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GLOSSARIO EUROPEO Diritti antidumping e diritti compensativi Dialogo sociale 14 D Criteri di convergenza COST COPA Convertibilità Convenzione europea dei diritti dell’uomo Controllo delle fusioni tra imprese Controlli alle frontiere Contingenti tariffari Consigli di fabbrica europei Centro europeo della gioventù Cedefop Carta sociale europea Carta europea dell'energia Caleidoscopio Cabotaggio 9 C BEUC Barriere commerciali 8 B Azione comune Armonizzazione fiscale Ariane Applicazioni telematiche Agenzia spaziale europea (ESA) Agenzia europea per l'ambiente ADAPT 5 A 1

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GLOSSARIO EUROPEO

Diritti antidumping e diritti compensativi

Dialogo sociale 14D

Criteri di convergenza

COST

COPA

Convertibilità

Convenzione europea dei diritti dell’uomo

Controllo delle fusioni tra imprese

Controlli alle frontiere

Contingenti tariffari

Consigli di fabbrica europei

Centro europeo della gioventù

Cedefop

Carta sociale europea

Carta europea dell'energia

Caleidoscopio

Cabotaggio 9C

BEUC

Barriere commerciali 8B

Azione comune

Armonizzazione fiscale

Ariane

Applicazioni telematiche

Agenzia spaziale europea (ESA)

Agenzia europea per l'ambiente

ADAPT 5A

1

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JET 25J

Istituto universitario europeo

Interreg

Iniziativa di crescita

Importi compensativi 23I

Horizon

Helios II 22H

Gruppo Trevi

Gioventù per l’Europa III

Giovani per l’Europa 21G

Forum dei giovani europei

FORCE

Fondo sociale europeo

Fondo europeo per gli investimenti

Fondo europeo di sviluppo

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)

Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia

Fondo di coesione

Fondi strutturali 18F

Eureka

Eurathlon

Erasmus

EIC

ECU (Unità monetaria europea)

ECIP

ECHO 15E

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Programmi quadro per la scienza e la tecnologia

Programma di azione SME

Principio del paese di destinazione

Principio del paese d'origine

Prezzo d'entrata

Prezzi limite

Prezzi di intervento

Prelievi agricoli

PHARE

PETRA

Patente di guida europea

Parità centrali 30P

Nuovo strumento comunitario

NOW

Norme sull'origine 29N

Monitor

MEDIA

MED

Marchio europeo di qualità ecologica 28M

Lingua

LIFE

Libro bianco sulla crescita, la competitività e l'occupazione

Libro bianco sul completamento del mercato interno

Libertà di stabilimento

Leonardo da Vinci

Leader 26L

JOULE

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Youthstart 42Y

Thermie II

Tempus

TACIS 41T

Sysmin

Standardizzazione

Stabilizzatori

Stabex

Spazio economico europeo

Sovvenzione

Socrates

Simboli europei

SFOP

Servizi

SAVE 37S

Risorse proprie

Reti transeuropee

Restituzioni alle esportazioni

Regolamento sugli ostacoli agli scambi

Rapporto Cecchini

RACE 35R

Quote

QCS 34Q

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A

ADAPT

ADAPT è un'iniziativa comunitaria destinata a favorire la crescita e l'occupazione e ad incre-

mentare la competitività delle imprese. Il programma prevede delle misure di formazione e dei

premi all'occupazione per i settori industriali che debbono affrontare le trasformazioni. L'obiet-

tivo principale consiste nel cofinanziare progetti aventi una dimensione transnazionale in tutte le

regioni. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, DG V, Unità B.4, Rue de

la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 299 40 75.

Agenzia europea per l'ambiente

La decisione di costituire un'Agenzia europea per l'ambiente e una rete europea d'informazione

e controllo dell'ambiente è stata adottata dal Consiglio il 7 maggio 1990. Tale decisione rispec-

chiava la crescente importanza attribuita alla tutela dell'ambiente nell'UE. Il principale obiettivo

dell'Agenzia risiede nel raccogliere dati in materia di ambiente, più dettagliati e accurati possibili,

il che riveste un'importanza essenziale per un'efficace politica dell'ambiente. Dopo anni di disac-

cordo sull'ubicazione dell'Agenzia, essa ha potuto infine iniziare i propri lavori nel 1994, nella

sua sede centrale di Copenaghen. Indirizzo: 6 Kongens, DK-1050 Kobenhavn, Tel. (45) 33 14

50 75, fax (45) 33 14 65 99.

Agenzia spaziale europea (ESA)

L'ESA venne istituita nel 1975 al fine di coordinare gli sforzi dell'Europa nel campo dell'esporta-

zione e della tecnologia spaziale, nonché il loro coordinamento con l'Ente spaziale americano, la

NASA. La sua attività ha fini esclusivamente pacifici. Essa ha sviluppato con successo la pro-

pria tecnologia satellitare, il razzo europeo Ariane e il laboratorio spaziale Spacelab. I 14 mem-

bri dell'ESA sono: Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Finlandia, Francia, Regno Unito, Ir-

landa, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Svizzera. Indirizzo: 8-10 Rue Mario Ni-

kis, F-75738 Paris Cedex 15, Tel. (33 1) 53 69 76 54.

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Applicazioni telematiche

Il programma di ricerca sulle applicazioni telematiche dell’UE comprende i programmi AIM,

DELTA, DRIVE, ed Eurotra. L’obiettivo è di costituire le basi per la graduale introduzione di

tecnologie delle comunicazioni europee in rete nei settori dell’amministrazione, dei trasporti, del-

l’assistenza sanitaria, dell’istruzione, delle biblioteche e della linguistica.

Ariane

Questo programma amplia la portata del programma pilota UE sui libri e la lettura inserendovi

anche la traduzione. L'obiettivo principale consiste nel promuovere traduzioni di letteratura con-

temporanea, dando la priorità alle lingue meno note. Il programma Ariane prevede inoltre delle

borse per traduttori e favorisce lo scambio di informazioni ed esperienze fra traduttori profes-

sionisti. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, DG X, unità D.1, Rue de

la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 299 92 51.

Armonizzazione fiscale

Le diverse aliquote fiscali costituiscono un ostacolo per il mercato unico. Il Trattato CE prevede

l'armonizzazione dell'imposizione indiretta (articolo 99 CE). Questo implica la rimozione di tutte

le frontiere fiscali all'interno della Comunità, i cui effetti hanno dovuto essere compensati per

evitare distorsioni competitive. L'esempio più notevole è dato dall'IVA: tanto più vicine sono le

aliquote IVA degli Stati membri, quanto più ridotta diviene l'importanza della compensazione ri-

chiesta. Nel campo dell'imposizione diretta, l'armonizzazione delle imposte dirette sulle imprese

creerà una parità di condizioni sul piano competitivo per tutti gli operatori. Ma l'armonizzazione

fiscale implica delle notevoli restrizioni alla sovranità nazionale e pertanto ha sempre incontrato

una notevole resistenza.

Azione comune

L’azione comune è lo strumento con il quale gli Stati membri dell’UE cercano di difendere i loro

interessi nell’ambito della nuova politica estera e di sicurezza comune prevista dal Trattato

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sull’Unione europea (articolo J.3, TUE). Il Consiglio, agendo all’unanimità, definisce la portata

e gli obiettivi dell’azione comune e gli strumenti, le procedure e le condizioni per la sua realizza-

zione. Nei pareri che esprimono e nelle iniziative che intraprendono, gli Stati membri sono quindi

tenuti ad attenersi alle posizioni convenute, assicurando in tal modo che l’Unione possa agire

come una forza coesa.

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B

Barriere commerciali

L'eliminazione dei dazi doganali e delle restrizioni quantitative negli scambi fra gli Stati membri

della CE ha costituito un passo importante verso la creazione di un mercato unico. Tuttavia il li-

bero scambio può essere frenato anche da altri ostacoli (noti come «ostacoli non tariffari»).

