GIUGNO 2011 - Cheapnet.itdiscoremoto.cheapnet.it/rosbiz/RS 2011-06.pdf · 2011. 8. 2. · Anno XLVI...
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GIUGNO 2011
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 1 >
La Radiospecola mensile dei Radioamatori Bresciani
EDITORE: Sezione A.R.I. di Brescia
Soci ordinari . . . . . . . .
Familiari e Junior ordinari . . . .
Ordinari Radio Club . . . . . .
Familiari e Junior Radio Club . .
La Radiospecola (cartacea) . . .
La Radiospecola (file in E-Mail) . .
€ 72 € 36 € 64 € 32
€ 18
€ 0
QUOTE SOCIALI
Immatricolazione:
Nuovi Soci Ordinari . . . . .
Trasferimento Sezione . . . .
Servizio Diretto QSL soci . . .
Servizio Diretto QSL non soci .
€ 5
€ 10
€ 50
€ 122
PRESIDENTE:
I2QIL - Antonio Di Pietro
Vicepresidente:
I2KBO - Marino Sebastiani
SEGRETARIO:
I2BZN - Piero Borboni
CONSIGLIERI:
I2ZLL - Bruno Quaranta
I2RTT - Rosario Bizioli
IK2UJS - Polini Viller
IZ2FOS - Lorenzo Mendini
SINDACO:
IK2SGO - Giuseppe Gobbi
Vicesindaco:
I2LQF - Fabio Lodrini
SEDE: Via Maiera, 21 - 25123 Brescia
recapito: Casella Postale 230 - 25121 Brescia
telefono: 030.380964
internet: www.aribrescia.it
e-mail Segreteria: [email protected]
e-mail Radiospecola: [email protected]
APERTURA SEDE:
Martedì e Venerdì non festivi dalle ore 20.30
Riunione Mensile: il secondo Venerdì del mese
Riunione Ordinaria del Consiglio Direttivo:
il Martedì che precede la Riunione Mensile
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< 2 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
Lista manager e Attività di Sezione
Contest/Diplomi:
IZ2FOS - Lorenzo
IK2GZU - Maurizio
Stazione radio di Sezione:
I2QIL - Antonio Smistamento QSL:
IK2UJF - Ermanno
Corsi per OM:
IW2CYR - Nino
Pubbliche relazioni:
I2QIL - Antonio
I2KBO - Marino
Assistenza Fiscale:
IW2LLH - Severino
Gestione bar:
IK2YXQ - Evaristo
Biblioteca: IK2DFO - Carlo
Mappatura del territorio:
vacante
Gruppo Microonde:
I2IRH - I2RTT - I2QIL -
IW2FFT - IK2SGO - IW2CQA
Commissioni:
Laboratorio meccanico
IZ2LQE - Marino
Laboratorio elettronico e Magazzino:
Vacante
Mostra Mercato Montichiari:
IK2EAD - Romeo
La Radiospecola:
I2RTT - Rosario
IZ2FOS - Lorenzo
Bilanci: I2BZN - Piero Sito Web: IZ2LSD - Dario
CONTRIBUTO ANNUALE
Entro il 31 GENNAIO di ogni anno dovrà essere effettuato il versamento di Euro 5,00 con causale:
“CONTRIBUTO ANNO . . . . NOMINATIVO . . . .”
Da versare sul Conto Corrente Postale n. 425207 (bollettino ad 1 ricevuta) intestato a:
“TESORERIA PROVINCIALE DELLO STATO DI MILANO”
LA RADIOSPECOLA
anno 46 - numero 6
Giugno 2011
Editore: Sezione A.R.I. di Brescia
Redazione:
I2RTT - Rosario Bizioli - 3479024122
IZ2FOS - Lorenzo Mendini - 0309969835
email: [email protected]
Stampa/impaginazione: Novalabor Services
www.novalabor.it
Gestione Ponti:
IW2FFT - Mauro
Attività logistiche:
IZ2LQE - Marino
ARIRE - Protezione Civile
IW2NBL - Gianni
IZ2GAQ - Domenico
Tecnici IK2BCP - IK2ZNE - IZ2FTR
Gestione Radioassistenze:
I2RTT Rosario - pianificazione
I2ZLL Bruno - risorse
I2KBO Marino - strategia
I2QIL Antonio - rapporti con enti
I2IPK Tony - elettronica
IZ2LQE Marino - logistica
Materiale pervenuto da:
I2BAT
I2KBO
I2LQF
I2QIL
ARI-RE
I2ZLL
IK2GZU
IK2WAD
Gino
Note di Redazione - Gli articoli pubblicati sono opera di Soci, di Simpatizzanti e di chi, nel nome del-la Radiotecnica, vuole far conoscere le proprie impressioni e le proprie esperienze. Sono accettati e graditi anche articoli di carattere Storico e Varie Umanità possibilmente con attinenza alla Radio, ai Radioamatori e alla vita di Sezione. La responsabilità di quanto scritto è dei singoli autori e nulla può essere addebitato all‟Editore o alla Redazione per i contenuti. La Redazione si riserva il diritto di modificare l‟impaginazione del testo senza alcuna modifica del contenuto. In caso di mancanza di spazio potrebbe essere necessario differire parte o tutto l‟articolo al mese successivo. Inoltre la Redazione, che per tradizione non esercita alcuna censura preventiva, si riserva di non pubblicare e/o di chiedere modifiche di quanto presentato per la pubblicazione nel caso si ravvisassero estremi non confacenti con lo spirito Radiantistico.
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 3 >
MAXWELL SENZA LACRIME
Un sguardo nuovo alle sue “famigerate” equazioni
Correva l‟anno 1970 .. e rotti
quando nella sede della nostra
sezione (allora in Villa Fenaro-
li) in occasione di una premia-
zione di non ricordo che gara in
VHF, l‟allora sindaco di Brescia
Professor Boni, si offrì di spie-
garci le famose “equazioni” di
Maxwell qualora la sezione lo
avesse invitato. Purtroppo il
professore è passato a miglior
vita prima di ricevere l‟invito !
Peccato ! In alternativa, posso
proporre un articolo del Prof. H.
Paul Shuch, N6TX, del Pen-
nsylvania College of Techno-
logy apparso su QEX di genna-
io 1992. Spero riusciate a dige-
rirlo !
Introduzione
Diciamocelo ! Nessuno
ama la matematica ! Non
voi, non io e neppure i mate-
matici che ne hanno bisogno
per vivere. E se pensate che
questi passino il fine setti-
mana nel loro giardino, birra
in mano, a risolvere equa-
zioni vi sbagliate di grosso !
Nondimeno, di quando in
quando, spunta un‟idea im-
portante che deve essere e-
spressa con l‟elegante sem-
plicità della matematica. Il
mio esempio preferito è il
dualismo energia e materia.
E malgrado gli innumerevoli
libri scritti sull‟argomento ci
ricordiamo ancora, e soprat-
tutto, la semplice e basilare
equazione di Einstein:
E=MC2.
Un altro caso, e oggetto di
questo articolo, è la propaga-
zione della radiazione elet-
tromagnetica. Possiamo scri-
vere volumi su volumi con
dei più profondi segreti del DX
stesso. Solo che … chi diavolo
le capisce ? Non voi, non io e
neppure i matematici !
Le “famigerate” equazioni
Le equazioni di Maxwell, e-
spresse in forma integrale
(Fig. 1) o in forma differenziale
(Fig. 2), descrivono il compor-
tamento delle onde elettroma-
gnetiche. Da queste possiamo
arrivare alla comprensione della
velocità, direzione, polarizza-
zione, riflessione, rifrazione,
diffrazione, assorbimento, atte-
nuazione e fase dell‟onda. So-
no in pratica una notazione
“stenografica” di come
lavorano le onde elettro-
magnetiche.
Ancora più importante,
le equazioni di Maxwell
ci dicono che le onde
radio, micro-onde, ultra-
violetti, infrarossi, luce
visibile, raggi X, gamma
e cosmici sono tutti la
stessa cosa e differiscono
solo per la lunghezza
d‟onda. E che siano irra-
diate dalla luce solare, da
un satellite o da una tor-
cia elettrica tutte le onde
elettromagnet iche si
comportano fondamen-
talmente allo stesso mo-
do.
Semplificazione dello
spazio libero
Date un‟altra occhiata
alle equazioni in forma
differenziale di figura 2.
Avanti ! mica mordono !
