Giornalino Settembre 2013 - Parrocchia di San Paolo

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SETTEMBRE 2013 Via Pistocchi, 19 Forlì 47122 - Tel./Fax 0543.61732 www.parrocchiadisanpaolo.it NOTIZIARIO PARROCCHIA SAN PAOLO APOSTOLO La gioia di Dio è perdonare, la gioia di Dio è perdonare! E’ la gioia di un pastore che ritrova la sua pecorella; la gioia di una donna che ri- trova la sua moneta; è la gioia di un padre che riaccoglie a casa il figlio che si era perduto, era come morto ed è tornato in vita, è tornato a casa. Qui c’è tuo il Vangelo. La misericordia è la vera forza che può salvare l’uomo e il mondo dal “cancro” che è il peccato, il male morale, il male spirituale. Solo l’amore può fare questo, e questa è la gioia di Dio! E’ in festa perché è gio- ia. Dio ha questa gioia, quando uno di noi pec- catore va da Lui e chiede il suo perdono. Il pericolo qual è? E’ che noi presumiamo di es- sere gius, e giudichiamo gli altri. Giudichiamo anche Dio, perché pensiamo che dovrebbe cas- gare i peccatori, condannarli a morte, invece di perdonare. Allora sì che rischiamo di rimanere fuori dalla casa del Padre! Come quel fratello maggiore della parabola, che invece di essere contento perché suo fratello è tornato, si arrabbia con il padre che lo ha ac- colto e fa festa. Se nel nostro cuore non c’è la misericordia, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tu i prece, perché è l’amore che salva, non la sola praca dei prece. Apertura Anno Pastorale Pellegrinaggio alla Madonna del Lago - Bertinoro SABATO 28 SETTEMBRE 2013 Ore 16.00: Pellegrinaggio con 4 percorsi fino al Santuario della Madonna del Lago: itinerari precisi nei volantini in chiesa. Ritrovo per la nostra parrocchia alla Panighina (parcheggio zona artigianale) Via del Poggio fino al Santuario Ore 17,30: S.Messa solenne nel piazzale del Santuario, presieduta dal Vescovo Mons Lino Pizzi con l’ordinazione diaconale del seminarista Andrea Carubia Domenica 29 Ss. Messe ore 9,30 - 11,00 Venerdì 4 ottobre ore 20,30: Assemblea comu- nitaria per presentare il Programma Pastorale 2013-2014 Sabato 5 ottobre ore 17,00: inaugurazione anno Catechistico e partecipazione all’Eucarestia prefestiva (vedi pag.8) Domenica 6 ottobre ore 10.00 in Cattedrale: Cresima Papa Francesco (domenica 15 seembre 2013) Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nella Liturgia di oggi si legge il capitolo 15 del Vangelo di Luca, che conene le tre parabole della misericordia:. tue e tre queste parabole parlano della gioia di Dio. Dio è gioioso. E qual è la gioia di Dio? Da Maria, maestra di contemplazione e misericordia

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Settembre 2013

Via Pistocchi, 19 Forlì 47122 - Tel./Fax 0543.61732www.parrocchiadisanpaolo.it

Notiziario Parrocchia

SaN Paolo aPoStolo

La gioia di Dio è perdonare, la gioia di Dio è perdonare! E’ la gioia di un pastore che ritrova la sua pecorella; la gioia di una donna che ri-trova la sua moneta; è la gioia di un padre che riaccoglie a casa il figlio che si era perduto, era come morto ed è tornato in vita, è tornato a casa. Qui c’è tutto il Vangelo. La misericordia è la vera forza che può salvare l’uomo e il mondo dal “cancro” che è il peccato, il male morale, il male spirituale. Solo l’amore può fare questo, e questa è la gioia di Dio! E’ in festa perché è gio-ia. Dio ha questa gioia, quando uno di noi pec-catore va da Lui e chiede il suo perdono. Il pericolo qual è? E’ che noi presumiamo di es-sere giusti, e giudichiamo gli altri. Giudichiamo anche Dio, perché pensiamo che dovrebbe casti-gare i peccatori, condannarli a morte, invece di perdonare. Allora sì che rischiamo di rimanere fuori dalla casa del Padre! Come quel fratello maggiore della parabola, che invece di essere contento perché suo fratello è tornato, si arrabbia con il padre che lo ha ac-colto e fa festa. Se nel nostro cuore non c’è la misericordia, la gioia del perdono, non siamo in comunione con Dio, anche se osserviamo tutti i precetti, perché è l’amore che salva, non la sola pratica dei precetti.

