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Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIII - N. 220 - GIUGNO 2013 MISANO ADRIATICO - L’appun- tamento italiano con il Truck Racing, che tradizionalmente fa tappa al circuito di Misano Adriatico, è ormai entrato a far parte degli eventi clou del mondo dell’autotrasporto. Tra i big presenti con il proprio im- portante stand si è segnalata an- cora una volta Man. L’occasio- ne era dunque di quelle propizie per organizzare un’intervista con Giancarlo Codazzi, Chief Executive Officer di Man Truck & Bus Italia, che incontriamo la sera del sabato a Cattolica. Test svolti per sette anni su 500 veicoli e per 10 milioni di chilometri, motori Euro 6 con garanzia di affidabilità e bassi consumi. Mancano poche settimane alla vernice delle nuove gamme pesanti Renault Truck, nuove gamme per grandi ambizioni per la Losanga, che con esse ritiene di superare un impor- tante traguardo: offrire ai trasportatori mezzi che soddisfano il duplice obietti- vo di ridurre i consumi e investire per il futuro. A fronte di tale attesa per le nuove gamme incontriamo Bruno Blin, da gennaio Presidente Renault Trucks. A PAGINA 3 Dopo avere ricoperto importanti incarichi in Sudamerica per Scania, Christo- pher Podgorski è tornato in Europa per assumere da gennaio la carica di Se- nior Vice President Trucks, Franchise & Factory Sales. Dal 2003 al 2010, Podgorski è stato infatti Amministratore delegato di Scania Sales & Service Business Unit Brazil e ha diretto la divisione Franchise & Factory Sales Ope- rations in America Latina tra il 2010 e il 2012. Classe 1955, in Scania dal 1998, incontriamo Podgorski presso il Centro Prove Scania a Södertälje. A PAGINA 4 Fiat Professional rafforza la sua immagine Trap è il nuovo ambasciatore Blin: “Svolta epocale per la Renault Trucks” Podgorski: “Scania non teme alcun avversario” Lo stato dell’arte di due grandi aziende attraverso le interviste ai big IL M ONDO DEI TRASPORTI Agenzia Stampa IL MONDO DEI TRASPORTI IN DIRETTA www.ilmondodeitrasporti.com Mercedes-Benz L’Arocs pronto alle grandi sfide in cava Zola a pagina 14 A pagina 5 TORINO - Chi non ricorda la storica conferenza stampa in tedesco di Giovanni Trapattoni ai tempi del Bayern di Mona- co? Era il marzo 1998 e il Trap usò per una conferenza stampa importante un tedesco “mac- cheronico” ma efficace. Un ita- liano, semplice nei modi e nel linguaggio, osava con forza, dall’alto della sua competenza, invitare i calciatori della squa- dra a fare quello che erano chiamati a fare: giocare bene, fare i professionisti, essere una squadra.Quella conferenza stampa è diventata leggendaria. Campanella a pagina 36 DÜSSELDORF - Nell’enorme cava Rheinkalk provato il nuovo campio- ne della Stella per i lavori sui terre- ni difficili. Volvo Trucks FE e FL si rinnovano per servire meglio Basilico a pagina 8 GÖTEBORG - I modelli leggeri della Casa svedese vantano ora una migliore guida a beneficio dell’utilizzo in ambito urbano. Daf Trucks Starace: “Segnali forti contro la crisi” Lanza a pagina 18 Prina a pagina 20 MISANO - Anche in periodi di diffi- coltà del mercato, Daf Trucks regi- stra risultati comunque lusinghieri. È il pensiero di Paolo Starace. Iveco Stralis Migliore qualità della vita a bordo TORINO - Le qualità dell’ammira- glia torinese non sono solo tecnolo- giche ma anche sotto il profilo di comfort e sicurezza per l’autista. MAN TRUCK & BUS ITALIA Codazzi a ruota libera su mercato, Man e problematiche dell’Unrae

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00 Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXIII - N. 220 - GIUGNO 2013

MISANO ADRIATICO - L’appun-tamento italiano con il TruckRacing, che tradizionalmente fatappa al circuito di Mi sanoAdriatico, è ormai entrato a farparte degli eventi clou delmondo dell’auto tra spor to. Tra ibig presenti con il proprio im-portante stand si è segnalata an-

cora una volta Man. L’occa sio -ne era dunque di quelle propizieper organizzare un’inter vi stacon Giancarlo Codazzi, ChiefExecutive Officer di Man Truck& Bus Italia, che incontriamo lasera del sabato a Cattolica.

Test svolti per sette anni su 500 veicoli e per 10 milioni di chilometri, motoriEuro 6 con garanzia di affidabilità e bassi con sumi. Mancano poche settimanealla vernice delle nuove gamme pesanti Renault Truck, nuove gamme pergrandi ambizioni per la Losanga, che con es se ritiene di superare un impor-tante traguardo: offrire ai tra sportatori mezzi che soddisfano il duplice obietti-vo di ridurre i consumi e investire per il futuro. A fronte di tale attesa per lenuove gamme incontriamo Bruno Blin, da gennaio Presidente Renault Trucks.

A PAGINA 3

Dopo avere ricoperto importanti incarichi in Sudamerica per Scania, Christo-pher Podgorski è tornato in Europa per assumere da gennaio la carica di Se-nior Vice President Trucks, Fran chise & Factory Sales. Dal 2003 al 2010,Podgorski è stato infatti Amministratore delegato di Scania Sales & ServiceBusiness Unit Brazil e ha diretto la di visione Franchise & Factory Sales Ope-rations in America La tina tra il 2010 e il 2012. Clas se 1955, in Scania dal1998, incontriamo Podgorski presso il Centro Prove Scania a Södertälje.

A PAGINA 4

Fiat Professional rafforza la sua immagine

Trap è il nuovo ambasciatore

Blin: “Svolta epocaleper la Renault Trucks”

Podgorski: “Scania nonteme alcun avversario”

Lo stato dell’arte di due grandi aziende attraverso le interviste ai big

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

Agenzia Stampa

IL MONDO DEI TRASPORTIIN DIRETTA

www.ilmondodeitrasporti.com

Mercedes-Benz

L’Arocs pronto allegrandi sfide in cava

Zola a pagina 14

A pagina 5

TORINO - Chi non ricorda lastorica conferenza stampa intedesco di Gio vanni Trapattoniai tempi del Bayern di Mona-co? Era il mar zo 1998 e il Trapusò per una conferenza stampaimportante un tedesco “mac-cheronico” ma efficace. Un ita-liano, semplice nei modi e nellinguaggio, osava con forza,dal l’al to della sua competenza,invitare i calciatori della squa-dra a fare quello che eranochiamati a fare: giocare bene,fare i professionisti, essere unasquadra.Quella conferenzastampa è diventata leggendaria.

Campanella a pagina 36

DÜSSELDORF - Nell’enorme cavaRheinkalk provato il nuovo campio-ne della Stella per i lavori sui terre-ni difficili.

Volvo Trucks

FE e FL si rinnovanoper servire meglio

Basilico a pagina 8

GÖTEBORG - I modelli leggeridella Casa svedese vantano orauna migliore guida a beneficiodell’utilizzo in ambito urbano.

Daf Trucks

Starace: “Segnaliforti contro la crisi”

Lanza a pagina 18 Prina a pagina 20

MISANO - Anche in periodi di diffi-coltà del mercato, Daf Trucks regi-stra risultati comunque lusinghieri.È il pensiero di Paolo Starace.

Iveco Stralis

Migliore qualitàdella vita a bordoTORINO - Le qualità dell’ammira-glia torinese non sono solo tecnolo-giche ma anche sotto il profilo dicomfort e sicurezza per l’autista.

MAN TRUCK & BUS ITALIA

Codazzi a ruota libera su mercato,Man e problematiche dell’Unrae

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3Protagonisti N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

ci sarà un’in ver sione di tenden-za... di certo la co sa più impor-tante è quella di essere flessibilie poter reagire a ogni cambia-mento dell’econo mia. Ci auspi-chiamo che la ripresa arrivi abreve, ma non sia mo ancora ingrado di dare una risposta. Iprimi lavori sono cominciati seio sette anni fa, ma già allora sitenevano come pun ti fermi at-torno a cui fare lo svi luppo al-cuni elementi: il con sumo dicarburante, bassi co sti di manu-tenzione, costi o pe rativi del vei-colo, variabili che con il temposono diventate an cora più fon-damentali per l’economia di uncliente. Ma era no già i capisaldiattorno a cui si sviluppava ilprogetto”.

Sicuramente la storia piùrecente di Renault Trucks èstata segnata dalla gestione diStefano Chmielewski: in chemodo ha raccolto questa ere-dità e co me essa sta segnandola sua gestione?

“I cicli di una multinazionaledi un gruppo come il nostro so -no cicli mol to lunghi: quelloche è stato deciso anni fa dalPre sidente, quello che vediamoog gi sviluppato in termini dipro dotti e di servizi ha lasciatouna forte eredità. Adesso quelloche intendo fare è proseguiresulla stes sa direzione ma appor-tando uno stile personale, che èmolto orientato a creare unteam, a far sì che attorno albrand di Renault Trucks tutta lapopolazione dell’azienda vadanella stessa direzione e sia or-

PAOLO ALTIERIMISANO ADRIATICO

Test svolti per sette anni su 500veicoli e per 10 milioni di chi-lometri, motori Euro 6 con ga-ranzia di affidabilità e bassicon sumi. Mancano poche setti-mane alla vernice delle nuovegamme pesanti Renault Truck,nuove gamme per grandi ambi-zioni per la Losanga, che cones se ritiene di superare un im-portante traguardo: offrire aitra sportatori mezzi che soddi-sfano il duplice obiettivo di ri-durre i consumi e investire peril futuro. A fronte di tale attesaper le nuove gamme affrontia-mo con Bruno Blin, dal 1° gen-naio di quest’anno Presidenteglo bale Renault Trucks, le prin-cipali tematiche del settore. Il“Truck Racing Champioship”di Misano è l’oc casione per co-noscere meglio un managercompetente e determinato quan-to grintoso e brillante.

Come si sen te il Presidentedi una grande azienda alla vi-gilia del lancio di una gammadi prodotti che segna sicura-mente una svol ta nella vita diRenault Trucks?

“Si sente molto eccitato per-ché è un progetto che compren-de il rinnovamento di tutta lagamma, è una svolta epocale inun momento molto importateper Renault Trucks, momenti diquesto tipo accadono ogni 20-30 anni: sono molto eccitato masoprattutto molto fiducioso per-ché i clienti che hanno provato iveicoli in questi mesi hannodato dei riscontri molto positi-vi”.

In particolare quali sonogli elementi che distinguonola nuova gamma, pesante so-prattutto?

“Dobbiamo aspettare l’11giu gno... Abbiamo disegnato inostri veicoli attorno all’esigen-za dei clienti, alla fine presente-remo degli strumenti di lavorodisegnati apposta per risponde-re alle loro esigenze di traspor-to, alle loro necessità”.

Il debutto della nuova gam -ma Renault avviene in un pe-riodo purtroppo ancora dicrisi. Qual’è la sua valutazio-ne su que sta crisi, continueràancora? Quando questagamma è stata pensata e pro-gettata non c’era la crisi: inuovi mezzi tengono contodella crisi e delle nuove e si-genze dei trasportatori che es -sa porta con sé?

“Mi piacerebbe a ve re la sferadi cristallo per poter dare unari sposta relativamente ai ciclidel l’economia: sa pere quando

goglio di appartenenza del no-stro marchio. In questi annil’azienda si è focalizzata sullaricerca, nello sviluppo, nel de-sign dei nuovi prodotti. Ora lafase che devo affrontare, la faseoperativa è quella di venderequesti veicoli, vendere veicoli eservizi e far sì che l’organizza-zione sia completamente dedi-cata a ciò”.

Qual è il suo approccio allarealtà dei truck: si sente untecnico o un commerciale?

“Ci stia mo trasformandosempre di più alla ricerca dinuo vi business: i nostri partner,i nostri clienti a loro volta gesti-scono le aziende come se fosse-ro dei clienti di profitto. L’e vo-luzione è di essere orientati ver -so la vendita e soprattutto esse-re vicini ai nostri clienti. Il miobackground? Io arrivo dal l’in-dustria, sono stato responsabilede gli acquisti del grup po con unfat turato di 13 miliardi di euro.Per fare questo non occorronocondizioni tecniche quantopiut tosto attitudini commerciali,per acquistare al giusto prezzo ivari componenti, le varie parti.La nostra compagnia deve avereun approccio globale nel com-prare bene, costruire bene, pro-gettare bene, vendere bene, as-sistere bene i clienti”.

Oggi per un’azienda il pro-blema più grosso è quello disostenere la rete: come simuove la rete Renault Trucksin questo periodo di difficol-tà?

“In questo momento stanno

sof frendo i concessionari mastia mo soffrendo tutti, essendomes si sotto pressione. Nono-stante ciò stiamo facendo deifor ti investimenti sotto i varipun ti di vista, sugli stabilimentie sul personale: questo presup-pone un forte controllo sui co -sti, un approccio sistematico al -le diverse problematiche. Èquel lo che chiediamo e sugge-riamo alle nostre concessionariedi fare”.

Se fosse un imprenditoreinvestirebbe in una concessio-naria oggi?

“Dipende come, dipende daquanto denaro si dispone... È unmomento difficile come abbia-mo detto, alla fine il ragiona-mento è: bisogna essere creati-vi, pragmatici e soprattutto ave -re la capacità di pensare ancheoltre, tro vare soluzioni, lavorarein di rezioni verso le quali primanon si operava”.

Come ci dobbiamo imma-ginare i rapporti tra RenaultTrucks e Volvo Trucks perl’immediato futuro?

“Facciamo parte dello stessogruppo e questo è indiscutibile,ma ognuno mantiene una pro-pria identità sia dal punto divista commerciale sia dal puntodi vista del marchio. All’interno

del gruppo Volvo ci sono cin-que marchi operanti in diversisettori, in diverse aree geografi-che ma ognuno di questi ha unasua collocazione ben precisa siaa livello di prodotto che a livel-lo di brand”.

Qual è la strategia di Re-nault Trucks a livello mondia-le oggi?

“Abbiamo parecchie oppor-tunità di fronte a noi, abbiamodel le aree in cui c’è un poten-ziale di crescita molto alto, so -no l’area sub-sahariana piutto-sto che la Russia piuttosto cheil Sud A me rica in cui siamo benposizionati sia per tradizionesia per il prodotto che abbia-mo”.

Una sua valutazione sullapartecipazione di RenaultTrucks al Truck Racing.

“È una fantastica opportunitàper essere presenti e far vedere inostri prodotti, ma soprattuttocondividere la passione che ab-biamo per i camion, che i nostriclienti hanno per i camion. Inun ambiente come questo è pos-sibile stare insieme e condivide-re la passione: è il posto miglio-re, l’occasione migliore dovepoter organizzare anche delleat tività: la finale dell’OptifuelChallenge è un modo per pre-

sentare i nostri valori ed esserevicini ai nostri clienti. Poi c’èun contenuto tecnologico che èmolto importante: attraverso lecompetizioni si possono svilup-pare nuove tecnologie, nuovesoluzioni che poi saranno appli-cate nella vita quotidiana diogni trasportatore, sia in terminidi prodotto che in termini diservizi”.

Le spedizioni che sono sta -te organizzate nel passato gio-cano a favore di questo orgo-glio per il marchio: pensa diinventarsene qualcun’altra?

“In questo mo mento sia mocompletamente dedicati alTruck Racing, come abbiamodet to è un momento particolareeconomico. Il nostro impegnonel Truck Racing è molto im-portate e dobbiamo assoluta-mente concentrarci su quest’at -ti vità. Abbiamo un partner, unteam molto importante e l’o -biet tivo è dimostrare il nostrovalore, quindi vincere”.

Oggi il cliente del truckchiede un prodotto sofisticato:soprattutto i veicoli dedicatialle grandi flotte sono semprepiù sofisticati, più confortevo-li, più tecnologici. Ma oggi ilcliente è disposto a pagarequesto prodotto così ricco?

“Il nostro approccio nellosvi luppo della gamma è teso apro durre quello che vuole ilcliente, sia come imprenditoresia come autista. Nello sviluppodel prodotto abbiamo intervista-to, collaborato con le aziende,con i loro autisti per offrirequel lo che volevano. Il nostroo biettivo è dare valori aggiunti-vi ai clienti e far diventare (cheè un po’ il nostro slogan di lan-cio della nuova gamma) il vei-colo un centro di profitto”.

Quando era ragazzo avreb-be pensato che un giorno sa-rebbe stato Presidente di Re-nault Trucks?

“Quando sei all’interno diun’a zienda sogni di crescere ea vere sempre come miraggio iltop. Quello che mi ha contrad-distinto nel mio percorso è sta -to dare sempre il massimo,sem pre il meglio in ogni posi-zione. Finora nell’am bi to del-l’industria, adesso mi tro vo difronte nuove sfide che sonoquel le commerciali e l’o biet tivoè sempre quello di fare il me-glio e dare il massimo. La miafi losofia: non è importante qua -le posizione ricopri, ma quelloche fai e come lo fai”.

A colloquio con il nuovo Presidente di Renault Trucks

Nuove arminelle manidi Bruno Blin

Intervista

Bruno Blin, Presidente glo bale Renault Trucks

MANAGER GRINTOSO E

DETERMINATO, IL NEO

PRESIDENTE DELLA

LOSANGA È QUANTO

MAI DECISO A

SFRUTTARE AL MEGLIO

LE GAMME EURO 6.“L’OBIETTIVO È DARE IL

MASSIMO E LO STIAMO

FACENDO, PER VENDERE

PIÙ VEICOLI E SERVIZI E

SODDISFARE IN PIENO

LE RICHIESTE DEI

CLIENTI”.

Bruno Blin con Roberto Sterza (a sinistra) e Stefano Ciccone a Misano per l’appuntamento con il Truck Racing 2013.

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4 ProtagonistiN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

gruppo, l’interazione tra le di-verse funzioni, il dialogo tra lediverse aree che oggi interagi-scono molto di più rispetto aquello che si faceva anni fa. So -no stati eliminati gli sprechi equesta è diventata una buonapratica quotidiana. Prima di ap-provare un investimento ci sido manda molte volte se e per-ché vale la pena farlo. Un inve-stimento può sembrare una cosabuona da fare ma quel che con -ta ai fini decisionali non deveessere una semplice opinionepersonale: un investimento de veessere giustificato dal punto divista della resa economica e ciòsignifica certamente eliminaregli sprechi”.

Quali altri provvedimentidi razionalizzazione sono statiadottati per far fronte alledifficoltà del mercato?

“Da 15 anni Scania sta per-seguendo una precisa filosofiaorganizzativa e gestionale che èstata avviata con la produzionee l’introduzione dello ScaniaPro duction System. Più di re-cente è stata coinvolta anchel’or ganizzazione commercialedi dealer e officine con lo Sca-nia Retail System. Tutto questoè ormai parte integrante dell’at -ti vità di ogni persona che lavorain Scania: il focus è sul clientee sull’eliminazione degli spre-chi a ogni livello operativo del- l’a zienda”.

Qual è oggi, anche alla lucedella crisi del settore in Euro-pa, la strategia Scania neiconfronti della rete dei dea-ler?

“Ci stiamo focalizzando sul- l’e spansione dell’offerta del no-stro portfolio service per otti-mizzare la nostra performancein termine di efficienza e pro-duttività dell’officina. Basati suidati raccolti tramite ScaniaCommunicator, stiamo aggiun-gendo servizi connessi, come lapianificazione degli interventias sistenziali e la diagnostica inremoto. Con questi servizi cre-diamo di poter promuovere unasituazione win-win, con i clientiche aumentano la redditività delloro veicolo e i nostri dealerche hanno un’opportunità di farcrescere la loro quota di busi-ness nel service. La produttivitàdel dealer è la chiave del suc-cesso in tempi difficili!”.

Si sente di fare una previ-sione su come sarà l’an da -men to del mercato dei truckin Europa nel secondo seme-stre dell’anno?

“Quando abbiamo diffuso irisultati del primo quadrime-stre, abbiamo dichiarato checre diamo in una domanda più

PAOLO ALTIERISÖDERTÄLJE

Dopo avere ricoperto importan-ti incarichi in Sudamerica perScania, Christopher Podgorskiè tornato in Europa per assume-re da gennaio la carica di Se-nior Vice President Trucks,Fran chise & Factory Sales. Dal2003 al 2010, Podgorski è statoinfatti Amministratore delegatodi Scania Sales & Service Busi-ness Unit Brazil e ha diretto ladi visione Franchise & FactorySales Operations in AmericaLa tina tra il 2010 e il 2012.Clas se 1955, in Scania dal1998, incontriamo Podgorskipresso il Centro Prove Scania aSodertalje, in occasione dellapre sentazione e prova dellanuo va Streamline. Ben volen-tieri si presta a delineare gli ele-menti portanti della strategiatruck del Grifone.

Come si qualifica l’attualeoffensiva di mercato Scania?

“La soluzione vincente siaper Scania che per i clienti siba sa su una relazione di lungotermine con i clienti stessi, inte-grata nel loro business e che so-prattutto supporta la loro reddi-tività. Se oggi a causa della cri -si non vendiamo così tanti vei-coli come in passato, siamo tut-tavia in grado di fornire servizie soluzioni ai clienti perchépos sano continuare a utilizzarecon profitto i propri veicoli; ementre loro così facendo conti-nuano a essere profittevoli noitraiamo vantaggio da un’attivitàbasata sull’assistenza, sui ri-cambi e sul servizio in genera-le. Altre misure vincenti in tem -po di crisi sono quelle che at-tengono alla selettività nei pro-getti di ricerca e sviluppo; quel-li meno prioritari vengono ral-lentati o posticipati. A questoproposito va comunque fattauna precisazione: Scania è oggil’unico competitor ad avere unagamma completa di veicoli Eu -ro 6 con nove livelli di potenza.Siamo alla seconda generazionedi motori Euro 6 e ciò dimostrache la divisione ricerca e svi-luppo lavora egregiamente a di-spetto della crisi. E non c’è sol-tanto la disponibilità di motorima anche l’offerta di propulsorisu molteplici configurazioni perservire clienti con applicazionidiverse”.

Cosa è oggi Scania rispettoal 2008, vigilia di una crisianche nel settore dei trasportiche ormai dura da ben cinqueanni?

“Scania oggi è più forte, piùproduttiva e più efficiente. Lacrisi ha stimolato lo spirito di

sostenuta nella seconda partedel 2013. In effetti constatiamola presenza di segnali promet-tenti che vanno in quella dire-zione con un incremento deglior dini raccolti in Europa”.

Quali sono oggi i mercatiextra Europa dove Scania staottenendo i migliori risultati?

“I mercati latino-americaninel loro complesso e il Brasilein particolare, seguito da Argen-tina. In generale, osserviamouno sviluppo positivo in tut to ilcontinente americano e di con-seguenza abbiamo adattato lanostra produzione a rispondereprogressivamente alla domandain costante crescita”.

Quali le aree del mondodo ve Scania ha interessantimargini di sviluppo e cresci-

ta?“Siamo attualmente coinvolti

in una serie di promettenti atti-vità su mercati dove Scania tra-dizionalmente non era così atti-va. L’India è un esempio, la Ci -na un altro. Seguiamo il nostrotradizionale modus operandiquan do entriamo in nuovi mer-cati: ciò significa che ci assicu-riamo che i servizi e la logisticadei ricambi siano pienamenteoperativi prima di fare qualsiasipasso. Scania è anche attiva innuovi segmenti come quellomi nerario nei confronti del qua -le abbiamo deciso di costituireuna nuova business unit dedica-ta. Con questo sviluppo, credia-mo si poter promuovere la no-stra soluzione basata su un’of- ferta globale per i nostri clien-ti”.

Quando da gennaio ha as-sunto il nuovo incarico, qual èstata la sua prima preoccupa-zione?

“Sicuramente la preoccupa-zione principale è stata quelladella crisi in Europa. Ho presola guida del mercato brasilianonel 2003 quando si vendevano5mi la unità all’anno e l’ho la-sciato nel 2010 con 15.400 uni -tà anno. Venendo da questi nu-meri la situazione europea è su-bito apparsa abbastanza preoc-cupante, tenendo anche contoche nei primi due mesi dell’an -no c’è stato un ulteriore calodel 18 per cento del mercato.C’era però un pensiero di fondoa infondermi grande coraggio:la tradizionale immagine diSca nia di essere migliore intem po di crisi. Cosa significa?Bi sogna tener conto che in pe-riodi di crisi i clienti diventanopiù selettivi: quando si siedonointorno a un tavolo per contrat-tare l’acquisto di un veicolo,quel li più attenti vanno al di làdel semplice prezzo per discu-tere del costo totale di possessodi un veicolo; ed è qui che pos-siamo utilizzare le nostre armivincenti, basate su soluzioni,ser vizi ed economia operativadei prodotti. Alla fine di questiragionamenti, probabilmente ilcliente afferma che il prodottoScania è l’investimento miglio-re da fare”.

Negli ultimi due-tre anni iconcorrenti hanno rinnovatol’offerta della gamma pesantecon veicoli celebrati come ri-voluzionari. Scania ha le cartein regola oggi per controbat-tere al meglio questa offertadella concorrenza?

“Scania ormai da tempo haadottato una filosofia di miglio-ramento continuo del prodotto edi introduzione continua dellenovità. Filosofia che si contrap-pone all’idea del proporre da ungiorno all’altro una nuova seriedi veicoli. Quello che i nostriconcorrenti stanno facendo og -gi, ovvero adattare cabine e vei-coli all’Euro 6, noi l’abbiamogià fatto nel 2009 con il lanciodel la nuova Serie R con cabinae telaio adattato ai motori Euro6, che guarda caso sono arrivatiprimi sul mercato. Oggi ciò cipermette di non avere la neces-sità di rivoluzionare il prodottocome alcuni concorrenti stannofacendo. Concentrare l’intro du -zio ne di novità su una nuova se -

rie significa mettere di colpotante novità su strada con tantipunti interrogativi sul tappeto.Andando a introdurre innova-zioni in modo continuo nel cor -so del tempo noi proponiamo alcliente una serie di novità i cuibenefici possono essere diretta-mente riscontrabili e così facen-do il prodotto matura progressi-vamente. Se fossi un imprendi-tore del trasporto deciderei diinvestire in un veicolo nuovo icui risultati pratici ancora nonsi sanno o in una tecnologiapro vata e collaudata su stradanel tempo? Noi garantiamo chela seconda opzione è la miglio-re. Grazie a questa filosofiapro duttiva abbiamo lanciato loStreamline che garantisce un ri-sparmio di carburante fino all’8per cento. Un prodotto all’al tez -za dei concorrenti e che è desti-nato a essere il nuovo riferi-mento del settore”.

Nel lungo processo evoluti-vo di Scania Streamline dal1991 al 2013, qual è stata latap pa più significativa dellosviluppo gamma?

“Sono numerose le pietre mi- liari che Scania ha segnato conla sua gamma pesante fino al-l’attuale Streamline. Al fon do ditutto c’è la constatazione del-l’avere sviluppato una piattafor-ma motori che copre tutti i livel-li di emissioni da Euro 3 a Euro6. Il cuore della piattaforma mo-tori è la stessa. È stata questauna decisione dal punto di vistastrategico davvero importante.Questo è anche legato al fattoche ci facciamo tutto in casa,come per esempio i cam bi. Que-sto fa si che possiamo a ve re ilcontrollo di ogni componente eil software di gestione lo produ-ciamo in casa. Uno dei grandielementi di miglioramenti con-nessi alla seconda generazionedi motori Euro 6 è legato a que-sto. E questo lo possiamo fareperché abbiamo tutto lo svilup-po in casa; altri che non hannoquesto e che esternalizzano,chiedono l’in tervento di un for-nitore e ster no. In passato non ciaffidavamo a un solo fornitoredi sistemi di iniezione, ne ave-vamo due: Bosch e Cummins.Per a ve re la soluzione unica do-vevamo svilupparla in casa. Ecosì è stato fatto”.

Nella strategia di sviluppodel prodotto Scania è ipotiz-zabile un allargamento dellagamma verso il basso?

“Ci possono essere spazi dimanovra perché sono grandi lepotenzialità insite nel nostrosistema modulare attuale, cheha permesso per esempio almercato brasiliano, che fino adue an ni fa era assente dal set-tore distribuzione, di realizzareveicoli idonei. Solo nel secon-do anno trascorso dall’intro du -zio ne della classe distribuzionese ne vendevano già 2.500unità”.

Quali sono i rapporti traScania e Man, sul piano dellosviluppo dei prodotti e delladistribuzione, all’interno delGruppo Volkswagen, e comepotrebbero evolversi nell’im-mediato futuro? Quali siner-gie si possono perseguire?

“I valori del brand sono perScania così preziosi che nonverranno mai messi in gioco.Tuttavia, la cooperazione po-trebbe essere proficuamentecon dotta in aree come acquisti,sistemi Informatici, etc.. Perquando riguarda le attività lega-te alla vendita e al service, noisiamo e continueremo a esseresemplicemente dei competitors:questo contribuirà a preservarele nostre rispettive brand identi-ties”.

Come se lo immagina il ca-mion del futuro?

“Molto dipenderà da come e -volveranno le infrastrutture equali saranno le decisioni av-vallate da governi e istituzionipolitiche. Ci sono però già deitrend chiari, come la crescenteurbanizzazione che comportal’aumento della concentrazionedella popolazione in grandi areeurbane che farà si che il dieselavrà un ruolo importante anchese non sarà sicuramente l’unicasoluzione in termini di carbu-rante. Ci saranno infatti combu-stibili alternativi come il gas,settore in cui Scania vanta ilbench mark sul mercato perqua lità ed efficienza dei motoriEuro 6. Ci sono anche l’etanoloe il biodiesel. Soluzioni cheSca nia ha già disponibili. A piùlungo termine posso dire cheprobabilmente verrà data piùimportanza ai veicoli ibridi o atrazione completamente elettri-ca. A quale velocità questo pro-gresso si concretizzerà è diffici-le dirlo, ma un’elettrificazionedei veicoli probabilmente av-verrà. L’altro argomento chemeriterà l’attenzione e la rifles-sione da parte di chi dovràpren dere decisioni è quello diavere veicoli con un maggiorecarico utile, il che si traduce inmeno veicoli circolanti, minoriconsumi e minor impatto am-bientale”.

Se lei fosse imprenditore,investirebbe oggi in una con-cessionaria?

“Certamente. Come privatolo farei. Ed è ufficialmente nel -la mia agenda per il futuro. Pe-raltro l’ho già fatto nel passatoin un altro ambito aziendale. Ilmotivo è che avere una conces-sionaria equivale ad avere ilcon tatto diretto con il cliente,tradurre le parole in fatti e mi-surarsi con la quotidianità deiprofessionisti del trasporto. Equesto genera soddisfazione”.

Che tipo di saudade le è ri-masta venendo via dal Brasi-le?

“Ho nostalgia di mia figlia edi mio figlio che sono ancora inBrasile. Per fortuna però ilpros simo anno torneranno quiin Europa”.

Christopher Podgorski, Senior Vice President Trucks, Franchise & Factory Sales di Scania

Step by stepsulla stradadell’innovazione

LA SOLUZIONE

VINCENTE SIA PER

SCANIA CHE PER I

CLIENTI SI BA SA SU UNA

RELAZIONE DI LUNGO

TERMINE CON I CLIENTI

STESSI, INTEGRATA NEL

LORO BUSINESS E CHE

SOPRATTUTTO

SUPPORTA LA LORO

REDDITIVITÀ.

Intervista

Christopher Podgorski, da gennaio 2013 Senior Vice PresidentTrucks, Fran chise & Factory Sales di Scania

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5Protagonisti N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

LINO SINARIMISANO ADRIATICO

L’appuntamento italiano con ilTruck Racing, che tradizional-mente fa tappa al circuito diMi sano Adriatico, è ormai en-trato a far parte degli eventiclou del mondo dell’auto tra -spor to. Un weekend di competi-zioni, passione, tecnologia, pia-cere di stare insieme come inuna grande famiglia. Anche peril 2013, sulle sponde dell’A -dria tico sono arrivati in tanti pervedere da vicino i bolidi truckin gara ed entrare in contattocon costruttori e veicoli. Tra ibig presenti con il proprio im-portante stand si è segnalata an-cora una volta Man. L’occa sio -ne era dunque di quelle propizieper organizzare un’inter vi stacon Giancarlo Codazzi, ChiefExecutive Officer di Man Truck& Bus Italia, che incontriamo lasera del sabato a Cattolica, ap-pena rientrato da Firenze doveaveva partecipato ad un conve-gno nel corso del qua le erastato ben impressionato dal l’in-tervento di Francesco Mo racedi Future Concept. Sia mo sedu-ti al tavolino di un bar del cen-tro per un aperitivo, quan dometto in funzione il registrato-re.

Dottor Codazzi, che signifi-cato ha la presenza Man alTruck Racing di Misano?

“Da parecchio tempo Manpartecipa alla competizione in-ternazionale con propri veicoli,crede in questa competizione enella qualità del suo prodotto.Per noi è anche una piacevoletradizione la presenza a MisanoAdriatico, che è senza dubbiouna delle tappe più importantidel circuito europeo del TruckRacing”.

Questo evento è anche oc-casione per coinvolgere clientie Rete, per appassionarsi e vi-vere due giorni nel clima pro-prio di una grande famigliacome intende essere Man...

“Il camion, oltre che rappre-sentare un eccezionale strumen-to per trasportare merci da unluo go a un altro, rappresenta lapassione per chi lo guida, perchi lo possiede e per tutto ilmon do che gira intorno a esso.E questa è una manifestazionenella quale, in vari modi, si rap-presenta la passione intorno aque sto mondo: alcune case pre-sentano i propri prodotti perso-nalizzati, altre la propria tecno-logia, altre ancora vogliono ma-nifestare ai propri clienti la pro-pria superiorità tecnica o pas-sionale. Man è presente con ungrande stand ed è pronta ad ac-cogliere gli appassionati che aMan sono affezionati e ci cre-dono sia dal punto di vista tec-nico che passionale”.

Oggi più che mai, nellapro spettiva dell’introduzionedella nuova normativa anti-emissioni, tutti i costruttori

puntano l’attenzione sullenuo ve gamme Euro 6. Manco me si presenta a questogrande appuntamento cherap presenta una svolta sulpiano commerciale?

“Man è sempre stata all’a van -guardia della tecnica del pro dot-to e dell’evoluzione dello stesso.Già da diversi anni sono partitida noi lo studio e il processo diimplementazione del l’Euro 6,Man lo ha già presentato a fine

2012 e in Italia nella primaveradel 2013. Offriamo tutta la gam -ma in regola con la nuova nor-mativa, dalla distribuzione allungo raggio trattori e al lun goraggio carri; ed entro breve an -che il cantiere. Quindi Man èpiù che pronta a gestire l’evo lu -zione di prodotto che comportal’introduzione dell’Euro 6”.

Secondo lei come si approc-cerà la clientela a questa real-tà che indubbiamente com-

porterà un aggravio dei co sti?La domanda per l’Euro 5sarà ancora importante neiprossimi mesi?

“Sicuramente l’Euro 5 è unprodotto eccellente sia per pre-stazioni che per consumi e affi-dabilità. L’Euro 6 garantisce lostesso livello di qualità e affida-bilità e chiaramente ha in sé an -che il costo di sviluppo del pro-dotto; il discorso vale per tutti icompetitor. In Italia, però, iclien ti potrebbero usufruire diun vantaggio: lo Stato ha ema-nato un provvedimento che do-vrebbe diventare a breve esecu-tivo e che prevede un contributoall’acquisto di un veicolo Eu ro6 da qui fino a fine anno. Quin-di, se prima pensavano chel’appuntamento obbligatoriodel primo gennaio 2014 per leim matricolazioni Euro 6 avreb-be segnato il decollo oggettivodell’Euro 6, l’introduzione dique sto incentivo potrà far anti-cipare l’evoluzione da Euro 5 aEu ro 6. Avremo certo clientiche richiederanno ancora moto-rizzazioni Euro5 ma ancheclien ti, soprattutto quelli che la-vorano in paesi esteri dove esi-stono agevolazioni per i veicolia basso impatto ecologico comeSvizzera, Austria e Germania,che saranno inevitabilmente o -rien tati verso l’Euro 6 anchegra zie all’eventuale incentivoall’acquisto”.

Dal punto di vista produtti-vo, come si è organizzata Manper far fronte alla domandadi veicoli Euro 5?

“A livello europeo siamo uncostruttore leader che ha un ele-vato grado di sviluppo sul mer-cato tedesco dove il prodotto abasse emissioni è sempre statoagevolato. Quindi Man è prepa-rata alle sfide ambientali e per-fettamente pronta a gestire l’ap-

puntamento con l’Euro 6 sia dalpunto di vista del prodotto siaper quanto riguarda i volumiproduttivi di Euto 5”.

Come valuta l’andamentodel mercato nel primo seme-stre? Quale potrebbe essere ilrisultato commerciale a livelloglobale e per quanto riguardaMan?

“In Italia, a fine aprile, ilmer cato ha registrato un totaledi 3.500 veicoli immatricolatiol tre le 6 tonnellate. La proie-zione sull’intero anno è di 10-11mila veicoli, quindi con unca lo del 15 per cento rispetto al2012. Man si impegnerà almas simo per mantenere le pro-prie posizioni attraverso un’of- ferta di prodotto di altissimo li-vello e una Rete ben organizza-ta”.

Come vede il secondo se-mestre 2013?

“Io sono per natura ottimistama senza dimenticare di essereanche realista. La storia ci inse-gna che ci sono periodi econo-micamente positivi e periodine gativi che durano anche mol -to tempo; mi aspetto dunqueche in tempi brevi arrivi unnuo vo periodo positivo. Mal-grado l’attuale congiuntura eco-

nomica negativa va tenuto pre-sente che le nuove conquistetec nologiche offrono vantaggitali che per un cliente è possibi-le coprire il costo di acquisto diun veicolo. Oggi rispetto al pas-sato sostituire un veicolo è unapreziosa opportunità”.

Oggi le maggiori difficoltàderivanti dal mercato in soffe-renza gravano sulle spalle deidealer. Cosa fa Man per darefiducia agli operatori?

“Dal 2008 l’Italia vive ilquin to anno di decrescita delmercato che manifesta un calosuperiore al 50 per cento. Sia -mo passati da 32mila a 11milaveicoli. Sicuramente è tutta lacatena distributiva a soffrirne.Per fortuna, ci sono le attività diassistenza che diventano sem-pre più importanti perché lavo-rano sul parco circolante fattodi veicoli che viaggiano e tra-sportano merci. Tutto questo èun punto a favore della Rete.Un concessionario oggi deveessere ben organizzato sia dalpunto di vista commerciale cheassistenziale, perché la partecommerciale deve affrontaremaggiori difficoltà”.

Avete perso dei concessio-nari in questo periodo?

“Alcuni concessionari si so -no sviluppati più nell’assistenzae stanno resistendo. Il mondodel l’automobile ci insegna: idea ler che hanno investito mol -to denaro negli anni fino al2009 in ambito immobiliare estrutturale soffrono più di altrinel sostenere il costo finanzia-rio dell’investimento”.

Un segnale di fiducia diMan per il mondo del tra-sporto è l’inaugurazione dellanuova sede italiana...

“Man è un’azienda tedescache produce principalmente inGermania ed esporta in tutto ilmondo. Crede nel mercato ita-liano, dove ha investito tantisoldi in passato e continua a in-vestire. La nuova sede è unmes saggio preciso: Man credeancora nel mercato italiano e vivuole investire lavorando sodoper dare al cliente il massimopossibile dei servizi. Questoanche attraverso la nuova sede,tecnologica, ecologica e a bassicosti gestionali. Una sede Euro6”.

Lei è anche Presidentedella sezione veicoli industria-li dell’Unrae. Quali sono leazioni che intende fare perportare all’attenzione delleIstituzioni la complessa realtàdei veicoli industriali verso laquale la politica non manife-sta grandi attenzioni?

