Giornalino dell'oratorioS.S.Pietro e Paolo anno 4 numero 2

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Circa cinque mesi fa è iniziata la mia avventura come catechista. Non l'ho iniziata perché sono un fervente cristiano, ma per proseguire il mio cammino personale. Durante il catechismo succede che Gianni ponga una domanda, e io penso a tutte le risposte possibili, ma quando il bambino risponde l’unica risposta a cui non avevo pensato. Questo mi fa crescere come cristiano: sapere che in tasca non ho tutte le risposte. Gianni, ogni venerdì, legge (o fa leggere) una parabola, e i bambini la devono rappresentare. È proprio bello capire come i Continua a pag. 3 ANNO 4, NUMERO 2 FEBBRAIO 2012 Ci sono esperienze speciali che rendono speciali; non occorre andare lontano, in posti esotici e avventurosi… anche se un po’ di avventura non è mancata! Sabato 28 gennaio siamo partiti in 30, 27 ragazzi del gruppo giovani oltre a Carlo, Giusy e suor Alba, dalla stazione Torino Porta Nuova per arrivare in un imbiancato Borgomanero. Dopo l’accoglienza alla casa delle suore abbiamo preparato una serata di danze e preghiere con le suore della comunità. Nel gesto conclusivo della preghiera abbiamo legato tanti pezzi di spago, ragazzi e suore, per indicare che solo insieme possiamo essere una comunità, dove ogni piccolo pezzo di spago ha la sua importanza. Ci siamo poi incontrati solo con i ragazzi, e forse per noi è stato il momento Continua a pag. 2 L’INVASIONE DEI 30 AL CONVENTO DI BORGOMANERO IO, AIUTO CATECHISTA A Borgomanero, momento di intrattenimento Luca, impegnato in oratorio con il gruppo giovani e nell’animazione. Da quest’anno aiuto catechista Sommario: Pag 1 - 2: L’invasione dei 30 al convento di Borgomanero Pag. 1 - 3: Io, aiuto Catechista Pag. 3: Tagli alla spesa pubblica: ma crediamo nei giovani? Pag. 4: Attesa e speranza: il ritiro per l’Avvento Festa della Befana Pag. 5: Nei luoghi di don Bosco Un venerdì in allegria con gli anziani Pag. 6: La terza media e il liceo La parola alla Prof di francese Pag. 7: Un amore di nuoto Canottaggio con la scuola Under 14 A.A.C.S. Pag. 8: L’angolo di Ruben: cose che nessuno sa La vignetta di Riccardo

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Il giornalino redatto dai raggazzi dell'oratorio S.S.Pietro e Paolo il primo oratorio di Don Bosco

Transcript of Giornalino dell'oratorioS.S.Pietro e Paolo anno 4 numero 2

Circa cinque mesi fa è

iniziata la mia avventura

come catechista. Non l'ho

iniziata perché sono un

fervente cristiano, ma per

proseguire il mio

cammino personale.

Durante il catechismo

succede che Gianni

ponga una domanda, e io

penso a tutte le risposte

possibili, ma quando il

bambino risponde dà

l’unica risposta a cui non

avevo pensato. Questo mi

fa crescere come cristiano:

sapere che in tasca non ho

tutte le risposte. Gianni,

ogni venerdì, legge (o fa

leggere) una parabola, e i

bambini la devono

rappresentare. È proprio

bello capire come i Continua a pag. 3

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

Ci sono esperienze

speciali che rendono

speciali; non occorre

andare lontano, in posti

esotici e avventurosi…

anche se un po’ di

avventura non è mancata!

Sabato 28 gennaio siamo

partiti in 30, 27 ragazzi

del gruppo giovani oltre a

Carlo, Giusy e suor Alba,

dalla stazione Torino

Porta Nuova per arrivare

in u n imb ia nca t o

Borgomanero. Dopo

l’accoglienza alla casa

delle suore abbiamo

preparato una serata di

danze e preghiere con le

suore della comunità. Nel

gesto conclusivo della

preghiera abbiamo legato

tanti pezzi di spago,

ragazzi e suore, per

indicare che solo insieme

possiamo essere una

comunità, dove ogni

piccolo pezzo di spago

ha la sua importanza. Ci

siamo poi incontrati solo

con i ragazzi, e forse per

noi è stato il momento Continua a pag. 2

L’INVASIONE DEI 30 AL CONVENTO DI

BORGOMANERO

IO, AIUTO CATECHISTA

A Borgomanero, momento di

intrattenimento

Luca, impegnato in oratorio con il gruppo giovani e

nell’animazione. Da quest’anno aiuto catechista

Sommario:

Pag 1 - 2:

L’invasione dei 30 al convento

di Borgomanero

Pag. 1 - 3:

Io, aiuto Catechista

Pag. 3:

Tagli alla spesa pubblica: ma

crediamo nei giovani?

