Giovani Turchi in un Bund

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Giovani turchi in un bund

Serpil Midyatil è consigliera al parlamento regionale delloShlezwig Holstein, il più settentrionale degli Stati f ederati checompongono la Repubblica Tedesca. Di origine kurda, è laprima persona proveniente dalla Turchia, ad essere stataeletta nel Bund per il Partito Socialdemocratico (Spd). InGermania, l’insediamento di una f orte comunità turca è iniziatonegli anni Sessanta e Settanta, oggi si è già alla seconda senon terza generazione, ma la presenza nelle istituzioni èrecente. La carriera polit ica della consigliera è a suo modoesemplare: è iniziata dopo un intervento ad un meeting dell’Spda cui partecipava come giovane imprenditrice. Le è statochiesto di entrare nel partito e di dedicarsi alla polit ica attiva. Nel 2009 è stata eletta nel Land dove sioccupa non solo di integrazione ma anche di polit iche economiche e commerciali e di urbanistica. Haraccontato come la sua elezione abbia provocato grande entusiasmo non solo nella comunità turca maanche in tutta quella di osservanza musulmana. Il suo stesso rivendicare la propria f ede religiosa ha creatopolemiche all’inizio. Musulmana e giovane donna, elementi che le hanno scatenato contro pregiudizi ancheda parte di altri cittadini stranieri, ma che sono stati a suo dire af f rontati anche grazie al f atto che nelpartito la sua elezione è stata vissuta come di enorme signif icato simbolico e come risultato di un lavoropolit ico contro le discriminazioni.

A Kiel, davanti alle acque del Mar Baltico, la ricostruzione del percorso di Midyatil è stata al centro delsecondo incontro (dopo quello di Dublino) organizzato dall’Istituto Psicanalitico per le Ricerche Sociali, perdef inire le buone pratiche della partecipazione dei cittadini migranti alla vita polit ica. La delegazione Italianaha incontrato quella dell’Spd guidata dal capogruppo, nonché ex ministro dell’Interno, Ralf Stegner, lasegretaria del gruppo consigliare, Birgit Herdejurgen, e la responsabile degli af f ari economici, ReginaPoersch. Stegner ha insistito sulla necessità di af f rontare i problemi delle comunità immigrate dal punto divista globale e non centrato su questioni connesse alla sicurezza: «L’integrazione deve partire dai diritt i. Equesto non dovrebbe essere mai dimenticato». Si è spinto ad af f ermare che polit iche come quelle attuatenel Mediterraneo dall’agenzia Frontex vanno riviste perché sbilanciano troppo le responsabilità verso iPaesi dell’Europa meridionale.

Interessante anche l’incontro con i Verdi nella “città stato” di Amburgo. Oltre ad un consigliere diprovenienza turca, Filiz Demirel, che ha iniziato a f ar polit ica da studente e oggi si occupa di lavoro eimmigrazione, il gruppo ha incontrato la presidente regionale del partito Katharina Fegebank, e 3 donne,anche loro di origine turca, impegnate nell’immigrazione. La più giovane ha 19 anni e siede nel consigliocomunale della città. Si resta colpit i dall’età media dei rappresentanti e dalla f orte presenza f emminile.Amburgo ha oggi circa 1,8 milioni di abitanti di cui almeno un terzo ha un passato migratorio, la metà se siconsiderano i minori. La realtà polit ica non rispecchia ancora questa rappresentanza sociale. «La nostraattività polit ica – raccontano gli esponenti dei Verdi – è volta a dar voce a tutte le f orze presenti in città, adar voce ai nuovi cittadini implementando 3 tipi di azione: culturale, soprattutto per interagire con iprogrammi del partito; logistico, of f rendo spazi e strutture per att ività proprie delle comunità e di relazionecon l’esterno; organizzativo, di incontri comuni nei luoghi di maggior concentrazione degli immigrati.

I Verdi si dichiarano molto crit ici rispetto all’applicazione del “Dublino” e alla polit ica dei f lussi. Gli stessirichiedenti asilo manif estano spesso nel centro della città, incontrando anche solidarietà. Della delegazioneitaliana, oltre a chi scrive, inviata in qualità di membro della segreteria provinciale del Prc di Modena,f acevano parte, Rassmea Salah, consigliera comunale a Bresso (provincia di Milano), Mihai Popescu,responsabile del sindacato nazionale degli studenti (ambedue inviati dal Pd), Orenada Dhiitridell’associazione di albanesi in Italia Besa e Marguerite Lottin dell’associazione camerunense Griot. A

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guidare la delegazione il presidente dell’Iprs, Raf f aele Bracalenti, e il ricercatore Moreno Bernini. Il progettoè sostenuto grazie al Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi. Una composizionevariegata che ha anche f avorito un valido interscambio nella delegazione italiana, al termine dei 4 incontricomplessivi, i prossimi si dovrebbero tenere a Barcellona e a Stoccolma, si tenterà di f are un quadro diquelle che sono le esperienze da condividere e replicare nei paesi coinvolti.

Paula Francisca Nollf Herrera