Se vi sembrano comples-
se è in parte perché que-
ste sono equazioni gene-
complicate descrizioni di come
viaggiano le onde radio, come
lavorano le antenne e le linee di
trasmissione – lo so, alcuni di
quei libri li ho scritti io ! – Op-
pure possiamo riassumere tutta
la complessa materia con 4
semplici equazioni scritte, nel
lontano 1864, da James Clerk
Maxwell, un fisico scozzese
professore alla Cambridge
University.
Le equazioni di Maxwell for-
mano le basi della nostra com-
prensione della propagazione
delle onde radio, micro-onde,
ottica, teoria delle antenne, tro-
poscatter, riflessione lunare e
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< 4 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
rali che descrivono la propaga-
zione delle onde elettromagne-
tiche attraverso qualsiasi mez-
zo. Limitiamo allora la nostra
discussione alle onde che viag-
giano attraverso lo spazio libe-
ro (che è anche il posto dove le
onde radio usate per le comuni-
cazioni passano la maggior par-
te del loro tempo). Adesso pos-
siamo semplificare considere-
volmente le equazioni come
mostra la figura 3.
Cosa intendiamo esattamente
per spazio libero ? In generale
si intende il vuoto, l‟assenza di
materia. Uno dei contributi più
spettacolari delle equazioni di
Maxwell è che ci portano a
comprendere che le onde pos-
sono viaggiare attraverso il
NULLA.
I primi pionieri della radio
ebbero grossi problemi a capir-
lo. Essi sapevano cosa succede-
va alle onde nell‟acqua toglien-
do quest‟ultima e conclusero
che tutte le onde necessitavano
di un mezzo in cui propagarsi.
Per le onde radio si inventaro-
no, come mezzo di propagazio-
ne, il mitico “etere”.
I ricercatori spesero anni cer-
cando l‟etere e senza mai tro-
varlo ! Per forza, non esiste. La
radiazione elettromagnetica è
pura energia e le equazioni di
Maxwell mo st rano che
l‟energia può (e lo fa !) esistere
in assenza di qualsiasi suppor-
to. Sì, anche nelle vuote pro-
fondità dello spazio interstella-
re. In che altro modo la luce
delle stelle potrebbe arrivare
fino a noi ?
Quando noi dimostriamo la
radiazione elettromagnetica in
laboratorio generalmente fac-
ciamo un lavoro piuttosto sca-
dente per duplicare lo spazio
libero. Sul banco di
lavoro il nostro se-
gnale non viaggia
per niente attraver-
so il vuoto ma piut-
tosto attraverso
quella mistura pre-
valente di azoto, un
po‟ di ossigeno e
tracce varie di altri
elementi che, al
livello del mare,
spingono fino a
760 mm una colon-
nina di mercurio.
In una parola:
l‟atmosfera.
Perché non utilizziamo il vuo-
to negli esperimenti di labora-
torio ? Semplicemente perché
alle onde radio importa poco
della nostra atmosfera. L‟aria è
così vicina ad essere elettrica-
mente inerte da non aver quasi
alcun effetto
percettibile sul-
la propagazio-
ne delle onde
elettromagneti-
che. In verità
l‟aria rallenta
le onde di circa
uno 0,06%.
Veramente po-
co per preoccu-
parcene. Così
le equazioni di
figura 3, sem-
plificate come
sono per il vuoto, sono più che
adeguate per la descrizione del-
la propagazione delle onde e-
lettromagnetiche in laboratorio
ed in aria.
Il calcolo satanico
Ho preso questo titolo (ed al-
cune delle idee che seguono)
dal Dott. Bill Rosenthal, pro-
fessore di matematica presso
l‟Ursinis College. Tutti quelli
di voi che hanno avuto un “30”
in calcolo possono saltare alcu-
ne delle seguenti sezioni.
Bene ! Mi fa piacere vedere
che siete ancora tutti qui. Il cal-
colo è la matematica delle fun-
zioni quindi date un‟occhiata
ad una funzione (figura 4).
Questo è il grafico di “qualche
cosa” che cambia nel tempo.
Può essere una forma d‟onda
vista all‟oscilloscopio (gli elet-
tronici la chiamano onda smor-
zata con componente continua
in diminuzione), o forse il gra-
fico di come cambia la nostra
temperatura corporea nell‟arco
della giornata. Non è importan-
te. Il calcolo è semplicemente
un set di “attrezzi” per descri-
vere matematicamente una fun-
zione.
Parlando di integrale
Uno di quegli “attrezzi” è
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 5 >
tante: questo studente è il
primo a riconoscere che
la nostra funzione coin-
volge una variazione ci-
clica intorno ad una linea
di tendenza.
L‟ultimo studente, un
tecnico dalla nascita, pre-
ferisce una soluzione pra-
tica. Incolla il grafico su
del compensato e col se-
ghetto lo ritaglia accura-
tamente seguendo il pro-
filo ondulato. Quindi pe-
sa il ritaglio e lo compara
col peso di un pezzo di com-
pensato di area nota determi-
nando così, in modo facile,
l‟area sotto la curva del grafi-
co. Lo studente capisce inoltre,
meglio dei suoi compagni, che
un‟integrale è la misura di
quanta “roba” include una fun-
zione.
Continua sul prossimo numero...
l‟integrale, strettamen-
te associata con “l‟area
sotto la curva” della
figura. Se io consegno
la figura 4 a sei stu-
denti diversi e chiedo
loro di fornire un me-
todo per determinare
l‟area sottostante la
curva, probabilmente
avrò una mezza dozzi-
na di metodi diversi tra
loro. Esaminiamoli. Lo
studente numero uno
sa il fatto suo. Questi
scrive un‟equazione per la fun-
zione e, meticolosamente, ap-
plica dei “passi”, noiosi, ripeti-
tivi e memorizzati finché ha
estratto un‟integrale. Il suo
risultato è totalmente corretto
ed altrettanto poco interessan-
te. Ha dimostrato una grande
dimestichezza con la matema-
tica ma nessuna comprensione
della natura della funzione.
Il prossimo !
Il nostro secondo studente è
bravo in geometria. Egli divide
lo spazio sotto la curva in una
quantità di rettangoli (fig. 5) e,
visto che sa come calcolare
l‟area dei rettangoli, non ha
problemi a sommarne l‟area ed
approssimativamente ottenere
quella totale.
La sua compagna di classe,
una pitagorica nata, nota
nell‟approssimazione del col-
lega una serie di triangoli non
conteggiati (fig. 6). Questa stu-
dentessa sa come calcolare
l‟area del trian-
golo e somma
(o sottrae) i
pezzi extra per
ottenere una
migliore ap-
prossimazione.
Lo studente nu-
mero 4 conosce
il calcolo infini-
tesimale e pen-
sa che se i ret-
tangoli sono
disegnati molto
stretti (fig. 7), l‟errore causato
dai triangolini trascurati (in più
o in meno) comincia a diminu-
ire. Il suo risultato è piuttosto
preciso ma, ancora,
dimostra scarsa co-
noscenza di quanto
è alla base
della funzio-
ne.
Il quinto stu-
dente si ac-
contenta di
una logica
approssima-
zione. Traccia
una retta (fig.
8) che, gros-
somodo, divide in 2 la
traccia ondulata. E‟ facile cal-
colare l‟area del trapezoide
risultante. Ancora più impor-
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< 6 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
VERBALE RIUNIONE
CONSIGLIO DIRETTIVO
del 10-5-2011
Alle ore 21,20 presso la Sezio-
ne, sono presenti: I2QIL -
I2KBO - IZ2FOS - I2RTT -
IK2UJS - I2BZN – I2ZLL e i
sindaci IK2SGO - I2LQF.
1. Vengono approvati i verbali
della riunione straordinaria CD
del 25.3.11 e ordinaria CD del
7.4.11
a) I2BZN solleva la questio-
ne, focalizzata e condivisa dal
CD, della differenziazione dei
verbali che debbono riportare
eventuali cifre di esercizio ri-
spetto alla relativa pubblicazio-
ne su Radiospecola che deve
essere senza cifre, ciò a fronte
del fatto che i soci possono
sempre consultare i dati ufficiali
regolarmente scritti a verbale,
ma questi dati sensibili non
sembra giusto siano a disposi-
zione dei non soci che leggono,
a qualsiasi titolo, Radiospecola.
b) In seguito a segnalazione
da parte del Collegio Sindacale
relativamente al fatto che le pa-
gine contenute nel registro dei
verbali, pur esposte in ordine
cronologico di data, non siano
però preventivamente numerate
progressivamente e vidimate dal
collegio stesso, si decide di a-
prire un nuovo libro verbali
(con annotazione sull’ultima
pagina del vecchio registro) con
pagine numerate progressiva-
mente a partire dalla numero
uno, e si decide di iniziare il
nuovo registro dalla data di in-
sediamento del nuovo consiglio.