Questi comprendono dazi sulle importazioni e ostacoli tecnici dovuti alle differenze esistenti nelle

legislazioni o nelle norme sulle qualità fra gli Stati (ad esempio per i prodotti alimentari o i medi-

cinali). Armonizzando, standardizzando e avvicinando le proprie normative, gli Stati membri

sono riusciti in larga misura a ridurre tutti i sussistenti ostacoli agli scambi prima della data del-

l'entrata in vigore del mercato unico a fine 1992.

BEUC

L'Ufficio europeo delle unioni di consumatori costituisce un'organizzazione che comprende le

associazioni nazionali dei consumatori, e si preoccupa di promuovere gli interessi dei consuma-

tori nell'UE. Indirizzo: 36, avenue de Tervuren, bte 4, B-1040 Bruxelles.

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C

Cabotaggio

Con cabotaggio si intende la fornitura di servizi di trasporto commerciali all'interno di un paese,

dove non è necessario l'attraversamento delle frontiere. In precedenza solo i vettori nazionali

erano autorizzati a effettuarlo. Nel trasporto su strada un permesso di cabotaggio autorizza un

trasportatore di uno Stato membro ad accedere al mercato del trasporto commerciale negli altri

Stati membri per un periodo di due mesi. Il rilascio di licenze di cabotaggio è iniziato nel 1990.

A causa delle differenze fiscali esistenti fra gli Stati membri, è stato impossibile liberalizzare i ser-

vizi di cabotaggio pienamente entro il 1 gennaio 1993. In seguito a un accordo raggiunto al

Consiglio sull'introduzione di una vignetta regionale e ad accordi in materia di imposizione fiscale

degli autoveicoli commerciali pesanti, il numero delle licenze di cabotaggio è stato fissato a 30

000 per il 1994, con un aumento annuo del 30%. A partire dal 1998 i trasportatori dell'UE po-

tranno trasportare merci negli altri Stati membri senza alcuna limitazione. Anche per quanto ri-

guarda il cabotaggio nel trasporto aereo si sta attuando una liberalizzazione graduale che dovrà

essere completata nel 1997.

Caleidoscopio

Avviato nel 1990, il programma Caleidoscopio mira principalmente a diffondere e migliorare la

conoscenza della cultura e promuovere la cooperazione culturale e artistica fra gli esperti. Esso

comprende tre azioni a sostegno di tre tipi di progetti: 1) avvenimenti culturali e artistici aventi

una dimensione europea; 2) promozione della creazione artistica e culturale (formazione

professionale e formazione continua); 3) promozione della cooperazione culturale attraverso

le reti (scambio di informazioni fra gli istituti culturali in Europa). Per ulteriori informazioni, con-

tattare: Commissione europea, DG X, unità D.1, Rue de la Loi 22, B-1049 Bruxelles, Tel

(32-2) 299 94 19.

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Carta europea dell'energia

Lanciata all'Aia nel 1991, la Carta europea dell'energia attualmente ha 51 firmatari. Essa pro-

pone un codice di condotta che stabilisce i principi, gli obiettivi e le modalità per raggiungere

una cooperazione paneuropea nel settore dell'energia. Gli obiettivi includono un miglioramento

della sicurezza delle forniture energetiche e l'incoraggiamento di un mercato unico europeo del-

l'energia, tenendo conto dei requisiti di protezione dell'ambiente. Dopo più di tre anni di nego-

ziati il trattato sulla carta europea dell'Energia è stato firmato a Lisbona il 17 dicembre 1994.

Carta sociale europea

Al fine di tener conto della dimensione sociale del mercato unico (in sé stesso una realtà essen-

zialmente economica), il 9 dicembre 1989 il Consiglio europeo ha adottato una Carta europea

dei diritti sociali fondamentali, fissando dei requisiti minimi in un elenco di 30 punti. Esso com-

prende diritti fondamentali per tutti i cittadini dell’UE per quando riguarda la libera circolazione,

la parità di trattamento, la protezione sociale e l’adeguatezza dei salari. Sebbene la carta dei di-

ritti sociali non sia giuridicamente vincolante, il Regno Unito ha votato contro di essa.

Cedefop

Si tratta del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Centre européen

pour le développement de la formation professionnelle), che si preoccupa di promuovere la co-

operazione a livello europeo in materia di formazione professionale.

Centro europeo della gioventù

Il Centro europeo della gioventù è stato costituito dal Consiglio d’Europa a Strasburgo come

centro di formazione internazionale e luogo di incontro. Vi si svolgono seminari e corsi per asso-

ciazioni giovanili europee per aiutarle a organizzarsi a livello europeo, perseguire una coopera-

zione, scambiarsi informazioni ed esprimere i propri punti di vista.

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Consigli di fabbrica europei

Nel settembre 1994, dopo anni di opposizione, il Consiglio dell'UE ha finalmente varato una di-

rettiva sull'istituzione di consigli di fabbrica europei. Una volta che la direttiva sarà stata recepita

negli ordinamenti nazionali, le imprese con almeno 1 000 lavoratori negli Stati membri che occu-

pano almeno 150 persone in uno o più Stati membri, dovranno istituire un consiglio di fabbrica a

livello dell'impresa entro tre anni. I consigli di fabbrica hanno diritto di essere sentiti e debbono

essere informati sulle principali decisioni della società. In virtù del protocollo sociale, il Regno

Unito è escluso dall'applicazione di questa norma.

Contingenti tariffari

L'introduzione di contingenti tariffari consente le importazioni di quantitativi limitati di merci par-

ticolari in esenzione doganale o ad aliquote ridotte. Utilizzando i contingenti tariffari l'UE o i sin-

goli Stati membri possono garantire le forniture di merci essenziali senza ridurre la loro prote-

zione doganale oltre l'importo coperto dal contingente.

Controlli alle frontiere

A causa della diversità delle legislazioni e delle normative in materia fiscale, di sanità e di sicu-

rezza, sono necessari i controlli su merci e persone che viaggiano da un paese all'altro. Nel pro-

gramma per il mercato unico, gli Stati membri della CE dovevano allineare le rispettive norma-

tive nazionali attraverso un'armonizzazione o attraverso il riconoscimento reciproco in modo che

i controlli alle frontiere potessero essere smantellati entro il 1 gennaio 1993. Ciò è stato possi-

bile per il traffico merci. Ma a causa di riserve nazionali e di problemi di sicurezza irrisolti, i con-

trolli sulle persone non sono stati completamente eliminati prima del 26 marzo 1995 e solo fra i

paesi che hanno firmato il trattato di Schengen.

Controllo delle fusioni tra imprese

Nel settembre 1990 entrò in vigore il regolamento sul controllo delle concentrazioni tra imprese,

in base al quale le fusioni transfrontaliere fra imprese che hanno una cifra d'affari mondiale

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superiore a 5 miliardi di ECU (inizialmente) debbono ricevere l'autorizzazione preventiva della

Commissione. L'obiettivo è di evitare eccessive concentrazioni di potere in singoli settori del-

l'economia. Le fusioni che restano al di sotto di tale soglia rimangono soggette alla normativa

nazionale.

Convenzione europea dei diritti dell’uomo

(ECHR) Tale convenzione è stata firmata il 4 novembre 1950 dai membri del Consiglio d’Euro-

pa, che si sono impegnati a tutelare i diritti fondamentali essenziali. Questi includono il diritto alla

vita, alla libertà e alla sicurezza della persona, il diritto a un processo equo, il diritto alla vita, alla

libertà e alla sicurezza della persona, il diritto a un processo equo, il diritto al rispetto della vita

privata e di famiglia, il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, il diritto alla li-

bertà di espressione e di riunione, il divieto della tortura, della schiavitù e del lavoro forzato.

Chiunque subisca una violazione dei propri diritti e libertà, a norma della convenzione ha diritto

di presentare un ricorso presso un tribunale nazionale. Per assicurare il rispetto dei diritti umani

una Commissione e una Corte europea dei diritti dell’uomo sono state istituite a Strasburgo.

Convertibilità

La convertibilità è il grado in cui una valuta può essere scambiata con un'altra. Una moneta è

convertibile quando le autorità monetarie consentono ai non residenti di cambiarla con oro o

con divise estere e ai residenti di cambiarla con divise estere.

