Adolescente povero e la società iperconsumatrice

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1 Novembre 2004 Centro di Ricerca Nazionale sulla Povertà Infantile Luigi Ricci - Direttore Barometro Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Centro di Ricerca

Nazionale sulla

Povertà Infantile

Luigi Ricci - Direttore Barometro

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Premessa

La società moderna è per definizione la società del consumo.

Oggi, comunemente i giovani vengono considerati i principali attori di

un eccessivo soddisfacimento indiscriminato di bisogni non essenziali.

Le idee e le abitudini al consumo sono il frutto e l’immagine della

società, dove i nostri ragazzi sono nati e crescono con uno stile di vita

dovuto ad un benessere generalizzato.

I ragazzi poveri affrontano disparità culturali e sociali. Quindi, il

giovane povero vive costantemente nel rischio di ingiuste esclusioni e

nella negazione di opportunità agli altri concesse più facilmente, sia

da bambino, (nella scuola), sia da adolescente (nell'introduzione nel

mondo degli adulti).

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Premessa II

• Gli adolescenti dell'era moderna vivono secondo un modello consumistico, basato sul possesso di "cose", sul consumo di prodotti e servizi spesso voluttuari, sull'imitazione di stili di vita caratterizzati dalla prevalenza di aspetti tangibili e materiali. • I minori che vivono in condizione di povertà relativa non possono sostenere tale modello di consumo. Ciò provoca conflitti familiari, senso di emarginazione, diversità, insoddisfazione. • La pubblicità trova nei minori una popolazione vulnerabile e fortemente condizionabile. Occorrono nuove regole che tutelino i bambini e gli adolescenti contro la proposizione di modelli di vita volti esclusivamente ad aumentare i profitti e gli spazi di mercato delle aziende • Il modello evolutivo dei minori si è ormai trasformato, dall'originario "Io sarò" all'attuale "Io ho", con un cambiamento sostanziale di obiettivi (da sé stessi alle "cose") e di tempi (tutto subito).

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I FIGLI DELL’ITALIA A BASSO REDDITO

In base alle elaborazioni del CRNPI sugli ultimi dati dell’Istat mostrano una fotografia, spesso dolorosa, della condizione dell'infanzia in Italia:

i bambini poveri, in Italia, sono oltre due milioni,

i bambini poveri al sud sono oltre 3 volte di più che al nord.

Questa situazione rappresenta la testimonianza

che viviamo in una società che consuma senza proteggere le

sue principali risorse: i minori.

Distribuzione minori poveri

Fonte: Elaborazioni CRNPI su dati Istat – La povertà relativa in Italia nel 2003 – Ottobre 2004

Nord Ovest 260 mila

Nord Est 190 mila

Centro 200 mila

Meridione 1.500 mila

Totale 2.150 mila

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La condizione di povertà del minore è fortemente correlata alla posizione lavorativa dei genitori: se un genitore è disoccupato la probabilità che un bimbo sia povero è quattro volte superiore a quella che si ha quando almeno uno dei due genitori lavora. Un giovane su 5 vive in famiglie con un reddito inferiore al 50% della media nazionale**.

Fonte: ISTAT 2003 – dati povertà relativa Italia 2003

I dati ufficiali sulla povertà

* Povertà relativa: secondo la definizione Istat sono povere le famiglie con entrate pari, o al di sotto, del 50% del reddito medio nazionale ** I minorenni in Italia sono circa 10 milioni dei quali oltre 2 milioni poveri.

