Giovedì 2 Maggio 2013 Anno XLIV - N. 18 · Comune di Sanremo (Imperia), a favore della ditta...

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Anno XLIV - N. 18 Giovedì 2 Maggio 2013 pag. 9 pag. 11 pag. 11 CONDIZIONI DI VENDITA: Ogni fascicolo 3,00. “La vendita è effettuata esclusivamente in Genova presso la Libreria Giuridica- Galleria E. Martino 9.” CONDIZIONI DI ABBONAMENTO: Con decorrenza annuale: Canone globale: 160,00 - Parte I: 40,00 - Parte II: 80,00 - Parte III: 40,00 - Parte IV: 35,00 - Sconto alle librerie: 10% - È esclusa la fatturazione. I Supplementi Straordinari (Leggi finanziarie, Ruolo nominativo S.S.n., ...) non sono compresi nei normali canoni di abbonamento, il singolo prezzo viene stabilito dall’Ufficio di Presidenza; degli atti in essi contenuti ne viene data notizia sul corrispondente fascicolo ordinario. Il costo dei fascicoli arretrati è il doppio del prezzo di copertina. I fascicoli esauriti sono pro- dotti in fotocopia il cui prezzo è di 0,13 per facciata. I fascicoli non recapitati devono essere richiesti entro 30 giorni. CONDIZIONI DI PUBBLICAZIONE E TARIFFE: Tutti gli annunzi e avvisi dei quali si richiede la pubblicazione sul B.U.R.L. devono essere prodotti in originale, redatti in carta da bollo nei casi previsti dal D.p.r. 26.10.1972 n. 642 e s.m., con allegate due fotocopie, firmati dalla persona responsabile che richiede la pubblicazione, con l’indicazione della qualifica o carica sociale. Il costo della pubblicazione è a carico della Regione quando la pubblicazione è prevista da leggi e regolamenti regionali - Alle richieste di pubblicazione onerosa deve essere allegata la ricevuta del versamento sul c/c postale dell’importo dovuto, secondo le TARIFFE vigenti: diritto fisso di intestazione 5,00 - Testo 2,00 per ciascuna linea di scrittura (massimo 65 battute) o frazione, compresa la firma dattiloscritta. Sconto del 10% sui testi anticipati per posta elettronica. TERMINI DI PUBBLICAZIONE: Si pubblica di regola il mercoledì, se coincidente con festività, il primo giorno successivo non festivo. Gli annunzi, avvisi e bandi di concorso da pubblicarsi entro i termini stabiliti devono pervenire alla Redazione del B.U.R.L. Via Fieschi 15 - 16121 Genova, entro le ore 12 dei due mercoledì precedenti 1’uscita del Bollettino, la scadenza indicata deve esse- re di almeno 15 giorni dalla data di pubblicazione, pena la mancata pubblicazione. CONDIZIONI DI PAGAMENTO: Il pagamento degli abbonamenti e delle inserzioni deve avvenire esclusivamente mediante versamento sul c/c postale N.00459164 intestato al Bollettino Ufficiale Regione Liguria, Via Fieschi,15 - 16121 Genova indicando a tergo del certificato di allibramento, la causale del versamento. L’Amministrazione non risponde dei ritardi causati dalla omissione di tale indicazione. Poligrafica Ruggiero s.r.l. - Nucleo Industriale Pianodardine AVELLINO Pubblicazione settimanale - “Poste Italiane S.p.A. - Spedizioni in A.P. - 70% - DBC Avellino - n. 181/2005 PARTE SECONDA Atti di cui all’art. 4 della Legge Regionale 24 Dicembre 2004 n. 32 Direzione, Amministrazione: Tel. 010 54.851 Redazione: Tel. 010 5485663 - 4974 - Fax 010 5485531 Abbonamenti e Spedizioni: Tel. 010 5485363 Internet: www.regione.liguria.it E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] PARTE SECONDA Genova - Via Fieschi 15 SOMMARIO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 376 Procedure di liquidazione delle soppresse Comunità Montane: nulla osta alla cessione di beni. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 377 Centrale regionale di Acquisto. Presa d'atto dello scioglimento del Consorzio e liquidazione all'Agenzia Regionale Sanitaria della somma di euro 699.493,49 a copertura dei costi di produzione 2012. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 378 Indicazioni regionali per l'applicazione al settore della acquacoltura del decreto del Ministro della Salute 3 agosto 2011. REPUBBLICA ITALIANA

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Anno XLIV - N. 18Giovedì 2 Maggio 2013

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CONDIZIONI DI VENDITA: Ogni fascicolo € 3,00. “La vendita è effettuata esclusivamente in Genova presso la Libreria Giuridica-Galleria E. Martino 9.”CONDIZIONI DI ABBONAMENTO: Con decorrenza annuale:Canone globale: € 160,00 - Parte I: € 40,00 - Parte II: € 80,00 - Parte III: € 40,00 - Parte IV: € 35,00 - Sconto alle librerie: 10% - Èesclusa la fatturazione. I Supplementi Straordinari (Leggi finanziarie, Ruolo nominativo S.S.n., ...) non sono compresi nei normalicanoni di abbonamento, il singolo prezzo viene stabilito dall’Ufficio di Presidenza; degli atti in essi contenuti ne viene data notiziasul corrispondente fascicolo ordinario. Il costo dei fascicoli arretrati è il doppio del prezzo di copertina. I fascicoli esauriti sono pro-dotti in fotocopia il cui prezzo è di € 0,13 per facciata. I fascicoli non recapitati devono essere richiesti entro 30 giorni.CONDIZIONI DI PUBBLICAZIONE E TARIFFE: Tutti gli annunzi e avvisi dei quali si richiede la pubblicazione sul B.U.R.L. devonoessere prodotti in originale, redatti in carta da bollo nei casi previsti dal D.p.r. 26.10.1972 n. 642 e s.m., con allegate due fotocopie,firmati dalla persona responsabile che richiede la pubblicazione, con l’indicazione della qualifica o carica sociale. Il costo della pubblicazione è a carico della Regione quando la pubblicazione è prevista da leggi e regolamenti regionali - Alle richieste di pubblicazione onerosa deve essere allegata la ricevuta del versamento sul c/c postale dell’importo dovuto, secondo le TARIFFEvigenti: diritto fisso di intestazione € 5,00 - Testo € 2,00 per ciascuna linea di scrittura (massimo 65 battute) o frazione, compresa lafirma dattiloscritta. Sconto del 10% sui testi anticipati per posta elettronica.TERMINI DI PUBBLICAZIONE: Si pubblica di regola il mercoledì, se coincidente con festività, il primo giorno successivo nonfestivo. Gli annunzi, avvisi e bandi di concorso da pubblicarsi entro i termini stabiliti devono pervenire alla Redazione del B.U.R.L.Via Fieschi 15 - 16121 Genova, entro le ore 12 dei due mercoledì precedenti 1’uscita del Bollettino, la scadenza indicata deve esse-re di almeno 15 giorni dalla data di pubblicazione, pena la mancata pubblicazione.CONDIZIONI DI PAGAMENTO: Il pagamento degli abbonamenti e delle inserzioni deve avvenire esclusivamente mediante versamento sul c/c postale N.00459164 intestato al Bollettino Ufficiale Regione Liguria, Via Fieschi,15 - 16121 Genova indicando atergo del certificato di allibramento, la causale del versamento. L’Amministrazione non risponde dei ritardi causati dalla omissionedi tale indicazione.

Poligrafica Ruggiero s.r.l. - Nucleo Industriale Pianodardine AVELLINOPubblicazione settimanale - “Poste Italiane S.p.A. - Spedizioni in A.P. - 70% - DBC Avellino - n. 181/2005

PARTE SECONDA

Atti di cui all’art. 4 della Legge Regionale 24 Dicembre 2004 n. 32

Direzione, Amministrazione: Tel. 010 54.851Redazione: Tel. 010 5485663 - 4974 - Fax 010 5485531Abbonamenti e Spedizioni: Tel. 010 5485363

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PARTE SECONDA Genova - Via Fieschi 15

SOMMARIO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 376Procedure di liquidazione delle soppresse Comunità Montane: nulla ostaalla cessione di beni.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 377Centrale regionale di Acquisto. Presa d'atto dello scioglimento delConsorzio e liquidazione all'Agenzia Regionale Sanitaria della somma dieuro 699.493,49 a copertura dei costi di produzione 2012.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 378Indicazioni regionali per l'applicazione al settore della acquacoltura deldecreto del Ministro della Salute 3 agosto 2011.

REPUBBLICA ITALIANA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 379Individuazione e riconoscimento del distretto biologico denominato''Biodistretto Val di Vara Valle del Biologico'' ai sensi dell'art. 8 della l.r.n.66/2009.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 381Approvazione Documento di programmazione regionale in materia diinformazione, formazione ed educazione ambientale (INFEA) - quadroprogrammatico di riferimento per triennio 2013-2015.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 383Azione ''Costruiamo insieme una Liguria verde, sicura e per tutti''- approva-zione modalità per la presentazione di progetti da parte dei Centri diEducazione Ambientale del Sistema regionale di educazione ambientale.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 388Piano annuale 2013 per il servizio civile. Legge regionale 11 maggio 2006,n. 11 ''istituzione e disciplina del sistema regionale del servizio civile''.Adempimento previsti dall'art. 8 comma 4). Impegno di € 200.000,00 adA.R.S.S.U..

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 392Recepimento dell'Accordo Stato Regioni del 22.02.2012, per la formazionedei lavoratori ai sensi dell'art. 73, comma 5, del decreto legislativo 81/2008ed approvazione delle relative disposizioni per la realizzazione degli inter-venti formativi.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 403Regolamento 1198/2006 -Interventi nel settore Pesca e Acquacoltura cofi-nanziati dal FEP 2007-2013. Revisione del ''Manuale delle procedure e deiControlli dell'Organismo Intermedio Regione Liguria''.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE21.03.2013 N. 1280Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 mag-gio 2008, n° 117 - della cava di arenaria denominata ''Verezzo Alta'', inComune di Sanremo (Imperia), a favore della ditta Silvestri Silvestro.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE21.03.2013 N. 1281Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 mag-gio 2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata ''Baccan'', in Comune diLorsica (Genova), a favore della ditta L.S.A. S.n.c. di Garbarino Davide & C.

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DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE VALUTAZIONE IMPATTO AMBIEN-TALE 25.03.2013 N. 1294Procedura di verifica screening ex art. 10 l.r. n. 38/98 e s.m.i.. Progetto per larealizzazione di una pista da motocross in loc. Fossa Luea Comune di Ceranesi(GE). Proponente: Ass.ne Sportiva Team DRD Promotor Genova. No VIA conprescrizioni.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 25.03.2013N. 1296Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30.5.2008,n. 117 - della cava di ardesia ''Cerro Fontanelli - Filonetto Del Gatto'', inComune di Moconesi (Ge), a favore della ditta ardesia Casagrande diCasagrande Simone.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 25.03.2013N. 1297Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata ''Pussu du Segnu'', in Comunedi Ne (Genova), a favore della ditta L.E.A.N.I. S.n.c. di Garbarino G.B. & C..

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 25.03.2013N. 1298Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio2008, n. 117 - della cava di marmo denominata ''Sopra la Fontana'', in Comunedi Ne (Genova), a favore della ditta Alloro Giulio.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ISPETTORATO AGRARIO REGIO-NALE 27.03.2013 N. 1299D.lgs.102/2004 e s.m.i. e D.M. n. 1934 del 31.01.2013 di approvazione del P. A.N. per l'anno 2013 - Definizione delle prod. unit. mass. assicurabili nel terr. reg.lig. per le colture soggette a disciplinari e per le colture ornamentali.

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SET-TORE, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 14.03.2013 N. 1312Cancellazione dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle organiz-zazioni di volontariato, dell'Associazione ''Arciconfraternita del Chinotto'', consede in Genova, ai sensi dell'art. 18 l.r. 42/2012.

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SET-TORE, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1313Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promo-zione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione''Organizzazione a sostegno della dislessia Liguria'', sede in Millesimo (SV).

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 3Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SET-TORE, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1315Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promo-zione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione ''LaCompagnia del Barone Rampante'', sede in Borgio Verezzi (SV).

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SET-TORE, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1316Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promo-zione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione ''LaGiostra della fantasia'', sede in Genova.

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SET-TORE, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1317Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promo-zione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione ''CircoloMusicale Risorgimento'', sede in Genova (GE).

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SET-TORE, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1318Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promo-zione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione''Micronido Pratorotondo Don Renzo Ghiglione'', sede in Genova (GE).

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SET-TORE, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1319Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promo-zione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione ''IlGirotondo'', sede in Chiusavecchia (IM).

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ISPETTORATO AGRARIO REGIO-NALE 20.03.2013 N. 1321Art. 8 comma 2 del Regolamento Regionale 29/6/1999 n. 1. Proroga all'epocadella durata dei tagli. Anno 2013.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE AFFARI GIURIDICI ISTITUZIONA-LI 20.03.2013 N. 1322Cancellazione della Polisportiva Dilettantistica Dopolavoro Ferroviario consede in Genova Genova iscritta nel Registro regionale delle persone giuridichedi diritto privato al n. 580.

DECRETO DEL DIRIGENTE ARIA, CLIMA E GESTIONE INTEGRATA DEIRIFIUTI 21.03.2013 N. 1332Accoglimento domande per svolgere attività di tecnico competente in acusti-ca ambientale ai sensi dell'art. 23, comma 7, della legge 447/95.

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 4

DECRETO DEL DIRIGENTE PREVENZIONE, SANITÀ PUBBLICA, FASCEDEBOLI, SICUREZZA ALIMENTARE E SANITÀ ANIMALE 26.03.2013 N.1344L.R. 46/84 e L.R. 38/96 'Tutela sanitaria delle attività sportive. Rilascio autoriz-zazione alla certificazione di idoneità all'attività sportiva agonistica al Dott.Giorgio Musiari.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 28.03.2013N. 1366Autorizzazione permesso di ricerca di marmo rosso levanto in localita'''Stadomelli'' del Comune di Rocchetta di Vara (La Spezia), a favore della dittaRosso Levanto Stadomelli s.r.l..

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 04.04.2013N. 1367Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio2008, n. 117 - della cava di marmo rosa denominata ''Rivarini'', in Comune diPornassio (Imperia), a favore della ditta Gola Francesco.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ECOSISTEMA COSTIERO E CICLODELLE ACQUE 26.03.2013 N. 1368Art. 109 D.Lgs. 152/06. Autorizzazione alla Società AMICO & Co. S.r.l. all'im-mersione in mare di materiale di cava per la realizzazione di un basamento peril riposizionamento di una barca porta presso la darsena tecnica della Fiera diGenova.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ECOSISTEMA COSTIERO E CICLODELLE ACQUE 26.03.2013 N. 1369Autorizzazione ai sensi dell'art. 109 del D.Lgs. n. 152/06 alla Società SimesTigullio S.r.l per il riutilizzo in loco di materiale cementizio derivante dai lavo-ri di ampliamento del porto turistico di Chiavari.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ECOSISTEMA COSTIERO E CICLODELLE ACQUE 02.04.2013 N. 1376Autorizzazione al Comune di Portovenere ai sensi dell'art. 109 D.Lgs. n. 152/06per il posizionamento di corpi morti per l'installazione di strumentazionescientifica presso l'Area Marina Protetta regionale di Portovenere.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 05.04.2013N. 1461Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata ''Chiarino'' in Comune diLorsica (Genova), a favore della ditta Casagrande Armando.

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DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 08.04.2013N. 1462Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata ''Molinetti'', in Comune diTribogna (Genova), a favore della ditta Zerega Andrea.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 05.04.2013N. 1463Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 d.lgs. 30.5.2008, n.117 - della cava di ardesia ''Capriolo Bompe''', nei Comuni di Triora e Molini diTriora (Im), a favore della ditta B.B.R. S.n.c. di Bogliolo, Briatore e Roggeri.

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 11.04.2013N. 1479Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 d.lgs 30 maggio2008, n. 117 - della cava di calcare denominata ''Monte Carlo'', in Comune diCampomorone (Genova), a favore della ditta Grandi Calcestruzzi di Grandi B.& C. s.a.s..

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE AFFARI GIURIDICI ISTITUZIONA-LI 12.04.2013 N. 1483Approvazione elenco dei candidati alla nomina a Revisore dei Conti dellaRegione Liguria.

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE DIREZIONE PIANIFICAZIONEGENERALE E DI BACINO UFFICIO STRUMENTI URBANISTICI DELLAPROVINCIA DI GENOVA 10.04.2013 N. 1633Comune di Bogliasco. Varianti al Piano Regolatore Generale inerenti l'istitu-zione di nuova zona A.T.I. 9 – relativa alla realizzazione di 1 fabbricato resi-denziale in prossimità della strada di collegamento tra Via Adelina e ViaArmanna ai sensi della Legge 17.8.1942 n. 1150 e s.m.i.. Zona vincolata ai sensidel D.Lgs. n. 42/2004 e ricadente nel Sistema del Verde del P.T.C. provinciale.

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE SERVIZIO ENERGIA ARIA E RUMO-RE DELLA PROVINCIA DI GENOVA 19.02.2013 N. 802/16004Autorizzazione Unica alla costruzione ed esercizio della cabina di trasforma-zione primaria 132/15 kV denominata 'Genova Fiera', in comune di Genova inambito portuale, ai sensi del Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e dellaL.R. 16/2008 e ss.mm.ii. Proponente: ENEL Distribuzione SpA – DivisioneInfrastruttura e Reti. Pratica n. EE_9.

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE SETTORE URBANISTICA E DIFESADEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI IMPERIA 13.03.2013 N. H2/296Bacino del torrente Nervia (rio Seusa). Domanda di concessione di derivazio-ne acqua ad uso irriguo. Ditta: Allavena Pierino ed altri. Pratica n. 211.Rinnovo in sanatoria.

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PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE SETTORE URBANISTICA E DIFESADEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI IMPERIA 13.03.2013 N. H2/297Bacino del torrente Bondai. Concessione di derivazione acqua ad uso irriguo.Ditta: Grasso Francesco (C.F. GRS FNC 52L12 I138W) ed altri. Pratica n. 1.

AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE PIANIFICAZIONE E PRO-GRAMMAZIONE TERRITORIALE - SERVIZIO CONCESSIONI ED AUTO-RIZZAZIONI DELLA PROVINCIA DI SAVONA 16.03.2013 N. 1741Rio Boragni - Loalità Lanfranchi - Comune di Magliolo. Nulla Osta realizzazio-ne di nuovo attraversamento in subalveo con elettrodotto MT 15 KV. Soggettoautorizzato: Enel Distribuzione Sp.A..

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE VIABILITA' - DIFESA DELSUOLO PROTEZIONE CIVILE- UFFICIO DEMANIO IDRICO DELLA PRO-VINCIA DELLA SPEZIA 28.03.2013 N. 277Pratica n. 6352. Corso d'acqua: Fiume Magra. Concessione dei terreni appar-tenenti al Demanio Idrico censiti nel NCT di Ameglia al foglio 3 mappali 1191,1192/p, 1194/p e 1195 di complessivi mq. 1982,50 ad uso zona di rispetto costi-tuenti l'attuale argine Biondi - Canini ricompresi tra la proprietà privata e ilnuovo argine (lotto 2) approvato dalla Provincia della Spezia. Ditta: SanLorenzo S.p.A..

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE DIFESA DEL SUOLODELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 12.04.2013 N. 326Pratica n. 6373. Ditta: Condominio Uliveto nella persona dell'Amministratore'Pro-Tempore' Sig. Simone Massari. Autorizzazione ai fini idraulici e demania-li relativa alla posa in opera di una tubazione in attraversamento di un corsod'acqua demaniale per allaccio alla pubblica fognatura, in località Cadimarenel Comune della Spezia.

AUTORITA' DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRAComunicato relativo alla pubblicazione della Delibera di ComitatoIstituzionale n. 15 del 22.11.12, recante 'Aggiornamento del quadro conosciti-vo del PAI, settore geomorfologico. Approvazione di modifiche conseguentiall'evento alluvionale del 25 ottobre 2011 alle seguenti cartografie di cuiall'art.4, comma 1, lettera c) delle NdA del PAI:-Tav. 3 'Carta della pericolosità geomorfologica'-Tav. 6 'Carta del rischio geomorfologico molto elevato ed elevato'Sezioni 233030 'Pontremoli', 233060 'Coloretta', 233070 'Mulazzo', 233090'Sesta Godano Zignago', 233100 'Vezzola', 233110 'Parana', 233120 'Villafrancain Lunigiana', 233130 'Borghetto Vara – Brugnato', 233140 'Beverone –Castiglione Vara', 233150 'Groppo – Calice al Cornoviglio', 248010 'Pignone',248020 'Riccò del Golfo'. Indizione delle opportune forme di pubblicità.'

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 7Anno XLIV - N. 18

DELIBERAZIONE DELL'AUTORITA' DI BACINO INTERREGIONALE DELFIUME MAGRA 22.11.2012 N. 15Aggiornamento del quadro conoscitivo del PAI, settore geomorfologico.Approvazione di modifiche conseguenti all'evento alluvionale del 25 ottobre2011 alle seguenti cartografie di cui all'art. 4, comma 1, lettera c) delle NdAdel PAI:-Tav. 3 'Carta della pericolosità geomorfologica'-Tav. 6 'Carta del rischio geomorfologico molto elevato ed elevato'Sezioni 233030 'Pontremoli', 233060 'Coloretta', 233070 'Mulazzo', 233090'Sesta Godano Zignago', 233100 'Vezzola', 233110 'Parana', 233120 'Villafrancain Lunigiana', 233130 'Borghetto Vara – Brugnato', 233140 'Beverone –Castiglione Vara', 233150 'Groppo – Calice al Cornoviglio', 248010 'Pignone',248020 'Riccò del Golfo'. Indizione delle opportune forme di pubblicità.' pag. 171

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 8

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 9Anno XLIV - N. 18

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 376

Procedure di liquidazione delle soppresse Comunità Montane: nulla osta alla cessione di beni.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA Di rilasciare, per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate, il nulla osta all’attivazione delle procedure necessarie per la cessione dei beni di proprietà delle Comunità montane in liquidazione, sulla base delle proposte formulate dai Commissari liquidatori e meglio specificate in premessa, e le autorizzazioni di seguito indicate:

1. Per la Comunità montana Ponente Savonese in liquidazione, come da nota del Commissario liquidatore sig. Marco Della Corte citata in premessa:

alienazione, a prezzo di mercato e previo esperimento delle procedure di legge, dei seguenti

automezzi e mezzi di proprietà della soppressa Comunità Montana:

MARCA E MODELLO TARGA IMMATRICOLAZIONE FIAT Palio BT705BM Anno 2002 FIAT Panda BH900VZ Anno 2000 FIAT Punto BG215YZ Anno 2000 RENAULT Master BB337YW Anno 1999 FIAT Fiorino AL719YT Anno 1997 KUBOTA miniescavatore mod. KX161-3° 78060 Anno 2007

alienazione, previo esperimento delle procedure di legge, dell’autorimessa interrata di mq 31,

ubicata in Finale Ligure Borgo (SV); trasferimento al Comune di Orco Feglino di diritto di superficie costituito dalla Comunità

Montana su terreno di proprietà privata al fine della realizzazione di un impianto ripetitore di segnali televisivi;

trasferimento al Comune di Laigueglia della proprietà dell’autovettura Nissan Micra, già concessa a titolo di comodato d’uso allo stesso Comune in quanto subentrato alla Comunità montana nella gestione dei Servizi Sociali in forma associata.

2. Per la Comunità montana Argentina Armea in liquidazione, come da nota del Commissario liquidatore sig. Gino Bedini citata in premessa:

- alienazione, previo esperimento delle procedure di legge, delle seguenti attrezzature di proprietà della soppressa Comunità Montana:

Server HP – DL180G6 completo di sistema operativo e MS – SBS Versione 2008 – Data di acquisto 5/10/2009 – proposta di vendita € 1.900,00 Plotter HP Designjet 500PS – Data di acquisto 28/02/2002 – il bene non possiede più alcun valore di inventario – proposta di vendita € 500,00

3. per la Comunità montana Intemelia in liquidazione, come da nota del Commissario liquidatore sig. Gino Bedini citata in premessa:

- alienazione, previo esperimento delle procedure di legge, delle seguenti attrezzature di proprietà della soppressa Comunità Montana:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 10

Plotter/Stampante Grandi Formati – Inkjet – Modello Designjet Z 2100 24 – Anno d’acquisto 2009 – Proposta di vendita € 1.700,00 Retinatrice clipsatrice Mod. FT 14 elettrica accessoriata con n.1 piattaforma di pesatura inox – n.1 scatola di clip di chiusura da 10.000 punti e mt.5.000 di rete di estrusa color rosso – Proposta di vendita € 3.000,00 - cessione in proprietà al Comune di Isolabona dell’automezzo antincendio denominato Land

Rover LD Defender 130 Pick up 4 X 4; - proroga al 31 luglio 2013 del comodato d’uso gratuito dello Scuolabus Mercedes DW935VK al

Comune di Pigna per il servizio trasporto alunni;

4. Per la Comunità montana Del Giovo in liquidazione, come da note del commissario liquidatore dott.ssa Maria Cristina Cavallo citate in premessa:

- Alienazione, previo esperimento delle procedure di legge, della seguente autovettura:

MARCA E MODELLO TARGA IMMATRICOLAZIONE PREZZO

Opel astra Elegance SW Diesel BT797BM 07/02/2002 € 2.400,00/1.500,00

- cessione in proprietà al Comune di Sassello, quale ente capofila dell’ATS n.30, dell’autovettura

dallo stesso detenuta a titolo di comodato d’uso gratuito Fiat Panda Benzina AB226YP;

autorizzazione, ex post, all’alienazione delle seguenti autovetture:

MARCA E MODELLO

TARGA IMMATRICOLAZIONE PREZZO

Suzuki Samurai Top Benzina AV718LT 28/07/1997 € 900,00

Opel Corsa Comfort Diesel BT795BM 07/02/2002 € 1.500,00

5. Per la Comunità montana Val di Vara in liquidazione come da nota del commissario liquidatore dott Pier Luigi Viola citata in premessa:

- trasferimento dei seguenti beni immobili e mobili di proprietà della cessata Comunità montana

all’Amministrazione provinciale della Spezia a fronte dell’assunzione dei mutui indicati nella nota del Commissario liquidatore:

o Mattatoio; o Mieleria; o Cantina di Bolano; o Vivaio; o Orto Botanico Biologico; o Dotazione vivaio (n.2 decespugliatori, trattorino, altra strumentazione); o Tensostrutture; o N.2 autocompattatori per RSU.

- trasferimento, ai Comuni di Follo, Pignone e Borghetto Vara, degli acquedotti irrigui insistenti

sui rispettivi territori;

6. Per la Comunità montana Valli Stura, Orba e Leira in liquidazione, come da nota del Commissario liquidatore, Avv. Bruno Piombo, citata in premessa:

Vendita, previa asta pubblica, del box sito in Campo Ligure, Via Trento, n.1/b, piano S1;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 11Anno XLIV - N. 18

Vendita mediante trattativa privata con il superficiario del terreno gravato da diritto di superficie in favore di Metano Città s.p.a;

Vendita a trattativa privata preceduta da avviso pubblico a manifestare interesse del Biotrituratore miscelatore marca Seko, Mod Sam/5, Tipo 500/150 green, telaio n.01010492, della Trattrice Agricola Fiat Geotech, targa GE003807 e del Rimorchio agricolo Rem RM 25, targa GE00175;

7. Per la Comunità montana Alta Val Bormida in liquidazione, come da nota del Commissario liquidatore, Sig. Marco della Corte, citata in premessa:

Vendita, previo esperimento delle procedure di legge, dell’immobile sito in Millesimo, via Trento e Trieste, n.85, int.1, 2 e 3.

Di disporre la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria e la notifica ai Commissari liquidatori interessati. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in alternativa, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla comunicazione, notifica o pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIO Roberta Rossi

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 377

Centrale regionale di Acquisto. Presa d’atto dello scioglimento del Consorzio e liquidazione all’Agenzia Regionale Sanitaria della somma di euro 699.493,49 a copertura dei costi di produzione 2012.

LA GIUNTA REGIONALE

omissis

DELIBERA 1. di prendere atto dello scioglimento del Consorzio Centrale Regionale di Acquisto, deliberato

all’unanimità dall’Assemblea dei Soci in data 21 dicembre 2012, ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 comma 7 della l.r. 34/2012;

omissis

IL SEGRETARIO

Roberta Rossi

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 378

Indicazioni regionali per l'applicazione al settore della acquacoltura del decreto del Ministro della Salute 3 agosto 2011.

LA GIUNTA REGIONALE VISTO il D. Lgs. 4 agosto 2008, n. 148, "Attuazione della direttiva 2006/88/CE relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d'acquacoltura e ai relativi prodotti, nonchè alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici e alle misure di lotta contro tali malattie” con cui sono stabilite, altresì, le norme di polizia sanitaria che disciplinano l'immissione sul mercato, l'importazione e il transito degli animali d'acquacoltura e dei relativi prodotti;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 12

Visto in particolare l'articolo 4 del suddetto D. Lgs. n.148/2008 che prevede, che ogni impresa di acquacoltura debba essere autorizzata, in conformità a quanto previsto dall'art. 6 del decreto medesimo, relativamente al possesso di determinati requisiti igienico-sanitari; VISTO il D.M. 3 agosto 2011, "Disposizioni per il rilascio dell'autorizzazione sanitaria alle imprese di acquacoltura e degli stabilimenti di lavorazione, ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 4 agosto 2008, n. 148" con cui il Ministro della Salute ha stabilito le modalità di rilascio della autorizzazione sanitaria di cui all'art. 4 del D. Lgs. 148/08, nonchè le procedure a cui le imprese di acquacoltura e gli stabilimenti di lavorazione devono attenersi per ottenere tali autorizzazioni sanitarie; Ritenuto opportuno dare omogenea applicazione a tale provvedimento sul territorio della Regione Liguria; Considerato che, allo scopo, è stato redatto apposito documento recante “Indicazioni regionali per l’applicazione al settore dell’acquacoltura del Decreto del Ministro della Salute 3 Agosto 2011”; Considerato che il documento anzidetto, allegato al presente provvedimento quale parte integrante e necessaria, è stato sottoposto al parere delle AA.SS.LL. e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale; Su proposta dell’Assessore alla Salute, Politiche della Sicurezza dei Cittadini

DELIBERA 1. di approvare, per i motivi indicati in premessa, il documento a titolo “Indicazioni regionali per l’applicazione al settore della acquacoltura del decreto del Ministro della Salute 3 agosto 2011”, che siglato come allegato 1 con i relativi allegati A1, A2, A3, A4, A5, A6 e allegato B" costituisce parte integrante e necessaria del presente provvedimento; 2. di disporre l’integrale pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Liguria al fine di consentire ad ogni interessato di prenderne conoscenza .

Il SEGRETARIO Roberta Rossi

(seguono allegati)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 13Anno XLIV - N. 18

ALLEGATO1 Indicazioni regionali per l’applicazione al settore della acquacoltura

del decreto del Ministro della Salute 3 agosto 2011. Premesse Le presenti indicazioni descrivono le modalità di applicazione del Decreto Ministeriale 3 agosto

2011, inerente il rilascio dell'autorizzazione sanitaria alle imprese di acquacoltura (molluschicoltura compresa) ai sensi degli art.li 4 e 6, comma 1, lettera b) del Decreto legislativo 4 agosto 2008, n. 148, di seguito denominato “Decreto Legislativo”. Valgono le definizioni di cui al Decreto Legislativo ed al Decreto Ministeriale 8 luglio 2010.

Le indicazioni non si applicano agli impianti di cui all’art. 2 comma 2 e all'art. 4, comma 4 del Decreto Legislativo, ed in particolare: a) agli animali acquatici ornamentali tenuti in negozi di animali da compagnia, in laghetti e vasche da giardino, in acquari a scopi commerciali, o presso grossisti se: - non direttamente connessi con il sistema idrico territoriale; - dotati di un sistema di trattamento delle acque reflue idoneo a ridurre ad un livello accettabile il rischio di trasmissione delle malattie agli animali di acquacoltura e selvatici presenti nello stesso bacino idrografico ossia dotati di un idoneo trattamento chimico-fisico delle acque reflue o di collegamento con un efficace impianto di depurazione; b) agli impianti diversi dalle imprese di acquacoltura in cui gli animali acquatici sono tenuti non a scopi di immissione sul mercato; c) ai laghetti di pesca sportiva non direttamente connessi al sistema idrico territoriale; d) alle imprese di acquacoltura che commercializzano animali d'acquacoltura soltanto per il consumo umano, conformemente all'articolo 1, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (CE) n. 853/2004, ossia alla fornitura diretta di piccoli quantitativi di prodotti della pesca, così come da Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano in merito alle linee guida applicative dei Regolamenti 852/2004/CE e 853/2004/CE in materia di igiene degli alimenti (Accordo Rep. N. 253 del 17 dicembre 2009 e Accordo Rep. N. 59 del 29 aprile 2010) e come da Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano Rep. n. 2674 del 16 novembre 2006, relativa alle linee guida sui prodotti della pesca e la nuova regolamentazione comunitaria Autorizzazione

La Regione Liguria per il tramite del Settore Prevenzione, Sanità Pubblica, Fasce Deboli, Sicurezza Alimentare e Sanità Animale del Dipartimento Salute e Servizi Sociali rilascia l’autorizzazione previo parere favorevole del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio alle aziende richiedenti che: a) soddisfino i requisiti di cui agli articoli 9, 10 e 11 del Decreto Legislativo; b) mettano in atto le procedure che consentano loro di dimostrare al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio il pieno rispetto di tali requisiti; c) siano sottoposti al controllo del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio che svolge le funzioni previste all'articolo 51, comma 1 del Decreto Legislativo. Come previsto dall’articolo 6 del Decreto Legislativo, l'autorizzazione non viene rilasciata se l'attività in questione comporta un rischio inaccettabile di propagazione di malattie ad aziende, zone destinate alla molluschicoltura o stock selvatici di animali acquatici situati in prossimità dell'attività in oggetto. Prima di decidere se rifiutare un'autorizzazione, il Servizio Veterinario competente per territorio tiene conto della possibilità di applicare misure di attenuazione del rischio, inclusa la possibilità di spostare l'attività in questione.

I responsabili delle imprese di acquacoltura e degli stabilimenti di lavorazione autorizzati devono presentare tutte le informazioni utili affinché il servizio veterinario della ASL competente per territorio possa verificare il rispetto delle condizioni per l'autorizzazione, incluse le informazioni indicate all'allegato II del Decreto Legislativo.

Gli stabilimenti riconosciuti ai sensi del Regolamento 29 aprile 2004, n. 853 non necessitano di presentare il programma di sorveglianza sanitaria basato sulla valutazione del rischio di cui all’allegato C del D.M. 3 agosto 2011. Tuttavia gli stessi devono tenere una registrazione delle categorie sanitarie delle imprese fornitrici degli animali d’acquacoltura introdotti vivi nello stabilimento e dell’eventuale mortalità anomala riscontrata. Allo scopo di valutare il rischio della struttura stessa, ai sensi del Decreto Legislativo, deve essere tenuto conto anche del sistema di trattamento delle acque reflue esistente.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 14

Gli stabilimenti di lavorazione operanti nel settore dell’acquacoltura oggetto di autorizzazione ai sensi del Decreto Legislativo, ovvero gli stabilimenti riconosciuti ai sensi del Regolamento CE n. 853/2004 che effettuano lavorazione dei prodotti dell’acquacoltura introdotti vivi, in considerazione del D.M. 3 agosto 2011, non necessitano di presentare alcuna istanza di autorizzazione.

Non necessitano altresì di presentare il programma di sorveglianza sanitaria basato sulla valutazione del rischio di cui all’allegato C del D.M. 3 agosto 2011.

Tuttavia gli stessi devono tenere una registrazione delle categorie sanitarie delle imprese fornitrici degli animali d’acquacoltura introdotti vivi nello stabilimento e dell’eventuale mortalità anomala riscontrata. Vengono autorizzati in virtù dei requisiti in loro possesso ai sensi del Regolamento CE n. 853/2004 e della normativa in campo ambientale. Allo scopo di valutare il rischio della struttura stessa, ai sensi del Decreto Legislativo, deve essere tenuto conto anche del sistema di trattamento delle acque reflue esistente. Riceveranno l’autorizzazione ai sensi del Decreto Legislativo, previo accertamento da parte del Servizio veterinario il possesso dei seguenti requisiti specifici:

1. Registro delle movimentazioni in entrata riportante le seguenti informazioni: - Carico : Specie/Taglia o Dimensioni/Quantità - Provenienza: Nome azienda/Codice/Qualifica sanitaria - Mortalità anomala avvenuta durante il trasporto Sono esclusi dalla tenuta di questo registro gli stabilimenti in diretta connessione con un allevamento ai sensi dell’allegato A del D.M. 3 agosto 2011.

2. Procedure di corretta prassi igienica Richiesta della autorizzazione

Il responsabile dell'impresa, o un suo delegato presenta la domanda di autorizzazione sanitaria al Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, utilizzando il fac-simile di modello A1 (integrare con il codice identificativo qualora già registrata) Allega alla domanda:

• Curriculum del laureato qualificato in discipline che si occupano della salute di animali acquatici (art. 3 DM 3/8/2011) con riferimenti alla esperienza professionale degli ultimi 5 anni nel settore ittico;

• Planimetria dell’azienda interessata vistata da un tecnico del settore iscritto all’albo (ing.,arch., geom., etc) corredata di legenda in scala; dovranno essere riportati ove presenti i punti di carico e scarico dell’acqua.

• Eventuali referti analitici pregressi attestanti lo stato sanitario; • Le procedure scritte circa le prassi igieniche che si intendono attuare redatto secondo le

indicazioni contenute nell’allegato A3 e adeguate alla attività dell’impresa; • Il programma di sorveglianza sanitaria basato sulla valutazione del rischio (come da allegati A4

e A5). In caso di variazione dei dati dell’attività produttiva o del nominativo del laureato qualificato o di cessazione della attività ne da comunicazione al servizio della ASL competente tramite il modello Allegati A2. Il responsabile dell’impresa provvede inoltre alla tenuta dei registri di cui all’art.9 del decreto legislativo utilizzando i modelli di cui agli allegati A6 relativi alla propria attività. Programma sorveglianza sanitaria

Il programma di sorveglianza sanitaria basato sulla valutazione del rischio è connesso

all’attribuzione dello stato sanitario alle imprese/aziende di acquacoltura. In fase di prima applicazione l’impresa/azienda non dichiarata indenne (categoria 1) o non

notoriamente infetta (categoria V), in cui siano allevate specie sensibili alle malattie di cui all’allegato IV del Decreto Legislativo, è considerata in via provvisoria di categoria III (stato sanitario indeterminato), secondo quanto previsto dalla circolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali prot. n. DGSA-0023105-P del 22.11.2008.

I programmi di sorveglianza sanitaria basati sul rischio che verranno attivati a livello aziendale a seguito dell’assegnazione della categoria sanitaria, verranno espletati indipendentemente dai programmi di sorveglianza ufficiale effettuati ai fini del riconoscimento / mantenimento dello status di azienda

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 15Anno XLIV - N. 18

indenne, che potranno essere parzialmente integrati ai programmi di sorveglianza previsti dall’art. 8 del Decreto Legislativo. Servizio Veterinario della ASL

Il Servizio Veterinario della ASL competente per territorio, ricevuta la richiesta di autorizzazione, concorda il sopralluogo in azienda per valutare lo stato di applicazione dei requisiti previsti :

la corretta compilazione dei registri; la presenza delle procedure scritte relativamente all’adozione delle buone prassi in materia

d’igiene; l’analisi del rischio, effettuata secondo le indicazioni regionali il programma di sorveglianza sanitaria proposto dall’azienda

Espletato il sopralluogo formula il parere di cui all’art. 4 del D.M. 3/8/2011 e lo comunica a

Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione Sanità Pubblica Fasce Deboli Sicurezza Alimentare e Sanità Animale competente al rilascio allegando anche copia della domanda.

