GIUGNO 2011 - Cheapnet.itdiscoremoto.cheapnet.it/rosbiz/RS 2011-06.pdf · 2011. 8. 2. · Anno XLVI...

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GIUGNO 2011

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  • GIUGNO 2011

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 1 >

    La Radiospecola mensile dei Radioamatori Bresciani

    EDITORE: Sezione A.R.I. di Brescia

    Soci ordinari . . . . . . . .

    Familiari e Junior ordinari . . . .

    Ordinari Radio Club . . . . . .

    Familiari e Junior Radio Club . .

    La Radiospecola (cartacea) . . .

    La Radiospecola (file in E-Mail) . .

    € 72 € 36 € 64 € 32

    € 18

    € 0

    QUOTE SOCIALI

    Immatricolazione:

    Nuovi Soci Ordinari . . . . .

    Trasferimento Sezione . . . .

    Servizio Diretto QSL soci . . .

    Servizio Diretto QSL non soci .

    € 5

    € 10

    € 50

    € 122

    PRESIDENTE:

    I2QIL - Antonio Di Pietro

    [email protected]

    Vicepresidente:

    I2KBO - Marino Sebastiani

    [email protected]

    SEGRETARIO:

    I2BZN - Piero Borboni

    [email protected]

    CONSIGLIERI:

    I2ZLL - Bruno Quaranta

    [email protected]

    I2RTT - Rosario Bizioli

    [email protected]

    IK2UJS - Polini Viller

    [email protected]

    IZ2FOS - Lorenzo Mendini

    [email protected]

    SINDACO:

    IK2SGO - Giuseppe Gobbi

    [email protected]

    Vicesindaco:

    I2LQF - Fabio Lodrini

    [email protected]

    SEDE: Via Maiera, 21 - 25123 Brescia

    recapito: Casella Postale 230 - 25121 Brescia

    telefono: 030.380964

    internet: www.aribrescia.it

    e-mail Segreteria: [email protected]

    e-mail Radiospecola: [email protected]

    APERTURA SEDE:

    Martedì e Venerdì non festivi dalle ore 20.30

    Riunione Mensile: il secondo Venerdì del mese

    Riunione Ordinaria del Consiglio Direttivo:

    il Martedì che precede la Riunione Mensile

  • < 2 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    Lista manager e Attività di Sezione

    Contest/Diplomi:

    IZ2FOS - Lorenzo

    IK2GZU - Maurizio

    Stazione radio di Sezione:

    I2QIL - Antonio Smistamento QSL:

    IK2UJF - Ermanno

    Corsi per OM:

    IW2CYR - Nino

    Pubbliche relazioni:

    I2QIL - Antonio

    I2KBO - Marino

    Assistenza Fiscale:

    IW2LLH - Severino

    Gestione bar:

    IK2YXQ - Evaristo

    Biblioteca: IK2DFO - Carlo

    Mappatura del territorio:

    vacante

    Gruppo Microonde:

    I2IRH - I2RTT - I2QIL -

    IW2FFT - IK2SGO - IW2CQA

    Commissioni:

    Laboratorio meccanico

    IZ2LQE - Marino

    Laboratorio elettronico e Magazzino:

    Vacante

    Mostra Mercato Montichiari:

    IK2EAD - Romeo

    La Radiospecola:

    I2RTT - Rosario

    IZ2FOS - Lorenzo

    Bilanci: I2BZN - Piero Sito Web: IZ2LSD - Dario

    CONTRIBUTO ANNUALE

    Entro il 31 GENNAIO di ogni anno dovrà essere effettuato il versamento di Euro 5,00 con causale:

    “CONTRIBUTO ANNO . . . . NOMINATIVO . . . .”

    Da versare sul Conto Corrente Postale n. 425207 (bollettino ad 1 ricevuta) intestato a:

    “TESORERIA PROVINCIALE DELLO STATO DI MILANO”

    LA RADIOSPECOLA

    anno 46 - numero 6

    Giugno 2011

    Editore: Sezione A.R.I. di Brescia

    Redazione:

    I2RTT - Rosario Bizioli - 3479024122

    IZ2FOS - Lorenzo Mendini - 0309969835

    email: [email protected]

    Stampa/impaginazione: Novalabor Services

    www.novalabor.it

    Gestione Ponti:

    IW2FFT - Mauro

    Attività logistiche:

    IZ2LQE - Marino

    ARIRE - Protezione Civile

    IW2NBL - Gianni

    IZ2GAQ - Domenico

    Tecnici IK2BCP - IK2ZNE - IZ2FTR

    Gestione Radioassistenze:

    I2RTT Rosario - pianificazione

    I2ZLL Bruno - risorse

    I2KBO Marino - strategia

    I2QIL Antonio - rapporti con enti

    I2IPK Tony - elettronica

    IZ2LQE Marino - logistica

    Materiale pervenuto da:

    I2BAT

    I2KBO

    I2LQF

    I2QIL

    ARI-RE

    I2ZLL

    IK2GZU

    IK2WAD

    Gino

    Note di Redazione - Gli articoli pubblicati sono opera di Soci, di Simpatizzanti e di chi, nel nome del-la Radiotecnica, vuole far conoscere le proprie impressioni e le proprie esperienze. Sono accettati e graditi anche articoli di carattere Storico e Varie Umanità possibilmente con attinenza alla Radio, ai Radioamatori e alla vita di Sezione. La responsabilità di quanto scritto è dei singoli autori e nulla può essere addebitato all‟Editore o alla Redazione per i contenuti. La Redazione si riserva il diritto di modificare l‟impaginazione del testo senza alcuna modifica del contenuto. In caso di mancanza di spazio potrebbe essere necessario differire parte o tutto l‟articolo al mese successivo. Inoltre la Redazione, che per tradizione non esercita alcuna censura preventiva, si riserva di non pubblicare e/o di chiedere modifiche di quanto presentato per la pubblicazione nel caso si ravvisassero estremi non confacenti con lo spirito Radiantistico.

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 3 >

    MAXWELL SENZA LACRIME

    Un sguardo nuovo alle sue “famigerate” equazioni

    Correva l‟anno 1970 .. e rotti

    quando nella sede della nostra

    sezione (allora in Villa Fenaro-

    li) in occasione di una premia-

    zione di non ricordo che gara in

    VHF, l‟allora sindaco di Brescia

    Professor Boni, si offrì di spie-

    garci le famose “equazioni” di

    Maxwell qualora la sezione lo

    avesse invitato. Purtroppo il

    professore è passato a miglior

    vita prima di ricevere l‟invito !

    Peccato ! In alternativa, posso

    proporre un articolo del Prof. H.

    Paul Shuch, N6TX, del Pen-

    nsylvania College of Techno-

    logy apparso su QEX di genna-

    io 1992. Spero riusciate a dige-

    rirlo !

    Introduzione

    Diciamocelo ! Nessuno

    ama la matematica ! Non

    voi, non io e neppure i mate-

    matici che ne hanno bisogno

    per vivere. E se pensate che

    questi passino il fine setti-

    mana nel loro giardino, birra

    in mano, a risolvere equa-

    zioni vi sbagliate di grosso !

    Nondimeno, di quando in

    quando, spunta un‟idea im-

    portante che deve essere e-

    spressa con l‟elegante sem-

    plicità della matematica. Il

    mio esempio preferito è il

    dualismo energia e materia.

    E malgrado gli innumerevoli

    libri scritti sull‟argomento ci

    ricordiamo ancora, e soprat-

    tutto, la semplice e basilare

    equazione di Einstein:

    E=MC2.

    Un altro caso, e oggetto di

    questo articolo, è la propaga-

    zione della radiazione elet-

    tromagnetica. Possiamo scri-

    vere volumi su volumi con

    dei più profondi segreti del DX

    stesso. Solo che … chi diavolo

    le capisce ? Non voi, non io e

    neppure i matematici !

    Le “famigerate” equazioni

    Le equazioni di Maxwell, e-

    spresse in forma integrale

    (Fig. 1) o in forma differenziale

    (Fig. 2), descrivono il compor-

    tamento delle onde elettroma-

    gnetiche. Da queste possiamo

    arrivare alla comprensione della

    velocità, direzione, polarizza-

    zione, riflessione, rifrazione,

    diffrazione, assorbimento, atte-

    nuazione e fase dell‟onda. So-

    no in pratica una notazione

    “stenografica” di come

    lavorano le onde elettro-

    magnetiche.

    Ancora più importante,

    le equazioni di Maxwell

    ci dicono che le onde

    radio, micro-onde, ultra-

    violetti, infrarossi, luce

    visibile, raggi X, gamma

    e cosmici sono tutti la

    stessa cosa e differiscono

    solo per la lunghezza

    d‟onda. E che siano irra-

    diate dalla luce solare, da

    un satellite o da una tor-

    cia elettrica tutte le onde

    elettromagnet iche si

    comportano fondamen-

    talmente allo stesso mo-

    do.

