Giornalino marzo aprile 2014

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Dalla città L’IGM e il racket delle estorsioni, Lo Bello e Confindustria dicano qualcosa La notizia era da prima pagina, almeno di quelle dei giornali o tv locali, ed invece pochissime e scarne le notizie pubblicate chissà perché. La notizia è che lo scorso Novembre il Gip del tribunale di Catania Giuliana Sammartino, su richiesta della Dda di Catania, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere 24 persone, decapitando il vertice di un gruppo criminale detto “Gruppo della Stazione”, facente capo alla famiglia Zucchero, vicino al clan Santapaola. Sono loro che curano il settore delle estorsioni, l'affare storico piu' remunerativo in una parte della citta' per vent'anni sotto il loro dominio. Le estorsioni, secondo gli inquirenti, erano estese a tappeto tra chiunque facesse affari nella zona di influenza degli Zucchero. Molti di voi diranno, ma che c’entra un’operazione antimafia a Catania con Siracusa? C’entra, perché tra le vittime della presunta estorsione ci sarebbe la IGM Ambiente s.r.l. dell’imprenditore Giulio Quercioli Dessena, che per vent'anni avrebbe versato il pizzo nelle casse del Gruppo della Stazione, con pagamenti mensili di 10 milioni di Lire, divenuti poi 5.500,00 Euro. L’IGM è la stessa ditta che svolge il servizio di igiene urbana a Siracusa praticamente da sempre, cioè da circa 50 anni. Da alcuni articoli di giornali locali on line, abbiamo appreso che tra gli arrestati, con provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari, figura il nome di Cavarra Bruno, ex autista dei manager della IGM Ambiente s.r.l., in particolare di uno degli amministratori, Giulio Quercioli Dessena. Il Cavarra Bruno, sempre da quanto riportato dai giornali, non è solo un ex dipendente IGM, è anche il cognato di Luigi Foti, detto “Gino”, cioè uno dei massimi esponenti della Democrazia Cristiana e ora molto vicino al PD siracusano. Bruno Cavarra è sposato con la sorella del politico siracusano, e in questi anni avrebbe svolto l’attività di “fattorino” per il clan catanese riscuotendo il pizzo direttamente dai proprietari dell’azienda ed in particolare dal Dott. Quercioli Giulio. Chiariamo subito che, in questa brutta storia, la famiglia Quercioli Dessena e la IGM sono vittime del presunto reato di estorsione, mentre il Sig. Bruno Cavarra, inizialmente visto solo come mero esattore del pizzo per la cosca catanese, è finito agli arresti domiciliari perché pare facesse la cresta alle somme che i vertici IGM gli affidavano per essere consegnate ai boss catanesi. Questi riportati sono solo alcuni fatti relativi all’inchiesta giudiziaria in corso. La IGM Ambiente s.r.l. gestisce da diversi decenni, praticamente da sempre, il servizio di igiene urbana a Siracusa, uno dei servizi più delicati, importanti e controversi della città. L’ultimo contratto con il Comune di Siracusa per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani risale al 2003, con scadenza nel 2008, e la previsione di un anno di proroga. Attualmente, il servizio è ancora in regime di prorogatio, in attesa della definizione di una gara d’appalto. Appare evidente come, in questa situazione, a rimetterci siano senz’altro i cittadini siracusani, i quali sono costretti a vivere in una città sporca, a pagare la TARES più alta d’Italia, e ad occupare l’ultimo posto in graduatoria per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata che si è attestata al 5,64% nel 2012. La nuova amministrazione ha dato qualche timido segnale di cambiamento, ma a quasi un anno dal suo insediamento, la bozza di bando di gara per la gestione del servizio di igiene urbana è stata inviata solo qualche giorno fa all Assessorato Regionale dellEnergia e dei Servizi di Pubblica utilità, per lapprovazione definitiva. Solo dopo si potrà procedere alla indizione della regolare gara d’appalto. La famiglia Quercioli, proprietaria e amministratrice della IGM, è tra le più affermate nel mondo dell’imprenditoria siciliana e da diversi decenni ha rapporti con la Pubblica Amministrazione. Il Dott. Giulio Quercioli Dessena è, dal 2008, Presidente di FISE (Federazione Imprese di Servizi) che rappresenta, nell'ambito di Confindustria, il settore dei servizi privati alla collettività e alle imprese. Caterina Quercioli è stata Presidente, dal 2009 al 2013, dell’Assemblea di Confindustria Siracusa, per le aziende che si occupano di ecologia, ambiente, bonifiche e smaltimento dei rifiuti. Oggi occupa il ruolo di componente nel comitato esecutivo della stessa Associazione. Tutto ciò stona un po' con quello che abbiamo più volte letto ed ascoltato a proposito delle regole di comportamento che gli Associati a Confindustria dovrebbero avere. Dal codice etico di comportamento (http:// www.confindustriasicilia.it/ associazione.asp?id=182) leggiamo testualmente che “ogni singolo comportamento non eticamente corretto non solo provoca negative conseguenze in ambito associativo, ma danneggia l’immagine dell’intera categoria e del Sistema, presso la pubblica opinione, presso il legislatore e la Pubblica amministrazione”, ed inoltre che “la eticità dei comportamenti non è valutabile solo nei termini di stretta osservanza delle norme di legge e dello statuto. Essa si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più elevati standard di comportamento”. Gli Associati dovrebbero impegnarsi, tra l’altro, anche a “rispettare le direttive che l’Associazione deve fornire nelle diverse materie …” ed eventualmente a “rimettere il proprio mandato qualora per motivi personali, professionali o oggettivi la loro permanenza possa essere dannosa all’immagine dell’imprenditoria e dell’Associazione”. Inoltre, è da ricordare che, nel 2007 il direttivo regionale degli industriali siciliani si è riunito a Caltanissetta, stabilendo che gli imprenditori che non si fossero ribellati al racket delle estorsioni, che avessero pagato il pizzo o in qualunque altra forma "collaborato" con la mafia, sarebbero stati sanzionati fino ad arrivare all’espulsione da Confindustria. INTEGRAZIONE CODICE ETICO DI CONFINDUSTRIA “Le aziende associate e i loro rappresentanti riconoscono fra i valori fondamentali della Confindustria Sicilia il rifiuto di ogni rapporto con

