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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO A. MANZONI” – SAN. PANCRAZIO SAL. (BR) GIORNALE DEL PROFESSORE Anno scolastico 20__ / 20__ Docente: Prof./ssa ____________________________ Disciplina/e _________________________________ Classe _________ Sezione _________ Tempo normale prolungato

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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “A. MANZONI” – SAN. PANCRAZIO SAL. (BR)

GIORNALE DEL PROFESSORE

Anno scolastico 20__ / 20__

Docente: Prof./ssa ____________________________

Disciplina/e _________________________________

Classe _________ Sezione _________

Tempo normale prolungato

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ISTRUZIONI PER LA CORRETTA COMPILAZIONE DEL REGISTRO

1) Per compilare le parti richieste e interessate del proprio registro pare opportuno l’utilizzo del medesimo strumento (penna nera) in modo da non creare difformità o ambiguità tra i vari comparti del registro

2) La pagina relativa al profilo della classe in ingresso (pag. 4) richiede, da parte di ciascun docente l’attivazione delle seguenti procedure:

a. barrare alla voce “STRUMENTI” il tipo di prova utilizzata in ingresso; b. nel settore relativo alle “FASCE TEMPORANEE DI LIVELLO”, il/la docente dovrà

barrare le fasce e inserirvi i nominativi degli alunni nel rispetto degli esiti emersi c. per quanto riguarda la pagina relativa all’ingegneria didattica (pag. 5), compito

del/della docente sarà quello di barrare, in base alle previsioni dei propri PIANI DI STUDIO ciò che corrisponde metodi, strategie, tecniche, mezzi e strumenti, criteri – strumenti e finalità di verifica e valutazione utilizzati

3) In relazione alla data e al contenuto delle lezioni (pagg. 8/9/10/11/12/13) pare ov-vio rammentare che vi dovrà essere una perfetta corrispondenza tra quanto scritto e descritto sul proprio registro personale e quello che viene riportato sul registro di classe

4) Le pagine o i quadri relativi alle UDA (pag. 14) e alle assenze (pagg. 20/21/22/23) vanno compilati secondo le modalità concordate e definite a livello di istituto e di collegio (POF e PROGETTAZIONIONE PER COMPETENZE).

5) Pagina 16: SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI PROFITTO. Nel settore profitto (ren-dimento scolastico), occorre immettere in orizzontale la data (in relazione ad ogni CdC, affinché durante le sedute dei vari Consigli il coordinatore abbia i dati di tutti i docenti) e in verticale il profitto derivato dalla media ponderata (UDA ed eventua-le progetto) valutata dal docente nel periodo considerato. L’asterisco, riferito alla progettualità, richiede di scriverne il titolo.

6) Pagina 18: SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI CONDOTTA. Nel settore CONDOTTA occorre immettere in orizzontale la data (in relazione ad ogni CdC, affinché durante le sedute dei vari Consigli il coordinatore abbia i dati di tutti i do-centi), in verticale la valutazione derivata dalla media ponderata degli indicatori di condotta (consegne POF, comportamento, frequenza, interesse e impegno).

7) Pagina 24/25/26/27/28/29/30/31/32: ANNOTAZIONI. Costituiscono lo spazio privi-legiato del singolo docente affinché possa annotare elementi relativi alle più diver-se situazioni: colloqui estemporanei e sistematici con le famiglie, problemi e casi particolari, rilevazioni e osservazione di comportamenti e atteggiamenti ritenuti importanti, proposte di interventi specifici, richiami, suggerimenti…

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Anno scolastico 20__ / 20__

Docente: Prof./ssa ____________________________

Disciplina __________________________________

Classe _________ Sezione _________

Tempo normale prolungato

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Progettazione educativa e didattica della disciplina _______________________________

$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ PROFILO DELLA CLASSE IN INGRESSO La programmazione obbedisce, oltre che ai principi di “razionalità”, di “socialità” e di “pubblicità”, anche e soprattutto al principio di “realtà”, che significa muo-vere dalla conoscenza delle precise situazioni personali e ambientali degli allievi per delinearne i percorsi didattici più idonei onde pervenire alle mete fissate.

