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35 - MARZO / APRILE 2011 G RI LLO PA RL A N T E [email protected] G IR E s rl G RI LLO PA RL A N T E

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35 - MARZO / APRILE 2011

GRILLO PARLANTE

[email protected]

GIRE srl

GRILLO PARLANTE

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S O M M A R I [email protected]

GIOMI R.S.A. Grillo ParlanteGIOMI R.S.A. Grillo Parlante

Pag. 21

Lavori in corso

Pag. 20

Lettera a...

Pag. 19

Generali Arredamenti

Pag. 18

Lavori in corso

Pag. 17

Gli angeli dell’Unitalsi

Pag. 16

Otto Marzo R.S.A. Flaminia

Pag. 15

Residenza Cimina...che Donne!!!

Pag. 4

Intervista al Sindaco di Viterbo

Pag. 8

“Gli Anziani al centro” di RomaPag. 9

L’ associazione Aforsat

Pag. 11

Progetto Pittura Pontina

Pag. 12

Carnevale e...Compleanno

Pag. 14

Progetto Pittura Cimina

Pag. 10

Compleanno in coppia

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Pag. 47

Dove siamo

Pag. 46

Aforismi di GiuseppeGaribaldi

Pag. 44

L’Oroscopo di Segno del Mese

Pag. 42

Passatempo

Pag. 40

Novità in R.S.A.

Pag. 41

I Consigli della Nonna

Pag. 28

Evento MusicaleBuon Compleanno a

Pag. 26

La sanità

Pag. 24

Alsco

Pag. 25

Programma diStimolazione

Pag. 22

Dalla Residenza PontinaR.S.A.

Il Grillo Parlante aspetta i vostri articoli,chiunque abbia qualcosa da dire, un’esperienza da raccontare,un’emozione da condividire, può mandare il proprio articolo all’indirizzo E mail: [email protected] fonte grillo images2.wikia.nocookie.net

Direttore EditorialeProf. Fabio Miraglia

Direttore ResponsabileBenedetta Ferrari

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Propretario: GIRE s.r.l.Via Buonarroti, 81

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Etruria Arti Grafiche Tel. 0766.23070 \ 33712

AUTORIZZAZIONE

TRIBUNALE

DI CIVITAVECCHIA

N. 11/10

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I n questo numero abbiamo intervi-

stato il sindaco di Viterbo Giulio

Marini.

In città è presente la Residenza

Sanitaria Assistenziale R.S.A. VITERBO

del gruppo Giomi.

Com’è la realtà socio-assistenziale per

la terza età nel territorio di Viterbo?

Una realtà importante come numero diaziende che forniscono servizi per anzia-ni con un notevole numero di utenti. Unservizio oneroso per la Regione ma una

grande opportunità per il terri-torio viterbese, anche dal punto

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Residenza sanitaria assistenziale

R.S.A. VITERBO

La residenza ospita 60 anziani chenecessitano di alta e media assistenzaed occupa circa 55 dipendenti.Lastruttura è stata oggetto di una consi-stente ristrutturazione e rappresentauna realtà unica, collocata nell’areaurbana di Viterbo all’interno di unparco secolare di 10 ettari. I serviziofferti sono vari e sempre mirati a ren-dere il più gradevole possibile la per-manenza degli ospiti: 30 mini alloggiper anziani autosufficienti, sala multi-mediale e per convegni, ambulatoriogeriatrico. è una struttura che haavuto sempre piena occupazione (il98% dei posti disponibili) e che hamesso in essere esperienze pilota sianel campo della ricerca scientifica, sianel campo dell’organizzazione deicorsi ECM, sia nel campo della terapiaoccupazionale culminante nella realiz-zazione di uno spazio esterno di oltre2000 mq. denominato “La Fattoria”,

nell’ambito del terreno destinato adazienda agricola, dedicato alla pettherapy, allo scopo di ricreare all’in-terno della struttura socio-sanitaria unhabitat naturale per animali da fatto-ria così da favorire il contatto giorna-liero fra questi e gli anziani ospiti del-l’istituto. è garantita l’assistenza sani-taria qualificata 24 ore su 24.

La residenza è ubicata in Viterbo,Strada Teverina, 13/a; Telefono 0761.353900

Intervista al Sindaco di Viterbo

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di vista occupazionale, oltreché socio-assistenziale.

Com’è il rapporto tra la sua ammini-

strazione e la residenza sanitaria R.S.A

Viterbo?