Condizione e posizione professionale

Incidenza della povertà relativa*

Lavoratore dipendente 8,2%

Lavoratore autonomo 6,7%

In cerca di occupazione 28,0%

Ritirato dal lavoro 12,0%

Totale 10,6%

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Fonte: ISTAT 2004 – dati povertà relativa Italia 2003

I dati ufficiali sulla povertà II

Di seguito la tabella mostra la divisione territoriale delle famiglie povere e l’incidenza della povertà con valori assoluti e percentuali:

Area

geografica

Famiglie

residenti

Famiglie

povere Famiglie

povere %

Incidenza della

povertà %

Nord 10.682.222 566.000 24 5,3

Centro 4.325.166 246.000 10,4 5,7

Sud 7.262.777 1.548.000 65,6 21,3

Totale 22.270.165 2.360.000 100 10,6

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Nord Centro Sud Italia

Famiglie povere (% su tot.) 5,3% 5,7% 21,3% 10,6%

Persone povere (% su tot.) 5,6% 6,4% 22,4% 11,8%

Fonte: ISTAT 2004 – dati povertà relativa Italia 2003

I dati ufficiali sulla povertà III

L'incidenza della povertà relativa è maggiore al Sud, dove essa colpisce una famiglia su 5. Sei regioni meridionali presentano una incidenza della povertà superiore al 20% delle famiglie. Un bimbo che nasce in Sicilia o in Basilicata ha il 25% della probabilità di nascere povero, di poco superiore al minore che nasce in Calabria (24%) o in Campania (21%).

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Le nuove povertà

L'aumento dei prezzi, il crollo delle borse, la crisi economica mondiale, sono tutti fattori che hanno contribuito a peggiorare le condizioni di vita degli italiani. Sono sempre di più le famiglie costrette a ridimensionare i consumi; il momento di incertezza viene vissuto con angoscia e pessimismo. La percezione di una situazione di povertà incombente colpisce la metà delle famiglie italiane. Spesso, si sente povero anche chi oggettivamente non lo è, cosicché il livello di povertà percepita è sensibilmente più alto del livello di povertà relativa.

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Le nuove povertà II

Secondo l'ISAE, che rileva periodicamente attraverso una indagine campionaria i livelli di povertà percepita, a partire dal mese di luglio del 2003, la povertà soggettiva presenta un trend crescente che interessa tutte le aree del Paese. Nei primi mesi dell'anno l'incidenza delle famiglie che si sentono povere ha toccato il 68% su scala nazionale e il 75% al Sud! Sono i disoccupati a sentirsi più poveri (oltre l'80%), seguiti da casalinghe e occupati part-time.

Fonte: ISAE – La povertà soggettiva – luglio 2004

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Le nuove povertà III

Dai dati Istat dell'indagine Multiscopo, apprendiamo che nel 2003 il 12,6% degli italiani ha percepito un forte peggioramento delle proprie condizioni economiche rispetto all'anno precedente. I valori più alti si riscontrano al Nord (13%) e al Sud (12,8%).

Nord Centro Sud Italia

Famiglie che hanno percepito un forte peggioramento delle condizioni economiche rispetto al 2002 (%) 13,0% 11,0% 12,8% 12,6%

Famiglie che ritengono insufficienti le proprie condizioni economiche 3,7% 3,8% 7,3% 4,9%

Fonte: Istat – Indagine Multiscopo 2003

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I costi dell'iperconsumismo

Fonte: Eurispes -Telefono azzurro 'Quinto rapporto sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza' 19/11/2004

La soglia di povertà di una famiglia aumenta in proporzione al numero dei figli. In Italia, una coppia con un figlio spende mediamente 300 euro in più al mese rispetto alle coppie senza figli:

Famiglia spesa mensile

coppia senza figli 2.500 euro

coppia con un figlio 2.800 euro

coppia con due o tre figli oltre 2.900 euro

Famiglia surplus

coppia con un figlio 269 euro

coppia con due figli 408 euro

coppia con tre o quattro figli 413 euro

In termini di spesa annua, il surplus è di 3.228 euro per un figlio, 4.896 per due e di quasi 5.000 per tre o più figli.

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I costi dell'iperconsumismo II

Fonte: elaborazione CRNPI

In base ad una simulazione da noi effettuata, mantenere un

bambino secondo il modello proposto dalla società del consumo

costa più di 3 volte tanto rispetto al necessario.