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Dalla città!L’IGM e il racket delle estorsioni, Lo Bello e Confindustria dicano qualcosa !La notizia era da prima pagina, almeno di quelle dei giornali o tv locali, ed invece pochissime e scarne le notizie pubblicate … chissà perché. La notizia è che lo scorso Novembre il Gip del t r i b u n a l e d i C a t a n i a G i u l i a n a Sammartino, su richiesta della Dda di Catania, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere 24 persone, decapitando il vertice di un gruppo criminale detto “Gruppo della Stazione”, facente capo alla famiglia Zucchero, vicino al clan Santapaola. Sono loro che curano il settore delle estorsioni, l'affare storico piu' remunerativo in una parte della citta' per vent'anni sotto il loro dominio. Le estorsioni, secondo gli inquirenti, erano estese a tappeto tra chiunque facesse affari nella zona di influenza degli Zucchero. !

Molti di voi diranno, ma che c’entra un’operazione antimafia a Catania con Siracusa? !C’entra, perché tra le vittime della presunta estorsione ci sarebbe la IGM Ambiente s.r.l. dell’imprenditore Giulio Quercioli Dessena, che per vent'anni avrebbe versato il pizzo nelle casse del Gruppo della Stazione, con pagamenti mensili di 10 milioni di Lire, divenuti poi 5.500,00 Euro. L’IGM è la stessa ditta che svolge il servizio di igiene urbana a Siracusa praticamente da sempre, cioè da circa 50 anni. !Da alcuni articoli di giornali locali on line, abbiamo appreso che tra gli arrestati, con provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari, figura il nome di Cavarra Bruno, ex autista dei manager della IGM Ambiente s.r.l., in particolare di uno degli amministratori, Giulio Quercioli Dessena. Il Cavarra Bruno, sempre da quanto riportato dai giornali, non è solo un ex dipendente IGM, è anche il cognato di Luigi Foti, detto “Gino”, cioè uno dei massimi esponenti