Se il parere è favorevole la struttura regionale rilascia l’autorizzazione. In presenza di difetti non sostanziali il parere può riportare indicazioni scritte circa eventuali misure di adeguamento ritenute necessarie e la relativa tempistica di adeguamento. Nel caso viene rilasciata autorizzazione provvisoria che potrà essere revocata se le prescrizioni non verranno rispettate . Il Servizio veterinario inoltre: a) registra nella Banca Dati la categoria risultante ai sensi dell'articolo 6 del D.M. 8 luglio 2010; b) esegue i controlli ufficiali nelle imprese di acquacoltura e negli stabilimenti di lavorazione autorizzati, ai sensi dell'art. 8 del Decreto Legislativo; d) verifica l'applicazione delle buone prassi igieniche; e) controlla l'aggiornamento del registro aziendale e vi appone data e firma ad ogni verifica, anche nel caso non vengano rilevate infrazioni; f) pianifica ed effettua controlli per il rispetto delle disposizioni delle presenti linee guida Campionamenti I campionamenti vengono effettuati secondo le indicazioni contenute nell’ allegato B Costi Per il rilascio della autorizzazione si applica la voce 134 di cui alla deliberazione G.R. del 29/12/2011 n. 1690.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 16

ALLEGATO A1

RICHIESTA DI REGISTRAZIONE/AUTORIZZAZIONE IMPRESA ACQUACOLTURA

Al Servizio Veterinario

ASL________ Il/la sottoscritto/a (nome e cognome)________________________________________________________________ Residente in ___________________________________________________________________________________ Comune_____________________________________cap__________provincia_____________________________ In qualità di proprietario/rappresentante legale dell’impresa (ragione sociale)________________________________ _____________________________________________________________________________________________ Ubicata in ____________________________________________________________________________________ Comune_____________________________________cap__________provincia_____________________________ Coordinate geografiche__________________________________________________________________________ Cod.fisc./partita IVA____________________________________________________________________________ Registrata con codice____________________________________________________________________________

CHIEDE Che l’impresa denominata_________________________________________________________________________ Con sede legale in_______________________________________________________________________________ Comune__________________________________________cap_________provincia__________________________ Tel_____________________fax_________________________________e mail______________________________ Con le seguenti caratteristiche Gruppo specie presenti: pesci Tipologia allevamento:

bacini in terra vasche cemento/raceway laghetto pesca sportiva gabbie/acque recintate sistemi a ricircolo impianto quarantena impianto ricerca altro

Indirizzo produttivo:

incubatoio grasso consumo umano laghetto pesca sportiva pesci riproduttori vivaio altro

Tipologia acque: dolce salate salmastre Gruppo specie presenti: molluschi Tipologia allevamento:

centro depurazione/spedizione impianto quarantena impianto ricerca molluschicoltura aperta molluschicoltura chiusa zona molluschicoltura altro

Indirizzo produttivo: incubatoio (2) vivaio(3) ingrasso altro (4) Tipologia acque: dolce salate salmastre

(1) Con sistema acque a ricircolo (2) schiuditoio/produzione seme molluschi (3) preingrasso (4) es. affinamento

Gruppo specie presenti: crostacei Tipologia allevamento: bacini a terra laguna/acque recintate sistema chiuso a terra

impianto ricerca impianto quarantena vasche/raceway altro Indirizzo produttivo: incubatoio vivaio ingrasso altro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 17Anno XLIV - N. 18

Tipologia acque: dolce salate salmastre Venga

registrata e attribuito codice aziendale conforme a quanto previsto dalla normativa vigente autorizzata

Al fine della attuazione del programma di sorveglianza individua nella persona del Dr/Drssa________________________________________________________________________________________ Il laureato qualificato in discipline che si occupano della salute degli animali acquatici (art.3 DM 3/8/2011) di cui si allega il curriculum vitae. Si impegna inoltre a comunicare ogni variazione di dati entro il termine di sette giorni. Dichiara di essere consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza dai benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli articoli 75 e 76 D.P.R. 445/2000) e di essere informato , ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 196/2003 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Data________________________ firma _______________________

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 18

ALLEGATO A2

VARIAZIONE DATI/CESSAZIONE ATTIVITA’

Al Servizio veterinario ASL________

Il/la sottoscritto/a (nome e cognome)______________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ Residente in ___________________________________________________________________________________ Comune_____________________________________cap__________provincia_____________________________ In qualità di proprietario/rappresentante legale dell’impresa (ragione sociale)__________________ _______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ Ubicata in _____________________________________________________________________________________ Comune_____________________________________cap__________provincia_____________________________ Coordinate geografiche_____________________________________________________________________________________ Cod.fisc./partita IVA_____________________________________________________________________________ Registrata con codice___________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

COMUNICA

la cessazione della attività a far data da__________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ la variazione dei seguenti dati anagrafici____________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ la variazione delle seguenti caratteristiche ______________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ Dichiara di essere consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza dai benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli articoli 75 e 76 D.P.R. 445/2000) e di essere informato , ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 196/2003 che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Data____________________________ firma

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 19Anno XLIV - N. 18

ALLEGATO A3

Buone prassi in materia di igiene nelle imprese di acquacoltura

La presente fa riferimento anche alla nota del Ministero della Salute a titolo INDICAZIONI PER LE BUONE PRATICHE IGIENICHE (ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 4 agosto 2008, n. 148): omissis… Ogni impianto dev’essere pertanto considerato un’unità produttiva sanitariamente indipendente con propri sistemi di protezione e controllo. I proprietari, i responsabili della gestione, il personale tutto che operano su più impianti della stessa proprietà, eventualmente a livelli sanitari diversi, o inseriti in contesti ambientali distinti o con indirizzo produttivo diversificato, devono essere consapevoli del potenziale rischio che deriva dalla non osservanza degli schemi di protezione e controllo. L’integrità sanitaria di aziende indenni può essere compromessa da incauti comportamenti oppure disattenzioni a vari livelli nei passaggi da un allevamento all’altro……………omissis La diffusione delle malattie è favorita dalla mancanza o inefficace applicazione di idonee misure igieniche che sono alla base di ogni programma di controllo sanitario. Le prassi igieniche possono differire a seconda della attività svolta e di seguito vengono ripresi i principali punti in quanto applicabili da tener conto nella stesura dei programmi di sorveglianza sanitaria in considerazione delle tipologie di allevamenti presenti sul territorio. Allevamenti di pesci di acqua dolce a terra

• Disinfezione: metodologia di esecuzione del lavaggio e disinfezione di impianti e automezzi • Modalità di gestione del carico/scarico dei pesci • Scarico e stoccaggio mangimi • Stoccaggio temporaneo animali morti e loro gestione • Identificazione vasche • Delimitazione dell’impianto con accesso controllato • Dispositivi atti ad impedire la risalita dei pesci selvatici • Derattizzazione • Formazione degli operatori sulle buone pratiche di allevamento e sulle misure di biosicurezza • Applicazione delle buone pratiche di allevamento (ove esistenti)

Allevamenti di pesci in gabbie a mare

• Disinfezione: metodologia di esecuzione del lavaggio e disinfezione di impianti e automezzi • Modalità di gestione movimentazione dei pesci • Scarico e stoccaggio mangimi a terra • Gestione animali morti • Identificazione gabbie • Derattizzazione strutture a terra • Adozione pratiche di controllo uccelli ittiofagi

Molluschicoltura

• prassi del manuale corrette prassi igieniche molluschicoltura in quanto applicabili • Formazione degli operatori sulle buone pratiche di allevamento e sulle misure di biosicurezza

Buone prassi in materia di igiene negli stabilimenti di lavorazione autorizzati

• Procedure di corretta prassi igienica e formazione degli operatori sulle misure di biosicurezza

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 20

ALLEGATO A4 Determinazione livello di rischio di impianti di acquacoltura

(decisione 2008/896/CE) Denominazione impianto____________________________________________________________________________________ Via__________________n°________Comune____________________________provincia_______________________________ Codice allevamento__________________________________________Asl n°________________________________________ Malattie di interesse

SEV NEI KHV ISA Altro____________________________________________________________________________________________ Specie ittiche allevate suscettibili alle malattie sopraelencate ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________

PARTE 1: stima del livello di rischio per ciascuna delle malattie riportate

A) STIMA DELLA PROBABILITA’ DI CONTRARRE LE MALATTIE 1) Attraverso fonte di approvvigionamento idrico (se viene indicata almeno una delle caselle

poste in alto a destra la probabilità è alta altrimenti è bassa) A monte della azienda viene fatto ripopolamento*?

no si ripopolamento

solo con specie sensibili alle patologie indicate della stessa azienda

si ripopolamento con specie sensibili alle patologie sopraindicate proveniente da aziende di categoria 1

Si ripopolamento con specie sensibili alle patologie indicate proveniente da aziende di categoria 2,3,4, o 5

Sono presenti aziende a monte*? no si ma solo aziende

di categoria 1

si presenti aziende anche di categoria 2,3,4, o 5

*Si intende se a monte della propria azienda viene eseguito ripopolamento in acque libere o in altri allevamenti e se si con che specie Risultato : Basso Alto 2) Attraverso movimentazione di animali di acquacoltura gameti compresi (se viene indicata

almeno una delle caselle poste in alto a destra la probabilità è alta altrimenti è bassa) Stato sanitario degli animali D’acquacoltura ( gameti compresi) Introdotti in azienda

nessuna introduzione introduzione solo da

aziende cat. 1 introduzione di

soggetti selvatici dopo un idoneo periodo di quarantena (dec. 946/2008)

introduzione anche da aziende di cat.2,3,4 o 5

Disinfezione dei mezzi di trasporto e relative attrezzature

eseguita in impianti extra aziendali (autolavaggi, macelli etc.)

eseguita fuori del perimetro Aziendale/in prossimità dello Ingresso dell’azienda

eseguita all’interno della Azienda

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 21Anno XLIV - N. 18

Risultato: basso alto B) STIMA DELLA PROBABILITA’ DI DIFFONDERE LE MALATTIE ELENCATE 3) Attraverso effluenti della azienda (se viene indicata almeno una delle caselle poste in alto a

destra la probabilità è alta altrimenti è bassa) Aziende poste a valle nessuna

presenti ma con specie non sensibili alla malattia

presenti aziende con specie sensibili alla malattia

Risultato: basso alto

4) Attraverso la movimentazione in uscita di animali di acquacoltura gameti compresi (se viene indicata almeno una delle caselle poste in alto a destra la probabilità è alta altrimenti è bassa)

Destino degli animali allevati

solo consumo umano ripopolamento nello

stesso Compartimento/zona in cui l’azienda è ubicata

introduzione in laghetti (non connessi a bacino idrico territoriale)

ripopolamento in acque pubbliche all’esterno del compartimento in cui è ubicata l’azienda

introduzione in aziende/laghetti (collegati ad un bacino idrico territoriale) posti fuori dal compartimento in cui è ubicata l’azienda

Risultato : basso alto PARTE 2 : calcolo del livello del rischio dell’azienda STEP A) Probabilità di contrarre la malattia Tramite fonte Approvvigionamento Idrico

Tramite movimentazione Animali gameti compresi

Risultato finale

alta

bassa alta

media alta

bassa

bassa elevata

bassa media

PROBABILITA’ FINALE DI CONTRARRE LA MALATTIA : STEP B) Probabilità di diffondere la malattia Attraverso effluenti dell’azienda

Attraverso movimentazione Animali di acquacoltura gameti compresi

Risultato finale

alta

bassa alta

media alta

bassa

bassa elevata

bassa media

PROBABILITA’ FINALE DI DIFFONDERE LA MALATTIA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 22

STEP C) combinazione delle probabilità degli step A e B Probabilità di contrarre

la malattia Probabilità di diffondere la malattia

BASSA (B) MEDIA (M) ALTA (A) ALTA (A) M A A

MEDIA (M) B M A BASSA (B) B B M

LIVELLO DI RISCHIO FINALE DELL’AZIENDA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 23Anno XLIV - N. 18

ALLEGATO A5

Piano di sorveglianza sanitaria (art.11 D. Lgs 148/2008)

Considerate le caratteristiche strutturali e gestionali dell’azienda_____________________________ ___________________________________cod.allev._______________________descritte nella domanda di autorizzazione in allegato

Considerato che all’azienda è stato attribuito il seguente stato sanitario Malattia cat. __________________________________ _____________ __________________________________ ______________ ___________________________________ ______________ ___________________________________ _______________

Considerato che per le finalità previste dal D. Lgs. 148/2008 la mortalità media annuale osservata in azienda è pari al %_________totale dell’azienda

Note_____________________________________________________________________________________________________ Il/la sottoscritto/a_________________________________________ in qualità di _______________________ ________________________________________________________________________________________________ Propone per la propria azienda di attivare un piano di: sorveglianza passiva con obbligo di immediata notifica dell’insorgenza o della sospetta presenza di un

determinata malattia o di un aumento della mortalità sorveglianza attiva con:

a. Ispezioni regolari effettuate dalla A.C. o di altri servizi sanitari (laureato qualificato) con la frequenza sotto indicata;

b. Esame della popolazione animale d’acquacoltura in azienda per accertare sintomi clinici della presenza della malattia;

c. Prelievo di campioni ad uso diagnostico in caso di sospetta presenza di una delle malattie elencate o in caso di aumento accertato di mortalità durante l’ispezione;

d. Notifica immediata obbligatoria dell’insorgenza o della sospetta presenza di determinate malattie o di un aumento dei casi di mortalità.

sorveglianza mirata (solo per aziende di cat. I,II e IV con presenza di specie sensibili) con:

a. Ispezioni regolari effettuate dalla A.C. o da altri servizi sanitari qualificati per conto delle autorità competenti;

b. Prelievo obbligatorio di campioni di animali di acquacoltura da sottoporre a prove per accertare la presenza di agenti patogeni specifici tramite metodi prestabiliti;

c. Notifica immediata obbligatoria dell’insorgenza o della sopsetta presenza di determinate malattie o di un aumento dei casi di mortalità.

La frequenza delle ispezioni e della vigilanza (ai sensi dell’all. III parte B D.Lgs 148/2008) sarà la seguente:

Frequenza delle ispezioni raccomandata dalla A.C. (art. 8 D.lgs. 148/2008)

_________________________________________________________________________________

Frequenza delle visite per applicazione del programma di sorveglianza sanitaria raccomandata dal laureato qualificato (art.3 comma 3 D.M. 3 agosto 2011) ___________________________________________

Vengono inoltre previste le seguenti disposizioni: ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ Data li ________________________ firma e timbro ____________________________ Firma del veterinario ufficiale per presa visione ____________________________________________

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 24

ALLEGATO A6 Facsimile Registro trasportatori

N ord

Anno Provenienza Pesce/molluschi trasportati

Destinazione Mortalità Note relative al trasporto (es.eventuali ricambi acqua)

G M azienda

Cod.all categoria specie

taglia

quantità azienda Cod.all. Categoria

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 25Anno XLIV - N. 18

Fac simile registro per Laghetto pesca sportiva Anno data

Fornitore Materiale e osservazioni

denominazione Cod.az. documento Materiale Ricevuto

specie

taglia quantità Note (eventuali su stato salute)

Firma

Sorveglianza sanitaria (risultati*) Data Il veterinario ufficiale Data Il veterinario ufficiale Data Il veterinario ufficiale *Campo compilato dal professionista responsabile del programma solo nei laghetti pesca sportiva autorizzati. Il vet.uff.controlla avvenuta registrazione e appone firma Facsimile registro carico/scarico allevamento Carico (prodotti provenienti dalla pesca/raccolta o da altri allevamenti) data Azienda provenienza Cod. aziendale Categoria specie taglia quantità Documento Scarico (prodotti in uscita destinati ad altri allevamenti) data Azienda provenienza Cod. aziendale Categoria specie taglia quantità Documento

Mortalità*

Notizie relative al trasporto**

Sorveglianza sanitaria (risultati)***

Data Il veterinario ufficiale Data Il veterinario ufficiale Data *settore,causa se conosciuta peso prodotti smaltiti ** solo se effettuato con mezzi dell’azienda *** colonna compilata da professionista responsabile del programma; vet uff. appone firma per presa visione

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 26

ALLEGATO B

Procedura per il campionamento

Il campionamento deve essere effettuato ogni volta si rilevi un aumento anomalo della mortalità. Pesci Se non sono presenti episodi di mortalità anomala deve essere effettuato quando le temperature dell’acqua sono inferiori a 14°C per SEV e NEI e superiori a 15°C per KHV Vengono prelevati soggetti:

• Moribondi (a ridosso di griglie) • Morti (solo da poche ore) • Sintomatici • Preferibilmente soggetti giovani/giovanili

Se in azienda sono presenti solo soggetti di grossa taglia (riproduttori) in assenza di soggetti con le caratteristiche di cui sopra deve essere prelevato il liquido ovarico o lo sperma evitando di sacrificare animali adulti sani. Al laboratorio devono pervenire preferibilmente pesci interi soppressi in allevamento confezionati in sacchetti di plastica (eliminare acqua in eccesso o avvolti in carta assorbente) e posti all’interno di contenitori refrigerati (ad es. scatole polistirolo con sufficiente ghiaccio). I campioni devono arrivare al laboratorio entro 48 h al massimo dal prelievo. Molluschi Bivalvi Se non sono presenti episodi di mortalità anomala il campione per Marteilia refringens deve essere effettuato almeno due volte l’anno quando la temperatura dell’acqua è superiore a 17°C. I campioni devono essere raccolti da ogni zona di allevamento registrata/autorizzata e ogni campione deve essere costituito da almeno 150 soggetti possibilmente di taglia commerciale. Devono arrivare refrigerati e mantenuti in tale stato fino all’arrivo al laboratorio entro 24 ore dalla raccolta. In caso di mortalità anomala la voce altro della scheda di accompagnamento dovrà riportare tale evenienza.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 27Anno XLIV - N. 18

SCHEDA ACCOMPAGNAMENTO CAMPIONI

Richiedente Servizio vet. Uff. (nome e cognome vet)_________________________________________________

________________________________________________________________________________________________ responsabile impianto (nome cognome)______________________________________________________

________________________________________________________________________________________________ resp. sorveglianza san. (nome cognome)__________________________________________________

________________________________________________________________________________________________ Regione______________Prov___________ASL_______________________________________________________ tel______________________________________________________________________________________________ Fax________________________________ data prelievo________________________________________________ Luogo prelievo

allevamento acqua dolce laghetto ps Altro___________________________________ Codice azienda__________________________denominazione_____________________________________________ Località_________________________________Comune________________________________________________ Coordinate geografiche_____________________________________________________________________________ Specie allevate____________________________________________________________________________________ Categoria sanitaria_________________________________________________________________________________ Rilievi ispettivi Sintomi riscontrati_________________________________________________________________________________ Sospetto diagnostico_______________________________________________________________________________ Causale prelievo piano monitoraggio sorveglianza sanitaria sorveglianza vero specifica malattia sospetto focolaio conferma focolaio connessione epidemiologica con focolaio controllo ufficiale (art.8 D. Lgs. 148/08) altro_______________________

Dettaglio campioni prelevati soggetti n°______ età/dimensioni*__________________T° acqua_______Vasca/gabbia*______ soggetti n°______ età/dimensioni__________________ T° acqua_______Vasca/gabbia*______ * per MB non necessario data_______________ timbro e firma verbalizzante

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 28

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 379

Individuazione e riconoscimento del distretto biologico denominato "Biodistretto Val di Vara Valle del Biologico" ai sensi dell'art. 8 della l.r. n.66/2009.

LA GIUNTA REGIONALE

VISTA la legge regionale 28 dicembre n. 66 “Disciplina degli interventi per lo sviluppo, la tutela, la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni biologiche liguri”, pubblicata sul BURL n. 24 del 30 dicembre 2009;

ATTESO che ai sensi dell’articolo 8 della citata L.R. n. 66/2009:

1. la Regione promuove e sostiene la costituzione di distretti e comprensori biologici al fine di: a) favorire la coesione e la partecipazione degli attori della filiera biologica di un

ambito territoriale delimitato e omogeneo; b) valorizzare e sostenere produzione, confezionamento, commercializzazione,

distribuzione e promozione dei prodotti biologici; c) favorire lo sviluppo delle produzioni biologiche e delle relative filiere collegate, la

tutela e la preservazione delle tradizioni colturali locali e della biodiversità agricola e naturale;

d) agevolare e semplificare l'applicazione delle norme di certificazione previste dal Regolamento e dalla normativa nazionale;

e) favorire i rapporti commerciali tra i soggetti della filiera; 2. i distretti biologici sono individuati come i sistemi produttivi locali a vocazione agricola

ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’articolo 7 della legge 5 marzo 2001, n. 57) e successive modifiche ed integrazioni, nei quali risulti significativa nell’ambito agricolo: a) la coltivazione, l'allevamento, la trasformazione e la preparazione alimentare ed

industriale di prodotti con il metodo biologico; b) la tutela delle produzioni e delle metodologie colturali, d'allevamento e di

trasformazione tipiche locali; c) l’elevata qualità ambientale del territorio che consenta di perseguire la tutela delle

qualità intrinseche dei prodotti biologici, anche al fine di limitare la contaminazione accidentale da Organismi Geneticamente Modificati (O.G.M.), la conservazione della biodiversità e la tutela del patrimonio naturalistico e paesaggistico.

3. la Giunta regionale approva le apposite linee guida in cui vengono stabiliti requisiti, modalità e criteri per l’individuazione, la costituzione, il riconoscimento ed il funzionamento dei distretti e dei comprensori biologici e l’utilizzo dei termini “distretto biologico” e “comprensorio biologico” o termini derivati.

VISTA la deliberazione della Giunta Regionale n. 1524 del 17 dicembre 2010 con cui è

stato approvato il documento “Linee guida attuative dell’art.8 della legge regionale 28 dicembre 2009 n. 66 ‘Disciplina degli interventi per lo sviluppo, la tutela, la qualificazione e la valorizzazione delle produzioni biologiche liguri’”;

VISTA la documentazione trasmessa dal Comune di Varese Ligure con nota n. 6617 del

09/10/12 e successiva integrazione pervenuta in data 11/02/2013 finalizzata all’individuazione e riconoscimento del distretto biologico denominato “Biodistretto Val di Vara Valle del Biologico” ai sensi dell’art. 8 della l.r. n.66/2009 in cui si rileva:

• che il Comune di Varese Ligure è individuato come soggetto promotore ai sensi della

DGR n. 1524/2010; • che l'ambito territoriale del costituendo distretto comprende i comuni di: Varese Ligure,

Carro, Carrodano, Maissana, Rocchetta Vara, Sesta Godano e Zignago;

VISTO il verbale di istruttoria del 04/03/2013 in cui è stata verificata la conformità tra quanto riportato nella documentazione trasmessa e quanto previsto nelle citate linee guida approvate con DGR n. 1524/2010;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 29Anno XLIV - N. 18

SU PROPOSTA dell’Assessore incaricato all’agricoltura, floricoltura, pesca e acquacoltura;

DELIBERA 1) di individuare e riconoscere ai sensi dell’art. 8 della l.r. n.66/2009 e del punto 1.3 della

deliberazione della Giunta Regionale n. 1524 del 17 dicembre 2010 il distretto biologico denominato “Biodistretto Val di Vara Valle del Biologico” avente come ambito territoriale i comuni di: Varese Ligure, Carro, Carrodano, Maissana, Rocchetta Vara, Sesta Godano, Zignago;

2) di autorizzare il Comune di Varese Ligure quale soggetto promotore ai sensi della DGR n. 1524/2010 ad iniziare le procedure per la costituzione del distretto in conformità a quanto previsto dalla DGR n. 1524/2010;

3) di pubblicare per intero il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria; 4) avverso al presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR, entro 60

giorni o alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla pubblicazione del testo.

IL SEGRETARIO Roberta Rossi

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 381

Approvazione Documento di programmazione regionale in materia di informazione, formazione ed educazione ambientale (INFEA) - quadro programmatico di riferimento per triennio 2013-2015.

LA GIUNTA REGIONALE

Omissis

DELIBERA per i motivi di cui in premessa di: 1. approvare il “Documento di programmazione regionale in materia di informazione, formazione ed

educazione ambientale (INFEA) – quadro programmatico di riferimento per il triennio 2013-2015”, allegato al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

2. disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

Avverso il presente provvedimento e’ possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR , entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

Il SEGRETARIO Roberta Rossi

(allegato omesso)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 383

Azione "Costruiamo insieme una Liguria verde, sicura e per tutti"- approvazione modalità per la presentazione di progetti da parte dei Centri di Educazione Ambientale del Sistema regionale di educazione ambientale.

LA GIUNTA REGIONALE

Omissis

DELIBERA per quanto espresso in premessa,

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 30

1. di approvare le modalità di presentazione progetti per la realizzazione di interventi da parte dei CEA del Sistema regionale di Educazione Ambientale nell’ambito dell’azione Costruiamo insieme una Liguria verde, sicura e per tutti, allegate al presente atto quale parte integrante e sostanziale dello stesso;

2. di pubblicare, per estratto, il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

Avverso il presente provvedimento e’ possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR, entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIO Roberta Rossi

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 388

Piano annuale 2013 per il servizio civile. Legge regionale 11 maggio 2006, n. 11 "istituzione e disciplina del sistema regionale del servizio civile". Adempimento previsti dall'art. 8 comma 4). Impegno di € 200.000,00 ad A.R.S.S.U..

LA GIUNTA REGIONALE RICHIAMATI: • la l.r. 11 maggio 2006, n. 11 e ss.mm. che promuove e sostiene il servizio civile quale importante

risorsa di progresso e partecipazione alla vita attiva della società e quale occasione di crescita e valorizzazione della persona;

• il programma regionale triennale 2011-2013 per il Servizio civile approvato con la Deliberazione del Consiglio regionale n. 25 del 27 settembre 2011;

• la legge regionale 6 dicembre 2012, n. 42 “Testo Unico delle norme sul Terzo Settore” ed in particolare l’art. 28 “Azioni e patti per la valorizzazione ed il sostegno della sussidiarietà orizzontale” e l’art. 30 “Azioni e patti per il sostegno dell’impegno dei privati senza finalità di profitto nell’esercizio della funzione sociale”

• la legge regionale n. 52 del 21/12/2012 “Approvazione del bilancio di previsione della Regione Liguria per l’anno 2013”;

RICHIAMATA altresì la d.g.r. 1557 adottata nella seduta del 16/12/2011 con la quale veniva approvata una convenzione triennale con l’Azienda regionale per i Servizi Scolastici ed Universitari (di seguito A.R.S.S.U) che disciplina le modalità con le quali la predetta Azienda opera un opportuno supporto gestionale per le attività afferenti al servizio civile regionale; DATO ATTO CHE: • con d.g.r. 932 /2012 è stato approvato il piano annuale 2012 per il servizio civile regionale che

prevedeva l’utilizzo di € 140.000,00 di risorse disponibili nel bilancio annuale 2012 per la realizzazione di un progetto regionale/piano di attività da parte degli Enti di servizio civile regionale rivolto ai giovani della fascia di età dai 16 ai 29 anni;

• con d.g.r. 1247/2012, per meglio favorire il radicamento del servizio civile nell’architettura istituzionale collegata alle politiche giovanili, tale proposta è stata inserita nell’Accordo stipulato con lo Stato e denominato “Giovani protagonisti e consapevoli” attraverso l’intervento cod. 3/06 “Strumenti di legalità e cultura per il servizio civile e cittadinanza attiva” rendendo così disponibili ulteriori € 50.000,00;

• con d.g.r. 1705/2012, a seguito di specifica proposta avanzata dalla Conferenza Ligure Enti di Servizio civile (di seguito CLESC), è stato approvato l’avvio di un percorso sperimentale di coprogettazione con gli Enti di servizio civile iscritti all’albo regionale 2^ parte attraverso la stipula di “Patti di sussidiarietà” e che, per tale percorso, sono stati messe a disposizione ulteriori € 40.000,00 giacenti presso A.R.S.S.U. in quanto risorse progetto di servizio civile regionale “INCLUSI TU” non utilizzate;

ATTESO CHE tale percorso sperimentale per poter essere attivato prevedeva:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 31Anno XLIV - N. 18

• la partecipazione ad un procedimento ad evidenza pubblica attraverso la presentazione della manifestazione di interesse alla coprogettazione, che doveva essere inviata da parte degli Enti iscritti all’albo regionale del servizio civile;

• la sottoscrizione, da parte della C.L.E.S.C. del “Patto preliminare al procedimento ad evidenza pubblica per la coprogettazione delle azioni di servizio civile regionale”

DATO ATTO che: • alla manifestazione d’interesse hanno risposto n. 31 enti tra gli aventi diritto e che la C.L.E.S.C. ha

sottoscritto il Patto preliminare in data 15/2/2013; • il 4/3/2013 è stata convocata una prima riunione con tutti gli enti partecipanti per avviare il

percorso sperimentale; C.L.E.S.C. si impegna a organizzare incontri territoriali per facilitare l’aggregazione degli Enti nelle costituende Associazioni Temporanee di Scopo (ATS)

CONSIDERATO che la l.r. 11/2006 stabilisce che la Giunta regionale provveda, annualmente, alla redazione del piano regionale per il Servizio civile attuativo degli indirizzi del programma regionale triennale di cui all’art. 8 comma 1 disciplinando sia i requisiti che le modalità delle attività da mettere in atto per l’anno di riferimento avuto particolare riguardo all’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili; CONSIDERATO altresì che il programma triennale approvato dal Consiglio Regionale prevede, tra gli altri, i seguenti obiettivi strategici:

a. Favorire la diffusione, attraverso azioni concrete, del concetto della risposta non violenza ai conflitti, della solidarietà sociale, dell’integrazione ed inclusione, e della cittadinanza attiva quali elementi fondanti per una società responsabile non racchiusa in una mera ottica meccanicistica ed opportunistica.

b. Favorire metodologie progettuali che rendano chiaro il legame tra la responsabilità personale e la responsabilità sociale della comunità.

c. favorire il radicamento del servizio civile nell’architettura istituzionale collegata alle politiche giovanili, favorendo quindi l’interazione con altri programmi regionali , interregionali ed europei.

ATTESO che il Programma triennale riporta altresì le indicazioni espresse dalla Consulta regionale del Servizio civile delle quali si ritiene opportuno indicare : • la necessità che il Servizio civile regionale contenga nella sua “mission” l’attuazione di

sperimentazioni che sorgano da necessità rilevate sul territorio, sorte anche in modo imprevisto, nonché l’apertura alle idee nuove che, sempre in coerenza con le finalità della legge regionale, nascano in modo spontaneo come risultato dell’attività degli enti di servizio civile nazionale/regionale;

ATTESO altresì che la Consulta Regionale del Servizio civile, nella seduta del 25 marzo 2013 ha espresso l’interesse degli Enti di servizio civile regionale a proseguire per l’anno in corso la programmazione prevista nel piano annuale 2012, così da dare continuità al progetto sperimentale di coprogettazione in essere che risulta molto impegnativo sia dal punto di vista organizzativo che della realizzazione; CONSIDERATO pertanto che per il conseguimento degli obiettivi finalizzati all’attuazione del programma regionale per il 2013 si conferma il seguente Obiettivo operativo : Obiettivo Operativo: “Avvicinare i giovani, della fascia di età dai 16 ai 29 anni rientranti nei target individuati dalla l.r. 11/2006, alla solidarietà sociale attraverso percorsi di Servizio civile in coerenza con le finalità di cui all’art. 1 della l.r. 11/2006 in ambiti funzionali alla partecipazione attiva nella società nelle sue varie espressioni. I percorsi di Servizio civile devono inoltre poter favorire l’arricchimento conoscitivo, culturale e formativo del giovane sì da favorire una sua corretta e proficua collocazione ed un ruolo attivo nel contesto sociale e territoriale di riferimento, favorendo così la coesione sociale dei territori”. Modalità di conseguimento: Continuità dei progetti regionali di servizio civile predisposti dagli ATS con la modalità della coprogettazione. Risorse assegnate € 200.000,00 DATO ATTO che tali risorse vanno ad incrementare le risorse del bilancio per l’anno 2012 già messe a disposizione, ed impegnate a favore di A.R.S.S.U., per la realizzazione di percorso sperimentale di coprogettazione con Enti di servizio civile attraverso la stipula di “Patti di sussidiarietà” ai sensi della L. 241/1990 e ss.mm. art. 11, completi dei piani operativi, dei piani economici e delle modalità

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 32

partecipazione dei giovani e dei criteri di selezione delle domande pervenute e della tempistica per la loro completa realizzazione, che dovranno pervenire al competente servizio regionale entro il 30 aprile 2013; ATTESO che la summenzionata d.g.r. 1705/2012: • fissava nella quota del 15% del totale, il cofinanziamento (inteso anche come valorizzazione delle

risorse umane e strumentali e di rete messi a disposizione) richiesto agli Enti di servizio civile regionale raggruppati in ATS;

• costituiva una cabina di regia regionale composta da Enti coordinatori individuati dall’A.T.S./dagli ATS , un rappresentante della C.L.E.S.C., rappresentanti degli Istituti scolastici coinvolti nei progetti, un rappresentante degli UEPE e dell’USSM qualora vi siano coinvolti giovani soggetti alla restrizione della libertà personale nonché un rappresentante della Regione.

DATO ATTO che: • il Testo Unico delle norme del Terzo Settore, all’art. 30 c. 2, prevede che per accedere al sostegno

istituzionale, l’impegno partecipativo dei privati senza finalità di profitto deve prevedere la messa a disposizione di risorse economiche, organizzative e/o finanziarie proprie e/o autonomamente reperite nella percentuale minima del 30% delle risorse complessive previste per la realizzazione del progetto e che quindi la partecipazione prevista del 15% ha necessità di essere integrata;

• è opportuno integrare la Cabina di Regia con un rappresentante dell’A.R.S.S.U e prevedere che gli ATS individuino un rappresentante degli Enti o un Ente coordinatore;

RITENUTO peraltro opportuno e necessario approvare il Piano annuale 2013, per lo svolgimento del quale sono a disposizione nell’U.P.B.10.105 “Azioni a favore di associazioni ed enti operanti in campo sociale” € 200.000,00 così come di seguito allocate che vengono impegnate, ai sensi della convenzione vigente, a favore di A.R.S.S.U quale ente di supporto tecnico-gestionale-operativo per le attività legate al Servizio civile regionale ed alle politiche giovanili ai sensi della Convenzione approvata con la d.g.r. 1557/2011;

U.P.B. CAPITOLO IMPORTO 10.105“Azioni a favore di associazioni ed enti operanti in campo sociale”

5977 “Trasferimenti ad enti dell’amministrazione locale per l’attuazione di progetti di servizio civile regionale

€ 200.000,00

ATTESO che tali risorse, che verranno trasferite ad A.R.S.S.U. all’avvio delle attività, dovranno essere utilizzate quale contributo compensativo di sostegno dell’Amministrazione regionale finalizzato a permettere l’equilibrio economico/finanziario e l’adeguatezza della gestione delle attività sotto il profilo del raggiungimento degli obiettivi e della sostenibilità del progetto e quindi alla sola copertura dei costi effettivamente sostenuti, nonché alla copertura dei benefici spettanti ai giovani volontari, , la cui liquidazione rimarrà in capo ad A.R.S.S.U., e della quota assicurativa per gli stessi (comprendente l’assicurazione contro gli infortuni, le malattie connesse allo svolgimento dell’attività di servizio civile, nonché la responsabilità verso terzi) così come previsto dal comma 4, art. 9 della l.r. 11/2006, stabilendo quindi che, al termine del progetto, eventuali somme sovrabbondanti rispetto alle necessità di compensazione effettivamente verificatesi dovranno essere restituite all’A.R.S.S.U. in qualità di ente gestore; SU PROPOSTA dell’Assessore incaricato alle Politiche sociali, Terzo Settore, Cooperazione allo sviluppo, Politiche giovanili e pari opportunità:

DELIBERA 1. Di approvare, ai sensi dell’art. 8, comma 4) della l.r. 11/2006, il piano annuale 2013 per il servizio

civile regionale, che integra quanto già approvato dal piano annuale 2012, ed il cui obiettivo operativo è attuativo degli obiettivi strategici di cui al Programma Triennale 2011-2013 per il Servizio Civile approvato con D.C.R. n. 25 del 27/09/2011: Obiettivo operativo: “Avvicinare i giovani, della fascia di età dai 16 ai 29 anni rientranti nei target individuati dalla l.r. 11/2006, alla solidarietà sociale attraverso percorsi di Servizio civile in coerenza con le finalità di

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 33Anno XLIV - N. 18

cui all’art. 1 della l.r. 11/2006 in ambiti funzionali alla partecipazione attiva nella società nelle sue varie espressioni. I percorsi di Servizio civile devono inoltre poter favorire l’arricchimento conoscitivo, culturale e formativo del giovane sì da favorire una sua corretta e proficua collocazione ed un ruolo attivo nel contesto sociale e territoriale di riferimento, favorendo così la coesione sociale dei territori”. Modalità di conseguimento: Continuità dei progetti regionali di servizio civile predisposti dagli ATS con la modalità della coprogettazione Risorse assegnate € 200.000,00

2. di autorizzare la spesa complessiva di € 200.000,00 a favore di A.R.S.S.U. a titolo di finanziamento piano annuale 2013 approvato con il presente provvedimento ;

3. di impegnare, ai sensi del combinato disposto degli articolo 79 della l.r. 42/1977 e 86 comma 5

della l.r. 15/2002, la somma di € 200.000,00 a favore di A.R.S.S.U. con sede in Genova – Via S.Vincenzo, 4., codice fiscale n. 80035730102 imputando la spesa così come di seguito indicato:

U.P.B. CAPITOLO IMPORTO

10.105 5977 “Trasferimenti ad enti dell’amministrazione locale per l’attuazione di progetti di servizio civile regionale

€ 200.000,00

4. Di trasferire la somma di € 200.000,00 e provvedere così alla liquidazione a carico dell’impegno

così come sopra assunto ai sensi del combinato disposto dell’art. 83 della l.r. n. 42/77 e ss.mm.ii. e art. 86, comma 5 della l.r. n. 15/2002 all’avvio delle attività previste dai progetti presentati dai costituendi ATS ;

5. di prevedere l’impegno partecipativo degli ATS nella percentuale minima del 30% (inteso anche

come valorizzazione delle risorse umane e strumentali e di rete messi a disposizione) delle risorse complessive previste per la realizzazione del progetto;

6. di prevedere l’integrazione della Cabina di regia con un rappresentante di A.R.S.S.U. e che gli ATS

individuino un rappresentante degli Enti o un ente coordinatore; 7. di prevedere l’invio del progetto/dei progetti entro e non oltre il 30 aprile 2013 da parte degli ATS,

completi dei piani operativi, dei piani economici e delle modalità di partecipazione dei giovani e dei criteri di selezione delle domande pervenute e della tempistica per la loro completa realizzazione;

8. di fare obbligo agli enti degli ATS di assicurare i giovani che verranno avviati al servizio alla stipula

dell’assicurazione così come previsto dal comma 4, art. 9 della l.r. 11/2006 ,comprendente l’assicurazione contro gli infortuni, le malattie connesse allo svolgimento dell’attività di servizio civile, nonché la responsabilità verso terzi e di stabilire che tali costi entreranno nel piano economico dei progetti;

9. di prevedere la conclusione delle attività previste dai progetti entro il 30 giugno 2014; 10. di pubblicare integralmente il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria

e sul sito web della Regione Liguria Di informare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso

Il SEGRETARIO Roberta Rossi

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 34

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 392

Recepimento dell'Accordo Stato Regioni del 22.02.2012, per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'art. 73, comma 5, del decreto legislativo 81/2008 ed approvazione delle relative disposizioni per la realizzazione degli interventi formativi.

LA GIUNTA REGIONALE VISTO il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 (Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro);

a) PREMESSO che:

• l’articolo 73 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 in particolare al comma 5, dispone che, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, siano individuate le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formativi, la durata , gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione;

• nella seduta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le

Province Autonome di Trento e Bolzano del 22 febbraio 2012 è stato sancito l’Accordo tra il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il Ministero della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, rep. atti n 53 CSR, concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formativi, la durata , gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione ai sensi dell’articolo 73, comma 5, del citato d.lgs. 81/2008, di seguito denominato Accordo;

CONSIDERATO che al punto 1 dell’allegato A dell’Accordo è previsto che possano svolgere l’attività formativa di cui trattasi anche soggetti operanti nel settore della formazione professionale accreditati in conformità al modello di accreditamento definito in ogni Regione e Provincia autonoma, ai sensi dell’Intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni in data 20 marzo 2008 e pubblicata sulla G.U. del 23 gennaio 2009, purché dimostrino di possedere i requisiti minimi previsti in allegato I dell’Accordo stesso; CONSIDERATO altresì che i soggetti formativi dovranno avvalersi di docenti in possesso dei requisiti indicati al punto 2 del ridetto Accordo;

CONSIDERATA quindi la necessità di definire, in ambito regionale, gli aspetti organizzativi e procedurali ai fini dell’avvio dei corsi di formazione ai sensi dell’articolo 73, comma 5, del d.lgs. 81/2008 e s.m.i., in coerenza con quanto stabilito dal suddetto Accordo; RITENUTO pertanto definire, d’intesa tra il Settore Politiche del lavoro e delle migrazioni, il Settore Sistema regionale della formazione ed il Settore Prevenzione, sanità pubblica, fasce deboli, sicurezza alimentare e sanità animale, le disposizioni regionali per la realizzazione dei corsi di formazione teorico-pratica destinata a lavoratori incaricati delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari, ai sensi dell’articolo 73 comma 5, del d.lgs. 81/2008 e s.m.i., allegate al presente atto quale parte integrante e necessaria (Allegato A); VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2003, n.195 “Modifiche ed integrazioni al d.lgs. 19 settembre 1994, n.626, per l’individuazione delle capacità professionali richieste agli addetti e ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori, a norma dell’articolo 21 della l. 1 marzo 2002, n.39”; VISTA la legge regionale 11 maggio 2009, n.18 (Sistema educativo regionale di istruzione, formazione e orientamento) ed in particolare l’articolo 75 relativo all’accreditamento degli organismi a livello regionale;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 35Anno XLIV - N. 18

VISTO altresì l’articolo 76 della citata l.r. 18/2009 che prevede la possibilità per gli organismi non accreditati a livello regionale di richiedere alle province competenti per territorio il riconoscimento dello svolgimento di attività formative ai fini dell’attribuzione dell’attestazione finale, purché l’attività sia conforme agli obiettivi e alle priorità del Piano triennale di cui all’articolo 56 della stessa legge; VISTA la deliberazione della Giunta regionale 22 gennaio 2010 n. 28, con la quale è stato approvato il modello di accreditamento degli organismi di formazione ed orientamento della Regione Liguria e delle modalità operative per l’applicazione dello stesso;

VISTA la d.G.R. 14 settembre 2012 n. 1101 avente ad oggetto “Recepimento dell’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 e delle relative linee applicative del 25/7/2012 ai sensi dell’art. 34, commi 2 e 3, del d.lgs 81/2008 ed approvazione delle disposizioni per la realizzazione dei relativi corsi formativi”; PRESO ATTO che tutti i suddetti soggetti formativi, sia quelli accreditati a livello regionale sia quelli rientranti nell’ambito del sopracitato articolo 76 della l.r. 18/2009, devono dimostrare di possedere i requisiti minimi previsti nell’allegato I dell’Accordo e di avvalersi di docenti in possesso dei requisiti indicati al punto 2 dell’Accordo stesso;

PRESO ATTO che, con decreto del Direttore generale del Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell’Occupazione 28 dicembre 2006 n.563, così come modificato dal successivo decreto del Direttore generale del Dipartimento Istruzione, Formazione, Lavoro e Sport 25 gennaio 2011 n.15, è già stata affidata ad Agenzia Liguria Lavoro l’istruttoria per la valutazione del possesso dei requisiti richiesti per lo svolgimento delle attività formative destinate agli RSPP e ASPP di cui al citato d.lgs. 195/2003; PRESO altresì ATTO che, con d.G.R. 1101/2012, è stata affidata ad Agenzia Liguria Lavoro anche l’istruttoria per la valutazione del possesso dei requisiti richiesti per lo svolgimento delle attività formative destinate ai datori di lavoro che intendano svolgere direttamente i compiti di prevenzione e protezione dai rischi ai sensi dell’articolo 34 del d.lgs. 81/2008; CONSIDERATA adeguata l’esperienza acquisita da Agenzia Liguria Lavoro nelle attività di istruttoria delle domande finora pervenute; RITENUTO quindi opportuno affidare ad Agenzia Liguria lavoro l’istruttoria per la verifica dei requisiti richiesti ai soggetti formativi per la realizzazione dei corsi di formazione teorico-pratica destinata a lavoratori incaricati delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari, ai sensi dell’articolo 73, comma 5, del d.lgs. 81/2008 e s.m.i., secondo le modalità indicate nelle disposizioni regionali di cui all’allegato A del presente atto; SENTITO il Comitato regionale di coordinamento ex art. 7 del decreto legislativo 81/2008; SU PROPOSTA dell’Assessore alle Politiche Attive del Lavoro e Occupazione, Politiche dell’Immigrazione, Trasporti Giovanni Enrico Vesco, dell’Assessore Risorse finanziarie e Controlli, Patrimonio e Amministrazione generale, Istruzione, Formazione, Università, Sergio Rossetti e dell’Assessore alla Salute, Politiche della sicurezza dei cittadini Claudio Montaldo DELIBERA per le motivazioni indicate in premessa: 1. di recepire i contenuti dell’Accordo sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti

tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 22 febbraio 2012, rep. atti n. 53, concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formativi, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione ai sensi dell’articolo 73, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81,

2. di approvare le disposizioni regionali per la realizzazione degli interventi formativi per

l’utilizzo delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, ai sensi dell’articolo 73, comma 5, del d.lgs. 81/2008 e s.m.i., allegate al presente atto quale parte integrante e necessaria;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 36

3. di affidare ad Agenzia Liguria Lavoro l’istruttoria per la verifica dei requisiti richiesti, da

effettuarsi sulla base del citato Accordo del 22 febbraio 2012, dei soggetti formativi per la realizzazione dei corsi di formazione teorico-pratica destinata a lavoratori incaricati delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari, ai sensi dell’articolo 73 comma 5, del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.;

4. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL SEGRETARIO

Roberta Rossi (allegato omesso)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 05.04.2013 N. 403 Regolamento 1198/2006 - Interventi nel settore Pesca e Acquacoltura cofinanziati dal FEP 2007-2013. Revisione del "Manuale delle procedure e dei Controlli dell'Organismo Intermedio Regione Liguria".