2. Il bibliotecario in carica
Carlo IK2DFO segnala la man-
canza di spazio negli armadi dei
libri, e propone di regalare
l‟enciclopedia Format BTB,
non di carattere elettronico,
piuttosto voluminosa e che non
ha ancora trovato una colloca-
zione fisica, all‟oratorio di O-
spitaletto. Il CD approva.
3. Si ricalca il fatto di dover
fare un inventario dei beni della
sezione, e non solo degli appa-
rati radio già inventariati da To-
ni I2IPK, quindi ci si ripropone
a breve di trovare un attimo di
tempo qualche sera per contare
sedie e tavoli e quant‟altro giu-
sto per focalizzare e formalizza-
re il patrimonio.
4. Il contratto di locazione è in
scadenza ed è arrivata la disdet-
ta. Sono già state iniziate le pro-
cedure per il rinnovo cercando
di spuntare un affitto almeno
eguale al precedente e, se possi-
bile, migliore.
5. Per il rally:
a) ci sono proposte di acqui-
sto di alimentatori per batterie
al GEL, si decide per ora di ac-
quistarne una, alimentando a
turno le varie batterie che abbia-
mo in dotazione.
b) si propone di acquistare
un carrello più consono per il
trasporto di batterie e materiali
pesanti ad un costo inferiore ai
50 euro.
c) si avvia una indagine a
livello personale su qualche ge-
neratore di corrente a 4 tempi
inferiore al chilowatt per suppli-
re alle postazioni trasponder
prive di rete elettrica.
d) si sensibilizza il problema
relativo alla paleria leggera ad
uso dei trasponder che devono
essere sempre più veloci e prati-
ci nell‟allestimento, magari co-
piando soluzioni private funzio-
nali.
e) si rinvia per il momento la
verifica della prova della Moer-
na che ha dato problemi non
ancora conosciuti di collega-
mento diretto con il monte La-
dino, in quanto sono venute alla
luce anche evidenti segni di
cambio di posizione degli inter-
medi da parte dell‟ACI e
l‟indagine deve essere maggior-
mente approfondita.
6. varie ed eventuali:
a) Si dà atto e si protocolla la
relazione del Collegio Sindacale
che ha effettuato la verifica con-
tabile dal 1/11/2010 al
30/4/2011 trovando congruità e
correttezza nelle registrazioni.
b) E‟ attiva la casella di posta
PEC certificata che risponde al
nome:
c) E‟ necessario trovare del
tempo, magari dedicando un
opportuno spazio di tempo, per
la pulizia della Sezione, giusto
una volta ogni tanto.
d) Per i corsi, contrariamente
agli scorsi anni, si sono presen-
tate solo 2 persone. Quindi si
pensa di rinviare l‟inizio del
corso a giugno o addirittura a
settembre intensificando in que-
sto caso gli orari di studio. Con
ciò si spera nella possibilità di
trovare un maggior numero di
aspiranti radioamatori.
e) Si decide che quando un
non socio si avvale del servizio
di rinnovo della licenza, con
l‟andata a Milano da parte di
Carlo IK2DFO, si chieda un
contributo di rimborso spese di
30 euro.
f) A richiesta viene risposto
che le apparecchiature D-Star
destinate alla Maddalena non
sono ancora state allocate a cau-
RIUNIONI DEL MESE
Verbali provvisori in attesa approvazione
-
Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 7 >
sa delle difficoltà lavorative de-
gli addetti.
Alle ore 23,20 termina la riu-
nione
VERBALE DELLA RIUNIO-
NE MENSILE DEI SOCI
DEL 13\05\2011
Alla riunione sono presenti 20
soci tra i quali il presidente
I2QIL il segretario I2BZN, i
consiglieri IZ2FOS, IK2UJS,
I2ZLL ed il sindaco IK2SGO.
Alle ore 21,20 il presidente apre
la riunione commentando punto
per punto ciò che si è discusso
durante la riunione del direttivo
svoltasi martedì 10 corrente me-
se.
1. IK2DFO Carlo ha il compito
di riordinare i libri della Se-
zione e si accetta la sua pro-
posta di regalare all‟oratorio
di Chiari l‟enciclopedia
Format BTB.
2. E’ arrivata la disdetta per la
locazione della sezione che
scadrà nel maggio 2012. So-
no in atto trattative per poter
mantenere i locali da noi oc-
cupati in comodato d‟uso o
di poter pagare un canone
come quello attuale. Se sarà
rinnovato il contratto non
varrà per sei anni ma, per
quattro, come vuole il nuovo
regolamento.
3. Si è approvato l’acquisto di
un caricabatterie per le batte-
rie al gel della sezione e
l‟acquisto di un carrello per
il trasporto delle batterie.
4. Si è deliberato di svolgere
un‟indagine conoscitiva per
l‟acquisto di un generatore
da usare sui ponti ripetitori
2/4 tempi 1kw circa. Si sug-
gerisce di visionare un gene-
ratore alla Leroy Merlin va-
lore. 300€ 1kw 4 tempi con
inverter, rumore 56 db
5. Si è deliberato l’acquisto di
pali leggeri e corti per un
facile trasporto per il mon-
taggio antenne sui ripetitori.
6. L’attuazione di prove per ve-
rificare la Moerna viene ri-
mandata a nuova data.
7. E’ stata fatta la verifica con-
tabile da parte del Collegio
Sindacale e la relazione è
stata depositata agli atti.
8. La Sezione ha attivato una
casella elettronica certificata
per gli usi ufficiali. Si sugge-
risce d‟inviare e-mail circo-
lare per informare i soci.
10. La Sezione necessita di una
radicale pulizia, si chiede
una mano ai soci.
11. Pur avendo fatto pubblicità
sul Giornale di Brescia e Te-
letutto, solo tre candidati ra-
dioamatori si sono presentati,
Nino chiede di potere avere
almeno 5/6 ragazzi, in tal
modo poter inco-
minciare il corso a
Giugno oppure an-
che a Settembre.
12. Si è stabilito che
chi chiederà i servi-
gi alla sezione per
il rinnovo licenze,
svolto normalmente
da Carlo IK2DFO,
dovrà versare un
importo di 30€ se
non è socio.
13. Il ripetitore per D-
Star non è ancora
collocato al suo
posto in quanto chi
lo deve installare
non è attualmente
disponibile. Con il
capitano Pisceddu
del terzo reparto
infrastrutture di Milano, si
sta tentando di poter accede-
re ad uno dei tralicci di pro-
prietà dell‟esercito e attual-
mente ceduto ai carabinieri e
vigili del fuoco.
14. Si sta pensando di studiare
la fattibilità di un diploma
1000 Miglia.
15. Si ringraziano tutti i parteci-
panti al Rally, in modo spe-
ciale chi ha voluto lasciare,
tutto o in parte una quota alla
Sezione. Ad ora sono stati
lasciati 1095 euro.
16. Gianni IW2NBL avrebbe
necessità di avere a disposi-
zione un gazebo, facile e ve-
loce da montare in occasione
d e l l e ma n i f e s t a z io n i
dell‟ARI-RE.
Alle ore 21,50, sentito che nes-
suno aveva domande da fare o
consigli da dare, il presidente
chiude la riunione.
IZ2UVR Omar in ginocchio davanti all'esperienza
di I2IPK Tony durante il rally Mille Miglia al
monte Ladino! 73 de IK2WAD Joe
p.s. Stavano facendo puntamento antenne!
