Gesù il Cristo

download Gesù il Cristo

If you can't read please download the document

description

Spirituality

Transcript of Gesù il Cristo

Pag. Ges il Cristo

Un corso su Ges Cristo. La scelta stata fatta adeguandosi a questo momento in cui si fanno memoria di duemila anni di cristianesimo. Ogni due anni faccio un corso non solo che riguardi Ges, ma un corso specifico sulla sua figura. Si pu fare leggendo un vangelo, seguendo le cristologie dei vari autori neotestamentari, o cercando di tener conto del Ges storico vedendo come stato letto nella fede, per cui il Ges Cristo della fede e non solo pi della storia. Cercare di fare una lettura di Ges oggi significa innanzitutto renderci conto che questa figura di Ges cos comera stata testimoniata dai vangeli e dal NT, era una figura facilmente letta e credibile fino ai tempi moderni. In fondo cera stata un opzione molto precisa fatta cristiani da subito, quella di procedere a definire un canone su cui si accettavano alcuni libri che riguardavano Ges e la sua dottrina, questo era operare una scelta che significa laccettazione di alcuni libri e testimonianze e il ripudio di altri. La chiesa praticamente alla fine del secondo secolo mostra di avere consapevolezza riguardo a una lista precisa di libri che possono essere ritenuto luoghi in cui si trova la vera fede, limmagine ortodossa di Ges e della sua dottrina. Oltre il ripudio di alcuni testi la chiesa in realt ha operato anche unaltra scelta, cio quella di non tener conto assolutamente di ci che era tradizione presso gli ebrei, o che erano anche scritti in possesso dei giudeo cristiani, era la vittoria della chiesa dei gentili, rispetto alla chiesa dei giudeo cristiani. I giudei in parte sono stati seguaci di Ges seppure come minoranza, hanno costituito delle comunit, delle chiese, le cui autorit e vescovi erano giudei. Ma lantisemitismo imperiale e lantigiudaismo che subito si manifestato nella chiesa ha portato a grosse tensioni fra le due comunit. Se vero che Ges era per entrambe il Signore, la maniera di vivere il cristianesimo poteva risultare per entrambe molto diversa soprattutto nel tipo di accoglienza che si faceva della Torah, le tensioni le abbiamo nel NT stesso, gli Atti ci parlano di quelli di Giacomo e quelli della circoncisione. Giacomo il primo vescovo dopo la dispersione dei dodici, nel 72 a.C. martirizzato, attorno a lui la chiesa della circoncisione, questa chiesa sparsa non solo in Palestina ma anche fino allEgitto e fino alla Siria presso le colonie dei giudei. Questo cristianesimo aveva una formulazione della fede riguardo a Ges che aveva tratti differenti, una fede che viene confessata differentemente, significa una dottrina diversa, e con ogni probabilit questa dottrina, per incomprensione, per un antigiudaismo presente nella chiesa maggioritaria, la chiesa dei gentili, degli etno cristiani, la tensione si risolta in una persecuzione, nel cercare di distruggere gli scritti di questa chiesa, e nel IV sec. distruggendo completamente questa chiesa, questo ha significato la dichiarazione che i vangeli di questa chiesa erano eretici, nel perseguitare questi giudei cristiani, osteggiati da entrambi le parti, la chiesa scompare totalmente, con le leggi costantiniane gli accenni antigiudaici e antisemitici diventano una prassi dellimpero, e quindi scompare completamente questa tradizione. Da quel momento la chiesa ha il canone ben preciso, alcuni libri restano fluttuanti, la chiesa doriente non ha mai fatto un atto preciso con cui accetti il libro dellApocalisse. Nelle chiesa doccidente il canone stato fissato con la riforma che aveva messo in discussione la canonicit della lettera di Giacomo e lApocalisse. Una volta accettato il canone la figura di Ges nel NT stata quella che diventata regula, cera il problema dellinterpretazione, cio di come il NT diventava dottrina, allora la chiesa ha cominciato a Nicea con il criterio dellortodossia, e da quel momento gli eretici sono quelli che non seguono la dottrina della chiesa, la grande chiesa, e i libri sono accettati per sempre. Da quel momento non ci sono interpretazioni a partire dai testi, non si mette in discussione il vangelo, se nella chiesa ci sono tensioni sulla dottrina. Per essere molto chiaro al concilio di Nicea non c nessuno che non accetti uno dei 4 vangeli, ma linterpretazione, Ario che diceva se Ges viene definito Dio, e il NT effettivamente in modo esplicito non lo definisce mai, ci sono alcuni testi in cui non c una proclamazione chiara Ges Dio. Ario temendo di attentare allunit di Dio e alla sua unicit non riesce assolutamente a pensare a Ges come Dio, propone, dovendo accettare dai vangeli che lui figlio di Dio, che lui stato creato da Dio, creatura, che non coeterno al padre. La chiesa invece decide laltra formula. La spaccatura non sul NT ma sullinterpretazione, sulla dottrina. Per 1500 anni il Ges del NT non messo in dubbio non si sollevano questioni sulla sua identit neotestamentaria, n sulla sua verit storica. Ma a un certo punto con i tempi moderni, cominciano ad esserci dei problemi quando si instaura la critica delle fonti. Dal rinascimento in poi si sente il bisogno nella ricerca storica di valutare le fonti, ed chiaro che come si cominciano a valutare lautore, la storicit, tutto questo porta non solo ad una critica delle fonti, ma al contenuto stesso delle fonti. Potremmo dire che praticamente attorno al 700 inizia la ricerca storica su Ges. Ricerca storica che viene perseguita ancora oggi, che a grandi linee in questi tre secoli passati ha mutato percorsi, ha mutato accenti, ma dobbiamo tener conto di quello che successo. Amo dividere questo periodo della ricerca storica in tre parti. Un primo periodo in cui si dice: s a Ges, no a Cristo. Cosa vuol dire questo? Ricerca che vuole cercare la figura di Ges, vuole arrivare a chiedersi come luomo Ges ha realmente vissuto, ma nel cercare questo si comincia a dire, perch sia feconda la ricerca bisogna assolutamente dire no a Cristo, a quella idealizzazione di Ges che hanno fatto i discepoli, gli apostoli e la chiesa. Con probabilit qualche nome si gi sentito, il primo e Samuel Reimarus, che muore nel 1768, Lessing, Herder, Strauss. Cominciano a dire nei vangeli, s, c Ges, ma per conoscerlo bene dobbiamo cominciare a distinguere il Ges storico e il Ges che invece ha predicato la chiesa, idealizzato dagli apostoli. La predicazione di Ges mostra un Ges diverso da quello che la chiesa ha poi idealizzato e predicato. Ges appare nella sua predicazione ad es. un uomo che destabilizza listituzione giudaica, la forma della religione dominante al suo tempo. Sembra predicare un regno veniente, la chiesa invece lo presente, avendo visto la sua morte, ha idealizzato la sua figura, ha parlato della sua resurrezione e di conseguenza ha costruito un Ges della fede che non adeguata al Ges della storia, e l si accusa la chiesa nascente di inganno. Allinterno di questo periodo Strauss legge i vangeli come un grande tentativo perch lidea di Dio diventasse umana. Dio diventato umano. Harnack dice che avendo Ges proclamato soprattutto che Dio padre di tutti, lui semplicemente uomo. Un uomo certamente profetico ma soltanto un uomo, potremmo dire allinterno di questa scia anche Renan, anche se allinterno del romanticismo. Egli vede il galileo come luomo estetico poetico per eccellenza. Allinterno di questo periodo quello che si cercare di negare il Ges della fede che sarebbe una costruzione della chiesa, non ha niente di storico. Tuttavia questo periodo fecondo, il periodo che ha portato soprattutto a studiare i vangeli a ricercane le fonti. quello che ci ha permesso di arrivare a percepire Mc come la fonte di Mt e Lc insieme alla fonte Q, e a distinguere due fonti. stato anche un periodo fecondo anche in base alla ricerca della storia delle fonti, con un limite grande: no a Cristo, s a Ges.Segue una seconda stagione che quello aperto soprattutto da Albert Scwaizer, che morir nel 75 in Africa in un lebbrosario. stato un grande esegeta oltre che un grande organista. Lui sta allinterno di questa ricerca, il Ges della storia altro da Ges della chiesa, per conclude che questo Ges che d un comando: convertiti e seguimi. Lui prende sul serio questo, lascia luniversit e la cattedra, va in Africa, proprio in base a questa forza in Ges che chiede la sequela. Per tanto resta critico sul Ges della chiesa. Sembra un po paradossale, ma altamente eloquente, un uomo che ha difficolt a riconoscere nel Ges della chiesa il vero Ges, ma anche per lui il vero Ges colui che dice vieni e seguimi, che gli causa la sequela. Ebbene, in questo secondo periodo, il periodo di Bultman, di Dibelius, di Vrede, c una specie di reazione, un vero e proprio ribaltamento della posizione antecedente, Bultman e gli altri, dicono impossibile la ricerca del Ges storico, in realt noi non abbiamo alcun strumento per arrivare a un vero Ges della storia, perch tutti i documenti che abbiamo sono gi elaborati da coloro che avevano fede in Ges. Certamente vedete che sempre ci sono gli influssi culturali e religiosi e Bultman da buon luterano dice ma che importa? In fondo quello che Dio ci chiede lobbedienza della fede, limportante il Cristo della fede, poco importa se non riconosciamo il Cristo della storia. Ribaltamento rispetto alla posizione precedente. Alcuni arrivano a dire che illegittimo fare la ricerca storica, abbiamo la testimonianza di credenti e ci deve bastare, Dio ci chiede la testimonianza della fede. Tuttal pi si arriva anche a pensare, il vangelo ci presenta anche il kerigma, lannuncio di Ges, forse con una critica serrata possiamo arrivare a un minimo di fondamento autentico, ma unoperazione inutile per la nostra fede. Una frase tipica : questo il Ges che ho bisogno, salvatore della mia vita e salvatore della storia, cio il Cristo. Terzo periodo. un altro periodo di ricerca a grandi linee posiamo dire a partire dal dopoguerra, Keseman contesta la tesi del maestro Bultman e dice no, in realt il cristianesimo nato in un evento non in un idea, non un mito. La storia non pu non avere senso, il Ges storico ha