della Democrazia Cristiana e ora molto vicino al PD siracusano. Bruno Cavarra è sposato con la sorella del politico siracusano, e in questi anni avrebbe svolto l’attività di “fattorino” per il clan c a t a n e s e r i s c u o t e n d o i l p i z z o direttamente dai proprietari dell’azienda ed in particolare dal Dott. Quercioli Giulio. !Chiariamo subito che, in questa brutta storia, la famiglia Quercioli Dessena e la IGM sono vittime del presunto reato di estorsione, mentre il Sig. Bruno Cavarra, inizialmente visto solo come mero esattore del pizzo per la cosca catanese, è finito agli arresti domiciliari perché pare facesse la cresta alle somme che i vertici IGM gli affidavano per essere consegnate ai boss catanesi. !Questi riportati sono solo alcuni fatti relativi all’inchiesta giudiziaria in corso. !!La IGM Ambiente s.r.l. gestisce da diversi decenni, praticamente da sempre, il servizio di igiene urbana a Siracusa, uno dei servizi più delicati, importanti e controversi della città. L’ultimo contratto con il Comune di Siracusa per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani risale al 2003, con scadenza nel 2008, e la previsione di un anno di proroga. Attualmente, il servizio è ancora in regime di prorogatio, in attesa della definizione di una gara d’appalto. Appare evidente come, in questa situazione, a rimetterci siano senz’altro i cittadini siracusani, i quali sono costretti a vivere in una città sporca, a pagare la TARES più alta d’Italia, e ad occupare l’ultimo posto in graduatoria per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata che si è attestata al 5,64% nel 2012. !La nuova amministrazione ha dato qualche timido segnale di cambiamento, m a a q u a s i u n a n n o d a l s u o insediamento, la bozza di bando di gara per la gestione del servizio di igiene urbana è stata inviata solo qualche giorno fa all’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità, per l’approvazione definitiva. Solo dopo si potrà procedere alla indizione della regolare gara d’appalto. !!La famiglia Quercioli, proprietaria e amministratrice della IGM, è tra le più affermate nel mondo dell’imprenditoria siciliana e da diversi decenni ha rapporti con la Pubblica Amministrazione. Il Dott. Giulio Quercioli Dessena è, dal 2008, Presidente di FISE (Federazione

Imprese di Servizi) che rappresenta, nell'ambito di Confindustria, il settore dei servizi privati alla collettività e alle imprese. Caterina Quercioli è stata P r e s i d e n t e , d a l 2 0 0 9 a l 2 0 1 3 , de l l ’Assemblea d i Confindust r ia Siracusa, per le aziende che si occupano di ecologia, ambiente, bonifiche e smaltimento dei rifiuti. Oggi occupa il ruolo di componente nel comitato esecut ivo del la s tessa Associazione.!Tutto ciò stona un po' con quello che abbiamo più volte letto ed ascoltato a proposito delle regole di comportamento che gli Associati a Confindustria dovrebbero avere. Dal codice etico di c o m p o r t a m e n t o ( h t t p : / /w w w . c o n fi n d u s t r i a s i c i l i a . i t /associazione.asp?id=182) leggiamo tes tua lmente che “ogn i s ingo lo comportamento non eticamente corretto non solo provoca negative conseguenze in ambito associativo, ma danneggia l’immagine dell’intera categoria e del Sistema, presso la pubblica opinione, presso il legislatore e la Pubblica amministrazione”, ed inoltre che “la et ici tà dei comportamenti non è valutabile solo nei termini di stretta osservanza delle norme di legge e dello statuto. Essa si fonda sulla convinta adesione a pors i , ne l le d iverse situazioni, ai più elevati standard di c o m p o r t a m e n t o ” . G l i A s s o c i a t i dovrebbero impegnarsi, tra l’altro, anche a “ r i s p e t t a r e l e d i r e t t i v e c h e l’Associazione deve fornire nelle diverse materie …” ed eventualmente a “rimettere il proprio mandato qualora per motivi personali, professionali o oggettivi la loro permanenza possa essere dannosa all’immagine dell’imprenditoria e dell’Associazione”. !!Inoltre, è da ricordare che, nel 2007 il direttivo regionale degli industriali siciliani si è riunito a Caltanissetta, stabilendo che gli imprenditori che non si fossero ribellati al racket delle estorsioni, che avessero pagato il pizzo o in qualunque altra forma "collaborato" con la mafia, sarebbero stati sanzionati fino a d a r r i v a r e a l l ’ e s p u l s i o n e d a Confindustria.!!

