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GLI ATTACCHI DI PANICO

Seriate, Giovedì 18 Gennaio ‘18

Dott.ssa Stefania Roncalli - Psicologa Clinica e del Benessere

COSA SONO?

QUALI SONO LE CAUSE?

QUALI SONO LE CURE?

COSA COMPORTANO?


Gli Attacchi di Panico rientrano tra i disturbi di Ansia …

e giocano un ruolo importante come particolare tipo di risposta

alla Paura!

DISTURBI DI ANSIA


Cosa intendiamo per: Attacco di Panico?


Un Attacco di Panico consiste nella comparsa improvvisa di Paura o Disagio intensi, che raggiunge il picco in pochi

minuti …


Durante questi pochi minuti si verificano uno o più dei seguenti sintomi:


Palpitazioni –Cardiopalmo -Tachicardia


Sudorazione


Tremori fino a grandi scosse


Dispnea o sensazione di soffocamento


Nausea o Disturbi Addominali


Sensazioni di vertigine, di instabilità, di «testa leggera» o di svenimento


Brividi o vampate di calore


Parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)


Sensazione di irrealtà o di essere distaccati da se stessi


Paura di perdere il controllo o di impazzire


Paura di morire


Cosa generano gli Attacchi di Panico?

E cosa comportano?


1Preoccupazione

persistente per il loro insorgere (spesso

improvviso e senza segnali di preavviso) e

per le loro conseguenze


2Significativa alterazione disadattiva del comportamento correlata agli

Attacchi di Panico(per esempio comportamenti

pianificati al fine di evitare di avere Attacchi di Panico, come evitare l’esercizio fisico o situazioni non

familiari)


Quando gli Attacchi di Panico sono considerati un Disturbo?


Gli Attacchi di Panico sono considerati un

DISTURBO DI PANICO quando sono

Ricorrenti ed Inaspettati


In che senso RICORRENTI? più di un Attacco di Panico inaspettato


In che senso INASPETTATO?non vi è un chiaro elemento scatenante al momento in cui si verifica l’Attacco; esso sembra

verificarsi di punto in bianco (per esempio quando la persona si sta rilassando, oppure svegliando dal sonno «Attacchi di Panico Notturni»)


Esistono tuttavia anche gli Attacchi di Panico

ATTESI, per i quali vi è un chiaro elemento

scatenante, come una situazione in cui

tipicamente si verificano


Quali sono i principali timori e conseguenze

degli Attacchi di Panico?


Preoccupazioni fisiche: timore che un attacco di panico indichi la presenza di una malattia non diagnosticata e pericolosa per la vita


Preoccupazioni sociali: come imbarazzo o paura di essere valutati negativamente dagli altri a causa di visibili sintomi di panico


Preoccupazioni circa il funzionamento mentale: come impazzire o perdere il controllo


Per minimizzare o evitare gli Attacchi di Panico può succedere che una persona modifichi il suo

comportamento disadattandolo…


Per esempio evitando un esercizio fisico, oppure riorganizzando la vita di ogni giorno al fine di assicurarsi che sia disponibile un soccorso in caso di attacco… limitando le consuete attività quotidiane o evitando situazioni come uscire di

casa, usare trasporti pubblici o fare acquisti…


La maggior parte dei casi, chi soffre di Attacchi di Panico riferisce anche sentimenti di Ansia costanti o intermittenti, legati principalmente a

preoccupazioni relative alla salute fisica e mentale


Si possono verificare preoccupazioni pervasive circa le capacità di portare a termine le attività quotidiane…


… oppure affrontare gli eventi stressanti della giornata …


Oppure può succedere di ricorrere ad un uso eccessivo di droghe (alcol, farmaci prescritti, droghe illecite…)


… oppure adottare comportamenti estremi volti a controllare gli Attacchi di Panico, per esempio gravi restrizioni di assunzione di cibo o evitamento di cibi specifici o farmaci a causa della preoccupazione circa sintomi fisici che provocano gli attacchi …