quanto senso quanto il Ges della fede, anzi non ci pu essere un Ges della fede staccato dal Ges della storia. Cristo della storia e Cristo della fede sono in realt stati una sola persona, e allora la ricerca storica va fatta. Il cristianesimo non un mito n riposa su un mito e quindi occorre assolutamente approfondire la storia e cercare di vedere come allinterno della storia stata possibile una lettura del Ges storico nella fede. In qualche misura siamo ancora in questa terza stagione, anche se dal 50 le cose sono cambiate. Quali sono i tratti nuovi? Dipendono da quello che successo fuori dalla chiesa, prima di tutto, tutti i nomi visti prima, non sono cattolici, sono tutti protestanti, nella chiesa cattolica non cera possibilit di dire quelle cose. Qualcosa nel secolo scorso che sfocia nel modernismo, e condanna seguente che fu una gelata sugli studi storici. Quando in Francia si iniziano gli studi biblici con Lagrange, sar punito. Una cosa di cui non si tiene mai conto quando si fa questo periodo che c una novit, gli ebrei che praticamente dal Talmud, vedremo un testo, non si sono mai pi interessati seriamente di Ges, solo presente in alcune leggende del ghetto, leggende popolari, normalmente dispregiative nei confronti di Ges, ma non c mai stata una ricerca seria, invece allinizio del secolo gli ebrei cominciano un cammino nuovo, di riappropriazione di Ges, vorrebbe in qualche misura misurarsi con Ges e cominciare a dire che Ges era ebreo e che appartiene al loro popolo, e di conseguenza anche contemperare la dottrina di Ges con quella presente in quel giudaismo pluriforme che cera allinizio della nostra era. Un primo tentativo fatto da Knauser, scrive un opera prima in ebraico (1907), ripresa della lingua ebraica, tradotta nel 1934 in tedesco. Un bel testo perch se vero che lui ha la visione di un Ges moralista estremamente legato alla Torah, pur tuttavia riesce a capire la novit di Ges. Limpressione profonda quando lui legge il tema dellamore di Ges: in questo ha veramente innovato rispetto a tutto lAT, un amore che diventa amore del nemico, fare del bene al nemico, pregare per lui, benedirlo, non solo non c nellAT, ma talmente scandaloso che lui dir che dovr essere solo unindicazione utopica ma irrealizzabile. In questo Ges innova rispetto alla tradizione dellAT per li va riconosciuto che questo lui lo ha fatto. Nello stesso periodo esce un Ges profeta di Montefiore, a Londra (1909). Montefiore in questo libro mette in luce la continuit di Ges con il profetismo classico, quello che si registra allinterno della bibbia e annovera Ges fra i profeti della storia di Israele, lo vede come un rinnovamento della profezia fatto con Giovanni Battista, e certamente c molta simpatia in Montefiore per Ges profeta. Attorno al 1930, abbiamo Haissler, ebreo, che fa una vita di Ges, probabilmente la cultura dominante, in cui Ges un ribelle, rivoluzionario, si arriva addirittura a pensare che abbia fatto una certa lotta armata nei confronti del tempio ci che non documentato storicamente, il gesto di scacciare i cambiavalute dal tempio doveva essere per lui, pi violento, la chiesa che lo ha addolcito dopo. Questo in realt poco probabile. Poi arriviamo a Flusser con il suo famoso Ges, esegeta, insegnava alluniversit di Gerusalemme, uomo straordinario con molta conoscenza dei problemi dellorigini cristiane. Il testo molto bello, leditore non pubblic lultimo capitolo, l conclude lautore sulla resurrezione: i discepoli dicono che al terzo giorno si trov la tomba vuota e che lui era risorto, ma di Mos non fu mai trovata la tomba, Elia sal in cielo su un carro di fuoco, e perch Ges non dovrebbe essere risorto? Flusser ha rivisto questo testo due anni fa e poi lha ripubblicato la Morcelliana. Accanto a Flusser va ancora messo Vermech, un ebreo oscillante, qualche volta cristiano, qualche volta ebreo, dipende dalle stagioni, ha scritto Ges lebreo, nel 1973, in cui Ges un carismatico galileo, nota la somiglianza tra Ges e certi personaggi della Galilea che effettivamente sono testimoniati negli scritti giudaici. Molto simile, fa miracoli, taumaturgo, ha un insegnamento. Oggi linteresse degli ebrei esteso, uscito recentemente di Malk Ges riconsegnato ai suoi, un ebreo che fa una rilettura di molti eventi e detti di Ges e fa vedere lebraicit assoluta di Ges, e poi forse la persona pi seria Abekasis, leggere con lui il vangelo molto arricchente. Perch dico che importante questa ricerca fatta dagli ebrei? Pi niente dopo la frase che vedremo nel Talmud fino a questo secolo, silenzio assoluto e invece in questo secolo una ricerca continua. Questo ha fatto s che la ricerca attuale, quella del terzo periodo, faccia un lavoro che prima non faceva, studiare Ges significa oggi collocarlo nel giudaismo e quindi fare una ricerca sul giudaismo contemporaneo a Cristo, questo non mai stato mai pensato. Altra cosa di cui si arricchito questa ricerca certamente i dati sociologici storici, prima non si faceva una sociostoria, non ne avevamo gli strumenti, per cui la ricerca di Ges oggi, se avviene sempre in quella linea di non disgiungere il Cristo della fede e il Cristo della chiesa, con il Cristo della storia, comunque oltre del contesto ebraico si deve tener conto di una lettura sociologica storica. Chi fa questo soprattutto Gerard Theissen, Claudiana ed. Ges e il suo movimento, fa vedere il radicalismo di Ges, il suo movimento, le caratteristiche, con una lettura sociologica.

Detto questo e tenendo conto che oggi noi cristiani scopriamo le nostre radici ebraiche e quindi forzatamente ci interessiamo di Ges nella sua storia giudaica, e per lo meno accettiamo lipotesi di rileggere Ges non solo a partire dal canone ma da tutti i documenti in nostro possesso (es. I libri apocrifi), li usiamo nella ricerca, non nella lettura spirituale. Ci rendiamo conto di una loro pluralit. Quello che impressione riguardo a Ges che tutte le fonti che abbiamo siano fonti cristiane, di credenti in Ges, siano autori dei libri canonici o meno. In pi Ges non ha lasciato scritti. Giovanni dice che ha scritto una sola volta sulla sabbia. E questo ha impedito ogni forma di fondamentalismo su di lui. Cfr. lIslam diverso, un testo scritto da Maometto, sceso dal cielo, il Corano vero quello che sta nellarabo sacro e non si dovrebbero fare traduzioni. Per conoscere Ges abbiamo 4 fotografie diverse. Se avesse scritto avremmo qualcosa che prevale su tutto, sarebbe univoco il cristianesimo. Cosa abbiamo fuori delle fonti cristiane? Ben poco. Due fonti giudaiche diverse tra loro e alcune fonti pagane, testimonianze di scrittori, funzionari romani ma molto indirette, qualcuno che ha conosciuto cristiani, o ha sentito parlare di Ges e fa citazioni. La debolezza della fede cristiana! Non si tratta di cercare dei segni, una sofia, degli argomenti, c una debolezza di un annuncio debole che fatto da chi ha creduto in lui, potremmo dire che di Ges il mondo non se ne accorto. Ha riscosso pi risonanza Giovanni Battista che Ges. Ges passato inosservato, saranno i cristiani che renderanno eloquente il suo nome, ma la sua vita breve non ha interessato n i poteri, n gli scrittori.Fonti pagane: la pi antica uno scritto di uno storico filosofo della Siria che non nomina neppure Cristo ma si capisce che parla di lui, Mara Bar Serapio (Signore figlio di Serapione) e scrive una lettera al figlio, (73 d.C.), quale vantaggio trassero gli ateniesi dallaver ucciso Socrate, un fatto che dovettero pagare con la carestia e la peste, o gli abitanti di Samo per aver bruciato Pitagora visto che in un istante tutto il loro paese fu ingoiato dalla sabbia, o i giudei per aver eseguito il loro re sapiente visto che fu loro sottratto il regno? Giustamente Dio vendic questi tre sapienti: gli ateniesi morirono di fame, gli abitanti di Samo furono sommersi dal mare, e i giudei, cacciati dal loro regno vivono nella diaspora. Socrate non morto grazie a Platone, Pitagora non morto grazie a Era, e il re sapiente grazie alle nuove leggi che lui ha promulgato. Certamente Ges. Qui Ges ritenuto un re sapiente, costui non lo ha conosciuto, ne ha sentito parlare, il re dei giudei. C linterpretazione data dai cristiani: Gerusalemme stata distrutta perch ha rifiutato il suo re, e quindi costui che non n ebreo e non sappiamo che tipo di pagano sia, costui ragiona in questi termini. Si parla di Ges ma senza una testimonianza diretta. Plinio il giovane, senatore romano, 110 d.C. inviato dallimperatore come legato nella Bitinia e nel Ponto (attuale Turchia). Scrive a Traiano e parla di denunce fatte contro ai cristiani e si rivolge allimperatore nella lettera X e gli dice ci sono dei cristiani soliti radunarsi in un giorno prestabilito prima dellalba, inneggiano alternativamente a Cristo come loro Dio e si sono impegnati col giuramento a non commettere delitti evitando il furto, il brigantinaggio, ladulterio, linfedelt. Plinio che da governatore ha interrogato gli accusati dice che questi venerano Cristo come un Dio, si radunano di domenica e fanno dei canti a Cristo come a un Dio. un testo pagano ma non si parla di Ges direttamente.Tacito: nei suoi Annali parla dei cristiani, dice derivano il loro nome da Cristo che stato condannato al supplizio sotto limperatore Tiberio dal procuratore Ponzio Pilato, notizia storica forte, importante. Continua: momentaneamente soffocata, questa rovinosa superstizione, dilagato non solo in Giudea ma anche a Roma, in cui convergono dappertutto e trovano discepoli tutte le atrocit e le vergogne. Giudizio negativo.Svetonio: parla nella Vita dei Cesari, 120 d.C., dice che i giudei sono stati cacciati da Roma sotto Claudio (cfr. Atti degli Apostoli), siamo agli inizi dellantisemitismo romano nei confronti degli ebrei. Dice: cacci da Roma quei giudei che istigati da Cresto provocano disordini continui, difficile capire questa informazione perch questo avvenuto pare nel 49 d. C., cerano gi cristiani a Roma nel 49? O semplicemente cerano dei giudei cristiani che cominciano ad avere tensioni con i giudei non cristiani presenti nella sinagoga? Questo tutto quello che sappiamo dai pagani.

