giornalino marzo 2013

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oratorio slaesiano bova marina

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2 2 2 2 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

“Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai, “Nemmeno le tenebre sono oscure ormai,

Gesù è Risorto! Alleluia Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” Maria di Magdala lo costata di persona quand’è ancora buio. Il suo amico è morto perché ha voluto bene a lei e a tutti i discepoli, Giuda compreso. Appena giunta al sepolcro vede che la pietra posta sull’ingresso, una lastra pesante come è pesante ogni morte e ogni distacco, è stata ribaltata. Neppure entra. Corre subito da Pietro e Giovanni:” Hanno portato via il Si-gnore dal sepolcro, e non sappiamo dove l’abbiano messo”. Cosa poteva fare lei difronte a quello che era successo? Forse nulla, ma era disperata perché aveva perso Colui che poteva salvarla. E noi cosa possiamo fare difronte ad un mondo che diviene sempre più duro e rassegnato? Siamo capaci di correre senza rinchiu-derci? Papa Francesco ci ha detto di uscire, di andare verso le periferie, gli ultimi. Papa Francesco ci ha detto di uscire, di andare verso le periferie, gli ultimi. Papa Francesco ci ha detto di uscire, di andare verso le periferie, gli ultimi. Papa Francesco ci ha detto di uscire, di andare verso le periferie, gli ultimi. E’ qui che mettiamo da parte le nostre assurde pretese e riscopriamo il “dare la vita”“dare la vita”“dare la vita”“dare la vita” per ritrovarla. per ritrovarla. per ritrovarla. per ritrovarla. E’ qui che riscopriamo l’amore. E’ qui che nei tanti volti del fratello o sorella ritroviamo il volto del Risorto. E’ qui che la notte della disperazione, dell’impossibile, delle morti quotidiane, del cosa posso fare si cambia in speranza, in vittoria nell’alba nuova della Pasqua: vittoria sulla morte, sul male, vinti per sempre. E’ qui carissimi che si vince la rassegnazionesi vince la rassegnazionesi vince la rassegnazionesi vince la rassegnazione, che non ci fa più osare, che spegne i nostri sogni, che ci chiudono nel nostro egoi-smo, in una parola nelle nostre morti. Alziamoci eAlziamoci eAlziamoci eAlziamoci e riprendiamo a correreriprendiamo a correreriprendiamo a correreriprendiamo a correre, è Gesù che ci precede in Galilea, è Gesù che si fa riconoscere nello spezzare il pane, è Gesù che diventa compagno di viaggio, è Gesù che ci ripete: “non temere sarò con voi fino alla fine dei tempi”. E’ Gesù che ci dice: “Pace a

Voi”. Riprendere a correreRiprendere a correreRiprendere a correreRiprendere a correre non è frenesia, non è attivismo, non è apparire per far vedere, ma riprendere ad amare nella generosità e gratuità uscendo dai nostri egoismi, dalle nostre paure, dal si dice, dallo scoraggiamento… è esse-re vivendo da risorti. Riprendere a correre è incontrare il Risorto, riconoscerlo e lasciarci amare per tendere e desiderare con la stessa intensità e gratuità. Carissimi, l’augurio che vi faccio è incontrare il Risortoè incontrare il Risortoè incontrare il Risortoè incontrare il Risorto nelle ferite degli ultimi, nell’incredulità di una storia quo-tidiana che vorrebbe essere tale senza Dio, nelle famiglie provate dalla mancanza di lavoro e malate per divisioni e sopraffazioni. E’ qui, che parte la nuova evangelizzazioneE’ qui, che parte la nuova evangelizzazioneE’ qui, che parte la nuova evangelizzazioneE’ qui, che parte la nuova evangelizzazione: andate in tutto il mondo, nei crocicchi delle strade, nei condomini, nelle famiglie e dite con forza: Gesù è Risorto! Pace a Gesù è Risorto! Pace a Gesù è Risorto! Pace a Gesù è Risorto! Pace a voi!voi!voi!voi! Fratelli e sorelle più testimonieremo la gioia e la forza del Risorto, e più cambierà il nostro cuore e quello delle per-sone con le quali viviamo. Auguri! Santa Pasqua! Don Pasquale Cristiani Ispettore

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Come tutti gli anni anche quest’anno è arri-

vata la nostra Pasqua, ma per molti può esse-

re diversa dagli altri anni: sicuramente c’è chi

non vede l’ora di staccare la spina dagli im-

pegni quotidiani dedicandosi ad altri impegni

che ci vengono richiesti in questo momento;

ci sarà chi dopo tanto tempo fuori casa ritor-

na nella propria, nel suo ambiente, nel suo

oratorio; ma come loro ci saranno così tante

altre persone che aspettano questo momento

per svariati motivi.

Quando arriva Pasqua qualcosa cambia.

A cambiare non è l’aspetto di un paese, di

una città addobbata a festa, non notiamo né

luci né la neve cadere dolce e lente (non di-

mentichiamo le dovute eccezioni) ma a cam-

biare è l’abito della tua anima perché tutti,

ma proprio tutti, veniamo contagiati da que-

sto spirito meditativo, di preghiera che aleg-

gia nell’aria per poi esplodere la notte tra il

sabato e la domenica, il momento in cui il Cristo

risorge. Non lo ammettiamo così facilmente ma

questo è ciò che accade dentro di noi.

Siamo così bravi che perfino chi non crede o chi

si è dimenticato cosa significa essere credente

capisce che è un momento particolare per noi,

senza la Risurrezione, noi non di certo saremo

cristiani: noi siamo risurrezione per noi stessi e

per gli altri.

Allora, dato che riusciamo in questo periodo a

tirar fuori tutto il meglio di noi stessi, perché

non siamo in grado di farlo quotidianamente? Se

ce la facciamo per una settimana possiamo farce-

la per tutto il resto della nostra vita. Cerchiamo

di più la nostra intimità con il Signore, sempre,

quotidianamente, un poco alla volta, ci sentire-

mo bene così come ci sentiamo a Pasqua; così

facendo la nostra Pasqua diventerà migliore ri-

spetto a quella che viviamo tutti gli anni. Cer-

chiamo il nostro silenzio, stacchiamoci dal quoti-

diano proprio nel momento in cui siamo stufi di

tutto quello che ci è attorno. Proviamo.

È Pasqua tutti i giorni, non solo la domenica o

una volta l’anno.

Buona Pasqua a tutti.

Stefania PostiglioneStefania PostiglioneStefania PostiglioneStefania Postiglione

Noi siamo risurrezione, Noi siamo risurrezione, Noi siamo risurrezione, Noi siamo risurrezione, per noi stessi e per gli altriper noi stessi e per gli altriper noi stessi e per gli altriper noi stessi e per gli altri

QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 3333

la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”la notte come LUCE risplende”

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Nei nostri sogni abbiamo immaginato un grande arcobaleno che co-Nei nostri sogni abbiamo immaginato un grande arcobaleno che co-Nei nostri sogni abbiamo immaginato un grande arcobaleno che co-Nei nostri sogni abbiamo immaginato un grande arcobaleno che co-

lora il cielo di Pasqua portando con sè un mondo di pace...lora il cielo di Pasqua portando con sè un mondo di pace...lora il cielo di Pasqua portando con sè un mondo di pace...lora il cielo di Pasqua portando con sè un mondo di pace...

Questo è l'augurio che il gruppo della 3° elementare vuole fare a tut-Questo è l'augurio che il gruppo della 3° elementare vuole fare a tut-Questo è l'augurio che il gruppo della 3° elementare vuole fare a tut-Questo è l'augurio che il gruppo della 3° elementare vuole fare a tut-

ti,in particolare a don Natalino, ringraziandolo per l'impegno e la de-ti,in particolare a don Natalino, ringraziandolo per l'impegno e la de-ti,in particolare a don Natalino, ringraziandolo per l'impegno e la de-ti,in particolare a don Natalino, ringraziandolo per l'impegno e la de-

dizione con cui svolge la sua missione tra noi.dizione con cui svolge la sua missione tra noi.dizione con cui svolge la sua missione tra noi.dizione con cui svolge la sua missione tra noi.

Sara Zaccuri e tutti i ragazzi della III elementare!! Sara Zaccuri e tutti i ragazzi della III elementare!! Sara Zaccuri e tutti i ragazzi della III elementare!! Sara Zaccuri e tutti i ragazzi della III elementare!!

""""L’uomo non può mai perdere la speranza nella vittoria del bene. L’uomo non può mai perdere la speranza nella vittoria del bene. L’uomo non può mai perdere la speranza nella vittoria del bene. L’uomo non può mai perdere la speranza nella vittoria del bene. Questo giorno diventi oggi per noi l’esordio della nuova speranza Questo giorno diventi oggi per noi l’esordio della nuova speranza Questo giorno diventi oggi per noi l’esordio della nuova speranza Questo giorno diventi oggi per noi l’esordio della nuova speranza """"

[Giovanni Paolo II][Giovanni Paolo II][Giovanni Paolo II][Giovanni Paolo II]

Con questa frase di Giovanni Paolo II vogliamo augurareCon questa frase di Giovanni Paolo II vogliamo augurareCon questa frase di Giovanni Paolo II vogliamo augurareCon questa frase di Giovanni Paolo II vogliamo augurare

a Don Natalino, Don Natale e alle nostre catechiste Francesca ,Yana, a Don Natalino, Don Natale e alle nostre catechiste Francesca ,Yana, a Don Natalino, Don Natale e alle nostre catechiste Francesca ,Yana, a Don Natalino, Don Natale e alle nostre catechiste Francesca ,Yana,

Giulia e Filippo una Santa e Serena Pasqua. Giulia e Filippo una Santa e Serena Pasqua. Giulia e Filippo una Santa e Serena Pasqua. Giulia e Filippo una Santa e Serena Pasqua.