    Semplificazione dello

    spazio libero

    Date un‟altra occhiata

    alle equazioni in forma

    differenziale di figura 2.

    Avanti ! mica mordono !

    Se vi sembrano comples-

    se è in parte perché que-

    ste sono equazioni gene-

    complicate descrizioni di come

    viaggiano le onde radio, come

    lavorano le antenne e le linee di

    trasmissione – lo so, alcuni di

    quei libri li ho scritti io ! – Op-

    pure possiamo riassumere tutta

    la complessa materia con 4

    semplici equazioni scritte, nel

    lontano 1864, da James Clerk

    Maxwell, un fisico scozzese

    professore alla Cambridge

    University.

    Le equazioni di Maxwell for-

    mano le basi della nostra com-

    prensione della propagazione

    delle onde radio, micro-onde,

    ottica, teoria delle antenne, tro-

    poscatter, riflessione lunare e

  • < 4 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    rali che descrivono la propaga-

    zione delle onde elettromagne-

    tiche attraverso qualsiasi mez-

    zo. Limitiamo allora la nostra

    discussione alle onde che viag-

    giano attraverso lo spazio libe-

    ro (che è anche il posto dove le

    onde radio usate per le comuni-

    cazioni passano la maggior par-

    te del loro tempo). Adesso pos-

    siamo semplificare considere-

    volmente le equazioni come

    mostra la figura 3.

    Cosa intendiamo esattamente

    per spazio libero ? In generale

    si intende il vuoto, l‟assenza di

    materia. Uno dei contributi più

    spettacolari delle equazioni di

    Maxwell è che ci portano a

    comprendere che le onde pos-

    sono viaggiare attraverso il

    NULLA.

    I primi pionieri della radio

    ebbero grossi problemi a capir-

    lo. Essi sapevano cosa succede-

    va alle onde nell‟acqua toglien-

    do quest‟ultima e conclusero

    che tutte le onde necessitavano

    di un mezzo in cui propagarsi.

    Per le onde radio si inventaro-

    no, come mezzo di propagazio-

    ne, il mitico “etere”.

    I ricercatori spesero anni cer-

    cando l‟etere e senza mai tro-

    varlo ! Per forza, non esiste. La

    radiazione elettromagnetica è

    pura energia e le equazioni di

    Maxwell mo st rano che

    l‟energia può (e lo fa !) esistere

    in assenza di qualsiasi suppor-

    to. Sì, anche nelle vuote pro-

    fondità dello spazio interstella-

    re. In che altro modo la luce

    delle stelle potrebbe arrivare

    fino a noi ?

    Quando noi dimostriamo la

    radiazione elettromagnetica in

    laboratorio generalmente fac-

    ciamo un lavoro piuttosto sca-

    dente per duplicare lo spazio

    libero. Sul banco di

    lavoro il nostro se-

    gnale non viaggia

    per niente attraver-

    so il vuoto ma piut-

    tosto attraverso

    quella mistura pre-

    valente di azoto, un

    po‟ di ossigeno e

    tracce varie di altri

    elementi che, al

    livello del mare,

    spingono fino a

    760 mm una colon-

    nina di mercurio.

    In una parola:

    l‟atmosfera.

    Perché non utilizziamo il vuo-

    to negli esperimenti di labora-

    torio ? Semplicemente perché

    alle onde radio importa poco

    della nostra atmosfera. L‟aria è

    così vicina ad essere elettrica-

    mente inerte da non aver quasi

    alcun effetto

    percettibile sul-

    la propagazio-

    ne delle onde

    elettromagneti-

    che. In verità

    l‟aria rallenta

    le onde di circa

    uno 0,06%.

    Veramente po-

    co per preoccu-

    parcene. Così

    le equazioni di

    figura 3, sem-

    plificate come

    sono per il vuoto, sono più che

    adeguate per la descrizione del-

    la propagazione delle onde e-

    lettromagnetiche in laboratorio

    ed in aria.

    Il calcolo satanico

    Ho preso questo titolo (ed al-

    cune delle idee che seguono)

    dal Dott. Bill Rosenthal, pro-

    fessore di matematica presso

    l‟Ursinis College. Tutti quelli

    di voi che hanno avuto un “30”

    in calcolo possono saltare alcu-

    ne delle seguenti sezioni.

    Bene ! Mi fa piacere vedere

    che siete ancora tutti qui. Il cal-

    colo è la matematica delle fun-

    zioni quindi date un‟occhiata

    ad una funzione (figura 4).

    Questo è il grafico di “qualche

    cosa” che cambia nel tempo.

    Può essere una forma d‟onda

    vista all‟oscilloscopio (gli elet-

    tronici la chiamano onda smor-

    zata con componente continua

    in diminuzione), o forse il gra-

    fico di come cambia la nostra

    temperatura corporea nell‟arco

    della giornata. Non è importan-

    te. Il calcolo è semplicemente

    un set di “attrezzi” per descri-

    vere matematicamente una fun-

    zione.

    Parlando di integrale

    Uno di quegli “attrezzi” è

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 5 >

    tante: questo studente è il

    primo a riconoscere che

    la nostra funzione coin-

    volge una variazione ci-

    clica intorno ad una linea

    di tendenza.

    L‟ultimo studente, un

    tecnico dalla nascita, pre-

    ferisce una soluzione pra-

    tica. Incolla il grafico su

    del compensato e col se-

    ghetto lo ritaglia accura-

    tamente seguendo il pro-

    filo ondulato. Quindi pe-

    sa il ritaglio e lo compara

    col peso di un pezzo di com-

    pensato di area nota determi-

    nando così, in modo facile,

    l‟area sotto la curva del grafi-

    co. Lo studente capisce inoltre,

    meglio dei suoi compagni, che

    un‟integrale è la misura di

    quanta “roba” include una fun-

    zione.

    Continua sul prossimo numero...

    l‟integrale, strettamen-

    te associata con “l‟area

    sotto la curva” della

    figura. Se io consegno

    la figura 4 a sei stu-

    denti diversi e chiedo

    loro di fornire un me-

    todo per determinare

    l‟area sottostante la

    curva, probabilmente

    avrò una mezza dozzi-

    na di metodi diversi tra

    loro. Esaminiamoli. Lo

    studente numero uno

    sa il fatto suo. Questi

    scrive un‟equazione per la fun-

    zione e, meticolosamente, ap-

    plica dei “passi”, noiosi, ripeti-

    tivi e memorizzati finché ha

    estratto un‟integrale. Il suo

    risultato è totalmente corretto

    ed altrettanto poco interessan-

    te. Ha dimostrato una grande

    dimestichezza con la matema-

    tica ma nessuna comprensione

    della natura della funzione.

    Il prossimo !

    Il nostro secondo studente è

    bravo in geometria. Egli divide

    lo spazio sotto la curva in una

    quantità di rettangoli (fig. 5) e,

    visto che sa come calcolare

    l‟area dei rettangoli, non ha

    problemi a sommarne l‟area ed

    approssimativamente ottenere

    quella totale.

    La sua compagna di classe,

    una pitagorica nata, nota

    nell‟approssimazione del col-

    lega una serie di triangoli non

    conteggiati (fig. 6). Questa stu-

    dentessa sa come calcolare

    l‟area del trian-

    golo e somma

    (o sottrae) i

    pezzi extra per

    ottenere una

    migliore ap-

    prossimazione.

    Lo studente nu-

    mero 4 conosce

    il calcolo infini-

    tesimale e pen-

    sa che se i ret-

    tangoli sono

    disegnati molto

    stretti (fig. 7), l‟errore causato

    dai triangolini trascurati (in più

    o in meno) comincia a diminu-

    ire. Il suo risultato è piuttosto

    preciso ma, ancora,

    dimostra scarsa co-

    noscenza di quanto

    è alla base

    della funzio-

    ne.

    Il quinto stu-

    dente si ac-

    contenta di

    una logica

    approssima-

    zione. Traccia

    una retta (fig.

    8) che, gros-

    somodo, divide in 2 la

    traccia ondulata. E‟ facile cal-

    colare l‟area del trapezoide

    risultante. Ancora più impor-

  • < 6 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    VERBALE RIUNIONE

    CONSIGLIO DIRETTIVO

    del 10-5-2011

    Alle ore 21,20 presso la Sezio-

    ne, sono presenti: I2QIL -

    I2KBO - IZ2FOS - I2RTT -

    IK2UJS - I2BZN – I2ZLL e i

    sindaci IK2SGO - I2LQF.