-
< 8 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
LA GEOTERMICA ARTIFICIALE,
REGINA DELLE RINNOVABILI
nere) lungo una grande frattura anu-lare. Ora accenno alla genesi: nelle zo-ne dove una placca continentale si immette sotto altra crosta terrestre, avvenimento detto , si possono formare dei vulcani. Do-ve invece la crosta terrestre ha un forte spessore, dai (hot spot) del mantello risalgono le camere magmatiche, dette anche
(in origine c’è solo la parte rossa) ricchi di vari gas disciolti. Essendo più leggeri, dai 4000 o 5000 metri, in milioni d‟anni risalgono verso l‟alto con temperature generalmente comprese tra i 700 e i 1000 gradi centigradi, poi giunti verso i 1000 metri i gas si espandono tanto da generare una grande frattura anula-re, dalla quale in poche ore si ha un‟eruzione pliniana di questi gas, nella forma di con conseguente collasso della caldera nella parte interna alla frattura anu-lare, così che a volte forma anche un rotondo lago. Più tardi, in centinaia di migliaia di anni una intrusione centrale di magma (la parte rosa nella figura) spinge il fondo della caldera a solle-varsi nuovamente verso l‟alto, in-curvando la superficie terrestre. Infine il plutone, giunto più vicino alla superficie, essendo ancora mol-to caldo dà origine a correnti con-vettive di acque ricche di minerali, e provoca delle sorgenti termali con geyser, attivi per milioni di anni. Le freccine che si vedono sono le correnti convettive di acque termali. Nel caso vi fossero notevoli e con-
In origine l’utilizzazione della energia rinnovabile era rispetta-ta: si aveva l‟impiego della legna da ardere, poi i mulini a vento, quelli ad acqua, lo spo-stamento marittimo con le vele esposte al vento, le centrali i-droelettriche, poi ebbe inizio l‟era industriale, con i primi opifici mossi da motori termici a carbone, in seguito le prime navi a vapore. Oggi le industrie, e gran parte delle attività umane utilizzano fonti di energia destinate ad un esaurimento. Si afferma che tra poche cen-tinaia d‟anni andranno a diven-tare inutili le miniere di carbo-ne, i pozzi di petrolio, e le sor-genti del gas naturale, le cave dell‟uranio. Già il Pianeta andava soffren-do per il grave inquinamento a causa della anidride carbonica prodotta dalla combustione delle enormi quantità degli i-drocarburi formatisi nel corso delle passate epoche geologi-che, per modo che il ritorno alle necessarie fonti di energia rinnovabili sarà un vero tocca-sana per la vita del Pianeta Ter-ra. Queste fonti sono molteplici: la più importante è quella che sfrutta l‟energia solare. Essa è rinnovabile, almeno per i restanti cinque miliardi d‟anni, prima che si esaurisca l‟idrogeno che alimenta la rea-zione termonucleare della no-stra Stella. L’inventiva permette il conti-nuo miglioramento del rendi-mento dei pannelli fotovoltaici. Per avere a disposizione l‟energia prodotta nel corso delle 24 ore, si impiegavano i contatori digitali, per effettuare una pseudo accumulazione, con l‟energia della rete elettrica, in futuro ci si avvarrà di accumu-latori sempre più funzionali, per avere a disposizione l‟energia 24 ore su 24. Questo per la utilizzazione
automobilistica e quella domestica. Si deve aggiungere il recente indi-rizzo su un fortissimo risparmio dei consumi elettrici: si avranno abitazio-ni con pareti altamente coibentate, munite di pannelli fotovoltaici a , con relativi dispositivi di illu-minazione a , con nullo effetto di perdita in calore nella generazione della energia luminosa, con le recenti pareti luminose, sempre a , così come i nuovi televisori a , che hanno resi obsoleti quelli con la gri-glia dei suoi poco risparmiosi 500 Watt per metroquado. In futuro si potranno trovare in commercio i televisori a , le lavatrici, i frigo-riferi, i pannelli luminosi da parete a , i forni a microonde, così come tutta la congerie dei piccoli elettrodome-stici casalinghi … Così andrà a terminare la utilizza-zione degli inverter, per la trasforma-zione dei in . Si otterrà anche una minor pericolo-sità con l‟utilizzazione dei al posto dei 220 Volt della rete elettri-ca. Questa futura importante riduzione del consumo elettrico casalingo avrà per risultato l‟impiego di una minor superficie di pannelli fotovoltaici, ed anche l‟utilizzazione di normali accu-mulatori automobilistici. Per quanto attiene le fonti rinnovabili idroelettriche, e le eoliche la tecnica ha già raggiunto livelli difficilmente superabili. Ora si parla dell’energia geotermica: da anni sono attive le centrali elettri-che azionate dai di Larde-rello, ma l‟Italia è ricca di analoghe dette anche . Nell‟immagine che rappresenta la fase finale si vede in rosso la caldera risorgiva, il plutone, o ricca di silice , in genere del diametro di 10 Km, essa presenta le colonne pliniane (le linee
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 9 >
tinue infiltrazioni di acque, ed a profondità adatte si avrebbe-ro geyser o soffioni come quelli di Larderello. Quanto non avviene in via naturale può essere ottenuto in via artificiale. In corrispondenza degli a-nelli è possibile effettuare del-le perforazioni, con i sistemi adottati per i pozzi petroliferi, ed a profondità medie di 500 1.000 metri incontrare tempe-rature magmatiche di 300 - 1000 gradi, Immettendo in molti condotti verticali dell‟acqua è possibile ricavare sorgenti permanenti di vapori ad alta pressione e temperatura, atte ad essere convertite con adatte turbine ed alternatori in megawatt. Vuoi essere prudente, e sta-bilire che in Italia sarebbe pos-sibile realizzare una decina di centrali geotermiche artificiali, dell‟ordine dei Megawatt? Allora andrebbero alla malo-ra i lunghi e costosi progetti per le centrali nucleari, con i loro problemi delle scorie, e degli spegnimenti, mentre in queste centrali geotermiche artificiali è sufficiente inter-rompere il flusso di immissio-ne dei liquidi, per annullare i vapori, e fermare le turbine. Segue il lungo elenco delle 300 terme situate sul territorio italiano. Le Terme in Italia: preziose vicine di casa Probabilmente non esiste al mondo un Paese che offra una scelta così ampia di lo-calità termali come l’Italia. Ancor più singolare è la loro disposizione su tutto il territo-rio nazionale, in modo che non esista nessuna regione a essere priva di terme. Questo significa che anche nel raggio di poche decine di chilometri dalle grandi aree urbane esiste la possibilità, o a volte più d‟una, di poter seguire como-damente un ciclo di terapia termale. Regioni e comuni sono indi-cati in ordine alfabetico.