Strumenti Criteri Finalità Somministrazione dell’unità di apprendimento 0 Prove tradizionali Prove oggettive Prove semistrutturate: domande strutturate, rias-sunti, colloqui strutturati e liberi, riflessioni parlate Informazioni provenienti dalla scuola elementare (per le classi prime, ovviamente) Osservazioni sistematiche e liberi accertamenti del docente

Finalità formativa Validità, attendibilità, accuratezza,

trasparenza, equità Coerenza con gli obiettivi di appren-

dimento previsti Rigore metodologico nelle procedure Valenza informativa Validità

Conoscere le caratteristiche di ingresso degli alunni ai fini di una elaborazione del POF e delle Programma-zioni disciplinari aderenti:

- alle caratteristiche personali degli allievi (variabili dipendenti)

- agli elementi interni (variabili indipendenti) - agli elementi esterni all’istituzione scolasti-

ca (variabili assegnate)

Dalle prove di inizio anno scolastico esce il seguente, temporaneo, profilo della classe con:

a. la suddivisione in fasce di livello b. i giudizi iniziali di valutazione a carattere disciplinare-strumentale c. i giudizi iniziali a carattere comportamentale e formativo.

Fasce temporanee di livello Giudizi disciplinari Giudizi sul comportamento

Prima fascia: Alunni con una completa preparazione culturale e valide capa-cità di orientamento e apprendimento. Partecipazione attiva e corretta al dialogo educativo e didattico:

10/9 Fornisce tutte le prestazioni richieste, la-vorando autonomamente in modo corret-to, rigoroso e creativo

Costruttive abilità relazionali Civismo: rispetto delle regole, delle persone, degli ambienti, dei tempi e delle scadenze Eticità: nessun atto che offende la morale e la convivenza civile

Alunni: _________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________

Seconda fascia: Alunni con buona preparazione culturale e apprezzabili capacità di orientamento e apprendimento. Soddisfacente partecipazione al dialogo educativo e didattico:

8/7 Fornisce le prestazioni richieste lavorando autonomamente in modo corretto

Buone abilità relazionali Civismo: rispetto complessivo delle regole, delle persone, degli ambienti, dei tempi e delle scadenze Eticità: nessun atto che offende la morale e la convivenza civile

Alunni: _________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________

Terza fascia: Alunni con accettabile preparazione culturale e capacità di o-rientamento e apprendimento. Adeguata partecipazione al dialogo educativo e didattico:

6 Fornisce le prestazioni essenziali lavoran-do in situazioni semplici, lineari, circo-scritte

Accettabili abilità relazionali Civismo: rispetto sommario e formale delle rego-le, delle persone, degli ambienti, dei tempi e delle scadenze Eticità: presenza di alcuni atti non corretti

Alunni: _________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________

Quarta fascia: Alunni con precaria preparazione culturale e modeste capacità di orientamento e di apprendimento. Instabile e problematica partecipazione al dialogo educativo e didattico

5/4 Fornisce parzialmente / Non fornisce le prestazioni richieste pur lavorando in si-tuazioni semplici e con l’aiuto di guide

Ridotte e difficili abilità relazionali Civismo: intervento adulto per indurre al rispetto delle persone e del contesto complessivo Etica: frequenza di atti scorretti che necessitano di richiami e correzioni

Alunni: _________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________________________________

Casi particolari: Alunni con particolari problematiche che bloccano, inibiscono o frenano l’attività didattica e il clima complessivo della classe:

Senza voto Problematici rapporti interpersonali Civismo: disattese le regole di civile convivenza Etica: scarsa partecipazione, disturbi, impegni di studio non mantenuti

Alunni: _________________________________________________________________________________________________________________ Alunni per i quali non vi è corrispondenza tra il rendimento disciplinare

e il comportamento assunto: Comportamento - Condotta:

Disattenzione sistematica; Impulsività; Iperattività Alunno/a: _________________________________________________ voto disciplina: ____________________ Voto condotta: ________ Alunno/a: _________________________________________________ voto disciplina: ____________________ Voto condotta: ________ Alunno/a: _________________________________________________ voto disciplina: ____________________ Voto condotta: ________