    1. Vengono approvati i verbali

    della riunione straordinaria CD

    del 25.3.11 e ordinaria CD del

    7.4.11

    a) I2BZN solleva la questio-

    ne, focalizzata e condivisa dal

    CD, della differenziazione dei

    verbali che debbono riportare

    eventuali cifre di esercizio ri-

    spetto alla relativa pubblicazio-

    ne su Radiospecola che deve

    essere senza cifre, ciò a fronte

    del fatto che i soci possono

    sempre consultare i dati ufficiali

    regolarmente scritti a verbale,

    ma questi dati sensibili non

    sembra giusto siano a disposi-

    zione dei non soci che leggono,

    a qualsiasi titolo, Radiospecola.

    b) In seguito a segnalazione

    da parte del Collegio Sindacale

    relativamente al fatto che le pa-

    gine contenute nel registro dei

    verbali, pur esposte in ordine

    cronologico di data, non siano

    però preventivamente numerate

    progressivamente e vidimate dal

    collegio stesso, si decide di a-

    prire un nuovo libro verbali

    (con annotazione sull’ultima

    pagina del vecchio registro) con

    pagine numerate progressiva-

    mente a partire dalla numero

    uno, e si decide di iniziare il

    nuovo registro dalla data di in-

    sediamento del nuovo consiglio.

    2. Il bibliotecario in carica

    Carlo IK2DFO segnala la man-

    canza di spazio negli armadi dei

    libri, e propone di regalare

    l‟enciclopedia Format BTB,

    non di carattere elettronico,

    piuttosto voluminosa e che non

    ha ancora trovato una colloca-

    zione fisica, all‟oratorio di O-

    spitaletto. Il CD approva.

    3. Si ricalca il fatto di dover

    fare un inventario dei beni della

    sezione, e non solo degli appa-

    rati radio già inventariati da To-

    ni I2IPK, quindi ci si ripropone

    a breve di trovare un attimo di

    tempo qualche sera per contare

    sedie e tavoli e quant‟altro giu-

    sto per focalizzare e formalizza-

    re il patrimonio.

    4. Il contratto di locazione è in

    scadenza ed è arrivata la disdet-

    ta. Sono già state iniziate le pro-

    cedure per il rinnovo cercando

    di spuntare un affitto almeno

    eguale al precedente e, se possi-

    bile, migliore.

    5. Per il rally:

    a) ci sono proposte di acqui-

    sto di alimentatori per batterie

    al GEL, si decide per ora di ac-

    quistarne una, alimentando a

    turno le varie batterie che abbia-

    mo in dotazione.

    b) si propone di acquistare

    un carrello più consono per il

    trasporto di batterie e materiali

    pesanti ad un costo inferiore ai

    50 euro.

    c) si avvia una indagine a

    livello personale su qualche ge-

    neratore di corrente a 4 tempi

    inferiore al chilowatt per suppli-

    re alle postazioni trasponder

    prive di rete elettrica.

    d) si sensibilizza il problema

    relativo alla paleria leggera ad

    uso dei trasponder che devono

    essere sempre più veloci e prati-

    ci nell‟allestimento, magari co-

    piando soluzioni private funzio-

    nali.

    e) si rinvia per il momento la

    verifica della prova della Moer-

    na che ha dato problemi non

    ancora conosciuti di collega-

    mento diretto con il monte La-

    dino, in quanto sono venute alla

    luce anche evidenti segni di

    cambio di posizione degli inter-

    medi da parte dell‟ACI e

    l‟indagine deve essere maggior-

    mente approfondita.

    6. varie ed eventuali:

    a) Si dà atto e si protocolla la

    relazione del Collegio Sindacale

    che ha effettuato la verifica con-

    tabile dal 1/11/2010 al

    30/4/2011 trovando congruità e

    correttezza nelle registrazioni.

    b) E‟ attiva la casella di posta

    PEC certificata che risponde al

    nome:

    [email protected]

    c) E‟ necessario trovare del

    tempo, magari dedicando un

    opportuno spazio di tempo, per

    la pulizia della Sezione, giusto

    una volta ogni tanto.

    d) Per i corsi, contrariamente

    agli scorsi anni, si sono presen-

    tate solo 2 persone. Quindi si

    pensa di rinviare l‟inizio del

    corso a giugno o addirittura a

    settembre intensificando in que-

    sto caso gli orari di studio. Con

    ciò si spera nella possibilità di

    trovare un maggior numero di

    aspiranti radioamatori.

    e) Si decide che quando un

    non socio si avvale del servizio

    di rinnovo della licenza, con

    l‟andata a Milano da parte di

    Carlo IK2DFO, si chieda un

    contributo di rimborso spese di

    30 euro.

    f) A richiesta viene risposto

    che le apparecchiature D-Star

    destinate alla Maddalena non

    sono ancora state allocate a cau-

    RIUNIONI DEL MESE

    Verbali provvisori in attesa approvazione

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 7 >

    sa delle difficoltà lavorative de-

    gli addetti.

    Alle ore 23,20 termina la riu-

    nione

    VERBALE DELLA RIUNIO-

    NE MENSILE DEI SOCI

    DEL 13\05\2011

    Alla riunione sono presenti 20

    soci tra i quali il presidente

    I2QIL il segretario I2BZN, i

    consiglieri IZ2FOS, IK2UJS,

    I2ZLL ed il sindaco IK2SGO.

    Alle ore 21,20 il presidente apre

    la riunione commentando punto

    per punto ciò che si è discusso

    durante la riunione del direttivo

    svoltasi martedì 10 corrente me-

    se.

    1. IK2DFO Carlo ha il compito

    di riordinare i libri della Se-

    zione e si accetta la sua pro-

    posta di regalare all‟oratorio

    di Chiari l‟enciclopedia

    Format BTB.

    2. E’ arrivata la disdetta per la

    locazione della sezione che

    scadrà nel maggio 2012. So-

    no in atto trattative per poter

    mantenere i locali da noi oc-

    cupati in comodato d‟uso o

    di poter pagare un canone

    come quello attuale. Se sarà

    rinnovato il contratto non

    varrà per sei anni ma, per

    quattro, come vuole il nuovo

    regolamento.

    3. Si è approvato l’acquisto di

    un caricabatterie per le batte-

    rie al gel della sezione e

    l‟acquisto di un carrello per

    il trasporto delle batterie.

    4. Si è deliberato di svolgere

    un‟indagine conoscitiva per

    l‟acquisto di un generatore

    da usare sui ponti ripetitori

    2/4 tempi 1kw circa. Si sug-

    gerisce di visionare un gene-

    ratore alla Leroy Merlin va-

    lore. 300€ 1kw 4 tempi con

    inverter, rumore 56 db

    5. Si è deliberato l’acquisto di

    pali leggeri e corti per un

    facile trasporto per il mon-

    taggio antenne sui ripetitori.

    6. L’attuazione di prove per ve-

    rificare la Moerna viene ri-

    mandata a nuova data.

    7. E’ stata fatta la verifica con-

    tabile da parte del Collegio

    Sindacale e la relazione è

    stata depositata agli atti.

    8. La Sezione ha attivato una

    casella elettronica certificata

    per gli usi ufficiali. Si sugge-

    risce d‟inviare e-mail circo-

    lare per informare i soci.

    10. La Sezione necessita di una

    radicale pulizia, si chiede

    una mano ai soci.

    11. Pur avendo fatto pubblicità

    sul Giornale di Brescia e Te-

    letutto, solo tre candidati ra-

    dioamatori si sono presentati,

    Nino chiede di potere avere

    almeno 5/6 ragazzi, in tal

    modo poter inco-

    minciare il corso a

    Giugno oppure an-

    che a Settembre.

    12. Si è stabilito che

    chi chiederà i servi-

    gi alla sezione per

    il rinnovo licenze,

    svolto normalmente

    da Carlo IK2DFO,

    dovrà versare un

    importo di 30€ se

    non è socio.

    13. Il ripetitore per D-

    Star non è ancora

    collocato al suo

    posto in quanto chi

    lo deve installare

    non è attualmente

    disponibile. Con il

    capitano Pisceddu

    del terzo reparto

    infrastrutture di Milano, si

    sta tentando di poter accede-

    re ad uno dei tralicci di pro-

    prietà dell‟esercito e attual-

    mente ceduto ai carabinieri e

    vigili del fuoco.

    14. Si sta pensando di studiare

    la fattibilità di un diploma

    1000 Miglia.

    15. Si ringraziano tutti i parteci-

    panti al Rally, in modo spe-

    ciale chi ha voluto lasciare,

    tutto o in parte una quota alla

    Sezione. Ad ora sono stati

    lasciati 1095 euro.

    16. Gianni IW2NBL avrebbe

    necessità di avere a disposi-

    zione un gazebo, facile e ve-

    loce da montare in occasione

    d e l l e ma n i f e s t a z io n i

    dell‟ARI-RE.

    Alle ore 21,50, sentito che nes-

    suno aveva domande da fare o

    consigli da dare, il presidente

    chiude la riunione.

