Gesù è la Porta 1 - parrocchiaborgomeduna.it · misericordia divina» (ibid., 15). Nel povero,...

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1 Gesù è la Porta

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1Gesù è la Porta

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«losono laporta»diceGesù«seunoentraattraversodime,saràsalvato».Un'immaginefortechedobbiamoguardareconattenzioneperchéèfonte

digioia,diserenitàepace.InGesùtroviamounamico,unriparo,unabbraccio.

ÈGesù«ilvoltodellamisericordiadelPadre»dicePapaFrancesco mentre proclama il giubileo dellamisericordia,unannosanto,unperiodoper farepaceconDioecongliuomini.

MisericordiosoèunodeinomidiDio,chediceunasuacaratteristicaessenziale.Macos'èlamisericordia?

La parola che la definisce viene dal latino ed ècompostadaunverbomisereor(hopietà)chesiunisceallaparolacuore(cor,cordis).

È unmodo di sentire con il cuore, di guardare con ilcuore,dicapireconilcuore.

Seunaltroèinfelice,tristeosoloeiomiavvicinoaluicon il cuore, metto in pratica la misericordia. Lamisericordiamispingeacapireglialtri,aperdonarechisbaglia,adaiutarechisoffre.

MichiedediagirecomeagisceDio.

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Attraversare la porta Quello sognatodaPapa Francescoèungiubileodalleporteaperte.

Aperte le porte del cuore e della vita, perché gli altridiventinoamiciefratelliepossiamotrovarespazionelnostro cuore, come noi troviamo spazio nel cuore diDio. Se apro la porta delmio cuore, Diomi parla,misorride,miaccompagna.Unaportaapertaèunsegnodi speranza, è un invito. Attraversare la porta èincontrareDio,unpadremisericordioso.

La Quaresima ci offre un tempo, quaranta giorni, perdedicarci a Gesù e al suo Vangelo. Un tempo perascoltare il nostro cuore, ascoltareDio (la preghiera),una strada privilegiata per l'ascolto delle cose (il

digiuno)eunastradaperl'ascoltodeglialtri(lacarità).

Oltrepassiamolaportaperascoltare:noistessi,glialtri,Dio.Oltrepassiamolaportaperscoprireil digiuno ovvero la rinuncia a qualcosapercapirecosaèveramenteimportante,cosa guida la mia vita, cosa mi ènecessario e cosa no. Oltrepassiamo laporta dell'amore ovvero dell'aperturaall'altro per scoprirlo amico, fratello,personaconcuicondividere.

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Dietro la porta Dietrolaportac'èDiopadrechemiabbraccia.Dioriccodi misericordia che vuole condividere con me unsorriso di gioia, una carezza di serenità, la capacità diperdonare,ilpercorsodellapacedelcuoreedellavita.

A volte, accovacciati dietro la porta ci sono i morsidell’invidia, le parolepronte a ferirmi, imiei errori, lemie fatiche e il mio peccato mapocopiù in là c'èDio chemi vieneincontro con un sorriso e unabbraccio, che mi mostra come ilbenehasemprelamegliosulmale.

Che si può sbagliare ma ci si puòanche scusare, capire l'errore,rimediare.

La Quaresima è un tempo per prepararci, cambiandocuoreevita,adaccogliere ilSignoreGesùchevinta lamorteeilmale,risorgeavitanuovaevuolecheanchenoisiamoconluinellagioia.

Dietro la porta del sepolcro vuoto c'è lo sguardo delSignorerisorto.

Enoivogliamoaprireocchi,orecchi,maniecuoreperaccoglierlo.

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IL TEMPO DELLA QUARESIMA

Il tempodiQuaresimaha lo scopodi preparare la

Pasqua mediante il ricordo del Battesimo e lapenitenza.

Inizia ilMercoledìdellecenerie termina ilGiovedì

santoconlaMessadellasera“inCenaDomini”.Tenuto conto che nella tradizione cristiana la

domenicanonpuòesseregiornodidigiunoepenitenza,nelsecoloVsicercòdiportarea40ilnumerodeigiornieffettivi di digiuno, anticipando al mercoledìprecedenteilsuoinizio.

Nellecelebrazioniliturgiche,iltempodiQuaresima

è caratterizzato dalle vesti di colore viola e dallamancanzadielementidigioiacomeilcantodelGloriaedell'Alleluia, o i fiori sull'altare o l'uso di strumentimusicali(senonalsoloscopodisostenereilcanto).

Lopossiamodefinire:• Untempopercustodiremaggiormente ilsilenzio,ilqualeèoccasioneestrumentoperdareprioritàallaParola di Dio, metterla al centro della propriagiornatafacendotacerelealtrevoci,inmodochesiaascoltata,accolta,meditata,custodita.Silenzioanche

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per far nascere una parola umana mai violenta névana,riccadisapienzaecapacitàdicomunione.• Un tempo per amare il digiuno: che è unalimitazione volontaria dei nostri bisogni, unadisciplina del desiderio, un mettere alla prova sestessi nel rapporto con il cibo (o con altro chepiace) per discernere ciò che è veramentenecessario per vivere. Il digiuno conduce ad unacertanudità,ci spogliadellanostraapparenzaecifasentire lanostradipendenzadaDio,ciapreallacomunioneconDioecongliuomini.

• Untempoperastenersiediscernerel’essenziale:l’astinenzadallecarni(odaciòcheèlusso!)haoggiunsignificatochepuòesserevissuto,conspiritodisolidarietà,avantaggiodeipoveriperunapiùequacondivisione dei beni. L’astinenza insegna aripensare la vita come dono, a gustare ogni cosacon “rendimento di grazie”, in quanto nulla - diquantoabbiamo-èscontatoecivienedonatoperlabontàinfinitadiDioperpoterlocondividere.

• Un tempo per esercitarsi alla lotta spirituale:tempo di disciplina per non soccombere allatentazione del possesso e dell’accaparramento,dell’autoaffermazione,delconsumodituttociòche

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pensiamo ci aiuti a vivere, dei desideri checontraddicono il nostro rapporto con Dio, con glialtri,conlecose,connoistessi.

• Untempopercondividere:occasioneperrifletteresu ciò che si possiede, su quanto è veramentenecessario,suibeniintellettuali,spiritualiematerialichepossonoesserecondivisicon ibisognosi.Nonsitrattasolodicompieregestidicarità,cheoggisonoquasi automatici per l’abbondanza di beni, ma diprovare gli stessi sentimenti di Gesù che “da riccocheerasifecepovero”edèvenutoacondividerelanostravita,finoallamortedicroce.