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE Le competenze vanno considerate come “traguardi di sviluppo”, cioè come qualcosa che si sviluppa, che si accresce progressivamente in un periodo prolungato di tempo. Tali traguardi sono visti come “terminalità”, come il prodotto dell’intero itinerario triennale, dunque come punti di riferimento per il “percorso curricolare” complessivo. Gli obiettivi di apprendimento sono presentati come “strategici” per conseguire le competenze. La relazione tra obiettivi e competenze va vista come relazione “mezzi-fini”, nel senso che gli obiettivi sono mezzi per il raggiungimento delle competenze, ma sono anche inerenti ad esse, ne sono implicati; tale inerenza non è quella di componenti sotto-ordinate: i fini non sono la mera somma dei mezzi (gli obiettivi), ma la loro integrazione per interazione. La distinzione tra obiettivi e competenze viene a configurarsi come una distinzione di livelli logici: rappresentano categorie logiche differenti di traguardi formati-vi. La trascrizione specifica degli obiettivi e delle competenze è rintracciabile nella Programmazione annuale e nell’organizzazione delle singole Unità di apprendi-mento. CONTENUTI

Organizzazione Criteri di selezione I contenuti saranno organizzati, strutturati per unità di apprendimen-to. Ognuna si configura nei seguenti termini:

A. Macrostruttura: finalità, competenze, obiettivi

B. Microstruttura: nuclei fon-danti, soluzioni organizza-tive, metodi, strategie, mezzi e strumenti, risorse, valutazione (criteri, stru-menti, finalità)

Componibilità: le unità di apprendimento (UA) vanno costituire nuclei esperienziale unitari e, perciò, sono inseribili, di-sinseribili e sostituibili nella mappa complessiva della Programmazione annuale Unitarietà: le UA costituiscono una parte significativa, non un tassello, di un più vasto percorso e, pertanto, sono unitarie e articolate al loro interno Molarità: le UA devono essere in grado di trasmettere un’organizzazione del sapere di tipo “molare” e non “molecolare” Significatività: le UA raccolgono le parti più significative della disciplina, quelle essenziali e irrinunciabili (i “nuclei fon-danti”) Funzionalità: le UA devono assolvere alla specifica funzione di essere il terreno per la progressiva costruzione delle com-petenze Verificabilità: le competenze assegnate alle UA devono poter essere certificate e, quindi, verificate nelle conoscenze e abilità che le costituiscono. Validità: i contenuti sono validi se gli obiettivi possono venir raggiunti mediante il loro uso Possibilità di apprendimento: si tratta di adattare i contenuti alle effettive capacità degli allievi

FUNZIONALITÀ E FINALITÀ DELLE ATTIVITA’ PROGETTUALI

Definizione Funzionalità Identità Il Progetto è il luogo pri-vilegiato in cui si realizza una situazione di appren-dimento che coniuga co-noscenze e abilità speci-fiche su compiti unitari e significativi, in una di-mensione per lo più ope-rativa e progettuale

Il Progetto realizza le condizioni per consentire a ciascun allievo di far esplorare le proprie attitudini e interessi, di accrescere quindi la motiva-zione ad apprendere e di avere maggiore possibilità di successo. Il Progetto privilegia il canale operativo (il fare) e quello iconico (il ve-dere) che sono più motivanti rispetto al canale simbolico (parole e nume-ri). Il fare e il vedere, inoltre, attutiscono l’astrattezza della cultura for-male trasmessa attraverso i manuali. Nel Progetto si genera un circolo virtuoso tra operatività e personalizza-zione tramite la molla della motivazione

La prima identità porta il nome di “stile relazionale”, per via delle elevate cifre socio-affettive che il Progetto mette a disposizione degli allievi. Il Progetto educa a un modo collettivo di fare cultura, attraverso la discussione-costruzione-verifica collegiale e operativa dei problemi posti. La seconda identità porta il nome di “ricerca-sperimentazione”. Qui la scuola è impegnata a innovare i propri percorsi di insegnamento e apprendimento.

