GLOSSARIO -...
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Rivolta d'ARTE | 1
GLOSSARIO
Nartece o prònao. Breve atrio largo quanto la chiesa.
Navata centrale. È la parte più estesa della chiesa, va dall'ingresso o
nartece fino al coro.
Navate laterali. Come lunghi corridoi, le navate laterali affiancano quella
centrale per tutta la sua lunghezza; la loro altezza è inferiore.
Transetto. Una navata trasversale che in alcune chiese incrocia la navata
centrale o tutte le navate all'altezza del presbiterio, per dare alla pianta
della chiesa la forma di una croce.
Incrocio del transetto. Parte centrale del transetto che s’incrocia col coro.
Campata. Spazio sotteso da strutture portanti. È la parte della navata
compresa tra due pilastri o due colonne successive.
Coro. Situato tra la navata e l'abside, è la parte in cui è collocato l'altare
maggiore.
Abside. Porzione semicircolare o poligonale posta dietro il coro.
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Deambulatorio o ambulacro. Corridoio che corre attorno al coro e
all'abside.
Affresco. Tecnica di pittura murale. Il colore diluito con acqua viene steso sulla parete
precedentemente intonacata ma ancora fresca.
Ancona o pala d'altare. Opera pittorica o scultorea che si trova sull'altare o comunque nella zona
presbiteriale.
Archetti pensili trilobati. Elemento decorativo costituito da una serie di archi ciechi di poco sporgenti
dalla muratura. Trilobati perchè formati ognuno da 3 lobi.
Arco trionfale. Si trova sul punto di separazione tra l'aula dei fedeli e l'abside.
Balaustra. Muretto marmoreo che separa l'altare dalla navata centrale.
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Bassorilievo. Opera scultorea nella quale le figure sono incorporate in uno sfondo, da cui emergono
con poco stacco.
Busti clipeati. Immagini racchiuse dentro a una cornice detta clipeo.
Capitello. Elemento architettonico posto tra la colonna e la trabeazione (o l’arco). Vi sono 4 tipi
classici: il dòrico, lo iònico, il corìnzio e il compòsito. Diversi dai tipi classici sono i capitelli romanici che
recano generalmente decorazioni figurate, spesso con elementi animali e vegetali stilizzati.
Catino absidale. Calotta a forma di un quarto di sfera che raccorda l’arco trionfale con la struttura
dell’abside.
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Colonna. Elemento architettonico portante, a base circolare. Si compone della base, del fusto, del
capitello.
Contrafforte. Elemento verticale sporgente utilizzato per rafforzare la struttura dall'azione delle forze
orizzontali. Usato nell'architettura gotica perchè gli edifici sono molto alti.
Controfacciata. Parete interna situata dietro la facciata.
Cotto. Materiale per la costruzione di edifici ottenuto da una particolare cottura e preparazione
dell'argilla.
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Cupola. Parte terminale, di copertura, di vani a pianta circolare, quadrata, poligonale.
Dittico. Opera affrescata o non divisa in due da un elemento verticale. Le due parti possono anche
essere del tutto staccate e solo accostante.
Facciata a capanna. Facciata realizzata con soli due spioventi, cioè due linee oblique che formano il
tetto. È la parete frontale che assume particolare significato simbolico come parte immediatamente
visibile.
Foglie d'acanto. Pianta erbacea perenne cespugliosa con grandi foglie lucide.
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Grottesca. Decorazione parietale in uso nel XV secolo derivante dalle decorazioni della Domus Aurea
scoperta proprio in questo periodo. La struttura romana era sepolta dalle rovine e quindi appariva agli
artisti rinascimentali come un grotta (da qui il nome). Risulta come un insieme di forme vegetali
fantastiche, animali, maschere.
Intagliare. Lavorare una superficie, per esempio il legno, asportando con un attrezzo appuntito parte
della sua superficie, ricavando così un'immagine.
Ligneo. Oggetto realizzato in legno.
Lunetta. Spazio a forma di mezzaluna spesso riempito con affreschi o semplicemente realizzato in
muratura.
