantulli e cesare ottaviano, che diedero tutti iloro beni. La chiesa fu dedicata al nome della maDonna e fu completata nel1752. Nel 1766 venne consacrata e la confraternita potè finalmente avere ilsuo oRatoRIo e un sepolcreto per i soci. Questa confraternita, priva di pro-prietà ed esclusivamente dedita alla pietà e alla preghiera, si riuniva nell’Ora-torio ogni domenica pomeriggio per gli esercizi spirituali. Con gli anni, divenneun punto importante per la vita spirituale della città. Con l’introduzione delculto di S.Rita da cascia, la Santa dei casi disperati, resta ancora oggi, pertutti noi, una delle chiese più importanti e belle diAvellino. Quando nel 1753 il Vescovo Felice Leonedesignò due nuove parrocchie nella nostra città,quella di S.Maria di Costantinopoli e quella dellaSS.Trinità, essa rimase compresa nella Parrocchiadella catteDRale. Negli anni ha spesso sostituitoquest’ultima, quando è stata chiusa durante le re-staurazioni. Questa chiesa ha tre navate, nel 1767l’altare maggiore venne impreziosito da un quadrodedicato al “nome DI maRIa” del pittore FedeleFischetti, in cui la Vergine viene venerata da S.Gio-acchino e da S. Anna. Con il trascorrere degli anni,alla confraternita di S.Francesco Saverio si af-fiancò quella di S. Vincenzo de’ Paoli che si stabilì in alcuni locali della chiesa.Nell’800 questa chiesa ebbe un notevole rilancio grazie, soprattutto, ai suoirettori come Monsignor enrico De Dominicis e il nostro avellinese don Giu-seppe Greco che si dedicò in particolare all’arricchimento artistico, imprezio-sendola, a sue spese, delle belle statue di S.Espedito e S.Lucia e fecerestaurare la statua della Madonna delle Grazie. Don Giuseppe Greco vienericordato per il prezioso ed artistico presepe del 700 che, grazie al Rettoredella chiesa monsignor antonio Dente fu riportato alla luce ed ammirato inun ampio vano attiguo alla chiesa. Va ricordato anche monsignor consiglioborriello che nel 1939, quando venne demolita la chiesa di S. Francesco, inPiazza Libertà, salvò personalmente reperti artistici che ammiriamo ancoraoggi. Si deve a lui e soprattutto alla sua tenacia averci tramandato il culto diS. Rita. Non va dimenticato don mario Picariello, già parroco della Cattedraleche dopo il terremoto dell’80 chiese a noi fedeli di sostenere la chiesa che rimasea lungo chiusa. Egli fu instancabile promotore e realizzatore del suo restauro.

antonietta urciuoli

Page 12: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

12 12 Novembre 2016ilPonte

missioni

Si è svolto lo scorso venerdì 4novembre l’incontro nel Sa-lone del Palazzo Vescovile diAvellino sul beato PadrePaolo manna. Sono interve-nuti Padre Giovanni musidel Pontificio Istituto mis-sioni estere, che ha svilup-pato il suo discorso attraverso

delle immagini che sono state proiettate insala e don Daniele Picariello, con l’intro-duzione del Direttore dell’Ufficio MissionarioDiocesano e le conclusioni del nostro Vescovo, monsignorFrancesco marino.La data del 4 novem-bre è stata scelta per-ché proprio in questogiorno, quindici annifa, S. Giovanni PaoloII proclamò beato ilnostro concittadino;nato nella nostra cittàin via nappi il 16gennaio del 1872, epoi perché que-st’anno ricorrono i100 anni della suagrande opera mis-sionaria del clero,proclamata Pontifi-cia nel 1956 dalPapa Pio XII. I rela-tori hanno messo in risalto come l’Unionedel Clero sia nata e negli anni trasformata,secondo l’esigenza dei tempi moderni.Nella mente di Padre Manna quest’idea ini-ziò fin da quando dovette, per motivi di sa-lute, abbandonare definitivamente lamissione in Birmania. Già nel 1908 con lapubblicazione del libro: “Operarii autempauci” esprimeva il desiderio di vedereuna partecipazione più diretta del clero

verso le missioni estere. Aveva messo lebasi per la cooperazione del clero all’evan-gelizzazione del mondo, che poi sfociò conla realizzazione dell’unione missionaria delclero; oggi anche dei religiosi, religiose elaici. A riguardo alla sua opera PadreManna dirà alla scuola di Lovanio:“L’unione missionaria del clero saràdegna della sua missione se, permezzo dei suoi sacerdoti, saprà pro-spettare il problema delle missionicattoliche al popolo cristiano da unpunto di vista soprannaturale e gene-