INTEGRAZIONE CODICE ETICO DI CONFINDUSTRIA

“Le az iende assoc ia te e i lo ro rappresentanti riconoscono fra i valori fondamentali della Confindustria Sicilia il r i fi u t o d i o g n i r a p p o r t o c o n

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organizzazioni criminali, mafiose e con s o g g e t t i c h e f a n n o r i c o r s o a comportamenti contrari alle norme di legge e alle norme etiche per sviluppare forme di controllo e vessazione delle imprese e dei loro collaboratori e alterare la libera concorrenza.Gli imprenditori associati adottano quale modello comportamentale la non sottomissione a qualunque forma di estorsione, usura o ad altre tipologie di reato poste in essere da organizzazioni criminali e/o mafiose. Gl i imprend i to r i assoc ia t i sono fortemente impegnati a chiedere la collaborazione delle forze dell’ordine e delle istituzioni preposte, denunciando direttamente o con l’assistenza del sistema associativo, ogni episodio di attività direttamente o indirettamente illegale di cui sono soggetti passivi. La ver ifica del l ’uni formità a ta l i comportamenti che integrano il codice etico è demandata ai Collegi dei Probiviri – costituiti da Confindustria e da tutte le Associazioni aderenti – che determineranno l’applicazione delle sanzioni statutariamente previste”. !In questi anni l’ottimo e rivoluzionario Codice Etico è stato più volte applicato, portando alla sospensione e spesso all’espulsione decine di imprenditori e piccole aziende che hanno avuto rapporti con gruppi criminali mafiosi e che non hanno denunciato l’estorsione subita alle autorità competenti. !!Chiediamo dunque al Presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, se non sia il caso di esprimersi in merito e prendere provvedimenti nei confronti della ditta IGM Ambiente s.r.l. e dei suoi proprietari. Infatti, solo a seguito di una inchiesta giudiziaria e grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, si è appreso che, ed in che maniera, la famiglia Quercioli pagasse il pizzo al clan catanese degli Zucchero forse fin dal 1990. E mentre Confindustria Sicilia votava e approvava nel Novembre del 2007 l’integrazione al codice etico per gli Associati, nel 2008 il Dott. Quercioli Giulio veniva eletto Presidente di FISE, carica che ricopre tutt’ora, mentre la sorella, Caterina Quercioli, veniva eletta per due bienni consecutivi, dal 2009 al 2013 , P res iden te Confindus t r i a Siracusa, Settore Ambiente ed Ecologia. !Ci auguriamo, che, dopo aver verificato le notizie apprese dalle pochissime fonti di informazione, i “vertici” non siano solo capaci di fare la voce grossa con i “piccoli”, e apparire deboli con i “giganti”. !!In merito a questi delicati argomenti abbiamo informato i nostri portavoce istituzionali all’Assemblea Regionale Siciliana e al Parlamento Nazionale. Abbiamo inviato loro delle interrogazioni parlamentari, ad integrazione e supporto a quelle presentate da altri schieramenti

politici, sia per attenzionare una vicenda che riguarda il ciclo dei rifiuti, attività da sempre cara alla criminalità organizzata in tut ta I ta l ia, s ia per chiedere spiegazioni sul fatto che un boss agli arresti, quale Giuseppe Zucchero, possa dare tranquillamente indicazioni e guidare l’attività criminale della sua famiglia mafiosa.!!Dalla Città!La strana gestione degli impianti sportivi a Siracusa!

L a C i t t a d e l l a d e l l o S p o r t , h a rappresentato in passato e continua a rappresentare per tanti, un punto di riferimento per la Siracusa sportiva e luogo di aggregazione per le passate e le attuali generazioni che ivi vi hanno trascorso lunghi periodi della propria giovinezza. Potrebbe essere davvero un fiore all’occhiello dell’intera città. Certo potrebbe, perché allo stato attuale, viste le condizioni precarie in cui essa versa, fiore all’occhiello della città non può e s s e r e c e r t a m e n t e considerata. Andiamo per ordine.!La determina dirigenziale N°12 del 09/09/2013, sancisce il passaggio della gestione ad un CONSORZIO formato dalle seguenti società:!1)ASD RARI NANTES!2)ASD NUOTO 95 3ASD OLIMPIA PATTINATORI!4 ) A S D C O N S O R Z I O D E L L E ASSOCIAZIONI DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA !Nel frattempo, giorno 30/09/2013, le stesse Società si consorziano a loro volta, dando luogo al CONSORZIO ASD GI.MI SPORT dedicato appunto alla gestione degli impianti sportivi della Cittadella dello Sport, con annessa palestra AKRADINA e PALLONE TENSOSTATICO.!L’affidamento, effettuato attraverso apposito bando di gara ed espletato attraverso la presentazione di offerte con relativa percentuale di ribasso, prevede la stipula di polizza fideiussoria a tutela del patrimonio comunale, peraltro prevista nell’avviso di gara, una volta che venga assegnato il contratto.!Dai verbali in nostro possesso risulta che la documentazione presentata dal Consorzio aggiudicatario risulta essere conforme alla lettera di invito e quindi, si p resume, che anche la po l izza fideiussoria sia stata adeguatamente

