Giulio Tagliavini – Massimo Regalli Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Attività e...
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Giulio Tagliavini – Massimo Regalli
CorsoCorso di Economiadi Economia degli Intermediaridegli Intermediari
FinanziariFinanziari
Attività e passività finanziarie – Depositi e Titoli di Stato
Le attività finanziarie
Il primo degli elementi che compongono il sistema finanziario è rappresentato dalle attività finanziarie;
Sono contratti che consentono di mettere in relazione datore e prenditore di fondi;
Le attività finanziarie hanno quindi sia profili di investimento (per il datore di fondi) che profili di finanziamento (per il prenditore di fondi);
Si osserva quindi che le attività reali a differenza delle attività finanziarie figurano nel bilancio di un solo soggetto;
Le attività finanziarie
A seconda della natura del rapporto i contratti finanziari si possono suddividere in:
C. di indebitamento; C. di partecipazione; C. di assicurazione; C. derivati.
Gli elementi distintivi delle attività finanziarie
Si tratta di: Valuta di denominazione; Natura dell’emittente; Durata contrattuale; Modalità di esecuzione delle prestazioni:
Condizioni di erogazione/emissione; Condizioni di rimborso; Tipo e natura della remunerazione;
Facoltà o opzioni di prestazioni alternative; Trattamento fiscale.
Attività finanziarie e strumenti finanziari
Attività finanziarie = strumenti finanziari ? Gli strumenti comprendono un’ampia gamma di
attività finanziarie, ma escludono le attività non di mercato (non negoziabili): Depositi; Prestiti bancari.
Definizione di attività + ampia.
Come valutare ?
Le attività (passività) finanziare si valutano sulla base delle loro caratteristiche di:
Rendimento (costo); Rischio.
I CONTRATTI I CONTRATTI DI DI
DEPOSITODEPOSITO
I contratti di deposito
2 obiettivi sottostanti al contratto:
ottenimento di una remunerazione;
beneficio di alcuni servizi bancari;
2 tipi di deposito:
a risparmio = prevalgono obiettivi di
remunerazione;
monetario = prevalgono obiettivi di servizio.
I depositi a risparmioa risparmio
Destinati, per loro natura, ad accogliere il risparmio famigliare sottratto durevolmente al consumo;
Sono uno strumento ormai maturo della raccolta bancaria;
Rappresentano una frazione sempre più ridotta;
Rilevanza sul piano teorico per la comprensione delle nuove forme di raccolta durevole.
I depositi a risparmio
Sono regolati da disposizioni contrattuali che limitano la libera disponibilità delle somme ed esaltano la funzione di investimento;
Sono destinati ad accogliere il risparmio delle famiglie;
Possono essere previste norme che limitano la libertà dei depositanti per garantire la stabilità.
I depositi a risparmio
Si distinguono: depositi a risparmio ordinario libero; depositi a risparmio vincolati;
Comprovati da un documento: il libretto di deposito; viene consegnato al depositante e sullo stesso si annotano i versamenti ed i prelevamenti:
il libretto può essere: nominativo; al portatore.
I depositi a risparmio
Il libretto NOMINATIVO: risulta intestato ad un persona; è prevista una semplice procedura di ammortamento: la
semplice denuncia di furto o smarrimento blocca il conto; la procedura si svolge senza l’autorità giudiziaria;
in caso dissonanza tra scrittura del libretto e quella della banca, entrambi possono dimostrare l’errore nelle scritture effettuate sul libretto e chiederne la correzione;
il libretto non è trasmissibile; solo il credito può essere trasferito a titolo oneroso o gratuito con le formalità della cessione di credito = cambia intestazione il libretto.
I depositi a risparmio
Con il libretto AL PORTATORE:
il diritto a riscuotere spetta al possessore (art.1836 c.c.);
le banche sono obbligate a pagare il presentatore del libretto;
la procedura di ammortamento è più complessa: chi lamenta furto o smarrimento deve ricorrere all’autorità giudiziaria;
In caso dissonanza tra scrittura del libretto e quella della banca, il credito è in ogni caso quello risultante dal libretto;
il trasferimento avviene con la semplice consegna.
