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indice

p.3 editoriale

p.4 testimonianze

p. 7 notizie in breve

p.12 la voce del Papa

p. 14 gocce di santità Elisabetta e Zaccaria

p. 16 le proposte di FBN

p. 18 al servizio delle persone in difficoltà

p. 19 al servizio delle Parrocchie

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3 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

EDITORIALE// Egidia e Stefano //

Questa primavera dell’Anno Santo della Misericordia ci ha portato un regalo prezioso: l’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”.Senz’altro questo documento dovrà essere letto, riletto, meditato, assimilato, interiorizzato, ma già ad una prima lettura è un dono dello Spirito che scalda il cuore e immette energie nuove e intense.Con un linguaggio semplice ed accessibile, Papa Francesco, ci apre lo sguardo e il cuore sulla gioia dell’amore. Nella prima lettura siamo stati subito colpiti dal capitolo quarto in cui Papa Francesco tratta dell’amore nel matrimonio a partire dall’”inno all’amore” di San Paolo in I Cor. 13, 4-7. Il Papa fa una bellissima esegesi, calandola nella concretezza della vita quotidiana degli sposi, sminuzzandola dentro le relazioni familiari, entrando nel mondo delle emozioni, positive e negative che siano, fino a quelle più intime. il Papa insiste sul fatto che “nella stessa natura dell’amore coniugale vi è l’apertura al definitivo” (par. 123), proprio all’interno di quella “combinazione di gioie e di fatiche, di tensioni e di riposo, di sofferenze e di liberazioni, di soddisfazioni e di ricerche, di fastidi e di piaceri” (par. 126) che è appunto il matrimonio. Quello che ci viene proposta è una prospettiva concreta e percorribile. Che bello se ogni famiglia provasse a vivere così … Ma sappiamo che la storia di ogni famiglia è un percorso da

costruire, fra gioie e difficoltà, nel quale tuttavia siamo chiamati a custodire nel cuore e a vivere nella quotidianità una bellezza, una pienezza e una grandezza che ci aprono all’intimità con il nostro coniuge e con Dio.Questa Esortazione ci aiuta a fare chiarezza su ciò che è veramente importante e desiderabile.Leggiamola con calma, piano piano, meditandola, facendone soprattutto una lettura sapienziale, che entri dentro alle nostre relazioni più care.

Buona lettura e buona estate.

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4 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

TESTIMONIANZE

Plasmati dalla Sua “Parola”Alessandro e Katia //

Siamo Katia e Alessandro, sposi da 19 anni e con due figli: Riccardo di 17 anni e Daniele di 13 anni. Un giorno di primavera di qualche anno fa due nostri carissimi amici ci donano una possibilità; diciamo che non capita spesso di essere invitati a far parte di un evento al quale solitamente diresti: “No grazie. Guardate… non conosciamo nessuno! Rischiamo di trovarci in difficoltà ed anche un poco spaesati”. Ebbene… a quella possibilità non abbiamo trovato alcuna difficoltà nel trovare spregiudicatezza (conoscendoci) e rispondere un “si” convinto. E’ qui che ha inizio… un nuovo affascinante percorso!Siamo sempre stati disponibili, secondo le nostre capacità e tempistiche, a dare il nostro piccolo contributo alle cause parrocchiali; questo anche quando eravamo più giovani e fidanzati. Ma un cammino che potesse mettere completamente in gioco noi come coppia cristiana, l’una a fronte dell’altro, in un confronto concreto e, soprattutto, nella fede di coppia non ci era mai stato proposto.Quel week-end ha segnato una svolta, una nuova luce che ci ha portati a rimescolare completamente le carte della nostra fede; una fede non più vissuta come singoli, come uomo, come donna, ma una fede che coinvolge completamente le nostre diversità e le riunisce in un unico percorso.Da quella primavera sono passati quattro anni; ora ci fermiamo un istante, ad osservare quanto la Sua Parola ha compiuto nella nostra vita coniugale, nella nostra vita di genitori, nella nostra vita normale di tutti i giorni. Non è un esame per fare un tagliando, ma è piuttosto valutare, conoscere, contemplare il bello di tante lectio (ndr: Lectio Divina Coniugale) vissute in coppia e condivise con tante persone; persone semplici, accoglienti, persone “autenticamente cristiane” che, come noi, condividono un cammino di fede e che fa parte della storia della Chiesa.L’inizio delle nostre lectio è stato, diciamo, “timoroso”; ci sembrava di non riuscire a cogliere il significato, il messaggio che il brano della Parola di Dio suggeriva alla nostra vita. Le domande, le insicurezze accompagnavano i nostri primi

Con questa rubrica desideriamo offrirvi, in ogni numero, la testimonianza di una coppia che vive l’esperienza della “lectio divina coniugale” secondo il carisma di Famiglia Buona Novella.

Meditare il Vangelo per viverlo prima di tutto in famiglia è il cuore della nostra esperienza. Solo il Vangelo accolto e vissuto in famiglia può fare delle nostre famiglie un vangelo vivente, una buona novella, per l’umanità intera. Ciò che desideriamo è poter far conoscere questa esperienza a quante più persone, affinché altri sposi possano avvicinarsi ad essa, sperimentarla, viverla e così poter gustare quei doni di grazia, quella consolazione e quella luce che solo la Parola di Dio può dare.

