Gli studi Epidemiologici - docente.unicas.it · Case-series: qualche esempio Prima del 1980, il...
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Gli studi
Epidemiologici
Prof. Giovanni Capelli)
(Cattedra di Igiene Università di Cassino [email protected])
Studi epidemiologici
Strategie dell‟Epidemiologia
Epidemiologia Sperimentale
Epidemiologia Osservazionale
Epidemiologia Costruttiva
Epidemiologia Descrittiva
StudiRetrospettivi
StudiProspettici
Epidemiologia Descrittiva
Studio della distribuzione del continuumsalute/malattia nella popolazione in esame.
Le variabili più comunemente esaminate possonoessere classificate come descrizione di persona,tempo, luogo: caratteri che descrivono il tempo durante il quale le
persone sono state affette dalla malattia C‟è una inusuale caratteristica della distribuzione dei casi per
anno, mese, giorno oppure ora della comparsa ?
caratteri che descrivono il luogo nel quale si è verificatala malattia I casi sono egualmente distribuiti in relazione al paese,
regioni, provincie, comuni ?
caratteri che descrivono le persone affette età, sesso, gruppo etnico, occupazione, scolarità, livello
socioeconomico;
Tempo - Durata dei fenomeni
0255075
100
Gen
Apr
Lug
Ott
Gra
vità
0
25
50
75
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Gen
Apr
Lug
Ott
Gra
vità
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50
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Gen
Apr
Lug
Ott
Gra
vità
0255075
100
1940
1955
1970
1985
Gra
vità
Acuti (es. Morbillo) Cronico-degenerativi (es. Cancro)
Recidivanti (es. LES) Multipli (es. Zoster)
Varicella
Zoster
Tempo - Ciclicità
0255075
100
mar-
92
mar-
93
mar-
94
mar-
95
mar-
96
Popolazione c
oinvo
lta
• Ciclicità pluriennale
• da variazione nell‟ agente(es. Influenza)
• da variazione nel pool dei suscettibili(es. Rosolia)
0255075
100
mar-
92
mar-
93
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94
mar-
95
mar-
96
Popolazione c
oinvo
lta
• Ciclicità stagionale
• inverno - contagio diretto(es. infezioni vie respir.)
• estate - contaminazione (es. tossinfezioni alimentari)
Gli studi epidemiologici
Principali tipologie di studi epidemiologici Rilevanza di effetto ed esposizione
Case reports
Case series
Studi trasversali
Studi ecologici
Studi caso-controllo
Studi di coorte
Community Trial
RCT (Randomized Controlled Trial)
Descrittivi
Costruttivi
Sperimentali
ESPOSIZIONE
EFFETTO
Unità oggetto di rilevazione: Individui Popolazioni
Tipi di studio
Studi “Case reports”dettagliata descrizione di segni e sintomi
o risultati di laboratorio relativi ad un“caso tipico” od un piccolo gruppo di casi
Studi “Case series”dettagliata descrizione di segni e sintomi
o risultati di laboratorio relativi ad unelevato numero di casi
Case-report e case-series
Descrivono esperienza e caratteristichedi un singolo paziente o di un gruppo di pazienti con la stessa diagnosi
Osservazioni mediche insolitepossono essere il primo indizio di una nuova
malattia, di effetti nocivi di un‟esposizione o diefficacia di un trattamento
L‟analisi delle caratteristiche dei casiosservati può portare alla formulazione dinuove ipotesi
Case-report e case-series
VantaggiEconomici
Si tratta di osservazioni “particolari” rilevatenell‟ambito di una normale attività routinaria
Possono generare ipotesi Per la natura del fenomeno salute/malattia o la
presenza di fattori “anomali” dirischio/protezione
Aiutano ad identificare e definire una situazione disalute/malattia e le sue possibili varianti
SvantaggiMancano di un gruppo di controlloLa presenza del fattore di rischio/protettivo e della