Fonte: AMAT - Associazione Mondiale Terme ACQUE MINE-RALI ABRUZZO Canistro (AQ) Caramanico (PE) CALABRIA Cassano allo Ionio (CS) Lamezia (CZ) CAMPANIA Castellammare di Stabia (NA) Montesano sulla Marcellana (SA) Rocca (CE) Villamaina (AV) EMILIA-ROMAGNA Bagno di Roma-gna (FC) Cervarezza (RE) Porretta (BO) Salsomaggiore (PR) Sant'Andrea de' Bagni (PR) LAZIO Cotilia (RI) Cottorella (RI) Fiuggi (FR) Palestrina (RM) Suio (LT) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LOMBARDIA Bagni del Masino (SO) Bracca (BG) Gaverina (BG) Recoaro di Broni (PV) Sant'Omobono (BG) Spinone (BG) Vallio (BS) MARCHE Acquasanta (AP) Tolentino (MC) MOLISE Sepino (CB) PIEMONTE Bognanco (VB) Crodo (VB) Garessio (CN) Lurisia (CN) Vinadio (CN) SICILIA Termini Imerese (PA) TOSCANA Bagnolo (GR) Chianciano (SI) Montepulciano (SI) Roveta (FI) San Carlo (MS) TRENTINO-ALTO ADIGE Braies Vecchia (BZ) Brennero (BZ) Comano (TN) Pejo (TN)
UMBRIA Acquasparta (TR) Assisi (PG) Fontecchio (PG) Massa Martana (PG) Sangemini (TR) VENETO Recoaro (VI) ACQUE SOLFU-REE ABRUZZO Caramanico (PE) BASILICATA San Cataldo (PZ) Tramutola (PZ) CALABRIA Acquappesa (CS) Cassano allo Ionio (CS) Lamezia (CZ) Galatro (RC) CAMPANIA Agnano (NA) Castellammare di Stabia (NA) Contursi (SA) Telese (BN) Scrajo (NA) Villamaina (AV) EMILIA-ROMAGNA Bagno di Roma-gna (FC) Bobbio (PC) Brisighella (RA) Castrocaro (FC) Cervarezza (RE) Castel San Pietro (BO) Fratta di Bertino-ro (FC) Porretta (BO) Riccione (RN) Riolo (RA) Salvarola di Sas-suolo (MO) Sant'Andrea de' Bagni (PR) Varano Marchesi (PR) Tabiano (PR) FRIULI-VENEZIA GIU-LIA Arta (UD) LAZIO Cotilia (RI) Cretone-Palombara Sabi-na (RM) Ferentino (FR) Orte (VT) Stigliano di Ca-nale Monterano (RM) Suio (LT) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LIGURIA Pigna (IM) LOMBARDIA Gaverina (BG) Recoaro di Broni (PV) Sant'Omobono
Imagna (BG) Rivanazzano (PV) S. Colombano al Lambro (MI) Salice (PV) Sirmione (BS) Trescore Balnea-rio-Zandobbio (BG) MARCHE Acquasanta (AP) Carignano (PU) Macerata Feltria (PU) San Vittore (AN) Tolentino (MC) PIEMONTE Acqui (AL) Agliano (AT) Monte Valenza (AL) Valdieri (CN) Vinadio (CN) PUGLIA Santa Cesarea (LE) SARDEGNA Benetutti (SS) SICILIA Acireale (CT) Ali (ME) Calatafimi (TP) Castellammare del Golfo (TP) Sciacca T. (RG) Sclafani (PA) Vulcano (ME) TOSCANA Larderello (PI) Castiglione d‟Orcia (SI) Montepulciano (SI) Rapolano (SI) Saturnia (GR) UMBRIA Fontecchio (PG) ACQUE BICAR-BONATE BASILICATA Rapolla (PZ) CAMPANIA Castellammare di Stabia (NA) Contursi (SA) Torre Annunziata (NA) EMILIA-ROMAGNA Bagno di Roma-gna (FC) Cervarezza (RE) LAZIO Cotilia (RI) Cottorella (RI) Ferentino (FR) Suio (LT) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LOMBARDIA Angolo (BS) Bormio (SO) Gaverina (BG) San Pellegrino (BG)
Tartavalle di Taceno (LC) Vallio (BS) MARCHE Carignano (PU) Petriolo (MC) SARDEGNA Casteldoria (SS) Sardara (VS) TOSCANA Bagno Vignoni (SI) Casciana (PI) Castiglione d‟Orcia (SI) Chianciano (SI) Monsummano (PT) Montecatini (PT) Montepulciano (SI) Uliveto di Vico-pisano (PI) Venturina (LI) TRENTINO - ALTO ADIGE Brennero (BZ) Pejo (TN) Rabbi (TN) UMBRIA Assisi (PG) Fontecchio (PG) Massa Martana (PG) VALLE D‟AOSTA Saint Vincent (AO) VENETO Recoaro (VI) ACQUE SALSO- BROMO-IODICHE ABRUZZO Caramanico (PE) CALABRIA Acquappesa (CS) Antonimina – Locri (RC) Galatro (RC) Spezzano Alba-nese (CS) CAMPANIA Agnano (NA) Contursi (SA) Ischia (NA) Sant'Angelo d'I-schia (NA) Sarno (SA) Scrajo (NA) EMILIA-ROMAGNA Bobbio (PC) Brisighella (RA) Castel San Pietro (BO) Castrocaro (FC) Cervia (RA) Fratta di Bertino-ro (FC) Monticelli (RE) Porretta (BO) Punta Marina (RA) Riccione (RN) Rimini-Miramare
di Rimini (RN) Riolo (RA) Salsomaggiore (PR) Salvarola di Sas-suolo (MO) LAZIO Stigliano di Ca-nale Monterano (RM) LOMBARDIA Miradolo (PV) Rivanazzano (PV) S. Colombano al Lambro (MI) Salice (PV) Sirmione (BS) MARCHE Aspio di Camera-no (AN) Montegrimano (PU) Penna San Gio-vanni (MC) Tolentino (MC) PIEMONTE Acqui (AL) PUGLIA Margherita di Savoia (FG) Santa Cesarea (LE) Torre Canne di Fasano (BR) SARDEGNA Benetutti (SS) SICILIA Acireale (CT) Ali (ME) Sciacca (RG) Termini Imerese (PA) TOSCANA Montecatini (PT) Montepulciano (SI) Portoferraio (LI) VENETO Abano (PD) Galzignano (PD) Montegrotto (PD) ACQUE RADIO-ATTIVE CAMPANIA Casamicciola (NA) Castellammare di Stabia (NA) Forio d'Ischia (NA) Ischia Porto (NA) Lacco Ameno (NA) Sant'Angelo d'I-schia (NA) EMILIA-ROMAGNA Riolo (RA) LAZIO Viterbo (VT) LOMBARDIA Bormio (SO) Sirmione (BS) PIEMONTE Lurisia (CN)
http://www.termeitaliane.com/http://www.termeitaliane.com/http://www.termeitaliane.com/
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< 10 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
SARDEGNA Benetutti (SS) Fordongianus (OR) SICILIA Acireale (CT) TOSCANA Equi di Fivizzano (MS) Montecatini (PI) Roveta (FI) Venturina (LI) TRENTINO – ALTO ADIGE Comano (TN) Merano (BZ) VALLE D‟AOSTA Pre Saint Didier (AO) VENETO Abano (PD) Battaglia (PD) Galzignano (PD) Montegrotto (PD) ACQUE CAR-BONICHE CAMPANIA Agnano (NA) Castellammare di Stabia (NA) Telese (BN) Villamaina (AV) LAZIO Tivoli (RM) Viterbo (VT) MARCHE Aspio di Camera-no (AN) PIEMONTE Bognanco (VB) TOSCANA Chianciano (SI) Montepulciano (SI) TRENTINO – ALTO ADIGE Comano (TN) VENETO Recoaro (VI) ACQUE SALSE O CLORURO SO-DICHE BASILICATA Rapolla (PZ) CAMPANIA Barano d'Ischia (NA) Torre Annunziata (NA) Casamicciola (NA) Forio d'Ischia (NA) Ischia Porto (NA) Lacco Ameno (NA) Pozzuoli (NA) FRIULI-
PIEMONTE Agliano (AT) Crodo (VB) SICILIA Castellammare Del Golfo (TP) Montevago (AG) Sciacca (RG) TOSCANA Bagni di Lucca (LU) Bagno Vignoni (SI) Casciana (PI) Castiglione d‟Orcia (SI) Chianciano (SI) Gambassi (FI) Monsummano (PT) Montecatini (PT) San Casciano (SI) San Giuliano (PI) Sarteano (SI) Venturina (LI) TRENTINO – ALTO ADIGE Angolo (TN) Braies Vecchia (BZ) VALLE D‟AOSTA Saint Vincent (AO) VENETO Battaglia (PD) Recoaro (VI) ACQUE ARSE-NICALI E FERRUGINOSE BASILICATA Rapolla (PZ) San Cataldo di Bella (PZ) CALABRIA Lamezia (CZ) CAMPANIA Castellammare di Stabia (NA) EMILIA - RO-MAGNA Castel San Pietro (BO) Fratta di Bertino-ro (FC) Riolo (RA) TRENTINO – ALTO ADIGE Levico (TN) Pejo (TN) Rabbi (TN) Roncegno (TN) Vetriolo (TN) VALLE D‟AOSTA Pre Saint Didier (AO) VENETO Recoaro (VI)
VENEZIA GIU-LIA Grado (GO) LAZIO Suio (LT) LOMBARDIA Miradolo (PV) MARCHE Petriolo (MC) SICILIA Sclafani (PA) Sciacca (RG) Castellammare del Golfo (TP) TOSCANA Gambassi (FI) Monsummano (PT) Montecatini (PT) VENETO Battaglia (PD) ACQUE SOLFA-TE ABRUZZO Caramanico (PE) BASILICATA Rapolla (PZ) CALABRIA Antonimina – Locri (RC) Lamezia (CZ) CAMPANIA Barano d'Ischia (NA) Casamicciola (NA) Forio d'Ischia (NA) Ischia Porto (NA) Lacco Ameno (NA) Pozzuoli (NA) EMILIA-ROMAGNA Tabiano (PR) FRIULI-VENEZIA GIU-LIA Arta (UD) LAZIO Cotilia (RI) Tivoli (RM) Viterbo (VT) LOMBARDIA Bagni del Masino (SO) Boario (BS) Bormio (SO) Miradolo (PV) San Pellegrino (BG) Tartavalle di Taceno (LC) MARCHE Aspio di Camera-no (AN) Montegrimano (PU) Palme(AP) Petriolo (MC)
Con rispettosi saluti da Bini p.i.e. Edo i2BAT
ARI-RE Scuola Tartaglia 22 Marzo 2011
ARI-RE Scuola Pastori 21 Maggio 2011
ARI-RE Scuola Pastori 21 Maggio 2011
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 11 >
Per la terza volta dopo le mie
visite nel 1999 e nel 2002,
quest‟anno sono ritornato in
Tanzania,sempre nella missione
di Don Tarcisio Moreschi di
Malonno, che nel frattempo si
era trasferito da Mtwango a I-
lembula circa 50 Km di distan-
za, sempre la stessa zona a 800
km sud di Dar Es Salaam,la ca-
pitale. C‟erano da fare gli ultimi
ritocchi all‟impianto elettrico
dell‟ospedale che verrà aperto
in settembre e gli impianti di un
centro per bambini disabili Ge-
stito da ragazzi Italiani che pre-
stano il servizio civile. Volevate
mai che mi lasciassi scappare
l‟occasione di usare la radio?