Abbiamo due fonti giudaiche, una del giudaismo che scrive in greco, Giuseppe Flavio che nelle Antichit Giudaiche al cap. 18 dice: verso questo tempo visse Ges, uomo sapiente, se pur conviene chiamarlo uomo, infatti egli compiva opere straordinarie ammaestrava gli uomini che con gioia accolgono la verit, e convinse molti giudei e greci, egli era il Cristo, e dopo che Pilato dietro accusa dei maggiori responsabili del nostro popolo lo condann alla croce non vennero meno coloro che fin dallinizio lo amarono, infatti apparve il terzo giorno di nuovo vivo, avendo detto i divini profeti queste cose su di lui e moltissime altre meraviglie, e ancora fino ad oggi non scomparsa la trib dei cristiani che da lui prende nome. Il testo se fosse cos sarebbe straordinario, ma il testo stato tramandato dai cristiani e allora quasi tutti pensano che stato interpolato. Studi recenti cercano di togliere le interpolazioni cristiane e suonerebbe cos il testo suo: verso questo tempo visse Ges, uomo sapiente, egli compiva opere straordinarie ammaestrava gli uomini, convinse molti giudei e greci, e dopo che Pilato dietro accusa dei maggiori responsabili del popolo lo condann alla croce non vennero meno coloro che fin dallinizio lo amarono. Questo con probabilit il vero Giuseppe, il resto interpolazione cristiana. Laltro testo quello nel Talmud, Talmud babilonese, un testo importante: alla vigilia della festa di Pesach, fu appeso Jeshu, un banditore per 40 giorni and gridando: egli sar lapidato perch ha praticato la magia, ha sedotto e fatto deviare Israele. Qualcuno abbia da dire qualcosa in sua difesa venga e lo dica, ma poich nulla fu detto in sua difesa lo si impicc alla viglia della festa di Pesach. I rabbini insegnavano: Ges aveva 5 discepoli: Matai, Nakai, Tesser, Bumiei, Tod, quando fu tradotto Matai egli disse loro, se Matai dovr essere giustiziato ci vuol dire Matai! Quando verr e apparir dinanzi al volto di Dio? Gli replicarono: s Matai! Devi essere anche giustiziato poich si dice: quando, Matai, il suo nome sar ucciso e sparir dalla terra?. Giochetti di parole. Cosa importante qui? Si dice che Ges fu giustiziato la vigilia della festa di Pasqua e concorda con Giovanni nel IV vangelo, su questa data ha ragione, perch secondo i sinottici Ges sarebbe stato giustiziato durante la Pasqua e ci non possibile. Certamente era la vigilia. Si dice che Ges fu lapidato, se fosse stato cos il processo sarebbe avvenuto solo da parte delle autorit giudaiche, ma poi si dice lo si appese, dunque stato messo in croce. Le notizie sono un po ambigue, si dice per che c stata una condanna delle autorit giudaiche, si accusa di questo e che c stato unappendimento che solo i romani potevano dare, sono le tesi dei vangeli. Altra cosa la preoccupazione di dire che per 40 giorni si aspettato qualcuno che lo difendesse e qui capiamo che la risposta ai cristiani che dicevano che il processo non era stato legale, giusto. Secondo le leggi del sinedrio al tempo di Ges, mai su poteva dare una condanna a morte se non dopo tre giorni di seduta perch altrimenti si poteva nella notte come successo a Ges, fare un processo veloce e non secondo le regole. Interessante i motivi della condanna: la magia, quella che troviamo in Mc 3,22, ma anche laltra, e qui sentiamo un eco dei giudeocristiani che rappresentano uno scisma in Israele.Al di l di questo tutte le testimonianze sono dei cristiani. Altre fonti che noi chiamiamo cristiane, testimonianze date da uomini che sono discepoli di Ges, che credono in lui, per i quali Ges soprattutto il Ges della fede a cui aderiscono o con il culto o con una adesione di credo, etica. Queste fonti sono copiosissime. Finora si seguiva lopzione della chiesa che con il canone aveva ritenuto solo una serie di libri. I ripudiati sono di pi di quelli canonici. Oggi nella ricerca storica non si escludono pi, soprattutto a partire dalla met del secolo passato si cominciato a studiare questi testi apocrifi (nascosti) il termine diventato sinonimo di spurio, di non autentico, hanno cominciato a catturare lattenzione degli studiosi. Alcuni di questi testi sono venuti alla luce in questo secolo. Sapevamo dellesistenza tramite i padri, e sono stati trovati. Tenere come ipotesi che anche gli apocrifi sono utili per leggere la figura di Ges non significa metterli sullo stesso piano dei canonici, ma non perch lo ha dichiarato la chiesa perch questa unoperazione teologica, ma c una differenza perch gli apocrifi sono pi tardi e quindi la datazione ha una sua rilevanza. In alcuni casi queste fonti ci possono aiutare per risalire a Ges, vedendo come leco della predicazione di Ges abbia avuto un altro esito, in altri ambienti, eterodossi. Es. tutti noi vorremmo sapere le parole stesse dette da Ges o il suo ritratto, ma non lo abbiamo. Dato che le sue parole sono sempre riportate, difficile dire quali sono le ipsissima verba, eppure non riusciamo a saperle. Dobbiamo tener conto che tutta questa letteratura potremmo radunarla a grandi linee in tre grappoli, uno costituito dagli agrafa, detto, detti di Ges, cose non scritte nei vangeli ma che ritroviamo qua e l sparse, su papiri, brevi foglietti. Poi ci sono i padri apostolici, quasi ancora in continuit con gli apostoli (testi fino al 120-130 d.C.), Ignazio di Antiochia, la Didach, ecc. Infine c tutta la massa degli apocrifi, altri vangeli, lettere. Si pu fare una certa scelta per dire che sono fonti, fermare il tutto fino al 140 d.C. , lultimo testo dellAT come la lettera di Pietro del 100 - 120, la seconda, e allora possiamo dire che sono fonti che hanno una certa autorit.Ci troviamo a fonti extra canoniche rappresentate dai vangeli giudeo cristiani, Ges era ebreo, come gli apostoli e la comunit di Gerusalemme, cera una comunit di giudei cristiani, erano parecchie comunit, dalla Siria allEgitto. Il giudaismo al tempo di Ges era un giudaismo plurale. Ununit nella differenza. Cerano correnti diverse con diversi accenti teologici. Questa comunit aveva delle differenze tra vari gruppi. Sappiamo poco di queste comunit perch la vittoria del cristianesimo con Costantino le ha distrutte. E cos i loro libri e tuttavia i padri della chiesa testimoniano di questi. Pi volte si dice nei vangeli degli Ebioniti (poveri), nome dato da dei giudei cristiani a se stessi, un gruppo che ci teneva molto a una vita di povert. Altre volte dicono nel vangelo dei nazarei, altro nome dato ai cristiani. Oppure vangelo degli ebrei. Questi vangeli innanzitutto portano un segno molto giudaico, insistono molto sullinsegnamento di Ges, interesse per letica e il rapporto di Ges con la Legge. Ges appare il maestro, il profeta, appare in continuit con le tradizioni del suo popolo. Sommariamente questi vangeli presentano una Cristologia differente da quella dei vangeli sinottici ma quanto difficile misurarne la distanze perch la Cristologia dei sinottici, e quella di Giovanni e Paolo, diventata la Cristologia della grande chiesa, la nostra Cristologia. Siamo tentati di misurarla subito in termini di ortodossia o di eresia. Esprimevano in categorie culturali diverse qualcosa che noi diciamo in categorie della cultura greca. Cominciamo a vedere il Vangelo degli Ebioniti che viene citato nel Panarium, un opera di Epifanio di Salamina, unopera della Siria. Si dice sempre nel vangelo degli ebioniti... alcune volte che il vangelo si accompagna a grandi linee ai sinottici, altre volte se ne distacca con alcuni accenti. Alcuni versetti simili quando Giovanni battezzava accorsero da lui i farisei e furono battezzati e cos tutta Gerusalemme.... la descrizione di Giovanni come nel vangelo di Giovanni con lattenzione al cibo. Invece il vangelo degli ebioniti cos dice: mentre era battezzato il popolo, venne anche Ges... tu sei mio figlio diletto... e ancora io oggi ti ho generato, e il luogo fu subito irradiato da una grande luce. C una parola in pi. Unaltra parola del Salmo 2, c una riflessione con cui si dice che nel battesimo lui diventa figlio di Dio. Per questi giudei cristiani il battesimo il momento in cui Ges assunto da Dio, generato. Qualcuno la classifica come teologia adozionista. Ma un po troppo, Ges era gi figlio di Dio ma lo diventato soprattutto con il battesimo. Subito dopo Epifanio dice: la loro narrazione dice che Ges fu generato da seme umano e poi scelto da Dio, fu per questa elezione divina che figlio fu chiamato figlio di Dio, dal Cristo che entr in lui dallalto in forma di colomba. Essi negano che sia stato generato da Dio padre ma affermano che fu creato come uno degli angeli sebbene egli sia al di sopra degli angeli. In quel vangelo secondo gli ebrei sta anche scritto che lui ha detto sono venuto ad abolire i sacrifici e se non desisterete a offrire sacrifici non desister da voi lira di Dio. Qui non pi riportato un versetto ma in parole di Epifanio il loro credo, letto dallortodossia. Un altro vangelo quello degli Ebrei. Qui, citato da Clemente Alessandrino, Gerolamo, Origene, ci sono degli elementi che ci possono aiutare a capire qualcosa di Ges anche attraverso questa letteratura non canonica. Clemente: come sta scritto nel vangelo degli ebrei, Ges disse chi si stupisce regner, e chi regner trover pace. un detto molto bello, anche poetico. Altre volte noi abbiamo come una differenza rispetto ai sinottici, significativa, interpretazione? Es. lepisodio del giovane ricco, qui Origene dice: in un vangelo degli ebrei se uno vuole accettarlo non come autorit ma come delucidazione della questione, sta scritto. Origene ancora possibilista, dice che non ha autorit ma pu aiutarci a capire questioni. Un ricco gli domand... va vendi tutto quello che possiedi... ma il ricco cominci a grattarsi la testa, non gli piaceva. bello! Ma Ges gli disse: ma come puoi dire di aver praticato la legge e i profeti, nella legge sta scritto amerai il tuo prossimo come te stesso, e molti tuoi fratelli, figli di Abramo sono coperti di cenci e muoiono di fame mentre la tua casa piena di molti beni e nulla esce per loro, e rivolto a Simone che sedeva presso di lui disse: Simone pi facile che un cammello entri per la cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieli. Molti esegeti dicono che questo loriginale e poi stata tralasciata questa parte perch sembrava estremamente dura, o un prolungamento perch si tiene a comprendere che se uno ha osservato la legge deve osservarla fino in fondo, quindi anche distribuendo i beni altrimenti mente allaltro. Un altro testo, nel vangelo usato da nazareni ed ebioniti, dice Gerolamo, che recentemente ho tradotto dallebraico al greco, e che da molti ritenuto lautentico vangelo di Matteo, (sapete che Papia d la notizia che Matteo ha scritto prima il vangelo in aramaico poi fu tradotto in greco, ma questo vangelo in aramaico non si mai trovato), questuomo dalla mano secca ha pregato Ges con queste parole ero un muratore e mi procacciavo il vitto con le mani, ti prego Ges restituiscimi la sanit affinch possa andare a lavorare e non a mendicare vergognosamente il cibo, e Ges lo guar. vero o unattualizzazione?Nel vangelo secondo gli ebrei che sogliono leggere i nazarei, tra i pi grandi peccati c affliggere lo spirito del proprio fratello. bello, Ges avrebbe detto che il pi grande peccato rattristare un altro. Sono delle attualizzazione molto belle. Girolamo dice: nel vangelo degli ebrei Ges dice siate lieti soltanto quando sapete guardare con amore al fratello. Nel vangelo degli ebrei si legge se tuo fratello con la parola ha peccato contro di te, accoglilo 7 volte al giorno. Simone gli disse: sette volte al giorno? S, Simone, ti dico, fino a settantasette volte sette. E fin qui il vangelo di Matteo. Ma poi continua: ma anche nei