COPA

Comitato delle organizzazioni professionali agricole della Comunità europea (Comité d'organi-

sations professionnelles agricoles), che costituisce uno dei più importanti gruppi di difesa di inte-

ressi professionali nella Comunità. Esso si mantiene in costante contatto con le istituzioni dell'UE

e emana pareri sullo sviluppo della politica agricola comune della Comunità. Fondato nel 1958,

il suo obiettivo principale consiste nell'assicurare condizioni di vita e di lavoro dignitose, nonché

il miglioramento dei redditi, per gli agricoltori. Indirizzo: 23-25, rue de la Science, B-1040

Bruxelles.

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COST

La Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica comprende più di 20

paesi. Suo obiettivo fondamentale è la programmazione comune di progetti di ricerca finanziati

da singoli paesi nei settori della tecnologia e dell'informazione, delle telecomunicazioni, del-

l'oceanografia, della metallurgia e della scienza dei materiali, della tutela dell'ambiente, della me-

teorologia, dell'agricoltura, della tecnologia alimentare, della ricerca medica e della salute.

Criteri di convergenza

I criteri di convergenza fissati nel trattato di Maastricht sono condizioni per l'ingresso nella pre-

vista Unione economica e monetaria europea. Sono requisiti prescritti per accedere alla UME:

1) aver raggiunto un alto grado di stabilità dei prezzi; 2) evitare eccessivi disavanzi di bilancio;

3) avere evitato gravi tensioni sui tassi di cambio all’interno dello SME nel corso dei due anni

precedenti; 4) aver mantenuto i tassi di interesse a lungo termine a un livello non superiore del

2% rispetto ai paesi dove i prezzi sono più stabili. I criteri sono stati fissati in modo deliberata-

mente rigido al fine di garantire la stabilità della prevista moneta unica (articolo 109 J, CE).

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D

Dialogo sociale

Dialogo sociale è l'espressione utilizzata per definire gli incontri fra i rappresentanti dell'impren-

ditoria e i lavoratori («le parti sociali») a livello europeo. Esso risale alla metà degli anni '80,

quando la Confederazione europea dei sindacati (CES), l'organizzazione dei datori di lavoro

UNICE e il Centro europeo delle imprese pubbliche (ECPE) iniziarono a riunirsi sotto la presi-

denza della Commissione. Sulla strada verso il completamento del mercato unico, il dialogo so-

ciale venne visto come un modo per contribuire ad assicurare condizioni generali ragionevoli.

Diritti antidumping e diritti compensativi

I diritti antidumping vengono imposti sulle merci importate ad un prezzo più basso di quello che

sarebbe stato applicato sul mercato nazionale del paese esportatore. Se le merci in questione

sono oggetto di sovvenzioni, vengono applicati i diritti compensativi. Questi due tipi di diritti do-

ganali hanno acquisito importanza in seguito all'ampio smantellamento dei dazi doganali operato

negli ultimi anni. Essi possono essere imposti solo ad importazioni che sono incompatibili con il

mercato comune in quanto alterano la concorrenza o attribuiscono un ingiusto vantaggio a talune

imprese o tipi di merci.

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E

ECHO

Istituito nel 1992, l'Ufficio della Comunità europea per gli aiuti umanitari offre aiuto e sostegno

alle vittime di calamità o di guerre. L'ECHO offre assistenza gratuita a qualsiasi paese al di fuori

dell' UE. Alcuni dei beneficiari più importanti sono stati i popoli della ex Iugoslavia, di Ruanda,

Burundi, Sudan, Angola, Haiti, la regione del Caucaso, l'Afghanistan e Cuba. Per ulteriori in-

formazioni, contattare: Commissione europea, Ufficio della Comunità europea per gli aiuti uma-

nitari (ECHO), Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 295 44 00.

ECIP

Il programma della Comunità europea per favorire gli investimenti internazionali promuove gli in-

vestimenti dell’UE in Asia, nei paesi terzi della regione del Mediterraneo e in America latina. Il

programma ECIP sostiene quattro procedure complementari: l'individuazione di partner e di

progetti adeguati, misure preparatorie e la costituzione di un'impresa comunitaria, il finanzia-

mento delle necessità di capitale, la formazione del management e l'assistenza nella gestione del-

l'impresa comunitaria. Complessivamente nel periodo 1992-1997 sono stati stanziati circa 300

milioni di ECU. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, DG I, Programma

ECIP, Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 299 02 04.

ECU (Unità monetaria europea)

L'ECU è l'unità monetaria e contabile europea. Si tratta di un «paniere» costituito da determi-

nate percentuali (deciso all'unanimità) di monete che fanno parte del Sistema monetario europeo

(SME). L'ECU costituisce la pietra angolare dello SME: è il valore di riferimento fondamentale

per calcolare il margine di fluttuazione esistente fra le monete della Comunità, serve come unità

contabile per esprimere attivi e passivi e viene utilizzata dalle banche centrali degli Stati membri

per le liquidazioni dei saldi commerciali e come moneta di riserva. La Comunità utilizza l'ECU

per il suo bilancio e per i vari fondi, per fissare i prezzi agricoli, i dazi doganali e prelievi

analoghi. L'ECU può anche essere utilizzata per operazioni fra privati. Dato che viene calcolata

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partendo dal valore medio delle monete UE, l'uso dell'ECU riduce il rischio delle fluttuazioni dei

tassi di cambio.

EIC

Gli Euro Info Centres (Euro Info Centri) sono stati costituiti specialmente per le imprese e gli al-

tri operatori economici al fine di fornire informazioni sul funzionamento del mercato unico, sui

programmi di ricerca e sviluppo comunitari, sugli strumenti strutturali della Comunità, sulle rela-

zioni esterne dell'Unione e la concessione di appalti pubblici. Essi favoriscono inoltre la coope-

razione e i contatti fra società di tutta Europa (attraverso il BC-NET) ai fini del rafforzamento

dei contatti fra gli stessi EIC.

Erasmus

(Programma di azione comunitario in materia di mobilità degli studenti). Il programma Erasmus

è operativo dal 1987, e promuove gli scambi di studenti e insegnanti, nonché la cooperazione

fra le università europee. Nell'anno accademico 1994/95 circa 127 000 studenti nell'UE si sono

avvalsi della possibilità di completare parte dei loro studi in un altro Stato membro.

Eurathlon

Il programma Eurathlon prevede un sostegno agli avvenimenti sportivi che sviluppano la com-

prensione fra i cittadini della Comunità, in particolare i giovani e le donne, che si interessano a

sport popolari e praticano sport come attività ricreativa. Esso promuove inoltre misure relative

alla formazione sportiva per sportivi e funzionari del settore sportivo (allenatori, istruttori e arbi-

tri) sotto forma di corsi comuni. Collegato a Eurathlon è anche il programma «Sport per i disa-

bili» che prevede misure speciali dirette a integrare i disabili nel mondo dello sport. Per ulteriori

informazioni, contattare: Commissione europea, DG X, unità B 5, Sezione sport,

Eurathlon/Sport per i disabili, Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 295 66 59.

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Eureka

(European Research Coordination Agency - Agenzia europea per il coordinamento della ricer-

ca). Lanciata nel 1985, Eureka costituisce un'iniziativa di ricerca europea, diretta a migliorare la

competitività dell'Europa in settori fondamentali per il futuro, attraverso una più stretta coopera-

zione in campo industriale, tecnologico e scientifico. Essa comprende la Commissione europea,

i 15 Stati membri dell'UE e altri 7 paesi. I progetti avviati (circa 700 complessivamente) sono

tutti puramente civili e sono selezionati dall'industria, la comunità scientifica e i governi dei paesi

partecipanti. Essi sono organizzati a titolo di iniziative private e possono ottenere sovvenzioni

fino a un 50% del costo (ricerca e tecnologia).

Euridice

Istituita nel 1980, Euridice è una rete di informazioni dell'UE, che permette alle autorità comuni-

tarie e nazionali di scambiarsi domande e risposte e costituire in tal modo una base di informa-

zioni in merito ai diversi sistemi pedagogici europei.

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F

Fondi strutturali

I fondi strutturali dell'UE sono gestiti dalla Commissione al fine di finanziare l'aiuto strutturale

della Comunità. Essi comprendono la sezione orientamento del FEAOG per l'agricoltura, il

Fondo regionale per l'aiuto strutturale nel quadro della politica regionale, il Fondo sociale per le

misure di politica sociale e il nuovo Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP).

