GLI ETRUSCHI NEL LAZIO

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GLI ETRUSCHI NEL LAZIO Stefano e Davide

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GLI ETRUSCHI NEL LAZIO

Stefano e Davide

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Nella penisola italica si installò in un vasto territorio detto “Etruria”, compreso tra il Mar Tirreno e i fiumi Tevere e Arno, un popolo oggi conosciuto con il nome di Etruschi. Il mistero che circonda l'origine degli Etruschi è dovuto in massima parte al fatto che la loro lingua non appartiene al ceppo indoeuropeo e non mostra legami con nessun'altra lingua dell'Europa o del Mediterraneo. Della lingua etrusca, scritta in alfabeto greco, ci sono giunte migliaia di brevi iscrizioni di carattere funerario, magico o religioso; ma non ci sono pervenuti testi letterari. Già gli storici antichi dissertavano sull'origine degli Etruschi. Famosi per la loro abilità di marinai, gli Etruschi si allearono con la colonia marittima fenicia di Cartagine.

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Cerveteri, fra il VII ed il VI secolo a.C., fu la più importante e potente tra le città etrusche; era alleata con Cartagine e faceva commercio con i Greci. La sua necropoli è tra le più importanti che sono state rinvenute. Per osservare i reperti archeologici associati alle tombe è possibile visitare il Museo Archeologico di Cerveteri. Il museo si trova all' interno della Rocca Medievale del paese circondata da mura merlate e torri. Altri ritrovamenti archeologici degli Etruschi sono stati fatti nella città di Tarquinia, ed i reperti vengono conservati nel museo archeologico Nazionale di Tarquinia. Altri ancora, nel Castello di Santa Severa. Qui in epoca etrusca c'era il Porto di Pyrgi, il più grande dei quattro porti controllati dagli etruschi di Cerveteri.

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Oggi è completamente sommerso dalle acque. A fianco del castello ci sono i resti di un importante santuario composto da due templi costruiti intorno al VI secolo a.C. . Qui furono rinvenute le celebri lamine di Pyrgi, oggi conservate nel museo di Villa Giulia a Roma.l'Etruria era un territorio fertile e ricco, per l'abbondanza di fauna, la ricchezza dei raccolti e delle vendemmie. Questo non valeva per alcune aree costiere ed interne: l'attuale Maremma e la Val di Chiana erano infatti malsane e paludose, fonti di continue epidemie malariche e difficili da coltivare, per questo i re etruschi investirono molte risorse al fine di avviare una completa bonifica dei loro territori e di quelli vicini; la stessa Roma subì un'importante opera di risanamento. Gli Etruschi furono inizialmente agricoltori e pastori, ma non abbandonarono questa loro vocazione “contadina”, anche quando si dedicarono ad altre attività.  

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Nei secoli del loro sviluppo, gli abitanti contavano sulle coltivazioni di ceci, d’orzo e di triticum dicoccum, una qualità di frumento non particolarmente pregiata, ma facilmente coltivabile nelle zone umide. Nel corso del tempo, con lo sviluppo delle tecniche agricole, le stesse che suscitarono l’ammirazione di Greci e Romani, gli Etruschi riuscirono ad ottenere prodotti di qualità superiore quali anche vino ed olio.Tra la fine del VI secolo e gli inizi del V sec. a.C., dopo la felice parentesi delle conquiste e dell’affermazione economica,gli Etruschi si trovarono coinvolti negli scontri che imperversavano nel Mediterraneo per la supremazia politica e il controllo dei commerci,che avevano ora come protagonisti i Greci ed i Persiani.In seguito agli scontri e al crollo di alcune città costiere della Grecia,con cui gli Etruschi facevano scambi via mare,la loro economia iniziò a risentirne in maniera negativa .

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Nel frattempo, nel Mediterraneo emergeva un’altra potenza, la città magno–greca di Siracusa che nel 480 a.C. nella battaglia di Himera sconfisse duramente i Cartaginesi alleati degli Etruschi. I Siracusani si volsero verso la Campania;nel 474 a.C. al largo di Cuma, ci fu lo scontro con una pesante sconfitta della flotta etrusca che segnò la definitiva affermazione dei Greci d’Occidente, nuovi dominatori dei mari,e l’inesorabile fine del dominio marittimo etrusco. Le conseguenze furono gravi soprattutto per le città marinare, in particolare Cerveteri, fino ad allora uno dei centri più vivaci e ricchi dell’Etruria meridionale. Gli Etruschi, privi del dominio politico di un tempo, ma ancora protagonisti nelle vicende economiche e culturali, presto si sarebbero trovati ad affrontare nuove minacce, lo scontro con Roma che ne avrebbe segnato la fine.

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Nell’ età neolitica (2000 a.c.) questo territorio fu occupato dai Latini.Visto che erano una popolazione di contadini, e questo richiedeva molto sforzo, i Latini si riunivano in villaggi per usare le loro forze collettive e per motivi di difesa.Sul monte Cavo i LATINI sacrificavano un toro bianco per gli dei.I Latini avevano molte città che usavano come centri di commercio.Roma soppresse tutte le magistrature militari latine.I Latini fecero un trattato di pace con Roma nel 493 a.c. e uniti riuscirono a conquistare il Lazio.In questo periodo si svilupparono altri centri Latini.Nel Lazio ci sono più insediamenti pre - latini.Dopo il 340 a.c. il trattato di pace fu sostituito con alleanze bilaterali tra Roma e le singole comunità.Le città latine furono prese dai romani.

I LATINI