p r e s e n t a t a a l m o m e n t o dell’aggiudicazione. Si presume perché, sembrerebbe, essa non sia stata depositata.!Risulta sempre dai verbali in nostro possesso, che a causa propr io dell’assenza di tale polizza fideiussoria, l’altro Consorzio concorrente, formato da ASD CC ORTIGIA –GSD MEDEA – ASD POLISPORTIVA ARETUSA - ASD CLUB DILETTANTISTICO PATTINATORI ZECCHINO, veniva escluso dalla gara. Tale Consorzio giustificava l’assenza di tale polizza fideiussoria, evidenziando le precarie condizioni strutturali degli impianti in oggetto.!I n o g n i m o d o n e l v e r b a l e d i aggiudicazione quindi, si fa solo menzione della percentuale di sconto o f f e r t o p e r c u i i l C o n s o r z i o , s u c c e s s i v a m e n t e denominato GI.MI, si aggiudica la gara con il 26,15% di sconto. Di per sé la procedura di affidamento risulterebbe anomala, nel caso in cui si appurasse, come indicato da fonti di stampa, che il CONSORZIO GI.MI SPORT non abbia presentato la polizza fideiussoria, come “conditio sine qua non” per l’attribuzione del Contratto di gestione.!Ma accanto a questa stranezza p r o c e d u r a l e , r i s u l t a n o p e r ò estremamente gravi le inadempienze del Consorzio GI.MI in termini di cura e manutenzione degli impianti, così come degli spogliatoi e dei luoghi circostanti. Ma vediamo di cosa si dovrebbe occupare, con il suo atto costitutivo, il CONSORZIO GI.MI.!S i l e g g e c h i a r a m e n t e c h e “ I l CONSORZIO si propone di garantire la pulizia degli impianti sportivi con cadenza giornaliera, ivi inclusi i servizi igienici, nonché la pulizia di tutti gli spazi esterni e la manutenzione del verde circostante, di garantire la custodia e la vigilanza, attraverso l’individuazione di un re ferente, rappresentato da l Presidente …""Certamente l’atto costitutivo stride enormemente con le gravi carenze i g i e n i c h e e m a n u t e n t i v e c h e carat ter izzano la Ci t tadel la. Dal materiale fotografico e video in nostro possesso risulta in modo inequivocabile l’assoluto stato di incuria in cui versa tutta la struttura. Pavimenti degli spogliatoi invasi dall’acqua, senza nessuna osservanza degli obblighi di igiene e soprattutto di sicurezza che dovrebbero garantire ai bambini ed ai ragazzi l’utilizzo di asciugacapelli in sicurezza. Fatiscenza della panchine di appoggio per gli utenti che, non essendo state sostituite da decenni, sono diventate nel tempo delle vere e proprie a r m i d a t a g l i o p e r g a m b e e caviglie. Numerosi sono gli incidenti occorsi agli utenti medicati in infermerie interne o in strutture sanitarie esterne.!

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Stato della piscina olimpionica in profondo degrado, da cui nasce il s o s p e t t o c h e l a g e s t i o n e d e l CONSORZIO GI.MI, limiti al massimo l’utilizzo di tutte le sostanze deputate alla pulizia dell’acqua delle piscine quali ant ialghe, cloro, ant i flocculanti , regolatore di ph. Ci chiediamo se esistano delle registrazioni dei ph della piscina, volte a garantire la perfetta e sicura fruibilità degli utenti. Per non parlare degli impianti elettrici che appaiono certamente non a norma, così come i servizi igienici sporchi e con i rubinetti dell’acqua perennemente aperti a causa di evidenti malfunzionamenti dei miscelatori. Da segnalare anche l ’assenza degl i estintori, cosa peraltro necessaria e prevista dalle normative vigenti.!E’ peraltro notizia recentissima l’esposto presentato alla PROCURA DELLA REPUBBLICA da un genitore di un bambino che si è ferito gravemente durante l’utilizzo della stessa piscina, e che ha riportato una grave ferita da taglio, con prognosi di 8 giorni. Vogliamo sottolineare quanto disse alla stampa a l l ’ i ndomani de l l ’agg iud icaz ione l ’A s s e s s o r e C a v a r r a c h e c o s ì sentenziava: “La trattativa privata ha consentito di aggiudicare la gestione degl i impianti secondo cri ter i di t rasparenza e nel r ispetto del le leggi. Adesso – aggiunge l’assessore Cavarra – controlleremo che il servizio venga svolto conciliando le esigenze delle società, anche dal punto di vista degli impegni agonistici, con il diritto dei cittadini allo sport. L’attività fisica deve essere garantita dall’Amministrazione quale strumento di sviluppo fisico e sociale per i giovani e di prevenzione per la salute”. Sulle presunte intenzioni niente da dire, ma il problema però sorge sul verbo coniugato al futuro “controlleremo”. Vista la situazione, v e r r e b b e d a d i r e c h e s u l l a prevenzione per la salute l’Assessore Cavarra non pare essere debitamente informata delle condizioni igienico-sanitarie in cui versa la struttura.!!Intanto valutiamo quanto previsto nel bando di aggiudicazione emesso dal Comune:!

