Giornalino n.1 - Febbraio 2015

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Difendiamo l’ospedale di Bazzano è un intento urlato e riesumato a più riprese da troppo tempo per poter capire cosa in realtà voglia dire. Civicamente Samoggia (CS) crede che l’unico modo per salvare una struttura fondamentale come questa sia migliorare i servizi già presenti e aggiungerne altri importanti. È il caso del Day Hospital (DH) Oncologico, una struttura specifica per le problematiche oncologiche, cioè tumorali. Al suo interno sarebbero previsti trattamenti farmacologici specifici o di supporto, ma anche il controllo periodico dell’andamento della malattia durante le fasi di trattamento. Al momento il distretto sanitario che comprende il Comune di Valsamoggia è l’unico della provincia di Bologna in cui tale servizio è assente, nonostante debba rispondere alle esigenze di oltre 150.000 abitanti. E dire che il nostro Comune possiede una struttura con tutte le caratteristiche necessarie ad erogare questo tipo di cure! Si tratta proprio dell’Ospedale Dossetti di Bazzano. Sarebbero così finalmente evitabili le lunghe trasferte all’Ospedale Bellaria di Bologna o a quello di Vergato (a più di 60km), alle quali i pazienti oncologici del nostro territorio in situazione di sofferenza sono ora costretti. La domanda di cura a riguardo è sempre crescente, come CS ha segnalato fin dal primo Consiglio Comunale del Comune di Valsamoggia l’11 giugno 2014, unitamente alla proposta del DH Oncologico. La prima risposta dell’assessore alla sanità fu di grosso conforto: “E’ interessante: lavorerò per informarmi meglio sulla questione”. Quasi cento giorni dopo però la nostra proposta non aveva ancora ottenuto riscontri. Avendo chiesto spiegazioni, durante un successivo Consiglio Comunale la saccente e supponente risposta dello stesso assessore, fu, testualmente: “Ho capito, ragazzi di CS, l’idea è interessante: però bisogna capire se serve! In fin dei conti quanti saranno qui i malati di tumore, dieci al massimo?” Insomma, tre mesi dopo l’assessore alla sanità nemmeno si era informato sui numeri necessari quantomeno per prendere in considerazione la proposta. Avrebbe altrimenti scoperto che, essendo quella del tumore un’autentica piaga, i pazienti oncologici di Valsamoggia purtroppo sono molto, molto più di dieci! Con l’unico intendo di migliorare i servizi che i cittadini devono avere per diritto, la lista Civicamente Bazzano aveva lanciato già nel 2012 una campagna di raccolta firme arrivando a più di mille! Lo scorso ottobre CS ha nuovamente rilanciato l’iniziativa e il risultato è stato di circa 1700 firme raccolte in poco più di un mese. Il disagio lamentato è pari almeno alla speranza di chi vuole sinceramente il raggiungimento di questo risultato. Non sembra essere dello stesso avviso il Sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno, che in un’intervista al Resto del Carlino del 6 ottobre 2014 ha dichiarato: “La risposta a questa esigenza verrà fornita NON certo sulla base della pressione delle firme”. Noi riteniamo invece che, esattamente come nel 2010 quando, sempre su presentazione di firme dei cittadini, il Comune di Bazzano ottenne l’arrivo dell’auto medica, si tratti di una democratica battaglia di dignità e che in quanto tale debba essere ascoltata con la massima priorità. CS vuole contribuire insieme alla maggioranza a migliorare il territorio di Valsamoggia, a tutela di chiunque. Per questo i cittadini e le loro firme sono fondamentali per una proposta che, ne siamo certi, ha un destino vincente. Simone Rimondi Difendiamo Difendiamo l’ospedale di l’ospedale di Bazzano Bazzano Il Consiglio Comunale ha approvato le nuove tariffe 2014 sui rifiuti. Il costo del servizio di raccolta riconosciuto ai due gestori, Hera e Cosea, aumenta, così è stato detto, di circa 220 mila euro ma tale incremento non si rifletterà sulle tariffe (ricordiamo che il costo della raccolta e smaltimento rifiuti deve essere coperto al 100%) perché il Governo ha eliminato la sovrattassa di 30 centesimi al metro quadro e quindi, alla fine, così è stato detto dalla maggioranza, molti pagheranno meno rispetto al 2013. Perché il costo è aumentato di 220 mila euro? In Consiglio Comunale l’Assessore al bilancio ha motivato questo aumento con l’incremento dei rifiuti prodotti. MA NON È VERO: fra il 2012 ed il 2013 i rifiuti prodotti, in base ai dati ufficiali elaborati dalla Regione, sono calati dello 0,6%. Stranezza dei contratti stipulati con Hera: esaminando i dati del bilancio consuntivo 2013 del Comune di Crespellano si può rilevare che dal 2011 al 2013 i rifiuti smaltiti si sono ridotti del 4,4% ed il costo del servizio è aumentato del 16,3%! Un dato stupefacente che non stupisce. Roberto Labanti La tassa sui La tassa sui rifiuti cala, rifiuti cala, il costo no il costo no civica civica MENTE MENTE Aperiodico dell’Associazione Civicamente Samoggia n.1 febbraio 2015

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Page 1: Giornalino n.1 - Febbraio 2015

Difendiamo l’ospedale di Bazzano è un

intento urlato e riesumato a più riprese da

troppo tempo per poter capire cosa in

realtà voglia dire. Civicamente Samoggia

(CS) crede che l’unico modo per salvare

una struttura fondamentale come questa

sia migliorare i servizi già presenti e

aggiungerne altri importanti.