rale, se saprà far in-tendere ad ognibattezzato che l’apo-stolato è un doveredella vita cristiana”. Padre Paolo Manna èun missionario dei no-stri giorni, perché con lesue idee e i suoi scrittiha cambiato alcune re-altà nella Chiesa; graziealle sue indicazioni, chesono state poi ripreseinteramente dal Conci-lio Vaticano II comel’ecumenismo, che hafatto notevoli passi inavanti (ricordiamo l’ul-timo viaggio di PapaFrancesco). Il missio-

nario avellinese ha insegnato alla Chiesaitaliana come comunicare il Vangelo in unmondo che cambia per convertirsi piena-mente alla missione, che è la sua natura.Il 4 giugno di quest’anno, nella sala Cle-mentina in Vaticano, Papa Francesco, inoccasione dell’incontro con i direttori dellePontificie Opere Missionarie ha detto: “Nelcentenario della fondazione dell’UnioneMissionaria del Clero vogliamo ricordare

l’intuizione del Beato Padre Manna adavere una maggiore consapevolezza dellapropria natura missionaria della Chiesa,portata poi a maturazione dal ConcilioVaticano II. Il Beato Paolo Mannacomprese molto bene che formare ed edu-care al mistero della Chiesa è una finalitàche riguarda tutto il santo popolo di Dio,nella varietà degli stati di vita e dei mini-steri. In questo Anno Santo della Misericor-dia, l’ardore missionario che consumava ilBeato Paolo Manna continui ancoraoggi a far ardere, appassionare, rinno-vare, ripensare e riformare il servizioche quest’opera è chiamata ad offrirealla Chiesa intera”.

[email protected]

“PADRE mANNA: mISSIONARIO DEI NOSTRI GIORNI”

PasqualeDe Feo

Il 4 giugno di quest’anno,nella sala Clementina in

Vaticano, Papa Francesco,in occasione dell’incontro

con i direttori delle PontificieOpere Missionarie ha detto: “Nel

centenario della fondazionedell’Unione Missionaria del

Clero vogliamo ricordarel’intuizione del Beato Padre

Manna ad avere una maggioreconsapevolezza della propria

natura missionaria della Chiesa,portata poi a maturazionedal Concilio Vaticano II

Padre Paolo Manna è un missionariodei nostri giorni, perché con le sue idee

e i suoi scritti ha cambiato alcunerealtà nella Chiesa; grazie alle sue

indicazioni, che sono state poi ripreseinteramente dal Concilio Vaticano II

Page 13: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

1312 Novembre 2016 ilPonte

Vangelo

il pontesettimanale cattolico dell’irpinia associato alla Fisc

Proprietà Diocesi di Avellino

Fondazione “Opus solidarietatis pax onlus”

Editrice “Coop. Il Ponte a r.l.”

Direttore responsabile mario barbarisi

Redazione: Via Pianodardine - 83100 Avellino

fax 0825 610569

Stampa: international Printing - Avellino

Registrazione presso il Tribunale di Avellino

del 22 dicembre 1975

Iscrizione al RNS n. 6.444

Iscrizione ROC n. 16599

Al di là del tempo, solo il nulla?

Al di là del tempo, muore la speranza?

Pensare di poter correre verso il nulla

mi si raggela il sangue ed il cervello!

Togliere al futuro la gioia e la speranza,

è come dire al sole di spegnere la luce.

Ma io sento che oltre il tempo,

al di là dei monti forse senza neve,

non ci sono più barriere o alte mura,

ma un prato immenso pieno di gardenie,

dove profuma da sempre un’eterna primavera.

E in mezzo al prato, una grande luce

che m’avvolgerà con un mantello bianco,

e mi stringerà forte in un abbraccio,

e mi sussurrerà dolcemente al cuore.

“Oltre tempo, dove abita l’Eterno,

c’è la tua dimora, senza tempo!”