Nella simulazione sono stati definiti i consumi strettamente

necessari (alimentari, dotazione minima stagionale di

abbigliamento, scuola) e quelli opzionali (giochi, svaghi in genere,

attività sportive e culturali), con riferimento, rispettivamente, ad

un bambino appartenente ad una famiglia di livello economico

medio-basso e ad un altro appartenente ad una famiglia di livello

economico medio-alto.

Il surplus annuale di spesa è pari a oltre 6.000 Euro !

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Quanto costa un adolescente iperconsumatore

Differenza di spesa annuale tra un adolescente povero e uno iperconsumatore

Prodotto Adolescente povero Adolescente iperconsumatore

Alimentazione ordinaria 140,00 euro mensile 180,00 euro mensile

Abbigliamento 360,00 euro annuali 1340 euro annuali

Scuola:

Libri 275,00 euro annuali 275,00 euro annuali

Corredo scolastico 80,00 euro annuali 220,00 euro annuali

Video games:

Playstation 2 ------------------------ 140,00 euro

Giochi Playstation 2 ------------------------ 188,00 euro annuali

Game Boy Advance 99,00 euro 99,00 euro

Chiochi Game Boy Advance 99,00 euro annuali 99,00 euro annuali

Fonte: elaborazione CRNPI

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Quanto costa un adolescente iperconsumatore II

Prodotto Adolescente povero Adolescente iperconsumatore

Cellulare ------------------------ 299,00 euro

Ricarica cell. ------------------------ 50,00 euro mensili

Personal cumputer ------------------------ 500,00 euro*

Sport:

Calcio al parco ------------------------

Nuoto ------------------------ 640,00 euro semestrali

Corsi:

Inglese ------------------------ 330,00 euro trimestrali

Pianoforte ------------------------- 540,00 euro semestrali

Svaghi

Cinema - Luna Park - Sala giochi 25,00 euro 100,00 euro mensili

Totale 2.618 euro l'anno 8.762 euro l'anno

Fonte: elaborazione CRNPI

* Quota di ammortamento annuale nell’ipotesi di un acquisto ogni tre anni

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Quanto costa un adolescente iperconsumatore III

Prodotto Adolescente povero Adolescente iperconsumatrice

Abbigliamento

Indagine sui banchi dei mercati romani:

scarpe (2), giaccone, magliette (4),

pantaloni (4), golfini (2), maglieria intima,

scarpa ginnastica, tuta

Negozi: scarpe: Adidas High Prajana (89 E), Adidas Adistar Tr

(140 E); felpa Adidas (59 E); maglioni: Adidas: (59 E), Calvin

Klein (119 E); pantaloni: 2 Diesel (129 E), Replay (129 E);

magliette: 2 A Stile (49 E), 2 Adidas (23 E); giaccone: Belstaff

(339 E)

Libri scolastici dati federconsumatori 2004 dati federconsumatori 2004

Corredo scolastico Supermercato: astuccio, diario, quaderni

(10), zaino, pastelli (24)

Cartoleria: astuccio Spidermen (19 E), diario smemoranda (10

E), 10 quaderni: smemoranda (5 E l'uno), zaino Seven (62 E),

pastelli (12 E)

Giochi Playstation ------------------------ 3 giochi

Giochi Game Boy 4 giochi 4 giochi

Cellulare ------------------------- Nokia 6600 con fotocamera

Ricarica cell --------------------- In media un adolescente spedisce 15 sms al giorno

Personal Computer ------------------------- Acer completo – costo totale 1.500 euro

Inglese ----------------------- Brithis Council

Pianoforte ----------------------- Corsi privati

Cinema-Luna Park-Sala Giochi Cinema una volta al mese e sala giochi e

Luna Park sporadici Cinema, sala giochi o Luna Park una volta a settimana

Fonte: elaborazione CRNPI

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Nella società opulenta, che si prepara a festeggiare il Natale, si registrano casi di “tragedia della povertà” che evidenziano come, anche nel nostro Paese, si possa vivere e morire in uno stato di degrado non dissimile da quello in cui vivono le popolazioni dei Paesi più poveri.