Già in giugno comincio a se-
tacciare internet per la licen-
za,riesco a trovare Mr. Paul un
ingegnere che lavora al ministe-
ro che ha aiutato diversi OM e
mi dice che non ci sono proble-
mi,basta che gli mandi il neces-
sario un mese prima e per quan-
do arriverò sarà tutto pronto. A
metà novembre mando tutti i
documenti ,a inizio gennaio li
vogliono autenticati per
cui marche da bollo e
timbri vari e spedisco di
nuovo.
Per farla breve arrivo
a Dar e la licenza non è
ancora pronta però ne
ho una provvisoria in
attesa del call Tanzania-
no. 5H3MB arriverà il
23 di Febbaio, hi.
Partiamo da Milano il
2 Febbraio e via Zurigo
con scalo a Nairobi verso le 21
sbarchiamo a Dar e subito ci
accoglie un bel 32 gradi e
un‟umidita „al 90%. All‟uscita
dall‟aeroporto troviamo i nostri
amici ad accoglierci e subito
andiamo al centro della Conso-
5H3/IK2GZU 5H3MB RITORNO IN TANZANIA
lata per passare la not-
te,fortunatamente in camere con
aria condizionata.
La mattina sveglia alle 4.30 e
partenza in pulmann per Ilem-
bula dove arriveremo verso le 6
di sera.
Il giorno dopo si comincia su-
bito a lavorare e la sera comin-
cio a guardarmi in giro per ve-
dere cosa posso fare per la ra-
dio. E‟ installata un bella 3 ele-
menti tribanda fissa sull‟Europa
ma anche in linea ideale con gli
Usa.
Il glorioso TS 850S del Don è
ormai coperto da un panno, or-
mai non lo usa più,anche qui
sono arrivati cellulari e internet.
Quello che è peggio che noi
siamo alloggiati in una casetta
fuori dalla missione e il cavo
dell‟antenna è dentro la stanza
del Don. Con me ho portato una
matassa di RG58,cosi decido di
prolungare il cavo (Circa 25
metri) sapendo che non è il
massimo però è meglio che
niente.
Monto la stazione con un FT
100 comincio e vedo che va
abbastanza bene,ho sempre un
buon pile up,gli americani mi
danno buoni rapporti. 5H3/
IK2GZU è in aria!
Il tempo che ho a disposizione
non è tanto,però dopo il lavoro
e dopo cena mi diverto abba-
stanza.
Nei giorni seguenti vedo per
montare una windom (tnx
IK2WAD) per le altre bande ma
non ho un qualsivoglia supporto
un pochino alto,il campanile è
troppo lontano, mi rassegno e
opto per un‟albero di Papaya e
riesco a montarla a circa 7 metri
da terra dicendomi che in fondo
sono a 1600 metri di altitudine e
chi mi ascolta,bene,gli altri pa-
zienza. La windom ha lavorato
bene in 30 metri,ho fatto diversi
qso con i JA,naturalmente con
l‟Europa e anche uno un KL7.
In 40 e 17 non andava male ed
anche lì mi sono divertito.
Naturalmente è stato molto
bello sentire gli amici di Bre-
scia, SAU, UJS, FOS. Hofatto
qualche ora il Contest ARRL
CW ed il WPX RTTY.
Molto simpatici i qso con sta-
zioni africane,qualcuna che col-
legavo anche dall‟Italia tipo
TL0A o 5X1NH,qso stavolta
non solo con lo scambio
dei rapporti ma facendo
anche 4 chiacchere.
Tutto bello e simpatico
ma……… quando era
possibile, hi.
Dovete sapere che da
quelle parti si raziona la
corrente,per cui quasi
tutti i giorni ci sono
black out di diverse o-
re ,una volta anche di 5
giorni e tu rimani al buio
con le candele e le pile. Aveva-
mo un generatore ma rumoro-
sissimo un po‟ zoppicante che
accendevamo solo per la cena, e
poi ci si arrangiava. Dopo un
paio di sere che sul più bello
andava via la corrente ,ho com-
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< 12 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
perato una batteria
per auto e mi ar-
rangiavo con quel-
la,ma operare al
lume di candela
non è stato il mas-
simo. Col prossi-
mo container
provvederò a met-
tere dentro un ge-
neratore decente.
Questa la espe-
rienza radiantisti-
ca, ma natural-
mente non ero giù per quello.
Abbiamo finito tutti i lavori che
c‟erano da fare,abbiamo visto
anche qualche elefante, giraffa,
gazzella e zebra, abbiamo visto
i tramonti africani, col buio si
vedevano dei cieli stellati stre-
pitosi che sembravano ombrelli
sopra di noi e rimani a bocca
aperta. Abbiamo visto
anche cose poco pia-
cevoli come i malati
di AIDS ancora molto
numerosi, gente che
tutti i giorni veniva
alla missione per ave-
re qualcosa da man-
giare o qualche vestito
e poi i bambini ….
beh, i bambini sono
una cosa a parte.
Comunque adesso a 2
mesi dal ritorno… eh
si, il Mal d‟Africa c‟è eccome.
73 de Maurizio IK2GZU
ARI-RE Scuola Pastori 21 Maggio 2011
ARI-RE Scuola Tartaglia 22 Marzo 2011
ARI-RE
ARI-RE
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 13 >
Con la radio, la televisio-ne, internet oggi si sa che alla barriera di Mestre si rimane in coda per più di un'ora. Non ci credo del tutto e a Venezia vor-rei andarci in macchina con la mamma Fiore per fare una commissiome alla Capitaneria di Porto. Ma è inutile insistere: è meglio andare in treno e pur di non lasciarla sola accetto anche perché ci arrivano a casa due biglietti andata e ritorno in prima classe. E' la prima volta nella nostra vita che ci saremmo se-duti in prima classe sul velluto di poltrone moderne, noi che ricordiamo solo di aver viag-giato molti anni fa in vagoni di terza classe con i sedili di le-gno. Accettando il treno pren-deremo posto sull‟ Eurostar, come detto in prima classe, con posti prenotati, orari di parten-za e di ritorno prefissati. E viene il momento che ci svegliamo presto, poco dopo le sei, per essere puntuali alla partenza delle 7,41. Saliamo in una carrozza mai vista. Nel ri-cordo c'è la vaga impressione di uno scompartimento, tutto in velluto rosso, con porta scorre-vole e tendine, visto dal corri-doio. Anche questo oggi è tutto cambiato e ci troviamo in una specie di carlinga di aeroplano con due file di sedili accoppiati due che guardano in senso di marcia e due al contrario, sepa-rati da un lungo corridoio. In totale una sessantina di posti in ogni vagone. Con i biglietti in mano cerchiamo i numeri per trovare la nostra sistemazione. Siamo nella quarta carroz-za di prima classe e facilmente raggiungiamo i sedili contras-segnati con i numeri 25 e 26, che al momento vediamo occu-pati. Lui e lei più insonnoliti che svegli si scuotono e ci la-sciano liberi i posti davanti a loro in senso contrario alla marcia del treno. Quando rie-
BRESCIA - VENEZIA - BRESCIA
sco a guardarli meglio vedo delle facce piuttosto rotonde col naso schiacciato come i bambini disegnano la luna pie-na. Un piccolo tavolino di po-chi centimetri ci separa e a dif-ferenza di una volta quando si viaggiava in terza classe seduti sul legno la distanza tra noi è meno di un metro. Il mondo è in pieno movimento per contra-stare la polmonite killer e mi viene in mente che loro vengo-no proprio da quella parte. Lui cerca di dormire con gli oc-chietti chiusi dietro un paio di piccoli occhiali, capelli corti a spazzola coperto da una giacca e ogni tanto tira fuori qualche cosa di incartato, apre e lo met-te in bocca. Lei accanto a lui sorseggia acqua da un bicchie-re. Entrambi cercano di allun-gare i piedi, senza scarpe, in mezzo ai nostri. La poca pazienza mi spin-ge a raggiungere un controllo-re. "Potrebbe cambiarci di po-sto? " -dico- e lui risponde: "Li ho già controllati io, stanno be-ne". E' come se l'avesse detto il Ministro Sirchia. Ritorno al mio posto da dove Fiore non si sarebbe mai mossa. Il viaggio deve proseguire così. Non succederà niente. Anzi ogni tanto lei si alza, si allunga per prendere qualcosa dal piccolo portabagagli e la-scia intravedere una spanna di schiena, di pancia e l'ombelico di un colore che non è il nostro abituale. Dalla manovra conse-gue che altri passeggeri intorno a noi, abbandonata l'attenzione ai loro computer portatili, diano una sbirciatina. Perché anche se viene da lontano è pur sempre donna. In orario perfetto arrivia-mo a Venezia. Il vaporetto da prendere è il numero 51 che in meno di quindici minuti e la modica spesa di 7,50 euro ci porta a destinazione dove vi-viamo ancora un pezzo di vita. Siamo alla Capitaneria di Porto di Venezia e, varcato l'in-