LA GIUNTA REGIONALE

Visti: - il Regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio del 27 luglio 2006, relativo al Fondo

Europeo per la Pesca per il periodo di programmazione 2007-2013; - il Regolamento (CE) 498/2007 della Commissione del 26 marzo 2007, recante modalità

di applicazione del Reg. (CE) 1198/2006 del Consiglio relativo al Fondo Europeo per la pesca;

- il Programma Strategico Nazionale che descrive gli aspetti della politica comune della pesca e che individua le priorità, gli obiettivi e le risorse finanziarie pubbliche ritenute necessarie per l’attuazione del programma stesso;

- l’Accordo Multiregionale per l’attuazione degli interventi cofinanziati dal FEP nell’ambito del Programma Operativo 2007-2013, stipulato tra Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura - e le Regioni, che identifica, tra l’altro, le funzioni delegate agli Organismi Intermedi dall’Autorità di gestione e dall’Autorità di certificazione;

- la convenzione tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura - e la Regione Liguria, in conformità a quanto previsto dall’art.38 del Reg. (CE) n.498/2007, sottoscritta da quest’ultima in data 12.02.2010 (schema convenzione approvato dalla Giunta Regionale con DGR n. 237 del 09.02.2010), che precisa i compiti, le funzioni e le responsabilità di gestione e certificazione specifiche degli Organismi Intermedi;

Richiamati: - il Programma Operativo nazionale relativo all’intervento comunitario del Fondo

Europeo per la pesca in Italia nel periodo di programmazione 2007-2013, approvato con Decisione della Commissione Europea C(2013) 119 del 17 gennaio 2013 (recante modifica della decisione C(2007) 6792, del 19 dicembre 2007 quale modificata dalla decisione C(2010) 7914 dell’11 novembre 2010), ed in particolare il capitolo 8 “Disposizioni di esecuzione” secondo il quale gli Organismi Intermedi sono tenuti ad adottare i propri Manuali delle procedure, soggetti in ogni caso a validazione da parte dell’Autorità di Gestione;

- il “Manuale delle procedure e dei controlli dell'Autorità di Gestione”, approvato con Decreto Ministeriale n. 13 del 21.04.2010;

- il “Manuale delle procedure e dei controlli dell'Organismo intermedio Regione Liguria”, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1357 del 19.11.2010;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 37Anno XLIV - N. 18

Considerato che: 1. il Manuale della Regione Liguria (DGR 1357/2010) prevede al paragrafo 1.3 le

modalità di revisione per tenere conto: - delle modifiche e/o integrazioni della normativa applicabile ovvero degli

orientamenti e Linee Guida da parte di Organismi Comunitari e/o nazionali e dall'AdG nazionale;

- dei mutamenti dell’assetto organizzativo, dei sistemi informativi, dei processi operativi ed in generale del contesto operativo di riferimento del Programma Operativo;

- delle indicazioni espresse dalle autorità centrali (Autorità di Gestione, Autorità di Certificazione ed Autorità di Audit);

- degli sviluppi e delle evoluzioni delle metodologie da adottare nello svolgimento delle attività del Referente regionale dell’Autorità di Gestione, delineati sulla base delle esperienze progressivamente maturate;

2. è necessario provvedere alla revisione e aggiornamento del “Manuale delle procedure e dei controlli dell'Organismo intermedio Regione Liguria” per tenere conto dei suddetti aspetti;

3. il testo del nuovo manuale è stato preliminarmente sottoposto all’attenzione dell’Autorità di Gestione, che si è pronunciata favorevolmente via posta elettronica in data 19/10/2012;

Atteso che il presente Manuale delle procedure e dei controlli, ai sensi del citato

Programma operativo nazionale, successivamente all’approvazione da parte della Giunta regionale verrà inviato all’Autorità di Gestione per la sua validazione e, pertanto, entrerà in vigore alla data di validazione medesima;

Ritenuto, pertanto, di dover approvare la revisione del “Manuale delle Procedure e dei Controlli dell’Organismo Intermedio Regione Liguria” che illustra le procedure adottate della Regione Liguria relativamente al Programma Operativo per il Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 2007-2013; su proposta dell’Assessore incaricato all’Agricoltura, Floricoltura, Pesca ed Acquacoltura,

DELIBERA - di approvare, per i motivi in premessa indicati, la revisione del “Manuale delle Procedure e

dei Controlli dell’Organismo Intermedio Regione Liguria”, allegato al presente atto quale parte integrante e necessario, che illustra le procedure adottate della Regione Liguria relativamente al Programma Operativo per il Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 2007-2013;

- di prendere atto che il Manuale delle procedure entrerà in vigore alla data di validazione da

parte dell’Autorità di Gestione nazionale; - di disporre la pubblicazione integrale del presente provvedimento, comprensivo di allegato,

sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria e sul sito Web della Regione Liguria.

IL SEGRETARIO Roberta Rossi

(segue allegato)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 38

MANUALE DELLE PROCEDURE E DEI CONTROLLI

DELL'ORGANISMO INTERMEDIO "REGIONE LIGURIA"

Revisione Data di emissione Redazione Numero e Data atto di approvazione

0 16 Settembre 2010

Dip. Agricoltura, Turismo e Cultura – Ufficio Produzioni

Agroalimentari

Deliberazione Giunta regionale n. 1357 del

19.11.2010

1 22 marzo 2013

Dip. Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura –

Settore Politiche Agricole e della Pesca

Deliberazione Giunta regionale n. 403 del

27/03/2013

PROGRAMMA OPERATIVO FEP 2007/2013

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 39Anno XLIV - N. 18

GRIGLIA DELLE REVISIONI DEL MANUALE

Rev. Data Parti revisionate

0 20.10.2010 Prima emissione

1 22.03.2013 Capitoli 1, 2 e 3; Paragrafi 4.1.1, 4.1.2, 4.1.3, 4.1.4 Capitolo 6 Paragrafo 8.1, 8.3 Capitolo 9 Paragrafo 12.2 Capitolo 16 - allegato 16.3

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 40

1. INTRODUZIONE ................................................................................................................................

1.1 Scopo del documento ..................................................................................................................

1.2 Campo di applicazione.................................................................................................................

1.3 Gestione del documento..............................................................................................................

1.4 Normativa di riferimento ..............................................................................................................

1.5 Acrononimi e definizioni ..............................................................................................................

1.6 Cenni sul Programma Operativo FEP.........................................................................................

1.7 Funzioni delegate dall'AdG del Programma Operativo FEP agli "Organismi Intermedi": Accordo Multiregionale e Convenzione .................................................................................................

2. STRUTTURE COINVOLTE NELLA GESTIONE DELLE MISURE FEP A GESTIONE REGIONALE ..................................................................................................................................................

2.1 Autorità di gestione: descrizione, funzioni ed organigramma .................................................

3. SISTEMA ITALIANO DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA – SIPA .....................................

4. PROCEDURE DI GESTIONE.............................................................................................................

4.1 Misure a regia................................................................................................................................ 4.1.1 Predisposizione dei bandi....................................................................................................... 4.1.2 Presentazione della domanda ................................................................................................ 4.1.3 Procedimento amministrativo ................................................................................................. 4.1.4 Trattamento delle domande di rimborso ai beneficiari (erogazione dei contributi ai beneficiari) .............................................................................................................................................. 4.1.5 Ricorsi ..................................................................................................................................... 4.1.6 Codice CUP ............................................................................................................................

4.2 Misure a titolarità ..........................................................................................................................

5. ASSI PRIORITARI DEL PO FEP .......................................................................................................

6. L'AMMISSIBILITA' DELLE SPESE ...................................................................................................

7. DISPOSIZIONE E PROCEDURE IN MATERIA DI APPALTI PUBBLICI, AIUTI DI STATO, PARI OPPORTUNITA’ E NORME AMBIENTALI ...................................................................................................

7.1 Provvedimenti previsti per assicurare il rispetto delle norme applicabili, per esempio, controlli relativi alle gestione, verifiche, audit.......................................................................................

8. ORGANIZZAZIONE DEI CONTROLLI SULLE OPERAZIONI ..........................................................

8.1 Controlli di primo livello...............................................................................................................

8.2 Controlli Ex Post...........................................................................................................................

8.3 Analisi dei rischi ed estrazione del campione ...........................................................................

9. PISTE DI CONTROLLO.....................................................................................................................

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 41Anno XLIV - N. 18

10. GESTIONE IRREGOLARITA’ E RECUPERI.....................................................................................

10.1 Generalità ......................................................................................................................................

10.2 Definizioni......................................................................................................................................

10.3 Istruzioni relative alla segnalazione e alla rettifica delle irregolarità nonché alla registrazione del debito e ai recuperi dei pagamenti non dovuti ........................................................

10.4 La registrazione delle informazioni.............................................................................................

10.5 Rettifiche e recuperi .....................................................................................................................

10.6 Procedimento della Corte dei Conti............................................................................................

10.7 Descrizione della procedura........................................................................................................

10.8 Procedura di recupero .................................................................................................................

10.9 Registro dei debitori.....................................................................................................................

11. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ........................

11.1 Disposizioni in materia di conservazione della documentazione da parte dei beneficiari....

11.2 Modalità e tempistica per la conservazione della documentazione ........................................

12. SCAMBIO DI INFORMAZIONI CON L’AUTORITA’ DI CERTIFICAZIONE E L’AUTORITA’ DI AUDIT ………………………………………………………………………………………………………………57

12.1 Scambio di informazioni con il referente regionale dell’Autorità di Certificazione (RAdC) ..

12.2 Scambio di informazioni con l’Autorità di Audit........................................................................

13. INFORMAZIONE E PUBBLICITA’.....................................................................................................

13.1 Quadro di riferimento normativo.................................................................................................

13.2 Obblighi dei beneficiari finali.......................................................................................................

13.3 Cartellonistica e loghi ..................................................................................................................

14. VERIFICA DELLE FUNZIONI DELEGATE ALL’ORGANISMO INTERMEDIO ................................

15. NON CONFORMITÀ E AZIONI CORRETTIVE..................................................................................

16. ALLEGATI..........................................................................................................................................

16.1 ALLEGATO 1 - DICHIARAZIONE DELLE SPESE AMMISSIBILI PER ASSI ..............................

16.2 ALLEGATO 2 – ATTESTAZIONE DEL REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE SULLA DICHIARAZIONE DI SPESA ........................................................................................................

16.3 ALLEGATO 3 – MODULISTICA OPERAZIONI A REGIA.............................................................

16.4 ALLEGATO 4 – ATTESTAZIONE ANNUALE DEGLI OI ..............................................................

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 42

1. INTRODUZIONE 1.1 Scopo del documento

Nell’ambito del Programma Operativo dell’intervento comunitario del Fondo Europeo per la Pesca (FEP) in Italia per il periodo di programmazione 2007-2013, approvato dalla Commissione con decisione C(2013) 119 del 17 gennaio 2013 (recante modifica della decisione C(2007) 6792, del 19 dicembre 2007 quale modificata dalla decisione C(2010) 7914 dell’11 novembre 2010), la Regione Liguria è stata designata, dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura (Autorità di Gestione), “Organismo Intermedio” (di seguito anche OI) ai sensi dell’art.58, par. 2, del Regolamento (CE) n. 1198/2006. Fermo restando che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura), in qualità di Autorità di Gestione (AdG), è responsabile della gestione e attuazione del suddetto Programma Operativo FEP, i compiti, le funzioni e le responsabilità di gestione e certificazione specifiche degli Organismi Intermedi, sono stati definiti nell’Accordo Multiregionale (A.M.) del 18 Settembre 2008 ed ulteriormente dettagliati nello schema di Convenzione sottoscritto dal MIPAAF e dalla Regione Liguria (in conformità a quanto previsto dall’art.38 del Reg. (CE) n.498/2007) in data 12.02.2010 (schema convenzione approvata dalla Giunta Regionale con DGR n. 237 del 09.02.2010). Sulla base del “Manuale delle procedure e dei controlli dell'Autorità di Gestione”, approvato con decreto ministeriale n. 13 del 21.04.2010, la Regione Liguria in qualità di Organismo Intermedio ha redatto il proprio manuale, in ottemperanza dell'articolo 3 comma 2 della succitata convenzione riportato di seguito: "Fermo restando che l’AdG è giuridicamente e finanziariamente responsabile nei confronti della Commissione Europea, allo stesso modo l’OI è giuridicamente e finanziariamente responsabile nei confronti dell’AdG dell'efficiente e corretta gestione ed esecuzione delle funzioni delegate. Le funzioni descritte sono svolte secondo le modalità e tempistica indicate nel “manuale delle procedure e dei controlli” dell’OI, redatto conformemente al manuale dell’AdG anteriormente alla presentazione della prima dichiarazione di spesa."

1.2 Campo di applicazione

1.3 Gestione del documento

L’adozione del presente documento prevede le seguenti fasi: - redazione: predisposizione del documento ad opera del Dipartimento Agricoltura,

Turismo e Cultura - Ufficio Produzioni Agroalimentari; - approvazione: approvazione definitiva da parte della Giunta Regionale attraverso

idoneo atto collegiale;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 43Anno XLIV - N. 18

- comunicazione all'Autorità di Gestione: trasmissione all'Autorità di Gestione nazionale per la successiva validazione di conformità;

- pubblicazione: pubblicazione del manuale e della relativa deliberazione di approvazione sul Bollettino della Regione Liguria (BURL) e sul sito ufficiale della Regione Liguria. La data di pubblicazione coincide con la data di entrata in vigore del documento stesso.

Per ogni modifica ed aggiornamento del manuale viene seguito il medesimo iter seguito in prima emissione e tutte le varie eventuali copie sono conservate presso il Settore Politiche Agricole e della Pesca. La copertina del documento riporta il numero della versione e la data di entrata in vigore dell’aggiornamento. Il processo di revisione ed eventuale aggiornamento del Manuale viene svolto con frequenza indicativamente annuale, e tiene conto: - delle modifiche e/o integrazioni della normativa applicabile ovvero degli orientamenti e

Linee Guida da parte di Organismi Comunitari e/o nazionali e dall'AdG nazionale; - dei mutamenti dell’assetto organizzativo, dei sistemi informativi, dei processi operativi ed in

generale del contesto operativo di riferimento del Programma Operativo; - delle indicazioni espresse dalle autorità centrali (Autorità di Gestione, Autorità di

Certificazione ed Autorità di Audit); - degli sviluppi e delle evoluzioni delle metodologie da adottare nello svolgimento delle

attività del Referente regionale dell’Autorità di Gestione, delineati sulla base delle esperienze progressivamente maturate.

Il Referente regionale dell’Autorità di Gestione, d’intesa con il Referente dell’Autorità di Certificazione, l'Autorità di Gestione nazionale, l’Autorità di Certificazione e l’Autorità di Audit, a fronte di specifiche ed urgenti esigenze può provvedere ad un aggiornamento straordinario del Manuale, da intendersi come aggiornamento che non rientra nel periodico processo di revisione annuale. Il Settore Politiche Agricole e della Pesca è responsabile della trasmissione del manuale e delle sue successive revisioni all'Autorità di Gestione nazionale ed è reso disponibile al pubblico attraverso il proprio sito internet. 1.4 Normativa di riferimento

Regolamenti e documenti comunitari: FEP

- Reg. (CE) 1198/2006, relativo al Fondo Europeo per la Pesca; - Reg. (CE) 498/2007, recante modalità di applicazione del Regolamento (CE) n.

1198/2006; - il Reg. (CE) n. 1249 della Commissione del 22 dicembre 2010 che modifica il Reg.

(CE) n. 498/2007 recante modalità di applicazione del Reg. (CE) n. 1198/2006 del Consiglio relativo al Fondo Europeo per la pesca;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 44

- Vademecum della Commissione Europea del 26 marzo 2007; - Reg. (CE) n. 2035/2005 della Commissione del 12 dicembre 2005 che modifica il

Reg. (CE) 1681/1994, relativo alle irregolarità e al recupero delle somme indebitamente pagate nell’ambito del finanziamento delle politiche strutturali nonché all’organizzazione di un sistema d’informazione in questo settore;

Aiuti di Stato:

- Regolamento (CE) n. 875/2007 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della pesca e recante modifica del regolamento (CE) n. 1860/2004;

- Regolamento (CE) n. 736/2008 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione , trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca;

- Orientamenti della Commissione per l'esame degli aiuti di stato nel settore della pesca e dell'acquacoltura (2008/C 84/06), GUUE n. C 84 del 3/04/2008;

Appalti:

- Regolamento (CE) n. 1422/2007 che modifica le Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE con riguardo alle soglie di applicazione in materia di procedure di aggiudicazione di appalti (valido fino al 31.12.2009) - dal 01.01.2010 Regolamento (CE) n. 1177/2009 che modifica le Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE con riguardo alle soglie di applicazione in materia di procedure di aggiudicazione di appalti

- Direttiva 2004/18/CE, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e servizi.

Pari Opportunità:

- Direttiva 2006/54 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 Luglio 2006 riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione)

- Direttiva 2004/113/CE, del Consiglio del 13 dicembre 2004 che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi e la loro fornitura;

- Direttiva 2000/43, del Consiglio del 29 giugno 2000 che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica

Disciplina ambientale: - Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001

concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (VAS).

Norme e documenti nazionali:

FEP - Piano Strategico Nazionale per il Settore della pesca approvato dalla Commissione

con Decisione CCI2007IT14FPO001 del 19/12/2007; - Programma Operativo Nazionale come approvato dalla Commissione con decisione

C(2013) 119 del 17 gennaio 2013; - Manuale delle Procedure e dei controlli dell'Autorità di Gestione, adottato con D.M.

n. 13, dell’21/04/2010;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 45Anno XLIV - N. 18

- Manuale delle Procedure per i controlli di 1° livello FEP 2007/2013, adottato con D.M. n. 29, dell’8/05/2009.

Appalti:

- Decreto legislativo 12/04/2006, n. 163, Codice dei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi e successive integrazioni e modifiche;

- Decreto Legislativo n. 145/2000 - “Regolamento recante il capitolato generale di appalto dei lavori pubblici (ai sensi dell’art. 3, comma 5, della L. n. 109/1994)” e successive integrazioni e modifiche.

Pari Opportunità:

- Decreto legislativo 6 novembre 2007 n. 196 che attua la direttiva 2004/113/CE che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura

- Decreto Legislativo 11 aprile 2006 n. 198. Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della L. 28 novembre 2005, n. 246.

Procedimento amministrativo:

- Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e ss.mm.;

Norme e documenti regionali:

FEP - DGR n. 879 del 09/08/2006 che definisce le attribuzioni di funzioni nell’ambito del

Referente regionale dell’Autorità di Gestione; - Decreto del Direttore n. 400 del 17/11/2008 e ss.mm. che definiscono le attribuzioni

di funzioni nell’ambito del referente regionale dell’Autorità di Gestione. - DGR 03.10.2010 n. 1208 - "Reg. (CE) n. 1198/2006, Fondo Europeo della Pesca

(FEP), periodo 2007-2013. Avvio Programmazione Regionale. - DGR 09.01.2009 n. 1 - "Reg. (CE) n. 1198/2006 - Interventi nel settore Pesca e

Acquacoltura cofinanziati dal FEP 2007-2013. Approvazione bandi contenenti criteri e modalità di concessione contributi per le misure 1.3, 2.1, 2.3, 3.3;

- DGR 19.11.2010 n. 1357 - "Reg. (CE) n. 1198/2006 - Interventi nel settore Pesca e Acquacoltura cofinanziati dal FEP 2007-2013. Approvazione del “Manuale delle Procedure e dei Controlli dell’Organismo Intermedio Regione Liguria;

- DGR 09.02.2010 n. 237 - Approvazione schema di convenzione tra MIPAF e Regione Liguria (quale Organismo Intermedio) per l'attuazione delle funzioni delegate nell'ambito del Fondo Europeo della Pesca (Reg. (CE 1198/2006, FEP 2007-2013);

- DGR 21.05.2010 n. 536 - Approvazione schema di convenzione tra AGEA Organismo Pagatore in qualità di Autorità di Certificazione del FEP 2007-2013 e Regione Liguria in qualità di Organismo Intermedio per le attività di certificazione.

- DGR 21.01.2011 n. 55 - Reg. CE. n. 1198/2006. Interventi nel settore Pesca e Acquacoltura cofinanziati dal FEP 2007-2013. Modifiche e integrazioni al Bando regionale (DGR n. 1/09) per l'anno 2011;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 46

- DGR 06.12.2011 n. 1488 - Reg. CE. n. 1198/2006 – Approvazione del Bando di attuazione della misura 4.1 del FEP 2007-2013 “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca”;

- DGR 22.03.2012 n. 329 - Interventi nel settore Pesca e Acquacoltura cofinanziati dal FEP 2007-2013 Reg. CE. n. 1198/2006. Apertura termini presentazione istanze sulle misure 2.1 e 2.3 per l'annualità 2012;

- DGR 12.10.2012 n. 1206 - Interventi nel settore Pesca e Acquacoltura cofinanziati dal FEP 2007-2013 Reg. CE. n. 1198/2006. Ripertura dei termini di presentazione istanze sulle misure 2.1 e 2.3 per l’annualità 2013”;

Appalti:

- L.R. 11 marzo 2008, n. 5 “Disciplina delle attività contrattuali regionali in attuazione del decreto legislativo 12/04/2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) e successive modificazioni ed integrazioni;

- Regolamento regionale 5 Aprile 2012 N. 3 - Regolamento per il servizio di economato della Giunta regionale di cui all'articolo 24 della legge regionale 11 marzo 2008, n. 5 (Disciplina delle attività contrattuali regionali in attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 e ss.mm.ii.) e successive modifiche ed integrazioni e di attuazione dell'articolo 20 della legge regionale 13 agosto 2007, n. 30 (Norme regionali per la sicurezza e la qualità del lavoro) e dell'articolo 23, comma 2, della legge regionale 13 agosto 2007, n. 31 (Organizzazione della Regione per la trasparenza e la qualità degli appalti e delle concessioni).

Procedimento amministrativo e altre disposizioni regionali:

- L.R. 25 novembre 2009, n. 56 “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;

- L.R. 6 ottobre 2009, n. 37 “Norme in materia di flussi documentali”; - Regolamento esecutivo ed attuativo della L.R. 37/2009: manuale di gestione dei

documenti (del protocollo informatico, del flusso documentale e degli archivi) Area Organizzativa Omogenea Regione Liguria;

- circolare del segretario Generale prot. 588 del 09.08.2001 “Semplificazione certificazioni amministrative D.P.R. 445/2000”;

- L.R. 26 marzo 2002, n. 15. Ordinamento contabile della Regione Liguria; - L.R. 4 novembre 1977, n. 42. Norme in materia di bilancio e contabilità.

1.5 Acrononimi e definizioni

Sono di seguito riportati gli acronimi utilizzati all’interno del presente Manuale: AdG Autorità di Gestione AdC Autorità di Certificazione AdA Autorità di Audit A.M. Accordo Multiregionale BURL Bollettino Ufficiale Regione Liguria CdS Comitato di Sorveglianza CdR Cabina di Regia CE Commissione Europea CUP Codice Unico di Progetto DGR Deliberazione della Giunta Regionale

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 47Anno XLIV - N. 18

DPGR Decreto del Presidente della Giunta Regionale FEP Fondo Europeo per la Pesca GUUE Gazzetta Ufficiale Unione Europea IGRUE Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l‘Unione Europea M.E.F. Ministero dell’Economia e delle Finanze MIPAAF Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali OI Organismo Intermedio OLAF Office européen de Lutte Anti-Fraude PCP Politica Comune della Pesca PO Programma Operativo PSN Piano Strategico Nazionale RAdG Referente dell'Autorità di Gestione RAdC Referente dell'Autorità di Certificazione RAE Relazione Annuale di Esecuzione RdM Responsabile di Misura SFOP Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca SIAN Sistema Informativo Agricolo Nazionale SIGC Sistema Integrato di Gestione e Controllo SIPA Sistema Italiano della Pesca e dell’Acquacoltura VAS Valutazione Ambientale Strategica ONIMI UTILIZZATI Al fine di rendere esplicito ed univoco il significato dei termini chiave maggiormente in uso nel presente Manuale, sono di seguito riportate le seguenti definizioni: - settore della pesca: il settore economico che comprende tutte le attività di produzione,

trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura; - pescatore: qualsiasi persona che esercita la pesca professionale a bordo di un

peschereccio in attività, quale riconosciuta dallo Stato membro; - peschereccio: una nave ai sensi dell'articolo 3, lettera c), del regolamento (CE) n.

2371/2002; - acquacoltura: l’allevamento o la coltura di organismi acquatici che comporta l'impiego di

tecniche finalizzate ad aumentare, al di là delle capacità naturali dell'ambiente, la produzione degli organismi acquatici in questione; questi rimangono di proprietà di una persona fisica o giuridica durante tutta la fase di allevamento o di coltura, compresa la raccolta;

- zona di pesca: una zona che comprende una costa marina o lacustre o stagni o l'estuario di un fiume e presenta un notevole livello di occupazione nel settore della pesca;

- microimpresa, piccola e media impresa: una microimpresa, una piccola e media impresa, quali definite nella raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese;

- programma operativo: un singolo documento elaborato dallo Stato membro e approvato dalla Commissione contenente una serie coerente di assi prioritari da realizzare con l’aiuto del FEP;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 48

- programmazione: il processo di organizzazione, decisione e finanziamento per fasi successive e volto ad attuare, su base pluriennale, l’azione congiunta della Comunità e degli Stati membri al fine di realizzare gli obiettivi prioritari del FEP;

- asse prioritario: una delle priorità in un programma operativo comprendente un gruppo di misure connesse tra loro e aventi obiettivi specifici misurabili;

- misura: una serie di operazioni finalizzate all'attuazione di un asse prioritario; - operazione: un progetto selezionato secondo i criteri stabiliti dal comitato di sorveglianza e

attuato da uno o più beneficiari che consente la realizzazione degli obiettivi dell'asse prioritario al quale si riferisce;

- beneficiario: una persona fisica o giuridica che è il destinatario finale dell'aiuto pubblico; - spesa pubblica: qualsiasi contributo pubblico al finanziamento di operazioni proveniente

dal bilancio dello Stato, degli enti regionali e locali e delle Comunità europee, nonché ogni spesa assimilabile. È assimilato ad un contributo pubblico qualsiasi contributo al finanziamento di operazioni proveniente dal bilancio di organismi di diritto pubblico o associazioni di uno o più enti locali o regionali od organismi di diritto pubblico ai sensi della direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi;

- organismo intermedio: qualsiasi organismo o servizio pubblico o privato che agisce sotto la responsabilità di un’autorità di gestione o di certificazione o che svolge mansioni per conto di questa autorità nei confronti dei beneficiari che attuano le operazioni;

- irregolarità: qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario derivante da un'azione o un'omissione di un operatore economico che abbia o possa avere come conseguenza un pregiudizio al bilancio generale dell’Unione europea mediante l'imputazione di spese ingiustificate al bilancio generale.

1.6 Cenni sul Programma Operativo FEP

Questo impegno nel settore si è concretizzato nel 1994 con la creazione dello SFOP (Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca) e per il periodo 2007 – 2013 dal Fondo Europeo per la Pesca (di seguito anche FEP). L’obiettivo generale del FEP può essere rappresentato dal sostegno e dalla diversificazione del settore, sempre più minacciato sia dal calo delle risorse ittiche che dai costi elevati del carburante.

1. il miglioramento del livello di conservazione delle risorse e dell’ambiente, in particolare attraverso il contenimento dello sforzo di pesca;

2. la riduzione del relativo impatto socio-economico; 3. il rafforzamento della competitività del settore.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 49Anno XLIV - N. 18

Al fine di raggiungere detti obiettivi globali, sono stati individuati una serie di strumenti all’interno del Programma Operativo e gli obiettivi da perseguire tramite obiettivi specifici, come illustrato nella seguente tabella, che riepiloga gli “Assi”, “Obiettivi” e “Misure” del PO FEP: ASSI OBIETTIVI MISURE

1.1 - Arresto definitivo 1.2 - Arresto temporaneo 1.3 – Investimenti a bordo e selettività 1.4 – Piccola Pesca Costiera

1 ADEGUAMENTO DELLA FLOTTA DA PESCA COMUNITARIA

- adeguare la flotta alle reali capacità di sfruttamento delle risorse biologiche

- migliorare l’efficienza delle strutture produttive in mare

- migliorare le condizioni operative e reddituali degli operatori del settore 1.5 – Compensazioni socio-

economiche 2.1 – Acquacoltura 2.2 – Pesca in acque interne

2 ACQUACOLTURA, PESCA NELLE ACQUE INTERNE, TRASFORMAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE

- diversificazione e aumento della produzione interna

- miglioramento della qualità dei prodotti - integrazione del reddito e riconversione

degli addetti, nuovi sbocchi di mercato

2.3 – Trasformazione e commercializzazione

3.1 – Azioni collettive 3.2 – Misure volte a preservare e sviluppare la flora e la fauna acquatiche 3.3 – Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca 3.4 – Sviluppo di nuovi marcati e campagne promozionali 3.5 – Progetti pilota

2 MISURE DI INTERESSE COMUNE

- favorire un equilibrio stabile e duraturo fra capacità di pesca e possibilità di pesca

- migliorare l’efficienza delle strutture - favorire la sperimentazione - valorizzare la produzione interna

3.6 – Modifiche dei pescherecci

4 SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE ZONE DI PESCA

Sviluppo sostenibile e miglioramento della qualità della vita nelle zone di pesca

4.1 – Sviluppo sostenibile delle zone di pesca

5 ASSISTENZA TECNICA

Supportare le Amministrazioni pubbliche nella gestione ed attuazione del Programma, raccordando le realtà amministrative nazionali e quelle regionali

5.1 – Assistenza tecnica

1.7 Funzioni delegate dall'AdG del Programma Operativo FEP agli "Organismi

Intermedi": Accordo Multiregionale e Convenzione

Con riferimento al paragrafo precedente, l'Accordo Multiregionale (art. 3, sezione IV) prevede che le Regioni (ad eccezione della Val D’Aosta) e la Provincia Autonoma di Trento, in qualità di Organismi Intermedi, sono incaricate di gestire direttamente le seguenti misure:

Ammodernamenti pescherecci; Piccola pesca costiera; Compensazioni socio economiche; Acquacoltura (comprese misure idroambientali, sanitarie e veterinarie); Acque interne; Trasformazione e commercializzazione; Azioni collettive; Fauna e flora acquatica;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 50

Porti da pesca; Modifiche dei pescherecci; Sviluppo sostenibile zone di pesca.

Gli OI, inoltre, gestiscono parte dei fondi assegnati alle seguenti misure:

Sviluppo mercati e campagne consumatori; Progetti pilota; Assistenza tecnica.

1) in conformità alle procedure della AdG e con il pieno utilizzo del SIGC, definisce, per le misure di competenza, i criteri e le modalità attuative, i requisiti per l’ammissione al cofinanziamento, nonché le procedure finalizzate all’archiviazione delle domande di contributo presentate e al monitoraggio finanziario;

2) nell’ambito dei controlli delle operazioni da cofinanziare e prima di autorizzare il pagamento agli aventi diritto, l’OI mediante il pieno utilizzo del SIGC:

a. verifica che le spese dichiarate dai beneficiari siano reali; b. verifica che i prodotti o i servizi siano stati forniti conformemente alla decisione di

approvazione; c. riceve, archivia e conserva le domande di pagamento e verifica la regolarità

amministrativa; d. controlla la conformità delle spese alla normativa comunitaria e nazionale; e. verifica il rispetto dei sopra citati requisiti di ammissione al cofinanziamento; f. esegue i controlli amministrativi previsti dalla normativa comunitaria in materia,

sulla totalità delle operazioni, secondo specifiche definite di comune accordo tra l’AdG e l’OI;

g. esegue l’estrazione del campione di controlli in loco sulla base dell’analisi di rischio e nel rispetto delle percentuali minime di estrazione previste dal manuale dell’AdG, tenendo altresì conto delle specificità o criteri aggiuntivi evidenziati nel bando redatto dall’OI;

h. redige apposita documentazione relativa a ciascuna verifica in loco, indicante il lavoro svolto, la data e i risultati della verifica nonché i provvedimenti presi in connessione con le irregolarità riscontrate;

i. segnala all’AdG eventuali problematiche connesse all’attuazione del Programma proponendo le possibili soluzioni da sottoporre se del caso alla Cabina di Regia;

j. effettua la risoluzione delle eventuali criticità risultanti dai controlli in loco; k. risolve congiuntamente con l’AdG le criticità risultanti dai controlli amministrativi e

informatici svolti dall’AdG nell’ambito del SIGC; l. garantisce l’immissione, nell’ambito delle funzionalità del SIGC, di tutti i dati e

della documentazione relativa a ciascuna operazione cofinanziata per

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 51Anno XLIV - N. 18

assicurarne la gestione finanziaria, la sorveglianza, la verifica, gli audit e la valutazione;

m. gestisce la contabilità dei progetti mediante le risorse di Information Technology, messe a disposizione dall’AdG nell’ambito delle funzionalità del SIGC;

n. garantisce il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità di cui all’art. 51 del Reg. (CE) n. 1198/2006 ed, in particolare, provvede affinché i beneficiari vengano informati circa le condizioni specifiche relative ai prodotti o ai servizi da fornire nel quadro dell’operazione ammessa a cofinanziamento, il piano di finanziamento, il termine per l’esecuzione nonché i dati finanziari o di altro genere che vanno conservati e comunicati per accedere al cofinanziamento;

o. gestisce gli eventuali contenziosi concernenti le operazioni; p. fornisce i documenti, le relazioni e i dati nei tempi e nella forma previsti dalla

normativa comunitaria e nazionale, o secondo le specifiche richieste dei Servizi della Commissione e dell’AdG;

q. assicura l'integrità, la validità e la leggibilità nel tempo di tutti i documenti giustificativi relativi alle spese e agli audit corrispondenti al Programma Operativo da tenere a disposizione della Commissione e della Corte dei Conti europea in conformità a quanto disposto dalla normativa comunitaria in materia di conservazione degli atti;

r. assicura, nell’esercizio delle attività delegate, il rispetto degli obblighi stabiliti dall’art. 57, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1198/2006, attraverso la separazione delle funzioni ivi prescritta;

s. assicura, nell’esercizio delle attività delegate, il rispetto degli obblighi stabiliti dall’art. 39, comma 5, del regolamento (CE) n. 498/2007, attraverso la separazione delle funzioni, curando che l’attività di istruttoria finale propedeutica al pagamento sia effettuata da soggetti diversi da quelli appartenenti alla gestione;

t. trasmette all’AdG tutti i documenti eventualmente richiesti atti a consentire un controllo qualitativo dell’attuazione del Programma Operativo;

u. trasmette al referente regionale dell’Autorità di Certificazione, in quanto Organismo intermedio delegato alla Certificazione, e all’Autorità di Audit tutte le informazioni necessarie in merito alle procedure seguite e alle verifiche effettuate in relazione alle spese erogate.

L’OI eroga gli aiuti/i contributi agli aventi diritto, mediante i servizi messi a disposizione dall’organismo individuato per effettuare i pagamenti. Nello svolgimento delle attività, l’OI, garantisce la conformità alla regolamentazione comunitaria e nazionale, in modo che siano salvaguardati gli interessi finanziari dell‘Unione Europea e dell’Erario nazionale.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 52

2. STRUTTURE COINVOLTE NELLA GESTIONE DELLE MISURE FEP A GESTIONE REGIONALE

2.1 Autorità di gestione: descrizione, funzioni ed organigramma

Ciascun OI ha il compito di individuare nell’ambito della propria struttura le seguenti entità: - Referente dell’Autorità di Gestione (RAdG): la struttura regionale incaricato della gestione

del PO FEP che si interfaccia con l’AdG nazionale; - un Responsabile del Referente dell’Autorità di Gestione: il Funzionario/Dirigente con

funzione di responsabile del RAdG; - Referente dell’Autorità di Certificazione (RAdC): la struttura regionale che si interfaccia con

l’AdC nazionale; - un Responsabile del Referente dell’Autorità di Certificazione: il Funzionario/Dirigente con

funzione di responsabile del RAdC; - Responsabili di Misura: Funzionari/Dirigenti con funzione di responsabile della gestione

delle Misure del FEP. Per tutte le misure a gestione regionale l'ufficio Referente dell'Autorità di Gestione è:

Regione Liguria - Dipartimento Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura - Settore Politiche Agricole e della Pesca Indirizzo: Via D’Annunzio 113 - 16121 Genova (sede temporanea Via Bosco 15, 16121 Genova).

Con riferimento all'art. 59 del Reg. (CE) 1198/06, di seguito si riportano le funzioni riferibili al Settore Politiche Agricole e della:Pesca - garantire che le operazioni destinate a beneficiare di un finanziamento siano

selezionate conformemente ai criteri applicabili al programma operativo e siano conformi alle norme comunitarie e nazionali applicabili per l’intero periodo di attuazione

Ai sensi di quanto disposto dal Reg. CE 1198/2006, il Comitato di Sorveglianza ha approvato il documento inerente i criteri di selezione per la concessione degli aiuti in ambito FEP 2007/2013 con procedura scritta conclusasi in data 5 giugno 2008 e successivamente aggiornata in data 20 agosto 2008.

I bandi sono inseriti nel SIPA utilizzando le componenti applicative implementate. - verificare che i prodotti e i servizi cofinanziati siano forniti e che le spese dichiarate

dai beneficiari siano effettivamente eseguite e che siano conformi alle norme comunitarie e nazionali; le verifiche in loco delle singole operazioni possono essere effettuate sulla base di un campione conformemente alle modalità di applicazione

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 53Anno XLIV - N. 18

adottate dalla Commissione secondo la procedura di cui all’articolo 101, paragrafo 3 del regolamento (CE) n° 1198/2006

L’attività di controllo di 1° livello verte sulla verifica del rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale, sull’ammissibilità delle spese, sulla regolarità e completezza della documentazione trasmessa nonché sull’effettiva e regolare esecuzione delle operazioni e, per il programma FEP, è effettuata preliminarmente a qualsiasi pagamento, diverso dall’anticipo, per permettere l’attuazione di correttivi in caso di riscontro di problemi o di spese irregolari.

- garantire l’esistenza di un sistema informatizzato di registrazione e conservazione dei

dati contabili relativi a ciascuna operazione svolta nell’ambito del programma operativo, nonché la raccolta dei dati relativi all’attuazione necessari per la gestione finanziaria, la sorveglianza, le verifiche, gli audit e la valutazione

- garantire che i beneficiari e gli altri organismi coinvolti nell’attuazione delle operazioni

mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative all’operazione, ferme restando le norme contabili nazionali

A l fine di corrispondere alla necessità di assicurare un sistema di contabilità tale da consentire la rapida rintracciabilità di tutte le transazioni relative ad un’operazione cofinanziata, i bandi regionali riportano nella sezione dedicata agli obblighi del beneficiario, il vincolo di mantenere un sistema di contabilità separata (conto corrente dedicato) o una codificazione contabile adeguata:

- codice FEP nelle causali di pagamento/fatture, oppure - apposito timbro da apporre sulle fatture recante “Regolamento 1198/2006” ed il codice

univoco progetto. Tale obbligo non si applica alle spese sostenute nel periodo dal 1° gennaio 2007 fino alla data di pubblicazione dei singoli bandi attuativi da parte dei soggetti afferenti il Programma. Al fine di garantire e verificare tale obbligo, nella check list, prevista per le verifiche di 1° livello, è inserita una voce dedicata alla analisi della disponibilità di una contabilità o codifica separata della spesa. - garantire che le valutazioni dei programmi operativi di cui agli articoli 48 e 49 siano

svolte a norma dell'articolo 47 Il RAdG si impegna ad assistere il valutatore indipendente, nominato dall'Autorità di Gestione centrale, per la valutazione del Programma. - istituire procedure per far sì che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit,

necessari per garantire una pista di controllo adeguata, siano tenuti a disposizione secondo quanto disposto dall'articolo 87

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 54

- garantire che l’autorità di certificazione e l'autorità di audit ricevano tutte le

informazioni necessarie in merito alle procedure seguite e alle verifiche effettuate in relazione alle spese, ai fini, rispettivamente, della certificazione e dell'audit

A seguito dei controlli di I° livello effettuati per le istanze cofinanziate, il RAdG procede alla compilazione delle check-list e verbali che potranno essere inseriti nel SIPA attraverso la componente applicativa di supporto alla gestione dei finanziamenti. Il RAdG trasmette al RAdC la documentazione relativa alle verifiche e ai pagamenti svolti a favore dei beneficiari per le fasi di certificazione della spesa e per consentire la predisposizione della proposta di certificazione delle spese, utilizzando i modelli predisposti dal AdC. Il RAdG rende, inoltre, disponibili tali documenti all’Autorità di Audit per le attività di competenza. - guidare i lavori del comitato di sorveglianza e trasmettergli i documenti atti a

consentire un controllo qualitativo dell’attuazione del programma operativo, tenuto conto dei suoi obiettivi specifici

- elaborare e presentare alla Commissione, previa approvazione del comitato di

sorveglianza, le relazioni annuali e finali di attuazione Il RAdG coadiuva l'Autorità di Gestione nell’elaborazione dei rapporti annuali di esecuzione (RAE), ai sensi dell’art. 67 del Regolamento (CE) 1198/2006, e di tutti gli altri rapporti previsti dai regolamenti in vigore. - garantire il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità di cui

all’articolo 51 Il RAdG provvede a gestire, ai sensi degli artt. da 29 a 31 del Regolamento (CE) 498/07, per la parte di competenza, le fasi relative all’informazione, alla pubblicità e alla comunicazione degli atti a valenza esterna, secondo canali, strumenti e procedure definite all’interno del presente Manuale. Si riporta di seguito l’organigramma dell’OI Regione Liguria in cui sono evidenziate le strutture responsabili delle attività di gestione, controllo e certificazione. L’individuazione di tali strutture ha tenuto conto della necessità di assicurare un’adeguata separazione funzionale tra le stesse, a norma dell'art. 57 lettera b) del Regolamento (CE) 1198/2006, e si è provveduto a designare con atti interni un Responsabile del Referente dell'Autorità di Gestione (RAdG) ed un Responsabile del Referente dell'Autorità di Certificazione (RAdC). Descrizione dell'organizzazione di cui all'organigramma:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 55Anno XLIV - N. 18

- Organo Politico: Presidenza Giunta Regionale; - In seno al Dipartimento Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura, il Settore Politiche Agricole e

della Pesca è il Referente dell'Autorità di Gestione (RAdG) a cui compete lo svolgimento delle funzioni indicate nel presente paragrafo. Nell’ambito del dipartimento è individuato il responsabile del RAdG;

- Il Nucleo di Valutazione è individuato con apposito Ordine di Servizio del Direttore del Dipartimento Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura ed è composto da almeno tre soggetti del Dipartimento Agricoltura incaricati delle fasi di selezione dei progetti delle misure a regia regionale di cui al successivo paragrafo 4.1 e seguenti;

- Il funzionario Istruttore è responsabile delle fasi istruttorie dei progetti delle misure a regia regionale di cui al successivo paragrafo 4.1. Tale figura può coincidere con il responsabile di Misura;

- Il soggetto Controllore in loco è responsabile dello svolgimento dei sopralluoghi previsti per i controlli di 1° livello dei progetti delle misure a regia regionale ammessi a finanziamento, e delle relative attività individuati nel manuale dei sistemi di gestione e controllo, di cui al successivo paragrafo 8.1;

- Il funzionario Revisore è incaricato della revisione di tutti gli atti propedeutici all'erogazione dei premi/contributi concessi per i progetti afferenti alle misure a regia regionale, di cui al successivo paragrafo 4.1;

- In seno al Dipartimento Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura, il Settore Staff Dipartimento Agricoltura, Sport, Turismo e Cultura e Affari Giuridici è il Referente per l'Autorità di Certificazione (RAdC) a cui compete lo svolgimento della certificazione delle spese intermedie e dell’elaborazione delle Proposte di certificazione delle spese di cui al manuale del RAdC. Nell’ambito del dipartimento è individuato il responsabile del RAdC;

- Per la gestione delle misure a titolarità regionale, il Settore Amministrazione Generale è individuato per lo svolgimento delle funzioni di cui al paragrafo 4.2 in materia di gare e appalti;

- Per l'esecuzione dei pagamenti disposti in favore dei beneficiari finali ovvero dei fornitori di servizi con provvedimenti del RAdG, è incaricato il Settore Ragioneria e Contabilità, di cui al paragrafo 4.1.4 e seguenti.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 56

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 57Anno XLIV - N. 18

3. SISTEMA ITALIANO DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA – SIPA

Per quanto riguarda la struttura e le funzionalità principali del SIPA, reso disponibile dall’Autorità di Gestione nell’ambito del portale SIAN, si rimanda alla descrizione fornita nel Manuale dell’AdG.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 58

4. PROCEDURE DI GESTIONE

Le procedure di accesso ai finanziamenti per le misure affidate agli Organismi Intermedi si distinguono in due tipologie: - erogazione di finanziamenti a singoli beneficiari, attraverso bandi realizzati con operazioni “a

regia” per le quali i beneficiari dei finanziamenti sono diversi dall’Amministrazione regionale; - acquisizione di beni e servizi/realizzazione di opere pubbliche, mediante operazioni “a titolarità”

per le quali il beneficiario, responsabile dell’avvio ed attuazione delle operazioni, è l’Amministrazione regionale.