Anche il Fondo di coesione creato nel 1993 serve al perseguimento degli obiettivi di politica

strutturale della Comunità. Il sostegno finanziario proveniente dai fondi strutturali è diretto prin-

cipalmente alle regioni più povere al fine di rafforzare la coesione economica e sociale del-

l'Unione in modo che le sfide del mercato unico possano essere raccolte in tutta l'Unione.

L'azione è concentrata su sei obiettivi principali. La parte più importante va all'obiettivo n. 1

(sviluppo e aggiustamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo). Complessivamente il

bilancio dei fondi strutturali si è quadruplicato negli ultimi anni, totalizzando più di 161 miliardi di

ECU per il periodo 1993-1999.

Fondo di coesione

Ai sensi dell'articolo 130 D, CE, il Fondo di coesione è stato istituito nel 1993 al fine di erogare

contributi finanziari a progetti in materia di ambiente e di reti transeuropee nel settore delle infra-

strutture dei trasporti. I finanziamenti del fondo sono destinati esclusivamente ai quattro paesi

più poveri della Comunità (Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo), con l'obiettivo di ridurre le di-

sparità fra le economie degli Stati membri dell'UE. Nel 1994 sono stati finanziati 51 progetti.

Dal 1993 al 1999 l'importo dei finanziamenti disponibile attraverso il fondo su base annuale va-

ria da 1,5 miliardi di ECU a 2,6 miliardi ECU, per un totale di 15,1 miliardi di ECU.

Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia

(FEAOG) Il FEAOG finanzia la politica agricola comune dell'UE. Il suo obiettivo è di fornire un

sostegno al mercato e promuovere gli aggiustamenti strutturali in agricoltura. Il FEAOG è diviso

in due sezioni: la sezione garanzia finanzia misure di sostegno ai prezzi e le restituzioni alle

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esportazioni per garantire ai coltivatori prezzi stabili, mentre la sezione orientamento concede

sovvenzioni per piani di razionalizzazione, modernizzazione e miglioramenti strutturali nell'attività

agricola.

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)

Il FESR contribuisce a ridurre gli squilibri esistenti fra le regioni della Comunità. Il Fondo è stato

istituito nel 1975 e concede un'assistenza finanziaria per lo sviluppo di progetti nelle regioni più

povere. Dal punto di vista delle risorse finanziarie, il FESR è di gran lunga il più importante dei

fondi strutturali dell'UE.

Fondo europeo di sviluppo

Istituito nel 1957 da parte della Comunità e degli Stati membri, il Fondo europeo di sviluppo fi-

nanzia misure dirette a promuovere lo sviluppo economico e sociale dei paesi ACP. Oltre a

programmi di investimento in questi settori, esso finanzia progetti di cooperazione tecnica, piani

per promuovere l'esportazione, la commercializzazione e le vendite nonché aiuti di emergenza

per casi speciali. Le risorse del Fondo sono in parte devolute alla stabilizzazione delle entrate

derivanti dall'esportazione di taluni prodotti nell'ambito del sistema Stabex. Ogni Fondo ha una

durata di cinque anni.

Fondo europeo per gli investimenti

Di fronte al peggioramento della situazione economica e alla crescita della disoccupazione, il

Consiglio europeo, nel 1992, decise di avviare un'iniziativa per la crescita e lo sviluppo. Sotto la

guida della Commissione, nel giugno 1994 venne istituito il Fondo europeo per gli investimenti.

Con un capitale di 2 miliardi di ECU, il Fondo contribuirà a promuovere la ripresa economica

negli Stati membri attraverso il finanziamento dello sviluppo di infrastrutture transeuropee e for-

nendo un sostegno alle piccole e medie imprese attraverso garanzie di prestito.

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Fondo sociale europeo

Istituito nel 1960, il Fondo sociale europeo è il principale strumento della politica sociale della

Comunità. Esso offre un'assistenza finanziaria a programmi di formazione professionale, e per la

creazione di posti di lavoro. Circa il 75% dei finanziamenti autorizzati è destinato alla lotta con-

tro la disoccupazione giovanile. Con l'aumento delle risorse di bilancio nel quadro del pacchet-

to Delors II, sono state apportate delle modifiche al Fondo sociale e il principale obiettivo con-

siste ora nel migliorare il funzionamento dei mercati del lavoro e contribuire al reinserimento dei

disoccupati nella vita lavorativa. Un'ulteriore azione si occuperà della promozione delle pari op-

portunità, aiutando i lavoratori ad adeguarsi ai mutamenti nell'industria e nei sistemi di produzio-

ne.

FORCE

FORCE è un programma d'azione dell'UE diretto a promuovere una formazione professionale

continua. Indirizzo: Fehrbelliner Platz 3, D-10707 Berlino.

Forum dei giovani europei

Il Forum dei giovani europei dell’UE è un’associazione di organizzazioni giovanili nella Comunità

che è stata fondata nel 1978. Esso serve da piattaforma per le organizzazioni giovanili nei con-

fronti delle istituzioni dell’UE, cercando di promuovere la partecipazione dei giovani ai futuri svi-

luppi dell’Unione europea. I suoi membri sono comitati giovanili nazionali e organizzazioni gio-

vanili internazionali che rispondono ai criteri stabiliti nel suo statuto. Indirizzo: European Youth

Forum, 112 rue Joseph II, B-1040 Bruxelles.

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G

Giovani per l’Europa

Giovani per l’Europa III è un programma d’azione destinato a promuovere gli scambi di giovani

nell’Unione europea. La terza fase (1995-1999) prevede la continuazione dell’attuale pro-

gramma Giovani per l’Europa e include inoltre progetti nel quadro dei programmi PETRA e

Tempus. Gestito su base decentralizzata da singoli organismi nazionali, nel prossimo quinquen-

nio il programma interesserà più di 400.000 giovani di età compresa fra i 15 e i 25 anni, inclusi

giovani provenienti da paesi terzi. Indirizzo: Ministero degli Affari esteri, Agenzia Giovani per

l’Europa, Piazzale della Farnesina 1, I-00194 Roma, Tel. (06) 323 62 18.

Gioventù per l’Europa III

Obiettivo di questo programma d’azione è promuovere gli scambi fra i giovani nell’UE,

l’Islanda, la Norvegia e il Liechtenstein. Rivolto ai giovani di età compresa fra i 15 e i 25 anni,

esso offre a quanti sono interessati un’assistenza nella preparazione di uno scambio internazio-

nale fra giovani, nonché un aiuto finanziario. Sono previsti anche programmi di formazione per

leader e organizzatori di gruppi giovanili. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione eu-

ropea, DG XXII, Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles.

Gruppo Trevi

(Terrorismo, radicalismo, estremismo, violenza internazionale) È’ il nome dato alla cooperazione

informale tra i ministri degli Interni e della giustizia della CE/UE per combattere il terrorismo in-

ternazionale e il traffico di droga. Esso è stato costituito nel 1975 ed è divenuto operativo a par-

tire dal 1976. I ministri responsabili della sicurezza interna nella Comunità si incontrano a questo

livello due volte l’anno per discutere la cooperazione e le strategie comuni. Il gruppo Trevi co-

opera anche con paesi non membri. La cooperazione fra gli Stati membri in materia di giustizia e

affari interni è disciplinata dall’articolo K del Trattato sull’Unione europea.

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H

Helios II

Si tratta di un programma destinato a integrare i disabili nella vita economica e sociale. Il pro-

gramma Helios II (1993-96) contribuisce a sviluppare lo scambio di esperienze organizzando

seminari, viaggi conoscitivi e esperienze di lavoro, relativi a diversi argomenti ogni anno. Lavo-

rando assieme alle organizzazioni non governative, la Commissione partecipa ad attività di finan-

ziamento nei campi della riabilitazione medica, dell'integrazione nei sistemi educativi generali e

professionali e l'indipendenza dei disabili. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione

europea, DG V, unità E.3, Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 296 05 61.

