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Gli Stati dellIo nella pratica terapeutica: il Bambino

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Gli Stati dell�Io nella pratica terapeutica: il Bambino

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Il LAVORO TERAPEUTICO SULLO STATO DELL�IO BAMBINO -> LA DECONFUSIONE

•  �Analisi dei conflitti presenti nello stato dell�Io Bambino� (Berne) •  �E� la fase strategica che porta alla risoluzione dell�impasse: il conflitto viene

elaborato e integrato; il risultato vuole essere il recupero dell�autonomia� (Novellino, 2008)

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LA DECONFUSIONE E� UNA DELLE FASI DELLA TERAPIA •  ALLEANZA •  DECONTAMINAZIONE •  DECONFUSIONE •  RIAPPRENDIMENTO

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LO STATO DELL�IO BAMBINO •  LA FUNZIONE-> Da un punto di vista funzionale: Bambino Naturale, Bambino

Ribelle, Bambino Adattato

Si riferisce agli aspetti interpersonali -> nella terapia analizziamo le modalità di interazione

•  LA STRUTTURA-> Da un punto di vista strutturale: G1 (elettrodo), A1(Piccolo

Professore), B1 o Bambino Somatico; G0, A0, B0 Si riferisce ai contenuti intrapsichici-> nella terapia analizziamo i contenuti

del copione

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LA DIAGNOSI DELLO STATO DELL�IO BAMBINO DIAGNOSI FUNZIONALE •  individuare quando, come e in che modo il paziente si esprime con lo Stato

dell�Io Bambino. DIAGNOSI STRUTTURALE •  quali contenuti copionali (protocollo, decisioni di copione) influenzano il

funzionamento del paziente e sono responsabili del disagio che porta

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DIAGNOSI FUNZIONALE e TECNICHE •  nella terapia, soprattutto all�inizio del percorso, il terapeuta conosce e

diagnostica lo Stato dell�Io B del paziente e lo accompagna nella conoscenza e comprensione di sé: quali i meccanismi, quale il funzionamento dello Stato dell�Io Bambino.

-> Gli interventi sono di tipo cognitivo.

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LE TECNICHE, alcuni esempi •  Spiegare il concetto di Stati dell�Io in Analisi Trasazionale. •  Spiegare al paziente la legge dell�economia di carezze e indagare

sull�economia di carezze che il paziente mette in atto: quali riconoscimenti riceve? di quali riconoscimenti ha bisogno? li chiede? sì, no? perché no?

•  Spiegare il concetto di gioco psicologico e, facendo, per esempio, riferimento al triangolo drammatico, individuare quale dinamica mette in atto in determinate situazioni? Perché di questa �scelta�? A quale bisogno fa riferimento?

•  Accompagnare nel passaggio da contenuto al processo: la persona si spende in un racconto articolato dove spiega coma la capo ufficio la inibisce e le toglie spazio e, mentre parla, fa lo stesso con il terapeuta. Che cosa ci dice questo del suo Stato dell�Io Bambino?

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LA RELAZIONE TERAPEUTICA

I presupposti filosofici che guidano la psicoterapia e l�atteggiamento del terapeuta (articolo Erskine )

•  TUTTE LE PERSONE HANNO UGUALE VALORE “All people are equally valuable”

- Accettazione incondizionata del paziente così come si presenta, accoglienza -> le persone si sentono libere di poter manifestare la propria vulnerabilità, sono come bambini nudi che hanno bisogno di essere protetti e accuditi e sono suscettibili di un potenziale attacco e dolore.

- Esprimere la propria vulnerabilità è un�opportunità per il paziente per

poter manifestare i bisogni psicologici e relazionali.

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•  TUTTA L�ESPRESSIONE UMANA E� ORGANIZZATA IN MODO FISIOLOGICO, AFFETTIVO, COGNITIVO

“All human experience is organized physiologically, affectively and/or cognitively”

- Le persone comunicano la loro storia in modo cosciente e, soprattutto, in modo inconscio. La storia delle persone è registrata nelle loro tensioni corporee, nella postura, nelle loro reazioni emotive e nel modo in cui danno significato a ciò che vivono.

- Compito del terapeuta è quello di osservare, indagare e decodificare i tentativi inconsci del paziente di comunicare la sua storia al terapeuta.

