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Gi Arabi Nel VII secolo una vasta parte del mondo orientale venne invasa dai conquistatori arabi.

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  • Gi Arabi

    Nel VII secolo una vasta parte del mondo orientale venne invasa dai conquistatori arabi.

  • L’incontro della cultura araba con quella bizantina fu proficua per lo sviluppo delle scienze e soprattutto per la medicina. Il mondo islamico recepisce non solo i principi della medicina greco-romana (specialmente Galeno) ma anche l’organizzazione assistenziale bizantina specialmente attraverso le comunità nestoriane della Siria e del Medio Oriente.

  • La scuola di Alessandria, che dopo la conquista araba era destinata a perire, aveva i suoi adepti in Siria, specie tra i cristiani nestoriani. Sergio di Rēš‘ainā (m. 536) studiò ad Alessandria e tradusse in siriaco almeno ventisette opere di Galeno. Sergio incarnava la tipica sintesi del galenismo e dell’aristotelismo presente nella scuola di Alessandria. Nel IX secolo Hunayn ibn Ishāq, di origine arabo-cristiana al servizio del califfo abbaside di Baghdad traduce in arabo dal siriaco le opere galeniche.

  • Un altro centro importante per la medicina islamica era l’Iran ed in particolare Giundišapur, fondata nel 266 d.C. da Šapur I, re dei Persi.

    La medicina iraniana subì grande influenza dal mazdeismo e dalle discipline orientali. I testi iraniani giunsero intorno all’VIII secolo a Baghdad.

  • Anche in arabo, come erà già successo nella lingua latina, si elabora un lessico tecnico della medicina:

    PRESTITO: syr. mawtonô, ar. mawatân, epidemia gr kephalikos, ar. Kîfâl, cefalico gr. kôlôn, ar. qûlûn, colon TRASPOSIZIONE: gr. Kephalgia ar. waja‘ al-ra’s, cefalea (lett. dolore alla testa) CALCO: gr. Anorexia, ar. butlan al-šhahwak, anoressia (lett. abolizione [butlan = an-] del desiderio di cibo)

  • Grazie alla maestria dei traduttori le versioni siriache e arabe offrirono delle sostituzioni adeguate ai testi di lingua greca, preparando la strada ad uno sviluppo del pensiero medico in ambito islamico.

  • Gli scienziati arabi, spesso guardati con sospetto dall’ortodossia islamica, riprendono ampiamente la filosofia greca, specialmente Aristotele.

    In medicina le opere degli autori antichi (principalmente Ippocrate e Galeno) vengono commentate, sintetizzate e riviste alla luce dell’aristotelismo.

  • RHAZES Muhammad ibn Zakariyā’ ar-Rāzi (865-925)

    Può essere considerato il pensatore più indipendente di tutto il medioevo islamico.

    Fu direttore dell’ospedale di Baghdad e della sua città natale di Rayy ed ebbe un gran numero di discepoli.

    Ribadisce che nella medicina non devono esserci arresti e che perciò si vede costretto a criticare Galeno, così come Galeno stesso aveva criticato i suoi maestri.

  • RHAZES Muhammad ibn Zakariyā’ ar-Rāzi (865-925)

    La sua opera più importante è il Kitāb al-hāwī fi al-tibb, nota in latino col nome di Continens, raccolta postuma dei suoi scritti ed appunti di lezione: contiene un enorme numero di osservazioni cliniche, secondo lo spirito del Corpus Hippocraticum.

    Famoso il suo trattatello sul morbillo ed il vaiolo, che verrà tradotto in Europa nel XVIII secolo.

  • Nel periodo successivo si hanno ulteriori sviluppi del pensiero medico islamico, specialmente per quanto riguarda l’applicazione della medicina “umorale” (o meglio delle qualitates”.

    Inoltre grazie alla ricezione delle Arie acque e luoghi ippocratico e dal suo commento galenico, si svilupparono i rapporti fra salute e geografia e specialmente (anche attraverso De creticis diebus di Galeno) i rapporti tra salute e astrologia, che però nel mondo arabo rimasero abbastanza controversi.

    Interessante sviluppo ebbe la psicosomatica e la psichiatria (anche grazie alla ricezione del galenico Il temperamento dell’anima segue il temperamento del corpo)

    Venne consolidata la teoria delle sex res non naturales, accennate da Galeno.

  • A partire dal X secolo compare una letteratura che tenta di sintetizzare ed enciclopedizzare l’opera galenica, come l’opera di ‘Alī ibn al–‘Abbās al-Mağusi, tradotta da Costantino Africano come Pantegni.

    Ma sono sempre più gli scrittori che criticano Galeno, specialmente i peripatetici più ortodossi che male accettavano il platonismo galenico.

    Al Fārabi (m. 950) cerca di risolvere le contraddizioni esistenti tra medicina e filosofia con un attacco indifferenziato ai filosofi medici, Galeno in testa. Segue Aristotele e mette il cuore come sede del ragionamento e delle emozioni. Cerca di separare la medicina dalle scienze naturali, negandone la dignità di scienza e ”declassandola” ad arte pratica.

  • I più importanti medici di questo periodo

    Al-Razi, noto sia come Rhazes

    Isacco Giudeo (Ysaac)

    Ibn Sina (Avicenna), il cui famoso Canone di medicina costituiva la sintesi delle dottrine di Ippocrate, Aristotele e Galeno.

    Nel XII secolo si aggiungeranno:

    Avenzoar, uno dei primi a mettere in discussione l'autorità di Galeno

    Averroè, riconosciuto come il più grande commentatore di Aristotele;

    Maimonide, medico filosofo e giurista ebreo

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