OLTRE IL TEMPO…di Pierluigi mirra

LITURGIA DELLA PAROLA:

XXXII DOmENICA DEL TEmPO ORDINARIO

Gesù insegna nel tempio di Gerusa-lemme, prima della sua passione, morte,sepoltura e risurrezione. Aveva iniziatocol racconto dell’offerta dei ricchi e dellapovera vedova; ora che la sua attenzioneè portata sulle “belle pietre e doni votivi”,ne demolisce l’ammirazione preveden-done la catastrofe che avverrà qualchedecennio più tardi. Gesù spiega e racco-manda. la spiegazione è data dallaprevisione della distruzione del tempio edella fine del mondo e della storiaumana, preceduta dalle persecuzioni deiprimi cristiani, da guerre (i disordini po-litici internazionali del 1° secolo dopo Cri-sto), “terremoti, carestie e pestilenze”.le raccomandazioni ai discepoli sonoquelle di non farsi ingannare dalle falseinformazioni, di non terrorizzarsi, di nonpreparare la propria difesa, di perseve-rare fino alla fine. È il grande incoraggia-mento di Gesù ai suoi in vista dei tempiduri: le persecuzioni saranno occasioneper rendere testimonianza; gli avversarisaranno vinti dalla sapienza dei discepoliai quali non sarà torto nemmeno un ca-pello. Gesù non nega la bellezza deltempio, ma ne dichiara la precarietà,comune a tutte le cose di questo mondo,nonostante sia il Tempio del Signore, il“suo” Tempio. Gesù non nega neppurela drammaticità della storia, ma i segniattendibili e positivi del tempo finale sono

quelli che Lui ha operato e ha conse-gnato ai seguaci che ne devono dare te-stimonianza. Quella suprema è datadalla sua Pasqua. E, come per la sua,anche i cristiani devono prepararsi agrandi lotte, persino nei rapporti più in-timi (genitori, fratelli, parenti, amici) finoad essere odiati e uccisi. È il discorsofinale di Gesù, posto prima della Pas-sione, chiamato “escatologico” perchéprofezia di eventi vicini (distruzione diGerusalemme, dispersione degli Ebrei) epiù lontani (la sua manifestazione glo-riosa, il suo ritorno, la Gerusalemme ce-leste). Sapientemente il Signore ciistruisce a vivere il nostro tempo cometransitorio e precario, tempo di attesa edi vigilia. Siamo anche alla fine di unanno liturgico e alla vigilia di un nuovotempo di avvento che ci porterà al mi-stero ineffabile del Dio fatto uomo nellagrotta di Betlemme. Se Gesù ci racco-manda di non lasciarci fuorviare èperché – proprio sul male e sulla morte– noi ci inganniamo sempre. Il problemaserio dell’uomo è salvarsi dalla morte,ma nessuno si salva dalla morte.

angelo Sceppacerca

Vangelo secondo Luca 21,5-19

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di bellepietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che

vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e

quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome

dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché

prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».Poi dicevaloro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e

vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi sarannoanche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo

metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa

del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevidunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola

e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.

Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Con la vostra perseveranza

salverete la vostra vita

Page 14: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

14 12 Novembre 2016ilPonte

Rubriche

Foto scattata a Salerno. Quest’anziano signore si é recato tutti i giorni dellacalda estate salernitana presso una delle spiagge della sua città per coltivarel’amato hobby della pesca. Il dedicarsi ad un qualsiasi tipo di attività puòaiutare le persone in età senile a non diventare depresse. L’anziano italianoè il più depresso d’Europa, e a causa della sua depressione può andarefacilmente incontro all’infarto anche se non fuma, mangia bene e cammina.Lo rivela lo Studio ILSA (Italian Longitudinal Study on Aging) del CNR-SezioneInvecchiamento dell’Università di Padova, che ha seguito 5636 anzianiprovenienti da varie città italiane per 13 anni. Il punto comune di tutti glianziani depressi è il non aver mai gestito il tempo libero in previsione dellapensione e la maggior parte di loro non ha alcun tipo di hobby. Dallo StudioILSA scaturisce un altro dato di estrema importanza, supportato da alcunistudi: sembra che il trattamento farmacologico della depressione possaessere responsabile dell’aumentato rischio cardiovascolare nei pazienti anzianidepressi. Il praticare un hobby -sopratutto di tipo artistico- in età senilecomporta anche un dimezzamento del rischio di declino mentale. La praticadi attività artistiche come la pittura o la scultura o le tecniche di artigianatocome l’incisione, la ceramica e il cucito o, più banalmente, il semplice uso delcomputer, sono hobbies che possono ritardare l’invecchiamento del cervelloe ridurre o addirittura dimezzare il rischio di lieve declino cognitivo e di tuttiquei piccoli deficit delle funzioni cognitive, che possono anche degenerare invera e propria demenza senile. Lo rileva un recente studio diretto dalla MayoClinic di Rochester e pubblicato sulla rivista Neurology; lo studio ha coinvolto256 persone, con un’età media di 87 anni, che sono state monitoratemediamente per 4 anni al fine di registrare l’eventuale insorgenza di declinocognitivo nel tempo. A tutti loro è stato chiesto se avessero praticato inpassato attività artistiche e di artigianato e se fossero ancora coinvolti inqueste attività: lo studio ha dimostrato che la pratica di attività artistiche èquella che riduce di più il rischio di declino mentale (-73%).

