giovanni campagnoli (2008), Generazioni e prospettive di futuro, Roma CNCA

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Generazioni e prospettive di futurocoordinano Liviana Marelli e Dario Fortin.

Interviene Giovanni Campagnoli, Cooperativa Vedogiovane

Di fronte alla crisi del mondo adulto (istituzioni, finanza, partiti, mondo del lavoro…) ormai divenuto poco credibile agli occhi del mondo giovanile; in uno stato che abbandona, non offre opportunità, non investe in istruzione, ricerca e non sa più chiedere impegno ai propri giovani. Di fronte a questo clima di forte incertezza per un futuro di realizzazione professionale e personale (che coinvolge peraltro anche gli operatori sociali):

1. Quali interventi di politiche giovanili e metodologie hanno funzionato nei nostri territori che possiamo condividere, moltiplicare, rilanciare?

2 Quali alleanze per nuove strategie di advocacy a livello locale e nazionale ?

3. Quale ripensamento della nostra funzione operativa all’interno dei processi educativi?

4. Come e se dare centralità al tema delle competenze nell'attivazione dei percorsi di autonomia?

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Giovani come risorsa

“E che dire di una società che non impiega il massimo della sua forza biologica, quella che i giovani esprimono da quindici a trent'anni, progettando, ideando, generando, se appena si profila loro una meta realistica, una prospettiva credibile, una speranza in grado di attivare quella forza che essi sentono dentro di loro e poi fanno implodere anticipando la delusione per non vedersela di fronte? Non è in questo prescindere dai giovani il vero segno del tramonto della nostra cultura?”.[1]

[1] Galimberti U., L'ospite inquietante, Feltrinelli, Milano 07

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Giovani come risorsaMa di quali risorse stiamo parlando?

1. risorse naturali? Giovani come giacimenti di energie che possono essere estratte, canalizzate, manipolate, senza peròdecidere come saranno utilizzate, né a trarne apprendimento?

2. Giovani come possessori di qualità interiori e imperscrutabili, per definizione delicatissime, a cui permettere di esprimersi senza entrare in relazione, ma al massimo interrogandosi su cosa avranno da dire agli adulti?

Ipotesi:

“promuovere le risorse di cui i giovani possono essere portatori”. Quindi approccio da “ricerca dagli esiti non prevedibili e dai risultati non scontati ed inattesi…”

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Obiettivi di Politiche Giovanili efficaci:

1. favorire l'emersione consapevole, l'utilizzo creativo, lo sviluppo progressivo e la valutazione continua delle molteplici risorse di cui i giovani possono essere portatori.Politiche Giovanili come luogo di promozione del protagonismo giovanile visto in forte connessione con l'ambiente in cui i giovani vivono;

2. garantire la possibilità e favorire l'interesse dei giovani ad occuparsi attivamente della vita pubblica, sulla base dei propri bisogni, interessi, desideri;

3. creare condizioni perché i giovani possano essere innovatori e influenzare cambiamenti all'interno della cultura in cui vivono.

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Come attivare risorse giovanili

1. Partire dagli interessi, per arrivare a desideri

2. Stare nella informalità (che non è informe…)

Le attenzioni:

1. Prevedere il ruolo del “facilitarore”

2. Scegliere un rapporto di interdipendenza tra pensiero e azione, in cui l'azione richiede di essere pre-pensata (programmazione) e ri-pensata (valutazione).

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Il racconto di una esperienza: il muro legale.

Graffittari e giovani, come si trova l'accordo

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Il racconto di una esperienza: il muro legale