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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

PER LA QUARESIMA

"Misericordiaiovoglioenonsacrifici"(Mt9,13).

Leoperedimisericordianelcamminogiubilare

1.Maria,iconadiunaChiesacheevangelizzaperchéevangelizzata.

NellaBollad’indizionedelGiubileohorivoltol’invitoaffinché «la Quaresima di quest’anno giubilare siavissuta più intensamente come momento forte percelebrare e sperimentare la misericordia di Dio»(Misericordiae Vultus, 17). Con il richiamo all’ascoltodella Parola di Dio ed all’iniziativa «24 ore per ilSignore» ho voluto sottolineare il primato dell’ascoltoorante della Parola, in specie quella profetica. LamisericordiadiDioèinfattiunannuncioalmondo:madi tale annuncio ogni cristiano è chiamato a fareesperienzainprimapersona.

E’perquestocheneltempodellaQuaresimainvieròiMissionaridellaMisericordiaperchésianopertuttiunsegnoconcretodellavicinanzaedelperdonodiDio.

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Per aver accolto la Buona Notizia a lei rivoltadall’arcangelo Gabriele, Maria, nel Magnificat, cantaprofeticamente la misericordia con cui Dio l’haprescelta. La Vergine di Nazaret, promessa sposa diGiuseppe,diventacosìl’iconaperfettadellaChiesacheevangelizza perché è stata ed è continuamenteevangelizzata per opera dello Spirito Santo, che hafecondato il suo grembo verginale. Nella tradizioneprofetica, lamisericordiaha infattistrettamenteachefare, già a livello etimologico, proprio con le viscerematerne (rahamim) e anche con una bontà generosa,fedele e compassionevole (hesed), che si esercitaall’internodellerelazioniconiugalieparentali.

2. L’alleanza di Dio con gli uomini: una storia dimisericordia.

Ilmisterodellamisericordiadivinasisvelanelcorsodellastoriadell’alleanzatraDioeilsuopopoloIsraele.Dio, infatti, si mostra sempre ricco di misericordia,pronto in ogni circostanza a riversare sul suo popolounatenerezzaeunacompassioneviscerali,soprattuttoneimomentipiùdrammaticiquandol’infedeltàspezzail legame del Patto e l’alleanza richiede di essereratificata in modo più stabile nella giustizia e nellaverità. Siamo qui di fronte ad un vero e propriodrammad’amore,nelqualeDiogiocailruolodipadreedi marito tradito, mentre Israele gioca quello di

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figlio/figliaedisposainfedeli.Sonoproprioleimmaginifamiliari – come nel caso di Osea (cfr Os 1-2) – adesprimere fino a che punto Dio voglia legarsi al suopopolo.

Questodrammad’amoreraggiungeilsuoverticenelFigliofattouomo.InLuiDioriversalasuamisericordiasenza limiti fino al punto da farne la «Misericordiaincarnata» (Misericordiae Vultus, 8). In quanto uomo,Gesù di Nazaret è infatti figlio di Israele a tutti glieffetti. E lo è al punto da incarnare quel perfettoascolto di Dio richiesto ad ogni ebreo dallo Shemà,ancora oggi cuore dell’alleanza di Dio con Israele:«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è ilSignore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto ilcuore,contuttal’animaecontutteleforze»(Dt6,4-5).IlFigliodiDioèloSposochefadituttoperguadagnarel’amoredellasuaSposa,allaqualelolegailsuoamoreincondizionato che diventa visibile nelle nozze eterneconlei.

Questoè il cuorepulsantedelkerygma apostolico,nelqualelamisericordiadivinahaunpostocentraleefondamentale. Esso è «la bellezza dell’amore salvificodi Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto»(Esort.ap.Evangeliigaudium,36),quelprimoannuncioche «si deve sempre tornare ad ascoltare in modidiversi e che si deve sempre tornare ad annunciaredurantelacatechesi»(ibid.,164).LaMisericordiaallora«esprime il comportamento di Dio verso il peccatore,

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offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi,convertirsi e credere» (Misericordiae Vultus, 21),ristabilendopropriocosìlarelazioneconLui.EinGesùcrocifisso Dio arriva fino a voler raggiungere ilpeccatorenellasuapiùestremalontananza,propriolàdoveeglisièperdutoedallontanatodaLui.Equestolofanella speranzadi poter così finalmente intenerire ilcuoreinduritodellasuaSposa.

3.Leoperedimisericordia.

LamisericordiadiDiotrasformailcuoredell’uomoegli fa sperimentareun amore fedele e così lo rendeasuavoltacapacedimisericordia.Èunmiracolosemprenuovochelamisericordiadivinasipossairradiarenellavita di ciascuno di noi, motivandoci all’amore delprossimo e animando quelle che la tradizione dellaChiesa chiama le opere di misericordia corporale espirituale. Esse ci ricordano che la nostra fede sitraduce in atti concreti e quotidiani, destinati adaiutareilnostroprossimonelcorpoenellospiritoesuiquali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, confortarlo,educarlo. Perciò ho auspicato «che il popolo cristianorifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordiacorporali e spirituali. Sarà un modo per risvegliare lanostra coscienza spesso assopita davanti al drammadella povertà e per entrare sempre più nel cuore delVangelo, dove i poveri sono i privilegiati della

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misericordia divina» (ibid., 15). Nel povero, infatti, lacarne di Cristo «diventa di nuovo visibile come corpomartoriato,piagato, flagellato,denutrito, infuga...peresseredanoiriconosciuto,toccatoeassistitoconcura»(ibid.). Inaudito e scandaloso mistero del prolungarsinella storia della sofferenza dell’Agnello Innocente,rovetoardentediamoregratuitodavantialqualecisipuò come Mosè solo togliere i sandali (cfr Es 3,5);ancor più quando il povero è il fratello o la sorella inCristochesoffronoacausadellalorofede.