Apertura Anno PastoralePellegrinaggio alla

Madonna del Lago - BertinoroSabato 28 Settembre 2013

Ore 16.00: Pellegrinaggio con 4 percorsi fino al Santuario della Madonna del Lago: itinerari precisi nei volantini in chiesa. Ritrovo per la nostra parrocchia alla Panighina (parcheggio zona artigianale) Via del Poggio fino al SantuarioOre 17,30: S.Messa solenne nel piazzale del Santuario, presieduta dal Vescovo Mons Lino Pizzi con l’ordinazione diaconale del seminarista Andrea Carubia

Domenica 29 Ss. Messe ore 9,30 - 11,00Venerdì 4 ottobre ore 20,30: Assemblea comu-nitaria per presentare il Programma Pastorale 2013-2014 Sabato 5 ottobre ore 17,00: inaugurazione anno Catechistico e partecipazione all’Eucarestia prefestiva (vedi pag.8)Domenica 6 ottobre ore 10.00 in Cattedrale: Cresima

Papa Francesco (domenica 15 settembre 2013) Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nella Liturgia di oggi si legge il capitolo 15 del Vangelo di Luca, che contiene le tre parabole della misericordia:. tutte e tre queste parabole parlano della gioia di Dio. Dio è gioioso. E qual è la gioia di Dio?

Da Maria, maestra di contemplazione e misericordia

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FORNO’ – CARPINELLO – BAGNOLO – VILLA ROTTA

UNA NUOVA UNITA’ PASTORALE

Il giorno 15 agosto scorso, Solennità di Maria Assunta in Cielo, il Vescovo di Forlì-Bertinoro, Mons. Lino Pizzi, celebrando la S.Messa al Santuario di Fornò ha comunicato che si sta lavorando per costituire una nuova Unità Pastorale, formata dalle parrocchie di Bagnolo, Forniolo, Carpinello e Villa Rotta che erano seguite, le prime due, dai sacer-doti della parrocchia di S.Paolo, le seconde, dai sacerdoti della parrocchia di Coriano e ha anche indicato il probabile sacerdote re-sponsabile. Tutto questo ha detto il Vescovo per meglio servire questa zona della Diocesi. Essere Unità Pastorale significa rispettare il proprium di ciascuna parrocchia ed insieme collaborare per una più chiara conversione dei singoli e delle comunità ed “uscire” in missione verso tutti: parenti, amici e coloro che incontriamo nel nostro cammino. La Chiesa la costruisce lo Spirito Santo. Sarà importante ascoltare bene la sua voce e mettersi al suo servizio, come Maria. Oc-corre dunque maturare la nostra fede nella

2 Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo

E’ l’amore per Dio e per il prossimo che dà compimento a tutti i comandamenti. E questo è l’amore di Dio, la sua gioia: perdonare. Ci as-petta sempre! Forse qualcuno nel suo cuore ha qualcosa di pesante: “Ma, ho fatto questo, ho fatto quello …”. Lui ti aspetta! Lui è padre: sem-pre ci aspetta! Solo la giustizia di Dio ci può salvare! E la giustizia di Dio si è rivelata nella Croce: la Croce è il giudizio di Dio su tutti noi e su questo mondo. Ma come ci giudica Dio? Dando la vita per noi! Ecco l’atto supremo di giustizia che ha sconfitto una volta per tutte il Principe di questo mondo; e questo atto supremo di giustizia è proprio anche l’atto supremo di misericordia. Gesù ci chiama tutti a seguire questa strada: «Siate misericor-diosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). Io vi chiedo una cosa, adesso. In silenzio,

tutti, pensiamo… ognuno pensi ad una persona con la quale non stiamo bene, con la quale ci siamo arrabbiati, alla quale non vogliamo bene. Pensiamo a quella persona e in silenzio, in ques-to momento, preghiamo per questa persona e diventiamo misericordiosi con questa persona.