    IZ2UVR Omar in ginocchio davanti all'esperienza

    di I2IPK Tony durante il rally Mille Miglia al

    monte Ladino! 73 de IK2WAD Joe

    p.s. Stavano facendo puntamento antenne!

  • < 8 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    LA GEOTERMICA ARTIFICIALE,

    REGINA DELLE RINNOVABILI

    nere) lungo una grande frattura anu-lare. Ora accenno alla genesi: nelle zo-ne dove una placca continentale si immette sotto altra crosta terrestre, avvenimento detto , si possono formare dei vulcani. Do-ve invece la crosta terrestre ha un forte spessore, dai (hot spot) del mantello risalgono le camere magmatiche, dette anche

    (in origine c’è solo la parte rossa) ricchi di vari gas disciolti. Essendo più leggeri, dai 4000 o 5000 metri, in milioni d‟anni risalgono verso l‟alto con temperature generalmente comprese tra i 700 e i 1000 gradi centigradi, poi giunti verso i 1000 metri i gas si espandono tanto da generare una grande frattura anula-re, dalla quale in poche ore si ha un‟eruzione pliniana di questi gas, nella forma di con conseguente collasso della caldera nella parte interna alla frattura anu-lare, così che a volte forma anche un rotondo lago. Più tardi, in centinaia di migliaia di anni una intrusione centrale di magma (la parte rosa nella figura) spinge il fondo della caldera a solle-varsi nuovamente verso l‟alto, in-curvando la superficie terrestre. Infine il plutone, giunto più vicino alla superficie, essendo ancora mol-to caldo dà origine a correnti con-vettive di acque ricche di minerali, e provoca delle sorgenti termali con geyser, attivi per milioni di anni. Le freccine che si vedono sono le correnti convettive di acque termali. Nel caso vi fossero notevoli e con-

    In origine l’utilizzazione della energia rinnovabile era rispetta-ta: si aveva l‟impiego della legna da ardere, poi i mulini a vento, quelli ad acqua, lo spo-stamento marittimo con le vele esposte al vento, le centrali i-droelettriche, poi ebbe inizio l‟era industriale, con i primi opifici mossi da motori termici a carbone, in seguito le prime navi a vapore. Oggi le industrie, e gran parte delle attività umane utilizzano fonti di energia destinate ad un esaurimento. Si afferma che tra poche cen-tinaia d‟anni andranno a diven-tare inutili le miniere di carbo-ne, i pozzi di petrolio, e le sor-genti del gas naturale, le cave dell‟uranio. Già il Pianeta andava soffren-do per il grave inquinamento a causa della anidride carbonica prodotta dalla combustione delle enormi quantità degli i-drocarburi formatisi nel corso delle passate epoche geologi-che, per modo che il ritorno alle necessarie fonti di energia rinnovabili sarà un vero tocca-sana per la vita del Pianeta Ter-ra. Queste fonti sono molteplici: la più importante è quella che sfrutta l‟energia solare. Essa è rinnovabile, almeno per i restanti cinque miliardi d‟anni, prima che si esaurisca l‟idrogeno che alimenta la rea-zione termonucleare della no-stra Stella. L’inventiva permette il conti-nuo miglioramento del rendi-mento dei pannelli fotovoltaici. Per avere a disposizione l‟energia prodotta nel corso delle 24 ore, si impiegavano i contatori digitali, per effettuare una pseudo accumulazione, con l‟energia della rete elettrica, in futuro ci si avvarrà di accumu-latori sempre più funzionali, per avere a disposizione l‟energia 24 ore su 24. Questo per la utilizzazione

    automobilistica e quella domestica. Si deve aggiungere il recente indi-rizzo su un fortissimo risparmio dei consumi elettrici: si avranno abitazio-ni con pareti altamente coibentate, munite di pannelli fotovoltaici a , con relativi dispositivi di illu-minazione a , con nullo effetto di perdita in calore nella generazione della energia luminosa, con le recenti pareti luminose, sempre a , così come i nuovi televisori a , che hanno resi obsoleti quelli con la gri-glia dei suoi poco risparmiosi 500 Watt per metroquado. In futuro si potranno trovare in commercio i televisori a , le lavatrici, i frigo-riferi, i pannelli luminosi da parete a , i forni a microonde, così come tutta la congerie dei piccoli elettrodome-stici casalinghi … Così andrà a terminare la utilizza-zione degli inverter, per la trasforma-zione dei in . Si otterrà anche una minor pericolo-sità con l‟utilizzazione dei al posto dei 220 Volt della rete elettri-ca. Questa futura importante riduzione del consumo elettrico casalingo avrà per risultato l‟impiego di una minor superficie di pannelli fotovoltaici, ed anche l‟utilizzazione di normali accu-mulatori automobilistici. Per quanto attiene le fonti rinnovabili idroelettriche, e le eoliche la tecnica ha già raggiunto livelli difficilmente superabili. Ora si parla dell’energia geotermica: da anni sono attive le centrali elettri-che azionate dai di Larde-rello, ma l‟Italia è ricca di analoghe dette anche . Nell‟immagine che rappresenta la fase finale si vede in rosso la caldera risorgiva, il plutone, o ricca di silice , in genere del diametro di 10 Km, essa presenta le colonne pliniane (le linee

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 9 >

    tinue infiltrazioni di acque, ed a profondità adatte si avrebbe-ro geyser o soffioni come quelli di Larderello. Quanto non avviene in via naturale può essere ottenuto in via artificiale. In corrispondenza degli a-nelli è possibile effettuare del-le perforazioni, con i sistemi adottati per i pozzi petroliferi, ed a profondità medie di 500 1.000 metri incontrare tempe-rature magmatiche di 300 - 1000 gradi, Immettendo in molti condotti verticali dell‟acqua è possibile ricavare sorgenti permanenti di vapori ad alta pressione e temperatura, atte ad essere convertite con adatte turbine ed alternatori in megawatt. Vuoi essere prudente, e sta-bilire che in Italia sarebbe pos-sibile realizzare una decina di centrali geotermiche artificiali, dell‟ordine dei Megawatt? Allora andrebbero alla malo-ra i lunghi e costosi progetti per le centrali nucleari, con i loro problemi delle scorie, e degli spegnimenti, mentre in queste centrali geotermiche artificiali è sufficiente inter-rompere il flusso di immissio-ne dei liquidi, per annullare i vapori, e fermare le turbine. Segue il lungo elenco delle 300 terme situate sul territorio italiano. Le Terme in Italia: preziose vicine di casa Probabilmente non esiste al mondo un Paese che offra una scelta così ampia di lo-calità termali come l’Italia. Ancor più singolare è la loro disposizione su tutto il territo-rio nazionale, in modo che non esista nessuna regione a essere priva di terme. Questo significa che anche nel raggio di poche decine di chilometri dalle grandi aree urbane esiste la possibilità, o a volte più d‟una, di poter seguire como-damente un ciclo di terapia termale. Regioni e comuni sono indi-cati in ordine alfabetico.

    Fonte: AMAT - Associazione Mondiale Terme ACQUE MINE-RALI ABRUZZO Canistro (AQ) Caramanico (PE) CALABRIA Cassano allo Ionio (CS) Lamezia (CZ) CAMPANIA Castellammare di Stabia (NA) Montesano sulla Marcellana (SA) Rocca (CE) Villamaina (AV) EMILIA-ROMAGNA Bagno di Roma-gna (FC) Cervarezza (RE) Porretta (BO) Salsomaggiore (PR) Sant'Andrea de' Bagni (PR) LAZIO Cotilia (RI) Cottorella (RI) Fiuggi (FR) Palestrina (RM) Suio (LT) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LOMBARDIA Bagni del Masino (SO) Bracca (BG) Gaverina (BG) Recoaro di Broni (PV) Sant'Omobono (BG) Spinone (BG) Vallio (BS) MARCHE Acquasanta (AP) Tolentino (MC) MOLISE Sepino (CB) PIEMONTE Bognanco (VB) Crodo (VB) Garessio (CN) Lurisia (CN) Vinadio (CN) SICILIA Termini Imerese (PA) TOSCANA Bagnolo (GR) Chianciano (SI) Montepulciano (SI) Roveta (FI) San Carlo (MS) TRENTINO-ALTO ADIGE Braies Vecchia (BZ) Brennero (BZ) Comano (TN) Pejo (TN)