METODI, STRATEGIE, TECNICHE

METODI

Affermativi: Il docente, detentore della “verità”, chiede agli allievi di eseguire, di imitare; l’allievo è “carta assorbente” Interrogativi: Il docente sviluppa un dialogo profondo; le domande seguono un ordine che si sviluppa in una serie di tappe; l’allievo è guidato dal ragionamento Attivi: L’allievo apprende attraverso la propria attività, è posto di fronte ai problemi visti nella loro interezza e complessità; il docente fornisce consulenza, aiuto, sostegno durante il processo di apprendimento Permissivi: Il docente non interviene costantemente in modo diretto, ma mette per lo più a disposizione vari materiali, strumenti, oggetti, figu-re, modelli, schemi

STRATEGIE Strategia espositiva: il centro dell’attenzione è posto sugli aspetti contenutistici dell’insegnamento Strategia euristica: l’attenzione è centrata sui modi di apprendere degli allievi

TECNICHE Tecniche di discussione e di simulazione: istruzione programmata; e-learning; mastery learning; lezione; ricerca-azione in classe; esercitazioni dimostrative; laboratorio; Role playing Tecniche creative e cooperative: Cooperative learning; Brainstorming

MEZZI E STRUMENTI: sussidi visivi: diapositive, fotografie… sussidi uditivi: radio, registratore, dischi; sussidi audiovisivi: diapositive sonorizzate, film supporti: lavagne, car-telloni…; risorse umane: testimonianze, esperienze dirette, interviste; materiali strutturati: schede, esercitazioni; strumenti e sussidi multimediali VERIFICA E VALUTAZIONE

Criteri: assoluto-generale: il livello di profitto conseguito relativo di confronto: confronto con i compagni doppia valutazione: in rapporto al rendimento degli altri e alle proprie potenzialità validità: si offrono strumenti che consentono di cogliere la di-mensione che ci si propone di valutare finalità formativa validità, attendibilità, accuratezza, trasparenza, equità coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti rigore metodologico nelle procedure valenza informativa

Strumenti e modalità prove tradizionali: interroga-zioni, compiti scritti, esercizi, dettati… prove strutturate: test prove semistrutturate: saggi brevi, rapporti di ricerca, rias-sunti, colloqui strutturati, collo-qui liberi, riflessione parlata griglie di osservazione

Finalità: la valutazione deve configurarsi come autovaluta-zione la valutazione serve per promuovere i processi ap-prenditivi e formativi la valutazione serve per individuare i percorsi, le strategie, i tempi, i metodi e le tecnologie più adatte al perseguimento degli obiettivi la valutazione serve per creare le migliori condizioni perché la formazione sia “piena”, “rispettosa delle i-dentità personali”

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LINGUA INGLESE/FRANCESE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE

Le competenze vanno considerate come “traguardi di sviluppo”, cioè come qualcosa che si sviluppa, che si accresce progressivamente in un periodo prolungato di tempo. Tali traguardi sono visti come il prodotto dell’intero itinerario triennale, dunque come punti di riferimento per il “percorso curricolare” complessivo . I ‘traguardi’ fissati per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di 1° grado per la prima e la seconda lingua straniera sono quelli riportati nelle indicazioni nazionali D.M. 139del 31/07/2007.

Gli obiettivi di apprendimento sono presentati come “strategici” per conseguire le competenze. La trascrizione specifica degli obiettivi e delle competenze è rintracciabile nella Programmazione annuale e nell’organizzazione delle singole Unità di apprendimento..

Le competenze da acquisire fanno riferimento al CEFR (Common European Framework of Reference for Languages, Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue), altrimenti citato con l'acronimo QCER (Quadro Comune di Riferimento Europeo). Il CEFR rappresenta una linea guida impiegata per descrivere le abilità conseguite da chi studia una lingua straniera europea e indica il livello di riferimento di un insegnamento linguistico. Esso fornisce un metodo - per accertare le conoscenze e trasmetterle - che si applichi a tutte le lingue d'Europa.