Gaia, Laura & le classi VGaia, Laura & le classi VGaia, Laura & le classi VGaia, Laura & le classi V

E' Pasqua! Siamo tutti un pò angeli, oggi. E' Pasqua! Siamo tutti un pò angeli, oggi. E' Pasqua! Siamo tutti un pò angeli, oggi. E' Pasqua! Siamo tutti un pò angeli, oggi.

Esco di casa canticchiando. Voglio bene a tutti. Esco di casa canticchiando. Voglio bene a tutti. Esco di casa canticchiando. Voglio bene a tutti. Esco di casa canticchiando. Voglio bene a tutti.

Auguri a tutti!Auguri a tutti!Auguri a tutti!Auguri a tutti!

Bruno Carpentieri e il gruppo di catechesi della II elementare. Bruno Carpentieri e il gruppo di catechesi della II elementare. Bruno Carpentieri e il gruppo di catechesi della II elementare. Bruno Carpentieri e il gruppo di catechesi della II elementare.

“Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” “Non siate mai tristi” Papa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa FrancescoPapa Francesco

“… Se io dunque che sono il Maestro ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete farlo “… Se io dunque che sono il Maestro ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete farlo “… Se io dunque che sono il Maestro ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete farlo “… Se io dunque che sono il Maestro ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete farlo

gli uni gli altri…”gli uni gli altri…”gli uni gli altri…”gli uni gli altri…”

Anche noi, nel nostro piccolo, vogliamo essere Esempio concretoAnche noi, nel nostro piccolo, vogliamo essere Esempio concretoAnche noi, nel nostro piccolo, vogliamo essere Esempio concretoAnche noi, nel nostro piccolo, vogliamo essere Esempio concreto

dell’Amore che Gesù ci dona. dell’Amore che Gesù ci dona. dell’Amore che Gesù ci dona. dell’Amore che Gesù ci dona.

Auguriamo che l’ Amore del Signore pervada i Cuori Auguriamo che l’ Amore del Signore pervada i Cuori Auguriamo che l’ Amore del Signore pervada i Cuori Auguriamo che l’ Amore del Signore pervada i Cuori

e rinnovi le Speranze, la Fede, l'Umiltàe rinnovi le Speranze, la Fede, l'Umiltàe rinnovi le Speranze, la Fede, l'Umiltàe rinnovi le Speranze, la Fede, l'Umiltà e la Gioia di vivere di ciascuno. e la Gioia di vivere di ciascuno. e la Gioia di vivere di ciascuno. e la Gioia di vivere di ciascuno.

Buona Pasqua.Buona Pasqua.Buona Pasqua.Buona Pasqua.

Gruppo di 3a mediaGruppo di 3a mediaGruppo di 3a mediaGruppo di 3a media

4 4 4 4 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

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La PasquaLa PasquaLa PasquaLa Pasqua

Così come a Pasqua Cristo risorge , anche noi, ragazzi di prima media , rinnoviamo la no-Così come a Pasqua Cristo risorge , anche noi, ragazzi di prima media , rinnoviamo la no-Così come a Pasqua Cristo risorge , anche noi, ragazzi di prima media , rinnoviamo la no-Così come a Pasqua Cristo risorge , anche noi, ragazzi di prima media , rinnoviamo la no-

stra fede grazie agli ottimi stra fede grazie agli ottimi stra fede grazie agli ottimi stra fede grazie agli ottimi insegnamenti delle nostre catechiste insegnamenti delle nostre catechiste insegnamenti delle nostre catechiste insegnamenti delle nostre catechiste

che ogni sabato si fanno in quattro per farci vivere al meglio il nostro essere cristiani .che ogni sabato si fanno in quattro per farci vivere al meglio il nostro essere cristiani .che ogni sabato si fanno in quattro per farci vivere al meglio il nostro essere cristiani .che ogni sabato si fanno in quattro per farci vivere al meglio il nostro essere cristiani .

Ringraziamo anche l'impegno costante di Don Natalino , Don Natale eRingraziamo anche l'impegno costante di Don Natalino , Don Natale eRingraziamo anche l'impegno costante di Don Natalino , Don Natale eRingraziamo anche l'impegno costante di Don Natalino , Don Natale e Samson, Samson, Samson, Samson,

auguriamo a tutti loro buona e felice Pasqua. auguriamo a tutti loro buona e felice Pasqua. auguriamo a tutti loro buona e felice Pasqua. auguriamo a tutti loro buona e felice Pasqua.

Un saluto molto particolare per voi, cari lettori di questoUn saluto molto particolare per voi, cari lettori di questoUn saluto molto particolare per voi, cari lettori di questoUn saluto molto particolare per voi, cari lettori di questo fantastico giornalinofantastico giornalinofantastico giornalinofantastico giornalino !!!!!!!!!!!!

Valentina Serranò e tutti i ragazzi dei gruppi di 1a mediaValentina Serranò e tutti i ragazzi dei gruppi di 1a mediaValentina Serranò e tutti i ragazzi dei gruppi di 1a mediaValentina Serranò e tutti i ragazzi dei gruppi di 1a media

Noi bambini di 4Noi bambini di 4Noi bambini di 4Noi bambini di 4aaaa elementare, che ci stiamo preparando per ricevere il Sacramento elementare, che ci stiamo preparando per ricevere il Sacramento elementare, che ci stiamo preparando per ricevere il Sacramento elementare, che ci stiamo preparando per ricevere il Sacramento della Comunione,vogliamo augurare a tutti una Santa Pasqua.della Comunione,vogliamo augurare a tutti una Santa Pasqua.della Comunione,vogliamo augurare a tutti una Santa Pasqua.della Comunione,vogliamo augurare a tutti una Santa Pasqua.

Vogliamo per questo ringraziare le Catechiste e Don Natalino che ci hanno accompa-Vogliamo per questo ringraziare le Catechiste e Don Natalino che ci hanno accompa-Vogliamo per questo ringraziare le Catechiste e Don Natalino che ci hanno accompa-Vogliamo per questo ringraziare le Catechiste e Don Natalino che ci hanno accompa-gnato in questi annignato in questi annignato in questi annignato in questi anni verso il nostro primo incontro con Gesù insegnandoci a scoprir-verso il nostro primo incontro con Gesù insegnandoci a scoprir-verso il nostro primo incontro con Gesù insegnandoci a scoprir-verso il nostro primo incontro con Gesù insegnandoci a scoprir-LO, a conoscerLO meglio, ad amarLO, e che ci fanno riflettere su ciò che Papa LO, a conoscerLO meglio, ad amarLO, e che ci fanno riflettere su ciò che Papa LO, a conoscerLO meglio, ad amarLO, e che ci fanno riflettere su ciò che Papa LO, a conoscerLO meglio, ad amarLO, e che ci fanno riflettere su ciò che Papa

Francesco sta dicendo in questi giorni: “…Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù Francesco sta dicendo in questi giorni: “…Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù Francesco sta dicendo in questi giorni: “…Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù Francesco sta dicendo in questi giorni: “…Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù vuol dire imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare vuol dire imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare vuol dire imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare vuol dire imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le no-verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le no-verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le no-verso le periferie dell’esistenza, muoverci noi per primi verso i nostri fratelli e le no-stre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che han-stre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che han-stre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che han-stre sorelle, soprattutto quelli più lontani, quelli che sono dimenticati, quelli che han-no più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto. C’è tanto bisogno di por-no più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto. C’è tanto bisogno di por-no più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto. C’è tanto bisogno di por-no più bisogno di comprensione, di consolazione, di aiuto. C’è tanto bisogno di por-

tare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore!”tare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore!”tare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore!”tare la presenza viva di Gesù misericordioso e ricco di amore!” Gabriele Cimino e i ragazzi di IV elementareGabriele Cimino e i ragazzi di IV elementareGabriele Cimino e i ragazzi di IV elementareGabriele Cimino e i ragazzi di IV elementare

QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 5555

Che questa Pasqua di Resurrezione Che questa Pasqua di Resurrezione Che questa Pasqua di Resurrezione Che questa Pasqua di Resurrezione

possa rappresentare un nuovo inizio possa rappresentare un nuovo inizio possa rappresentare un nuovo inizio possa rappresentare un nuovo inizio

per tanti cristiani della nostra comunità…per tanti cristiani della nostra comunità…per tanti cristiani della nostra comunità…per tanti cristiani della nostra comunità…

Un augurio speciale alle nostre catechiste Un augurio speciale alle nostre catechiste Un augurio speciale alle nostre catechiste Un augurio speciale alle nostre catechiste

e ai don della nostra parrocchiae ai don della nostra parrocchiae ai don della nostra parrocchiae ai don della nostra parrocchia

Il gruppo di seconda mediaIl gruppo di seconda mediaIl gruppo di seconda mediaIl gruppo di seconda media

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13 marzo 201313 marzo 201313 marzo 201313 marzo 2013

Annuntio vobis gaudium magnum; Annuntio vobis gaudium magnum; Annuntio vobis gaudium magnum; Annuntio vobis gaudium magnum;

HABEMUS PAPAMHABEMUS PAPAMHABEMUS PAPAMHABEMUS PAPAM: : : :

““““E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Ro-E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Ro-E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Ro-E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Ro-ma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di ma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di ma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di ma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo (…) ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo (…) ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo (…) ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo (…) sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!

E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima –––– prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del po-benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del po-benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del po-benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del po-polo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su polo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su polo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su polo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”.di me”.di me”.di me”.