    UMBRIA Acquasparta (TR) Assisi (PG) Fontecchio (PG) Massa Martana (PG) Sangemini (TR) VENETO Recoaro (VI) ACQUE SOLFU-REE ABRUZZO Caramanico (PE) BASILICATA San Cataldo (PZ) Tramutola (PZ) CALABRIA Acquappesa (CS) Cassano allo Ionio (CS) Lamezia (CZ) Galatro (RC) CAMPANIA Agnano (NA) Castellammare di Stabia (NA) Contursi (SA) Telese (BN) Scrajo (NA) Villamaina (AV) EMILIA-ROMAGNA Bagno di Roma-gna (FC) Bobbio (PC) Brisighella (RA) Castrocaro (FC) Cervarezza (RE) Castel San Pietro (BO) Fratta di Bertino-ro (FC) Porretta (BO) Riccione (RN) Riolo (RA) Salvarola di Sas-suolo (MO) Sant'Andrea de' Bagni (PR) Varano Marchesi (PR) Tabiano (PR) FRIULI-VENEZIA GIU-LIA Arta (UD) LAZIO Cotilia (RI) Cretone-Palombara Sabi-na (RM) Ferentino (FR) Orte (VT) Stigliano di Ca-nale Monterano (RM) Suio (LT) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LIGURIA Pigna (IM) LOMBARDIA Gaverina (BG) Recoaro di Broni (PV) Sant'Omobono

    Imagna (BG) Rivanazzano (PV) S. Colombano al Lambro (MI) Salice (PV) Sirmione (BS) Trescore Balnea-rio-Zandobbio (BG) MARCHE Acquasanta (AP) Carignano (PU) Macerata Feltria (PU) San Vittore (AN) Tolentino (MC) PIEMONTE Acqui (AL) Agliano (AT) Monte Valenza (AL) Valdieri (CN) Vinadio (CN) PUGLIA Santa Cesarea (LE) SARDEGNA Benetutti (SS) SICILIA Acireale (CT) Ali (ME) Calatafimi (TP) Castellammare del Golfo (TP) Sciacca T. (RG) Sclafani (PA) Vulcano (ME) TOSCANA Larderello (PI) Castiglione d‟Orcia (SI) Montepulciano (SI) Rapolano (SI) Saturnia (GR) UMBRIA Fontecchio (PG) ACQUE BICAR-BONATE BASILICATA Rapolla (PZ) CAMPANIA Castellammare di Stabia (NA) Contursi (SA) Torre Annunziata (NA) EMILIA-ROMAGNA Bagno di Roma-gna (FC) Cervarezza (RE) LAZIO Cotilia (RI) Cottorella (RI) Ferentino (FR) Suio (LT) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LOMBARDIA Angolo (BS) Bormio (SO) Gaverina (BG) San Pellegrino (BG)

    Tartavalle di Taceno (LC) Vallio (BS) MARCHE Carignano (PU) Petriolo (MC) SARDEGNA Casteldoria (SS) Sardara (VS) TOSCANA Bagno Vignoni (SI) Casciana (PI) Castiglione d‟Orcia (SI) Chianciano (SI) Monsummano (PT) Montecatini (PT) Montepulciano (SI) Uliveto di Vico-pisano (PI) Venturina (LI) TRENTINO - ALTO ADIGE Brennero (BZ) Pejo (TN) Rabbi (TN) UMBRIA Assisi (PG) Fontecchio (PG) Massa Martana (PG) VALLE D‟AOSTA Saint Vincent (AO) VENETO Recoaro (VI) ACQUE SALSO- BROMO-IODICHE ABRUZZO Caramanico (PE) CALABRIA Acquappesa (CS) Antonimina – Locri (RC) Galatro (RC) Spezzano Alba-nese (CS) CAMPANIA Agnano (NA) Contursi (SA) Ischia (NA) Sant'Angelo d'I-schia (NA) Sarno (SA) Scrajo (NA) EMILIA-ROMAGNA Bobbio (PC) Brisighella (RA) Castel San Pietro (BO) Castrocaro (FC) Cervia (RA) Fratta di Bertino-ro (FC) Monticelli (RE) Porretta (BO) Punta Marina (RA) Riccione (RN) Rimini-Miramare

    di Rimini (RN) Riolo (RA) Salsomaggiore (PR) Salvarola di Sas-suolo (MO) LAZIO Stigliano di Ca-nale Monterano (RM) LOMBARDIA Miradolo (PV) Rivanazzano (PV) S. Colombano al Lambro (MI) Salice (PV) Sirmione (BS) MARCHE Aspio di Camera-no (AN) Montegrimano (PU) Penna San Gio-vanni (MC) Tolentino (MC) PIEMONTE Acqui (AL) PUGLIA Margherita di Savoia (FG) Santa Cesarea (LE) Torre Canne di Fasano (BR) SARDEGNA Benetutti (SS) SICILIA Acireale (CT) Ali (ME) Sciacca (RG) Termini Imerese (PA) TOSCANA Montecatini (PT) Montepulciano (SI) Portoferraio (LI) VENETO Abano (PD) Galzignano (PD) Montegrotto (PD) ACQUE RADIO-ATTIVE CAMPANIA Casamicciola (NA) Castellammare di Stabia (NA) Forio d'Ischia (NA) Ischia Porto (NA) Lacco Ameno (NA) Sant'Angelo d'I-schia (NA) EMILIA-ROMAGNA Riolo (RA) LAZIO Viterbo (VT) LOMBARDIA Bormio (SO) Sirmione (BS) PIEMONTE Lurisia (CN)

    http://www.termeitaliane.com/http://www.termeitaliane.com/http://www.termeitaliane.com/

  • < 10 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    SARDEGNA Benetutti (SS) Fordongianus (OR) SICILIA Acireale (CT) TOSCANA Equi di Fivizzano (MS) Montecatini (PI) Roveta (FI) Venturina (LI) TRENTINO – ALTO ADIGE Comano (TN) Merano (BZ) VALLE D‟AOSTA Pre Saint Didier (AO) VENETO Abano (PD) Battaglia (PD) Galzignano (PD) Montegrotto (PD) ACQUE CAR-BONICHE CAMPANIA Agnano (NA) Castellammare di Stabia (NA) Telese (BN) Villamaina (AV) LAZIO Tivoli (RM) Viterbo (VT) MARCHE Aspio di Camera-no (AN) PIEMONTE Bognanco (VB) TOSCANA Chianciano (SI) Montepulciano (SI) TRENTINO – ALTO ADIGE Comano (TN) VENETO Recoaro (VI) ACQUE SALSE O CLORURO SO-DICHE BASILICATA Rapolla (PZ) CAMPANIA Barano d'Ischia (NA) Torre Annunziata (NA) Casamicciola (NA) Forio d'Ischia (NA) Ischia Porto (NA) Lacco Ameno (NA) Pozzuoli (NA) FRIULI-

    PIEMONTE Agliano (AT) Crodo (VB) SICILIA Castellammare Del Golfo (TP) Montevago (AG) Sciacca (RG) TOSCANA Bagni di Lucca (LU) Bagno Vignoni (SI) Casciana (PI) Castiglione d‟Orcia (SI) Chianciano (SI) Gambassi (FI) Monsummano (PT) Montecatini (PT) San Casciano (SI) San Giuliano (PI) Sarteano (SI) Venturina (LI) TRENTINO – ALTO ADIGE Angolo (TN) Braies Vecchia (BZ) VALLE D‟AOSTA Saint Vincent (AO) VENETO Battaglia (PD) Recoaro (VI) ACQUE ARSE-NICALI E FERRUGINOSE BASILICATA Rapolla (PZ) San Cataldo di Bella (PZ) CALABRIA Lamezia (CZ) CAMPANIA Castellammare di Stabia (NA) EMILIA - RO-MAGNA Castel San Pietro (BO) Fratta di Bertino-ro (FC) Riolo (RA) TRENTINO – ALTO ADIGE Levico (TN) Pejo (TN) Rabbi (TN) Roncegno (TN) Vetriolo (TN) VALLE D‟AOSTA Pre Saint Didier (AO) VENETO Recoaro (VI)

    VENEZIA GIU-LIA Grado (GO) LAZIO Suio (LT) LOMBARDIA Miradolo (PV) MARCHE Petriolo (MC) SICILIA Sclafani (PA) Sciacca (RG) Castellammare del Golfo (TP) TOSCANA Gambassi (FI) Monsummano (PT) Montecatini (PT) VENETO Battaglia (PD) ACQUE SOLFA-TE ABRUZZO Caramanico (PE) BASILICATA Rapolla (PZ) CALABRIA Antonimina – Locri (RC) Lamezia (CZ) CAMPANIA Barano d'Ischia (NA) Casamicciola (NA) Forio d'Ischia (NA) Ischia Porto (NA) Lacco Ameno (NA) Pozzuoli (NA) EMILIA-ROMAGNA Tabiano (PR) FRIULI-VENEZIA GIU-LIA Arta (UD) LAZIO Cotilia (RI) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LOMBARDIA Bagni del Masino (SO) Boario (BS) Bormio (SO) Miradolo (PV) San Pellegrino (BG) Tartavalle di Taceno (LC) MARCHE Aspio di Camera-no (AN) Montegrimano (PU) Palme(AP) Petriolo (MC)

    Con rispettosi saluti da Bini p.i.e. Edo i2BAT

    ARI-RE Scuola Tartaglia 22 Marzo 2011

    ARI-RE Scuola Pastori 21 Maggio 2011

    ARI-RE Scuola Pastori 21 Maggio 2011

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 11 >

    Per la terza volta dopo le mie

    visite nel 1999 e nel 2002,

    quest‟anno sono ritornato in

    Tanzania,sempre nella missione

    di Don Tarcisio Moreschi di

    Malonno, che nel frattempo si

    era trasferito da Mtwango a I-

    lembula circa 50 Km di distan-

    za, sempre la stessa zona a 800

    km sud di Dar Es Salaam,la ca-

    pitale. C‟erano da fare gli ultimi

    ritocchi all‟impianto elettrico

    dell‟ospedale che verrà aperto

    in settembre e gli impianti di un

    centro per bambini disabili Ge-

    stito da ragazzi Italiani che pre-

    stano il servizio civile. Volevate

    mai che mi lasciassi scappare

    l‟occasione di usare la radio?