Il Quadro comune di riferimento europeo distingue tre ampie fasce di competenza ("Base", "Autonomia" e "Padronanza") e descrive ciò che un individuo è in grado di fare in dettaglio a ciascun livello nei diversi ambiti di competenza: comprensione scritta (comprensione di elaborati scritti), comprensione orale (comprensione della lingua parlata), produzione scritta e produzione orale (abilità nella comunicazione scritta e orale. Per la scuola secondaria di 1° grado è previsto il raggiungimento dei livelli : A1, A2, B1 per la lingua Inglese; A1, A2 per la lingua Francese.

A1 - Livello base : Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice, purché l’altra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a collaborare.

A2 - Livello elementare: Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l'occupazione). Comunica in attività semplici e di abitudine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti della sua vita, dell’ambiente circostante; sa esprimere bisogni immediati.

B1 - È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero,ecc. Se la cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

Il sistema di classificazione delle competenze linguistiche, messo a punto dal Consiglio d’Europa, è uno strumento trasparente e condiviso, rivolto a tutti coloro che sono coinvolti nell'insegnamento o apprendimento delle lingue straniere.

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FUNZIONALITÀ E FINALITÀ DELLE ATTIVITA’ PROGETTUALI Definizione Funzionalità Identità Il Progetto è il luogo privilegiato in cui si realizza una situazione di apprendimento che coniuga conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi, in una dimensioneper lo più operativa e progettuale

Il Progetto realizza le condizioni per consentire a ciascun allievo di far esplorare le proprie attitudini e interessi, di accrescere quindi la motivazione ad apprendere e di avere maggiore possibilità di successo. Il Progetto privilegia il canale operativo (il fare) e quello iconico (il vedere) che sono più motivanti rispetto al canale simbolico (parole e numeri). Il fare e il vedere, inoltre, attutiscono l’astrattezza della cultura formale trasmessa attraverso i manuali. Nel Progetto si genera un circolo virtuoso tra operatività e personalizzazione tramite la molla della motivazione

La prima identità porta il nome di “stile relazionale”, per via delle elevate cifre socio-affettive che il Progetto mette a disposizione degli allievi. Il Progetto educa a un modo collettivo di fare cultura, attraverso la discussione- costruzione- verifica collegiale e operativa dei problemi posti. La seconda identità porta il nome di “ricerca-sperimentazione”.Qui la scuola è impegnata a innovare i propri percorsi di insegnamento e apprendimento.

METODOLOGIA E TECNICHE METODOLOGIA

Metodo nozionale-funzionale e comunicativo.

TECNICHE

istruzione programmata; e-learning; lezione; ricerca-azione in classe; esercitazioni dimostrative; laboratorio; role playing; cooperative learning; brainstorming.

MEZZI E STRUMENTI: libri di testo; documenti originali; strumenti e sussidi multimediali; sussidi audiovisivi. VERIFICA E VALUTAZIONE Criteri: - finalità formativa; - validità, attendibilità, accuratezza, trasparenza, equità; - coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti; - rigore metodologico nelle procedure; - valenza informativa.

Strumenti e modalità: - prove tradizionali; - prove strutturate - prove semistrutturate; - griglie di osservazione.

Finalità: - la valutazione deve configurarsi come autovalutazione; - la valutazione serve per promuovere i processi apprenditivi e formativi;

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data CONTENUTO DELLE LEZIONI Data CONTENUTO DELLE LEZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data CONTENUTO DELLE LEZIONI Data CONTENUTO DELLE LEZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data CONTENUTO DELLE LEZIONI Data CONTENUTO DELLE LEZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data CONTENUTO DELLE LEZIONI Data CONTENUTO DELLE LEZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data CONTENUTO DELLE LEZIONI Data CONTENUTO DELLE LEZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data CONTENUTO DELLE LEZIONI Data CONTENUTO DELLE LEZIONI

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Classe ______________ Materia _______________________________

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Quadro riassuntivo relativo ai risultati (in decimi) delle UAconseguiti dagli alunni anche dopo eventuale recupero*