I rapporti sono ottimi stiamo lavorandobene, purtroppo abbiamo avuto una con-duzione burocratica abbastanza com-plessa dovuta alla precedente ammini-strazione regionale. Su tutte i pagamen-ti delle quote spettanti alle residenzesanitarie assistenziali che sono in ritar-do di anni con la scontata conseguenzadi mandare in sofferenza le aziende,aziende che hanno come primo interlo-cutore il Comune. Per questo il Comunedi Viterbo si è fatto garante con delleanticipazioni economiche cercando didare risposte concrete ai pazienti, allefamiglie e agli imprenditori coinvolti. Unpercorso complesso che dal 2007 è statoveramente travagliato. Abbiamo lavora-to insieme al Presidente della Provinciavisto che il problema non riguarda solole rsa di Viterbo e insieme all’assessoreregionale ai servizi sociali Aldo Forte per

ViterboLa città ha un vasto centro storico diorigine medioevale cinto da muraantiche e perfettamente conservato.Fuori della città si estendono zonearcheologiche e termali (necropoli diCastel d’Asso, sorgente delBullicame). Viterbo è nota come la“Città dei Papi”: nel XIII secolo fuinfatti sede pontificia e per circa 24anni il Palazzo dei Papi di Viterbo ospi-tò o vi furono eletti vari Papi. PapaAlessandro IV decise nel 1257 il trasfe-rimento della Curia Papale a Viterbo acausa del clima ostile presente aRoma; il soggiorno papale durò fino aquando papa Martino IV, appena elet-to (22 febbraio 1281), allontanò defi-nitivamente la corte pontificia daViterbo. La città è famosa per il tra-sporto della Macchina di Santa Rosa,tradizionale e spettacolare manifesta-zione che si svolge ogni anno il 3 set-tembre in onore della Santa patrona:una struttura alta 30 metri e del pesodi 52 quintali, viene portata a spallada cento uomini, i facchini, per le vieabbuiate della città. A Viterbo hannosede l’Università della Tuscia, istituitail 18 aprile 1979, il comando naziona-le dell’Aviazione dell’Esercito, laScuola Sottufficiali dell’Esercito e laScuola Marescialli dell’AeronauticaMilitare.

Il comune di Viterbo è ancor oggi rac-chiuso da possenti mura in peperino lacui costruzione è iniziata nel

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Intervista al Sindaco di Viterbo

R.S.A. Viterbo

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cercare di trovare una soluzione chepermetta alle amministrazioni di esserepiù fluide burocraticamente e foriere disoluzioni concrete, che permettano dipoter lavorare sulla qualità, adeguando-ci agli standard europei.

Allo stato attuale avete dei progetti in

sinergia con l’R.S.A Viterbo?

Nel passato ci sono stati, attualmente ilproblema è sempre quello delle risorse,ma il Comune, mi preme sottolinearlo, ècomunque molto disponibile nella perso-na dell’assessore ai servizi socialiSabatini, che sta lavorando molto benesulle tematiche sociali e che ha sempredimostrato grande apertura verso nuoveproposte e progetti.

Un sogno per la sua città?

Questa città ha tra le sue grandi caratte-ristiche la capacità di affievolire le diffi-coltà legate alla terza età, Viterbo e lezone limitrofe offrono molte possibilitàdi sostentamento per gli anziani sia con

strutture adeguate che con unarete di servizi pensati per loro.

1095 e completata nel 1268. Sono alteoltre dieci metri, con torri ben conser-vate e porte medievali ancora intatte;il nucleo di Viterbo ha mantenutol’aspetto medievale in particolare nelquartiere di San Pellegrino, con palaz-zi e torri del XIII secolo. Il più impor-tante complesso monumentale èindubbiamente il Palazzo Papale sulColle del Duomo che rappresentaun’insigne testimonianza di architet-tura gotica, con bifore, merli, archirampanti; è ornato da una splendidaloggia sostenuta da una volta, mentrela piazza è completata dalla cattedra-le con facciata rinascimentale e dalsuo bel campanile trecentesco.Famosissime sono anche le numerosefontane “a fuso” che ornano le stradee le piazze del Comune di Viterbo,risalenti per lo più allo stesso periodo.Altri monumenti importanti nelComune di Viterbo sono la RoccaAlbornoz, sede del Museo Nazionale ela Chiesa Santa Maria della Verità, alcui fianco è il Museo Civico, conimportanti testimonianze della storiadel Comune di Viterbo; poi PalazzoFarnese, Chigi, del Podestà e delComune, con la sua torre alta ben 44metri.Terme del Bullicame e del BagnaccioGià conosciute e sfruttate ai tempidegli Etruschi per le formidabili pro-prietà terapeutiche in ambito pneu-matologico, dermatologico, reumato-logico ecc., furono particolarmentevalorizzate dai Romani e offrono anco-