È il caso del Day Hospital (DH)

Oncologico, una struttura specifica per le

problematiche oncologiche, cioè

tumorali. Al suo interno sarebbero

previsti trattamenti farmacologici

specifici o di supporto, ma anche il

controllo periodico dell’andamento della

malattia durante le fasi di trattamento.

Al momento il distretto

sanitario che comprende il Comune di

Valsamoggia è l’unico della provincia

di Bologna in cui tale servizio è assente,

nonostante debba rispondere alle

esigenze di oltre 150.000 abitanti. E dire

che il nostro Comune possiede una

struttura con tutte le caratteristiche

necessarie ad erogare questo tipo di cure!

Si tratta proprio dell’Ospedale Dossetti di

Bazzano. Sarebbero così finalmente

evitabili le lunghe trasferte all’Ospedale

Bellaria di Bologna o a quello di Vergato

(a più di 60km), alle quali i pazienti

oncologici del nostro territorio in

situazione di sofferenza sono ora

costretti.

La domanda di cura a riguardo

è sempre crescente, come CS ha

segnalato fin dal primo Consiglio

Comunale del Comune di Valsamoggia

l’11 giugno 2014, unitamente alla

proposta del DH Oncologico.

La prima risposta dell’assessore

alla sanità fu di grosso conforto: “E’

interessante: lavorerò per informarmi

meglio sulla questione”. Quasi cento

giorni dopo però la nostra proposta non

aveva ancora ottenuto riscontri. Avendo

chiesto spiegazioni, durante un

successivo Consiglio Comunale la

saccente e supponente risposta dello

stesso assessore, fu, testualmente: “Ho

capito, ragazzi di CS, l’idea è

interessante: però bisogna capire se

serve! In fin dei conti quanti saranno qui i

malati di tumore, dieci al massimo?”

Insomma, tre mesi dopo

l’assessore alla sanità nemmeno si era

informato sui numeri necessari

quantomeno per prendere in

considerazione la proposta. Avrebbe

altrimenti scoperto che, essendo quella

del tumore un’autentica piaga, i pazienti

oncologici di Valsamoggia purtroppo

sono molto, molto più di dieci!

Con l’unico intendo di

migliorare i servizi che i cittadini

devono avere per diritto, la lista

Civicamente Bazzano aveva lanciato già

nel 2012 una campagna di raccolta firme

arrivando a più di mille! Lo scorso

ottobre CS ha nuovamente rilanciato

l’iniziativa e il risultato è stato di circa

1700 firme raccolte in poco più di un

mese.

Il disagio lamentato è pari

almeno alla speranza di chi vuole

sinceramente il raggiungimento di questo

risultato. Non sembra essere dello stesso

avviso il Sindaco di Valsamoggia,

Daniele Ruscigno, che in un’intervista al

Resto del Carlino del 6 ottobre 2014 ha

dichiarato: “La risposta a questa esigenza

verrà fornita NON certo sulla base della

pressione delle firme”. Noi riteniamo

invece che, esattamente come nel 2010

quando, sempre su presentazione di firme

dei cittadini, il Comune di Bazzano

ottenne l’arrivo dell’auto medica, si tratti

di una democratica battaglia di dignità e

che in quanto tale debba essere ascoltata

con la massima priorità.

CS vuole contribuire insieme

alla maggioranza a migliorare il territorio

di Valsamoggia, a tutela di chiunque. Per

questo i cittadini e le loro firme sono

fondamentali per una proposta che, ne

siamo certi, ha un destino vincente.

Simone Rimondi

Difendiamo Difendiamo

l’ospedale di l’ospedale di

BazzanoBazzano

Il Consiglio Comunale ha approvato le

nuove tariffe 2014 sui rifiuti. Il costo del

servizio di raccolta riconosciuto ai due

gestori, Hera e Cosea, aumenta, così è

stato detto, di circa 220 mila euro ma tale

incremento non si rifletterà sulle tariffe

(ricordiamo che il costo della raccolta e

smaltimento rifiuti deve essere coperto al

100%) perché il Governo ha eliminato la

sovrattassa di 30 centesimi al metro

quadro e quindi, alla fine, così è stato

detto dalla maggioranza, molti

pagheranno meno rispetto al 2013.

Perché il costo è aumentato di

220 mila euro? In Consiglio Comunale

l’Assessore al bilancio ha motivato

questo aumento con l’incremento dei

rifiuti prodotti. MA NON È VERO: fra il

2012 ed il 2013 i rifiuti prodotti, in base

ai dati ufficiali elaborati dalla Regione,

sono calati dello 0,6%.

Stranezza dei contratti stipulati

con Hera: esaminando i dati del bilancio

consuntivo 2013 del Comune di

Crespellano si può rilevare che dal 2011

al 2013 i rifiuti smaltiti si sono ridotti del

4,4% ed il costo del servizio è aumentato

del 16,3%! Un dato stupefacente che non

stupisce.