N. d

'ord

ine

Cognome e nome alunni/e

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Il recupero, il sostegno e il consolidamento-sviluppo si realizzano all’interno di ogni UA, ne fanno parte integrante e richiamano, a seconda dello stile di apprendimento di ciascun allievo, le seguenti strategie e modalità da parte dell’insegnante. Aspettative elevate:

a. l’insegnante incoraggia alti standard di impegno, precisione, esposizione b. usa strumenti di differenziazione in modo appropriato, così che tutti gli alunni possano

raccogliere le “sfide” che vengono loro proposte c. usa strategie diverse per motivare ragazzi diversi d. crea occasioni per responsabilizzare gli studenti nei confronti del loro apprendimento e. fa ricorso alle esperienze e alle idee degli alunni quando queste possono interessare la lezione.

Programmazione: a. all’inizio della lezione, l’insegnante ne comunica con chiarezza l’impianto e gli obiettivi b. predispone e fa predisporre le risorse e i materiali necessari c. collega gli obiettivi della lezione al curricolo annuale d. alla fine della lezione fa un riepilogo, con gli allievi, e verifica quello che si è appreso

Metodi e strategie: a. l’insegnante cerca di coinvolgere tutti gli alunni nella lezione b. predispone molteplici attività e le diversifica sulla base dei diversi modi di apprendere c. applica modi di insegnamento appropriati agli obiettivi del curricolo generale-nazionale d. usa un’ampia gamma di tecniche di interrogazione per monitorare le conoscenze e la

comprensione e. incoraggia gli alunni ad usare diverse tecniche di “problem solving” f. dà istruzioni e spiegazioni chiare g. le esercitazioni sono opportunamente indirizzate per migliorare la comprensione e

l’apprendimento h. l’insegnante ascolta gli alunni e risponde sistematicamente alle loro domande, ai loro bisogni

Gestione degli alunni/disciplina: a. l’insegnante tiene impegnati gli alunni per tutta la durata della lezione b. corregge immediatamente i comportamenti scorretti c. elogia i buoni risultati e l’impegno d. tratta gli alunni in modo equanime, dando a ciascuno secondo i suoi bisogni e. si rapporta correttamente col restante personale della scuola

Gestione del tempo e delle risorse: a. l’insegnante struttura la lezione in modo da usare bene il tempo disponibile b. la lezione dura per tutto l’arco di tempo a disposizione c. il docente fa ricorso a risorse che aumentino le opportunità di apprendimento d. procede con ritmi giusti, ossia adeguati a quelli degli allievi e. distribuisce in modo equilibrato il suo tempo fra tutti gli alunni

Valutazione: a. l’insegnante pone particolare attenzione alla comprensione e al significato, alla

memorizzazione dei dati, alla padronanza delle abilità, alle applicazioni in vari contesti b. usa test, griglie, schede, modelli, procedimenti, forme di verifica orale e interattiva per valutare

l’apprendimento c. deve riconoscere ciò che gli alunni non hanno compreso e deve chiarirlo d. deve essere verificabile la correzione che fa degli elaborati scritti e grafici e. l’insegnante incoraggia gli alunni a fare meglio la volta successiva

Compiti a casa: a. l’insegnante assegna i compiti per recuperare, sostenere, consolidare e sviluppare ciò che ha

spiegato durante la lezione b. controlla i compiti nel corso della lezione successiva c. spiega agli alunni quali obiettivi conseguiranno facendo i compiti a casa

Concentrazione degli alunni e ritmo della lezione: L’insegnante efficace riesce ad ottenere la concentrazione degli alunni durante la lezione, e il ritmo della sua lezione procede efficacemente con un giusto equilibrio tra:

a. l’interattività con l’intera classe b. la lezione intesa come co-costruzione delle conoscenze c. il lavoro individuale d. il lavoro collaborativo nelle sue diverse forme e modalità organizzative e. la gestione della classe f. le verifiche e le valutazioni.