Eminentissimum ac Reverendis-Eminentissimum ac Reverendis-Eminentissimum ac Reverendis-Eminentissimum ac Reverendis-simumsimumsimumsimum Dominum,Dominum,Dominum,Dominum,

Dominum Georgium MariumDominum Georgium MariumDominum Georgium MariumDominum Georgium Marium

Sanctae Romanae Ecclesiae Sanctae Romanae Ecclesiae Sanctae Romanae Ecclesiae Sanctae Romanae Ecclesiae

Cardinalem Cardinalem Cardinalem Cardinalem BergoglioBergoglioBergoglioBergoglio qui sibi nomen imposuit qui sibi nomen imposuit qui sibi nomen imposuit qui sibi nomen imposuit

FranciscumFranciscumFranciscumFranciscum

6 6 6 6 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

HABEMUS PAPAMHABEMUS PAPAMHABEMUS PAPAM

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Con queste semplici parole è iniziato il Pontificato di Papa Francesco. Dopo un primo momento di sorpresa perché non era indicato tra i papabili è riuscito a cat-turare l’attenzione, la simpatia e l’affetto di tutti i fedeli presenti in Piazza San Pietro, che hanno avuto la fortuna di assistere personal-mente e penso di tutti noi che l’abbiamo se-guito attraverso la televisione. A me personalmente ha suscitato gioia, fidu-cia ed ha riacceso la speranza di vedere una Chiesa più autentica, radicata nei valori del Vangelo. Ci sono stati momenti difficili nella Chiesa ne-gli ultimi tempi ma a Piazza San Pietro si ve-deva una Chiesa viva, composta da tanti fe-deli, entusiasti e felici. Il momento più commovente è stato quando ha invitato tutti i fedeli a pregare; come per incanto la gioia, l’entusiasmo, lo sventolio di bandiere si è fermata e tutto si è trasformato in silenzio e preghiera e tutti si sono uniti spi-ritualmente con il nuovo Papa. Tra le frasi più incisive: “ Vi chiedo un favore prima di bene-dirvi, dobbiamo pregare il Signore perché mi Benedica, così io possa dopo Benedirvi. Fac-ciamo in silenzio questa preghiera “di Voi su di me”. All’Angelus di Domenica ha raccontato un episodio di una vecchietta che era andata da Lui per confessarsi. In fondo era una parabo-la, raccontata con lo stile delle parabole per spiegare la “MISERICORDIA”. Anche questo è un richiamo allo stile evange-lico di Gesù che amava esprimersi attraverso parabole.

Benvenuto, papa Francesco!!

Salvatore Borrello

“Ricordo, appena Vescovo, nell’anno 1992, è arriva-“Ricordo, appena Vescovo, nell’anno 1992, è arriva-“Ricordo, appena Vescovo, nell’anno 1992, è arriva-“Ricordo, appena Vescovo, nell’anno 1992, è arriva-ta a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta ta a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta ta a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta ta a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta una grande Messa per gli ammalati. Io sono andato una grande Messa per gli ammalati. Io sono andato una grande Messa per gli ammalati. Io sono andato una grande Messa per gli ammalati. Io sono andato a confessare, a quella Messa. E quasi alla fine della a confessare, a quella Messa. E quasi alla fine della a confessare, a quella Messa. E quasi alla fine della a confessare, a quella Messa. E quasi alla fine della Messa mi sono alzato, perché dovevo amministrare Messa mi sono alzato, perché dovevo amministrare Messa mi sono alzato, perché dovevo amministrare Messa mi sono alzato, perché dovevo amministrare una cresima. E’ venuta da me una donna anziana, una cresima. E’ venuta da me una donna anziana, una cresima. E’ venuta da me una donna anziana, una cresima. E’ venuta da me una donna anziana, umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guarda-umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guarda-umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guarda-umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guarda-ta e le ho detto: “Nonna ta e le ho detto: “Nonna ta e le ho detto: “Nonna ta e le ho detto: “Nonna –––– perché da noi si dice così perché da noi si dice così perché da noi si dice così perché da noi si dice così agli anziani: nonna agli anziani: nonna agli anziani: nonna agli anziani: nonna –––– lei vuole confessarsi?”. “Sì”, mi lei vuole confessarsi?”. “Sì”, mi lei vuole confessarsi?”. “Sì”, mi lei vuole confessarsi?”. “Sì”, mi ha detto. “Ma se lei non ha peccato …”. E lei mi ha ha detto. “Ma se lei non ha peccato …”. E lei mi ha ha detto. “Ma se lei non ha peccato …”. E lei mi ha ha detto. “Ma se lei non ha peccato …”. E lei mi ha detto: “Tutti abbiamo peccati …”. “Ma forse il Si-detto: “Tutti abbiamo peccati …”. “Ma forse il Si-detto: “Tutti abbiamo peccati …”. “Ma forse il Si-detto: “Tutti abbiamo peccati …”. “Ma forse il Si-gnore non li perdona …”. “Il Signore perdona tut-gnore non li perdona …”. “Il Signore perdona tut-gnore non li perdona …”. “Il Signore perdona tut-gnore non li perdona …”. “Il Signore perdona tut-to”, mi ha detto: sicura. “Ma come lo sa, lei, signo-to”, mi ha detto: sicura. “Ma come lo sa, lei, signo-to”, mi ha detto: sicura. “Ma come lo sa, lei, signo-to”, mi ha detto: sicura. “Ma come lo sa, lei, signo-ra?”. “Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo ra?”. “Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo ra?”. “Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo ra?”. “Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe”. Io ho sentito una voglia di doman-non esisterebbe”. Io ho sentito una voglia di doman-non esisterebbe”. Io ho sentito una voglia di doman-non esisterebbe”. Io ho sentito una voglia di doman-darle: “Mi dica, signora, lei ha studiato alla Gregoria-darle: “Mi dica, signora, lei ha studiato alla Gregoria-darle: “Mi dica, signora, lei ha studiato alla Gregoria-darle: “Mi dica, signora, lei ha studiato alla Gregoria-na?”, perché quella è la sapienza che dà lo Spirito na?”, perché quella è la sapienza che dà lo Spirito na?”, perché quella è la sapienza che dà lo Spirito na?”, perché quella è la sapienza che dà lo Spirito Santo: la sapienza interiore verso la misericordia di Santo: la sapienza interiore verso la misericordia di Santo: la sapienza interiore verso la misericordia di Santo: la sapienza interiore verso la misericordia di Dio. Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si Dio. Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si Dio. Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si Dio. Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! “Eh, padre, qual è il pro-stanca di perdonarci, mai! “Eh, padre, qual è il pro-stanca di perdonarci, mai! “Eh, padre, qual è il pro-stanca di perdonarci, mai! “Eh, padre, qual è il pro-blema?”. Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, blema?”. Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, blema?”. Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, blema?”. Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdo-noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdo-noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdo-noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdo-no. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, no. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, no. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, no. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchia-ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchia-ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchia-ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchia-mo mai, non ci stanchiamo mai! “mo mai, non ci stanchiamo mai! “mo mai, non ci stanchiamo mai! “mo mai, non ci stanchiamo mai! “

Primo Angelus, Piazza San Pietro, 17 Marzo 2013

QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 7777

A cura di Angela ZavettieriA cura di Angela ZavettieriA cura di Angela ZavettieriA cura di Angela Zavettieri

Page 8: giornalino marzo 2013

“Francesco, và e ripara la mia Casa”“Francesco, và e ripara la mia Casa”“Francesco, và e ripara la mia Casa”“Francesco, và e ripara la mia Casa”

In questi giorni, nella Chiesa, credo che tutti respiriamo un'aria nuova. Un'aria fresca, un'aria leggera. Un'aria che, respirandola a pieni polmoni, ci fa tornare a dire che è bello non solo credere in Gesù Cristo (su quello, penso non ci siano mai stati dubbi), ma che è altrettanto bello (perché ancora possibile) credere che la Chiesa è comunque una, san-ta, cattolica e apostolica nonostante i suoi tanti problemi e i suoi tanti acciacchi. Insom-ma stiamo assaporando nuovamente il gusto di una fede “bella”! A nessuno, credente o meno, è sfuggita la semplicità e l'umiltà di un Papa che ha fatto del proprio nome, Francesco, non solo un distintivo personale, ma la sintesi del pro-gramma pastorale e della sua figura all'inter-no del popolo di Dio. Non è tanto la figura di Jorge Mario Bergoglio che vogliamo esaltare in questi giorni e, ce lo auguriamo,per molti altri a venire; vogliamo invece esultare per-ché lo Spirito Santo ha dato un "colpo d'ala" alla sua Chiesa, offrendole l'opportunità di tornare ad essere credibile in una dimensio-ne (quella della misericordia e della vicinan-za agli ultimi) nella quale in questi anni si è giocata e purtroppo forse anche un po’ spor-cata la reputazione. Il gesto sconvolgente delle dimissioni di Be-nedetto XVI prima, e l'elezione di un uomo dal volto e dallo stile misericordioso come Francesco poi, ci hanno ridonato speranza. Permettetemi il paragone forse azzardato, ma è la stessa speranza che presumo alber-gasse nel cuore dell'adultera del Vangelo di qualche settimana fa quando, dalla folla di benpensanti e di arrabbiati giudici pronti a

AH, COME VORREI UNA CHIESA AH, COME VORREI UNA CHIESA AH, COME VORREI UNA CHIESA AH, COME VORREI UNA CHIESA

POVERA PER I POVERIPOVERA PER I POVERIPOVERA PER I POVERIPOVERA PER I POVERI “Alcuni non sapevano perché il Vescovo di Roma ha vo-“Alcuni non sapevano perché il Vescovo di Roma ha vo-“Alcuni non sapevano perché il Vescovo di Roma ha vo-“Alcuni non sapevano perché il Vescovo di Roma ha vo-

luto chiamarsi Francesco. Alcuni pensavano a Francesco luto chiamarsi Francesco. Alcuni pensavano a Francesco luto chiamarsi Francesco. Alcuni pensavano a Francesco luto chiamarsi Francesco. Alcuni pensavano a Francesco

Saverio, a Francesco di Sales, anche a Francesco d’Assisi. Saverio, a Francesco di Sales, anche a Francesco d’Assisi. Saverio, a Francesco di Sales, anche a Francesco d’Assisi. Saverio, a Francesco di Sales, anche a Francesco d’Assisi.