Ciascuna delle suddette tipologie è caratterizzata da diverse fasi, concernenti la programmazione, la selezione ed approvazione delle operazioni, la verifica delle stesse ed infine la fase di certificazione e circuito finanziario. Ciascuna delle fasi richiamate è oggetto di descrizione dettagliata nelle piste di controllo che sono elaborate per singola misura attivata da ciascun soggetto afferente il programma FEP.

4.1 Misure a regia

4.1.1 Predisposizione dei bandi

Ciascun bando contiene almeno le seguenti informazioni:

a) Finalità della misura e tipologia degli interventi; b) Area territoriale di attuazione; c) Dotazione finanziaria; d) Interventi ammissibili; e) Modalità e termini di presentazione delle domande; f) Soggetti ammissibili a finanziamento; g) Requisiti di ammissibilità; h) Documentazione richiesta per accedere al contributo; i) Elenco delle spese ammissibili; j) Quantificazione delle risorse e misura del contributo (intensità dell'aiuto); k) Descrizione delle procedure e valutazioni istruttorie (tempi, responsabilità relativi ai

procedimenti amministrativi); l) Criteri di selezione; m) Tempi e modalità di esecuzione dei progetti;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 59Anno XLIV - N. 18

n) Varianti; o) Proroghe; p) Vincoli di alienabilità e di destinazione; q) Modalità di erogazione dei contributi; r) Obblighi dei beneficiari; s) Diritti dei beneficiari; t) Controlli; u) Revoca dei contributi recupero somme erogate; v) Cumulo degli aiuti pubblici; w) Trattamento dei dati personali; x) Riferimenti normativi.

I bandi riportano i termini temporali di apertura e chiusura riconducibili ad una delle seguenti modalità: - indicazione della durata del periodo nel corso del quale è consentita la presentazione delle

domande con indicazione del relativo termine di scadenza; - indicazione della frequenza e le relative date di riferimento in caso di applicazione della

procedura a bando aperto. In entrambi i casi sono riportati anche le specifiche modalità seguite per la formazione delle graduatorie di ammissibilità, la relativa durata, e nel caso di bando aperto anche per l’eventuale reiterazione delle domande stesse. Il RAdG, in funzione dell’avanzamento finanziario delle misure e dell’intero programma, si riserva di: - sospendere la presentazione delle domande anche se il termine di scadenza del “bando aperto”

non è ancora intervenuto o di prevedere ulteriori raccolte in aggiunta a quelle già prefissate. Nel caso di interruzione dei termini per la raccolta delle domande deve essere data formale comunicazione prima della scadenza fissata per la medesima;

- procedere al finanziamento di domande ammissibili ma non finanziabili per carenza fondi attraverso il ricorso alle risorse resesi disponibili in caso di rinuncia o decadenza dei progetti già finanziati, o a seguito di nuovi finanziamenti o di riallocazione di fondi sulla misura;

- rimodulare la disponibilità per ciascuna misura al fine di ottimizzare l'impiego delle risorse già assegnate da UE e Stato o per concorrere ad ulteriori risorse che si rendessero disponibili;

- modificare i massimali previsti ai fini del calcolo dell’intensità dell’aiuto, nel rispetto dell’Allegato II del Reg. (CE) 1198/2006

- modificare la durata delle graduatorie al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse. Le suddette eventuali modifiche sono pubblicizzate attraverso pubblicazione sul BURL contestualmente all’indicazione delle risorse disponibili. 4.1.2 Presentazione della domanda

Per poter aderire alle misure attivate del PO deve essere presentata una domanda di finanziamento utilizzando il modello reso disponibile sul sito internet della Regione Liguria relativo alla misura di interesse, in originale ed in carta semplice, corredato della modulistica integrativa e degli allegati

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 60

tecnici specificati nei bandi attuativi delle singole misure. Per alcune misure la domanda deve essere presentata in carta legale, come specificato nel bando di riferimento, nel caso in cui il richiedente sia un'impresa non operante nei settori pesca ed acquacoltura.

4.1.3 Procedimento amministrativo

L’istruttoria della domanda si avvia a partire dalla ricezione della domanda da parte del Settore Politiche Agricole e della Pesca che è responsabile delle seguenti attività: - ricezione delle domande di contributo precedentemente protocollate dall'ufficio del Protocollo

regionale, che attribuisce numero univoco di Protocollo Generale, e assegnazione al funzionario responsabile del procedimento;

- attribuzione del codice alfanumerico univoco di progetto da utilizzare per le fasi di informatizzazione delle informazioni e da citare nelle comunicazioni dirette al richiedente;

- costituzione di un fascicolo della domanda, contenente tutti gli atti relativi al procedimento amministrativo e tutte le check-list relative ai controlli eseguiti, come specificato in seguito;

- informatizzazione dei dati relativi alle domande di contributo nell’apposita sezione del SIPA; - verifica della ricevibilità delle domande; - valutazione delle domande finalizzata all'attribuzione del punteggio e la redazione della

graduatoria. Il codice alfanumerico univoco di progetto è assegnato secondo i seguenti criteri, come da indicazioni della nota del MIPAAF Prot. 9986 del 8 settembre 2008: - assegnazione di un numero progressivo; - identificazione del Codice di Misura; - anno di riferimento (anno di pubblicazione del bando); - codice della regione Liguria (LI).

MISURA CODIFICA PER MISURA 1.3 – Investimenti a bordo AP 1.4 - piccola pesca costiera PPC 1.5 – Compensazioni socio economiche CSE 2.1 – Acquacoltura AC 2.2 - Pesca acque interne AI 2.3 – Trasformazione e commercializzazione TR 3.1 - Azioni collettive ACO 3.2- Protezione e sviluppo fauna e flora acquacoltura BA 3.3 - Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca PP 3.4 - Sviluppo di nuovi mercati PRO 3.5 – Operazioni pilota OPI 3.6 - Modifiche pescherecci MP 4.1 - Sviluppo sostenibile zone di pesca SZ

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 61Anno XLIV - N. 18

5.1 – Assistenza tecnica AT Relativamente alle azioni ricomprese in una misura la codifica dei progetti segue quella della misura cui l'azione appartiene (cfr Allegato III Reg.CE 498/2007).

- l’oggetto del procedimento (misura PO); - il codice identificativo del progetto. Costituzione del fascicolo cartaceo dell’operazione All’avvio del procedimento amministrativo viene costituito, per ogni domanda presentata, un fascicolo contenente tutti gli atti relativi al procedimento amministrativo. Il fascicolo contiene: - la domanda firmata in originale e tutta la documentazione allegata, ove prevista; - le eventuali domande di variante, rinuncia, ecc; - la documentazione relativa all’attività istruttoria svolta (richieste di integrazione documenti, ecc.); - i verbali relativi alle diverse fasi del procedimento amministrativo (istruttoria, controlli

amministrativi, controllo in loco, ecc.); - la check-list che descrive sinteticamente i principali controlli effettuati sulla domanda, firmata dal

responsabile delle diverse fasi del procedimento medesimo. Il fascicolo deve essere ordinato in modo da garantire la conservazione e la reperibilità di tutta la documentazione in esso contenuta. Gli archivi sono gestiti nel rispetto delle norme vigenti sulla sicurezza dei dati e sulla tutela della privacy e devono essere conservati per almeno tre anni dalla data di chiusura del Programma da parte della Commissione Europea. L’archivio deve essere ordinato per singola misura. I fascicoli relativi alle singole domande devono essere inseriti nell’archivio della misura corrispondente. Trascorso il tempo previsto per la conservazione dei fascicoli, l’ufficio competente può procedere alla loro archiviazione secondo le disposizioni interne. Verifica della ricevibilità La verifica della ricevibilità della domanda avviene tenuto conto delle condizioni specificate nel bando. L'istruttore incaricato deve verificare: - i tempi di presentazione della domanda. Nel caso in cui la data di scadenza del bando ricada nei

giorni festivi, questa viene posposta al giorno lavorativo successivo la predetta data; - la completezza dei dati sulla domanda, compresa la sottoscrizione della stessa nelle modalità

previste nell’avviso pubblico; - la presenza e la completezza della documentazione presentata, ai sensi del medesimo avviso. La documentazione indicata nel bando come essenziale per l’espletamento della fase istruttoria deve essere presentata unitamente alla domanda.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 62

Se le domande presentano irregolarità considerate non sanabili rispetto alla normativa di riferimento, le stesse vengono archiviate. Tra le irregolarità da considerare non sanabili vanno ricomprese le seguenti fattispecie: - l’invio della domanda fuori termine; - l’invio della domanda con modalità diverse da quelle tassativamente indicate dalla normativa; - la mancata e/o errata sottoscrizione della domanda. L’istruttore incaricato procede alla compilazione della parte delle check list di progetto, denominata “Check List di ricevibilità delle istanze” (fac simile in allegato). Le stesse sono vistate dal Responsabile di Misura. In caso di irricevibilità dell’istanza, il responsabile del procedimento invia formale comunicazione al richiedente ai sensi della legge regionale 56/2009. Ammissibilità e selezione Le domande ritenute ricevibili sono in seguito sottoposte al nucleo di valutazione, individuato dal Direttore Generale, che, unitamente al Responsabile di Misura, provvede a: - verificare l'ammissibilità della domanda: verifica se i soggetti richiedenti possiedono i requisiti di

ammissibilità così come previsti nel bando; - effettuare l’esame delle caratteristiche tecnico economiche di ciascun progetto, ivi compresa la

rispondenza alla normativa comunitaria, nazionale/regionale in vigore, anche mediante l'eventuale supporto di tecnici esterni in caso di progetti complessi;

- valutare le domande considerate ammissibili assegnando un punteggio di merito a ciascuna istanza sulla base dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza per la misura di riferimento e delle indicazioni stabilite nel bando pubblicato. Per questa fase si utilizza la check-list di progetto sezione “Check List dei requisiti di accesso e di ammissibilità” (fac simile in allegato).

Per la valutazione delle istanze afferenti a misure che necessitano verifiche ad hoc, quali ad esempio la misura 4.1, il RAdG predispone e adotta con atto interno specifiche check list per valutare la ricevibilità, l’ammissibilità e per l’attribuzione del punteggio delle domande in coerentemente a quanto previsto nei relativi bandi. Per il controllo, sia amministrativo sia tecnico, il responsabile del procedimento ha facoltà di richiedere, ai sensi dell’art. 11 della legge regionale 56/2009 la documentazione integrativa e/o precisazioni, ritenute necessarie per il completamento dell’attività istruttoria. In caso di inammissibilità di un’istanza, il responsabile del procedimento invia formale comunicazione al richiedente ai sensi della legge regionale 56/2009 . In fase di verifica finale, il RAdG controlla il raggiungimento e/o mantenimento delle condizioni che hanno determinato l'attribuzione di punteggio di merito ai progetti presentati. Al fine della liquidazione del saldo, tale punteggio deve, comunque, permettere il mantenimento dell’iniziativa in tutto o in parte all’interno della graduatoria dei progetti finanziati.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 63Anno XLIV - N. 18

La perdita dei requisiti, se comporta il venir meno del presupposto per l’utile collocazione in graduatoria, determina la decadenza domanda del contributo. Ai fini della valutazione dei progetti, il responsabile del procedimento può eseguire eventuali verifiche in loco afferenti la fase istruttoria.

Formulazione delle graduatorie e provvedimenti di concessione dei premi/contributi Il RAdG provvede a inserire in una graduatoria le istanze ammesse a contributo e ad approvarla con atto amministrativo, disponendone la pubblicazione sul BURL e sul proprio sito internet, dandone comunicazione tramite raccomandata A/R agli interessati. Per ciascun soggetto ammesso saranno indicati: - numero identificativo del progetto; - nominativo del beneficiario/ragione sociale; - codice fiscale o P. IVA; - spesa ammessa a contributo/ spesa preventivata; - quota contributo comunitario; - quota contributo nazionale; - quota contributo regionale; - totale del contributo concedibile; - punteggio. I progetti sono finanziati secondo l’ordine derivante dalla graduatoria. Il RAdG può modificare la durata della graduatoria per ottimizzare le risorse finanziarie disponibili.

Il RAdG procede alla richiesta del codice CUP secondo le modalità concordate con l'AdG (richiesta autonoma da parte dell'amministrazione regionale per ciascun progetto oppure richiesta massiva dei codici attraverso il SIPA ove la procedura sia resa disponibile). Qualora un progetto in graduatoria risulti solo parzialmente finanziabile a causa delle esigue risorse disponibili sull’annualità di riferimento, l’amministrazione regionale ha facoltà di assegnare priorità al completamento del finanziamento del progetto medesimo sulla/e annualità successiva/e. Nel caso in cui, per una misura, le disponibilità complessive per il restante periodo di programmazione risultino insufficienti a coprire l’intero contributo concedibile per l’ultimo progetto finanziabile, è ammesso da parte del beneficiario il ridimensionamento finanziario del progetto, fatto salvo il rispetto delle finalità dell’intervento originariamente ammesso a contributo.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 64

Proroghe e varianti Per singolo progetto è prevista la possibilità di richiedere una sola proroga dei termini per l’ultimazione dei lavori alle condizioni specificate nel bando di misura di riferimento. Per singolo progetto è prevista la possibilità di concedere una sola variante. Le varianti progettuali sono richieste alla Regione Liguria che le valuta nel rispetto delle specifiche indicate nel bando della misura di riferimento, eventualmente anche avvalendosi del supporto di eventuali strutture tecniche regionali ovvero di personale tecnico esterno a tal fine incaricato, e condizionandone l’approvazione alla coerenza con gli obiettivi del progetto approvato, al mantenimento dei requisiti di ammissibilità e di un punteggio di merito che consenta la permanenza dell’iniziativa stessa nella graduatoria di quelle ammesse. Il funzionario responsabile del procedimento o il Responsabile di Misura provvede a svolgere le verifiche di conformità della documentazione presentata e ad elaborare idoneo verbale concessione proroga/variante.

4.1.4 Trattamento delle domande di rimborso ai beneficiari (erogazione dei contributi ai

beneficiari)

Le iniziative ammesse a contributo si possono ritenere concluse quando il livello di realizzazione è pari almeno al 50% della spesa ammessa. Il contributo/premio può essere liquidato secondo le seguenti modalità, subordinando il pagamento all’osservanza da parte dei beneficiari finali degli adempimenti previsti nel bando e dalle pertinenti normative: - anticipo fino al 50% del contributo concesso; - stati di avanzamento lavori, se la realizzazione del progetto ha raggiunto un livello pari almeno al

40% dei lavori preventivati; - saldo allo stato finale dei lavori; - saldo allo stato finale dei lavori in un’unica soluzione. Modalità di presentazione I contributi o i premi spettanti sono erogati secondo le disposizioni del bando di riferimento. L’erogazione dei contributi prevede la presentazione di una domanda di rimborso inoltrata dal soggetto beneficiario. I pagamenti sono autorizzati dopo l’effettuazione delle verifiche e degli accertamenti previsti dal Sistema di Gestione e controllo di cui al successivo capitolo 8.

Ai fini dell’accertamento delle spese sostenute e della verifica sulla corretta e conforme realizzazione del progetto, il funzionario istruttore potrà richiedere ogni altra documentazione utile.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 65Anno XLIV - N. 18

Tutta la documentazione relativa al progetto ed alla sua attuazione dovrà essere tenuta a disposizione dal beneficiario per gli accertamenti, i controlli e le ispezioni per il periodo di rispetto dei vincoli e degli impegni definito nei singoli bandi sino al termine di cui all’articolo 87 del reg. (CE) n. 1198/2006. Richiesta di anticipo Gli anticipi, possono essere corrisposti per un importo non superiore al 50% del contributo pubblico concesso previa presentazione di un polizza fideiussoria, prestata da imprese di assicurazioni autorizzate ad esercitare le assicurazioni del “ramo cauzioni” di cui alle lettere b) e c) della legge 10 giugno 1982, n. 348, ovvero di fideiussione bancaria, a garanzia dell’importo anticipato, adottando il modello allegato al bando. La fideiussione dovrà avere durata illimitata e potrà essere svincolata solo su autorizzazione dell’Amministrazione regionale. I controlli amministrativi per l’autorizzazione della concessione degli anticipi sono effettuati sul 100% delle richieste pervenute. La garanzia fideiussoria non è richiesta per i soggetti pubblici. Il funzionario responsabile del procedimento o il Responsabile di Misura provvede a svolgere le verifiche di conformità della documentazione presentata, in particolare la regolare sottoscrizione da parte dell’Ente Garante e del Contraente la garanzia. Ad esito positivo del controllo viene elaborato idoneo verbale e predisposto l'atto di liquidazione relativo all'anticipo richiesto (modello F01). La suddetta documentazione è sottoposta ai controlli: - del soggetto revisore che ne accerta la regolarità dandone evidenza con l’apposizione del

proprio visto sul verbale elaborato dal responsabile di misura con l’indicazione dei controlli svolti (polizza fideiussoria, percentuale contributo erogabile, ecc.);

- del Responsabile del RAdG e/o del Responsabile di Misura che provvede a firmare l'atto di liquidazione.

Successivamente, l’incaricato del RAdG, sulla base dell’atto di liquidazione firmato e datato, predispone il mandato di pagamento, richiedendo il contestuale invio della quietanza di pagamento per verificare l’effettivo accredito dei contributi sul conto corrente del beneficiario. Il Settore Ragioneria e Contabilità, responsabile dei pagamenti provvede a ricevere i mandati di pagamento, ad effettuare le verifica di competenza e a predisporre l’ordinativo di pagamento al beneficiario finale. In caso di esito negativo della verifica provvede a darne comunicazione al RAdG. A pagamento effettuato il Settore Ragioneria e Contabilità provvede ad inviare al RAdG la quietanza di avvenuto pagamento. Richiesta di stato di avanzamento dei lavori (S.A.L.) o del saldo Il beneficiario, effettuata in tutto o in parte l’operazione ammessa a contributo, nei termini previsti dal bando o, in caso di premi concessi, avendo adempiuto a quanto richiesto dal bando di riferimento, presenta domanda di rimborso secondo i modelli predisposti dalla Regione Liguria, secondo le modalità previste, entro i tempi stabiliti e producendo la documentazione riportata nel bando di attuazione di ciascuna misura.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 66

Il funzionario responsabile del procedimento o il Responsabile di Misura procede alla verifica documentale delle richieste di liquidazione mentre il soggetto controllore è incaricato delle verifiche tecnico-amministrative in loco procede ai sopralluoghi per verificare gli interventi realizzati secondo le procedure definite nel Manuale dei controlli di 1° livello e riportate al capitolo 8 del presente Manuale. Per questa fase si provvede alla compilazione ed elaborazione del verbale e delle check-list sulla base dei modelli riportati nel manuale di 1° livello e nel presente manuale anche avvalendosi delle funzionalità del SIPA.

In caso di esito positivo del controllo, il funzionario responsabile del procedimento o il Responsabile di Misura procede al calcolo del contributo spettante, sulla base dell’importo della spesa riconosciuta, o al calcolo del premio, con la conseguente predisposizione dell'atto (modello F01) o del provvedimento di liquidazione del S.A.L./saldo. La suddetta documentazione è sottoposta ai controlli: - del soggetto revisore che ne accerta la regolarità dandone evidenza con l’apposizione del

proprio visto sul verbale elaborato (verbale dei controlli di primo livello) in cui è riportato l’elenco dei controlli svolti;

- del Responsabile del RAdG e/o del Responsabile di Misura che provvede a firmare l'atto o il provvedimento di liquidazione.

Successivamente, l’incaricato del RAdG, sulla base dell’atto/provvedimento di liquidazione firmato e datato, predispone il mandato di pagamento relativo all’erogazione del premio/contributo, richiedendo il contestuale invio della quietanza di pagamento per verificare l’effettivo accredito dei contributi sul conto corrente del beneficiario. Il Settore Ragioneria e Contabilità, responsabile dei pagamenti provvede a ricevere i mandati di pagamento, ad effettuare le verifica di competenza e a predisporre l’ordinativo di pagamento al beneficiario finale. In caso di esito negativo della verifica provvede a darne comunicazione al RAdG. A pagamento effettuato il Settore Ragioneria e Contabilità provvede ad inviare al RAdG la quietanza di avvenuto pagamento.

Le informazioni relative agli impegni ed ai pagamenti autorizzati, ai fini della certificazione delle spese alla Commissione Europea, sono validate dal Responsabile di Misura e successivamente dal Responsabile dell’AdG utilizzando le componenti applicative di supporto alla gestione dei finanziamenti del SIPA. 4.1.5 Ricorsi

- Contestazioni per mancato accoglimento o finanziamento della domanda

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 67Anno XLIV - N. 18

Contro il mancato accoglimento o finanziamento della domanda, al soggetto interessato è data facoltà di esperire le seguenti forme alternative di ricorso, come indicato nel provvedimento di concessione dei contributi notificati:

1. ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione,

2. ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione. - Contestazioni per provvedimenti di decadenza o di riduzione del contributo Contro i provvedimenti di decadenza o di riduzione del contributo, emanati a seguito dell’effettuazione di controlli, al soggetto interessato è data facoltà di esperire:

1. ricorso al Giudice Ordinario entro i termini di prescrizione previsti dal Codice di procedura Civile, come indicato nel provvedimento di concessione dei contributi notificati;

2. ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione.

4.1.6 Codice CUP

Il RAdG provvede agli adempimenti di tutte le incombenze relative alla richiesta del CUP, come specificato al paragrafo 4.1.3, e a riportare i codici assegnati ai vari progetti nell'ambito del SIPA. 4.2 Misure a titolarità

Generalità Con riferimento al D.Lgs. n. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, forniture e servizi” e ss.mm.ii.. e la L.R. n. 5/2008 e s.m.i., il RAdG, in considerazione delle limitate risorse disponibili sull’asse 5, prevede di ricorrere ai soli procedimenti per la contrattazione pubblica di seguito riportati: - Procedure in economia con modalità “cottimo fiduciario” per l’acquisizione di beni e servizi; - Affidamento diretto, esclusivamente per il conferimento di consulenze e di incarichi professionali. Si prevede, inoltre, l’utilizzo di parte di risorse disponibili per sostenere le spese dirette del RAdG come previsto nel documento delle spese ammissibili approvato con D.M. 30 novembre 2009, n. 63 (es. spese missione, spese/premi per il personale, etc).

Per le procedure suddette non si prevede la compilazione di check-list per la selezione delle operazione e per lo svolgimento dei controlli di primo livello, trattandosi di procedure già regolamentate e codificate da normative e disposizioni regionali. Con riferimento alle operazioni a titolarità cofinanziate, è assicurata la separazione delle funzioni di cui all’art. 39 comma 5 del Reg. 498/2007, poiché le fasi di selezione, affidamento e controllo sono svolte da strutture diverse dal RAdG ed in particolare sono eseguite dal settore Amministrazione Generale della Regione Liguria. Si specifica, inoltre, che i controlli sono svolti secondo quanto disposto nel capitolo 8 del presente Manuale limitatamente alla fase della verifica amministrativa.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 68

Qualora durante il periodo di programmazione emergano nuove esigenze, sarà cura del RAdG adeguare il presente manuale con la descrizione delle procedure da attuare e sottoporlo all'AdG per la relativa approvazione. Di seguito si riportano le fasi procedurali e le relative modalità di esecuzione dei pagamenti delle procedure suindicate. Selezione e approvazione delle operazioni Per le operazioni che comportano l’acquisizione di beni e/o servizi, il RAdG cura gli adempimenti relativi alla progettazione ed esecuzione degli interventi e collabora con il Settore Amministrazione Generale che ne cura la fase di affidamento. Per la selezione delle offerte relative all’attuazione dei progetti il suddetto Settore applica le norme in materia di appalti pubblici: in particolare, D.Lgs. n.163/2006 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e successive modifiche ed integrazioni, le direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE in quanto direttamente applicabili e successive modificazioni, la giurisprudenza comunitaria in materia, e la LR 5/2008 e s.m.i. "Disciplina delle attività contrattuali regionali in attuazione del D. Lgs n. 163/2006", e del Regolamento Regionale per il Servizio di economato della Giunta regionale n. 3 del 5/04/2012. Gli originali della documentazione sulle operazioni a titolarità sono conservate presso gli uffici del Settore Amministrazione Generale incaricati delle diverse operazioni. Copie degli atti amministrativi sono disponibili anche presso il RAdG. Procedura in economia con modalità “cottimo fiduciario”

- La Giunta regionale, entro il 31 dicembre di ogni anno ovvero entro trenta giorni dalla data di approvazione della legge di bilancio, approva l’elenco dei servizi e delle forniture da acquisire in economia nell’esercizio successivo mediante ricorso alla procedura del cottimo fiduciario; il Settore Amministrazione Generale, dal quale dipende il servizio di economato, entro il termine del 31 ottobre di ciascun anno, richiede alle Direzioni centrali ed ai Dipartimenti della Giunta regionale, con nota trasmessa esclusivamente mediante posta elettronica, le informazioni occorrenti, che sono fornite da ciascun Direttore generale entro il successivo 30 novembre con comunicazione inviata alla predetta struttura regionale ed al Direttore generale al quale fa capo il servizio di economato. La funzione dell’atto programmatorio consiste nell’individuazione dell’oggetto ovvero della tipologia dell’acquisizione, dell’importo presunto e della relativa forma di finanziamento. La programmazione di cui sopra può essere integrata, entro il 30 settembre dell’anno in corso, come specificato nel Regolamento regionale 3/2012;

- Nell’ambito del RAdG è individuato il responsabile del procedimento della struttura regionale richiedente la fornitura di un bene oppure la prestazione di un servizio, al quale è demandata la cura di tutte le fasi procedimentali, ad eccezione di quelle deputate al responsabile della procedura di affidamento e fatte salve le competenze attribuite al direttore dell’esecuzione del contratto, di cui all’articolo 20 della l.r. 5/2008;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 69Anno XLIV - N. 18

- il RAdG, nella persona del Direttore Generale, provvede, anche con procedure informatizzate, ad individuare e a mettere a disposizione i fondi sui capitoli di bilancio di propria gestione per sostenere le spese;

- Il dirigente del Settore Amministrazione Generale, individuato il responsabile del procedimento di affidamento, esperiti i necessari adempimenti istruttori ed accertata la copertura della spesa, emana il decreto di indizione della gara per l’acquisizione di servizi o forniture;

- Il dirigente del Settore Amministrazione Generale, tramite il responsabile del procedimento di affidamento, individua almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, da invitare alla gara utilizzando gli elenchi ufficiali di operatori economici e dirama la lettera d’invito alla gara medesima,

- prima di procedere all’invio della lettera d’invito o all’affidamento diretto ovvero all’emissione dell’ordinativo di spesa il responsabile del procedimento di affidamento procede all’assunzione del codice identificativo della gara (CIG).

- Nel caso di affidamento diretto, per l’acquisizione di beni e servizi per importi complessivi inferiori a € 40.000,00 iva esclusa, il dirigente del Settore Amministrazione Generale richiede ad uno degli operatori economici iscritto negli elenchi ufficiali di operatori economici la propria migliore offerta per l’esecuzione della prestazione da acquisire ed emana un proprio decreto di affidamento in favore del medesimo operatore economico contenente le informazioni minime previste dal regolamento regionale 3/2012;

- Il RAdG provvede ad attestare la congruità dei beni acquistati/servizi ricevuti apponendo apposito timbro sulla fattura originale.

Pagamenti:

- Il RAdG, ai sensi dell’articolo 18 della l.r. 5/2008 e ai sensi dell’araticolo 47 del regolam. Reg.le n. 3/2012, procede al pagamento della fattura relativa alla fornitura, sulla base del decreto di affidamento in favore del fornitore individuato emesso dal servizio economato, contenenti le informazioni minime previste dalle disposizioni interne;

- il RAdG provvede a richiedere la quietanza della tesoreria dell’avvenuto pagamento alla ditta. I pagamenti sono eseguiti tramite bonifico bancario.

Affidamento diretto - per l'affidamento di Consulenze ed incarichi professionali (art. 26 della L.R. 5/2008 e s.m.i. - Consulenze e incarichi professionali)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 70

- il RAdG procede all'individuazione dei soggetti o società in possesso delle caratteristiche ricercate in relazione alla gestione del FEP;

- il RAdG provvede a compilare i formulari predisposti dalla struttura competente in materia di gare e contratti e a trasmetterli, anche mediante procedura informatizzata, alla suddetta struttura con l'indicazione dei capitoli di bilancio su cui reperire le risorse finanziarie necessarie;

- al conferimento dell'incarico si provvede con apposito contratto o disciplinare con cui si definiscono l’oggetto dell’incarico, il nome del professionista o della società di consulenza, la spesa da sostenersi, i termini di consegna degli elaborati o degli altri prodotti commissionati, le penali e quant’altro necessario a definire i contenuti dell’apporto professionale e di ingegno;

- i contratti e i disciplinari suddetti sono stipulati da parte del dirigente della struttura competente in materia di gare e contratti, di norma, nella forma della scrittura privata;

- i contratti e i disciplinari di cui sopra sono approvati dalla Giunta regionale con apposito atto deliberativo di concerto dall’Assessore della struttura del RAdG con l’assessore della struttura competente in materia di gare e contratti;

- i provvedimenti relativi alle consulenze ed agli incarichi professionali, comprensivi di allegati, vengono trasmessi, entro otto giorni dall’adozione, al Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria e sono pubblicati per estratto nel BURL e sul sito informatico della Regione;

- la struttura competente in materia di gare e contratti provvede, inoltre, alla comunicazione delle prestazioni presso il Dipartimento della funzione Pubblica Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Pagamenti: Il Responsabile di Misura provvede a svolgere le verifiche di conformità delle prestazioni ricevute e della documentazione eventualmente presentata. Ad esito positivo del controllo viene elaborato idoneo verbale e predisposto l'atto di liquidazione (modello F01) o del provvedimento di liquidazione sulla base del quale la ragioneria regionale effettua il pagamento dei compensi spettanti secondo le modalità stabilite nel contratto sottoscritto tra le parti e ai sensi della legge di contabilità regionale (L.R. 15/2002 e L.R. 42/1977). La suddetta documentazione è sottoposta ai controlli: - del soggetto revisore che ne accerta la regolarità dandone evidenza con l’apposizione del

proprio visto sul verbale elaborato dal responsabile di misura con l’indicazione dei controlli svolti; - del Responsabile di Misura e/o del Responsabile del RAdG che provvede a firmare l'atto o il

provvedimento di liquidazione. Altre spese dirette Ai sensi dell’art. 46, paragrafo 2, del regolamento di base n. 1198/2006, il FEP può finanziare, nel quadro del Programma Operativo, attività di preparazione, gestione, sorveglianza, valutazione, informazione, controllo e audit del Programma Operativo, nonché creazione di reti.

- le spese di missione dei dipendenti incaricati per la gestione del FEP; - la corresponsione di premi ai dipendenti che si occupano dell’attuazione del FEP secondo i

criteri approvati in seno al Comitato di Sorveglianza; - le spese relative ai corsi di aggiornamento del personale.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 71Anno XLIV - N. 18

I nominativi dei soggetti incaricati sono individuati con opportuno decreto della struttura (Decreto del Dirigente o del Direttore) e le spese sostenute saranno opportunamente rendicontate. Per l'autorizzazione delle missioni saranno seguite le procedure interne in vigore che prevedono l’utilizzo delle procedura informatica GE.TRAS. per l’inserimento della missione (località, causa e codice progetto), l’autorizzazione da parte del Dirigente/Direttore della struttura di appartenenza, la richiesta di anticipo economale e la rendicontazione delle spese sostenute. Successivamente gli originali dei giustificativi di spesa sono inviati Settore Coordinamento e Gestione Risorse Umane della Regione Liguria. Per l’eventuale assegnazione di premi ai dipendenti saranno meglio definiti i criteri per l’assegnazione coerentemente a quanto identificato nel succitato documento delle spese ammissibili. Pagamenti:

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5. ASSI PRIORITARI DEL PO FEP

- Beneficiari e Criteri di selezione (approvati in Comitato di Sorveglianza in data 05.08.2008); - Interventi ammissibili e criteri di ammissibilità (approvato con i D.M. 593 del 24.10.08 e D.M. 63

del 30.11.09); e riportati nel manuale dell'AdG centrale.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 73Anno XLIV - N. 18

6. L'AMMISSIBILITA' DELLE SPESE

- i principi generali che permettono di considerare un spesa ammissibile e - le condizioni di ammissibilità di alcune tipologie di spesa nelle fasi di valutazione e di verifica

delle istanze ai sensi dell’art. 55 del Reg. (CE) n. 1198/06.

Per la misura 1.3 ammodernamento è selettività si tiene conto delle modifiche apportate con il Decreto Direttoriale n. 4 del 23/05/2012 al fine di garantire il rispetto dell’articolo 25 del Reg. CE 1198/2006. Il RAdG tiene conto dei suddetti documenti per la definizione delle spese ammissibili nei bandi regionali relativi alle varie misure alle voci: - Interventi ammissibili e - Spese ammissibili. Relativamente alla misura Assistenza tecnica, il RAdG fa riferimento al documento "Spese ammissibili Misura Assistenza Tecnica" (approvato con D.M. 63 del 30 novembre 2009) per la determinazione delle tipologie di spese ammissibili nell’ambito di tale misura ai sensi dell'art. 46, par. 2, del regolamento di base il FEP.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 74

7. DISPOSIZIONE E PROCEDURE IN MATERIA DI APPALTI PUBBLICI, AIUTI DI STATO, PARI

OPPORTUNITA’ E NORME AMBIENTALI

Per le generalità sulle tematiche suddette, si rimanda al relativo capitolo del Manale delle Procedure e dei Controlli dell’Autorità di Gestione. 7.1 Provvedimenti previsti per assicurare il rispetto delle norme applicabili, per esempio,

controlli relativi alle gestione, verifiche, audit

Il RAdG nell’attuazione del FEP assicura la sorveglianza in materia di ambiente: nella fase di attuazione degli interventi, ai sensi del documento sui criteri di selezione delle operazioni approvato dal Comitato di Sorveglianza, si deve considerare quale criterio generale per la selezione delle istanze la protezione ed il miglioramento dell’ambiente e delle risorse naturali, nonché ad esempio, a livello di specifiche misure, progetti che prevedono utilizzo di tecniche che riducono l’impatto negativo o accentuano gli effetti positivi sull’ambiente, produzioni biologiche. Il RAdG ha riportato i suddetti criteri generali in materia ambientale nei bandi regionali tra i Criteri di Selezione. In materia di appalti pubblici, il RAdG è vincolato al rispetto di quanto disposto dal Decreto Legislativo n. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici di lavori, forniture e servizi” e successive integrazioni e modifiche. Relativamente agli Aiuti di stato, ai sensi dell’articolo 7 del reg. (CE) n. 1198/2006, gli articoli 87, 88 e 89 del Trattato non si applicano ai contributi finanziari degli Stati membri alle operazioni cofinanziate dal FEP e previste dal programma operativo. Del pari, gli Orientamenti per l’esame degli aiuti di stato nel settore della pesca e dell’acquacoltura (2008/C 84/06) stabiliscono, al punto 2.1, che gli articoli da 87 ad 89 del trattato non si applicano ai contributi finanziari degli Stati membri alle operazioni cofinanziate dal fondo europeo per la pesca e previste da un programma operativo. Ne discende che, qualora nella concessione delle risorse a titolo del FEP vengano rispettate le procedure, i massimali ed i tassi di compartecipazione previsti dal reg. (CE) n. 1198/2006, ed in particolare dal suo allegato II – intensità dell’aiuto, gli aiuti concessi sono per definizione compatibili con le norme vigenti in materia di aiuti di Stato. Poiché tutte le misure previste dal PO vengono attuate nel rispetto del Reg. (CE) n. 1198/2006, la compatibilità con le norme sulla concorrenza è assicurata.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 75Anno XLIV - N. 18

Possono in ogni caso verificarsi casi in cui: - il finanziamento pubblico concesso attraverso il FEP sia superiore ai tassi previsti dallo stesso

allegato II al reg. (CE) n. 1198/2006; - alle risorse disponibili per l’attuazione del PO FEP 2007-2013 vengano aggiunte risorse proprie

utilizzate per il finanziamento delle medesime misure previste dal PO FEP 2007-2013, al fine di disporre di una riserva di progetti coerenti, ovvero finanziati in overbooking, ammissibili al PO FEP 2007-2013, da rendicontare a titolo del programma nel caso in cui l’utilizzo delle risorse comunitarie abbia fatto registrare, in fase di attuazione, economie di spesa.

Nei casi di cui sopra, propedeutico alla concessione degli aiuti è il rispetto della normativa comunitaria vigente in materia di aiuti di stato, che prevede: - l’invio alla Commissione europea delle informazioni sintetiche del regime di aiuto istituito, ai

sensi del regolamento di esenzione n. 736/2008 della Commissione del 22/07/2008, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca;

- la notifica del progetto di regime di aiuto alla Commissione europea ai sensi del reg. (CE) n. 794/2004 e ss.mm.ii. della Commissione europea del 21/04/2004, nel caso in cui il medesimo regime non rientri nella casistica di cui al reg. (CE) n. 736/2008, ma sia comunque stato elaborato coerentemente con gli Orientamenti per l’esame degli aiuti di stato nel settore della pesca e dell’acquacoltura. Nel caso di regime di aiuto già adottato con atto ufficiale, lo stesso deve contenere la clausola di sospensione di cui all’articolo 3 del reg. (CE) n. 659/1999, che consente l’esecuzione del regime solo dopo la decisione positiva della Commissione europea in merito al medesimo.

Le procedure di comunicazione e notifica avvengono elettronicamente, per mezzo dell’applicazione web SANI (sistema interattivo di notifica degli aiuti di stato). Le seguenti attività assicurano il rispetto delle norme applicabili in materia di appalti pubblici, aiuti di stato, ambiente e pari opportunità: - Controlli amministrativi: il controllo consiste nella verifica della documentazione presentata dal

beneficiario; - Controlli in loco: il controllo consente di accertare che le spese dichiarate dai beneficiari sono

effettivamente eseguite e che i prodotti e i servizi cofinanziati sono stati forniti; - Controlli ex-post: tali verifiche riguardano il rispetto degli obblighi in materia di utilizzo e impiego

dei beni oggetto di finanziamento (termine del vincolo). I suddetti controlli vengono svolti e documentati anche con l’utilizzo di apposite check-list e verbali di controlli.

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8. ORGANIZZAZIONE DEI CONTROLLI SULLE OPERAZIONI

8.1 Controlli di primo livello

Nell'ambito del presente Manuale delle procedure e dei controlli del RAdG per la Regione Liguria sono ripresi e sviluppati i contenuti del suddetto manuale che illustra le diverse fasi dei controlli e le modalità operative da attuare. Il controllo di 1° livello, effettuato prima di procedere a qualsiasi pagamento diverso dall’anticipo, verte sulla verifica del rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale, sull’ammissibilità delle spese, sulla regolarità e completezza della documentazione trasmessa nonché sull’effettiva e regolare esecuzione delle operazioni. Il RAdG si avvale anche delle funzionalità del SIPA previste a supporto di questa fase. L’utilizzo delle citate funzionalità consente di rendere disponibili le informazioni all’Autorità di Gestione, all’Autorità di Certificazione, all’Autorità di Audit e al RAdC per lo svolgimento delle successive fasi amministrative. In conformità a quanto indicato all’art. 39 del regolamento applicativo, i controlli devono consentire di accertare che: - le spese dichiarate siano reali e conformi alle norme comunitarie e nazionali; - i prodotti o i servizi siano stati forniti conformemente alla decisione di approvazione e - le domande di rimborso del beneficiario siano corrette.