preghiera (sacramenti, ecc) nell’ascolto del-la parola di Dio (catechesi, ecc), nella carità vicendevole verso tutti, nella missione cioè in quello che il Papa ci indica con le parole: “non chiudersi, ma uscire” verso il mondo. Il fatto di costituire una nuova Unità Pastorale comporta una più decisa adesione a Cristo ed alla fede e alla vita della comunità cris-tiana dalla parte di tutti. Una speciale consid-erazione deve essere data alle famiglie ed ai giovani. Stare nella chiesa da protagonisti per at-tuare ciò che lo Spirito Santo suggerisce e suggerirà ai nostri cuori. Tale nuova Unità Pastorale ha anche un grande privilegio: avere nel proprio territorio il Santuario di Fornò, che è Santuario dioc-esano in primis e di seguito di tutta la nuova Unità Pastorale. Questo è un grandissimo dono che la Ma-donna ci offre e credo che certamente tutti dobbiamo sentirlo “nostro” e concepirlo per la grande importanza che comporta. don Mauro Ballestra

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Come da circa 35 anni, anche quest’anno persone provenienti da varie par-rocchie della nostra diocesi hanno deciso di dedicare dei giorni di ferie per con-tinuare, o iniziare per la

prima volta, l’esperienza dell’attesissimo ‘’campo di Sappada’’. Questo campo, iniziato sotto la guida di don Amedeo, continua ancora oggi a stupire chi partecipa con i suoi messaggi profondi, stimolan-ti e forse per qualcuno a volte scomodi.Qualche anno fa don Amedeo in un incon-tro ci disse: ‘’Ciò che stupisce in questo mon-do è il gratuito’’. Infatti la gratuità è un principio che ormai nella nostra vita quo-tidiana ha perso la sua spontaneità e il campo di Sappada è l’occasione per riscoprirla e con-tinuarla anche tornati a casa: in questo campo testiamo ogni giorno cosa voglia dire aiutare e volere bene gratuita-mente alle persone che ci stanno accanto, disa-bili o meno, perché in questa vacanza tutti siamo amici e formiamo una grande famiglia. A Sappada, per 10 giorni, si mette in pratica la gratuità della condivisione: un abbraccio, un saluto, una carezza, un bacio sono all’ordine del giorno; l’ascoltarsi, lo spingere una carrozzina, l’aiutare a fare la doccia e a mangiare sono sinon-imi di un amore gratuito verso un prossimo che

non cammina, che ha difficoltà in gesti che per noi sono normali e abituali. ‘’Grazie’’ e ‘’scusa’’ sono parole a casa nostra estranee o sentite rara-mente, mentre a Sappada riecheggiano nell’aria in continuazione, creando un’atmosfera tanto fa-miliare che alla fine del campo si ha già un forte senso di nostalgia. Una volta scoperta questa gratuità nel rendersi disponibili e accoglienti verso i nostri fratelli, si fa fatica a tornare a casa dal campo e rimanere in-differenti di fronte al mondo silenzioso della dis-abilità. Proprio partendo da questa realtà, viene spontaneo portare piccoli gesti di amore gratuito

anche all’interno del-la nostra famiglia, a scuola, all’università e al lavoro. ‘’Noi siamo abitu-ati a stare in mezzo alla gente, perché è la gente che deve capire che aiutare gli altri non è compassione e non è uno spreco di energie o non è un lusso facoltativo di qualcuno, ma è lo stile di noi cristiani.’’ Questa frase di don Amedeo ci fa riflettere

che il campo di Sappada deve essere uno stimolo a coltivare la condivisione vissuta in montagna, e non solo una parentesi aperta e chiusa: anche durante l’anno, nella quotidianità dei pomeriggi, dei sabato sera, delle domeniche è semplice e possibile creare momenti di incontro, di festa, di divertimento tra amici senza rinunciare a nulla.