Io vi racconterò la storia. Nell’elezione, io avevo accan-Io vi racconterò la storia. Nell’elezione, io avevo accan-Io vi racconterò la storia. Nell’elezione, io avevo accan-Io vi racconterò la storia. Nell’elezione, io avevo accan-

to a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche pre-to a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche pre-to a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche pre-to a me l’arcivescovo emerito di San Paolo e anche pre-

fetto emerito della Congregazione per il Clero, il cardi-fetto emerito della Congregazione per il Clero, il cardi-fetto emerito della Congregazione per il Clero, il cardi-fetto emerito della Congregazione per il Clero, il cardi-

nale Claudio Hummes: un grande amico, un grande ami-nale Claudio Hummes: un grande amico, un grande ami-nale Claudio Hummes: un grande amico, un grande ami-nale Claudio Hummes: un grande amico, un grande ami-

co! Quando la cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi co! Quando la cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi co! Quando la cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi co! Quando la cosa diveniva un po’ pericolosa, lui mi

confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene confortava. E quando i voti sono saliti a due terzi, viene

l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui l’applauso consueto, perché è stato eletto il Papa. E lui

mi abbracciò, mi baciò e mi disse: “Non dimenticarti dei mi abbracciò, mi baciò e mi disse: “Non dimenticarti dei mi abbracciò, mi baciò e mi disse: “Non dimenticarti dei mi abbracciò, mi baciò e mi disse: “Non dimenticarti dei

poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. poveri!”. E quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri.

Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a France-Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a France-Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a France-Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a France-

sco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scruti-sco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scruti-sco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scruti-sco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scruti-

nio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo nio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo nio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo nio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo

della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore:

Francesco d’Assisi. E’ per me l’uomo della povertà, Francesco d’Assisi. E’ per me l’uomo della povertà, Francesco d’Assisi. E’ per me l’uomo della povertà, Francesco d’Assisi. E’ per me l’uomo della povertà,

l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il crea-l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il crea-l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il crea-l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il crea-

to; in questo momento anche noi abbiamo con il creato to; in questo momento anche noi abbiamo con il creato to; in questo momento anche noi abbiamo con il creato to; in questo momento anche noi abbiamo con il creato

una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà una relazione non tanto buona, no? E’ l’uomo che ci dà

questo spirito di pace, l’uomo povero … questo spirito di pace, l’uomo povero … questo spirito di pace, l’uomo povero … questo spirito di pace, l’uomo povero … Ah, come vor-Ah, come vor-Ah, come vor-Ah, come vor-rei una Chiesa povera e per i poveri!rei una Chiesa povera e per i poveri!rei una Chiesa povera e per i poveri!rei una Chiesa povera e per i poveri!””””

Prima udienza con i giornalisti Aula Paolo VI, 16 Marzo 2013

8 8 8 8 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

HABEMUS PAPAMHABEMUS PAPAMHABEMUS PAPAM

Page 9: giornalino marzo 2013

“Francesco, và e ripara la mia Casa”“Francesco, và e ripara la mia Casa”“Francesco, và e ripara la mia Casa”“Francesco, và e ripara la mia Casa”

lapidarla, vede emergere un uo-mo che si sbarazza di quell'inte-gerrimo tribunale con poche paro-le pronunciate e poi scritte sulla sabbia, che le parla di misericor-dia, e che le dice di andare avanti per la sua strada cercando di non peccare più. Così deve potersi sentire l'umani-tà verso la quale siamo chiamati ad andare, in mezzo alla quale siamo chiamati a stare, in compagnia della quale siamo chiamati a camminare. Così dobbiamo essere noi uomini e donne cre-denti: misericordiosi, perché Dio con noi usa misericordia. Tra le omelie più belle dell'allora cardinale Bergoglio, ricordo quella fatta alla conclusione di un incontro a Buenos Aires nel novembre 2012. In quell'incontro, l'arcivescovo diceva ai suoi fedeli di aver assistito allo spettacolo cer-tamente non misericordioso di alcuni sacerdoti della sua Diocesi che avevano rifiutato il bat-tesimo al figlio di una ragazza madre perché da lei concepito "fuori dalla santità del Matri-monio". Ai tempi di Gesù, costoro avrebbero raccolto le pietre per lapidare l'adultera del Vangelo. Il cardinale non nascose il suo pensiero al ri-guardo. Ecco cosa disse: "A coloro che si scandalizzavano quando Ge-

sù andava a mangiare con i peccatori e i pub-

blicani, Gesù dice: "I pubblicani e le prostitute

vi passano avanti nel Regno dei Cieli". Questi

sono coloro che, oggi, vogliono clericalizzare

la Chiesa; sono gli ipocriti di oggi, quelli che

allontanano il popolo di Dio dalla salvezza.

Questa povera ragazza, che potendo addirit

tura scegliere di rimandare al mittente il bam-

bino che aveva in grembo, ha avuto il corag-

gio di farlo venire al mondo, è costretta a gira-

re di parrocchia in parrocchia per trovare chi

glielo battezzi [...]. Noi dobbiamo dire "sì" alla

vicinanza al popolo, "sì" a camminare con il

popolo di Dio, "sì" ad avere tenerezza special-

mente con i peccatori, con quelli che sono più

lontani, sapendo che Dio vive in mezzo a loro.

Che Dio ci conceda la grazia della vicinanza,

quella che salva la Chiesa da qualsiasi atteg-

giamento manageriale, mondano, proselitista,

clericalista, e che la avvicini alle sue vie e al

santo e fedele popolo di Dio". Oggi sentiamo riecheggiare nuovamente le parole che il crocefisso disse a Francesco: “Va’ e ripara la mia casa”. Buon cammino Papa Francesco…

Paolo De Martino

"Il potere vero è servizio."Il potere vero è servizio."Il potere vero è servizio."Il potere vero è servizio.

Non abbiate paura della bontà e della tenerezza"Non abbiate paura della bontà e della tenerezza"Non abbiate paura della bontà e della tenerezza"Non abbiate paura della bontà e della tenerezza"

S. Messa di Inaugurazione Pontificato,

QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 9999

A cura di Angela ZavettieriA cura di Angela ZavettieriA cura di Angela ZavettieriA cura di Angela Zavettieri

Page 10: giornalino marzo 2013

E Dio disse...E Dio disse...E Dio disse...E Dio disse...

Se nessuno ti ama, sarà una gioia amarti.Se nessuno ti ama, sarà una gioia amarti.Se nessuno ti ama, sarà una gioia amarti.Se nessuno ti ama, sarà una gioia amarti.

Se piangi, ci sono io a consolarti.Se piangi, ci sono io a consolarti.Se piangi, ci sono io a consolarti.Se piangi, ci sono io a consolarti.

... Se sei debole, ti darò la mia forza.... Se sei debole, ti darò la mia forza.... Se sei debole, ti darò la mia forza.... Se sei debole, ti darò la mia forza.

Se nessuno ha bisogno di te, io ti cerco.Se nessuno ha bisogno di te, io ti cerco.Se nessuno ha bisogno di te, io ti cerco.Se nessuno ha bisogno di te, io ti cerco.

Se ti senti inutile, Se ti senti inutile, Se ti senti inutile, Se ti senti inutile,

sappi che io non posso fare a meno di te.sappi che io non posso fare a meno di te.sappi che io non posso fare a meno di te.sappi che io non posso fare a meno di te.

Se ti senti vuoto, Se ti senti vuoto, Se ti senti vuoto, Se ti senti vuoto,

la mia tenerezza ti colmerà.la mia tenerezza ti colmerà.la mia tenerezza ti colmerà.la mia tenerezza ti colmerà.

Se hai paura, io ti porto sulle mie braccia.Se hai paura, io ti porto sulle mie braccia.Se hai paura, io ti porto sulle mie braccia.Se hai paura, io ti porto sulle mie braccia.

Se vuoi camminare, verrò con te.Se vuoi camminare, verrò con te.Se vuoi camminare, verrò con te.Se vuoi camminare, verrò con te.

Se mi chiami, ti raggiungo sempre.Se mi chiami, ti raggiungo sempre.Se mi chiami, ti raggiungo sempre.Se mi chiami, ti raggiungo sempre.

Se mi perderai, Se mi perderai, Se mi perderai, Se mi perderai,

non dormirò finché non ti avrò trovato.non dormirò finché non ti avrò trovato.non dormirò finché non ti avrò trovato.non dormirò finché non ti avrò trovato.

Se sei stanco, sarò il tuo riposo.Se sei stanco, sarò il tuo riposo.Se sei stanco, sarò il tuo riposo.Se sei stanco, sarò il tuo riposo.

Se hai bisogno di me, Se hai bisogno di me, Se hai bisogno di me, Se hai bisogno di me,

guarda bene: sono dentro di te.guarda bene: sono dentro di te.guarda bene: sono dentro di te.guarda bene: sono dentro di te.

Se sei nell'oscurità, Se sei nell'oscurità, Se sei nell'oscurità, Se sei nell'oscurità,

sono lampada per i tuoi passi.sono lampada per i tuoi passi.sono lampada per i tuoi passi.sono lampada per i tuoi passi.

Se sei infedele, io ti sono fedele.Se sei infedele, io ti sono fedele.Se sei infedele, io ti sono fedele.Se sei infedele, io ti sono fedele.

Se hai fame, sono pane di vita per te.Se hai fame, sono pane di vita per te.Se hai fame, sono pane di vita per te.Se hai fame, sono pane di vita per te.

