Gian Marco Marzocchi Laura Dentella Ilaria Rota Ladolescente con ADHD Centro per lEtà Evolutiva -...

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  • Gian Marco Marzocchi Laura Dentella Ilaria Rota Ladolescente con ADHD Centro per lEt Evolutiva - Bergamo
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  • Sintesi del percorso Ladolescente con ADHD Le caratteristiche Interventi scolastici: Strategie di gestione delle difficolt attentive Strategie di pianificazione e organizzazione La circolare MIUR e la stesura del Piano Didattico Personalizzato
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  • Ladolescente con ADHD Le caratteristiche
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  • -Difficolt Attentive- Selezionare e focalizzare lattenzione su stimoli rilevanti nellambiente. Gli adolescenti con ADHD che hanno difficolt a selezionare e focalizzarsi su stimoli rilevanti si trascinano nei compiti e nei lavori noiosi. Vanno nelle loro stanze, forse con le migliori intenzioni di fare i loro compiti quotidiani, ma invece sognano ad occhi aperti, giocherellano con le cose che hanno sulla scrivania, guardano fuori dalla finestra.
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  • Mantenere la concentrazione e resistere alla distrazione. Gli adolescenti con ADHD quando devono iniziare un compito in classe o un compito noioso, a met strada deviano su qualcosa daltro lasciando il compito iniziale incompleto o completandolo pi tardi in modo inadeguato. Ci vogliono 3 ore per fare un compito di 10 minuti a causa delle frequenti sviste della concentrazione o spostamenti temporanei su altre attivit che momentaneamente catturano lattenzione del ragazzo. -Difficolt Attentive-
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  • Mantenere lo sforzo attentivo in coerenza con il compito Gli adolescenti con ADHD non sono in grado di eseguire compiti che richiedono uno sforzo cognitivo prolungato nel tempo. Quando richiesto tale sforzo cercano di sviare. Se costretti a mantenere lattenzione per lungo tempo, lamentano spesso una certa fatica a livello mentale. Si annoiano facilmente con attivit ripetitive o poco stimolanti, specialmente compiti a casa, lavori noiosi, hobbies. Vanno alla ricerca di esperienze nuove ed eccitanti per mantenere vivo il loro interesse. -Difficolt Attentive-
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  • Organizzazione, dimenticanze, recupero di quanto appreso. Gli adolescenti con ADHD non gestiscono correttamente il tempo e sono incapaci di stabilire le priorit. Hanno una percezione distorta di quanto tempo sia passato, o di quanto tempo necessiti lesecuzione di un compito. Sono cronicamente in ritardo. Sbagliano nellannotare sul diario i lavori assegnati e in classe non hanno con loro tutto il materiale necessario. Arrivano in classe impreparati, dimenticano ci che hanno studiato la notte precedente. -Difficolt Attentive-
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  • Passaggio da unattivit allaltra Gli adolescenti con ADHD faticano ad abbandonare unattivit per iniziarne unaltra, a causa delleccessiva focalizzazione su un solo dettaglio della situazione escludendo tutti gli altri aspetti rilevanti. Trascorrono tutto il tempo sui compiti di matematica e ignorano quelli di italiano e storia oppure si rifiutano di smettere di guardare la tv o di giocare con la play-station quando ora di andare a letto. -Difficolt Attentive-
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  • Ladolescenza caratterizzata da alti livelli di impulsivit cio da una bassa capacit di controllo degli impulsi e da difficolt ad attivare risposte inibitorie; Gli adolescenti con ADHD mostrano molta pi impulsivit rispetto agli altri ragazzi. -Impulsivit-
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  • Dal punto di vista comportamentale: Vogliono avere le cose immediatamente, non sanno aspettare e possono diventare anche capricciosi; Fanno qualsiasi cosa gli venga in mente; Scelgono il piacere immediato anzich una soddisfazione futura; Non riflettono sulle conseguenze delle proprie azioni prima di agire; Faticano ad adeguare il proprio comportamento alle regole esterne.
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  • -Impulsivit- Dal punto di vista cognitivo: Sono precipitosi nellesecuzione dei compiti scolastici; Tralasciano dettagli importanti; Commettono errori di distrazione; Trascurano la grafia; Non sono in grado di pianificare le proprie azioni e di attuare procedure di controllo efficaci durante e a conclusione del lavoro.