malattia/salute può essere una coincidenza
Case report: un esempio
Case report: un famoso esempio
Case-series: qualche esempio
Prima del 1980, il sarcoma di Kaposi era un tumoremolto raro negli USA 3 casi al New York Cancer Research Centre tra il 1960
ed il 1979 La polmonite da Pneumocystis Carinii era rarissima se
non in casi di immunodeficienza
Ottobre 1980-maggio 1981 5 giovani omosessuali ricoverati in tre ospedali di Los
Angeles per polmonite da Pneumocystis Carinii Luglio 1981
26 casi di sarcoma di Kaposi in omosessuali a New Yorke in California
Agosto 1981 108 casi di sarcoma di Kaposi e polmonite da
Pneumocystis Carinii, di cui 96 in omosessuali
Tipi di studio
Studi cross-sectional (trasversali)
in una popolazione si valuta, in undeterminato istante, l‟esposizione ad unpossibile fattore di rischio e la presenza dimalattia (prevalenza)
Secondo l‟obiettivo che si prefiggono,possono essere distinti in: Studi descrittivi (surveys) Studi eziologici
Proporzione di prevalenzat 0
A
B
C
DE
F
G
H
I
L
n° casi in t (C,E) 2
tutta la popolazione (A,B,C,D,E,F,G,H,I,L) 10= =0
PREVALENZA PUNTUALE (stati presenti)=
Misure di frequenza di malattia
n° casi in t0 (C,E) 2
tutta la popolazione (A,B,C,D,E,F,G,H,I,L) 10= =
A
B
C
DE
F
G
H
I
L
t 0
PREVALENZA PUNTUALE (stati presenti)=
Cross-sectional (trasversali)
VantaggiMisurano la prevalenzaSono facili da realizzareNon è richiesto un periodo di follow-up, né è necessario
selezionare un gruppo di controllo (nei descrittivi)L‟informazione sull‟esposizione attuale è spesso
migliore rispetto al ricordo di una esposizione passata Possono consentire una iniziale valutazione
dell‟associazione esposizione-effetto Con il calcolo di misure di rischio (RR - Prevalence
Ratio; OR – Odds Ratio)
SvantaggiNon è valutabile il TEMPO dell‟esposizione (se
l‟esposizione ha preceduto la malattia) Che è rilevata contemporaneamente all‟ effetto
Vengono studiati i casi prevalenti e non quelli incidenti i dati ottenuti rifletteranno sempre i determinanti
della prevalenza, oltre agli eventuali fattori causali
Studi trasversali descrittivi:un esempio
Alcuni paesi conducono regolariindagini trasversali su campionirappresentativi della popolazione,rilevandocaratteristiche socio-demografiche
malattie
abitudini collegate alla salute
ricorso ai servizi sanitari
I dati possono risultare utili nelvalutare la necessità di assistenzasanitaria della popolazione
Studi trasversali descrittivi:un esempio
In Italia, periodicamente l‟Istatrealizza un‟indagine campionaria sulleCondizioni di Salute e sul Ricorso aiServizi SanitariL‟ultima rilevazione è stata effettuata tramite
intervista con questionario nel 1999-2000
Sono state intervistate 52.332famiglie residenti in Italia per untotale di 140.011 individui
Studi trasversali “eziologici”:un esempio
ObiettivoStudiare l‟associazione tra l‟assunzione di alcuni
nutrienti (verdure, pesce, pollame, latte,…) el‟escrezione urinaria di glucosio
Disegno dello studioStudio trasversale, Danimarca 1993-97
PartecipantiSoggetti arruolati nello studio Danese `Diet,
Cancer and Health„ (14 743 uomini and 18 064donne di età 50-64 anni)
Tipi di studio
Studi “ecologici” (di correlazione)valutano l‟associazione traesposizione ed effetto ed analizzanola corrispondenza dei due fenomeniin diverse aree geografiche odintervalli di tempo
Ecological (di correlazione)
VantaggiSono rapidi da realizzareSono validi per generare ipotesiPossono consentire una iniziale valutazione
dell‟associazione esposizione-effetto
SvantaggiE‟ molto difficile il controllo delle variabili di
confondimento Perché i dati considerati non sono individuali!