Martedì 19 e mercoledì 20 Aprile, la nostra comunità ha vissuto in maniera intensa e partecipata l’annuale esposizione prolungata del SS.Sacramento, che viene de-nominata 40 ore.

Un’occasione provvidenziale per vivere in maniera più profonda e intima il

mistero eucaristico.

I vari gruppi della nostra Parrocchia, hanno “fatto compagnia” a Gesù presente nel SS. Sacramento con almeno un ora di Adorazione a testa. - O forse è stato Lui a fare compagnia a noi, donandoci quella pace e serenità che solo nell’incontro per-sonale con Lui diventano nostri compagni di viaggio? -

“Dio non ha aspettato che andassimo da Lui, “Dio non ha aspettato che andassimo da Lui, “Dio non ha aspettato che andassimo da Lui, “Dio non ha aspettato che andassimo da Lui, ma è Lui che si è mosso verso di noi, senza cal-ma è Lui che si è mosso verso di noi, senza cal-ma è Lui che si è mosso verso di noi, senza cal-ma è Lui che si è mosso verso di noi, senza cal-coli, senza misure. Dio è così: Lui fa sempre il coli, senza misure. Dio è così: Lui fa sempre il coli, senza misure. Dio è così: Lui fa sempre il coli, senza misure. Dio è così: Lui fa sempre il primo passo, Lui si muove verso di noiprimo passo, Lui si muove verso di noiprimo passo, Lui si muove verso di noiprimo passo, Lui si muove verso di noi.”

Udienza generale Piazza San Pietro Mercoledì, 27 marzo 2013

10 10 10 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

40 ore di Te40 ore di Te40 ore di Te

IIIInnnn ccccaaaammmmmmmmiiiinnnnoooo vvvveeeerrrrssssoooo llllaaaa PPPPAAAASSSSQQQQUUUUIIIInnnn ccccaaaammmmmmmmiiiinnnnoooo vvvveeeerrrrssssoooo llllaaaa PPPPAAAASSSSQQQQUUUUIIIInnnn ccccaaaammmmmmmmiiiinnnnoooo vvvveeeerrrrssssoooo llllaaaa PPPPAAAASSSSQQQQUUUU

Page 11: giornalino marzo 2013

QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 11111111

La chiesa di San Giovanni Bosco il giovedì santo è sem-

pre gremita.

Sembra che tutte le difficoltà e gli impegni extra lavorati-

vi (che - in genere - la domenica ci allontanano dal cor-

rere e arrivare, anche trafelati, nella nostra grande chie-

sa e guardare in fondo, là in alto, quella croce che ci

sovrasta nella imperiosità della dignitosa sofferenza) si

dissolvano scomparendo dietro un’esigenza di necessità

partecipativa al rito celebrativo di questo giorno, antici-

patorio della passione e morte del nostro Gesù.

La lavanda dei piedi. Il segno più profondo.

Non è folclore, non è curiosità, non è la banalità del se-

guire le tradizioni: è, come dice Papa Francesco, il pote-

re del servizio. Ma dall’osservazione bisogna passare

all’azione.

Dalla contemplazione di questo segno deve nascere

l’esigenza di imitazione: la coscienza che la vita è servi-

zio (ancor di più per chi in piena libertà ha scelto di chia-

marsi cristiano) deve persistere nel nostro animo anche

quando, a funzione terminata e a notte inoltrata, si chiu-

de il portone della chiesa e torniamo al nostro vivere

ordinario.

Mai dimenticare che servizio non è sottomissione, schia-

vitù, ma è soccorrere, aiutare, donare anche un sempli-

ce sorriso, specialmente a chi non ci sorride. Servire è

tendere gratuitamente la mano senza aspettare

l’iniziativa dell’altro, senza cercare di carpirne le inten-

zioni per regolarci quanto calorosamente stringere ….. .

Perché se decidiamo di servire secondo l’esempio di

Gesù che lava i piedi e bacia i piedi, non possiamo dare

spazio a calcoli, a liste, non possiamo fare “le nostre top

ten di lavande: a lui si, a lui no!”, non possiamo essere

avari, lavare solo se così acquisiamo visibilità. Servire

alla maniera di

Cristo vuol

dire “sedersi

all’ultimo po-

sto, lasciare …

senza incate-

nare l’amore ... raddrizzare le coordinate del nostro

sguardo per ricordarci di guardare la vera meta …”.

Per questo interviene Gesù, per questo agisce con un

segno profondo e lava i piedi: “per portare via tutta la

polvere che si è attaccata lungo il nostro cammino appe-

santendo ogni nostro passo”.

Gesù ci vuol dire che quella polvere la possiamo scrolla-

re ogni giorno con il servire cristianamente i fratelli.

Ma prima di cominciare dobbiamo prepararci.

Come ha fatto Gesù: si alzò da tavola, depose le vesti,

prese un asciugatoio, se lo cinse intorno alla vita, versò

l’acqua nel catino … quando ebbe lavato i loro piedi ri-

prese le vesti, sedette di nuovo e poi parlò ai discepoli.

Non ci si improvvisa altruisti, non si inventa il servire il

prossimo, non si approda al gesto profondo, supremo,

del lavare i piedi senza preparazione: occorre prepararsi

perché servire il prossimo è la sintesi della nostra fede.

E la preparazione è quella interiore, fatta di preghiera e

predisposizione di pensiero, perché (come confessiamo

a Dio onnipotente nella liturgia) noi pecchiamo in pen-

sieri, parole, opere e omissioni. Dietro le nostre parole,

le nostre azioni o non azioni, ci sono - sempre – i nostri

pensieri che devono essere nutriti dal silenzio interiore,

dalla preghiera, dalla meditazione, momenti in cui ci si

ferma per ricaricare le energie spirituali per poter servire

fattivamente (e senza dispersione) il nostro prossimo.

Un segno profondo: Un segno profondo: Un segno profondo:

Gesù lava i piedi ai discepoli.Gesù lava i piedi ai discepoli.Gesù lava i piedi ai discepoli.

Seguono le riflessioni e le ispirazioni tratte dal ritiro di preparazione alla

Pasqua degli operatori pastorali di mercoledì 27 c.m. tenutosi presso

l’oratorio delle Figlie di Maria Ausiliatrice (alle quali chiediamo costante

preghiera per questa comunità che le porterà sempre nel loro cuore).

In cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCO

Page 12: giornalino marzo 2013

Appendere il ramo di ulivo nelle vostre case significa: Appendere il ramo di ulivo nelle vostre case significa: Appendere il ramo di ulivo nelle vostre case significa: Appendere il ramo di ulivo nelle vostre case significa:

accogliere Gesu' nella nostra vita ed essere costruttori di pace...accogliere Gesu' nella nostra vita ed essere costruttori di pace...accogliere Gesu' nella nostra vita ed essere costruttori di pace...accogliere Gesu' nella nostra vita ed essere costruttori di pace... (Cit. Don Natalino )

''NON FATEVI RUBARE ''NON FATEVI RUBARE ''NON FATEVI RUBARE ''NON FATEVI RUBARE

LA SPERANZA''LA SPERANZA''LA SPERANZA''LA SPERANZA''

"Non siate mai uomini, donne tristi: un "Non siate mai uomini, donne tristi: un "Non siate mai uomini, donne tristi: un "Non siate mai uomini, donne tristi: un

cristiano non può mai esserlo". Il Santo cristiano non può mai esserlo". Il Santo cristiano non può mai esserlo". Il Santo cristiano non può mai esserlo". Il Santo

Padre ha esortato alla folla di oltre Padre ha esortato alla folla di oltre Padre ha esortato alla folla di oltre Padre ha esortato alla folla di oltre

250mila fedeli presenti questa mattina 250mila fedeli presenti questa mattina 250mila fedeli presenti questa mattina 250mila fedeli presenti questa mattina

in piazza San Pietro per i riti della Do-in piazza San Pietro per i riti della Do-in piazza San Pietro per i riti della Do-in piazza San Pietro per i riti della Do-

menica delle Palme invitandoli a non menica delle Palme invitandoli a non menica delle Palme invitandoli a non menica delle Palme invitandoli a non

lasciarsi prendere mai dallo scoraggia-lasciarsi prendere mai dallo scoraggia-lasciarsi prendere mai dallo scoraggia-lasciarsi prendere mai dallo scoraggia-

mento. Il nuovo Pontefice ha parlato mento. Il nuovo Pontefice ha parlato mento. Il nuovo Pontefice ha parlato mento. Il nuovo Pontefice ha parlato

soprattutto ai giovani che partecipava-soprattutto ai giovani che partecipava-soprattutto ai giovani che partecipava-soprattutto ai giovani che partecipava-

no alla celebrazione diocesana della no alla celebrazione diocesana della no alla celebrazione diocesana della no alla celebrazione diocesana della

Giornata Mondiale della Gioventù Giornata Mondiale della Gioventù Giornata Mondiale della Gioventù Giornata Mondiale della Gioventù

spiegando loro che la gioia non nasce spiegando loro che la gioia non nasce spiegando loro che la gioia non nasce spiegando loro che la gioia non nasce

dal possesso delle cose, ma dall’aver dal possesso delle cose, ma dall’aver dal possesso delle cose, ma dall’aver dal possesso delle cose, ma dall’aver

incontrato una Gesù, dal "sapere che incontrato una Gesù, dal "sapere che incontrato una Gesù, dal "sapere che incontrato una Gesù, dal "sapere che

con Lui non siamo mai soli, anche nei con Lui non siamo mai soli, anche nei con Lui non siamo mai soli, anche nei con Lui non siamo mai soli, anche nei

momenti difficili, anche quando il momenti difficili, anche quando il momenti difficili, anche quando il momenti difficili, anche quando il

cammino della vita si scontra con cammino della vita si scontra con cammino della vita si scontra con cammino della vita si scontra con

problemi e ostacoli che sembrano problemi e ostacoli che sembrano problemi e ostacoli che sembrano problemi e ostacoli che sembrano

insormontabili". insormontabili". insormontabili". insormontabili". Piazza San Pietro, 24/03/2013