Praticare un hobby durante l’età senile: un’efficacemetodo per ritardare l’invecchiamento del cervello.

SIDIGAS AVELLINO: AVANTI TUTTA

B A S K E T

la SIDIGaS avellino, domenica scorsa,ha battuto, al maSnaGo di Varese, lalocale squadra della oPenJobmetISper 79 a 77, dopo aver violato anche ilparquet del cIbona Zagabria, il mar-tedì precedente, nella gara di cham-pions league, per 84 a 83.Ormai le vittorie della squadra avellinese,sommando quelle in campionato e quelle inChampions, sono arrivate a 7 consecutive,ciò a dimostrazione del fatto che la SIDI-GaS è ormai una certezza anchequest’anno sia per il campionato nazio-nale, dove è seconda in classifica dietromilano e a fianco della rivale Reggioemilia, sia in campo europeo doveguida il girone “D” a pari punti con iltenerife.La gara di domenica è stata nervosa e pocospettacolare e si è trascinata fino alla finepunto a punto e, poi, decisa nell’overtimegrazie ad una solita prodezza di capitanGReen che ha messo a segno la tripladecisiva del sorpasso e che però, a dire ilvero, aveva fallito il libero della vittoria allafine del tempo regolamentare.Il migliore in assoluto dei biancoverdi è statoappunto, ancora una volta, capitan GReennel giorno della sua 150esima presenzatra le file della ScanDone, che è semprepiù l’uomo di maggior affidamento quandola gara si mette in salita.Insieme a lui vanno elogiate le prove diRaGlanD, che è rientrato in squadra dopo

aver subito un lutto familiare e che anche inquesta gara ha messo il suo sigillo con 14punti realizzati e 6 assist; a seguire quelledi leunen per il suo apporto difensivo etHomaS, che si sta confermando su buonilivelli essendo, in fase offensiva, il più con-tinuo dei suoi: in questa gara ha realizzato16 punti.Coach SACRIPANTI si è presentato in salastampa soddisfatto di tornare ad Avellinocon due punti importanti e questo è stato ilsuo commento “E’ stata una partita cheentrambe le squadre potevano vincere,ma gli episodi hanno fatto la differenzae noi siamo stati bravi a sfruttarli. Mi èpiaciuto l’atteggiamento della squadra- ha continuato - che ha lottato su ognipallone fino alla fine e questo mi fa ca-pire che i ragazzi volevano la vittoria atutti i costi. Mi dispiace, però, che nonabbiamo eseguito in maniera giusta ilpiano partita, complice anche un po’ distanchezza che oggi si è fatta sentire.Nell’ultima azione - ha concluso - nonsiamo stati lucidi, perche sul + 3 devifare fallo e mandare l’avversario in lu-

netta. Come ripeto da un pò di temposiamo una squadra giovane ed in qual-che frangente della partita l’inespe-rienza si è fatta sentire con troppe palleperse e tiri presi in maniera affrettata,ma ripeto sono contento di come lasquadra abbia lottato per portare acasa la vittoria”.Domenica, al PalaDelmauro scende laGRISSIn bon Reggio emilia, squadrache ormai la SIDIGAS conosce bene in con-siderazione dei tanti incontri della scorsa sta-gione tra campionato, play-off e Supercoppae siamo certi che ce la metterà tutta per ag-giudicarsi la gara e rimanere l’unica antago-nista di Milano. l’incontro infrasettimanale di cham-pions league contro la squadra belga deltelenet oostende si è chiuso, pur-troppo, con la sconfitta della SIDIGaSper 72 a 77, interrompendo così la sciadi vittorie consecutive.come notizia dell’ultimora, ci fa piacerecomunicare ai lettori tifosi la nota diffusa in set-timana dalla FIP, cioè quella che coach Sa-cripanti (nella foto) è stato scelto comesecondo di messina nella nazionale Ita-liana maggiore per l’eurobasket 2017,mantenendo anche il ruolo di responsa-bile della nazionale under 20. a lui, perciò, vanno i migliori auguri, daparte di questa Redazione, di buon la-voro anche nel nuovo incarico.