Il controllo di I° livello è effettuato dal RAdG, nel rispetto del principio della separazione delle funzioni, curando che per ogni attività di istruttoria, propedeutica al pagamento, vi sia un istruttore ed un revisore e che i controlli in loco siano effettuati da soggetti diversi dai precedenti. Per le operazioni a titolarità, nel rispetto dell’articolo 39, comma 5 del Reg. (CE) 498/2007, i controlli di I° livello devono essere eseguiti da soggetti appartenenti a strutture diverse dal RAdG. Al fine della vigilanza il RAdG può effettuare, se ritiene opportuno, controlli in itinere durante l’esecuzione degli interventi. Il RAdG conserva i dati e la documentazione relativa a ciascuna verifica indicante il lavoro svolto, la data, i risultati della verifica e i provvedimenti adottati a seguito di irregolarità riscontrate, anche nell’ambito del SIPA.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 77Anno XLIV - N. 18

In particolare, in funzione della tipologia di operazione, le verifiche comprendono due fasi: a) verifica amministrativa di tutte le domande di rimborso presentate dai beneficiari

Tale fase consiste nell’acquisizione e nella verifica, con l’utilizzo delle apposite check-list, della documentazione presentata dal beneficiario a stato avanzamento e/o stato finale o relativa al pagamento del premio concesso, che deve comprendere la documentazione prevista nei singoli bandi/provvedimenti, fatta salva la possibilità del RAdG di richiedere ulteriore documentazione. In funzione della misura di riferimento, l’attività può riguardare la verifica dei seguenti aspetti:

- la correttezza formale della richiesta di rimborso presentata dal beneficiario; - la conformità con le condizioni di cui all’atto di ammissione; - il periodo di ammissibilità delle spese; - i requisiti per la titolarità del diritto al premio; - il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale secondo la tipologia di investimento; - l'adeguatezza della documentazione.

In ambiti strettamente tecnici, quali il rispetto delle regole ambientali, i controlli di conformità e le relative autorizzazioni, può essere richiesto l’ausilio delle amministrazioni competenti, assicurandosi, in primo luogo, che il beneficiario abbia ottenuto le autorizzazioni richieste da parte delle amministrazioni in questione. La verifica documentale prevede anche l’esame di eventuali irregolarità. Anche per questa fase può essere richiesto l’ausilio delle amministrazioni competenti per l’espressione di un parere.

b) verifica in loco delle operazioni

Le verifiche in loco consentono di accertare che le spese dichiarate dai beneficiari sono effettivamente eseguite e che i prodotti e i servizi cofinanziati sono stati forniti, eccezion fatta per la fornitura di quei beni e servizi di cui non è oggettivamente possibile il riscontro. Le verifiche in loco sono effettuate sia su stati di avanzamento lavori che su saldi. La verifica deve, in linea generale, essere comunicata al soggetto controllato, affinché quest’ultimo possa mettere a disposizione dei controllori il personale interessato (capo progetto, ingegnere, ragioniere, ecc.) e la documentazione utile (relazioni, studi, dossier finanziari, comprese fatture, ecc.). A tal fine è opportuno trasmettere al beneficiario una comunicazione, anche via e-mail, nella quale deve essere precisato: - oggetto del controllo; - sede e orario del controllo; - soggetto/i incaricato/i del controllo;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 78

- soggetti che devono essere presenti in fase di controllo (responsabile tecnico, responsabile amministrativo, ecc.);

- elenco della documentazione necessaria per poter effettuare il controllo che deve essere messa a disposizione degli incaricati del controllo ed eventualmente acquisita dagli stessi.

La natura dei documenti richiesti è definita dal RAdG tenendo conto del sistema di controllo generale e del livello dei controlli in particolare.

Relativamente alle modalità operative da adottare nell’ambito dei controlli in loco è utilizzato il seguente schema che prevede tre fasi di attività: a. fase propedeutica al controllo, che comprende un’analisi dei dati relativi all’operazione da

controllare attraverso una ricognizione della documentazione tecnica ed amministrativa in possesso del Responsabile di misura individuato nell’ambito del RAdG, anche avvalendosi del SIPA;

b. fase del controllo in loco, mediante sopralluogo presso il beneficiario dell’operazione al fine

della verifica dell’effettiva realizzazione del progetto, attraverso: - il controllo di eventuale ulteriore documentazione tecnica ed amministrativa messa a

disposizione dal beneficiario. La documentazione di supporto alle spese rendicontate viene, di norma, controllata integralmente. Diversamente, la metodologia utilizzata per la selezione dei documenti da controllare è riportata nel verbale di verifica del progetto;

- verifica dell’esistenza in loco del bene oggetto di finanziamento; - verifica dell’effettiva realizzazione dei lavori oggetto di finanziamento; - verifica del raggiungimento dei punteggi allo stato finale dei lavori. In sede di verifica sulle fatture ammissibili a finanziamento, va apposto sull’originale il timbro con la seguente dicitura (es. “Operazione cofinanziata dal FEP 2007/2013 - Misura … - Reg. n. – logo autorità). Per la relativa validità ed efficacia, le fatture o i documenti contabili equivalenti devono essere “quietanzati”, ovvero integrati da documenti probanti l’effettivo pagamento (copia assegno, estratto c/c, ecc.). Per gli enti pubblici, al fine della prova del pagamento e, quindi, dell’effettiva attuazione della spesa, la copia del mandato di pagamento può ritenersi documento contabile avente valore equivalente probante l’avvenuto pagamento. Il riscontro della legittimità delle spese effettivamente sostenute viene effettuato seguendo le disposizioni sulle spese ammissibili citate al capitolo 6, nonché dalle vigenti normative nazionali/regionali/provinciali di riferimento.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 79Anno XLIV - N. 18

La verifica in loco prevede anche l’esame di eventuali irregolarità. Per questa fase può essere richiesto l’ausilio delle amministrazioni competenti per l’espressione di un parere.

c. fase del resoconto del controllo, consistente nella compilazione di una check-list e di un

verbale contenente le fasi e l’esito della verifica oggettiva effettuata. L’originale del verbale deve essere redatto e firmato da coloro che hanno effettuato la verifica. Il verbale deve essere inviato/consegnato in duplice copia al beneficiario che lo controfirma per accettazione e successivamente deve essere conservato nel fascicolo del progetto, nonché inserito nell’apposita sezione del SIPA. Il verbale è l’atto conclusivo dell’attività di controllo sul progetto/intervento, nel quale sono riportate le principali informazioni sull’attività svolta. In particolare, il verbale deve contenere almeno le seguenti informazioni: - coordinate del Programma cui si riferisce l’operazione controllata; - beneficiario/destinatario ultimo sottoposto a controllo; - spese ammissibili sottoposte a controllo. Sono, altresì, riportate le informazioni relative al controllo effettuato: 1. soggetti controllori; 2. luogo e data del controllo in loco; 3. rappresentanti del beneficiario presenti al controllo; 4. osservazioni oggetto di rilievo; 5. risultato del controllo.

Qualsiasi documentazione, ritenuta utile a supportare le risultanze emerse e riportate nel verbale, deve essere allegata. Tutta la documentazione inerente l’operazione, in originale o in copia conforme, deve essere conservata nel “fascicolo del progetto”. Il verbale si chiude sempre con il “Risultato del controllo” nel quale si indica se il controllo ha subito o meno limitazioni o difficoltà (ad esempio nel caso in cui il beneficiario non abbia messo a disposizione tutta la documentazione richiesta o impedito l’accesso ai luoghi in cui si trova l’oggetto dell’investimento) e se sono stati riscontrati rilievi. Le verifiche di gestione per le operazioni a regia sono effettuate dal RAdG, tuttavia, nel caso in cui la stessa stimasse, per il volume o la complessità tecnica dei controlli da effettuare, che il personale disponibile non fosse sufficiente, i controlli possono essere in parte o totalmente delegati a soggetti esterni, tramite rapporti di delega. In tal caso la delega deve definire chiaramente l’ampiezza del lavoro da effettuare. Le operazioni svolte in sede di verifica in loco sono inserite (anche mediante apposita check-list) nel SIPA.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 80

Per quanto attiene il pagamento di anticipi, il controllo di I livello è svolto esclusivamente mediante la verifica amministrativa precedentemente descritta. Nota: per le domande di contributo già chiuse al momento della diffusione del “Manuale delle procedure e dei controlli dell’Autorità di Gestione” e della predisposizione della prima edizione del presente “Manuale delle procedure e dei controlli del RAdG Regione Liguria”, il RAdG provvede alle azioni correttive necessarie ad uniformare le procedure attuate a quanto riportato nel presente manuale. 8.2 Controlli Ex Post

Controlli ex-post sono previsti per verificare il rispetto degli obblighi in materia di utilizzo e impiego dei beni oggetto di finanziamento (termine del vincolo). I controlli ex post, effettuati ogni anno a partire dal 2011, coprono almeno l’1% della spesa ammessa per le operazioni connesse ad investimenti per le quali è stato pagato il saldo. I controlli ex post si basano su un’analisi dei rischi e i controllori che eseguono controlli ex post non possono aver preso parte a controlli precedenti al pagamento relativi alla stessa operazione di investimento. 8.3 Analisi dei rischi ed estrazione del campione

La selezione del campione per i controlli ex-post è effettuata dal sistema SIPA annualmente, o in mancanza della relativa applicazione il campione è estratto dall’amministrazione regionale avvalendosi di idonei strumenti informatici, sulla base di: - un'analisi dei rischi (75-80% del campione); - L’analisi dei rischi tiene conto:

1. dell’entità dell’importo dell’aiuto richiesto; 2. della durata del progetto; 3. dei risultati degli eventuali controlli degli anni precedenti (anche in ambito SFOP); 4. dal numero delle domande presentate da ciascun richiedente nell’ambito delle misure

previste dal FEP; 5. dei fattori intrinseci di rischio delle diverse misure;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 81Anno XLIV - N. 18

6. della natura giuridica del richiedente attribuendo un peso non inferiore al 25% per gli interventi realizzati da enti pubblici (pubblico - privato, srl, coop, ditta individuale, ecc);

7. del rapporto tra volume di affari e contributo richiesto;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 82

9. PISTE DI CONTROLLO

Il RAdG si attiene, per quanto riguarda la predisposizione ed aggiornamento delle piste di controllo, a quanto prescritto dall’art. 41 del Reg. (CE) 498/2007 che definisce nel dettaglio le caratteristiche che le piste di controllo devono possedere per essere considerate adeguate. Nella predisposizione delle piste di controllo, il RAdG tiene conto delle “Linee Guida sui sistemi di gestione e controllo per la programmazione 2007/2013” predisposte dall’IGRUE. Attraverso la pista di controllo, si determina una chiara rappresentazione del quadro procedurale sotto forma di processo di adempimenti, attività e atti semplici che concorrono sia alla più efficiente e trasparente governance delle attività di gestione, sia a rendere agevole il sistema di controllo esercitato ai diversi livelli sull’implementazione delle operazioni. Ai sensi dell’art. 41 del Reg. (CE) 498/2007 ogni pista di controllo è adeguata se: a) consente di confrontare gli importi globali certificati alla Commissione con i documenti contabili

dettagliati e i documenti giustificativi conservati dal RAdC, dal RAdG e dai Beneficiari riguardo alle operazioni cofinanziate nel quadro del programma operativo;

b) consente di verificare il pagamento del contributo pubblico al Beneficiario; c) consente di verificare l’applicazione dei criteri di selezione stabiliti dal comitato di sorveglianza

per il programma operativo; d) per ogni operazione comprende, se pertinente, le norme tecniche e il piano di finanziamento,

documenti riguardanti l’approvazione della sovvenzione, la documentazione relativa alle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, relazioni sullo stato di avanzamento e relazioni sulle verifiche e sugli audit effettuati.

1) Operazioni a regia – Erogazione di finanziamenti a singoli beneficiari; 2) Operazioni a titolarità (vale a dire attraverso procedure di cui al D. Lgs n. 163/2006 - “Codice dei

contratti pubblici di lavori, forniture e servizi” e successive integrazioni e modifiche - vi rientrano la Realizzazione Opere pubbliche e l’acquisizione Beni e Servizi).

Il modello per la rappresentazione delle piste di controllo si compone delle seguenti sezioni: 1) Scheda anagrafica della pista di controllo 2) Descrizione del flusso dei processi gestionali 3) Dettaglio delle attività di controllo. Nella scheda anagrafica, che riporta anche l’organigramma del sistema di gestione del Programma, viene indicato:

1. l’Asse prioritario di riferimento 2. il soggetto responsabile 3. i beneficiari e gli altri (eventuali) soggetti coinvolti.

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La descrizione del flusso dei processi gestionali utilizza diagrammi di flusso, ciascuno relativo al singolo processo realizzato dall’AdG. La sezione è dettagliata per i seguenti processi:

1. programmazione; 2. selezione e approvazione delle operazioni; 3. verifica amministrativa; 4. verifica in loco; 5. circuito finanziario e certificazione; 6. controlli ex-post.

Il dettaglio delle attività di controllo viene realizzato attraverso la predisposizione di una tabella contenente, per ogni attività di controllo individuata nel flusso dei processi, la descrizione dettagliata dell’esecutore dell’attività di controllo, dell’attività di controllo, dei documenti controllati, della localizzazione di tali documenti, della normativa di riferimento per l’esecuzione del controllo. Le piste di controllo elaborate sono approvate con atto della Regione Liguria e dovranno essere oggetto di periodiche revisioni qualora intervengano delle modifiche nelle procedure relative ai sistemi di gestione e controllo. L’aggiornamento costante delle Piste di Controllo è richiesta espressamente dal legislatore comunitario e forma oggetto di verifica da parte di tutti gli organismi deputati ai vari livelli delle attività di controllo (controlli di I e II livello, ispezioni della Commissione Europea, della Corte dei Conti Europea, di altri organismi di controllo nazionali o di eventuali audit da parte dell’Autorità di Certificazione). La Pista di controllo é infatti finalizzata, negli intendimenti del legislatore comunitario, a garantire:

1. la rintracciabilità dei fondi comunitari, nazionali e regionali; 2. la rintracciabilità del processo di attuazione; 3. le modalità di archiviazione dei documenti di riferimento.

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10. GESTIONE IRREGOLARITA’ E RECUPERI

10.1 Generalità

Costituiscono principi essenziali della materia, il principio di “assimilazione” secondo il quale gli Stati membri devono adottare, per combattere le irregolarità e le frodi ai danni degli interessi finanziari della Comunità, le stesse misure, di prevenzione e di contrasto previste per combattere quelle ai danni dei propri interessi finanziari, e quello di “cooperazione” per il quale gli Stati membri devono cooperare insieme alla Commissione, al fine di assicurare la convergenza degli sforzi di tutte le autorità nazionali e delle istituzioni interessate alla prevenzione.

Il Regolamento (CE) n. 1198/2006, all’art. 70, lett. b), attribuisce agli Stati membri la responsabilità di prevenire, individuare e correggere le irregolarità e recuperare gli importi indebitamente versati. Il processo di gestione delle irregolarità nell’ambito dei finanziamenti comunitari è disciplinato prevalentemente dai regolamenti della Commissione europea e del Consiglio ed in particolare dal Regolamento (CE) n. 498/2007 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1198/2006 relativo al Fondo europeo per la pesca. 10.2 Definizioni «irregolarità»: qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario, derivante dall’azione o dall’omissione di un operatore economico, che ha o avrebbe l’effetto di arrecare un pregiudizio al bilancio generale delle Comunità europee attraverso l’imputazione al bilancio comunitario di una spesa indebita;

«operatore economico»: qualsiasi soggetto che partecipa alla realizzazione di un intervento dei Fondi, ad eccezione degli Stati membri nell’esercizio delle loro prerogative di diritto pubblico;

«primo atto di accertamento amministrativo o giudiziario»: una prima valutazione scritta stilata da un’autorità competente, amministrativa o giudiziaria, che in base a fatti concreti accerta l’esistenza di un’irregolarità, ferma restando la possibilità di rivedere o revocare tale accertamento alla luce degli sviluppi del procedimento amministrativo o giudiziario;

«frode presunta»: irregolarità che dà luogo, a livello nazionale, all’avvio di un procedimento amministrativo o giudiziario volto a determinare l’esistenza di un comportamento intenzionale, in particolare di una frode ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 1, lettera a), della convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee; «fallimento»: le procedure concorsuali di cui all’articolo 2, lettera a), del regolamento (CE) n. 1346/2000 del Consiglio;

«illecito amministrativo»: qualsiasi violazione punita dalla normativa nazionale con una sanzione amministrativa in forza di una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione.

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10.3 Istruzioni relative alla segnalazione e alla rettifica delle irregolarità nonché alla

registrazione del debito e ai recuperi dei pagamenti non dovuti

Oltre ai soggetti previsti dall’architettura del Sistema di Gestione e Controllo, l’ordinamento italiano prevede organi di polizia giudiziaria che operano nell'ambito dell’ordinaria programmazione ovvero su specifica indicazione di un’autorità amministrativa o giudiziaria. Il RAdG si fa carico di segnalare le eventuali irregolarità riscontrate all’Autorità di Gestione. Quest’ultima, a sua volta, segnala le irregolarità accertate alla Commissione Europea, nei termini previsti del Capo VIII del Regolamento applicativo e, in ogni caso, per i conseguenti adempimenti vengono inserite e rese disponibili attraverso il Sistema Integrato di Gestione e Controllo. 10.4 La registrazione delle informazioni

- data, ora e luogo del controllo; - beneficiario sottoposto a controllo; - operazione controllata; - ammontare di spesa controllata; - eventuale ammontare di spesa ritenuta irregolare; - tipologia di irregolarità; - eventuale provvedimento amministrativo o giudiziario intrapreso in relazione alle irregolarità

rilevate; - data e protocollo del verbale amministrativo o giudiziario o di analogo documento che riporta

gli esiti del controllo. I soggetti che operano i controlli di I° livello, l’AdC, il RAdC e l’Autorità di Audit, ciascuno per la propria competenza, provvedono a trasmettere al RAdG i dati relativi ai controlli effettuati.

10.5 Rettifiche e recuperi Per le misure di propria competenze, il RAdG, una volta accertata l’irregolarità, ai sensi dell’art. 70, lett. b) del regolamento di base, provvede all’attuazione di adeguate misure volte a correggere o recuperare gli importi indebitamente versati in conformità alla procedura descritta al successivo punto 10.7. Le rettifiche, ai sensi dell’art. 96 del regolamento di base, consistono in una soppressione totale o parziale del contributo pubblico concesso.

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I contributi svincolati a seguito delle rettifiche finanziarie, vengono riutilizzati nell’ambito dello stesso Programma Operativo entro il 31 dicembre 2015. I contributi soppressi non possono essere utilizzati per l’operazione o le operazioni oggetto della rettifica né, qualora venga effettuata una rettifica finanziaria per una irregolarità di natura sistemica1, per le operazioni esistenti nell’ambito di tutto o di parte dell’asse prioritario in cui si è verificata l’irregolarità sistemica. Il RAdG comunica al RAdC le rettifiche effettuate e le operazioni interessate da tali rettifiche. Nel caso in cui l’irregolarità venga riscontrata dopo il pagamento del contributo, il RAdG procede al recupero delle somme indebitamente versate anche attraverso compensazione nella successiva richiesta di erogazione, notificando al beneficiario la revoca del contributo. Le informazioni inerenti il recupero vengono trattate dalle apposite funzionalità previste nell’ambito del SIPA relativamente a:

- l’importo certificato da recuperare; - la data in cui è sorto il debito; - gli estremi dell’atto di revoca; - la data di notifica dell’atto stesso; - gli estremi del provvedimento di trasmissione della minuta di ruolo al concessionario Equitalia

SpA, in caso di avvio della fase coattiva del processo di recupero. Ai sensi dell’art. 60 lettera f) del regolamento di base, gli importi recuperati prima della chiusura del Programma Operativo, che devono essere riversati al bilancio generale dell’Unione Europea in seguito a rettifiche finanziarie, sono detratti dalla dichiarazione di spesa successiva.

In caso di mancato recupero riconducibile a colpa o negligenza imputabile al RAdG, il rimborso al bilancio dell’Unione Europea grava esclusivamente sul bilancio dello Stato membro, in particolare sull’Autorità di gestione oppure sull’OI sulla base di quanto disposto dall’articolo 7 della convenzione tra l’AdG e l’OI.

1 Per irregolarità sistemica si intende un errore ricorrente imputabile a gravi lacune nei sistemi di gestione e controllo; in tali casi si procederà ad una rettifica finanziaria e l’indagine sarà estesa a tutte le operazioni che potrebbero essere interessate.

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In relazione a tale contabilità, il RAdG comunica al RAdC l’indicazione delle irregolarità che generano importi recuperabili, l’importo da recuperare, il debitore e la data in cui è sorto il debito. A fronte di tali importi, comunica, inoltre, l’eventuale recupero con l’indicazione del pagatore, dell’importo recuperato e della data in cui è stato effettuato il pagamento. L’Autorità di Gestione, per il tramite della Presidenza del Consiglio dei Ministri, informa la Commissione Europea, a norma dell’art. 57 del Regolamento applicativo, entro i due mesi successivi al termine di ogni trimestre, sul seguito dato ai procedimenti di irregolarità comunicati alla Commissione stessa. 10.6 Procedimento della Corte dei Conti A partire dalla sentenza n. 4511 del 1° marzo 2006 della Corte di cassazione, la giurisprudenza contabile ha affermato la giurisdizione della Corte dei Conti nei confronti del privato beneficiario di contributi pubblici nelle ipotesi di indebito percepimento delle risorse provenienti dal bilancio dello Stato o dell’Unione europea. Qualora la Corte dei Conti emetta una sentenza di condanna al pagamento dell’importo indebitamente percepito nei confronti di un beneficiario, il RAdG avvia le opportune procedure per il recupero della relative somme. 10.7 Descrizione della procedura La rilevazione delle irregolarità può essere sollevata in seguito alle verifiche effettuate da diversi soggetti, in particolare da:

- Referente dell’Autorità di Gestione; - Responsabile del procedimento, Addetto ai controlli I livello; - Referente dell’Autorità di Certificazione; - Autorità di Audit; - Organismi nazionali (M.E.F. – I.G.R.U.E., Forze di Polizia, Corte dei Conti); - Organismi comunitari (D.G. Regio, OLAF, Corte dei Conti Europea).

Ricevuto un atto o una segnalazione per un caso di sospetta irregolarità o frode, il RAdG verifica che gli elementi in esso indicati siano di consistenza tale da rendere prima facie fondata l'ipotesi della avvenuta violazione di una norma comunitaria o nazionale, anche astrattamente idonea a provocare pregiudizio al bilancio comunitario, e procede secondo la casistica di seguito riportata. Caso 1: Nell’ambito del procedimento istruttorio per la concessione del contributo, il RadG è tenuto ad accertare l’irregolarità segnalata procedendo alla comunicazione all’istante della sussistenza di un accertamento in corso. Quest’ultimo può esprimere le proprie controdeduzioni nel termine di 10 giorni dal ricevimento della comunicazione. Qualora sia accertata la mancata commissione dell’irregolarità, si procede all’emissione del provvedimento formale diretto alla concessione del contributo.

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Qualora sia accertata la commissione dell’irregolarità, si procede all’emissione del provvedimento formale di diniego della concessione del contributo. Caso 2: Nel caso in cui intervenga una segnalazione di irregolarità successivamente al provvedimento di concessione del contributo, ma prima dell’erogazione del contributo stesso, il RAdG avvia il procedimento di revoca del contributo, ai sensi della l. 241/90, che può concludersi con l’archiviazione della pratica o con la revoca del contributo. Caso 3: Nel caso in cui intervenga una segnalazione di irregolarità successivamente al provvedimento di concessione del contributo e dopo l’erogazione del contributo, anche solo parziale, il RAdG avvia il procedimento di revoca del contributo, ai sensi della l. 241/90, che può concludersi con l’archiviazione della pratica o con la revoca del contributo e contestuale recupero dell’importo indebitamente percepito maggiorato degli interessi legali. Nei provvedimenti finali, deve essere indicato il termine e l’autorità cui è possibile ricorrere. I ricorsi esperibili avverso un provvedimento amministrativo lesivo di una posizione giuridica sono amministrativi (dpr n. 1199 del 1971) e/o giurisdizionali (113 Cost.).

10.8 Procedura di recupero

- Fase precoattiva: posta in essere dal RAdG, quale Ente creditore, con atto di messa in mora notificato al debitore;

- Fase coattiva: avviata dal RAdG, quale Ente creditore, mediante ruolo ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.lgs. n. 46 del 1999.

Fase Pre-coattiva A seguito dell’emissione del decreto di revoca, secondo le procedure di cui al paragrafo precedente, il RAdG notifica lo stesso al debitore, a mezzo posta raccomandata con avviso di ricevimento, assegnando un termine per la restituzione del contributo, decorsi i quali si avvia la procedura di recupero coattivo, e l’indicazione del conto corrente su cui effettuare il versamento. Fase Coattiva Ai sensi dell’art. 17, comma 1, del D.lgs. n. 46 del 1999, la riscossione coattiva dei contributi versati indebitamente dal RAdG si effettua mediante ruolo. Per ruolo si intende l'elenco dei debitori e delle somme da essi dovute formato dal RAdG, nella persona del responsabile del procedimento, in qualità di Ente creditore, ai fini della riscossione a mezzo del concessionario. Nei ruoli sono iscritti il capitale, le eventuali sanzioni e gli interessi che il debitore deve corrispondere.

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L’art. 3 del decreto legge n. 203 del 30 settembre 2005, convertito con modificazioni nella legge n. 248 del 2 dicembre 2005 ha attribuito, a decorrere dal 1° ottobre 2006, le funzioni per l’attività di riscossione all’Agenzia delle entrate che le esercita mediante la società Equitalia SpA (concessionario), sulla quale svolge l’attività di coordinamento. Ai sensi del decreto del Ministero delle finanze del 3 settembre 1999 n. 321, Regolamento recante norme per la determinazione del contenuto del ruolo e dei tempi, procedure e modalità della sua formazione e consegna, da emanare ai sensi degli articoli 4 e 10 del D.Lgs. 26 febbraio 1999, n. 46, il RAdG, nella persona del responsabile del procedimento, provvede a redigere le minute dei ruoli secondo le disposizioni fornite dalla società Equitalia SpA. Le minute redatte devono essere trasmesse ad Equitalia SpA che provvede alla informatizzazione dei ruoli operando l'acquisizione, la codifica ed il controllo dei dati trasmessi, richiedendo al sistema informativo del Ministero delle finanze la convalida, la fornitura o l'attribuzione del codice fiscale e del domicilio fiscale del debitore. Effettuate tali attività, Equitalia SpA restituisce in duplice esemplare i ruoli informatizzati al RAdG, indicando il termine entro il quale l’Autorità, nella persona del responsabile del procedimento, resi esecutivi i ruoli con la sottoscrizione degli stessi, deve, per ciascun ruolo, consegnarne un esemplare ad Equitalia SpA. Equitalia SpA provvede a trasmettere i ruoli esecutivi agli Agenti della riscossione competenti per territorio con riferimento al luogo in cui ha sede il debitore.

L'Agente della riscossione, su richiesta del debitore, può concedere, nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà dello stesso, la rateizzazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo. In caso di mancato pagamento della prima rata o, successivamente, di due rate:

a) il debitore decade automaticamente dal beneficio della rateazione; b) l'intero importo iscritto a ruolo ancora dovuto è immediatamente ed automaticamente

riscuotibile in unica soluzione; c) l’importo iscritto a ruolo ancora dovuto non può più essere rateizzato.

Decorsi sessanta giorni dalla notifica della cartella esattoriale, l’Agente procede, per la riscossione delle somme non pagate, ad espropriazione forzata sulla base del ruolo, che costituisce titolo esecutivo. L’Agente può altresì promuovere azioni cautelari e conservative, nonché ogni altra azione prevista dalle norme ordinarie a tutela del creditore. Il procedimento di espropriazione forzata è regolato dalle norme ordinarie del codice di procedura civile applicabili in rapporto al bene oggetto di esecuzione, e con esso compatibili in quanto non derogate dalle disposizioni del Titolo II – Capo II del decreto del presidente della repubblica n. 602 del 29 settembre 1973. Avviata la procedura esecutiva, il recupero avviene a seguito di

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adempimento spontaneo del debitore o con il ricavo dell’espropriazione e vendita forzosa dei beni pignorati. Per quanto non espressamente descritto si rimanda al manuale dei procedure e dei controlli dell’AdG. 10.9 Registro dei debitori

La tenuta del registro debitori rientra tra le competenze del RAdC.

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11. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE 11.1 Disposizioni in materia di conservazione della documentazione da parte dei beneficiari

- l’apposizione del codice univoco di progetto FEP nelle causali di pagamento/fatture, oppure - apposito timbro da apporre sulle fatture recante “Regolamento 1198/2006” ed il codice univoco

progetto). Da tale obbligo sono escluse le spese sostenute prima della pubblicazione del bando.

Per ciascuna fase del processo di attuazione, individuata nella pista di controllo, deve esistere la relativa documentazione, su supporto cartaceo o non, mediante la quale è possibile ricostruire tutta la storia attuativa di ogni singola operazione. L’archiviazione dei documenti deve permettere anche successivamente alla chiusura del progetto medesimo: - una chiara ricostruzione dei dati di spesa e dei documenti di progetto; - la corrispondenza tra i documenti di spesa e ogni richiesta di rimborso.

Il RAdG, sulla base di quanto prescritto dalla lettera f) dell’art. 59 del Regolamento (CE) n. 1198/2006, garantisce che la documentazione giustificativa delle spese rendicontate (nonché tutti i documenti necessari a garantire l’adeguatezza delle piste di controllo) sia conservata ai sensi dell’articolo 87 del Regolamento (CE) n. 1198/2006.

La documentazione detenuta dai beneficiari comprovante le spese sostenute, ai fini della richiesta di erogazione del contributo, ovvero le fatture quietanzate relative alle spese sostenute e ogni altro documento avente forza probatoria equivalente, deve essere pertanto conservata in osservanza del suddetto periodo obbligatorio, deve essere messa a disposizione in caso di ispezione della Commissione Europea e della Corte dei Conti e ne devono essere forniti estratti o copie al personale autorizzato dal RAdG, dall’Autorità di Gestione, Autorità di Certificazione e Autorità di Audit.

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- le relazioni sui progressi realizzati, i documenti relativi alla concessione del contributo e alle procedure d’appalto e di aggiudicazione, i rapporti sulle ispezioni effettuate sui beni e servizi cofinanziati nell’ambito delle operazioni;

- l’elenco dei documenti tecnici, amministrativi e contabili, almeno in copia con l’indicazione dell’ubicazione degli originali, se diversa da quella del fascicolo;

- i documenti (fatture o documenti contabili aventi forza probatoria equivalente) relativi a specifiche spese sostenute e dichiarate e a pagamenti effettuati a titolo di contributi, di cui sia data prova attraverso bonifico, assegno, con relativa liberatoria o quietanza in altra forma, tra cui documenti comprovanti l’effettiva fornitura di beni o servizi cofinanziati.

I documenti devono essere conservati in originale o sotto forma di copie conformi agli originali su supporti comunemente accettati. Il RAdG attua le verifiche necessarie per accertare l’osservanza delle disposizioni in materia di conservazione della documentazione da parte dei beneficiari. In occasione dei controlli di primo livello il personale incaricato procede all’accertamento della sussistenza, presso la sede dei beneficiari, della completa ed idonea documentazione amministrativo-contabile in originale. 11.2 Modalità e tempistica per la conservazione della documentazione

La documentazione che riporta i dati necessari per le attività di valutazione e i dati contabili, nonché la documentazione relativa all’attuazione delle operazioni completate e delle operazioni oggetto di chiusura parziale (ai sensi dell’articolo 85 del Regolamento (CE) n. 1198/2006), è soggetta al suddetto periodo obbligatorio di conservazione.

- fotocopie di documenti originali; - microschede di documenti originali; - versioni elettroniche di documenti originali; - documenti disponibili esclusivamente su supporto elettronico.

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12. SCAMBIO DI INFORMAZIONI CON L’AUTORITA’ DI CERTIFICAZIONE E L’AUTORITA’ DI AUDIT

12.1 Scambio di informazioni con il referente regionale dell’Autorità di Certificazione

(RAdC) L’attività volta alla certificazione della spesa alla Commissione Europea, consiste nell’elaborazione e trasmissione alla Commissione delle dichiarazioni certificate delle spese e delle domande di pagamento, da parte dell’Autorità di Certificazione, elaborate anche sulla base delle proposte di certificazione dei Referenti dell’AdC per le misure gestite dagli OI.

A tal fine è necessario che i dati riferibili alle spese sostenute dai beneficiari o dal RAdG, qualora risulti beneficiaria, siano inseriti nel SIPA dal RAdG in modo che il RAdC riceva le informazioni in tempo reale e che nello stesso Sistema Informativo il RAdG inserisca le informazioni necessarie in merito alle verifiche eseguite su dette spese. Il RAdG, in quanto organismo preposto in prima istanza alla effettuazione dei controlli ordinari, comunica al RAdC le procedure adottate per la gestione delle irregolarità ai sensi del Regolamento (CE) n. 498/2007. Sia l’AdC che il RAdC hanno la possibilità di accedere attraverso il SIPA alle informazioni dettagliate sulle operazioni e sulle verifiche e sugli audit effettuate dal RAdG e dall’Autorità di Audit con riferimento a: - dati di interesse comune relativi al programma operativo; - dati relativi al monitoraggio e alla sorveglianza del programma operativo; - dati relativi alle transazioni finanziarie del programma operativo; - dati contabili relativi alle singole operazioni; - dati relativi all’esito dei controlli eseguiti dai soggetti interni al sistema di gestione e controllo

(controlli di primo e di secondo livello, controlli dell’Autorità di Certificazione ecc.); - dati relativi alle irregolarità rilevate e alle azioni correttive intraprese (recuperi e soppressioni). Qualora l’Autorità di Certificazione, in seguito all’effettuazione di controlli da parte di altri soggetti (Autorità di Audit, Commissione Europea, IGRUE, ecc…), venga a conoscenza di irregolarità, può procedere alla sospensione della certificazione di ulteriori avanzamenti di spesa sulle operazioni viziate da presunte irregolarità. L’Autorità di Certificazione ha la possibilità di inserire nuovamente l’operazione nella certificazione di spesa, qualora dovesse essere accertata l’assenza di irregolarità.

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Il RAdG trasmette a scadenze prestabilite al RAdC: - tabelle riassuntive con le informazioni relative agli importi da certificare per singolo progetto ed

una dichiarazione delle spese ammissibili riepilogativa per Asse; - per ogni dichiarazione di spesa, una dichiarazione attestante la conformità delle spese ai criteri

di ammissibilità e che le operazioni procedono conformemente a quanto stabilito dal Reg. (CE) 1198/2006;

- tabella riassuntiva dei recuperi e dei ritiri.

Il RAdG, inoltre, comunica al RAdC le informazioni e i relativi aggiornamenti in merito a: - manuale delle procedure e dei controlli adottato del RAdG; - l’eventuale adozione e descrizione della metodologia per il campionamento introdotta ed

utilizzata dal RAdG nell’ambito dei controlli effettuati per le differenti Misure; - in caso di introduzione della metodologia di campionamento, i risultati dell’analisi dei rischi

effettuata dal RAdG. Il RAdC, inoltre, può acquisire i dati relativi alle istanze le cui spese sono state validate nel SIPA, nel periodo prescelto, dal responsabile del RAdG ed effettua le opportune verifiche, ponendo in essere controlli sulla corrispondenza dei dati e sulla presenza delle informazioni necessarie per la certificazione.

12.2 Scambio di informazioni con l’Autorità di Audit Al fine di garantire la presenza di efficaci sistemi di gestione e di controllo, l’Autorità di Audit risponde dell’espletamento e della correttezza delle seguenti operazioni, secondo quanto disposto agli artt. 42, 43, 44, del Regolamento (CE) n. 498/2007: - l’elaborazione di una relazione che accompagni la descrizione dei sistemi di gestione e controllo

di cui all’art. 71, comma 1, del Regolamento (CE) 1198/2006. - l’elaborazione della strategia di audit, da presentare nei nove mesi successivi alla decisione di

adozione del programma, riguardante gli organismi preposti a tali attività, le metodologie, il metodo di campionamento e la pianificazione degli stessi audit.

- l’esecuzione degli audit di sistema (per verificare il funzionamento efficace dei sistemi di gestione e di controllo).

- l’esecuzione degli audit su un campione di operazioni adeguato, al fine di accertare l’efficace funzionamento del sistema di gestione e controllo e per verificare le spese ammissibili.

L’Autorità di Audit pertanto effettua verifiche generali dei sistemi di gestione e di controllo presso l’AdG, l’AdC e presso le autorità dell’OI Regione Liguria (RAdG e RAdC).

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 95Anno XLIV - N. 18

Il RAdG, inoltre, informa costantemente l’AdA in seguito a qualsiasi criticità riscontrata nel sistema che possa avere un impatto sulla valutazione di affidabilità dei sistemi di gestione e controllo. Analogamente l’AdA fornisce periodicamente, specifiche comunicazioni formali in seguito allo svolgimento delle proprie funzioni, formalizzando l’esito delle verifiche di propria competenza sia in caso di criticità riscontrate che di esito positivo. Nei casi in cui l’AdA abbia rilevato delle criticità nel sistema, con particolare riferimento ad errori sistematici, il RAdG provvede ad apportare i necessari correttivi dandone comunicazione all’AdA.

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13. INFORMAZIONE E PUBBLICITA’ 13.1 Quadro di riferimento normativo In ottemperanza all’art. 51 del Reg. (CE) n. 1198/2006, il RAdG provvede ad attivare adeguate azioni di informazione e pubblicità allo scopo di: - far conoscere a tutti i potenziali beneficiari le finalità e le opportunità offerte dal FEP e le modalità

per accedervi al fine di ottenere la maggior partecipazione possibile in termine di numero di progetti presentati;

- garantire la trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche; - comunicare efficacemente all’opinione pubblica le finalità politiche e strategiche che l’Unione

europea si prefigge di conseguire attraverso il FEP.

I provvedimenti attuativi, contenenti le indicazioni procedurali, i requisiti, i criteri ed i referenti amministrativi nazionali, regionali e locali che possono fornire informazioni sul P.O., le priorità tendenti all’individuazione dei beneficiari e dei progetti da ammettere a contributo, sono portati a conoscenza dei soggetti interessati, anche attraverso l’organizzazione di incontri, convegni e/o conferenze, e del pubblico attraverso la pubblicazione sul sito internet ufficiale della Regione Liguria. La diffusione dell’informazione e la pubblicità sono garantite mediante l’aggiornamento del sito internet, l’eventuale adozione di pubblicazioni nonché l’organizzazione di convegni e tavole rotonde in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto e le associazioni di categoria nell’ambito della più ampia attività di concertazione e di partenariato. Tale processo garantisce l’informazione, a largo spettro, riguardo alle possibilità offerte dal programma e alle norme e alle modalità di accesso al finanziamento, per tutti i potenziali beneficiari finali, le organizzazioni interessate dal settore della pesca, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali, gli organismi attivi nella promozione della parità di genere, le organizzazioni non governative interessate, incluse le organizzazioni ambientali. Il RAdG provvede alla pubblicazione, per via elettronica e via internet, dell’elenco dei beneficiari, delle denominazioni delle operazioni e dell’importo dei finanziamenti pubblici assegnati alle operazioni. 13.2 Obblighi dei beneficiari finali Ai fini dell’implementazione delle attività di informazione e pubblicità disposte dai Regolamenti comunitari, i beneficiari dei cofinanziamenti FEP sono tenuti a fornire indicazione al pubblico circa il contributo ottenuto. Essi devono inoltre acconsentire all’inclusione dei rispettivi nominativi nell’elenco elettronico dei beneficiari e degli importi dei finanziamenti percepiti, stilato dal Referente dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo ai sensi dell’articolo 31, lettera d) del Regolamento (CE) n. 498/2007 e pubblicato sul portale della Regione Liguria. In caso di realizzazione di opere infrastrutturali o di acquisto di oggetti fisici, i beneficiari sono tenuti all’apposizione, nella sede delle opere stesse, di una cartellonistica conforme ai criteri individuati

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 97Anno XLIV - N. 18

dagli articoli 32 e 33 del Regolamento (CE) n. 498/2007 (per le modalità di realizzazione ed esposizione della cartellonistica si veda il paragrafo successivo). Gli obblighi cui i beneficiari finali sono soggetti sono riportati in un’apposita sezione di ciascuno dei bandi di selezione delle operazioni emanati dal RAdG. Si specifica inoltre che, al di là di quanto prescritto in materia di informazione e pubblicità, i beneficiari finali sono soggetti all’osservanza degli obblighi inerenti la conservazione della documentazione giustificativa di spesa e, di conseguenza, essi devono acconsentire all’effettuazione delle verifiche circa l’esistenza, completezza e correttezza di tale documentazione da parte degli organismi competenti. 13.3 Cartellonistica e loghi Particolare enfasi è posta, dalla disciplina regolamentare in materia di informazione e pubblicità, allo specifico aspetto relativo all’obbligo di apposizione di un’idonea cartellonistica pubblicitaria, da parte dei beneficiari, nel caso in cui l’operazione cofinanziata preveda l’acquisto di un oggetto fisico o la realizzazione di opere infrastrutturali. In tal senso, gli articoli 32 e 33 del Regolamento (CE) n. 498/2007 dispongono che i beneficiari delle operazioni sono tenuti ai seguenti adempimenti: a) nel corso della realizzazione di infrastrutture o di ulteriori interventi costruttivi il cui contributo

pubblico totale superi i 500.000,00 Euro, deve essere installato un cartello esplicativo che riproduce l’emblema dell’Unione Europea (conforme all’Allegato II del Regolamento (CE) n. 498/2007), l’indicazione del FEP – Fondo europeo per la pesca e lo slogan “Investiamo per un’attività di pesca sostenibile”;

b) al completamento delle infrastrutture o di ulteriori interventi costruttivi il cui contributo pubblico totale superi i 500.000,00 Euro, nonché in caso di acquisto di oggetti fisici, in sostituzione del cartello di cui al punto precedente, deve essere posta una targa esplicativa permanente che indichi la tipologia e la denominazione dell’operazione cofinanziata, nonché l’emblema dell’Unione Europea (conforme all’Allegato II del Regolamento (CE) n. 498/2007), l’indicazione del FEP – Fondo europeo per la pesca e lo slogan “Investiamo per un’attività di pesca sostenibile”;

c) in entrambi i casi, le informazioni riportate nella cartellonistica di cui sopra devono occupare almeno il 25% d ella superficie del cartello o della targa permanente.

L’Allegato II del Regolamento (CE) n. 498/2007 descrive le regole di base per la composizione dell’emblema dell’Unione Europea e per l’individuazione dei relativi colori standard. I loghi ufficiali da apporre in tutti i documenti ufficiali aventi ad oggetto la descrizione di interventi cofinanziati attraverso il Programma Operativo FEP 2007/2013, in qualunque formato realizzati, devono essere riprodotti ai loghi standard.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 98

14. VERIFICA DELLE FUNZIONI DELEGATE ALL’ORGANISMO INTERMEDIO

- - - provvede a compilare e a fornire all’AdG l’attestazione annuale da quest’ultima elaborata e

riportata nell’allegato del presente manuale.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 99Anno XLIV - N. 18

15. NON CONFORMITÀ E AZIONI CORRETTIVE

Il RAdG assicura che le anomalie procedurali rilevate vengano tenute sotto controllo attraverso le prescrizioni di seguito riportate. Si riportano a riguardo le seguenti definizioni: Non Conformità: Mancato soddisfacimento di un requisito. Requisito: Esigenza o aspettativa che può essere espressa, generalmente implicita o cogente.

Azione Correttiva: Azione tesa ad eliminare la causa di una non conformità rilevata o di un’altra situazione indesiderabile rilevata.