Pag. 4:

Attesa e speranza: il ritiro per l’Avvento

Festa della Befana

Pag. 5:

Nei luoghi di don Bosco

Un venerdì in allegria con gli

anziani

Pag. 6:

La terza media e il liceo

La parola alla Prof di francese

Pag. 7:

Un amore di nuoto

Canottaggio con la scuola

Under 14 A.A.C.S.

Pag. 8:

L’angolo di Ruben: cose che

nessuno sa

La vignetta di Riccardo

e difficoltà dello stare in

gruppo, del coraggio di

mettersi in gioco, della

trasformazione de l

g r u p p o c r e s c iu t o

numericamente, del

cammino fatto insieme

e di quello da fare

ancora, ma insieme

siamo sulla giusta

strada. A mezzanotte si

vagava ancora per il

chiostro del convento

per poi dirigersi verso le

nostre camere per

dormire. Più che

d o r m i r e , t a n t e

chiacchiere, qualche

porta che sbatteva,

no no s t ant e G iu s y

posizionata come un

cane da guardia in una

camera dei maschi. Alle

5.30, nel corridoio,

erano ancora tutti in

piedi… e ogni tanto

sent ivamo qualche

colpetto sul pavimento

del piano superiore.

La mattina abbiamo

partecipato alla Santa

Messa in parrocchia,

dove abbiamo potuto

a s c o l t a r e l a

testimonianza di un

giovane seminarista

cresciuto nell’oratorio

di Borgomanero: una

bella testimonianza per i

ragazzi. Al termine

della Santa Messa un

altro momento di

riflessione per i ragazzi

sulla canzone “Metti in

circolo il tuo amore” di

L i g a b u e , s u l l a

c o n d i v i s io n e , l a

co l labor az io ne, i l

proprio ruolo all’interno

del gruppo. Alle 12.15

pranzo con le suore

allegro e rumoroso, poi

tutti a giocare con la

neve in cortile (con

qualche contuso) e

c o n c l u s io n e c o n

momento di fraternità

insieme alle suore

anziane della casa di

riposo e poi partenza

per Torino.

È nel quotidiano che ci

si mette in gioco,

quando costa fatica. Noi

grandi ancora una volta

c i s i a mo d e t t i :

“Potevamo starcene

nelle nostre case”. Ma,

in realtà (e non è

retorica!), i discorsi, i

sorrisi, le lacrime, le

corse nelle neve,

valgono più di tante

parole. Quei pezzi di

spago uniti ci fanno

capire, al ritorno da

ogni esperienza, ritiro o

campo, che stare con i

r a g a z z i è u n

grandissimo dono, e

ripetercelo ogni volta ci

aiuta a continuare con

più coraggio.

Suor Alba

Redattore capo:

Ruben Soro

Alessandro Firicano

Redattori:

Francesca Potenza

Samuele Colombara

Martina Sinigagliese

Ilaria Palazzi

Foto:

Giusi Palazzi

Alba Balzano

Federica Di Monda

Massimiliano Femiani

Vignette:

Riccardo Curci

Collaboratori:

Maxim Bertucci

Valeria Argentino

Erica Muller

Sara Berselli

Alessia Cargnino

Sara Firicano

Rebeca Imbria

Emanuela De Franco

Angela Billò

Luca Palazzi

Viola Corbezzolo

Mina Faiella

Alba Balzano

Luca Gibello

Carlo Femiani

Oratorio SS. Pietro e Paolo

VIA SALUZZO N° 39 10125

TORINO

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E-MAIL:

[email protected]