Ma raccolti (o comunque riferiti) a livello di popolazione• Nazione, Regione, Provincia, Comune, Quartiere, Zona
censuaria• Più l‟aggregazione “geografica” è grande più il controllo
del confondimento è difficile, perché popolazioniresidenti aree geografiche piccole potrebbero esseresufficientemente omogenee (es. “Small area studies”)
Studi Ecologici: un esempio
Studi di CoorteMalati
Non malati
Malati
Non malati
Malati
Non malati
Malati
Non malati
Esposti
Non esposti
Prospettici
Esposti
Non esposti
Storici
Passato Presente Futuro
Il termine “Coorte” deriva dalle coorti romane…
t1
t2
Coorte esposta
Coorte non esposta
Coorte esposta
Coorte non espostaEffetto
Effetto
Effetto
Studio di coorte: caratteristiche
Le coorti sono definite in base ad ivalori della variabile di esposizione
Alla fine del follow-up, l‟occorrenzadella malattia viene confrontata tra lecoorti
Si possono calcolare il rischio o il tassodi incidenza
Si possono misurare una varietà dioutcome
Possono essere prospettici oretrospettivi
Studio di coorte: un
esempio
Studio di coorte: un esempio
Studi Caso-Controllo
Esposti
Non esposti
Esposti
Non esposti
Malati
Non malati
Retrospettivi
Passato Presente Futuro
Studio Caso-Controllo
Casi(effetti)
Controlli
EspostiNon esposti EspostiNon esposti
Studio caso-controllo
Uno studio epidemiologico in cui,piuttosto che misurare l‟esperienza di un‟intera
popolazione per ottenere il tasso (o il rischio) diincidenza di un evento,
alcuni soggetti (controlli) sono selezionatidall‟intera popolazione che dà origine ai casi,consentendo una stima del rischio relativo
Realizzata attraverso la stima dell‟OddsRatio (OR)
Studio caso-controllo
La selezione dei controlli dallapopolazione da cui originano i casi èindipendente dall‟esposizione
Il gruppo di controllo fornisce unastima della distribuzionedell‟esposizione nella popolazione da cuiprovengono i casiIl gruppo di controllo fa da sostituto ai
denominatori dei tassi dei rischi
Studio caso-controllo: un esempio
Studio caso-controllo: un esempio
temponecessario
spesanecessaria
malattieconsiderate
gruppodi controllo
Studio caso-controllo Studio di coorte
breve lungo
limitata elevata
rare frequenti
difficile da scegliere
è la coortenon esposta
consensoallo studio
attendibilità dei dati
n° soggettinecessari
persiallo studio
Studio caso-controllo Studio di coorte
piccolo grande
non necessarionecessario
(volontari)
assenti presenti
dubbia(esperienze passate)
buona(raccolti durante
lo studio)
Studio di coorte: come ridurre i costi
Utilizzare sistemi di monitoraggioesistenti
Realizzare studi retrospettivi
Utilizzare la popolazione generalecome gruppo di confronto
Condurre uno studio caso controllo“nested” (letteralmente annidato)
Le metodologie dell‟epidemiologia:
Epidemiologia sperimentale
Introduzione
La validità nel metodo sperimentalerisiede nel controllo diretto da partedel ricercatore sulla assegnazione deisoggetti ai gruppi di studio
Negli studi descrittivi, invece, ilricercatore accetta essenzialmente lasituazione così come si presenta.
Filosofia della valutazione di causalità
Teorie probabilistiche della causalitàIl problema principale di queste teorie è il
soddisfacimento della terza condizione (chel‟associazione non sia “spuria”)
che implica identificazione ed eliminazionedei fattori “disturbanti” (confoundingfactors)
Che X sia causa di Y secondo la definizioneprobabilistica può dipendere, dunque
da quali fattori sono presi in considerazione e quindi X resta una causa a meno di altri
fattori, a noi sconosciuti, potenzialmenterilevanti
Il confondimento
In ambito epidemiologico e di sanitàpubblica siamo interessati allaassociazione tra esposizione ed effettoCapita spesso di dover verificare che la nostra
analisi di associazione sia distorta da una terzavariabile
correlata sia alla esposizione che all‟effettoDefiniremo questa variabile di confondimento se
si tratta di una variabile estranea che soddisfaentrambe le seguenti condizioni:
E‟ fattore di rischio per l‟effetto E‟ associata all‟esposizione, ma non ne è una
conseguenza
Epidemiologia Sperimentale
Valutazione degli effetti dell‟intervento
non intervento
intervento
Esperimenti epidemiologici
1. Sperimentazioni clinicheClinical Trial
l‟efficacia di un farmaco e di unamisura preventiva viene testata neisingoli individui.
2. Sperimentazioni su comunitàCommunity Trial
l‟efficacia di un farmaco o misurapreventiva viene saggiata su ungruppo di individui.
Storia del Trial clinico
2 men quart of cider2 men sweet oil of vitriol2 men vinegar2 men seawater2 men herb paste2 men oranges and lemons
Source: McNeill WH. Plaques and Peoples, 1989.