12 12 12 12 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

IIIInnnn ccccaaaammmmmmmmiiiinnnnoooo vvvveeeerrrrssssoooo llllaaaa PPPPAAAASSSSQQQQUUUUAAIIIInnnn ccccaaaammmmmmmmiiiinnnnoooo vvvveeeerrrrssssoooo llllaaaa PPPPAAAASSSSQQQQUUUUIIIInnnn ccccaaaammmmmmmmiiiinnnnoooo vvvveeeerrrrssssoooo llllaaaa PPPPAAAASSSSQQQQUUUU

Page 13: giornalino marzo 2013

La Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della La Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della La Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della La Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte del nostro cuore, della nostra vita, delle nostre parrocchie nostra vita, delle nostre parrocchie nostra vita, delle nostre parrocchie nostra vita, delle nostre parrocchie ---- che pena tante parrocchie chiuse! che pena tante parrocchie chiuse! che pena tante parrocchie chiuse! che pena tante parrocchie chiuse! ---- dei movimenti, delle associazioni, dei movimenti, delle associazioni, dei movimenti, delle associazioni, dei movimenti, delle associazioni, ed “uscire” incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! ed “uscire” incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! ed “uscire” incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! ed “uscire” incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Uscire sempre! E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo E questo con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione le nostre mani, i nostri piedi, il nostro cuore, ma poi è Dio che li guida e rende feconda ogni nostra azione

Udienza 27 marzo 2013

«Se il Signore e il Maestro ho lavato i piedi ai discepoli «Se il Signore e il Maestro ho lavato i piedi ai discepoli «Se il Signore e il Maestro ho lavato i piedi ai discepoli «Se il Signore e il Maestro ho lavato i piedi ai discepoli anche voi dovrete fare altrettanto. È l'esempio del Signo-anche voi dovrete fare altrettanto. È l'esempio del Signo-anche voi dovrete fare altrettanto. È l'esempio del Signo-anche voi dovrete fare altrettanto. È l'esempio del Signo-re. Fra noi quello che è più alto deve essere al servizio re. Fra noi quello che è più alto deve essere al servizio re. Fra noi quello che è più alto deve essere al servizio re. Fra noi quello che è più alto deve essere al servizio degli altri, è un segno lavare i piedi. E questo che io fac-degli altri, è un segno lavare i piedi. E questo che io fac-degli altri, è un segno lavare i piedi. E questo che io fac-degli altri, è un segno lavare i piedi. E questo che io fac-cio lavandovi i piedi, e lo faccio con amore, è un dovere cio lavandovi i piedi, e lo faccio con amore, è un dovere cio lavandovi i piedi, e lo faccio con amore, è un dovere cio lavandovi i piedi, e lo faccio con amore, è un dovere per me vescovo e prete. Ma mi viene dal cuore. Ma an-per me vescovo e prete. Ma mi viene dal cuore. Ma an-per me vescovo e prete. Ma mi viene dal cuore. Ma an-per me vescovo e prete. Ma mi viene dal cuore. Ma an-che voi aiutateci sempre. Adesso faremo questa cerimonia che voi aiutateci sempre. Adesso faremo questa cerimonia che voi aiutateci sempre. Adesso faremo questa cerimonia che voi aiutateci sempre. Adesso faremo questa cerimonia di lavarci i piedi e io davvero sono disposto a servire l'u-di lavarci i piedi e io davvero sono disposto a servire l'u-di lavarci i piedi e io davvero sono disposto a servire l'u-di lavarci i piedi e io davvero sono disposto a servire l'u-no all'altro, penso questo: è una carezza di Gesù che è no all'altro, penso questo: è una carezza di Gesù che è no all'altro, penso questo: è una carezza di Gesù che è no all'altro, penso questo: è una carezza di Gesù che è venuto proprio per questo, per servire, per aiutarci». venuto proprio per questo, per servire, per aiutarci». venuto proprio per questo, per servire, per aiutarci». venuto proprio per questo, per servire, per aiutarci».

28 marzo 2013, CASAL DEL MARMO

Grazie al nostro Ispettore don Pasquale Grazie al nostro Ispettore don Pasquale Grazie al nostro Ispettore don Pasquale Grazie al nostro Ispettore don Pasquale

Cristiani per aver scelto di vivere con noi il Cristiani per aver scelto di vivere con noi il Cristiani per aver scelto di vivere con noi il Cristiani per aver scelto di vivere con noi il

triduo Pasquale. Il Signore Risorto sia lu-triduo Pasquale. Il Signore Risorto sia lu-triduo Pasquale. Il Signore Risorto sia lu-triduo Pasquale. Il Signore Risorto sia lu-

ce ai suoi passi e sostegno al suo impegno ce ai suoi passi e sostegno al suo impegno ce ai suoi passi e sostegno al suo impegno ce ai suoi passi e sostegno al suo impegno

pastorale. pastorale. pastorale. pastorale.

"Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo "Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo "Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo "Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Ve-non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Ve-non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Ve-non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Ve-scovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore.scovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore.scovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore.scovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore. Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti."l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti."l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti."l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti."

Dalla prima omelia di Papa Francesco

QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 13131313

In cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCOIn cammino verso la PASQUA con PAPA FRANCESCO

Page 14: giornalino marzo 2013

14 14 14 14 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

In parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchiaIn parrocchia

Presentazione ufficiale alla comunità dei bambini della II elementarePresentazione ufficiale alla comunità dei bambini della II elementarePresentazione ufficiale alla comunità dei bambini della II elementarePresentazione ufficiale alla comunità dei bambini della II elementare

“Ogni volta che apriamo il Vangelo noi incontriamo Gesù”“Ogni volta che apriamo il Vangelo noi incontriamo Gesù”“Ogni volta che apriamo il Vangelo noi incontriamo Gesù”“Ogni volta che apriamo il Vangelo noi incontriamo Gesù” Con questa frase i ragazzi, tutti in cerchio intorno all’altare,hanno accolto il Vangelo con gioia ed emozione .Con questa frase i ragazzi, tutti in cerchio intorno all’altare,hanno accolto il Vangelo con gioia ed emozione .Con questa frase i ragazzi, tutti in cerchio intorno all’altare,hanno accolto il Vangelo con gioia ed emozione .Con questa frase i ragazzi, tutti in cerchio intorno all’altare,hanno accolto il Vangelo con gioia ed emozione .

Il Vangelo che avete ricevuto, sia sempre forza e luce sul cammino della vostra vita, Il Vangelo che avete ricevuto, sia sempre forza e luce sul cammino della vostra vita, Il Vangelo che avete ricevuto, sia sempre forza e luce sul cammino della vostra vita, Il Vangelo che avete ricevuto, sia sempre forza e luce sul cammino della vostra vita,

andate ed annunciate a tutti la Parola di Dio.andate ed annunciate a tutti la Parola di Dio.andate ed annunciate a tutti la Parola di Dio.andate ed annunciate a tutti la Parola di Dio.

Tanti Auguri, le vostre catechiste.Tanti Auguri, le vostre catechiste.Tanti Auguri, le vostre catechiste.Tanti Auguri, le vostre catechiste.

Nella nostra comunità parrocchiale, ormai da diver-

si anni si vive il momento iniziale della quaresima

con la consegna della Parola di Dio ai bambini di

terza elementare. E’ un gesto semplice ma ricco di

significati: la comunità trasmette ai suoi figli la Pa-

rola della vita, ciascuno vive il compito di educare

nella fede, tutti si impegnano ad un maggior ascol-

to della Parola di Dio, si prega nella grande fami-

glia parrocchiale che il Signore voglia suscitare, tra

i suoi figli, attenti ascoltatori della Parola.

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QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 15151515

Quest’anno, al calen-dario delle feste orga-nizzate dall’Oratorio Salesiano, si è aggiun-ta anche la festa delle donne. Tantissime ra-gazze e mamme del nostro paese hanno partecipato con entu-siasmo. Le animatrici hanno voluto organizzare questa festa, non solo per divertirsi e stare insieme, ma anche per riflettere e recuperare quel valore che con il passare del tempo si è perso e per far capire l’importanza che le donne hanno nella quotidianità e nella so-cietà. Per questo motivo, pri-ma di dare il via al di-vertimento, è stato or-ganizzato un momento di preghiera presso la Chiesa don Bosco, du-rante il quale, per mez-zo del Vangelo, siamo stati guidati a “gustare” il rapporto di Gesù con la donna. “Sono tante le donne incontrate da Gesù! Il Suo atteggiamento verso di loro è sempli-ce e, proprio per que-sto, straordinario: è un atteggiamento pieno di trasparenza e profon-dità. Le donne al tem-po di Gesù non erano considerate nulla, allo

stesso livello dei servi, senza nessun diritto: Cristo si è fatto promo-tore della loro vera i-dentità. Nessuna don-na viene allontanata da Lui: il Suo sguardo è sempre sereno e buono. Egli le accoglie anche quando c’è una miseria, e le ama con rispetto riconoscendo-ne il valore”. Anche la sala in cui si è svolta la serata, è stata decorata con stralci della lettera di Giovanni Paolo II alle donne e con numerose frasi scritte da donne per le donne, giusto per creare una partico-l a r e a t m o s f e r a . All’abbondante cena, si sono alternati canti, balli e giochi a cui tutti hanno partecipato gioiosamente. Alessandra Branca

Signore, ti adoriamo e ti riconosciamoSignore, ti adoriamo e ti riconosciamoSignore, ti adoriamo e ti riconosciamoSignore, ti adoriamo e ti riconosciamo

come Dio fatto uomo, nato da una donna.come Dio fatto uomo, nato da una donna.come Dio fatto uomo, nato da una donna.come Dio fatto uomo, nato da una donna.