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

2

Segue da pag. 1

più importante perché i

ragazzi con sincerità e

umiltà hanno saputo

riconoscere punti di forza

Serata di intrattenimento e preghiera con le suore che ci

hanno ospitato

1

2

3

4

5

1. Suor Alba e Giusi in

tenuta notturna

2. Momento di preghiera con

la comunità delle suore di

Borgomanero

3. Alcuni dei ragazzi pronti

per la nanna

4. Suore e ragazzi in

refettorio

5. Carlo con alcuni ragazzi

preparano l’incontro di

preghiera

6. I ragazzi nel parco del

convento

6

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

opportunità? In un

mo mento di cr is i

e c o n o m i c a c o m e

l’attuale, quante famiglie

avrebbero la possibilità

di pagare per poter far

svolgere attività ai propri

figli? Alt ro taglio

registrato è quello agli

educatori che lavorano

sul territorio; in alcune

circoscrizioni, come la

nostra, c’è stata una

sensibile riduzione di

circa il 20-25% di ore a

disposizione da dedicare

a ragazzi con particolari

disagi, ragazzi che hanno

bisogno di un sostegno

da parte del sistema

educativo territoriale, che

chiedono di avere le

stesse opportunità di chi

è più fortunato.

T ut to questo pe r

risparmiare, per far

quadrare le casse del

Comune o della Regione.

Ma non si possono far

quadrare i conti cercando

di risparmiare sulle voci

di spesa superflue? Mi

chiedo perché vogliamo

togliere dei fondi a

quello che sarà il futuro

del nostro paese.

I giovani sono il nostro

domani, non si può

risparmiare sulla loro

istruzione, sulla loro

educazione, sulla loro

formazione.

Bisogna investire nei

giovani, non tagliare

fondi destinati alla loro

crescita.

Carlo

Ormai è di moda; la

Regione taglia, la

Provincia taglia, il

Comune ha chiuso i

rubinetti, ma viene da

chiedersi se le nostre

istituzioni credono nei

g i o v a n i , n e l l e

associazioni, nelle

p a r r o c c h ie , ne l l e

persone che lavorano

con e per i giovani.

All’inizio del 2011 la

giunta presieduta da

Roberto Cota, in base

alla legge regionale 26

per gli oratori aveva

scritto a bilancio 3,8

m i l i o n i , p o i

improvvisamente la

retromarcia; non ci sono

più gli stanziamenti e

quindi si riduce a 1,5

milioni con un taglio

pari al 60%. Questo è

un dato preoccupante,

anche per il 2012 sono

previsti ulteriori tagli

n o n a n c o r a

quantificabili. Questo

calo drastico di fondi

mette in serio pericolo

attività peculiari dei

centri giovanili come la

pratica dello sport, le

attività culturali e

ludiche che si svolgono

negli oratori, ma

soprattutto la lotta

a l l ’ e m a r g i n a z i o n e

sociale delle famiglie in

difficoltà, dei giovani

c h e s i t r o v a n o

disorientati di fronte

alle prospettive di un

futuro incerto. Questi

giovani chiedono un

aiuto, e noi siamo tenuti

Segue da pag. 1

bambini vedano Gesù, ed

è ancora più bello

scopr ire come s i

divertano facendo questo!

Durante le vacanze di

Natale mi sono reso conto

che mi mancava il

catechismo del venerdì:

non potevo imparare e

non potevo divertirmi

ascoltando i discorsi dei

bambini.

Quando la suora mi ha

chiesto di preparare un

discorso, mi ha detto di

far presente anche gli

aspetti negativi di questo

cammino e, pensandoci,

l’unico è quello che ogni

tanto mi sento di troppo

(o inutile) in questo

gruppo formatosi con gli

anni.

Non ho nulla da

aggiungere; mi resta solo

da ringraziare Gianni per

quest a esper ienza,

sperando che sia la prima

di una lunga serie.

Luca Palazzi

3

a fare qualche cosa.

Non possiamo ignorare

le difficoltà attuali, la

c r is i ha t o ccato

praticamente tutti i

settori, ma è mai

possibile che si debba

sempre tagliare su un

settore rispetto al quale

invece bisognerebbe

investire? I giovani.

Questa generazione è il

futuro del nostro Paese.