profeti che erano unti dallo Spirito Santo si trovata una parola peccaminosa. Quindi se Dio ha perdonato ai profeti perch non perdonare al fratello sempre. Questi vangeli trovati in Siria o il vangelo degli ebrei trovati in Egitto difficile darne la datazione, sicuramente vangeli a cavallo tra primo e secondo secolo, hanno tradizioni vicine ai sinottici, hanno unimmagine di Ges con forti accenti etici. Vi dicevo, oltre a questi vangeli degli ebrei, abbiamo gli agrafa, le parole di Ges. Anche il vangelo di Giovanni lo dice alla sua conclusione. Negli Atti c una parola detta da Ges che i vangeli non registrano 20,35. Ci sono altri detti non scritti nel NT ma che i padri ricordano come tradizione orale, agrafa: Clemente dalessandria: disse Ges hai visto tuo fratello? Hai visto Dio. possibile che sia una parola di Ges cfr. ogni volta che lo avete fatto a uno di questi piccoli...Ges disse lamore copre una moltitudine di peccati, ma questa una frase che ci viene detta da Gc nella sua lettera, e Gc non lo dice come citazione. Didimo: il Signore disse chi vicino a me vicino al fuoco, chi lontano da me lontano dal regno. La costruzione molto aramaica e questo fa supporre che sia una parola possibile di Ges. Negli anni 50 Jeremias fece un lavoro importante.Ges disse: il mondo un ponte, attraversatelo, ma non fatevi la vostra abitazione sopra. Immagine bella, indica la qualit pellegrinante, nomade. Noi abbiamo tutta questa serie di agrafa che sono unaltra possibile. Poi abbiamo dei papiri, frammentari, sono venuto alla luce recentemente, papiro di Ossirinco in cui ci parla di una controversia su Ges: Ges prese i discepoli e li condusse nel luogo della purificazione e passeggiava per il tempio. Ed ecco giungere un sommo sacerdote di nome Levi che si avvicin loro e disse: chi ti ha permesso di passeggiare in questo luogo di purificazione e guardare i vasi sacri, senza esserti lavato e senza neppure che i tuoi discepoli si siano lavati i piedi? Come mai contaminate questo tempio che un luogo puro? Nessun altro che non sia lavato e cambiato gli abiti, cammina e ambisce guardare questi vasi sacri. Allora il salvatore si arrest con i suoi discepoli e gli rispose: tu che stai qui nel tempio, tu sei puro? Quello allora gli rispose: sono puro, ho fatto labluzione nella piscina di Davide e dopo essere sceso da una scala sono salito dallaltra e ho indossato abiti bianchi puri e sono venuto a vedere questi vasi sacri. Ges gli rispose: guai a voi ciechi che non vedete, tu hai fatto labluzione in quelle acque rifiuto nelle quali cani e porci si gettano giorno e notte e hai bagnato e pulito la pelle come fanno le prostitute e le flautiste che si profumano, si lavano, si puliscono, si fanno belle, ma dentro sono piene di scorpioni e di malvagit, io invece e i miei discepoli che tu accusi di non esserci lavati, ci siam bagnati in acque di vita eterna che discendono da Dio, dal cielo. Cosa capiamo qui? Certamente questa non pi una parola di Ges, non sembra nel suo stile un attacco di questo genere, soprattutto un disprezzo dei peccatori che mai trovate nelle sue parole. Ges ha mai disprezzato un peccatore, ha dato dei guai agli ipocriti, i uomini religiosi, anzi verso i peccatori dice il contrario: in verit prostitute e peccatori vi precederanno... c un capovolgimento. C una controversia per sulla purit che certamente c stata, testimoniata dai sinottici e il contesto noi non riusciamo bene a capirlo, per significativo. Questo un tipico riferimento di un agrafon che non troviamo nelle fonti. Un altro papiro, quello di Berlino, c un attenzione su Natanaele: Natanaele confess e disse: Signore, tu sei figlio di Dio (Giovanni 1), il rabbi gli rispose e gli disse: Natanaele, cammina nel sole. Poetico, bello, un linguaggio criptico, cosa vuol dire?I riferimenti a Ges ce ne sono molti e in diversi posti, e ci dicono che linsegnamento di Ges ben presto stato ricevuto, ha trovato eco, stato ricevuto in comunit, ben presto stato rielaborato, da un lato sempre di pi noi abbiamo fissa la fondatezza della figura storica di Ges, tornano gli stessi temi. Non pu non esserci stata questa figura che storicamente ha dato origine a tutto questo materiale plurale. Cerchiamo di risalire ancora.Troviamo tra tutta una serie di scritti che sar imparentata con la gnosi, il vangelo copto di Tommaso. stato trovato intero nel 1945 a Nagammadi. Prima sapevamo da Ippolito, padre della chiesa, che esisteva, del II sec. d.C. Che alcuni leggono e seguono il vangelo secondo Tommaso. La datazione che viene fatta tra il 75 e il 140 d.C. coevo al vangelo di Giovanni, ed ad altri scritti del NT come lApocalisse e la 1Gv, coevo a Colossesi e Efesini. Certamente un vangelo strano perch fatto di 114 vers. tutti riguardanti parole di Ges, non ci sono narrati n miracoli, n eventi, n la morte e resurrezione di Ges. Sono 114 parole. Qui Ges appare come il mediatore di una rivelazione esoterica venente dallalto, da Dio e che Ges ha confidato a dei discepoli scelti, eletti, un insegnamento quasi iniziatico. Certamente un vangelo imparentato con la gnosi con quella che sar questa grande eresia che appare nel II sec., tutto un movimento esoterico che pensa che sia essenziale la conoscenza per la salvezza.C nel cristianesimo fin dallinizio una corrente molto attenta alla conoscenza e che soprattutto pensa che la conoscenza sia gi uno sperimentare la salvezza. Questa corrente labbiamo gi nel IV vangelo, in un recente manuale riguardo alla conoscenza storica di Ges, il vangelo di Giovanni posto in uno schema tra vangeli vicini alla gnosi, es. Giovanni 17: la vita eterna che conoscano te... siamo gi in uno spazio in cui la conoscenza ha una valutazione enorme. vero che una conoscenza di tipo ebraico in cui c la fede e lamore. Per la vita eterna secondo Giovanni la vita eterna non inizia solo di l, ma inizia gi qui, conoscere te. C una valutazione della conoscenza che poi trovate in Clemente Alessandrino che dir che il cristiano il perfetto gnostico, colui che ha la conoscenza. Paolo a volte parla di conoscenza di Cristo in Filippesi. Ci sono degli accenti gnostici nel NT. Leresia sar condannata perch tutto diventer conoscenza intellettuale, senza collegamento con la vita e la prassi. Quando Dio fa le promesse, le fa sempre di qualcosa che arriver in futuro e poi qualcosa che avviene nel presente, le cose del futuro che lui promette, in realt mai nessuno le vede. Tutte le volte se la promessa del futuro la vedranno gli altri, nel presente c il dono della sapienza e della conoscenza. Questo qualcosa da recuperare nella vita cristiana di oggi. La stessa fede un atto di conoscenza, il cristianesimo un grande fenomeno di ermeneutica di generazione in generazione. Ogni generazione cerca di interpretare la storia, Ges, luomo. Allinterno di questa interpretazione c una ricerca di senso e un vivere della promessa di Dio. Il vangelo di Tommaso fa dire cos la gnosi: Ges disse: colui che scopre linterpretazione di queste parole, non guster la morte. Subito capiamo che siamo in ambito gnostico. Per in queste 114 sentenze troviamo qualcosa di interessante, anche qui un eco delle parole di Ges. Non da escludere che sia le parole dei vangeli che quelle di Tommaso si riferiscano a parole di Ges che non abbiamo pi. Es. Ges disse: ho gettato fuoco sul mondo e lo custodisco finch divampi. Vi ricordate in Luca sono venuto a portare il fuoco sulla terra.... altre: Ges disse: ama il tuo fratello come lanima tua custodiscilo come la pupilla del tuo occhio. Sono inveramenti del precetto della carit. Ges disse: un profeta non accetto nel suo paese. E questo lo troviamo in Mc quando torna a Nazaret, per aggiunge: un medico non guarisce quelli che lo conoscono. Molti dicono questa era anche una parola di Ges lasciate cadere dai vangeli. Ma questi testi vivono in una comunit ben precisa, questi gnostici sono dei solitari: Ges disse: beati i monaci, gli eletti perch troveranno il regno, perch essi vengono dal regno e ad esso ritornano. Qui c gi unattualizzazione delle parole di Ges. Molti sono coloro che stanno alla porta, ma soltanto i monaci entreranno nella camera nuziale. Un altro detto bello: colui che vicino a me, vicino al fuoco, colui che lontano da me, lontano dal regno. Una parola diversa: il regno simile a un pastore che ha cento pecore, la pi grande si smarr. Egli lasci le 99 e cerc quella fino a quando la trov e dopo che si era affaticato disse alla pecora, ti amo pi delle altre 99. Un mutamento. Per capiamo che in questa comunit in cui il vangelo echeggiato, c un dualismo molto forte, una misogenia molto forte nei confronti della donna, una svalutazione. Si parla del dopo resurrezione: Simon Pietro disse: Maria deve andar via da noi, (Maria quella di Magdala), perch le femmine non sono degne della vita, Ges disse: ecco io la guider in modo da farne un maschio affinch lei diventi uno spirito vivo uguale a voi maschio, perch ogni femmina che si fa maschio entrer nel regno dei cieli.Altre volte noi capiamo che c un disprezzo forte del corpo, della carne, si esalta solo lincorruttibilit dello spirito e si dice che il regno di Dio gi venuto, presente non bisogna attenderlo. Il regno di Dio qui e l, sono gli uomini che non se ne accorgono come ha detto Ges. Questo sguardo dinsieme che abbiamo dato molto importante, capire che Ges e il suo messaggio hanno avuto presto un eco, sono stati significativi per dei gruppi di persone e comunit che hanno accolto le parole di Ges e conservate, le hanno meditate, e han cercato che queste parole diventassero cariche di segno nella loro storia, nel loro luogo. Ogni parola di Ges ha trovato un contesto ben preciso in cui echeggiava e che ha dato origine a una parola. Laspetto pi chiaro di tutto questo avviene anche allinterno dei libri canonici, es. il vangelo di Giovanni che un vangelo che non solo un altro vangelo, diverso dai sinottici. Per i sinottici cerano allinizio la fonte Q e il vangelo di Mc. Su questo viene Mt e Lc, Mc certamente finito prima che il tempio fosse distrutto, perch non c eco in Mc, invece c in Mt e Lc. Alla fin fine questo materiale ha pressoch lo stesso linguaggio. Capiamo che gli accenti teologici mutano, a seconda delle comunit a cui sono diretti questi vangeli. Giovanni diverso dai tre, Giovanni unaltra cosa. Non solo lo stile diverso ma anche il contenuto. La chiesa ha capito che Giovanni non e non vuole essere come i sinottici che leggono il Ges della fede a partire da un abbozzo di storia, Giovanni legge Ges con unaltra profondit, Ges davvero il rivelatore del padre, apre i cieli di Dio e di conseguenza il linguaggio del tutto diverso. Il IV vangelo dice che il cristianesimo nasce plurale, e se ci sono tre vangeli che sono convergenti ce ne un quarto che altrimenti. Se nei sinottici a partire da Mc ci che si vuol dire riguardo alla vita di Ges, es. le moltiplicazioni dei pani, un miracolo, un insegnamento con un linguaggio preciso. Bisognerebbe che i discepoli capissero il discorso ma che non lo capivano e si ferma l. Tutto molto ermetico e si ferma l. Giovanni quando riprende la moltiplicazione dei pani, loccasione per fare un lungo discorso nella sinagoga di Cafarnao, allora Mc rimane segno, e linsegnamento di Giovanni di un altro spessore, le espressioni di Ges non sono state dette da lui, la meditazione della chiesa di Giovanni, e viene fatto dire da Ges come un autorivelazione che stata colta dalla comunit di Giovanni. C un messaggio che va oltre le parole e le azioni di Ges, se i sinottici dicono ci che Ges ha fatto e detto, Giovanni dice che quello che Ges ha fatto e detto significava queste parole, radunate in grandi discorsi messi in bocca a Ges.