“Desidero innanzitutto rin-graziare i miei colleghi del l’Un-rae, ovvero le altre case e ste recostruttrici di veicoli, per a ver-mi dato la fiducia. Sono certoche con loro supporto e consi-glio riusciremo a portare avantitematiche importanti per il no-stro settore, anche a beneficiodel nostro lavoro che è quel lo diproporre sul mercato veicoli ef-ficienti per il trasporto. Le pos-sibilità ci sono e an che le idee.Di recente abbiamo discussodel noleggio dei veicoli che inItalia non è possibile fare oltreun determinato tonnellaggiomentre all’estero è ben svilup-pato. Il noleggio di veicoli puòagevolare il trasporto con l’of-ferta di ulteriori servizi. Infatti,il noleggio copre necessità ditrasporto immediate e rispondea esigenze immediate di lavorodi un trasportatore. Su questolavoreremo per portare al tavolodelle Istituzioni questa opportu-nità. L’Unrae ha anche lavoratomolto sul fron te Euro 6, con ladiscussione in merito all’incen-tivo al l’ac quisto di cui parlava-mo pri ma”.

L’Unrae, in collaborazionecon il Ministero dei Trasporti,arriverà al punto di poterciconsentire di sapere quantiveicoli si vendono non dopootto mesi ma quasi in temporeale?

“La differenza è tra l’e mis -sio ne del foglio di via che dà ladata d’immatricolazione e i datiufficiali comunicati nel momen-to dell’emissione del libretto.Questo genera il ritardo del lacomunicazione del dato ufficia-le dopo mesi. È però una que-stione risolvibile tecnicamente.In altri settori automotive il pro-blema è già stato risolto e con-tiamo di agire in questo senso.Di fatto dico sempre: quando siemette il foglio di via a una de-terminata data, quella data èuna prova esistente. Quin di ba-sterebbe verificare la possibilitàdi utilizzare dati che per loronatura già esistono. Tra l’altro,all’estero non comprendono leragioni di questo nostro ritardoche oggi, con gli strumenti in-formatici in nostro possesso, ri-sulta veramente assurdo”.

MAN È SEMPRE STATA

ALL’A VAN GUARDIA

DELLA TECNICA DEL

PRO DOTTO E

DELL’EVOLUZIONE

DELLO STESSO. GIÀ DA

DIVERSI ANNI SONO

PARTITI DA NOI LO

STUDIO E IL PROCESSO

DI IPLEMENTAZIONE

DELL’EURO 6.

Giancarlo Codazzi, Chief Executive Officer Man Truck & Bus Italia

“Man pronta perla sfida Euro 6”

Intervista

Giancarlo Codazzi, Ceo di Man Truck & Bus Italia

“Man - dice Giancarlo Codazzi - è preparata alle sfide ambientali e perfettamente pronta a gestire l’ap puntamento con l’Euro 6”.

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6 ProtagonistiN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

circolante è relativamente an-ziano, con clienti molto attential prezzo. Ecco perché Man haprevisto che sia l’Italia uno deiprimi mercati in cui i ricambiEcoline siano lanciati. Il ruolodella Re te sarà fondamentale:in realtà, i ricambi rigenerati

esistono già da anni in com-mercio ma mai è stata predi-sposta la necessaria promozio-ne di una linea di prodottonuova con opportune attività dicomunicazione rivolte alla Retee al cliente finale”.

Avrà interesse il punto diassistenza a vendere il rigene-rato rispetto al nuovo origina-le visto che guadagnerà dimeno?

LINO SINARIMISANO ADRIATICO

Nel gruppo di dirigenti di ManTruck & Bus Italia presenti aMi sano Adriatico per la tappatricolore del Truck Racing 2013c’era anche Alessio Sani, AfterSa les Manager della filiale ita-liana del costruttore tedesco.Una preziosa occasione per fareil punto sulla nuova linea di ri-cambi rigenerati denominata E -co line che Man ha presentatoufficialmente l’anno scorso eche sta per essere lanciata inIta lia.

In cosa consiste l’offertaEcoLine?

“Ecoline è la nuova linea diricambi rigenerati di Man intro-dotta ufficialmente lo scorsoset tembre in occasione dello Iaadi Hannover, presentata in Italiaall’ultimo Transpotec di Veronae adesso ai nastri di partenza. Ilnome non è stato scelto a caso:Ecoline è una linea di ricambieconomica perché formata daricambi rigenerati che offriran-no vantaggi concreti ai clienti,e cologica in quanto i ricambi ri-generati garantiscono un impor-tante risparmio di materiaprima. La qualità è garantita dalmomento che questi ricambisono sottoposti a rigorosi pro-cessi di validazione da parte diMan e quindi a fronte di un in-dubbio vantaggio economico iclienti non subiranno alcunaperdita di qualità, la stessa pre-vista per i ricambi nuovi origi-nali.

Come si inseriscono nel l’of -ferta per il mercato italiano?

“Riteniamo che il mercato i -ta liano ne abbia bisogno: danoi una buona fetta di parco

“Ben venga l’officina che ècapace di vedere un ricambionuovo originale. Tuttavia, va te-nuto presente che in questo pe-riodo in cui i clienti sono allaco stante ricerca del migliorprezzo, per evitare che l’al ter -na tiva al rigenerato Man sia unricambio non originale Man,crediamo che il rigenerato Mansia una grande opportunità an -che dal punto di vista della fide-lizzazione della clientela. Il ri-generato non è un’alternativa alnuovo e qualcosa in grado dican nibalizzare il nuovo, ma unaconcreta opportunità per faredel business crescente e per farcrescere anche la quota del ri-cambio originale Man sul terri-torio. Abbiamo già iniziato laco municazione con la Rete enel le prossima settimane orga-nizzeremo attività di trainingfa ce to face: riteniamo infattiche la promozione che auspi-chiamo dalla nostra Rete debbaessere attiva e propositiva. Eco-line è un business aggiuntivo edi questo siamo certi. Il poten-ziale c’è tutto”.

Come è strutturata attual-mente la Rete Man?

“Contiamo su una ventina didealer con attività di vendita eas sistenza, ai quali si aggiungo-no un’ottantina di partner per lasola assistenza, che vuol dire 99officine distribuite sul territoriocon una maggior concentrazio-ne nel Nord Italia. Ne abbiamosette-otto specializzate solo peri bus e una cinquantina pertruck e bus insieme. È una Retein crescita, che ha inglobatoben sette nuove officine in unan no: si tratta di operatori chelavoravano già con altri brand eche hanno affiancato Man con

la precisa intenzione di incre-mentare il loro business per unamaggiore sostenibilità dei co -sti”.

Qual è la dimensione delpar co circolante Man in Ita-lia?

“Complessivamente contia-mo su 32-33mila pezzi tra trucke bus, con un’età media nonbas sa. È anche per questo moti-vo che nascono prodotti nuovicome Ecoline: il focus dei pros-

simi anni sarà prestare sempremaggiore attenzione anche eso prattutto a quei segmenti dianzianità con la prospettiva diraggiungere un più elevato li-vello di fidelizzazione del clien- te. Sempre più i clienti dob bia-mo andare a cercarli”.

Fatto 100 il fatturato ri-cambi, quali ambizioni aveteper la linea Ecoline?

“Parliamo di cifre importantiperché vedendo la struttura del

parco circolante italiano il po-tenziale è davvero alto. Vedre-mo a qualche mese dal lanciocome si evolverà questo nuovoapproccio che vogliamo portaresul mercato insieme alla nostraRete. Il potenziale c’è ancheper ché avremo un portafoglioprodotti che crescerà nel tempo.Ecoline è infatti un importanteprogetto internazionale suppor-tato dalla casa madre e destina-to a evolvere”.

Intervista

ECOLINE È UNA LINEA

DI RICAMBI

ECONOMICA PERCHÉ

FORMATA DA RICAMBI

RIGENERATI CHE

OFFRIRANNO VANTAGGI

CONCRETI AI CLIENTI,E COLOGICA IN QUANTO

I RICAMBI RIGENERATI

GARANTISCONO

UN IMPORTANTE

RISPARMIO DI

MATERIA PRIMA.

Alessio Sani, After Sales Manager di Man Truck & Bus Italia

“Ecoline, i ricambi del futuro”

IL MONDODEI TRASPORTI

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Alessio Sani, After Sa les Manager Man Truck & Bus Italia, fotografato a Misano Adriatico.

“In questo periodo in cui i clienti sono alla co stante ricerca del miglior prezzo, per evitare che l’al ter na tiva al rigenerato Man sia un ricambionon originale Man, crediamo che il rigenerato Man sia una grande opportunità an che dal punto di vista della fidelizzazione della clientela”.

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7Protagonisti N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

E Renault Trucks come sipone in questa realtà?

“Abbiamo una quota che adaprile si è attestata sul 6,2 percento nei veicoli industriali.Non abbiamo una grande pre-senza sui vei coli commerciali:ne vendiamo 500 più o meno.

Dal punto di vista italiano è unorgoglio dover moltiplicarequesta cifra per tre: in Italiasia mo molto ben piazzati suiveicoli commerciali. A ognimodo anche nel Regno Unitosiamo cresciuti: negli ultimianni avevamo il 4 per cento diquota di mercato, negli ultimiquattro an ni abbiamo avuto una

PAOLO ALTIERIMISANO ADRIATICO

Qualche mese fa lo abbiamoincontrato e intervistato nellesue vesti di Amministratore de-legato di Renault Trucks Italia.Il “Truck Racing Champio-ship” di Mi sano è l’occasioneper ritrovare Gino Costa apochi mesi dal suo nuovo inca-rico di numero uno di RenaultTrucks Inghilterra.

“Nessuna interferenza con lecose italiane ma ho semplice-mente accompagnato dei gior-nalisti inglesi, anche se mi famolto piacere respirare per unpaio di giorni l’aria della miaterra”.

Com’è stato il suo approc-cio con il mercato del RegnoUnito?

“Entusiasmante, eccitante,un poco preoccupante nono-stante i 34 anni di esperienzaappena compiuti nel mondo delcamion internazionale. Unpoco preoccupante per ché è unmercato all’avan guar dia, sicu-ramente si conferma un merca-to all’avanguardia in termini didinamicità, servizi, creatività,con correnzialità. Quin di biso-gna essere capaci di coprireuno spettro di attività con ri-sposte precise e puntuali”.

Di che numeri parliamo? “Anche lì ci sono pareri con-

trastanti su quello che sarà il2013. Per ora è un mercato cheha registrato il 15 per cento diveicoli industriali in meno ri-spetto ai 39mila del l’anno scor-so. Nella seconda par te dell’an-no ci si aspetta che finisca sui40mila veicoli industriali, piùle circa 1.200-1.300 unità del-l’Irlanda”.

crescita costate che intendiamoaccelerare con le nuovegamme”.

A proposito di nuove gam -me, come viene attesa in In-ghilterra questa nuova gene-razione di veicoli Renault?

“Con trepidazione e direicon un’attesa mag giore di quelche pensavamo: ci aspettavamoche le complicazioni e la diffe-renza di prez zo dell’Euro 6 cre-assero uno spostamento fortesul l’Euro 5, per contro invecel’attesa per la nuova gammapesante Renault Trucks, chetutti sanno essere molto inno-vativa, è già mol to forte e ab-biamo vari concessionari chestanno scalpitando per piazzaregli ordini”.

Ma pensa che quest’annola richiesta sarà ancora piùsul l’Euro 5 o in Inghilterrasono già pronti a pagarequalcosa in più per avere inmano il nuovo prodotto?

“Oggi no, la richiesta è sicu-ramente per l’Euro 5, non c’èe si genza di passare all’Euro 6per ché c’è pochissimo trafficointernazionale sui Paesi delCen tro Europa che incentivanol’Eu ro 6. Però c’è più propen-sione all’innovazione speri-mentale, per cui c’è più attesaper l’Eu ro 6 non appena ci saràla pos sibilità di metterlo instrada. C’è una certa disponibi-lità a pagare di più, c’è ancheuna certa diffusa convinzionedei clienti che i costruttoridopo i primi ten tativi di aumen-tare i prezzi “ab basseranno leali” per così di re”.

Come tipologia di mercato,in Inghilterra la distribuzionepesa di più sul mercato?

“Quello che pesa di più è la

li nea nazionale, di internazio-nale c’è abbastanza poco: gli ir-lan desi sono un pochino più at-tivi sull’inter na zio na le. L’In-ghilterra è un Paese più lungodel l’Italia e ha dei mo vimentidi logistica molto for te con po-chissimo cargo ferroviario. Lalinea nazionale è for se quellache rappresenta la parte mag-giore del mercato, c’è poca di-stribuzione interregionale e poic‘è la distribuzione locale”.

Quanti dealer avete in In-ghilterra? La rete rispondealle esigenze o pensa di raf-forzarla?

“Abbiamo 13 siti di proprie-tà e un totale di 67 punti, 12 in-vestitori privati multi-punti eun importatore per l’Irlandameridionale. La rete è da raf-forzare in termini di qualitànon in termini di capillarità. Intermini di capillarità siamomolto ben strutturati sul merca-

to attuale, ovvero su quello checi si può aspettare per i prossi-mi due anni: se il mercato do-vesse tornare ai livelli del pas- sato, ovvero sulle 55mila mac- chine, probabilmente sarebbeda rafforzare anche la capillari-tà. Per i veicoli commercialic’è una capillarità massimaleda intensificare, ma sostanzial-mente la rete di oggi è dimen-sionata, da rafforzare sicura-mente in termini di qualità”.

Intervista

LA CRISI SI SENTE

ANCHE IN GRAN

BRETAGNA CON UN

CALO DEL MERCATO DEI

TRUCK DEL 15 PER

CENTO RISPETTO AI

39MILA VEICOLI

UNDUSTRIALI

DELL’ANNO SCORSO, MA

C'È FIDUCIA NEL BREVE

TERMINE:“RAFFORZEREMO LA

RETE IN TERMINI DI

QUALITÀ”.

Il punto su Renault Trucks Inghilterra nelle parole dell’Amministratore delegato

Gino Costa alla prova del nove

Gino Costa, numero uno di Renault Trucks Inghilterra, presente a Misano con altri big della Losanga.

Afferma Costa: “L’attesa per la nuova gamma pesante Renault Trucks, che tutti sanno essere moltoinnovativa, è già mol to forte e abbiamo vari concessionari che stanno scalpitando per piazzare gli ordini”.

In Inghilterra Renault Trucks opera in una situazione particolare di mercato: la linea nazionale è quellache ha maggior peso, c’è poca distribuzione interregionale e poi c‘è la distribuzione locale.

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8 NovitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

VOLVO TRUCKS FE E FL

Cittadini atempo pienoFABIO BASILICOGÖTEBORG

Se la crescente urbanizzazioneè una delle variabile di mag-gior peso con cui la contempo-raneità deve fare i conti, VolvoTrucks affronta la sfida facen-do quello che sa fare meglio ecioè proponendo sul mercatoveicoli in grado di risponderenel modo più efficiente possi-bile alle attuali e future esigen-ze di mobilità. È il caso deinuovi FE e FL che si presenta-no ancora più semplici da gui-dare nel traffico cittadino, cioèin quelle situazioni in cui iltrasporto deve sod disfare esi-genze di rapidità, fluidità e ri-spetto ambientale.

I nuovi modelli sono carat-terizzati da un ambiente diguida migliorato per agevolareil lavoro dell’operatore. “Iconducenti salgono e scendo-no dai vei coli più volte duranteogni turno di lavoro - affermaClaes Nilsson, Presidente diVolvo Trucks - Per questo mo-tivo abbiamo posto particolareattenzione nella creazione diun ambiente di guida comodoe pratico, con ottima visibilitàin ogni direzione”. Grazie allanuova strumentazione ancorpiù chiara e a nuovi sedili er-gonomici con poggiatesta inte-grato e cinture di sicurezza, lecondizioni di lavoro del con-ducente migliorano notevol-mente. Inoltre, per aumentarela sicurezza in caso di inciden-te, i sedili sono stati rin forzati,così come l’ancoraggio de glistessi al pavimento della cabi-na.

In ambito propulsori, il la-voro di Volvo è stato partico-larmente accurato. Così l’effi -cien za di guida è notevolmente

aumentata grazie a due nuoveuni tà da 8 e 5 litri progettatiinternamente. Il nuovo motoreD8 a 6 cilindri ha una cilindra-ta di 7.7 litri ed è disponibilecon tre opzioni di potenza: 320cv (1.200 Nm di coppia massi-ma), 280 cv (1.050 Nm) e 250cv (950 Nm). FL è inoltre di-sponibile con il nuovo motorecompatto D5 a 4 cilindri, concilindrata di 5.1 litri e potenzadi 240 cv (900 Nm) e 210 cv(800 Nm).

“Grazie alla fluida eroga-zione di coppia anche a bassiregimi, entrambi i propulsori sidimostrano ideali per unaguida veloce, confortevole esicura in aree urbane e subur-bane. I motori rispettano inuovi requisiti Eu ro 6 e il con-sumo di carburante è pari aquello dei motori Euro 5. Lasoluzione tecnologica adottataper il rispetto della normativaEuro 6 è una combinazione trail sistema Selective CatalyticReduction (SCR), una turbinaa geometria variabile, un siste-ma EGR raffreddato e un filtroparticolato.

Viene poi offerta unagamma completa di trasmis-sioni. Tra le diverse opzioni, èpossibile dotare il modello FE

con il cambio automatizzato I-Shift che può essere persona-lizzato con un’opzione specifi-ca per la distribuzione. Altraimportante innovazione per iconducenti è la dotazione diserie, in entrambi i modelli,del programma ESP.

Non è tutto. Volvo Trucks

ha anche progettato una ver-sione esclusiva da 12 tonnella-te del l’FL. Con il motore piùpotente del segmento (il D5 a4 cilindri da 240 cv), il cambioautomatizzato I-Sync ottimiz-

zato in mo do specifico e unpeso di 500 kg in meno rispet-to a un vei colo corrispondentea 6 cilindri, questo veicolorappresenta un modello estre-mamente competitivo e va aoccupare una posizione conso-lidata nel segmento dei veicoliper carichi medi. L’FL 12 t,

più leggero, più basso e note-volmente più e co nomico ri-spetto al modello corrente, au-menta la produttività e l’effi-cienza del cliente offrendo nelcontempo al conducente con-dizioni di lavoro migliori. Leruote più piccole abbassano lacabina di cinque cen timetri,offrendo ai conducenti una vi-sibilità migliore a 360 gradi econsentendo loro di entrare euscire in modo più sem plice.La disposizione degli spec-chietti frontali e laterali com-

binata con la possibilità di ag-giungere finestrini supplemen-tari laterali, posteriori e sul leportiere, contribuisce all’ot ti -ma visibilità a tutto tondo dicui può usufruire l’autista.

Per caratterizzare inequivo-cabilmente i modelli FE e FLcome “made in Volvo”, il clas-sico logo è stato spostato inalto in una nuova posizionesotto il parabrezza. La sezionescura sotto il parabrezza enfa-tizza la leggerezza della cabi-na, contribuendo a creare un

F. BASILICOGÖTEBORG

Le nuove versioni di FE e FL verranno lanciatecon il corollario di servizi appositamente proget-tati per garantire l’operatività costante del veico-lo. L’operatore e il conducente del veicolo posso-no pertanto concentrarsi sulle loro attività princi-pali, perché la cura del veicolo è affidata a VolvoTrucks. “I clienti di questo segmento - spiegaClaes Nilsson, Presidente di Volvo Trucks - nonacquistano un veicolo, ma una soluzione di tra-sporto efficiente priva di problemi. I nuovi mo-delli Volvo FE e Volvo FL ci consentono di forni-re loro in modo ancor più semplice un serviziocompleto veramente in grado di aumentare laproduttività”.

Indipendentemente dal fatto che il trasportorappresenti o meno l’attività principale del clien-te, questi veicoli sono importanti strumentiaziendali che consentono di rispettare la puntua-lità delle consegne. “Molti clienti dei modelliVolvo FE e Volvo FL mantengono in servizio ipropri veicoli per un lungo periodo di tempo epreferiscono affidarci la responsabilità completadella manutenzione per garantirsi l’operativitàcontinua - aggiunge Pernilla Sustovic, responsa-bile del segmento di distribuzione delle merci edella raccolta rifiuti presso Volvo Trucks - Lascelta di un partner esperto in grado di offrire siaun prodotto di qualità elevata sia una gestione

senza pensieri è notevolmente più vantaggiosaper i clienti nel lungo periodo”.

Volvo Trucks offrirà dunque un servizio di as-sistenza esteso. Il livello più alto, previsto dalContratto Gold, include interventi, riparazioni etempi operativi il più elevati possibile. Il veicolopuò essere sempre controllato e l’officina Volvoè in grado di monitorare l’utilizzo del veicolo edi osservare il grado di usura di determinati com-ponenti allo scopo di garantire in modo efficienteche gli interventi sul veicolo vengano eseguitisolo e quando sono effettivamente necessari eche la manutenzione venga effettuata quando ilveicolo non viene utilizzato. Per semplificare ul-teriormente la gestione, i clienti possono optareper soluzioni di leasing complete che prevedonoun’unica fatturazione mensile di tutti i costi.

AL VEICOLO CI PENSA VOLVO

MASSIMA ATTENZIONE

AL MONDO DEL LAVOROI NUOVI FE E FL EVOLVONO PER ESSERE ANCORA PIÙ

SEMPLICI DA GUIDARE ED EFFICIENTI NEL

TRASPORTARE NEL CAOTICO TRAFFICO URBANO.

aspetto moderno che ben si in-tegra nel traffico. I fari sonostati ridisegnati e, insieme allecaratteristiche luci di posizio-ne diurne, e vi denziano le rela-zioni familiari con gli altrinuovi modelli del co struttoresvedese. I fari sono in tegratinel nuovo paraurti, costituitoda un’unità in tre parti con se-zioni angolari realizzate in ac-ciaio per garantire massimadurata e costi di riparazione ri-dotti in caso di urti o graffi dilieve entità. I nuovi FE (sopra) e FL si presentano ancora più semplici da guidare sulle strade cittadine.

Urban stylePer caratterizzare

inequivocabilmente i modelliFE e FL come “made in Volvo”,il classico logo è stato spostato

in alto in una nuova posizionesotto il parabrezza.

Claes Nilsson, Presidente di Volvo Trucks

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nuovo VolvO FHVolvo Trucks. Driving Progress

www.volvotrucks.it/fh

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10 NovitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOSÖDERTÄLJE

Il Grifone campione del ri-sparmio. Merito delle pro-dezze tecnologiche e stilisti-che della nuo va famigliaStreamline, i vei coli delleserie G e R di Scania per illungo raggio ottimizzati per ibassi consumi di carburantegrazie a nuovi accorgimentiaerodinamici e ulteriori svi- luppi tecnici. Un dato spiccasu tutti: il risparmio di carbu-rante può raggiungere l’8 percento grazie ai nuovi e piùefficienti motori Euro 6 di se-conda generazione. Il con-fronto diretto è con i propul-

sori Euro 3-4-5 che permetto-no di ottenere risparmi del 5per cento. Un gran de contri-buto è fornito dal la nuovaversione di Scania Opticruiseche offre la scelta di variemodalità di performance. LaEconomy è completamenteintegrata nello Scania ActivePre diction, che utilizza ilGPS e i dati topografici perregolare con precisione la ve-locità di crociera.

“I motori Scania Euro 6 da13 litri di seconda generazio-ne - ha ribadito Lars Sten-qvist, Senior Vice PresidentVehicle Definition - sono daldue al tre per cento più eco-nomici dei primi. Scania Op-ticruise e lo Scania ActivePrediction contribuisconociascuno per il 2-3 per cen -to”. Inoltre, per aiutare con-ducente e operatore nel lorolavoro quotidiano e nell’inte-razione con l’officina, sono

stati progettati nuovi servizi.Per incrementare la produtti-vità e ridurre i tem pi di sosta,le officine Scania ora hannoaccesso al download remotodei dati diagnostici.

Quando fu introdotto nel1995, Scania Opticruise erauno dei primi sistemi di cam-bio di marcia automatizzatosul mercato e impose livellidi comfort e assistenza alconducente del tutto inediti.La sua funzionalità è statacostantemente perfezionata eoggi l’Opticruise del costrut-tore svedese è diventato unsistema di gestione della ca-tena cinematica completo.Numerose nuove caratteristi-

che, incluso lo Scania ActivePrediction, so no state inte-grate senza costi ag giuntiviin Scania Opticruise per otte-nere un sistema di controllopredittivo della catena cine-matica che garantisce rispar-mi di carburante pari al 4-5per cento.

Nei veicoli dotati di Scania

Opticruise sono disponibilifino a tre modalità di perfor-mance: la modalità Standard,ottimizzata per garantire unabuona economia dei consumioffrendo al contempo buoneprestazioni in sa lita; quellaEconomy che vie ne imposta-ta per consumare il menopossibile con qualche sacrifi-cio sui tempi di marcia; lamo dalità Power che viene

adottata quando i tempi ditrasporto hanno la priorità; lamodalità Off-road, adatta allamarcia su terreno sconnessoe su superfici con un’elevataresistenza al rotolamento.

Streamline vuol dire aero-dinamica innovativa. Scaniaha ulteriormente perfezionatoil flus so d’aria sul lato fron-

tale e sui fianchi delle cabinedelle Se rie G e R per ridurrela resistenza aerodinamica econseguentemente i consumi.Inoltre, ha introdotto in tuttele cabine un parasole ridise-gnato e più ae rodinamico in-sieme a una nuo va serie diluci ausiliarie. Al l’internoprevale un generale aggiorna-mento della cabina, do vespiccano la nuova gamma di

SCANIA

Streamlinee il lungo raggiodel risparmio

ModernitàProdezze tecnologiche

e stilistiche della nuo va famigliaStreamline, i vei coli delle

serie G e R di Scania per illungo raggio ottimizzati

per i bassi consumidi carburante grazie a nuovi

accorgimenti aerodinamicie ulteriori svi luppi tecnici.

IL RISPARMIO DI CARBURANTE PUÒ RAGGIUNGERE

L’8 PER CENTO GRAZIE AI NUOVI E PIÙ EFFICIENTI

MOTORI EURO 6 DI SECONDA GENERAZIONE.

FLEET MANAGEMENT

COLLEGATI E PIÙ

OPERATIVI CON SCANIA

Sono al momento più di 30mila i veicoli collegati a ScaniaFleet Management tramite Scania Communicator che con-

sente anche un altro collegamento fondamentale, quello dell’of-ficina con il veicolo. Scania Communicator viene installato diserie in molti mercati per garantire l’accesso ai dati del veicoloai clienti e alle officine Scania e per fornire dati per i sistemi diassistenza di bordo come lo Scania Active Prediction. Senzacontare che nuovi ed efficienti applicazioni per la gestione flottesono in fase di introduzione per permettere una semplice intera-zione fra conducente e ufficio, nonché fra ufficio e officina Sca-nia, integrando i pacchetti già esistenti. Con Scania Fleet Mana-gement ai clienti viene offerta la scelta tra tre pacchetti di moni-toraggio, analisi e controllo. Nelle flotte miste, il Fleet Manage-ment può anche gestire altri marchi. A tutti e tre i pacchetti per lagestione delle flotte può essere abbinato un servizio di downlo-ad, analisi e archiviazione dei dati tachigrafici. I files di veicolo econducente sono scaricati e salvati automaticamente, registrati inbase alle diverse legislazioni nazionali. Infine, l’analisi dei datiinclude un’esclusiva funzione di analisi delle violazioni.

Funzionali ma anche belli da vedere i nuovi gruppi ottici con nuovemascherine, indicatori a led e luci di marcia diurna.

Gli spigoli della cabina sono stati smussati per trasmettere il flusso d’aria con la minima resistenza.

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ni tà da 370 cv. E non è finitaper ché in gamma ci sonoanche i nuovi V8 Euro (gliunici sul mer cato) da 520,580 e 730 cv (quest’ultima diprossima introduzione), basa-ti sulla piattaforma da 16.4litri. Il quadro complessivoprevede che i clienti Scaniapossano scegliere fra bennove motori Euro 6, dal 9litri cinque cilindri da 250 cvfi no al V8 da 580 cv. Senzacon tare le potenze che arrive-ranno nel prossimo futuro.Inoltre, ci sono due motori agas, adattabili al funziona-mento a biogas, CNG oLNG. Per quanto riguarda ipropulsori 9 litri a cinque ci-lindri, la gamma comprendequattro unità diesel e due agas, con uno a etanolo (280cv) di prossima introduzione.Il range di potenze si esprimein 250, 280, 320 e 360 cv peri diesel, in 280 e 340 cv pergas/biogas. I motori diesel da9 litri con potenze di 320 e360 cv funzionano con solol’SCR.

Occorre tenere in conside-razione che per ottenere la ri-duzione delle emissioni pre-vista dal l’Euro 6 - che ricor-diamo entrerà in vigore trasei mesi, il 1° gennaio 2014 -Scania si avvale del la suavasta esperienza sia nel- l’EGR (ricircolo dei gas discarico) che nell’SCR (ridu-zione selettiva catalitica) perattuare una soluzione tecnicaottimale per ciascun livello dipotenza, nonché per applica-zioni specifiche.

11Novità N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

sedili high quality e i nuovicolori che aumentano il com-fort e il benessere per condu-cente e passeggero. Gli spi-goli della cabina sono statismussati per trasmettere ilflusso d’aria ai fianchi con laminima resistenza. Un deflet-tore brevettato, collocato ap-pena sopra i gruppi ottici an-teriori, è costituito da un ca-nale che genera la giusta

quantità di turbolenza che co-munque deve esserci permantenere pulita la manigliadella portiera. Fun zionali maanche belli da vedere i nuovigruppi ottici con nuove ma-scherine, indicatori a Led eluci di marcia diurna. La Ca -sa di Södertäljie ha anche in-trodotto nuove ed esclusiveluci posteriori a Led, la cuiforma riprende i tratti di stile

caratteristici sul frontale; luciche consentono di risparmia-re 30 litri di carburante al-l’anno e garantiscono unalunga durata di servizio non-ché maggiore affidabilità.Aggiungiamo che in combi-nazione con il lancio di Stre-am line, Scania introduce una

serie di pacchetti di equipag-giamento in grado di intercet-tare le specifiche esigenzedegli utilizzatori finali.

Cuore della nuova lineaStreamline sono i nuovi mo-tori Euro 6 con caratteristichedi assoluta efficienza. I seicilindri da 12.7 litri da 450 e

490 cv di seconda generazio-ne garantiscono fino al 2 percento di risparmio di carbu-rante. Un ulteriore vantaggioeconomico vie ne dall’esclu-sivo 6 cilindri da 410 cv di-sponibile solo in versioneSCR. Di prossima introdu-zione in questa categoria l’u -

LA DIAGNOSI REMOTA

SCANIA RIDUCE AL MINIMO

IL FERMO MACCHINA

Con Streamline, Scania introduce nuovi servizi che incremen-tano l’operatività e facilitano l’interazione con l’officina. La

diagnosi remota consente alle officine e a Scania Assistance dieseguire una diagnosi a distanza, in preparazione all’interventodi assistenza su strada o in officina con il minimo tempo difermo macchina per il cliente. In vista di un intervento program-mato, l’officina può scaricare il rapporto sullo stato del veicoloper pianificare con più facilità la manutenzione o la riparazione,accelerando così la procedura all’arrivo del veicolo e garantendola massima operatività del cliente. Inoltre, come controllo suc-cessivo all’intervento, l’officina può accedere a distanza ai datidel veicolo, per verificare che il problema sia stato risolto senzabisogno di tornare in officina. Inoltre, l’uso di Scania Communi-cator è stato esteso per garantire nuovi servizi d’officina: dal mo-mento che si tratta dell’interfaccia di comunicazione Scania conil veicolo, ora viene installato di serie nella maggior parte deimercati europei. Funge anche da interfaccia per Scania FleetManagement e contiene i dati topografici dello Scania ActivePrediction. Va anche tenuto presente che una regolare pianifica-zione della manutenzione e l’interazione con l’officina sono fa-vorite dalle nuove funzioni del servizio di pianificazione assi-stenza attraverso il portale di gestione flotte e da una nuova appdi Scania per smartphone o tablet.

P. ALTIERISÖDERTÄLJE

L’arrivo in Italia della nuova linea Streamline èun evento di fondamentale importanza nelle stra-tegie di espansione di Italscania. Ne abbiamo par-lato con l’ingegner Paolo Carri, Direttore Pre-Sales & Marketing.

Cosa rappresenta Streamline nella strategiacommerciale di Italscania?

“Vorrei dire che non si tratta di un restylingper mettere subito le cose in chiaro. La maggiorparte dei miglioramenti sono sotto pelle e sonovolti a ridurre ulteriormente il consumo di carbu-rante perché riteniamo che oggi questo è quellodi cui i nostri clienti hanno bisogno. È un passoavanti nella strategia di miglioramento continuodel prodotto che è uno dei cardini dello sviluppoin casa Scania”.

Il cliente è disposto oggi a pagare tutti que-sti perfezionamenti?

“Il cliente da questo miglioramento del prodot-to avrà il beneficio tangibile sul costo totale dipossesso del suo veicolo e questo è il nostrocredo, un nostro obiettivo continuo e che ha por-tato, vorrei ricordarlo in questa sede, il prodottoScania a migliorarsi in step successivi anche du-rante questi anni bui a partire dal 2009, in cui noiabbiamo introdotto la nuova Serie R, per prose-guire nel 2010 con la nuova gamma V8 e nel2011 con la messa su strada di un veicolo conmotore Euro 6. Quindi torno al concetto principa-le: il veicolo migliora, il veicolo riceve degli ag-giornamenti tecnici continui per fare in modo cheil cliente risparmi durante l’utilizzo del mezzo.Questa è la cosa più importante”.

Sono già cominciate le consegne di questotipo di veicolo?

“Le consegne no ma gli ordinativi sì, parliamodi veicoli che saranno in consegna con il mese diluglio. Quindi ora siamo in maggio, direi che indue mesi noi avremo i primi veicoli Streamline instrada in Italia”.

Quale può essere la richiesta del mercatoper quanto riguarda l’Euro 6 nel 2013?

“Il 2013 rappresenta l’ultima opportunità peravere veicoli Euro 5, credo che questa sia unacosa di cui i nostri clienti vorranno tener conto.Fino ad adesso la richiesta di veicoli Euro 6 inItalia non è stata apprezzabile, però vediamosempre più clienti indirizzati verso motori Euro

6. Ora sappiamo anche che ci sono degli incentivida parte dello Stato, quindi quello che ci aspettia-mo è che proprio nei prossimi mesi la richiestaprenda quota e ovviamente entro la fine dell’annoandremo a regime”.

Streamline è la soluzione di trasporto diret-ta al piccolo trasportatore o al flottista?

“Io direi che è diretta indifferentemente a tutti,è in questo momento una soluzione ottimizzataper il trasporto di linea, ma i benefici che dà oggisono tanto importanti, tangibili per una flottaquanto lo sono per un padroncino. Io personal-mente ritengo che oggi dall’ottimizzazione,dall’efficienza del veicolo non possa esentarsinessuna categoria, nessuna fascia di trasportatori.È veramente una condizione, stiamo lavorando intal senso e la vogliamo proporre a tutti. Vogliamoproporre il veicolo con la modalità di cui abbia-mo parlato e vogliamo proporre anche tutti i ser-vizi a corredo del nostro veicolo, non ultimo ilFleet Management il cui pacchetto base già datempo è standard su tutti i veicoli Scania e adesempio il Driver Training che sta veramente de-collando in questi ultimi anni e fa sì che semprepiù trasportatori si rendano conto di quanto è cru-ciale il fattore autista nell’economia dell’utilizzodel veicolo”.

Quale commento può fare su questi primi

sei mesi del 2013 in casa Scania dal punto divista dei risultati?

“Posso dire che i risultati sono soddisfacenti,più che soddisfacenti. In questo momento, in ter-mini di quote di mercato, poniamo l’attenzionesu una realtà difficile: il mercato si confermamolto, molto contratto in una misura che non ri-specchia il calo della domanda di trasporto, epurtroppo tutta questa incertezza regna sovrana inItalia. In questo periodo penalizza molto quellache è l’attività dei trasportatori, specialmentequanto a strategia di lungo termine quindi ancherelativa al parco mezzi. In alcuni casi questoparco viene lasciato invecchiare. Noi torniamo alpunto di partenza, di nuovo al prodotto: ci sonosoluzioni che possono veramente rivelarsi deter-minanti nell’economia di gestione dell’offerta”.

Quali sono gli aspetti specifici dello Stream-line?

“Saranno disponibili trasversalmente sulla

gamma le stesse novità esterne e la cabina: i ri-flettori nella parte bassa e il parasole nella partealta li troveremo in tutta la gamma; per quanto ri-guarda i riflettori bassi, non sarà coinvolta laSerie P, che per il tipo di utilizzo e per dimensio-ne della cabina non avrebbe il beneficio aerodina-mico, mentre riceverà il nuovo parasole. C’è unaserie di componenti che vengono standardizzatisulle cabine della Serie R e della Serie G, cabinelunghe ad esempio, la standardizzazione delloScania Opticruise con la modalità di performan-ce, il letto che abbiamo visto nella Serie R, le luciinterne, la chiusura centralizzata. La serie Stre-amline le ha tutte assieme mentre chi prende unR 490 le deve ordinare. È però chiaro che se siordina un Opticruise come opzione avremo tuttoquello che si porta dietro l’Opticruise, ad esem-pio ci sarà lo Scania Active Prediction. Invece or-dinando lo Streamline si avrà il pacchetto intero.Streamline non è un optional, ma una serie di op-tional che diventano standard e con il lancio delloStreamline introduciamo una serie di novità tec-niche sottopelle che impattano di fatto su tutta lagamma. Grosse novità ad esempio le troviamosul cambio, oltre che nelle performance e nellenovità esterne della cabina”.

PAOLO CARRI: “STREAMLINE RISPONDE

ALLE ESIGENZE DEI NOSTRI CLIENTI”INTERVISTA

All’interno prevale un generale aggiornamento della cabina, dove spiccano la nuova gamma di sedili high quality e i nuovi colori che aumentano il comfort e il benessere dper conducente e passeggero.

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12 AnteprimaN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

MAURO ZOLALIONE

L’attesa sta per finire. Giugno èil mese in cui viene presentatala nuova gamma completa concui Renault Trucks si preparaad affrontare la sfida del prossi-mo decennio. A differenza de -gli altri costruttori, a Lionehan no infatti preferito aspettareper il lancio che si avvicinasse-ro i ter mini per l’entrata in vi-gore del la normativa Euro 6, ecosì han no deciso di presentaretutti as sieme i nuovi modelli,dal Mi dlum a quello che sarà ilsuc cessore del Magnum. Tuttiaccomunati da una ben precisacifra stilistica, che pone al pri -mo posto l’efficienza. Con ipro dotti attuali, in particolarecon il Premium, il costruttorefrancese ha infatti saputo porsi

ai vertici nell’economia di eser-cizio, un primato che la Losan-ga intende confermare, e perque sto l’attenzione verso l’ae- ro dinamica è stata quasi esa-sperata. Al momento in cuiscriviamo non è ancora possibi-le vedere i modelli senza leclassiche appendici per il ca-muffamento, ma si può intuireche la strada seguita è molto di-versa da quella dei “cugini” diVolvo Trucks.

Il team del centro design Re-nault Trucks, guidato da HervéBertrand, ci ha messo sei anni asviluppare l’attuale linea, di cuigli ultimi tre passati ad affinareil bozzetto iniziale. “Chi produ-ce autovetture - spiega Ber-trand - lavora su dei cicli moltopiù brevi, probabilmente troppobrevi. Noi cercavamo un designche fosse senza tempo e che

non passasse di moda”. Il concetto di base da cui il

team è partito è che il camion èessenzialmente uno strumentodi lavoro e che come tale deverivelarsi utile per uno scopopre ciso. “Un tempo - prosegueil capo designer - gli artigianierano valutati in funzione deglistrumenti che utilizzavano. Per-ché erano proprio questi checon sentivano di fare bene ilpro prio lavoro, dovevano esserefunzionali ma nel contempobel li, insomma avevano un in-dubbio valore. È questo lo spiri-to che abbiamo voluto ritrovarecreando le nuove gamme Re-nault Trucks: proporre ai clientidei veicoli percepiti come deglistrumenti che permettano di la-vorare nel modo più nobile cheesiste”.