D o bb ia mo e s s e r e

responsabili e poter fare

in modo di garantire

loro un avvenire

dignitoso, offrendo al

loro cammino tutti i

mezzi per un’istruzione

adeguata, dare loro la

possibilità di recepire

valori sociali e religiosi

in cui credere e a cui

aggrapparsi. Don Bosco

diceva che bisogna fare

dei ragazzi dei buoni

cristiani e degli onesti

cittadini; ma per attuare

ciò non si possono

tagliare quelle risorse

e s s e n z i a l i c h e

dovrebbero assicurare

loro i mezzi per

crescere. Gli enti e le

parrocchie hanno pochi

mezzi per far fronte a

questi tagli: diminuire le

a t t i v i t à , q u i n d i

riducendo i costi ma

anche i servizi, oppure

chiedere alle famiglie di

contribuire alle attività

dei loro figli.

Ma allora, la domanda

sorge spontanea: ma

questo è Oratorio? È

dare a TUTTI la stessa

TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA:

MA CREDIAMO NEI GIOVANI?

Luca, in inverno ragazzi

sulla pista di pattinaggio

Luca durante la lettura di

un momento di riflessione

VITA DELL’ORATORIO

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

4

Anche quest’anno il

giorno dell’Epifania ha

visto la partecipazione di

molte persone. Si è

cominciato, come ormai

da qualche anno, con la

consueta rappresentazione

in chiesa della Natività da

parte dei bambini del

catechismo preparati con

cura dalle maestre

dell’asilo Rosmini, da

alcune catechiste e con la

supervisione di suor Alba.

Gli animatori dell’oratorio

hanno curato la narrazione

dei vari “quadri”. La festa

poi è proseguita in oratorio

con i giochi a stand, per

tutti i bambini e ragazzi,

divisi in squadre. La

merenda è arrivata

puntuale: panettone e

Alle 11.30 siamo andati

tutti alla S. Messa, e al

termine siamo tornati in

oratorio per pranzare. In

seguito ci siamo rilassati in

cortile, scattando qualche

foto, per poi riprendere il

nostro incontro.

Abbiamo letto un piccolo

brano sulla speranza e poi

visto un filmato su Nelson

Mandela. Finita la

proiezione ci siamo divisi

in gruppi per riflettere e

scrivere su un cartellone

ciò che ci ha trasmesso il

video, illustrando esempi

di attesa attiva e passiva,

per poi organizzare un

lavoro individuale su cosa

ci aspettiamo e cosa ci

impegniamo a fare verso la

famiglia, gli amici, la

scuola, nel servizio degli

altri e verso Dio. Dopo di

che abbiamo esposto agli

altri gruppi i cartelloni e le

scenette riguardanti le

attese, tutte molto

divertent i e buffe.

Abbiamo svolto un ultimo

momento di riflessione

tutti insieme, ripensando

alla giornata, per poi fare

merenda con cioccolata

calda e fette di pane e

nutella.

È stata un’esperienza

nuova, divertente e molto

interessante, non vediamo

l’ora di partecipare al

prossimo ritiro tutti

insieme!

Sara, Erica

cioccolata calda hanno

riscaldato il pomeriggio in

attesa dell’arrivo delle

mitiche befane! Beh,

quest’anno la provvidenza

ce ne ha fornite tre

veramente da urlo, in tutti i

sensi! Dapprima si sono

affacciate dal balcone

sperando che le loro scope

si alzassero in volo (Harry

Potter insegna…) per poi

arrendersi a raggiungere in

cortile tutti i bambini

utilizzando le solite

scale… Per fortuna

avevano i loro sacchi pieni

di caramelle e giochi: tutti

sono tornati a casa contenti

e con le tasche piene!

Grazie a tutti coloro che

hanno reso possibile

un’altra giornata di

divertimento nel nostro

oratorio!

Mina

Domenica 27 novembre, i

gruppi Giovani e

Giovanissimi hanno

celebrato un ritiro in

oratorio sui temi

dell’attesa e della

speranza. Da quest’anno,

faccio parte del gruppo

Giovanissimi e il ritiro in

o r a t o r io è s t a t a

un’esperienza davvero

bella e molto divertente

ma che soprattutto ci ha

fatto riflettere sul

significato dell’attesa

dell’arrivo del Natale, che

ognuno di noi aspetta in

modo diverso.

L’incontro, iniziato alle

ore 9.30, prevedeva un

ricco programma. Carlo ci

h a p r o p o s t o l a

registrazione di canti che

abbiamo ascoltato tutti in

assoluto silenzio, anche

perché un po' intontiti dal

sonno e dal freddo.

Abbiamo letto diversi

brani e un testo sull’attesa.