Terzo incontro appare lultimo di unintroduzione alla figura di Ges. E vogliamo in base alle fonti che abbiamo letto cercare di riassumere ci che storicamente possiamo dire di Ges. Le fonti cristiane in realt ci parlano sempre di un Ges della fede, e allinterno di questi scritti noi possiamo rinvenire alcuni elementi che collocano Ges nella storia degli uomini e del suo popolo. Abbiamo bisogno proprio per la comprensione del Ges della fede avere alcuni dati in rapporto alla storia. Di un uomo noi vogliamo sempre cogliere la sua vita, nascita e morte. Anche per Ges si vorrebbe dire nato a.., morto... la cosa pi certa di un uomo sempre la sua morte, soprattutto perch in quei tempi non cerano le anagrafi. La nascita laveva solo i re o i personaggi importanti, la gente comune la nascita non si ricordava. Anche la data della morte di Ges in realt non facile da cogliersi, la datazione labbiamo solo nei vangeli canonici, non ci parlano di anno, ci parlano di mese, sicuramente quello di Nisan (il nostro marzo aprile), tutti ci dicono che morto il sesto giorno della settimana, venerd, i giorni della settimana ebraica portavano i nomi di giorno primo, secondo, terzo, ecc. sabato. Lunico che aveva un nome era il sabato. Tutti i vangeli dicono che morto sotto Ponzio Pilato mentre a Roma regnava Tiberio ed morto in un giorno che era il sesto giorno, in corrispondenza della pasqua. Se vero che i sinottici e Giovanni dicono che Ges muore di venerd, il problema cogliere in che anno? C una complicazione secondo i sinottici Ges muore in un giorno di pasqua, non solo venerd, ma il 15 di nisan, la pasqua veniva sempre il 15 di nisan, segnava la met del ciclo lunare, quando c luna piena. Il 14 era la vigilia quando si mangiava lagnello verso sera. Secondo i sinottici Ges ha mangiato la pasqua come tutti gli ebrei il 14 sera, e poi stato ucciso il 15. Ora il venerd portava il numero 15 solo due annate del 27 o del 34 d.C. queste due date ci danno dei problemi. La prima troppo presto per la morte di Ges perch Tiberio appena regnante, ma Ponzio Pilato appena arrivato a Gerusalemme, il 34 troppo tardi. Allora cominciamo ad avere dei dubbi sulla datazione dei sinottici e Giovanni scrive il vangelo conoscendo i sinottici, se dunque Giovanni conoscendo i sinottici, conoscendo il loro racconto e la datazione della morte di Ges, muta quella data significa che lui aveva la convinzione di poterla dire con pi autorit di quanto la avevano data i sinottici. Secondo Giovanni Ges muore sempre di venerd ma nel vangelo lui insiste, lui muore di venerd pomeriggio mentre la tempio si macellavano gli agnelli che dovevano servire per la celebrazione pasquale. In questo caso Ges muore il 14 di nisan, muore la vigilia della pasqua. Se noi accettiamo la datazione di Giovanni e teniamo fisso che Ges morto di venerd vigilia della pasqua, le date possibili sono il 30 o il 33. Il 7 aprile del 30 e il 3 aprile del 33. In quei due anni il 14 era un venerd, la pasqua cadeva il 15 in sabato, e Giovanni dir era un grande sabato quellanno. Ci sono altre ragioni per cui noi pensiamo che Giovanni abbia corretto la data dei sinottici e lo ha fatto giustamente. Primo. I sinottici dicono che i sommi sacerdoti erano preoccupati circa larresto di Ges e non volevano che avvenisse durante la pasqua. Ma proprio loro lo condannano e lo uccidono il giorno di pasqua? In realt non si mai data unesecuzione il giorno di pasqua. In una festa come pu radunarsi un sinedrio, Pilato, tutte queste udienze? Secondo. Noi troviamo la tradizione che c stata unamnistia quel giorno, anche l la prassi delle amnistie che avvenivano la vigilia della pasqua in modo che il liberato potesse celebrare il pasto pasquale. Dove vengono altre difficolt? Se Ges stato ucciso mentre gli agnelli venivano sgozzati questo significa che lui non ha celebrato la pasqua come li altri ebrei, era gi morto mentre gli altri ebrei la celebravano. E allora che pasto ha celebrato? Perch nei sinottici si dice che Ges ha desiderato tanto mangiare la pasqua con i suoi discepoli. Giovanni che ha corretto in realt non dice che Giovanni ha mangiato la pasqua. Lintroduzione non parla assolutamente della pasqua. Giovanni dice prima della festa della pasqua, allora qualche giorno prima, mentre cenavano.. e fa la lavanda, e allora? Secondo Giovanni Ges non ha fatto la pasqua con i suoi discepoli, ha fatto un pasto daddio, che hanno dei precedenti con la letteratura veterotestamentaria, soprattutto apocrifo, dove il patriarca faceva un discorso daddio, d delle consegne, e profetizza ci che avverr in futuro. Certamente se noi guardiamo i vangeli non coincidono neanche sullultimo atto di Ges prima della sua morte. Cosa si pu dire? Un tentativo fatto per concordare sinottici e Giovanni stato fatto da Annie Giober, esegeta francese, che ha studiato a lungo il calendario di Qumran, dove la pasqua con il seder cadeva sempre il mercoled sera, in questo caso Ges seguendo il calendario essenico ha celebrato la pasqua il mercoled sera e ha potuto effettivamente essere arrestato la sera del mercoled, il gioved avere il processo con i sacerdoti, lincontro con Erode come dice Lc, avere ludienze da Pilato, e poi essere condannato e crocefisso il venerd, il che darebbe pi spazio, e pi realismo cronologico agli eventi. Nel racconto della passione dei vangeli stato fatto una compressione per la liturgia perch si leggeva in questa. Per la Giober Ges ha celebrato la pasqua come dicono i sinottici mercoled sera e sarebbe stato crocifisso il venerd mattina e non il sabato che era la festa. Non tutti accettano questo tentativo, ma tutti accettano la data, il 7 aprile dellanno 30. Altra data importante che possiamo ritrovare rispetto a Ges linizio del suo ministero, anche qui con molta incertezza. Lc nel suo vangelo pretende fin dal prologo di dare al suo testo una qualit storica, anchio ho tentato di scrivere un resoconto ordinato.., ma Lc precisa che ha fatto ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi. Ma non aveva intenzione di fare una ricerca storica come penseremmo noi. Per Lc quando parla dellapparizione del Battista, 3,1 dice nellanno decimo quinto..., linizio del ministero di Giovanni come profeta, ma chiaro che qui Lc ha ricalcato questa formula dai profeti es. Amos, quando si vuole dire un evento nella storia, un evento di Dio, si usa questa formula, si cita la storia profana. Tutto questo ci fa dire che questanno 15 di Tiberio il 27 d.C.Ges avrebbe iniziato nel 27 e ci sarebbero stati tre anni di ministero, per i sinottici non si capisce quanto stato lungo. Per Mc narrare il suo ministero dal battesimo, attivit in Galilea che finisce a Gerusalemme, non sono preoccupati degli anni. In Giovanni, che potrebbe sembrare il meno storico, ma in realt Giovanni sembra essere pi preciso, Giovanni al 2,20 mette in bocca agli avversari di Ges queste parole: quarantasei anni. Noi sappiamo che il tempio si inziata la ricostruzione nel 19 a.C., ce lo dice anche Flavio Giuseppe, con 46 anni si va al 27. Si scoperto recentemente i calendari del giudaismo del tempio, lanno 27 era un anno giubilare, un anno sabbatico, questo ci farebbe capire meglio perch Ges secondo Lc al cap. 4 quando inizia il suo ministero legge il profeta Isaia lo spirito su di me.... questo si adempiuto oggi. Ges parla di anno giubilare, lo proclama, un anno che era nella legislazione, ma mai attuato nelle sue esigenze. Ges proclamandolo, certamente attira lattenzione su di s ma anche lostilit. Giovanni parla di tre pasque, cos il suo ministero deve essere stato tra due anni e tre. Il suo ministero pubblico allora per alcuni anni, il calcolo di tre anni resta sempre molto aleatorio, ci si chiede se fosse possibile in tre anni di vita comunitaria incidere tanto nei suoi discepoli tali testimoni, non solo di testimonianza ma anche di trasmissione del suo insegnamento. Ges ha scosso questi discepoli, li ha riplasmati e sono loro che percorrono il mediterraneo e danno origine alla chiesa. Un altro elemento importante la sua nascita. Qui andiamo verso le preistorie, letture quelli di Mt e Lc, letture di eventi estremamente umani fatte pi tardi, molto tardi, meditate negli ambienti familiari di Ges, dove la rilettura cerca e trova degli elementi che forse erano sfuggiti agli stessi genitori. Lc dice che quando ha iniziato aveva circa 30 anni. Ma nellantichit lespressione incerta, anche perch let dei trentanni era pensata in tutti gli ambienti, let in cui si manifestava la ricchezza e la forza di un uomo. La vocazione di Ezechiele avviene a 30 anni, anche Davide viene unto re a 30. Quanto in Lc c il ricorso alla tipologia del grande personaggio? Giovanni interviene, 8,57 fa dire agli interlocutori di Ges tu non hai ancora 50 anni. Al di l del genere midrashico delle preistorie del messia Lc 1-2 e Mt 1-2, Mt ci dice che Ges nato mentre era re Erode e anche Lc ci dice che lannuncio a Zaccaria avvenuto mentre era re Erode. Se prendiamo questo come elemento storico. Erode muore il 6 a.C. perch il monaco Dionigi che nel VI sec. ha voluto accogliere il desiderio della chiesa di mutare calendario, fino ad allora dalla nascita di Roma, ha sbagliato almeno di sei anni. Ges deve essere nato almeno nel 6 -7 a.C. restano sempre dei problemi. Lc quando ci parla della nascita di Ges ci parla del censimento ordinato dallimperatore. Questo censimento c stato, ne parla Giuseppe Flavio, eco anche in Atti 5,37, ci fu una rivolta, ma questo avvenuto nel 6 d.C. alcuni ipotizzano che in realt Quirinio diventato governatore fosse solo un funzionario e poi diventato governatore, ma non ne abbiamo notizia. Tertulliano parla di un censimento avvenuto sotto Sevizio Saturnio, tra il 9 e il 6 a.C. Lc aveva leco di questo censimento e ha scritto cos.Dobbiamo collocare la nascita attorno al 7 a.C., Ges muore che avrebbe 37 anni. Ma anche qui ci sono tanto problemi, perch tutto questo darebbe ragione a calcoli messianici, per cui bisognerebbe andare molto cauti. Mt parla di una stella e si pu ricercare comete, certo c un evento che pu aver avuto significato, Giove e Nettuno, si sono congiunti tre volte nel 7 a.C. nella costellazione dei pesci. Cosa significa: che si sono avvicinati fino a fare una stella molto lunga poi passandosi dietro rimasta una sola stella e poi di nuovo lunga. Il fatto che avvenuto tre volte ha impressionato molto gli astrologi di quel tempo, era una svolta nella storia, la nascita di un personaggio importante, la nascita di un re. Queste cose possono aver aiutato Mt a cogliere la stella, per qui non siamo pi nella storia.Un altro fatto: le tradizioni giudaiche dicono che il messia sarebbe morto a 37 anni come let di Isacco quando fu sacrificato da suo padre Abramo. Sono elementi per capire molte cose e per capire come in quel tempo siamo in una cultura molto diversa dalla nostra, il cielo sempre scrutato, le stelle sono un linguaggio, il cielo era il cielo di Dio. I calcoli astronomici era unattivit a cui si dava molta autorit.Di pi, della nascita di Ges non possiamo dire, non c ragione di pensare che Ges non sia nato a Betlemme, anche se il fatto che sia chiamato nazareno, alcuni dicono che un artificio Betlemme. Di nuovo Giovanni ci aiuta in modo forte, perch Giovanni mette nel vangelo una discussione su Ges e fa dellironia su quei giudei che credono di sapere da dove viene Ges. Ironia di dire tutti pensano che sia nazareno ma nato a Betlemme, ragione in pi a favore della sua nascita veramente a Betlemme.Diciamo qualcosa sul luogo sul quale Ges nato e dove poi cresciuto. Ges in fondo un uomo che vissuto e camminato su uno spazio