gresso, cerchiamo l'ufficio che è dietro una vetrata a metà di un corridoio non più largo di un metro dove ci sono già altre persone che aspettano appog-giate al muro. Dobbiamo renderci conto che siamo entrati in una caser-ma, in una zona militare dove tutto si svolge secondo regole precise e antiche, dove niente è possibile per cortesia o per fa-cilitare qualcosa, ma tutto è un muro di gomma oltre il quale non esiste passaggio ne possi-bilità di fare qualcosa che non sia rigorosamente dettato da norme nate chissà quando e ancora oggi vigenti. Davanti a noi c'è una ra-gazza che al momento del suo turno chiede di ritirare la paten-te nautica. Il G.M. (CP) Adria-no Riccò in divisa inappuntabi-le con bottoni e gradi dorati, capelli corti a punta unti e con-diti alla moderna, comincia a cercare in una lunga cassettiera piena di pratiche. Una, du-e..cinque ..dieci e avanti così. La patente non c'è. E allora ricomincia a cercare da qualche alt ra parte. Ancora u-na...due..cinque..la patente non si trova. Ah...! Ma sarà certa-mente in quell'altro posto: an-cora una ricerca senza trovare niente. Il tempo passa e noi aspettiamo tranquillamente il nostro turno mentre lui cerca ancora. Ma è possibile che non ci possa essere un ordine alfa-betico per trovare subito quello che gli serve? I documenti ven-gono messi qua e là senza ordi-ne? Bisogna accettare tutto quello che si vede. Siamo da-vanti alla Marina Militare Ita-liana. Poco tempo dopo il nostro esce dall'ufficio dove, passato un po' di tempo, rientra con un suo collega il quale mette le mani in un luogo dove trova immediatamente la patente. I tre si guardano a vicenda: li guardo anch'io e nessuno saprà
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< 14 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
mai cosa passi in testa a cia-scuno di noi quattro. E' il nostro turno. Al tele-fono ci avevano detto di andare lì di persona e che tutto sarebbe stato risolto subito ma il tutto non potrà maturare che almeno entro un mese. Tentiamo una timida insistenza: quando ci rendiamo conto che non c'è al-tro da fare usciamo per dove eravamo entrati. Manca poco alle undici e dovremmo ripartire alle 18,25. La giornata è grigia, fredda e ventilata. Non ci sentiamo di vivere altre otto ore in giro per la grande Venezia. Dalle Zat-tere iniziamo il ritorno a piedi verso la stazione con l'intenzio-ne di ripartire appena possibile. Ci informano che da qui alla ferrovia ci vorranno circa trenta minuti a piedi. Piano piano in mezzo a tanta gente che va e che viene percorriamo viuzze e piazze, ossia calli e campi. Vi-stosi cartelli abbastanza nume-rosi, dove sopra una freccia c'è scritto ferrovia, ci aiutano a trovare la strada. Intanto si avvicina l'ora di mandare giù qualcosa e per questo cominciamo a dare un'occhiata ai menù esposti tra i tavoli vuoti di qualche risto-rantino. Riguardiamo meglio pensando forse di aver sbaglia-to quando decidiamo di risolve-re il nostro problema in modo diverso che non sia quello di ordinare un piatto di spaghetti al pomodoro al prezzo di lire 26.000 o altre cose semplici ma di costo simile. E' vero che gli euro sono più pochi 13, 14, 15, ma sono nel portamonete. Noi facciamo i nostri conti con le vecchie lire che non vogliono e non devono fare una così brutta fine. Siamo in una città dove non esistono rettilinei né asfal-to. La gente si muove in un silenzio che non è rotto dai mo-tori né dal frusciante trapestio sulle pietre sconnesse o tra viuzze dove si può passare in tre ma uno davanti e due dietro. Ci viene da chiederci come sarà arrivata in certi posti una Leda
di Botero sdraiata sotto un ci-gno e così grande, come faran-no a fare i traslochi o Daniela se dovesse a rimuovere il suo fratino. Il nostro cammino prose-gue e spunta l'idea di soddisfar-ci con un paio di panini. L'u-nica possibilità è di rivolgerci ad un passante vestito da mura-tore che certamente è del posto e conosce la zona. Con molta cortesia aiutandosi con le brac-cia ed il suo simpatico veneto ci indica l'esistenza di un nego-zio ..però -dice- chiedete prima il prezzo di quanto vi serve per-ché qui è meglio saperlo prima! Per farla breve quattro panini e un po' di companatico ce la ca-viamo con ventiduemila lire. Quando acquistiamo anche un quarto di acqua minerale al co-sto di lire duemila ci viene dato in omaggio il bicchiere di carta. La ferrovia è ancora lonta-na e ci viene suggerita la con-venienza di traghettare il Canal Grande a San Tomà per evitare di andare a piedi fino a Rialto. Raggiungiamo l'imbarcadero dove due gondolieri ci aiutano a prendere posto in una bella gondola. Quando siamo tutti a bordo si parte per attraversare il grande corso d'acqua. In gon-dola in questo momento ci so-no due marinai e dodici perso-ne. Come la mettiamo con i salvagente? Sicuramente in una gondola già così affollata non c'è spazio per quattordici salvagente. Si tratta pur sempre di una navigazione. Perché io devo rispettare le regole che mi impongono i salvagente di una determinata marca e di un pre-ciso modello omologato, men-tre qui navighiamo tutti senza la minima sicurezza? Sono an-che queste 'norme' che vengono dalla Capitaneria? E andiamo avanti. Arri-vati in stazione abbiamo giusto il tempo di andare in testa al treno, salire sull'unica carrozza di prima classe e partire. Man-cano cinque minuti alle ore tre-dici. Cerchiamo e troviamo po-sto in testa alla carrozza, uno di
fronte all'altro, mensolina in mezzo. Ci serviamo il "pranzo" e diamo un'occhiata ai giornali. Intorno a noi c'è gen-te: una signora comincia a tele-fonare anche lei con i polpacci scoperti, ombelico e sua zona in vista ma di un colore visibil-mente diverso da quello dell'a-siatica di questa mattina. Vedo ad un certo punto che Fiore ha un movimento di fastidio e si guarda intorno. Ha ragione: chissà da dove viene l‟aria fredda che ci infastidisce. An-che la signora che continua a telefonare vicino a noi si copre la gambe infreddolite. Stiamo arrivando a Pado-va e sarebbe più confortevole proseguire senza l'aria fredda. Vado a cercare il controllore che apre uno sportello dietro al quale si trovano manopole e spie colorate. Comincia a muovere qualcosa dando segno di non capirci molto: “ Ecco fatto!” Lui va via ma l'aria con-tinua forse un po' più fredda di prima. Siamo a Verona, ho fred-do anch'io. Per fortuna trovo un suo collega il quale con grande premura e cortesia mi dice di aver capito tutto. Va al pannello, lo apre e tocca i bot-toni giusti. Come è piacevole continuare con il calduccio che sopravviene e senza il sibilo di un ventilatore! Bastano pochi momenti e me lo rivedo davan-ti. “Mi scusi -dice- ma alcuni viaggiatori si lamentano che fa un po' caldo.” Non potrebbe aspettare Brescia per rimettere tutto come prima? Non si può e si continua al freddo un viag-gio che a titolo di cronaca è costato 122 euro e 40 pari a lire 236.999 e che sta per finire. Beh.. era necessario che qualcuno andasse a Venezia e stavolta è toccata a me. Ma sono certo che ormai sarà l'ultima ...almeno in treno e in prima classe. Gino - Brescia, 29 Aprile 2003
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 15 >
Da Ham Radio, Agosto 1989, una interessante
analisi sull'accoppiamento antenna/cavo.