    Già in giugno comincio a se-

    tacciare internet per la licen-

    za,riesco a trovare Mr. Paul un

    ingegnere che lavora al ministe-

    ro che ha aiutato diversi OM e

    mi dice che non ci sono proble-

    mi,basta che gli mandi il neces-

    sario un mese prima e per quan-

    do arriverò sarà tutto pronto. A

    metà novembre mando tutti i

    documenti ,a inizio gennaio li

    vogliono autenticati per

    cui marche da bollo e

    timbri vari e spedisco di

    nuovo.

    Per farla breve arrivo

    a Dar e la licenza non è

    ancora pronta però ne

    ho una provvisoria in

    attesa del call Tanzania-

    no. 5H3MB arriverà il

    23 di Febbaio, hi.

    Partiamo da Milano il

    2 Febbraio e via Zurigo

    con scalo a Nairobi verso le 21

    sbarchiamo a Dar e subito ci

    accoglie un bel 32 gradi e

    un‟umidita „al 90%. All‟uscita

    dall‟aeroporto troviamo i nostri

    amici ad accoglierci e subito

    andiamo al centro della Conso-

    5H3/IK2GZU 5H3MB RITORNO IN TANZANIA

    lata per passare la not-

    te,fortunatamente in camere con

    aria condizionata.

    La mattina sveglia alle 4.30 e

    partenza in pulmann per Ilem-

    bula dove arriveremo verso le 6

    di sera.

    Il giorno dopo si comincia su-

    bito a lavorare e la sera comin-

    cio a guardarmi in giro per ve-

    dere cosa posso fare per la ra-

    dio. E‟ installata un bella 3 ele-

    menti tribanda fissa sull‟Europa

    ma anche in linea ideale con gli

    Usa.

    Il glorioso TS 850S del Don è

    ormai coperto da un panno, or-

    mai non lo usa più,anche qui

    sono arrivati cellulari e internet.

    Quello che è peggio che noi

    siamo alloggiati in una casetta

    fuori dalla missione e il cavo

    dell‟antenna è dentro la stanza

    del Don. Con me ho portato una

    matassa di RG58,cosi decido di

    prolungare il cavo (Circa 25

    metri) sapendo che non è il

    massimo però è meglio che

    niente.

    Monto la stazione con un FT

    100 comincio e vedo che va

    abbastanza bene,ho sempre un

    buon pile up,gli americani mi

    danno buoni rapporti. 5H3/

    IK2GZU è in aria!

    Il tempo che ho a disposizione

    non è tanto,però dopo il lavoro

    e dopo cena mi diverto abba-

    stanza.

    Nei giorni seguenti vedo per

    montare una windom (tnx

    IK2WAD) per le altre bande ma

    non ho un qualsivoglia supporto

    un pochino alto,il campanile è

    troppo lontano, mi rassegno e

    opto per un‟albero di Papaya e

    riesco a montarla a circa 7 metri

    da terra dicendomi che in fondo

    sono a 1600 metri di altitudine e

    chi mi ascolta,bene,gli altri pa-

    zienza. La windom ha lavorato

    bene in 30 metri,ho fatto diversi

    qso con i JA,naturalmente con

    l‟Europa e anche uno un KL7.

    In 40 e 17 non andava male ed

    anche lì mi sono divertito.

    Naturalmente è stato molto

    bello sentire gli amici di Bre-

    scia, SAU, UJS, FOS. Hofatto

    qualche ora il Contest ARRL

    CW ed il WPX RTTY.

    Molto simpatici i qso con sta-

    zioni africane,qualcuna che col-

    legavo anche dall‟Italia tipo

    TL0A o 5X1NH,qso stavolta

    non solo con lo scambio

    dei rapporti ma facendo

    anche 4 chiacchere.

    Tutto bello e simpatico

    ma……… quando era

    possibile, hi.

    Dovete sapere che da

    quelle parti si raziona la

    corrente,per cui quasi

    tutti i giorni ci sono

    black out di diverse o-

    re ,una volta anche di 5

    giorni e tu rimani al buio

    con le candele e le pile. Aveva-

    mo un generatore ma rumoro-

    sissimo un po‟ zoppicante che

    accendevamo solo per la cena, e

    poi ci si arrangiava. Dopo un

    paio di sere che sul più bello

    andava via la corrente ,ho com-

  • < 12 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    perato una batteria

    per auto e mi ar-

    rangiavo con quel-

    la,ma operare al

    lume di candela

    non è stato il mas-

    simo. Col prossi-

    mo container

    provvederò a met-

    tere dentro un ge-

    neratore decente.

    Questa la espe-

    rienza radiantisti-

    ca, ma natural-

    mente non ero giù per quello.

    Abbiamo finito tutti i lavori che

    c‟erano da fare,abbiamo visto

    anche qualche elefante, giraffa,

    gazzella e zebra, abbiamo visto

    i tramonti africani, col buio si

    vedevano dei cieli stellati stre-

    pitosi che sembravano ombrelli

    sopra di noi e rimani a bocca

    aperta. Abbiamo visto

    anche cose poco pia-

    cevoli come i malati

    di AIDS ancora molto

    numerosi, gente che

    tutti i giorni veniva

    alla missione per ave-

    re qualcosa da man-

    giare o qualche vestito

    e poi i bambini ….

    beh, i bambini sono

    una cosa a parte.

    Comunque adesso a 2

    mesi dal ritorno… eh

    si, il Mal d‟Africa c‟è eccome.

    73 de Maurizio IK2GZU

    ARI-RE Scuola Pastori 21 Maggio 2011

    ARI-RE Scuola Tartaglia 22 Marzo 2011

    ARI-RE

    ARI-RE

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 13 >

    Con la radio, la televisio-ne, internet oggi si sa che alla barriera di Mestre si rimane in coda per più di un'ora. Non ci credo del tutto e a Venezia vor-rei andarci in macchina con la mamma Fiore per fare una commissiome alla Capitaneria di Porto. Ma è inutile insistere: è meglio andare in treno e pur di non lasciarla sola accetto anche perché ci arrivano a casa due biglietti andata e ritorno in prima classe. E' la prima volta nella nostra vita che ci saremmo se-duti in prima classe sul velluto di poltrone moderne, noi che ricordiamo solo di aver viag-giato molti anni fa in vagoni di terza classe con i sedili di le-gno. Accettando il treno pren-deremo posto sull‟ Eurostar, come detto in prima classe, con posti prenotati, orari di parten-za e di ritorno prefissati. E viene il momento che ci svegliamo presto, poco dopo le sei, per essere puntuali alla partenza delle 7,41. Saliamo in una carrozza mai vista. Nel ri-cordo c'è la vaga impressione di uno scompartimento, tutto in velluto rosso, con porta scorre-vole e tendine, visto dal corri-doio. Anche questo oggi è tutto cambiato e ci troviamo in una specie di carlinga di aeroplano con due file di sedili accoppiati due che guardano in senso di marcia e due al contrario, sepa-rati da un lungo corridoio. In totale una sessantina di posti in ogni vagone. Con i biglietti in mano cerchiamo i numeri per trovare la nostra sistemazione. Siamo nella quarta carroz-za di prima classe e facilmente raggiungiamo i sedili contras-segnati con i numeri 25 e 26, che al momento vediamo occu-pati. Lui e lei più insonnoliti che svegli si scuotono e ci la-sciano liberi i posti davanti a loro in senso contrario alla marcia del treno. Quando rie-