Con la nuova gamma il mar-chio intende quindi porsi comeun nuovo termine di paragoneper i camion del futuro, dettan-do una linea che possa essereri cordato nel tempo, fino a di-ventare l’icona di riferimentoquando si pensa al trasporto pe-sante. Per raggiungere questo

am bizioso risultato sono statipre si input da varie parti, anchele più improbabili, come le mo-tociclette anni Cinquanta. “ Sucui telai e serbatoi erano moltoevidenti ma studiati per adem-piere a una funzione precisa. Si

tratta di un linguaggio che se-condo noi è possibile trasporreal mondo del veicolo industria-le. E di cui si vede traccia nelnostro disegno finale”.

Il design naturalmente nonbasta. Nell’universo del traspor-to a contare di più sono al tre ca-ratteristiche, come ad e sem piol’affidabilità; proprio per questoRenault Trucks ha sottoposto inuovi modelli alla se rie di testpiù dura e completa mai speri-mentata su di un mez zo da la-voro, partendo da complesse si-mulazioni informatiche, per poipassare ai tradizionali banchi diprova e poi alle prove in pista osui terreni più disparati. Tuttoquesto prima di af fidare unacinquantina di e sem plari aclienti accuratamente seleziona-ti, perché null’altro vale comeuna prova in condizioni reali, dilavoro vero, sulle stra de che icamionisti devono percorreretutti i giorni.

È stato un percorso lungo etor tuoso, iniziato nel 2008 con iprimi prototipi. “Definiti, testatie rivisti insieme a clienti e par-tner con i quali abbiamo elabo-

RENAULT TRUCKS

La rivoluzionefirmata Losanga

Nella storiaA Lione han no preferito

aspettare per il lancio dellenuove gamme che

si avvicinassero i ter miniper l’entrata in vigore

del la normativa Euro 6,e così han no deciso di

presentare tutti as siemei nuovi modelli, dal Mi dlum

al suc cessore del Magnum.

Due milioni di chilometri su strada o nei cantieri. È questoil risultato del test pratico effettuato dai clienti Renault

Trucks sui veicoli delle nuove gamme Euro 6. Le impressioni di chi sta in pratica ancora oggi guidando i

mezzi di pre serie, e che ha quindi partecipato direttamente aisette anni di sviluppo dei nuovi modelli, sono state particolar-mente positive, soprattutto per quel che riguarda le sensazionial volante e la facilità nell’adeguarsi ai nuovi standard.

“La mia prima impressione - ha raccontato ad esempio iltrasportatore tedesco Christian Sollner - è stata veramente otti-ma. Il test che ho appena completato mi ha dimostrato comesia facile guidare questo camion”.

“Al volante dei nuovi Renault Trucks , si sta decisamentebene”, conferma Franck Hurtel, autista della ditta francese

Transports Jacot. “Guidarli da una sensazione di robustezza eaffidabilità”, è il parere del camionista olandese Jochem Lee-mans, la cui azienda di distribuzione, la R. Nagel BV, ha incarico due camion per il trasporto di merci a temperatura con-

trollata. Allo stesso modo hanno superato la difficile selezione i

nuovi motori Euro 6, soprattutto per i consumi, oggi il vero in-cubo per ogni trasportatore. “Visti i dati sul consumo di gaso-lio non possiamo che ritenerci soddisfatti. Questo camion èproprio diverso dagli altri “, dichiara un altro olandese, JohanHengst, trasportatore internazionale.

L’altro particolare completamente rinnovato, cioè la cabina,riceve il plauso di Hurtel: “La qualità della vita a bordo è ve-ramente notevole”.

Addirittura entusiasta Sollner: “Nei trasporti sulle lunghedistanze le cose più importanti sono un posto di guida perfet-tamente razionale e avere molto spazio, entrambe soddisfattidai nuovi camion Renault Trucks”.

La stessa convinzione che traspare dalle parole di Luis Ven-tura, della Transportes Joao Amaral portoghese, specializzatanel trasporto internazionale di prodotti chimici e nella distri-buzione per l’industria automobilistica: “I nuovi modelli sonoveramente molto silenziosi durante la guida. Spesso, quandosono al telefono in vivavoce, mi chiedono se sono fermo o sesto guidando, perché non si sente nessun rumore. L’insonoriz-zazione è perfetta. La linea poi è audace e moderna”.

TEST DI DUE MILIONI DI CHILOMETRI

“ORA CHE BELLO

FARE IL CAMIONISTA”

Con le nuove gamme, il trasporto merci segna un’altra epoca.

IN QUEL DI LIONE

SI È VOLUTO

PREPARARE AL MEGLIO

IL DEBUTTO

DEI VEICOLI DESTINATI

A SOSTITUIRE

PREMIUM, MAGNUM

E KERAX LA CUI

PROGETTAZIONE,SVILUPPO E PROVE VA

AVANTI FIN DAL 2008.

”Il team del centro design Renault Trucks ci ha messo sei anni a sviluppare l’attuale linea.

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cinque milioni di ore sui banchiprova.

Il passo successivo è stato diaffidare i primi cinquanta ca-mion usciti dalla linea di produ-zione a clienti selezionati sparsiin tutto il mondo. “Coprendotutte le applicazioni dei veicoli.Abbiamo quindi potuto metterlialla prova nel campo del tra-sporto regionale e in quello in-ternazionale, nelle cave e incon dizioni particolarmente se-vere come il trasporto di legna-me in Camerun, con carichi da120 tonnellate a Dubai, o anchenelle miniere in Turchia”. Si ètrattato sicuramente del test piùsevero, perché a contatto direttocon la clientela, concluso a po -che settimane dal lancio, doposet te anni di prove continue,die ci milioni di chilometri per-corsi in condizioni estreme, 500veicoli prodotti per i soli test ecinque milioni di ore sui banchiprova.

13Anteprima N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

rato il disciplinare per i test”,sottolinea Thierry Hours, vice-presidente incaricato del rinno-vo delle gamme cava/cantiere,edilizia e lunga distanza. Cheprosegue: “È stato un passo ne-cessario, che ci ha permesso divalidare le nostre scelte riguar-do alle dimensioni della cabina,al le dotazioni di bordo, ma an -che alle tecnologie dei motori edei telai, nonché agli obiettiviglo bali di performance dei vei-coli”. In questa prima fase sonostati largamente utilizzati sup-porti informatici, gli stessi cuiricorrono i costruttori di auto-mobili, il che ha permesso dive locizzare il passaggio tra pro-gettazione e realizzazione. “Perle cabine, ad esempio, non ab-biamo dovuto realizzare deipro totipi. Le simulazioni infattici hanno permesso di passaredirettamente allo stadio di pre-serie”.

Le informazioni ricavate daiveicoli circolanti sono poi stateelaborate in modo da migliorarela qualità sia del prodotto chedei processi industriali di co-struzione. “Per questa nuovagam ma - aggiunge Hours - ab-biamo svolto un engineering si-multaneo come non era maisuc cesso prima. Tutti i diparti-menti dal design al post-venditahanno lavorato insieme. Perfe-zionando uno per uno i 6.500pezzi circa che vanno a com-porre un camion completo”. Ipri mi camion finiti sono statias semblati nel 2010, nello sta-bilimento di Bourg en Bresse,per poi essere sottoposti a tuttaun’altra serie di test durissimi“In venti settimane, ognuno deinostri veicoli test - confermaThierry Hours - ha dovuto sop-portare l’equivalente delle sol-lecitazioni di tutta una vita. Ol -tre ai test sul circuito della Val-bonne, che ospita il centro pro -ve Renault Trucks, i primi e -sem plari sono stati mandati sustra de aperte, alle prese con lerea li condizioni operative, ilmo do più sicuro, anzi, l’unicoper assicurarci che il risultatofi nale fosse all’altezza delle a -spettative”.

Oltre alle normali strade del-

l’Europa continentale i nuovicamion Renault Trucks hannogiocato in trasferta per potersimettere alla prova con tempera-ture estreme, passando tre in-verni in Lapponia alle presecon i 40° sotto zero normali aquelle latitudini, mentre per itest “a caldo” si è scelta la Spa-gna meridionale d’estate, alter-nandola con i deserti del-l’Oman, in cui il termometroraggiunge facilmente i 45°, con

picchi fino a 60°. “I nostri col-laudatori han no così potuto ri-levare l’in sie me delle presta-zioni dell’auto car ro: il suocomportamento stradale, il suoavviamento do po una notte difreddo intenso, la sua capacitàa circolare su stra de innevate opolverose e la qualità della vitaa bordo. I nostri tecnici hannoinfatti vissuto e dormito nelveicolo, provando dal vivol’isolamento della cabina, ilfunzionamento della climatiz-zazione, del riscaldamento,dello sbrinamento, l’acces si bi -lità a bordo ed anche particolarisolo all’apparenza meno im- portanti, come l’apertura delvano portautensili quando fa e -

stre mamente freddo. L’idea eraquella di affrontare tutti i diver-si tipi di situazioni con le qualiil cliente potrebbe avere a chefa re”.

Il passo successivo è stato diaffidare i primi cinquanta ca-mion usciti dalla linea di produ-zione a clienti selezionati sparsiin tutto il mondo. “Coprendotutte le applicazioni dei veicoli.Abbiamo quindi potuto metterlialla prova nel campo del tra-sporto regionale e in quello in-ternazionale, nelle cave e incon dizioni particolarmente se-vere come il trasporto di legna-me in Camerun, con carichi da120 tonnellate a Dubai, o anchenelle miniere in Turchia”. Si ètrattato sicuramente del test piùsevero, perché a contatto direttocon la clientela, concluso a po -che settimane dal lancio, doposet te anni di prove continue,die ci milioni di chilometri per-corsi in condizioni estreme, 500veicoli prodotti per i soli test ecinque milioni di ore sui banchiprova.

Il passo successivo è stato diaffidare i primi cinquanta ca-mion usciti dalla linea di produ-zione a clienti selezionati sparsiin tutto il mondo. “Coprendotutte le applicazioni dei veicoli.Abbiamo quindi potuto metterlialla prova nel campo del tra-sporto regionale e in quello in-ternazionale, nelle cave e incon dizioni particolarmente se-

vere come il trasporto di legna-me in Camerun, con carichi da120 tonnellate a Dubai, o anchenelle miniere in Turchia”. Si ètrattato sicuramente del test piùsevero, perché a contatto diretto

con la clientela, concluso a po -che settimane dal lancio, doposet te anni di prove continue,die ci milioni di chilometri per-corsi in condizioni estreme, 500veicoli prodotti per i soli test e

Atenere con il fiato sospeso oggi è soprattut-to quale sarà l’aspetto dei nuovi camion

Renault Trucks. Dei propulsori Euro 6 si sa tuttoin quanto il costruttore di Lione li ha già presen-tati qualche mese fa. Al vertice della nuova pro-duzione in regola con le normative che entreran-no in vigore a gennaio, c’è il nuovo motoreEuro 6 da 13 litri, Il DtI 13 che sarà disponibilecon 440 cv (e coppia massima di 2.200 Nm), maanche con 480 cv (coppia di 2.400 Nm) e 520cv (coppia di 2.550 Nm).

A caratterizzarlo, visto le potenze elevate,una soluzione con iniettori pompa che lo diffe-renzia da quello che con ogni probabilità sarà ilmodello più richiesto e cioè il sei cilindri da 11litri DT11, che sarà disponibile per il momentocon tre potenze: 380 cv (con una coppia massi-ma di 1.800 Nm), 430 cv (e coppia di 2.050Nm), 460 cv (coppia in questo caso di 2.200Nm). In tutti e due i casi l’architettura di baseresta a grandi linee quella delle attuali motoriz-zazioni, mentre è stato completamente rinnova-to il sistema d’iniezione, che per il DT11 si basasu di una soluzione Common rail, tarata inmodo che venga sublimata la precisione e l’altapressione del processo d’iniezione già a partiredai bassi regimi. Per il post trattamento dei gasdi scarico, Renault Trucks ha scelto una stradaclassica con un sistema Scr, a cui, dato che que-sto funziona al meglio con temperature elevate,è stato aggiunto un circuito per il riutilizzo deigas di scarico, che entra in azione nelle fasi diavviamento quindi con il motore ancora freddo.Sempre con lo stesso obiettivo sono state ag-giunte valvole d’aspirazione e di scarico che mi-gliorano il funzionamento complessivo del mo-tore. Come in tutti i motori della generazioneEuro 6 il sistema di abbattimento delle emissio-ni comprende anche un filtro antiparticolato chesi occupa delle polveri sottili.

Sono invece destinati alla gamma media eleggera il quattro cilindri da cinque litri DTI 5,proposto in due livelli di potenza, con 210 cv(con coppia massima di 800 Nm) e 240 cv (cop-

pia di 900 Nm), e il sei cilindri da 8 litri DTI 8,con potenze di 250 cv (coppia di 950 Nm), 280cv (coppia di 1.050 Nm) e 320 cv (coppia di1.200 Nm). In questo caso al classico sistema ditrattamento dei gas di scarico Scr e al filtro anti-particolato è stato aggiunto un sistema Egr per ilriciclo dei gas di scarico durante la combustio-ne, che provvede a ridurre sensibilmente gli os-sidi di azoto. L’iniezione è sempre Commonrail, ma con un sistema multiplo, che prevedefino a cinque iniezioni per ciclo e una pressioneportata a 2.000 bar.

Come dicevamo Renault Trucks sta prepa-rando un’intera nuova gamma il che compren-de anche i veicoli per il cantiere, cioè la nuovagenerazione di Kerax e quelli per la distribu-zione. Se nel primo caso le motorizzazionisono le stese della gamma pesante, nel secondosono stati sviluppato altri due propulsori, cheandranno a equipaggiare anche la gamma piùleggera del successore del nuovo Premium.

Si tratta di un quattro cilindri da cinque litri,il DTI 5, in due livelli di potenza: 210 cv (concoppia massima di 800 Nm) e 240 cv (coppiadi 900 Nm), e di un sei cilindri da 8 litri (ilnome è naturalmente DTI 8) con potenze di250 cv (coppia di 950 Nm), 280 cv (coppia di1.050 Nm) e 320 cv (coppia di 1.200 Nm). Inquesto caso al classico sistema di trattamentodei gas di scarico Scr e al filtro antiparticolatoè stato aggiunto un sistema Egr per il riciclodei gas di scarico durante la combustione, cheprovvede a ridurre sensibilmente gli ossidi diazoto.

L’iniezione è sempre Common rail ma conun sistema multiplo, che prevede fino a cinqueiniezioni per ciclo e una pressione portata a2.000 bar, numeri molto interessanti sia sotto ilprofilo dei consumi che sotto quello delle pre-stazioni, in particolare dell’erogazione dellapotenza. Rispetto alle proposte avanzate damolti concorrenti quella Renault Trucks puntainfatti a riportare anche sulle cilindrate minorisoluzioni molto sofisticate.

IL RISULTATO DI

QUESTO LAVORO

SODDISFA PIENAMENTE

I RESPONSABILI DI

RENAULT TRUCKS,INCORAGGIATI ANCHE

DALLE POSITIVE

VALUTAZIONI DELLE

MOLTE AZIENDE DI

TRASPORTO CHE HANNO

TESTATO I VEICOLI

NELLE CONDIZIONI PIÙ

ESASPERATE.

A sinistra, una fase della lavorazione che ha portato alla definizionedei prototipi. Sopra e in centro, le nuove gamme Renault Trucks.

Dettagli avvolti nel mistero: c’è grande attesa per la presentazione delle nuove gamme della Losanga.

MODERNITÀ DELLA CABINA E RAFFINATEZZA DEI PROPULSORI

SCELTE INTELLIGENTI SULLA STRADA

DELLA SEVERA NORMATIVA EURO 6

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14 Off-roadN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

MAURO ZOLADÜSSELDORF

Ci sono i normali camion dacava e poi ci sono gli specialistiinarrestabili. Per capire bene ladifferenza tra le due categoriec’è un unico modo possibile: te-starli sul campo, cioè metterlialla frusta in una cava, soltantocosì si possono infatti apprezza-re i particolari che fanno davve-ro la differenza.

È quello che abbiamo fattocon il nuovo Arocs, anzi, con

tanti nuovi Arocs, dall’entry le -vel 4x2 al “mostruoso” 8x8 conmotore da 510 cv. Location peril nostro test l’enorme cavaRhein kalk, situata nelle vici-nanze di Düsseldorf, in cui so -no stati ricavati tre differentiper corsi, in modo da poter valo-rizzare le diverse caratteristichedella gamma Arocs, in relazio-ne ai segmenti più importanti incui si divide il mercato del mez -zo d’opera, in cui il 45 percento dei camion viene utilizza-to direttamente nei cantieri o

nel le cave, il 30 per cento serveall’approvvigionamento e allamovimentazione dei materiali eil 15 per cento viene abbinato abetoniere o betonpompe

Nel primo dei tre diversi per-corsi abbiamo avuto a disposi-zione un Arocs 4x2 da 18 ton- nel late, mos so dal motore da7,7 litri già visto su Atego e An -tos, con una potenza massimadi 238 cv e una coppia di 1.000Nm, l’ideale per un utilizzo nontroppo esasperato in cantiere.L’equipaggiamento è natural-

mente un ribaltabile trilaterale,il più adatto al trasporto di ma-teriale sfuso.

Per quel che riguarda il mo-tore, si tratta di un sei cilindripiuttosto leggero nella costitu-zione, con alcune finezze tecno-logiche come la pressione del- l’i niezione Common rail portataa 2.100 bar e la sovralimenta-zione garantita da un turbo dop-pio asimmetrico, comuni sulleversioni più potenti e di mag-gior cilindrata più rare su que-ste cilindrate. Tra le tante virtùdi questo OM 936 quella di sa -per erogare una buona percen-tuale della potenza a disposizio-ne a un regime di giri piuttostobasso, non appena ci si avvicinaai mille giri al minuto la rispo-sta all’acceleratore diventa in-fatti immediata. Caratteristicache se utilizzata in abbinamento

con il cambio automatizzatoPo wershift 3, di serie sul- l’Arocs, facilita i trasferimenti,an che quelli in autostrada, incui si fa ricorso naturalmenteal la modalità Standard, checom prende di serie la funzioneEcoroll, decisiva per contenere iconsumi.

E sempre a proposito di tra-sferte su strade asfaltate, meritaalmeno un cenno il comfort,che pur trovandoci a bordo diun veicolo con sospensioni aba lestra sui due assi, non vienemai meno; unica pecca il bec-cheggio della cabina, che aiutaad ammortizzare gli scossonisullo sterrato ma si avverte di-stintamente su fondo regolare.

Tutto cambia quando si af-fronta lo sterrato e nel nostroca so cambia anche il protagoni-sta, che diventa un quattro assi8x4/4, equipaggiato con il pro-pulsore da dieci litri OM 470,con una potenza massima di

428 cv. La massa totale a terrain questo caso arriva alle 32ton nellate, non uno scherzo da -to che come in tutte le proveviag giamo a pieno carico.

Grande protagonista è anco-ra una volta il Powershift 3, pe -rò usato nella sua modalità OffRoad, il che vuol dire che la tra-smissione sceglie in automaticola marcia migliore con cui parti-re, tenendo conto della penden-za e del carico, una volta in mo-vimento i cambi di marcia av-vengono a un regime di giri piùelevato e sono più rapidi, inmodo da mettere al sicuro mez -zo e conducete anche in situa-zioni limite. Questo non vuolnaturalmente dire che si rinunciaal comfort, anzi le cambiate ri-sultano, quando possibile, mor- bide come in modalità Stan dard.A fare il resto ci pen sa il rappor-

to al ponte piuttosto corto, comerichiede la liturgia della marciafuoristrada e risulta decisivaanche l’altezza del te laio, chepuò arrivare fino a 115 mm inpiù rispetto alle versioni da can-tiere dell’Actros. Se poi si deveaffrontare una discesa partico-larmente impegnativa, basta affi-darsi all’accoppiata fre no moto-re/Retarder, con il primo che sulmotore da 10 litri sviluppa giàuna potenza di 462 cv.

Nella seconda parte del per-corso di prova abbiamo invecepotuto vedere all’opera alcunenovità esclusive dell’Arocs. Co -me la modalità di disimpegno(Crawl function), che quandoattivata riproduce il classico“sfrizionamento”, permettendocon poca fatica da parte delcon ducente di uscire da una bu -ca di fango o comunque da si-tuazioni particolarmente impe-gnative. Nuova anche la funzio-ne di marcia lenta, che può es-

Anche se in realtà il suo utilizzo in cantieresarà piuttosto limitato, giusto forse in accop-

piata con trasporti davvero eccezionali, è indub-bio che la curiosità attorno alle prime applicazio-ni sull’Arocs (e in parallelo dell’Actros) del piùrecente tra i motori Mercedes-Benz, cioèl’OM473 da 15,6 litri, è tanta. Per vederlo al-l’opera bisognerà aspettare la fine dell’anno maintanto abbiamo avuto un piccolo “assaggio”, siapur statico, con un esemplare tra gli Arocs espo-sti che montava proprio quel propulsore. Che ènaturalmente in grado di raggiungere prestazionieccezionali, con una potenza massima che, perora, arriva fino a 625 cv e una coppia massima di3.000 Nm. Dal punto di vista della struttura si

tratta di un sei cilindri in linea, che come tutti glialtri modelli della Stella dispone di un eccezio-nale arco di erogazione della potenza, con unacoppia di 2.500 Nm disponibile a partire dai 900giri al minuto, e prestazioni estremizzate grazieall’uso di una soluzione Turbocompound, cioè diuna seconda turbina posizionata a valle del tur-bocompressore principale, che serve essenzial-mente per recuperare la pressione dei ga di scari-co e usarli per incrementare la potenza massima,trasmessa attraverso un albero e un giunto idrau-lico che lo collega alla trasmissione. La gammaOM473 comprende al momento tre versioni, conrispettivamente 517, 578 e 625 cv (e coppie di2.600, 2.800 e 3.000 Nm).

PRESTAZIONI STREPITOSE

IL NUOVO MOTORE DA 15.6 LITRI

E 525 CAVALLI DI POTENZA EROGATA

sere attivata sia andando in a -van ti che in retro e permette digiostrare la velocità desideratautilizzando soltanto il pedaledel freno, il che si rivela moltoutile per ripartire in salita oppu-re nella manovre.

Chiusura in grande stile conun circuito denominato “estre-mo” e che quindi andiamo adaf frontare a bordo del modellopiù performante tra quelli chefan no parte dell’attuale gamma,si tratta di un Arocs 41518X8/4, un colosso da 41 tonnel-late con quattro assi motori e idue anteriori sterzanti, dotatodella più potente versione delsei cilindri da 12,8 litri OM470,con 510 cv e una coppia eccel-lente di 2.500 Nm già dai 1.100giri/min. Il motore era abbinataper l’occasione al cambio ma-nuale a sedici marce previstocome optional (e quindi con re-lativo sovrapprezzo), dotato diservosterzo elettroidraulico Ser-votwin, che agisce in funzionedella velocità e può contare sudi una funzione attiva di ritornodello sterzo e del sistema shiftby wire, che ne facilità le cam-biate, approfittando anche dellafrizione più morbida. Una con-figurazione adatta ad affrontaresfide ben più impegnative delcir cuito creato dagli specialistidi Mercedes-Benz, che comun-que comprendeva anche una se -rie di salite con pendenza del40 per cento e fondo sdruccio-levole in cui si è rivelato prov-videnziale l’innesto automaticodel bloccaggio dei differenziali(anche se è naturalmente pre-sente anche un comando perl’o perazione manuale), che siat tiva al minimo accenno dipro blemi legati alla trazione. Alre sto pensa la compensazionedel carico, che ne suddivide ilpe so sui vari assi, dando mododi poter contare sempre sul 100per cento della trazione

A stupire soprattutto la resadel propulsore, che pur sel’Arocs viaggiava con il massi-mo carico riesce a dare il mas-simo senza richiedere troppisfor zi, uscendo di rado dallagreen zone ideale e quindi man-tenendo i consumi contenuti.

LOCATION PER IL NOSTRO TEST È L’ENORME

CAVA RHEINKALK IN CUI SONO STATI RICAVATI TRE

DIFFERENTI PERCORSI, IN MODO DA POTER VALORIZZARE

LE DIVERSE CARATTERISTICHE DELLA GAMMA AROCS,IN RELAZIONE AI SEGMENTI PIÙ IMPORTANTI

IN CUI SI DIVIDE IL MERCATO DEL MEZZO D’OPERA.

Sul mercato del mez zo d’opera, il 45 per cento dei camion viene utilizzato nei cantieri o nel le cave, il 30per cento per la movimentazione dei materiali e il 15 per cento abbinato a betoniere o betonpompe.

Arocs all’interno della cava situata nelle vicinanze della città tedesca di Düsseldorf. Diversi i mezzid’opera Mercedes-Benz a disposizione del 4x2 al “mostruoso” 8x8 con motore da 510 cavalli.

MERCEDES-BENZ

Nessun rivale incava per Arocs

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L’Arocs. Una nuova forza nel cantiere.Scoprite la forza pura del nuovo Arocs: motore potente e una catena cinematica innovativa, per affrontare con sicurezza anche i percorsi più impegnativi. La robusta struttura del telaio di nuova concezione permette di trasportare facilmente anche i carichi più elevati. Venite a scoprirlo presso il vostro concessionario Mercedes-Benz di fiducia e all’indirizzo www.mercedes-benz.it/nuovo-arocs

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16 AttualitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

GIANCARLO TOSCANOPECHINO

Daimler parla sempre più cine-se. Procede a grandi passi l’of- fen siva del Gruppo tedesco inCi na. Un nuovo step che con-sente a Daimler di incrementareil suo ruolo nell’importantemer cato del paese asiatico è lafon dazione della DaimlerTrucks e Buses China Ltd(DTBC), una società legalmen-te indipendente che sovrinten-derà a tutto il business Daimlertrucks e buses. Nelle sue fun-zioni di Presidente e Ceo, Ro-bert Veit, già Vice Presidente e -se cutivo di Daimler Trucks Ci -na, riporterà direttamente a Hu-bertus Troska, responsabile perla Cina all’interno del Consi-glio di amministrazione diDaim ler. L’essere struttural-mente indipendente consentirà

a DTBC di focalizzarsi sullespe cifiche esigenze dei clienticinesi. Nel contempo, l’inte gra -zio ne della divisione buses daràspa zio a nuove opportunità dibusiness.

“Proseguiamo nel piano diriallineamento strutturale del

no stro business in Cina con lanuo va Daimler Trucks e BusesLtd - ha dichiarato HubertusTro ska - la nuova società èun’al tra pietra miliare perDaim ler in Cina e illumina ilno stro obiettivo a lungo terminesul più grande mercato veicoli-stico del mondo, che promettedi offrire enormi potenzialità dicrescita nel futuro”. Dal canto

suo Robert Veit ha dichiarato:“DTBC assicurerà un preziosocontributo per la futura espan-sione del business truck esisten-te e per l’ampliamento della no-stra gamma prodotti, per esem-pio nel segmento bus. In unmer cato fortemente competitivo

come quello dei truck in Cina,la costituzione di una societàco me DTBC è quanto mai op-portuna dal momento che ga-rantirà l’implementazione di unpiano di espansione più strate-gico, più elevate efficienze, piùstrette collaborazione con i par-t ner e una più veloce risposta aiclienti”.

La nuova organizzazione si

ba sa sulle realizzazione e i suc-cessi di Daimler Trucks in Ci -na, che ha venduto più di 6.100veicoli nel 2012. Per il sesto an -no consecutivo, Mercedes-Benzha mantenuto la leadership delmer cato nel segmento pre-mium, all’interno della catego-ria truck importati e nei con-fronti dei competitori europei.Raf forzando questa posizione,DTBC potrà implementare of-ferta addizionali come i servizifinanziari, il fleet managemento le soluzioni telematiche Fleet-Board, arrivandi a supportaremeglio i clienti nella gestionedel la total cost of ownership.Nel lo stesso tempo, Daimlerraf forza la sua presenza comecostruttore leader globale nelset tore bus. DTBC infatti facili-terà la ricerca e lo sviluppo dinuo ve opportunità di businesssul mercato cinese.

DAIMLER

Come brillala Stella dell’Est!

LA NEONATA DAIMLER TRUCKS E BUSES CHINA LTD

SOVRINTENDERÀ ALL’INTERO BUSINESS TRUCKS

AND BUSES NELLA REPUBBLICA POPOLARE.

Stoccarda chiama Pechino. In CinaDaimler, che ha base nella capitale,

opera attraverso diverse società: DaimlerGreater China Ltd, Mercedes-Benz (China)Ltd, Mercedes-Benz Auto Finance Ltd,Daimler Northeast Asia Parts Trading &Services Co. Ltd, le joint venture PechinoBenz Automotive Co. Ltd (BBAC), Pechi-no Mercedes-Benz Sales Service Co.(BMBS), Pechino Foton Daimler Automo-tive Co. Ltd (BFDA), Fujian Benz Auto-motive Corporation (FBAC) e ShenzhenBYD Daimler New Technology Co. Ltdcosì come le società commerciali situate aHong Kong e Taiwan. Per sottolinearel’importanza del mercato cinese, Daimlerha anche creato lo scorso dicembre unanuova posizione all’interno del suo Consi-glio di amministrazione, quella di respon-sabile della Regione Cina Maggiore, occu-pata al momento da Hubertus Troska.

La produzione locale di auto Mercedes-Benz è iniziata nel 2006 con la precedenteserie della Classe E presso la Pechino BenzAutomotive Co. Ltd (BBAC); la serie Clas-se C è arrivata nel 2008. BBAC sta produ-cendo dal maggio 2010 l’attuale Classe Enella versione a passo lungo assemblataspecificamente per il mercato cinese. Laprima GLK prodotta localmente è uscitadalle catene di montaggio di Pechino neldicembre 2011. Sul fronte delle vendite,Pechino Mercedes-Benz Sales Service Co.(BMBS) è una joint venture costituita traDaimler e il suo partner strategico BAICche raggruppa in un’unica organizzazioneintegrata le funzioni vendita e marketing,aftersales, espansione del network dei dea-ler, vendita auto usate e auto per le flotte,training per dealer e officine, il tutto riferi-to alle auto della Stella commercializzatein Cina. Mercedes-Benz Cars è rappresen-

tata in Cina con un portfolio prodotto com-pleto; circa 210mila veicoli sono stati ven-duti nel 2012 e almeno 50 nuovi concessio-nari saranno ogni anno aggiunti alla rete divendita che conta già oltre 220 operatori.

Cina è già il quinto più grande mercatoper i trucks Mercedes-Benz. Con una quotadi oltre il 50 per cento nel segmento pre-mium, Mercedes-Benz Trucks guida ilmercato soprattutto nel segmento heavy-duty. Importante è la joint venture con ilcostruttore truck Foton Motor: da metà2012, la produzione di trucks di fasciamedia e pesante del brand Auman è comin-ciata presso l’impianto di Pechino-Huairou.

In più, Daimler sta producendo vansMercedes-Benz dall’aprile 2010, graziealla joint venture Fujian Benz AutomotiveCorporation. Dal 2006 è inoltre attiva laDaimler Financial Services che offre solu-zioni di finanziamento attraverso Merce-des-Benz Auto Finance China. Da metà2012 il portfolio prodotti include le solu-zioni leasing. Infine, con BYD Daimler haavviato la joint venture Shenzhen BYDDaimler New Technology Co. Ltd per losviluppo di un veicolo elettrico destinato almercato cinese.

DA STOCCARDA A PECHINO IL FILO

ROSSO DELL’OFFENSIVA DAILMER

G. TOSCANOSTOCCARDA

Actros convince anche gli ambientalisti. Se aziende e clienti han -no già avuto modo di apprezzare le performance del l’am mi ragliatruck di Mercedes-Benz in materia di economia di gestione, oraulteriore con ferma delle qualità ecologiche dell’Actros viene dalconferimento del “Green Truck 2013” al modello Actros 1851 Gi- gaSpace. I giurati delle riviste specializzate tedesche di set tore,“VerkehrsRundschau” e “Trucker”, non hanno fatto al tro cheprendere atto dei risultati dei test indipendenti condotti nel corsodell’ultimo anno, confermando il basso consumo di carburantedell’Actros.

Alla cerimonia di consegna del riconoscimento, Jörg Zürn, Re- sponsabile di Truck Product En gineering Heavy/Medium Du tyPlatform CoE, ha così com mentato la vittoria dell’Ac tros 1851GigaSpace: “Il ‘Green Truck 2013’ conquistato dall’Actros 1851GigaSpace è un’autorevole, indipendente con ferma dei risultati ot-tenuti dal piano di sviluppo che abbiamo seguito avendo comeobiettivo la creazione di un nuovo ed ecologicamente compatibiletruck in grado di essere in regola con la normativa Euro 6. Ciò èulteriormente confermato dal fatto che altre due varianti del l’Ac -

tros sono nella top ten dei veicoli ambientalisti”.I criteri chiave per l’asse gna zio ne del riconoscimento compren-

dono innanzitutto il consumo di carburante e ovviamente le emis-sioni di CO2. Ulteriori fat tori presi in considerazione so no la clas-sificazione delle e mis sioni allo scarico e il carico uti le massimo.La base per la de terminazione del consumo è sta ta ottenuta dai ri-sultati del test condotti dagli specialisti dei magazine del settoretruck “VerkehrsRundschau” e “Tru cker” su strade ordinarie.

Un contributo significativo al l’ot timo risultato dell’Actros 1851GigaSpace, che ha registrato un consumo di carburante di quasi unlitro inferiore rispetto al veicolo classificatosi secondo, è stato for-nito dal sistema Predictive Powertrain Control (PPC) che ricono-sce la topografia della strada e agisce per ottenere un livello otti-male di consumo del veicolo. L’inno-va tivo sistema di assistenzaalla guida mostra la sua forza in par ticolare sulle strade collinaricon diversi saliscendi: in qualità di primo cruise control basato suGps al mondo, il PPC non solo interviene sul controllo di velocitàe frenatura ma an che della trasmissione. All’in ter no di una soste-nibile estensione dell’impiego della funzione EcoRoll, dotazionestandard dell’Actros che gioca un ruolo attivo nel ridurre il consu-mo, il Predictive Powertrain Control opera molto intelligentemen-te quando serve il suo intervento, per eseguire un cambio marcianel momento giusto.

L’Actros è stato abile a dimostrare il raggiungimento di signifi-cativi risparmi di carburante dopo il suo debutto mondiale nel2011. In un test comparativo di oltre 10mila chilometri tra Rotter-dam e Stettino, monitorato dai professionisti della Dekra, il mo-dello 1845 LS BlueTec 6 ha registrato un vantaggio del 4,5 percento nel consumo di carburante rispetto al modello Euro 5 dellaprecedente serie Actros.

MERCEDES-BENZ

ACTROS AMICO FIDATO

DELL’AMBIENTE

Da sinistra, Johannes Reichel, Chief Editor Trucker, Jörg Zürn,Responsabile di Truck Product Engineering Heavy/Medium DutyPlatform CoE, e Birgit Bauer, Chief Editor VekehrsRundschau.

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17Attualità N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

UNIMOG

Radicali interventi

NILS RICKYWÖRTH

Anche per l’Unimog, il più spe-ciale tra i camion della Stella,ar riva l’ora dell’Euro 6. E l’av- ven to delle nuove motorizzazio-ni porta a tutta una serie di no-vità per il famoso tuttofare, apartire da una razionalizzazionedella gamma, a cui corrispon-dono nuove denominazioni. Alposto dell’U20 ad esempio a -des so ci sono i modelli U 216 e218 dove la prima cifra ne indi-ca la tipologia progressiva, lase conda i cavalli erogati dalpro pulsore.

E proprio dai portaattrezzi,giunti alla seconda generazione,conviene partire: dal punto divi sta della linea pochi ma inci-sivi i cambiamenti, con la cabi-na di cui vengono contenute ledimensioni, fino a integrare inuo vi paraurti con luci diurne aled, per il resto quel che si vedeè limitato ai tergicristalli mon-tati sopra il parabrezza per mi-gliorare la visibilità sull’an te -rio re, sublimata dall’aggiunta diuna telecamera.

Piccole migliorie anche pergli interni, con il volante che di-venta multifunzione, il piantonedello sterzo regolabile e le levedel lo sterzo inglobano anche icon trolli per cambio e frenomo tore. Rivisto anche il quadrostrumenti, con il joystick per gliattrezzi che è ora estraibile. Trai dettagli (ma importanti) da se-gnalare il nuovo impianto dicli matizzazione più efficiente el’impianto di regolazione dellapressione pneumatici che riferi-sce sul display e comprende tremodalità standard (strada, sab-bia e percorso accidentato) inmodo da facilitarne l’uso.

Sull’impianto idraulico ilpro gresso maggiore riguarda unincremento di potenza del 30per cento, arrivando con la solapre sa di forza frontale a160 kW.Allo stesso modo l’im pian toidraulico di potenza VarioPo-

wer, in pratica il sistema di azio-namento degli attrezzi, è statotrasformato in modo che, gra ziea un doppio circuito con por tatasingola di 125 litri di olio al mi-nuto e una pressione di 280 bar,possano essere eseguiti più la-

vori contemporaneamente,sfruttando una potenza di 58kW per ogni singolo circuito.

Tra le novità assolute va in-serita la possibilità di passaredal la trazione idrostatica alcam bio manuale in movimento,

il tutto con una potenza aumen-tata del 20 per cento, la possibi-lità di arrivare a una velocità di50 km/h e una modalità, la Dri -ve Work, utile quando si cam-bia repentinamente area di lavo-ro. Tutti vantaggi che non si li-mitano a rendere più conforte-vole l’uso dell’Unimog (se ab-binato al cambio automatizzatoEas l’operazione avviene in au-tomatico) ma preservano la fri-

zione e fanno risparmiare car-burante.

Tornando alla gamma, si par -te con i piccoli U216 e 218, chesi differenziamo dagli altri,oltre che per il motore menopotente, per le dimensioni com-patte, con un passo di soli 2.800mm e quindi un diametro divol ta di 12,6 metri. La massatotale a terra è in questo caso

compresa tra le 7,5 e le10 t.Per gli altri modelli, cioè

quel li compresi tra l’U318 el’U530 la maggior novità ri-guarda l’arrivo tra i propulsoridi un sei cilindri con 299 cavallidi potenza il che ne fa il più po-tente Unimog mai realizzato. Inpiù grazie a ruote in alluminio eun uso accorto dei materiali deltelaio, che ha non a ca so formericche di rientranze, il peso è

stato ridotto e nonostante lospazio necessario per l’in gom -brante blocco catalizzatori deimotori Euro 6 il passo è sta toaccorciato di 80 mm, favorendola maneggevolezza. I differentimodelli possono quindi dispor-re di passi che variano dai3.000 ai 3.900 mm, con Ptt da7,5 a16,5 tonnellate.

Visto l’uso estremo che spes-

L’introduzione del motore Euro 6 è soltanto una delle novità checaratterizzano la più recente serie dell’Econic, di cui sono stati

modificati anche cabina e chassis, cioè le variabili più importantiper la mission a cui lo specialista tedesco è destinato: cioè il tra-sporto rifiuti, ma anche la delivery urbana.

In pratica possiamo dire che per la cabina, oltre che con corre-zioni estetiche (mascherina del radiatore di nuovo design, paraurtirafforzati, luci diurne a Led), si è operato di fino sugli interni, ripo-sizionando i comandi e spostando freno a mano e cambio all’altez-za del volante, in modo da renderne l’uso più semplice ed ergono-mico. Molti di più sono ora gli spazi portaoggetti, con un vano rica-vato anche dietro i sedili, e sono state migliorate la ventilazione el’isolamento acustico della cabina.