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  • -Impulsivit- Dal punto di vista emotivo: Sono frustrati, agitati, di malumore e/o sovraeccitati; In collera possono avere scoppi improvvisi di rabbia e violenza accompagnati da risposte aggressive fisiche e verbali, sia verso gli altri che verso se stessi.
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  • In adolescenza liperattivit tipica dei bambini piccoli spesso diminuisce o si trasforma evolvendosi in percezioni soggettive di irrequietezza e agitazione. Ad un osservazione esterna ladolescente con ADHD non appare necessariamente irrequieto, generalmente una sensazione che prova interiormente: si sente recluso quando costretto a stare in classe per tante ore o quando deve stare seduto ad una scrivania a studiare per tanto tempo. La logorrea (soprattutto nelle ragazze ) e limportunare con richieste insistenti sono due manifestazioni aggiuntive delliperattivit. -Iperattivit-
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  • Interventi scolastici La gestione dellattenzione
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  • Introduzione L'attenzione pu essere considerata un aspetto particolare della percezione, tanto che definita come il processo mediante il quale si mette a fuoco e si coglie solo una parte del nostro mondo percettivo, trascurando quello che, per il momento, non ha importanza. percezione Lattenzione influenzata dalla motivazione. Il tipo di proposta didattica, le modalit di organizzare le lezioni, il coinvolgimento degli alunni modifica radicalmente le prestazioni attentive degli alunni.
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  • Le difficolt di attenzione pi comuni A. Difficolt a mantenere lattenzione per un tempo prolungato B. Difficolt a porre la necessaria attenzione alle consegne date oralmente o per iscritto C. Tendenza ad affrontare un lavoro in modo impulsivo senza pianificazione delle azioni D. Procedure di controllo poco efficaci durante e a conclusione del lavoro
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  • A. Alcune idee per mantenere lattenzione nel tempo Evitare di richiamare in modo generico allattenzione gli alunni, piuttosto attivare prima dellesecuzione di un compito alcuni segnali convenzionali con enfasi (ora aprite bene le orecchie) Variare il tono della voce (gridare - sussurrare) Creare aspettativa verso la lezione
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  • Usare molto spesso il contatto oculare Anticipare le fasi di svolgimento del lavoro in classe Assicurarsi che la voce sia sentita da tutti Controllare le fonti di rumore Dare istruzioni brevi e semplici Far ripetere le istruzioni Usare frequenti esemplificazioni e dimostrazioni pratiche
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  • Non richiedere lo stesso livello di attenzione agli alunni per tutta la durata delle lezioni Predisporre la classe in modo da avere la possibilit di passare frequentemente tra i banchi Dividere i compiti assegnati in unit pi piccole Suddividere il lavoro tenendo presente per quanto tempo un ragazzo pu mantenere lattenzione sul compito
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  • B. Alcune idee per porre la necessaria attenzione alle consegne Far rileggere la consegna prima dellinizio del lavoro Far ripetere con parole proprie cosa bisogna fare Data una consegna complessa utile condurre con i ragazzi unanalisi delle istruzioni prima che comincino il lavoro
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  • Le consegne Leggi con attenzione il testo assegnato e cerca di capirlo bene; poi rispondi alle domande riportate dopo la lettura. Stai attento per perch nel brano ci sono delle parole scritte in modo sbagliato: trovale e trascrivile nella tabella in fondo
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  • schematiche e approfondite Ecco cosa devi fare: 1- leggere il testo 2- leggere le domande una alla volta cercando di rispondere e andando a rileggere quando necessario 3- leggere il testo unaltra volta, dando poca importanza al significato, ma facendo attenzione a come sono scritte le parole 4- sottolinea le parole sbagliate 5- riporta le parole nella tabella
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  • C. Alcune idee per ridurre limpulsivit nellaffrontare i lavori scolastici Comprendere con chiarezza cosa richiesto dal compito prima di iniziare il lavoro Valutare alcune possibilit alternative prima di iniziare lo svolgimento Mettere a punto una strategia prima di iniziare un lavoro Valutare il tempo richiesto dal compito e quello effettivamente a disposizione Sfruttare, in caso dinsuccesso, dapprima le proprie risorse, successivamente quelle dellinsegnante e dei compagni