lungo 120 km e larghezza 30, non si mosso di l, non ci sono ragioni per pensare che sia vissuto altrove. Ges vissuto in questa terra ci sono anni oscuri che riguardano i suoi primi 30 anni, ma sappiamo che la sua attivit ha avuto un centro: Cafarnao, sul mare di Galilea, di l si muoveva per predicare in Galilea. A Cafarnao cera una sinagoga e una casa, chiamata a volte casa di Pietro e altre volte semplicemente la casa. Da questa citt si muoveva per la Giudea, andava a Gerusalemme in occasione delle feste, normalmente per la pasqua, e altre feste. In questa terra Ges certamente ha predicato, ha dato il suo annuncio, la sua dottrina e i suoi ascoltatori non erano solo destinatari, ma son coloro che gli han permesso di forgiare il suo messaggio in un certo modo. La Galilea ha alcune peculiarit, la prima terra strappata ad Israele come regno nel 722 a.C. dagli Assiri, distruggono Samaria, il regno del nord, Zabulon e Neftali, portano via dei prigionieri. Queste terre sono state invase da goim, e gli ebrei sono continuati a rimanere, la curva dei goim, la curva dei pagani, cerano molte genti diverse, non cera pi la pura razza ebraica. Cerano allora molti fermenti e confronti e dove c confronto, c una certa capacit di novit, per cui gli ebrei di questa terra non erano conservatori, i conservatori erano piuttosto a Gerusalemme, in Giudea, dove cerano i centri intellettuali, in Galilea non ci sono ancora a quel tempo dei centri intellettuali. Molti storici dipingono la Galilea in modo sbagliato perch si basano sui giudizi dati dai giudei che disprezzavano molto la Galilea. Dati dopo il 70 che con la distruzione del tempio tutti quelli che erano in Gerusalemme sono fuggiti in Galilea, lungo le citt, soprattutto a Tiberiade, l che nasce la grande scuola che costituisce lebraismo che ancora lattuale, quello dei farisei, l ci sono le tombe dei grandi rabbi Johan Ben Zakkai, uno dei maestri fuggiti, gridava: Galilea, Galilea, tu odi la Tor! Questi galilei vedono a un certo punto arrivare tutti questi abitanti di Gerusalemme, si sentono invasi, li han trattati bene, questi arrivati come conservatori finivano per mettere le loro leggi mentre nella Galilea cera una terra di grande fermento e libert, chiaro che questi giudei di Galilea si oppongono a loro, e i rabbini li attaccano. Anche le posizioni che troviamo che troviamo nel IV vangelo sulla Galilea, riflettono un clima dopo il 70, ormai Gerusalemme distrutta e i rabbini sono tutti in Galilea e hanno gi dato origine alle grandi scuole, e allora abbiamo alcune dizioni: es. quando Filippo che era di Betsaida... Abbiamo trovato... Ma da Nazaret pu venir fuori qualcosa di buono?. Lortodossia di Gerusalemme si sposta in questa zona del lago, il galilei si sentono invasi perch erano abituati al contatto con i pagani, ad avere una certa libert. In questa terra avvenivano delle sedizioni contro i romani, per la libert che si sentiva, che si respirava. Giovanni 7,52: disse Nicodemo: la nostra legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato? Ma sei anche tu Galileo? Studia e vedrai che non sorge un profeta dalla Galilea. In realt la Galilea era una terra molto bella, dolce, non rude e aspra piena di deserto come la Giudea, e con il confronto con i pagani aveva aguzzato la creativit nei confronti della legge, della tradizione. Poteva apparire una terra che praticava dei compromessi per lautorit dellortodossia di Gerusalemme, per i galilei erano sempre attaccati al tempio, pagavano le decime, erano pronti alla difesa del tempio e con i pellegrinaggi andavano alla citt santa. Certamente avevano un difficile rapporto con la Tor, rispetto a quello che avevano i farisei estremamente legalisti. Ges va collocato bene in Galilea, e certamente noi cogliamo questo carattere di un ebraismo meno legato allortodossia rispetto allebraismo di Gerusalemme, non a caso Ges stato perseguitato a Gerusalemme e ha trovato la morte a Gerusalemme. Ges portava come nome Josha, o Jeshu, nome molto comune, Giosu lo stesso, c 20 volte in Giuseppe Flavio. Significa il Signore salvezza,per Ges ripetutamente detto in Mc o nazaneros, e in Mt e Lc, nazaraios. In Mc e Lc nazaneros significa certamente abitante di Nazaret, ma noi ci chiediamo fino a che punto si dava a questo nome nazareno, la qualit di essere il nome dato dalla citt di Ges perch noi non troviamo in nessuna parte, in tutta la letteratura giudaica il villaggio di Nazaret. Nazareno e nazaraios potevano essere delle parole vicine allebraico nazir, significa una persona consacrata a Dio. Poteva essere vicino al termine bazar in ebraico, osservante, e addirittura al termine neper che significa germoglio. Ges ha portato questo nome e con questo nome lo si individuava, anche sul cartello della croce Ges nazareno, re dei giudei, ma non siamo sicuri che indichi Nazaret. La sua famiglia era certamente a Nazaret, le liste coincidono, Maria e Giuseppe, vengono nominati fratelli e sorelle, in Mc 6,3. Un dato sembra certo, Ges stato allevato a Nazaret, lo dice anche Lc, ma ci resta difficile pensare che lui sia vissuto a Nazaret fino al momento dellapparizione a Israele, fino al momento del battesimo e della sua attivit. Quando Ges torna a Nazaret la reazione che suscita come di uno che da tanto tempo via. La reazione registrata da Mc non costui il carpentiere, il figlio di Maria.. E le sue sorelle non stanno qui tra di no?, quindi lui non stava pi l, il grande enigma. Gli anni oscuri di Ges Aroon, che vanno dalla sua nascita fino al momento in cui comincia la sua attivit: dov che Ges ha compiuto la sua formazione? Per secoli si diceva che Ges aveva la scienza infusa e non cera problema, oggi chi dice questo? I fondamentalisti! Giovanni Paolo II, l11 aprile del 1999, ha detto Ges frequentava la sinagoga e le liturgie, Ges partecipava alle feste, cos che ha preso conoscenza della bibbia ebraica, e delle bibbia se ne serviva nella preghiera ispirando il suo comportamento. Ges ha dovuto imparare a leggere lebraico, ha studiato la Tor e i Nevim, gli ha insegnato le arti dellinterpretazione. Certamente Ges non poteva essere a Nazaret perch l non cera un insegnamento simile, certamente non era a Gerusalemme perch durante il processo i sommi sacerdoti e gli anziani e eventualmente i capi dei farisei gli avrebbero detto ma Ges, hai studiato qui, stato tuo maestro quello e quellaltro. In quegli anni a Gerusalemme ci sono due grandi maestri Rabbi Hillelel e Rabbi Shammai, non parlano mai di Ges non lhanno conosciuto. In quegli anni Paolo studia a Gerusalemme, e ammette che non lha mai conosciuto Ges, non lha mai incontrato. Sappiamo solo dal vangelo di Lc che lui cresceva in intelligenza, sapienza e grazia, cio ha avuto la crescita come tutti noi e fin da ragazzo mostrava i segni non di essere un ragazzo prodigio, perch pensate a un testo del suo bar mizvat, figlio del comandamento a Gerusalemme, leggendo Lc bene: seduto in mezzo ai dottori mentre gli ascoltava e faceva loro domande, per imparare, non faceva lesame, Lc ci dice che questo bambino si interessava delle cose di Dio, presto, ascoltava quei dottori e faceva loro domande, come deve fare un bambino, quando gli ebrei dicono: un vero bambino fedele alla tor un bambino che ascolta i rabbi e fa domande, innanzitutto ascolta, il che significa che uno capace di obbedire, perch significa che gli interessano le cose e ripetono bastardo quel figlio che non fa domande al padre, anche perch questa la struttura della formazione ebraica, nessuno si dimentica la sera del seder pasquale, spetta al figlio pi piccolo chiedere per 4 volte pap, perch questa notte differente dalle altre notti?. C un testo, un commento a Esodo 13,8 tu istruirai tuo figlio e dirai: a causa di quanto ha fatto il Signore per me quando sono uscito dallEgitto, e il commento qui il padre che istruisce il figlio perch il figlio non domanda e allora lui dir al figlio: se tu ci fossi stato quella notte tu non saresti stato degno di essere liberato dallEgitto perch questa sera tu non mi fai domande. nel commento di Rashi.

Nei primi tre incontri abbiamo cercato di delineare per quanto possibile ci che nella storia possibile dire di Ges. Certamente la nostra operazione che faceva attenzione al metodo, era molto sintetica, molto riassuntiva. Litinerario che facciamo ora ci dar altri tratti del Ges storico, a partire soprattutto dalle fonti, e soprattutto quelle cristiane senza fare sempre una scelta fra fonti canoniche e extra canoniche, ma pensando che altre fonti autorevoli, per la sua antichit, per la sua forma letteraria, per come si presentano e redatta, faremo lascolto anche di questo. I testi che noi possediamo sono il frutto maturo di un processo che a grandi linee durato pi di 50 anni, processo letterario in tre stadi: certo tutto sarebbe pi facile se noi avessimo delle tracce scritte di ciascuna dei tre stadi. Abbiamo un lungo processo orale che a certo punto viene scritto, e lo scritto lesito di tutto questo dinamismo riguardanti forme e redazioni di ci che Ges ha fatto e detto, per importante almeno capire i tre stadi. Il primo quello che chiamiamo storico, difficile per noi da raggiungere, in cui Ges a un certo punto fa unattivit pubblica, sceglie dei discepoli che vivono con lui, compie delle azioni che questi discepoli, ricordano, meditano, dice loro delle parole, un messaggio che viene impresso nella loro memoria e questo Ges che noi potremmo dire uomo certamente carismatico, certamente rabbi, certamente profeta, questo Ges a un certo punto si scontra con il potere religioso e indirettamente con quello politico, vive un processo in cui condannato e muore il 7 aprile dellanno 30 alle 3 del pomeriggio. In questo primo stadio Ges ha scritto niente e nessuno dei discepoli ha scritto ma siamo in una cultura di tipo orale, le parole dette dal maestro vengono facilmente memorizzate, recepite, custodite, pensate con quale cura custodiamo un libro. La cultura era orale e normalmente linsegnamento avveniva tramite parole e alcune volte queste parole, gi il maestro, le rendeva come una parola sintesi di un concetto e chiedeva ai discepoli di ripeterla pi volte fino a memorizzarla. Con ogni probabilit molte parabole brevi, Ges le ripeteva e chiedeva ai discepoli di memorizzarle. Questo era favorito da una cultura orale. Di questo tempo noi dobbiamo percepire che sono restati dei ricordi, nulla di scritto.Secondo stadio. Ges muore, e viene trovata la tomba vuota, siamo ancora nella storia. Trovata dalle discepole e discepoli di Ges. Nei vangeli abbiamo tradizioni differenti, e c questo elemento della tomba vuota. Sta di fatto che vicino a questa tomba vuota, delle donne cominciano a dire che hanno avuto un messaggio da parte di Dio, lo dicono attraverso un linguaggio simbolico. Lo dicono, i vangeli, in modo diverso, e la chiesa non si mai troppo preoccupata di questo. Certamente in quei giorni, in base alla tomba vuota, gli apostoli, la prima cosa che dicono che Ges verr presto! per molti aspetti predicavano pi sul ritorno di Cristo che non sulla sua resurrezione. Ges doveva ritornare per far vedere la vittoria sulla morte che Dio gli ha dato e la vittoria sulla morte riguardava noi. Ha ragione Flusser quando conclude il suo libro dicendo Elia salito in cielo, di Mos non si trovata la tomba, e perch Ges non dovrebbe essere risorto?. un ebreo pu ragionare cos. Per i seguaci di Ges no! Non era questo il ragionamento, era che Ges doveva ricevere dal padre la parola definitiva per noi, per la nostra resurrezione. Ci che davvero in quei primi giorni dopo la tomba vuota predicava con convinzione che lui sta per tornare: Ges aveva predicato la venuta imminente del regno, la morte sembrava il fallimento, Ges sta per tornare! C in Atti 3, un testo molto arcaico, una delle prime predicazioni di Pietro, convertitevi, cambiate vita... e giungano i tempi della consolazione da parte del Signore e egli mandi Ges.... distantissimo da una predicazione che possiamo fare oggi noi nella chiesa. Convertitevi perch giungano i tempi della consolazione, significa che i tempi della consolazione non sono arrivati, per noi tutti ormai i tempi della consolazione sono quelli di Ges, della sua morte e resurrezione, e egli mandi come messia, sembrerebbe che Ges non ancora venuto come messia, per lo meno in questo testo si dice Ges era il messia, ma questa qualit non stata ancora esplicitata, lui deve venire come messia. Pi tardi noi cristiani diremo una cosa: venuto nellumiliazione, verr nella gloria. Ges verr presto, egli deve essere accolto in cielo fino ai tempi della restaurazione. chiaro che egli risorto e salito al cielo ma laccento sulla venuta del Signore. Certamente si vede questo secondo stadio in cui si rivede la vita di Cristo e si ricordano le sue parole, prima era maestro e profeta, adesso anche il risorto, il veniente. Questo modifica completamente il ricordo.Siamo in un momento in cui le comunit memori di una Parola di Ges che diceva fate questo in memoria di me, quando ci ritroviamo dobbiamo osservare quello che lui ci ha detto, dobbiamo ricordarlo. Addirittura in 1 Cor dove c il ricordo di questo (50-55 d.C.), delleucarestia lui dice io ho ricevuto dal Signore quello...