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TESTIMONIANZE

passi; tuttavia il forte desiderio di scoprire, di conoscere, di ascoltare, ci ha spinto a guardare oltre le oggettive difficoltà. Abbiamo lasciato “lavorare”, nel nostro cuore, “le Parole” (ndr: brani della Sacra Scrittura meditati con la Lectio Divina Coniugale); spesso, negli anni, quelle stesse “Parole” erano state ascoltate, ma probabilmente la nostra superficialità aveva impedito loro di poter scendere concretamente nel nostro ordinario andamento del tempo, di entrare direttamente nella nostra storia di coppia. “Tempo”... Appartiene, appunto, ad uno di quei termini oggetto di riflessione della nostra coppia sia in lectio, sia nella proposta di un week end di spiritualità. Non è cambiato il tempo che noi, come coppia, abbiamo da vivere insieme rispetto al passato più o meno recente. Quello che è cambiato è il come

viviamo il tempo quando stiamo insieme. Con quale approccio ci accostiamo a vivere il tempo che il Signore ci dona, come coppia, come famiglia, come coppia nella comunità. E’ una nuova frontiera di visione della condizione in cui ci troviamo e che oltrepassa i limiti che impediscono di trovare la giusta serenità nel dialogo, nell’ascolto, nel semplice stare insieme.Non diciamo di essere diversi, caratterialmente parlando, rispetto a come potevamo essere qualche tempo fa, ma vediamo come ogni lectio, ogni condivisione, ogni passo effettuato in direzione del Signore ci consente di entrare in nuove dimensioni che ti donano fiducia, attenzione, pace. Ascoltare quella voce che ti risuona dentro e che ti fa vedere la relazione sotto forma di una “rinnovata relazione” ti permette di poter oltrepassare i limiti che spesso ostacolano il nostro cammino. E quella voce arriva diretta al cuore proprio attraverso le parole che Lui ci suggerisce nell’analisi di un brano della Sacra Scrittura che, siamo proprio convinti, non viene scelto per caso. Rileggendo ora le lectio fatte nel passato vediamo che esiste una traccia, un filo conduttore che unisce ogni singola scelta, ogni singola meditazione, mese dopo mese. Esiste e sussiste una continuità impressionante, proprio come in una relazione forte nella quale trovare suggerimenti, confronti, passi, possibili soluzioni da poter intraprendere, ma anche domande alle quali poter rispondere in base alla propria sensibilità, al proprio vissuto. Si inizia spesso, appunto, con le domande, ci si interroga su “dove siamo”, si trovano alcune risposte e si accolgono i primi concreti suggerimenti che questa relazione traccia nel nostro cammino. Non risulta

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TESTIMONIANZE

sempre tutto così evidente, ma siamo convinti, anche, che… se quelle “Parole” appartengono al nostro presente significa che il Signore ci sta parlando, vuole comunicare qualcosa che in quel determinato istante non riusciamo a mettere perfettamente a fuoco. E’ il segno che dobbiamo scavare un poco più a fondo per poter accogliere con maggior convinzione la Parola del Signore.Dunque… la forza che l’ascolto e l’accoglienza della Parola di Dio sprigionano ci accompagna costantemente nella nostra vita concreta; un quotidiano non privo di affanni, timori, passaggi a vuoto, ma un presente che guardiamo fiduciosi con uno spirito rinnovato e che vogliamo possa essere sempre più plasmato dalla costante presenza di Gesù, cuore pulsante di una relazione meravigliosa..

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notiziein breve

Con questa rubrica desideriamo fare conoscere alcune delle iniziative realizzate negli ultimi mesi, nate in risposta ai bisogni incontrati e dal desiderio di far gustare il dono che abbiamo ricevuto nell’esperienza di FBN.

Incontro con il Vescovo Antonio

La sera di lunedì 11 aprile abbiamo avuto il piacere di ospitare a cena il Vescovo Antonio presso la nostra sede operativa in Cascina Moreni. All’incontro erano presenti le famiglie dei Fratelli Permanenti della Fraternità FBN.Prima della cena il Vescovo è stato accompagnato nella visita della parte di Cascina affidata a FBN e questa è stata l’occasione per far conoscere le diverse iniziative che svolgiamo al servizio delle famiglie e delle parrocchie della Diocesi di Cremona e delle Diocesi limitrofe.E’ poi seguita la cena con le famiglie cui hanno partecipato anche i numerosi figli. Al termine della cena il Vescovo si è intrattenuto in un lungo colloquio, estremamente familiare, con le coppie della Fraternità. E’ stata l’occasione per rendere partecipe il nostro Vescovo della grazia e dei doni ricevuti grazie a questa esperienza. Al termine il Vescovo Antonio ci ha incoraggiato, invitandoci a donare “il nostro essere famiglia” per la crescita della Chiesa.