Il cambio resta il solito automatico Allison a sei rapporti, ma do-tato del nuovo software Eco, che aiuta risparmiare carburante e mi-gliora il comfort di marcia ben adeguandosi ai continui stop&go.

Se il nuovo Econico Euro 6 sarà disponibile da fine anno, nonvedrà invece la luce fino alla metà del prossimo anno la definitivaversione a gas, sempre Euro 6, destinata però visti i presupposti aun grande successo, fin dal 2002 Mercedes Benz propone una ver-sione Ngt del suo veicolo con cabina ribassata.

La versione Euro 6 del propulsore a metano è stata ottenuta sem-plicemente aggiungendo un sistema di ricircolo dei gas di scarico,

quindi senza bisogno di Scr o di filtro antiparticolato. Al momentosi tratta ancora di una serie sperimentale ma i risultati raggiunti alivello di consumi e comfort di marcia sono già eccellenti.

La gamma Econic comprende versione a due o tre assi (6x2 e6x4), con quello anteriore o posteriore aggiunto che può esseresterzante elettoidrauiloco progressivo, i passi variano dai 3.450 ai5.700 mm. Le cabine sono due, alta (con spazio interno fino a1.745 mm) e bassa (con tetto a 1.295 mm dal pavimento).

Quanto ai propulsori, dobbiamo aggiungere un’annotazione che,visti i tempi che corrono, deve per forza riguardare i consumi. In-fatti, per le nuove versioni di Unimog ed Econic sono calati, rispet-tivamente del 3 e del 4 percento,nonostante adesso montino motoriEuro6 o forse proprio per questo.

Ai propri camion speciali (elenco da cui in Italia andrà depenna-to lo Zetros che non verrà realizzato in versione Euro 6) Mercedes-Benz ha riservato tre 4 cilindri Om 934 e due sei cilindri Om 936,già visti sulla nuova generazione di Atego oltre che sull’Antos, concilindrate rispettivamente di 5,1 e 7,7 litri e potenze che variano dai156 ai 354 cv.

A caratterizzarli dal punto di vista tecnico nuovi iniettori a elet-tovalvola con dieci fori, che consentono di ottimizzare il processodi iniezione in ogni condizione. A garantire il rispetto della normasulle emissioni la combinazione tra ricircolo dei gas di scarico, ri-duzione catalitica selettiva e filtro antiparticolato.

MODIFICATI ANCHE CABINA E CHASSIS

VOGLIA DI RINNOVAMENTO

PER LA GAMMA ECONIC

L’INTRODUZIONE DEI NUOVI PROPULSORI

EURO 6 È ACCOMPAGNATA DA TUTTA UNA SERIE

DI NOVITÀ PER IL FAMOSO TUTTOFARE.

so si fa dell’Unimog si è lavora-to anche sugli assali, il che hacontribuito ad incrementare ilcarico utile da 100 a 300 kg aseconda del modello.

Più radicale l’intervento suimodelli con spiccata attitudinefuoristradistica, e cioè l’U4023e l’U5023. Per fare posto alquat tro cilindri Euro 6 infatti ilblocco motore è stato arretratodi circa un metro andando a fi-nire in pratica sotto il sedile delguidatore. La cabina è stataquindi allungata e rialzata di120 mm, il che, complice lospo stamento della leva del cam-bio sul piantone dello sterzo, hareso gli interni più fruibili. Ilposizionamento centrale per-mette poi di azionare gli even-tuali attrezzi direttamente dalmo tore, e sempre per lo stessomotivo il nuovo Unimog, checon ta su di un unico passo da3.850 mm, ha un baricentro piùbasso senza penalizzare la lucelibera dal suolo. Sulle serie offroad sono inoltre stati adottatitutti gli accorgimenti riservatialle altre serie dell’Unimog.

Una nota a margine la meritail cambio, a cui data la destina-zione tout terrain sono stati ac-corciati i rapporti, mantenendole otto marce anteriori e le seiposteriori, a cui può essere ab-binato uno speciale gruppo ri-duttore con fascia di velocitàcompresa tra i 2,5 e i 3,5 km/h.Per Unimog è il momento della razionalizzazione della gamma che prevede nuove denominazioni.

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18 AttualitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

URBANO LANZAMISANO ADRIATICO

Sul circuito di Misano Adria-tico, in occasione della tappaitaliana del campionato TruckRacing 2013, Paolo Starace,Amministratore delegato DafVeicoli Industriali, ha tenutouna con ferenza stampa in cuiha illustrato la strategia delcostruttore olandese per ilmercato italiano. Tema centra-le l’intro du zio ne dell’Euro 6.“Quella di Mi sano - ha esordi-to il numero uno di Daf in Ita-lia - è sempre una bella circo-stanza, una tradizione e unapreziosa occasione per coloroche non hanno avutooc casione di tocca-re con mano leultime novità dicasa Daf di ri- cevere più in-formazioni suuna gammacompletamen-te rinnovata esui nostri ser-vizi”.

Starace ha ri-cordato che “an chein contesti economicidifficili come quello che stia-mo vivendo, siamo soliti regi-strare risultati che lasciano ilsegno. I ri sultati finanziari diPaccar so no alquanto lusin-ghieri: nel 2012 il fatturatoconsolidato e i ricavi sono sa-liti a 17,05 miliardi di dollari,i ricavi netti a 1,11 mi liardi ela quota di mercato in NordAmerica, con i marchi Ken-

worth e Peterbilt, è passatadal 26,7 del 2011 al 28,9 percen to dello scorso anno. Pac-car è un’azienda che per oltre70 an ni consecutivi ha gene-rato u ti li e ha distribuito divi-dendi. Que sto le consente dimantenere un rating moltoalto e di ave re accesso a mer-cati finanziari con tassi van-taggiosi che le con sentono difare investimenti in ricerca esviluppo necessari per rima-

nere leader. Paccar ha an chepredisposto un programma diacquisto di proprie azioni gra-zie alla liquidità disponibile.È questo un segnale forte neicon fronti del mercato: Paccarè un’azienda che guarda al fu-turo con più serenità rispettoad al tre”. E di serenità, cheequivale a dire ottimismo, c’èproprio bisogno visto che inEuropa, il mer cato dei veicoliindustriali ha segnato lo scor-so anno un ca lo rispetto al2011, con circa 225mila im-matricolazioni nel seg mentosopra le 16 t e circa 55mi la inquello dei leggeri da 6 a 15.9t. “Un 2012 in flessione ri-

spetto al 2011 - haconfermato Stara-

ce - con un an-damento mi-gliore rispet-to al 2009-2010 mapeggiore del2011. Nontutti i pae si

e u r o p e ivanno però al -

la stessa veloci-tà: per e sempio,

Polonia, Olanda eFrancia si muovono positiva-mente, Italia e Spa gna menobe ne. Il primo trimestre 2013è andato come quello del2012: tut tavia, crediamo chenella seconda parte dell’annoil mercato europeo abbia dellechances di risollevarsi”. InItalia il mercato dei pesantioltre le 16 t ha chiuso il 2012con poco meno di 12mila im-

matricolazioni, i leg gerihanno pressoché confermatol’andamento dell’anno pre ce-dente, con meno di 5mila u -nità.

Casa europea, Daf guardacon apprensione alle sorti delVecchio Continente, conti-nuando a investire e lanciandosegnali positivi per il futuro.Un esempio è il nuovissimocentro di stribuzione ricambidi Ein dhoven, all’avanguardia

nel mondo. Senza contarePaccar Financial, che in Euro-pa ha una quota record del26,5 per cento: in pratica, unveicolo su quattro vie ne finan-ziato con la finanziaria delGruppo. Il pensiero corre alleprospettive economiche dellarestante parte del 2013 e delprossimo futuro: il Pil euro-peo crescerà di un modestissi-mo 0,1 per cento que st’an no,dopo il calo dello 0,2 per

cento del 2012. Per il 2014 lacrescita prevista è dell’1,2 percento. La produzione indu-striale stimata segna un -0,5per cento. “Come chiuderà il2013 - si è chiesto Paolo Sta-race - Le stime per l’Europadei veicoli industriali ci dico-no che le immatricolazioniper quanto riguarda la catego-ria oltre le 16 t saranno di220-240mila unità, in leggeroaumento rispetto al 2012 no-nostante i primi mesi del l’an-no siano sostanzialmente inlinea con l’anno scorso. Que-sto perché ci sarà l’anticipode gli investimenti per 2014: laclientela che non ha la neces-sità di acquistare un Euro 6per ragioni economiche simuoverà al l’ultimo momentocon l’ac qui sto di veicoli Euro5 per evitare aumenti di listi-no che purtroppo sono dovutiai pesanti investimenti chetutti i costruttori hanno dovu-to affrontare per l’adegua-mento alla nuova normativaantiemissioni. Stiamo cercan-do di far capire ai dealer chein un momento come questo èbene che si dotino di veicoliper far fronte al picco di ri-chieste di fine anno”. Perl’Ita lia, le stime 2013 indica-

no che le immatricolazioni sa-ranno in linea con il 2012anche se con una compensa-zione dovuta appunto all’anti-cipazione degli ordini Euro 5a causa dell’in tro du zionedell’Euro 6 nella secondaparte dell’anno. Questo com- porterà un calo fisiologico de -gli ordini del 2014 espletatil’an no prima.

“I concessionari - ha conti-nuato Paolo Starace - hanno

con tinuato a lavorare fino aog gi con il prodotto Euro 5che ci ha dato molte soddisfa-zioni per ché è arrivato alpunto massimo della sua evo-luzione tecnologica proprionel momento in cui lascia ilmercato. Ci sono quindi moltipunti di contatto con l’Euro 6.Oggi Daf dispone di unagamma completamente rinno-vata sia in termini di veicoliche di motori”. Al centro dellagamma propulsori Euro 6 ilnuovo Paccar MX-13 da 12.9

litri e sei cilindri in linea. Do-tato di iniezione CommonRail, questa unità prevedeturbo a geometria variabile,ricircolo dei gas di scaricoEGR e filtro antiparticolato.“L’introduzione delle nuovemotorizzazioni Eu ro 6 - haprecisato Paolo Starace - hacomportato l’adozione di mo-difiche al telaio con un mag- gior spazio nella parte ante-riore per una superficie discam bio termico più grandeche garantisca la massima ef-ficienza, un nuovo posiziona-mento dei componenti, ilnuovo assale anteriore e ponteposteriore, nuo ve sospensionie nuove sospensioni cabina.Inoltre, la sca tola dello sterzoè ora montata direttamente sultelaio. E ster namente la cabinaè stata ag giornata la nuova ca-landra su periore e inferiore,nuovi fenders e minigonnenonché novità per paraurti,luci, parafanghi, finestrini.Anche all’interno i veicoliEuro 6 beneficiano di unaserie di significativi aggiorna-menti: sedili, volante, pannel-lo strumenti, disposizione co-mandi, letti, pannelli portiere,

DAF TRUCKS

Segnali forticontro la crisi

PAOLO STARACE, AMMINISTRATORE DELEGATO DAF

VEICOLI INDUSTRIALI, ILLUSTRA LE STRATEGIE DEL

COSTRUTTORE OLANDESE PER IL MERCATO ITALIANO.

pannello retro cabina egamma materiali e colori”.

Importante è anche ilnuovo Paccar MX-11 dal de-sign compatto, il peso ridotto(180 kg in meno del fratellomaggiore MX-13) e potenzecomprese tra 290 e 440 cv. Lacilindrata è pari a 10.8 litri perun’ar chi tet tu ra sei cilindri inlinea. L’ul te rio re step di svi-luppo delle soddisfacenti tec-nologie Euro 5 ha portato allosviluppo dei nuovi Paccar PX-5 e PX-7. Il primo è un quat-tro cilindri in linea da 4.5 litricon potenze di 150, 180 e 210cv, il secondo un sei cilindriin linea da 6.7 litri che e ro ga220, 250, 280 o 310 cv.

In tema di servizi, l’aggior -na mento Daf Multisupportprevede un’offerta completacon nuo vi pacchetti a disposi-zione della clientela: WarrantyPlus è la più completa offertadi pacchetti garanzia, FlexCare l’of fer ta base ma flessi-bile di pacchetti dedicati allariparazione e manutenzionedel veicolo. Nel 2013 sono en-trati a far parte del la rete ita-liana di Daf nuovi concessio-nari: Immediate Trucks di Ve-rona e Trento, CGT Trucks aMilano. La rete del costruttoreolandese è costantemente im-pegnata nell’af fron tare il pas-saggio da Euro 5 a Euro 6. Leattività di marketing sono inpieno fermento: do po la pre-sentazione nazionale a MisanoAdriatico del nuovo XF 460-510 FT, l’1 e 2 giugno si è te-nuto l’open week end nazio-nale di tutta la rete Daf Truckscon presentazione locale del- l’XF 460-510 FT. In settembresarà la volta della presentazio-ne stampa che precede l’av viodel programma Eco Drivingcon veicoli Euro 6 mentre aottobre si terrà la presentazio-ne nazionale delle rinnovategam me LF/CF Euro 6.

Paolo Starace, Amministratore delegato Daf Veicoli Industriali

All’avanguardiaIl nuovo XF Euro 6 fotografato

a Misano Adriatico doveha attirato le attenzioni degli

appassionati del marchioDaf Truck accorsi sul circuito

romagnolo per l’appuntamentocon il Truck Racing 2013.

26,5per cento

LA QUOTA RECORDCONQUISTATA DA

PACCAR FINANCIALIN EUROPA

Il nuovo Daf LF Euro 6 sarà presentato in Italia a ottobre.

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19Attualità N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOGÖTEBORG

Anche l’aria che si respira al- l’in terno della cabina di untruck ha la sua importanza. Losa bene Volvo Trucks che allaqualità dell’aria del suo nuovoFH ha dato particolare risaltoap portando dei significativimiglioramenti, principalmenteutilizzando tessuti e compo-nenti che contengono o emet-tono ridotte sostanze chimiche.Il risultato è che l’aria che cir-cola al l’interno dell’FH è oraconsiderevolmente più pulitarispetto a quella di un’ambien-te esterno dominato dal trafficoveicolare.

“Il nostro approccio olistico- ha dichiarato Lars Mårten-sson, Direttore Ambiente diVol vo Trucks - si è focalizzatosul mi nimizzare le emissioniprovenienti dai materiali utiliz-zati al l’interno della cabina esul pre venire ogni possibile ac-cesso in cabina di particelle at-traverso il sistema di climatiz-zazione. In questo modo abbia-mo significativamente ridottogli o dori e una quantità di par-ticelle e sostanze organiche”.

“Con mol ti autisti che tra-scorrono fino a 20 ore al gior-no a bordo del camion - haspiegato Hannele Nur mi, Sub-stance Regulation Spe cialist diVolvo Trucks - la no stra nuovaammiraglia per le lunghe di-stanze è perfetta per dif fonderequesta nuova soluzione olisti-ca. Il nostro approccio metico-loso ha comportato la fis sazio-ne di un limite sulle e mis sioniper ogni sostanza organica pre-sente in tutti i materiali impie-gati per gli interni del la cabina.

Abbiamo lavorato a strettocontatto con i nostri for nitoriper assicurarci che le nostre ri-chieste fossero esaudite”.

Le emissioni di sostanze or-ganiche - i cosiddetti compostiorganici volatili - che proven-gono dai materiali di cui sonofat ti i tessuti costituiscono unproblema risaputo in tutta l’in- du stria automotive. Nella mag-gior parte dei casi, questeemissioni aumentano quandola cabina è surriscaldata oesposta direttamente al sole.Volvo Trucks affronta il pro-blema da diversi punti di vista.Tutti i tessuti fuoco-ritardantidel nuovo FH sono stati elimi-nati.

Al loro posto sono stati in-trodotti tessuti più spessi e piùdensi per venire incontro alleregolamentazioni in materia diprevenzione de gli incendi.Tutti i tessuti so no certificati inaccordo con lo standard globa-le Oekotex 100 che stabilisce

che essi non debbano contene-re oltre un limite di sostanze.Elementi chimici tos sici pre-senti nella plastica e materialiin pelle utilizzati nei sedili, nelvolante e nei componenti deco-rativi sono stati rimpiazzati dasostanze meno dannose e lapelle è stata trattata u ti lizzandoun processo esente da cromo.Come risultato, non so lo icomposti organici volatili sonostati ridotti ma con essi an cheil rischio di allergie derivantidal contatto con sostanze noci-ve.

Per evitare che particelledannose entrino all’internodel la cabina provenienti dall’e -ster no, l’aria in entrata passa

attraverso una combinazione didue filtri attivi che sono statipro gettati per minimizzare ilnu mero delle particelle stesse.

“Dalle ricerche condottepres so i clienti - ha aggiuntoHan nele Nurmi - sappiamo cheal cuni conducenti sono partico-larmente sensibili alle reazionial lergiche. Con la cabina delnuo vo FH vogliamo aiutarli aridurre questo tipo di proble-ma”.

Per verificare i risultati otte-nuti, la cabina dell’FH è statasot toposta a test di laboratorioad alte temperature. “I test - hadetto Lars Mårtensson - evi-denziano che il numero di so-stanze organiche presentinell’aria del la cabina è stato ri-dotto a una fra zione. Il che si-gnifica che gli autisti avranno adisposizione un ambiente di la-voro più pulito e più salutare abordo del nuovo FH. Il nostroprossimo desiderio è incorpo-rare questa soluzione nel pro-cesso di continuo rin novamen-to della gamma truck. L’obiet-tivo è offrire lo stes so livello diqualità dell’aria in ogni truckVolvo venduto in ogni partedel mondo”.

Orologiodi design

VOLVO TRUCKS

Il design è per sua naturaaperto a molteplici solu-zioni creative. Quello

del la nuova ammiraglia dellungo raggio di VolvoTrucks, l’FH, ha ispiratonien te meno che un’interacollezione di oggetti pensataper l’autista. Pezzo forte del -la collezione il Driver Per-formance Watch, un moder-nissimo e superfunzionaleorologio da polso che incor-pora gli spunti di design delnuovo truck svedese. Lan-ciato lo scorso settembre, ilnuovo Volvo FH ha subitoattirato le attenzioni deglispecialisti, andando a vince-re il prestigioso riconosci-mento per il design Red DotAward. “Una volta scelto unconcetto - spiega Asok Ge-orge, capo del design degliesterni di Volvo Trucks - la-voriamo con i nostri colleghidi diverse divisioni dell’a -zienda e di diverse compe-tenze per essere sicuri che ilprodotto finale sia progettatonel migliore modo possibile.Se si tratta di un truck il pro-getto ha come fine la messain strada, se è qualcos’altro,probabilmente viene proget-tato anche per essere indos-sato”. Come nel caso dell’o -ro logio Driver Performance,parte integrante di una colle-

zione che ha visto la colla-borazione di designer e in-gegneri Volvo Trucks pro-prio come se si trattasse diun camion. In particolare,l’orologio è stato disegnatoda Patrik Palovaara, SeniorDesigner del design studioVolvo Truck di Göteborg. “Ildesign di un orologio - spie-ga Palovaara - deve comuni-care un preciso messaggio.Il Driver Performance comu-nica orgoglio. Sei orgogliosodel tuo camion e sei orgo-glioso del tuo orologio”. Tragli elementi del nuovo FHche hanno ispirato il designdel l’orologio ci sono lo stilede gli interni e il font dellafir ma Volvo nel quadro stru-menti. Le proporzioni del-l’oggetto e il modo in cui siposiziona sul polso sono sta -ti anch’essi studiati per dareal l’orologio una reminiscen-za dell’FH. Continua Palo-vaara: “Volevamo creare unacollezione collegata al lan- cio dell’FH. La sfi da è statacatturare il feeling del truck,non semplicemente copiarneil design ma trovare un’ori-ginale via di interpretarlo.Qualunque sia il prodotto, tuhai bisogno di identificare iproblemi reali e di risolverliper fare del buon design emettere l’utilizzatore finaleal centro della tua attenzio-ne. Non solo quindi un de-sign per il piacere ma un de-sign per il mondo del lavoroe dell’utilizzo concreto,dove forma e dettagli praticisono ab binati”.

Scrupolosi studi e sofisticate soluzioni per garantire pulizia in cabina.

VOLVO TRUCKS

Aria pura in casa FH

Hannele Nur mi, Substance Regulation Spe cialistdi Volvo Trucks

Lars Mårtensson, Direttore Ambiente di Vol vo Trucks

La cabina dell’FH è stata sottoposta ad accurati test di laboratorio per verificare la qualità dell’aria.

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20 AttualitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

GUIDO PRINATORINO

Se la classe non è acqua èbene ri badirne il concetto.Così ha de ciso Iveco che perla nuova campagna pubblici-taria dedicata al nuovo StralisHi-Way po ne l’accento sullecabine Hi-Class. La qualitàdella vita è fon damentale perchi, per lavoro, trascorremolte ore a bordo di un vei-colo: è questo il messaggio alcentro della nuova cam pagnamultisoggetto per la nuovaammiraglia del costruttoretorinese, sviluppata dall’a -gen zia pubblicitaria Leo Bur-nett.

La singolare e innovativacam pagna stampa e affissio-ne interpreta con un’iperboleil livello di comfort delle ca-bine del nuovo Stralis Hi-Way, definite “Upper classcabins”. Nel l’im maginel’ambiente sontuoso di unacamera da letto, che ri cordagli sfarzi ottocenteschi, viene

associato a dettagli riconosci-bili da ogni camionista chetrascorre numerose ore in ca- bina: un calendario, una targaluminosa con il proprionome, una radio CB.

Grazie alla partnership conil circuito di affissioni nellearee di servizio Admoving diAutostrade per l’Italia, la

campagna è presente nelluogo di incontro e riposo piùfrequentato dagli autisti. Cheora possono entrare maggior-mente in contatto con l’am-miraglia Iveco, apprezzando-ne meglio o scoprendone lequa lità intrinseche del pro-getto che ha portato alla na-scita delle nuove cabine.

Stralis Hi-Way, vincitore delpremio internazionale “Truckof the Year 2013”, si distin-gue nel mondo del trasportocommerciale come uno deimodelli tecnologicamente piùavanzati e più confortevoli.Per garantire agli autisti uncom fort decisamente superio-re in ogni situazione, dallaguida al riposo, Iveco hacreato la cabina Hi-Way.Tutti i suoi contenuti sonostati pensati per rendere ac-cogliente e confortevole lapermanenza a bordo dell’au -ti sta: dal nuovo volante con

comandi integrati per il tele-fono, al sistema Iveconnectcon radio hi-fi e display tou-chscreen, che gestisce anchela funzione “Driving StyleEvaluation”, il navigatore e iservizi telematici a van zati.

Iveconnect è l’esclusivo si-stema che consente di gestirein modo semplice e integratoinfotaiment, navigazione,strumenti di ausilio alla guidae servizi di fleet manage-ment. Due i set di funzionidedicate all’autista e al ge-store della flotta: IveconnectDrive e Iveconnect Fleet. Ive-

connect Drive comprende ilnavigatore con funzione“truck navigation”, il sistemaDriving Sty le Evaluation, chesvolge la funzione di unistruttore di gui da sempre abordo, e il dispositivo di si-curezza Driver AttentionSupport, che protegge il gui- datore da stanchezza e colpidi sonno. Il Driving StyleEvaluation è un contenutodeterminante per ridurre iconsumi a gen do sul fattoreumano. Uno stile di guida ef-ficiente consente risparmireali di carburante dal 5 al 12

per cento. Per migliorare laperformance dell’au ti sta, ilsistema elabora i dati ac quisi-ti dal motore, veicolo e GPSattraverso un algoritmo a van -zato e fornisce in tempo rea ledue feed-back: valutazionedel lo stile di guida, suggeri-menti per la riduzione deiconsumi. Il terminale dibordo dei servizi di fleet ma-nagement si chia ma Ivecon-nect Fleet. L’in terazione traguidatore, veicolo e centraleoperativa permette di teneresotto controllo tutti i mez zi,verificando in tempo rea le

IVECO STRALIS

Cabinedi Hi-Class

LA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA PER STRALIS

HI-WAY NE OMAGGIA LA QUALITÀ DELLA VITA

A BORDO DELLE NUOVE CABINE DELL’AMMIRAGLIA.

Hi-Way tetto alto è la versione top di gammadella nuova gamma Stralis dedicata alle lun-

ghe percorrenze. Lo spazio interno proposto è dioltre 10 metri cubi. A bordo si apprezza la nuovaplancia ergonomica e funzionale, curata nei mi-nimi dettagli, con materiali di alta qualità non ri-flettenti e piacevoli al tatto. I comandi sono statiriposizionati intorno al quadro di bordo e allazona centrale in modo da renderli facilmente vi-sibili e raggiungibili senza staccare la schiena dalsedile. I vani e gli scomparti sono stati incremen-tati in numero e in capienza per avere sempre aportata di mano documenti, mappe o attrezzi.Oltre al sistema pneumatico di regolazione delvolante, è disponibile un nuovo sedile ventilato eriscaldato con cintura di sicurezza integrata rego-labile in altezza.

In definitiva, tutti i contenuti del nuovo Stralissono pensati per migliorare la qualità della vita abordo, sia che si tratti del nuovo volante con co-mandi integrati sia che abbia a che fare con lazona notte che offre il nuovo letto high comfortper sentirsi come a casa: largo 80 cm e lungo piùdi due metri, con doghe in legno, materassosuper confortevole e schienale reclinabile idealeper le soste brevi. In alternativa, è disponibile unletto scomponibile che si ripiega nella parte cen-trale e diventa un comodo tavolo.

Nella versione Hi-Way il letto superiore siapre facilmente grazie al sistema di ribaltamentocon molle ad aria e si chiude scomparendo com-pletamente nella parte per rendere la cabina an-cora più spaziosa. È inoltre disponibile un condi-zionatore supplementare integrato nel padiglio-ne, silenzioso e a basso consumo energetico, cheassicura la giusta temperatura anche a motorespento. Altri due vani portaoggetti esterni sonodisponibili per riporre attrezzi e indumenti da la-voro. Il frigo si arricchisce di un pratico porta-bottiglie e per le missions più lunghe può essereinstallato un maxi frigo con capacità di oltre 35litri.

PER SENTIRSI COME A CASA

COSTRUITA INTORNO

ALL’AUTISTA

orari di guida, consumo dicar burante, posizione GPS etempi di percorrenza previsti.Con sente inoltre la gestioneautomatica degli obblighi dilegge relativi a scarico, ge-stione e archiviazione deidati del tachigrafo e dellecarte autisti. Con DrivingStyle Evaluation è possibileper il gestore della flotta va-lutare le performance di gui -da di ogni autista attraversoun report personalizzato. Ec’è an che un report DrivingAttention Support. I servizidi fleet management Ivecosono gestiti dal co struttore incollaborazione con Qual-comm, leader mondiale disettore. Va anche detto che ilsistema Iveconnect Fleet con-sente l’integrazione dei daticon i sistemi logistici del-l’azienda creando i presuppo-sti per una gestione più razio-nale e quindi meglio organiz-zata e più efficiente di tutte lecomplesse operazioni di tra-sporto che oggi caratterizza-no la quotidianità dei profes-sionisti del settore alle presecon molteplici variabili.

Il progetto che ha portatoalla nascita del nuovissimoStralis Hi-Way intende pro-prio venire incontro a tutte leesigenze dei moderni prota-gonisti del trasporto naziona-le e internazionale.

Comfort al topIveco pone l’accento sul livello

di comfort delle cabine delnuovo Stralis Hi-Way, definite

“Upper class cabins”.

Una delle immagini dell’origiinale campagna stampa e affissione dedicata alle cabine Hi-Class.

Sulla parete rossa si nota il calendario ben armonizzato con il raffinato arredamento di stile ottocentesco.

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NUOVO ASTRA HD9. NUOVA EFFICIENZA, NUOVA RESISTENZA, NUOVO COMFORT.

Astra torna protagonista con un nuovo mezzo dedicato ai lavori più pesanti. È nato l’innovativo HD9.

Mettetelo alla prova anche nell’operatività estrema, dal caldo del deser to al gelo del polo: con i suoi nuovi motori

Cursor 13, dalle coppie elevate e consumi ridotti, arriva ovunque. Spingetelo al limite nel massimo comfor t:

la sua cabina in acciaio è stata progettata con nuovi interni, sospensioni regolabili e sedili pneumatici.

E affidategli le missioni più dure, perché monta il mitico telaio Astra in longheroni d’acciaio:

con i suppor ti balestra e le spalle carrello in fusione ogni allestimento è più sicuro e più efficiente.

N U O V O

W W W . A S T R A S P A . C O M

C O M F O R T E S T R E M O P E R L A V O R I E S T R E M I .

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circa 20 km/h, il motore dieselprende il sopravvento. Il moto-re e let trico viene utilizzato solo

alle basse velocità, per esempionel la fase di avvio. Oltre a unrisparmio di carburante del 20per cento, in modalità tutta elet-trica, questa tecnologia ibridari duce l’inquinamento acusticolocale il cui abbattimento è alcentro delle preoccupazionidelle amministrazioni locali.

22 AttualitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

MAX CAMPANELLAPARIGI

I vincoli alle emissioni e le esi-genze ambientali europee ri-chiedono uno sforzo comune,al quale non può sottrarsi lamedia e grande distribuzione: isupermercati, diffusi in tuttaEuropa, hanno bisogno di con-segne frequenti e di autocarricapienti, che possano agevol-mente percorrere centri cittadi-

ni senza pre occuparsi di even-tuali limiti al la circolazione sta-biliti dalle au torità amministra-tive per por re un freno alleemissioni nocive. Valido stru-mento di lavoro nel settoredella distribuzione, Re naultTrucks Premium Distributionrisolve il problema nel la versio-ne ibrida Hybrys Tech, adesempio scelta l’anno scorsodalla catena di alimentari e non“Casino”: un Pre mium Distri-

bution Hybris Tech 6x2, da 310CV e 26 t opera nelle strade delcentro di Lione per rifornire inegozi del la catena attraverso lasocietà di trasporti Jacky Perre-not, che opera a Grigny, nel di-partimento di Rhône, per contodi Easydis, filiale logistica delgruppo Casino. Ancora in Fran-cia, so no i supermercati SimplyMar ket a ricevere le loro conse-gne con due veicoli ibridi dellaLosanga in uso alla società di

logistica Staf. Kara Mendjel,CEO di Staf, Hervé Huet, am-ministratore delegato di SimplyOuest, e Dominique Mercier,responsabile della logisticapres so Simply Market, hannori cevuto le chiavi di due nuo-vissimi Premium DistribuzioneHybrys Tech da Marc Martinez,amministratore delegato di Re-nault Trucks Francia, duranteuna cerimonia alla presenza diAlain Guermeur, direttore diChé reau, Dwight Gibson, vice-presidente responsabile delleso luzioni di trasporto a EneiaThermo King, e Marc Gamblin,CEO di Dhollandia Francia.

Simply Market, catena di su-permercati che appartiene alGruppo Auchan, attualmente ha300 punti vendita in Francia.Lo calizzati nei centro-città, i

Utilizzando telaio ibrido e sistema di refrige-razione criogenica, Chéreau ha prodotto il

veicolo perfetto per la distribuzione urbana. Taliinnovazioni dimostrano la determinazione diChéreau nello sviluppare veicoli su misura ingrado di soddisfare i requisiti più specifici deitrasportatori.

L’azienda ha seguito questa politica di innova-zione per 60 anni, con l’obiettivo di sviluppareun sistema di trasporto che offra le condizioni ot-timali di sicurezza e soddisfi le aspettative di

tutti i soggetti coinvolti nel settore della distribu-zione, dal caricamento al trasporto e consegna,nonché quelli dei singoli individui.

Diversi componenti del veicolo incarnano laricerca di Chéreau nell’innovazione: un sistemaelettrico indipendente di produzione a freddo, lacui silenziosità è molto apprezzata negli ambientiurbani, le porte scorrevoli isotermiche assistiteelettricamente che forniscono un facile accessoai prodotti, tende air per mantenere una tempera-tura stabile all’interno dell’allestimento permet-tendo così di salvaguardare la catena del freddo,partizioni isotermiche scalabili per consentire di-verse temperature, illuminazioni a LED posterio-ri per proteggere gli utenti e gli autisti della stra-da nelle zone di scarico e una cabina equipaggia-ta con un sistema di visuale posteriore che per-mette di effettuare le manovre in tutta sicurezza.Queste caratteristiche fanno del veicolo la solu-zione logistica ideale per rifornire i punti venditasenza causare fastidiosi rumori alla popolazionelocale.

CHÉREAU

DISTRIBUZIONE

A TEMPERATURA

CONTROLLATA

Sviluppato da Thermo King, Cryotech è unesclusivo sistema di trasporto refrigerato di

nuova generazione basato su un concetto total-mente nuovo. Con Cryotech, Thermo Kingoffre prestazioni elevate a bassi costi di manu-tenzione e ridotto impatto ambientale. Inoltre,l’innovativo sistema fornisce un preciso con-trollo della temperatura e la possibilità di di-sporre della telematica integrata, garantendo lamassima protezione del carico e la totale tran-quillità.

I vantaggi offerti da Cryotech includono:zero emissioni di CO2 (nessun motore, nessuncompressore), funzionamento estremamente si-lenzioso (Piek Label), il controllo accuratodella temperatura all’interno dell’unità refrige-rata (-30°C - +30°C) con il più veloce riduttoredi temperatura del mercato. L’insieme di questecaratteristiche lo rendono perfetto per il settore

della distribuzione urbana. Con un serbatoio diR744 liquido alla temperatura costante di -80°C e che fornisce il frigorifero per iniezionediretta, l’unità di refrigerazione gestisce un si-stema a circuito aperto, che è più sicuro sia pergli utenti e l’ambiente.

In collaborazione con allestitori entusiasti,imprenditori riflessivi e produttori innovativi,Dhollandia ha sviluppato una gamma di spondecaricatrici silenziose che riducono i livelli dirumore a meno di 60 decibel.

Questi bassi livelli di rumore sono stati rag-giunti attraverso una serie di minuziose innova-zioni introdotte dal costruttore al fine di ridurreil livello di rumore emesso nella fase di solleva-mento dal sistema elevatore. L’alimentatore uti-lizza una pompa silenziosa il cui alloggiamentocomprende pannelli fonoassorbenti. Il pianaleha un rivestimento insonorizzato in gomma eanche i rulli di bloccaggio sono stati ulterior-mente modificati.

Infine, le silenziose sponde di Dhollandiasono state altamente automatizzate e le opera-zioni svolte normalmente a mano, vengono ese-guite automaticamente, senza alcun interventoumano. Una serie di meccanismi installati sullasponda caricatrice assicurano che il complessoemetta meno di 60 decibel quando è in funzio-ne a tutto vantaggio della qualità della vita perchi gestisce il veicolo.

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Renault Trucks ha iniziato losviluppo di veicoli ibridi nel2008 e, dal 2011, ha iniziato acom mercializzarli sul mercato.Ta li veicoli offrono esattamentegli stessi livelli di affidabilitàdei modelli alimentati a gaso-lio. Venti veicoli sono attual-mente in circolazione e i pro-prietari so no soddisfatti. La tec-nologia ibrida sviluppata daRenault Trucks è perfettamentelineare: l’energia cinetica delveicolo vie ne recuperata duran-te la frenata o decelerazione econvertita in energia elettrica.L’energia viene immagazzinatain batterie di trazione, che sonodel tutto indipendenti e non ne-cessitano di essere ricaricate.Questa e ner gia è utilizzata peralimentare il motore elettricoche alimenta il veicolo all’ini-zio del fun zionamento e, quan-do si rag giunge una velocità di

ne gozi vendono principalmenteprodotti alimentar, e dispongo-no di superfici comprese tra i

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24 AttualitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

il programma “Fuso 2015”,Daim ler avrà consolidato ulte-riormente la propria crescita nelcontinente africano.

La grande commessa di 140truck leggeri Fuso Canter effet-tuata da Coca-Cola in Egittocontribuisce così al successodel programma di crescita. Co -me pluriennale cliente di Fuso,“The Coca-Cola Bottling Com-pany of Egypt” con il truck Fu -so Canter, robusto e parco neiconsumi, completa ora la flottaaziendale portandola a oltre900 unità, affidandosi così pre-valentemente ai veicoli indu-striali Daimler. Coca-Cola è ilpiù gran de fornitore di bibite almon do e commercializza i pro-pri prodotti in oltre 200 Paesi.Con l’affermato marchio di vei-coli industriali Fuso, che lo

scor so anno ha celebrato l’ot- tan tesimo anniversario delbrand, Daimler si sta espanden-do con successo nel continenteafricano. Nel 2012 Fuso ha rad-doppiato le vendite passando da

circa 4.200 unità nel 2011 a ol -tre 8mila veicoli venduti. Insie-me a solidi partner di distribu-zione, Daimler si afferma ulte-riormente nel continente africa-no.

Oltre a creare una solida ba -se nel mercato giapponese diorigine, Fuso mira a raddoppia-re le vendite internazionali ame dio termine. Per implemen-

tare con successo tale strategiadi crescita, a metà del 2012 Fu -so ha ottimizzato la propria or-ganizzazione di vendita per po -ter soddisfare ancora meglio leesigenze dei professionisti deltrasporto in oltre 150 mercati intutto il mondo.

Da mezzo secolo sul merca-to, Fuso Canter è nel segmentodei truck leggeri sinonimo diefficienza, robustezza e affida-bilità. Nel corso degli anni

Canter è continuamente mi-gliorato impostando nuovistandard con innovazioni comeil Duonic, prima trasmissione adoppia frizione per light truck,e il primo vei colo industrialeleggero a pro pulsione ibridaprodotto in serie. Altre qualitàtipiche del Canter sono il piùcontenuto rag gio di sterzata e ilvalore di por tata utile di riferi-

mento nella sua categoria. Gra-zie a una va sta gamma di ver-sioni cabina, al la massima fles-sibilità di configurazione e allevarianti a trazione integrale eibrida, la famiglia Canter di-mostra di essere massimamenteversatile e efficiente. Alla fieraIAA veicoli in dustriali di Han-nover, dal 20 al 27 settembreFuso presenta per la primavolta in Europa il nuo vo CanterEco Hybrid con l’in novativapropulsione ibrida. Con il Can-ter Eco Hybrid è pos sibile ri-sparmiare in tutta facilità car-burante e costi. Grazie alla po-tente propulsione ibrida, consistema di recupero dell’e ner -gia e funzione start-stop diserie, il consumo di carburantedel Canter Eco Hybrid si ridu-ce in misura pari a fino il 23per cen to, e conseguentementesi riducono le emissioni.

Nella gamma non manca ilnuo vo Canter 4x4 con trazioneintegrale, disponibile all’uti liz -zo anche con quattro ruote mo-trici e nelle manovre fuoristra-

DAIMLER

Fuso CanterdistribuisceCoca-Cola

da: quando necessario, la tra-zione integrale inseribile offreil proprio supporto e consentedi ottenere una potente capacitàdi trazione. Ma anche sullestrade normali, senza attivare latra zione integrale, è possibileviaggiare in modo efficiente eeconomico, con un diametro disterzata ridotto, con cabina sin-gola o doppia, con due passi el’ef ficiente e potente motorecompatibile di serie con la nor -ma EEV.

Mitsubishi Fuso Truck andBus Corporation (MFTBC),con sede nella città giapponesedi Kawasaki, è uno dei costrut-tori di veicoli industriali leadernel continente asiatico. L’azien- da produce e vende veicolicom merciali leggeri, medi e pe-santi e autobus. Daimler detie-ne l’89,29 per cento delle azio-ni di MFTBC. Il restante 10,71per cento è detenuto da diversesocietà del gruppo Mitsubishi.MFTBC è parte integrante delsettore commerciale di DaimlerTrucks di Daimler AG.