Matteo Dolcini

Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo 3

SAPPADA: scoprire la gratuità

Don Carlo và o rimane?

In questi giorni d. Carlo è in Costa d’Avorio per parlare direttamente con il suo Ves-covo e avere la risposta definitiva sul suo futuro...Chissà che il Signore non compia il mira-colo di lasciarcelo!

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4 Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo

SERMIGCampo AC Giovanissimi 5-10 agosto 2013

Il 5 agosto siamo partiti dalla stazione di Forlì con destinazione Sermig. Ma cos’è il Sermig? Questa domanda ci è stata rivolta frequentemente prima della nostra partenza e solo ora, tornando a casa, riusciamo a dare una risposta. Il Sermig - Servizio Missionario Giovani - è nato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, es-sere solidali verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace. Dal 3 agosto 1983 la loro sede è diventata l’ex arsenale militare di Torino, ribattez-zato Arsenale della Pace. Esso ha una superfi-cie di quarantamila metri quadrati che migliaia di giovani, donne e uomini hanno trasformato in una casa di accoglienza per i poveri attraverso il loro lavoro gratuito offrendo un rifugio per la notte, pasti, cure sanitarie, sostegno a persone che vogliono cambiare la loro vita. Questo è un luogo dove si totalizzano ogni giorno 1500 ore di volontariato e che dispone di spazi per la spiritu-alità, il silenzio e la preghiera, spazi di incontro e di dialogo. Inoltre dal 1996 la fraternità del Sermig opera anche in Brasile con l’Arsenale della Sper-anza per l’accoglienza del popolo della strada di San Paolo e dal 2003 in Giordania con l’Arsenale dell’Incontro, un luogo di accoglienza per giovani portatori di handicap. Nella nostra giornata si alternavano momenti di approfondimento, durante i quali avevamo la possibilità di confrontarci su quanto i giovani as-coltano la propria coscienza e laboratori di ma-nualità che ci hanno permesso di partecipare atti-vamente alla vita dell’Arsenale. Le attività manuali proposte erano molto varie: la preparazione delle spedizioni umanitarie (smistamento di vestiti, im-ballaggio di alimentari, farmaci, cancelleria…); i lavori nella falegnameria per sistemare vecchi arredi di legno dell’ex Arsenale Militare e trasfor-marli in arredi dell’Arsenale di Pace; il riordino e la pulizia delle accoglienze notturne (i luoghi in cui ogni notte vengono ospitate circa 200 persone tra uomini e donne che diversamente non sapreb-bero dove dormire. La prima sera tra canti, balli e video, tutti composti ed inventati da loro, ci hanno presentato il campo, mentre il giorno seguente ci hanno invitati a partecipare alla “marcia di preghi-era” per il quartiere in cui si trova l’Arsenale. E’ un momento che loro propongono tutti i martedì