Centro d’Ascolto: un servizio in crescita

Sono circa 90 le ore di ascolto che da inizio anno i nostri Counselor professionali hanno offerto alle persone e alle coppie che si sono rivolte al nostro Centro d’Ascolto. Si tratta di un valore quasi doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ad indicare sia la qualità del servizio che la rispondenza ad un bisogno concreto e sempre più sentito da tante persone.Il nostro Centro d’Ascolto offre infatti una risposta a quelle persone o coppie che stanno vivendo un momento di difficoltà relazionale nella sfera familiare. Questo momento di ascolto ha contribuito in molti casi a fare chiarezza sulla problematica portata dalla

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notiziein breve

persona e ad individuare la strada più adeguata per affrontare la difficoltà. In alcuni casi la persona è stata indirizzata su realtà presenti sul territorio mentre in altri casi l’ascolto è proseguito con percorsi mirati di consulenza con i nostri Counselor.

Crescono anche le richieste dalle parrocchie

Crescono le richieste che ci pervengono dalle parrocchie per vivere le proposte che offriamo presso la cascina Fabio Moreni. Da inizio anno sono undici i gruppi parrocchiali che hanno partecipato alle “domeniche della famiglia”. Un’occasione preziosa in cui le nostre famiglie aiutano altre famiglie a riflettere su aspetti concreti della vita quotidiana alla luce del Vangelo, facendo cogliere come il Vangelo vissuto in famiglia la rende un luogo migliore. E’ bello salutarsi, il pomeriggio, tra abbracci e sorrisi, come se ci si conoscesse da sempre. In realtà è il Signore che ci rende fratelli, chi accoglie, chi parla, chi ascolta …Inoltre sono 4 le parrocchie che hanno usufruito dei nostri spazi per organizzare periodi residenziali infrasettimanali per i loro gruppi di giovani.Presso la parrocchia dei Sabbioni in Crema si è conclusa la quindicesima edizione del “percorso di cura della relazione di coppia” che ha visto la partecipazione attenta ed assidua di sette coppie. A Camisano si è tenuto un ciclo di tre incontri su aspetti della vita relazionale nella coppia cui hanno partecipato una quarantina di persone. Al termine il gruppo ha partecipato a una “domenica della Famiglia” presso la nostra sede di Cremona.Nella parrocchia di Castelnuovo di Crema Sara e Stefano hanno guidato una domenica di riflessione sulla parabola della casa costruita sulla roccia.

Trasmettere la fede – proposta per genitori 0-6 anni

Nel mese di aprile si è tenuto presso l’unità pastorale di Casalmorano il primo ciclo della nuova proposta per aiutare i genitori di bambini piccoli nella delicata esperienza di trasmettere la fede. Il ciclo, di tre incontri di un’ora ciascuno, si è svolto in modo molto familiare, e i relatori con un linguaggio molto semplice e concreto, fatto di esperienze, passione e intuizioni preziose hanno aiutato i genitori a vivere le “cose alte ed importanti” con la semplicità dei bambini e nella ordinaria quotidianità delle nostre giornate.In particolare Egidia e Stefano, nel primo incontro, hanno illustrato modalità ed attenzioni con cui far percepire in modo efficace la dimensione dell’amore ai bambini piccoli. Chiara e Federico, nel secondo incontro, hanno illustrato l’importanza della narrazione nella formazione dei bambini, con particolare attenzione alla dimensione della trasmissione della fede attraverso la narrazione di alcune parabole. Infine Aldo ed Elena, nel terzo

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notiziein breve

incontro, si sono soffermati in modo particolare sulla dimensione del gioco come elemento di attualizzazione e interiorizzazione nella vita del bambino di quanto ascoltato nel racconto.

29 maggio: anniversario della morte di Fabio Moreni

Esattamente 23 anni dopo quel 29 maggio 1993, il giorno in cui Fabio Moreni, Sergio Lana e Guido Puletti vennero uccisi nell’ex-Jugoslavia dilaniata dalla guerra civile, proprio nell’anniversario ed alla medesima ora dell’eccidio, circa 200 tra studenti, genitori, docenti e presidi, si sono ritrovati in cascina Moreni, a Cremona, per dare al dolore ed al lutto di quel sacrificio estremo il sapore del domani ed il senso della speranza, rappresentati domenica scorsa dai tanti giovani partecipanti al primo premio letterario intitolato a Fabio Moreni. Un modo per ricordarlo, per farlo conoscere alle giovani generazioni, per interpellarli sul significato di una testimonianza importante e forte quale quella da lui lasciataci, come volontario pronto a sacrificare la propria vita pregando, pur di portare aiuti umanitari alle popolazioni piegate dal conflitto.

La serata è stata condotta dal vicepresidente di Fondazione Moreni, Gianluca Arata, che ha sottolineato come «i giovani abbiano rappresentato la nostra ricchezza» con la loro capacità di far riflettere e di coinvolgere anche gli adulti. L’auspicio è che iniziative come il premio Moreni possano servire anche per «far incontrare» tra loro i ragazzi e metterli nelle condizioni di «capire il disagio», laddove presente, magari trasformandolo in un impegno diretto nel «volontariato», risorsa importante specie per un territorio come il nostro. Il fatto che, grazie al Provveditorato, siano stati coinvolti gli studenti di terza, quarta e quinta superiore di tutta la provincia, consente di ricordare non solo l’impegno profuso da Fabio Moreni nello studio, ma anche quanto lui «dalla scuola avesse ricevuto», come ha evidenziato ancora Arata. Son stati infine consegnati dieci diplomi di merito agli autori di altrettanti temi ritenuti dalla giuria particolarmente meritevoli, ai primi tre dei quali sono stati anche assegnati dei premi in denaro (rispettivamente 300, 200 e 100 euro, più altri 100 per ciascuna delle rispettive scuole), dando lettura dei brani più significativi di tali scritti. In particolare, sul “podio” si sono qualificati: al terzo posto Greta Sofia Gazzaniga del liceo Manin di Cremona, al secondo posto Elisabetta Pagliarini del

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liceo Racchetti-Da Vinci di Crema, al primo posto Francesca Balestreri del liceo Vida di Cremona.