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  • D. Procedure di controllo poco efficaci I ragazzi con problemi di autoregolazione non controllano la correttezza del lavoro sia durante il compito che a lavoro terminato Il problema principale la gestione dello sforzo, dopo aver speso energie attentive Va concordato in anticipo con lalunno che al termine del lavoro obbligatorio controllare Bisogna trovare degli accordi con lalunno affinch applichi il controllo a fine lavoro Pu interrompere prima della fine del compito per avere le risorse attentive necessarie per il controllo Se controlla ha diritto a fare un giretto in pi fuori dallaula
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  • Cosa si deve evitare Lavori lunghi e ripetitivi anche se semplici e comprensibili Spiegazioni da parte dellinsegnante senza il coinvolgimento attivo degli alunni disattenti Spiegare le consegne di tutti gli esercizi insieme Interrogazioni che richiedono formulazioni di discorsi articolati Dire di stare attenti senza specificare cosa devono fare esattamente i ragazzi
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  • Meta-attenzione con gli alunni utile che anche con gli alunni si propongano esercizi di consapevolezza dellattenzione Cosa vuol dire, secondo te, stare attento? Che cosa fa un bambino attento? E che cosa fa un bambino disattento? Quali sono i compiti in cui ci vuole pi attenzione, secondo te? Secondo te, per quanto tempo riesci a stare molto attento a scuola? A scuola necessario stare sempre molto attenti? Cosa fanno gli insegnanti quando si accorgono che un bambino non sta attento? E cosa potrebbero fare gli insegnanti per fare stare pi attenti i bambini? E faticoso per te stare attento? Ci riesci sempre?
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  • Leggi le affermazioni e decidi se si adattano al tuo caso; scrivi: M se si adatta molto al tuo caso A se si adattano abbastanza P se si adattano poco Quando devo stare attento per molto tempo mi annoio Riesco a stare attento anche per molto tempo Quando sono stanco non riesco a mantenere lattenzione Riesco a capire se sono attento Per stare attento cerco di evitare le cose che mi disturbano Di fronte a compiti che non mi piacciono, cerco di trovare il loro lato divertente Di fronte ad un compito che pu sembrare noioso, penso che prover soddisfazione quando avr finito Di fronte ad un compito difficile, penso che organizzandomi non solo impiegher meno tempo, ma anche mi stancher di meno Per non affaticarmi e per portare a termine il mio lavoro a casa,mi propongo delle pause con attivit piacevoli
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  • Esercizio Pensando alla mia classe, quali strategie di gestione dellattenzione ho adottato? Cosa ha funzionato? Perch? Cosa invece non ha funzionato? Perche?
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  • Interventi scolastici Strategie di Pianificazione e Organizzazione
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  • Pianificazione Con il termine pianificazione si intende la programmazione temporale, spaziale e dei materiali. La pianificazione comprende: che cosa fare, come farlo, dove farlo, quando farlo, in che sequenza farlo. Gli adolescenti con ADHD hanno difficolt di pianificazione, non tanto perch non conoscono le azioni da svolgere, quanto perch non riescono a coordinarle tra loro durante lorganizzazione del lavoro intrapreso.
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  • Pianificazione Temporale Una delle cose che pi ostacolano una buona organizzazione sbagliare le valutazioni relative ai tempi di svolgimento e/o alla difficolt di un compito. E possibile intervenire sulla capacit di compiere corrette stime sul tempo. Per es. dopo aver dato le consegne alla classe, prima di prendere in mano la penna per svolgere lesercizio, avviare considerazioni sulla difficolt del compito e sul tempo di svolgimento.
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  • ------------------- Poco tempo Tempo Medio Molto tempo
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  • MATERIA QUANTO TEMPO PENSO MI SERVIRA? ORA DI INIZIO ORA DI FINE TEMPO IMPIEGATO POMERIGGIO DI STUDIO: Guardo il mio diario, quali compiti devo svolgere? ORGANIZZO IL MIO TEMPO PER STUDIARE! Come ti sembrato il compito? FACILEMEDIODIFFICILE
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  • Pianificazione dei Materiali Spesso il ragazzo: non ha con s tutto il materiale necessario alla lezione; perde parte di quello che stato reperito per lui; disturba i compagni chiedendo con insistenza i materiali; non ha cura del proprio materiale scolastico. Linsegnante pu: aiutare gli alunni creando una tabella in cui sia indicato il materiale necessario per quellora di lezione.