Davantiaquestoamorefortecomelamorte(cfrCt8,6),ilpoveropiùmiserosirivelaesserecoluichenonaccettadiriconoscersitale.Credediesserericco,maèin realtà il più povero tra i poveri. Egli è tale perchéschiavo del peccato, che lo spinge ad utilizzarericchezzaepoterenonperservireDioeglialtri,mapersoffocare in sé la profonda consapevolezza di essereanch’eglinull’altrocheunpoveromendicante.Etantomaggioreè il poteree la ricchezzaa suadisposizione,tanto maggiore può diventare quest’accecamentomenzognero. Esso arriva al punto da neppure volervedere il povero Lazzaro chemendica alla porta dellasua casa (cfr Lc 16,20-21), il quale è figura del Cristocheneipoverimendicalanostraconversione.LazzaroèlapossibilitàdiconversionecheDiocioffreecheforsenon vediamo. E quest’accecamento si accompagna adun superbo delirio di onnipotenza, in cui risuonasinistramentequeldemoniaco«saretecomeDio»(Gen

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3,5) che è la radice di ogni peccato. Tale delirio puòassumereancheformesocialiepolitiche,comehannomostratoitotalitarismidelXXsecolo,ecomemostranooggi le ideologie del pensiero unico e dellatecnoscienza, che pretendono di rendere Dioirrilevante e di ridurre l’uomo a massa dastrumentalizzare. E possono attualmente mostrarloanche le strutturedi peccato collegate adunmodellodi falso sviluppo fondato sull’idolatria del denaro, cherende indifferentialdestinodeipoveri lepersonee lesocietà più ricche, che chiudono loro le porte,rifiutandosipersinodivederli.

Per tutti, la Quaresima di questo Anno Giubilare èdunque un tempo favorevole per poter finalmenteuscire dalla propria alienazione esistenziale grazieall’ascoltodellaParolaealleoperedimisericordia.SemediantequellecorporalitocchiamolacarnedelCristonei fratelli e sorelle bisognosi di esserenutriti, vestiti,alloggiati, visitati, quelle spirituali – consigliare,insegnare, perdonare, ammonire, pregare – toccanopiù direttamente il nostro essere peccatori. Le operecorporali e quelle spirituali non vanno perciò maiseparate.ÈinfattipropriotoccandonelmiserolacarnediGesùcrocifissocheilpeccatorepuòricevereindonola consapevolezza di essere egli stesso un poveromendicante. Attraverso questa strada anche i“superbi”, i “potenti” e i “ricchi” di cui parla ilMagnificat hanno la possibilità di accorgersi di essere

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immeritatamenteamatidalCrocifisso,mortoe risortoancheper loro. Solo inquestoamorec’è la rispostaaquella setedi felicità e di amore infiniti che l’uomo siilludedipotercolmaremediantegliidolidelsapere,delpotere e del possedere. Ma resta sempre il pericoloche, a causa di una sempre più ermetica chiusura aCristo,chenelpoverocontinuaabussareallaportadellorocuore, i superbi, i ricchied ipotenti finiscanopercondannarsidaséasprofondareinquell’eternoabissodi solitudine che è l’inferno. Ecco perciò nuovamenterisuonare per loro, come per tutti noi, le accorateparole di Abramo: «HannoMosè e i Profeti; ascoltinoloro»(Lc16,29).Quest’ascoltooperosocipreparerànelmodo migliore a festeggiare la definitiva vittoria sulpeccato e sulla morte dello Sposo ormai risorto, chedesidera purificare la sua promessa Sposa, nell’attesadellasuavenuta.

Non perdiamo questo tempo di Quaresimafavorevole alla conversione! Lo chiediamo perl’intercessione materna della Vergine Maria, che perprima,difronteallagrandezzadellamisericordiadivinaa lei donata gratuitamente, ha riconosciuto la propriapiccolezza (cfr Lc 1,48), riconoscendosi come l’umileservadelSignore(cfrLc1,38).

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Il perdono di Dio per i nostri peccati

non conosce confini“Il perdonodiDioper i nostri peccati non conosce

confini”.

Così si esprime papa Francesco nellaMisericordiaeVultus riguardo l'indulgenza, sottolineando come talepratica sia strettamente collegata al sacramento dellaRiconciliazione.

Dioèsempredisponibilealperdonoenel riceverlopercepiamo la potenza della grazia che ci trasforma.Anche dopo il perdono sacramentale, sperimentiamo,tuttavia, anche la forzadel peccato che ci condiziona:rimane un'impronta negativa che ci condiziona neinostri comportamenti, nei pensieri, nelle abitudini. SitrattadiunresiduodelleconseguenzedelpeccatochelaChiesaciaiutaasuperareconl'indulgenza,grazieallacomunionedeiSanti.

Le preghiere, i meriti, le opere di carità, lesofferenzeofferte ...diCristo,di tutti i Santiediognicristiano costituiscono un tesoro infinito di grazia cuiattingere per superare le nostre fragilità e leconseguenzepersonalie socialidelmalecheabbiamo

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compiuto, per essere autenticamente liberati e viverelanovitàdelVangelo.

Con tale linguaggio rinnovato, il Papa presenta ilsignificato della dottrina classica dell'Indulgenza chepapa Paolo VI nel 1967 definiva come "la remissionedinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, giàrimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele,debitamente disposto e a determinate condizioni,acquista per intervento della Chiesa, la quale, comeministra della redenzione, autoritativamente dispensaed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e deisanti".

Gli elementi necessari sono rimasti i medesimi: ildistacco dal peccato ancheveniale, la celebrazione delsacramento della Penitenza,la partecipazioneall'Eucarestia, la preghierasecondo le intenzioni delSanto Padre, alcuni atti dicaritàedipenitenza (che inquest'annopossonoessere i

pellegrinaggi, i passaggi delle Porte Sante, le opere dimisericordia) ... Rimane ancora valida anche ladistinzione tra indulgenzaplenariaeparzialee il fattodipoterleapplicareasestessioaidefunti.

Forse si tratta di riscoprire che tale modalità

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penitenzialeerigenerantedellavitacristiananonèpernullastraordinariaoriservatasoloagliannigiubilari.

Alle condizioni sopra esposte, si possono ricevere:nelle celebrazioni della Prima Comunione, conmezz'oradiAdorazioneEucaristica,con ilRosario,conlaViaCruciscompleta,nellaliturgiadelVenerdìSanto,con il Te Deum di fine anno e con il Veni Creator diinizioanno,nellavisitaaicimiteridopoil1novembre...eintantealtreoccasionipreviste.

Questalarghezzanell’elargirel'indulgenzasottolinealapermanenteattenzionedellaChiesaperlepossibilitàe le potenzialità di vita nuova del credente, passandoattraversoquellacomunionenell'interscambiodeidonidell'amoredelSignorecheci legaancoradipiùgliuniaglialtricomeChiesaComunione.

donMarinoRossi

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Le domeniche

del tempo di Quaresima

“IL VOLTO DELLA MISERICORDIA”

LE OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALI

“Leoperedimisericordiasonoazionicaritatevoliconle quali soccorriamo il nostro prossimo nelle suenecessità corporali e spirituali.Istruire, consigliare,consolare, confortare sono opere di misericordiaspirituale, come pure perdonare e sopportare conpazienza”.