Al termine, è stata celebrata la S. Messa nella stessa cappella della cascina, ove è sepolto Fabio Moreni. A tenere l’omelia, è stato don Gianfranco Innocenti, trentino: conobbe Fabio, poiché lo incontrò assieme ad un suo gruppo il primo maggio 1993, 28 giorni prima del massacro. Ne rimase colpito. All’epoca non era ancora sacerdote. Lo impressionò la sua offerta della propria vita, la sua capacità di «dare sé stesso», anche andando «fuori dagli schemi». «Qui siamo in tanti», ha osservato, guardando la cappella gremita ed ha invitato tutti e ciascuno a fare d’ora in poi altrettanto “donando noi stessi”.

Pellegrinaggio per l’Anno Santo

Una bella esperienza di amicizia, preghiera e fraternità fra famiglie. Così possiamo riassumere il pellegrinaggio giubilare svoltosi nel fine settimana del 11-12 giugno che ha coinvolto un’settantina di persone appartenenti ai gruppi di spiritualità familiare Famiglia Buona Novella nonostante il meteo non favorevole.Il pellegrinaggio, ha preso il via sabato 11 giugno da Regona di Pizzighettone. Dopo alcune ore di cammino, scandito da

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momenti di preghiera, il gruppo è giunto all’oratorio di San Bassano dove siamo stati accolti dal parroco don Angelo. Al termine della cena, fatta condividendo quanto portato da casa, la serata è continuata in amicizia. Una ventina di persone si sono fermate a dormire presso l’oratorio mentre gli altri rientravano a casa per poi ritornare la mattina successiva per fare l’ultima tappa.La mattina di domenica 12 giugno il cammino riprendeva alla volta del Santuario della Beata Vergine della Misericordia in Castelleone cui giungevamo a mezzogiorno. Seguiva poi il passaggio della porta santa e la celebrazione Santa Messa presieduta da don Graziano Ghisolfi, Assistente Spirituale di FBN, il pranzo e un bel pomeriggio insieme.

Elisabetta e Diego sposi

Sabato 14 maggio si è sposata Elisabetta, redattrice del nostro giornalino.

A Elisabetta e Diego auguri di tanta felicità e di ogni bene dalla redazione di “Parole in Famiglia” e da tutti gli amici di Famiglia Buona Novella.

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12 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

La voce del Papa

Papa Francesco ha una particolare attenzione per la famiglia e numerosi sono i riferimenti alla vita familiare che si trovano nei suoi discorsi. Come consuetudine in questo numero del giornalino riportiamo un suo intervento incentrato sulla famiglia.

Dall’Angelus di domenica 22 maggio 2016 Solennità della Santissima Trinità

… Ma il mistero della Trinità ci parla anche di noi, del nostro rapporto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Infatti, mediante il Battesimo, lo Spirito Santo ci ha inseriti nel cuore e nella vita stessa di Dio, che è comunione di amore. Dio è una “famiglia” di tre Persone che si amano così tanto da formare una sola cosa. Questa “famiglia divina” non è chiusa in sé stessa, ma è aperta, si comunica nella creazione e nella storia ed è entrata nel mondo degli uomini per chiamare tutti a farne parte. L’orizzonte trinitario di comunione ci avvolge tutti e ci stimola a vivere nell’amore e nella condivisione fraterna, certi che là dove c’è amore, c’è Dio.Il nostro essere creati ad immagine e somiglianza di Dio-comunione ci chiama a comprendere noi stessi come esseri-in-relazione e a vivere i rapporti interpersonali nella solidarietà e nell’amore vicendevole. Tali relazioni si giocano, anzitutto, nell’ambito delle nostre comunità ecclesiali, perché sia sempre più evidente l’immagine della Chiesa icona della Trinità. Ma si giocano in ogni altro rapporto sociale, dalla famiglia alle amicizie all’ambiente di lavoro: sono occasioni concrete che

ci vengono offerte per costruire relazioni sempre più umanamente ricche, capaci di rispetto reciproco e di amore disinteressato. …