Su di un tavolo erano

poste immagini di attesa di

vita quotidiana: come un

compito in classe, una

porta che si apre verso il

nostro futuro, un cellulare,

l’aeroporto, la posta, una

festa ecc.

Ognuno di noi doveva

scegliere quella in cui più

si rispecchiava e spiegarne

il motivo. Così abbiamo

introdotto il concetto di

attesa attiva, cioè con

speranza ed emozione, e di

attesa passiva, cioè con

indifferenza.

ATTESA E SPERANZA: IL RITIRO PER L’AVVENTO

FESTA DELLA BEFANA

Ritiro Avvento: i ragazzi al lavoro

Durante la riflessione a gruppi.

Rappresentazione in Chiesa

Le Befane dal balcone

dell’oratorio

Alcuni momenti della festa

Il 25 novembre il gruppo

giovanissimi ha visitato le

camere di don Bosco a

Valdocco. All’entrata ci ha

accolti un prete che ci ha

fatto fare il giro, facendoci

soffermare sul quadro

raffigurante la mamma di

don Bosco, Margherita,

persona importantissima

che si occupava dei ragazzi

che lui accoglieva. Dopo

una visita più veloce, ci

siamo ancora soffermati su

un altro quadro che

rappresentava don Bosco

con un cane, Grigio,

considerato il suo angelo

custode, che lo salvò in

diverse occasioni di

pericolo, scomparendo per

molto tempo per poi

ricomparire quando don

Bosco era nuovamente in

pericolo. Dopo aver visitato

anche il secondo piano che

ospita arredi, vestiti e

documenti di don Bosco, il

sacerdote ci ha congedati e

noi ci siamo recati in

basilica. Dopo alcuni

minuti di silenzio e

preghiera, siamo andati a

vedere più da vicino don

Bosco, recandoci dietro

l’altare dove è custodito il

suo corpo; siamo rimasti

tutti stupiti ed emozionati.

La tappa successiva è stata

la piccola chiesetta,

cappella Pinardi, primo

VITA DELL’ORATORIO

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

5

rifugio dei ragazzi di

don Bosco, ora

cappellina dove il

silenzio fa percepire

tutti i minimi particolari.

Per noi ragazzi è stata

una bella esperienza

ricca di nuove scoperte

e torneremo in

p r i m a v e r a p e r

incontrare i ragazzi

de l l ’ o r a t o r io d i

Valdocco.

Sara, Erica

I due gruppi di cui

facciamo parte, Giovani e

Giovanissimi, si sono

trovati in oratorio venerdì

13 gennaio alle 16.15 per

andare insieme in una casa

degli anziani lì vicino. La

cosa all’inizio non

entusiasmava tutti però poi

ci siamo divertiti! Arrivati

alla casa abbiamo posato le

nostre giacche mentre

alcune anziane si sedevano

sulle sedie messe a semi-

cerchio. I ragazzi del

gruppo Giovani dovevano

eseguire un ballo di

quest’estate ma la musica

che avevamo era quella

sbagliata! Quindi Luca per

intrattenere gli anziani ha

iniziato a parlare, più che

parlare faceva lo “scemo” e

alcune signore ridevano,

altre lo guardavano e basta.

Dopo un po’ abbiamo

c ap i t o c he co me

intrattenimento lui non

andava bene, quindi i

grandi hanno deciso di far

recitare a Ruben e Riccardo

il loro sketch comico:

imitavano Alex e Franz di

“Buona la prima”, sono

stati davvero bravi! Hanno

fatto molto ridere noi

ragazzi ma anche alcune

anziane, in particolare una,

che rideva in un modo

buffissimo! Tuttavia, non

siamo convinti che le altre

signore si siano divertite

altrettanto.

In seguito, il gruppo

Giovani (cioè gli animatori)

ha ballato il ballo che ha

accompagnato l’oratorio

l’estate scorsa (“Che bello

centra il futuro”), imitato

p o i d a l g r u p p o

Giovanissimi: lo spazio era

veramente piccolo ma ciò

nonostante siamo riusciti a

ballare bene. Per noi è stata

una bella esperienza, in

quanto nuova e divertente,

come crediamo anche per

tutti gli altri. In effetti non

vedevamo le signore

anziane sorridere, ma

crediamo che il nostro

gesto abbia fatto ridere i

loro cuori.