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Palazzo Papale

Intervista al Sindaco di Viterbo

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Questa città ha tutte le potenzialità perpoter vivere bene. Vorrei che i citta-dini mostrassero più rispetto perViterbo, evitando di “utilizzarla”comese questa dovesse solo subire il citta-dino.Sogno una città che sappia accogliere ibisogni degli abitanti e sappia darerisposte.Agli anziani e alle categorie più bisogno-se serve la tranquillità di poterla viverecon il rispetto di tempi e modi adegua-ti a loro. A bambini, ai giovani e allaterza età serve una città diversa daquella di oggi, purtroppo è una battagliadura, gli abitanti vogliono tutto: arriva-re con la macchina in centro, il parcheg-gio davanti agli esercizi, e molte altrecomodità. In questo c’è molto egoismoda parte dei cittadini, tutti voglionousarla come meglio credono.Purtroppo, mi rammarica dirlo, saremocostretti ad adoperare misure coercitiveper rendere Viterbo più vivibile, molti,come sempre si lamenteranno, ma tantialtri saranno felici di una Viterbo final-mente per tutti.

ra oggi uno spettacolo suggestivo edun’occasione di salutare relax. L’elevata temperatura dell’acqua sul-furea permette di effettuare tonifi-canti bagni anche in pieno inverno.

7Santa RosaBagnaccio

Intervista al Sindaco di Viterbo

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“Gli anziani al centro” di Roma

D a alcuni mesi nel territorio delMunicipo Roma Centro Storico èiniziata la sperimentazione di un

modello integrato di intervento a favoredelle persone anziane, i cui obiettiviprincipali sono la prevenzione socio-sanitaria dell’isolamento sociale e ilsostegno alla domiciliarità. Il progetto èfinanziato dell’assessorato regionalealle Politiche sociali, capofila ilMunicipio Roma Centro Storico, e coin-volge in qualità di partner il I Distrettodella Asl Rm A, la Comunità diSant’Egidio, la Caritas di Roma e l’IpabIstituto Santa Margherita. Creare unarete attorno all’anziano, per non farlosentire solo e dargli tutta l’assistenza dicui ha bisogno, direttamente a domici-lio. Questo l’obiettivo del progetto “PoloSperimentale integrato per il benesseredelle persone anziane” presentato dalmunicipio I di Roma. Oltre 14 mila gliultrasettantacinquenni di Trastevere,Esquilino e Testaccio contattati. Per loro

è stata pensata una «sorveglian-

za continua» che va dall’assistenza sani-taria alla compagnia, dai piccoli servizidi spesa e acquisto farmaci al coinvolgi-mento dei vicini di casa nel «monitorag-gio» dell’anziano solo. «L’obiettivo -spiegano gli ideatori - è far rimanerel’anziano a casa propria. Nei casi in cuiè stato già avviato questo progetto hadato ottimi risultati non solo a livellosociale, ma anche sanitario con menorichieste di ricovero. -Intervenendo sulmondo degli anziani diamo una rispostadi benessere anche ai loro figli - com-menta il presidente del municipioOrlando Corsetti - perchè sanno che acasa dei loro genitori gravita una rete diservizi qualificati. In un momento dicontinuo taglio di risorse al sociale ilmunicipio si è posto il problema di comemantenere i servizi e far funzionare almeglio quelli che ci sono. In questosenso credo si possa parlare di un vero eproprio ‘modello primo municipio».