Roberto Labanti

La tassa sui La tassa sui

rifiuti cala,rifiuti cala,

il costo noil costo no

civicacivica MENTEMENTE

Aperiodico dell’Associazione Civicamente Samoggia

n.1 febbraio 2015

Page 2: Giornalino n.1 - Febbraio 2015

Ri-unirsi, ri-conoscersi, ri-cominciare

insieme: in una parola, ri-avvicinarsi alla

Politica con la “P” maiuscola. Questo è il

primo obiettivo dell’Associazione

Civicamente Samoggia (CS), che nasce

dall’ascolto del territorio e delle comunità

che lo abitano, con l’intento di far

ricredere chi non crede più nella politica e

nelle intenzioni di chi ad essa si dedica.

Il termine associazione molto

spesso è sinonimo di un gruppo attivo ma

che si rivolge più ai propri soci che

all’esterno. Quella di CS, invece, tende ad

espandere la propria voglia di essere

ascoltati, di sentirsi a casa e di valere, di

appartenere e di poter incidere.

Come? Con un progetto culturale

che realizzi il desiderio delle persone di ri-

unirsi, per esercitare in uno spazio comune

attività comuni, che ridia al luogo naturale

della piazza il suo fondamentale apporto

all’amministrazione, che consideri le

strade essenziali per costruire una politica

più umana e per sperimentare la bellezza

della condivisione.

Chi accetta la responsabilità di

confrontarsi e di partecipare, unendo le

proprie posizioni alle proprie competenze,

lo fa per imparare a essere utile a un

territorio del quale fa parte. Per questo

servono forza e consenso. E il consenso è

una cosa seria, non ha nulla a che vedere

con le alleanze e i numeri: l’unica alleanza

possibile è con la coscienza delle persone.

Un Comune non appartiene a nessuno ma

è di tutti: ai problemi del proprio territorio

non c’è migliore risposta di quelle di chi lo

abita e lo vive.

Partendo da queste premesse,

l’Associazione CS si propone come un

laboratorio aperto a tutti coloro che

vogliono affrontare la politica e la

“gestione” amministrativa senza padri e né

padrini, senza imposizioni dall’alto né

timori reverenziali verso chicchessia,

senza un bisogno di vittimizzazione, ma

solo con quella che la cultura comunitaria

africana chiama ubuntu, ovvero l’“umanità

verso gli altri”.

Altro fondamento della

Associazione CS è il primo principio

costituzionale: la dignità. Quella che arriva

attraverso la verità, che per sua natura è

sempre rivoluzionaria, la mobilitazione

personale, le relazioni tra le persone e con

le strutture della società. All’acquisizione

della dignità concorrono anche l’essere

responsabili in onestà e competenza, in

giustizia e nella bellezza delle aspettative

di ciascuno.

L’Associazione CS costruisce

idee e proposte attraverso il confronto con

i cittadini. Così è stato a Bazzano – quattro

anni fa – dove su richiesta dei cittadini si è

ottenuto di avere un auto medica, e così

sarà quando presenteremo le firme di tanti

cittadini che chiedono un Day Hospital

Oncologico nel nostro distretto sanitario.

Rivolgendosi a tutte le

generazioni, l’impegno ordinario di molti,

e non l’impegno straordinario di pochi,

sarà la nostra forza. Un politico può infatti

imparare ogni giorno dai propri cittadini

esattamente come un insegnante può

farlo dai propria alunni.

E’ da un senso ritrovato di

responsabilità personale e di senso

comunitario che si parte per contrastare

l’abitudine e la rassegnazione che da

troppo tempo albergano prepotentemente

nella percezione della politica. Per questo

ri-uniamoci, ri-conosciamoci, ri-

cominciamo insieme!

Fabio Negrini

Civica Civica -- MenteMente

La cultura è un paio di occhiali che non

possiamo togliere, perché fa parte di noi, e

condiziona la nostra vita in ogni momento.

La cultura sono le attività di arte e

spettacolo, ma anche le biblioteche sparse

sul territorio, spesso unico luogo gratuito

di aggregazione e servizi per bambini,

ragazzi e altre fasce di pubblico. Per

questo la cultura riguarda tutti!

Quale strategia ha in mente il

Comune sulla cultura? Ufficialmente si sa

soltanto che la Fondazione Rocca dei

Bentivoglio è diventata dal 1 gennaio il

braccio operativo che gestisce biblioteche,

musei, promozione turistica, sagre, festival

e altro ancora di tutto il nostro enorme

territorio, come si leggeva nella nuova

bozza di convenzione approvata in

Consiglio Comunale l’anno scorso.

Civicamente ha votato contro per la

mancata chiarezza sulle politiche culturali

del Comune, mai peraltro esplicitate in

questi mesi.

Il 14 gennaio abbiamo saputo che

un nuovo direttore, scelto naturalmente

senza alcun bando o raccolta di

manifestazione di interesse pubblica, è

stato nominato l’8 gennaio. Ma è davvero

accettabile che nel 2015 un ente pubblico

agisca così?

Altra novità! Dal 30 dicembre c’è

anche un nuovo consiglio di indirizzo e un

nuovo consiglio di amministrazione, ma le

associazioni culturali e turistiche, il

consiglio di Municipio di Monteveglio e

tutto il Comune, non lo sapevano ancora

lunedì 12 gennaio, all’assemblea pubblica

che c’è stata. Ma dove sta la tanto

propagandata trasparenza nei confronti

degli elettori?