URBANO LANZAKAWASAKI

“The Coca-Cola Bottling Com-pany of Egypt” consegna bibitecon 140 nuovi autocarri leggeriFuso del modello Canter, forni-ti da Mitsubishi Fuso Truck andBus Corporation (MFTBC), af-filiata giapponese di Daimler,all’azienda che fabbrica per an-tonomasia la bibita con le bolli-cine. Una fornitura importanteper Mitsubishi Fuso sia per ilva lore d’immagine sia perchéconsente all’azienda di avvici-narsi all’obiettivo della strate-gia di crescita “Fuso 2015”, se-condo la quale nel medio perio-do dovranno essere venduteogni anno 200mila unità delmar chio Fuso sui mercati inter-nazionali. Una volta realizzato

IL MARCHIO NIPPONICO DEL GRUPPO DAIMLER HA

RICEVUTO UN’IMPORTANTE COMMESSA PER IL

MERCATO EMERGENTE DELL’EGITTO.

ha dichiarato Wolfgang Ber-nhard, membro del Consigliodi amministrazione Daimlerper Daimler Trucks e Daim-ler Buses - Come Responsa-bile del Programma strategi-co futuro truck Sven Ennerstha contribuito allo sviluppodella piattaforma dei pesanti,che comprende i nuovi Ac-tros, An tos e Arocs. Egli èstato anche responsabile dellancio sul mercato di unanuova generazione di veicoliche è diventata il punto di ri-ferimento per i clienti. Sonopiù che con vinto che Svensarà in gra do di condurre ladivisione svi luppo di DaimlerTrucks verso ulteriori succes-si. Nel contempo desideroringraziare Georg Weiberg

per tutto quello che ha fatto ei risultati da lui conseguiti.Grazie alla sua grande com-petenza tecnologica e allavasta rete di contatti persona-li costruiti in tutto il mondononché alla conoscenza di

differenti culture, è stato pos-sibile integrare con successoil dipartimento globale di svi-luppo sotto la sua responsabi-lità. Le sue decisioni e i suoiprogetti strategici hanno con-tribuito a portare DaimlerTrucks al top del mercatomondiale”.

Dopo dieci anni trascorsicome Responsabile dell’In-gegneria di Mercedes-BenzVans, Weiberg ha avuto unruolo decisivo nella divisionesviluppo di Daimler Trucksnegli ultimi sette anni. Du-

rante la guida di Weiberg, idipartimenti sviluppo diTrucks Nafta (North Ameri-can free trade agreement, ac-cordo nordamericano per illibero scam bio tra Usa, Ca-nada e Mes sico), Trucks Asiae Trucks Europe sono statiintegrati sotto la sua respon-

sabilità diretta e adesso sfrut-tano la loro interconnessioneper generare importanti siner-gie.

A Georg Weiberg va il me-rito del rinnovo dell’interoportfolio prodotti di DaimlerTrucks relativo alle areeNafta, Europa e Asia nonchédell’introduzione di nuovepiattaforme motori. Inoltre,in qualità di membro delConsiglio di supervisione, hacollaborato al lancio di Bha-ratBenz, il più recente branddella galassia DaimlerTrucks. E in conseguenzadella costituzione di un cen-tro globale per la tecnologiaibrida presso la fabbrica Fusoin Giappone, Weiberg è statoanche responsabile non solo

DAIMLER TRUCKS

Sven Ennerstsuccede aGeorg Weiberg

delle tecnologie di propulsio-ne tradizionali ma anche diquelle alternative.

Sven Ennerst sarà il nuovoResponsabile della divisioneingegneria prodotto di Daim-ler Trucks. Ennerst ha inizia-to la sua carriera in Daimlernel 1991, inizialmente lavo-rando come ingegnere di pia-nificazione nello stabilimentodi assemblaggio truck diWörth. Successivamente hacontribuito all’internaziona-lizzazione del Gruppo Daim-ler in differenti funzioni. Nel2004 è diventato Direttoredella fabbrica Mercedes-Benz di Kassel e dal 2006 haguidato il Programma strate-gico futuro truck di DaimlerTrucks.

FABIO BASILICOSTOCCARDA

Avvicendamenti all’internodel management di Daimler.Un grande protagonista delGruppo si ritira dagli impe-gni professionali dopo oltre40 anni trascorsi all’internodel colosso tedesco. Stiamoparlando di Georg Weiberg,65 anni, che lascia l’incaricodi Responsabile globale delladivisione sviluppo di DaimlerTrucks. Dal 1° agosto glisuccederà Sven Ennerst, 49anni, dal 2006 alla guida delProgramma strategico futurotruck di Daimler Trucks.

“Auguro al mio collegaSven Ennerst ogni successonella sua nuova posizione -

VA IN PENSIONE IL RESPONSABILE GLOBALE

DELLA DIVISIONE SVILUPPO DOPO AVER LAVORATO

PER OLTRE QUARANT’ANNI IN DAIMLER.

Sven Ennerst Georg Weiberg

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25Attualità N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

costruzione. Nel 2010 il Primo Ministro

iracheno Nuri al-Maliki insiemeal suo Consiglio dei Ministri èvenuto in Italia parlando per laprima volta di investimenti esviluppo. L’anno scorso il Mi-nistero degli Affari Esteri ha or-ganizzato alla Farnesina l’IraqTrade & Investment Forum, conl’obiettivo di rafforzare le rela-zioni economiche e industrialitra i due Paesi, e contempora-neamente veniva in visita in Ita-lia il ministro del commercioiracheno Khairullah Hassan Ba-bakr per un interscambio daquattro miliardi di euro.

Oggi l’Iraq intende fornireun quadro di riferimento per losviluppo delle relazioni indu-striali. Del resto, come rivelanoi dati Opec, l’Iraq vanta la quar-ta più grande riserva di petroliodi tutto il mondo. Nell’ambitodello sviluppo commercialeitalo-iracheno, Iveco mette asegno un contratto di tutto ri-spetto, firmando con il Ministe-

ro dell’Elettricità iracheno unaccordo per la fornitura di1.660 veicoli in tre anni.

L’operazione, il cui valoretotale ammonta a 125 milioni di

euro, prevede la fornitura diveicoli della gamma leggera emedia Iveco (Daily furgonati econ doppia cabina e Eurocargo)in varie configurazioni di pro-

dotto da 3,5 sino a 18 tonnella-te. Gran parte dei veicoli saràappositamente allestita con grue cestelli aerei e utilizzata per lamanutenzione delle linee elet-

triche del Paese. La firma è avvenuta presso il

Ministero dell’Elettricità ira-cheno, a Baghdad, alla presenzadell’Ambasciatore d’Italia in

Iraq Massimo Marotti. L’opera-zione rientra nell’ambiziosopiano che Iveco ha messo inatto per la sua espansione neimercati dell’Africa e del MedioOriente, con l’obiettivo di in-crementare volumi e quote dimercato e diventare uno deiprincipali protagonisti nel setto-re dei veicoli industriali in que-sti Paesi entro il 2014.

L’area Africa e Medio Orien-te è un’importante territorio disviluppo commerciale per Ivecoche ha rafforzato e continuerà arafforzare la propria presenza in

IVECO

In Iraqsbarcauna maxiflotta

questi mercati, incrementandoin modo significativo la rete di-stributiva, commerciale e assi-stenziale.

Iveco sempre più internazio-nale e con strategie glocbali:l’offerta del costruttore in Afri-ca e Medio Oriente copre tutti isegmenti di prodotto, dai legge-ri ai medi fino ai veicoli pesan-ti, con veicoli riprogettati eadattati al contesto delle esigen-ze locali per fornire le miglioriprestazioni, anche in condizioniclimatiche e stradali talvoltaestreme.

MAX CAMPANELLATORINO

L’Italia ha svolto un ruolod’impulso in seno a Onu,

Nato e UE (e al G8) per un piùattivo coinvolgimento in Iraq,assumendo anche un impegnoconcreto. Fin dal maggio 2003l’intervento italiano in Iraq haavuto come obiettivo principalelo sviluppo e la ricostruzione inchiave democratica delle istitu-zioni del Paese.

Dal 2003 al 2004 sono staticompletati 500 progetti con unimpegno economico di3.942.350 euro di fondi italianiimpegnati, di cui l’83 per centoper lavori infrastrutturali e il re-stante per medicinali e attrezza-ture sanitarie, attrezzature spor-tive, sistemi di sicurezza, mate-riale di cancelleria, vestiario eindumenti da lavoro, attrezzatu-re per aule didattiche, compo-nenti informatici. Tra il 2004 eil 2005 sono stati erogati ulte-riori 20 milioni di euro per la ri-

IL COSTRUTTORE TORINESE INVIERÀ DAILY

FURGONATI E CON DOPPIA CABINA ED EUROCARGO IN

VARIE CONFIGURAZIONI DI PRODOTTO DA 3,5 A 18 T.

M. CAMPANELLABOLOGNA

Al Salone di Bologna Autopro-motec 2013 Bridgestone hapresentato tutte le novità suiprodotti e servizi del mondoTruck, esponendo la sua offertaper i mezzi pesanti in un’arealounge con corridoio di colle-gamento per accogliere edospitare clienti e visitatori. “Lanostra partecipazione ad Auto-promotec – spiega LorenzoPiccinotti, Marketing ManagerCommercial Bridgestone SouthRegion – ha l’obiettivo di farconoscere sia le novità di pro-dotto, nuovo e ricostruito, sia iservizi di altissima qualità chesiamo in grado di garantire aglioperatori del settore Truck.Particolare attenzione abbiamoposto al nuovo programmaTotal Tyre Care il cui scopoprincipale è la riduzione deitempi e dei costi di gestionedei pneumatici delle flotte”. Ilnuovo programma Total TyreCare si basa sull’integrazionenuovo e ricostruito; cuore delprogramma è il Total Tyre Life,approccio innovativo di Brid-gestone volto alla massimizza-zione della durata del pneuma-tico, così da ridurne il costo perchilometro. Per fornire un ser-vizio completo ed efficiente

Bridgestone si affida ai profes-sionisti dei suoi due grandi net-work: Truck Point, rete digommisti specialisti che adoggi conta oltre 2.400 puntivendita in più di 29 Paesi euro-pei, e Bandag, rete in franchi-sing per la ricostruzione deipneumatici che conta più di

140 rivenditori in tutta Europa.Non potevano mancare i pro-dotti di punta dell’offerta com-merciale Bridgestone pernuovo e ricostruito: in mostratra gli altri i nuovi R-Steer 001e R-Drive 001 e l’ampiagamma dei prodotti Bandagcon l’ultimo nato BandagM788(E). L’offerta Bandag siarricchisce; in anteprima adAutopromotec è stata espostala nuova linea di prodotto rico-struito con il nuovo brand Pro-tread by Bandag che copre lafascia di mercato value e bud-get. Il marchio Protread saràprodotto negli stabilimentiBandag e sarà disponibile dasettembre in esclusiva per ilNetwork di franchisee Bandag. Bridgestone Italia è la sede di

coordinamento di BridgestoneSouth Region, una delle sei re-gioni commerciali in cui sonoraggruppate le società europeedel gruppo Bridgestone. LaSouth Region comprende 11paesi oltre l’Italia: Albania,Bosnia Erzegovina, Bulgaria,Croazia, Kosovo, Macedonia,Malta, Montenegro, Romania,Serbia, Slovenia ed in essa la-vorano un totale di 200 dipen-denti. Il business del gruppoBridgestone in Europa vedeoccupati 13mila dipendenti edoperativi un centro di Ricerca eSviluppo e otto stabilimenti.Bridgestone Corporation, consede a Tokyo, è il primo pro-duttore al mondo di pneumaticie prodotti derivati dallagomma.

LA GOMMA DURA DI PIÙ

SUI PRODOTTI TRUCK

BRIDGESTONE

Alla fiera Transport Logisticdi Monaco tenutasi dal 4

al 7 giugno, DKV Euro Servi-ce, fornitore di servizi per ilsettore della logistica e dei tra-sporti, ha presentato i suoi ser-vizi transnazionali, che posso-no incrementare la trasparenzanella gestione delle flotte e ri-durre considerevolmente lacomplessità e i costi di ammi-nistrazione. Con il nuovo DKVBox previsto come On BoardUnit è possibile pagare i pe-daggi di tutte le strade naziona-li francesi, inclusa l’Ecotaxe, latassa per l’ambiente che verràprobabilmente introdotta a par-tire da ottobre 2013.

DKV ha presentato ancheuna nuova applicazione persmartphone che consente al-l’utente di comparare i prezzicarburante di tutte le stazioni diservizio DKV in Europa che sitrovano lungo il tragitto di per-correnza e di impostarle comedestinazione per raggiungerledirettamente. È inoltre possibi-le impostare vari tipi di filtriper finalizzare al meglio la ri-cerca della stazione in base alle

proprie preferenze e necessità.Le ricerche effettuate possonoessere salvate tra i “preferiti”per accedervi più velocementela volta successiva.

DKV Euro Service è daoltre 75 anni tra i fornitori lea-der di servizi nel settore dellalogistica e dei trasporti. Dalservizio di rifornimento senzacontanti in 54mila punti di ac-cettazione di marchi diversi,

passando per la fatturazionedei pedaggi stradali, fino alrimborso dell’IVA, DKV offrenumerosi servizi per l’ottimiz-zazione dei costi e la gestionedei parchi mezzi sulle straded’Europa.

Oltre 98mila clienti si affi-dano ai servizi DKV e utilizza-no complessivamente 1,9 mi-lioni di carte servizi e/o OnBoard Unit di DKV. Con unfatturato di oltre 5 miliardi dieuro raggiunto nel 2012, DKVEuro Service è rappresentata in42 paesi.

Nel 2012 la DKV Card èstata per l’ottava volta conse-cutiva insignita della denomi-nazione di Miglior Marchio,nella Categoria Schede di Ri-fornimento e Servizio.

DKV

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26 AttualitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

NILS RICKYTORINO

Per il controllo della qualitàdell’aria, sin dagli Anni Sessan-ta gli enti pubblici territoriali sisono attivati: per la misura del- l’a nidride solforosa e dal 1980per tenere monitorati anche gliossidi, le centraline fisse posi-zionate in punti ritenuti impor-tanti sono fiorite un po’ ovun-que nelle città italiane, con l’o -biet tivo di controllare la qualitàdel l’aria e delle sostanze inqui-nanti. Del resto la bassa qualitàdell’aria è un problema di tuttoil mondo industrializzato e del -le aree sviluppate. Nell’annodel l’Aria indetto dalla Commis-sione europea e in anticipazionedella Green Week 2013, la con-ferenza europea sulle politicheambientali promossa dal 4 al 7giu gno, Fiat Industrial e i suoibrand hanno organizzato il wor-k shop “Imagin’Air - scopricome rispettare l’aria che respi-ri”, che si è svolto al Fiat Indu-strial Village di Torino. Il work -shop, che ha coinvolto tut ti ibrand di Fiat Industrial - Ca seIH Agriculture, Case Construc-tion Equipment, New HollandAgriculture, New Holland Con-struction, Iveco e FPT Indu-strial - è stato patrocinato dal laCommissione Europea e sele-

zionato come “evento satellite”della Green Week 2013, conl’obiettivo di promuovere il di-battito in tema di qualità del l’a -ria, proprio in occasione del- l’an no dedicato a questo ele-mento. Nel corso della mattina-ta di lavori sono intervenute leistituzioni cittadine, personalitàdel mondo accademico e mana-ger di Fiat Industrial. Molte letematiche affrontate: dalle azio-ni a sostegno della qualità del- l’a ria nei settori agricolo e tra-sporti, alle visioni e prospettiveper il futuro della mobilità so-stenibile, al ruolo in particolaredei veicoli pesanti nell’uso e -ner getico e nella qualità dell’a -ria. Al workshop hanno inoltrepartecipato studenti universitaridel Politecnico e dell’Univer si -tà di Torino e dell’Universitàcom merciale “Luigi Bocconi”,grazie alla collaborazione congli Atenei e con le associazionistudentesche Best - Board ofEu ropean Students of Techno-logy, Prime Italy - Associazioneeuropea di studenti di Comuni-cazione e Relazioni Pubbliche eCERTet (Centro di EconomiaRegionale, dei Trasporti e delTu rismo).

La mattinata è stata dedicataal convegno aperto col saluto dibenvenuto di Mauro Veglia, FiatIndustrial EMEA Commercial

Services and Customer Ca re.Domenico Reggiani, EMEANew Holland Agriculture Servi-ce Support, ha puntato l’at ten-zione sul settore dell’a gri col -tura, per il quale il brand dedi-cato di Fiat Industrial è impe-gnato nella realizzazione dimac chine a energia pulita, af-finché l’agricoltura possa dare

il suo contributo in termini disostenibilità ed efficienza. A se-guire, ha preso la parola il sin-daco di Torino Piero Fassino,che ha illustrato le soluzioniSmart Cities come possibilitàper raggiungere i limiti delle e -mis sioni inquinanti nel settoredei trasporti, delle costruzioni edell’agricoltura. Roberto Cova,Governatore della Regione Pie-

monte, ha illustrato le politicheregionali a sostegno della quali-tà dell’aria. Lanfranco Senn,presidente di CERTeT Bocconiha illustrato, tramite slide, unostudio sul futuro della mobilità,con diverse visioni e prospettivepossibili. Molto atteso l’in ter -vento del professor Bruno DallaChiara, docente associato in In-

gegneria del trasporto al Dipar-timento Diati del Politecnico diTorino: con una serie di dati,Dalla Chiara ha illustrato ilcambiamento del ruolo dei vei- coli pesanti per il trasporto sustrada e quanto essi incidanooggi sulla qualità dell’aria. Percon cludere, Giuseppe Gavioli,Fiat Industrial EMEA ProductDevelopment Engineering-In-

novation, ha fatto il punto suitraguardi superati da Fiat Indu-strial a proposito di beni indu-striali sostenibili, ma ha ancheelencato vantaggi e ostacoli chesi frappongono al miglioramen-to della qualità dell’aria.

Al termine del convegno, ilworkshop è proseguito all’e -ster no del Fiat Industrial Villa-

ge: gli studenti hanno avuto lapossibilità di testare i veicoliIveco a trazione alternativa sul -la pista appositamente allestitae di incontrare il managementFiat Industrial per effettuarecolloqui conoscitivi.

Sempre in occasione dell’e -ven to e in collaborazione con ilMuseo “A come Ambiente”,ben 800 bambini delle scuoleelementari, medie e superiori sisono messi alla prova con atti-vità didattiche e educative sultema dell’a ria, come laboratoridi manualità creativa con mate-riali poveri e imballaggi perrealizzare oggetti sul tema,exhibit interattivo e multime-diale sulla qualità dell’aria cherespiriamo, gio chi da strada elaboratori scientifici.

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Rispettare l’aria?Ecco come si fa

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Da sempre attenta al ri-spetto per l’ambiente,

Iveco è da anni impegnatanella ricerca di soluzioni peruna mobilità sempre più so-stenibile, realizzando veicoliche utilizzano diverse tipolo-gie di trazione alternativa,come il metano, l’elettricopuro o l’Ibrido, adeguate allediverse esigenze di trasporto.Un impegno che si concre-tizza nel ruolo di Iveco cheoggi è leader europeo nelsettore dei veicoli alimentatia metano. L’azienda offreuna gamma completa di vei-coli CNG (Compressed Na-tural Gas): dalle 3,5 t delDaily Natural Power alle 16t dell’Eurocargo, alle 40 tdello Stralis CNG.

Leader di mercato nellatecnologia e nella produzio-ne di motopropulsori per ap-plicazioni on e off-road, FPTIndustrial continua una tradi-zione di innovazione che ri-sale al 1903 non solo grazieallo sviluppo di una gammaestremamente ampia di mo-tori a metano, ma soprattuttotramite il brevetto e la pro-duzione del nuovo sistemaHigh Efficiency SCR (HI-eSCR). Sviluppato ancorprima dell’introduzionedelle normative Euro VI eTier 4 Final nel 2014,l’esclusiva tecnologia è l’ul-tima generazione della Se-lective Catalytic Reduction(SCR) di FPT Industrial, giàutilizzata in oltre 350milamotori. Grazie all’applica-zione dell’innovativo siste-ma di trattamento dei gas discarico, è possibile ottenereuna riduzione delle emissio-ni di ossidi di azoto in misu-ra superiore al 95 per cento.

Attraverso la strategia Clean Energy Leader, lan-ciata nel 2006, New Holland Agriculture pro-

muove i combustibili rinnovabili, i sistemi per la ridu-zione delle emissioni e le tecnologie più all’avanguar-dia per un’agricoltura sostenibile e efficiente. La stra-tegia oggi si concentra oltre che sul biodiesel anchesu altre fonti di energia “coltivabili”, come l’etanolo,il metano, le miscele di metano-idrogeno e le biomas-se, per le quali New Holland offre una gamma com-pleta di macchine e attrezzature per la coltivazione,raccolta e lavorazione.

“Grazie al progetto NH2 - ha spiegato DomenicoReggiani, EMEA New Holland Agriculture ServiceSupport - il primo e unico trattore al mondo alimenta-to a idrogeno, a emissioni zero che è parte integrantedel concetto di Azienda Agricola Energicamente Indi-pendente, New Holland ha fatto un ulteriore passoavanti verso un futuro agricolo più sostenibile. Con

18 macchine da raccolta e 33 modelli di trattore, NewHolland oggi è il marchio con la più ampia offerta diprodotti con motori conformi alla normativa Tier 4A ecapaci di abbattere i consumi fino al 10 per cento e diridurre le emissioni di ossidi di azoto di oltre il 90 percento. La gamma New Holland di vendemmiatrici etrattori speciali consente di ridurre l’impronta di car-bonio del 40 per cento nei vigneti e del 10 per centoper ogni singola bottiglia di vino prodotta. Attraversole sue seminatrici pneumatiche, in grado di operare suterreni non arati, New Holland promuove lo sviluppodell’agricoltura conservativa che punta a salvaguarda-re la struttura e la fertilità del suolo. Con la strategiaClean Energy Leader, New Holland mette dunque adisposizione degli agricoltori di oggi le tecnologie, isistemi e le pratiche agricole del futuro”.

Un futuro che, anche in agricoltura, dovrà esserepiù sostenibile per tutti.

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RIDUCONO LE EMISSIONI DEL 90 PER CENTONel 2006 lanciata la strategia Clean Energy Leader.

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DEDICATA A TRASPORTO E POLITICHE AMBIENTALI.

Uno degli allestimenti del workshop “Imagin’Air” al Fiat Industrial Village di Torino.

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FABIO BASILICOCASTELFRANCO VENETO

Il primo Man TGX con tecno-logia Euro 6 arrivato in Italiaha ba se operativa a PiombinoDe se, un comune della provin-cia di Padova dove ha sede laChig giato Trasporti, azienda

attiva da ben 41 anni afferma-tasi sia a livello nazionale cheinternazionale. Dunque, apoche settimane dalla presenta-zione ufficiale al Transpotec diVerona, un trattore Man Euro 6inizia la sua avventura sullestrade. La con segna all’aziendadi trasporti è avvenuta presso

la concessionaria Man GazzolaTrucks di Castelfranco Veneto(Tv) alla presenza di AmedeoGazzola, titolare della conces-sionaria, e di Diego Pellicioli,Responsabile Vendite Truck diMan Truck & Bus Italia.

Luca Chiggiato, figlio delfon datore Giuseppe e dal 2009

Am ministratore della Chiggia-to Trasporti Srl, ha ritirato per-sonalmente il nuovo trattoreTGX 18.480 Euro 6 nella clas-sica livrea bianca della suaazienda. L’ammiraglia del co-struttore ba varese si aggiungeai 25 veicoli plurimarca (80per cento Man) trattori e motri-

ci che costituiscono la flottadella Chiggiato, all’internodella quale spic ca una decinadi trattori TGX di recente for-nitura. Il nuo vo arrivato si dif-ferenzia dai fratelli TGX per lanuova tecnologia Euro 6 e peril design più dinamico e accat-tivante che caratterizza la cabi-na.

La Chiggiato Trasportiopera sul territorio nazionale einternazionale dal 1972 ed èspecializzata nel trasporto far-maceutico, con rotte che si di-ramano dal Nord Europa finoalla Sicilia. Un’azienda cherappresenta al meglio la pro-fessionalità e la passione deitrasportatori italiani e che hasaputo rafforzarsi con il tempodiventando un pun to di riferi-mento nei servizi di trasporto elogistica. Come ha spiegatoLuca Chiggiato, “la no stra mis-sion è garantire la pun tualitànelle consegne ai nostri clientiin tutta Europa, vista la pecu-liarità della merce trasportata.Per questo dobbiamo con taresu veicoli affidabili ed efficien-

ti senza dimenticare le presta-zioni e il comfort. Abbiamoscelto in passato i trattori Manottimizzati con pacchetto Effi-cientLine perché rispondonoappieno alle nostre esigenze.Siamo veramente soddisfatti e inostri autisti viaggiano conten-ti e rilassati all’interno dellespaziose cabine XXL”.

Il rapporto con Man è con-solidato. “L’esperienza positivanel le recenti forniture - hadetto ancora Luca Chiggiato -ci ha con vinto ad acquistare, inanticipo rispetto all’introduzio-ne ob bligatoria del prossimogennaio, alcuni veicoli conmotorizzazione Euro 6; questoci per mette di transitare senzapro blemi in quegli stati europeido ve la legislazione è più seve-ra in termini di emissioni in-quinanti”. Oltre al trattore, laChiggiato Trasporti ritirerànelle pros sime settimane anchealcuni carri TGX sempre dotatidel le nuove motorizzazioniEuro 6.

L’introduzione di veicoliEu ro 6 nella propria flotta èanche conseguenza della parti-colare attenzione che la Chig-giato Tra sporti riserva alla te-matica am bientale. L’aziendaveneta a dot ta peculiari soluzio-ni come l’ot timizzazione dellagestione del traffico con la ri-duzione dei chilometri percorsie in particolare di quelli per-corsi a vuoto con conseguentecalo delle e mis sioni di CO2.Nel tempo, inoltre, ChiggiatoTrasporti ha portato la propriaflotta a essere costituita unica-mente da mezzi Euro 5: strate-gia ecologica ed e conomica al-l’avanguardia che ora viene ul-teriormente implementata conl’adozione del pri mo ManEuro 6 disponibile in Italia. Vaanche detto che l’a do zione dimezzi con doppio pia no di ca-rico rappresenta per la Chig-giato un autentico punto diforza in tema di tutela ambien-tale. Grazie a questo innovati-vo allestimento, l’azienda diPiombino Dese può caricare 2camion in 1, riducendo consu-mi ed emissioni inquinanti.Anche per Man l’efficienzaeconomica ed ambientale è difondamentale importanza. Conlo slogan “Ar riva l’Euro 6.L’efficienza rimane” la Casatedesca ha da poco presentatoal pubblico italiano la nuovagamma di autocarri TG contecnologia Euro 6. Le nuovegamme TGL, TGM, TGS eTGX, forti dell’e spe rien za mo-toristica maturata sia con leversioni Euro 4 che Euro 5,viag giano con livelli di emis-sioni ridottissime pur confer-mandosi in pieno al top per lage nerosa potenza erogata, icon sumi ridotti, l’alto comforte i bassi costi d’esercizio.

Il trattore TGX 18.480 consegnato alla Chiggiato Trasporti di Piombino Dese.

F. BASILICOPIOMBINO DESE

“Quello che si è venuto a creare con Man è un grande rapporto difiducia, sia per quanto riguarda la qualità dei prodotti che il servi-zio di assistenza, sempre puntuale ed efficiente e in grado di ridurreal minimo il fermo macchina, una condizione essenziale per svol-gere al meglio il nostro lavoro”. Così si è espresso l’amministratoreLuca Chiggiato, che insieme ai fratelli soci Franco e Andrea rap-presenta la seconda generazione alla guida della Chiggiato Traspor-ti.

L’azienda nasce ufficialmente nel 1972 per iniziativa di papàGiuseppe, che acquista il suo primo camion concentrando la sua at-tenzione al settore del trasporto industriale. Nel giro di vent’anni

l’azienda padovana vive un processo di continua crescita ed evolu-zione: nel 1988 viene acquistato il secondo camion e nel 1995 ilterzo. L’attività si focalizza sulla collaborazione con le realtà im-prenditoriali locali. Una decisione che porterà l’azienda a sviluppa-re rapporti di fornitura di lunga durata con aziende divenute leadernei propri settori. Da metà degli anni Novanta si consolida la pre-senza e il ruolo della seconda generazione Chiggiato che, coniu-gando la passione trasmessa ai figli dal fondatore con imprendito-rialità e competenze tecniche, porterà la società di Piombino Dese auna rapida crescita negli anni successivi.

“Dal 2003 - ha continuato Luca Chiggiato - l’azienda inizia ungraduale e costante processo di internazionalizzazione che oggi ciha permesso di avere all’attivo un network di ben 14 paesi europeied extraeuropei”. Nel 2009 l’azienda familiare si trasforma nellasocietà Chiggiato Trasporti srl. Si rafforza così l’approccio mana-geriale che porterà a un consistente sviluppo sul mercato nazionaleoltre che all’incremento e al rinnovo del parco veicoli con allesti-menti sempre più tecnologici.

Nel 2010, inoltre, è stata inaugurata la filiale di Capannori (Lu).“Offriamo una vasta gamma di servizi e soluzioni integrate per ri-spondere al meglio alle esigenze dei clienti - ha detto ancora Chig-giato - A livello nazionale, la presenza sul territorio delle due sedidi Piombino Dese e Capannori ci permette di organizzare e gestire

al meglio le spedizioni in tutta Italia. La posizione strategica e lapossibilità di usufruire di diversi punti di appoggio ci consentono diassicurare una copertura capillare del territorio. Anche a livello in-ternazionale, la Chiggiato punta alla massima qualità del serviziooffrendo carichi completi (core business aziendale) e parziali, grou-page, trasporti a temperatura controllata ed eccezionali”.

La grande competitività dimostrata sul campo, permette allaChiggiato di affrontare con successo il momento di crisi che attana-glia il settore dei trasporti, anche quello del comparto farmaceuticoche costituisce il core business della società padovana. “La grandepassione, unita alla possibilità di lavorare con clienti consolidati ealla qualità di prodotti - ha aggiunto Luca Chiggiato - ci permettedi affrontare il momento difficile mantenendoci fortemente compe-titivi grazie all’elevato livello di servizio che garantiamo. Di annoin anno il nostro fatturato è in costante aumento”. I servizi resisono supportati da un sistema di tracking che consente di monitora-re attivamente le spedizioni 24 ore su 24.

Chiggiato mette anche a disposizione dei clienti diverse migliaiadi metri quadrati di magazzino per lo stoccaggio delle merci, ap-poggiandosi alla struttura interna all’azienda e a una serie di sele-zionati partner. Il personale della società di trasporti veneta è ingrado di svolgere tutte le operazioni di stoccaggio merci: dal ricevi-mento alla gestione dei depositi e alla consegna.

DA QUARANT’ANNI

PROTAGONISTA DEL TRASPORTO

MERCI IN ITALIA ED EUROPA

Nuove sfideLuca Chiggiato riceve inconsegna il nuovo trattore TGX18.480 da Amedeo Gazzola eDiego Pellicioli, rispettivamentetitolare della concessionariaMan Gazzola Trucks eResponsabile Vendite Truck diMan Truck & Bus Italia.

MAN

È padovano ilprimo TGX Euro 6

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30 Dealer e clientiN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

MAURO ZOLAMANTOVA

Un’azienda, una famiglia. Icinquant’anni delle OfficineAffini non sono stati soltantola celebrazione di un’impresache funziona, ma anche diuna famiglia che ha saputorestare unita nel tempo. Unastoria che parte da ben primadel 1963 e cioè da quan doAldo Affini, il capostipite, fi-nita la guerra inizia a lavora-re come meccanico nelle Of- ficine Marconi di Curtatone,specializzata nella riparazio-ne di carri armati. Una scuolaimportante, che gli consente

di pas sare poi alla Omra diMantova, celebre per averprodotto al l’epoca i migliorispecialisti del la zona, dove

diventa capo officina e matu-ra l’esperienza necessaria peravviare una sua impresa. Cheè ora una parte del gruppogestito ancora dalla famiglia,da Natalino, Giuliano, Paoloe Stefano Affini, i figli di Al -do.

Abbiamo detto una parte,

per ché il successo di quellapri ma iniziativa spinge Aldoa rilevarne un’altra nel 1979,proprio l’officina Omra il cui

proprietario era ormai anzia-no. E questo invoglia Natali-no, ingegnere elettronico, alasciare il la voro in Brionve-ga e a ritornare a occuparsi dicamion.

La famiglia è fondamenta-le ma a volte non basta, adare infatti un nuovo impulso

alle attività degli Affini è unodei trasportatori più impor-tanti del mantovano, AndreaPaganella, specializzato nellamovimentazione di prodottichimici. Paganella era ed ètutt’ora un grande appassio-nato di camion Scania, l iporta a riparare nelle officinede gli Affini e così la stessapassione cominciano a viver-la an che loro.

L’importatore dei camionsve desi, l’Italscania, sta cer-cando proprio a Mantovaun’offi ci na autorizzata e allo-ra Paganella, che nel frattem-po è diventato più di uncliente, un amico, presentaalla famiglia il titolare del-l’azienda trentina, ArmandoRangoni.

Tra Rangoni e papà Affinila simpatia è subito evidente,del resto quando ci si incon-tra tra professionisti, o alme-no questo è quello che acca-deva un tem po, le cose nonpossono che andare bene. Inquel momento la Affini di-venta l’officina Scania di ri-ferimento e nasce anche unaconcessionaria, la Rango-ni&Affini. Da allora in azien-da so no entrati altri due fra-telli, Ste fano e Paolo e sonostate a per te due nuove offici-ne, a Brescia e Verona.

Tutto ciò porta al fine set-timana in cui sono stati fe-steggiati i cinquant’anni diattività, in cui il piazzaledelle Officine Affini si èriempito di camion decorati afar da cornice alla pre viewitaliana dello Streamline. Si èmangiato un sacco di ri sotto,si è riso, ballato, ricordato,magari ci si è commossi unpo’, perché le memorie fan noanche questo effetto. Ci si ècon tati tra trasportatori, ritro-vando tutti insieme la stessapas sione. Quel che più contasi è guardato verso il futuro ilche og gi, in questa Italia,sembra di ventato uno sportdimenticato.

È UNA STORIA CHE PARTE NEL 1963 ED È CRESCIUTA

SENSIBILMENTE NEGLI ANNI, SEMPRE GESTITA DALLA

FAMIGLIA DEL CAPOSTIPITE ALDO AFFINI.

I CINQUANT’ANNI DELLE OFFICINE AFFINI DI MANTOVA

L’unione fa la forza

Anche chi ha fatto della professiona-lità la propria bandiera, oggi si

trova ad affrontare un momento diffici-le. Lo sa bene Natalino Affini, che dellafamiglia è quello demandato alle pub-bliche relazioni, anche se in realtà lui sioccupa della concessionaria e non di-rettamente delle Officine che festeggia-no i cinquant’anni di attività.

“I nostri clienti, chi più chi meno,stanno passando tutti i un periodo com-plicato. Ma è anche per questo che ab-biamo voluto ritrovarci, per poter dareun segnale forte di ottimismo, per guar-dare fiduciosi verso il futuro”.

Quindi crede che il mercato delveicolo industriale si riaprirà?

“Ora che abbiamo un nuovo Gover-no spero si dia da fare per promuoverel’economia italiana e che già dal 2014

si vedano dei risultati. Se l’economia ingenerale riprenderà a tirare anche i tra-sportatori cominceranno a guadagnaredi nuovo, il loro lavoro e quindi ancheil nostro sono infatti direttamente legatialla produzione industriale e ai consu-mi”.

Nonostante tutto il gruppo Affinicontinua a lavorare con successo.Qual è il vostro segreto?

“L’armonia tra fratelli, che può sem-brare scontata ma non lo è, e poi lascelta di essere veri imprenditori, quin-di disposti a fare sacrifici per il benedella nostra azienda. Questa è una cosaoggi quasi dimenticata, l’obiettivodell’imprenditore è il profitto ma non ildenaro. Io sono prima di tutto fiero di

fare questo mestiere, è il modo che hoscelto per esprimere la mia personali-tà”.

A festeggiare con voi l’anniversa-rio tanti clienti storici.

“Che sono diventati amici sinceri.Abbiamo sempre cercato di lavorare ri-spettando tutti e questo ha pagato. Èstato magnifico sentire la vicinanza deitrasportatori come mai era successo.Loro avevano bisogno di una speranzae spero che da questa festa siano usciticon il cuore e la mente un po’ più leg-geri”.

Quanto è importante per voi e perloro il marchio Scania?

“Tanto. Negli anni ha dato molto aisuoi clienti di riferimento seguendosempre le loro esigenze. Oggi che iconsumi e il costo di gestione sono fon-damentali è arrivato lo Streamline, coni suoi motori Euro 6 di seconda genera-zione. La soluzione migliore per questoperiodo”.

NATALINO AFFINI: “LA PROFESSIONALITÀ

È LA NOSTRA BANDIERA”INTERVISTA

Studiatoper consumare

meno

STREAMLINE

Anche nell’atmosfera fe-stosa che ha caratteriz-

zato la due giorni organizza-ta dalle Officine Affini, l’at-tenzione si è focalizzata sul -la presentazione del nuo voStreamline, la più recente in-troduzione nell’offerta Sca-nia (anche perché in moltitra i presenti ricordavano laserie Streamline dei primian ni Novanta). In questo ca -so si tratta non di un sempli-ce modello ma di un’interage nerazione di veicoli, siadel la classe R che della clas-se G, studiati per consumaremeno. Obiettivo raggiuntogra zie a raffinati interventisul l’aerodinamica, alla nuo -va versione del cambio auto-matizzato Scania Opticruisee a tutta una serie di accorgi-menti tecnici (ne parliamopiù diffusamente in altrapar te del giornale).

L’insieme di queste carat-teristiche garantisce un ri-sparmio dell’8 per cento sesi passa direttamente ai pro-pulsori Euro 6, del 5 percen to per gli Euro 5. Perchénaturalmente un contributosostanziale arriva anche dal -le motorizzazioni, sia dai seicilindri che dai mitici ottocilindri a V, che hanno supe-

rato anche la prova Euro 6 esono disponibili per ora indue versioni, con 520 e 580cv, in attesa che venga licen-ziata anche quella,molto am-bita, da 730 cv. A caratteriz-zarli il sistema d’iniezioneCommon rail Scania Xpi eun turbocompressore a geo-metria variabile montato sulposteriore.

In più, per la gioia dei ve -ri scanisti, all’interno delprogetto Streamline sonosta te aggiunti una serie dipac chetti specifici, si trattadel Pacchetto Conducente(con tra le altre cose sediledi guida con bracciolo, am-mortizzatore regolabile e ri-scaldamento, volante in pel -le, radio con comandi al vo-lante), del Pacchetto Prestige(con sedile ventilato, clima-tizzatore elettronico, fine-strini a doppi vetri, cruscottorivisto), del Pacchetto Luci(con fari anteriori allo Xenoe posteriori a Led), del Pac-chetto Styling (con tutte lepersonalizzazioni decorativemarchiate Streamline), delPacchetto Comfort o di quel-lo Pelle, in versione normale(con rivestimenti in pelle ne -ra o beige) o riservata aipos sessori di V8.

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31Componenti N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

F. BASILICOMADRID

La distribuzione gode si sempre maggiori atten-zioni. L’ultima no vità messa al servizio di questoimportante settore porta la fir ma di Aucar-Trailere Allison Transmission che in Spagna han no pre-sentato Policar, innovativo rimorchio allestito conuna trasmissione completamente automatica Alli-son della se rie 3000 che abbina vantaggi co me laflessibilità e le emissioni ridotte a risparmi ecce-zionali su consumi e costi di gestione. La presen-tazione di un Iveco Eu rocargo di 16 tonnellate e300 cv di potenza allestito con Po licar e trasmis-sione Allison si è tenuta presso l’Inta, l’In sti tu toNacional de Técnica Aeroespacial di Madrid, allapresenza di imprese leader nel settore della logi-stica, della distribuzione e del trasporto nel setto-re alimentare. Nel mese di a pri le l’Eurocargoequipaggiato con rimorchio Policar è stato in oltreprotagonista di un Road Show che ha toccato lecittà di Valencia, Saragozza e Barcellona.

