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Balla con Luis - pag. 2

Il bastone della pioggia - pag. 12

La danza per l’agognato pasto - pag. 10

Click – il giornalino cristiano –ottobre 2016

La danza è la nostra vita - pag. 8

IN questo numero:

Click - 2

Gli animali ballano, eccome! Per esempio gli uccelli maschi

quando fanno la corte alle femmine mettono in mostra

le loro penne più grandi e colorate. Cristiana è sicura

che anche gli asini hanno le loro danze.

A Luis piace molto guardare le persone che ballano: le ballerine in tutù, i cantanti sul palco, le ragazze del corso di hip hop... Lui invece ha vergogna perché si sente imbranato. Perciò è andato a trovare Cristina, che è un’esperta di danza, e ha scoperto che ...

Con Luisballa Ballando usiamo il corpo per portare fuori di noi emozioni che

non riusciamo a tenere dentro: gioia, rabbia, vitalità, paura,

debolezza, coraggio, curiosità.

La danza ci aiuta anche ad accogliere ciò che è più grande

di noi: il mistero della vita.

Vieni anche tu a ballare con Luis: domenica 16 ottobre, dalle 15.00 alle 16.00 in piazza San Rocco a Lugano!

Ballano le foglie nel vento e i pianeti con le stelle in tutte le galassie.

Click - 3

La danza è bellezza. Ci piace guardare la gente ballare

perché siamo assetati di cose belle.

Il girotondo è un ballo. Anche alcuni giochi lo sono:

l’elastico, il mondo o le belle statuine.

Luoghi Vicini

Caro Luis....

Perché non inizi con la

danza espressiva?

In Ticino si possono frequentare

dei corsi. Non bisogna essere

una femmina per ballare!

Mi hai convinto! Non mi devo vergognare:

anche i bambini appena nati ballano, ancor prima di camminare.

La danza è una specie di linguaggio, composta da gesti che

sono come parole. Quando balliamo chi guarda capisce

quali sono le nostre emozioni, anche se parla una lingua

diversa dalla nostra.

Migliaia di anni fa in Sudafrica qualcuno ha dipinto sulla roccia queste figure. Sono persone che ballano.

Miriam,la parola

una danza di gioia

Click - 4

Una cesta di paglia con un neonato galleggia sul Nilo. Siamo in Egitto e a riva c’è una bambina che, spiando dal canneto, controlla che la cesta non si rovesci. È la sorella di Mosè, il bambino nella cesta, e si chiama Miriam. È intelligente e coraggiosa e propone alla figlia del Faraone di prendere sua madre come bàlia per allattare il bambino. Grazie a lei la vera mamma di Mosè ha la possibilità di tenerlo vicino a sé per molti mesi. Miriam, già da bambina, dimostra di avere grande coraggio e abilità nel coinvolgere gli altri.Passano gli anni per il Popolo di Israele, in Egitto, la vita diventa sempre più dura. Così, con l’aiuto di Dio e guidati da Mosè, tantissime persone attraversano il Mar Rosso che le lascia passare e, invece, inghiotte l’esercito del Faraone. È proprio in questo momento che sentiamo di nuovo parlare della sorella di Mosè: Miriam guida la comunità

nell’adorazione del Dio che l’ha liberata dalla schiavitù. Usa il linguaggio della musica e della danza per esprimere emozioni molto forti: la paura vissuta nella fuga, il coraggio di buttarsi nelle acque del Mare, la gioia di non essere più schiavi, la tristezza per aver perso la casa. Miriam insegna al popolo a vedere Dio dietro gli avvenimenti di tutti i giorni. Miriam, per prima, insegna a danzare la vita.

Che cosa significa questa storia per noi oggi? Impariamo a celebrare la vita con la danza. Non vergogniamoci di esprimere le nostre emozioni ballando. La danza è un modo importantissimo di vivere la gioia con altri e per altri, lodando Dio, anche se non si hanno particolari capacità come danzatrici e danzatori.

Leggi nella Bibbia: Esodo 2,1-10; 15,20-21

Cara Cinzia,hai ragione. Da noi si sta in silenzio e ben composti: a messa, a scuola o nella sala d’attesa del dentista. Sarebbe proprio bello se chi va a messa potesse esprimere la sua gioia in modo più spontaneo. Credo che anche il buon Dio si annoi ascoltando certe messe. Prova a chiedere al tuo par-

roco di mettere un po’ più di vita nelle celebrazioni, e di essere un po’ creativo. Magari arrivano più

ragazzi della tua età e sono sicuro che anche gli anziani sarebbero contenti. So che in Africa, ma non

solo, i bambini si preparano durante la settimana per essere attivi e vivaci

nella messa della domenica! Grazie per i complimenti e auguri.