Nota 1: Una non conformità può dipendere da più cause Nota 2: Un’azione correttiva si attua per prevenire la ripetizione di una non conformità mentre l’azione preventiva si attua per prevenirne il verificarsi. Nota 3: Correzione ed azione correttiva hanno significati diversi

Correzione: Azione tesa ad eliminare una non conformità rilevata.

Nota 1: Una correzione può essere effettuata anche congiuntamente ad una azione correttiva La procedura trova applicazione ogni qualvolta: - sia rilevato uno scostamento rispetto ai requisiti previsti - sia rilevata una attività svolta in difformità alle disposizioni definite nelle procedure o alle

prescrizioni di natura cogente - sia pervenuta una segnalazione da parte di altre Autorità o degli organismi di controllo La rilevazione delle Non Conformità può avvenire da parte di tutto il personale coinvolto nello svolgimento delle attività. La Non Conformità è documentata e notificata al Responsabile del RAdG il quale, di concerto con altre funzioni interessate per competenza, effettua le seguenti attività: - analisi delle cause che hanno determinato la non conformità; - determinazione della correzione volta ad eliminare la non conformità rilevata, dei tempi necessari

per la correzione e delle funzioni responsabili della correzione; - definizione dell’azione correttiva necessaria a rimuovere le cause che hanno determinato la non

conformità; - registrazione delle attività svolte; - comunicazione, nei casi previsti dai regolamenti, ad altre Autorità competenti. Il responsabile della correzione designato provvede ad intraprendere le attività previste nei modi e nei tempi stabiliti. Il Responsabile del RAdG si accerta secondo le scadenze prestabilite che la non conformità sia stata effettivamente corretta.

Il Responsabile del RAdG valuta l’eventualità di aprire un’Azione Correttiva al fine di eliminare le cause della Non Conformità, in relazione a:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 100

- ripetitività della Non Conformità (causa non occasionale); - evidenza di carenze tecniche, formative e/o organizzative della Non Conformità. L’azione correttiva ha lo scopo di eliminare le cause che hanno generato le non conformità pertanto l’efficacia dell’azione intrapresa deve essere valutata dal Responsabile del RAdG, a distanza di tempo congruo dall’azione intrapresa, al fine di accertare la reale rimozione delle cause che hanno generato la non conformità.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 101Anno XLIV - N. 18

16. ALLEGATI

Allegato 1 – Dichiarazione delle Spese Ammissibili per Assi

Allegato 2 – Attestazione del Referente dell’Autorità di Gestione sulla dichiarazione di spesa

Allegato 3 - Modulistica operazioni a regia (check list/schede di valutazione)

Allegato 4 – Attestazione annuale degli OI

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 102

16.1 ALLEGATO 1 - DICHIARAZIONE DELLE SPESE AMMISSIBILI PER ASSI

DICHIARAZIONE DELLE SPESE AMMISSIBILI DELLA REGIONE LIGURIA

Periodo dal ……………………..al…………………..

Data chiusura contabilità …………………

Contributi Nazionali Contributo Totale (1+2)

Asse prioritario Contributi Comunitari

(1) Totale Importo

Nazionale (2=a+b)

Di cui Fondo di Rotazione

Legge 183/87 (a)

Di cui Quota Regionale (b)

Asse prioritario 1

Asse prioritario 2

Asse prioritario 3

Asse prioritario 4

Asse prioritario 5

Totale

Data

IL RESPONSABILE DEL REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI

GESTIONE

(Timbro e Firma)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 103Anno XLIV - N. 18

16.2 ALLEGATO 2 – ATTESTAZIONE DEL REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE SULLA DICHIARAZIONE DI SPESA

ATTESTAZIONE DEL REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE REGIONE LIGURIA SULLA DICHIARAZIONE DI SPESA2

Il sottoscritto _________________________________________ in qualità di Responsabile del Referente dell’Autorità di Gestione del Programma FEP 2007/2013, attesta che tutte le spese comprese nella “Tabella delle Spese” allegata sono conformi ai criteri di ammissibilità delle spese stabiliti dall’art. 55 del Reg. (CE) n.1198/06, e sono state sostenute dai beneficiari per l’attuazione delle operazioni selezionate nell’ambito del Programma Operativo conformemente alle condizioni relative alla concessione di contributi pubblici a norma dell’art. 78 di tale regolamento dopo il 01/01/2007 e ammontano a:

EURO

La “Tabella delle Spese” è basata sulla chiusura conti in data ……………………… ed è parte integrante della presente attestazione.

Il sottoscritto attesta altresì che le operazioni procedono conformemente agli obiettivi stabiliti nella decisione e a norma del Reg. (CE) n. 1198/2006, ed in particolare, che:

1) gli importi si riferiscono a spese sostenute dal beneficiario dopo il 1° gennaio 2007;

2) è stata verificata l’applicazione dei criteri per la selezione delle domande ed il rispetto delle politiche orizzontali dell’U.E. (pari opportunità, Ambiente, Concorrenza, Occupazione, Appalti pubblici);

3) sono state rispettate le procedure individuate nel Manuale delle procedure e dei controlli del RAdG della Regione Liguria adottato il …………… (in caso di aggiornamento allegare la nuova versione);

4) gli importi fanno riferimento ad aiuti pubblici pagati ai beneficiari ovvero a spese effettivamente sostenute dai beneficiari finali e giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente;

5) gli importi non si riferiscono ad anticipi non ammissibili a rimborso;

2 Il contenuto si questa attestazione è caricato nel SIPA e non è modificabile dal RAdG che non è responsabile per eventuali difformità.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 104

6) a fronte di tali spese non sono stati praticati dai fornitori sconti o abbuoni in qualsiasi forma ai destinatari finali, all’infuori di quelli eventualmente indicati nei documenti di spesa e già detratti in sede di rendicontazione delle spese sostenute dai predetti destinatari, né sono state emesse dai fornitori note di accredito;

7) le suddette spese sono ammissibili ai sensi della normativa comunitaria e nazionale in vigore;

8) sono stati rispettati i massimali di contribuzione previsti dalla normativa comunitaria e nazionale in vigore;

9) sono stati effettuati, sulla base dell’apposito Manuale, i controlli di I° livello relativamente ai progetti elencati nell’allegata “Tabella delle Spese” e gli esiti sono stati registrati nel SIPA;

10) gli errori riscontrati nel corso delle verifiche effettuate sono stati corretti;

11) sono state individuate e comunicate le irregolarità ed i relativi aggiornamenti, conformemente alla normativa vigente;

12) si è provveduto ad attivare le procedure di recupero dei contributi erogati in seguito ad irregolarità accertate;

13) è stata controllata la corretta individuazione del codice IBAN e dell’identità del beneficiario finale per il pagamento (anche presso la ragioneria regionale) e l’esito del pagamento è disponibile all’interno della pista di controllo redatta da questo RAdG ai sensi dell’art.41, del Reg.(CE) 498/07;

14) le informazioni particolareggiate relative alle operazioni in questione sono agli atti di questo OI e sono state correttamente inserite nella procedura informatica di supporto;

15) le predette informazioni e la documentazione relativa a ciascuna iniziativa sono tenute a disposizione delle Autorità del PO (ed i relativi referenti regionali) ed ai competenti servizi della comunità europea.

Data

IL RESPONSABILE DEL REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI

GESTIONE

(Timbro e Firma)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 105Anno XLIV - N. 18

Tabelle allegate all’Attestazione del Referente dell’Autorità di Gestione sulla dichiarazione di spesa

TABELLA DELLA SPESA

PERIODO DAL ……………..…… AL ………………………..

N. Prog (1)

Nominativo Beneficiario

Codice Asse/Mi

sura

Ob. Conv.

(SI/NO)

TOT. SPESA

PUBBLICA (2=a+b+c)

Contributo UE

(a)

Contributo Nazionale

(b)

Contributo Regionale

(c)

Data verifica di I°

liv. (3)

(1) codifica del progetto (ad es. 01/AC/07)

(2) totale spesa pubblica

(3) data della verifica di I° livello (data ultima)

Data

IL RESPONSABILE DEL REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI

GESTIONE

(Timbro e Firma)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 106

TABELLA DEI RECUPERI E DEI RITIRI

Recuperi:

N. Prog.

Nominativo Beneficiario

DDS di origine (*)

Codice Asse/Misura

Ob. Conv. (SI/NO)

Quota UE Quota Nazionale

Quota Regionale

Totale Recupero

Ritiri:

N. Prog.

Nominativo Beneficiario

DDS di origine (*)

Codice Asse/Misura

Ob. Conv. (SI/NO)

Quota UE Quota Nazionale

Quota Regionale

Totale Ritiro

(*) Indicare i riferimenti alla precedente Dichiarazione di Spesa (DDS) del RAdG.

Data

IL RESPONSABILE DEL

REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE

(Timbro e Firma)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 107Anno XLIV - N. 18

16.3 ALLEGATO 3 – MODULISTICA OPERAZIONI A REGIA

CHECK LIST DI RICEVIBILITA’ DELLE ISTANZE

SCHEDA ANAGRAFICA

Asse

Misura

Azione

Codice progetto

Titolo progetto

Localizzazione progetto (provincia)

Beneficiario (con indicazione legale rappresentante ed indirizzo completo)

Altro (es. imbarcazione: n. UE e denominazione) Data presentazione domanda (data ufficio postale accettante) Protocollo Generale Regione

Spesa richiesta Riferimento bando

CONTROLLO RICEVIBILITA’ ED IRREGOLABILITA’ NON SANABILI (articolo 10 bando)

N. ATTIVITÀ DI CONTROLLO Si No NOTE

1 Rispetto dei termini di presentazione

2 Rispetto delle formalità di invio (articolo 4 bando): - invio con raccomandata - indicazione programma/asse/misura sulla busta - ……………………………..

2 Domanda originale e sottoscritta

3 ………………………….

ESITO DELL’ACCERTAMENTO

Istanza ricevibile

Istanza irricevibile e pertanto esclusa dal proseguo della valutazione Data

Il Responsabile di Misura

Firma ____________________

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 108

Firma ------------------------------

CHECK LIST DEI RIQUISITI DI ACCESSO E DI AMMISSIBILITA’

CONTROLLO AMMISSIBILITA’ SOGGETTI E REQUISITI (articoli 5 e 6 bando)

N. ATTIVITÀ DI CONTROLLO Si No NOTE 1 ………………………. 2 ………………………. 3 ……………………….

…… ……………………….

CONTROLLO AMMISSIBILITA’ INTERVENTO (articolo 3 bando)

N. ATTIVITÀ DI CONTROLLO Si No NOTE 1 ………………………. 2 ………………………. 3 ……………………….

…… ……………………….

CONTROLLO DOCUMENTAZIONE (articolo 7 bando)

N. ATTIVITÀ DI CONTROLLO Si No Non previsto NOTE

1 ……………………….

2 ……………………….

3 ……………………….

… ……………………….

ESITO DELL’ACCERTAMENTO

Istanza ammissibile

Istanza da integrare con la documentazione specificata di seguito

Istanza non ammissibile

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 109Anno XLIV - N. 18

RICHIESTA INTEGRAZIONE DOCUMENTAZIONE

Protocollo e data nota di richiesta

Data ricezione comunicazione (ricevuta ritorno)

Data scadenza Data risposta (data spedizione) e protocollo

Elenco documentazione richiesta: ……………………………. …………………………….

CONTROLLO DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA RICHIESTA

N. ADEGUATEZZA DELLA DOCUMENTAZIONE Si No NOTE

1 ……………………….

2 ……………………….

3 ……………………….

… ……………………….

ESITO DELL’ISTRUTTORIA

Istanza ammissibile

Istanza non ammissibile per

- mancanza di documentazione essenziale

- documentazione non conforme - incongruenza rispetto agli obiettivi

- assenza di requisiti oggettivi o soggettivi

- progetto non idoneo sul piano tecnico-economico

- altro (specificare) NOTE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 110

Data

Il Responsabile di Misura Firma ------------------------------

Data

Il nucleo di valutazione

(Firme dei componenti)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 111Anno XLIV - N. 18

SCHEDA DI VALUTAZIONE

CRITERI DI SELEZIONE (articolo 11 bando)

DESCRIZIONE VALORE ASSEGNABILE

Documento comprovante l’attribuzione del punteggio

Presenza del documento

Punteggio autodichiarato

VALORE ASSEGNATO

……………………

……………………

……………………

TOTALE

VERIFICA SPESA AMMISSIBILE

Voce di d’intervento

Ditta fornitrice Descrizione Documento di spesa

Importo Importo ammissibile

Totale importo ammissibile

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 112

VERBALE NUCLEO VALUTAZIONE In data --------------------- il Nucleo di valutazione, così come individuato dal Direttore Generale nella nota ----------------, si è riunito per la prima disamina dei progetti presentati per l’annualità ------------ sulla misura -------------------- del FEP, come previsto dal bando al punto -----------------------. In particolare si è proceduto: - all’analisi del progetto nel suo complesso; - alla valutazione delle spese ammissibili; - all’attribuzione dei punteggi di merito; - alla valutazione delle integrazioni pervenute -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

RESOCONTO ISTRUTTORIA Spesa richiesta Spesa ammissibile Contributo concedibile Percentuale: Importo: Durata progetto espressa in mesi (modello 1) Scadenza presunta NOTE

Data

Il Responsabile di Misura Firma ------------------------------

Data

Il nucleo di valutazione

(Firme dei componenti)

NOTA:

Per la valutazione delle istanze afferenti a misure che necessitano verifiche ad hoc, quali la misura 4.1, il RAdG predispone e adotta con atto interno specifiche check list per valutare la ricevibilità, l’ammissibilità e per l’attribuzione del punteggio delle domande in coerentemente a quanto previsto nei relativi bandi.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 113Anno XLIV - N. 18

CHECK LIST DEI CONTROLLI DI PRIMO LIVELLO34

DATI GENERALI

Asse Misura

Azione

Codice progetto

Titolo progetto

Localizzazione progetto (provincia)

Beneficiario (con indicazione legale rappresentante ed indirizzo completo)

Data esecuzione controllo documentale

Nominativo istruttore

DATI FINANZIARI Costo ammesso

Contributo concesso

Costo rendicontato dal beneficiario

Spesa controllata

Costo ammesso a rendicontazione

Contributo erogato

Altre agevolazioni richieste e/o ottenute dichiarate dal beneficiario

Per i controlli delle pratiche afferenti alla misura 1.3 “Ammodernamento dei pescherecci e selettività” le check list sono integrate dalla informazioni di cui al decreto direttoriale del MIPAAF n. 5 del 25/05/2012 al fine di dare atto dei controlli effettuati per verificare il non aumento dell’abilità di cattura degli interventi ammessi a finanziamento.

Per i controlli di pratiche afferenti a misure che necessitano verifiche ad hoc, il RAdG integra la check list dei controlli di primo livello con le specifiche necessarie eventualmente adottandole con atto interno coerentemente a quanto previsto nei relativi bandi e regolamenti.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 114

CONTROLLO DOCUMENTALE SI NO N/A NOTE

Provvedimento di approvazione della graduatoria

Provvedimento di concessione del contributo Eventuali richiesta di variazioni e/o varianti tecniche del progetto

Atto di approvazione variante

Eventuali richiesta di proroga

Atto di concessione della proroga Richiesta di SAL (domanda di liquidazione del primo stato di avanzamento lavori – allegato n. 5)

Richiesta di saldo finale (domanda li liquidazione finale – allegato 6)

Richiesta di salto totale in un’unica soluzione (domanda li liquidazione finale – allegato 6)

Rispetto dei tempi di esecuzione del progetto: comunicazione inizio lavori entro i termini previsti dal bando

Rispetto dei tempi di esecuzione finale del progetto entro i termini previsti dal bando

Disponibilità della documentazione non contabile prevista dal bando per l’erogazione del contributo Relazione tecnica

DURC Certificato della Camera di Commercio o del Tribunale ove si evinca la stato non fallimentare

Presenza delle autorizzazioni previste dal bando

Presenza dati di attuazione di progetto/intervento, ai sensi dell’Allegato III del Reg. (CE) 498/2007

……………………………………

…………………………………… Disponibilità della documentazione contabile prevista dal bando per l’erogazione del contributo (verifiche pagamenti) Corrispondenza delle opere, beni e servizi realizzati rispetto a quanto previsto nel progetto approvato e nei relativi documenti giustificativi

Le spese rendicontate sono ammissibili ai sensi delle "Linee guida sull'ammissibilità delle spese"

Completezza e la regolarità della documentazione giustificativa (fatture o altra documentazione probante) presentata dal Beneficiario così come previsto dal bando

Presenza delle quietanze di pagamento (es. bonifico, assegno, ecc) per ciascun documento giustificativa di spesa (fattura o altra documentazione probante)

Le modalità di pagamento delle spese rendicontate e finanziate sono conformi ai sensi

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 115Anno XLIV - N. 18

delle "Linee guida sull'ammissibilità delle spese" Disponibilità di una contabilità o codifica separata della spesa

Esistenza di economie di spesa

VERIFICA MANTENIMENTO DEL PUNTEGGIO (CRITERI DI SELEZIONE)

DESCRIZIONE VALORE ASSEGNATO

VALORE ASSEGNATO IN FASE DI VERIFICA

……………………

……………………

……………………

ESITO DELL’ACCERTAMENTO

Domanda liquidabile

Domanda parzialmente liquidabile

Domanda non liquidabile

RICHIESTA INTEGRAZIONE DOCUMENTAZIONE

Protocollo e data nota di richiesta

Data ricezione comunicazione (ricevuta ritorno)

Data scadenza Data risposta (data spedizione) e protocollo

Elenco documentazione richiesta: ……………………………. …………………………….

CONTROLLO DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA RICHIESTA N. ADEGUATEZZA DELLA DOCUMENTAZIONE Si No 1 ………………………. 2 ………………………. 3 ………………………. … ……………………….

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 116

VERIFICA SPESA AMMISSIBILE

Voce di d’intervento

Ditta fornitrice Descrizione Documento di spesa

Importo Importo ammissibile

Totale importo ammissibile

Contributi già liquidati

Tipologia Data importo

Importo erogabile al netto dei contributi già liquidati

importo

Economie di spesa

importo

NOTE

Data L’istruttore

Firma ------------------------------

Data

Il Responsabile di Misura Firma ------------------------------

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 117Anno XLIV - N. 18

VERBALE DI VERIFICA IN LOCO

Il/I sottoscritto/i …………..…………………………………………………….. incaricati del controllo in loco nell’ambito dei controlli di I° livello sui finanziamenti previsti dal FEP 2007-2013, CCI 2007IT14FPO001 ha/hanno effettuato la verifica sul progetto/intervento di seguito indicato:

ELEMENTI IDENTIFICATIVI DELL’OPERAZIONE Progetto/Intervento [ ] N. Id.

Ragione Sociale

Indirizzo sede legale

Codice fiscale Partita IVA

Tel. Fax

Referente dell’Autorità di Gestione

Rappresentante legale

Ragione Sociale

Indirizzo sede legale

Codice fiscale

Tel.

Beneficiario

Rappresentante legale

Titolo del progetto (o tipologia di intervento)

Localizzazione

Spesa ammessa in fase istruttoria

Contributo totale concesso € pari al …….. % del costo ammesso

Contributo comunitario concesso

€ pari al …….. % del contributo concesso

Spesa rendicontata dal €

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 118

beneficiario

Spesa controllata €

Spesa ammessa a rendicontazione

Contributo liquidato (in caso di SAL e/o anticipo)

Contributo da liquidare €

Economie €

1) METODOLOGIA ADOTTATA PER LA VERIFICA

I controlli documentali nell’ambito dei controlli di primo livello sono stati eseguiti per accertare il

rispetto dei seguenti aspetti:

- la coerenza con gli obiettivi della misura e del bando;

- la conformità alla normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento;

- l’esistenza, la completezza e la veridicità dei documenti amministrativi;

- i requisiti dei documenti contabili e l’ammissibilità delle spese;

- la rispondenza dell’intervento realizzato rispetto al progetto presentato ed approvato;

- il rispetto delle prescrizioni previste nel progetto o dalla normativa vigente;

- il rispetto degli adempimenti relativi alla normativa in materia di pubblicità ai sensi dell’art. 32 del Reg. (CE) 498/2007 (eventuale);

come desumibile dalla check list del controllo documentale ---------------------- NP/--------------------------

L’attività svolta durante il controllo in loco è stata la seguente:

- presa visione/in carico del fascicolo del progetto a partire dal ___________.(data del

provvedimento di liquidazione);

- verifica delle opere realizzate, delle spese sostenute e della corrispondenza con le spese rendicontate ed i relativi documenti giustificativi, mediante sopralluogo e verifica documentale presso il destinatario finale, svolta in data ____________.

È stata, inoltre, esaminata la documentazione relativa al progetto contenuta all’interno del fascicolo e messa a disposizione dal beneficiario e sono state effettuate le verifiche previste dalla check-list di progetto, che si allega al presente verbale al fine di verificare

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 119Anno XLIV - N. 18

- la rispondenza dell’intervento realizzato rispetto al progetto presentato ed approvato;

- il rispetto delle prescrizioni previste nel progetto o dalla normativa vigente;

- il rispetto degli adempimenti relativi alla normativa in materia di pubblicità ai sensi dell’art. 32 del Reg. (CE) 498/2007.

2) CONTROLLO IN LOCO

Il controllo si è svolto alla presenza del Sig. …………………………………………… (legale

rappresentante) e presso il beneficiario ultimo ...………………………………, alla presenza del Sig.

…………………...………………..…………………………. (legale rappresentante/ amministratore

delegato / direttore lavori ecc.).

Durante il controllo sono state effettuate le verifiche previste dalla relativa check-list di

progetto/intervento che si allega al presente verbale.

Di seguito vengono riportati i risultati e le osservazioni emerse a seguito dell’attività di controllo.

- Sono stati controllati i seguenti originali dei documenti di spesa (es. fatture…….):

VERIFICA SPESA AMMISSIBILE

Voce di d’intervento

Ditta fornitrice Descrizione Documento di spesa

Importo €

Importo ammisso

Modalità pagamento

- su ciascuna fattura originale controllata è stato apposto un timbro di annullamento attestante

il controllo di I° livello effettuato (e la data/le date del controllo)

- le spese rientrano/non rientrano tra quelle ammissibili e rispettano il termine iniziale e finale

di ammissibilità. (Per le spese non ritenute ammissibili, indicare estremi del documento di

spesa e motivazione dell’inammissibilità);

- le opere realizzate corrispondono/non corrispondono a quanto previsto nel progetto e alle

spese rendicontate e descritte nei documenti di spesa. (breve descrizione)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 120

- i beni/servizi acquistati sono/non sono presenti presso il destinatario finale e

corrispondono/non corrispondono a quanto previsto nel progetto e alle spese rendicontate e

descritte nei documenti di spesa. (breve descrizione)

- sono/non sono stati rispettati gli adempimenti relativi alla normativa in materia di pubblicità ai

sensi dell’art. 32 del regolamento applicativo

- ai fini del rispetto del termine del vincolo si riportano le seguenti informazioni:

Investimento Matricola N. fattura Data

- ai fini della verifica del mantenimento dei requisiti che hanno determinato il punteggio di

merito assegnato si riportano le seguenti informazioni:

DESCRIZIONE VALORE

ASSEGNATO AL PROGETTO

VALORE ASSEGNATO IN FASE DI VERIFICA

……………………

……………………

……………………

CONTRODEDUZIONI DEL BENEFICIARIO:

…………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………

OSSERVAZIONI:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 121Anno XLIV - N. 18

3) RISULTATO DEL CONTROLLO

Di seguito vengono riportati i risultati e le osservazioni emerse a seguito dell’attività di

controllo.

- Il progetto è in itinere/concluso.

- Sono state controllate le copie o gli originali delle fatture, ed è stato verificato che le

spese rientrano/non rientrano tra quelle ammissibili e rispettano/non rispettano il termine

iniziale e finale di ammissibilità.

Il Beneficiario

____________________

……….. , ../../….

Gli incaricati dei controlli

____________________

____________________

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 122

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 123Anno XLIV - N. 18

VERIFICA DEL REVISORE

VERIFICHE ATTO DI LIQUIDAZIONE SI NO NA NOTE

Corretto riferimento all’atto di impegno del contributo/premio

Corretta imputazione delle somme sull’Asse e la misura di riferimento

Corrispondenza del contributo/premio da liquidare a titolo di anticipazione con la polizza fideiussoria presentata

Corrispondenza del contributo/premio da liquidare a titolo di SAL o saldo con quanto considerato erogabile a seguito dei controlli di I° livello

Importo da liquidare conforme alle percentuali/parametri del contributo/premio concesso

REVISORE

(nominativo/categoria/estremi incarico)

Data: ………………….

Firma: ………………..

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 124

CHECK LIST CONTROLLO EX POST

DATI GENERALI Estremi atto del Bando della misura: DGR n. ________ del _________ Asse Misura Azione ANAGRAFICA BENEFICIARIO Beneficiario Codice fiscale Indirizzo completo del Beneficiario Rappresentante beneficiario presente al controllo DATI DEL PROGETTO Codice progetto Titolo progetto Localizzazione progetto Data di presentazione domanda di aiuto (data spedizione e numero di protocollo di ricezione)

Estremi dell’atto di concessione dell’aiuto

Data di presentazione richiesta 1°SAL (data spedizione e numero di protocollo di ricezione)

Data dell’esecuzione del controllo di primo livello: controllo amministrativo e nominativo del responsabile

Data dell’esecuzione del controllo di primo livello: controllo in loco e nominativo del responsabile

SAL

Estremi (numero e data) atto di pagamento (decreto o modello F01)

Data di presentazione richiesta 2°SAL (data spedizione e numero di protocollo di ricezione)

Data dell’esecuzione del controllo di primo livello: controllo amministrativo e nominativo del responsabile

Data dell’esecuzione del controllo di primo livello: controllo in loco e nominativo del responsabile

SAL

Estremi (numero e data) atto di pagamento (decreto o modello F01)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 125Anno XLIV - N. 18

Data di presentazione richiesta SALDO (data spedizione e numero di protocollo di ricezione)

Data dell’esecuzione del controllo di primo livello: controllo amministrativo e nominativo del responsabile

Data dell’esecuzione del controllo di primo livello: controllo in loco e nominativo del responsabile

SALDO

Estremi (numero e data) atto di pagamento (decreto o modello F01)

DATI FINANZIARI

Costo ammesso Contributo concesso Contributo erogato Altre agevolazioni richieste e/o ottenute dichiarate dal beneficiario

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 126

Il/I sottoscritto/i ____________________________________________________________ incaricato/i dal Dirigente del Servizio __________________________ (nota __________________________ ) di effettuare il controllo ex-post sul mantenimento degli impegni previsti per l’adesione alla misura __________________________ del FEP 2007-2013, come previsto dal “Manuale delle procedure e dei controlli dell’Organismo Intermedio Regione Liguria”: • in data ______________ si sono recati presso il Settore Politiche Agricole e della Pesca

__________________________ per prendere visione della documentazione, contenuta nel fascicolo della domanda di contributo, necessaria per il controllo sul mantenimento degli impegni;

• non è stato dato preavviso per il sopralluogo aziendale / in data ______________ alle ore _________, hanno dato preavviso telefonico al beneficiario per il sopralluogo aziendale;

[cancellare la frase che non interessa] • in data ___________ alle ore _______ si sono recati presso la sede del beneficiario

_________________________________ sita in _________________________________, alla presenza del Sig.______________________________ identificato mediante ____________________ nella sua qualità di __________________________ e hanno riscontrato quanto segue.

Identificazione degli interventi finanziati e riscontro della destinazione d’uso: (da riportare le voci di intervento del prospetto “Riepilogo Spese” della modulistica dei bandi delle diverse misure, riportati anche nel prospetto “Verifica Spesa Ammissibile” del verbale del controllo di primo livello relativo alla pratica)

Intervento scadenza vincolo di destinazione

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Rispetto della destinazione d’uso

Es. Acquacoltura A. Lavori di infrastruttura

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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 127Anno XLIV - N. 18

Stabilità delle operazioni, ai sensi dell’art. 56 Par. 1 del Reg. (CE) 1198/2006

Al momento del controllo, l’operazione finanziata dal FEP non ha subito modifiche sostanziali che ne abbiano alterato la natura o le modalità di attuazione, o che abbia procurato un vantaggio indebito a un’impresa o ad un ente pubblico. (verifica del mantenimento dei requisiti di ammissibilità e di selezione previsti nei bandi di misura)

SÌ NO NA NOTE

Al momento del controllo, l’operazione finanziata dal FEP non ha subito modifiche sostanziali che risultino da un cambiamento della proprietà di un’infrastruttura o dalla cessazione o rilocalizzazione di un’attività produttiva.

SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile]

Rispetto degli adempimenti relativi alla normativa in materia di pubblicità, ai sensi dell’art. 32 del Reg. (CE) 498/2007

Nel caso di opere di infrastruttura o cofinanziate dal FEP con costo ammissibile superiore a € 500.000, il cartello recante le informazioni elencate all’art. 33 del Reg. (CE) 498/2007, è sostituito da una targa informativa permanente.

SÌ NO NA

1.1.1.

Per operazioni di acquisto di un oggetto fisico, finanziamento di opere d’infrastruttura o di costruzione, è presente una targa esplicativa permanente, visibile e di dimensioni significative.

SÌ NO NA NOTE

La targa esplicativa di cui sopra indica il tipo e la denominazione dell’operazione, oltre che le informazioni presenti all’art. 33 del Reg. (CE) 498/2007.

SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile] Obbligo di conservazione della documentazione conformemente agli schemi di bando e alla decisione presa nel corso della Cabina di Regia dell’11/12 gennaio 2011 (termine obbligo 31.12.2019).

Il beneficiario ha rispettato l’obbligo di conservazione della documentazione giustificativa in originale alla data del controllo.

SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile]

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 128

Esecuzione del progetto e certificazione delle spese.

Le/i opere/attrezzature/macchinari realizzati/acquistati corrispondono a quelle/i approvate/i a collaudo.

SÌ NO NA NOTE

Le/i opere/attrezzature/macchinari realizzate/acquistati hanno mantenuto la medesima destinazione d’uso riscontrata a collaudo.

SÌ NO NA NOTE

E’ verificato il regolare funzionamento e utilizzo di quanto finanziato. SÌ NO NA NOTE

E’ verificato l’avvenuto pagamento del contributo al beneficiario. SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile]

VINCOLI DI INALIENABILITÀ E DI DESTINAZIONE PER MISURA da schemi di bando Misura 1.3 L’imbarcazione non è stata ceduta fuori dall’Unione Europea o destinata a fini diversi dalla pesca alla data del controllo.

SÌ NO NA NOTE

Il vincolo dei cinque anni di cui sopra è annotato presso gli Uffici Marittimi competenti sull’estratto matricolare ovvero sul Registro Navi Minori e Galleggianti.

SÌ NO NA NOTE

Il beneficiario non è fallito o non è stata avviata una procedura di concordato preventivo o procedura concorsuale.

SÌ NO NA NOTE

Misure 1.4 e 2.2 Alla data del controllo, i nuovi impianti/attrezzature non sono stati venduti, salvo preventiva autorizzazione dell’Amministrazione.

SÌ NO NA NOTE

In caso di ammodernamenti, alla data del controllo non è avvenuta la dismissione a qualsiasi titolo dell’investimento oggetto di contributo o il cambio di destinazione degli impianti/attrezzature.

SÌ NO NA NOTE

Misure 1.5 L’imbarcazione non è stata ceduta fuori dall’Unione Europea o destinata a fini diversi dalla pesca alla data del controllo

SÌ NO NA NOTE

Il vincolo dei cinque anni di cui sopra è annotato presso gli Uffici Marittimi competenti sull’estratto matricolare ovvero sul Registro Navi Minori e Galleggianti.

SÌ NO NA NOTE

Salvo preventiva autorizzazione dell’Amministrazione, alla data del controllo le SÌ NO NA NOTE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 129Anno XLIV - N. 18

nuove strutture realizzate non sono state vendute. In caso di ammodernamenti, alla data del controllo non è avvenuta la dismissione a qualsiasi titolo dell’investimento oggetto di contributo.

SÌ NO NA NOTE

Il beneficiario non è fallito o non è stata avviata una procedura di concordato preventivo o procedura concorsuale.

SÌ NO NA NOTE

In caso di riconversione, il pescatore non ha ripreso l’attività di pesca al momento del controllo ed è verificato che abbia intrapreso un’altra attività.

SÌ NOTE

[NA: Non Applicabile] Misura 2.1 e 3.3

I nuovi impianti/attrezzature, salvo preventiva autorizzazione dell’Amministrazione, non sono stati venduti al momento del controllo.

SÌ NO NA NOTE

In caso di ammodernamenti, alla data del controllo non è avvenuta la dismissione a qualsiasi titolo dell’investimento oggetto di contributo o il cambio di destinazione degli impianti/attrezzature.

SÌ NO NA NOTE

Il beneficiario non è fallito o non è stata avviata una procedura di concordato preventivo o procedura concorsuale.

SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile]

Misura 2.3 Alla data del controllo, i nuovi impianti/attrezzature non sono stati venduti, salvo preventiva autorizzazione dell’Amministrazione.

SÌ NO NA NOTE

In caso di ammodernamenti, alla data del controllo non è avvenuta la dismissione a qualsiasi titolo dell’investimento oggetto di contributo o il cambio di destinazione degli impianti/attrezzature.

SÌ NO NA NOTE

Il beneficiario non è fallito o non è stata avviata una procedura di concordato preventivo o procedura concorsuale..

SÌ NO NA NOTE

Alla data del controllo, i beni oggetto di finanziamento non sono stati venduti o ceduti, né distratti dalla destinazione d’uso prevista dal progetto di investimento.

SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile] Misura 3.1, 3.4 e 3.5 Alla data del controllo, i beni oggetto di finanziamento non sono stati venduti o ceduti, né distratti dalla destinazione d’uso prevista dal

SÌ NO NA NOTE

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 130

progetto di investimento. Il beneficiario non è fallito o non è stata avviata una procedura di concordato preventivo o procedura concorsuale.

SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile] Misura 3.2 Alla data del controllo, la dismissione a qualsiasi titolo di investimento oggetto di contributo non è avvenuta, se non espressamente autorizzata.

SÌ NO NA NOTE

Il beneficiario non è fallito o non è stata avviata una procedura di concordato preventivo o procedura concorsuale.

SÌ NO NA NOTE

[NA: Non Applicabile]

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 131Anno XLIV - N. 18

• Sono stato rilevate cause di forza maggiore o circostanze eccezionali: SÌ NO Se SÌ, indicare quali:

decesso del beneficiario; incapacità professionale di lunga durata del beneficiario; calamità naturale grave che colpisce in misura rilevante gli impianti del richiedente; distruzione accidentale dei fabbricati aziendali adibiti all’attività e/o dei mezzi aziendali; incendio dei fabbricati aziendali adibiti all’attività e/o dei mezzi aziendali; altro (specificare) _______________________________________________.

La causa di forza maggiore o la circostanza eccezionale è stata comunicata alla Regione Liguria? SÌ NO • Sono state rilevate vendite/cessioni SÌ NO Se SÌ: E’ stata concessa preventiva autorizzazione da parte della Regione Liguria con nota n. ______ del _____ ESITO DELL’ACCERTAMENTO Sulla base degli elementi acquisiti in sede del presente controllo il/i sottoscritto/i incaricato/i del controllo dichiarano che: L’esito del controllo è POSITIVO L’esito del controllo è PARZIALMENTE NEGATIVO (come da motivazioni specificate nelle note e/o nelle osservazioni) L’esito del controllo è NEGATIVO (come da motivazioni specificate nelle note) OSSERVAZIONI

CONTRODEDUZIONI

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 132

RESPONSABILE DEL CONTROLLO: (nominativo/categoria/estremi incarico) ……………………….. Data: ………………………... Firme: ………………………...

Per il beneficiario ______________________

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 133Anno XLIV - N. 18

16.4 ALLEGATO 4 – ATTESTAZIONE ANNUALE DEGLI OI

ATTESTAZIONE ANNUALE DEL REFERENTE DELL’AUTORITA’ DI GESTIONE PER LA REGIONE LIGURIA

Il sottoscritto _________________________________________ Responsabile del Referente dell’Autorità di Gestione per la Regione Liguria designato da ___________________ (indicare l’atto ufficiale di nomina), in riferimento al periodo 1 gennaio 20…- 31 dicembre 20…

DICHIARA

1. di aver avuto a disposizione risorse e mezzi adeguati al corretto e puntuale svolgimento dei compiti oggetto di delega così come definiti dalla Convenzione sottoscritta in data -------;

2. di aver svolto correttamente e nel rispetto delle procedure previste i compiti di cui al precedente punto 1;

3. che l’organico in forza è pari a ………..e nel corso dell’anno 20…. ha subito le seguenti variazioni ………;

4. di aver intrapreso, in base alle indicazioni ricevute dall’Autorità di ……(Gestione, Certificazione e/o Audit), le azioni di seguito descritte

a. …..

b. …..

c. …..

5. che la documentazione fisica inerente l’attività delegata è custodita presso ……… e può essere messa a disposizione in caso di necessità entro ……… dalla ricezione della richiesta;

Data

IL RESPONSABILE DEL REFERENTE DELL’ADG PER LA REGIONE LIGURIA

(Timbro e Firma)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 134

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 21.03.2013 N. 1280

Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio 2008, n° 117 - della cava di arenaria denominata "Verezzo Alta", in Comune di Sanremo (Imperia), a favore della ditta Silvestri Silvestro.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di arenaria denominata “VEREZZO ALTA”, in Comune di Sanremo (Imperia), a favore della Ditta Silvestri Silvestro (Cod. Fisc. SLVSVS42A23I138A), con sede in Sanremo (Imperia) – Frazione Verezzo, Località Cava, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività

Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente; c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad

evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane;

d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal D.Lgs. n° 117/2008.

3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al

T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro

(allegato omesso)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 135Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 21.03.2013 N. 1281

Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio 2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata "Baccan", in Comune di Lorsica (Genova), a favore della ditta L.S.A. S.n.c. di Garbarino Davide & C.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di ardesia denominata “BACCAN”, in Comune di Lorsica (Genova), a favore della Ditta L.S.A. S.n.c. di Garbarino Davide & C. (Cod. Fisc. 02846950109), con sede in Cicagnare (Genova), Via Piane, 97, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente;

c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane;

d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal D.Lgs. n° 117/2008.

3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al

T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro (allegato omesso)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 136

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE

25.03.2013 N. 1294 Procedura di verifica screening ex art. 10 l.r. n. 38/98 e s.m.i.. Progetto per la realizzazione di una pista da motocross in loc. Fossa Luea Comune di Ceranesi (GE). Proponente: Ass.ne Sportiva Team DRD Promotor Genova. No VIA con prescrizioni.

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA per quanto illustrato in premessa 1. che il progetto relativo alla realizzazione di un campo da motocross in loc. Fossa Luea in Comune di

Ceranesi (GE) presentato dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Team DRD Promotor di Genova, non debba essere assoggettato a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’art.10 della l.r. 38/1998 e s.m. e i., a condizione che vengano rispettate le seguenti prescrizioni: a) la progettazione definitiva dovrà essere elaborata tenendo conto delle criticità e degli ineludibili

impatti evidenziati, in particolare relativamente all’assetto idrografico e morfologico dei luoghi, e i movimenti terra e le opere di contenimento dovranno essere progettati ed eseguiti adottando tutte le buone tecniche e le cautele del caso al fine di contenere il più possibile gli impatti sul suolo;

b) la progettazione definitiva dovrà inoltre essere corredata dalle verifiche di stabilità dei fronti di scavo, dallo schema della regimazione delle acque a corredo della viabilità a progetto, con adeguato dimensionamento e considerando eventuali deflussi profondi, dalle indagini volte alla caratterizzazione dei terreni anche di tipo geotecnico e dalla definizione della stratigrafia del luoghi. Tale documentazione dovrà essere trasmessa alla struttura VIA della Regione Liguria;

c) dovrà essere acquisito l’assenso da parte della proprietà del ristorante all’installazione presso lo stesso delle misure mitigative del rumore previste;

d) dovrà essere prevista, nei primi mesi di esercizio del campo da cross, una campagna di monitoraggio della pressione acustica sia nell’area esterna del ristorante, dove sono normalmente posizionati i tavoli, sia sulla facciata dell’edificio al fine di poter intervenire con ulteriori opere di mitigazione del rumore nell’eventualità che si dovesse rilevare un valore differenziale tra clima acustico e rumore residuo non conforme alle norme;

e) dovrà essere aggiornata la relazione vegetazionale con quanto indicato in istruttoria relativamente alle opere riferite a una soluzione progettuale superata (attraversamento del Rio Pria grande), alla piantumazione di alberi e arbusti a risarcimento degli esemplari abbattuti per la realizzazione della pista e all’infoltimento della barriera verde nei pressi del ristorante.

Resta inoltre fermo l’obbligo di adempiere, da parte del proponente, alle prescrizioni imposte dal Comune in sede di rilascio della autorizzazione paesaggistica comunale. 2. che:

a) deve essere data comunicazione al Dipartimento Provinciale ARPAL di Genova della data di avvio della realizzazione delle opere previste, ai fini dell’espletamento delle funzioni di controllo e di verifica di cui all’art.14 della l.r. 38/98 e s.m. e i.;

b) l’accettazione delle prescrizioni di cui sopra da parte del soggetto proponente dovrà essere inoltrata al Settore V.I.A. entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione del presente atto sul B.U.R.L;

c) la documentazione di cui al precedente punto 1. lettere a), b), c) ed e) dovrà essere inviata al Settore V.I.A. successivamente all’accettazione di cui sopra. La documentazione sarà verificata dall’Ufficio entro il termine di 30 giorni decorrente dal ricevimento degli atti, trascorso il quale si intende resa la verifica in senso positivo;

d) il presente provvedimento acquisterà efficacia soltanto ad avvenuta positiva verifica da parte del Settore V.I.A. dell’ottemperanza alle suddette prescrizioni, ovvero dalla scadenza del suddetto termine di 30 giorni;

3. di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul B.U.R.L.. Avverso il presente provvedimento può essere inoltrato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria entro 60 giorni o alternativamente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione.

IL DIRIGENTE Roberto Boni

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 137Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 25.03.2013 N. 1296 Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30.5.2008, n. 117 - della cava di ardesia "Cerro Fontanelli - Filonetto Del Gatto", in Comune di Moconesi (Ge), a favore della ditta ardesia Casagrande di Casagrande Simone.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n. 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di ardesia denominata “CERRO FONTANELLI – FILONETTO DEL GATTO”, in Comune di Moconesi (Genova), a favore della Ditta Ardesia Casagrande di Casagrande Simone (Cod. Fisc. CSGSMN81P10D969H), con sede in Coreglia Ligure (Genova), Via Dezerega, 19, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente;

c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane;

d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal D.Lgs. n° 117/2008.

3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale

al T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro

(allegato omesso)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 138

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 25.03.2013 N. 1297 Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio 2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata "Pussu du Segnu", in Comune di Ne (Genova), a favore della ditta L.E.A.N.I. S.n.c. di Garbarino G.B. & C..