Tutto ciò, nonostante fosse

all’ordine del giorno in due consigli di

Municipio a Monteveglio, il 28 ottobre e il

23 dicembre, una richiesta di chiarimenti

sulla Fondazione, per capire cosa sarebbe

successo dal primo gennaio. All’ultimo

consiglio senza risposta, il 23 dicembre,

siamo riusciti a coinvolgere anche la

maggioranza su tale richiesta, così forse

adesso l'avremo.

Ma è possibile che su questo tema

mai una parola sia stata espressa sulle

politiche, le capacità gestionali e tecniche,

tantomeno i bilanci? Nel frattempo, ci

sono altre novità che non sappiamo? Su

che basi vengono fatte scelte così

importanti? Ad esempio, cosa sarà della

biblioteca di Monteveglio (l’Assessore

Dardi la riteneva non necessaria, mentre

ora si vocifera di lavori di ampliamento,

comunque nessuna risposta ufficiale al

consiglio di Municipio)? E come sarà

scelto il nuovo organico della Fondazione?

Un territorio ha il diritto di

conoscere scelte politiche e di azione

culturale del l'amministrazione, e se non

c’è nulla da nascondere, non c’è nulla da

temere nel comunicare. Ridurre i servizi o

abdicare a una gestione privatistica

sarebbe un grave errore. Noi ci siamo e

siamo pronti al dialogo e alla

collaborazione, ma a oggi i segnali non

sono stati per nulla incoraggianti.

Giorgia Boldrini

Cultura senza Cultura senza paura:paura:

quale futuro quale futuro per per ValsamoggiaValsamoggia??

Page 3: Giornalino n.1 - Febbraio 2015

Intendiamoci, a noi 600 nuovi posti di

lavoro non fanno schifo, ma tutto questo

gran parlare della Philip Morris ci ha

mosso dei dubbi sull’efficacia della cura

che è stata scelta a Valsamoggia per uscire

dalla crisi.

Abbiamo il timore che si cerchi di

curare la malattia con strumenti che ne

sono stati la cagione.

Ci domandiamo se davvero c’è da

essere felici per il più grande Gruppo

privato mondiale nel settore del tabacco

che ha scelto il nostro territorio per

produrre 30 miliardi di sigarette l’anno.

Saranno di nuova generazione, faranno

meno male. Per noi però le sigarette sono

sigarette e le sigarette fanno male, punto.

Descrivendo il nuovo intervento

della Philip Morris gli unici numeri che i

nostri Amministratori si sono limitati a

pronunciare, sono stati 500 e 600:

rispettivamente milioni di euro di

investimento e nuovi posti di lavoro.

Possibile che un intervento di

simile portata possa essere riassunto con

soli due numeri? Noi pensiamo di no,

eccovi altri numeri:

- 31 ettari di terreno agricolo perso nei

pressi di un’area urbanizzata con la

presenza di numerosi capannoni vuoti e

lotti inutilizzati.

- Perdita di produzione agricola sufficiente

a sfamare 186 persone l’anno.

- 7.750 tonnellate l’anno di co2 non più

assorbite dal suolo impermeabilizzato.

- 116.250 metri cubi di acqua di pioggia

l’anno non più regimata naturalmente.

- Edifici alti fino a 34 m che saranno

visibili da oltre 10 chilometri di distanza.

- Maggior traffico stradale e autostradale,

maggiore inquinamento atmosferico ed

acustico.

- Il 15% dei ricoveri ospedalieri sono

attribuibili al fumo.

- L’incidenza del fumo sulla spesa

sanitaria pubblica è dell’8,5%, pari allo

0,4% del PIL nazionale.

Costi ambientali e costi sociali

dei quali non si è tenuto conto; il lavoro a

tutti i costi.

La scelta di non considerare il

contesto ambientale e sociale ove

quest’opera verrà realizzata è scellerata ed

avrà lo stesso impatto negativo

dell’atterraggio di un’astronave in Piazza

Maggiore.

Mettendo in contrapposizione

lavoro e ambiente i nostri Amministratori

locali sono riusciti a giustificare scelte

sciagurate di governo del territorio,

anteponendo a quest’ultimo la necessità di

garantire la crescita, parola ormai priva di

significato.

Ma un bravo amministratore

locale lo si riconosce dalla sua capacità di

ipotizzare scenari alternativi e di prendere

decisioni coraggiose per il bene dei

cittadini e del territorio, e la scelta di

affidare ad una Multinazionale del tabacco

lo sviluppo e il futuro di Valsamoggia non

è certo delle più lungimiranti, coraggiose o

alternative.

Marco Aleotti

Il lavoro a Il lavoro a

tutti i costitutti i costi

La Giunta ha presentato il Bilancio di

previsione privo della relazione politico-

amministrativa che spiegasse gli obiettivi,

motivasse le scelte e indicasse dove sono

stati utilizzati i 2.500.000 euro di risparmi

promessi in campagna elettorale. Partiamo

dalle SPESE.

Le minori spese certe sono quelle

della politica (-200 mila euro) che nel

2015, con l’Amministrazione a regime,

diventano -170 mila euro.

Confrontare le voci di spesa dei 5

ex-bilanci con quello di Valsamoggia è

stato difficile a causa di cambiamenti e

spostamenti di somme e capitoli di spesa.

Difficile capire se vi sono maggiori risorse

per servizi: tutti i servizi scolastici, sociali

e sportivi passano in capo alla

ISTITUZIONE (bilancio di 7 milioni e

300 mila euro), parte dei servizi culturali

in capo alla FONDAZIONE “Rocca dei

Bentivoglio”.