sera da più di trent’anni, infatti le persone che vi partecipano sono sempre molto numerose. Ma in particolare ci hanno colpito due serate: la visione del film e la”cena dei popoli”. Il mercoledì sera, infatti, ci hanno fatto vedere “Trade”, un film tratto da una storia vera molto interessante e forte che ha come tema principale la violenza femminile. E’ stata una serata ricca di emozioni che hanno colpito tutti noi ragazzi seduti su quelle sedie e con gli occhi puntati verso quel grande schermo; infatti, terminata la visione, siamo usciti in silenzio e ci siamo diretti in Cappellina per concludere con un momento di preghiera. La mattina seguente, nei laboratori di appro-fondimento, abbiamo creato dibattiti confrontan-doci e dicendo la nostra sul film visto. Succes-sivamente, il giovedì sera, ci hanno proposto una cena alternativa: “la cena dei popoli”. Entrando nell’auditorium veniva dato a ciascuno di noi una carta d’identità differente sulla quale veniva pre-sentata una reale persona di uno Stato del Mondo e così abbiamo messo “il mondo a tavola”: i ric-chi erano seduti al tavolo e mangiavano in grande quantità, i paesi in via di sviluppo erano seduti a terra con un misero pugno di pasta e i paesi più poveri mangiavano semplicemente tre chic-chi di riso. Una cena diversa dal solito che ci ha permesso di capire veramente quello che accade nel mondo, quante persone vanno a letto senza aver mangiato e quante sprecano cibo buttandolo nel bidone. Una serata che ci ha fatto riflettere, che ha messo in discussione tutti noi e che ci ha ap-erto gli occhi; proprio per questo, durante la cena, i ricchi si sono alzati e hanno portato da mangiare ai più poveri perchè “il cibo ci sarebbe per tutti se lo sfruttassimo meglio”. Tutti noi ci siamo messi in gioco partecipando alle attività e ai lavori che ci venivano proposti dai missionari dell’Arsenale della Pace, dai più piccoli ai più grandi. È stato un campo intenso che lascia dentro di noi la consapevolezza che per fare grandi cose non serve essere degli eroi e avere a disposizione tutto il necessario, basta essere determinati, de-cisi e iniziare con piccoli gesti.

Brandinelli Giulia, Brandinelli Irene, Leoni Chiara, Nanni Eleonora

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Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo 5

Noi del reparto Forlì 8 il primo agosto 2013 siamo partiti per il campo al parco Carnè di Brisighella. Il campo é iniziato con poco entusiasmo e con qualche piccolo incidente durante le costruzioni. Abbiamo concluso la prima parte del campo con l`hike di squadriglia e la gara di cucina vinta dalla squadriglia Volpi. Successivamente c`è stato l`hike di coppia dove i vice dell’ ultimo anno e i capi squadriglia sono partiti lasciando la squadriglia nelle mani dei ragazzi del terzo anno. Un`attività che ci hanno proposto i capi reparto è sta-ta quella di andare in una grotta e, rac-cogliendo diverse opinioni questa attività è piaciuta quasi a tutti; lo stesso pomeriggio i lupetti del C.D.A. sono venuti a trovarci al campo dove hanno giocato e mangiato con noi. La sera del 9 ci sono stati i bat-tesimi per tutti i ragazzi del primo anno. Dopo le docce abbiamo fatto l`attività “discoteca” organizzata dai capi squad-riglia. La conclusione del campo è stata il 10 agosto, quanto i genitori ci sono venuti a prendere! Noi Sq. Linci abbiamo vinto il campo e per noi é stato davvero un campo bellissimo.

Arianna e Cecilia

Prima di partire, anche noi lu-petti, come Aladdin, abbiamo es-presso 3 desideri: divertirci, stare bene con tutti e rendere queste vacanze di branco indimenti-cabili. E il nostro caro Genio ha mantenuto la sua promessa e ci ha abbondantemente acconten-tato! Ad Agrabah abbiamo pas-sato tutti insieme una settimana divertente ed entusiasmante, fatta di giochi, lavoretti, canti, balli, preghiere, escursioni, bagni

al fiume, prove di coraggio e di abilità, gare, tornei e tanto altro ancora! E con tutti i fratellini e le sorelline, insieme al nostro amico Gesù e grazie all’aiuto del genio, di Aladdin e Abu, siamo riusciti a sconfiggere il malvagio Jafar e a realizzare i nostri desideri!!!...tornando a casa con un pizzico di nostalgia per quelle notti d’oriente, ma con un po’ di amicizia in più e tanta carica per il prossimo anno!