OGGETTO DELLA GARA

GESTIONE PROVVISORIA IMPIANTI SPORTIVI COMPLESSO CITTADELLA DELLO SPORT CON ANNESSA PALESTRA AKRADINA E PALLONE TENSOSTATICO

TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE

ENTRO LE ORE 13.00 DEL 23/08/2013

ALLEGATI

ALLEGATO A - ALLEGATO B

Valutiamo punto per punto quanto il CONSORZIO GI.MI non ottempera secondo quanto indicato nel bando:!1) All’associazione individuata quale gestore verrà richiesta, prima dell’inizio dell’affidamento, una polizza fidejussoria a tutela del patrimonio comunale il cui importo è stimato in €. 1.500.000,00.!E ’ s t a t a i n t e r a m e n t e v e r s a t a all’indomani dell’aggiudicazione? E’ corretta l’aggiudicazione visto che successivamente alla gara viene creato il CONSORZIO GI.MI SPORT che attualmente gestisce la Cittadella e che non costituiva soggetto fiscale partecipante alla gara d’appalto?!2) Le norme prestazionali alle quali il gestore dovrà attenersi sono quelle descritte nell’allegato “A”. a) Le società dovranno garantire la pulizia degli impianti sportivi con cadenza giornaliera e la pulizia dei servizi igienici almeno due volte al giorno. Inoltre dovranno garantire la pulizia di tutti gli spazi esterni e la manutenzione del verde.!b) Le società dovranno garantire la custodia e la vigilanza delle strutture attraverso l ’ individuazione di un referente che sarà quindi il titolare delle necessarie licenze di pubblica sicurezza.!Non vi sono evidenze oggettive di quanto nell’allegato A!3) Gli interventi minimali necessari prima dell ’utilizzo della struttura per la prossima stagione sportiva sono meglio descritti nell’allegato B.!!Questo quanto riportato nell’Allegato B del suddetto bando di aggiudicazione:!VASCA OLIMPICA: Sistemazione piastrelle ammalorate del fondo vasca e delle pareti, messa in sicurezza e rifacimento parti ammalorate degli spogliatoi maschili e femminili;!VASCA COPERTA : Rifacimento fughe delle pareti e del fondo di vasca, con sostituzione piastrelle ammalorate, ritinteggiatura pareti spogliatoi bagni e docce;!PA L A Z Z E T T O D E L L O S P O R T: sistemazione rete di protezione di fondo campo, sostituzione e riparazione corpi illuminanti guasti, con sostituzione di accenditori, trasformatori e lampade per almeno 14 corpi illuminanti, rifacimento solai spogliatoi squadra casa e ospiti;!PALLONE TENSOSTATICO: in attesa di comunicazioni circa la possibilità di finanziamento per la sostituzione del telo e della pavimentazione, si rende necessario ed urgente un intervento p rovv isor io d i tamponamento e sostituzione delle parti lacerate e mancanti con riposizionamento della rete di protezione di fondo campo, sistemazione porte ingresso pubblico ed atleti, sostituzione di n° 10 corpi illuminanti.!

Non vi sono evidenze oggettive di quanto specificatamente indicato nell’allegato B!!Su tutte le questioni sopra esposte, c h i e d i a m o i n p r i m o l u o g o all ’ASSESSORE CAVARRA e al S I N D A C O d i f a r e l u c e s u l l e inadempienze sopra descritte. Siamo certi che l’interesse della collettività prevalga su tutte le pratiche procedurali e che i sopra citati siano in grado di fornire tutte le informazioni atte ad un chiarimento definitivo.!!Dalla città!Tra Zone Franche Urbane e spoliazione del territorio Siracusa persa era, persa è, persa sarà.