(cap. 15), un ordine di memoria. I cristiani si ritrovano una volta alla settimana e fanno questo pasto e nel dire che Ges presente tra di loro cominciano a invocarlo come il veniente, soprattutto cominciano a cantare in queste riunioni mara-nath, questa parola la ritroviamo nella lettera ai Corinti citata, una parola aramaica che Paolo trasmette ai Corinti, dei pagano-cristiani, significa Signore, vieni, il vocativo sarebbe mare in aramaico, Signore vieni presto. Leucarestia nasce in questo contesto, quando lapostolo prendeva il pane e lo spezzava, la comunit cantava maranath. Fare la memoria e lassemblea canter maranath, ma dicendo in aramaico e kyrios in greco. vivente, presente nella comunit cristiana. Questo secondo stadio ancora uno stadio orale, nessuno scrive nulla per le cose vivono, le cose dette da Ges non vivono solo nella mente dei dodici, dei testimoni, cominciano a vivere nelle comunit. Lutero letterario cambiato perch ormai questo utero ecclesiale, sono delle comunit. I discepoli dicono a una comunit una Parola, ma chiaro che quella Parola detta in quella comunit, ha un esito che detta in un altra comunit. Es. Ges ha detto Beati i poveri, noi non sappiamo qual la Parola di Ges, se Mt la dice alla sua comunit che erano dei poveri giudei materialmente, sappiamo che Paolo fa delle collette per loro, se Mt la dice per loro, disprezzati dai pagani, Mt percepisce che dire beati voi poveri, significa non creare una dinamica nelluditorio, se lui dice beati i poveri anche nel cuore, significa non vi chiedo solo una povert materiale che gi avete, vi chiedo addirittura una povert nel cuore di chi non desidera essere ricco, di chi non desidera che gli sia mutata la situazione. Lc ha la stessa beatitudine ma il vangelo indirizzato a un nobile Teofilo, forse una finzione letteraria, teofilo significa amante di Dio, certamente la comunit di Lc era una comunit etno cristiana, una comunit in cui non cerano i poveri. In quel contesto beati voi poveri e guai voi ricchi, significa mettere la comunit di fronte a un giudizio di Dio che lattraversa rispetto a ci che possiede o non possiede. Questo processo quello che continua ancora ora, non si concluso. Tutte le nostre comunit, le Parola di Ges, tramite unermeneutica differente, ce le fanno capire. La differenza che in quello stadio le parole di Ges erano orali, per noi hanno una forma scritta e sono fisse. Il processo di questo secondo stadio pu essere abbastanza breve come avvenuto in Mc e alla fonte Q, intorno al 45-50 d.C., scrivere come memoria perch morivano i testimoni che erano stati con Ges, certamente cera questa preoccupazione. La vita media era pi breve. Le tracce che abbiamo reali di Paolo si concludono attorno al 55, per Pietro intorno al 45-49. Allora forse stata la morte degli apostoli il bisogno di mettere per scritto ci che loro avevano tramandato e trasmesso. Ma pu anche darsi un bisogno missionario, gli apostoli erano itineranti, dopo un po di tempo se ne andavano, lasciateci qui una traccia della vita di Ges, di cosa ha detto. Oppure da inviare alle comunit come memoria, oltre alle lettere avere anche degli elementi diretti su Ges. Fu cos che ci fu una pressione tale che questo gravidanza ecclesiale, questo utero ormai gonfio di parole e di fatti stato messo per scritto. E siamo al terzo stadio.Essenzialmente le cose pi antiche che abbiamo sono Mc, che ha inventato il genere letterario vangelo. Non cera nellebraismo dei modi di scrivere come ha fatto Mc, se non alcuni capitoli dei libri dei Re, di Elia e di Eliseo, l si parla di loro un po come Mc far di Ges. Con ogni probabilit Mc mette per iscritto il vangelo a Roma fidandosi della predicazione di Pietro, perch c una predica di Pietro negli atti degli apostoli registrata da Lc in cui c effettivamente lo schema di Mc 10. Laltra fonte pi giudaica, Ges sentito come rabbi con un insegnamento e allora si raccolgono le sue parole, fonte Q, che non abbiamo pi ma che ritroviamo presente sia in Mt che in Lc. il terzo stadio, comincia con ogni probabilit negli anni 50. Ledizione di Mc avviene prima del 70 della distruzione di Gerusalemme, non ci sono ancora tracce, invece in Mt e Lc si capisce che levento c stato perch nelle apocalisse c cosa han fatto i romani. Questa terza fase va fino al 100 con il IV vangelo, uno stadio lungo, possiamo dire che nel 110 tutto il NT fatto. Quando c Ignazio dAntiochia va a Roma, nella sua coscienza c gi lesistenza di libri, lettere, vangeli, ne parla come un corpus ben preciso. Quando abbiamo il NT dobbiamo tener conto che il risultato proprio un risultato che va fino, di lavoro, di genesi, alla vicenda di Ges con i suoi discepoli, ma noi abbiamo solo il risultato finale, e non abbiamo possibilit di fare incursione nei due stadi precedenti con documenti. La difficolt quindi di reperire il Ges storico con quello che abbiamo detto. Teisser, il pi grande esponente della nuova ricerca cristologica, perch tiene conto di una lettura sociologica e ebraica di Ges, dice il cammino che va fatto per rileggere la figura di Ges deve partire da dati che fan parte della sociologia, e uno dei primi dati il fatto di Ges uomo carismatico: Ges profeta. Dire che Ges un carismatico cogliere in lui una forza di attrazione e di irradiazione. La sociologia ci insegna questo, un uomo carismatico un uomo che possiede in s questa forza, prima di attrazione, attrae a s discepoli, e per anche di irradiazione. Sono necessarie tutte e due le forze, questi discepoli che lui ha devono partecipare del suo carisma, diventare essi pure forza di attrazione, dunque irradiare. Ges ha avuto discepoli e questi han saputo svolgere dopo la sua morte un prolungamento della sua attivit, questo innegabile.Il vangelo testimonia questo. Ad es. Mc annota fin dal cap. 1 e registra una reazione non di tipo di fede, 1,27, ha compiuto un primo miracolo e un primo insegnamento: ma che mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorevolezza. un carismatico. In altri momenti si dir: Ges insegna con exousia, non come gli scribi. Differenza tra un insegnamento istituzionale e un insegnamento carismatico. Gli scribi hanno lautorevolezza da ufficio, non da quello che sono. La qualit carismatica viene non preparata, non dalla professione, alcune persone hanno, altre no. In termini giudaici, carismatico equivale a profeta. Ges appare come un profeta, lui acclamato come profeta perch? Perch legato al Battista, Giovanni il Battista e Ges ripropongono agli ebrei la profezia che da cinque secoli, sei, non esisteva pi, il fenomeno profetico si esaurito prima della distruzione del tempio, anzi oserei dire che il tipo profetico vero, quello che Giovanni e Ges assumono, in realt gi finito nel 700 a.C. il profeta non tanto personaggio che scrive, come quelli del dopo esilio, ma il vero profeta Elia, Eliseo. Questi sono tutti prima del 700. 700 anni che non appaiono pi persone di questo tipo, Israele ha vissuto piuttosto una stagione dei sapienti, dallesilio in poi, scribi, studiosi della legge. Invece appaiono Ges e il Battista prima con questi tratti e assomigliano ad Elia ed Eliseo, tant che saranno chiamati Elia.Mentre tutti i sapienti e rabbini erano persone che studiavano, si sposavano, facevano un mestiere, insegnavano la legge o nelle sinagoghe o nel tempio, il Battista il primo che fa qualcosa di diverso, non si sposa, vive nel deserto, non predica nelle sinagoghe ma predica alla gente che va da lui, vedete lattrazione. Invece per il Battista vanno a sentire nel deserto, addirittura gli evangeli dicono usciva verso di lui tutta Gerusalemme, tutti gli abitanti, hanno lattrazione di folla, questo era successo solo per gli antichi profeti. E poi Ges come gli antichi profeti fa dei gesti e consegna delle parole, il suo insegnamento non era solo uno spiegare la legge ma dire una Parola a nome di Dio come i profeti. Compiva delle azioni, dei mimi: azioni simboliche, Ges secondo Giovanni la prima volta che va a Gerusalemme prende delle corde e scaccia via quelli che vendevano e compravano. Era un gesto fatto dai profeti. Solo un profeta poteva far questo e Ges si arroga questo. Oppure Ges prende un asino ed entra a Gerusalemme su un asino. un mimo fortissimo. Tutti i re arrivano con il cavallo bianco. Ges di fronte al fatto che molti dicono che lui re, non dice niente ma cavalca un asino come quello predetto da Zaccaria, un re ridicolo. Non una posizione solenne, un re diverso, mite e umile, il non detto verbalmente ma detto con un gesto. importante che comprendiamo questa prima qualit di Ges che sta nella storia. Per leggere bene questa qualit di Ges, dobbiamo renderci conto di alcuni dati: Ges e la sua famiglia. I carismatici di solito entrano in conflitto con la famiglia. La famiglia di per se unistituzione quotidiana, normale, non sopporta ci che esce dal quotidiano, il carismatico entra sempre in conflitto con la famiglia, non lo capisce e cos accadde a Ges, Mc 3,20, lo consideravano pazzo, fuori di s. Ges in qualche misura e pensate che in quei tempi cera un legame familiare pi forte, Ges trascina la famiglia dietro a s nel disonore. Lo prendono come indemoniato e la famiglia ne patisce il disonore. Giov. 7,5 ritroviamo questo: neppure i suoi fratelli, infatti, credevano in lui; c conflitto, non lo capiscono, la famiglia di Ges non era odiata, era odiato Ges. Cosa sappiamo della famiglia di Ges, che pi tardi quando Ges ha avuto successo, e la sua vicenda non stata pi disonorevole, la sua famiglia entrata tutta nella chiesa. Non solo ma Giacomo chiamato fratello del Signore, dal 40 in poi a capo della chiesa di Gerusalemme. Allora i vincoli di sangue contavano molto e allora quando si trattato di scegliere un capo per la chiesa di Gerusalemme si scelto lui. Certamente sappiamo che di questa famiglia, la madre ha avuto un atteggiamento diverso nei confronti di Ges, secondo gli Atti lei fa parte della chiesa di Gerusalemme gi subito dopo la morte di Ges, al momento della resurrezione lei fa parte della comunit