Luis

La posta di luis

Luis, c/o

Sacrificio Quaresimale,

cp 6350, 6901 Lugano.

Caro Luis,come stai? Io sono Cinzia e ho undici anni.

Mi sei proprio piaciuto sull’ultimo Click e ho pensato

che forse mi puoi aiutare. Ogni tanto la domenica vado

a messa con la mamma e il papà. Ma che noia! In piedi,

seduti, canzoni che non capisco. Siamo lì tutti fermi

fermi e se mi giro la mamma mi strattona.

Invece quando guardo alla tele le messe in Africa,

vedo che la gente, balla, muove le braccia, grida,

si muove per andare a salutare

gli altri. Non si potrebbe fare anche qui?

Spero di leggere la tua risposta

nel prossimo numero. Ciao ciao. Cinzia Click - 5

COME ANTIDOTO

l'ingrediente

La danza...

Chiediamolo a...

L'idolo

Un antidoto è un ingrediente, spesso una medicina, che elimina un effetto indesiderato. Un tempo, nell’Italia del Sud, un particolare tipo di danza veniva utilizzata come antidoto al morso dei ragni. Quando una persona veniva morsa dalla tarantola e stava male, arrivavano a casa sua alcuni suona-tori con tamburello, violino, organetto e zampogna. I musicisti suonavano dei brani dal ritmo sfrenato. La persona morsa iniziava a danzare e urlare e questa danza durava per lunghe ore, a volte anche per giorni interi,

Il simbolo della tarantella

è il tamburello a sonagli

Direttamente dal regno di Arendelle, ecco a voi l’intervista a due sorelle speciali: Elsa, che sa trasformare ogni cosa in ghiaccio e Anna, vivace e curiosa.

AMATE BALLARE? Tantissimo! Abitando in un castello io posso danzare dove e come voglio. Anche Elsa ama ballare. Ma un tempo, se ballava con qualcuno e si emozionava troppo, rischiava di trasformarlo in una statua di ghiaccio.

ANNA, QUANDO HAI SCOPERTO LA DANZA?

Da piccola! Svegliavo sempre mia sorella

con una canzone. Poi lei ha smesso di giocare e

ballare con me, allora cantavo la mia solitudine

e la mia tristezza.

Click - 6

Anna

Elsa

fino allo sfinimento. Secondo la credenza, la persona, ballando, consumava le sue energie e, di conseguenza, anche il veleno che aveva in corpo. Alla leggenda popolare può essere affiancata anche una spiegazione scientifica: ballare forte e a lungo accelera il battito cardiaco, stimola la produzione di sudore e permette al corpo di eliminare il veleno. La danza, inoltre, con il suo ritmo sfrenato, contribuisce ad alleviare il dolore. Oggi di tutto questo rimane il nome di un ballo molto famoso: la tarantella.

Il nome scientifico della taranta o ragno lupo è Lycosa Tarentula. Il vero nome di quella che di solito chiamiamo tarantola è “migale”.

Non si dice forse:

«balla che ti passa?»

ORA BALLATE INSIEME?Sì! Abbiamo capito che la forza dell’amore vince sempre sulla paura e sugli errori che possiamo fare e ci fa scoprire chi siamo veramente.

PERCHÉ HAI SMESSO DI BALLARE

CON TUA SORELLA, ELSA?

Io desideravo tanto danzare con lei, ma non potevo

per via del mio potere pericoloso. Le volevo bene

ma avevo paura di farle del male. Crescendo però

ho imparato a controllare il mio potere: oggi posso

ballare e cantare ogni volta che mi va!

