Gli storici del fascismo
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GLI STORICI DEL FASCISMO
giovedì 16 giugno 2011
CLASSE: V D scuola primaria
ALUNNI: 16, 7 bambini e 9 bambine.
DURATA DELL’ATTIVITA: 10 ore divise in
quattro incontri di cui uno di verifica.
giovedì 16 giugno 2011
“Ogni giudizio e ogni discorso storico devono avere la loro
fondazione nella ricerca delle fonti e nel rigore metodologico”
giovedì 16 giugno 2011
Acquisizione della capacità di analisi e di studio di documenti, non
necessariamente di natura scritta, ripercorrendo i passi che uno storico
compie per giungere alla ricostruzione degli avvenimenti del passato.
OBIETTIVO GENERALE
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OBIETTIVI SPECIFICI•Organizzare i documenti;•Individuare gli elementi costitutivi di un immagine
fotografica e renderne espliciti gli elementi simbolici o significati “nascosti”;•Mettere in relazione un immagine con gli scopi e le
motivazioni dell’autore;•U t i l i z z a r e u n d o c u m e n t o s c r i t t o p e r m e g l i o
contestualizzare un documento iconografico;•Operare collegamenti di influenze o rapporti causali;•Integrare e elaborare le informazioni ricevute da più fonti
per ricostruire fatti ed eventi.
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PREREQUISITI
•Capacità di analisi di un testo;
•Capacità di elaborazione chiara e sequenziale di contenuti, idee e concetti precedentemente acquisiti;
•Conoscenze relative ai periodi storici antecedenti agli eventi presi in considerazione in modo da poter legare i nuovi saperi a quelli già acquisiti.
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CONTENUTI
• Cause dell’avvento del fascismo• Alcune caratteristiche dell’ideologia fascista (esaltazione
della forza, del coraggio, della disciplina…)• Applicazione delle leggi antisemite nella scuola italiana; • Influenza di alcuni aspetti del regime sulla vita del
cittadino, con particolare riferimento all’infanzia;• Conseguenze sul quadro economico, igienico e
tecnologico del Paese.
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METODOLOGIAPresentazione di materiale omogeneo, in cui sono presentate un numero di conoscenze sufficienti alla delineazione del “fenomeno” fascista e degli avvenimenti che ne hanno determinato l’insorgere.
Il materiale è stato progettato in modo da essere il più possibile vicino all’originale, per poter ricreare in classe l’ambiente che si respira in un archivio, in un’emeroteca, in una biblioteca…
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ATTIVITÀ’
• Valutazione delle capacità di osservazione e descrizione del materiale iconografico
• Presentazione di alcuni documenti relativi al periodo preso in considerazione
• Valutazione delle conoscenze acquisite• Produzione di un testo che riorganizzi i nuovi saperi
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VALUTAZIONE DELLE CAPACITA’ DI OSSERVAZIONE E DESCRIZIONE
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FOTO: selezionate in modo da mettere in evidenza il maggior numero possibile di caratteristiche ed differenze
SCHEDE: progettate in modo da permettere l’organizzazione ordinata delle rilevazioni oggettive, le prime ipotesi sui soggetti e sulle possibili intenzioni dell’autore
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I DOCUMENTI:
LA NASCITA DELL’IDEOLOGIA FASCISTA
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I DOCUMENTI:
L’ANTISEMITISMO
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“Il fumetto analizzato insegnava ai bambini a non fidarsi degli adulti
ebrei”
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I DOCUMENTI:
LA VITA NELLE SCUOLE
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VERIFICA
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ORA SCRIVI TU LA STORIA
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“La pace di Versaille portò il malcontento in Italia, perché dei territori promessi ne è stata data solo una piccola parte. La fine della guerra provocò disoccupazione per il fatto che fabbriche chiusero perché producevano solamente materiale bellico, nonostante che l’Italia avesse vinto la guerra era considerata una potenza di second’ordine e i reduci della guerra trovarono i loro campi incolti”.
“Mussolini otteneva il consenso del popolo grazie ai discorsi nelle piazze e mezzi di informazione di massa, cioè radio giornali e cinema”.
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“I bambini erano divisi in diverse fasce d’età: “balilla” che erano i bambini dagli 8 agli 11 anni, i “figli della lupa” che erano i bambini dai primi anni di vita fino agli otto anni, i “piccoli avanguardisti” che erano i ragazzi dai 12 ai 16 anni e infine i “GUF” erano i giovani universitari fascisti. Poi c’erano anche le bambine che venivano chiamate le “giovani italiane”.
“Oltre alle brutte situazioni che portò il fascismo ci furono anche diversi progressi come: nuove fabbriche che producevano diversi mezzi come navi, auto e locomotive per treni […]. Ci furono anche progressi nell’agricoltura soprattutto al sud dell’Italia, infatti molti campi che erano incolti furono coltivati dai contadini”
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