Baloo

Vacanza di Branco 2013 - Castel Del Rio...1, 2, 3... il tuo desidereio ecco qual’è

REPARTO campo 2013

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6 Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo

Un Cardinale educato dai romagnoli E’ morto il cardinale Ersilio Tonini. Viveva a Ravenna dal dicembre 1975, prima come Ar-civescovo, poi come “pensionato”, come Lui stesso amava definirsi; la sua cattedra da Vescovo e da Cardinale, da sempre è stata l’Opera S.Teresa, dove ha vissuto insieme agli anziani, ai diversamente abili, ai bambini in difficoltà. In questi anni ha vissuto i momenti lieti e tristi della comunità romagnola, gli anni difficili nei quali si sono al-ternate situazioni di tristezza, di difficoltà, di presunzione, di inquietudine e sempre ha saputo indicare a tutti, cre-denti, non credenti, diversamente credenti un tessuto comune di valori.Il suo grido per una società più giusta, più avanzata, più umana per le vicende della Mcnavi, le sue provocazioni, le sue riflessioni sulla fecondazione assistita e sulle biotec-nologie, le sue utopie, non sono state un segno integralis-ta, perchè hanno saputo unire uomini di tutte le fedi. Forse il merito più grande di questo vescovo, giunto a Ravenna in condizioni particolari, è stato quello di farsi “educare” dai ravennati: prima ha cercato di capire, ha rischiato l’autorità del Vescovo, si è compromesso anche ospitando nel Palazzo Arcivescovile, contro il parere di tanti, i suoi ragazzi con problemi di droga. Ha consegnato se stesso all’intera comunità, con coraggio e generosità.

Ha capito che per essere “guida del gregge”, bisognava uscire dal recinto, essere un riferimento non solo per la comunità cristiana, raccolta intorno all’Eucarestia, ma per tutta la comunità, raccolta attorno alle istituzioni e nel confronto giornaliero con le difficoltà e le miserie dell’umanità. Ha testimoniato una unità tra vita e valori, una armonia tra umano e soprannaturale, uno sforzo per continuare a cercare, nelle storie e nelle tradizioni diverse della nostra gente, ma anche nella nuova gente di Romagna, gli immi-grati, gli stranieri, i valori condivisibili.Un Chiesa la sua che da una parte ha annunciato il Vange-lo, ma che dall’altra non ha mai rifiutato il confronto con le altre culture, con i temi del futuro, con le grandi sfide dell’economia mondiale, una Chiesa la sua che è stata dentro con entusiasmo nella città dell’uomo ed a questa a dato tutto perchè lì sono le sfide per far nascere la dignità, la libertà ed il rispetto per ogni uomo. Ha salutato con gioia, negli ultimi mesi della sua vita, l’elezione di Papa Francesco, non era solo entusiasmo “giovanile” il suo, ma era la capacità del vecchio cardinale di cogliere l’importanza delle nuove sfide della Chiesa di Roma.

Aldo Preda

Come fu scritto dagli antichi: “Le grandi anime non muoiono col corpo, immortale è l’immagine spirituale che hai dato con la tua condotta di vita”. Ivonne, la nostra nonna Ivonne, sapeva dare conforto e serenità a tutti coloro che avevano il grande privilegio di incrociare il suo cammino. Era totalmente incapace di per-dersi d’animo; sentimenti come la tristezza non parevano in grado di scalfire l’armatura di energia positiva e forza che la caratterizzavano. Ha sempre avuto attenzioni prima per gli altri, che per sé stessa, ed era in grado di trasmettere a tutti la propria vitalità, la propria passione e dedizione.Nel rispetto di questo suo modo d’essere, che ci ha lascia-to come eredità più preziosa, vorrei che ora si parlasse un po’ di una realtà che tutti noi immancabilmente legheremo sempre a lei, ovvero il mondo che ha costruito assieme alla sua amata parrocchia di San Paolo. Decisamente sciolta nella parlantina, tra i tanti argomenti che non mancava mai di toccare, c’era la stima e l’orgoglio per le persone di Don Mino e Don Amedeo.In tanti anni, credo di averle sentito elencare, per i suoi parroci, tutti i possibili elogi che la lingua italiana, nonché il dialetto ferrarese, siano capaci di offrire, e senza ombra di dubbio, questa constatazione si può moltiplicare per ogni interlocutore con cui abbia avuto a che fare.