E’ emblematico il dramma di Foggia, dove il 16 dicembre due gemellini di quattro mesi sono morti a causa di una malformazione cardiaca aggravata da una infezione in atto. I due bambini vivevano in una delle tante casa di fortuna costruite in una baraccopoli alla periferia della città.

Secondo varie testimonianze anche la loro mamma, come tante altre nel nostro Paese, non poteva nemmeno permettersi di acquistare per i suoi piccoli il latte in polvere.

Il disagio economico minorile

Fonte: Il Resto del Carlino – 18. 12. 2004

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Il disagio sociale minorile

Il disagio sociale risiede nel confine tra il bambino ricco e quello povero.

Esso consiste, non solo, nel possesso di beni materiali:

giocattoli, motorino, accessori vari,

ma anche nell’accesso alle conoscenze tecnologiche

telefonino, video games, personal computer

e nella capacità di dominarle.

Quindi, il bambino povero convive con il desiderio irrealizzabile di vivere una vita superiore al proprio status ed è impossibilitato a partecipare alla vita del gruppo sociale di appartenenza.

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Il disagio sociale minorile II

Le conseguenze del disagio sociale nel bambino si manifestano in stati d'animo psicologici e disturbi della personalitą: rimpianti, rancori, invidie, suscettibilità, senso di colpa: nel confrontarsi quotidianamente con il consumismo dei minori agiati basso senso di valorizzazione personale (autostima): le condizioni socio economiche della propria famiglia e lo status sociale dei genitori costituiscono un elemento di grande vulnerabilità per i figli, in termini di mancanza di risorse economiche e più in generale per le forma di riconoscimento e valorizzazione difficoltà di comunicazione: dove si registrano forti sperequazioni economiche, i bambini più disagiati vivono una solitudine che toglie spazio alle occasioni di socializzazione primaria.

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Il disagio vissuto dai giovani più poveri è accresciuto dall’affermarsi nel

tempo di un modello di vita basato sul consumo sfrenato di beni e

servizi non essenziali.

Il meccanismo è noto:

attraverso la pubblicità si creano nuovi bisogni, classificati come nuove

“tendenze” della società moderna.

tali bisogni vengono designati come “irrinunciabili” o “primari”.

coloro che non possono soddisfare tali bisogni vivono una condizione

psicologica di inferiorità.

GIOVANI E LA SOCIETA’ DEL CONSUMO

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Di conseguenza nei minori, tra gli 6 e 17 anni, si verifica un aumento del desiderio di “cose” e della loro vulnerabilità ai messaggi pubblicitari. Sono grandi consumatori di: video games (1.700 mila bambini , dai 3 anni in su, il 21% del totale) cellulare (1.400 mila bambini tra i 7 e gli 11 anni ne possiede uno, 51% del totale) personal computer (2.400 mila tra i 3 e 14 anni lo utilizza, 36% del totale) internet (1.100 mila giovani tra i 15 e 19 anni lo utilizza, il 37% del totale) televisione (8 milioni 700 mila minori la vedono tutti i giorni).

GIOVANI E LA SOCIETA’ DEL CONSUMO II

Fonte: elaborazioni Barometro su dati diversi

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I minori cominciano prestissimo ad utilizzare i video games: li utilizza il 26,5% dei bambini di 3-5 anni

li utilizza il 64,7% dei bambini di 6-10 anni li utilizza il 73,8% dei bambini di 11-14 anni L’uso è una prerogativa maschile: il 27,9% dei maschi gioca con i video games rispetto al 13,9% delle donne.