(CatechismodellaChiesaCattolica,n.2447)

Il cammino di questa quaresima ci porterà a scoprire

alcune delle opere di misericordia spirituale e ad approfondirne il significato e l’importanza per la nostra vita cristiana.

Ogni domenica, prendendo spunto dai Vangeli quaresimali, affronterà un’opera diversa, con l’impegno di concretizzarla nella settimana seguente.

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PrimadomenicadiQuaresima

LAPORTADELCAMBIAMENTO

Laportadell’aurora.

OltrepassiamoconGesùlaportadelcambiamento, nel deserto, luogodove si scopre se stessi, dove siincontra Dio. È una sfida perconoscere il bene e realizzarlo.Lascia le vecchie abitudini, via latristezza, la pigrizia, il litigare elascia spazio per le cose buone, lagioia,ilfarepace,aiutareglialtri.

OperediMisericordiaSpirituale

SOPPORTAREPAZIENTEMENTE

LEPERSONEMOLESTE

DALVANGELODILUCA(4,1-13)DalVangelosecondoLuca

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, siallontanòdalGiordanoederaguidatodalloSpiritoneldeserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo.Nonmangiò nulla in quei giorni, ma quando furonoterminati,ebbe fame.Allora ildiavologlidisse:«Se tu

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sei Figlio di Dio, di’ a questapietrachediventipane».Gesùglirispose:«Stascritto:“Nondisolopane vivrà l’uomo”». Dopo averesaurito ogni tentazione, ildiavolosiallontanòdaluifinoalmomentofissato.

PERCAPIRE…

Gesù è nel deserto, non ha né acqua né cibo! Lafameètantaeildiavolosubitolometteallaprova:glipropone di trasformare alcune pietre in pane. Ma ilSignore risponde alle provocazioni dicendo che c’è uncibopiùimportanteepiùnecessariodelpane.Èilcibodella Parola di Dio, dell’amore, dell’amicizia e dellacondivisione.

“Nondisolopanevivràl’uomo”,maanchedeigestidicuraediattenzioneperglialtri,anchequandoessiciprovocano, ci danno fastidio, sono pesanti dasopportare.UNATESTIMONIANZA…

Sopportare le persone moleste non è

cosasemplice:spessotendiamoareagireo,forseancorpeggio,adignorarle.Lapazienza

èunavirtùnonindifferente.Eccounapaginadeldiario

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spirituale di una ragazza di Bari di 23 anni, SantaScorzese, uccisa a coltellate da unopsicopatico che siera invaghito di lei. L’anno scorso è stato aperto ilprocessodicanonizzazione:lapazienzaelasantitàconcui affronta questa tragedia non lasciano dubbi sullastraordinarietàdellaragazza.

Credo e spero che un'esperienza così non si ripetamai più nella mia vita, è stato tremendo!! Non sonemmenoseholacapacitàdiscriverequellocheprovo,tantaèlaconfusione,loscoraggiamentochehodentro.

OggiG., ilmatto,hacercatodiusarmiviolenza.Mihaprimadettocheeromorta,epoimihasbattutoperterraeluicercavadibaciarmi.Chesensazioneorribile!!Ho urlato con tutta la voce che avevo, con tuttal'anima,ma nessunomi ha sentita. Ho invocato Gesùdicendogli che non poteva lasciar fare e ho chiamatoMaria.Perfortunaparecheloromiabbianoascoltataecosìhocercatodiliberarmidiquelpazzochemitenevastrettaesonoandatadallemissionarie.

Non ricordo bene quello che è successo lì, maricordochequalcunomihaapertolaportaehovistoC.Misonoaggrappataaleiesonoscoppiatainpianto.

Che situazione terribile!! Mi sento ancorafrastornata e mi sembra di aver vissuto un incubo.Naturalmente papà è lì lì per avere un collassonervoso… Non capisco perché si sia arrivati a tanto,perché, Gesù, tu permetti questo? Ho provato adimmaginaretesullacroce,acompletarelatuapassione

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col mio dolore, ma non riesco: mi chiedi troppo! Inquestomomentomisembraassurdoilvangelo.Come,come faccio a dare lamia vita così? Sento che lemieforze vengono meno e che queste prove sono fintroppograndi!

D 'altrapartesareiunaciecaanonammetterecheoggi tu eri lì e tu Maria, madre, non mi haiabbandonatanemmenoperunsecondo.Mamichiedo:perché tutto questo. Non sarò io a salvare il mondo,nonriuscirò,forse,nemmenoasalvarelamiaanima…

Nella mia mente tornano quelle situazioni, quelvolto e soprattutto sento su di me il fiato diquell'assurdoesserechecredochesiapiùanimalecheumano.Desiderostaredasolaenonvorreipensareaniente, svuotarmi la testa completamente, poterricominciare, ma tutto mi sembra così nero eirreparabile!

Il pensiero che un uomo possa avvicinarsi a me edarmimagari unbacio sulla guanciami fa staremale.Signore, ti prego, ascolta il grido dellamia preghiera,liberamidaquesteforzedimalechemiattanagliano!

E poi chiedo a te Madre, con l'animo fatto apezzetti,ditenermineltuocuore,dicustodirmiefarmidimorare in te e tu in me. Non mi abbandonarenemmeno un istante perché tu hai preso anchel'impegno di accompagnarmi sempre, fino all'eternità.Mi sento tanto sola in questo momento e tantoinsicuraefragile.Ecco,misentounpo’comeGesùnel

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Getsemanievorreipotertrovarelaforzadidirecomelui:“Padreallontanadamequestocalice,masiafattanon lamiama la tuavolontà”. StarenellavolontàdelPadre.SOPPORTARELEPERSONEMOLESTE

C'èsemprequalcunochepiacedipiùealtridimeno,perònonevitarloe,quandosiarrabbia,offrigliunsorriso,digliunaparolagentile.

Lofaraioggi?PERPREGARE…

Signore,spessomiritrovoneldeserto,dovelavitaèdifficile,dovec'èlosguardodichigiudica,laparolachecritica,chimifaarrabbiare...Matu,mioDio,seisoloAmore!Equestocambiatutto!Insegnaciigestichesalvano,donacidisaperciscambiareladolcezzadeltuosguardo,lapazienzadeltuocuore...Insegnaciadentrarenellapacedelsilenzio,nellatenerezzadell'accoglienza.Amen.