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  • Dall Orario Scolastico.
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  • .al materiale necessario!
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  • Organizzazione Gli alunni con ADHD hanno difficolt a prevedere le conseguenze del proprio comportamento, prova ne il fatto che spesso non sanno valutare il pericolo di alcune situazioni. Gli insegnanti possono intervenire aiutando in vari modi il ragazzo a prevedere le conseguenze di determinati eventi prima di agire. Quanto pi organizzato e strutturato il contesto in cui lavora lalunno, tanto pi prevedibile diventa lambiente e quindi pi regolato sar il comportamento del ragazzo. Organizzare la classe Organizzare la lezione Organizzare il lavoro a scuola e a casa
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  • La classe Lalunno con ADHD deve essere vicino agli insegnanti In posizioni in cui non pu essere disturbato da altri stimoli distraenti Non vicino ad altri alunni iperattivi o vivaci Non in banchi in cui, alzandosi, pu disturbare altri alunni Non nelle ultime file in cui si distrae continuamente In posizioni facilmente raggiungibili dagli insegnanti per guardarlo, sollecitarlo, avvicinarlo e toccarlo per attivargli lattenzione.
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  • La lezione Allinizio dellora esplicitare ci che si far; Presentare gli argomenti in modo stimolante con figure, audiovisivi, ponendo agli alunni degli interrogativi (le domande rendono gli alunni attivi, quindi pi motivati); Strutturare il pi possibile i compiti, rendendo esplicite le procedure necessarie per il loro svolgimento; Usare tempi di lavoro corretti, non troppo lunghi; Alternare compiti attivi, che richiedono agli alunni di agire e compiti passivi come per es. lascolto di una spiegazione.
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  • e per lalunno con ADHD? Accorciare i tempi di lavoro, spezzettando con brevi pause un lavoro lungo; Ricorrere spesso a stimoli verbali, gestuali e/o visivi per indicare allalunno che il suo comportamento non corretto o al contrario che quello che ci si aspetta da lui; che richiamino la sua attenzione o che gli indichino la procedura da seguire.. Concordare tempi e modalit dei momenti di pausa; Attribuirgli compiti di responsabilit permettendogli cos il movimento finalizzato a scopi positivi.
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  • Il lavoro a scuola. Strutturare il pi possibile i compiti, rendendo esplicite le procedure necessarie per il loro svolgimento; Inizialmente indispensabile la guida dellinsegnante per: esplicitare le procedure; monitorarne la messa in atto; verificare quanto svolto. molto importante inoltre chiedere continuit di strategie anche a casa o a chi segue il ragazzo durante i compiti pomeridiani;
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  • Es. 1: Scrivere un TEMA Fare un brainstorming sullargomento ovvero scrivere su un foglio tutte le idee che vengono in mente; Analizzare tutte le informazioni che sono state scritte e decidere quali possono essere raggruppate sotto la stessa categoria (utilizzare i colori); Scrivere il paragrafo iniziale, che descriver brevemente il contenuto del testo in modo tale che possa essere un pro-memoria per il ragazzo. Si pu aiutare lo studente attraverso una serie di domande in relazione a ci che ha scelto di scrivere o con una domanda generica: Cosa vuoi che le persone pensino dopo aver letto il tuo testo? oppure Perch le persone dovrebbero leggere il tuo brano? Partendo dalle categorie individuate, ampliare il discorso aggiungendo tutti i dettagli; Rileggere il testo ed apportare modifiche se necessario.