Horizon

Questo programma si rivolge a tutte le persone che sono particolarmente esposte a pregiudizi al

momento della ricerca di un lavoro, come i disabili, i disoccupati di lunga durata, i tossicodipen-

denti, gli immigrati e i senza tetto. Il programma sostiene le misure dirette a migliorare la qualità

della formazione del gruppo in questione assieme alle attività che portano direttamente alla crea-

zione di posti di lavoro per tale gruppo.

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I

Importi compensativi

Gli importi compensativi sono riscossi sulle importazioni di taluni prodotti agricoli al fine di com-

pensare le differenze di prezzo esistenti nella Comunità in conseguenza delle fluttuazioni dei tassi

di cambio, contribuendo in tal modo alla stabilità dei prezzi comuni.

Iniziativa di crescita

Al vertice di Edimburgo nel dicembre 1992, i capi di Stato e di governo hanno deciso un'inizia-

tiva di crescita per i prossimi anni diretta a rinvigorire l'economia europea, rendendo più celere il

finanziamento per gli sviluppi infrastrutturali. L'iniziativa includeva la costituzione di uno stru-

mento di prestito temporaneo del valore di 8 miliardi di ECU, gestito dalla Banca europea per

gli investimenti e un Fondo europeo per gli investimenti per un valore di 2 miliardi di ECU, allo

scopo di fornire garanzie agli investimenti pubblici e privati. Complessivamente tal strumenti do-

vrebbero promuovere investimenti per un totale di più di 30 miliardi di ECU. Combinato con il

Fondo di coesione di recente creazione e i provvedimenti presi a livello nazionale, questo pro-

gramma di ripresa economica dovrebbe poter generare una crescita robusta, contribuendo a

creare posti di lavoro durevoli e promuovendo la competitività dell'Europa.

Interreg

Interreg è un'iniziativa comunitaria per regioni di frontiera che offre assistenza in materia di co-

operazione transfrontaliera su programmi come progetti di infrastruttura, cooperazione fra orga-

nismi pubblici, joint ventures fra imprese e la cooperazione in materia di tutela ambientale.

Istituto universitario europeo

L’Istituto universitario europeo, con sede a Fiesole presso Firenze, venne istituito dagli Stati

membri dell’UE e aperto nel 1976. Il suo obiettivo è di contribuire allo sviluppo del patrimonio

culturale e scientifico dell’UE attraverso l’insegnamento e la ricerca nelle scienze umane e

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sociali. Circa 200 studenti borsisti seguono corsi post-laurea nelle quattro facoltà (Storia e civil-

tà, Economia, Diritto, Politica e Scienza sociali). Indirizzo: Via dei Roccettini, Badia Fiesolana,

I-50016 San Domenico di Fiesole (Firenze).

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J

JET

(Joint European Torus) JET costituisce il più importante progetto sperimentale nel programma

di ricerca e formazione sulla fusione termonucleare controllata.

JOULE

JOULE (Joint Opportunities for Unconventional or Long-term Energy Supply) è un programma

specifico di ricerca e di sviluppo tecnologico nel settore delle energie non nucleari. I finanzia-

menti stanziati per il periodo 1994-1998 ammontano a un totale di 967 milioni di ECU.

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L

Leader

Iniziativa della Comunità per lo sviluppo rurale nel quadro dei fondi strutturali. Il programma

Leader offre un'assistenza per lo sviluppo economico delle comunità rurali nelle regioni dove le

strutture sono più deboli. L'accento è posto sull'organizzazione dello sviluppo rurale, sull'acqui-

sizione di nuove qualifiche, sulla promozione del turismo rurale, sul sostegno alle piccole imprese

innovatrici e sulla promozione di prodotti agricoli ad elevato valore. La seconda fase dell'inizia-

tiva ha una dotazione di bilancio di 1,4 miliardi di ECU (1994-1999).

Leonardo da Vinci

A partire dal 1995 i programmi della Comunità sulla formazione professionale sono stati rag-

gruppati, ampliati o continuati sotto la denominazione di programma Leonardo da Vinci. Leo-

nardo, che dovrebbe essere dotato di un bilancio di 620 milioni di ECU (1995-1999),

sostituirà, fra l'altro, i seguenti programmi, man mano che si esauriscono: Comett (programma di

cooperazione fra università ed imprese per la formazione nel campo delle tecnologie), PETRA

(formazione professionale iniziale), FORCE (formazione professionale continua) e Eurotecnet

(innovazione nei metodi di insegnamento).

Libertà di stabilimento

La libertà di stabilimento è il diritto dei cittadini dell'UE di stabilirsi in un altro Stato membro per

gestirvi un'impresa, un'azienda agricola o a titolo di lavoratori autonomi (articoli da 52 a 58 CE).

Sebbene le restrizioni alla libertà di stabilimento siano state vietate a decorrere dal 1 gennaio

1970, esse esistono sempre nella pratica sotto forma di differenze nelle normative nazionali che

disciplinano le professioni e i vari requisiti per le autorizzazioni. Con la fine del 1992 la maggior

parte di queste barriere sono state rimosse attraverso l'armonizzazione e il riconoscimento reci-

proco delle qualifiche professionali e i diplomi.

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Libro bianco sul completamento del mercato interno

Questo libro bianco venne pubblicato dalla Commissione e approvato formalmente dal Consi-

glio europeo nel 1985. Conteneva un elenco di 282 proposte e provvedimenti diretti a eliminare

gli ostacoli pratici, tecnici e fiscali che impedivano la realizzazione del mercato interno (o mer-

cato unico). Ogni anno la Commissione presenta al Consiglio e al Parlamento europeo una rela-

zione sulle misure che sono state attuate. Al 1 gennaio 1993 il 95% circa delle misure elencate

nel libro bianco era stato adottato.

Libro bianco sulla crescita, la competitività e l'occupazione

Pubblicato dalla Commissione europea nel dicembre 1993, questo libro bianco espone una se-

rie di proposte strategiche dirette, fra l'altro, a ridurre l'elevato livello di disoccupazione nel-

l'Unione europea. Esso prevede oltre a una politica economica orientata al mercato, il migliora-

mento delle infrastrutture attraverso la creazione di reti transeuropee e misure di politica dell'oc-

cupazione, che devono essere realizzate principalmente dagli Stati membri. La Commissione

spera che questo renda possibile una riduzione del 50% del tasso di disoccupazione, entro la

fine del secolo.

LIFE

Il 18 maggio 1992 è stato adottato un regolamento che crea uno strumento unico per il finanzia-

mento di azioni in materia ambientale, inglobando tutti quelli già esistenti (GUA, Medspa, AC-

NAT). LIFE finanzia misure ambientali prioritarie sia nella Comunità che nel quadro di pro-

grammi di cooperazione internazionale.

Lingua

Programma dell'UE diretto a promuovere l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue stranie-

re, allo scopo di migliorare la comunicazione all'interno dell'Unione europea. Il sostegno ri-

guarda solo le lingue degli Stati membri dell'UE, in particolare quelle meno utilizzate.

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M

Marchio europeo di qualità ecologica

(marchio verde) Concesso per la prima volta nel 1994, il marchio verde europeo è diretto a in-

coraggiare i consumatori ad acquistare prodotti che non sono nocivi per l'ambiente e in tal

modo incrementare la domanda di tali prodotti. I criteri per la concessione del marchio verde

sono fissati dall'UE, ma le decisioni sono prese dalle autorità nazionali. Il simbolo ha la forma di

un fiore con petali a stella.

MED

Questo programma promuove la cooperazione locale con i paesi terzi del Mediterraneo. An-

dando oltre la struttura tradizionale della cooperazione bilaterale, vengono finanziate misure di-

rette a costituire società nell'area mediterranea (MED-Invest), progetti regionali per il migliora-

mento delle infrastrutture (MED-Urbs), misure di cooperazione fra le università nel campo della

ricerca (MED-Campus e MED-Avicenne) e la cooperazione in materie relative ai media

(MED-Media).