C’é ancora tempo fino alle ore 12 del 23 maggio per recuperare il mal tolto e per far in modo che la nostra classe politica possa mettere una pezza su una grande ingiustizia che si sta perpetrando nei confronti de l l a nos t ra p rov inc ia , non garantendo così la pari opportunità alle aziende del nostro territorio.!

Il governo regionale, già dal 2006 e susseguentemente nel 2012, ci ha tagliato fuori dall’inserimento nelle Z o n e F r a n c h e U r b a n e e d i conseguenza della possibilità per le nostre imprese interessate di essere ammesse ai benefici previsti per chi investe. Ma vediamo chi erano i nostri magnifici deputati del “nulla”. Siracusani eletti alla regione Sicilia, quando fu emanato il bando nel 2006 e che non hanno speso una parola a favore della nostra provincia: Nunzio Cappadonna, Giancarlo Confalone, Roberto De Benedictis, Pippo Gennuso, Pippo Gianni e Giuseppe Zappulla. Dal 2008 al 2012, momento in cui ancora si poteva fare qualcosa i nostri magnifici sette deputati erano, alcuni nuovi altri recidivi: Mario Bonomo, Nunzio Cappadona, Roberto De Benedictis, Pippo G e n n u s o , B r u n o M a r z i a n o , Vincenzo Vinciullo e Giambattista Bufardeci, quest’ult imo eletto deputato dopo 10 anni da sindaco della città, responsabile ben tre

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volte per la strafottenza dimostrata. La prima volta per non aver reclamato nella qualità di Sindaco per l’esclusione, e lo poteva fare. La seconda per aver insistito e fatto eleggere Sindaco Roberto Visentin, che nulla ha fatto, ma si sa: “Nun ti pighhiu se nun mi assumigghi”. E la terza volta? La terza volta, sempre lui, Bufardeci, nella qualità di deputato, anch’egli in tutt’altre faccende affaccendato, insieme al suo fidato successore Visentin.!Se tutto dovesse rimanere così, S i racusa e i l suo te r r i t o r i o p e r d e r e b b e r o t u t t e q u e l l e agevolazioni di natura fiscale e contributiva, come le esenzioni delle imposte sui redditi, IRES e IRPEF a scalare per 14 anni, l’esenzione dell’imposta regionale sulle attività produttive IRAP, l’esenzione dell’IMU per i primi 4 anni per gli immobili della ZFU ( Z o n a F r a n c a U r b a n a ) . Perderemmo anche la possibilità dell’esonero dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente a scalare per i prossimi 14 anni. Certo ci voleva ancora una volta il Movimento 5 Stelle per far saltare il coperchio. Quante balle abbiamo sentito in questi ultimi 12 anni. La realizzazione del nuovo ospedale, g l i i n v e s t i m e n t i n e l l a z o n a industriale, il porto turistico. Li abbiamo Visti? Noi no! E Voi? Ci hanno preso per il culo! Tant’è che nella zona industriale non si spende un euro sulla sicurezza da tanto tempo, mentre per quanto riguarda l’ospedale e quindi la salute, si è scoperto che il miglior medico del nostro territorio ancora una volta resta l’aereo.!Abbiamo elencato le nefandezze dei deputati regionali e dei sindaci, però rimangono i deputati nazionali. I deputati nazionali? Qualcuno pensava che avessimo scordato i deputati nazionali?. No, non li abbiamo dimenticati, sinceramente però, abbiamo dovuto faticare un po’ nel ricordare qualcosa da ascrivere a loro. Cominciamo con la prima, la sempre eletta Stefania Prestigiacomo. Qualcuno ricorda qualcosa realizzata da lei in questi ul t imi 20 anni per la nostra provincia? Noi sinceramente non ricordiamo nulla. E il Senatore Roberto Centaro? Aiutateci per favore a ricordare cosa abbia fatto per il nostro territorio. Adesso è stato degnamente, si fa per dire,

