Gli avvocati mettono il deal in valigia tempi duri per gli avvocati - il sole 24 ore

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Stampa l'articolo Chiudi 26 luglio 2011 Gli avvocati mettono il deal in valigia e programmano le vacanze in funzione delle emergenze di lavoro di Chiara Albanese Tempi duri per gli avvocati, le vacanze. Nessuna riunione con i clienti, cravatta slacciata e le scarpe scure sostituite da sandali sporchi di sabbia. Ma i professionisti si sa, difficilmente lasciano a casa il lavoro. E spesso le vacanze di chi lavora in uno studio legale sono decise proprio in funzione della possibilità di mettere il deal in valigia. Tanto è che il blogger inglese Legal Brat ha coniato l'espressione "lexfactor ", associata alla facilità con cui una località di soggiorno si presta alle esigenze dell'avvocato d'affari costretto a un'emergenza di lavoro. E mentre la classifica del blogger include anche la lounge della British Airways all'aeroporto di Heathrow, perfetta per un'ultima conference call prima di volare in vacanza, i professionisti italiani non sembrano essere da meno quando si tratta di conciliare vacanza e lavoro. Giovanni Facchinetti, socio dello studio Nunziante Magrone , è appena partito in barca e vela per l'isola d'Elba, con moglie e alcuni amici. Ma la vacanza sarà breve. «Il 2 agosto dovrò tornare a lavorare per chiudere due grossi contratti che sembrava dovessero venire alla luce entro il 31 luglio, una questione di vita o di morte», spiega il professionista, che aggiunge che per un avvocato questa data è simile a quella del 31 dicembre. Mentre l'obiettivo di Facchinetti in vacanza è quello di staccare la spina e di evitare contatti con il genere umano, limitando quindi le occasioni di networking, la tecnologia può aiutare a restare in collegamento con il resto del mondo. Anche per motivi di lavoro. «La grande novità quest'anno è l'iPad, carico di libri e musica, che mi evita di portare per le emergenze il notebook con chiavetta per il collegamento Internet, che non sapevo mai dove posizionare in barca», aggiunge il professionista, che già si immagina, «in occasione delle inevitabili grane, di lavorare nel pozzetto con questa meraviglia della tecnica, che sta veramente cambiando il mio modo di lavorare». Secondo Facchinetti, la località italiana con il "lexfactor" maggior è Forte dei Marmi, dove si recava da bambino. Soprattutto se si hanno in mente obiettivi di networking. «Ci vado ancora qualche weekend e capita di incontrare colleghi e persone interessanti», aggiunge. Alberto Crivelli, socio di Scarpellini Naj-Oleari & Associati, conferma che la scelta della destinazione estiva è stata fatta in base a quella professionale. «Vado in Corsica. Collegata in quattro ore di traghetto o con l'aereo, permette di andare e tornare senza problemi, ha un mare pazzesco e wifi ovunque. Sarò sempre online», racconta. Crivelli aggiunge che per gli avvocati partire per l'estremo Oriente è sempre più complesso, e le destinazioni esotiche restano miraggi. Anche perché, data la crisi, i clienti tengono a lavorare anche ad agosto. «Se poi hai dei clienti stranieri, rendersi irreperibile è impossibile. Quindi, a parte l'ovvio BlackBerry, è importante avere un pc oppure l'iPad, magnifico per le e mail». Tra i posti vicini allo Stivale e facilmente collegati, Crivelli eleca alcune isole, tra cui Ibiza, Mikonos o Formentera. «Questi posti sono collegati bene e ottimi per le urgente, perché hanno una ottima ricezione Internet. Vedo molti colleghi che mandano i bambini al mare, a fare corsi sportivi, e loro li raggiungono il week end, facendo la spola. Invece di partire per l'intero mese di agosto, molti avvocati inseriscono dei weekend lunghi a partire da giugno, in base al carico di lavoro», aggiunge ancora Crivelli, che parla per esperienza. «Ho fatto tre week end lunghi negli ultimi mesi, prendendo il venerdì o il lunedi di ferie. Un paio di mini vacanze pianificate sono saltate, ma avevo previsto un biglietto aereo rimborsabile». Per quanto riguarda il "networking on the beach", Crivelli aggiunge che aiuta l'attività professionale. «C'è l'amico dell'amico che viene in vacanza con te, che ha una attività, e con cui si entra in confidenza in un clima disteso. Probabile che richiami in caso di problema», aggiunge il socio.

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Gli avvocati mettono il deal in valigia e programmano le vacanze in funzione delle emergenze di lavoro

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Gli avvocati mettono il deal in valigia eprogrammano le vacanze in funzione delleemergenze di lavorodi Chiara Albanese