    BRESCIA - VENEZIA - BRESCIA

    sco a guardarli meglio vedo delle facce piuttosto rotonde col naso schiacciato come i bambini disegnano la luna pie-na. Un piccolo tavolino di po-chi centimetri ci separa e a dif-ferenza di una volta quando si viaggiava in terza classe seduti sul legno la distanza tra noi è meno di un metro. Il mondo è in pieno movimento per contra-stare la polmonite killer e mi viene in mente che loro vengo-no proprio da quella parte. Lui cerca di dormire con gli oc-chietti chiusi dietro un paio di piccoli occhiali, capelli corti a spazzola coperto da una giacca e ogni tanto tira fuori qualche cosa di incartato, apre e lo met-te in bocca. Lei accanto a lui sorseggia acqua da un bicchie-re. Entrambi cercano di allun-gare i piedi, senza scarpe, in mezzo ai nostri. La poca pazienza mi spin-ge a raggiungere un controllo-re. "Potrebbe cambiarci di po-sto? " -dico- e lui risponde: "Li ho già controllati io, stanno be-ne". E' come se l'avesse detto il Ministro Sirchia. Ritorno al mio posto da dove Fiore non si sarebbe mai mossa. Il viaggio deve proseguire così. Non succederà niente. Anzi ogni tanto lei si alza, si allunga per prendere qualcosa dal piccolo portabagagli e la-scia intravedere una spanna di schiena, di pancia e l'ombelico di un colore che non è il nostro abituale. Dalla manovra conse-gue che altri passeggeri intorno a noi, abbandonata l'attenzione ai loro computer portatili, diano una sbirciatina. Perché anche se viene da lontano è pur sempre donna. In orario perfetto arrivia-mo a Venezia. Il vaporetto da prendere è il numero 51 che in meno di quindici minuti e la modica spesa di 7,50 euro ci porta a destinazione dove vi-viamo ancora un pezzo di vita. Siamo alla Capitaneria di Porto di Venezia e, varcato l'in-

    gresso, cerchiamo l'ufficio che è dietro una vetrata a metà di un corridoio non più largo di un metro dove ci sono già altre persone che aspettano appog-giate al muro. Dobbiamo renderci conto che siamo entrati in una caser-ma, in una zona militare dove tutto si svolge secondo regole precise e antiche, dove niente è possibile per cortesia o per fa-cilitare qualcosa, ma tutto è un muro di gomma oltre il quale non esiste passaggio ne possi-bilità di fare qualcosa che non sia rigorosamente dettato da norme nate chissà quando e ancora oggi vigenti. Davanti a noi c'è una ra-gazza che al momento del suo turno chiede di ritirare la paten-te nautica. Il G.M. (CP) Adria-no Riccò in divisa inappuntabi-le con bottoni e gradi dorati, capelli corti a punta unti e con-diti alla moderna, comincia a cercare in una lunga cassettiera piena di pratiche. Una, du-e..cinque ..dieci e avanti così. La patente non c'è. E allora ricomincia a cercare da qualche alt ra parte. Ancora u-na...due..cinque..la patente non si trova. Ah...! Ma sarà certa-mente in quell'altro posto: an-cora una ricerca senza trovare niente. Il tempo passa e noi aspettiamo tranquillamente il nostro turno mentre lui cerca ancora. Ma è possibile che non ci possa essere un ordine alfa-betico per trovare subito quello che gli serve? I documenti ven-gono messi qua e là senza ordi-ne? Bisogna accettare tutto quello che si vede. Siamo da-vanti alla Marina Militare Ita-liana. Poco tempo dopo il nostro esce dall'ufficio dove, passato un po' di tempo, rientra con un suo collega il quale mette le mani in un luogo dove trova immediatamente la patente. I tre si guardano a vicenda: li guardo anch'io e nessuno saprà

  • < 14 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    mai cosa passi in testa a cia-scuno di noi quattro. E' il nostro turno. Al tele-fono ci avevano detto di andare lì di persona e che tutto sarebbe stato risolto subito ma il tutto non potrà maturare che almeno entro un mese. Tentiamo una timida insistenza: quando ci rendiamo conto che non c'è al-tro da fare usciamo per dove eravamo entrati. Manca poco alle undici e dovremmo ripartire alle 18,25. La giornata è grigia, fredda e ventilata. Non ci sentiamo di vivere altre otto ore in giro per la grande Venezia. Dalle Zat-tere iniziamo il ritorno a piedi verso la stazione con l'intenzio-ne di ripartire appena possibile. Ci informano che da qui alla ferrovia ci vorranno circa trenta minuti a piedi. Piano piano in mezzo a tanta gente che va e che viene percorriamo viuzze e piazze, ossia calli e campi. Vi-stosi cartelli abbastanza nume-rosi, dove sopra una freccia c'è scritto ferrovia, ci aiutano a trovare la strada. Intanto si avvicina l'ora di mandare giù qualcosa e per questo cominciamo a dare un'occhiata ai menù esposti tra i tavoli vuoti di qualche risto-rantino. Riguardiamo meglio pensando forse di aver sbaglia-to quando decidiamo di risolve-re il nostro problema in modo diverso che non sia quello di ordinare un piatto di spaghetti al pomodoro al prezzo di lire 26.000 o altre cose semplici ma di costo simile. E' vero che gli euro sono più pochi 13, 14, 15, ma sono nel portamonete. Noi facciamo i nostri conti con le vecchie lire che non vogliono e non devono fare una così brutta fine. Siamo in una città dove non esistono rettilinei né asfal-to. La gente si muove in un silenzio che non è rotto dai mo-tori né dal frusciante trapestio sulle pietre sconnesse o tra viuzze dove si può passare in tre ma uno davanti e due dietro. Ci viene da chiederci come sarà arrivata in certi posti una Leda

    di Botero sdraiata sotto un ci-gno e così grande, come faran-no a fare i traslochi o Daniela se dovesse a rimuovere il suo fratino. Il nostro cammino prose-gue e spunta l'idea di soddisfar-ci con un paio di panini. L'u-nica possibilità è di rivolgerci ad un passante vestito da mura-tore che certamente è del posto e conosce la zona. Con molta cortesia aiutandosi con le brac-cia ed il suo simpatico veneto ci indica l'esistenza di un nego-zio ..però -dice- chiedete prima il prezzo di quanto vi serve per-ché qui è meglio saperlo prima! Per farla breve quattro panini e un po' di companatico ce la ca-viamo con ventiduemila lire. Quando acquistiamo anche un quarto di acqua minerale al co-sto di lire duemila ci viene dato in omaggio il bicchiere di carta. La ferrovia è ancora lonta-na e ci viene suggerita la con-venienza di traghettare il Canal Grande a San Tomà per evitare di andare a piedi fino a Rialto. Raggiungiamo l'imbarcadero dove due gondolieri ci aiutano a prendere posto in una bella gondola. Quando siamo tutti a bordo si parte per attraversare il grande corso d'acqua. In gon-dola in questo momento ci so-no due marinai e dodici perso-ne. Come la mettiamo con i salvagente? Sicuramente in una gondola già così affollata non c'è spazio per quattordici salvagente. Si tratta pur sempre di una navigazione. Perché io devo rispettare le regole che mi impongono i salvagente di una determinata marca e di un pre-ciso modello omologato, men-tre qui navighiamo tutti senza la minima sicurezza? Sono an-che queste 'norme' che vengono dalla Capitaneria? E andiamo avanti. Arri-vati in stazione abbiamo giusto il tempo di andare in testa al treno, salire sull'unica carrozza di prima classe e partire. Man-cano cinque minuti alle ore tre-dici. Cerchiamo e troviamo po-sto in testa alla carrozza, uno di

    fronte all'altro, mensolina in mezzo. Ci serviamo il "pranzo" e diamo un'occhiata ai giornali. Intorno a noi c'è gen-te: una signora comincia a tele-fonare anche lei con i polpacci scoperti, ombelico e sua zona in vista ma di un colore visibil-mente diverso da quello dell'a-siatica di questa mattina. Vedo ad un certo punto che Fiore ha un movimento di fastidio e si guarda intorno. Ha ragione: chissà da dove viene l‟aria fredda che ci infastidisce. An-che la signora che continua a telefonare vicino a noi si copre la gambe infreddolite. Stiamo arrivando a Pado-va e sarebbe più confortevole proseguire senza l'aria fredda. Vado a cercare il controllore che apre uno sportello dietro al quale si trovano manopole e spie colorate. Comincia a muovere qualcosa dando segno di non capirci molto: “ Ecco fatto!” Lui va via ma l'aria con-tinua forse un po' più fredda di prima. Siamo a Verona, ho fred-do anch'io. Per fortuna trovo un suo collega il quale con grande premura e cortesia mi dice di aver capito tutto. Va al pannello, lo apre e tocca i bot-toni giusti. Come è piacevole continuare con il calduccio che sopravviene e senza il sibilo di un ventilatore! Bastano pochi momenti e me lo rivedo davan-ti. “Mi scusi -dice- ma alcuni viaggiatori si lamentano che fa un po' caldo.” Non potrebbe aspettare Brescia per rimettere tutto come prima? Non si può e si continua al freddo un viag-gio che a titolo di cronaca è costato 122 euro e 40 pari a lire 236.999 e che sta per finire. Beh.. era necessario che qualcuno andasse a Venezia e stavolta è toccata a me. Ma sono certo che ormai sarà l'ultima ...almeno in treno e in prima classe. Gino - Brescia, 29 Aprile 2003

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 15 >

    Da Ham Radio, Agosto 1989, una interessante

    analisi sull'accoppiamento antenna/cavo.