Immancabilmente, Ivonne ricordava degli sforzi fatti dalle prime famiglie per far nascere questa nuova comunità pas-torale, che ancora non aveva neppure una propria chiesa. E mentre il cammino di questi uomini di Dio proseguiva, passo dopo passo, raccogliendo un gregge sempre più ampio ed entusiasta, Ivonne vide letteralmente crescere la sua chiesa mattone dopo mattone. Talvolta mescolando un po’ l’ordine cronologico, poiché ne parlava travolta dal suo stesso entusiasmo, la nonna procedeva in questo racconto, decantando l’impegno di solidarietà e carità che si possono trovare oggi a due passi da noi, alla Casa di Accoglienza adiacente alla canonica.Altre volte, chiedeva se sapevamo delle ultime attività svolte dal Gruppo Missionario, altra realtà che seguiva fin dalle origini della parrocchia, così come aveva assistito alla fondazione sia dell’associazione, sia della coopera-tiva Paolo Babini. Quest’ultima, le aveva regalato poi l’esperienza di veder nascere il centro di accoglienza e supporto: Villaggio Ma-falda, che ad oggi accoglie chiunque si trovi in una situ-azione di difficoltà, così come Ivonne ha sempre accolto sotto il proprio tetto chiunque fosse andato da lei in cerca di aiuto, di conforto, o anche solo di un pasto. Abbiamo tutti molte complesse sfaccettature che tutte assieme fanno di noi le persone uniche ed irripetibili che

Un frammento che nonna Ivonne ci ha lasciato

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Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo 7

siamo, e queste sono in larga parte derivate dalle espe-rienze che ci sono capitate nel corso della vita. San Paolo ha così in sé una parte di Ivonne, come Ivonne aveva in sé tutto ciò che questa parrocchia le aveva dato nel corso degli anni.

Dalla Casa d’Accoglienza alle case degli anziani

All’inizio di quest’anno, dopo vari passaggi nel consiglio pastorale e nel CdA della cooperativa Paolo Babini, ha avuto inizio un percorso di collaborazione tra queste due realtà (parrocchia e cooperativa) con l’obiettivo di ridare nuova linfa alla casa d’accoglienza attraverso il coinvolgi-mento della Cooperativa nella gestione della Casa. Per meglio raggiungere questo obiettivo e sensibilizzare ancora di più le persone che vivono nel nostro quartiere alle condizioni in cui si trovano gli anziani e le loro famiglie residenti nella nostra zona, si è creato un gruppo di lavoro all’interno del quale si sono scambiate idee ed esperienze e si sono fatte delle proposte. Da questo gruppo è emersa la proposta di formare dei volontari che, in base alla loro disponibilità e compe-tenza, possono recarsi a casa degli anziani per un servizio a domicilio. A dire il vero questa, per la nostra parrocchia, non è una proposta “originale”, perché qualche anno fa Egidio Giorgioni aveva creato un gruppo di aiuto agli anziani che, purtroppo non ha potuto seguire e far crescere. Con tale inizia-tiva, e grazie ai volontari che al momento si sono resi disponibili, si vuole cercare di riprendere quel cammino avviato da Egidio, proponendosi come obiettivo quello di ri-attivare, potenziare e struttur-are una rete di prossimità amicale, di “buon vicinato” che possa rinforzare un tessuto sociale protettivo nei confronti di “grandi anziani” a rischio solitudine o con fragilità. Ad una prima, sommaria ricognizione, nel quartiere sono presenti circa 300 persone che hanno oltre ottant’anni, che è una bella cosa da un certo punto di vista, ma non possiamo non considerare che spesso si verifica un ritiro sociale in questa fascia d’età. Una comunità attiva, con lo sguardo attento alle persone più fragili, qual’è la nostra, potenziando in modo opportuno una rete sociale, per altro

già esistente grazie anche alla presenza più che decen-nale della Casa d’Accoglienza, può svolgere un’azione protettiva e preventiva prendendosi cura gli uni degli altri, in modo particolare delle persone anziane. A tale scopo, con l’aiuto dei Ministri straordinari dell’Eucarestia, che già incontrano quasi quotidianamente persone con difficoltà a recarsi in chiesa per ricevere l’Eucarestia, alcuni volontari hanno dato disponibilità a recarsi settimanalmente a casa di persone anziane che abbiano piccoli bisogni quotidiani che richiedono l’aiuto di terzi, o a fare quattro chiacchiere in compagnia. Quello che, in sostanza, nelle nostre civiltà contadine si è sempre