Martire. Colui che ha testimoniato la propria fede o ideale nonostante la persecuzione, anche a
costo di eventuali pene corporali o morte.
Merlatura. Consiste in un'alternanza di settori pieni e vuoti nella parte terminale della muratura così
a formare una sommità dentata. I merli presentano due stili: merlature ghibelline (o imperiali) quelle
che presentano sommità a coda di rondine, mentre guelfe (o papali) sono le merlature a corpi
quadrati.
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Monofora, bifora, trifora. Sono finestre costituite da una fessura singola o da due o tre parti. Queste
sono divise da colonnine su cui poggiano gli archi.
Opus spicatum. Tipo di muratura eseguita con pietre e mattoni disposti a spina di pesce.
Parasta. È una colonna ma attaccata alla parete, quindi sporge solo in parte (come un bassorilievo).
Pilastro. Elemento architettonico di sostegno per archi, volte, architravi, a sezione quadrangolare,
circolare o cruciforme quando ai lati siano state addossate delle semicolonne, o a fascio, quando
risulta dal raggruppamento di più elementi.
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Portale. Ingresso monumentale di edifici religiosi. In particolare con l’architettura romanica si ebbero
portali di edifici religiosi magnificamente decorati da sculture, colonne ed altri elementi.
Presbiterio. Parte della chiesa intorno all’altare maggiore, riservata al clero.
Pronao. Parte che precede l'entrata in chiesa. Normalmente risulta essere una sorta di portico.
Restauro. Attività legata alla manutenzione e al recupero di opere d'arte. Con questa operazione si
cerca di riportarla quindi allo splendore originario.
Risorgiva o fontanile. È una sorgente di acqua dolce di origine naturale.
Strombatura. Stipite di porte e finestre tagliato obliquamente così da far entrare maggiormente la
luce.
Tiburio. È un elemento architettonico che racchiude al suo interno una cupola proteggendola.
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Toga. Sopravveste che determina un particolare stato sociale. È particolarmente utilizzata tra gli
antichi romani.
Tramezzo. Muro che divide la parte dedicata ai fedeli e quella degli ecclesiasti.
Vangeli apocrifi. Sono un gruppo di testi a carattere religioso che si riferiscono alla figura di Gesù
Cristo e che, nel tempo, sono stati esclusi dalla Bibbia. Vengono scritti dalle prime comunità cristiane.
Verga. Ramoscello che fiorirà a colui che sarà scelto come sposo di Maria.
Volta a botte. Principale copertura architettonica, già dall'epoca romana.
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Volta a capriate. Soffitto realizzato con la successione di più assi normalmente in legno.
Volta a crociera. Copertura architettonica formata dall'unione di due volte a botte.
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PERIODI STORICI E ARTISTICI
Romanico. È una fase dell'arte medievale europea sviluppatasi inizialmente in Francia a partire dalla
fine del X secolo fino all'affermazione dell'arte gotica, cioè verso la metà del XII secolo.
Gotico. Periodo storico che dal punto di vista artistico si inserisce tra il XII e il XV secolo (a volte XVI).
È caratterizzato dalla cattedrali.
Tardogotico. È una fase della storia dell'arte europea che si sviluppa a partire dal 1370 prendendo
poi tutto il Quattrocento. Subito dopo inizia il Rinascimento.
Rinascimento. È un periodo artistico e culturale della storia d'Europa, che si sviluppa a partire da
Firenze in un arco di tempo che va all'incirca dalla seconda metà del Trecento fino al Cinquecento.
SANTI NELL’ARTE
S. Alberto Quadrelli: parroco di Rivolta d’Adda, suo paese natio, fu eletto vescovo (1168) della nuova
Lodi, ricostruita dopo la distruzione della vecchia ad opera del Barbarossa. Morì nel 1173. La
tradizione della Chiesa di Lodi lo presenta come un pastore instancabile e sensibile verso i poveri.
Il santo non vanta un’iconografia precisa, indossa gli abiti vescovili.