    Buona lettura, Fabio.

    Sistemi di accoppiamento d'antenna

    Bill Orr, W6SAI, HR 8-1989

    Gamma Match

    Quando la banda FM venne resa disponibile,

    dopo la guerra, per usi commerciali (parliamo di

    US, Regione ITU 2...), venne realizzata una an-

    tenna trasmittente VHF con alimentazione fuori-

    centro. Modificato per uso radioamatoriale, il

    sistema prese il nome di “gamma match”. Il co-

    struttore, W3MTE H. Washburn, constatava su

    QST 9-1949 che il tutto funzionava molto bene,

    permettendogli di ottenere un ROS di

    1.75:1; lo schema originale e' rappre-

    sentato in Fig. 1.

    Molti sperimentatori, tra cui anche me,

    hanno rielaborato il circuito di

    W3MTE, scoprendo ben presto che,

    per ridurre il ROS sotto 2:1 era neces-

    sario aggiungere un condensatore in

    serie all'asta del gamma (vedi Fig. 2).

    Fig. 1

    Il gamma match originale descritto

    su QST Settembre 1949

    Fig. 2

    Le dimensioni per il gamma match

    come definite inizialmente nei Radio

    Handbook

    Erano disponibili pochissime informa-

    zioni sulla spaziatura ottimale gamma/

    antenne, il diametro e la lunghezza

    dell'asta; era semplicemente una situa-

    zione alla “taglia e prova”; qualche

    OM era stato fortunato con una

    combinazione ottimale, altri non

    riuscivano a far funzionare il siste-

    ma. Rapidamente il gamma match

    prese la fama di un accoppiamento

    complicato e difficile da regolare.

    Con il tempo ci si rese conto che,

    per il funzionamento corretto, l'a-

    sta del gamma match doveva esse-

    re di piccolo diametro rispetto

    all'elemento radiante e che la spa-

    ziatura tra l'asta ed il radiatore do-

    veva essere grande rispetto al dia-

    Elmer's Corner (Back to the basic)

    By I2LQF

  • < 16 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI

    metro dell'asta stessa.

    Finalmente Harold Tolles, W7ITB realizzò un

    programma che poteva calcolare le dimensioni

    del gamma per una antenna definita.

    Ho messo al lavoro questo programma, scritto in

    Basic per Apple II (cioè preistoria informatica,

    hi !) per progettare il gamma match per una tre

    elementi per i 10m, utilizzando per l'antenna le

    misure riportate nel mio libro “Beam Antenna

    Hanbook”.

    La frequenza di progetto era 28.5 Mhz, utiliz-

    zando un radiatore con diametro 1 pollice, ¼ di

    pollice il diametro per l'asta del gamma match, 3

    pollici la spaziatura tra i due elementi ed un con-

    densatore in serie da 100 pF (vedi Fig. 3).

    Fig. 3

    Dimensioni per il gamma match per i 10m di

    W6SAI. Diametro d1=1 pollice, d2= 0.25 pol-

    lici. Spaziatura centro a centro = 3 pollici.

    L'impedenza al punto di alimen-

    tazione era stimata in 18 Ohm e

    volevo accoppiarla ad una linea

    da 50 Ohm. Inseriti i dati nel pro-

    gramma, il risultato fu una lun-

    ghezza dell'asta di 22 pollici ed

    un condensatore in serie da 180

    pF.

    Qualcosa non funzionava: i nostri

    esperimenti indicavano che il va-

    lore del condensatore in serie do-

    veva essere circa sei volte la fre-

    quenza di lavoro in metri e che

    l'asta del gamma match doveva

    essere circa 0,04 della lunghezza

    d'onda. Per i 10 m questo avrebbe

    portato ad un condensatore di cir-

    ca 60 pF ed un'asta di circa 16

    pollici. A conforto della mia ipo-

    tesi, trovai un'antenna commerciale con valori

    paragonabili, un'asta di 19 pollici ed un conden-

    satore da 45 pF. Non identiche, ma sicuramente

    molto più simili che non i valori proposti dal

    programma. Evidentemente non erano stati presi

    in considerazione alcuni fattori che influenzano

    le dimensioni del gamma.

    Ho trovato la spiegazione al mistero in una nota

    secondaria dell'articolo che descrive la logica di

    realizzazione del programma: per W7ITB, se il

    punto di alimentazione dell'antenna ha reattanza

    capacitiva, sia il valore del condensatore che la

    lunghezza dell'asta del gamma possono essere

    ridotte. Quindi il problema diventa quello di tro-

    vare la variazione dei valori di capacità serie e di

    lunghezza dell'asta per il gamma match al varia-

    re del valore di reattanza negativa

    (capacitiva) dell'elemento radiante.

    Variare la reattanza del radiatore

    Per una determinata frequenza,

    un'antenna può presentare una reat-

    tanza positiva o negativa sul suo

    punto di alimentazione quando l'an-

    tenna e' semplicemente costruita più lunga o più

    corta della lunghezza di risonanza; accorciare

    l'elemento radiante produce una reattanza nega-

    tiva (capacitiva), ciò era quello a cui ero interes-

    sato. Ho rilanciato il programma, inserendo va-

    lori diversi di reattanza negativa, da j=0 a j=-50

    (vedi grafico di Fig.4).

    Fig.4

  • Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 17 >

    Grafico per determinare la lunghezza del

    gamma match

    La curva mostra che la capacità in serie è massi-

    ma alla risonanza (j=0) e diminuisce da entrambi

    i lati fuori risonanza. La lunghezza dell'asta, in-

    vece, segue una curva diversa: presenta la lun-

    ghezza minore quando l'antenna ha una reattan-

    za negativa di -j15.

    Un accordatore a gamma match che possa essere

    facilmente costruito e tarato richiede un asta più

    corta possibile ed un condensatore serie di capa-

    cità minima. Ovviamente non è piacevole spor-

    gersi in cima ad un traliccio per regolare il gam-

    ma match e scoprire che il ponticello di cortocir-

    cuito è troppo distante !

    In Fig.5 è mostrato il metodo per costruire un

    gamma match economico con uno spezzone di

    coassiale che funziona da condensatore.

    Fig. 5

    Condensatore/asta coassiale

    per la direttiva 10m. La capa-

    cità massima e' circa 55 pF

    Nel mio caso un'asta da 22 pol-

    lici, regolabile, può funzionare

    bene per un'escursione di reat-

    tanza da j0 a -j50. Purtroppo,

    nell'avvicinarsi dell'elemento

    d'antenna alla risonanza, il va-

    lore del condensatore sale rapi-

    damente ed il meccanismo del

    condensatore/asta coassiale non

    è più sufficiente. Dal grafico si

    deduce che l'antenna commer-

    ciale (usata come paragone) sia

    stata tagliata espressamente più

    corta per dare una reattanza ne-

    gativa (circa -j30 ohm) ed otte-

    nere un gamma match di misure ragionevoli.

    Spaziatura dell'asta

    Il mio successivo problema fu quello dell'effetto

    sulle dimensioni dell'accordatore della variazio-

    ne di distanza elemento-asta. Ho usato il solito

    programma di calcolo ed i dati della yagi per i

    10m ed i risultati sono in Tab.1. Viene parago-

    nata la lunghezza asta con la spaziatura per quat-

    tro valori di reattanza d'antenna, j0 (risonanza), -

    j15, -j30 e -j50 ohm.

    Vari valori di capacità e lunghezza per diver-

    se lunghezze di elemento radiante

    Valori più alti di spaziatura richiedono una lun-

    ghezza inferiore per l'asta, ma un valore maggio-

    re di capacità. La lunghezza minima dell'asta si

    ha con un valore reattivo tra -j15 e -j30, con una

    spaziatura di 3-4 pollici.

    Il valore di capacità serie aumenta

    con la spaziatura elemento-asta, e

    diminuisce con l‟aumentare della

    reattanza negativa del radiatore; va-

    lori pratici (piccoli) di capacità si

    ottengono con reattanza tra -j30 e -

    j50. Poiché l'accorciamento del ra-

    diatore (a questi livelli) ha un effetto

    minimo sulle prestazioni della diret-

    tiva, può essere d'aiuto scegliere una lunghezza

    che fornisca una reattanza negativa di 30-50

    ohm.

    Tab. 1