Fattori di rischio predisponenti gli Attacchi di Panico:


1) Affettività negativa: predisposizione a esperire emozioni negative – sensibilità

all’Ansia, disposizione a credere che i sintomi di Ansia siano nocivi …


2) Esperienze di abuso fisico-sessuale-psichico in età

infantile …


3) Fumo di sigaretta (produzione di endorfine)


4) Presenza di eventi stressanti nei mesi precedenti il primo Attacco di Panico: legati

alla salute, alla malattia, alle esperienze negative con sostanze illecite, al lutto in

famiglia, alla perdita del lavoro, alla separazione …


5) Predisposizione Genetica:si pensa che diversi geni possano conferire una vulnerabilità per il disturbo di panico …


il ruolo dell’Amigdala e delle strutture ad essa collegate

porta a pensare che il disturbo di panico possa

presentarsi in figli di genitori con disturbi di ansia, disturbo

depressivo o bipolare …


6) Gli Attacchi di Panico hanno un’origine unicamente psichica, in grado di scatenare una specifica ed automatica reazione neurobiologica …


Occorre precisareche in una prima fase

l’Ansia vienesperimentata

psicologicamente;

il secondo momentoè invece

contraddistinto da una predominanza di

partecipazionecorporea

e la paura iniziale sitrasforma in Ansia

somaticaincontrollata …


… per cui l’attenta e costante identificazione di ogni segnale insolito, come un’ aumento del battito cardiaco o un dolore muscolare, porterà facilmente alla

costruzione immaginaria di un pericolo (attivazione mentale), da cui avrà origine un senso di paura che, se non sarà arrestato, potrà successivamente tradursi in un

terrore somatico (sintomo corporeo/fisico).In questo modo l’attacco di panico, creato dall’immaginazione, ma, allo stesso tempo, esperito concretamente dal paziente, si può fissare come un evento

traumatico.Dott.ssa Stefania Roncalli - Psicologa Clinica e del Benessere

Processi e Passaggi che portano all’Attacco di Panico:

1

il primo è sotto il controllo dell’amigdala e può provocare reazioni somatiche e

neurovegetative

TIPO DI INTERVENTO FARMACOLOGICO-NEUROLOGICO

2

il livello intermedio è rappresentato dalla memoria traumatica, da cui possono

originare legami associativi e immagini visive o amnesiche che diventano parte

dell’immaginazione catastrofica

TIPO DI INTERVENTO PSICOLOGICO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

3

il terzo livello è invece connesso alla struttura della personalità, alle esperienze

infantili e alle difese psichiche

TIPO DI INTERVENTO PSICOTERAPEUTICO PSICOANALITICO


Al primo livello operano i farmaci psicoattivi, che diminuiscono l’intensità delle reazioni neurovegetative attivate dal sistema limbico (IPPOCAMPO – AMIGDALA – TALAMO – IPOTALAMO).

Al secondo opera la terapia cognitiva, che mira a correggere le distorsioni percettive generatrici di paura, attraverso strategie di decondizionamento e progressiva esposizione del paziente agli stimoli che inducono terrore.

Infine, al terzo livello opera la terapia psicoanalitica, che, considerando l’attacco di panico come una conseguenza di un disturbo nell’area dell’identità personale e di una crisi dell’organizzazione difensiva, mira ad intervenire ad un livello strutturale e non sintomatico.


Gli interventi di tipo neurochimico –farmacologico vanno ad agire sui processi neurotrasmettitoriali, favorendo la produzione di endorfine e mediatori chimici nei livelli opportuni per la corretta regolazione del sistema neurovegetativo in tutto il suo complesso


Vi faccio alcuni esempi per la vostra curiosità…


Benzodiazepine: comunemente detti Ansiolitici, che servono per ridurre l’Ansia…


Le benzodiazepine appartengono alla classe di psicofarmaci la cui struttura chimica è composta dalla fusione di un anello benzenico e un anello diazepinico. Esso va ad agire direttamente sul neurotrasmettitore inibitore GABA (acido gamma-aminobutirrico),accrescendone le proprietà appunto inibitorie, sedative, miorilassanti…