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SecondadomenicadiQuaresima

LAPORTADELLAFEDE

Laportadellanotte.

Oltrepassiamo con Gesù la portadella fede, sapendo che spesso lecose belle sono invisibili agli occhimanonalcuore.L'amicizianon lavedima lasentiela sperimenti. Così è stato per gliapostoli di Gesù, quando l'hannovisto come una luce che scalda eriempieilcuore.

OperediMisericordiaSpirituale

INSEGNAREACHINONSA

DALVANGELODILUCA(9,28-36)

Inqueltempo,GesùpreseconséPietro,GiovannieGiacomoesalìsulmonteapregare.Mentrepregava,ilsuo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divennecandida e sfolgorante. Ed ecco, due uominiconversavanoconlui:eranoMosèedElia,apparsinellagloria, e parlavano del suo esodo, che stava per

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compiersi a Gerusalemme.Pietroeisuoicompagnieranooppressi dal sonno; ma,quando si svegliarono, viderola sua gloria e i due uominichestavanoconlui.

Mentre questi siseparavanodalui,Pietrodisse

aGesù:«Maestro,èbellopernoiesserequi.Facciamotrecapanne,unaperte,unaperMosèeunaperElia».Eglinonsapevaquellochediceva.Mentreparlavacosì,venneunanubeelicoprìconlasuaombra.All’entrarenella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce,chediceva:«QuestièilFigliomio,l’eletto;ascoltatelo!».

PERCAPIRE…

Gesù sale sulmonte Tabor insieme ad alcuni amici

speciali: Pietro, Giacomo e Giovanni. Quanto èimportantetrovareognigiornountempoedun luogoper pregare, per stare nel silenzio insieme al Signorecheciparla!

Gli apostoli fanno fatica a capire quello che stasuccedendo,ma il Padredona lorounordinepreciso:“Ascoltatemio figlio Gesù!”. Solo Gesù ha parole chepossono renderci felici! Ma ancora oggi molti nonconosconoGesù,nonsannonulladiLuiecosìnonsonofelici.PerquestoGesùcimandaaportarelasuaParola

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digioiaaglialtri,achinon loconosceancora!Gesùcichiede di essere suoi messaggeri nel mondo doveviviamo!

UNATESTIMONIANZA…

Ormai l’analfabetismo è stato debellato

dal nostro territorio locale. Istruire gliignoranti deve assumere quindi un significato piùampio. Il nostro compito deve essere quello didiventare“maestridivita”,o,meglio,difarconoscereilvolto del veroMaestro. Questa opera di misericordiapuò essere letta in questo modo: presentare a chiignoraDioilSuovoltodiPadre.

Il Papa ha parlato del problema dei “troppi falsimaestri”inunagiornatamondialedellagioventù.

“L’esperienzaquotidianacidicechelavitaèsegnatadalpeccatoedinsidiatadallamorte,nonostantelasetedibontàchepulsanelnostrocuoreeildesideriodivitache percorre le nostre membra. Per poco che siamoattenti a noi stessi ed agli scacchi a cui l’esistenza ciespone,noiscopriamochetuttodentrodinoicispingeoltrenoistessi, tuttoci invitaasuperare latentazionedella superficialità o della disperazione. E’ proprioallorache l’essereumanoèchiamatoafarsidiscepolodi quell’Altro che infinitamente lo trascende, perentrarefinalmentenellavitavera”(GMG,n.3).

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“Esistonoprofeti ingannatori e falsimaestri di vita.ci sono innanzitutto maestri che insegnano ad usciredal corpo, dal tempoe dallo spazio per poter entrarenellavitavera.Essicondannanolacreazionee,innomediunospiritualismoingannevole,conduconomigliaiadigiovanisullestradediuna impossibile liberazione,chelilasciaallafinepiùsoli,vittimedellapropriaillusioneedelpropriomale.

Apparentemente all’opposto, imaestri “dell’attimofuggente” invitano ad assecondare ogni istintivapropensione o brama, col risultato di far caderel’individuo in una angoscia piena di inquietudine,accompagnata da pericolose evasioni verso fallaciparadisi artificiali, come quello della droga. Ci sonopure maestri che situano il senso della vitaesclusivamente nella ricerca del successo,nell’accaparramento del denaro, nello sviluppo dellecapacitàpersonali,senzariguardoperleesigenzealtruiné rispetto per i valori, talora neppure per quellofondamentaledellavita”.

Questi altri tipi di falsi maestri di vita, numerosianche nel mondo contemporaneo, propongonoobiettivi che non solo non saziano, ma spessoacuisconoedesasperano lasetechebrucianell’animadell’uomo.

“Chi potrà, dunque, misurare e colmare le sueattese?”(GMG,n.7)

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INSEGNAREAGLIIGNORANTI…

ChefestaquandounragazzoraccontaquellochesadiGesù!

Oggifaraiun'operabuona…quale?RaccontavolentieriaglialtrilavitadiGesù!

PERPREGARE…

SignoreGesù,tuhaiinviatogliapostoliadannunciareiltuoVangelofinoagliestremiconfinidellaterra.Oggitifididinoiciinviiadannunciarelatuaparola.Signore,tipreghiamoperilnostromondochenonticonosce,cheèsemprepiùpoverodite,incapacediriconoscereiltuoamore.Aiuta,Signore,ciascunodinoiaessertitestimoneognigiornolìdovecichiamiavivere!Amen.

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TerzadomenicadiQuaresima

LAPORTADELLASPERANZA

Laportadelmattino.

Oltrepassiamo con Gesù la portadella speranza. Impariamo aguardare le cose da un altro puntodivista.A leggereconunosguardobuono le situazioni e le persone,certieconvintichelasciandospazioa Gesù e alla sua parola daremofruttibuoni.Azionigentili,generoseecoraggiose.

OperediMisericordiaSpirituale

AMMONIREIPECCATORI

DALVANGELODILUCA(13,1-9)

In quel tempo Gesù diceva questa parabola: «Untaleavevapiantatounalberodifichinellasuavignaevenneacercarvifrutti,manonnetrovò.Alloradissealvignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercarefrutti su quest’albero, ma non ne trovo. Taglialodunque!Perchédevesfruttareilterreno?”.

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Ma quello gli rispose:“Padrone, lascialo ancoraquest’anno, finché gli avròzappatoattornoeavròmessoil concime. Vedremo seporterà frutti per l’avvenire;seno,lotaglierai”».