8 fonte foto:www.liboriobutera.com

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A f o r s a t

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La Tuscia e più precisamente Viterbovede la presenza dell’ AssociazioneFamiliari Ospiti Residenze Sanitarie

Assistenziali Tuscia conosciuta conl’acronimo di AFORSAT, una delle piùgrandi e rappresentative del Lazio. Unarealtà presente da diversi anni sul terri-torio che si dedica ad attività e iniziati-ve a favore di anziani e individui nonautosufficienti, in situazioni di svantag-gio sociale, familiare ed economico, alloscopo di contribuire a costruire una cul-tura sul tema dell’assistenza amorevoleal soggetto non autosufficiente nellacontinuità tra contesto familiare di pro-venienza e contesto di altre struttureassistenziali ospitanti.L’associazione opera di concerto conogni altro organismo istituzionale for-malmente costituito in seno alle struttu-re assistenziali residenziali previstodalle normative vigenti (rappresentanzedei familiari all’interno dei comitati dipartecipazione delle Rsa). In particola-re, si prefigge di favorire il miglioramen-to della qualità della vita, lo sviluppodell’autonomia e della dignità di quellepersone che vivono in condizioni di disa-gio e di emarginazione sociale e/o per-sonale, ma non solo, si occupa anche didialogare con le diverse parti sociali eistituzionali come il Ministero della

Salute, il Ministero per le politichesociali, per la famiglia, per l’economia,Regione Lazio, Comune, Provincia,aziende sanitarie e residenze sanitarieassistenziali. Tra gli ultimi colpi messi a segno quelliper la battaglia che ha portato alla deci-sione da parte del Comune di Viterbo dimettere a disposizione delle Rsa territo-riali fondi pari a oltre un milione di europer l’anticipo di crediti non corrispostidalla Regione Lazio per l’anno 2009.Solo grazie al lavoro congiunto tra l’as-sessorato alle Politiche Sociali dell’am-ministrazione, le associazioni degli ospi-ti e dei loro familiari e le strutture sani-tarie interessate, si è riusciti a superareil periodo problematico seguito allepenalizzanti decisioni assunte dallaRegione Lazio nel 2007. A ciò ha fattoseguito un’audizione in Commissioneregionale Sanità e la proposta della pre-sidente di Commissione AlessandraMandarelli, di sottoscrivere un protocol-lo d’intesa tra Aforsat e Regione Lazio.Un incontro in cui sono stati analizzati iproblemi principali vissuti dai familiaridelle persone ricoverate presso le Rsa eavanzate soluzioni di miglioramento cheper la prima volta sono state ascoltate inConsiglio Regionale.

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Compleanno In coppia12 MARZO FESTA DI COMPLEANNO DI BURRATTI MARIA E PROIETTI CLELIA

I l 12 marzo scorso, durante ilpomeriggio, nel salone del IV pianosi è tenuta la festa di compleanno

di due nostre ospiti: Proietti Clelia eBurratti Maria. Clelia, conosciuta da tutti come“Gina”, è nata più esattamente il 5marzo di 78 anni fa mentre Mariacompiva 84 anni proprio il giornodella festa delle donne: l’otto marzo.La festa è stata ben organizzata dallafiglia di Maria, Nicoletta, e dalle duefiglie di Gina ed ha coinvolto tutti gliospiti del reparto che erano presentinella sala da pranzo.Sono stati posizionati i tavoli tutti infila e gli ospiti disposti intorno ad essia formare un’unica compagnia. Adaumentare la carica di allegria anchei nipotini di Gina e il genero Alberto,psicologo operatore nella casa di ripo-so “Giovanni XXIII”.Tutti gli ospiti partecipanti alla festa

hanno potuto assaggiare

bevande e dolcetti offerti dai parentidi Gina e Maria per concludere poi conun goccio di spumante ed una fetta diognuna delle due torte, una per ognifesteggiata.Ai parenti delle nostre ospiti vannotutti i più sentiti ringraziamenti daparte della nostra residenza per avertrasformato un evento famigliare inuna simpatica quanto preziosa occa-sione di svago e divertimento per inostri ospiti del IV piano.I terapisti occupazionali.

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“Progetto Pittura Pontina” .

Durante le attività di terapia occu-pazionale le quattro strutturedella RSA Giomi (Casa di cura

Madonna del ROSARIO, RSA Viterbo,Residenza Cimina, Rsa Flaminia e Casa diRiposo ) hanno aderito al progetto pittu-ra Pontina.Ad ogni struttura è stato dato un com-pensato delle misure di larghezza mt.1,28 alt. mt. 1,97 per un totale di larg.Mt. 5,12 e altezza mt. 1,97. Gli ospitisono stati tutti impegnati in base alleproprie potenzialità e con la supervisio-ne dei terapisti.Il progetto prevede quattro fasi:1) passare la carta a vetro 2) passare lacementite bianca con il rullo 3) ricopia-re il disegno 4) colorare con le tempereil murales ed infine passare il flattingper fissare i colori.Terminato, il progetto verrà esposto inuna parete nella nuova struttura dellaPontina...A tutti i nostri ospiti delle quattro strut-ture auguriamo un buon lavoro.