Difficile capire i costi del

personale in assenza di un quadro

complessivo (quanti sono, dove sono

collocati, le funzioni, le figure apicali), in

assenza di un confronto tra il 2013 e il

2014 dei costi della “macchina

amministrativa”.

Ma troviamo singolare: -464mila

euro per spese di viabilità e illuminazione;

-270 mila euro per parchi e ambiente;

+140 euro mila per urbanistica e territorio.

Al 30 novembre avremo

l’assestamento di bilancio, atto

fondamentale per capire come sta

andando. Noi analizzeremo bene i dati e

informeremo i cittadini di quello che sta

succedendo …..

Le minori imposte: presto detto.

La TARI, tassa rifiuti, in generale

aumenta (aumentano i costi dei “gestori”).

Unico risparmio il “regalo” dello Stato che

non chiede più i 30 centesimi al metro

quadro versati nel 2013.

L’IMU: stesse aliquote del 2014,

quindi diverse per singoli municipi.

Pagheremo per lo stesso tipo di immobile

somme diverse. Noi avevamo proposto,

perché possibile ed equo, di definire

aliquote uniche sull’intero territorio di

Valsamoggia. Approvare aliquote inferiori

per immobili locati a canone concordato e

per beni strumentali (uffici, negozi,

magazzini) utilizzati dai proprietari

dell’attività.

La TASI sulla prima casa:

aliquota massima con detrazioni che

“colpiscono” le famiglie con figli (fino a

+180 euro). Gli altri risparmiano (fino a -

50 euro). Ma perché non aver fatto

risparmiare un po’ meno ma tutti? Minori

entrate per 160.000 euro, noi

proponevamo di far risparmiare 360.000

euro.

Addizionale IRPEF: scelte

condivisibili. Aliquote uniche a crescere in

rapporto al reddito. Unico neo la soglia di

quota esente definita a 10.000 euro. I

bazzanesi con reddito tra i 10 e i 12.000

euro (avevano quota esente a 12.000 euro)

si troveranno a pagare 70/80 euro. Con un

piccolo aggiustamento da noi proposto

questa situazione si poteva evitare.

Infine i contributi straordinari per

la fusione: tanti soldi pari ad € 1 milione e

700 mila euro che vengono “mangiati” per

il 60% da minori trasferimenti.

Abbiamo ancora nelle orecchie

l’eco della grande opportunità

“economica” della fusione. Niente di tutto

questo; lo sapevamo anche prima che il

paese non naviga nell’oro e che bisogna

lavorare, come in una normale famiglia, a

tagli sul superfluo, al contenimento delle

spese e alle priorità sugli investimenti e

servizi.

Maurizio Bruni

La verità in La verità in

pillole sul pillole sul

bilanciobilancio

Page 4: Giornalino n.1 - Febbraio 2015

Abbiamo sempre sostenuto che il percorso

verso il comune unico non potesse

attenuare l'importanza dei Municipi, intesi

come luogo in cui si possano esprimere

esigenze, richieste e proposte da parte

della cittadinanza.

É indubbio che con la fusione si è

allontanata dai cittadini la sede in cui si

prendono le decisioni; e quindi è

opportuno mettere nelle loro mani un

mezzo che abbia la funzione di ascolto dal

basso, dove nascono e si evidenziano i

problemi. L'espressione e l'ascolto dei

cittadini nei Municipi garantisce il cogliere

immediatamente il loro punto di vista.

Da sempre le nostre convinzioni

sono: un consiglio di Municipio aperto agli

interventi e al dialogo con i cittadini con

maggiori funzioni e poteri. Il regolamento,

approvato dal Consiglio Comunale con la

nostra opposizione costruttiva (abbiamo

proposto molti emendamenti e

miglioramenti tutti cassati), è

estremamente limitato.

Fedeli al principio di apertura al

contributo e all'ascolto della cittadinanza

abbiamo proposto in tutti i consigli un

ordine del giorno “Discussione delle

modalità di partecipazione dei cittadini

alle sedute del Consiglio di Municipio” e

abbiamo ottenuto risposte strane e

diversificate. A Bazzano e Crespellano è

stata condivisa, seppure regolamentandola,

l'idea di dare la parola ai cittadini. A

Monteveglio e a Castello di Serravalle la

maggioranza ha espresso parere contrario,

sostenendo che il ruolo di rappresentanza e

il potere decisionale, di cui i consiglieri

eletti sono investiti, non possono venire

“offuscati” dalla parola di un cittadino

qualsiasi. A Savigno poi il nostro ordine

del giorno sull'argomento non è stata

nemmeno votato.

Ci chiediamo: siamo nello stesso

Comune? Perché utilizzare due pesi e due

misure? E’ politicamente sbagliato negare

la parola ai cittadini attivi che partecipano.

In questo modo si allontanano le

persone dal “governo” della cosa pubblica.

E poi pensate: se un cittadino volesse dire

la propria opinione su di un argomento

dovrebbe partecipare ad un consiglio di

Bazzano o Crespellano.

Due considerazioni finali: La

prima, purtroppo i municipi, per

regolamento, hanno carattere solamente

consultivo o propositivo e non prendono

nessuna decisione operativa, quindi spetta

a noi far si che l'intervento della

popolazione incida in modo determinante

sulle scelte; La seconda,

Purtroppo nei consigli municipali

non sono rappresentate tutte le forze

politiche presenti nel consiglio comunale

quindi la nostra proposta di apertura e di

ascolto può sopperire a questa esclusione,

dando appunto modo a tutti i cittadini di

esprimere le loro opinioni, proprio là dove

si evidenziano e si analizzano i problemi

che li riguardano.