A Te diciamo il nostro grazie per il donoA Te diciamo il nostro grazie per il donoA Te diciamo il nostro grazie per il donoA Te diciamo il nostro grazie per il dono

della Tua Presenza nel povero segno del pane.della Tua Presenza nel povero segno del pane.della Tua Presenza nel povero segno del pane.della Tua Presenza nel povero segno del pane.

Tu sei con noi, l’amico,il dono del padre Tu sei con noi, l’amico,il dono del padre Tu sei con noi, l’amico,il dono del padre Tu sei con noi, l’amico,il dono del padre

all’umanità,all’umanità,all’umanità,all’umanità,

ma come non dire grazie a Tua Madre?ma come non dire grazie a Tua Madre?ma come non dire grazie a Tua Madre?ma come non dire grazie a Tua Madre?

È per il suo “sì” umile che Tu sei il Dio con noi.È per il suo “sì” umile che Tu sei il Dio con noi.È per il suo “sì” umile che Tu sei il Dio con noi.È per il suo “sì” umile che Tu sei il Dio con noi.

Benedici, Signore, ogni donna:Benedici, Signore, ogni donna:Benedici, Signore, ogni donna:Benedici, Signore, ogni donna:

ogni mamma, ogni nonna, ogni bambina,ogni mamma, ogni nonna, ogni bambina,ogni mamma, ogni nonna, ogni bambina,ogni mamma, ogni nonna, ogni bambina,

ogni giovane, ogni consacrata,ogni giovane, ogni consacrata,ogni giovane, ogni consacrata,ogni giovane, ogni consacrata,

ogni donna qui e ovunque,“perfetta” e “debole”.ogni donna qui e ovunque,“perfetta” e “debole”.ogni donna qui e ovunque,“perfetta” e “debole”.ogni donna qui e ovunque,“perfetta” e “debole”.

Signore, rendi ogni donna dono per la vita,Signore, rendi ogni donna dono per la vita,Signore, rendi ogni donna dono per la vita,Signore, rendi ogni donna dono per la vita,

per il mondo e per la Chiesa,per il mondo e per la Chiesa,per il mondo e per la Chiesa,per il mondo e per la Chiesa,

così come hai fatto con Tua Madre.così come hai fatto con Tua Madre.così come hai fatto con Tua Madre.così come hai fatto con Tua Madre.

Illumina i suoi occhi e rendi puro il suo cuore,Illumina i suoi occhi e rendi puro il suo cuore,Illumina i suoi occhi e rendi puro il suo cuore,Illumina i suoi occhi e rendi puro il suo cuore,

perché sappia riconoscere e valorizzare i doni che le perché sappia riconoscere e valorizzare i doni che le perché sappia riconoscere e valorizzare i doni che le perché sappia riconoscere e valorizzare i doni che le

hai affidato.hai affidato.hai affidato.hai affidato.

Fa’ che ogni donna scopra e viva le propria dignità,Fa’ che ogni donna scopra e viva le propria dignità,Fa’ che ogni donna scopra e viva le propria dignità,Fa’ che ogni donna scopra e viva le propria dignità,

imitando Maria, la vergine, la sposa, la madre,imitando Maria, la vergine, la sposa, la madre,imitando Maria, la vergine, la sposa, la madre,imitando Maria, la vergine, la sposa, la madre,

Colei che serve la vita e testimoniaColei che serve la vita e testimoniaColei che serve la vita e testimoniaColei che serve la vita e testimonia

e comunica la ricchezza dell’amore e della speranza.e comunica la ricchezza dell’amore e della speranza.e comunica la ricchezza dell’amore e della speranza.e comunica la ricchezza dell’amore e della speranza.

Amen!Amen!Amen!Amen!

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16 16 16 16 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

DA CUOCHI PER UN GIORNO DA CUOCHI PER UN GIORNO

A CUOCHI PER LA VITAA CUOCHI PER LA VITA

A scrivervi sono i delegati del Movimento Giova-nile Salesiano (MGS) della Calabria: siamo gio-vani - liceali, universitari e lavoratori - attivi nei nostri oratori come educatori e animatori, e che troviamo, proprio nel nostro essere salesiani, la spinta e il coraggio per affrontare tutte le “prove” che incontriamo sul nostro cammino. Il MGS è l’insieme di tutti i bambini, ragazzi e giovani che frequentano gli oratori salesiani, degli educatori che collaborano con i salesiani, delle famiglie che in un modo o nell’altro interagiscono con le no-stre strutture. Domenica 17 marzo si è realizzato un sogno/progetto che stavamo creando da diversi mesi: la Festa Ragazzi 2013 i cui destinatari sono stati appunto i ragazzi di prima, seconda e terza me-dia. Erano presenti gli oratori di: Fagnano, Cori-gliano Calabro, Spezzano Albanese, Soverato, Vibo Valentia, Locri, Rosarno, Villa San Giovan-ni, Reggio Calabria, Sant’Alessio, Bova Marina,

Gallico. Lo slogan, urlato a più voci, ripetutamente sentito durante la giornata è stato: “La ricetta della santi-tà: l’ingrediente sei tu”. Vi chiederete il motivo di questo insolito tema per una giornata di festa e noi vi forniamo subito la risposta: il nostro “padre maestro ed amico” san Giovanni Bosco, fondato-re della congregazione dei salesiani, aveva come unico sogno quello che i suoi ragazzi fossero buoni cristiani e onesti cittadini, ovvero che rag-giungessero la santità.

Sul piano pratico la nostra spumeggiante giorna-ta si è articolata così: gli arrivi previsti per la pri-ma mattinata e la Celebrazione Eucaristica, pre-sieduta da don Fabio Bellino, delegato di Pasto-rale Giovanile per tutta l’Ispettoria Meridionale. Noncuranti delle previsioni meteo poco favorevo-li, nei gazebo allestiti nel pomeriggio di sabato, abbiamo dato vita a un vero e proprio ristorante con tante cucine all’aperto nelle quali circa 350

17 marzo 2013 - Reggio Calabria, Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice, contrada Modena.

Una data, un luogo, un evento!

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QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 17171717

ragazzi hanno messo le mani in pasta per preparare il pranzo, tutti intenti a sporcarsi di farina e cioccolata! Pranzo che abbiamo poi gustato tutti insieme, come una grande famiglia, nel clima bellissimo di condivisione che ci contraddistingue. Nel pomeriggio giochi liberi e a conclusione della giornata, uno spettacolino realizzato dai vari ora-tori con alcuni video preparati da noi, instancabili delegati che non abbiamo esitato a metterci in gioco in prima per-sona. Per farcire il tutto, trattandosi di ricette e ingredienti, abbiamo pensato ad una telecro-naca in diretta della giornata con l’aiuto di “Radio Onda Giovane”, la radio dell’Oratorio salesiano di Locri che ha seguito anche i pre-parativi del sabato. È facile cogliere il collegamento con la cucina: per la buona realizzazione di una ricetta, che sia un dolce o un qualsiasi altro piatto, c’è sempre bisogno di un ingrediente particolare, qualcosa che renda il nostro piatto unico e spe-ciale allo stesso tempo, prendiamo ad esempio il lievito o il sale! Lo stesso vale per le nostre vite. La ricetta per arrivare alla santità, tanto sognata da san Domenico Savio, è molto sem-plice: l’ingrediente segreto sei tu! Sì, proprio tu che stai leggendo! Ognuno di noi è l’unico in-grediente indispensabile. Sono necessari solo tre piccolissimi accorgimenti, avere IMPEGNO nella quotidianità, dallo studio, al lavoro, alla preghiera, mettersi al SERVIZIO degli altri e farcire il tutto con una buona dose di ALLEGRI-A, che non è l’euforia momentanea di qualcosa che rende contenti, ma la felicità duratura che si trova solo in Gesù Cristo.

A conclusione, ci sembra giusto ringraziare ognuno e ciascuno per l’impegno profuso per la realizzazione di questa splendida giornata, per primi i delegati di Pastorale Giovanile per la Calabria, don Mimmo Madonna per i salesiani e suor Marinella Gioia per le Figlie di Maria Au-siliatrice che ci guidano con instancabile dedi-zione, il coordinatore e i delegati MGS per la loro infaticabile passione! Per ultimi ma non meno importanti ringraziamo i nostri ragazzi: il loro sorriso e la loro felicità sono stati la miglior ricompensa per i nostri sforzi. Vi abbiamo dato una semplicissima ricetta e speriamo che il piatto riesca. Un fraterno saluto da tutto il Movimento Giovanile Salesiano.