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  • Es. 2: Il problema matematico 1. Prima di tutto devi leggere attentamente il testo per capire di cosa si sta parlando. 2. Dopo la lettura del testo devi riconoscere qual la domanda e cosa ti viene richiesto. 3. Devi cercare le informazioni utili e i dati indispensabili per arrivare alla soluzione del problema. 4. Devi riflettere per scegliere loperazione aritmetica adeguata e fare i calcoli correttamente. 5. Devi rileggere la domanda e formulare la risposta completa e adatta alla situazione
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  • Una casa viene assicurata per una somma di 40.000 con unassicurazione a pieno rischio. Un incendio produce un danno stimato di 20.000. Ad incendio avvenuto la societ stima in 35.000 il valore dellalloggio. A quanto ammonter la somma rimborsata? 1. Prima di tutto devi leggere attentamente il testo per capire di cosa si sta parlando. 2. Dopo la lettura del testo devi riconoscere qual la domanda e cosa ti viene richiesto. 3. Devi cercare le informazioni utili e i dati indispensabili per arrivare alla soluzione del problema. Scrivi i dati: .. 4. Devi riflettere per scegliere loperazione aritmetica adeguata e fare i calcoli correttamente. Calcola: 5. Devi rileggere la domanda e formulare la risposta completa e adatta alla situazione:.......................................................................................................
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  • e a casa Molti adolescenti con ADHD non sono nelle condizioni di eseguire correttamente da soli i compiti per casa. necessario esercitare un controllo. Se per nelle questioni scolastiche il rapporto tra il ragazzo e i genitori si inceppato opportuno ricorrere ad unaltra persona che li segua durante i compiti. Qualcuno che gli insegni strategie di apprendimento, gli faccia vedere come si esegue un compito mirando ad ottenere un risultato e pianificando il lavoro. Qualcuno che gli impedisca di mollare troppo in fretta, che incoraggi e rinforzi i segnali positivi (tutor). Lesperienza insegna che soprattutto la prima fase del lavoro pesante. Quando si superano le resistenze e il ragazzo si immerge nella materia le cose vanno meglio.
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  • La preparazione dei compiti in classe La preparazione dei compiti in classe di fatto efficace se viene eseguita relativamente vicino alla scadenza. Molti alunni riescono a suddividersi il lavoro e prepararsi bene; per un ragazzo con ADHD uno studio efficace e motivato possibile solo quando si sente sotto pressione. Solo cos il ragazzo maggiormente disponibile e riesce a recepire i contenuti. Prima di un compito in classe e/o uninterrogazione occorre, nei giorni precedenti, accordarsi sul tempo necessario alla preparazione.
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  • Le strategie di apprendimento VISUALIZZARE Ad es. per studiare geografia sul tavolo non deve esserci solo il libro, bens anche fogli con matite colorate, un atlante e un dizionario in modo che i contenuti siano resi visibili. ANTICIPARE Prima di iniziare un capitolo, leggere titolo, osservare immagini e didascalie Cosa mi aspetto di trovare scritto nel paragrafo? Conosco gi qualcosa di questargomento? Se s, cosa? FARSI DELLE DOMANDE Pensare a quali domande linsegnante potrebbe farmi per verificare lo studio e provare a rispondere.
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  • La circolare MIUR e la stesura del Piano Didattico Personalizzato
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  • Circolare MIUR su ADHD
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  • Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) Che cos? Un progetto il cui scopo il miglioramento dellefficacia e dellefficienza dellapprendimento dellallievo, che prevede la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe. Viene redatto in forma scritta dal consiglio di classe nei primi 2 mesi dellanno e condiviso con i genitori. Ai dirigenti scolastici spetta il compito di assicurare la realizzazione di questi impegni.
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  • Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) E necessario stabilire gli obiettivi attesi e prevedere le modalit e i tempi di verifica dellefficacia del progetto al fine di apportare eventuali modifiche. Che differenza c rispetto al PEI? Il PDP viene redatto per studenti le cui difficolt sono pi moderate, non comporta la modifica degli obiettivi didattici e nemmeno la perdita del valore legale del titolo di studio (per la scuola secondaria).
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  • Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) Quali informazioni dovrebbe contenere? 1. Dati relativi allalunno (dati anagrafici) e alla diagnosi specialistica; 2. Caratteristiche del processo di apprendimento (punti di forza e di debolezza); 3. Strategie metodologiche e didattiche adottate; 4. Strumenti compensativi e dispensativi; 5. Criteri e modalit di verifica e valutazione dellapprendimento; 6. Patto con la famiglia (compiti a casa, eventuali riduzioni).