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Classe ______________ Materia _____________________________________

SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI PROFITTORILEVAZIONE PROFITTO PROGETTUALITA' (*)

1° q

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2° q

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(*) 1 _______________________________________________________________________________________

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

RILEVAZIONE PROFITTO

Conoscenze: insieme dei contenuti acquisiti Conoscenze gravemente carenti 4 Conoscenze limitate 5 Conoscenze essenziali 6 Conoscenze articolate 7 Conoscenze in parte approfondite 8 Conoscenze complete, approfondite 9 Conoscenze approfondite, arricchite da apporti personali originali 10

Abilità: utilizzo di conoscenze, tecniche, procedure, norme Nessuna acquisizione delle abilità minime di base 4 Acquisizione di poche abilità di base 5 Acquisizione corretta e sufficiente delle abilità minime 6 Acquisizione corretta delle abilità di base 7 Acquisizione corretta delle abilità di medio livello 8 Acquisizione corretta e autonoma delle abilità di livello elevato 9 Acquisizione di tutte le abilità e loro utilizzo con padronanza e originalità 10

Competenze: uso contemporaneo di conoscenze e abilità in diversi contesti Competenze non acquisite 4 Competenze acquisite in modo limitato 5 Competenze acquisite in modo instabile, insicuro 6 Competenze acquisite in modo essenziale 7 Competenze acquisite in modo sicuro 8 Competenze acquisite in modo funzionale 9 Competenze acquisite in modo efficace e adeguato agli scopi 10

Metodo di studio: uso di strumenti, tecniche, strategie di apprendimento finalizzate al miglioramento dell’efficacia dell’apprendimento

Metodo di lavoro da acquisire 4 Metodo di lavoro disorganico e poco funzionale all’apprendimento 5 Metodo di lavoro poco organico e non sempre produttivo 6 Metodo di lavoro nel complesso ordinato e sufficientemente proficuo 7 Metodo di lavoro ordinato e sostanzialmente produttivo 8 Metodo di lavoro ordinato, organico, produttivo 9 Metodo di lavoro autonomo, organizzato, personale in vari contesti 10

VALUTAZIONE ATTIVITÀ LABORATORIALI E PROGETTUALI

Interesse e motivazione: chiede informazioni, chiarimenti, avanza suggerimenti, assume con piacere ruoli e compiti. Organizzazione del lavoro: individua la durata del lavoro, gli strumenti necessari, le persone a cui rivolgersi, individua gli strumenti e i criteri per il loro utilizzo, individua vincoli, risorse, processi operativi. Comunicazione: gestione del tempo, comportamenti, clima relazionale. Autonomia: decisionalità, spirito di iniziativa, rispetto delle consegne. Produttività: funzionalità, efficacia, creatività.

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Classe ______________ Materia _____________________________________

SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI CONDOTTACONDOTTA CONSEGNE POF COMPORTAMENTO FREQUENZA INTERESSE IMPEGNO

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Comportamento/condotta Comportamento: le azioni e gli atteggiamenti con cui l’alunno manifesta la propria personalità. Condotta: il comportamento scolastico soggetto a valutazione tramite voto.

Indicatori di condotta 1. Rispetto delle regole e della convivenza civile, come si evince dalle Indicazioni, dal Regolamento d’Istituto e dal POF 2. Comportamento responsabile nel rapporto con tutti gli operatori scolastici 3. Comportamento responsabile nell’utilizzo delle macchine, delle strutture, delle attrezzature e del materiale scolastico 4. Comportamento responsabile durante le attività scolastiche e in ogni ambito formativo 5. Comportamento responsabile in ambito extrascolastico: viaggi e visite guidate, partecipazione a iniziative fuori dalla scuola 6. Frequenza e puntualità 7. Partecipazione, interesse, motivazione alle lezioni e alle attività-esperienze scolastiche 8. Impegno e regolarità nel lavoro a scuola e a casa Precisazioni terminologiche:

RISPETTO POF: rispetto delle consegne concordate e definite tra le varie componenti, scolastiche ed extrascolastiche COMPORTAMENTO: è l’insieme delle manifestazioni direttamente osservabili con cui l’alunno risponde a diverse situazioni o condizioni scolasti-

che PARTECIPAZIONE: è la manifestazione dell’interessamento dell’alunno che prende parte alle vicende scolastiche nella loro globalità e complessità INTERESSE: è la disponibilità dell’alunno all’incontro tra le sue personali esigenze e la proposta educativo-disciplinare dell’Istituto IMPEGNO: è il diligente impiego, da parte dell’alunno, della volontà e delle proprie forze intellettive nello svolgimento regolare dei doveri scolastici

richiesti.