Mariagrazia Nucera

CAPPELLI DA CHEF

SULLA STRADA DELLA SANTITA’

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La frenesia di tutti i giorni, l’università, lo studio, i mille impegni ci portano a non avere tempo: tem-po per noi, per gli altri ma soprattut-to tempo per Dio. Sembra quasi che ci dimentichiamo della sua presenza e non riusciamo a leggere gli avve-nimenti nella nostra vita con gli oc-chi della fede; il nostro sguardo non è limpido, profondo, buono, piuttosto abbiamo uno sguardo opaco che non è specchio della luce di Gesù. Corriamo. Sì corriamo, perché fer-marci vorrebbe dire riflettere sui no-stri perché, sui nostri dubbi, vorreb-be dire domandarci DOVE stiamo andando, PER CHI stiamo correndo. L’unica certezza che abbiamo è l’AMORE incondizionato e senza fine che Gesù ha per ognuno di noi: nonostante i nostri sbagli, no-nostante il nostro frequente voltargli le spalle, nonostante il nostro disinteresse, Lui c’è sempre. Questo non deve farci assopire e mettere un fre-no alla nostra ricerca di migliorarci ma deve es-sere una certezza che ci spinge sempre a fare meglio. Ecco allora la necessità di fermarci, è il Signore

che ce lo chiede e il nostro cuore lo desidera. Ecco la nostra boccata d’ossigeno, la ventata di aria fresca che ci rigenera: gli esercizi spirituali, tempo che non va assolutamente sprecato ma va vissuto in pienezza alla ricerca del volto di Gesù. Posso dirvi, cari ragazzi, che è difficile dare delle risposte alle tante domande che la vita ci pone, dare un senso alle mille prove che dobbiamo su-

perare, ma alla luce del Suo Amore tutto è possibile e dopo senti nel cuo-re una forza e una serenità nuova, si fa esperienza della pace come pie-nezza di vita! Speriamo che la nostra umile testi-monianza di fede, che è adesione del cuore e della mente ad una forza di bene che lotta contro il male, vi possa aiutare nel vostro cammino. I migliori auguri di una serena Pa-squa di Resurrezione a tutti voi da parte del “gruppo giovani” di Quaresi-ma Viva. Mariagrazia Nucera

18 18 18 18 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10

"Come un grappolo aggrappato alla vita, "Come un grappolo aggrappato alla vita, "Come un grappolo aggrappato alla vita, "Come un grappolo aggrappato alla vita, io mi aggrappo a Te" io mi aggrappo a Te" io mi aggrappo a Te" io mi aggrappo a Te"

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QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 QUELLI DE… L’ORATORIO Numero 10 ---- anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013anno IV, Marzo 2013 19191919

E' da poco iniziato il torneo "Gazzetta Cup" della ca-tegoria pulcini.

Come ogni anno la società dell'Oratorio Salesiano partecipa a questa competizione molto ambita organizzata dal CSI. La "Gazzetta Cup" nella sua articolazione prevede una prima fase provinciale a gironi che darà l'accesso alla fase finale provinciale. Le squadre cosi qualificate disputeranno la fase interregionale con sede a Catania mentre la fase finale nazionale anche quest'anno si svolgerà presso lo stadio G.Meazza di Milano. I ragazzi "under 10" nati negli anni 2002/03 che prendono parte al torneo sono rappresentati da: Filippo Violi, Leonardo Spinel-la,Pietro Favasuli, Aldo Malara,Pietro Praticò, Francesco Maren-go, Antonino D'Aguì,Domenico Familiari, Simon Iaria, Rocco Ste-litano, Bruno Cuppari. La squadra dell'Oratorio Salesiano inserita nel gruppo A nella pri-ma fase provinciale insieme a Calcistica Spinella, Saline e La No-stra Valle, comanda al momento il girone a punteggio pieno otte-nendo tre vittorie in altrettante partite. Ottimo è stato l'esordio in trasferta contro la compagine melitese della Calcistica Spinella dove i ragazzi dell'Oratorio Salesiano hanno avuto la meglio imponendosi con il risultato di 1-3. Nel successivo impegno casalingo i nostri ragazzi hanno supera-to largamente i pari età del Saline con punteggio di 9-1 ed altret-tanto netta è stata la vittoria ottenuta in trasferta ai danni de La Nostra Valle con un perentorio 1-8. Che l'inizio cosi spumeggiante sia di buon auspicio per il prose-guo del torneo. Questi ragazzi meritano di ottenere grandi suc-cessi. Mister Stelitano

Anche gli ESORDIENTI hanno preso parte al torneo “Gazzetta cup” . Tre le partite disputate sin’ora. Dopo la prima sconfitta contro la squadra del Saline, la seconda giornata della Gazzetta Cup ha visto prevalere gli Esordienti dell' Oratorio Salesiano sul campo dell'Hermes Lazzaro con un roton-do 5 a 0. Una partita ben giocata dalla nostra squadra, proiettata fin dall'inizio all'attacco con una gran voglia di portare a casa i 3 punti. Una bella prestazione che ha fatto da preludio all’altra grande vittoria degli Esordienti nella partita che si è tenuta nel campo dell'Oratorio Salesiano contro La Nostra Valle (Condofuri). La squadra di casa infatti si sbarazza dei pari età con un perentorio 2 a 0 grazie alle reti di Davide Tuscano e Alessandro Franco, a suggello di una bella prestazione corale che lasciava presagire un risultato ancora più rotondo. Tutto questo fa ben sperare per il prosieguo della competizione!!

Mister Scordo

Ha preso l’avvio mercoledì 20 marzo 2013 il campionato della categoria PRI-

MI CALCI, anni 2004-2005. Esordio con una sconfitta per i nostri, che hanno perso per 2 a 0 contro i pari età della “calcistica Spinella” di Melito di Porto Salvo. Buona in ogni caso la prova sopratutto in dife-sa, la squadra è stata penalizzata dalla assenze di alcuni elementi di maggiore esperienza, da migliorare certamente la freddezza sotto porta che è mancata in particolare nel pri-mo tempo. Nonostante la sconfitta subita, i nostri campioni hanno subito ripreso in mano le redini del campionato, con un ottima prova disputata contro i sui pari età della Condo-furese per 7 a 1. Due le reti segnate nel primo tempo da Francesco TRIOLO, mentre nel secondo tempo sono state ben cinque, 4 siglate da Gabriele Cimino e una da Giuseppe TRINGALI. Buona la prova della difesa che si è ben compor-tata, c’è ancora da migliorare sotto porta. Ottima la prova di Antonio TUSCANO a centrocampo.

Mister Triolo

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1 Aprile: 1 Aprile: 1 Aprile: 1 Aprile: Veronica Minniti; Martin Eric; Brigida Modaffari;

Maria Modaffari; Alessio Autelitano; Andrea Laurenzano;

2 Aprile: 2 Aprile: 2 Aprile: 2 Aprile: Martina Iacopino; Pietro Francesco Criseo; Elena Geremia

Salvatore Clemensi; Pierluigi Russo;

3 Aprile: 3 Aprile: 3 Aprile: 3 Aprile: Beatrice Violi; Margherita Saccà;

4 Aprile: 4 Aprile: 4 Aprile: 4 Aprile: Claudio Migliardi; Piersalvatore Palamara;

6 Aprile: 6 Aprile: 6 Aprile: 6 Aprile: Michele Canale;

7 Aprile: 7 Aprile: 7 Aprile: 7 Aprile: Daniela Zavettieri; Maria Celeste Catroppa;

Leo Morabito; ; ; ; Domenico Mafrici

8 Aprile: 8 Aprile: 8 Aprile: 8 Aprile: Maria Chiara Cuppari; Paolo Baccilieri; Maria Stella Malara

9 Aprile: 9 Aprile: 9 Aprile: 9 Aprile: Berna Lipari; Carlo Triveri; Ilaria Francesca Nucera; ; ; ;

Elvis Tuscano, Giovanni Tringali;

10 Aprile: 10 Aprile: 10 Aprile: 10 Aprile: Corina Toba; Graziano Nunziata; Isabella Iaria;;;;

11 Aprile: 11 Aprile: 11 Aprile: 11 Aprile: Chiara Oliveri; Giovanna Cogliandro; Petra Romeo;

12 Aprile: 12 Aprile: 12 Aprile: 12 Aprile: Leo Carmelo Criseo; Clarissa Russo; Sergio Barilà;;;;

13 Aprile: 13 Aprile: 13 Aprile: 13 Aprile: Francesco Triolo; Claudia Iiriti; Carmen Rodà:

16 Aprile: 16 Aprile: 16 Aprile: 16 Aprile: Domenico Orlando;

17 Aprile: 17 Aprile: 17 Aprile: 17 Aprile: Francesco Iiriti; Stefania Cuomo; Emanuele Criseo; Graziana Oliverio;

18 Aprile: 18 Aprile: 18 Aprile: 18 Aprile: Lea Autelitano; Simon Pietro Bonavolta; Pasquale Autolitano:

19 Aprile: 19 Aprile: 19 Aprile: 19 Aprile: Maria Olimpia Squillaci; Nicholas Laurenzano; Maria Casile;

Tony Cercola; Alessandra Autelitano; Carlo Altomonte; Antonio Pangallo;

20 Aprile: 20 Aprile: 20 Aprile: 20 Aprile: Sonia Stelitano; Pavlin Zefi; Vincenzo Ricciardi;

21 Aprile: 21 Aprile: 21 Aprile: 21 Aprile: Natale Minniti; Giulia Tuscano; Luana Miceli;

22 Aprile: 22 Aprile: 22 Aprile: 22 Aprile: Don Antonio Giuliano Sdb; Saverio Natoli;;;;

23 Aprile: 23 Aprile: 23 Aprile: 23 Aprile: Daniele D'Aguì; Maria Domenica Manti;

25 Aprile: 25 Aprile: 25 Aprile: 25 Aprile: Emanuela Palermiti; Angelo Iiriti;

26 Aprile: 26 Aprile: 26 Aprile: 26 Aprile: Daniela Moio; Domenico Arconti;

27 Aprile: 27 Aprile: 27 Aprile: 27 Aprile: Salvatore Cartellà;

28 Aprile: 28 Aprile: 28 Aprile: 28 Aprile: Fortunata Iiriti; Lucio Carrozza; Massimo Piva;;;;

29 Aprile: 29 Aprile: 29 Aprile: 29 Aprile: Don Mario Cimosa Sdb;

30 Aprile: 30 Aprile: 30 Aprile: 30 Aprile: Valeria Cuppari; Graziella Finelli; Gabriel Storica.

Alle nostre

neo-dottoresse

Maria Chiara Cuppari ,

dottoressa in Pedagogia

dell’infanzia,

e Carmen Fiorenza,

dottoressa in Conservazione

restauro e valorizzazione dei

beni architettonici e ambientali,

gli auguri di un avvenire ricco di

tante soddisfazioni.

Don Bosco accompagni

il loro futuro!!!