L’azione del farmaco è quasi immediata (nell’arco di un’oretta circa si percepisce il sollievo dal sintomo) …


Farmaco che alla lunga può causare assuefazione e dipendenza


Alcuni nomi dei farmaci più comuni: Tavor, Xanax, Lexotan, Valium, Ansiolin, Control, En, Rivotril, Lorans, Diazepam, Alprazolam, Lorazepam


Inibitori della ricaptazione della Serotonina (SSRI), comunemente detti Antidepressivi… alcuni nomi dei farmaci più comuni:

Seropram, Elopram, Cipralex, Entact, Zoloft, Daparox, Eutimil, Seroxat, Prozac, Fevarin, Dumirox


Agiscono sui neurorecettori affinchè ne sia inibita la ricaptazione della Serotonina (l’Ormone del buon umore!) – Prima che sia possibile percepire l’effetto della cura è necessario che trascorrino una quindicina di giorni…


ORA VI ELENCO I VARI MEDIATORI CHIMICI (NEUROTRASMETTITORI) CHE AGISCONO SULL’UMORE E LE ENERGIE:


SEROTONINA

Si tratta dell’Ormone della Felicità e scorre quando ci sentiamo significativi o importanti. La solitudine e la depressione compaiono quando la serotonina è assente.

Se abbiamo un pranzo o un caffè in un luogo aperto, esponiamoci al sole per 20 minuti; la nostra pelle assorbe i raggi UV che promuovono Vitamina-D e la produzione di serotonina. Anche se la troppa luce ultravioletta non è salutare, una certa esposizione giornaliera è sana per aumentare i livelli di serotonina.


DOPAMINA

La dopamina ci spinge ad agire verso obiettivi, desideri e bisogni e dà un impulso di rafforzare il piacere quando realizziamo tali risultati.

Invece, il procrastinare, l’insicurezza, e la mancanza di entusiasmo sono collegati a bassi livelli di dopamina.


OSSITOCINA

L’ossitocina crea intimità, fiducia, e costruisce relazioni sane.

E’ rilasciata da uomini e donne durante l’orgasmo, e dalle madri durante il parto e l’allattamento.

Gli animali rifiuteranno la loro prole, quando il rilascio di ossitocina è bloccato.

L’aumento di ossitocina è essenziale per la creazione di legami forti e migliori interazioni sociali.

Spesso definito come l’ormone delle coccole …

… un modo semplice per avere ossitocina che scorre è quello di dare a qualcuno un abbraccio.


ENDORFINE

Le endorfine sono rilasciate in risposta al dolore e allo stress, e aiutano ad alleviare l’ansia e la depressione.

L’impennata di un “secondo vento” e di “corridori più alti” euforici durante e dopo una corsa vigorosa sono il risultato di endorfine! E’ simile alla morfina, che agisce come un analgesico e sedativo, diminuendo la nostra percezione del dolore.

Insieme con l’esercizio fisico regolare, la risata è uno dei modi più semplici per indurre il rilascio di endorfine. Anche la premessa della risata, ad esempio assistere ad una commedia, aumenta i livelli di endorfine. Aumentando il senso dell’umorismo al lavoro, inoltrando divertenti e-mail e trovando diverse cose da ridere durante il giorno è un ottimo modo per togliere il medico di torno.

Aromaterapia : il profumo di vaniglia e lavanda è stato collegato con la produzione di endorfine. Gli studi hanno dimostrato che il cioccolato fondente e cibi piccanti stimolano il cervello a rilasciare endorfine.

Teniamo alcuni oli profumati e qualche pezzo di cioccolato fondente sulla scrivania per una spinta veloce di endorfine.


E tutta una questione di entrare nella sede dei “driver” della vita.

Invece di aspettare che la felicità appaia magicamente, queste strategie agiranno da catalizzatori utili nella creazione di abitudini proattive per più felicità nella vita.


Grazie per l’attenzione!


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