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Ciao, siamo Dominìca e Amu, abbiamo 9 e 8 anni. Abitiamo a Parkati che si trova in Africa e più precisamen-te in Kenya. Le nostre case sono di legno e non abbiamo la televisione. Durante la settimana andiamo a scuola e restiamo lì anche a mangiare. Il sabato ci troviamo con i bambini dell’Infanzia Missionaria, siamo 72 e formiamo due gruppi: i piccoli e i grandi. Ci piace stare con gli altri bambini, con suor Dora e con i catechisti Emanuel e Guideon. Facciamo delle attività

per aiutare gli altri. Un gruppo va nel bosco a cercare la legna per cucinare. La porta agli anziani che sono molto contenti e ci ringraziano. Alcuni di noi però non hanno le scarpe e si pungono i piedi oppure sono morsi da una biscia! Un altro gruppo raccoglie i rifiuti, un altro pulisce la chiesa, un altro va a trovare gli ammalati e a portargli il tè. Ma il momento più bello è quello delle danze e dei canti. Appena c’è la musica sentiamo la gioia di ballare, di battere le mani, di cantare al ritmo dei nostri strumenti:

9Click - 8

la danza è la nostra vita

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il balafon, i tamburi, il djembé… Siamo felici e prepariamo le danze per la messa. La domenica è una grande festa e ci mettiamo i nostri vestiti più belli; la messa inizia sempre con le nostre danze e poi cantiamo e preghiamo, ci sentiamo felici e uniti.Noi danziamo sempre! Ogni volta che qualcuno viene a trovarci o per una festa o per dire grazie di qualcosa che abbiamo ricevuto… Ballare è così bello, la danza è la nostra vita.

«i bambini aiutano i bambini» Missio-Infanzia sostiene questo progetto a favore dei bambini di Parkati. A partire da ottobre, mese dedicato alla missione, anche voi potete aiutarli affinché possano procurarsi ciò di cui hanno bisogno: scarpe, vestiti, cibo, materiale scolastico, giochi.

amici lontani

Click - 9

Amu Dominìca

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Klick

n Kenya, quando comincia il tramontar del sole,

soffia un vento leggero. Le innumerevoli

e alte dune cambiano continuamente colore

e forma con i movimenti della luce.

Che meravigliosi colori, quante sfumature diverse!

A quell’ora, osservando da una delle dune più alte

verso Nord, si può assistere a una scena molto particolare:

è in questo momento di pace e armonia che un branco di leoni

effettua la sua danza per l’agognato pasto.

Il primo a entrare in scena è il capobranco, che inizia a cibarsi

della preda cacciata. Il resto del branco gira in cerchio attorno

a lui, tenendo gli occhi fissi sui suoi movimenti. Si muovono

con passo cadenzato e ritmato: dest-sinist, dest-sinist. Muovono

il loro corpo sinuoso e, bramosi di mangiare, aspettano il segnale.

Quando il capobranco si allontana dalla preda per riposarsi,

la danza continua: al centro del cerchio ora, uno alla volta, entrano

i giovani maschi. Con un ordine ben preciso mangiano e poi

per l’agognato pastoLa danza

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marzo 2014

ANIMALI DEL KENYA: il pappagalloLO STEMMA: il gallo

DANZIAMO: la zebra

per l’agognato pastosi allontanano. La leonessa conclude la danza, prendendosi

ciò che resta e portandone una parte anche ai cuccioli

lasciati nella tana. Quando anche i cuccioli sono saziati, tutti

si riposano. Dalla duna adesso si vedono di nuovo solo calma

e pace. Scende la notte.

Se dalla stessa duna, si guarda verso Sud, invece, alla stessa

ora si può osservare la danza delle foglie.

Anche questa è molto bella, ma … è un’altra storia!

ascolta questa

Click - 11

Il suono di questo strumento mu-sicale antichissimo ricorda quello della pioggia, di una cascata o dell’acqua che scorre in un ruscello.

Ecco le istruzioni per crearne uno in modo semplice e moderno!

Il bastone

Inserisci tanti chiodini nel cartone, disponendoli a spirale.

Sul foglio di carta segna la circonfe-renza del rotolo di cartone. In segui-to disegna un cerchio più grande con dei raggi. Taglia lungo la linea del cerchio esterno e poi lungo i raggi.

Chiudi un’estremità del tubo, facen-do ben aderire ogni linguetta al tubo e attaccandolo con il nastro adesivo. Dall’estremità ancora aperta introduci i piccoli materiali che hai trovato. Fai alcuni esperimenti, fino a ottenere un suono che ti piaccia. Poi, con lo stesso procedimento di prima, chiudi anche la seconda estremità del cartone.