Enrico Suffritti

Chi ha paura dei Chi ha paura dei

Municipi?Municipi?

A volte copiare è una bella cosa. Copiare è

imparare da qualcuno che ci ha pensato

prima di te. È imparare e mettere in

pratica.

Quella che vorremmo copiare è

una buona pratica messa in campo a

Savignano sul Panaro. Il progetto è nato

dalla collaborazione tra Amministrazione

comunale e Scuola ed è giunto al suo terzo

anno di vita.

Il progetto riguarda lo

smaltimento dei rifiuti e la raccolta

differenziata. Partendo dal concetto che

ciò che buttiamo non è rifiuto, ma risorsa

da riutilizzare, sono stati posizionati

davanti alle scuole del territorio dei

compattatori per la raccolta delle bottiglie

di plastica. La plastica così raccolta viene

venduta e il ricavato entra nelle casse della

scuola che lo finalizza alla realizzazione di

progetti didattici. Il progetto si è poi

ampliato alla raccolta di altri materiali,

quali per esempio la carta.

Il valore del progetto non è

puramente economico, anche se dà buoni

risultati su questo piano: fino ad ora sono

entrati nelle casse della scuola circa

10.000 €. L’importanza del progetto sta

anche sul piano educativo e didattico e

rientra a piano titolo nei percorsi di

educazione ambientale che la scuola

realizza.

Abbiamo presentato a questo

proposito un ordine del giorno, nella

seduta del Consiglio comunale del 6

novembre 2014, chiedendo di “copiare”

questa buona pratica. La risposta del

Sindaco è stata NO, questo è un progetto

superato e noi abbiamo un progetto più

avanzato.

Peccato che il Sindaco, a parte

questa esternazione, non abbia fornito

qualche elemento per renderci edotti di

tale progetto che aspettiamo di visionare,

se e quando verrà mai presentato. Ci venga

consentito il beneficio del dubbio rispetto

ad una risposta nella quale non è stato

portato nessun elemento concreto

relativamente all’ipotetico progetto.

Il progetto Dea Minerva prevede,

inoltre, una riduzione dei conferimenti di

rifiuti ad HERA e ciò potrebbe portare un

beneficio a tutti i cittadini: meno

conferimenti, meno costi dovuti ad HERA,

meno TARI. E su questo fronte la

domanda è: il Sindaco e la sua

maggioranza hanno intenzione o meno di

andare in questa direzione?

Tiziana Tiengo

Copiare le Copiare le

buone pratiche buone pratiche

non è peccatonon è peccato

Aperiodico dell’Associazione Civicamente Samoggia

Sede legale: Via Carlo Termanini 14— 40053 Bazzano

mail [email protected] — sito www.civicamentesamoggia.it

Page 5: Giornalino n.1 - Febbraio 2015

Il gruppo consigliare di

Civicamente Samoggia eletto nel consiglio

di Municipio di Bazzano si è impegnato

fin dalla prima seduta a promuovere una

reale partecipazione dei cittadini, punto

nodale del programma elettorale ma anche

per un percorso democratico di

partecipazione al processo decisionale dell'

Amministrazione.

L’idea di base era quella di

svincolare la figura del Municipio, che è

l’organo territorialmente più vicino alla

cittadinanza, dalla visione di un gruppo di

"candidati eletti " che deliberano e di

cittadini che "accolgono" e a volte

subiscono "scelte".

L’immagine che ci ha

accompagnato è stata quella di un’officina

di idee e di proposte, di un laboratorio in

cui i vari temi portanti di un territorio

potessero essere condivisi tra cittadini e i

gruppi " politici" rappresentati in seno al

Municipio, al fine di pervenire a progetti

concreti e mirati, attinenti alla realtà

territoriale che rappresentiamo.

La nostra "idea" di Municipio ha

trovato importanti punti di condivisione

con il gruppo di maggioranza, e dalla

sintesi di tali punti abbiamo elaborato

insieme una sorta di linee guida sulla

partecipazione approvate all'unanimità.

Siamo così arrivati ad istituire un

consiglio di Municipio “aperto” ai cittadini

con sedute aperte al pubblico o alle

associazioni per specifici argomenti (già

indicati nella convocazione) e sedute

dedicate alla normale attività.

Sta a noi consiglieri di minoranza

e maggioranza, e a voi cittadini

approfittare di questa opportunità, che ci

vede tutti protagonisti attivi nelle scelte

che ci riguardano e che permette una sorta

di riconciliazione del cittadino con la

Politica, molto spesso, a ragione, odiata e

vituperata.

Ora che tale opportunità è stata

data, tocca ai cittadini partecipare

attivamente alle sedute consigliari

realizzando così quei principi di

democrazia, di partecipazione e di

proposizione che il nostro Stato sancisce e

tutela.

Silvia Stronati, Piero Tommesani,

Marco Aleotti, Giampaolo Vezzali

E’ passato poco più di un anno dalla

decisione dell’allora Giunta di Crespellano

di negare l’autorizzazione, dopo un parere

negativo della Regione, alla realizzazione

di una centrale a biomasse. Nel mese di

ottobre è stata presentata una nuova

domanda per la realizzazione di due

impianti di potenza elettrica complessiva

pari a 2/3 di quella di Zola Predosa.