Alla fine, ogni membro dei

due gruppi è andato a

salutare stringendo la mano

a ognuna delle signore;

proprio in quel momento

si poteva capire quanto

fossero felici della nostra

visita presso di loro

centro anziani. Ogni

signora ci ringraziati,

dopo di che i due gruppi

sono tornati insieme

a l l ’ o r a t o r io p e r

riprendere le attività. È

stato davvero bello!

Martina, Maxim

NEI LUOGHI DI DON BOSCO

Valdocco: ingresso alloggi di

don Bosco

Camera di don Bosco

Cappella Pinardi

UN VENERDI’ IN ALLEGRIA CON GLI ANZIANI

Giovani ed anziani insieme

Ruben e Riccardo

intrattengono con una scenetta Momento di intrattenimento

Anziani ospiti della

struttura

cosa succede se dici una

cosa simile”. In questo

modo ci fanno preoccupare

e pensare che sarà molto

difficile arrivare alle scuole

s u p e r i o r i . T a n t a

preoccupazione, secondo

me, non aiuta a studiare

meglio, ma al contrario ne

fa passare la voglia. Però

penso che se faccio il mio

dovere tutti i giorni ce la

farò, anche se ogni tanto mi

scappa qualche errore.

Riguardo al liceo, mi

aspetto una vita più

impegnativa, perché dovrò

studiare ancora di più. Però

ho voglia di arrivarci,

perché sono curioso di

scoprire come sarà. In più

spero di ritrovarci qualche

mio amico, ma di farmene

anche di nuovi.

Ettore

Quest'anno frequento la

terza media alla scuola

Manzoni, e devo dire che

me l'aspettavo più

difficile, perché sin dalla

prima media ti parlano del

futuro che sarà difficile.

Invece devo dire che non

c'è tutta questa difficoltà.

Ovviamente quest'anno ci

sarà anche l'esame, e

q u i n d i d o v r e m o

impegnarci. I professori ci

parlano in continuazione

dell'esame, anche se

all'inizio dicevano che se

ne sarebbe parlato poco

durante l'anno. Parlandoci

dell'esame, ci mettono

sicuramente ansie e paura,

e facendo ciò alcuni sono

talmente impauriti che

stanno sempre sui libri:

forse è proprio per questo

che fanno così i

professori. Io invece non

sono molto impaurito,

soprattutto perché molti

miei amici che l'anno

scorso sostennero l'esame

mi hanno detto che se

t'impegni è semplice ,

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

6

La terza media è un anno

scolastico abbastanza

difficile, perché ti avvia

verso il liceo, ovvero ti fa

entrare nel mondo delle

superiori. Per alcuni può

sembrare facile, per altri

troppo impegnativa. Io mi

ci trovo bene, anche se

devo dedicarmi di più allo

s t u d i o p e r c h é ,

giustamente, i professori

sono più esigenti rispetto

agli anni scorsi.

Nella mia classe (ma

credo che lo sia anche in

molte altre) i professori ci

esasperano un po' con la

storia dell'esame che, in

fondo, non credo sia una

prova impossibile, ma

basta fare un errore o dire

una cosa sbagliata in

un'interrogazione, ed ecco

che subito arrivano le

minacce: “Se dici una

cosa del genere all'esame

non te la fanno passare”; o

“Voglio vedere all'esame

LA TERZA MEDIA E IL LICEO mentre se non ti impegni è

ovvio che sarà più difficile.

Io credo sicuramente di

passarlo.

Per quanto riguarda l'anno

prossimo, io ho scelto il

liceo scientifico con

l'opzione scienze applicate,

ovvero che prevede

l'informatica al posto del

lat ino. Mi aspet to

un'atmosfera del tutto

nuova, credo sarà

bellissimo, ed è per questo

che non vedo l'ora di andare

alle superiori, anche perché

ci saranno molti miei amici.

L'ambiente in parte un po'

lo conosco, perché ho

visitato già la scuola in cui

andrò, e devo dire che

alcuni studenti mi hanno

accolto davvero molto

bene, facendomela scoprire.

In conclusione, spero di

andare avanti nel migliore

dei modi, e soprattutto

spero che le superiori non

siano così difficili come le

descrivono!

Alessandro

LA PAROLA ALLA PROF DI FRANCESE

La professoressa Barbara

Boccardo insegna francese

alla scuola media Marconi.