MEDIA

(Programma di azione volto a promuovere lo sviluppo dell'industria audiovisiva europea) Pro-

gramma diretto a sviluppare l'industria audiovisiva nell'Unione europea e a creare strutture com-

petitive. Esso offre un'assistenza in materia di formazione dei lavoratori nell'industria cinemato-

grafica, per lo sviluppo di progetti cinematografici e per la distribuzione di programmi in tutta

Europa.

Monitor

Monitor è un programma comunitario nel campo dell'analisi strategica, della previsione e della

valutazione nel settore della ricerca e della tecnologia. Esso comprende tre campi d'azione:

SAST (analisi strategica nel campo della scienza e della tecnologia); FAST (previsione e

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valutazione nel campo della scienza e della tecnologia); SPEAR (programma di supporto per le

attività di valutazione della ricerca).

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N

Norme sull'origine

Dato che è sovente difficile stabilire qual è il vero paese d'origine in caso di merci la cui produ-

zione comporta una serie di fasi di trasformazione in diversi stabilimenti, le norme sull'origine

stabiliscono quale paese deve essere considerato come il paese d'origine. Attraverso le norme

sull'origine l'UE cerca di impedire a imprese di paesi terzi di «aggirare» le frontiere esterne tra-

sferendo singole fasi di produzione nella Comunità.

NOW

Il programma per le pari opportunità per le donne, mira ad agevolare l'ingresso delle donne

nella vita lavorativa. Più che limitarsi ad aiutare le donne ad evitare la disoccupazione, esso in-

tende migliorare le loro possibilità di accedere alle industrie con un futuro promettente e posi-

zioni leader. Per questo motivo fra le misure da incentivare figurano la formazione al manage-

ment, la costituzione di piccole e medie imprese o cooperative e la formazione di personale di

assistenza. Un'importanza particolare è attribuita alle attività transnazionali. Per il periodo 1994-

1999 è stato stanziato un totale di 470 milioni di ECU. Per ulteriori informazioni, contattare:

Commissione europea, DG V, unità B.4, Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 296

31 14.

Nuovo strumento comunitario

(NSC) L'NSC è uno degli strumenti finanziari utilizzati dalla Comunità. Per contribuire al rag-

giungimento dei propri obiettivi di politica strutturale la Comunità contrae prestiti, che poi con-

cede a sua volta, in stretta cooperazione con la BEI, al fine di finanziare investimenti nel settore

dell'energia, dello sviluppo regionale, della ristrutturazione e dell'adattamento industriale e misure

per promuovere la crescita economica.

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P

Parità centrali

Il tasso centrale è il tasso di cambio stabilito per una valuta all'interno del Sistema monetario eu-

ropeo (SME). Quando le valute divergono, esse si spostano dalle parità centrali. Se la diver-

genza di una valuta dalla parità centrale raggiungeva il 2,25%, scattava il meccanismo di inter-

vento dello SME per riportarla verso la parità centrale. Le parità centrali possono essere modi-

ficate con l'accordo di tutti i partecipanti allo SME. Dato che non ci si avvalse di questa possibi-

lità, a partire dall'autunno del 1992 lo SME cominciò a subire forti tensioni in più di un'occasio-

ne. Dopo la crisi più grave dell'agosto 1993, il Consiglio decise di lasciar fluttuare le valute ri-

spetto alle loro parità centrali, fino al 15% in entrambe le direzioni, senza che questo comporti

un intervento.

Patente di guida europea

La patente di guida europea è stata istituita il 1 luglio 1996. Le categorie sono cambiate (A -

motocicli, B - automobili, C - autocarri, D - bus, E - autoveicoli con rimorchio di più di 750 kg)

e i titolari debbono sottoporsi a una visita medica ogni 10 anni. Con il nuovo sistema, una pa-

tente non deve essere più cambiata quando ci si sposta in un altro Stato dell'UE.

PETRA

PETRA è un programma d’azione comunitario per la formazione professionale dei giovani e la

loro preparazione alla vita professionale. In vigore dal 1989, il suo obiettivo è di migliorare la

qualità della formazione alla luce delle necessità del mercato comune e assicurare una forma-

zione professionale di elevata qualità per i giovani. A questo fine è stata costituita una rete di ini-

ziative di formazione.

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PHARE

Il programma di aiuto per la ristrutturazione economica dell'Europa orientale è stato deciso nel

1989 da 24 paesi (CE, EFTA, USA, Canada, Australia, Turchia, Nuova Zelanda, Giappone),

affidando alla Commissione il compito del suo coordinamento. Il programma PHARE consiste

in una serie di progetti e iniziative individuali. L'UE e i suoi Stati membri contribuiscono per circa

il 50% al suo finanziamento. Gli aiuti vengono concessi a misure dirette a sostenere il processo

di riforma economica nell'Europa orientale. L'UE e i paesi beneficiari del programma PHARE

redigono dei programmi indicativi annuali che fissano gli obiettivi fondamentali e individuano il

tipo di aiuti. La responsabilità dell'applicazione dei programmi normalmente è di competenza

degli stessi paesi beneficiari. Il principio fondamentale è che l'aiuto debba andare sostanzial-

mente alle imprese private. Nel quadro di una decisione del Consiglio del novembre 1992 il

programma PHARE è stato integrato in una strategia pluriennale collegata agli accordi europei e

ad altre iniziative di aiuto.

Prelievi agricoli

Si tratta di una sorta di dazi imposti sui prodotti agricoli importati nell'UE da paesi terzi, allo

scopo di compensare la differenza esistente fra i prezzi più bassi del mercato mondiale e il livello

dei prezzi all'interno della Comunità. Le loro aliquote variano seguendo l'andamento dei prezzi

sul mercato mondiale. Questi prelievi all'importazione garantiscono prezzi elevati agli agricoltori

dell'UE e costituiscono una fonte di entrate importante per l'Unione. Speculari ai prelievi agricoli

sono le restituzioni all'esportazione, che servono a coprire la differenza di prezzo esistente sul

mercato nella direzione opposta.

Prezzi di intervento

Nel quadro della politica agricola comune, i prezzi dei principali prodotti agricoli possono scen-

dere solo fino a un certo limite, noto come prezzo di intervento. Quando i prezzi scendono al di

sotto di tale limite, gli organismi di intervento nazionale debbono acquistare i prodotti in que-

stione al prezzo di intervento (non esiste un limite quantitativo), offrendo così ai produttori un

prezzo garantito.

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Prezzi limite

Nel sistema dei prezzi agricoli dell'UE il prezzo limite è costituito dal prezzo di costo dei pro-

dotti di trasformazione (uova, pollame, suini), il prelievo agricolo e un prelievo addizionale.

Questi prodotti godono di una protezione speciale nei confronti delle importazioni provenienti

da paesi terzi i cui prezzi sono inferiori al costo di produzione, oltre a quella offerta dai prelievi

agricoli. Il prezzo limite viene calcolato sulla base della media dei costi di produzione sul mer-

cato mondiale. Se i prezzi all'importazione sono inferiori, viene imposto un prelievo addizionale

per portarli al livello del prezzo limite.

Prezzo d'entrata

I prezzi d'entrata sono i prezzi minimi per le importazioni di prodotti agricoli nell'UE. Le impor-

tazioni che sono più a buon mercato vengono portate al livello del prezzo d'entrata imponendo

dei prelievi e dei dazi doganali. L'obiettivo è di proteggere i coltivatori europei dalla concor-

renza estera.

Principio del paese d'origine

Il principio del paese d'origine disciplina il trattamento doganale e lo status delle merci

importate. In base a tale principio, le importazioni sono assoggettate a regole concordate con il

paese d'origine. Tuttavia, il principio non si applica al trattamento fiscale. Dato che le tasse indi-

rette nell'UE non sono state armonizzate, negli scambi fra due Stati le merci che vengono espor-

tate sono esonerate dall'imposta alla frontiera e tassate al momento dell'importazione; in altre

parole, vengono tassate nel paese di destinazione. Con lo smantellamento dei controlli alle fron-

tiere dopo il 1° gennaio 1993, ha dovuto essere organizzato un sistema di comunicazione al fine

di poter trasferire i controlli presso le sedi delle imprese. Dopo il 1996 l'IVA sulla maggior parte

delle merci verrà riscossa nel paese d'origine. I consumatori privati saranno quindi in grado di

acquistare la maggior parte delle merci alle condizioni che si applicano nel paese d'origine e poi

importarle.