Voto Lo studente si segnala per la presenza dei seguenti elementi. 10 (dieci) □ Rispetto scrupoloso del regolamento d’Istituto e delle finalità contenute nel POF

□ Comportamento irreprensibile ed esemplare per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti gli operatori scolastici, in ogni ambito e in ogni circostanza □ Frequenza assidua alle lezioni: numero minimo di assenze (escluse quelle certificate per malattia) e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata □ Vivo interesse e sollecita partecipazione costruttiva alle lezioni □ Impegno serio e regolare, puntuale svolgimento delle consegne

9 (nove) □ Rispetto scrupoloso del regolamento d’Istituto e delle finalità contenute nel POF □ Comportamento responsabile e collaborativo nel rapporto con tutti gli operatori scolastici, in ogni ambito e in ogni circostanza □ Frequenza assidua alle lezioni: numero minimo di assenze (escluse quelle certificate per malattia) e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata □ Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni □ Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne

8 (otto) □ Rispetto diligente del regolamento d’Istituto e delle finalità contenute nel POF □ Comportamento corretto per responsabilità e collaborazione □ Frequenza regolare alle lezioni: numero limitato di assenze (escluse quelle certificate per malattia) e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata □ Interesse e partecipazione generalmente attivi alle lezioni □ Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche

7 (sette) □ Episodiche inadempienze nel rispetto del regolamento d’Istituto e delle finalità contenute nel POF □ Comportamento complessivamente accettabile per responsabilità e collaborazione □ Frequenza abbastanza regolare alle lezioni: numero limitato di assenze (escluse quelle certificate per malattia) e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata □ Selettivo interesse e discontinua partecipazione alle lezioni □ Sufficiente svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche

6 (sei) □ Frequenti inadempienze nel rispetto del regolamento d’Istituto e delle finalità contenute nel POF □ Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione □ Frequenza irregolare alle lezioni: numero elevato di assenze (escluse quelle certificate per malattia) e di permessi di ingresso in ritardo e di uscita anticipata □ Modesto interesse e partecipazione passiva alle lezioni □ discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche

5 (cinque) □ Grave inosservanza del rispetto del regolamento d’Istituto e delle finalità contenute nel POF, con conseguente allontanamento dalla co-munità scolastica per un periodo superiore a quindici giorni □ Comportamento scorretto e riprovevole connotato da disvalori sociale, da mancanza di rispetto delle persone e delle regole poste a fon-damento della convivenza civile □ Frequenza sporadica alle lezioni (inferiore a 120 giorni, fatta esclusione per motivi di salute) □ Disinteresse e occasionale partecipazione alle lezioni □ Mancato svolgimento delle consegne scolastiche

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Classe ______________ Materia ____________________________________

Ore di assenza primo quadrimestre(*)Settembre Ottobre Novembre

(*) Indicare il numero delle ore

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Ore di assenza primo quadrimestre(*)Novembre Dicembre Gennaio

(*) Indicare il numero delle ore

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Classe ______________ Materia ____________________________________________

Febbraio Marzo

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(*) Indicare il numero delle ore

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ine Ore di assenza secondo quadrimestre

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Aprile Maggio Giugno

(*) Indicare il numero delle ore

Ore di assenza secondo quadrimestre

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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Classe _____________ sezione ____________ Materia d’insegnamento ________________________________

Data ANNOTAZIONI Data ANNOTAZIONI

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ALLEGATI

Programmazione annuale disciplinare

Unità di apprendimento

Relazione finale disciplinare

Programmazioni attuate (solo classi terze)