Dopo un po’ di tempo

passato con le classi si è

abituata a noi, talvolta

addirittura divertendosi,

insegnando tuttavia

seriamente. Molte volte,

viste le situazioni, nella sua

carriera ha bocciato e

sospeso alunni. La

professoressa è simpatica

ma severa, e racconta

sempre di sua figlia che fa la

veterinaria. Nei momenti di

rilassatezza con lei ci

e altre cose che piacciono

alle ragazzine, ma poi

quando ho iniziato a

studiare lingue, ho deciso

di fare la prof.

La prima volta che è

venuta nella nostra scuola,

come le è sembrata?

All’inizio un po’ strana,

non conoscevo nessuno ed

era un ambiente nuovo.

E quando ha conosciuto i

suoi colleghi, che

impressione ha avuto?

Simpatici.

Le piace di più questa

scuola o il liceo in cui è

divertiamo un sacco, ma

quando si fa sul serio è

molto esigente.

Professoressa Boccardo, da

quanto tempo insegna

francese?

Con questo sono vent'anni.

Lei è di origini francesi?

No.

E come mai ha scelto questa

lingua?

Perché mi piacciono molto

lo stile e la cultura francesi.

Ha sempre voluto

insegnare?

No, assolutamente, prima

sognavo di fare la ballerina

stata precedentemente?

Sono molto diverse tra di

loro, ma mi sento a mio

agio ora come allora,

sebbene trovi più

impegnativa la scuola

media.

Ha mai sospeso o mandato

dalla preside qualche allievo?

Mah... a dirvi la verità ho

perso il conto.

Come descriverebbe la

nostra classe?

Molto vivace, e alcune volte

insopportabile…

Che cosa le piace della

nostra classe?

La risata di Mikhael Russo!

Raffaella, Valeria

Ciao a tutti! Desidero

parlarvi del mio sport

preferito: il nuoto.

Probabilmente esso è stato

praticato sin dal periodo

preistorico; sull’altipiano

egiziano del Gilf Kebir,

nella caverna dei nuotatori

sono state ritrovate delle

pitture rupestri che

rappresentano degli uomini

me n t r e e s e g u o no

movimenti simili agli attuali

stili natatori. Fu ritrovato

anche un sigillo di argilla

egiziano datato tra il 4000

a.C. e il 9000 a.C. che

mostra quattro nuotatori

durante una possibile

variante del crawl. Le prime

notizie scritte risalgono al II

millennio a.C. Nel 1538

N ico la s Wyn ma n,

professore di lingua tedesca,

scrisse il primo libro sul

nuoto, Colymbetes. I vari

motivi per cui si pratica

questo sport sono: per

esercizio fisico, per svago e

per soccorso. Ci sono

persone che praticano il

nuoto come lavoro, per

esempio i pescatori di perle

o di molluschi, o ancora i

ricercatori marini. Tra i tanti

stili di nuoto i principali

sono: dorso, libero, rana e

delfino. Consiglio a tutti

questo sport perché

impegna la quasi totalità

della muscolatura del nostro

corpo, è un esercizio

aerobico e giova alla salute e

al benessere fisico.

Vi saluto, devo andare.

Splash!!!

Rebeca

Da qualche anno la nostra

scuola (I.C.Manzoni)

organizza attività sportive

p o m e r i d i a n e i n

collaborazione con il Cus

Torino.

Da due anni seguiamo il

canottaggio il lunedì

pomeriggio. Quando

usciamo da scuola

mangiamo un panino al

volo e andiamo al Cus con

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

7

il 67 divertendoci a fare

baldoria e scendendo

dall'autobus facendo

arrabbiare la prof. Arrivati

al Cus ci si cambia in

spogliatoio e poi,

finalmente, iniziamo

l'allenamento. Molto

raramente andiamo in

palestra, dove facciamo

esercizi faticosi e talvolta

noiosi, come ad esempio il

UN AMORE

DI NUOTO

CANOTTAGGIO CON LA

SCUOLA

Ragazzi e loro insegnante della scuola

Manzoni del corso di canoa

UNDER 14 A.A.C.S.

Adesso conosceremo

meglio la new entry,

ovvero una delle nuove

squadre dell’oratorio. È un

gruppo molto affiatato, a

cui piace giocare insieme e

che vuole divertirsi. Hanno

iniziato il campionato

abbastanza male, quindi

perdevano a ripetizione, ma

non si sono mai dati per

vinti e adesso sono loro a

vincere; in un caso,

addirittura per 11-3.