Come allora, anche in questo caso

l’amministrazione si è ben guardata dal

darne comunicazione ai cittadini e, solo

nei giorni scorsi, ha provveduto a rendere

disponibile la documentazione allegata

alla domanda richiesta dai nostri

consiglieri comunali, con domanda di

accesso agli atti, nel mese di novembre.

Silenzio assoluto, interrotto solo

da un articolo pubblicato sul blog

personale del sindaco (ormai vero e

proprio House Organ

dell’amministrazione) tutto teso a

minimizzare la pericolosità di questo tipo

di impianto ma infarcito di palesi errori e

incongruenze: sarebbe sempre meglio

documentarsi prima di pubblicare veline di

altri.

Il 15 dicembre si è tenuta la

“Conferenza dei Servizi” con la presenza

dei vari enti, oltre al comune, chiamati a

valutare la domanda. L’esito? Lo abbiamo

appreso solo due settimane dopo, il 31

dicembre, ancora e solo dal blog personale

del sindaco Ruscigno: il procedimento è

sospeso per la necessità di acquisire le

integrazioni richieste dagli Enti.

Resta da capire perché la

domanda non sia stata respinta dal

comune, come prevedono le normative

nazionali e regionali, in quanto in palese

contrasto con le norme urbanistiche

vigenti, in particolare con l’articolo 3.6.7

del Regolamento Urbanistico Edilizio che

vieta, nelle aree agricole periurbane (e

l’area in questione lo è), l’installazione di

centrali alimentate a biomassa.

Perché questi divieti? E’

semplice: l’aria di Crespellano, come ci

dicono quotidianamente i report di ARPA

(qualcuno degli amministratori li guarda?),

è già pesantemente inquinata. Evitiamo di

peggiorarla ulteriormente.

Adanella Bianchi

LA VOCE DEI MUNICIPILA VOCE DEI MUNICIPI BAZZANOBAZZANO

CRESPELLANOCRESPELLANO

Partecipazione dei cittadini in Consiglio di

Municipio e apertura un giorno alla

settimana dell’ufficio tecnico a Savigno:

sono i primi risultati della presenza dei

consiglieri di Civicamente Samoggia nel

Consiglio municipale di Savigno.

Determinati a rendere tale organo

il luogo dove i cittadini possono esprimere

richieste, criticità e proposte, i civici hanno

ottenuto che essi possano partecipare

durante le sedute consigliari anche se al

termine della presentazione degli ordini

del giorno in programma, come voluto

dalla maggioranza PD, refrattaria a tale

richiesta già dalla prima seduta durante la

quale non aveva accettato nemmeno di

discuterla.

L’apertura del SUE, Sportello

unico edilizio, un giorno alla settimana

presso la municipalità della località

territorialmente più ampia del comune di

Valsamoggia, è l’altro importante risultato

che i civici hanno ottenuto denunciando la

problematicità per chiunque abbia bisogno

di accedere a tale servizio con sede a

Crespellano, a 20 km. di distanza e con

orari d’apertura limitati.

Tale richiesta è stata esposta

anche a seguito di un reclamo di un libero

professionista operante nel settore edilizio

che ai primi di novembre, l’aveva

formalmente depositata evidenziando,

oltre la scomodità, anche il disservizio del

nuovo SUE.

La richiesta di due documenti

evasa dopo oltre 40 giorni e il costo

superiore di ben cinque volte a quelli

richiesti dall’ex comune di Savigno per la

medesima pratica evidenzia la

farraginosità di un comune che invece di

facilitare la vita dei suoi cittadini la

complica ancora di più, producendo

fastidiosi disservizi invece di servizi

efficienti.

Altre proposte già depositate dai

consiglieri civici di Savigno riguardano

ambiti che interessano tutti gli abitanti di

Valsamoggia: l’istituzione del vigile di

Municipio, per garantire maggiore

sicurezza, l’esenzione dall’IMU per i

terreni agricoli e una proposta sul dissesto

idrogeologico, vera urgenza cronica sia per

l’area montana che per quella di pianura,

su cui finora la giunta comunale ha eccelso

per la scarsa attenzione e un’inadeguata

azione, come l’esondazione a Monteveglio

dello scorso ottobre ha palesemente

rivelato.

Sabrina Magnani e i consiglieri

Novar Tesini, Nadia Corsi,

Giacomo Nanni, Patrizia Gamberi

SAVIGNOSAVIGNO

Page 6: Giornalino n.1 - Febbraio 2015

LA VOCE DEI MUNICIPILA VOCE DEI MUNICIPI

Nella nuova organizzazione di

Valsamoggia, il Consiglio di Municipio di

Castello di Serravalle dovrebbe

rappresentare la congiunzione tra i suoi

cittadini e l'amministrazione comunale. Per

questo motivo, nel primo Consiglio di

Municipio gli eletti di Civicamente

Samoggia hanno proposto alla

maggioranza di consentire ai cittadini di

partecipare, con diritto di parola, alle

sedute del consiglio stesso, previo accordo

condiviso sulle modalità e sui tempi a

disposizione per gli interventi.

Civicamente Samoggia sostiene,

infatti, che debbano essere i cittadini i veri

protagonisti della vita del Municipio, in

quanto portatori delle reali esigenze della

collettività e del territorio e possibili

fornitori di soluzioni.