- Il terapeuta ha il compito di �entrare� nella storia del paziente. Per esempio, �se io (terapaeuta) fossi in quella rabbia che cosa starei cercando di comunicare?���in quale età sarebbe normale quel comportamento?� - Ogni paziente insegna come fare terapia per la prima volta: il terapeuta

non sa nulla del processo interno del paziente. La teoria o l�esperienza pregressa non può spiegare la dimensione intrapsichica di quel paziente: ogni volta si indaga come se fosse la prima volta.

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•  OGNI COMPORTAMENTO UMANO HA UN SIGNIFICATO IN UNO SPECIFICO

CONTESTO. “All human behavior has meaning in some context”

- E� responsabilità del terapeuta rendere consapevole il paziente del significato del proprio comportamento.

- Uno specifico comportamento ha avuto la funzione di riparare una interruzione nella relazione: il terapeuta ha da comprendere il significato che ha avuto quel comportamento nella storia del paziente.

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•  IL CONTATTO INTERNO E ESTERNO SONO FONDAMENTALI PER IL

FUNZIONAMENTO DELL�UOMO. “Internal and external contact is essential to human functioning”

- Il paziente ha interrotto il contatto con il proprio mondo interno (affetti,

ricordi, sensazioni corporee) o con il contesto eterno, relazionale. - Le interruzioni nel contatto relazionale rappresentano la punta

dell�iceberg di una più grave mancanza di contatto interno.

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•  TUTTE LE PERSONE CERCANO DI STABILIRE DELLE RELAZIONI E TUTTI

SONO INTERDIPENDENTI NEL CORSO DELLA VITA “All people are relationship-seeking and interdependent throughout life”

- Tutti cercano di stabilire delle relazioni e tutti sono interdipendenti. Tutte le difficoltà che i pazienti esprimono sono basate su interruzioni o disturbi al loro sistema relazionale e all�incapacità che ne risulta di dipendere da

una persona per loro significativa nel momento in cui era necessario da un punto di vista evolutivo.

- Ne consegue che le persone sono inconsciamente inibite da modelli operativi interni arcaici di relazione, che influenzano lo sviluppo di un senso di sé e di una relazione interpersonale di qualità.

- Con la psicoterapia il terapeuta facilita il contatto intersoggettivo autentico e mette in evidenza le credenze e gli schemi di comportamento

disfunzionali. Offriamo una nuova relazione intersoggettiva che stimola una sicurezza emozionale, la possibilità di dipendere e di considerarsi degni valore.

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•  TUTTE LE PERSONE HANNO UN�INNATA FIDUCIA NELLA CRESCITA “Humans have an innate thrust to grow”

- Concetto di physis

•  GLI ESSERI UMANI SOFFRONO A CAUSA DI UN' INTERRUZIONI NELLE RELAZIONI E NON PER PSICOPATOLOGIE.

“Humans suffer from relational-disruptions not “psychopathology”.

- Non si parla di patologia ma di ACCOMODAMENTO CREATIVO, che si riferisce ai tentativi creativi di risolvere le interruzioni nelle relazioni e i conflitti intrapsichici.

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LE TECNICHE DI DECONFUSIONE

TECNICHE BERNIANE •  INTERPRETAZIONE (Novellino): aiutare il paziente a diventare consapevole di

alcuni livelli di esperienza fissata nello Stao dell�Io Bambino). Il paziente recupera aspetti disconosciuti del proprio Sé e li integra in un Io completo.

•  CRISTALLIZZAZIONE (C. Vercellino): sottolineatura da parte del terapeuta della

consapevolezza raggiunta dal paziente.

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ALTRE TECNICHE •  IL DISINNESCO DEGLI ELASTICI (Kupfer): si utilizza quando il paziente

riferisce di una reazione emotivamente sproporzionata rispetto all�evento vissuto. Il paziente rivive nel qui ed ora un sentimento di racket, il terapeuta, dall�espressione di questo sentimento, accompagna il paziente nella ridecisione.

•  LA TECNICA DELLA RIDECISIONE(Goulding): �il paziente, aiutato dal

terapeuta, può energizzare Sati dell�Io arcaici e rivivere antiche scene. In tal modo il là ed allora si riproduce nel setting terapeutico con la stessa vividezza del passato�(Novellino, 2008). In questo modo il paziente entra in contatto con una decisione copionale e ha la possibilità di sperimentare nel qui ed ora una ridecisione.