PERCAPIRE…

GesùraccontaunaparabolachedescriveDiocomeun paziente agricoltore: quando sbagliamo, non cipunisce,ma Lui aspetta i nostri tempi di crescita e siprendecuradinoiaffinchécresciamonellagioia.ComeDio, tante persone ci correggono quando sbagliamo,maconamore,esiprendonocuradinoi: il Signorecichiede di saper vedere chi ci aiuta a crescere.“Vedremo se porterà frutti per l’avvenire”: la curarichiedefiducia,pazienzaeallenamento.

UNATESTIMONIANZA…

Spesso crediamo che ammonire i

peccatori sia un ruolo dei sacerdoti e deifrati;anzi,aldifuoridellaconfessionecipaionospessofuori luogo anche le loro osservazioni. E’ inveceun’opera di misericordia, un gesto di carità neiconfronti degli altri. E’ difficile da applicare: richiede

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onestà, umiltà e tanta delicatezza per non cadere nelpeccato al quale ci mette in guardia lo stesso Gesù:“Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi civedraibenepertoglierelapagliuzzadall'occhiodeltuofratello”.Volentieri dobbiamo perdonare a chi pecca contro dinoi e non dare peso a ciò che contro di noi è statocommesso. Se uno invece estende il suo peccatocontro Dio, allora dobbiamo chiedergliene conto.Eppure, io non so come avvenga, noi ci comportiamosempre al contrario. Non siamo affatto solleciti avendicare i peccati commessi contro Dio; ma sequalcuno commette contro di noi anche la colpa piùpiccola, con grande severità subito l’esaminiamo egiudichiamo. Non riflettiamo che con ciò eccitiamomaggiormente contro di noi l’ira del misericordiosoSignore, proprio perché Dio suol perdonare ciò che èstato commesso contro di lui e vendicare invece ipeccaticommessicontroilprossimo.

(S.GiovanniCrisostomo,OmeliesulGenesi,26)

AMMONIREIPECCATORI…

Sesaichequalcheamicononènelgiusto,

noncorrerearimproverarlo,maportagliunabuonaparola,

aiutaloariflettere!Chivorrestiaiutare,oggi?

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PERPREGARE…

Grazie,Signore,Tu,nontifermidifronteallenostresecchezzeearidità.TucircondiconilTuoamore,conlaTuacura,conlazappaeilconcime,conilTuosorrisoelaTuasperanzal’alberellodellanostravita.Quantevolteil"fico"dellamiavitasarebbestatodatagliareseTunonmiavessidatounaltrotempopersmuovereilmiocuoreerivitalizzareleradici.Tusaiattenderelenostrestagionimiglioricomesolol’amoresaattendereesperare.Insegnamiacomportarmiconchisbagliacometuticomporticonme!Amen.

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QuartadomenicadiQuaresima

LAPORTADELPERDONO

Laportadellasera.OltrepassiamoconGesù laportadelperdono,dovescopriamocheil perdonoèunabbracciodiDio.Un abbraccio che accoglie, checonforta, che dimentica, che ridàforza,cheridonailsorriso.Tornare indietro è possibile, sipuòcambiare,invertirelarotta.Èpiùbellosesocheadaspettarmic'èunPadrebuono.

OperediMisericordiaSpirituale

PERDONARELEOFFESE

DALVANGELODILUCA(15,1-3.11-32)

Edeglidisseloroquestaparabola:«Unuomoavevadue figli. Ilpiùgiovanedeiduedissealpadre:“Padre,dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Pochigiorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue

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cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suopatrimoniovivendoinmododissoluto.

Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quelpaese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsinel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di unodegli abitanti di quella regione, che lomandònei suoicampi a pascolare i porci.Avrebbe voluto saziarsicon le carrube di cui sinutrivano i porci; manessunoglidavanulla.

Allora ritornò in sé edisse:“Mialzerò,andròdamiopadreeglidirò:Padre,hopeccatoverso ilCieloedavanti a te; non sono più degno di essere chiamatotuofiglio.Trattamicomeunodeituoisalariati”.Sialzòetornòdasuopadre.Quandoeraancoralontano,suopadrelovide,ebbecompassione,glicorseincontro,glisigettòalcolloelobaciò.Ecominciaronoafarfesta.

PERCAPIRE…

LaparaboladelPadreMisericordiosoci raccontadi

un padre che perdona, che va incontro al figlioscappatodacasa.Tuttisbagliamoeognivolta,comeunpadre che ama, Dio ci accoglie nuovamente a braccia

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aperte.Noiinvecefacciamofaticaaperdonareglialtri:chiediamoalSignorecheciaiutiadassomigliareaLui!

“Gli corse incontro, gli gettò lebracciaal colloe lobaciò”: il padre getta le sue braccia al collo del figlio,anche se questi lo aveva lasciato. Perdonare è comeaprire le porte del cuore a chi amiamo, anche se hasbagliato. Non perdonare è come tenere chiusa laportadelcuore.Nonsempreèfacile,manonpossiamoarrenderci!

UNATESTIMONIANZA…

Gesù, prima di morire, perdona coloro

che lo hanno crocifisso, econtemporaneamenteperdonatuttinoi.

DiversevolteGesù,primaancoradiguarireilcorpo,haperdonatoipeccatiacolorochesirivolgevanoalui.

Amare come il Signore ama è fare l’avventuraspiritualediamareperprimi.E’ilmisterodelperdono:chi perdona, non perdona perché l’altro ha chiestoscusa, ma perdona perché è buono. Chi perdona fal’esperienza di amare per primo, e questo amare colcuorediDioèamareamandoperprimo.L’amorecheciporta ai nemici è un amore “per primo”, perché ilnemicoècoluicheancoranonsièavvicinatoanoi,anzici ha fatto soffrire: e se noi andiamo verso di lui colperdono,conlacomprensione,facciamol’esperienzadiamareperprimi.

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Amare con il cuore di Dio è amare comeDio ama,comeGesùama,dandolavitaaquellichenonhannolavita, facendoviverequelli cheancorasono incapacidivivere.

Amare come Gesù ama significa vivere l’aspettodivino dell’amore, che è avere l’iniziativa dell’amore.Versoglialtrinoipossiamoessereunpo’comeDio,seprendiamol’iniziativadell’amore.

E’ l’iniziativadelmissionarioche lascia la sua terra;l’iniziativadiquellichevannoacurareimalatidiAids,dichiaprelasuacasaaimigrantiterzomondisti:Tuttoquesto può essere il segno, l’espressione nella vita diunamore“perprimo”.

Un altro aspetto della vita di Sant'Antonio è ilministerodellariconciliazione;eccounmiracolocheloillustra.