P r o g e t t o F i n a l e

Progetto Pittura Pontina

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Carnevale e... Compleanno“ C O M P L E A N N I I N R . S . A “

Il 24 febbraio nella R.S.A Flaminiaabbiamo festeggiato gli 83 anni diConcetta insieme ai familiari e a

tutti gli ospiti della Residenza.Complice il periodo carnevalesco lafesta si è svolta in allegria e diverti-mento.La sala era stata allestita con masche-rine e stelle filanti realizzate dagliospiti stessi nei giorni precedentidurante la terapia occupazionale.Tra una pizzetta, una fetta di tortaabbiamo augurato alla nostra amataConcetta un Buon Compleanno.

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Carnevale e...Compleanno

Fonte foto sombrero www.faqs.orgphoto dictphotofilesFesta della donna retedei cittadini.itwp contentuploadsMimosa im.wk.ioimagesp

carnevale e mimose www.sanremobuonenotizie.it

L ’Otto Marzo gli operatori e gliospiti della casa di riposoFlaminia hanno organizzato

una festa che ne racchiudeva tre “ saluto al Carnevale, festa delladonna, e il centocinquantesimo anni-versario dell’unità d’ Italia.”il risultato e stato un trionfo... vedere per credere.

Opertori Casa di riposo Flaminia

carnevale

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Progetto Pittura Cimina

La Giomi hacommissio-nato alle

varie ResidenzaAssistenziali, larealizzazione dialcuni quadri per la Residenza Pontina. La Residenza Cimina si è messa quindisubito all’opera, formando gruppi dilavoro con i pazienti i quali hanno accol-to l’idea con entusiasmo e molta vogliadi fare.

Terminato, il progettoverrà esposto in unaparete nella nuovastruttura della Pontina.A tutti i nostri ospitidelle quattro struttureauguriamo un buonlavoro.

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Residenza Cimina…che Donne!!!

Èl’8 marzo e come negli anni passati l’ammini-strazione omaggia le signore ospiti della strut-tura con un mazzetto di mimose.

Quest’anno però vorremmo soffermarci sul verosignificato della festa delle donne. Le origini della festa dell’8 Marzo risalgono al lonta-no 1908, quando, pochi giorni prima di questa data,a New York, le operaie dell’industria tessile Cottonscioperarono per protestare contro le terribili condi-zioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero siprotrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il pro-prietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fab-brica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabili-mento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie pri-gioniere all’interno morirono arse dalle fiamme.Successivamente questa data venne proposta comegiornata di lotta internazionale, a favore delledonne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo dellatragedia.La giornata internazionale della donna (comunemen-te definita festa della donna) ricorre l’8 marzo diogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, poli-tiche ed economiche delle donne, sia le discrimina-zioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggettoin molte parti del mondo. In Italia questa celebrazio-ne si è tenuta per la prima volta nel 1911: nel 2011 siè tenuto il primo centenario.

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Anche nella RSA Flaminia, è statafesteggiata questa ricorrenza.L’amministrazione ha donato ad ogninostra ospite un mazzo di mimose;fiore adottato dalle femministe ita-liane nel 1946 per il primo 8 marzodel dopoguerra.La terapista occupazionale Donatellaha portato una grande torta decoratacon il fiore simbolo confezionata dalei per le nostre donne-nonne, men-

Otto Marzo R.S.A. Flaminia

129 operaie, tra cui anche delleItaliane, donne che cercavano sem-plicemente di migliorare la propriàqualità del lavoro. L’08 marzo è quindi un ricordo diquella triste giornata.Non è una “festa” ma piuttosto unaricorrenza da riproporre ogni annoper evidenziare le continue discrimi-nazioni in tutti i campi che moltedonne ancora subiscono.

F E S TA D E L L A D O N N A

L ’origine della festa risale al 1908quando un gruppo di operaie diuna industria tessile scioperaro-

no come forma di protesta contro leterribili condizioni in cui si trovavanoa lavorare. Lo sciopero proseguì perdiverse giornate ma fu proprio l’8Marzo che la proprietà dell’aziendabloccò le uscite della fabbrica, impe-dendo alle operaie di uscire dallastessa. Un incendio ferì mortalmente

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