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•  LA TECNICA DELLE 2 SEDIE (Pearls, Goulding): aiuta il paziente ad

individuare ed esprimere i bisogni del Bambino e ad entrare in contatto, nel confronto con il Genitore che inibisce la soddisfazione del bisogno; accompagna il paziente a riappropriarsi delle proiezioni.

•  Il MONOLOGO: libera espressione del disagio, del blocco del paziente. È

terapeutica in sé e permette di individuare il bisogno insoddisfatto e i contenuti copionali.

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•  IL LAVORO SUL SOGNO (Goulding, Quagliotti e Gaudieri): il sogno è

l�accesso al protocollo, quindi alle decisioni copionali che l�individuo ha preso nella fase pre-verbale. Il sogno è anche portatore di un messaggio con fini evolutivi: il sogno non ha quindi solo una funzione conoscitiva ma anche una funzione prospettica, indica una via di cambiamento.

Il lavoro sul sogno punta a rendere consapevole il paziente dei contenuti

copionale e delle possibilità di crescita che il sogno stesso propone. •  LE FANTASIE GUIDATE: con l�ausilio della fantasia e della metafora il

paziente entra in contatto con il proprio bisogno originario bloccato. La fantasia guidata può proporre anche un percorso nel quale il paziente individua la propria via di soddisfazione del bisogno rimasto disatteso.

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•  LE TECNICHE CORPOREE (Erskine, Waldekranz, Lowen, Pearls )(contatto,

voce, movimento, bioenergetica): lavori sul grounding, lavoro sulla respirazione, espressione delle emozioni (rabbia con batacchio e cubo), contatto con il corpo del paziente (in gruppo), massaggio (in gruppo).

•  LA DRAMMATIZZAZIONE DELLE SCENE (Goulding, Psicodramma

moreniano) (in gruppo): sperimentare nel qui ed ora la situazione problematica del paziente, individuare gli attori che rappresentano le persone significative presenti nella scena. L�obiettivo è quello di rivivere la scena di protocollo, quindi di esprimere i vissuti, pensieri legati a quella scena e di mettere in atto comportamenti che nel là ed allora venivano considerati inapplicabili. La messa in atto di quella situazione permette al paziente di conoscere, agire e soddisfare il bisogno che nel passato era stato bloccato, quindi anche di giungere ad una nuova decisione di copione.

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•  L�ELABORAZIONE DEL LUTTO si applica nelle situazioni in cui il paziente

manifesta una difficoltà a separarsi da una situazione, da una persona. •  LAVORO SULLE PROIEZIONI (Novellino): le persone tendono a proiettare

sugli altri gli altri aspetti di sé che mettono in ombra, aspetti che giudicano poco edificanti o che nel passato vennero �proibiti�. Il lavoro sulle proiezioni permette di illuminare l�ombra, quindi di conoscere ciò che è stato rimosso in modo da giungere ad un Io integrato.

•  LAVORO SUL TRANSFERT E SUL CONTRO-TRANSFERT (Novellino):

aiutare il paziente a comprendere come proietta sul terapeuta i propri conflitti infantili

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TECNICA DEL DISINNESCO DELL�ELASTICO (Kupfer e Haimoviz e Erskine) •  espressione dell�emozione •  recupero di una scena del passato collegata a questa emozione •  racconto della scena •  individuazione dell�impasse (bisogno del bambino e mancata

sintonizzazione e riposta del genitore) da parte del terapeuta •  espressione delle emozioni e dei bisogni che non sono stati manifestati

nella situazione originale, quindi consapevolezza della decisione •  ritorno al qui ed ora, riconoscere come quella decisone influisce nella vita

attuale del paziente •  prendere una nuova decisione positiva per sé

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TECNICA DELL�ELABORAZIONE DEL LUTTO (C.Vercellino, A.Torre) •  Individuare l�oggetto del lutto •  Esprimere il perdono per la persona perduta (�mamma, ti perdono per….�) •  Chiedere perdono alla persona perduta (�mamma perdonami per…�) •  Scambio dei doni: (�mamma, mi riconosco di averti dato….�, �mamma, ti

ringrazio per…�) •  Adddio (�mamma, ti saluto per sempre…�)

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