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procedimento:

2

3della pioggia 2

Click - 12

- rotolo di cartone - nastro adesivo colorato

- nastro adesivo normale

- chiodini- forbici- una penna- un foglio- piccole conchiglie, perline,

sassolini (molto piccoli)

clickiamo

Ricopri il tubo con il nastro adesivo colorato in modo da fissare bene i chiodini. Varia i colori, crea forme e strisce per rendere il tuo bastone della pioggia unico!

4

Materiale:3 4

Click - 13

E ora puoi dare inizio alla musica:tieni il tuo bastone della pioggia in verticale e poi inclinalo pian piano. Sentirai il suono della pioggia che ti avvolge.

Antilope – Aquila – Bufalo – Cobo – Elefante – Facocero – Falco – FENICOTTERO-Formica – Gazzella – Ghepardo– Giraffa - GNU - Iena – Ippopotamo – Lemure – Leone – Leopardo – Mangusta – Orice –Rinoceronte – Struzzo - Zebra

Le lettere restanti, lette in fila, ti diranno il nome di un animale molto colorato.

In Africa ne esistono moltissime specie!

Animali

del Kenya

DANZIAMOScopri con quale animale vuole ballare Luis!Ecco il suo percorso:

In questo schema se ne sono mimetizzati tantissimi.Riesci a trovarli? Sono scritti in orizzontale e in verticale,da sinistra verso destra ma anche al contrario!

Un animale è raffigurato anche al centro dello stemma

del Kenya!

Cerca questo simbolo tra le pagine di Click per trovare le souzioni dei giochi.

> 3 passi di danza in giù> 4 saltelli verso destra> u na piroetta in su> 5 passi verso destra> 8 passi di danza in giù> 4 saltelli verso sinistra

P O D R A P E H G E A C

L E O P A R D O A T I O

B S T R U Z Z O Z N P B

U N G P A R B E Z O P O

F E N I C O T T E R O E

A L P E R U M E L E P P

L E O N E A F A L C O O

O F G A Q U I L A O T L

R A C I M R O F A N A I

I N A F F A R I G I M T

C T L F A C O C E R O N

E E L O M A N G U S T A

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> 3 passi di danza in giù> 4 saltelli verso destra> u na piroetta in su> 5 passi verso destra> 8 passi di danza in giù> 4 saltelli verso sinistra

LO STEMMA mettiti in giocoScopri l’animale nascosto leggendo le iniziali di questi oggetti:

> 2 piroette in su> 6 capriole verso sinistra> 4 passi di danza in giù> 2 saltelli verso destra

> 6 passi di corsa in su> 6 passetti verso destra> 5 piroette in giù> 3 saltelli verso destra

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Luis

Leone

Zebra

Elefante

Click,

giornalino cristiano

di apertura al mondo

e alle sue contraddizioni

ottobre 2016

un progetto sostenuto da:

Associazione Biblica

della Svizzera italiana,

Azione Cattolica Ragazzi,

Conferenza Missionaria della

Svizzera Italiana,

Missio,

Sacrificio Quaresimale,

Ufficio insegnamento religioso.

grafica e impaginazione:

© Daniela Raggi, Up-design

illustrazioni:

© Dina Dasoki e Daniela Raggi

sfondi pittorici:

© Asia Alvarez

fotografie:

© Missio, Cristiana Nicolet,

Martina Robbiani

hanno collaborato

a questo numero:

Rosalba Bianchetto, Ernesto

Borghi, Mauro Clerici,

Marinella Giovannini, Andrea

Gregori, Alice Guglielmetti,

Andrea Jacot-Descombes,

Daria Lepori, Mariella Nobile,

Marzia Pagnamenta, Martina

Robbiani, Gianna Saldarini

Cardinetti.

impressum

CIAO! Io sono

Debra la zebra e vengo dal Kenya, in Africa.

Sì bravo, e a

noi asini non hai pensato? Anche noi d’estate abbia-

mo caldo..

Forte! Un animale

con l’aria condizionata integrata!

… è ter-ribilmente fashion!

Mitica! Mi piace il tuo pigiama a righe.

Non è un

pigiama!

L’aria sulle parti nere

si scalda più di quella sopra quelle bianche.

Questa differenza

di temperatura crea mini correnti d’aria rinfre-

scanti.

We bello, non dimenticarti che…

modestamente …

la zebra è una mia invenzione!

Hai ragione, ma avevo finito la pittura.

Però ti ho fatto delle lunghe orecchie!

Click – il giornalino cristiano –ottobre 2016