di Gerusalemme, ma anche la lettura di Giovanni che dice che ha avuto degli incontri con Ges durante il suo ministero e sotto la croce, Ges la tiene distante, ha impedito alla madre di entrare nella sua vita, le parole di Cana devono essere prese nel loro significato radicale, cosa c tra me e te donna!, unespressione durissima nellAT per dire fra me e te non ci sono rapporti, io sto facendo unaltra vita, unaltra storia, un altro legame e capiamo che Ges si separato in modo radicale dalla sua famiglia. Maria qualche volta presente allinizio e alla fine, Ges comunque ne fa sempre una separazione, anche sulla croce, prevalgono le letture mistiche e devote, dicendo donna, ecco tuo figlio, non dice mamma, e dice donna, distante da me innanzi tutto e se c una maternit, esercitala l. Nei miei confronti devi totalmente rinunciare, e quando tra la folla una persona estremamente umana lo sente come uomo carismatico e profetico e gli dice ah, tua mamma!, Ges secco: beato piuttosto chi ascolta la Parola di Dio e la mette in pratica. Il vangelo va preso in tutta questa forza. Ges ha mostrato nei confronti della sua famiglia una distanza dura, radicale, sente con la famiglia una rottura, una incomprensione.Di questa famiglia possiamo dire che il padre Giuseppe non appare pi con ogni probabilit presto, muore, e lo si dimentica presto quando dopo la resurrezione con la meditazione si dice che Ges viene dallo Spirito Santo e da Maria, e che lui era padre secondo la legge, non un padre vero autentico umano di Ges. Emerge la madre. Quando Paolo parla di Ges in Galati, anni 50, dice Ges nato da donna, ma non dice neanche Maria, quando Mt e Lc scriveranno il vangelo 20 anni dopo, Maria appare con tutta una funzione precisa.Di questa famiglia si pu dire che certamente era davidica. In questo senso la nascita di Ges a Betlemme non una finzione perch non era necessaria, se Paolo nella lettera ai Rom 1,3, nel 55, dice che Ges nato dalla stirpe di Davide e se lui ha conosciuto personalmente Giacomo, andato a Gerusalemme, lo dice in Galati, non poteva dire che era della stirpe di Davide se non lo era.Certamente questa famiglia era non povera, non ricca, si dice che Ges o suo padre era carpentiere, poteva anche essere fabbro, un artigiano in villaggio, e questo al tempo dei romani diceva che era una famiglia media. Cera tutto un lavoro da fare sui cavalli dei romani, sui loro carri, anche poi tutta una serie di lavori per la gente del villaggio. Ges certamente stato allevato in questa famiglia, certamente se ne andato, difficile dire quando. Mc dice che a Ges stato anche il titolo di carpentiere, aveva avuto il tempo di imparare a casa il mestiere? Cera anche la consuetudine, siccome allora i mestieri si trasmettevano di padre in figlio assolutamente, non cera possibilit che il figlio di un fabbro non facesse il fabbro, non si dava perch tutto al pi si dava che uno dal mondo agricolo passasse al mondo dellartigianato, ma il contrario difficilmente. A quel momento sui dieci anni iniziavano il lavoro fisso presso il padre e Ges lha cominciato prima del bar mizvat. Si pu certamente dire che nella sua famiglia ha imparato a conoscere Dio, a conoscere la liturgia, avr frequentato la sinagoga di Nazaret e l avr avuto un insegnamento minimo, non quello che troviamo in lui. Non abbiamo testimonianze anteriori di Ges e il Battista, di qualcuno che nellebraismo sia chiamato rabbi. Tutti danno per scontato che cerano dei rabbini in Israele, no! Avevano degli altri nomi, i primi due che sappiamo che sono stati chiamati cos, son stati il Battista e Ges. Per arrivare a formulare un aggettivo simile che precedentemente non cera, solo dopo sar dato questo titolo ai maestri, se questo avvenuto vuol dire che il loro insegnamento si imposto anche come insegnamento di dottrina.Theissen che fa una lettura nuova, tra le varie letture di Ges, ce ne una che lui chiama lettura di Ges poeta, va capito cos poeta, ma certamente questo non si mai messo sufficientemente in risalto nella tradizione cristiana, Ges era un gran creatore letterario, grande!In tutto il giudaismo contemporaneo a Ges ci sono tre parabole, Ges ne ha fatto almeno 50 nei vangeli e il genere parabola creato da lui, letterariamente, noi non dobbiamo legger questo come semplicemente lui dice a nome di Dio, la forma che lui ha scelto per dire le cose di Dio la forma che lui ha scelto con la sua intelligenza e la sua creativit letteraria. straordinario questo di Ges. Theissen dice poeta, capitelo bene, nel senso di colui che davvero conosce la poeisis, va bene. Ges una persona estremamente intelligente, creativa a livello letterario, un uomo che sapeva pensare, discernere, pregare e di conseguenza sapeva creare, la sua creazione veniva da queste tre attivit: pensare, discernere che significa tra le cose che si pensano il saper considerare (cfr. con le stelle, io guardo qualcosa ma lo guardo alla luce di stelle, di alcuni principi che tengo ben fermi che illuminano quello che penso).Non c allinterno di tutta la tradizione ebraica delle parabole che hanno protagonista le donne.Perch non meritava considerazione una donna. Ges ha tante parabole in cui le donne sono protagoniste, non se ne fa nessun problema, pensa semplicemente che nellosservazione della vita si pu osservare una donna che cerca una dracma, che impasta il lievito nella pasta, questo mondo da lui pensato lo ha formulato a livello di parabole, collegandolo certo con questa sua fede, con la sua preghiera, con la Parola di Dio di cui lui si sentiva ministro e portatore.Questo ci d un tratto della sua umanit, le parole sono sue, tutti gli esegeti hanno detto per trovare le ipsissima verba christi, il terreno pi sicuro sono le parabole. Perch? Se io do un consiglio morale ogni volta che guardo luditorio e ogni volta che c una novit, io la modifico lesortazione morale, ne cambio gli accenti, mentre invece una parabola che la storia di un evento, difficilmente cambia perch viene raccontata come una storia, sono le pi memorizzabili. Tuttal pi lapplicazione cambia, allora ci rendiamo conto lapplicazione fatta dalla chiesa, ma linvenzione delle parabole di Ges. Es. la parabola del seminatore: si dice che il seminatore semina sulla strada allinizio, era un seminatore un po sbadato. Per in Galilea e solo l, cera una maniera di seminare che ci fa dire questa parabola. Il terreno della Galilea molto sassoso, e le piogge sono rare, al tempo di Ges abbiamo delle descrizioni cos avveniva la semina: sul campo su cui cerano ancora le stoppie del vecchio frumento tagliato a maggio-giugno, si passava e si seminava, il grano che era caduto nel raccogliere, sapete che dalle spighe si perde, era gi l. A un certo quando il cielo annunciava le piogge, ma il cielo non come da noi, ci si prepara ben bene alla pioggia, arriva lentamente, allora in quel momento con laratro arava e arava in modo che la terra andasse sopra il frumento seminato. Ma teneva fuori i sentieri e le strade per cui effettivamente parte del grano era caduto sulla strada e veniva mangiato dagli uccelli che erano poi sentierini e non strade. Gli esegeti ci fanno notare, questa una parabola di Ges, per questo elemento solo comprensibile solo nella cultura di Galilea, ma questa parabola si mantenuta tale e quale anche quando entrata nel greco con il cambio di uditorio. Cominciamo a capire alcune cose precise di Ges, la sua terra, la sua famiglia che lo ha aiutato in questa capacit creativa.

Leggiamo i rapporti tra Ges e il suo maestro: Giovanni il Battista. Ges stato discepolo di Giovanni, ce lo dicono i vangeli i quali ci presentano Ges come uno che va dietro a Giovanni. La figura di Giovanni legata a Ges strettamente, nel vangelo c un tale legame tra Giovanni e Ges e in tutti i vangeli che noi comprendiamo che le due figure non possono essere separate. un rapporto meno chiaro di quanto pu sembrare, tra loro venne registrata qualche tensione, le nostre fonti hanno anche qualche contraddizione. Giovanni stato il maestro di Ges, il suo rabbi, lo ha battezzato, rendetevi conto dellimportanza di questo evento. Ges si presentato a Giovanni e lui lo ha immerso nel Giordano. A un certo punto appare che Ges anche lui ha un comunit di discepoli in parallelo alla comunit che ha Giovanni, ma ci lascia perplessi il fatto che morto Giovanni i suoi discepoli continuano a essere una comunit autonoma rispetto a Ges, in Atti 19,3 Paolo testimonia che a Efeso trova dei discepoli di Giovanni, ormai almeno 30 anni dopo la morte di Ges. Cominciamo a comprendere che i testi del NT da un lato sono stato costretti a porre Ges con un legame stretto con Giovanni, tutti ricordavano, i dati erano quelli, ma troviamo anche che c da parte dei cristiani un certo imbarazzo nel leggere questo rapporto. Su Giovanni abbiamo le fonti del NT e solo Giuseppe Flavio e non abbiamo altri documenti, Giuseppe Flavio cap. 18 parla in modo preciso di Giovanni. Se noi facciamo un confronto tra queste due fonti, le notizie non sono contraddittorie ma convergenti, per Giuseppe parla di Giovanni a lungo ma non fa nessuna menzione di Ges.Si potrebbe dire che parlare di Giovanni senza Ges possibile non possibile il contrario. Ci dice come Giovanni stato umanamente come irradiamento storico in quel momento, pi grande di Ges, Giovanni non ricordato per i suoi discepoli o dai suoi discepoli, Ges ha avuto irradiamento grazie a suoi discepoli, dopo la sua morte. Giuseppe era stato alcuni anni a fare vita nel deserto da un certo Banno e l si ricordava Giovanni come un maestro, come un profeta, come qualcuno che ha lasciato un segno.Erode lo aveva fatto uccidere anche se Giovanni era un uomo buono e esortasse i giudei a praticare la virt, e li battezza, perch limmersione sarebbe stata gradita per la purificazione del corpo qualora lanima fosse stata prima purificata attraverso la pratica della giustizia. Dal momento che gente di ogni specie si radunava impressionati dalle sue parole, Erode temendo un insurrezione, ritenne che era meglio eliminarlo prima che Giovanni provocasse qualche incidente. A Macheronte e l fu fatto uccidere.Giuseppe Flavio che scrive in greco, un giudeo che si fa portavoce nella diaspora, e cerca di dare di Giovanni unimmagine ellenistica. Dice che Giovanni era un filosofo che insegnava la virt come i filosofi, insegnava a praticare la giustizia con gli altri e aveva molta piet verso Dio, ritratto per il mondo greco perch lo capisca e stimi Giovanni. Certo Giuseppe tace sulle sue origini, ci parla del suo martirio e dice che Giovanni morto per un motivo politico. un interpretazione ellenistica che ci rimanda alla figura di Giovanni, nei vangeli le fonti che ci parlano di Giovanni sono Mc, Q, alcuni elementi propri di Mt e Lc, e il vangelo di Tommaso.Di Giovanni ci si interessa solo in connessione con Ges dando per scontata la superiorit di Ges su Giovanni, Ges il Signore. Giovanni legato a Ges ma in una posizione inferiore. Lc 1 e 2, origine sacerdotale di Giovanni, Zaccaria e Lc fa un dittico con la nascita di Ges. Mc 6 viene registrata la passione di Giovanni si dice che Giovanni morto per mano di Erode ma per una motivazione teologica, rimproverava la sua situazione irregolare del matrimonio. La sua uccisione fu a causa della sua predicazione, ma probabilmente cerano anche delle ragioni politiche non solo teologiche, se Giovanni contestava, contestava un re.Tuttavia nei vangeli non emerge tanto il filosofo, ma Giovanni appare come un profeta. Tutte le presentazioni che ci vengono fatte di Giovanni insistono sul fatto che non solo si comportava come un profeta, ma viveva