Dall’Udienza Generale di mercoledì 11 maggio 2016: Il Padre misericordioso

Partiamo dalla fine, cioè dalla gioia del cuore del Padre, che dice: «Facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato» (vv. 23-24). Con queste parole il padre ha interrotto il figlio minore nel momento in cui stava confessando la sua colpa: «Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio…» (v. 19). Ma questa espressione è insopportabile per il cuore del padre, che invece si affretta a restituire al figlio i segni della sua dignità: il vestito bello, l’anello, i calzari. Gesù non descrive un padre offeso e risentito, un padre che, ad esempio, dice al figlio: “Me la pagherai”: no, il padre lo abbraccia, lo aspetta con amore. Al contrario, l’unica cosa che il padre ha a cuore è che questo figlio sia davanti a lui sano e salvo e questo lo fa felice e fa festa. L’accoglienza del figlio che ritorna è descritta in modo commovente: «Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò» (v. 20). Quanta tenerezza; lo vide da lontano: cosa significa questo? Che il padre saliva sul terrazzo continuamente per guardare la strada e vedere se il figlio tornava; quel figlio che aveva combinato di tutto, ma il padre lo aspettava. Che cosa bella la tenerezza del padre! La misericordia del padre è traboccante, incondizionata, e si manifesta ancor prima che il figlio parli. Certo, il figlio sa di avere sbagliato e lo

La voce del Papa

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13 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

La voce del Papa

riconosce: «Ho peccato … trattami come uno dei tuoi salariati» (v. 19). Ma queste parole si dissolvono davanti al perdono del padre. L’abbraccio e il bacio di suo papà gli fanno capire che è stato sempre considerato figlio, nonostante tutto. E’ importante questo insegnamento di Gesù: la nostra condizione di figli di Dio è frutto dell’amore del cuore del Padre; non dipende dai nostri meriti o dalle nostre azioni, e quindi nessuno può togliercela, neppure il diavolo! Nessuno può toglierci questa dignità.Questa parola di Gesù ci incoraggia a non disperare mai. Penso alle mamme e ai papà in apprensione quando vedono i figli allontanarsi imboccando strade pericolose. Penso ai parroci e catechisti che a volte si domandano se il loro lavoro è stato vano. Ma penso anche a chi si trova in carcere, e gli sembra che la sua vita sia finita; a quanti hanno compiuto scelte sbagliate e non riescono a guardare al futuro; a tutti coloro che hanno fame di misericordia e di perdono e credono di non meritarlo… In qualunque situazione della vita, non devo dimenticare che non smetterò mai di essere figlio di Dio, essere figlio di un Padre che mi ama e attende il mio ritorno. Anche nella situazione più brutta della vita, Dio mi attende, Dio vuole abbracciarmi, Dio mi aspetta.Nella parabola c’è un altro figlio, il maggiore; anche lui ha bisogno di scoprire la misericordia del padre. Lui è sempre rimasto a casa, ma è così diverso dal padre! Le sue parole mancano di tenerezza: «Ecco io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando… ma ora che è tornato questo tuo figlio…» (vv. 29-30). Vediamo il disprezzo: non dice mai “padre”, non dice mai “fratello”, pensa soltanto a sé stesso, si vanta di essere rimasto sempre accanto al padre e di averlo servito; eppure non ha mai vissuto con gioia questa vicinanza. E adesso accusa il padre di non avergli mai dato un capretto per fare festa. Povero padre! Un figlio se n’era andato, e l’altro non gli è mai stato davvero vicino! La sofferenza del padre è come la sofferenza di Dio, la sofferenza di Gesù quando noi ci allontaniamo o perché andiamo lontano o perché siamo vicini ma senza essere vicini.Il figlio maggiore, anche lui ha bisogno di misericordia. I giusti, quelli che si credono giusti, hanno anche loro bisogno di misericordia. Questo figlio rappresenta noi quando ci domandiamo se valga la pena faticare

tanto se poi non riceviamo nulla in cambio. Gesù ci ricorda che nella casa del Padre non si rimane per avere un compenso, ma perché si ha la dignità di figli corresponsabili. Non si tratta di “barattare” con Dio, ma di stare alla sequela di Gesù che ha donato sé stesso sulla croce senza misura.«Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo, ma bisognava far festa e rallegrarsi» (v. 31). Così dice il Padre al figlio maggiore. La sua logica è quella della misericordia! Il figlio minore pensava di meritare un castigo a causa dei propri peccati, il figlio maggiore si aspettava una ricompensa per i suoi servizi. I due fratelli non parlano fra di loro, vivono storie differenti, ma ragionano entrambi secondo una logica estranea a Gesù: se fai bene ricevi un premio, se fai male vieni punito; e questa non è la logica di Gesù, non lo è! Questa logica viene sovvertita dalle parole del padre: «Bisognava far festa e rallegrarsi perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato» (v. 31). Il padre ha recuperato il figlio perduto, e ora può anche restituirlo a suo fratello! Senza il minore, anche il figlio maggiore smette di essere un “fratello”. La gioia più grande per il padre è vedere che i suoi figli si riconoscano fratelli.I figli possono decidere se unirsi alla gioia del padre o rifiutare. Devono interrogarsi sui propri desideri e sulla visione che hanno della vita. La parabola termina lasciando il finale sospeso: non sappiamo cosa abbia deciso di fare il figlio maggiore. E questo è uno stimolo per noi. Questo Vangelo ci insegna che tutti abbiamo bisogno di entrare nella casa del Padre e partecipare alla sua gioia, alla sua festa della misericordia e della fraternità. Fratelli e sorelle, apriamo il nostro cuore, per essere “misericordiosi come il Padre”!