Policar è una soluzione “due in uno” in grado

di convertire un rimorchio in un camion rigidotramite una semplice operazione gestita con tele-comando a distanza. Il veicolo nel suo com plessoè formato da due cas se mobili che possono ope-rare a diverse temperature durante lo stesso viag-gio e che so no accoppiate a un’unica motrice.Una volta che il veicolo arriva in una zona di par-cheggio, può essere trasformato in camion rigido,permettendo così il trasporto delle due casse mo-bili in tempi e zone di distribuzione differenti.Progettato per il settore della distribuzione, que-sto concetto innovativo offre una maggiore flessi-bilità nel settore del trasporto merci e contribui-sce a ridurre consumi ed emissioni di CO2, for-nendo un importante contributo anche in ter minidi riduzione dei costi del la mano d’opera e dellamanutenzione.

Policar può essere montato su tutte le carroz-zerie del mercato, comprese casse rigide, cas semorbide (tautliners), frigoriferi, cisterne, conteni-tori, ecc. Dal momento che può essere formato

con casse isotermiche e gruppi frigoriferi multi-temperatura, il rimorchio è in gra do di trasportarealimenti sec chi, freschi o refrigerati, risultandoparticolarmente adatto alle diverse esigente deglioperatori del settore della distribuzione, dove tral’altro la doman da di trasmissioni automatichecon convertitore di cop pia sta vivendo una cresci-ta costante.

Qui entra in gioco Allison Transmission chenon rinuncia mai a sottolineare i numerosi bene-fici offerti dalle trasmissioni automatiche, comela maggiore produttività e il maggior rendimentodel veicolo, la mi gliore efficienza nel consumo dicarburante, la maggior sicurezza e un superiorecontrollo del veicolo.

Ecco spiegato il motivo per cui il nuovo Poli-car e Allison Transmission formino una combina-zione perfetta per le flotte che cercano di miglio-rare l’ef fi cien za e la gestione dei costi o pe rativiglobali. La trasmissione Allison, che implementala tec nologia Continuous Power Technology, uti-

lizza un convertitore di coppia per migliorare leprestazioni del veicolo alla par tenza e forniscepotenza in in terrotta, anche durante i cam bi mar-cia, migliorandone il rendimento e la velocitàmedia. In so stanza, questa tecnologia ha dimo-strato di aumentare l’ef fi cien za del veicolo e ilrendimento dell’autista, permettendo di realizzarepiù consegne in un dato periodo di tempo e giun-gendo a un ottimale equilibrio tra produttività edeconomicità. La tecnologia Continuous Po werTechnology inoltre fa sì che le trasmissioni auto-matiche Al lison risultino particolarmente idoneeper i veicoli alimentati con combustibili alternati-vi co me GNC e GNL.

Va aggiunto che il rallentatore di Allison Tran-smission migliora la frenata del veicolo, riducel’usura dei freni e i costi di manutenzione. Forni-to come optional su molte trasmissioni Allison, ilrallentatore si raffredda impiegando il sistema direfrigerazione del veicolo e può gestire la frenatain qualsiasi situazione.

ALLISON TRANSMISSION

AUTOCLIMA

Quante novitànell’aria!GIANCARLO TOSCANOCAMBIANO

Autoclima amplia il proprioport folio e lancia una nuovaoffensiva. Storico riferimentonel settore della climatizzazio-ne e del freddo su strada,l’azienda di Cambiano, che fe-steggia que st’anno i cinquan-t’anni dalla fondazione, propo-ne sul mercato il condizionato-re da stazionamento portatilechiamato U-GO!, di cui inaprile sono iniziate le vendite.Questo condizionatore, chepresenta tutte le caratteristichetecniche e di componentisticagià sperimentate negli altriprodotti della gam ma Fresco,ha due peculiarità: la prima èche è trasferibile da un veicoloall’altro, quindi non ha vincolidi montaggio legati alla carroz-zeria del veicolo stesso. La se-conda è che può anche fare dariscaldatore.

Autoclima intende ancheimplementare e perfezionare lagam ma di impianti per il tra-sporto refrigerato denominataFrosty. L’azienda è di fatto pre-sente sul mercato della refrige-razione mobile da più di diecian ni e sulla base dei lusinghie-ri risultati conseguiti ha deciso

di investire ulteriori risorse perau mentare la propria offerta,con l’obiettivo di presentare al -la clientela una gamma di pro-dotti idonea alla refrigerazionedi veicoli commerciali fino a3,5 tonnellate.

L’attuale gamma è compostainnanzitutto dal Fro sty 800,modello alimentato dalla batte-ria del veicolo, di sem plice in-stallazione e dal design accatti-vante, idoneo ad allestire vei-coli isotermici di piccole di-mensioni. La serie Frosty Inte-gra è invece composta da bensette modelli di potenza varia-bile tra i 1.500 e i 3.000 W a0°C e tra 1.200 e 1.800W a -20°C con compressore trainatodal motore del veicolo. Carat-teristica comune a tutti i mo-delli Integra è l’installazionedell’u ni tà condensante a scom-parsa. Una peculiarità che per-mette, tra l’altro, di mantenereinalterata l’aerodinamica origi-nale del veicolo, di utilizzareautolavaggi a rulli, parcheggia-re l’au tomezzo in garage conaltezze ridotte. Le linee FrostyRT e Wall, disponibili a breve,saranno caratterizzate daun’unità condensante di tipotradizionale installabile a tettosu veicoli coi bentati o a sbalzo

su celle iso termiche.Tutti gli impianti della gam -

ma Frosty sono proposti nelledue versioni con funzionamen-to solo strada o strada-rete.L’u ti liz zo di componenti dellemigliori marche disponibili sulmer cato (tra cui Spal e San-den) e la particolare attenzionealle rigide procedure di collau-do e controllo della qualitàsono la garanzia di un prodottoaffidabile e in grado di soppor-tare a ge volmente le più gravo-se condizioni di utilizzo. Inol-tre, una capillare rete di centridi assistenza permette ai clientiAutoclima di poter contare, incaso di necessità, su di una ra-pida reperibilità di ricambi eun qualificato servizio di ma-nutenzione e riparazione.

Non meno importante nellastrategia di espansione di Au-toclima l’avvio della produzio-ne nel primo trimestre 2013dei pro dotti denominati Modu-la che, sviluppati nella secondapar te del 2012, sono disponibi-li sul mercato da marzo. Il pro-getto Modula è stato sviluppa-to per soddisfare le esigenze dichi non può o non vuole utiliz-zare il compressore trascinatodal mo tore termico del veicolo:è ora infatti sufficiente avere a

disposizione un’alimentazionee let trica a 12/24V oppure un’a -li mentazione di tipo idraulico;inoltre, Modula è modulabile,dal momento che è possibilesce gliere tra più combinazioni:un condizionatore completo

per posizionamento a tetto op-pure un gruppo motoconden-sante da combinare con glisvariati modelli di evaporatoriche Autoclima offre a catalogoo ancora un gruppo motocom-pressore da ab binare a uno dei

diversi evaporatori e condensa-tori firmati Autoclima. Ilcampo di applicazione è cosìdi quelli più variegati: minibuselettrici o ibridi, veicoli specia-li di vario genere, agricoli, mo-vimento terra, gru, ecc..

Il condizionatore da stazionamento portatile U-GO! presenta tutte le caratteristiche tecniche e dicomponentistica già sperimentate negli altri prodotti della gam ma Fresco di Autoclima.

IL RIMORCHIO “DUE IN UNO”

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MAX CAMPANELLATORINO

Scendi dal camion perché devifar controllare le gomme: saràarrivato il momento di cambiar-le? Meglio chiedere a qualcunoche di gomme ne sa più di noi.Arrivi in officina e la personache ti si presenta non è il gom-mista che ti aspetti: l’uomo intu ta blu dalle mani robuste,pron te a operare, e con la barbaun po’ sfatta. Sarà pure un cli-ché, ma di certo t’aspetti tut-t’al tro che Erica Daniel, 37anni, ca pelli biondi, occhi chia-ri e una straordinaria femmini-lità. “Ma no - lei si difende -sono sem pre stata un maschiac-cio, sin da piccola...”. Erica sabene che i tempi sono cambiati.Sa be ne cos’ha voluto dire per-correre per anni una strada tuttaal maschile. Oggi che ha assun-to la guida dell’azienda, “IlGommista”, sede a Tortona, diesperienza e competenza fa unvanto e punto di forza. Valoripremiati dal Network Con ti -360° Fleet Services, leader perle soluzioni di mobilità alleflot te, che ha scelto l’azienda diErica, specialista nella manu-tenzione di autocarri e mezzipe santi, come uno dei partnerdel la rete.

“Il Gommista” è nata negliAn ni Settanta per volontà diEn rico Daniel, veneto di origi-ne, che ancora oggi, a 61 anni,per molti clienti è un’icona, ol -tre che riferimento per la figlia.Praticamente cresciuto “a panee gomme”, Enrico negli anni haampliato la gamma dei prodot-ti, per arrivare a un range checo pre tutti i settori da vettura atruck passando per i veicoli

com merciali. Punto di forzadel l’azienda il servizio di offi-cina mobile e soccorso stradale:garantiscono l’intervento in e -mer genza fino a 150 km dal- l’of ficina, 24 ore su 24, 365gior ni l’anno. Un patrimonio diconoscenze, capacità ed espe-rienza che il patròn avrebbe vo-luto trasmettere, e ha trasmes-so. “Inutile negarlo - ci ha dettoE ri ca Daniel, oggi al timonedel l’a zienda - avrebbe volutoun fi glio maschio. Ma siamo

nate io e mia sorella Elisa, chefa tut t’altro. Sarà un po’ perchésen tivo quel desiderio di miopa dre, sta di fatto che ho sem-pre amato i motori: ero la primaragazza di Tortona ad avere lamoto. Ho sempre fatto giochipiù maschili, quindi una voltadivenuta grande mi è sembratomolto naturale stare al fianco dimio padre nel suo lavoro”. Na-

turale per lei, ma figuratevi peri camionisti! Trovarsi comegom mista una giovane di bel- l’a spetto era tutt’altro che cosanaturale. “È vero. Nei primi an -ni - racconta Erica - chiedevanosempre di mio padre: “Io voglioil gommista, non te”. Ancoraog gi qualcuno ci prova, soprat-tutto tra i fornitori. La mia ri-sposta: “Ora comando io: sevuo le deve rivolgersi a me”.

Sono tutt’altro che mancatiap prezzamenti, a volte fin trop-

po spinti. Né immaginiamo lemanchino tuttora. “Inevitabile -ribatte lei - ma ho imparato adifendermi, negli anni ho tiratofuori le unghie. Ma soprattuttoho dimostrato sul campo le ca-pacità, di essere pronta a occu-parmi del lavoro in-toto, altroche impiegata addetta a carte etelefono! Nei primi anni ho do-vuto fare esperienza, ma oggi

so no autonoma nel dare consi-gli, permettere al cliente di sce-gliere il meglio per il suo mez -zo e... non ho bisogno di aiutoper scaricare le gomme daitruck. Mi manca solo il mon-taggio, ma siamo uno staff: ab-biamo due operai veramente ingamba, siamo una famiglia e ri-spettiamo i ruoli di ciascuno”.

Attraverso Erica Daniel “IlGommista” fornisce una nuovaimmagine al Conti360°, vistoche per la prima volta un par-tner ha come titolare unico unvolto femminile. “La propostadella partnership Conti360° -ha dichiarato Daniel Gainza,Direttore Commerciale CVT diContinental Italia - si basa suprecisi e importantissimi requi-siti che deve avere un’azienda.Nel caso de “Il Gommista” sitrat ta di un’azienda primarianel settore, il contatto è avve-nuto per ché già sapevamo cheessa rispondeva a tali criteri,con impostazione e spirito diservizio ben collaudati che

combaciavano bene con la no-stra strategia”. “Il Gommista”oggi è una realtà di due officine- divise da una strada - unadelle quali dedicata esclusiva-mente al segmento industriale.

32 PneumaticiN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

Le due officine mobili viaggia-no su un Mercedes-Benz Atego,officina completa, e un Fiat Du-cato, pronti a intervenire ovun-que, compresi cantieri e auto-strade.

CONTINENTAL

Gomme e truck,mondo in rosa

L’AZIENDA CON SEDE A TORTONA È STATA FONDATA

DA ENRICO, OGGI RIFERIMENTO PER I CLIENTI MA

ANCHE PER LA FIGLIA ERICA, CHE ORA È LA TITOLARE.

M. CAMPANELLATORTONA

Obiettivo della proposta Conti360° FleetServices di Continental Italia è formare unnetwork europeo specialista nel settoredelle costruzioni di mobilità alle flotte, siadi veicoli commerciali che di veicoli indu-striali e s’inserisce all’interno di una reteagile, affidabile ed estesa in modo capillaresu tutto il territorio. Una rete in grado dioffrire soluzioni che possano aiutare leflotte di veicoli a diventare più competitive,a ridurre i costi di gestione e a semplificarele attività commerciali in un mercato incontinuo cambiamento.

“L’offerta di Conti360° - ci ha spiegatoDaniel Gainza, Direttore CommercialeCVT di Continental Italia - consiste in unaproposta di servizi completi alle flotte coneccellenti standard di servizio e strutture diprezzi armonizzate. L’obiettivo è chiaro eunivoco per Continental e per i partner cheaderiscono: vendere di più e vendere me-glio, realizzare un maggiore fatturato condei margini più sani, cercando di eviden-ziare il valore del servizio. Se osserviamoil mercato dei pneumatici per il settore in-

dustriale, ci rendiamo conto che esso è tre-mendamente focalizzato sul prodotto”.

A dimostrazione del suo pensiero il Di-

rettore Gainza cita un dato. “Credo - ha ag-giunto il manager Continental - che circa il95 per cento del fatturato degli operatori inquesto mercato derivi dalla commercializ-zazione del pneumatico. A nostro avvisoc’è un bacino potenziale nei servizi chegravitano attorno al pneumatico. Noi pen-siamo che tale quota possa arrivare almenoal 30 per cento. L’ambizione è arrivare auna distribuzione del fatturato che vede il70 per cento derivare dalla vendita e il re-stante dai servizi. Traguardo ambizioso?Per noi possibile”.

Dall’anno scorso Continental ha intensi-ficato l’attività di servizio al trasportatore:il programma modulare Conti360° Servicesne è un esempio. “Il programma - ha ag-giunto Daniel Gainza - prevede una colla-borazione molto stretta con i centri di ser-vizio. C’è ancora un margine di crescita diaffiliati e partner per coprire il territoriomantenendo un livello di qualità alto eomogeneo”.

OGGI È IMPORTANTE DISTRIBUIRE

I MARGINI TRA VENDITA E SERVIZI

L’ambizione del Direttore Daniel Gainza.

Una donna che consiglia i pneumatici? “All’inizio è stato tutt’altro che facile”.

CONTI360°

“Il Gommista” non si ferma

A SOSTEGNO DEL TRASPORTATORE

NEL MOMENTO PIÙ DIFFICILE

Con i suoi partner Continental stringe un legame contrattualenon mirato al controllo della società, ma basato sul trasferi-

mento di know-how e controllo della qualità che rispetta e valo-rizza l’imprenditorialità e le capacità manageriali dei soci. Stori-co partner Continental, “Il Gommista” fa leva sulla propostaConti360° per sostenere i trasportatori nel difficile contesto eco-nomico odierno. “Dai prodotti alle iniziative promosse - ci hadetto Erica Daniel, titolare dell’azienda - si tratta di possibilitàconcrete per gli operatori del settore: acquisti a tasso zero, infor-mazione puntuale e precisa, assistenza specializzata con prodottidisponibili in tempo reale. Nel nostro caso la partnership è col-laudata e trova riscontri positivi nella clientela, soprattutto inquella che necessita di assistenza, di avere la massima sicurezzadi poter operare con tranquillità, perché in caso di necessità noici siamo. In questo momento di sofferenza è facile intuire quantosia importante questa sicurezza per un professionista del traspor-to”. Il tasto della crisi colpisce tutti, il territorio piemontese, ilbacino d’utenza di Erica Daniel non fa eccezione. “Fino a qual-che anno fa - ci ha confermato la titolare de “Il Gommista” -buona parte dei nostri clienti erano piccoli trasportatori, maquasi tutti hanno chiuso la ditta individuale. Sono rimaste legrandi flotte che sono tutte in sofferenza. Il settore vive problemiseri e ci si mette la Pubblica Amministrazione che non sblocca ifondi per i pagamenti dei servizi: dai rifiuti alla cantieristica ildenominatore comune è questo, le aziende hanno lavoro masono senza liquidità. Se non si procede con una politica fiscale disostegno non vedo vie d’uscita”. Ma la famiglia Daniel è ottimi-sta e pensa al futuro. Davide ha solo 7 anni ma cresce con quad eminimoto. In attesa che l’economia si riprenda “Il Gommista” ilsuo futuro assicurato ce l’ha: la competenza non manca se si co-mincia da piccoli. L’esperienza di Enrico e Erica insegna.

Erica Daniel, titolare dell’officina “Il Gommista”, e Daniel Gainza,Direttore Commerciale CVT di Continental Italia.

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34 LCVN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

con tinua, è soprattutto impor-tante lavorare al fianco dellano stra Rete concessionari per e -splorare ogni opportunità diven dita sia per le vetture cheper i veicoli commerciali. Laneo nata Business Unit, concen-trandosi soprattutto sui 70 Busi-ness Center, affianca le conces-sionarie nel ricercare queste op-portunità e, ove necessario, par-tecipando attivamente alle trat-tative. La vera novità nell’im -po stazione organizzativa consi-ste nel riconoscere che ognipro gramma commerciale inque st’area di business è creatoad hoc per il cliente, tenutocon to delle sue specificità. Ogniconcessionaria (Business Cen-ter e non) ha infatti una struttu-ra di partenza propria e opera inun territorio con caratteristichepeculiari. Si tratta di una basesu cui costruire un modello di

FABIO BASILICOROMA

Anche l’organizzazione italianadi Opel Veicoli Commerciali èco stantemente impegnata nel- l’im plementare strategie vin-centi per affrontare le attualidif ficili condizioni del mercatoe gettare le basi per trarre tutti ivantaggi possibili dall’au spi ca taripresa che, è la speranza de gliaddetti ai lavori, potrebbe con- cretizzarsi nella seconda me tàdell’anno in corso. Opel Italia èpronta a fare sempre più e me-glio la sua parte, sia in que stafase di congiuntura negativa chenell’eventuale fase di rilanciodelle vendite di veicoli com-merciali. Il merito va sicura-mente a una gamma am pia ecompletamente rinnovata non-ché a servizi legati alla venditae al post-vendita che intendonosoddisfare tutte le esigenzedegli operatori professionali.

Ne parliamo con Fabio Scac-co, nuovo responsabile dellaBusiness Unit Veicoli Commer-ciali e Vendite vetture nel cana-le B2B. Scacco, 51 anni e unalunga carriera maturata in Ge-neral Motors/Opel sia in Italiache all’estero, ha ricoperto ruolimanageriali e di Direzione invari settori: Marketing, Distri-buzione, Logistica, Vendite eFleet. Ora è stato chiamato a di-rigere la nuova Business Unit inItalia che sovrintende alle atti-vità relative a Veicoli Commer-ciali e Vendite vetture nel cana-le B2B.

Quali sono gli impegniprioritari che si è assunto?

“In uno scenario di mercatoco sì difficile e in contrazione

af fiancamento personalizzato.L’altra priorità assoluta, in me-rito ai Veicoli Commerciali, èquella di sfruttare al meglio ilmondo dei cosiddetti ‘allestiti’.Si tratta di un settore strategicoin cui è necessario svilupparecompetenze specifiche e rap-porti solidi con gli allestitori”.

Quali sono le attuali carat-teristiche del mercato dei vei-coli commerciali e quale ilruolo di Opel?

“Le piccole e medie impresesono indubbiamente sotto pres-sione; l’accesso al credito è unaquestione delicata. In questocon testo così complesso unamar ca, per avere successo, devefornire condizioni commercialidi grande vantaggio, una flessi-bilità di acquisto con condizionipersonalizzate (finanziamento,no leggio, leasing, etc.) e infineun eccellente servizio al cliente.

Il cliente Veicoli Commercialilegittimamente si aspetta assi-stenza prioritaria. Il cosiddetto‘fermo-macchina’ non è un’op- zione considerata possibile trat-tandosi di veicoli da lavoro”.

Come è strutturata attual-mente la gamma Opel?

“Partiamo dalla piccola Cor -sa Van ideale per chi ha neces-sità di trasporto di beni poco in-gombranti; il Combo, un veico-lo dalla straordinaria versatilità,per passare poi al Vivaro (daanni leader nel suo segmento) eMovano dalle molteplici varian-ti per ogni esigenza di trasportoe tipo di attività. Da ricordarepoi che Combo, Vivaro e Mova-no sono anche disponibili nelleversioni ‘trasporto per sone’ da5 e 9 posti, fino ai 17 posti delMovano Bus. Infine, vanno ri-cordate le versioni ‘Bu siness’disponibili sui modelli Corsa,

Meriva, Astra, Zafira e Insignia,veicoli N1 ideali per commer-cianti, artigiani e piccole impre-se in genere”.

Ci sono in programma no-vità di prodotto o particolariiniziative per la clientela?

“A completamento di unagam ma ampia e completamenterinnovata, nella quale l’ultimoarrivato è il nuovo Combo, l’i -ni ziativa più recente è la crea-zione di Opel Financial, unanuo va organizzazione ‘captive’in grado di offrire alla clientelanuove e più competitive oppor-tunità di finanziamento. Entrol’e state poi ci proponiamo diren dere disponibile alla cliente-la programmi personalizzabilidi manutenzione programmatacoe rentemente con quanto e -spresso prima”.

Come è strutturata la retedi vendita e assistenza?

“La Rete Opel in questo mo-mento consta di 147 concessio-nari, di cui 72 Business Centerdislocati nei punti più strategicidel territorio, e 673 Punti Assi-stenza Autorizzati, di cui 184de dicati ai veicoli commercia-li”.

Quali sono le previsioni delmercato in generale e di Opelin particolare per il 2013?

“I risultati del primo quadri-mestre mostrano un trend in di-scesa rispetto al 2012. Auspi-chiamo che il trend economicomostri segnali di ripresa nellaseconda parte dell’anno; in talcaso anche il mercato dei veico-li commerciali invertirà la ten-denza mostrata finora. Perquan to riguarda Opel, forti diuna gamma competitiva, pun-tiamo a guadagnare in quota dimercato rispetto allo scorsoanno”.

Intervista

F. BASILICORUESSELSHEIM

Nelle ultime settimane, i clienti Opel e Vauxhalldi numerosi paesi europei hanno potuto accede-re a finanziamenti ancora più interessanti per gliacquisti dei loro veicoli, grazie alla creazione diOpel Financial, il nuovo marchio finanziario eu-ropeo posto sotto la direzione di GM Financial,che è una delle più grandi strutture di finanzia-mento nel mondo dell’auto.

“La creazione di Opel Financial - ha dichiara-to Michael Lohscheller, CFO di Opel - ha rap-presentato un momento molto importante per ilnostro marchio. Servirà infatti a rafforzare ulte-riormente la nostra offensiva di prodotto, con 23nuovi modelli e 13 nuove motorizzazioni chesaranno lanciati entro il 2016. Una finanziaria diproprietà può sostenere con forza il nostro pro-gramma di sviluppo e contribuirà in questo

modo alla realizzazione del nostro piano strate-gico DRIVE! 2022. L’investimento pari a 1,7miliardi di dollari nelle filiali europee di GM di-mostra ancora una volta l’impegno di GM versoil vecchio continente e il desiderio di crescervi”.

Secondo quanto riferito dall’Associazioneeuropea concessionari Opel (Euroda), in medianel settore circa il 50 per cento dei clienti privatifinanzia l’acquisto della propria automobile at-traverso i servizi finanziari dei produttori. Lastretta collaborazione tra costruttori e le struttu-re di finanziamento consente quindi di realizza-re offerte ancora più interessanti sul punto ven-dita, caratterizzate da forti incentivi studiati con-giuntamente da concessionario, casa e servizi fi-nanziari. I servizi di Opel Financial sono al mo-mento disponibili per i clienti Opel e Vauxhalldi Italia, Germania, Regno Unito, Belgio, PaesiBassi, Lussemburgo, Svezia, Svizzera e Austria.In seguito, la rete di Opel Financial si estenderàanche ad altri paesi europei. Questo investimen-to fa parte di un processo di acquisizione globa-le annunciato a inizio aprile, quando GeneralMotors Financial ha preso possesso delle attivitàfinanziarie di Ally Financial Inc. in Europa eAmerica Latina. Grazie a questa iniziativa, GMFinancial sarà in grado di servire clienti e con-cessionari in mercati che rappresentano circal’80 per cento delle vendite di GM nel mondo,con marchi come Opel, Vauxhall, Chevrolet,Buick e Cadillac.

Fabio Scacco, Responsabile Business Unit Veicoli Commericali e Vendite vetture nel canale B2B di Opel Italia

“La nostra prioritàè affiancare la Rete”

OPEL FINANCIAL

FACILITATI

GLI ACQUISTI

IN TUTTA EUROPA

Fabio Scacco, responsabile della Business Unit Veicoli Commercialie Vendite vetture nel canale B2B di Opel Italia

In centro, il nuovo Combo, veicolo di punta dell’offerta veicoli commerciali Opel. Sopra, il Movano,ammiraglia caratterizzata da una gamma dalle molteplici varianti per ogni esigenza di trasporto.

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35LCV N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

URBANO LANZAMAUBEUGE

Essere il numero 1 non è fa-cile, soprattutto se si dominaun segmento ultracompetitivocome quello delle furgonette.Renault non sembra peròsentire troppo la pressione econ la nuova generazione diKangoo, già in ordine nelleconcessionarie di tut ta Euro-pa, Italia compresa, po ne lebasi per mantenere il pri mato

continentale. Questo an chegrazie a un piccolo capolavo-ro di design, che senza stra-volgere il progetto originario

ha sa puto attualizzare la pra-tica vettura francese.

A colpire è soprattutto ilfron tale, che presenta un logo

ingrandito sulla calandra nerae gruppi ottici a mandorla, iltutto che va richiamare diret-tamente il family feeling del -

le autovetture Renault. Per lostesso motivo la linea dei pa-rafanghi non è più tondeg-giante, ma regala un’i dea di

maggiore forza e robustezza.Mentre il paraurti diventa piùarrotondato ma anche piùavanzato rispetto al cofano.

A distinguere le versionifurgone da quelle per il tra-sporto persone, il paraurti inmateriale granulato nero,meno sensibile ai piccoli urti,e sempre neri so no i prolun-gamenti dei gruppi ottici po-steriori , che diventano azzur-ri sulla versione elettricaZ.E., che prende dalla multi-

spazio le modanature croma-te fron tali e la mascherinanera dei fanali.

Completamente rinnovatian che gli interni, in cui spic-ca la “torre” centrale ripresadalla nuo va Clio e in cuitrova posto il sistema RenaultR Link.

Tra le aggiunte tecnichespic ca il nuovo Esp con assi-stente alla partenza in salitaed Extendend Grip. Si trattadi una funzione inedita suiveicoli com merciali Renault,che migliora la trazione suiterreni difficili, senza peròesagerare, perché se non ci sitrova comunque piantati. Inpratica è un controllo chemo difica la cop pia motrice,consentendo al le ruote ante-riori di pattinare per cercareuna maggiore aderenza, si-mulando per via elettronica ilfunzionamento di un diffe-renziale autobloccante.

Novità anche per la gam -ma, che è arrivata a compren-dere undici versioni, compre-se quelle con alimentazioneelettrica, con volumi di cari-co utile che van no dai 2,3 ai4,6 mc, comprese le inediteversioni a tre po sti, anchenella configurazione Com-pact, che permette alla Kan-goo di diventare la prima fur-gonetta con portata inferioreai 2,8 mc a proprorre i treposti anteriori. Questi sonosuddivisi tra il sedile del con-ducente e una pratica pan-chetta (anche se dalle dimen-sioni un po’ esigue), conschienali che si ripiegano in-dividualmente.

La Kangoo Z.E. è oggi in-vece disponibile sia in ver-sione Maxi con due posti checon cinque posti. In tutti edue i casi le capacità di cari-co resta quella delle versionidiesel. L’alternativa elettricadella gamma Kangoo rinnovail suo potenziale di veicoloefficiente ed eco-compatibile.

RENAULT KANGOO

A caccia di leadership

Negli ultimi mesi la quota di Kangooin Italia è diminuita, ma non a cau -

sa del minor gradimento degli acquiren-ti. “Soltanto perché avevamo pochi vei-coli disponibili in stock - spiega Giovan-ni Portanova, responsabile veicoli com-merciali per la filiale italiana - e aspetta-vano il nuovo modello”.

Su cui il manager conta molto. “Ilprimo obiettivo è riprenderci la nostraquota di mercato, che è del 7 per cento,per poi cercare di ritagliarci ancoraqualcosa, l’8 per cento mi sembra adesempio un risultato raggiungibile, gra-zie alle novità apportate alla gamma, lalinea moderna, gli interni rivisti che ri-prendono quelli di successo della nuovaClio, alcune nuove versioni come quellea tre posti e poi i motori rinnovati checonsentono a Kangoo di essere la furgo-netta che consuma meno oggi sul merca-to”.

Tanto ottimismo viene però mitigatodalla situazione complessiva dei veicolicommerciali, che in Italia evidenzia unsaldo negativo.

“Nel 2012 ci eravamo fermati sui110mila pezzi, mentre in questo 2013 è

probabile che resteremo sotto le 100milaunità. Un saldo negativo dovuto alle dif-ficoltà che si trovano ad affrontare leimprese. Purtroppo possiamo fare dav-vero poco se il Governo non si decide aintervenire per salvare posti di lavoro e,più in generale, far ripartire l’econo-mia”.

State comunque facendo qualcosa perdare una mano ai vostri clienti?

“Abbiamo un finanziamento con TAN0,99 e cinque anni di assicurazione furtoe incendio inclusa. In più la nostra capti-ve si dimostra più disponibile delle variefinanziarie, non a caso siamo arrivati afinanziare più del 50 percento dei nostriclienti professionali”.

Kangoo è una multispazio di grandesuccesso, che deve però confrontarsi conaltre furgonette come Mercedes-BenzCitan e Dacia Dokker che in qualchemodo ne riprendono le caratteristiche.

“Ma che sono rivolti a target diversi.Citan, in virtù del marchio Mercedes-Benz, si pone come un veicolo alto digamma, con un prezzo diverso. Al con-trario Dokker è ideale per chi cerca sem-plicità ed economia, ma non è inserita inuna gamma, c’è in pratica un solo mo-dello. Al momento non sentiamo queltipo di concorrenza, né in Italia né credoin Europa”.

PORTANOVA: “RIPRENDIAMOCI

LA NOSTRA QUOTA DI MERCATO”La nuova gamma Kangoo punta al 7 per cento.

4,6metri cubi

IL MASSIMO VOLUMEDI CARICO UTILE

DELLE UNDICIVERSIONI

Ancora piùcompetitivi

MOTORI

All’apparenza i motoridella nuova Kangoo

sono rimasti gli stessi, sitratta infatti sempre di Euro5, da 1.5 litri di cilindrata,con le potenze inalterate. Inrealtà, sono stati profonda-mente rivisti, per renderlipiù competitivi sotto il profi-lo dei consumi. Infatti, leversioni dCi da 75 e 90 cv(con coppie rispettivamentedi 180 e 200 Nm) si attesta-no sui 4,3 litri ogni 100 km,con emissioni di appena 112g/km di CO2. Contribuisco-no al risultato lo Stop&Starte il turbocompressore a geo-metria fissa, che garantisce,in particolare sulla 90 cv, lamotorizzazione più diffusaanche in Italia, una ripresaefficace e prestazioni bril-lanti pur con un occhio al ri-sparmio.

Viene invece dalla fami-glia Megane il motore Ener-gy dCi da 110 cv, un veroprodigio, dato che con unacoppia di 240 Nm, disponi-bile a partire dai 1.750 gi -ri/min, pur garantendo pre-stazioni migliori della prece-dente configurazione, abbat-te il consumo di gasolio finoa 4,4 l/100 km, con emissio-ni di 115 g/km di CO2. Perottenere questo risultato si èlavorato di fino sui particola-ri, come l’aspirazione e lacombustione, adottandoinoltre un nuovo modello diturbocompressore, per cui ilpercorso dell’aria di aspira-zione è stato semplificato,amplificando il rendimento aparità di consumi. Per il tur-bocompressore si è scelta inquesto caso una più sofisti-cata soluzione a geometriavariabile, riducendo quindi iltempo di risposta ai bassi re-gimi. Mentre per migliorarel’iniezione si è fatto ricorsoa particolari ugelli, con an-goli del cono del getto indi-vidualizzati, che miglioranola combustione riducendosia il gasolio richiesto che leemissioni, compensando ildisassamento degli ugelliabituali in un motore o ottovalvole. Alla nebulizzazionepensano iniettori piezoelet-trici a sette fori.

Tra le altre novità del mo-tore da 110 cv anche l’utiliz-zo di rivestimenti a bassa re-sistenza derivati dalla tecno-logia utilizzata da Renault inFormula 1, e di una pompadell’olio a cilindrata variabi-le.

Di motori Euro 6 a gaso-lio per il momento non se neparla, ma da settembre saràdisponibile un propulsore abenzina in regola con le piùrecenti normative sulle emis-sioni. Si tratta del RenaultEnergy TCe 115, anche inquesto caso già testato sulleMégane, che con una cilin-drata di 1.1 litri dispone di115 cv di potenza e una cop-pia di 190 Nm, che ne avvi-cinano le prestazioni a quel-le di un 2 litri aspirato. Me-rito del turbocompressore adistribuzione variabile, condoppio variatore di fasedell’albero a camme. L’inie-zione, in questo caso diretta,si svolge direttamente nellacamera di combustione, otti-mizzando i consumi.

INTERVISTA

MIGLIORIE ESTERNE E INTERNE PER LA NUOVA

GENERAZIONE DELLA FURGONETTA NUMERO UNO IN

EUROPA CHE INTENDE CONFERMARE IL SUO PRIMATO.

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Un palmares dioltre venti titoli

e campionati

RICORDI

Con un palmares di oltre20 titoli e campionatiGiovanni Trapattoni è

uno degli allenatori di club dimaggiore successo al mondo.

Il periodo di maggiori vit-torie per Giovanni Trapattoniinizia nel 1976-1977, quandoinizia ad allenare la Juventus,vincendo immediatamente loScudetto e ottenendo il recorddi punti per campionati a 16squadre (51 punti su 60, nel-l’epoca dei 2 punti a vittoria).Nei dieci anni del suo primociclo con la squadra biancone-ra, Trapattoni vincerà in totalesei scudetti.

Allo stesso modo, il mar-

chio Fiat Professional si dimo-stra una delle “squadre” piùforti e determinate in Europa.Merito dell’ampia gamma diveicoli che rispondono pun-tualmente alle necessità neltrasporto professionale dellepiccole e medie imprese.

Tra le caratteristiche vin-centi di tutti i modelli FiatProfessional ci sono ridotticosti di gestione, consumi eemissioni contenuti, affidabili-tà e robustezza, prestazioni,comportamento dinamico e er-gonomia di guida.

Attualmente coach dellanazionale irlandese, il famosomister italiano è conosciuto eseguito anche dai numerosiappassionati di calcio tedeschie austriaci: ha già allenato sial’FC Bayern di Monaco - concui ha conquistato, tra gli altrititoli, anche il Campionato Te-desco e la Coppa di Germania- che il VFB Stoccarda. Allostesso modo, in Austria, la suagestione biennale dell’RB Sa-lisburgo ha portato la squadraalla vittoria del campionatonazionale e della coppa, la-sciando ottimi ricordi.

36 LCVN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

FIAT PROFESSIONAL

Il Trap fa l’ambasciatoreMAX CAMPANELLATORINO

Chi non ricorda la storicaconferenza stampa in tedescodi Gio vanni Trapattoni aitempi del Bayern di Monaco?Era il mar zo 1998 e il Trapusò per una conferenza stam-pa importante un tedesco“maccheronico” ma efficace.Un italiano, semplice neimodi e nel linguaggio, osavacon forza, dal l’al to della suacompetenza, invitare i calcia-tori della squadra a fare quel-lo che erano chiamati a fare:giocare bene, fare i professio-nisti, essere una squadra.

Quella conferenza stampaè diventata leggendaria, per-ché Gio vanni Trapattoni, suigrandi libri del calcio, verràricordato come il primo alle-natore italiano che ha vintouno scudetto in Ger mania.“Un italiano vincente, perce-pito dai tedeschi come perso-na concreta e determinata,capace e a suo modo rivolu-zionaria: era quello che stava-mo cercando e lo abbiamotrovato”: co sì Roberto Ban-

doli, Brand Marketing Com-munication di Fiat Professio-nal, spiega la scel ta del nuovoambasciatore di Fiat Profes-sional in Germania e Austria,due mercati mol to importantiper il brand come dimostra il

primo posto tra gli importato-ri di veicoli commerciali leg-geri nel paese tedesco con35.500 immatricolazioni euna quota dell’11,8 per cento.

“Ab biamo una presenzamolto forte in Germania - ciha detto Bandoli - e voleva-mo dare un se gnale di di-scontinuità nella co munica-zione. In Germania siamo ilprimo brand importatore evolevamo un testimonial ingrado di ribadire questa no-stra presenza. In che modo?Abbiamo pensato a un testi-monial che avesse valori

coincidenti con il nostrobrand ma anche conosciutonel Paese in cui si andava alanciare la nuova campagna.L’obiettivo che ci siamo po stiera trovare una persona chefosse molto vicina ai valori

dei professionisti, che sonogen te concreta, che parla unlinguaggio semplice e chiaro,che dà quello che promette:come i no stri veicoli com-merciali. La persona da tro-vare doveva trasmettere ‘ita-lianità’: un italiano vincente.Ebbene, da questo brie fingsono emerse delle ipotesi e inTrapattoni mi pare proprioche questi elementi ci sia notutti”.

Coach che ha fatto dischiettezza e chiarezza le sueban diere professionali, nato aCusano Milanino, in provin-

cia di Milano, nel 1939, ilTrap è un professionista con-clamato dalla storia del cal-cio. “Si tratta - ha proseguitoRoberto Bandoli - di un ita-liano che in Germania è ve-nuto a portare il suo talento,il suo lavoro, la sua voglia difare ma anche la straordinariacapacità di far fare, con unlavoro di team, di produrre ri-sultati: quella conferenza del1998 fu clamorosa perché perla prima volta un italiano in-vitava i giocatori tedeschi auna maggiore professionalità.Chiaro che abbiamo ancheeseguito una ricerca di mar-keting in Germania, sullapercezione che ne han no i te-deschi. Ebbene l’im ma gine diTrapattoni è di un per sonag-gio di alto livello, la sua pre-senza i tedeschi la ricordanobene e in maniera forte, conun alto grado di apprezza-mento: attraverso Trapattoniriu sciamo a trasmettere valoriitaliani positivi, a lanciare ilmes saggio che dall’Italia puòarrivare qualcosa di bello, dipositivo, di efficiente. Comeil Trap e come i nostri

mezzi”.Al primato conquistato in

Germania nel 2012 si aggiun-gono le ottime performancecom merciali in Austria e laleadership europea nella clas-sifica dei veicoli più rispetto-si del l’am biente. Di recente,il Royal Dutch Touring ClubANWB ha premiato Fiat Fio-rino e Fiat Ducato per gli ec-cellenti valori di CO2 (rispet-tivamente 109 g/km e 179g/km).

L’accordo tra Fiat Profes-sional e Giovanni Trapattoninasce dunque dalla condivi-sione degli stessi concetti disfi da, leadership e tattica cheli spingono a conquistaresempre nuovi traguardi e suc-cessi nei rispettivi settori.

Entrambi sono simboli divalori industriali, u ma ni esportivi che rappresentanol’immagine positiva del no-stro paese nel mondo: il mi-ster italiano è conosciuto peril suo modo di parlare chiaroe diretto; stessa peculiaritàtroviamo in Fiat Professional,marchio vi cino alla gente chelavora e che fa business.