S. Antonio abate: vestito come monaco eremita, con un abito marrone. Può essere accompagnato da
numerosi attributi iconografici: Il bastone con la campanella per scacciare gli attacchi dei demoni, il
fuoco e il maiale (dal quale i frati di Sant’Antonio ricavavano il grasso per curare l’herpes zoster,
comunemente detto fuoco di Sant’Antonio).
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S. Bartolomeo: apostolo inconfondibile, secondo la Legenda Aurea, prima di subire il martirio per
crocifissione, venne scorticato vivo. A volte è rappresentato con un coltello e un libro, altre con la
propria pelle tenuta in mano.
S. Bernardino da Siena: visse in povertà secondo la regola francescana; iniziava le sue prediche
mostrando una tavoletta su cui era raffigurato un sole raggiante entro il quale erano scritte le lettere
IHS (iniziali di Iesus Hominum Salvator: Gesù salvatore degli uomini). Per questo il suo simbolo è il
monogramma di Gesù (IHS). Pare che il santo passò ad evangelizzare anche il territorio di Rivolta
d’Adda.
S. Caterina (d’Alessandria): spesso è raffigurata con una ruota dentata, spezzata, secondo la leggenda
medievale, da un angelo che interruppe la tortura. Infatti Caterina rifiutò i sacrifici e chiese
all'imperatore di riconoscere Gesù Cristo come redentore dell'umanità, argomentando la sua tesi con
profondità filosofica. L’imperatore la condannò a morire su una ruota dentata e, in seguito al
fallimento della tortura, fu obbligato a far decapitare la santa.
S. Cristoforo: rappresentato come un gigante, attraversa il fiume portando il bambin gesù sulle spalle.
Stando alla leggenda traghettava i viandanti da una sponda all’altra di un fiume; una notte portò un
bimbo che pesava ad ogni passo di più e alla fine si rivelò al santo quale Cristo, in quel momento il
bastone di Cristoforo germogliò e fiorì.
S. Leonardo da Limoges: ebbe tanto a cuore la sorte dei carcerati che ottenne dal re la liberazione per
molti di essi. I suoi principali attributi sono ceppi e catene. I prigionieri liberati fuggivano attraverso
l’Adda e pregavano il santo. È invocato anche contro i dolori del parto (durante il quale la madre
simbolicamente libera il bambino).
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S. Luigi Gonzaga: protettore di scolari, giovani e studenti, indossa abiti da chierico. Solitamente tiene
in mano il crocifisso, fonte e ispirazione per la preghiera, e un giglio, simbolo del voto di castità che il
santo fece all’età di dieci anni.
S. Margherita: il drago, attributo primario della santa, è il demonio che le si presentò mentre era in
carcere. La fanciulla lo scacciò con un crocifisso. La legenda aurea sottolinea la bellezza della santa
che tuttavia rifiutò di sposarsi per consacrare la propria verginità a Dio.
S. Maurizio: i suoi attributi sono quelli di un santo martire soldato: armatura, vessillo crociato, spada
(con cui fu decapitato) e ramo di palma, premio del martire. Spesso con lui sono raffigurati altri soldati
che subiscono il martirio per aver rifiutato di sacrificare agli idoli.
S. Rocco: l’immagine distintiva del santo è quella di pellegrino contagiato dalla peste. Indossa una
mantellina e un cappellone a larga tesa. È raffigurato mentre mostra una piaga sulla coscia, segno del
contagio da cui sarebbe stato guarito. Secondo la leggenda un cane gli portò del pane ogni giorno
durante la malattia.
S. Sigismondo: Re dei Burgundi dal 516, fu il primo re barbaro della Gallia a convertirsi al
cattolicesimo. Ma un grave delitto segnò la sua storia: fece strangolare il figlio per timore, insinuatogli
dalla moglie, che questo volesse attentare alla sua vita per strappargli il regno.
Pentitosi subito, Sigismondo si ritirò in penitenza in un monastero svizzero da lui fondato. Fu fatto poi
prigioniero dai franchi e gettato con la moglie in un pozzo. Nonostante il suo crimine, per via della sua
penitenza e per la morte violenta fu presto considerato un martire.