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14 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

goccedi SantitàFrancesca //

Elisabetta e Zaccaria

Zaccaria ed Elisabetta sono i genitori di San Giovanni Battista,

e vengono ricordati dalla Chiesa il 23 settembre. Uniche fonti della loro storia sono il capitolo primo del vangelo di Luca e il vangelo apocrifo di Giacomo. Perché ho scelto loro? Per vari motivi: li abbiamo riscoperti (mio marito ed io) in occasione di una testimonianza, è appena passato il mese di Maria ed il 31 maggio abbiamo ricordato la visita a Santa Elisabetta. Quello che è avvenuto in casa loro è un miracolo di coppia: così come grazie all’intervento di Maria, Gesù da grande ha salvato gli sposi a Cana, così da bambino ha salvato gli zii. Ma lasciate che vi racconti...Zaccaria apparteneva alla ottava classe sacerdotale, quella di Abia, una delle ventiquattro stabilite dal re Davide per regolare i turni di servizio settimanale nel santuario. La moglie Elisabetta era discenden-te di Aronne e, secondo la tradizione, sembra che abitassero nella città sacerdotale di Ain Karem, a sette chilometri da Gerusalemme nelle montagne di Giuda. Luca parla di Zaccaria ed Elisabetta defi-nendoli «giusti», cioè pii, perché osservavano irre-prensibilmente la legge di Dio. Essi non avevano, né potevano avere figli, Elisabetta era sterile ed en-trambi ormai avanti con gli anni. Ciò nonostante,

Zaccaria pregava ardentemen-te per avere la grazia di un fi-glio. Improvvisamente, inaspetta-tamente Dio esaudisce la pre-ghiera di Zaccaria: l’arcangelo Gabriele gli appare durante un servizio sacerdotale al tempio e gli predice la nascita di un figlio straordinario: egli sarà ricolmo di Spirito Santo sin dal seno materno, avrà la missione di preparare la via al Messia, non berrà bevande alcooliche e sarà motivo di gioia per molti. Sarà grande davanti a Dio e ricon-durrà molti peccatori a Dio.Ma Zaccaria non crede a ciò che Dio dice e per questo verrà reso muto. Elisabetta riceverà la grazia del figlio, ma terrà per sé l’immensa gioia: uno straor-dinario dono di Dio mantenu-

to segreto.Tutto questo fino alla visita di Gesù che entra in casa loro grazie a Maria, che cogliendo l’invito sot-tinteso dell’angelo Gabriele, si affretta ad andare a trovarli.Poi è un susseguirsi di grazie nella vita di questi due coniugi: il bambino è ricolmo di Spirito Santo sin dal seno materno, la madre dal nascondimento si espone davanti a tutti nel tempio al momento della circoncisione, il padre ritrova la fede e la sua lingua si scioglie in una nuova testimonianza.Capite che cosa è avvenuto lasciando entrare Dio

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goccedi SantitàFrancesca //

in casa propria? Zaccaria ed Elisabetta, giusti e pii, vivevano probabilmente una fede singola: muto da-vanti a tutti perché dubbioso lo sposo, nascosta no-nostante i grandi doni la sposa, in quello che appare come un’assenza di dialogo tra i due. Non è mai capitato anche a voi, di essere muti da-vanti al vostro coniuge, di avere una fede che più in là non va, di preferire lo stare in casa, il nascondersi nonostante tutto quello che Dio ha fatto per voi? Beh a noi è capitato, ed ancora ci capita. Per questo trovo che Zaccaria ed Elisabetta sia un esempio im-portante per una coppia. Così come trovo enorme ciò che Dio ha operato tramite Maria.Maria si affretta (“si alzò ed andò in fretta”) e come arriva qualcosa cambia: Elisabetta ricolma di Spiri-to Santo la riconosce madre del Signore, le rivela la sua gravidanza (che vi ricordo era un segreto per tutti e quindi in teoria anche per Maria) e la rico-nosce beata perché ha creduto. E questo è il primo miracolo. Ma poi Maria si ferma, e quello che avvie-ne dopo è il secondo grande miracolo: Elisabetta e Zaccaria imparano a parlarsi, a condividere la fede, le speranze e le fatiche che i doni di Dio comporta-no e quando sarà necessario testimoniare, la coppia è pronta. Al momento della circoncisione Zaccaria è muto, Elisabetta, che mai avrebbe dovuto parlare davanti agli uomini nel tempio, parla al posto del marito, il marito la appoggia e la sua lingua si scio-glie.Che altro sperare, che altro desiderare? Una fede condivisa oltre le tradizioni, oltre il mutismo, ol-tre le circostanze,. Una fede che dà testimonianza dell’immenso dono di Dio: che non è solo il figlio desiderato, ma è il compimento della salvezza che sta arrivando e che ha già operato il primo miraco-lo: salvare la famiglia.Ecco, non so se sono riuscita a dirvi quello che il primo capitolo di Luca ha suscitato in noi, vi invito dunque a rileggerlo. E rileggetelo pensando a voi,

alla vostra coppia, a ciò che Dio ha operato in voi da quando lo avete incontrato insieme e scoprire-te che non importa quanti secoli fa ha vissuto una coppia perché ci assomiglia sicuramente in qual-cosa, e quello che conta è “spalancare le porte a Cristo” come San Giovanni Paolo II ci ha spesso ricordato e come Egidia e Stefano ci hanno descrit-to nel loro libro “Signore, ti fermi a cena con noi?”