Il Trap in Germania, Diego Abatan-tuono in Italia. Qual è il messaggio

comune che Fiat Professional vuol lan-ciare? “I pensieri di comunicazione e dimarketing - ci ha spiegato RobertoBandoli, Brand Marketing Communi-cation - sono evidentemente diversi daPaese a Paese, sia in funzione del posi-zionamento del brand sia per la perce-zione che del brand hanno i professio-nisti ai quali ci rivolgiamo. Abatantuo-no in Italia è un’icona del cinema, con

più di 60 film e un premio Oscar. Lasua è un’immagine che in Italia è per-cepita come persona pratica, semprepronta a darsi da fare: come i nostrimezzi, sempre pronti all’uso e perfettiper l’utilizzo per il quale sono concepi-ti. Senza dimenticare che nei film spes-so faceva il trasportatore, guidava deiveicoli commerciali con tranquillità econtemporanea capacità di comunicare.Il suo “So’ Diego ti spiego” è quanto dipiù diretto si potesse escogitare nel

mercato italiano”.Lo stesso “fil rouge” usato nella sco-

perta di Trapattoni in Germania? “Sì -ci ha risposto Bandoli - ma in quel casosiamo partiti da una diversa prospettiva:non cercare qualcuno in grado di tra-smettere il messaggio “Guido il Ducatoe ti spiego i suoi contenuti”, ma qualcu-no in grado di mettersi alla guida di unasquadra e farla funzionare al meglio. Edeccolo il coach Trapattoni, affiancatoalla squadra di veicoli più vasta delmercato, quindi vincente”.

Quali saranno le frasi del Trap pertrasmettere questi messaggi? “Concetti- ha spiegato il manager della Casa diTorino - che parafrasano espressionicalcistiche ma che si legano ai prodotti:lui è un leader, dimostrerà che non c’èsquadra migliore con cui lavorare”.

ABATANTUONO E IL MISTER: 2 PERSONE VINCENTI

TRAPATTONI IN GERMANIA

E AUSTRIA, DIEGO IN ITALIA

IL CELEBRE COACH SCENDE IN CAMPO CON LA

SQUADRA DEI LEGGERI FIAT, PRIMO MARCHIO NEL

MERCATO TEDESCO TRA GLI IMPORTATORI DI VEICOLI

COMMERCIALI E CHE HA REGISTRATO OTTIMI

RISULTATI ANCHE NELLE VENDITE AUSTRIACHE.

Giovanni Trapattoni con Roberto Bandoli di Fiat Professional.

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38 Test driveN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

che forse si avverte appena sene fa un uso ludico, per nullase lo si porta al lavoro.

Dove la mo dernità è ga-rantita nel propulsore, che èil classicissimo 1.3 Multijet,ovvero il meglio sul la piazzain quella cilindrata, nella suaversione con potenza da 90cv. Scelta azzeccata non sol-tanto perché si tratta di unquattro cilindri che consumapo co, il che fa piacere inqualsiasi uso della Strada siabbia in mente, ma anche perle doti di brillantezza che ga-rantisce, an che se in questocaso, visto il pe so del pick upe la portata (630 kg), bisognatenerlo un po’ più su di giridi quel che sia mo abituati afare.

Questo an che per la spa-ziatura particolare dei rappor-ti, che vede una pri ma corta,utile per cavarsi d’impaccioin collaborazione con il siste-ma Traction + di cui spie-ghiamo i dettagli nel box diquesta pagina, e per il restomar ce piuttosto lunghe.

Una volta insediatisi dietroil volante, operazione cheriesce meglio se si è d’altez-za media, lo Strada si rivelasincero e prevedibile, almenose si è già guidato un pick up,perché altrimenti bisognafare attenzione al l’arco disvolta, che il passo lun gorende più vicino a quello diun piccolo camion che di uncommerciale.

Prese le misure non è co-munque difficile districarsi inogni situazione, anche incittà, senza dimenticare chelo Strada preferisce spaziampi, aperti, e dà il meglio sesi ha la possibilità di portarloa passeggiare in campagna,anche sugli sterrati, in cui siapprezzano i pneumatici lar-ghi e artigliati che mordonobene il terreno e con sentonodi prendere subito una bella

gamma Strada, che compren-de anche un modello base,ottimo per il la voro, con dueposti e un am pio vano di ca-rico (peccato che la ribaltinaposteriore in tutti i casi nonpossa essere abbattuta deltutto), soprattutto se si sce-glie il passo lungo.Compagno piacevole per chi ama le attività e gli sport all’aria aperta.

MAURO ZOLATORINO

Strumento di lavoro o veicoloper il tempo libero? Lo Stra-da da poco rinnovato ondeg-gia tra queste due definizioni,propendendo per la secondasoprattutto in questa versionedoppia cabina con allesti-mento Adventure. Pare quasiun peccato infatti limitare lacircolazione del piccolo pickup di Fiat Professional a can-tieri e simili.

Una si lhouette riuscita equalche azzeccato dettaglioestetico lo ren dono infatti uncompagno piacevole per chiama le attività e gli sportall’aria aperta. Ciò natural-mente nulla toglie alle po ten-zialità professionali delloStrada, che anche con le duefile di sedili dispone comun-que di un cassone lungo pocopiù di un metro, rivestito inmateriale molto resistente,che può sopportare senzaproblemi carichi spigolosi.Basta smontare la ruo ta cheruba spazio al carico e toglie-re l’elegante copertura, que-sta sì un po’ troppo delicataper i cantieri.

Che poi, linea a parte, loStra da sia essenzialmente unpick up da lavoro lo si vedebe ne dai particolari: anche sel’in terno è stato naturalmentearricchito rimangono soluzio-ni da piccolo camion: parti-colari co me il cambio tradi-zionale, a cin que rapporti, oil cruscotto lie vemente oldstyle, così come le varie levee i comandi. Del re sto, nonbisogna dimenticare che ilPaese in cui lo Strada è piùapprezzato è il Brasile, do vevende quanto se non più ditut ti gli altri commerciali delmarchio torinese, e quindi lacom ponentistica è adeguata aquelle esigenze. Ma è un gap

LA CARTA D’IDENTITÀCognome - Fiat Nome - Strada 1.3 AdventureConfigurazione - Pick up doppia cabina.Motore - 1.3 Multijet. Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea.Alimentazione: iniezione diretta Common rail a controllo elet-tronico con turbocompressore a geometria variabile e intercoo-ler. Distribuzione: 2 ACT con punterie idrauliche, 4 valvole percilindro. Livello ecologico: Euro 5. Cilindrata: 1.248 cc. Potenzamax CE: 70 kW/95 cv a 4.000 giri/min. Coppia max CE: 200Nm a 1.500 giri/min.Cambio - A cinque marce + retromarcia.Pneumatici - 205/65 R15 tassellati.Sospensione anteriore - A ruote indipendenti tipo McPherson,con bracci oscillanti inferiori trasversali, molle ad elica disassatee ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto, barra sta-bilizzatrice.Sospensione posteriore - Ad assale rigido con balestre longitu-dinali paraboliche monolama e ammortizzatori telescopici a dop-pio effetto.Impianto frenante - Freni anteriori a disco autoventilati, poste-riori a tamburo.Sterzo - A cremagliera con servosterzo idraulico.Dimensioni esterne - Passo 2.718 mm, lunghezza 4.409 mm,larghezza 1.664 mm, altezza vuoto 1.631 mm.Diametro di sterzata - 11,3 m.Dimensioni cassone - Lunghezza 1.082 mm, larghezza 1.300mm, altezza di carico 540 mm, larghezza tra i passaruota 1.070mm, superficie di carico 1,4 mc.Masse - Ptt 1.9150 kg. Tara 1.285 kg. Portata utile 630 kg.Serbatoio carburante - 58 litri gasolio.

confidenza. Ottima an che laresa delle sospensioni ebuona quella dei freni, tam-buri posteriori compresi, chedan no la giusta sicurezzaanche sul bagnato.

Se poi l’allestimento Ad-venture vi pare troppo, bastaandare a pescare nella ricca

Pick up impeccabile

Fiat Strada 1.3 Adventure

La forza aggiuntiva del Traction+Rispetto agli altri pick up sul mercato, lo Strada si differenzia es-

senzialmente per due caratteristiche: le dimensioni più contenu-te e la mancanza di una versione a trazione integrale. Del restoanche la mission è profondamente diversa: il Fiat è un veicolo disupporto all’e di li zia o ai piccoli artigiani e renderlo un 4x4 l’avreb-be portato fuori dalla portata di buona par te dei possibili acquirenti.Per ov viare almeno in parte il costruttore ha fatto ricorso al sistemaTraction +, già visto ad esempio sul Ducato, che se non permette diaffrontare percorsi off road troppo impegnativi, da modo perlomenodi uscire dal fango senza sforzi. In pratica si tratta di un dispositivoche simula elettronicamente il comportamento di un differenzialeautobloccante, senza il peso e le continue frizioni di una soluzioneelettromeccanica. Quando una ruota motrice comincia a slittare, lacentralina del sistema attiva il circuito idraulico, che fa partireun’azione frenante sul la ruota stessa, trasferendo al tempo stesso larestante coppia motrice alla ruota con maggiore aderenza. Forse ciònon basta quan do il fango è troppo, ma è sufficiente se si mette laruota su di un prato zuppo d’acqua o se si percorre un tratturo parti-colarmente dissestato.

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39LCV N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

GUIDO PRINASAO JOSÉ DOS PINHAIS

A Renault nuovo Master l’Eu- ro pa non basta più. Forte delsuccesso ottenuto nel VecchioContinente, dove tra l’altro laLosanga è leader nel segmentoveicoli commerciali dal 1998,l’ultima generazione di Masterattraversa l’Oceano Atlantico esbarca in terra brasiliana. L’ar-rivo in Brasile fa da preludioalla successiva prevista com- mercializzazione dell’am mi -raglia light commercial vehi-cles di Renault nel resto delleA meriche. Una strategia di e -span sione del resto giustificataan che dal fatto che il nuovoMa ster è ormai prodotto local-mente, nella fabbrica di veicolicommerciali ubicata nel Com-plesso Ayrton Senna di SaoJosé dos Pinhais, nello Statobrasiliano del Paraná.

Con un nuovo design, bassico sti d’esercizio, un supple-mento di comfort, funzionalità,robustezza e sicurezza, il rinno-vato Master sarà disponibile inBrasile in quattro versioni dicar rozzeria (Minibus, Furgone,Telaio Cabinato e Vetrato) e innumerose configurazioni dilunghezza e altezza. Vengonodunque confermati i valori qua-lificanti dell’offerta europeache hanno permesso di fare ap-prezzare il Master da parte deiprofessionisti. Renault Brasilepo trà proporre il Master anchein versioni allestite come am-bulanze, veicoli per il trasportodi persone con mobilità ridottae altro ancora.

“Il segmento dei veicolicom merciali assume un’impor-tanza crescente nella strategiadi crescita di Renault in Brasile- dichiara Olivier Murguet, Di-rettore Generale di RenaultBrasile - Con i nostri veicolicommerciali abbiamo ottenuto24,5 per cento di crescita ri-spetto al 2011 e abbiamo ancheampliato la nostra proposta diservizio alle flotte e agli auto-mobilisti professionali”. Gli faeco Frédéric Posez, DirettoreMarketing di Renault Bra sile:“In Brasile, Renault Ma ster èun riferimento nel segmento,con un ottimo valore residuo almomento della vendita”.

Lanciato sul mercato brasi-liano nel 2002, Master si è co-struito una solida reputazionenel segmento dei veicoli com-merciali. Nel 2012, nel Paese

sono state immatricolate 8.662unità, un volume superiore del17 per cento a quello del 2011,in un segmento che ha registra-to una contrazione del 12 percento. Oggi, dieci anni dopo illancio in Brasile, Renault Ma-ster si colloca al secondo postodel segmento dei furgoni fino a3.500 kg in Sud America e inBrasile.

Il nuovo Master ha tutte lecarte in regola per rappresenta-

RENAULT

Master scopre l’AmericaL’ultima generazione del commerciale francese attraversa l’Atlantico e sbarca in Brasile.

M. CAMPANELLAPERO

Lo Stop & Start, il sistema in grado di mettere instandby il motore, è disponibile in opzione su unaselezione di Master by Renault Trucks. Il sistemapermette un taglio dei consumi del 5 per centooltre a una riduzione delle emissioni inquinanti esonore. Il sistema è frutto di un’elevata tecnolo-gia ma la sua applicazione è tanto semplice quan-to proficua: quando il veicolo si ferma ai semafo-ri, agli stop, in folle ecc. il motore va automatica-mente in standby e il conducente ne viene infor-mato da una spia luminosa sul cruscotto. Non ap-pena viene premuto il pedale della frizione oviene inserita la prima marcia, il motore si avviaquasi immediatamente, senza che l’autista debbafare altro.

Il sistema Stop & Start non genera né vibra-zioni né rumori e non necessita di particolare ma-nutenzione. In modalità di arresto, radio e sistemidi navigazione continuano a funzionare normal-mente. Adatto a tutti i tipi di attività di trasporto econsegna, il sistema Stop & Start può essere di-sattivato in caso di necessità. Nella gamma dellaLosanga è disponibile sui furgoni a trazione ante-riore dotati di motore da 100 e 125 cv, sui Combia trazione anteriore con motore da 100 e 125 cv esui furgoni a trazione posteriore con ruote singole

e motore da 125 cv, tutti nelle versioni dotate dicambio manuale. Master by Renault Trucks puòfacilmente adattarsi a tutti i tipi di esigenze graziealla Mtt compresa tra le 2,8 t e le 4,5 t, alle diver-se versioni furgone, cabinato, doppia cabina, pia-nale, bus e alla possibilità di scegliere tra versionia trazione anteriore e posteriore con ruote singoleo gemellate. Il volume utile può arrivare fino a 17m3 per i furgoni con carico utile fino a 2.254 kg efino a 2.529 kg per la versione cabinato.

Nella sua guerra ai consumi e grazie all’espe-rienza acquisita nel campo della formazione allaguida razionale per i conducenti di mezzi pesanti,Renault Trucks completa l’offerta Optifuel Trai-ning con un programma dedicato ai conducenti diveicoli commerciali leggeri. Sommato agli ultimimiglioramenti tecnici apportati a Master, questotipo di formazione permette una riduzione deiconsumi di carburante fino al 10 per cento in uti-lizzo urbano.

Dal momento che un veicolo commerciale leg-gero non è solo un semplice veicolo, ma un veroe proprio strumento di lavoro, Renault Trucks siimpegna per i professionisti con il sostegno dellarete di vendita e assistenza. L’obiettivo è non sologarantire agli utenti che i veicoli saranno servitinel minor tempo possibile, ma anche fornire unachiara indicazione dei costi. Il tutto con la qualitàdi un servizio fornito da professionisti per profes-sionisti. La qualità del servizio Renault Trucks èdimostrata anche dai contratti di assistenza Start& Drive e dalle estensioni di garanzia Expandysofferte dal costruttore.

IL SISTEMA CHE METTE IN STANDBY

IL MOTORE ORA DISPONIBILE SU MASTER

Ridurre i costi di gestione la priorità principale.

STOP & START

re al meglio il marchio Renaultsui mercati dell’America Lati-na. Unanimemente apprezzatodai clienti, Master vanta unricco palmarès essendo statoeletto “Veicolo commercialedell’anno 2012” in Germania,“Veicolo dell’anno 2011” dallarivista francese “L’Automobileet Entreprise”, “Veicolo com-merciale dell’anno 2011” dallarivista francese “L’Argus”,“Van of the Year 2011” in Da-

nimarca e in Lituania, “Furgo-ne dell’anno 2011” dalla rivistabritannica “What Van?”, “Fur-gone dell’anno 2010” nell’am-bito dei Van Fleet World Ho-nours (UK) e “Transporterdell’Anno 2010” dalla rivistatedesca “Kep”. Nuovo Masterentra ora da protagonista in unadelle più promettenti economiemondiali.

Il Brasile, il cui mercato è ri-sultato nel 2012 in crescita del

6,1 per cento, resta il secondomercato di riferimento per ilGruppo Renault. Con una cre-scita 4 volte superiore a quelladel mercato nel suo complesso,il brand Renault ha stabilito loscorso anno un nuovo record divendite con 241.594 unità e unnuovo primato in termini di pe-netrazione: 6,6 per cento, pari aun punto percentuale in più. Larete specializzata per i clientiprofessionali Renault Pro+

contribuisce al successo deiveicoli commerciali Renault inBrasile. Lanciata nel 2012, larete Pro+, che comprendeva già25 nuove concessionarie, ha su-perato quota 50 alla fine delloscorso aprile. Il Paese latino-americano è sempre più prota-gonista della crescita economi-ca che lo accomuna agli altrimembri dell’area Brics (sigla diBrasile, Russia, India, Cina eSudafrica).

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40 LCVN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

FABIO BASILICOSTOCCARDA

Dopo l’ampia serie di test in cuiha dimostrato il suo valore - ol -tre otto milioni di chilometriper corsi e intensi collaudi prati-ci da parte dei clienti - il nuovoSprinter è pronto a misurarsicon il mercato. Ordinabile dalu glio e in consegna a partire dasettembre, l’ammiraglia deivans Mercedes-Benz, punto diriferimento tra i veicoli com-merciali a livello mondiale epro tagonista indiscusso del seg-mento dei “large van” con pesomassimo ammesso fino a 5 ton-nellate, torna a far sentire la suavoce in una rinnovata versioneall’avanguardia sotto moltepliciaspetti. Lo testimoniano i cin-que nuovi sistemi di sicurezza, imo tori conformi alla norma Eu -ro 6 di prossima introduzione el’e stetica inconfondibile. A cuiva aggiunta la discriminante deiconsumi estremamente conte-nuti che confermano il nuovoSprinter ai vertici della catego-ria sul fronte dell’economicità.

I cinque nuovi sistemi di sicu-

rezza comprendono alcune an te-prime mondiali nel settore deiveicoli commerciali; strumentidi indubbia utilità che con tribui-ranno a ridurre il numero di inci-denti, proteggendo quindi pas-seggero e carico. Debuttano suSprinter il sistema di assistenzache mantiene la trai et toria delveicolo in presenza di fortevento laterale (Cross wind As-sist), i sistemi di mantenimentodella distanza di sicurezza (Col-lision Prevention As sist) e dicontrollo del l’an go lo cieco(Blind Spot Assist). Ul teriori no-vità sono il sistema di controllodei fari abbaglianti (HighbeamAssist) e il sistema di assistenzaal mantenimento della corsia(Lane Keeping Assist).

Il Crosswind Assist è di seriementre gli altri sistemi di assi-stenza sono disponibili comeop tional singoli o parte di pac-chetti. Una soluzione che per-mette a ogni cliente di persona-lizzare il proprio Sprinter in ba -se alle sue esigenze. Non è tuttoperché Mercedes-Benz ha ulte-riormente migliorato la dinami-ca di marcia di Sprinter: un ab-

bassamento del telaio riduce laresistenza aerodinamica e i con-sumi, oltre a facilitare le opera-zioni di carico e scarico.

A proposito di consumi ed

emissioni inquinanti, Sprinter2013 è il primo van con un’in- te ra gamma di motorizzazioniconforme alla normativa Euro 6che entrerà in vigore il 1° gen-naio 2014 portando con sé unno tevole abbassamento dei li-miti delle emissioni di ossidi diazoto (NOx), idrocarburi (THC)e particolato. Sprinter è ingrado di rispettare questi stan-dard grazie alle tecnologie

BlueTEC e SCR con iniezionedi AdBlue nei gas di scarico.Ol tre 100mila veicoli commer-ciali Mercedes-Benz ne hannogià dimostrato il valore.

L’offerta di motori diesel ri-mane invariata e comprendeunità a quattro e sei cilindri conpotenze da 70 kW/95 cv a 140kW/190 cv. I tecnici di Merce-des-Benz hanno sfruttato il

post-trattamento dei gas di sca-rico supplementare per ottimiz-zare processo d’iniezione, com-bustione e pressione di sovrali-mentazione. Ne conseguonocon sumi e rumori di combustio-ne inferiori. Inoltre, catena ci-nematica e gruppi ausiliari sonostati studiati in modo da assicu-rare maggiore efficienza neicon sumi. In tutto questo sonocoinvolti cambio, asse posterio-

re e un sistema intelligente digestione dell’alternatore.

In alternativa ai motori die-sel, Mercedes-Benz Sprinter èdisponibile anche con un moto-re bivalente (benzina/metano) eun motore monovalente (solometano), entrambi quattro cilin-dri conformi Euro 6 con sovra-limentazione e iniezione diretta.Queste versioni erogano 115

MERCEDES-BENZ VANS

L’alba delnuovo SprinterRinnovata l’ammiraglia dei commerciali della Stella.

F. BASILICOSTOCCARDA

La bellezza non è mai stata un optional in casaMercedes-Benz. Il discorso vale anche per i vanse lo dimostra chiaramente il nuovo Sprinter. Ilrinnovato modello di Stoccarda colpisce tra l’al-tro per il profilo più pronunciato e inconfondibi-le. In linea con l’attuale design Mercedes-Benz,la griglia del radiatore è disposta perpendicolar-mente, accentuando l’imponenza del veicolo. Letre lamelle cave del radiatore, inoltre, formanouna freccia a sottolineare non solo l’aspetto dina-mico del veicolo ma anche ad accrescere la porta-ta dell’aria immessa. Una cornice che corre tut-t’intorno rende ancora più evidente la griglia delradiatore tipica del marchio tedesco.

Altri particolari rendono giustizia alla validitàestetica del nuovo Sprinter: i fari anteriori sonopiù pronunciati così come la caratteristica scher-matura dell’alloggiamento degli elementi riflet-

tenti. Quest’ultimo scandisce il faro posteriore insingoli segmenti. E ancora: il nuovo cofano mo-tore è più alto, i paraurti hanno una forma ancorpiù inconfondibile, senza dimenticare il sotto-scocca, degno di un Suv. Guardandolo da dietro,Sprinter 2013 è ben riconoscibile dai gruppi otticibipartiti.

Saliti a bordo ci si rende conto che i designer ei tecnici Mercedes-Benz hanno lavorato per in-nalzare lo standard: interni già caratterizzati daelevati standard di comfort sono stati ulterior-mente arricchiti. Ecco allora la nuova imbottituradei sedili e il nuovo rivestimento degli stessi.Ecco il volante con corona spessa per rendere piùpratica e confortevole l’impugnatura e facilitare illavoro dei professionisti. Se poi l’operatore sce-glie il volante multifunzione, le prese d’aria pre-sentano piacevoli inserti cromati. Nuovo è ancheil pomello della leva del cambio mentre per quan-to riguarda l’intrattenimento Sprinter è dotato diuna radio di nuova generazione che comprendemoderni, e ormai irrinunciabili, sistemi di info-tainment e telefonia Bluetooth (comprese tastie-ra per telefono e rubrica) nonché l’avanzato siste-ma di navigazione Becker Map Pilot.

PROFILO DA STAR E INTERNI DA VIP

PER IL RE DEI VANS DI STOCCARDA

DESIGN

kW/156 cv di potenza a frontedi una cilindrata di 1.8 litri. Lacoppia viene trasmessa tramiteil cambio manuale a 6 marceECO-Gear o in alternativa ilcam bio automatico sequenzialea 7 rapporti 7G-Tronic Plus, u -ni co nel suo genere su un van.In definitiva, l’interazione tramo tori diesel dai consumi estre-mamente contenuti, catena ci-nematica ottimizzata, rapportoal ponte più lungo, gruppi ausi-liari e pacchetto BlueEFFI-CIENCY Plus ha determinatouna straordinaria riduzione deiconsumi: nel ciclo combinato siarriva fino a 6,3 litri/100 km.Un nuovo, incredibile recordper Sprinter e per la categoria.All’economia di gestione com-plessiva del nuovo Sprinter con- tribuisce anche il sistema dimanutenzione Assyst, previstonel la dotazione di serie dei vei-coli destinati al mercato euro-peo. Assyst assicura intervallidi manutenzione più lunghi (fi -no a 60mila km).

CINQUE NUOVI SISTEMI DI SICUREZZA, MOTORI

CONFORMI ALLA NORMA EURO 6 DI PROSSIMA

INTRODUZIONE ED ESTETICA INCONFONDIBILE.

TeutonicoOrdinabile da lu glio e in

consegna a partire dasettembre, l’ammiraglia dei vans

Mercedes-Benz è punto diriferimento tra i veicoli

commerciali a livello mondialee pro tagonista indiscusso

del segmento dei “large van”con peso massimo ammesso

fino a 5 tonnellate.

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41LCV N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

MAURO ZOLADÜSSELDORF

In realtà, il meglio questa nuo vagenerazione dello Sprinter, ilfurgone best seller di Mercedes-Benz, lo nasconde sotto il cofa-no o in cabina, ma quel che sivede da subito è la rinnovataestetica. E allora partiamo pro-prio da lì, dal design raffinatoche con pochi azzeccati partico-lari è riuscito ad attualizzarecon garbo il frontale. Gran par -te degli interventi si focalizzanoinfatti sulla parte anteriore, cheassume un aspetto che ne ac-centua il family feeling con ipro dotti più recenti del mar-chio, ad esempio il Citan. Unarivisitazione che verrà prestoapplicata anche sul Vito. Turroruota attorno alla mascherinadel radiatore, che rispetto alpas sato si sviluppa in verticale.Le tre lamelle che la compon-gono, rastremate dall’alto versoil basso e bucherellate, riman-dano anche alle nuove serie dei

camion della Stella, oltre asvol gere un fondamentale com-pito nel raffreddamento, au-mentando la portata dell’ariaver so il propulsore. Al centro,come è ormai consolidata tradi-zione, è stata posizionata laStel la, che si ripete anche stam-pata sul cofano. Altra grandenovità estetica sono i gruppi ot-tici dal taglio più deciso, perdare una sensazione di energia

e di contemporaneità. Questisono ben protetti dal nuovo co-fano che va a sovrastarli conuna palpebra più accentuata. Eancora il cofano è stato reso piùaggressivo con onde laterali e alcentro, che rimandano ancora alCitan. Sul retro l’intervento si èinvece limitato ai gruppi ottici.Più in generale il telaio è statoabbassato di 30 mm, in modo

da ridurre la resistenza aerodi-namica e migliorare la dinami-ca di marcia, dato che il bari-centro viene in questo modo atro varsi più in basso. Dove pe -rò, come spesso è già successoin passato, Mercedes-Benz havoluto superarsi è sul tema del -la sicurezza; sono infatti bencin que i nuovi sistemi di assi-stenza alla guida adottati sulloSprinter, alcuni dei quali pre-

sentati in anteprima su di unveicolo commerciale, dopo es-sere stati sviluppati sulla produ-zione dei camion, adattandonenaturalmente le caratteristiche.

Un’anteprima mondiale è adesempio l’esclusivo sistema diassistenza contro il vento fortela terale, che è fornito di serie sututte le versioni furgone fino a3,5 tonnellate. Il funzionamento

è piuttosto semplice da spiega-re: in caso di forte vento il si-stema compensa la spinta late-rale a cui è sottoposto il veico-lo, che può quindi essere man-tenuto in traiettoria senza biso-gno di controsterzare. Il Cross -wind Assist si attiva sopra gli80 km/h e dipende in maniera

abbastanza diretta dall’Elec tro -nic Stability Program. Utiliz-zando infatti gli stessi sensori,in presenza di vento laterale nericonosce le sollecitazioni e fre -na in automatico le due ruote e -spo ste alle raffiche, con un ef-fetto sterzante che si oppone alnaturale sbandamento. Il tuttote nendo naturalmente contodel le condizioni del furgone,ca rico compreso.

Deriva invece dall’Acc ilCol lision Prevention Assist, chepunta a evitare i pericolosi efre quenti tamponamenti, conl’au silio di un radar che rilevala presenza di un veicolo chepre cede e in caso la distanza siriduca a livelli pericolosi entrain azione, prima con una spialu minosa e acustica d’av ver ti -mento, e poi con il Brake Assistadattivo, cioè supportando lafre nata del guidatore; moltospes so infatti il ricorso al peda-le del freno è insufficiente a e -vi tare l’impatto. In qualsiasimo mento il guidatore ha però lapos sibilità di prendere il con-

trollo totale decidendo di perso-na come intervenire: basta agiresul freno. Il terzo sistema, BlindSpot Assist, è particolarmenteef ficace in città o nei sorpassi inautostrada: comprende infattiquattro sensori che vanno a co-prire il punto cieco del furgone,che, viste le dimensioni, è abba-

MERCEDES-BENZ VANS

Vocazionesicurezza

Un primato cercato quello puntualmente rag-giunto da Mercedes-Benz, che con il nuovo

Sprinter ha immesso sul mercato il primo veicolocommerciale con motorizzazione Euro 6. E nonsi tratta soltanto della pur fondamentale tuteladell’ambiente; i progettisti della Stella hanno vo-luto superarsi ancora una volta, raggiungendo li-velli eccelsi nell’economia d’esercizio, tanto chei 6,3 litri per 100 km dichiarati (con emissioni diCO2 ferme ad appena 165 g/km), sarebbero unrisultato eccellente anche per molti veicoli com-merciali di minori dimensioni e prestazioni. Perraggiungere questi risultati la catena cinemativa èstata interamente riprogettata, prendendo spuntoda quanto già fatto nel segmento camion. Adot-tando quindi la riduzione catalitica selettiva,l’unica tecnologia oggi in grado di ridurre dell’80per centro gli ossidi di azoto, del 70 per cento gliidrocarburi incombusti e del 50 per cento il parti-colato.

Naturalmente, l’aggiunta del sistema Scr im-pone l’utilizzo dell‘additivo AdBlue, ma in quan-tità talmente minime da risultare poco infuentinel computo dei consumi. A garantire l’affidabili-tà di questa tecnologia il fatto che Mercedes-

Benz già testa da tempo questo tipo di soluzionesul mercato statunitense, con oltre 10mila Sprin-ter dotati di Scr già in circolazione. A dosarel’iniezione di AdBlue è un sistena Dcu, con cetra-lina autonoma collegata in rete con il sistema Candel veicolo. Una struttura modulare che permettedi accedere al sistema senza intervenire sul restodel motore, il che assicura tempi brevi per even-tuali manutenzioni. Se l’aggiunta del sistema Scrnon ha cambiato nulla nelle potenze e nella cop-pia dei vari motori, ha dato però l’occasione aiprogettisti tedeschi di rivedere l’iniezione, mi-gliorandola, e per ricalibrare combustione e so-vralimentazione.

Al comfort in marcia, che vuol dire silenziosi-tà d’esercizio ed eccellenza in ripresa, contribui-scono invece il sistema di equilibratura Lanche-ster, che agisce sui due alberi controrotanti e l‘ag-giunta di un volano a due masse. Attualmente gli

Sprinter Euro 6 sono disponibili sia con il 4 cilin-dri OM651 in tre livelli di potenza (con 95, 129 e163 cv), oppure, ed è l’ennesima esclusiva Mer-cedes-Benz, con un sei cilindri a V da tre litri, ilsofisticato OM642, che raggiunge i 190 cv. Datoche con gli Sprinter Euro 6 la Stella ha voluto perl’ennesima volta precorrere i tempi, restano incommercio anche i modelli Euro 5, in una versio-ne migliorata e denominata Euro 5b+. Come giàsuccesso sui camion Actros, Antos e Arocs, perridurre ulteriormente i consumi si è poi molto la-vorato sui gruppi secondari, rendendoli più effi-cienti. L’alternatore quindi si ricarica ora preva-lentemente in frenata o in fase di rilascio, lapompa di alimentazione elettrica ha portata varia-bile, il compressore del climatizzatore si avviasoltanto a sistema inserito. Completano la catenacinematica i due cambi, il manuale a sei marceEco Gear, a cui si aggiunge l’automatizzato 7/GTronic Plus a sette rapporti, dotato di una funzio-ne Start&Stop molto efficace. In chiave consumii punti d’innesto delle varie marce sono stati tara-ti sulla base della curva caratteristica del motoreabbinato e si è ottimizzato il riscaldamento del-l’olio quando si parte a freddo.

SUL MERCATO IL PRIMO VEICOLO

COMMERCIALE CON MOTORE EURO 6

stanza ampio, nonostante i ge-nerosi specchietti retrovisori. Isen sori sono sistemati sui mon-tanti centrali e su quelli angola-ri posteriori: se in marcia rileva-no la presenza di un veicolo oanche soltanto di una motoci-cletta, si accende una spia rossainserita nei retrovisori; se nono-stante questo si attiva la frecciain quella direzione parte ancheun segnale acustico.

Sempre dall’esperienza dellaStella sui camion nasce il siste-ma antisbandamento, che consi-ste in una telecamera posiziona-ta dietro il parabrezza, che ri-prende la corsia di marcia; unacen tralina elabora i dati e se sisu pera la segnaletica orizzonta-le senza azionare gli indicatoridi direzione, fa partire un se-gnale acustico, prezioso sia sesi è superata la mezzeria per di-strazione che per un colpo dison no. Questa funzione si attivaa partire dai 60 km/h. Se siviag gia su di una strada partico-larmente stretta il sistema puòessere disinserito. Deriva invecedal mondo delle autovetturel’ultimo dispositivo di sicurezzaa dottato sullo Sprinter e checoinvolge la fanaleria del furgo-ne. Grazie a una telecamera cherileva i mezzi che procedononella direzione opposta, gli ab- baglianti si accendono o spen- gono in automatico. Allo stessomodo la telecamera rileva l’illu-minazione stradale e ad esem-pio se si attraversa un centro a -bi tato, passa dagli abbagliantiagli anabbaglianti. Questa fun-zione si attiva a partire dai 35km/h.

A tutto questo va natural-mente inserito l’Adaptive Esp,che era già disponibile di seriee che compremde Abs, Asr, re-golazione elettronica della fre-nata, Brake Assist, Load Adap-tive Control, Roll Over Mitiga-tion, controllo del sottosterzo,asciugatura automatica dei di-schi dei freni in caso di pioggia,Electronic Brake Prefill. Baste-rebbe soltanto questo a fare del -lo Sprinter il più sicuro tra i fur-goni oggi i commercio.

LE SOLUZIONI ADOTTATE PER L’ASSISTENZA ALLA

GUIDA FANNO DEL NUOVO SPRINTER UN PUNTO DI

RIFERIMENTO ASSOLUTO DELLA CATEGORIA.

Il telaio del nuovo Sprinter è stato abbassato di 30 millimetri.

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42 LCVN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

PIETRO VINCIVERONA

Al quarto di secolo c’è arrivatodi mostrandosi sempre al passocon i tempi. California, il cam-per made in Volkswagen, fe-steggia i suoi primi 25 anni ri-

cordando le tre generazioniche si sono avvicendate dal1988 a og gi e le 100mila unitàcomplessive prodotte. Neglianni Ot tanta del secolo scorso,i viag gi in aereo troppo costosie le vacanze in tenda passate dimo da segnarono l’inizio del

boom dei viaggi in camper. Inquel periodo, visitare l’Europacon questi mezzi appositamen-te studiati andava per la mag-giore, e ciò portò a un concettodi vacanza totalmente nuovo,che ga rantiva un livello di li-bertà dif ficilmente superabile.

Questi furono i motivi chespinsero Volks wagen a proget-tare un pro prio camper da lan-ciare sul mercato alla conqui-sta degli appassionati del gene-re.

Nacque il California e lascel ta progettuale si rivelò az-zeccata anche se l’idea non era

del tutto nuova. Per molto tem -po, infatti, la Westfalia produs-se il Joker, una rivisitazionedel Volkswagen Transporter, lacui impostazione pratica e fun-zionale si dimostrò valida nelcor so degli anni. Il Joker eradotato di un sedile posterioreper due persone che, essendoribaltabile, poteva essere utiliz-zato per dormire. Inoltre,

c’erano un frigorifero, un for-nello a gas, un lavello e una di-spensa disposti lungo il lato si-nistro: ciò permetteva di avereun ampio spazio d’ingressograzie anche a una porta scor-revole. Tuttavia il Joker, con ilsuo layout dettagliato e benprogettato e i suoi numerosi

optional, era troppo co stosoper il cliente medio. Qui inter-venne la Volkswagen i cui pro-gettisti, con la matita e l’atten-zione rivolte verso volumi pro-duttivi significativamente piùalti, rivisitarono il Joker inchiave più accessibile, creandoun veicolo il cui successo fudo vuto anche al prezzo di lan-cio in Germania limitato a soli

Lo abbiamo visto in anteprima mondiale all’ulti-mo Salone di Ginevra e ci ha colpiti per la sua

carica innovativa. Del resto si tratta di uno studioprogettuale, denominato E-coMotion, destinato afornire preziose indicazioni sul futuro. In questo delveicolo commerciale che Volkswagen vuole rigoro-samente eco-friendly, quindi a emissioni zero, e ingrado di soddisfare tutte le esigenze del trasporto ur-bano delle merci di domani. Occorre infatti prendereatto del fatto che il trend mondiale caratterizzato dauna crescita delle città metropolitane con 10, 15, 20milioni di abitanti determina una sempre maggioredomanda di nuove soluzioni di trasporto: quantitati-vi di merci e beni sempre superiori devono infattiessere consegnati nelle aree urbane e trasportatifuori dalle stesse. Contemporaneamente, la leggeimpone una netta riduzione dei gas responsabili del-

l’effetto serra e delle emissioni, nonché l’osservanzadi valori limite di CO2 sempre più restrittivi. A ciòsi aggiunge che sempre più città creano zone a traf-fico limitato al fine di contrastare lo smog e il pro-blema delle polveri sottili.

Il concept E-coMotion, furgone per consegne ur-bane con sistema di trazione elettrica, propone unasoluzione praticabile. Considerando le crescenti esi-genze di trasporto nelle megalopoli di tutto mondo,la mobilità elettrica (soprattutto nel caso dei veicolicommerciali leggeri) assumerà importanza decisivanel breve e nel medio periodo: fino alle porte dellacittà provvedono alla consegna delle merci gli auto-articolati e i grandi autocarri pesanti, ad alimenta-zione convenzionale o ibrida. Negli interporti, ilcompito del trasporto può essere affidato a piccolifurgoni per consegne urbane ad alimentazione elet-

trica con raggi d’azione calcolabili e depositi fissiche consentono il caricamento quotidiano della bat-teria e la manutenzione da parte dei tecnici. Per que-sto tipo di impiego non è necessaria una rete capilla-re d’impianti di ricarica nelle città.

Completamente indipendenti dai modelli esisten-ti, gli esterni della concept car E-coMotion concre-tizzano esigenze progettuali apparentemente incon-ciliabili: massimo spazio a fronte di una superficied’ingombro minima. Con una lunghezza di soli 4,55m (larghezza di 1,90 m e altezza di 1,96 m) E-co-Motion vanta un volume di carico massimo di 4,6mc a fronte di ben 800 kg di carico utile. L’attualeCaddy Maxi, noto per il suo ottimo rapporto tra su-perficie d’ingombro e sfruttamento dello spazio,offre 4,2 mc a fronte di una lunghezza del veicolomaggiore di 33 cm.

Gli ingegneri di Volkswagen Veicoli Commercialisono riusciti in questa impresa grazie a una progetta-zione semplice e geniale: con una chiara suddivisio-ne del corpo della carrozzeria in un settore inferiorededicato a motore, sottopianale, batteria e cambio, euna struttura superiore destinata al trasporto, è statarealizzata la base per il massimo sfruttamento dellospazio e la realizzazione di tutte le possibili variantidi allestimento. Inoltre, grazie a tecnologie di co-struzione della struttura del veicolo specificamente

adattate, è possibile realizzare a costi economica-mente vantaggiosi anche produzioni di un numerolimitato di esemplari.