sostituito dal Senatore Bruno Alicata.!Ora l’unica possibilità che ha il nostro territorio è la richiesta della riapertura dei termini, e pare che ciò sia possibile attraverso l’ufficio responsabile della programmazione della Regione Siciliana, accedendo ai fondi europei 2014/2020. Cari deputati siracusani dove siete? Se ci siete ancora battete un colpo, altrimenti si avvalorerà il detto di un giornalista che fu: “Siracusa persa era, persa è, persa sarà”.!Mai verità è stata più amara. Ci ha provato tanto Dino Cartia nel corso di anni di giornalismo affezionato a Siracusa, ha cercato in tutte le maniere di far trasparire l’ignavia dei nostri amministratori, di far uscire fuori le nefandezze degli amministratori della città, mettendo alla berlina, qualche volta, tutti quelli, che hanno deciso di fare i deputati e che si sono spartiti i posti nel parlamento e alla regione, sempre e comunque in nome e per conto personale e mai a favore della città e della collettività, mai a favore della nostra provincia e dei suoi cittadini. Se fosse vivo ancora, Dino Cartia vi griderebbe dietro: “Vi na ta ghiri a casa, siete la rovina del nostro territorio”.!Ora abbiamo un nuovo Sindaco e per giunta renziano al quadrato. Vi pare poco? E’ di qualche giorno fa la querelle tra il nostro Sindaco Giancarlo Garozzo e Barbara D’Urso, che in trasmissione ha definito Siracusa “sperduto paesino del centro della Sicilia”. Certo il nostro Sindaco si è indignato e indignatosi ha preteso che la D’Urso chiedesse scusa alla città. Bravo Garozzo, difendendo la città ti sei guadagnato la cronaca nazionale nei giornali e nelle televisioni, e secondo noi lo hai fatto solo per questo, altrimenti stentiamo a capire perché non ti indigni mentre vedi che con la nascita delle città metropolitane, Palermo, Messina e soprattutto Catania, si stanno spartendo il rimanente territorio annettendolo a loro. Il porto di Augusta, la stessa zona industriale con i comuni di Priolo e Melilli, rischiano, se non lo sono già, di diventare territorio catanese, permettendo così ai catanesi di espandere i loro tentacoli fino al nostro territorio ( Ta r g i a ) , l a s c i a n d o p e r ò l’inquinamento sempre dalle nostre parti.!

E che dire ancora cari onorevoli deputati dell’altra carognata dei Liberi Consorzi? Che annetteranno comuni viciniori, al loro territorio. Sempre gli altri però, noi mai, noi n o . N o i d a s e m p r e s i a m o considerati figli di un Dio minore. Con la creaz ione de i L iber i Consorzi la nostra provincia perderebbe Noto a favore di Modica per la zona Sud e Lentini e Carlentini a favore di Catania per la zona nord. Vergogna!!Caro Garozzo, l ’ invito che ti rivolgiamo è: “Vai a Palermo, fai squadra con Ivan Lo Bello, che più volte abbiamo visto nei var i convegni vicino al Sindaco di Catania Enzo Bianco, sicuramente connivente anche lui come gli altri per l ’esclusione del la nostra provincia dalle zone franche – non ricordiamo a memoria nessuna protesta fatta dal Presidente della Camera di Commercio contro l’esclusione prima e l’annessione poi di parte del nostro territorio – ed insieme battete, se necessario, i pugni sul tavolo portando risultati a casa”. Cari Garozzo e Lo Bello, cari deputati tutti, forse si è ancora in tempo per chiedere alla Regione oppure a Bruxelles per l’intera Sicilia, così come ha fatto la Sardegna, lo status di Zona Franca Urbana. Qualora ciò non fosse proprio possibile, ma qualcuno dovrebbe spiegare i l perché, ottenere almeno per Siracusa, da Scala Greca a Ortigia, lo status di ZFU. E se diventasse difficile anche questo, almeno ottenerlo per le contrade di Mazzarona, Borgata ed Ortigia, che hanno certamente una inc idenza d i d isoccupaz ione superiore alla media della città.!Vorremmo capire ancora il motivo di tutti i NO rivolti alla nostra provincia, caro Sindaco Garozzo e caro Pres iden te de l la Camera d i Commercio Ivan Lo Bello, anche perché sarebbe opportuno che il Governatore Crocetta spiegasse, eventualmente, prima a voi e poi eventualmente ai Siracusani l’astio nei nostri confronti, considerato che, la sua elezione a Presidente della Regione Sicilia l’ha ottenuta anche con i voti dei Siracusani. Se non dovesse succedere nulla di quello che abbiamo denunziato, non avremmo nessuna difficoltà a defin i r v i : “O sca rs i , oppu re conniventi”. Una cosa è certa: noi non ci fermeremo!!!