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5, del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di ardesia denominata “PUSSU DU SEGNU”, in Comune di Ne (Genova), a favore della Ditta L.E.A.N.I. S.n.c. di Garbarino G.B. & C. (Cod. Fisc. 00498100106), in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in Cicagna (Genova) – Località Monleone, Via Isolalunga, 1, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni, oltre a quelle

imposte con il decreto dirigenziale n° 242/2002, con il quale è stata rilasciata l’autorizzazione all’esercizio della struttura di deposito in parola: a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento

dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente;

c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane;

d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal D.Lgs. n° 117/2008.

3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al

T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro (allegato omesso)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 139Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 25.03.2013 N. 1298 Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio 2008, n. 117 - della cava di marmo denominata "Sopra la Fontana", in Comune di Ne (Genova), a favore della ditta Alloro Giulio.

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di marmo denominata “SOPRA LA FONTANA”, in Comune di Ne (Genova), a favore della Ditta Alloro Giulio (Cod. Fisc. LLRGLI38B16C521N), con sede in Ne (Genova), Via Frisolino, 86, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente;

c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane;

d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal D.Lgs. n° 117/2008.

3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al

T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Ermanno Gambaro

(allegato omesso)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 140

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ISPETTORATO AGRARIO REGIONALE

27.03.2013 N. 1299 D.lgs.102/2004 e s.m.i. e D.M. n. 1934 del 31.01.2013 di approvazione del P. A. N. per l'anno 2013 - Definizione delle prod. unit. mass. assicurabili nel terr. reg. lig. per le colture soggette a disciplinari e per le colture ornamentali.

IL DIRIGENTE D.lgs.102/2004 e ss.mm.ii. e D.M. n. 1934 del 31/01/2013 di approvazione del piano assicurativo nazionale per l’anno 2013 - Definizione delle produzioni unitarie massime assicurabili nel territorio ligure per le colture soggette a disciplinari e per le colture ornamentali VISTI

• il D.lgs. 29 marzo 2004, n. 102 “Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38”, così come modificato con il D.lgs. 18 aprile 2008, n. 82;

• il D.M. n. 1934 del 31/01/2013 di approvazione del Piano Assicurativo Nazionale per l’anno 2013, in particolare l’art. 3 comma 12 nel quale viene stabilito che le Regioni devono individuare le produzioni unitarie medie annuali per prodotto/tipologia colturale che rappresentino le quantità unitarie massime assicurabili;

• il D.M. n. 1950 del 01/02/2013 che stabilisce i prezzi unitari massimi applicabili alle produzioni agricole per la stipula di polizze assicurative agevolate per l’anno 2013;

• la nota Mipaf n. 4662 del 11/03/2013 inerente “chiarimenti in merito agli interventi assicurativi agevolati” che, tra l’altro, fornisce indicazioni alle Regioni per la definizione delle produzioni medie unitarie annuali per prodotto/tipologia colturale che rappresentino le quantità unitarie massime assicurabili per le polizze agevolate relative alla campagna 2013;

RICHIAMATA la Delibera Giunta Regionale del 24/09/2004 n. 1034 che aveva già attribuito al Dirigente del Settore Ispettorato Agrario Regionale la competenza a definire i valori delle rese unitarie delle produzioni agricole per gli interventi compensativi stabiliti dal D.lgs. 102/2004; PRESO atto che nella nota ministeriale sopra citata viene precisato che per le produzioni soggette a disciplinare la resa massima deve essere contenuta nel limite previsto dagli stessi disciplinari e che per le altre colture assicurabili la resa unitaria media può tenere conto delle variabili che incidono sulle dinamiche produttive e che pertanto possono determinare dei valori che si discostano dalle medie tabellari ufficiali (dati ISTAT, dati Camere di Commercio, dati di Organismi regionali, ecc.); RITENUTO, pertanto, di individuare le produzioni unitarie massime per il calcolo dei valori assicurabili delle colture soggette a disciplinari e per quelle ornamentali più rappresentative della regione Liguria, per la stipula di contratti assicurativi agevolati ai sensi del D.lgs.102/2004 e ss.mm.ii.; RITENUTO che per la determinazione delle quantità massime assicurabili sia possibile avvalersi come base di partenza di: • per le produzione liguri soggette a disciplinari, le rese massime stabilite dai disciplinari stessi; • per le produzioni ornamentali i dati forniti dalla struttura regionale che ha competenza per il

settore florovivaistico; • per le restanti colture più rappresentative le elaborazioni e le stime effettuate sulla base dei dati

provinciali rilevati per ISTAT; TENUTO conto che dall’attività di verifica sulle polizze agevolate stipulate negli anni passati in Liguria le produzioni assicurate sono prevalentemente quelle a maggiore valore economico, ovvero quelle con marchio a Denominazione di Origine e ad Indicazione Geografica e quelle ornamentali; VALUTATA l’urgenza di stabilire le rese medie unitarie per le produzioni sopra indicate e di rimandare ad un successivo atto la determinazione delle produzioni medie unitarie annuali delle altre colture più rappresentative regionali; CONSIDERATO che per gli aspetti sopra citati è indispensabile garantire, a maggior tutela del reddito aziendale, convenienti e adeguate forme di assicurazione del prodotto a copertura dei rischi derivanti dalle avversità atmosferiche; RITENUTO che per la determinazione delle rese unitarie massime assicurabili in regione Liguria sia necessario considerare per le produzioni soggette a disciplinare i valori previsti dai disciplinari stessi e per le altre colture uno scostamento in aumento fino al 30 % dei valori rilevabili dalle rese ufficiali, al fine di tener conto che:

• la perdita di prodotto a seguito di avversità atmosferiche e altre cause (attacchi parassitari, ecc.) viene limitatamente valutata nel calcolo delle stime ufficiali;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 141Anno XLIV - N. 18

• le diversificate dinamiche produttive aziendali (condizionate dalle diversità ambientali, strutturali ed organizzative) possono dare luogo a rese produttive anche superiori alle medie statistiche;

• esiste una effettiva convenienza, da parte delle imprese agricole più produttive e competitive (con valori delle rese ad ettaro superiori alle medie statistiche ), alla stipula di contratti assicurativi agevolati a tutela del reddito aziendale che si basino su dati effettivi;

RITENUTO, pertanto, di approvare l’allegato tabella, parte integrante e sostanziale del presente atto, valida per i dati delle produzioni unitarie massime assicurabili nel territorio regionale ligure per le colture soggette a disciplinari e per le colture ornamentali per l’anno 2013, elaborata in base alle fonti ed ai criteri sopra richiamati;

DECRETA

1. di approvare l’allegata tabella che individua le produzioni unitarie massime assicurabili nel territorio regionale ligure per le colture soggette a disciplinare e per le colture ornamentali per l’anno 2013, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

2. di pubblicare il presente atto sul portale agriligurianet.it e sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria;

3. di dare atto che avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al T.A.R. Liguria o, alternativamente, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro sessanta o centoventi giorni dalla notifica o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Bruno Piombo

(segue allegato)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 142

TABELLA Regione Liguria - Rese medie per Piano assicurativo nazionale 2013

Categoria Coltura Unità misura Territorio Valore

Olivicole Olive da olio DOP Riviera Ligure q/ha Zona produzione

disciplinare 70

Ornamentali Fronde ornamentali steli/mq Provincia IM SV GE SP 65

Ornamentali Piante floricole Piante aromatiche in vaso num/mq Provincia IM SV

GE SP 26

Ornamentali Piante floricole Piante floricole in vaso num/mq Provincia IM SV

GE SP 10,4

Ornamentali Piante floricole Fiori recisi steli/mq Provincia IM SV

GE SP 78

Piante aromatiche Basilico DOP in p. a. consumo fresco (da

disciplinare)

piantine/mq/anno

Zona produzione disciplinare 2000

Piante aromatiche Basilico DOP in p. a. trasformazione (da

disciplinare)

Kg/mq/anno

Zona produzione disciplinare 8

Viticole D. O. Colline di Levanto

Colline di Levanto Bianco q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Colline di Levanto

Colline di Levanto Vermentino q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Colline di Levanto Colline di Levanto Rosso q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Colline di Levanto

Colline di Levanto Novello q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente pigato superiore q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente quiliano granaccia q/ha Zona produzione

disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente riviera dei fiori pigato q/ha Zona produzione

disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente riviera dei fiori rossese q/ha Zona produzione

disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente riviera dei fiori

vermentino q/ha Zona produzione

disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente rossese q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente rossese passito q/ha Zona produzione

disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente taggia moscato o

moscatello q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente taggia moscato o

moscatello frizzante q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente taggia moscato o

moscatello passito q/ha Zona produzione

disciplinare 80

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 143Anno XLIV - N. 18

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente taggia moscato o

moscatello vendemmia tardiva

q/ha Zona produzione disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente vermentino q/ha Zona produzione

disciplinare 110

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente vermentino passito q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente vermentino superiore q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente albenganese pigato q/ha Zona produzione

disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente albenganese rossese q/ha Zona produzione

disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente albenganese vermentino q/ha Zona produzione

disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente finalese pigato q/ha Zona produzione

disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente finalese rossese q/ha Zona produzione

disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente finalese vermentino

q/ha Zona produzione disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente granaccia q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente granaccia passito q/ha Zona produzione

disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente granaccia superiore q/ha Zona produzione

disciplinare 80

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente moscato q/ha Zona produzione

disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente moscato frizzante q/ha Zona produzione

disciplinare 100

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente moscato passito q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente moscato vendemmia

tardiva q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente pigato q/ha Zona produzione

disciplinare 110

Viticole D. O. Riviera Ligure di

Ponente

Riviera ligure di ponente pigato passito q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Cinque Terre

Cinque terre costa de sera q/ha Zona produzione

disciplinare 85

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 144

Viticole D.O. Cinque Terre

Cinque terre costa de campu q/ha Zona produzione

disciplinare 85

Viticole D.O. Cinque Terre

Cinque terre costa da posa q/ha Zona produzione

disciplinare 85

Viticole D.O. Cinque Terre

Cinque terre "sciacchetra' riserva q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Cinque Terre Cinque terre "sciacchetra' q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Cinque Terre Cinque terre q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Colli di Luni Colli di Luni rosso q/ha Zona produzione

disciplinare 110

Viticole D.O. Colli di Luni

Colli di Luni rosso riserva q/ha

Zona produzione disciplinare

110

Viticole D.O. Colli di Luni Colli di Luni bianco q/ha Zona produzione

disciplinare 110

Viticole D.O. Colli di Luni Colli di Luni Vermentino q/ha Zona produzione

disciplinare 110

Viticole D.O. Colli di Luni

Colli di Luni Vermentino superiore q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Colli di Luni Colli di Luni Albarola q/ha Zona produzione

disciplinare 110

Viticole D.O. Golfo del Tigullio Portofino o Portofino

varie tipologie q/ha Zona produzione disciplinare 90

Viticole D.O. Golfo del Tigullio Portofino o Portofino

Costa dei Fieschi varie tipologie q/ha Zona produzione

disciplinare 85

Viticole D.O. Pornassio o Ormeasco di

Pornassio

Vino Ormeasco di Pornassio q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Pornassio o Ormeasco di

Pornassio

Vino Ormeasco di Pornassio Superiore q/ha Zona produzione

disciplinare 81

Viticole D.O. Pornassio o Ormeasco di

Pornassio

Vino Ormeasco di Pornassio Sciac-tra q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Pornassio o Ormeasco di

Pornassio

Vino Ormeasco di Pornassio Passito q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Pornassio o Ormeasco di

Pornassio

Vino Ormeasco di Pornassio Pasito

Liquoroso q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Rossese di

Dolceacqua o Dolceacqua

Rossese di Dolceacqua q/ha Zona produzione disciplinare 90

Viticole D.O. Rossese di

Dolceacqua o Dolceacqua

Rossese di Dolceacqua superiore q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Val Polcevera Val Polcevera Bianco q/ha Zona produzione

disciplinare 95

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 145Anno XLIV - N. 18

Viticole D.O. Val Polcevera Val Polcevera Rosso q/ha Zona produzione

disciplinare 95

Viticole D.O. Val Polcevera Val Polcevera Rosato q/ha Zona produzione

disciplinare 95

Viticole D.O. Val Polcevera Val Polcevera Passito q/ha Zona produzione

disciplinare 95

Viticole D.O. Val Polcevera Val Polcevera Coronata q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole D.O. Val Polcevera

Val Polcevera Bianchetta Genovese q/ha Zona produzione

disciplinare 95

Viticole I.G. Colline del Genovesato varie tipologie q/ha Zona produzione

disciplinare 130

Viticole I.G. Colline Savonesi varie tipologie q/ha Zona produzione

disciplinare 130

Viticole I.G. Liguria di Levante varie tipologie q/ha Zona produzione

disciplinare 110

Viticole I.G. Terrazze

dell'Imperiese Rosso varie tipologie q/ha Zona produzione

disciplinare 90

Viticole I.G. Terrazze

dell'Imperiese

Bianco e Rosato varie tipologie q/ha Zona produzione

disciplinare 110

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 146

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE,

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 14.03.2013 N. 1312 Cancellazione dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle organizzazioni di volontariato, dell'Associazione "Arciconfraternita del Chinotto", con sede in Genova, ai sensi dell'art. 18 l.r. 42/2012.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per le motivazioni indicate nelle premesse e qui integralmente richiamate: 1. di cancellare, dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle organizzazioni di

volontariato, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 6 dicembre 2012 n. 42 ed in ottemperanza a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 847 del 15 luglio 2011, l’Associazione “ARCICONFRATERNITA DEL CHINOTTO”, con sede in Genova, C.F. 95127090108;

2. di ribadire che, alla cancellazione di cui al punto precedente, consegue la perdita dei benefici

previsti dalla normativa vigente in tema di volontariato a favore delle Associazioni iscritte; 3. di notificare il presente decreto all’Associazione “ARCICONFRATERNITA DEL CHINOTTO”, con

sede in Genova; 4. di disporre la pubblicazione per estratto del presente decreto sul Bollettino Ufficiale della

Regione Liguria. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

Il DIRIGENTE Elena Magni

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE,

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1313 Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promozione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione "Organizzazione a sostegno della dislessia Liguria", sede in Millesimo (SV).

IL DIRIGENTE Richiamata la seguente normativa: legge 7 dicembre 2000, n. 383 “Disciplina delle Associazioni di promozione sociale”; legge 11 agosto 1991, n.266 “Legge quadro sul volontariato”;

Premesso che: - con decreto dirigenziale 23 febbraio 2009, n.341, l’Associazione “Organizzazione a sostegno

della dislessia Liguria” con sede in Millesimo (SV), codice fiscale 92088440091 (di seguito “Associazione”) è stata iscritta al Registro regionale delle Organizzazioni di volontariato, ai sensi

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 147Anno XLIV - N. 18

della legge 11 agosto 1991, n.266 e della legge regionale 28 maggio 1992, n.15 e successive modificazioni ed integrazioni, settore Ambientale, cod. AM/SV/002-2009;

- la deliberazione della Giunta regionale 15 luglio 2011, n.847 - ai fini della revisione dei Registri regionali del volontariato e della promozione sociale, disposta dalla legge regionale 3 novembre 2009, n.47 – ha approvato una scheda di rilevazione e ne ha disposto l’invio a tutte le Organizzazioni di volontariato iscritte al relativo Registro;

- la stessa deliberazione regionale ha, altresì, disposto, a seguito del ricevimento della scheda, compilata ai sensi e per gli effetti del DPR 28 dicembre 2000, n.445 da parte delle Organizzazioni iscritte, l’avvio di un articolato procedimento amministrativo, il quale, in caso di accertata mancanza dei requisiti per il mantenimento dell’iscrizione da parte dell’Osservatorio regionale per la promozione, l’informazione e la documentazione sul volontariato, termina con il provvedimento di cancellazione dal Registro del volontariato;

- il Servizio proponente, con nota PG/2012/115084 del 31 luglio 2012, ha comunicato all’Associazione l’esito della verifica compiuta sulla scheda compilata e i motivi dell’avvio della procedura di cancellazione, così come previsto dal citato procedimento amministrativo di cui alla DGR 847/2011;

- con nota datata 20 dicembre 2012, registrata al Protocollo generale in data 15 gennaio 2013 con il n.7523, l’Associazione ha presentato istanza volta ad ottenere l’iscrizione nel Registro delle Associazioni di promozione sociale (di seguito “Registro”) ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale n.30/2004 e ss.mm.ii. e la contestuale cancellazione da quello delle Organizzazioni di volontariato;

- la regolarità della documentazione prodotta e la sussistenza dei requisiti giuridici previsti dalla legge regionale n.30/2004 e ss.mm.ii. e dal regolamento regionale n.1/2005 e ss.mm.ii. sono state verificate sulla base dell’istruttoria effettuata dal Servizio Interventi per il Terzo Settore, Cooperazione allo Sviluppo;

- l’istanza di iscrizione è stata sottoposta, ai sensi dell’articolo 3 comma 6 del regolamento regionale n.1/2005 e ss.mm.ii., all’esame della Sezione dell’Osservatorio, la quale, nella seduta del 5 marzo 2013, ha espresso parere favorevole in merito;

- nel corso del procedimento amministrativo relativo alla domanda di iscrizione presentata dall’Associazione, Regione Liguria, con legge regionale 6 dicembre 2012, n.42 (Testo Unico delle norme sul Terzo Settore), ha provveduto a riformare l’intera normativa regionale di comparto, abrogando, in particolare, la legge regionale n.30/2004 e ss.mm.ii. e il regolamento regionale 1/2005 e ss.mm.ii.;

- l’articolo 13 della legge regionale 42/2012 ha istituito il Registro regionale del Terzo Settore, suddiviso in sezioni, una delle quali comprende le Associazioni di promozione sociale;

- le modalità di iscrizione e di cancellazione attinenti al Registro di cui sopra sono disciplinate dagli articoli 17 e 18 della legge regionale 42/2012;

DECRETA

Per le motivazioni indicate nelle premesse e qui integralmente richiamate: 1. di cancellare, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Organizzazione a sostegno della dislessia Liguria” con sede in Millesimo (SV), codice fiscale 92088440091, dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Organizzazioni di volontariato, cod AM/SV/002-2009; 2. di iscrivere, ai sensi ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Organizzazione a sostegno della dislessia Liguria“ con sede in Millesimo (SV), codice fiscale 92088440091, Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Associazioni di promozione sociale, sezione ‘A’, codice ASS/SV/014/2013; 3. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 17, comma 6 della legge regionale 42/2012, l’iscrizione al Registro costituisce presupposto ai fini della stipula di accordi e convenzioni, diversi dagli affidamenti in appalto, concessione ed accreditamento, previsti dalla stessa norma con la Regione, gli enti locali e gli enti del settore regionale allargato, come individuati ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale 24 gennaio 2006, n.2 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria – legge finanziaria 2006) e ss.mm.ii. e per poter accedere ai contributi previsti dalla medesima legge regionale 42/2012; 4. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della legge regionale 42/2012, le Associazioni iscritte al Registro devono, comunque, comunicare entro sessanta giorni ogni eventuale variazione

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 148

dello statuto e di quanto contenuto nell’autocertificazione di cui all’articolo 17, comma 2 della stessa legge regionale 42/2012: 5. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 3 della legge regionale 42/2012, la perdita dei requisiti necessari per l’iscrizione, nonché il mancato rispetto degli altri obblighi previsti dalla normativa vigente, comporta la cancellazione dal Registro; 6. di notificare all’Associazione “Organizzazione a sostegno della dislessia Liguria” copia conforme del presente provvedimento; 7. di disporre la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Elena Magni

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE,

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1315

Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promozione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione "La Compagnia del Barone Rampante", sede in Borgio Verezzi (SV).

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per le motivazioni indicate nelle premesse e qui integralmente richiamate: 1. di cancellare, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “La Compagnia del Barone Rampante” con sede in Borgio Verezzi (SV), codice fiscale 93002140106, dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Organizzazioni di volontariato, cod CL/SV/3/2007; 2. di iscrivere, ai sensi ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “La Compagnia del Barone Rampante“ con sede in Borgio Verezzi (SV), codice fiscale 93002140106, Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Associazioni di promozione sociale, sezione ‘A’, codice ASS/SV/013/2013; 3. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 17, comma 6 della legge regionale 42/2012, l’iscrizione al Registro costituisce presupposto ai fini della stipula di accordi e convenzioni, diversi dagli affidamenti in appalto, concessione ed accreditamento, previsti dalla stessa norma con la Regione, gli enti locali e gli enti del settore regionale allargato, come individuati ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale 24 gennaio 2006, n.2 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria – legge finanziaria 2006) e ss.mm.ii. e per poter accedere ai contributi previsti dalla medesima legge regionale 42/2012; 4. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della legge regionale 42/2012, le Associazioni iscritte al Registro devono, comunque, comunicare entro sessanta giorni ogni eventuale variazione dello statuto e di quanto contenuto nell’autocertificazione di cui all’articolo 17, comma 2 della stessa legge regionale 42/2012: 5. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 3 della legge regionale 42/2012, la perdita dei requisiti necessari per l’iscrizione, nonché il mancato rispetto degli altri obblighi previsti dalla normativa vigente, comporta la cancellazione dal Registro;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 149Anno XLIV - N. 18

6. di notificare all’Associazione “La Compagnia del Barone Rampante” copia conforme del presente provvedimento; 7. di disporre la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Elena Magni

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE,

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1316

Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promozione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione "La Giostra della fantasia", sede in Genova.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per le motivazioni indicate nelle premesse e qui integralmente richiamate: 1. di cancellare, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “La Giostra della fantasia” con sede in Genova (GE), codice fiscale 95054060108, dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Organizzazioni di volontariato, cod. SR/GE/CST/2 04; 2. di iscrivere, ai sensi ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “La Giostra della fantasia“ con sede in Genova (GE), codice fiscale 95054060108, Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Associazioni di promozione sociale, sezione ‘A’, codice ASS/GE/009/2013; 3. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 17, comma 6 della legge regionale 42/2012, l’iscrizione al Registro costituisce presupposto ai fini della stipula di accordi e convenzioni, diversi dagli affidamenti in appalto, concessione ed accreditamento, previsti dalla stessa norma con la Regione, gli enti locali e gli enti del settore regionale allargato, come individuati ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale 24 gennaio 2006, n.2 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria – legge finanziaria 2006) e ss.mm.ii. e per poter accedere ai contributi previsti dalla medesima legge regionale 42/2012; 4. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della legge regionale 42/2012, le Associazioni iscritte al Registro devono, comunque, comunicare entro sessanta giorni ogni eventuale variazione dello statuto e di quanto contenuto nell’autocertificazione di cui all’articolo 17, comma 2 della stessa legge regionale 42/2012: 5. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 3 della legge regionale 42/2012, la perdita dei requisiti necessari per l’iscrizione, nonché il mancato rispetto degli altri obblighi previsti dalla normativa vigente, comporta la cancellazione dal Registro; 6. di notificare all’Associazione “La Giostra della fantasia” copia conforme del presente provvedimento; 7. di disporre la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 150

Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Elena Magni

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE,

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1317 Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promozione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione "Circolo Musicale Risorgimento", sede in Genova (GE).

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per le motivazioni indicate nelle premesse e qui integralmente richiamate: 1. di cancellare, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Circolo Musicale Risorgimento” con sede in Genova, codice fiscale 93002140106, dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Organizzazioni di volontariato, settore Culturale cod. CL/GE/020/2010; 2. di iscrivere, ai sensi ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Circolo Musicale Risorgimento“ con sede in Genova, codice fiscale 93002140106, Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Associazioni di promozione sociale, sezione ‘A’, codice ASS/GE/012/2013; 3. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 17, comma 6 della legge regionale 42/2012, l’iscrizione al Registro costituisce presupposto ai fini della stipula di accordi e convenzioni, diversi dagli affidamenti in appalto, concessione ed accreditamento, previsti dalla stessa norma con la Regione, gli enti locali e gli enti del settore regionale allargato, come individuati ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale 24 gennaio 2006, n.2 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria – legge finanziaria 2006) e ss.mm.ii. e per poter accedere ai contributi previsti dalla medesima legge regionale 42/2012; 4. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della legge regionale 42/2012, le Associazioni iscritte al Registro devono, comunque, comunicare entro sessanta giorni ogni eventuale variazione dello statuto e di quanto contenuto nell’autocertificazione di cui all’articolo 17, comma 2 della stessa legge regionale 42/2012: 5. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 3 della legge regionale 42/2012, la perdita dei requisiti necessari per l’iscrizione, nonché il mancato rispetto degli altri obblighi previsti dalla normativa vigente, comporta la cancellazione dal Registro; 6. di notificare all’Associazione “Circolo Musicale Risorgimento” copia conforme del presente provvedimento; 7. di disporre la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Elena Magni

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 151Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE,

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1318

Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promozione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione "Micronido Pratorotondo Don Renzo Ghiglione", sede in Genova (GE).

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per le motivazioni indicate nelle premesse e qui integralmente richiamate: 1. di cancellare, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Micronido Pratorotondo Don Renzo Ghiglione” con sede in Genova, codice fiscale 95122080104, dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Organizzazioni di volontariato, settore Educativo cod. ED/GE/011/2008; 2. di iscrivere, ai sensi ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Micronido Pratorotondo Don Renzo Ghiglione “ con sede in Genova, codice fiscale 95122080104, Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Associazioni di promozione sociale, sezione ‘A’, codice ASS/GE/011/2013; 3. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 17, comma 6 della legge regionale 42/2012, l’iscrizione al Registro costituisce presupposto ai fini della stipula di accordi e convenzioni, diversi dagli affidamenti in appalto, concessione ed accreditamento, previsti dalla stessa norma con la Regione, gli enti locali e gli enti del settore regionale allargato, come individuati ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale 24 gennaio 2006, n.2 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria – legge finanziaria 2006) e ss.mm.ii. e per poter accedere ai contributi previsti dalla medesima legge regionale 42/2012; 4. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della legge regionale 42/2012, le Associazioni iscritte al Registro devono, comunque, comunicare entro sessanta giorni ogni eventuale variazione dello statuto e di quanto contenuto nell’autocertificazione di cui all’articolo 17, comma 2 della stessa legge regionale 42/2012: 5. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 3 della legge regionale 42/2012, la perdita dei requisiti necessari per l’iscrizione, nonché il mancato rispetto degli altri obblighi previsti dalla normativa vigente, comporta la cancellazione dal Registro; 6. di notificare all’Associazione “Micronido Pratorotondo Don Renzo Ghiglione” copia conforme del presente provvedimento; 7. di disporre la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Elena Magni

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 152

DECRETO DEL DIRIGENTE SERVIZIO INTERVENTI PER IL TERZO SETTORE

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 25.03.2013 N. 1319

Registro regionale Terzo Settore (l.r. 42/2012) - iscrizione a sez. Ass. di promozione sociale e cancellazione da sez. Org. di volontariato Associazione "Il Girotondo", sede in Chiusavecchia (IM).

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per le motivazioni indicate nelle premesse e qui integralmente richiamate: 1. di cancellare, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Il Girotondo” con sede in Chiusavecchia (IM), codice fiscale 91027890085, dal Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Organizzazioni di volontariato, settore Sicurezza Sociale, cod. SS/IM/106/2004; 2. di iscrivere, ai sensi ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale 6 dicembre 2012, n.42, l’Associazione “Il Girotondo“ con sede in Chiusavecchia (IM), codice fiscale 91027890085, Registro regionale del Terzo Settore, sezione delle Associazioni di promozione sociale, sezione ‘A’, codice ASS/IM/010/2013; 3. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 17, comma 6 della legge regionale 42/2012, l’iscrizione al Registro costituisce presupposto ai fini della stipula di accordi e convenzioni, diversi dagli affidamenti in appalto, concessione ed accreditamento, previsti dalla stessa norma con la Regione, gli enti locali e gli enti del settore regionale allargato, come individuati ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale 24 gennaio 2006, n.2 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria – legge finanziaria 2006) e ss.mm.ii. e per poter accedere ai contributi previsti dalla medesima legge regionale 42/2012; 4. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 2 della legge regionale 42/2012, le Associazioni iscritte al Registro devono, comunque, comunicare entro sessanta giorni ogni eventuale variazione dello statuto e di quanto contenuto nell’autocertificazione di cui all’articolo 17, comma 2 della stessa legge regionale 42/2012: 5. di ribadire che, ai sensi dell’articolo 18, comma 3 della legge regionale 42/2012, la perdita dei requisiti necessari per l’iscrizione, nonché il mancato rispetto degli altri obblighi previsti dalla normativa vigente, comporta la cancellazione dal Registro; 6. di notificare all’Associazione “Il Girotondo” copia conforme del presente provvedimento; 7. di disporre la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Elena Magni

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 153Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ISPETTORATO AGRARIO REGIONALE

20.03.2013 N. 1321

Art. 8 comma 2 del Regolamento Regionale 29/6/1999 n. 1. Proroga all'epoca della durata dei tagli . Anno 2013.

IL DIRIGENTE

VISTI i commi 1 e 2 dell’art. 8 del Regolamento Regionale 29/6/1999 n. 1 i quali stabiliscono quanto segue: Art. 8. (Epoca ed esecuzione dei tagli nei boschi cedui e nei castagneti) 1. Per i boschi cedui e per i castagneti l'epoca dei tagli è regolata come segue:

a) per i cedui situati ad altitudine superiore ai 1200 metri s.l.m. dal l ottobre al 15 maggio; b) per i cedui situati ad altitudine compresa tra gli 800 ed i 1200 metri s.l.m. dal l ottobre al 30

aprile; c) per i cedui situati al di sotto degli 800 metri s.l.m. dal 16 ottobre al 31 marzo.

2. Qualora ricorrano circostanze ambientali speciali ed eccezionali l'Ente delegato, sentito l’IRF, può variare la durata di detti periodi sino ad un massimo di trenta giorni. VISTO l’art. 2 della L.R. 12/4/2011 n. 7 il quale dispone che, a seguito della cessazione delle deleghe disposta dall’articolo 12 della L.R. 23/2010, a far data dal 1 maggio 2011 sono esercitate dalla Regione le funzioni, già svolte dalle Comunità montane e dai Consorzi di Comuni, in materia di agricoltura, foreste ed economia montana; RITENUTA la propria competenza; SENTITI i Comandi provinciali del Corpo Forestale dello Stato; SENTITO il Servizio Politiche della Montagna e della Fauna Selvatica; RITENUTA la sussistenza delle circostanze di cui all’art. 8 comma 2 del citato Regolamento regionale n. 1/1999; TENUTO CONTO del recente andamento climatico ed in particolare delle abbondanti precipitazioni, anche di carattere nevoso, che hanno interessato il territorio regionale; RITENUTO di prorogare sino al 21 aprile, su tutto il territorio regionale, l’epoca dei tagli per l’anno 2013 relativamente ai cedui situati al di sotto degli 800 metri s.l.m.;

DECRETA

1) di prorogare, ai sensi all’art. 8 comma 2 del Regolamento regionale 29/6/1999 n. 1, sino al 21 aprile su tutto il territorio regionale l’epoca dei tagli per l’anno 2013 relativamente ai cedui situati al di sotto degli 800 metri s.l.m,:

2) di dare atto che restano fermi gli altri termini fissati dall’art. 8 comma 2 del Regolamento

regionale 29/6/1999 n. 1; IL DIRIGENTE

Bruno Piombo

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 154

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE AFFARI GIURIDICI ISTITUZIONALI

20.03.2013 N. 1322 Cancellazione della Polisportiva Dilettantistica Dopolavoro Ferroviario con sede in Genova Genova iscritta nel Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato al n. 580.

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA

per le motivazioni espresse nelle premesse e che qui s’intendono integralmente richiamate: 1. è preso atto che il Presidente del Tribunale di Genova, con provvedimento emesso in data 5

marzo 2013, ha dichiarato chiusa la liquidazione e ordinato la cancellazione della Polisportiva Dilettantistica Dopolavoro Ferroviario di Genova dal Registro delle persone giuridiche di diritto privato della Regione Liguria, documentazione conservata agli atti del Settore Affari Giuridici e Legislativi;

2. è disposta la cancellazione della Polisportiva Dilettantistica Dopolavoro Ferroviario di Genova dal Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato;

3. è disposta la comunicazione del presente provvedimento al signor Sebastiano Autelitano, Presidente e commissario liquidatore della Polisportiva Dilettantistica Dopolavoro Ferroviario di Genova e al Presidente del Tribunale di Genova;

4. è iscritto il presente provvedimento nel Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato;

5. è disposta la pubblicazione per estratto del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria;

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni ovvero, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Rossella Gragnoli

DECRETO DEL DIRIGENTE ARIA,

CLIMA E GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI 21.03.2013 N. 1332

Accoglimento domande per svolgere attività di tecnico competente in acustica ambientale ai sensi dell’art. 23, comma 7, della legge 447/95.

IL DIRIGENTE RICHIAMATA la legge quadro sull’inquinamento acustico 26.10.1995, n. 447; RILEVATO che l’art. 2 della precitata legge definisce, al comma 6, il tecnico competente ai fini della legge stessa e stabilisce, al comma 7, che per svolgere attività di tecnico competente in acustica ambientale deve essere presentata apposita domanda all’Assessorato regionale competente in materia ambientale; VISTA la deliberazione del Consiglio regionale n. 57 del 18.6.1996 “Disposizioni per il riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica ambientale di cui all’art. 2 della legge quadro sull'inquinamento acustico n. 447 del 26.10.1995”, che ha disposto, tra l’altro, che l’esame delle domande di che trattasi sia effettuato da una Commissione regionale da nominarsi con decreto del Direttore del Dipartimento Tutela e Gestione del Territorio; VISTO il decreto del Direttore generale del Dipartimento Ambiente n. 137 del 7.4.2011 ad oggetto “Commissione regionale per l’esame delle domande di cui all’art. 2 della legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447/1995, per svolgere attività di tecnico competente in acustica ambientale”;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 155Anno XLIV - N. 18

RICHIAMATA la l.r. 20.3.1998, n. 12 (Disposizioni in materia di inquinamento acustico) pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria n. 6, parte I, del 15.4.1998; RICHIAMATO il D.P.C.M. 31.3.1998 (Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l’esercizio dell’attività del tecnico competente in acustica ambientale, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera b), e dell’art. 2, commi 6, 7 e 8, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”), pubblicato sulla G.U. n. 120 del 26.5.1998; VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 986 del 3.8.2012 «Modifica alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 1754/1998 “Modalità di presentazione delle domande per svolgere attività di tecnico competente in acustica ambientale e criteri per l’esame”», che ha recepito i contenuti del precitato D.P.C.M.; VISTE le singole domande presentate dai richiedenti e di seguito elencate:

Nominativo e recapito del richiedente data domanda Sig.Giuseppe Gigliotti, residente a Genova, Via Giuseppe Ferrari, n. 6/A

Pervenuta alla Regione il 7/01/2013

Ing. Francesco Nastasi, residente a Costa Vescovato (AL), Via Casale Montesoro n. 2/B

Pervenuta alla Regione il 13/02/2013

RILEVATO che la Commissione regionale sopraindicata ha esaminato le domande in parola e la documentazione a corredo delle stesse, con esito favorevole, nella seduta del 21/03/2013; RILEVATO altresì che i verbali della precitata seduta sono depositati in atti presso il Servizio Aria e Clima; RITENUTO pertanto di accogliere le domande in questione; RITENUTO, in tal senso, di assumere un unico provvedimento, a destinatari multipli, che soddisfa l’esigenza generale di economicità degli atti, consentendo di concludere i procedimenti amministrativi contemporaneamente definiti nell’ambito della precitata seduta della Commissione; RICHIAMATO il 5° comma dell’art. 72 della l.r. 21.6.1999, n. 18 “Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia” che attribuisce al dirigente la competenza a procedere al riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica ambientale;

DECRETA Per i motivi di cui in premessa: sono accolte le domande per svolgere attività di tecnico competente in acustica ambientale, ai sensi dell’art. 2, comma 7, della legge quadro sull’inquinamento acustico n. 447/1995, presentate dai richiedenti di seguito elencati:

Nominativo e recapito del richiedente data domanda Sig.Giuseppe Gigliotti, residente a Genova, Via Giuseppe Ferrari, n. 6/A

Pervenuta alla Regione il 7/01/2013

Ing. Francesco Nastasi, residente a Costa Vescovato (AL), Via Casale Montesoro n. 2/B

Pervenuta alla Regione il 13/02/2013

Il presente decreto verrà pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria, ai sensi dell'art. 4, primo comma, lettera b, della l.r. 28.12.1988, n.75. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR, entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Lidia Badalato

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 156

DECRETO DEL DIRIGENTE PREVENZIONE, SANITÀ PUBBLICA, FASCE DEBOLI, SICUREZZA ALIMENTARE

E SANITÀ ANIMALE 26.03.2013 N. 1344 L.R. 46/84 e L.R. 38/96 “Tutela sanitaria delle attività sportive. Rilascio autorizzazione alla certificazione di idoneità all’attività sportiva agonistica al Dott. Giorgio Musiari.

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA

1. Di prendere atto della Determinazione del Direttore della S.C. Igiene e Sanità Pubblica n. 336 del 5/03/2013 della ASL n. 3 Genovese che autorizza, il Dott. Giorgio MUSIARI, al rilascio della certificazione di idoneità all’attività sportiva agonistica presso il Laboratorio Albaro S.r.l. – sito in Via Vallecalda, 47 – CAMPO LIGURE;

2. Di dare atto che il Dott. Giorgio MUSIARI svolgerà la propria attività nel giorno e con

l’orario di seguito indicato: il mercoledì dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 14,00 alle ore 18,00;

3. Di procedere, ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei Medici autorizzati al rilascio dei certificati

di idoneità all’attività sportiva agonistica, alla attribuzione al Dott. Giorgio MUSIARI del numero di codice identificativo – 03101;

4. Di inviare il presente Decreto del Dirigente al BURL per la relativa pubblicazione per estratto.

IL DIRIGENTE

Sergio Schiaffino

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE

28.03.2013 N. 1366

Autorizzazione permesso di ricerca di marmo rosso levanto in localita' "Stadomelli" del Comune di Rocchetta di Vara (La Spezia), a favore della ditta Rosso Levanto Stadomelli s.r.l..

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di rilasciare l’autorizzazione al permesso di ricerca di marmo rosso levanto in località

“STADOMELLI” del Comune di Rocchetta di Vara (La Spezia), a favore della Ditta Rosso Levanto Stadomelli S.r.l. (Cod. Fisc. 01347620112), in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in Arcola (La Spezia), Via Terralba, 17, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di rilasciare altresì l’autorizzazione paesaggistica di cui al D.Leg.vo n° 42/2004, come da

ultimo modificato con D.Leg.vo n° 63/2008. 3) - Di disporre che la Ditta in premessa, nell’esecuzione progetto, è tenuta all’osservanza delle

seguenti prescrizioni, impartite in sede di Conferenza di Servizi del 28 febbraio 2013:

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 157Anno XLIV - N. 18

a) l’attività di ricerca dovrà essere condotta in conformità agli elaborati progettuali allegati al presente provvedimento quale sua parte integrante e necessaria;

b) i lavori connessi all’attività di ricerca dovranno essere condotti, per quanto attiene alle

modalità degli stessi, in modo da prevenire l’insorgere di incendi boschivi e pericoli per la pubblica incolumità;

c) dovrà essere asportato il quantitativo di materiale strettamente necessario ai fini della

verifica della qualità, consistenza ed economicità del giacimento; d) ai fini dell’applicazione del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il materiale non utilizzato per

le verifiche di cui al precedente punto c) dovrà essere depositato in apposita discarica autorizzata;

e) è espressamente vietato asportare materiale dalla zona di ricerca ai fini della

commercializzazione; f) i fori derivanti dai carotaggi programmati dovranno essere adeguatamente richiusi.

Di stabilire, ai sensi dell’art. 19, comma 3, della l.r. n: 12/2012, che sono da considerarsi elementi essenziali, il variare dei quali comporta l’assoggettamento alle procedure di cui al comma 4, dell’art. 19, della l.r. n° 12/2012, tutti gli interventi che modificano il programma dei lavori che si approva. Di disporre che il rilascio dell’eventuale autorizzazione allo sfruttamento del giacimento è subordinato alla redazione di specifico progetto che si dia carico, fra l’altro, di una completa, puntuale e definitiva risoluzione delle seguenti problematiche: la viabilità di accesso alla frazione Stadomelli ha subito pesanti danneggiamenti a seguito degli

eventi alluvionali dell’ottobre 2011; l’intero percorso, a partire dall’incrocio per Padivarma e fino al punto di innesto della pista presso la località Fornello, è interessato da riduzioni della sede viabile a causa di frane, smottamenti, aree in dissesto e instabilità diffuse; appare poco verosimile gravare una viabilità in tale condizioni con il transito di mezzi pesanti, a meno di intervenire diffusamente e con rilevanti oneri;

l’area di eventuale futura estrazione è attraversata da tre rii e vi sono evidenze di occasionale ma intensa attività esondativa a carico di tutta la spianata; le ridotte dimensioni di quest’ultima e le condizioni geomorfologiche locali rendono non semplice individuare gli interventi atti a mettere in sicurezza l’area ed a renderla fruibile per le necessarie operazioni di lavoro; si segnala inoltre che i tre rii citati fanno parte del reticolo idrografico demaniale;

l’area corrispondente alla spianata ed il versante che ospita l’esistente taglio in roccia richiedono sostanziali interventi di stabilizzazione volti ad eliminare le generali condizioni di dissesto idrogeologico ed instabilità, peraltro ben evidenziate dalla relazione geologica a corredo della documentazione progettuale.

4) - Di dare atto che la validità dell’autorizzazione da rilasciarsi, avuto riguardo della consistenza

degli interventi da realizzare, è stabilita in anni 1 (uno) dalla data del presente provvedimento. 5) - Di stabilire che la consegna del presente provvedimento è subordinata alla prestazione alla

Regione, da parte della Ditta esercente, ai sensi dell’art. 21, comma 1, lettera a), della l.r. n° 12/2012, e in coerenza con i criteri approvati con deliberazione della Giunta regionale n° 1492 del 7 dicembre 2012 di un deposito cauzionale pari ad euro 25.000,00 (venticinquemila/00), la cui restituzione avrà luogo al termine dell’attività di ricerca, qualora l’esercente abbia adempiuto agli obblighi imposti.

6) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 7) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale

al T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 158

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 04.04.2013 N. 1367

Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio 2008, n. 117 - della cava di marmo rosa denominata "Rivarini", in Comune di Pornassio (Imperia), a favore della ditta Gola Francesco.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di marmo rosa denominata “RIVARINI”, in Comune di Pornassio (Imperia), a favore della Ditta Gola Francesco (Cod. Fisc. 02414090049), in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in Chiusa Pesio (Cuneo), Via Beinette,58, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente;

c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane;

d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal D.Lgs. n° 117/2008.