Per ottenere efficaci diametri di sterzata delleruote anteriori e una grande maneggevolezza, im-portante per l’impiego urbano, il motore elettricocon cambio epicicloidale a 1 rapporto è montato sul-l’asse posteriore. In questo modo si ottiene un dia-metro di sterzata di 8,9 metri, unico per questa clas-se di veicoli (il Caddy Maxi arriva a 12,2 m). La po-tenza continua del gruppo compatto è di 68 cv, quel-la massima di 115 cv. La coppia massima di 270Nm regala notevole capacità di ripresa al veicoloanche se a pieno carico. Nonostante sia stato conce-pito per il servizio di consegne in ambito urbano,l’elettronica riduce la potenza di E-coMotion a 120km/h; ciò rende possibili sia viaggi sulle strade ascorrimento veloce delle aree metropolitane siabrevi viaggi sulle strade interurbane.

La batteria di trazione è concepita come soluzio-ne modulare a 3 stadi per rispondere al meglio alledifferenti esigenze dei clienti sul fronte autonomia.Sono configurabili ad esempio capacità di 20 kWhper un’autonomia di 100 km, così come capacità di30 kWh per un’autonomia di 150 km. Per il valore“top” di 200 km di autonomia è prevista infine unabatteria da 40 kWh.

E-COMOTION E LA VISIONE DEL VEICOLO

COMMERCIALE DEL FUTURO SECONDO VOLKSWAGEN

39.900 marchi.L’idea diede avvio a un’in-

te ra generazione di Californiacon tinuando a essere, nelcorso del tempo e ancoraoggi, molto va lida e apprezza-ta. Al contrario dei modellicon tetto rialzato e passolungo, il California sfog gia dasempre di serie un tet to solle-vabile a compasso. Attualmen-te, il camper di Wolfsburg,giunto alla sua terza genera-zione, è disponibile in un’am- pia gamma di motorizzazioni agasolio: l’offerta va dal 2.0TDI 75 kW/102 cv con cam- bio manuale al top di gam ma2.0 BiTDI 4Motion 132kW/180 cv con cambio auto-matico DSG. Sono disponibilian che versioni equipaggiatecon il 2.0 TDI da 84 kW/114cv e da 103 kW/140 cv. Duegli allestimenti: Beach e Com-fortline.

VOLKSWAGEN VEICOLI COMMERCIALI

Sognandola California

IL CAMPER DELLA CASA DI WOLFSBURG FESTEGGIA I

SUOI PRIMI 25 ANNI DI STORIA CON L’ATTIVO TRE

GENERAZIONI E BEN 100MILA ESEMPLARI PRODOTTI.

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43Mobilità N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

SETA PUNTO DI RIFERIMENTO

PER IL TRASPORTO

PUBBLICO NEL CUORE

DELL’EMILIA OCCIDENTALE

Da quando il 1° gennaio 2012 è diventata operativa, Seta si èpresentata come il nuovo gestore del servizio di trasporto

pubblico locale che unisce le aziende operanti nelle provincie diPiacenza, Reggio Emilia e Modena. Seta Spa è nata dalla fusionesocietaria tra ATCM Spa e TEMPI Spa. Contestualmente alla fu-sione tra le aziende di Modena e Piacenza, il nuovo operatore haacquisito il ramo societario relativo al trasporto su gomma diACT (Reggio Emilia), dando così vita a un’azienda unitaria ope-rante nel territorio dell’Emilia occidentale. “Seta gestisce 31,9milioni di chilometri di trasporto pubblico locale - ha spiegato ilsuo Presidente, Pietro Odorici - ha un organico di 1.134 dipen-denti e 892 mezzi marcianti, per un valore della produzione su-periore agli 87 milioni di euro. Il piano degli investimenti preve-de l’acquisto entro il 2014 di 18 nuovi mezzi per Piacenza, 8 perReggio Emilia e 24 per Modena”. “Sono previsti investimentianche sui sistemi informativi e sulle tecnologie di bordo per 3,4milioni di euro, di cui 2,3 milioni garantiti da contributo regiona-le”, ha aggiunto l’Amministratore delegato Filippo Allegra. Lamaggioranza azionaria di Seta Spa è detenuta dagli enti pubblicidi Modena, Reggio Emilia e Piacenza per una quota complessivadel 57,61 per cento. Il restante 42,39 per cento è di proprietà diHERM-Holding Emilia Romagna Mobilità Srl, la holding che hacome soci RATP Dev, Tper (l’azienda nata dall’unificazione diACT Bologna e FER-Ferrovie Emilia-Romagna), Agi-Autogui-dovie Italiane, CTT-Consorzio Toscano Trasporti e Nuova Mobi-lità Scarl. A Piacenza Seta riserverà sempre maggiore attenzione.“Entro il 2013 - ha annunciato Pietro Odorici - sarà completatagrazie al finanziamento garantito dal progetto regionale GIMl’installazione a bordo dei mezzi del sistema di controllo satelli-tare della flotta urbana ed extraurbana, grazie al quale verrannoattivati anche importanti servizi di infomobilità e di monitorag-gio in tempo reale dei circa 200 mezzi Seta in servizio lungo lestrade della provincia di Piacenza”.

MAN TRUCK & BUS ITALIA

Tre Leoni perla PrimogenitaFABIO BASILICOPIACENZA

Gli utenti piacentini del servi-zio di trasporto pubblico nelcapoluogo emiliano e nella re-lativa provincia viaggeranno daog gi in poi a bordo di autobusnuovi, più confortevoli e più e -co logici. Alla Seta, la SocietàE miliana Trasporti Autofilovia-ri, sono stati infatti consegnati iprimi tre fiammanti autobus ac-quistati in attuazione del pro-prio Piano industriale, che fissacome punti prioritari il rinnovodel materiale rotabile e gli in-vestimenti ibn tecnologie dibordo e di sistema nei tre baci-ni provinciali in cui operal’azienda, ov vero Piacenza,Modena e Reg gio Emilia.

I tre eleganti mezzi sono fir-mati Man: si tratta di un urba-no Lion’s City e di due interur-bani Lion’s Regio, tutti regola-mentati Euro 5 ed EEV. Allaconsegna delle chiavi eranoposizionati di fronte all’auto-stazione di Piazza Cittadella,nel cuore di Piacenza. L’inve-stimento complessivo, tra costidi acquisto e di allestimento, èpari a circa 600mi la euro ed èstato sostenuto dall’azienda deltrasporto pubblico con il signi-

ficativo con tributo della Regio-ne Emilia-Romagna. “Conl’entrata in servizio di questinuovi mezzi ecologici e mo-derni - ha dichiarato in confe-renza stampa Filippo Allegra,Amministratore delegato diSeta - si conferma il no stro im-pegno per migliorare l’offertadel trasporto pubblico e, alcontempo, ridurne l’im pat toambientale. Garantire maggio-re comfort agli utenti e ridurrele emissioni inquinanti so no lepriorità sulle quali Seta ha im-postato il piano di rinnovamen-to del proprio parco mez zi cir-colante nel bacino provincialedi Piacenza. L’ammoder na -mento della flotta è un puntofondamentale nella gestionedel ser vizio, specialmente quia Pia cenza dove si registra unamag giore vetustà complessivadel parco mezzi rispetto adaltre realtà regionali”.

Gli investimenti destinati amigliorare la vita dei clienti interritorio piacentino non fini-scono però qui, dal momentoche Seta ha deliberato l’acqui -sto di ulteriori 10 mezzi extra -ur bani, entrati in servizio a finemaggio, e predisposto l’acqui -sto di quattro nuovi mezzi -due urbani a metano e due ex-

traurbani - che saranno dispo-nibili en tro questa estate. “Intotale - ha spiegato Pietro Odo-rici, Presidente di Seta - il no-stro piano aziendale di investi-menti prevede per il triennio2013-2015 l’acquisto di 63mezzi per un in vestimentocomplessivo di 13,1 milioni dieuro, oltre la me tà dei quali,ovvero 7 milioni, resi disponi-bili dall’azienda in autofinan-ziamento e 6 milioni circa ri-conducibili a contributi statali

e regionali già deliberati e di-sponibili. I nuovi mez zi e gliinvestimenti in tecnologie dibordo e di sistema sa ranno de-stinati ai tre bacini pro vincialinei quali operiamo, secondo ifabbisogni di ciascun ambitoterritoriale”.

Nel territorio di Piacenza,infatti, il rinnovo del materialerotabile è stato preceduto, nel2012, da importanti e sostan-ziosi investimenti che Seta haattuato in tecnologie di bordo edi sistema, che hanno reso piùmo derno ed efficiente il siste-ma di trasporto pubblico. Nel

dettaglio è stata introdotta labigliettazione elettronica, sonostate installate su tutti i mezzitelecamere digitali per la vi-deosorveglianza interna edesterna, sono state attivatenuove biglietterie aziendali edè stata data la possibilità di ac-quistare o ricaricare il proprioabbonamento via internet opresso gli sportelli bancomatabilitati.

Alla cerimonia di consegnain Piazza Cittadella era presen-

te anche Franco Pedrotti, Re-sponsabile Vendite Bus di ManTruck & Bus Italia. “I tremezzi che oggi consegniamo aSeta - ha detto il manager diMan Italia - rappresentano lostato del l’ar te della tecnologiaMan Bus in materia di efficien-za, com fort, sicurezza ed eco-nomia di ge stione. I due inte-rurbani Lion’s Regio sono lun-ghi 12,2 me tri e mettono a di-sposizione degli utenti 49 postia sedere e 22 posti in piedi. Unposto è naturalmente riservatoalle carrozzelle dei diversamen-te abili, che possono usufruiredi un sollevatore elettroidrauli-co presente nel la dotazione deimezzi. Questi autobus sonoequipaggiati con il sei cilindriin linea da 10.518 cc ManD2066 da 265 kW/360 cv, ab-binato a un cambio automaticoa sei rapporti ZF EcoLife, al-l’avanguardia per quanto ri-guarda l’ottimiz za zio ne dellagestione della trasmissione dalpunto di vista della riduzionedei consumi”.

Altrettanto di rilievo l’offer-ta del l’ur ba no Lion’s City:“Lungo 10,5 me tri - ha conti-nuato Pedrotti - il Lion’s City èdotato di tre por te, 22 posti asedere e 65 po sti in piedi conl’aggiunta del posto riservatoalla carrozzelle che vengonocaricate con sollevatore manua-le. Il motore da 6.871 cc è il seicilindri in linea Man D0836 da213 kW/290 cv, abbinato anchein questo caso al prestazionalee flessibile cam bio automaticoa sei rapporti ZF EcoLife”.

Gli autobus Man piaccionosempre di più agli opera-

tori del trasporto pubblico ita-liani. Lo conferma Franco Pe-drotti, Responsabile VenditeBus di Man Truck & Bus Ita-lia, a margine della conferen-za stampa che ha accompa-gnato la consegna di tre nuoviautobus alla Seta di Piacenza.“Ci siamo aggiudicati diversegare - ha detto Pedrotti - tracui una recentissima a Parma,dove consegniamo dieciLion’s City da 12 metri a metano, a confermadell’impegno Man nel proporre mezzi di assolutaefficienza anche nel campo della mobilità alter-nativa”. Impegno che viene premiato dal merca-

to: “Nel 2012 - ha proseguitoFranco Pedrotti - Man ha con-quistato una quota complessivadell’8 per cento in Italia. Un ri-sultato di assoluto rilievo se sitiene conto che venivamo dal4,5 per cento del 2011. Siamofiduciosi sull’andamento delmercato nel corso del 2013anche se non è facile fare previ-sioni: potrebbero esserci dellegare importanti alle quali parte-ciperemo avendo consapevolez-za della qualità dei nostri pro-

dotti e servizi. Una qualità che un’azienda im-portante come Seta, con la quale abbiamo unrapporto ormai pluriennale, continua a ricono-scerci”.

MAN BUS

FRANCO PEDROTTI: “IL MERCATO PREMIA

I NOSTRI PRODOTTI E SERVIZI”

UN URBANO LION’S CITY E DUE INTERURBANI

LION’S REGIO ENTRANO NELLA FLOTTA DI SETA.

Pietro Odorici (a sinistra) e Filippo Allegra, rispettivamentePresidente e Amministratore delegato di Seta.

In servizioUno dei due interurbani Man

Lion’s Regio parcheggiati nella centralissima Piazza

Cittadella a Piacenza. Entrano a far parte della

flotta Seta insiemeall’urbano Lion’s City.

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44 MobilitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

IVECO BUS

Il TPL evoluto haun alleato: CitelisMAX CAMPANELLAROMA

Dopo i 182 nuovi autobusalla Cit tà di Torino a fine2012, con tinuano i successidi Iveco Bus nell’ambito delTPL italiano. Nel pieno cen-tro di Ro ma, di fron te al Vit-toriano, nel lo splen dido sce-nario di piazza Ve nezia, si èsvolta la cerimonia di conse-gna dei primi quattro autobusdella gamma Citelis ad Atac,l’azienda per il trasporto pub-blico della Capitale. Presenti

all’evento il Sindaco, GianniAlemanno, l’Assessore allepolitiche della Mo bilità diRoma Capitale, Maria Spena,per Atac il Presidente Rober-to Grappelli, l’Amministrato-re delegato Roberto Diacettie il Direttore Generale Anto-nio Cassano e per Iveco ilDirettore Commerciale Euro-pa Andrea Bucci e il GeneralManager del mercato ItaliaFederico Gaiazzi.

La consegna rientra in unapiù ampia fornitura di quasi340 autobus ad Atac che a

partire da quest’estate IvecoBus metterà in servizio per lestrade di Roma. Il contratto -concluso attraverso la con-cessionaria Romana Diesel econ il contributo di Iveco Ca-pital, che ha garantito adAtac la possibilità di utilizza-re il criterio del leasing fi-nanziario per la prima voltain una fornitura di così ampieproporzioni - prevede la for-nitura di oltre 200 autobus

Citelis Diesel da 12 me tri edi 130 unità dello stesso mo-dello da 18 metri. I mezzi,che saranno consegnati tuttien tro la fine dell’anno, alritmo di 50 veicoli al mese,contribuiranno al rinnovo delparco circolante dell’aziendadi trasporto cittadino diRoma.

I Citelis, autobus a ridottoim patto ambientale e consu-mo energetico, adottano mo-tori Die sel FPT IndustrialCursor 8 da 290 cv per laversione 12 me tri e da 380 cvper quella da 18 metri. Conti-nua dunque il suc cesso dellagamma Citelis: l’an no scorsosi è chiuso con la ce rimoniadi consegna a GTT (GruppoTorinese Trasporti) dei primiquattro autobus di una piùampia fornitura di oltre 180autobus. In quel caso GTT hascel to la gamma Citelis uni-tamente a quella di Cros-sway: 86 Crossway, dellagamma urbana e interurbanada 12 e da 10,7 me tri, di cui19 Low-Entry suburbani da12 metri, e 96 Citelis Dieselda 12 metri. Leader sul mer-cato europeo dei city bus, Ci-

telis è disponibile in tre lun-ghezze, da 10,5, 12 e 18 me -tri, con alimentazione a me-tano, Diesel o ibrida. I motoriCursor 8, omologati EEV,sono disponibili nella gammaDiesel da 245 a 380 cv, nellagamma CNG da 245 a 330 cve nella gam ma Ibrida da 300cv. L’au tobus è dotato di altistandard di comfort (impian-to di climatizzazione, illumi-nazione interna a led, sedili

ergonomici) unitamente aipiù innovativi sistemi dispo-sitivi multimediali e di sicu-rezza (impianto di videosor-veglianza, display multime-diali, annunci vocali). Busdotato di pia nale ribassatoper l’intera lun ghezza delveicolo, qualunque sia laconfigurazione o il nu mero diporte, ha porte rototraslantiverso l’interno o scorrevoliesterne che consentono l’ac-cesso ad ampie piattaforme,mentre i passeggeri possonomuoversi facilmente all’inter-no del veicolo grazie ad unampio corridoio. I passeggericon mobilità ridotta o consedia a rotelle trovano all’in-terno di Citelis un’adeguatarisposta alle loro e si genze ditrasporto.

La gamma urbana IvecoBus nasce e si sviluppa nel-l’ottica di soddisfare una mo-bilità più sostenibile, funzio-nale ed ecologica, a vantag-gio delle aziende di trasportopubblico, dei passeggeri edel l’am biente. È dal 2006che tutti i motori Iveco Buspossono raggiungere i livellidi emissioni EEV, i più severiper il trasporto pubblico. Conquesta importante fornitura,Iveco Bus conferma la pre-senza in primo piano nel set-tore del trasporto col lettivo:con la sua gamma di soluzio-ni adatte sia ai contesti urba-ni sia a quelli interurbani siprepara a svolgere un ruoloda protagonista anche nelTPL di Roma, settore digrande importanza strategicache nella Capitale sta viven-do una fase di e vo luzione eriorganizzazione.

L’im pegno di Atac allosviluppo di un modello urba-no funzionale e sostenibile,che superi gli standard diqualità, ha trovato nel leaderdei city bus del costruttoretorinese un valido alleato.

QUATTRO VEICOLI SONO GIÀ ENTRATI IN SERVIZIO

PER ATAC, NELL’AMBITO DI UNA FORNITURA DI QUASI

340 UNITÀ DI 12 E 18 METRI CHE A PARTIRE DA

QUEST’ESTATE GIRERANNO PER LE STRADE DELLA CAPITALE.OBIETTIVO: RINNOVARE IL PARCO CIRCOLANTE.

In seguito alla fusione con Met.Ro e Trambus,il 1° gennaio 2010 Atac con quasi 13mila di-

pendenti è oggi il primo gruppo di trasporto pub-blico in Italia oltre che una delle più grandi realtàa livello europeo. Serve un’area di 1285 km2nella quale ogni giorno garantisce, con i suoimezzi, più di quattro milioni di spostamenti.Nella fase attuale di evoluzione del TPL romano,Atac pone l’attenzione principale su alcuni obiet-tivi: sicurezza per i cittadini che usufruiscono deiservizi, accessibilità per tutti al trasporto pubbli-co, comfort sui mezzi e all’interno delle struttu-

re, tutela della qualità della vita e della salute ditutti coloro che vivono la città, contenimento del-l’inquinamento ambientale con progetti e investi-menti volti alla fluidificazione del traffico, attua-zione di politiche di regolazione e controllo dellamobilità privata e di potenziamento del trasportopubblico, rinnovo del parco bus con mezzi abasso impatto ambientale, massima fruibilità del-l’informazione. Attualmente Atac gestisce ogniforma di mobilità collettiva all’interno dell’AreaMetropolitana di Roma: 2.287 mezzi di superfi-cie (2.092 autobus, 30 filobus, 165 tram, mezzielettrici), metropolitane, ferrovie regionali, ser-vizi dedicati alle scuole e ai diversamente abili,parcheggi di scambio e sosta tariffata su stradaper favorire l’integrazione tra il trasporto pubbli-co e il mezzo privato, linee turistiche. Alla lucedi questo importante compito, Atac è impegnataa svolgere la missione proiettata verso un futuroecosostenibile.

MOBILITÀ COLLETTIVA

IDENTIKIT DEL PRIMO

GRUPPO IN ITALIA

ATAC

AI VERTICI DUE CULTORI

DEL TRASPORTO E DELLO SPORT

Acapo di Atac troviamo due personaggi di spicco entrambi con lapassione per lo sport. La società del TPL di Roma Capitale è

presieduta da Roberto Grappelli, 69 anni, ingegnere civile, romano,ex presidente di Metropolitana di Roma, Presidente della Commis-sione trasporti del Lazio di Confservizi, attualmente anche Ammini-stratore unico di OGR (Officine Grandi Revisioni), società controlla-ta da Atac. Personaggio dal lungo curriculum di trasportista, in qua-lità di direttore alle opere marittime si è occupato di cantieri e mezzinavali. Dal 1999 al 2008 Grappelli è stato segretario generale del-l’Autorità di bacino del fiume Tevere, mentre dal 1997 al 1999 èstato componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Sem-pre nel medesimo organismo, fra il 1976 e il 1987, ha ricoperto inca-richi nel servizio tecnico centrale, mentre alla Direzione generaledell’Aviazione Civile ha svolto compiti di supervisione negli aero-porti di Fiumicino, Ciampino e Olbia. In ambito calcistico, è Vice-presidente della commissione licenze UEFA della FIGC e compo-nente della commissione impianti sportivi. Da settembre 2012 Am-ministratore delegato di Atac è Roberto Diacetti, nato a Palestrinanel 1973, laureato alla Libera Università Internazionale degli StudiSociali Guido Carli (LUISS). Dal 2006 al 2010 ha ricoperto il ruolodi Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei 13th FINAWorld Championships Roma 2009. Ricopre inoltre la carica di Vice-presidente di ASSTRA, Associazione delle aziende datoriali di tra-sporto pubblico locale, ed è componente della Giunta Esecutiva diConfservizi e della Giunta di Unindustria Roma.

Uno dei Citelis consegnati all’Atac di Roma.

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45Mobilità N° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

NILS RICKYGINEVRA

Forte della propria esperienza dioltre vent’anni nel settore deivei coli industriali a energie al-ternative, PVI (Power VehicleInnovation) ha avviato da diver-si anni un ambizioso program-ma di sviluppo basato su una

forza propulsiva totalmente elet-trica applicata agli autobus ur-bani. Si tratta di Watt System,sistema che consente a un auto-bus standard elettrico di benefi-ciare di un’autonomia illimitataattraverso cariche ultrarapide aogni fermata durante la salita ela discesa dei passeggeri. ConWatt System PVI propone un

nuovo concetto di trasporto ur-bano grazie a una soluzione fa-cile da applicare sulle linee esi-stenti e che può essere integratain tutti gli autobus standard.Que sta soluzione non richiedestrade dedicate, sottostazioni e -let triche né lavori gravosi allare te stradale. Il dispositivo distoc caggio e di trasferimento

dell’energia è costituito da untotem, che può essere integratonel paesaggio urbano esistente,in parallelo o inserito nella pen-silina della fermata dell’auto -bus. Il totem è alimentato dallapotenza elettrica a bassa tensio-ne, disponibile in ambito urba-no, che carica le batterie ad altacapacità di cui è equipaggiato.

A ogni fermata, l’autobus si col- lega al totem in modalità auto-matica e rapida. Il trasferimentodell’energia elettrica si e seguein pochi secondi. L’au to bus di-spone inoltre di una riserva dienergia, grazie a batterie simili

a quelle delle utilitarie elettri-che, ma senza l’obbligo di rica-rica degli altri veicoli elettrici.

Il beneficio ambientale diWatt System è innegabile se pa-ragonato ad autobus alimentatia gas o diesel, con zero emis-sioni d’inquinanti regolamentati(NOx, NMHC, CO, ecc.) e dipar ticolato, riducendo al con-tempo considerevolmente il ru-more degli autobus. Watt Sy-stem riduce significativamentel’impronta di carbonio legata al

trasporto dei passeggeri; unalinea dotata di Watt System per- mette inoltre di risparmiare alpianeta tra 800 e 1.200 tonnel-late equivalenti di CO2 ognianno e circa 400mila litri di ga-solio. Autobus silenziosi e noninquinanti, grazie a un modelloeconomico e di semplice messain opera, privo di sovra costi, invirtù dell’assenza totale dellaspe sa di carburante fossile, so -no dunque una possibilità con-creta: la soluzione Watt Systemha le carte in regola per diven-tare una referenza a livello in-ternazionale. Un primo veicolodotato della soluzione Watt Sy-stem opererà su una linea com-merciale nel quarto trimestre2013 in Francia.

Da oltre vent’anni, PVI pro-getta e assembla in Francia vei-coli industriali totalmente elet-trici, destinati a uso urbano, uti-lizzando tecnologie di trazionemolto innovative. L’esperienzanel settore dei veicoli commer-ciali ha permesso a PVI di esse-re un attore riconosciuto nei va -ri settori in cui opera, in parti-colare nei sistemi di tecnologiae propulsori elettrici applicati aiveicoli commerciali (autocarri eautobus) e veicoli ferroviarispe ciali. Per queste produzioni,l’a zienda ha sviluppato un’e le -va ta competenza nel campo deiveicoli per il trasporto passeg-geri e, in particolare, degli auto-bus elettrici urbani piccoli eme di. PVI ha commercializzatocir ca il 90 per cento del parcode gli autobus elettrici operativiin Francia. Questa esperienza èservita per sviluppare la solu-zione Watt System.

Con sede a Gretz-Armainvil-liers, nel dipartimento pariginodi Seine-et-Marne, PVI conta150 dipendenti, tra cui alcunedecine di ingegneri e tecniciche si dedicano esclusivamenteal lo sviluppo di veicoli futuri.Da giugno 2012 PVI è divenuta

PVI SAS ed è presieduta daMi chel Button. Le attività sonoora dirette verso due aree indu-striali complementari: il servi-zio e il lavoro su attrezzaturespe ciali, attività storica che stavivendo una forte crescita nelsettore delle attrezzature ferro-viarie e combina le conoscenzee le competenze di tutti i servizidi PVI; sviluppo e produzionein piccole e medie serie di vei-coli industriali per il trasportodi persone e per i servizi urbani.

POWER VEHICLE INNOVATION

Elettrico senza limiti

AL SALONE UIPT 2013 DI GINEVRA PVI HA

PRESENTATO WATT SYSTEM, NUOVA SOLUZIONE PER

IL TRASPORTO URBANO A ZERO EMISSIONI: PUÒ

ESSERE INTEGRATA IN TUTTI GLI AUTOBUS STANDARD.

PVI ha acquisito oltre 20 anni di know-howunico e un’innegabile notorietà nel settore

dell’energia e della trazione elettrica alternativaapplicata ai veicoli superiori alle 3,5 tonnellate:camion puliti, mezzi per consegne, veicoli com-merciali, minibus e midibus. Questa esperienzasi arricchisce di feedback da centinaia di veicolielettrici che operano ogni giorno in Francia e inEuropa. Con le sue conquiste tecnologiche, PVIora offre soluzioni “full electric” per bus e co-struttori di camion in Europa e nel mondo. Ladiffusione internazionale della tecnologia di PVI“full electric” assume una nuova dimensione conil mercato cinese, che è ora fornitore di propulso-ri PVI. Il cospicuo investimento in Ricerca e Svi-luppo effettuato per 10 anni permette a PVI diessere leader in prima linea sull’energia alternati-va per i veicoli industriali, che vuol dire mobilitàelettrica e dimensione industriale basata su unequilibrio ecologico per il nostro pianeta. La

scelta di tecnologie innovative che proteggonol’ambiente dalla mancanza di emissioni di CO,ma mantengono i servizi essenziali per la vita dicittà, è parte di un business eco-dinamico cuitutti i dipendenti PVI sono profondamente legati.Situata a Gretz Armainvilliers, a Parigi, l’aziendariunisce nello stesso sito General Management,Business e Ufficio amministrativo-Servizi, AfterSales con piattaforma di servizio e officine. I di-versi laboratori occupano una superficie di12mila mq con centro logistico e officine di ri-cambio, spazi per collaudo e piattaforma di pro-totipazione, spazio dedicato all’assemblaggio diveicoli. Le strutture dedicate alle attrezzature fer-roviarie sono dotate di attrezzature di solleva-mento di grandi dimensioni, cabina di verniciatu-ra e workshop specifici. L’insieme di macchine ecapacità industriali permettono di produrre econsegnare più di 500 veicoli l’anno equipaggiaticon la tecnologia sviluppata in esclusiva PVI.

BUSINESS ECO-DINAMICO

OLTRE VENT’ANNI DI KNOW-HOW

ACQUISITO SUL CAMPO ENERGETICO

CON IL MARCHIO GEPEBUS

Sin dai primi anni 2000 PVI è impegnata nel mercato degli autobus al cento percento elettrici. PVI ha già consegnato con il marchio Gepebus oltre il 90 per

cento della flotta di autobus elettrici circolanti in Francia ed è riconosciuta la suacompetenza nel campo dell’esperienza ambientale eco-friendly nei trasporti urbani.Su una gamma di autobus elettrici, PVI offre un pacchetto che comprende: analisipreliminare dei bisogni identificati dalle condizioni di esercizio; offerta personaliz-zata di prodotti; studio individuale di un servizio elettrico completo compreso il no-leggio della batteria di trazione e manutenzione periodica di componenti specifici;formazione del personale sulla guida ecologica. Col marchio Gepebus PVI commer-cializza gli autobus elettrici Oreos, una gamma diventata punto di riferimento nelcampo degli autobus elettrici. Il cavallo di battaglia è Oreos 4X, nuova generazionedi autobus elettrico da 49 posti e un design che incontra varie applicazioni nellelinee intermedie urbane, alberghi, navette aeroportuali, vie di attrazioni turisticheecc. I veicoli sono dotati di batterie agli ioni di litio, utilizzate dai principali costrut-tori nella tecnologia automobilistica. Tra le autorità municipali francesi che si sonoaffidate a PVI citiamo Arcachon, Bordeaux, Bayonne, La Rochelle, Parigi, Fréjus-

Saint-Raphaël, Le Touquet, Valenciennes, Maubeuge, Tarbes. Per gli operatori ditrasporto e le comunità PVI rappresenta una possibilità di scelta per un impegnoeco-responsabile: l’esercizio di una linea Oreos risparmia all’ambiente l’emissionedi oltre 100 tonnellate di CO2 ogni anno. PVI è leader della trazione elettrica perveicoli industriali e nel completamento delle attrezzature di cantiere e di manuten-zione dei binari ferroviari. La Divisione ferroviaria di PVI fornisce progettazione eproduzione di macchine per le costruzioni e la manutenzione dei binari, materialispecificamente pensati per lavorare su linee aeree

Juventusin festa con

il Delfino

IVECO BUS

Hanno sfilato per Tori-no partendo dallo Ju-ventus Stadium fino

a piazza Castello, nel cuoredel capoluogo piemontese, itre veicoli Iveco Bus, con li-vrea personalizzata Juven-tus, che hanno accompagna-to i giocatori della squadratorinese per i festeggiamentidello scudetto: il 29esimo“federale” e il 31esimo sulcampo e nel cuore. Termina-to il match con il Palermo,che si è concluso con la vit-toria della Vecchia Signora ela conseguente conferma aleader del massimo Campio-nato di calcio italiano, unCityclass Open Top, decora-to con lo scudetto appenavinto, ha condotto i giocatorinel centro cittadino, in unaTorino colorata di bianco enero, tra l’entusiasmo dei ti-fosi.

Per completare la sugge-stiva scenografia, il costrut-tore ha fornito un CityclassOpen Top per il trasporto de -gli sponsor e un Mago 2 ca-brio dedicato alla stampa. Imezzi Cityclass Open Topdispongono di due piani, dicui l’ultimo scoperto, perper mettere ai turisti di am-mirare i monumenti e le o -pe re architettoniche da una

posizione rialzata e priva dio stacoli visivi.

I Cityclass Open Top e ilMago 2 cabrio di Iveco Bussono veicoli quotidianamen-te impiegati per le visite tu-ristiche nella città di Urbinoe a Roma, dove i CityClassOpen Top di colore rosso adue piani svolgono servizituristici per conto di Tram-bus, in transito a Piazza Ve-nezia: una flotta di 22 unitàconsegnate alla società ditrasporto locale TrambusOpen e al Comune di Romaa partire dal settembre 2004.I veicoli a due piani scopertisono ritenuti i mezzi piùadatti per consentire al visi-tatore di apprezzare le bel-lezze architettoniche e stori-che. Non per nulla molte trale maggiori capitali europeehanno scelto questo generedi autobus.

Iveco conferma, ancorauna volta, la sua presenzanel mondo dello sport. Dasempre l’azienda ne pro-muove i valori e lega il mar-chio a iniziative capaci di e -saltare l’energia positiva e lospirito di squadra che con-traddistinguono questo mon -do. È stato un CityClassOpen Top Bus Iveco rivesti-to di blu e con i simboli del -la Nazionale azzurra, nel2006, a portare in trionfo alCirco Massimo i 23 Cam-pioni del Mondo attraversole vie della Capitale.

OREOS, CAVALLO DI

BATTAGLIA DELLA GAMMA

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46 MobilitàN° 220 / Giugno 2013IL MONDO DEI TRASPORTI

FERROVIE DELLO STATO

Flotta numero uno in EuropaMAX CAMPANELLAVADO LIGURE

È partita da Vado Ligure, diret-ta a Firenze, la più recente lo-comotiva della serie Bombar-dier E464 destinata al trasportopasseggeri di Trenitalia. Salgo-no così a 688 i locomotori diquesto tipo prodotti da Bom-bardier Transportation per Tre-nitalia, che si conferma come lacompagnia ferroviaria che de-tiene la più grande flotta omo-genea di locomotive d’Europa.La con segna di questa locomo-tiva conferma la leadership eu-ropea di Trenitalia nel trasportopersone, uno dei primi a bene-ficiare dei vantaggi significati-vi, sotto il profilo delle econo-mie di scala e di un’efficace ge-stione del materiale rotabile,

che si possono ottenere quandosi dispone di una flotta di loco-motori ampia e omogenea.

“La ragione dello straordina-rio successo della locomotivaE464 - ha dichiarato Luigi Cor-radi, Direttore Generale dello

stabilimento di Bombardier aVado Ligure - che ha riscossola pie na soddisfazione delcliente, va ricercata anzituttonella stretta e proficua collabo-razione dei team Bombardier eTrenitalia, che hanno lavoratoinsieme sin dall’inizio del pro-

getto e in tut te le successivefasi, e nell’in no vativo cicloproduttivo che ha visto il coin-volgimento degli o perai dellostabilimento di Va do Ligure in-sieme ai tecnici addetti alle ve-rifiche di qualità del prodotto di

Trenitalia. La locomotiva E464si conferma come la best per-former dell’intera flotta Treni-talia. Continueremo a collabo-rare con ottimi risultati anchesul piano delle attività di manu-tenzione e di service di que stastraordinaria locomotiva, mi-

gliorandone le prestazioni e al-lungandone il ciclo di vita”.

Le E464 sono attualmentedistaccate in 14 regioni: Pie-monte, Marche, Emilia-Roma-gna, Trentino-Alto Adige, To-scana, Puglia, Liguria, Lombar-dia, Campania, Sicilia, Cala-

bria, Lazio, Friuli-Venezia Giu-lia e Veneto. L’affidabilità e leperformance di questo locomo-tore sono provate peraltro an -che dal numero di chilometriper corsi, pari a 630 milioni, ov-vero più di quattro volte la di-stanza tra il sole e la terra.

La E464, in grado di svilup-pare una potenza massima di3.5 MW e di raggiungere i 160km/h, si distingue inoltre pergli elevati standard di affidabi-lità ed efficienza durante l’in te-ro ciclo di vita. “Le compagnieferroviarie - ha dichiarato Ro-berto Tazzioli, Presidente Bom-bardier Transportation Italy -chiedono soluzioni di tra sportopersonalizzate, per que sto ilmetodo di lavoro, basato sullastretta collaborazione col com-mittente, sta proseguendoanche per la realizzazione delFrecciarossa 1000, treno ad al-tissima velocità che costituirà,come per le nostre E464,un’ec cellenza mondiale nel pa-norama del trasporto ferrovia-rio”.

TRENITALIA SI CONFERMA LA COMPAGNIA FERROVIARIA

CHE DETIENE IL GRUPPO DI LOCOMOTIVE OMOGENEO

PIÙ NUMEROSO D’EUROPA, CON UNA SIGNIFICATIVA

RIDUZIONE DEI COSTI OPERATIVI.

M. CAMPANELLAMILANO

Arrivare in città con le Frecce Trenitalia e muoversi in bicicletta, inpiena libertà, senza inquinare e risparmiando. È possibile, a Milanoe Verona, grazie a un accordo per promuovere il Bike sharing sigla-to da Trenitalia e Clear Channel. Tutti i soci Cartafreccia Trenitaliapossono acquistare a prezzo agevolato gli abbonamenti annuali alsistema Bike sharing di Milano e Verona. Clear Channel mette a di-

sposizione dei soci Cartafreccia l’abbonamento annuale a BikeMidi Milano a 26 euro, anziché 36, e per Verona Bike a 23 euro inve-ce che a 30. Ogni giorno sono circa 150 le Frecce che colleganoMilano alle principali città italiane. A oggi sono circa 170 le bicidel BikeMi disponibili nell’area di Milano Centrale, in sei posta-zioni comprese in un raggio di 500 metri dalla stazione. Bici chegrazie all’accordo Trenitalia-Clear Channel sono destinate ad au-mentare la loro frequenza di utilizzo per rendere sempre più effica-ce e diffusa l’intermodalità treno-bici.

E sono cento i convogli Trenitalia che anche quest’anno traspor-teranno i pellegrini da 50 grandi e piccole città italiane fino a Lour-des. Trenitalia da oltre 40 anni è impegnata, insieme al mondodelle associazioni religiose, ad assicurare i collegamenti ferroviariverso Lourdes e le altre principali destinazioni di culto all’estero ein Italia.

Ed è l’unica compagnia ferroviaria nazionale a realizzare trenispeciali attrezzati al trasporto di persone con gravi problemi di mo-bilità e salute. La programmazione di treni charter dedicati al tra-sporto religioso per Lourdes è già in corso da marzo e durerà finoal mese di ottobre.

A MILANO E VERONA

CON CLEAR CHANNEL

PER PROMUOVERE

IL BIKE-SHARING

SLT 2900nuova ruotaper autobus

SPEEDLINE TRUCK

Speedline Truck am-plia il portfolio pro-dotti con una ruota

per autobus chiamata SLT2900. Nel formato22,5x8,25” si rivolge so-prattutto ai proprietari diautobus che, oltre a coglie-re i ben noti vantaggi offer-ti dal le ruote forgiate inlega leg gera, vogliono dareai pro pri automezzi un ul-teriore tratto distintivomontando ruote dal designparticolare. Con la nuovagamma di ruo te forgiate,Speedline Truck intendeinfatti confermare la suafama e la tradizione diazienda orientata al design,rivolgendosi soprattutto aquei clienti che, nella con-figurazione del propriomez zo, pur prestando lamassima attenzione allafunzionalità, non trascura-no l’estetica e il desideriodi distinguersi.

La ruota SLT 2900 hauna capacità di carico di3.750 kg - la più alta nelsegmento - e, insieme auna riduzione di peso ri-spetto alle ruote in acciaioattualmente in commercio,permette agli utilizzatori dicontare su una riserva di

carico e di sicurezza ulte-riori. La conseguente ridu-zione delle masse sospesecontribuisce a migliorare ledoti di comfort del veicolo,ancor più importanti quan-do si tratta di trasporto per-sone. Con soli 23,3 kg dipeso, la SLT 2900 è ai ver-tici del seg mento per leg-gerezza, pur offrendo unaparticolare robustezza con-feritagli durante il processodi forgiatura. Oltre ai ri-sparmi di peso, il nuovoprodotto dà un importantecontributo alla riduzionedei consumi e, grazie allasua lunga durata, alla resi-stenza e alla conducibilitàtermica, offre ulteriori van-taggi ai fini della riduzionedei costi operativi di un au-tobus. La nuova ruota èproposta nella nuova su-perficie “Diamantata” enella versione “Lucida aspecchio”.

Scel ta ideale anche peril settore truck, SLT 2900 èomologata TÜV. Aziendadel Gruppo Ronal, Spee-dline Truck è presente sulmercato Italiano con lasede operativa SpeedlineTruck Srl di Presezzo (Bg)e con tre distributori perl’aftermarket: CentroPneumatici Srl di Montec-chio Emilia (Re), Dona-dello Ruote Srl di Limena(Pd) e Fintyre Spa di Em-poli (Fi).

La locomotiva E464. In alto, un modello prodotto dalla Bombardier.

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Fieri della vostra flottaLe aziende attive nel settore trasporti che, oltre a offrire ai propri clienti

esperienze di viaggio indimenticabili trasmettono anche una sensazione

di sicurezza, comfort e qualità, hanno sicuramente più di un buon motivo

di orgoglio: per il successo raggiunto, per i propri collaboratori e per

l’efficiente flotta di autobus.

E quando con i nostri veicoli e servizi anche noi contribuiamo a questo

successo, possiamo esserne altrettanto fieri.

Maggiori informazioni su www.setra-autobus.it

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EvoBus Italia S.p.A. · Autobus Setra · Via Togliatti 7-11 · I-41030 Sorbara/Bomporto-MO · Telefono 059 810811 · Telefax 059 810850 · www.setra-autobus.it

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