Buona lettura a tutti.

Leggere le vite dei santi è come rovistare in uno scrigno di pietre preziose. I santi sono l’oro spi-rituale della Chiesa, sono i suoi gioielli. I santi si sono lasciati afferrare totalmente da Gesù, per questo riflettono lo splendore della bontà, della verità e della carità di Cristo. Questo tempo di vacanza è sicuramente un’op-portunità per conoscere questi fratelli maggiori nella fede, per imparare da loro che seguire Cri-sto è la sola cosa che vale nella vita. Le vite dei santi sono poi letture avvincenti, alcune avventu-rose, altre con tanti colpi di scena, ma tutte con una grandissima umanità.Le buone letture, le letture edificanti, sono essen-ziali. Noi in un certo senso diventiamo simili a ciò che leggiamo o guardiamo. Guardare un po’ meno la televisione o certi svaghi per ritagliar-si uno spazio in cui conoscere queste persone è qualcosa che ci può fare progredire grandemen-te nel nostro cammino spirituale.

Per facilitare coloro che desiderassero abbeverarsi a questa fonte di santità, abbiamo predisposto in cascina una

biblioteca, con numerose vite di santi, in particolare sposati. I libri possono

essere presi in prestito.

// Biblioteca della Cascina e prestito libri

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16 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

giugno-agosto 2016

le PROPOSTE di FBN

Ricordiamo che nel sito www.famigliabuonanovella.it potrete vedere il calendario di tutte le iniziative.

proposte di spiritualità

GRUPPI DI LECTIO DIVINA CONIUGALE

L’esperienza offre agli sposi la possibilità di fare un cammino spirituale a misura di coppia e di famiglia. Le coppie, con la propria personale e singolare esperienza, trovano in questa proposta stimoli che toccano la concretezza della vita quotidiana, un aiuto per meglio comprendere la volontà di Dio su di loro e sulla loro famiglia, e un amore più grande con il proprio coniuge e con i figli. I gruppi di spiritualità sono costituiti da un numero ristretto di famiglie e si incontrano ogni 5 settimane.

Attualmente sono attivi gruppi nelle diocesi di Cremona, di Crema e di Piacenza.

Chi fosse interessato a conoscere l’esperienza può rivolgersi a Egidia e Stefano Baronio ([email protected] – tel: 335-7889393)

GRUPPO GIOVANI (DAI 18 ANNI IN SU)

Gli incontri, pensati per avvicinare i giovani alla lettura delle Sacre scritture, si tengono il terzo sabato di ogni mese dalle ore 17 alle 19, presso la cascina Moreni. I prossimi incontri saranno:

• sabato18giugno,• sabato23luglio,• sabato27agosto.

Per informazioni rivolgersi a Chiara e Pietro Alquati ([email protected])

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le PROPOSTE di FBN Aprile-Giugno 2014

le PROPOSTE di FBN

17 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

ottobre - dicembre 2015

ACCOMPAGNAMENTO PERSONALIZZATO PER FIDANZATI

Si tratta di un accompagnamento personale di ogni singola coppia di fidanzati da parte di una coppia di sposi, fratelli maggiori che si fanno compagni di viaggio in questa importante fase della vita. Un accompagnamento personalizzato, con argomenti e tempi concordati a tu per tu, sulla base dei bisogni espressi.Questa è una delle proposte a cui teniamo maggiormente, perché in una società in cui l’amore fra un uomo e una donna sembra sempre più difficile se non impossibile, noi desideriamo fare scoprire che amarsi per sempre è possibile e meravigliosamente bello.

Trattandosi di un’iniziativa permanente, non sono previste iscrizioni, pertanto chi fosse interessato può scriverci a [email protected]

OASI PER LA FAMIGLIA: un’opportunità da non perdere

L’esperienza offre agli sposi la possibilità di vivere qualche giorno, staccando la spina dal tram-tran quotidiano, per ritrovare una propria dimensione di intimità familiare, avere un’occasione e un momento di confronto, un tempo in cui poter parlare con tranquillità, in cui essere ascoltati e, se lo si desidera, confrontarsi su aspetti della vita familiare e di coppia.La presenza infatti di una nostra comunità residente di Fratelli Permanenti della Frater-nità FBN e di un sacerdote offre la possibilità alle coppie interessate di potere avere una risposta a 360 gradi alle loro esigenze.Per l’accoglienza abbiamo predisposto un grazioso bilocale, con cucina, zona pran-zo, zona letto e servizi, che consente una completa autonomia familiare. L’appar-tamento è adiacente alla cappella per offrire la possibilità di momenti di preghiera personale in cappella. La Cascina Moreni è inoltre inserita nel parco del Morbasco che consente anche gradevoli passeggiate.Vi aspettiamo!!! Per iscriversi o informazioni telefonare a Egidia (338.6276786) oppure inviare una e-mail a [email protected]

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le PROPOSTE di FBN Aprile-Giugno 2014

le PROPOSTE di FBN

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ottobre - dicembre 2014

RITIRI DEI MEMBRI DELLA FRATERNITÀ FBN

Da venerdì 2 settembre a domenica 4. Il ritiro inizierà alle ore 18,30 presso la Cascina Moreni.