I depositi a risparmio
Si osservi che in ragione di quanto visto: i libretti nominativi consentono di appoggiare sul
deposito operazioni che, per essere portate a termine, non richiedono la presenza fisica allo sportello; inoltre gli accreditamenti possono essere alimentati da contante, A.B., A.C. e da versamenti periodi di stipendi, pensioni, ecc.;
i libretti al portatore sono alimentati dalle sole operazioni che comportano la presenza fisica del depositante; possono essere alimentati solo da versamenti in contanti.
I depositi a risparmio
Gli interessi sono determinati su un conto individuale di deposito; l’annotazione si effettua alla prima occasione utile;
La valuta è la data a partire dalla quale la somma frutta (o smette di fruttare) interessi;
La capitalizzazione è generalmente annuale.
I depositi a risparmio liberi
Elemento caratteristico: un certo vincolo alla libertà d’azione teso a far sì che non vi affluiscano fondi diversi dal risparmio famigliare sottratto al consumo;
In tal senso: i versamenti sono liberi (non esistono norme
restrittive né per i singoli versamenti né per l’ammontare complessivo del libretto; eccezione per i l. al portatore);
tradizionalmente i prelevamenti subivano vincoli in termini di:
giorni di preavviso; perdita di valuta.
ora tali vincoli sono superati.
I depositi a risparmio vincolati
Il cliente si impegna a non eseguire prelevamenti prima di un certo termine;
Difficilmente però il rimborso viene rifiutato;
Nel caso di rimborso anticipato si stima: montante - interessi al tasso creditore + spread (es.2%)
2 tipologie: a scadenza determinata: la durata è fissata al
momento del deposito; a scadenza indeterminata con preavviso
reciproco: la durata è libera; il prelievo può avvenire dando un preavviso.
I depositi a risparmio vincolati
I depositi a risparmio vincolato possono offrire una remunerazione superiore. Ciò dipende:
dalla congiuntura; dalle alternative confrontabili;
La capitalizzazione può essere: alla scadenza del vincolo; in ogni caso al 31/12 di ogni anno;
Il rinnovo può essere tacito se non si preleva entro 15 giorni dalla scadenza (fissata o comunicata);
I versamenti successivi al primo (se a scadenza determinata) possono essere:
con parifica del vincolo; senza parifica del vincolo.
I depositi a carattere monetarioa carattere monetario
Il deposito si caratterizza per la disponibilità a vista;
può svolgere sia funzioni di investimento che funzioni di strumento di pagamento;
Tipicamente è il conto corrente (c/c); esistono anche conti corrente specializzati.
I conti correnti di corrispondenza
La banca si impegna a svolgere tutti quegli incarichi e quelle operazioni che, nei limiti contrattuali e di uso, le saranno affidati dal cliente come :
pagamenti a terzi; riscossione di crediti cambiari ed ordinari; giroconti; ecc.
Il conto non funziona quindi per le sole operazioni di cassa;
I conti correnti di corrispondenza
Natura giuridica: è un particolare tipo di contratto caratterizzato da due elementi: il deposito; il mandato.
Interessi: in alcuni Paesi non è prevista la remunerazione; variano in funzione della giacenza media, ma
anche in ragione della forma contrattuale delle parti e dei servizi offerti;
Chi apre un c/c deve depositare la propria firma: speciment.
I conti correnti di corrispondenza
Il conto corrente può essere:
c/c a firme congiunte: ogni disposizione data alla banca deve essere sottoscritta dalle 2 (o più) persone intestatarie del conto;
c/c congiunto a firme disgiunte: il c/c è intestato a 2 (o più) persone le quali hanno separatamente la facoltà di compiere operazioni.
I conti correnti di corrispondenza
Il c/c svolge una funzione essenzialmente monetaria: rende agevole ed economico il regolamento degli scambi (riveste la funzione di moneta scritturale);
La valuta delle operazioni. Solitamente: accreditamenti: sono successivi alla data
dell’operazione; addebitamenti: sono precedenti alla data
dell’operazione.
MOTIVO: le somme depositate non possono trovare immediato impiego fruttifero; le somme prelevate sono idealmente distolte dall’impiego fruttifero qualche giorno prima del giorno di prelevamento.