Franco Iannaccone

Page 15: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

1512 Novembre 2016 ilPonte

GenZIana (genzianella) - NOME SCIEN-TIFICO: Gentiana acaulis o genziana di

Koch, è una pianta perenne della FamI-GlIa delle Gentianacee, pianta da vaso,fiorita e molto resistente al freddo: vivebene esposta a mezz’ombra. oRIGIne: è diffusa sulle praterie alpine,nei luoghi erbosi e asciutti, specie dove ilterreno è calcareo, povero di calcio, acido,soprattutto tra i 1000 e i 3000 metri di al-titudine. In Italia è presente nelle zone al-pine e prealpine.

DeScRIZIone: la radicedella Genziana acaulis,dall’odore forte e dal saporeamaro, è grossa e legnosa,fusiforme, ramificata. Lefoglie, a forma di rosetta eaderenti al terreno, sonolunghe fino a 10 cm ed

hanno colore verde opaco, arrotondate al-l’apice.I fiori sono solitari, ermafroditi e dispostiall’apice degli scapi: a forma di calice, cam-panulato, glabro, dotato di 5 denti separatialla base da una larga insenatura. La co-rolla, lunga tra i 3 e i 6 cm. ha un colore az-zurro intenso, chiazze verdastre con riflessipiù chiari. Gli stami sono di colore giallooro. Il frutto è costituito da una capsula fu-siforme lunga 5-6 mm. e contiene nume-rosi semi, piccoli e neri.

comPonentI cHImIcI:contiene amarogentana,gentianina, gentisina egentiopicrina, ma anchemucillagini, oli essenzialied enzimi.uSo: decotto di fiori:10 pizzichi di fiori secchi inun litro d’acqua. Una tazzaogni tre ore ha effetti anti-infettivi. Il decotto puòrealizzarsi anche con unpezzetto di radice in unatazza d’acqua. Effetti toniciper un pizzico di polvere diradice assunto con il mielela mattina a digiuno.Il decotto concentrato,realizzato con 100 g. di ra-dice per litro d’acqua e ap-plicato in impacchisull’addome, ha effetti to-nici sull’apparato dige-rente. Infine i bagni allemani e i pediluvi, condue noci tritate di radicihanno effetto tonico sullapelle delle mani.

StoRIa: Deve il suo nome a Genthios, redegli Illiri nel II sec. A.C., che, a dire di Pli-nio, per primo ne scoprì le proprietà medi-cinali. Presso i Romani era utilizzata percurare i disturbi e contro i vermi intestinali.Venne usata in Europa per curare le febbrimalariche prima della diffusione del chinino.PROPRIETA’: i suoi glucosidi amari stimo-lano la digestione e perciò viene utilizzatanella preparazione di liquori e amari: hauna generale azione antifermentativa eperciò coadiuva in caso di problemi di sto-maco ed in presenza di parassiti intestinali.Aumenta la produzione dei succhi gastriciprovocando la secrezione di cloro e peptine,oltre a favorire la motilità intestinale. Ha

buoni effetti antipiretici. Le sue proprietàstimolanti la rendono utile contro l’affatica-mento e l’anemia, venendo utilizzata anchenelle lunghe convalescenze e contro l’inap-petenza. contRoInDIcaZIonI: la sua assun-zione, specie l’abuso, può provocare crampiaddominali e iperacidità gastrica, il che nesconsiglia l’uso in gravidanza, potendoanche provocare il vomito. È controindicatain presenza di ulcera gastroduodenale,ernia iatale ed esofagite. La radice non vaassunta fresca perché velenosa!

Francesca tecce

PIANTE OFFICINALI: LA GENZIANA

ORIGINE: è diffusa sulle praterie

alpine, nei luoghi erbosi e asciutti, specie dove il terreno è calcareo,

povero di calcio, acido,soprattutto tra i 1000

e i 3000 metri di altitudine. In Italia

è presente nelle zone alpine e prealpine

Deve il suo nome a Genthios, re degli Illiri

nel II sec. A.C., che, a dire di Plinio, per

primo ne scoprì le proprietà medicinali

Rubriche

Page 16: GREENAACCDORDR - XIEII FO R TUM IENTERRNARZIONAALEwin.ilpontenews.it/img/archivio/nov_12_2016.pdf · Il master plan è finito, consegnato e appro - vato da tutti i gradi di burocrazia

16 12 Novembre 2016ilPonte