CELEBRAZIONI IN CASCINA

Ricordiamo alcuni appuntamenti fissi presso la cappella della Cascina Moreni S. Messe feriali: lunedì ore 19, martedì ore 19, mercoledì ore 21, giovedì ore 19, venerdì ore 19, sabato ore 8Adorazione: tutti i primi lunedì del mese alle ore 21

SERVIZIO alle PERSONE in difficoltà

CENTRO DI PRIMO ASCOLTO SU PROBLEMATICHE FAMILIARI

Ha lo scopo di ascoltare e comprendere situazioni familiari problematiche al fine di orientarle verso le strutture o le competenze presenti sul territorio ritenute più idonee. Il centro è gestito da un gruppo di Counsellor specializzati su problematiche familia-ri. Il servizio è gratuito.

Per informazioni o appuntamenti rivolgersi al Direttore del Centro d’Ascolto, Antonio Cariani ([email protected] – tel: 340.5277689)

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al SERVIZIOdelle PARROCCHIE

al SERVIZIOdelle PARROCCHIE

19 FAMIGLIA BUONA NOVELLA PAROLE IN FAMIGLIA

Con il desiderio di aiutare gli sposi a vivere la loro vocazione matrimoniale ci ponia-mo al servizio delle parrocchie con alcune proposte:

• ritiri per adulti e famiglie. La proposta, pensata per gruppi parrocchiali, è particolarmente indicata per gruppi famiglia o gruppi di genitori dell’iniziazione cristiana e si propone di avvicinare al Vangelo facendo loro gustare come la parola di Gesù sia concreta e importante nella vita quotidiana delle nostre famiglie. La riflessione, condotta da una coppia di sposi della nostra associazione, viene concordata in modo da essere rispondente ed adeguata al livello dei partecipanti. Gli incontri si tengono presso la nostra sede di Cremona in via Pennelli 5

• ospitalità a gruppi parrocchiali. Dalla domenica sera al venerdì, mettiamo a disposizione la nostra struttura di Cremona per esperienze residenziali autogestite di uno o più giorni. La disponibilità è stata particolarmente apprezzata da alcune parrocchie che hanno organizzato ritiri infrasettimanali di gruppi giovanili

• conduzione di corsi. Possono essere richieste le nostre offerte formative: o “comunicare in famiglia” quattro incontri per migliorare la comunicazione in famiglia, in particolare con i figli o“percorsi di cura della relazione di coppia” otto incontri per aiutare le coppie ad avere cura della loro relazione al fine di migliorare il clima familiare e prevenire situazioni problematiche o “comunicare la fede - bimbi 0-6 anni” 3 incontri con alcune indicazioni concrete per vivere la fede insieme ai nostri figli più piccoli

• conduzione di incontri tematici, presso le parrocchie, su aspetti inerenti la vita familiare o la spiritualità coniugale

• attivazione e conduzione di Gruppi di Spiritualità Familiare basati sull’esperienza della Lectio Divina Coniugale, un modo concreto per aiutare gli sposi a crescere nella fede

I parroci che desiderassero maggiori informazioni possono rivolgersi a Raffaele Gusmaroli e Alessandra Galloni (cell. 346.7120360) oppure inviare una e-mail a [email protected]

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COME PUOI SOSTENERCI?

con un’ offerta (deducibile fiscalmente)

1) Chi desidera effettuare un’oblazione all’Ass.ne Famiglia Buona Novella usufruendo delle agevolazioni fiscali previste dalla legge, potrà utilizzare le seguenti modalità:

• bonifico a favore di “Famiglia Buona Novella”

Cariparma C/C n. 43240125 - ABI 06230 - CAB 56890 - CIN Wcodice IBAN – IT91W0623056890000043240125specificando nella causale “erogazione liberale”.

• assegno bancario N/T intestato a “Famiglia Buona Novella”.

2) Allegare copia del bonifico o del versamento fatto a mezzo assegno alla dichiara-zione dei redditi insieme alla ricevuta che l’Associazione vi rilascerà..

BUONA USANZA

La nostra associazione aderisce all’iniziativa “BUONA USANZA” organizzata dal giornale “La Provincia” di Cremona. Le offerte a nostro favore possono essere versate presso gli sportel-li della Banca Popolare di Cremona.

5 x 1000

In fase di denuncia dei redditi, sui modelli CUD, 730 e UNICO puoi destinarci il 5 per mille. Scegli la casella dedicata al “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale”, apponi la tua firma e il numero del Codice Fiscale della nostra Associazione 01397380195.

TUTTI I NOSTRI SERVIZI SONO GRATUITI E SONO POSSIBILI SOLO GRAZIE AL LAVORO DEI VOLONTARI

E ALLE OFFERTE DI CHI CI SOSTIENE.

GRAZIE DEL TUO SOSTEGNO

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Parole in famiglia

Periodico interno all’Associazione Famiglia Buona NovellaRedazione a cura di Elisabetta Baronio

Impaginazione e grafica a cura di Lucia Cariani

Per la pubblicazione di articoli, lettere e informazioni d’interesse per l’Associazione, scrivere a:

[email protected]