3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al

T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Ermanno Gambaro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 159Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ECOSISTEMA COSTIERO E CICLO DELLE ACQUE

26.03.2013 N. 1368 Art. 109 D.Lgs. 152/06. Autorizzazione alla Società AMICO & Co. S.r.l. all'immersione in mare di materiale di cava per la realizzazione di un basamento per il riposizionamento di una barca porta presso la darsena tecnica della Fiera di Genova.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa:

1. di autorizzare, ai sensi dell’art. 109 del D.Lgs. n. 152/2006, la Società Amico & Co. S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t. corr. in Via Pescatori a Genova, allo spostamento in loco, presso il canale di calma della darsena tecnica della Fiera di Genova di circa 900 metri cubi di materiale di cava, ai fini del riposizionamento del basamento di una barca porta, così come mostrato nella documentazione tecnica allegata alla richiesta di autorizzazione, fermo restando quanto previsto dall’art. 133, comma 4 del D.Lgs. n. 152/2006 nonché il rispetto delle seguenti prescrizioni:

A. sia data preventiva comunicazione dell’inizio e della fine delle attività di immersione in mare

al Settore Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque della Regione, alla Capitaneria di Porto di Genova ed al Dipartimento Provinciale dell’A.R.P.A.L.;

2. di stabilire che la presente autorizzazione ha validità 36 mesi, a decorrere dalla comunicazione della stessa;

3. di trasmettere il presente provvedimento all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente

Ligure, alla Capitaneria di Porto di Genova, all’Autorità Portuale di Genova ed al Comune di Genova;

4. di disporre la pubblicazione per estratto sul BUR del presente decreto. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Ilaria Fasce

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ECOSISTEMA COSTIERO E CICLO DELLE ACQUE

26.03.2013 N. 1369 Autorizzazione ai sensi dell'art. 109 del D.Lgs. n. 152/06 alla Società Simes Tigullio S.r.l per il riutilizzo in loco di materiale cementizio derivante dai lavori di ampliamento del porto turistico di Chiavari.

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 160

Per i motivi indicati in premessa: 1. di autorizzare, ai sensi dell’art. 109 del D.Lgs. n. 152/2006, la Società Simes Tigullio S.r.l., in

persona del legale rappresentante p.t. corr. in Via Privata Devoto, 7 a Carasco (GE), al riutilizzo in situ, a contatto col mare, di circa 429 metri cubi di materiale inerte derivante dai lavori di ampliamento del porto turistico di Chiavari, così come descritto nell’istanza di autorizzazione, fermo restando quanto previsto dall’art. 133, comma 4 del D.Lgs. n. 152/2006 nonché il rispetto delle seguenti prescrizioni:

A. sia data preventiva comunicazione dell’inizio delle attività di immersione in mare al Settore

Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque della Regione Liguria, alla Provincia di Genova, all’Ufficio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure ed al Dipartimento Provinciale dell’ARPAL;

2. di stabilire che la presente autorizzazione ha validità 36 mesi, a decorrere dalla comunicazione della stessa;

3. di trasmettere il presente provvedimento all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente

Ligure, alla Provincia di Genova, all’Ufficio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure ed al Comune di Chiavari;

4. di disporre la pubblicazione per estratto sul BUR del presente decreto. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla comunicazione dello stesso.

Il DIRIGENTE Ilaria Fasce

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ECOSISTEMA COSTIERO E CICLO DELLE ACQUE

02.04.2013 N. 1376 Autorizzazione al Comune di Portovenere ai sensi dell'art. 109 D.Lgs. n. 152/06 per il posizionamento di corpi morti per l'installazione di strumentazione scientifica presso l'Area Marina Protetta regionale di Portovenere.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa:

1. di autorizzare, ai sensi dell’art. 109 del D.Lgs. n. 152/2006, il Comune di Portovenere in persona del legale rappresentante p.t. corr. in Portovenere, Via Giuseppe Garibaldi, 9, all’immersione temporanea nel tratto di costa antistante il Comune e rientranti nell’Area di Tutela Marina, ovvero Canale di Portovenere e Secca di Dante, di 2 corpi morti in calcestruzzo del peso di 1 t. ciascuno, così come descritto nell’istanza e mostrato nella cartografia allegata alla richiesta di autorizzazione, fermo restando quanto previsto dall’art. 133, comma 4 del D.Lgs. n. 152/2006 nonché il rispetto delle seguenti prescrizioni:

- sia data preventiva comunicazione dell’inizio delle attività di immersione in mare alla

Capitaneria di Porto di La Spezia ed al Dipartimento Provinciale dell’A.R.P.A.L.; - la posa del corpo morto di cui all’All. 2 della relazione tecnica allegata all’istanza, sia realizzata

con l’ausilio di un operatore subacqueo al fine di individuare un sito di posa che eviti potenziali impatti sul coralligeno dovuti al corpo morto; a tale scopo, a fine lavori, il sito di immersione del manufatto dovrà essere adeguatamente documentato attraverso fotografie o video che

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 161Anno XLIV - N. 18

mostrino chiaramente la tipologia del fondale; tale documentazione dovrà essere tempestivamente trasmessa al Settore Ecosistema Costiero e Ciclo delle Acque;

2. di stabilire che la presente autorizzazione ha validità 24 mesi, a decorrere dalla comunicazione della stessa;

3. di trasmettere il presente provvedimento all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure ed alla Capitaneria di Porto di La Spezia;

4. di disporre la pubblicazione per estratto sul BUR del presente decreto. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE Ilaria Fasce

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 05.04.2013 N. 1461

Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio 2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata "Chiarino" in Comune di Lorsica (Genova), a favore della ditta Casagrande Armando.

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di ardesia denominata “CHIARINO”, in Comune di Lorsica (Genova), a favore della Ditta Casagrande Armando (Cod. Fisc. CSGRND54D17C621J), con sede in Coreglia Ligure (Genova), Via Dezerega, 19, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente;

c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane;

d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal D.Lgs. n° 117/2008.

3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale

al T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 162

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE 08.04.2013 N. 1462 Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 del d.lgs. 30 maggio 2008, n. 117 - della cava di ardesia denominata "Molinetti", in Comune di Tribogna (Genova), a favore della ditta Zerega Andrea.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA

Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di ardesia denominata “MOLINETTI”, in Comune di Tribogna (Genova), a favore della Ditta Zerega Andrea (Cod. Fisc. ZRGNDR80E22D969W), con sede in Cicagna (Genova), Via Alberogrosso, 26, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività

Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente; c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad

evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane; d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti

dal D.Lgs. n° 117/2008. 3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale

al T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 163Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE

05.04.2013 N. 1463 Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 d.lgs. 30.5.2008, n. 117 - della cava di ardesia "Capriolo Bompe'", nei Comuni di Triora e Molini di Triora (Im), a favore della ditta B.B.R. S.n.c. di Bogliolo, Briatore e Roggeri.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA

Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di ardesia denominata “CAPRIOLO BOMPE’”, nei Comuni di Triora e Molini di Triora (Imperia), a favore della Ditta B.B.R. S.n.c. di Bogliolo, Briatore e Roggeri (Cod. Fisc. 01503950089), con sede in Molini di Triora (Imperia), Via Provinciale per Triora, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno

essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività

Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente; c) sui depositi temporanei dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad

evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane; d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti dal

D.Lgs. n° 117/2008. 3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al

T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 164

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE ATTIVITÀ ESTRATTIVE

11.04.2013 N. 1479 Approvazione Piano Gestione Rifiuti di estrazione - art. 5 d.lgs 30 maggio 2008, n. 117 - della cava di calcare denominata "Monte Carlo", in Comune di Campomorone (Genova), a favore della ditta Grandi Calcestruzzi di Grandi B. & C. s.a.s..

IL DIRIGENTE

Omissis

DECRETA Per i motivi indicati in premessa: 1) - Di approvare, ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs. 30 maggio 2008, n° 117, il Piano di Gestione dei

Rifiuti di estrazione della cava di calcare denominata “MONTECARLO”, in Comune di Campomorone (Genova), a favore della Ditta Grandi Calcestruzzi di Grandi B. & C. S.a.s. (Cod. Fisc. 02715150104), in persona del legale rappresentante pro tempore, con sede in con sede in Serra Riccò (Genova), Via F.lli Canepa, 3, fatti salvi i diritti dei terzi ed ogni altra approvazione, autorizzazione, nulla-osta e concessione, comunque denominate, da parte di altri Enti competenti.

2) - Di disporre che la Ditta in premessa è tenuta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

a) nella gestione dei rifiuti di estrazione derivanti dall’attività della cava in argomento dovranno essere rispettate le modalità operative indicate nel “Piano Gestione Rifiuti” allegato al presente provvedimento quale sua parte integrante e sostanziale;

b) qualunque modifica al Piano di Gestione Rifiuti dovrà essere comunicata al Settore Attività

Estrattive per la relativa approvazione, ai sensi della normativa vigente; c) sul deposito temporaneo dovranno essere predisposti specifici accorgimenti finalizzati ad

evitare eventuali fenomeni erosivi causati dalle acque piovane; d) il periodo di stoccaggio dei cumuli provvisori non dovrà eccedere i limiti temporali previsti

dal D.Lgs. n° 117/2008. 3) - Di dare atto che il Piano di Gestione dei Rifiuti di estrazione deve essere riesaminato ogni

cinque anni dalla data della sua approvazione, ai sensi dell’art. 5, punto 4., del D.Lgs. n° 117/2008.

4) - Di disporre che il presente provvedimento sia pubblicato, per estratto, sul Bollettino Ufficiale

della Regione Liguria. 5) - Di avvisare che avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale

al T.A.R. entro sessanta giorni o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica, entro centoventi giorni dalla comunicazione dello stesso.

IL DIRIGENTE

Ermanno Gambaro

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 165Anno XLIV - N. 18

DECRETO DEL DIRIGENTE SETTORE AFFARI GIURIDICI ISTITUZIONALI

12.04.2013 N. 1483 Approvazione elenco dei candidati alla nomina a Revisore dei Conti della Regione Liguria.

IL DIRIGENTE

omissis

DECRETA 1) è approvato, per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente richiamate, l’elenco dei candidati alla nomina a Revisori dei conti della Regione Liguria allegato quale parte integrante e sostanziale al presente atto, come risultante dall’esito dell’istruttoria svolta dalla Commissione comunicato con nota prot. n. IN/2013/7005 dell’11 aprile 2013; 2) il presente atto è comunicato agli interessati ed è pubblicato sul sito internet della Regione Liguria con effetti di pubblicità legale ai sensi dell'articolo 32 della legge 18 giugno 2009, n. 69 e per estratto sul Bollettino Ufficiale. Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso giurisdizionale al TAR entro 60 gg. o, alternativamente ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 gg. dalla notifica.

IL DIRIGENTE Rossella Gragnoli

(segue allegato)

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 166

ELENCO DEI CANDIDATI ALLA NOMINA A REVISORE DEI CONTI DELLA REGIONE LIGURIA

COGNOME E NOME

LUOGO E DATA NASCITA

1 BENEDETTI ENRICO La Spezia 29/1/1956

2 BENEDETTI ROBERTO Genova 23/3/1948

3 BONELLI MARIO Genova 4/5/1947

4 CANALE GIUSEPPE Genova 21/1/1944

5 CARLUCCI LUIGI Cicagna (Ge) 1/5/1944

6 CHIAPPUELLA MARIO Carrara 2/7/1965

7 GHIRARDINI GIANNI Ravenna 13/2/1965

8 GIULIETTI FAUSTO Genova 26/7/1956

9 ISOLA CARMELA Cannero Riviera (VB) 6/4/1934

10 LEONE MICHELINA Venezia 30/12/1954

11 MARCHIORI PAOLO Venezia 12/4/1961

12 MARRA BRUNO Staiti (RC) 16/5/1944

13 MOISELLO REMO Genova 5/9/1950

14 PICCARRETA SAVERIO Pieve Vergonte (VB) 25/9/1946

15 PODESTA’ BRUNO Chiavari (GE) 21/7/1948

16 SEVERINI ENRICO Montelupone (MC) 27/3/1958

17 SFONDRINI GIAN LUIGI Rossiglione (GE) 2/7/1946

18 SIFACE FRANCO Mombaruzzo (AT) 4/1/1943

19 TURTULICI MARCELLA Genova 14/4/1964

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 167Anno XLIV - N. 18

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE DIREZIONE PIANIFICAZIONE GENERALE E DI BACINO UFFICIO

STRUMENTI URBANISTICI DELLA PROVINCIA DI GENOVA 10.04.2013 N. 1633

Comune di Bogliasco. Varianti al Piano Regolatore Generale inerenti l’istituzione di nuova zona A.T.I. 9 – relativa alla realizzazione di 1 fabbricato residenziale in prossimità della strada di collegamento tra Via Adelina e Via Armanna ai sensi della Legge 17.8.1942 n. 1150 e s.m.i.. Zona vincolata ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 e ricadente nel Sistema del Verde del P.T.C. provinciale.

IL DIRETTORE

DISPONE 1. l’approvazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 85 - comma 1 della L.R. 36/1997 e s.m.i., della

Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Bogliasco, finalizzata all’istituzione di nuova zona A.T.I. 9 – relativa alla realizzazione di 1 fabbricato residenziale in prossimità della strada di collegamento tra Via Adelina e Via Armanna con introduzione delle seguenti prescrizioni finalizzate a:

• siano rispettati, per quanto riguarda il tratto di strada, sia i contenuti del capitolo 4 – conclusioni della “Relazione geologica – Integrata parere 23.11.2005”, a firma geol. Dameri Ruggero, allegata alla precedente variante, sia i contenuti del capitolo 6 – giudizio di compatibilità e conclusioni della “Relazione geologica”, a data 17 gennaio 2013 e firma del geol. Canepa Giacomo, oltre alle corrispondenti norme geologiche di attuazione. Le verifiche di stabilità del versante previste prima, durante e dopo l’esecuzione degli scavi, siano estese all’edificio e a un congruo intorno del pendio;

• la fase esecutiva sia condizionata al risultato favorevole delle verifiche.

2. che gli elaborati della Variante, come sopra approvata, vistati e depositati agli atti del Servizio Pianificazione Generale, allegati al presente provvedimento sono quindi costituiti da:

• ATI 9 – relazione esplicativa • Relazioni tecnica della variante • Scheda normativa dell’ATI 9 – collegamento via Adelina – via Coxola e insediamento

residenziale • Elaborati grafici e schemi progettuali • Preventivo sommario • Studio d’insieme • Relazione geologica

3. che il presente provvedimento sia reso noto mediante: - pubblicazione, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Liguria, a cura

dell’Amministrazione Provinciale ed all’Albo Pretorio della Provincia; - deposito, con i relativi allegati ed elaborati, a libera visione del pubblico presso la Segreteria

del Comune di Bogliasco, a norma dell’art. 10, 6° comma, della Legge Urbanistica n. 1150/1942;

Il presente Provvedimento, condizionato all’osservanza della prescrizioni ivi indicate a norma dell’art. 5, della Legge Regionale 17/1/1980 n. 9, acquista efficacia solo a seguito dell’accettazione integrale delle prescrizioni stessa da effettuarsi con deliberazione del Consiglio Comunale e del conseguente adeguamento ad esse dei relativi atti. Ai sensi dell’art. 3, comma 4, della Legge 241/90, si dà atto che avverso il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria, secondo le modalità di cui alla Legge 6.12.1971 n. 1034, ovvero di ricorso straordinario al Capo dello Stato, a norma del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di avvenuta comunicazione del presente atto.

IL DIRETTORE Arch. Andrea Pasetti

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 168

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE SERVIZIO ENERGIA ARIA E RUMORE DELLA PROVINCIA DI GENOVA

19.02.2013 N. 802/16004 Autorizzazione Unica alla costruzione ed esercizio della cabina di trasformazione primaria 132/15 kV denominata “Genova Fiera”, in comune di Genova in ambito portuale, ai sensi del Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e della L.R. 16/2008 e ss.mm.ii. Proponente: ENEL Distribuzione SpA – Divisione Infrastruttura e Reti. Pratica n. EE_9.

IL DIRIGENTE

omissis

DISPONE per quanto in premesse specificato di: rilasciare a ENEL Distribuzione S.p.A., l’Autorizzazione Unica ai sensi del Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e della L.R. 22/2007 e ssmmii. alla costruzione ed esercizio della cabina di trasformazione primaria 132/15 kV denominata “Genova Fiera”, in Comune di Genova in ambito portuale come da progetto de quo, individuato dalla versione progettuale agli atti comprensiva delle integrazioni, ed al esercizio nel rispetto delle prescrizioni già impartite dalla Conferenza dei servizi, tenuto conto che lo stesso è conforme ai disposti della vigente normativa di settore. La presente autorizzazione ha efficacia di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 e successive modifiche e integrazioni. Le opere autorizzate sono inamovibili. La realizzazione dell’opera è subordinata al rispetto delle seguenti condizioni e prescrizioni:

Omissis

IL DIRIGENTE Dott.ssa Cecilia Brescianini

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE SETTORE URBANISTICA E DIFESA DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI IMPERIA

13.03.2013 N. H2/296 Bacino del torrente Nervia (rio Seusa). Domanda di concessione di derivazione acqua ad uso irriguo. Ditta: Allavena Pierino ed altri. Pratica n. 211. Rinnovo in sanatoria.

IL DIRIGENTE

Vista la domanda in data 17.01.2013 pervenuta in data 22.02.2013 (integrazione fax in data 27.02.2013) con cui la ditta Allavena Pierino ed altri ha chiesto in sanatoria il rinnovo della concessione per derivare moduli 0.01 (l/s 1) di acqua dal bacino del torrente Nervia (rio Seusa) da presa superficiale in Comune di Pigna;

omissis

Visto l’art. 96 punto 4 del D.Lgs. 03.04.2006 n. 152 ove si stabilisce che l’autorità competente, con espresso provvedimento nel quale sono stabilite le necessarie cautele, può eccezionalmente consentire la continuazione provvisoria del prelievo in presenza di particolari ragioni di interesse pubblico, purché l’utilizzazione non risulti in palese contrasto con i diritti di terzi e con il buon regime delle acque; Considerato che l’acqua per la quale è richiesta il rinnovo in sanatoria della concessione è destinata ad uso irriguo di una vasta superficie pari a circa 49932 mq di terreno in proprietà ad una pluralità di utenti e, quindi, soddisfa un interesse pubblico; Considerato che dall’esame degli atti progettuali, tenuto anche conto della modesta quantità d’acqua prelevata, non si ravvisano motivi di palese contrasto con i diritti di terzi e con il buon regime delle acque;

STABILISCE

1) è consentito alla ditta Allavena Pierino ed altri, per quanto di competenza della Provincia ai soli fini e nei limiti della normativa di cui al D. Lgs. 152/2006, di continuare provvisoriamente a derivare, nelle

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 169Anno XLIV - N. 18

more dell’istruttoria della domanda di concessione in sanatoria, moduli 0.01 (pari a l/s 1) di acqua dal Bacino del torrente Nervia, da presa superficiale in Comune di Pigna, in conformità agli elaborati progettuali datati 17.01.2013 a firma Geom. Borfiga Renato, forniti a corredo dell’istanza;

omissis

IL DIRIGENTE

Ing. Enrico Lauretti

PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE SETTORE URBANISTICA E DIFESA DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI IMPERIA

13.03.2013 N. H2/297

Bacino del torrente Bondai. Concessione di derivazione acqua ad uso irriguo. Ditta: Grasso Francesco (C.F. GRS FNC 52L12 I138W) ed altri. Pratica n. 1.

IL DIRIGENTE

Omissis

STABILISCE

1) è concesso, per quanto di competenza della Provincia, ai soli fini e nei limiti della normativa di cui al T.U. 11.12.1933 n. 1775 e successive modificazioni ed integrazioni ed alla L.R. n. 18/1999, alla ditta Grasso Francesco ed altri di derivare moduli 0.0035 (l/s 0.35) di acqua dal bacino del torrente Bondai nel territorio del Comune di Cervo per l’uso irriguo; 2) la concessione di cui si tratta è accordata per un periodo continuo di 40 anni dal 07.07.2009 al 06.07.2049; 3) la concessione resta condizionata alla piena ed inscindibile osservanza delle condizioni contenute nel disciplinare n° 29093 di repertorio del 27.02.2013, sottoscritto dagli aventi causa.

omissis

IL DIRIGENTE Ing. Enrico Lauretti

AUTORIZZAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE SERVIZIO CONCESSIONI

ED AUTORIZZAZIONI DELLA PROVINCIA DI SAVONA 16.03.2013 N. 1741

Rio. Boragni. Località Lanfranchi. Comune di Magliolo. Nulla osta realizzazione di nuovo attraversamento in subalveo con elettrodotto MT 15KV. Soggetto autorizzato: Enel Distribuzione Spa.

IL DIRIGENTE O SUO DELEGATO

AUTORIZZA

OMISSIS 1. ai sensi dell’art. 93 e seguenti del R.D. 25/07/1904 n° 523 e s.m.i., ai soli fini idraulici per quanto di competenza e fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi ed ogni altro parere, autorizzazione, concessione o nulla osta comunque denominati, la Ditta Enel Distribuzione S.p.a. all’esecuzione dei lavori in argomento, su terreno di proprietà demaniale.

Omissis

IL DIRIGENTE DEL SETTORE Arch. Enrico Pastorino

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 170

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE VIABILITA’ - DIFESA DEL SUOLO PROTEZIONE CIVILE- UFFICIO DEMANIO IDRICO DELLA

PROVINCIA DELLA SPEZIA 28.03.2013 N. 277 Pratica n. 6352. Corso d’acqua: Fiume Magra. Concessione dei terreni appartenenti al Demanio Idrico censiti nel NCT di Ameglia al foglio 3 mappali 1191, 1192/p, 1194/p e 1195 di complessivi mq. 1982,50 ad uso zona di rispetto costituenti l’attuale argine Biondi - Canini ricompresi tra la proprietà privata e il nuovo argine (lotto 2) approvato dalla Provincia della Spezia. Ditta: San Lorenzo S.p.A..

IL DIRIGENTE

omissis

DISPONE

1) di rilasciare alla Società SAN LORENZO S.p.A. fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi, la concessione dei terreni appartenenti al Demanio Idrico censiti nel N.C.T. di Ameglia al foglio 3 mappali 1191, 1192/p, 1194/p e 1195 di complessivi mq. 1.982,50 ad uso zona di rispetto costituenti l’attuale argine Biondi-Canini ricompresi tra la proprietà privata e il nuovo argine (lotto 2) approvato dalla Provincia della Spezia, in conformità dei disegni vistati da questo Ufficio;

omissis

IL DIRIGENTE

Dott. Ing. Giotto Mancini

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SETTORE DIFESA DEL SUOLO DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA

12.04.2013 N. 326 Pratica n. 6373. Ditta: Condominio Uliveto nella persona dell’Amministratore “Pro-Tempore” Sig. Simone Massari. Autorizzazione ai fini idraulici e demaniali relativa alla posa in opera di una tubazione in attraversamento di un corso d’acqua demaniale per allaccio alla pubblica fognatura, in località Cadimare nel Comune della Spezia.

IL DIRIGENTE

omissis

DISPONE 1) di rilasciare alla ditta: Condominio Uliveto nella persona dell’Amministratore “Pro-Tempore” Sig. Simone Massari, fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi, l'autorizzazione ai fini idraulici e demaniali per la concessione relativa alla posa in opera di una tubazione in attraversamento di un corso d’acqua demaniale per allaccio alla pubblica fognatura, in località Cadimare nel Comune della Spezia, in conformità dei disegni vistati da questo Servizio;

omissis

IL FUNZIONARIO DELEGATO Dott. Ing. M. Bertoni

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 171Anno XLIV - N. 18

AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

COMUNICATO

relativo alla pubblicazione della Delibera di Comitato Istituzionale n. 15 del 22.11.12, recante “Aggiornamento del quadro conoscitivo del PAI, settore geomorfologico. Approvazione di modifiche conseguenti all’evento alluvionale del 25 ottobre 2011 alle seguenti cartografie di cui all’art.4, comma 1, lettera c) delle NdA del PAI:

- Tav. 3 “Carta della pericolosità geomorfologica” - Tav. 6 “Carta del rischio geomorfologico molto elevato ed elevato”

Sezioni 233030 “Pontremoli”, 233060 “Coloretta”, 233070 “Mulazzo”, 233090 “Sesta Godano Zignago”, 233100 “Vezzola”, 233110 “Parana”, 233120 “Villafranca in Lunigiana”, 233130 “Borghetto Vara – Brugnato”, 233140 “Beverone – Castiglione Vara”, 233150 “Groppo – Calice al Cornoviglio”, 248010 “Pignone”, 248020 “Riccò del Golfo”. Indizione delle opportune forme di pubblicità.” Al termine dello svolgimento delle forme di pubblicità di cui al punto 2 della Delibera sopra indicata, ed a seguito dell’esame, da parte del Comitato Tecnico di questa Autorità di Bacino, delle osservazioni pervenute nell’ambito delle forme di pubblicità stesse, a conclusione del procedimento, ai sensi dell’art. 4 lett. b) della Delibera medesima, si provvede alla pubblicazione della stessa nel presente Bollettino Ufficiale. Le modifiche alle Tavole 3 e 6 del PAI di cui alla DCI 15/2012 assumono efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della Delibera stessa sul Bollettino Ufficiale. Le cartografie stesse possono essere consultate sul sito www.adbmagra.it alla voce PAI – Piano stralcio Assetto Idrogeologico.

IL SEGRETARIO GENERALE Ing. Alessandro Fignani

DELIBERAZIONE DELL’ AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA

22.11.2012 N. 15

Aggiornamento del quadro conoscitivo del PAI, settore geomorfologico. Approvazione di modifiche conseguenti all’evento alluvionale del 25 ottobre 2011 alle seguenti cartografie di cui all’art.4, comma 1, lettera c) delle NdA del PAI:

- Tav. 3 “Carta della pericolosità geomorfologica”

- Tav. 6 “Carta del rischio geomorfologico molto elevato ed elevato”

Sezioni 233030 “Pontremoli”, 233060 “Coloretta”, 233070 “Mulazzo”, 233090 “Sesta Godano Zignago”, 233100 “Vezzola”, 233110 “Parana”, 233120 “Villafranca in Lunigiana”, 233130 “Borghetto Vara – Brugnato”, 233140 “Beverone – Castiglione Vara”, 233150 “Groppo – Calice al Cornoviglio”, 248010 “Pignone”, 248020 “Riccò del Golfo”. Indizione delle opportune forme di pubblicità.

IL COMITATO ISTITUZIONALE Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (GU 14.04.06) recante “Norme in materia ambientale”, la cui Parte III “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dell’inquinamento e di gestione delle risorse idriche” è entrata in vigore il 29.04.06; Visto in particolare, l’art 63 del suddetto Decreto Legislativo, che prevede la soppressione delle Autorità di Bacino ex L. 183/89 e l’istituzione delle Autorità di bacino distrettuali, nonché l’emanazione di apposito D.P.C.M. volto a disciplinare il trasferimento di funzioni ed il periodo transitorio;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 172

Visto il Decreto Legge 30.12.08, n. 208, recante “Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente”, convertito, con modificazioni, dalla L. 27.02.09, n. 13, ed in particolare il comma 1 dell’art. 1, che sostituisce il comma 2 bis dell’art. 170 del D. Lgs. 152/06 e dispone la proroga delle Autorità di Bacino ex L. 183/89 fino all’entrata in vigore del DPCM di cui all’art. 63 del medesimo D. Lgs. 152/06, sopra citato; Considerato che il D.P.C.M. di cui sopra non risulta a tutt’oggi emanato e non sono state quindi costituite le Autorità di Bacino distrettuale; Vista l’intesa “Continuità delle funzioni dell’Autorità di Bacino interregionale del Fiume Magra” sottoscritta ai sensi della LRL n. 10/08 e della DGRT. n. 355/06 dalle Regioni Toscana e Liguria in data 04/06/2008, con la quale le due Regioni, richiamato il Protocollo d’Intesa approvato con DCRT 371/96 e DCRL 10/97 per la costituzione dell’Autorità di Bacino del Fiume Magra e per disciplinare lo svolgimento delle funzioni amministrative relative al bacino stesso, concordano e convengono circa la necessità di continuare ad assicurare la continuità degli organi ed il proseguimento nell’esercizio delle funzioni di questa Autorità di Bacino, assumendone gli oneri conseguenti e mantenendo in essere gli accordi già definiti; Vista inoltre la Delibera di Giunta Regionale Toscana n. 53 del 07.02.11, recante “Disposizioni di proroga della operatività dei bacini interregionali fino alla costituzione dell'Autorità di bacino distrettuale di cui all'Art. 63 del D. L.gvo 152/2006”; Ricordato che: - il 25.10.2011 il bacino del Fiume Magra, ed in particolare il territorio della media Val di Vara in

Liguria e dell’alta Lunigiana in sponda destra del Fiume Magra in Toscana, è stato interessato da un evento alluvionale di notevole intensità che ha causato anche la perdita di vite umane, oltre a ingentissimi danni materiali dovuti a frane, inondazioni ed a rilevanti fenomeni di trasporto solido;

- nel territorio toscano del bacino, i Comuni interessati hanno redatto la mappatura delle aree inondate ed oggetto di dissesti nell’evento, che è stata resa disponibile, tramite il proprio sito web, dal Settore Protezione Civile della Regione Toscana;

- con nota n. 659 del 02.05.2012 è stata comunicata, al sopra citato Settore della Regione Toscana, l’intenzione di recepire tali perimetrazioni negli elaborati del PAI (Piano di bacino stralcio Assetto Idrogeologico);

- per il territorio ligure del bacino, la Regione Liguria, con DGRL n. 461 del 20.04.12, recante “LR n. 9/2000 – Censimento dei dissesti di versante relativi al territorio della Provincia della Spezia occorsi a seguito degli eventi alluvionali dell’Ottobre 2011” ha provveduto ad approvare il quadro conoscitivo relativo ai fenomeni di dissesto, perimetrati sulla base di foto aeree di dettaglio realizzate immediatamente dopo l’evento alluvionale;

- sulla base dei suddetti elementi è stata predisposta dalla Segreteria Tecnica di questa Autorità di Bacino la mappatura delle aree interessate da dissesti a scala di bacino durante l’evento dell’ottobre 2011, al fine di aggiornare il quadro conoscitivo del PAI;

- tale mappatura è stata altresì integrata con i dati forniti dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa nell’ambito dell’attività di un Assegno di Ricerca, finanziato da questa AdB ed attualmente in corso di svolgimento, in materia di censimento e studio dei dissesti da colata rapida; tali dati riguardano in particolare le aree non coperte da foto aeree ed i dissesti rilevabili solo mediante sopralluogo sul terreno;

Visto l’atto del Comitato Tecnico n. 771 del 18.09.2012, con il quale, sulla base della mappatura di cui sopra, è stato approvato sotto il profilo tecnico da tale organo l’aggiornamento della cartografia del PAI relativamente alla pericolosità ed al rischio geomorfologico, in particolare delle seguenti Tavole del PAI: - Tav. 3 “Carta della pericolosità geomorfologica” - Tav. 6 “Carta del rischio geomorfologico molto elevato ed elevato” Sezioni 233030 “Pontremoli”, 233060 “Coloretta”, 233070 “Mulazzo”, 233090 “Sesta Godano Zignago”, 233100 “Vezzola”, 233110 “Parana”, 233120 “Villafranca in Lunigiana”, 233130 “Borghetto Vara – Brugnato”, 233140 “Beverone – Castiglione Vara”, 233150 “Groppo – Calice al Cornoviglio”, 248010 “Pignone”, 248020 “Riccò del Golfo”. Considerato che il Comitato Tecnico, nell’atto n. 771 di cui sopra, stante la notevole rilevanza dell’aggiornamento stesso e l’elevato numero di Amministrazioni Locali interessate (12 Comuni: Beverino, Borghetto Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Pignone, Rocchetta Vara, Sesta Godano e Zignago in Liguria, Provincia della Spezia, e Mulazzo, Pontremoli, Tresana e Zeri in Toscana, Provincia

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 173Anno XLIV - N. 18

di Massa – Carrara) ha contestualmente proposto a questo Comitato Istituzionale di approvare tale aggiornamento ai sensi art. 43 comma 3 lett. a) p. 2 NdA PAI, sentiti gli Enti interessati; Preso atto che: - al fine di adempiere al disposto dell’art. 43, comma 3, lett. a), p. 2 delle NdA del PAI, con nota

prot. 1371 del 25.09.2012, sono state trasmesse ai Comuni interessati le cartografie di cui al citato atto n. 771 del Comitato Tecnico, con richiesta di far pervenire eventuali osservazioni entro il 15.10.2012; precisando altresì che, in mancanza di osservazioni entro tale termine, l’assenso delle Amministrazioni sarebbe stato considerato come acquisito;

- alla data di scadenza di cui sopra è pervenuta un’osservazione da parte del Comune di Borghetto Vara (nota prot. 4256 del 15.10.12, assunta a protocollo in data 15.10.12, prot. 1458), relativa ad un’area perimetrata in loc. Gualdi;

- è stato ritenuto opportuno valutare tale osservazione, presentata da un privato e condivisa dal Comune, al termine della procedura di inchiesta pubblica indetta ai sensi art. 43 comma 3 lett. c) NdA PAI;

Ritenuto che la modifica al quadro conoscitivo di che trattasi, essendo un aggiornamento basato su valutazioni di tipo prettamente tecnico, ricada nelle fattispecie di cui all’art. 43, comma 3 delle NdA del PAI e che pertanto non necessiti delle procedure di variante sostanziale del Piano; Richiamati in particolare i seguenti punti dell’art. 43, comma 3, delle Norme di Attuazione del PAI, in relazione alle modalità di modifica ed aggiornamento del Piano stesso per varianti non sostanziali: - lett. c), ove si dispone, nel caso di modifiche di cui alle precedenti lettere a) e b) del medesimo

comma 3 che rivestano particolare rilevanza strategica o conoscitiva, o che investano ampie porzioni di territorio o territori precedentemente non vincolati, che l’efficacia delle modifiche sia preceduta da opportune forme di pubblicità e/o di inchiesta pubblica, al fine di effettuare una preventiva verifica e confronto con i soggetti interessati, pubblici e privati;

Rilevato altresì che, nell’atto n. 771 sopra citato, il Comitato Tecnico ha proposto di subordinare l’efficacia di tali modifiche ad opportune forme di pubblicità, ai sensi dell’art. 43, comma 3, lett. c) delle NdA del PAI, in quanto la perimetrazione delle aree interessate da dissesti nell’evento del 25.10.2011 comporta un incremento, seppure temporaneo, dell’estensione dei vincoli sul territorio, nonché interessa il territorio di più Comuni; Ritenuto pertanto opportuno approvare la proposta del Comitato Tecnico, di cui all’atto n. 771 sopra citato, e di adottare quindi le modifiche alle cartografie del PAI vigente, come risultanti dai n. 23 elaborati cartografici allegati parte integrante e sostanziale del presente atto, relativi alle Tav. 3 e 6 del PAI e redatti ognuno per il territorio di ciascuno dei 12 Comuni interessati dalle modifiche (2 Tavole per ciascun Comune, salvo che per il Comune di Pontremoli per il quale non sono previste modifiche alla Tav. 6 – Carta del rischio geomorfologico); Ritenuto inoltre opportuno subordinare l’efficacia delle modifiche stesse ad idonee forme di pubblicità, ai sensi art. 43, comma 3, lett. c) delle NdA del PAI, individuandole come di seguito specificato: • trasmissione del presente atto e delle relative cartografie riguardanti il territorio di propria

competenza, ai dodici Comuni interessati sopra elencati, con richiesta di affissione all’Albo Pretorio per 30 giorni dal ricevimento e con l’indicazione che eventuali osservazioni siano trasmesse a questa Autorità di Bacino allo scadere di tale termine, precisando altresì che nel caso in cui entro 60 giorni dalla trasmissione del presente atto non sia pervenuto, da parte del Comune, il referto di pubblicazione all’Albo Pretorio si prescinderà da tale forma di pubblicità;

• possibilità di individuazione di ulteriori forme di pubblicità da parte dei Comuni di cui sopra, fermo restando il termine massimo di 30 giorni complessivi, decorrenti dal ricevimento del presente atto, per la presentazione di osservazioni;

• inserimento del presente atto sul sito internet dell’Autorità di Bacino, con richiesta di invio di eventuali osservazioni in forma scritta alla stessa Autorità di Bacino entro 30 giorni;

Ritenuto inoltre di stabilire, nel caso in cui entro il termine di cui sopra non pervengano osservazioni, che le modifiche cartografiche alle Tav. 3 e 6 del PAI, assumono efficacia il giorno successivo alla pubblicazione del presente atto sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Liguria (BURL) e Toscana (BURT) e che di ciò dovrà essere data comunicazione a questo Comitato Istituzionale alla prima seduta utile;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIAAnno XLIV - N. 18 Parte II 02.05.2013 - pag. 174

Ritenuto altresì, nel caso in cui entro il termine di cui sopra pervengano osservazioni, di dare mandato al Comitato Tecnico di svolgere specifica istruttoria al fine di valutare l’accoglibilità delle osservazioni stesse, sulla base degli elementi e dati conoscitivi a propria disposizione, concludendo tale valutazione con atto motivato, e di stabilire che:

a) nel caso in cui le osservazioni presentate non risultino accoglibili, il presente atto è pubblicato sul BURL e BURT e le relative cartografie assumono efficacia il giorno successivo alla pubblicazione; di ciò dovrà essere data comunicazione a questo Comitato istituzionale alla prima seduta utile;

b) ove le osservazioni di cui sopra risultino accoglibili, di provvedere alle opportune modifiche, in seguito alle quali il presente atto è pubblicato sul BURL e BURT e le relative modifiche cartografiche assumono efficacia il giorno successivo alla pubblicazione, dandone comunicazione a questo Comitato istituzionale alla prima seduta utile;

c) resta ferma la facoltà del Comitato Tecnico di formulare a questo Comitato Istituzionale, ai sensi art. 43 comma 3 lett. a) p. 2 NdA PAI, una nuova proposta, nel caso in cui le osservazioni presentate risultino particolarmente rilevanti o interessino il territorio di più Amministrazioni Locali o comunque in ogni caso il Comitato Tecnico lo ritenga necessario.

Ritenuto infine di incaricare il Segretario Generale di provvedere all’attuazione di quanto sopra;

DELIBERA

per i motivi di cui in premessa, 1. di adottare, ai sensi dell’art. 43, comma 3, lett. a) punto 2 delle NdA del PAI, ed in

accoglimento della proposta di cui all’atto di n. 771 del 18.09.2012 del Comitato Tecnico, le modifiche alle seguenti tavole cartografiche di cui all’art. 4 delle stesse NdA, come riportate negli elaborati allegati parte integrante e sostanziale del presente atto, nelle quali sono riportate le aree interessate da dissesti nell’evento alluvionale del 25 ottobre 2011: - Tav. 3 “Carta della pericolosità geomorfologica”; - Tav. 6 “Carta del rischio geomorfologico molto elevato ed elevato” Sezioni 233030 “Pontremoli”, 233060 “Coloretta”, 233070 “Mulazzo”, 233090 “Sesta Godano

Zignago”, 233100 “Vezzola”, 233110 “Parana”, 233120 “Villafranca in Lunigiana”, 233130

“Borghetto Vara – Brugnato”, 233140 “Beverone – Castiglione Vara”, 233150 “Groppo – Calice

al Cornoviglio”, 248010 “Pignone”, 248020 “Riccò del Golfo”.

2. di stabilire che l’efficacia delle modifiche di cui trattasi è subordinata ad opportune forme di

pubblicità, ai sensi art. 43, comma 3, lett. c) delle NdA del PAI, così individuate: a) trasmissione del presente atto e dei relativi allegati cartografici riguardanti il territorio di

propria competenza ai dodici Comuni interessati (Beverino, Borghetto Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Pignone, Rocchetta Vara, Sesta Godano e Zignago in Liguria, Provincia della Spezia; Mulazzo, Pontremoli, Tresana e Zeri in Toscana, Provincia di Massa – Carrara), con richiesta di affissione dell’atto stesso all’Albo Pretorio per 30 giorni dal ricevimento e con l’indicazione che eventuali osservazioni siano trasmesse a questa Autorità di Bacino allo scadere di tale termine, precisando altresì che nel caso in cui entro 60 giorni dalla trasmissione del presente atto non sia pervenuto a questa AdB da parte del Comune il referto di pubblicazione all’Albo Pretorio si prescinderà da tale forma di pubblicità;

b) eventuali ulteriori forme di pubblicità da assumersi da parte dei Comuni interessati, fermo restando il termine massimo di 30 giorni complessivi, decorrenti dal ricevimento del presente atto, per la presentazione di osservazioni;

c) inserimento del presente atto sul sito internet dell’Autorità di Bacino, con richiesta di invio eventuali osservazioni in forma scritta alla stessa Autorità entro 30 giorni;

3. Nel caso in cui entro i termini di cui sopra non siano pervenute osservazioni, il presente atto è

pubblicato sui Bollettini Ufficiali delle Regioni Liguria (BURL) e Toscana (BURT) e le modifiche cartografiche alle Tav. 3 e 6 del PAI, di cui al presente atto, assumono efficacia il giorno successivo alla pubblicazione; di ciò deve essere data comunicazione a questo Comitato Istituzionale alla prima seduta utile.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 02.05.2013 - pag. 175Anno XLIV - N. 18

4. Nel caso in cui, entro i termini di cui sopra, siano pervenute osservazioni, si demanda al

Comitato Tecnico la valutazione dell’accoglibilità delle osservazioni stesse, sulla base degli elementi e dati conoscitivi a propria disposizione, e si stabilisce che:

a) Qualora le osservazioni presentate non risultino accoglibili, il presente atto è pubblicato sul BURL e sul BURT e le relative modifiche cartografiche alle Tav. 3 e 6 del PAI assumono efficacia il giorno successivo alla pubblicazione; di ciò deve essere data comunicazione a questo Comitato istituzionale alla prima seduta utile.

b) Qualora viceversa le osservazioni presentate risultino accoglibili e vengano ritenute significative dal Comitato Tecnico, si dà mandato al Comitato stesso di apportare le modifiche cartografiche conseguenti, dopodichè il presente atto è pubblicato sul BURL e sul BURT e le relative modifiche cartografiche alle Tav. 3 e 6 del PAI assumono efficacia il giorno successivo alla pubblicazione; di ciò deve essere data comunicazione a questo Comitato Istituzionale alla prima seduta utile.

c) resta ferma la facoltà del Comitato Tecnico di formulare a questo Comitato Istituzionale, ai sensi art. 43 comma 3 lett. a) p. 2 NdA PAI, una nuova proposta, nel caso in cui le osservazioni presentate risultino particolarmente rilevanti o interessino il territorio di più Amministrazioni Locali o comunque in ogni caso il Comitato tecnico lo ritenga necessario.

5. Il Segretario Generale è incaricato dell’attuazione di quanto sopra.

IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE (Dott. Ing. Alessandro Fignani Ass. Dott.ssa Renata Briano

Direttore responsabile: Augusto Pessina Pubblicato dalla Presidenza del Consiglio Regionale

Autorizzazione del Tribunale di Genova n. 22 del 16/7/1976 (legge regionale 24 dicembre 2004, n. 32)