Graffittari e giovani, come si trova l'accordo10.06.2006. Su LASTAMPA di oggi (in prima pagina) si legge che a New York la Corte d’Appello ha annullato il divieto imposto dal Sindaco relativo alla vendita di bombolette spray a giovani tra i 18 ed i 21 anni. La motivazione è che tra questi “writers” (da noi “graffittari”) ci potrebbe essere anche qualche talento artistico. Ed il pensiero va subito a Keith Haring. Detto questo (e che probabilmente anche a qualche sindaco neoconservatore italiano piace l’idea di vietare la vendita di bombolette spray ai ragazzi, magari permettendo quella di armi...), colpisce sempre come si guardi ai giovani come fossero possibili vandali, piuttosto che potenziali criminali o probabili tossicodipendenti (si pensi alla recente legge italiana sulle droghe). O, nella migliore delle ipotesi, un problema sociale. Comunque sempre come se i giovani fossero dei “minus”, in attesa di diventare cittadini veri, adulti, persone. Dimenticando che persone lo sono, secondo il diritto, dalla nascita. Quanti, anche nelle nostre città, guardano veramente ai giovani come possibili attori di cambiamento, quanti adulti li considerano soggetti con al loro interno possibili antidoti ai tanti mali di oggi provocati dagli stessi adulti? Ritornando però al discorso deiwriters (o dei graffiti), c’è una “buona prassi” che si può seguire permettendo ai giovani di esprimersi (a prescindere se diventeranno artisti o meno): basta offrire loro uno spazio e negoziare con loro le regole per l’utilizzo. A Borgomanero il Comune con Vedogiovane (nell’ambito di Spazioper, il Centro Incontro Giovani) ha proprio realizzato un “muro legale” sul lungoAgogna. Le regole sono poche e chiare: tutti possono pitturare, basta prima accordarsi con gli animatori di Spazioper. E se qualcuno vuole imparare ad usare gli “spray”c’è la possibilità di imparare su uno spazio ad hoc (una zona di muro detta “la lavagna”), con la guida di un writersgià capace. E poi, una volta all’anno, una rassegna (così come Vedogiovane fa con l’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Omegna). Fare così signifa offrire ai ragazzi una possibilità di espressione, imparando contemporaneamente la negoziazione con l'Istituzione e differenziando una scritta su un muro da una forma espressiva. I vandalismi (i “devasta” come dicono loro) non sono graffiti. Così come non tutti i graffiti sono opere d’arte. Intercettare i giovani (partendo dalle firme che lasciavano sui muri, le “tag”), riflettere con loro, portarli in Comune ed arrivare a negoziare con le istituzioni lo spazio per pitturare, poi elaborare il regolamento è, secondoVedogiovane, educare alla cittadinanza. E fare prevenzione. Ma bisogna crederci, mediare (è la funzione degli animatori di Vedogiovane) e trovare Amministratori attenti, capaci di intervenire tempestivamente e non distratti da altre cose o poco sensibili a tematiche (nonproblematiche) giovanili.

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POLITICHE GIOVANILI: NEL NOVARESE 'MURO LEGALE' PER GRAFFITARI

(AGI) - Borgomanero (Novara), 14 lug. - Un 'muro legale', lungo oltre 100metri, dove i moderni 'writers', che a carta e penna preferiscono usare lebombolette spray, possono sbizzarrirsi indisturbati ed esprimere al megliola loro vena cerativa.

L'iniziativa e' del Comune di Borgomanero, il secondo centro perimportanza della provincia di Novara, divenuto paradiso dei 'graffitari', localie non, che sembrano avere molto apprezzato lo spazio dedicato loro sulle sponde dell'Agogna, il torrente che attraversa la cittadina. "Le regole -spiega Giovanni Campagnoli, amministratore di 'Vedogiovane', lacooperativa nata 18 anni fa in ambito salesiano che gestisce, per conto delComune, il Centro Incontro Giovani - sono poche e chiare: tutti possono pitturare, previo accordo con gli animatori; e se qualcuno vuole imparare ausare gli spray, c'e' una zona di muro, detta 'la lavagna', e la possibilita' di avere come istruttore un writer gia' capace".

Una volta all'anno, inoltre, 'Vedogiovane' organizza una rassegna dedicata all'arte muraria, che viene replicata nel comune di Omegna, sulle sponde delLago d'Orta. "Ci e' sembrato un modo - prosegue Campagnoli - per offrire ai ragazzi una possibilita' di espressione, imparando contemporaneamente lanegoziazione con l'istituzione e differenziando una semplice scritta su unmuro da una vera e propria forma espressiva. Di certo i vandalismi non sonograffiti, cosi' come non tutti i graffiti sono opere d'arte; ma intercettare igiovani partendo dalle firme che lasciano sui muri, riflettere con loro,negoziare con le istituzioni lo spazio per pitturare e il relativo regolamento e'stata, secondo noi, una valida prova di educazione alla cittadinanza e di prevenzione del disagio giovanile". La cooperativa borgomanerese, che fa parte della commissione legislativa del Forum nazionale dei giovani e di quello piemontese, e' stata anche l'ideatrice di due associazioni attive alivello nazionale: una per la promozione delle politiche giovanili(www.politichegiovanili.it) e una per lo sviluppo dell'animazione sociale eculturale (www.assoanimazione.org). (AGI) Cli/Rst/Lor 141529 LUG 06