Un penitente, per l'emozione, non riusciva aconfessarsi a vocedal Santo, sicchéperovviarea taleinconvenientepensòbenedi scrivere i suoipeccati suun pezzo di carta che dette poi ad Antonio; ebbene,mentre questi li leggeva, uno per uno, i peccati sivenivanocancellandodallacarta.

Ciò a ribadire la grandezza del Sacramento dellaRiconciliazione: i nostri peccati vengono davverocancellatiallorchéliconfessiamoconumiltà!

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PERDONARELEOFFESE…

Sehaioffesoqualcuno,fa’subitolapaceconlui,

nonfinirelagiornataconquestacolpa,sefailapaceavraiilcuoreleggero.

Pensacioggi!PERPREGARE…

Grazie,Signore,perchétunoncitieniprigionieri,macilasciandare,anchesesaicheciperderemo.Grazieperchéquandotorniamodate,tucicorriincontro,noncirinfacciniente,macibuttiletuebracciaalcollo.Grazie,Signore,perchétuseiesageratonelvolercibene.Mal'amoreveroèsemprecosì.Comete.Perchétuseil'amoreeamandocicidonilatuavita.Amen.

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QuintadomenicadiQuaresima

LAPORTADELPERDONO

Laportadellasera.

OltrepassiamoconGesùlaportadellamisericordia.Perviveregiornatedovemiguidalavocedelcuore,miaiutaacompiereilbene,afaresceltegiusteerispettose di me, degli altri, di Dio.GesùmiinsegnaadagirecomeagisceDio,ilpapàmisericordioso.

OperediMisericordiaSpirituale

CONSIGLIAREIDUBBIOSI

DALVANGELODIGIOVANNI(8,1-11)

Alloragli scribi e i fariseigli condusserounadonnapeccatrice, laposero inmezzoeglidissero:«Maestro,questadonnaèpeccatrice.OraMosè,nellaLegge,cihacomandatodi lapidaredonne comequesta. Tu chenedici?». Dicevano questo permetterlo alla prova e peraveremotivodiaccusarlo.

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Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito perterra.Tuttavia,poichéinsistevanonell’interrogarlo, si alzò e disseloro:«Chidi voi è senzapeccato,gettiperprimolapietracontrodilei». E, chinatosi di nuovo,scriveva per terra. Quelli, uditociò, seneandaronounoperuno,cominciandodaipiùanziani.

Lo lasciarono solo, e la donnaera là inmezzo.AlloraGesùsialzòe ledisse:«Donna,dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ellarispose:«Nessuno,Signore».EGesùdisse:«Neanch’ioticondanno;va’ed’orainpoinonpeccarepiù».PERCAPIRE…

Inquestobranodivangeloassistiamoadunascena

particolarmentedura:unadonnasitrovacircondatadauomini che vogliono ucciderla lanciandole addossopietre pesanti. Questa donna si trova in grandedifficoltà, ma incontra Gesù che la libera dai suoiaccusatori. La donna è però ancora nel dubbio: cosafare ora? Tornare alla sua vita di primao iniziare unanuovavita,liberadalpeccato?Gesùlaliberaanchedaldubbiodandoleunconsigliobuono:“Va’ed’orainpoinonpeccarepiù!”

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Il Signore ci ricorda che nessuno è perfetto e chenon bisogna giudicare nessuno: avviciniamoci eascoltiamo la storia degli altri e, se possiamo, diamolorodeibuoniconsigli,comehafattoGesù.

UNATESTIMONIANZA…

Nella ambiguità del mondo moderno

tanti giovani (e anche adulti) ricercano lesoluzioni ai loro dubbi nelle vie apparentementecomodecheildiavoloaprelorodavanti:nellorocuorec’èsetediidealidaseguireesuicuibasarsimacercanonelpostosbagliato.Noicristiani,chesappiamoDoveèla rispostaadognidubbiodovremmofar sentire fortelanostravoce.

Eccounasimpaticastoriellachecipuòfarrifletteresulproblema.

Unvicinotrovòunsuoamicoinginocchiointentoacercarequalcosa.

“Cosastaicercando?”Rispose:“Lamiachiave.L’hopersa”.E i due uomini s’inginocchiarono per cercare la

chiaveperduta.Dopounpo’ilvicinodisse:“Dovel’haipersa?”“Acasa”rispose.“Santocielo!Maalloraperchélacerchiqui?”“Perchéquic’èpiùluce”.

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CONSIGLIAREIDUBBIOSI…

Cisonoragazzichelascianoigiochiperportare

lalorocompagniaachistaindisparte,perdareunbuonconsiglioachinonsacomefare,

anchetudovrestiessereunodiloro!Conoscilagioiadigiocarevero?

Mac'èanchelagioiadidare«lagioia».Siidunqueunbuonamico,

chesaascoltaresenzagiudicareeconsigliareciòcheèbene.

PERPREGARE…

Signore,aiutamiadesserepertuttiunamico.Unamicochesaaccogliereconbontà,chesadonareconamore,chesaascoltaresenzagiudicare.Unamicocapacedioffrireriposoalcuore,capacediirradiarepaceegioia.Aiutamiadessereunamicodisponibilesoprattuttoversoipiùdeboliequellichenessunodifende.Unamicosilenzioso,chesenzacompiereoperestraordinarie,aiutiognunoasentirticompagnodiviaggio,Signoredellatenerezza.Amen.

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Appuntamenti quaresimali

*Ognivenerdìalleore18.00:ViaCrucisinchiesa.

*S.Messaferiale:alleore7.00ealleore18.00.

*AdorazioneEucaristica:

ognigiovedìdalleore17.00alleore18.00,

incripta.

*IncontroconlaParoladiDio:

giovedì11febbraio

martedì16febbraio

martedì23febbraio

martedì1marzo

martedì8marzo

dalleore20.30alleore21.30inoratorio

*OrarioSS.Messefestive:

18.00(sabato–18.30conl’oralegale)-7.30-9.00-11.00

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QUARESIMAMISSIONARIA

“UnpaneperamordiDio”

Leoperedimisericordia,ciricordaPapaFrancesco,

sonolaconcretizzazionedellanostrafedecheilFigliodiDiosifacarnenelvisitaregliammalati,

neldardamangiareachinonhaciboenell'avercuradeisofferenti.

Ilmioaugurio,perquestaQuaresima,nell'AnnoSantodellaMisericordia,

ècheilsalvadanaio"UnpaneperamordiDio"diventiunadelletanteoccasionipertestimoniareilnostroamoreperognipersonaepercompiere

concretamenteun'operadimisericordia.