Buona lettura, Fabio.
Sistemi di accoppiamento d'antenna
Bill Orr, W6SAI, HR 8-1989
Gamma Match
Quando la banda FM venne resa disponibile,
dopo la guerra, per usi commerciali (parliamo di
US, Regione ITU 2...), venne realizzata una an-
tenna trasmittente VHF con alimentazione fuori-
centro. Modificato per uso radioamatoriale, il
sistema prese il nome di “gamma match”. Il co-
struttore, W3MTE H. Washburn, constatava su
QST 9-1949 che il tutto funzionava molto bene,
permettendogli di ottenere un ROS di
1.75:1; lo schema originale e' rappre-
sentato in Fig. 1.
Molti sperimentatori, tra cui anche me,
hanno rielaborato il circuito di
W3MTE, scoprendo ben presto che,
per ridurre il ROS sotto 2:1 era neces-
sario aggiungere un condensatore in
serie all'asta del gamma (vedi Fig. 2).
Fig. 1
Il gamma match originale descritto
su QST Settembre 1949
Fig. 2
Le dimensioni per il gamma match
come definite inizialmente nei Radio
Handbook
Erano disponibili pochissime informa-
zioni sulla spaziatura ottimale gamma/
antenne, il diametro e la lunghezza
dell'asta; era semplicemente una situa-
zione alla “taglia e prova”; qualche
OM era stato fortunato con una
combinazione ottimale, altri non
riuscivano a far funzionare il siste-
ma. Rapidamente il gamma match
prese la fama di un accoppiamento
complicato e difficile da regolare.
Con il tempo ci si rese conto che,
per il funzionamento corretto, l'a-
sta del gamma match doveva esse-
re di piccolo diametro rispetto
all'elemento radiante e che la spa-
ziatura tra l'asta ed il radiatore do-
veva essere grande rispetto al dia-
Elmer's Corner (Back to the basic)
By I2LQF
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< 16 > La Radiospecola - Giugno 2011 Anno XLVI
metro dell'asta stessa.
Finalmente Harold Tolles, W7ITB realizzò un
programma che poteva calcolare le dimensioni
del gamma per una antenna definita.
Ho messo al lavoro questo programma, scritto in
Basic per Apple II (cioè preistoria informatica,
hi !) per progettare il gamma match per una tre
elementi per i 10m, utilizzando per l'antenna le
misure riportate nel mio libro “Beam Antenna
Hanbook”.
La frequenza di progetto era 28.5 Mhz, utiliz-
zando un radiatore con diametro 1 pollice, ¼ di
pollice il diametro per l'asta del gamma match, 3
pollici la spaziatura tra i due elementi ed un con-
densatore in serie da 100 pF (vedi Fig. 3).
Fig. 3
Dimensioni per il gamma match per i 10m di
W6SAI. Diametro d1=1 pollice, d2= 0.25 pol-
lici. Spaziatura centro a centro = 3 pollici.
L'impedenza al punto di alimen-
tazione era stimata in 18 Ohm e
volevo accoppiarla ad una linea
da 50 Ohm. Inseriti i dati nel pro-
gramma, il risultato fu una lun-
ghezza dell'asta di 22 pollici ed
un condensatore in serie da 180
pF.
Qualcosa non funzionava: i nostri
esperimenti indicavano che il va-
lore del condensatore in serie do-
veva essere circa sei volte la fre-
quenza di lavoro in metri e che
l'asta del gamma match doveva
essere circa 0,04 della lunghezza
d'onda. Per i 10 m questo avrebbe
portato ad un condensatore di cir-
ca 60 pF ed un'asta di circa 16
pollici. A conforto della mia ipo-
tesi, trovai un'antenna commerciale con valori
paragonabili, un'asta di 19 pollici ed un conden-
satore da 45 pF. Non identiche, ma sicuramente
molto più simili che non i valori proposti dal
programma. Evidentemente non erano stati presi
in considerazione alcuni fattori che influenzano
le dimensioni del gamma.
Ho trovato la spiegazione al mistero in una nota
secondaria dell'articolo che descrive la logica di
realizzazione del programma: per W7ITB, se il
punto di alimentazione dell'antenna ha reattanza
capacitiva, sia il valore del condensatore che la
lunghezza dell'asta del gamma possono essere
ridotte. Quindi il problema diventa quello di tro-
vare la variazione dei valori di capacità serie e di
lunghezza dell'asta per il gamma match al varia-
re del valore di reattanza negativa
(capacitiva) dell'elemento radiante.
Variare la reattanza del radiatore
Per una determinata frequenza,
un'antenna può presentare una reat-
tanza positiva o negativa sul suo
punto di alimentazione quando l'an-
tenna e' semplicemente costruita più lunga o più
corta della lunghezza di risonanza; accorciare
l'elemento radiante produce una reattanza nega-
tiva (capacitiva), ciò era quello a cui ero interes-
sato. Ho rilanciato il programma, inserendo va-
lori diversi di reattanza negativa, da j=0 a j=-50
(vedi grafico di Fig.4).
Fig.4
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Anno XLVI La Radiospecola - Giugno 2011 < 17 >
Grafico per determinare la lunghezza del
gamma match
La curva mostra che la capacità in serie è massi-
ma alla risonanza (j=0) e diminuisce da entrambi
i lati fuori risonanza. La lunghezza dell'asta, in-
vece, segue una curva diversa: presenta la lun-
ghezza minore quando l'antenna ha una reattan-
za negativa di -j15.
Un accordatore a gamma match che possa essere
facilmente costruito e tarato richiede un asta più
corta possibile ed un condensatore serie di capa-
cità minima. Ovviamente non è piacevole spor-
gersi in cima ad un traliccio per regolare il gam-
ma match e scoprire che il ponticello di cortocir-
cuito è troppo distante !
In Fig.5 è mostrato il metodo per costruire un
gamma match economico con uno spezzone di
coassiale che funziona da condensatore.
Fig. 5
Condensatore/asta coassiale
per la direttiva 10m. La capa-
cità massima e' circa 55 pF
Nel mio caso un'asta da 22 pol-
lici, regolabile, può funzionare
bene per un'escursione di reat-
tanza da j0 a -j50. Purtroppo,
nell'avvicinarsi dell'elemento
d'antenna alla risonanza, il va-
lore del condensatore sale rapi-
damente ed il meccanismo del
condensatore/asta coassiale non
è più sufficiente. Dal grafico si
deduce che l'antenna commer-
ciale (usata come paragone) sia
stata tagliata espressamente più
corta per dare una reattanza ne-
gativa (circa -j30 ohm) ed otte-
nere un gamma match di misure ragionevoli.
Spaziatura dell'asta
Il mio successivo problema fu quello dell'effetto
sulle dimensioni dell'accordatore della variazio-
ne di distanza elemento-asta. Ho usato il solito
programma di calcolo ed i dati della yagi per i
10m ed i risultati sono in Tab.1. Viene parago-
nata la lunghezza asta con la spaziatura per quat-
tro valori di reattanza d'antenna, j0 (risonanza), -
j15, -j30 e -j50 ohm.
Vari valori di capacità e lunghezza per diver-
se lunghezze di elemento radiante
Valori più alti di spaziatura richiedono una lun-
ghezza inferiore per l'asta, ma un valore maggio-
re di capacità. La lunghezza minima dell'asta si
ha con un valore reattivo tra -j15 e -j30, con una
spaziatura di 3-4 pollici.
Il valore di capacità serie aumenta
con la spaziatura elemento-asta, e
diminuisce con l‟aumentare della
reattanza negativa del radiatore; va-
lori pratici (piccoli) di capacità si
ottengono con reattanza tra -j30 e -
j50. Poiché l'accorciamento del ra-
diatore (a questi livelli) ha un effetto
minimo sulle prestazioni della diret-
tiva, può essere d'aiuto scegliere una lunghezza
che fornisca una reattanza negativa di 30-50
ohm.
Tab. 1