Purtroppo, però, i 6 consiglieri di

maggioranza hanno rigettato questa

proposta di reale democrazia partecipativa

presentata dai 4 consiglieri di Civicamente

Samoggia.

Inoltre, sebbene non sia stata né

discussa in Consiglio né tantomeno votata,

la maggioranza ha unilateralmente deciso

di divulgare un’informativa alla

cittadinanza circa l'istituzione di una sorta

di "giunta" composta esclusivamente dai

propri consiglieri che si sono suddivisi il

controllo dei vari settori amministrativi e

che offrono ai cittadini l'opportunità di

incontri personali, riproponendo i soliti

vecchi schemi di controllo della pubblica

amministrazione.

Le rimostranze dei consiglieri di

Civicamente Samoggia sono state fatte

invano; a nulla è servito evidenziare alla

maggioranza che il loro agire ha leso il

diritto/dovere del Consiglio di discutere e

approvare o meno un atto pubblico prima

della sua applicazione.

Per tutta risposta alcuni

consiglieri di maggioranza hanno accusato

l’opposizione di “scarsa voglia di

lavorare”, nonostante essi non abbiamo

presentato proposte proprie da discutere in

seno al Consiglio, mentre all’attivo di

Civicamente Samoggia vi sono proposte di

discussione su vari ambiti come la

democrazia partecipativa, l’istituzione del

vigile di Municipio e un’azione per la

sicurezza del territorio.

Occorre, infine, evidenziare che la

Presidente del Consiglio di Municipio si è

assegnata la "delega" ai rapporti con le

associazioni, atto che costituisce un palese

“conflitto di interessi” in quanto essa

stessa ricopre la carica di presidente di

un'associazione.

Si può, dunque, concludere che

non vi è niente di nuovo sotto il sole:

l’aver negato il diritto di parola ai cittadini

e l’incentivare, di fatto, accordi con

portatori di interessi come la vicenda della

Presidente evidenzia, pone la maggioranza

della municipalità di Castello di Serravalle

in perfetta sintonia con quanto accade a

livello di Governo centrale.

Pina Alaimo e Patrizia Guglielmi

CASTELLO DI S.CASTELLO DI S.

Il gruppo consigliare di Civicamente

Samoggia di Monteveglio si è impegnato

sull’esame del Piano triennale delle opere

pubbliche. Mentre nel piano 2014/2016 gli

interventi erano più dettagliati e suddivisi

per municipio, nel piano 2015/2017

l'amministrazione ha riassunto all'interno

delle varie tipologie di “manutenzioni

straordinarie” (impianti sportivi, strade

comunali, immobili, parchi e giardini,

viabilità e frane) gli investimenti che

prima erano imputati a municipi diversi.

Gli importi originariamente

previsti sono così finiti in un calderone

non dettagliato nel quale è praticamente

impossibile riconoscere gli stanziamenti

dedicati al singolo progetto, con il rischio

di non trovare adeguata copertura e di non

individuare le priorità nell'esecuzione.

Una soluzione poco trasparente

che comporterà anche una sorta di

conflitto tra le diverse municipalità nel

vedere riconosciuti e realizzati i propri

progetti.

Nel piano 2014/2016 si

prevedevano diversi interventi di

riqualificazione: quello del centro urbano

di Monteveglio e della piazzetta di Stiore,

quello di Montebudello (450 mila Euro),

oltre ad un intervento per il borgo

dell'Abbazia (50 mila Euro).

Solo quest'ultimo è rimasto anche

nel piano 2015/2017, mentre gli altri tre

sono finiti nella voce “Interventi di

manutenzione straordinaria per la

riqualificazione dei centri urbani” che

comprende anche un intervento per

Castello di Serravalle di 235 mila euro e

per Vedegheto di 70 mila euro.

In questa situazione di minore

chiarezza si correrà il rischio che, in

maniera unilaterale, l'amministrazione

decida le priorità e i modi di esecuzioni

senza che siano stati coinvolti i cittadini.

Rischio reso ancor più reale dalla natura

delle relative coperture costituite da fondi

di entrata incerti (proventi da concessioni

edilizie, alienazioni, mutui, ecc.), per cui si

corre il rischio che possano venire a

mancare adeguati finanziamenti.

Nella seduta dell'11 settembre

Civicamente Samoggia aveva richiesto che

fossero stanziati fondi aggiuntivi per

sistemare la rete fognaria. Ciò per evitare

in maniera definitiva gli allagamenti della

piazza di Monteveglio che si ripresentano

dagli anni '70.

L'assessore Dardi, nel consiglio

del 29 ottobre, ha affermato che si sta

valutando il problema, ma nel nuovo piano

delle opere pubbliche 2015/2017 non è

previsto alcun stanziamento aggiuntivo; da

dove prenderanno i soldi? Forse dalla

riqualificazione della piazza di

Monteveglio? Questo mentre in altri

municipi sono stati stanziati fondi specifici

per le reti fognarie.

Se vogliamo davvero che il

Municipio sia più vicino ai cittadini,

cominciamo con l'essere più chiari nelle

scelte e diamo loro la possibilità di

discutere le priorità degli interventi da

realizzare sul loro territorio.

Stefano Serli

MONTEVEGLIOMONTEVEGLIO

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@CivSamoggia