Anchequest’annoinoccasionedellaQuaresima,ilCentroMissionarioDiocesano,proponel’iniziativa:“UnpaneperamordiDio”.

Le offerte che verranno raccolte in parrocchiadurante la Quaresima, andranno a sostenere deiprogetti legati a missionari/e della nostra diocesi cheoperanoall’estero.

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DONLORENZOBARRO

MOZAMBICO

La nostra diocesi di Concordia-Pordenone inizierà

unanuovaesperienzamissionaria,assumendolacurapastorale della parrocchiaSào Pedro de Lùrio-Chipenenella diocesi di Nacala-Mozambico.

Don Lorenzo Barro anome della diocesi partiràper cominciare il serviziomissionario in questa

missione.Laparrocchiaècompostada125comunità,distanti

tra loro5-7kmecontacirca120milaabitanti, tracui25milacattolici.

Il progetto prevede di sostenere le spese delleattivitàpastoralielamessainsicurezzadell'abitazionedidonLorenzo.

DONVITOPEGOLO

ECUADOR

Don Vito Pegolo, sacerdote diocesano, sta

accompagnando il lavoro pastorale nella Parrocchia

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Camarones-EsmeraldasinEcuador.Questa Parrocchia si colloca nella zona rurale a 20

minuti dalla città di Esmeraldas e conta circa 3200abitanti. Attualmente lachiesa che viene usata daifedeli,aseguitodell'aumentodella popolazione, stadiventando molto piccola enecessitàdiunampliamento

strutturale.Questo ampliamento di

spazidarebbe lapossibilitàadunnumeromaggioredipersone,dipartecipareallacelebrazioneeucaristicaediseguireilcamminodellacatechesi.

Il progetto vuole sostenere questi lavori diampliamentoesistemazionediquestachiesa.

SUORRENATADISIOT

CENTRAFRICA

Suor Renata Disiot, originaria di Lugugnana

attualmente sta svolgendo il suo lavoro missionarionellaRepublicaCentrafricana, inunalocalitàchiamataBimbo.LacomunitàdisuoredelleFigliedelS.CuorediGesù, conduce una Casa di Accoglienza che ospita 47bambinidai5ai15anni, iqualivengonodasituazioni

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precarie e la maggior parte di essi si trova senzagenitori.

Lesuoreprovvedonoalsostegnodiquestibambini,dall'alimentazione, al vestito, alla salute e alla scuola.Nel Centromanca un pozzo che possa soddisfare il

bisogno d'acqua per tutti gli

ospitiresidentinellastruttura

eperlenormaliattivitàcheil

Centropropone.

Il ricavato del "Pane peramor di Dio" servirà perfinanziare la costruzione diquestopozzo.

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Ss. Messe celebrate nelle famiglie

martedì23febbraio-ore9.30fam.FelettoGiselda-viaTintoretto5

giovedì3marzo-ore15.00

fam.PiccininLuigia-viaMeduna51

sabato5marzo-ore15.00fam.BrusadinLuigieDaniela-viaPrasecco46/A

lunedì7marzo-ore9.30

fam.DeFranceschiMirra-viaUdine59

mercoledì9marzo-ore15.00fam.BortolinNoemi-viaPranovo11

giovedì10marzo-ore15.00

fam.PasconMaria-viaOderzo6

mercoledì16marzo-ore15.00fam.GasparottoAlfredo-viaE.daValvasone3

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Preghiera di Papa Francesco per il Giubileo

Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi

come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui.

Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò

Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l’adultera e la Maddalena

dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.

Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana:

Se tu conoscessi il dono di Dio! Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza

soprattutto con il perdono e la misericordia: fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile

di Te, suo Signore, risorto e nella gloria.

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Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza

per sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore:

fa’ che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.

Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia

sia un anno di grazia del Signore e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio

proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà

e ai ciechi restituire la vista. Lo chiediamo per intercessione di Maria

Madre della Misericordia a te che vivi e regni

con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

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Un attimo di pace Papa Francesco frequentemente invita i cristiani e tutte le

persone di buona volontà a portare il vangelo nelle periferieesistenziali, nei luoghi dove sta “chi sembra più lontano, piùindifferente” (Omelia nella Giornata Mondiale della Gioventù,Rio de Janeiro, 28 luglio 2013), dove “Dio non c’è” (Visitapastorale ad Assisi, Incontro con il clero e i religiosi, 4 ottobre2013); sono “le periferie che hanno bisogno della luce delVangelo”(EsortazioneapostolicaEvangeliiGaudium20).

Tante sono le vie che si possono percorrere per cercare diavvicinarsi alle “periferie esistenziali”, e fra queste papaFrancesco scrive chiaramente: “internet può offrire maggioripossibilità d’incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è unacosabuona,èundonodiDio“.

“Avreibisognodiunattimodipace”...

Quantevolteloabbiamodetto?

Ecosacerchiamoesattamente?

Una bolla di tranquillità nella quale rifugiarci dalritmo frenetico delle nostre vite, dal costante rumoredifondopresentenellenostreesistenze.

Unapausadatutto,unmomentoincuiritrovarci,incui toccare la parte più profonda di noi stessi: unaparte che abbiamo tutti, credenti e non; una partenellaqualepernoicristianisisostanziailrapportoconilnostroCreatore,doveèpossibilesentirelaSuavoce,doveèpossibilegustarelaSuaParola.

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Con questo spirito la Diocesi di Concordia-Pordenone,abbracciailprogettoUNATTIMODIPACE,lanciatodueanniorsonodallaDiocesidiPadova.

Scopo di questo progetto è innanzitutto quello diraggiungere i giovani e gli adulti che hannoabbandonato la pratica cristiana e possono essereinteressati a recuperare una dimensione spiritualepersonale.

Ilprogettosiproponediaccompagnare lepersonenelcamminoquaresimale:

1. Attraverso l’invio di una e-mail quotidiana,

all’indirizzo indicato al momento dell’iscrizioneall’indirizzo [email protected],contenentealcunibrevispuntidiriflessione.

2. attraverso lapossibilitàdi accedereai contenutidelsitopn.unattimodipace.it

3. attraverso l’invito a “momenti di pace”: alcuniincontri in presenza che saranno segnalati divoltainvolta

4. attraverso l’accesso alla pagina FACEBOOK: unattimodiPace-PN

5. scaricando laMOBILE APP (gratuita) “un attimodi pace” per smartphone basati su ANDROID eperIphoneeIpadbasatisuiOS.

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