Grecia, centro dell’attenzione nei mercati e nelle Borse Europee.

I rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona salgono e il costo di finanziamento del Bund decennale si posiziona allo 0,21%, come del Btp all’1,44% con lo spread che da 122 arriva a 135 punti e quello del Bono all’1,36%. La Grecia ha un debito di 760 milioni al Fondo Monetario Internazionale da versare la prossima settimana e intanto ne ha versati 200. Non c’è accordo tra la Grecia e EU e c’è dipendenza delle Banche con Bce. La spaccatura tra Bruxelles e Fmi e le riforme in cui c’è una sfida con i creditori, è il quadro della Grecia che con EU, Bce e Fondo si stà lavorando per trovare un accordo possibile e meno drammatico. L’obiettivo è arrivare al vertice dell’Eurogruppo con una situazione concreta e sufficiente per portare le aspettative dei mercati in una direzione certa. Problemi spinosi per il Governo di Atene è il

restyling delle pensioni e il mercato del lavoro. La Banca centrale europea, che aveva innalzato la linea di finanziamento di emergenza Ela a disposizione degli istituti di credito ellenici a 76,9 , lievita ancora portando il tetto di liquidità a 79 miliardi, favorendo così 4 mila statali in austerity da due anni. Intanto lo spred sale anche anche per i tedeschi e spagnoli. Il Premier Greco ha escluso il default e ha espresso priorità nel pagare gli stipendi e pensioni e ridurre l’austeriti che dura da 5 anni. Se non si riesce a trovare un accordo il Presidente Alexis Tripras, esclude le elezioni anticipate, anche se i tempi vanno oltre il mandato e dovrà essere approvato dai cittadini, aggiunge che la Grecia è in una fase finale dei negoziati. Le difficoltà comunque sono evidenti e ci vuole più tempo per le riforme sul lavoro, pensioni e IVA con l’agevolazione per le isole. Il primo Ministro ribadisce la messa sul mercato degli Asset pubblici fa parte delle concessioni offerte ai creditori, come la vendita del porto del Pireo ai Cinesi, i più interessati e l’affitto di 14 aeroporti regionali ai tedeschi. Un accordo con Putin per i diritti di transito del progetto gasdotto Turkish stream fino al territorio ellenico e risalire i Balcani fino in Austria. Progetto non gradito da Bruxelles perché visto come un tentativo da parte della Russia per indebolire il fronte delle sanzioni europee a Mosca per la crisi ucraina. Atene comunque spera di ricevere dai 3 ai 5 miliardi di pre-pagamenti per questo progetto. Una bozza di legge è in discussione, già presentata in una riunione del gabinetto dei ministri e una volta approvata sarà presentata in Parlamento. Il vice Ministro delle Finanze Dimitris Mardas - “sarà un beneficio per entrambi le parti” - e i negoziati potranno trovare un accordo in tempi più ridotti.

7 maggio 2015