I conti correnti di corrispondenza
La chiusura del conto può essere fatta in qualsiasi momento per iniziativa della banca o del correntista;
All’atto di ogni liquidazione, oltre agli interessi, vengono addebitate al cliente anche le spese e le commissioni;
Di particolare rilievo la commissione di massimo scoperto (CMS): la CMS ricorre quando il conto presenta saldi
negativi; la commissione si applica sul massimo scoperto
del periodo.
I conti correnti di corrispondenza
La banca deve inviare periodicamente:
un estratto conto: riepilogativo delle operazioni compiute;
un staffa: per il calcolo degli interessi; le operazioni sono ordinate per valuta; in tal modo è possibile determinare separatamente l’importo e la durata dei saldi che si formano per effetto delle valute;
Il calcolo degli interessi viene effettuato direttamente sui saldi che si formano. Il metodo di liquidazione degli interessi è denominato “metodo scalare amburghese”.
I conti correnti di corrispondenza
Dopo avere ricevuto i due documenti contabili e riscontratane la regolarità, il cliente dovrebbe inoltrare alla banca il suo benestare;
In realtà, è convenuto che la documentazione inviata si intende approvata se il cliente non oppone reclamo entro 60 giorni;
Il conto corrente ed il calcolo degli interessi
Il c/c è semplicemente l’insieme dei rapporti di debito e di credito che intervengono tra il correntista e la banca, ossia l’insieme dei movimenti in dare (prelievi) ed in avere (versamenti), ordinati per data di effettuazione;
Il periodo di capitalizzazione per gli interessi è in genere l’anno;
La legge di capitalizzazione applicata alle disponibilità ed agli scoperti di c/c è quella dell’interesse semplice;
Considerando la successione dei saldi di c/c, ciascuno di essi risulta fruttifero di interessi per i giorni in cui il saldo rimane invariato.
I TITOLII TITOLIDIDI
STATOSTATO
I titoli di Stato
Si distingue tra titoli: A breve termine; A medio-lungo termine.
Si distinguono inoltre: Buoni Ordinari del Tesoro (B.O.T.); Certificati del Tesoro zero coupon (C.T.z.); Buoni del Tesoro Poliennali (B.T.P.); Certificati di Credito del Tesoro (C.c.T.).
I BOT
Titoli a breve termine, tre scadenze diverse: 3, 6, 12 mesi;
Titoli zero coupon: l’interesse deriva dalla differenza tra prezzo di emissione e prezzo di rimborso;
Taglio minimo = 1000 euro; Emissione quindicinale con asta competitiva: il prezzo
pagato da ogni aggiudicatario corrisponde al prezzo dallo stesso offerto al momento della sottoscrizione;
Per l’emissione il Tesoro fissa la quantità, non il prezzo; Si soddisfano integralmente le domande ai prezzi più
elevati; Esistono meccanismi di controllo, come il prezzo di
esclusione.
I CTz
Titolo al portatore, a 18 e 24 mesi; Strumento oltre il breve termine; Taglio minimo: mille euro; Il CTz è privo di cedola di interesse: l’interesse è la
differenza tra prezzo di emissione e prezzo di rimborso;
Viene emesso con il sistema dell’asta marginale: il prezzo di aggiudicazione è uguale per tutti;
L’assegnazione avviene al prezzo finale di aggiudicazione più basso fra quelli proposti dagli aggiudicatari.
I BTP
Titoli a medio-lungo termine; Titoli a tasso fisso con cedola prestabilita al
momento dell’emissione; Quattro scadenze: 3,5, 10 e 30 anni; Taglio minimo: mille euro; Emissione con l’asta marginale senza indicazione
del prezzo base; Interessi corrisposti semestralmente e
posticipatamente a mezzo cedole.
I CcT
Titoli a medio-lungo termine: durata pari a 7 anni; Taglio minimo: mille euro; Emessi con asta marginale; Sono titoli a reddito fisso a tasso variabile; Gli interessi sono indicizzati, posticipati, con cedole
semestrali; Indicizzazione al rendimento lordo dei Bot a sei
mesi, maggiorato di uno spread; Indicizzazione delle cedole e dello scarto tra prezzo
di emissione e valore di rimborso.