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Principio del paese di destinazione

In base al principio del paese di destinazione, le merci esportate sono esonerate dall’IVA nel

paese di origine (l'imposta viene cioè dedotta) e pagano tale imposta nel paese di destinazione.

Con l'introduzione del mercato unico, la Commissione europea sta cercando di passare da que-

sto principio, l'unico attualmente utilizzato, al principio del paese di origine entro il 1997. Gli

esportatori dovranno semplicemente pagare l’IVA dovuta nel paese di origine, indipendente-

mente dalla destinazione, eliminando in tal modo la necessità di dedurre la tassa al momento

dell'esportazione e caricarla al momento dell'importazione. Il gettito fiscale risultante dovrà pas-

sare attraverso una «stanza di compensazione» per essere ripartito fra gli Stati membri dell'UE

in base ai flussi commerciali.

Programma di azione SME

Il programma di azione per le piccole e medie imprese (SME) è diretto a migliorare la crescita,

la competitività e l'occupazione. A tale programma è stato destinato un totale di 112,2 milioni di

ECU, che comprende progetti pilota e subprogrammi relativi alla cooperazione, all'informazione

e alle finanze e ha una durata prevista dal 1993 al 1999. Il Gruppo europeo di interesse econo-

mico (GEIE) partecipa all'applicazione del programma d'azione SME.

Programmi quadro per la scienza e la tecnologia

I programmi quadro per lo sviluppo tecnologico e la ricerca hanno costituito la base della poli-

tica della Comunità in questo settore a partire dal 1984 e costituiscono lo strumento principale

per la sua realizzazione. Essi fissano la direzione strategica per gli obiettivi, le priorità e il volume

globale del finanziamento e della ricerca dell'UE. Avendo una durata di cinque anni, essi offrono

ai programmatori della ricerca una base stabile per lo sviluppo dei progetti.

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Q

QCS

I quadri comunitari di sostegno coordinano le attività regionali dell’UE, coinvolgendo occasio-

nalmente anche i quattro Fondi strutturali (FESR, FSE, FEAOG, SFOP) e la BEI. In ogni caso,

tuttavia, i progetti devono essere inseriti in piani già sviluppati dalle autorità nazionali, autorità re-

gionali e i loro partner economici.

Quote

Le quote sono restrizioni quantitative in materia di importazioni o esportazioni e vengono utiliz-

zate per regolamentare l’offerta. Oltre all’imposizione di quote sulle merci, un altro modo per li-

mitare gli scambi è l’uso di quote sulle divise, limitando l’importo di divise disponibili per l’ac-

quisto di particolari tipi prodotti.

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R

RACE

(Programma di ricerca e sviluppo sulle tecnologie di telecomunicazioni avanzate per l’Europa)

RACE è il programma più vasto dell’Unione europea nel settore delle telecomunicazioni. Uno

degli obiettivi più importanti consiste nello sviluppo di tecnologie di telecomunicazioni a banda

larga per la trasmissione simultanea di suoni, immagini e dati

Rapporto Cecchini

Il rapporto Cecchini, che risale al 1988, è uno studio che viene effettuato, su richiesta della

Commissione europea, sull'istituzione del mercato unico entro il 1992. Il rapporto analizzava le

conseguenze economiche del mercato unico, prevedendo una crescita economica a lungo ter-

mine e un miglioramento della competitività per la CE. Esso calcolava che la rimozione delle

barriere esistenti (controlli alle frontiere, ostacoli tecnici e fiscali e così via) avrebbe potuto pro-

durre risparmi per circa 200 miliardi di ECU, comportando una riduzione dei prezzi al consumo,

una maggiore crescita economica e la creazione di almeno 1,8 milioni di posti di lavoro in pochi

anni.

Regolamento sugli ostacoli agli scambi

Il nuovo regolamento del dicembre 1994 che si occupa degli ostacoli agli scambi consente alle

industrie e alle società dell'UE nonché agli Stati membri di chiedere un intervento dell'UE che

assicuri il rispetto dei regolamenti commerciali internazionali qualora paesi terzi dovessero intro-

durre o mantenere ostacoli agli scambi. Il termine «pratiche commerciali illecite», su cui si ba-

sava il nuovo strumento di politica commerciale (NSPC), predecessore del presente regola-

mento, è stato sostituito dal termine «ostacoli agli scambi».

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Restituzioni alle esportazioni

Gli agricoltori che esportano i propri prodotti verso paesi terzi ricevono delle restituzioni al-

l'esportazione dirette a compensare la differenza esistente fra l'elevato livello dei prezzi in vigore

nell'Unione europea e i prezzi più bassi quotati sul mercato mondiale. Le restituzioni all'esporta-

zione quindi sono sussidi variabili destinati a garantire agli agricoltori un prezzo minimo e con-

sentire all’UE di vendere le proprie eccedenze agricole sul mercato mondiale. Le restituzioni al-

l'esportazione sono quindi l'equivalente speculare dei prelievi sulle importazioni di prodotti agri-

coli nell’UE.

Reti transeuropee

Al fine di sfruttare il pieno potenziale del mercato unico, la Comunità contribuisce allo sviluppo

di reti transeuropee (articoli da 129 B a 129 D, CE), vale a dire infrastrutture transfrontaliere

nel settore dei trasporti, dell'energia, delle telecomunicazioni e dell'ambiente. Le misure appor-

tate devono promuovere l'interoperabilità delle reti nazionali e il loro accesso. Nel 1994 il Con-

siglio europeo ha deciso di fornire un sostegno a 14 progetti prioritari nel settore dei trasporti e

a 10 progetti nel settore dell'energia.

Risorse proprie

Fino al 1970 la spesa comunitaria era finanziata interamente dai contributi provenienti dagli Stati

membri, dopo tale anno il suo finanziamento ha cominciato a spostarsi gradualmente verso le ri-

sorse proprie. Il sistema delle risorse proprie offre alla CE un certo grado di indipendenza finan-

ziaria dagli Stati membri, rendendole più facile perseguire più ampi obiettivi di politica europea

in modo autonomo. Il 1° gennaio 1971 gli Stati membri cominciavano a versare il gettito prove-

niente dai prelievi agricoli e dai dazi doganali al bilancio CE (integralmente a partire dal 1975) e

dal 1979 anche una percentuale del gettito IVA degli Stati membri completa il finanziamento del

bilancio. Nel 1988 la crisi delle finanze della CE venne risolta con l’azione da parte del Consi-

glio europeo delle decisioni proposte nel pacchetto Delors I. Quest’ultimo introduceva una

quarta risorsa consistente in una percentuale (calcolata su base annuale) del PIL degli Stati

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membri. Nel dicembre 1992 il Consiglio europeo di Edimburgo decise un ulteriore incremento

delle risorse proprie, portando la percentuale del PIL dall’1,2% all’1,27% fino al 1999.

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S

SAVE

(Azioni specifiche per migliorare l'efficienza energetica) Si tratta di un programma diretto a pro-

muovere un migliore uso delle risorse energetiche dell'UE proteggendo l'ambiente. I principali

settori di investimento sono gli studi tecnici sull'elaborazione di norme e specifiche tecniche, le

misure dirette a promuovere lo sviluppo dell'infrastruttura per le fonti energetiche rinnovabili,

l'assistenza nella creazione di reti di informazione al fine di migliorare il coordinamento delle atti-

vità della Comunità e dei singoli Stati e le misure dirette a incoraggiare un uso più efficiente del-

l'energia elettrica. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, DG XVII, unità

C.2/SAVE, Rue de la Loi 200, B-1049 Bruxelles, Tel.: (322) 296 00 23.

Servizi

La libera prestazione di servizi costituisce una delle quattro libertà fondamentali stabilite nel

Trattato CE (articolo 59) ed è divenuta una realtà con l’introduzione del mercato unico. Essa

consente ai cittadini dell’UE di prestare servizi oltre frontiera senza subire restrizioni per motivi

di nazionalità. Con il termine “servizi” si intende qualsiasi servizio fornito attraverso attività di la-

voro autonomo nel settore industriale, agricolo o delle libere professioni.