Tempi duri per gli avvocati, le vacanze. Nessuna riunione con i clienti, cravatta slacciata e le scarpe scure sostituiteda sandali sporchi di sabbia.Ma i professionisti si sa, difficilmente lasciano a casa il lavoro. E spesso le vacanze di chi lavora in uno studio legalesono decise proprio in funzione della possibilità di mettere il deal in valigia.Tanto è che il blogger inglese Legal Brat ha coniato l'espressione "lexfactor", associata alla facilità con cui unalocalità di soggiorno si presta alle esigenze dell'avvocato d'affari costretto a un'emergenza di lavoro.E mentre la classifica del blogger include anche la lounge della British Airways all'aeroporto di Heathrow, perfetta perun'ultima conference call prima di volare in vacanza, i professionisti italiani non sembrano essere da meno quando sitratta di conciliare vacanza e lavoro.Giovanni Facchinetti, socio dello studio Nunziante Magrone , è appena partito in barca e vela per l'isola d'Elba,con moglie e alcuni amici. Ma la vacanza sarà breve.«Il 2 agosto dovrò tornare a lavorare per chiudere due grossi contratti che sembrava dovessero venire alla luce entroil 31 luglio, una questione di vita o di morte», spiega il professionista, che aggiunge che per un avvocato questa dataè simile a quella del 31 dicembre.Mentre l'obiettivo di Facchinetti in vacanza è quello di staccare la spina e di evitare contatti con il genere umano,limitando quindi le occasioni di networking, la tecnologia può aiutare a restare in collegamento con il resto del mondo.Anche per motivi di lavoro.«La grande novità quest'anno è l'iPad, carico di libri e musica, che mi evita di portare per le emergenze il notebookcon chiavetta per il collegamento Internet, che non sapevo mai dove posizionare in barca», aggiunge ilprofessionista, che già si immagina, «in occasione delle inevitabili grane, di lavorare nel pozzetto con questameraviglia della tecnica, che sta veramente cambiando il mio modo di lavorare».Secondo Facchinetti, la località italiana con il "lexfactor" maggior è Forte dei Marmi, dove si recava da bambino.Soprattutto se si hanno in mente obiettivi di networking. «Ci vado ancora qualche weekend e capita di incontrarecolleghi e persone interessanti», aggiunge.Alberto Crivelli, socio di Scarpellini Naj-Oleari & Associati, conferma che la scelta della destinazione estiva èstata fatta in base a quella professionale. «Vado in Corsica. Collegata in quattro ore di traghetto o con l'aereo,permette di andare e tornare senza problemi, ha un mare pazzesco e wifi ovunque. Sarò sempre online», racconta.Crivelli aggiunge che per gli avvocati partire per l'estremo Oriente è sempre più complesso, e le destinazioni esoticherestano miraggi. Anche perché, data la crisi, i clienti tengono a lavorare anche ad agosto. «Se poi hai dei clienti stranieri, rendersi irreperibile è impossibile. Quindi, a parte l'ovvio BlackBerry, è importanteavere un pc oppure l'iPad, magnifico per le e mail».Tra i posti vicini allo Stivale e facilmente collegati, Crivelli eleca alcune isole, tra cui Ibiza, Mikonos o Formentera.«Questi posti sono collegati bene e ottimi per le urgente, perché hanno una ottima ricezione Internet. Vedo molticolleghi che mandano i bambini al mare, a fare corsi sportivi, e loro li raggiungono il week end, facendo la spola.Invece di partire per l'intero mese di agosto, molti avvocati inseriscono dei weekend lunghi a partire da giugno, inbase al carico di lavoro», aggiunge ancora Crivelli, che parla per esperienza.«Ho fatto tre week end lunghi negli ultimi mesi, prendendo il venerdì o il lunedi di ferie. Un paio di mini vacanzepianificate sono saltate, ma avevo previsto un biglietto aereo rimborsabile».Per quanto riguarda il "networking on the beach", Crivelli aggiunge che aiuta l'attività professionale. «C'è l'amicodell'amico che viene in vacanza con te, che ha una attività, e con cui si entra in confidenza in un clima disteso.Probabile che richiami in caso di problema», aggiunge il socio.

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E a pianificare le vacanze in funzione del lavoro si inizia presto, come testimonia la scelta per l'estate di MarcoGiacomello, praticante avvocato che ha deciso di specializzarsi in proprietà intellettuale , diritto d'autore eprivacy e collabora su questi temi con lo studio MPS. Il professionista in erba segue l'esempio di numerosi avvocati che scelgono di trascorrere un periodo all'estero e hain programma un viaggio a New York per agosto.«In studio è richiesto un contatto costante con i clienti e ho scelto di stare in un hotel con collegamento wi-fi gratuitoanche in camera, per poter rispondere alle mail e tenermi aggiornato anche una volta rientrato in camera», spiegaGiacomello, che porterà con sè un iPad, «per visionare pdf, allegati pesanti e per poter parlare in skype con i colleghirimasti in studio», e un BlackBerry «con collegamento wi-fi e 3g per le chiamate urgenti, per essere sempre connessimentre sono in giro».Infine, il professionista porterà anche uno scanner portatile, per scannerizzare documenti in mobilità, firmare deleghee atti da inviare poi con l'ipad.«Questa organizzazione lavorativa estiva garantisce il "lexfactor". Possono cambiare gli strumenti, ma la necessità direstare connessi soprattutto via mail ma da quest'anno anche via twitter è indispensabile per un avvocato. Con questistrumenti riesco a viaggiare per il mondo e avere tutte le mie comodità e ciò che mi serve per lavorare sempre conme».Giacomello consiglia di utilizzare l'applicazione wifi New York per visualizzare l'hotspot gratuito più vicino al luogo incui ci si trova. E aggiunge che, il tormentone estivo 2011 per gli avvocati sarà Twitter.«Che permette di tenersi informarti e in comunicazione con i propri contatti lavorativi, offrire una soluzione immediata,veloce e semplice senza giri di parole o convenevoli». Per poi, tornare immediatamente sotto l'ombrellone.

26 luglio 2011

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