Fonte: Istat - I cittadini e le tecnologie della comunicazione 2002

Rapporto giovani e videogame

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Anche i bambini, in una Italia che viene posizionata al primo posto in Europa per diffusione di telefonia mobile, subiscono questo fascino. Oltre la metà dei minori tra i 7 e gli 11 anni ne possiede uno. Non si tratta più quindi di una moda passeggera ma di un vero e proprio fenomeno sociologico. L’uso di questo nuovo media, oltre che una mania, rappresenta un costo *:

mediamente gli adolescenti spediscono 15 sms (o

scaricano loghi e suonerie) al giorno

con un costo che può arrivare sui 50 euro mensili .*

Fonte: Iss – ricerca condotta su oltre 30.000 studenti tra i 14 e 19 anni

Rapporto giovani e telefonino

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Rapporto giovani e personal computer

Sono circa 2 milioni 466mila i bambini e i ragazzi fra i 3-14 anni che usano il pc, pari al 36,3% del totale della popolazione della stessa età. L’uso del personal computer cresce al crescere dell’età:

Fonte: Istat - I cittadini e le tecnologie della comunicazione, 2002

3-5 anni 6-10 anni 11-14 anni 15-19 anni

Maschi 10, 4% 35,8% 57,2% 61,9%

Femmine 11,9% 33,4% 54% 56,6%

totale 11,1% 34,8% 55,7% 59,3%

Tra i bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni il 38,5% usa il computer a casa. Non c’è una grande disparità tra i sessi: i maschi sono il 39,8% e le femmine il 37,1%.

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Rapporto giovani e internet

Sono circa 530mila i ragazzi fra gli 11 e i 14 anni che usano internet, una quota pari al 22,5% del totale della popolazione della stessa età. Non si rilevano significative differenze di genere, in quanto i ragazzi che si collegano sono il 23,9%, mentre le ragazze sono il 21,1%.

Fonte: Istat: I cittadini e le tecnologie della comunicazione, 2002

Utilizzo Internet 11-14 anni 15-19 anni

Maschi 23,9% 39,7%

Femmine 21,1% 33,4%

totale 22,5% 36,6%

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Guardano la tv “everywhere and every time”: 90,7% dei minori tra i 6 – 10 anni 89,8% dei minori tra gli 11 - 14 anni 85,8% dei minori tra i 15 - 17 anni

Rapporto giovani e televisione

Inoltre, secondo una ricerca effettuata nel 2004 dall’Osservatorio sui Diritti dei Minori, il 71% dei bambini, fra i 6 e i 10 anni, ha dichiarato di rimanere davanti al piccolo schermo circa 6 ore al giorno, anche nel periodo delle vacanze.

Fonte: Istat - I cittadini e le tecnologie della comunicazione 2002

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Fonti varie

Uno studio sull’obesità infantile

Anche il livello socio economico incide sulla patogenesi

dell’obesità. Sembra infatti che l’apporto calorico sia più elevato

nelle fasce di popolazione di basso livello socio economico

rispetto alle fasce di livello superiori.

Quindi, questa forma di “malnutrizione” è significativamente maggiore

nelle famiglie a basso tenore di vita.

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Uno studio sull’obesità infantile II

Si definisce sovrappeso quel bambino che supera del 10 – 20% il suo peso ideale e obeso quello che lo supera del 20%.

L’elaborazione dei dati dell’International Obesity Task Force, sui

bambini e adolescenti con eccesso di peso nell’anno 2003,

evidenzia che un terzo dei bambini italiani tra i 6 e 9 anni è

obeso.

Classi di età Maschi Obesi Femmine Obese

6- 9 35% 34%

10 - 13 31% 20%

14 - 17 17% 11%

Totale 27% 21%

Fonte: Elaborazione CRNPI su dati International Obesity Task Force

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Nel corso della giornata di studio sull’obesità infantile, svoltasi a Frascati lo scorso 15 novembre, è emerso che in 15 anni anche l’Italia raggiungerà la percentuale di bambini sovrappeso o chiaramente obesi vantata oggi dagli Stati Uniti: 37%. Già oggi in Europa i minori in sovrappeso sono il 20% del totale.