SFOP

A partire dal 1994, nello SFOP (Strumento finanziario per l'orientamento della pesca) sono stati

riuniti gli strumenti della Comunità nel settore della pesca. Esso viene applicato in tutte le regioni

costiere, e il suo compito principale è di migliorare la competitività delle strutture e sviluppare

imprese efficienti nell'industria della pesca cercando di mantenere l'equilibrio fra le capacità di

pesca e le risorse disponibili.

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Simboli europei

Uno dei modi per far sì che i cittadini possano identificarsi con un'entità politica complessa com-

'è l'Europa e l'Unione europea è l'uso dei simboli. A partire dal 1986 la CE/UE ha adottato la

bandiera del Consiglio d'Europa, che reca un cerchio di 12 stelle d'oro su uno sfondo azzurro. Il

numero di stelle, per inciso, non ha niente a che vedere con il numero degli Stati membri, ma è

solo un simbolo di perfezione. Attingendo sempre al Consiglio d'Europa, l’UE utilizza come

proprio inno, l'«Inno alla gioia» della Nona sinfonia di Beethoven. Altri simboli utilizzati dall'UE

sono l'attribuzione annuale di premi europei, l'uso del simbolo dell'Europa al posto delle indica-

zioni doganali alle frontiere interne, il passaporto europeo, la patente di guida uniforme e il

giorno dell'Europa (il 9 maggio).

Socrates

Istituito agli inizi del 1995, Socrates è un programma che riunisce i precedenti programmi nel

settore dell'istruzione, Erasmus e Lingua, più altre misure. Il finanziamento disponibile ammonta

a 850 milioni di ECU (1995-1999), imperniato su tre aree principali: 1) misure per l'istruzione

superiore (ad es. scambi di studenti, riconoscimento degli studi effettuati all'estero, dimensione

europea degli studi); 2) misure per l'istruzione prescolastica, elementare e media (ad es. progetti

di scuole comuni, formazione avanzata per gli insegnanti); 3) misure generali (ad es. produzione

di materiale pedagogico, formazione avanzata per insegnanti di lingue).

Sovvenzione

Le sovvenzioni sono aiuti concessi alle imprese dei governi per fini specifici di politica economi-

ca, sotto forma di un aiuto finanziario diretto o di agevolazioni fiscali e simili. Ad esempio, sov-

venzioni possono essere concesse per mantenere in vita un'impresa o un intero settore, per aiu-

tare le imprese ad adeguarsi alle mutate circostanze, ad incentivare la produttività e la crescita

dell'industria. Nell’UE sono vietate le sovvenzioni che alterano la concorrenza. Deroghe sono

consentite quando le sovvenzioni mirano a miglioramenti sociali, strutturali e regionali. Dato che

le sovvenzioni sono un ostacolo al libero scambio sono in atto degli sforzi, ad esempio in sede

GATT, per eliminarle completamente.

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Spazio economico europeo

(SEE) In base al trattato SEE firmato nel 1992, lo Spazio economico europeo comprende il

territorio dell'EFTA e dell'UE. All'interno di quest'area, con i suoi 380 milioni di abitanti, le mer-

ci, i servizi, i capitali e i lavoratori possono spostarsi liberamente come in un mercato unico

senza frontiere nazionali al suo interno. Per rendere possibile questo obiettivo, i paesi dell'EFTA

hanno acconsentito ad accogliere circa l'80% delle norme CE relative al mercato unico. La

Svizzera, tuttavia, non ha potuto aderire in seguito al risultato negativo di un referendum che ha

ritardato il processo di ratificazione. In seguito a ciò, il trattato SEE entrò in vigore solo il 1 gen-

naio 1994. L'importanza del SEE tuttavia è stata notevolmente sminuita dall'ingresso di tre

membri dell'EFTA nell'UE il 1 gennaio 1995.

Stabex

Il sistema Stabex costituisce una delle pietre angolari della politica di sviluppo dell'UE. L'UE ga-

rantisce ai paesi ACP dei livelli minimi di entrate per circa 40 prodotti agricoli, che rappresen-

tano la maggior parte delle loro esportazioni. Se le loro entrate scendono rispetto alla media de-

gli anni precedenti, la Comunità interviene per colmare il disavanzo con dei prestiti compensativi

o dei crediti a fondo perduto.

Stabilizzatori

Nel 1988 il Consiglio europeo decise di introdurre degli stabilizzatori al fine di ridurre le spese

della politica agricola. In base a tale programma, i prezzi garantiti per taluni prodotti agricoli

vengono ridotti nella campagna successiva quando è stato superato il massimale di produzione

fissato nella campagna precedente. Questo contribuisce a ridurre la produzione di eccedenze.

Standardizzazione

Il mercato unico richiede l'introduzione di norme europee che sostituiscano quelle nazionali esi-

stenti. Nell'ambito delle direttive di armonizzazione dell'UE, le organizzazioni sulle norme

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tecniche europee CEN e Cenelec stanno sviluppando delle norme tecniche europee. Le norme

tecniche europee pertanto elimineranno un'ampia gamma di ostacoli agli scambi.

Sysmin

Sistema inteso a stabilizzare le entrate provenienti dall'industria estrattiva dei paesi ACP. Fra il

resto, vengono concessi prestiti speciali nel quadro di Sysmin per finanziare progetti specifici nel

settore minerario. Nel caso di una caduta delle esportazioni o della produzione del grezzo a

causa di difficoltà di ordine tecnico o politico, queste misure di aiuto contribuiscono a mantenere

la redditività dell'industria mineraria e in tal modo impedire un calo delle entrate dalla esporta-

zioni in questo settore.

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T

TACIS

TACIS (Assistenza tecnica alla Comunità di Stati indipendenti) è un programma di aiuti dell'UE

creato nel 1990 al fine di fornire un'assistenza tecnica agli Stati indipendenti dell'ex Unione So-

vietica e Mongolia.

Tempus

Tempus è il programma di mobilità transeuropea per studi universitari. In seguito all’apertura

dell’Europa centrale e orientale, l’UE ha cercato di rispondere alle esigenze specifiche dei paesi

in questione creando il programma Tempus, che funzione secondo le stesse linee esistenti per i

programmi comunitari in materia di istruzione e formazione, ed una Fondazione europea per la

formazione professionale. Tempus offre un’assistenza finanziaria a progetti comuni presentati da

organizzazioni dei paesi dell’UE con partner provenienti dai paesi dell’Europa centrale e orien-

tale. In origine esso comprendeva l’Ungheria, la Polonia, la Cecoslovacchia e i suoi due Stati

eredi, l’ex Iugoslavia e la Bulgaria. Il programma si concentra soprattutto su determinate aree di

particolare importanza per il processo di trasformazione economica e socio-politica nell’Eu-

ropa centrale e orientale, anche la seconda fase del programma (1994-1998) copre gli Stati

dell’ex Unione Sovietica nel quadro del programma Tacis.

Thermie II

Questo programma offre un sostegno finanziario a progetti di dimostrazione di tecnologie inno-

vative nel settore dell'energia. I progetti debbono sperimentare su scala reale la capacità di fun-

zionamento delle nuove tecniche e tecnologie che hanno superato la fase della ricerca, ma che

sono di difficile applicazione a causa dei maggiori rischi tecnologici che presentano rispetto a

progetti tradizionali. Per ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, DG XVII

(Energia), Progetti dimostrativi, risparmio energetico ed energie alternative, Rue de la Loi 200,

B-1049 Bruxelles, Tel. (322) 296 04 36.

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Y

Youthstart

Youthstart è uno strumento importante nella lotta contro la disoccupazione giovanile. Destinato

ai giovani di età inferiore ai 20 anni, il suo obiettivo è assicurare un livello minimo di formazione

e qualifiche su tutto il territorio dell’UE, creare collegamenti fra la formazione e il mercato del la-

voro, promuovere la consulenza indipendente e rendere disponibili infrastrutture d sostegno. Per

ulteriori informazioni, contattare: Commissione europea, DG V, unità B:4, Rue de la Loi 22, B-

1049 Bruxelles, Tel. (32-2) 299 40 73.

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