fatto in modo naturale, ma che il ritmo frenetico in cui viviamo oggi ci ha un po’ fatto perdere di vista. Si invitano, pertanto, le per-sone che desiderano sos-tenere tale iniziativa e che si ritrovano un po’ di tempo per fare volontariato, e le famiglie che ritengono utile avvalersi di tale disponibil-ità a contattare Francesco Altamura 3498161733, per ricevere anche solo mag-giori informazioni. Per approfondire questi

temi, per presentare in modo più completo il progetto di rete e per ascoltare l’esperienza di altri che già da anni operano in questo ambito, nel mese di novembre verrà organizzata la presentazione del libro “LA FORZA DEGLI ANNI. Lezioni di vecchiaia per giovani e famiglie” a cura di Gino Battaglia, edizioni FRANCESCO MONDADORI, collana “i libri di Sant’Egidio”, con la presenza di un espo-nente della comunità di Sant’Egidio di Roma che da anni conduce un progetto di rete di prossimità nella capitale.

Francesco

Ha amato tutto questo, che ha fatto parte della storia della sua vita, ed ha cercato di trasmettere a tutti questo suo amore.

Sara Benassi

Estate 2013 a Bagno di Romagna

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Un luogo per i ragazzi e le loro famiglie dove:

Affrontare insieme le difficoltà scolastiche Imparare a studiare e fare i compiti in autonomia

Incontrare nuovi amiciSperimentare divertenti attività ludiche, espres-

sive, creative e sportive.Ricevere consulenze individualizzate.

Il servizio è aperto nel periodo scolasticodal lunedì al venerdì, dalle 14:30 alle 18:30

Per informazioni ci puoi trovare in via Pistocchi, 19o contattarci allo 0543.68174 - 329.9051541

Dal 30 settembre 2013

ORARIO SANTE MESSEda Settembre a Maggio

NELL’UNITÀ PASTORALE DELLE PARROCCHIE BAGNOLO, CAPPUCCININI, SAN PAOLO E FORNÒ

FERIALE: 7.00 CAPPUCCININI 8.30 SAN PAOLO 18.30 SAN PAOLO PREFESTIVO: 18.30 SAN PAOLO

FESTIVO: 9.00 CAPPUCCININI 9.30 SAN PAOLO 10.30 FORNÒ 11.00 S. PAOLO, CAPPUCCININI 11.15 BAGNOLO 16.00 VILLA IGEA 19.00 CAPPUCCININI

MERCATINO DI BENEFICENZA

Abbigliamento, oggettistica, libri, giochi e varie.

Aperto: giovedì dalle 15.00 alle 18.00 sabato dalle ore 9.30 alle 12.00

L’incasso sarà devoluto ai bisogni della parrocchia

APERTURA ANNO CATECHISTICO Sabato 5 settembre

ORARIO DEL CATECHISMOdal 7 ottobre 2013

Elementari 2a: 2° sabato del mese dalle 17 alle 18,15(contemporaneamente ci sarà l’incontro con i genitori)3a: Giovedì 17,30 - 18,304a: Venerdì 17,30 - 18,305a: Giovedì 17,00 - 18,00

Medie Inferiori1a: Mercoledì 15.00 – 16.002a: Giovedì 15,00 - 16,003a: giorno da definire

Per tutti: S. Messa domenicale 9.30 o 11.00

8 Notiziario Parrocchia San Paolo Apostolo

ADORAZIONE EUCARISTICA del MARTEDI’

Da Ottobre a Maggio: Adorazione dalle 9,10 alle 21,30 in cappellina con il Santissimo sempre esposto.

PREGHIERA PER GLI AMMALATITutti i venerdì alla ore 16

momento di preghiera con recita del Rosario