Enrico di 13 anni è uno dei

componenti della squadra:

Ti trovi bene con i tuoi

compagni?

Si, sono bravi e mi trovo

molto bene.

Com'è andato il campionato?

Direi molto bene, perché ci

siamo impegnati e ce

l’abbiamo messa tutta

anche quando perdevamo.

Che cosa ti aspetti dal

prossimo campionato?

Non saprei, ma forse la

cosa più bella che potrebbe

accadere sarebbe quella di

andare ai nazionali.

Per realizzare questo sogno

che consiglio daresti?

Dobbiamo mettercela tutta

e dobbiamo cercare di

migliorare.

È una squadra di grandi

ambizioni; speriamo che

riescano a realizzarle!

Samuele

remergometro e i circuiti.

Di solito, invece, andiamo

in barca sul Po dove ci

raccontiamo la giornata

ridendo e scherzando. Per

questo motivo, spesso, il

nostro allenatore ci sgrida

dicendo che siamo delle

peppie.

Spesso gli esercizi che

svolgiamo in barca sono

difficili: infatti certe volte li

facciamo veramente male.

Ritornando ci capita di

andare a sbattere contro i

rami di un albero, e spesso

scoppiamo a ridere e i

passanti ci guardano male,

soprattutto i pescatori che

ci dicono di non far

scappare i pesci.

Questo sport ci piace molto

e speriamo di proseguirlo

nei prossimi anni, anche al

di fuori della scuola; come

facevamo il mercoledì

pomeriggio dell'anno

scorso.

Alessia, Angela

ANNO 4, NUMERO 2

FEBBRAIO 2012

Molti di voi stanno cercando parole che facciano rima con

“uva”.

L’acqua calda congela molto più velocemente dell’acqua

fredda.

Einstein non ha mai imparato a guidare.

Il verso dell’anatra non produce eco e nessuno sa perché.

La canzone più lunga del mondo dura 6 giorni (non sto

scherzando).

Le perle si sciolgono nell’aceto.

La prima mail fu inviata nel 1972.

Sbattendo la testa contro il muro per un’ora si bruciano oltre

150 calorie.

Mentre stai leggendo questa frase, stanno nascendo 26

nuovi siti internet.

Tentare di bloccare uno starnuto vi potrebbe far esplodere

una vena nel cervello.

La macchina più veloce al mondo va velocissima.

Produciamo un litro di saliva al giorno.

Gli struzzi non mettono la testa nella sabbia.

Il regista de “l’Esorcista” è finito in manicomio.

Le unghia delle mani crescono più velocemente d’inverno.

Gli eschimesi usano il frigo per non far congelare gli

alimenti.

In media si passano 25 anni di vita a dormire.

Uno scarafaggio senza testa vive 9 giorni e poi muore di

fame.

L’occhio dello struzzo è più grande del suo cervello.

Ruben

8

Lo sapevate che? Al centro della terra non c’è gravità.

Il 79% delle statistiche sono inventate.

Non è possibile baciarsi i gomiti.

Al mondo esistono oltre 10.000 varietà di pomodori.

La sedia elettrica fu inventata da un dentista.

Non esiste nessun cibo nativamente di colore blu.

È impossibile starnutire con gli occhi aperti.

Si bruciano più calorie dormendo che guardando la tv.

I puffi sono solo un sogno di Gargamella.

I limoni contengono più zuccheri delle fragole.

Gerry Scotti era un DJ.

È impossibile piegare un pezzo di carta più di sette volte.

Il dito più sensibile della mano è l’indice.

Ogni minuto vengono caricate più di 24 ore di video su

Youtube.

L’accendino è stato inventato prima dei fiammiferi.

L’uva esplode nel forno a microonde.

Il nostro cervello contiene il 78% di acqua.

In media ci si addormenta in 7 minuti.

Moltiplicando111.111.111 per 111.111.111 si ottiene

12345678987654321.

Il proprietario della Adidas e quello della Puma sono fratelli.

Gli sbadigli sono contagiosi.

In media si respira 3.000 volte al giorno.

Thomas Edison aveva paura del buio.

Il buco nelle linguette delle lattine serve a tenere la

cannuccia.

Nessuna parola fa rima con “uva”.

L’ANGOLO DI RUBEN: COSE CHE NESSUNO SA