Scurvy Trial - James Lind, MD, H.M.S. Salisbury 1754
Daily Treatment
Fruits effectiveness was obvious, 1795
Ascorbic Acid – critical missing element, discovered in the 20th Century
Sperimentazione controllata
E‟ possibile sperimentare:farmaci
tecniche chirurgiche
vaccini
misure di sanità pubblica (es. screening)
Gli individui (nei clinical trials) o lecomunità (nei community trials) sonoassegnati casualmente a due gruppi:gruppo sperimentale
gruppo di controllo
Sperimentazione controllata
Cosa differenzia i due gruppi(“bracci”)?Gruppo sperimentale
viene effettuato l‟intervento es. viene somministrato il farmaco in esame
Gruppo di controllo
non viene effettuato l‟intervento, oviene effettuato uno pseudo-intervento, o comunque non si fanulla di nuovo es. viene somministrato il farmaco in uso nella
pratica corrente, o un placebo (sostanza inertecome una pillola di zucchero o soluzione fisiologica)
Livelli di “evidence” e forza delle raccomandazioni
(Shekelle PG, Woolf SH, Eccles M, Grimshaw J, Developing Guidelines, BMJ, 318: 593-596, 1999)
Livelli di prova (evidence) Ia Prove basate su studi di meta-analisi o trials
clinici controllati randomizzati (RCT)
Ib Prove basate su almeno 1 trial clinicorandomizzato
IIa Prove basate su almeno 1 studio controllato manon randomizzato
IIb Prove basate su almeno un altro tipo di studioquasi-sperimentale
III Prove basate su studi descrittivi nonsperimentali, quali studi comparativi, studi dicorrelazione, studi caso-controllo
IV Prove basate su Reports di Comitati di Esperti, oEsperienza clinica di autorità rispettate, o entrambi
Trial Controllato Randomizzato (RCT)da Last, JM, A dictionary of Epidemiology, Oxford Univ. Press, 1995
Un esperimento epidemiologico nel qualesoggetti tratti da una popolazione sonoassegnati a caso a gruppigeneralmente detti gruppo in studio e gruppo di
controllo
al fine di essere sottoposti o meno ad untrattamento o procedura preventiva oterapeutica
I risultati vengono poi analizzatiattraverso un rigoroso confrontodei tassi dell‟outcome scelto
il disegno controlla per i “confondenti”
Gli studi randomizzati
Perché uno studio randomizzatoproduce risultati più attendibili?Le due coorti scelte casualmente ci si attende
che non abbiano alcun motivo di essere diverse
vanno considerate sovrapponibili
In uno studio randomizzato, è utilel‟impiego delle tecniche di analisimultivariata per controllare ilconfondimento?NO, perchè le due coorti sono UGUALI in tutto
tranne che per la volontaria ESPOSIZIONEsperimentale
Parole chiave di interesse statistico in un Randomized Controlled Trial (RCT)
Disegno dello studio Randomizzazione
Calcolo delle dimensioni del campione
Criteri di inclusione/esclusione
Cecità
Obiettivi dello studio Definizione ENDPOINTS e loro misura
Hard: sopravvivenza, intervallo libero da malattia
Soft: Percezione individuale di dimensioni della Qualità di Vita
Valutazione dei risultati Intention to treat
Rappresentazione sintetica dei dati
Formalizzazione ipotesi nulla ed ipotesi alternativa
Scelta del test statistico
Utilità dell‟ epidemiologia
DESCRITTIVA:
COSTRUTTIVA:
SPERIMENTALE:
Distribuzione delle patologie in sottogruppi
della popolazione(Studi Trasversali)
Associazione tra variabili,consistenza temporale
di fenomeni(Studi Caso-Controllo
e Coorte)
Verifica dell’ efficaciadi interventi
(Studi Sperimentali)
Programmaz.Sanitaria
Problemi emergentiGenerazione ipotesi
suggeriscono
Standards dellapratica medica
Valutazione diipotesi
suggeriscono
Studi e misure in epidemiologia
Puntuale Di periodo Cumulativa Tasso RR OR RD RA HR
Case Report
Case Series
Studi trasversali x
Studi longitudinali (coorte unica) x x x x
Studi ecologici u u u u
Studi caso-controllo a a x
Studi di coorte x x x x x x x x x
Studi sperimentali x x x x x x x x x
x = calcolabile
u = utilizzata quella calcolata in altri studi
a = artificiale (dipende dalla composizione del campione - 1:1, 1:2, 1:3, 1:4)
Prevalenza Incidenza Misure di Associazione
Da: Raj Bhopal, Concepts of epidemiology, Oxford University Press, 2002
Da: Raj Bhopal, Concepts of epidemiology, Oxford University Press, 2002
Da: Raj Bhopal, Concepts of epidemiology, Oxford University Press, 2002