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  • Il PDP: il caso di Andrea 1) Dati relativi allalunno e alla diagnosi specialistica Cognome:Nome: Andrea Data e luogo di nascita: Residente a In via Telefono: Email: Frequentante listituto: Scuola secondaria Classe IISezione:
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  • Il PDP: il caso di Andrea Diagnosi specialistica: ADHD (Disturbo di Attenzione e Iperattivit) Redatta da dott. Marzocchi presso Centro per lEt Evolutiva in data . Specialisti di riferimento: dott. Marzocchi
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  • Il PDP: il caso di Andrea 2) Caratteristiche del processo di apprendimento Lettura: sufficientemente automatizzata sia in termini di velocit sia correttezza Comprensione:Non adeguata per scarsa competenza sintattica e difficolt nel compiere inferenze lessicali (capire i significato di parole nuove in base alla frase in cu isono inserite) Scrittura: Errori ortografici nella norma della classe frequentata Capacit di organizzare le informazioni e le conoscenze: Scarsa pianificazione dei concetti da esporre. Nella fase dello studio conosce un numero limitato di strategie e le applica in modo poco autonomo, richiesta costante del supporto delladulto. Impulsivit nel formulare risposte senza valutare le conseguenze delle risposte errate date. Area logico-matematica: Procedure del calcolo a mente e scritto, recupero di fatti numerici adeguato. Difficolt nella comprensione dei testi e incapacit nellorganizzare dati.
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  • Il PDP: il caso di Andrea 3) Strategie metodologiche e didattiche adottate - 1 ORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE A. sempre seduto in prima fila, nella zona di fronte la cattedra, lontano dalla finestra. Viene sempre scelto un compagno di banco con buone capacit di autocontrollo e responsabilit in modo da evitare distrazioni e contemporaneamente che possa essere per lui un supporto e sostegno nelle attivit di classe. A. viene richiamato con lo schiocco delle dita o con la voce in modo da essere sollecitato senza continui rimproveri. In caso di intervento impertinente o non contestualizzato A. viene sollecitato a ragionare sullopportunit e necessit dellintervento stesso ai fini della lezione. In caso di incapacit nel risolvere una situazione (ho sbagliato, ho finito il foglio, non ho il quaderno o il materiale) A. viene sollecitato a risolvere la situazione ponendo delle domande affinch impari a non cercare sempre lappoggio e la soluzione nelladulto.
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  • Il PDP: il caso di Andrea 3) Strategie metodologiche e didattiche adottate - 2 FOCALIZZARE L'ATTENZIONE Compatibilmente con lorganizzazione didattica e la progettazione individuale di ogni docente si prediliger il lavoro a gruppi, a coppie, attivit di apprendimento cooperativo. La lezione svolta inserendo il maggior numero possibile di esemplificazioni e dimostrazioni pratiche riducendo le spiegazioni orali di tipo frontale. Si impostano le lezioni introducendo poche regole e concetti per volta, seguiti sempre da un'esemplificazione (esercizi alla lavagna, in particolare per materie come matematica, geometria, lingua straniera, grammatica...); in alcune materie si utilizza un quaderno delle regole ( geometria, aritmetica,)
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  • Il PDP: il caso di Andrea 3) Strategie metodologiche e didattiche adottate - 3 MANTENERE L'ATTENZIONE Si programmano lezioni ben strutturate, evitando tempi vuoti, che possono favorire la perdita di concentrazione. Si alternano attivit impegnative ad attivit che richiedono meno sforzo attentivo, possibilmente dedicando alle prime i momenti iniziali della lezione. Si forniscono indicazioni chiare ed esplicite sulle procedure da seguire. Assegnando una scaletta con i punti essenziali da svolgere.
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  • Il PDP: il caso di Andrea 4) Strumenti compensativi e dispensativi Si utilizzano quando possibile supporti visivi: parole chiave sulla lavagna, schemi semplici, mappe concettuali (magari da costruire insieme, con il contributo attivo di ogni alunno). Possono essere particolarmente utili per materie di studio come storia e geografia. Si definisce una quantit inferiore dei compiti assegnati o si fissa un tempo di lavoro per ogni disciplina (questo sottocontrollo di qualcuno che svolga in affiancamento i compiti con A. per garantirne lefficienza).
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