In Italia i risultati di una indagine promossa dal Ministero della

Salute indica che all’età di 9 anni il 24% dei bambini è in

sovrappeso e il 14% è obeso.

Anche questa indagine conferma che l’obesità è più diffusa nel

Sud (il massimo a Napoli, 16%).

Fonti: Ministero della Salute e Giornata di Studio “Obesità Infantile – Rapporto tra Patologia e Stile di Vita”, Frascati – 15/11/2004

Uno studio sull’obesità infantile III

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Il bambino che vive in famiglie di basso livello socio-economico, si

nutre male, con alimenti iper-energetici (merendine, pizze, bibite,

patatine fritte, ecc.) che sostituiscono stabilmente alimenti sani ed

equilibrati.

Anche le bevande gassate, infine, eccessivamente zuccherine,

risultano essere un piacere insostituibile da preferire all’acqua,

specie d’estate o in occasione delle “feste” con gli amichetti.

Fonte: Ministero della Salute

L’obesità infantile nella società iper consumatrice

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I GIOVANI E LA PUBBLICITA’

Nella corsa al consumismo giovanile, la pubblicità riveste un ruolo primario. Quest’ultima, cerca di mettere in moto il meccanismo del desiderio invogliando i minori al possesso e quindi all’acquisto da parte dei genitori di quanto viene reclamizzato. Secondo quanto affermato dal sociologo Gianni Statera:

i bambini sanno tutto della pubblicità

i bambini dalla pubblicità scoprono l'ultimo gioco o il migliore snack

i bambini parlano fra loro con il linguaggio della pubblicità

Gli adolescenti, per i pubblicitari, rappresentano forti acquirenti e fruitori di certi prodotti.

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Rapporto bambini e pubblicità televisiva

I giocattoli più venduti, sono quelli pubblicizzati dal video nelle ore pomeridiane, quelle notoriamente più “frequentate” dal popolo televisivo in età scolare. Quindi i bambini sono catturati dalle pubblicità sui giocattoli anche perché:

gli attori hanno, circa, la loro età

nell’ambiente in cui si svolge l’azione è riprodotto sempre un clima familiare, sereno e felice

Talvolta i bambini vivono, indotti dagli spot pubblicitari, avventure eccitanti sempre in compagnia dell’oggetto reclamizzato.

Fonte: www.yesproject.it - Pubblicità ingannevole e comparativa in TV

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Analisi della pubblicità dedicata ai bambini

Abbiamo effettuato delle rilevazioni sulla pubblicità televisiva negli spazi dedicati ai minori prendendo in considerazione le fasce orarie

che Rai 2 e Italia Uno dedicano alla programmazione per i più piccoli: per Rai 2 la fascia oraria analizzata è stata dalle 6.59 alle

9.03 e dalle 17.12 alle 18.09, per Italia Uno si è preso in considerazione il lasso di tempo che va dalle 6.55 alle 8.37 e dalle

13.54 alle 17.51.

In otto ore di programmazione gli spot trasmessi sono stati 154 (13 su Rai 2 e 141 su Italia Uno).

Fonte: elaborazione Barometro su dati Auditel

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Analisi della pubblicità dedicata ai bambini II

Tra questi 154 spot la maggioranza, 61, è dedicata ai giocattoli:

• dei quali 31 solo per bambole e bambolotti

49 spot sono dedicati ai prodotti alimentari:

• 11 per le merendine ed altrettanti per i biscotti. Non mancano ovviamente spot su patatine e su snack

13 spot sono rivolti ai prodotti tecnologici:

• dei quali 8 sui videogame

infine 15 spot sono dedicati al vestiario:

• di questi 12 per le scarpe

I rimanenti spot reclamizzano oggetti vari, dalle riviste ai quaderni, agli orologi.

Fonte: elaborazione Barometro su dati Auditel

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Abbiamo effettuato una prima rilevazione delle pubblicità su riviste dedicate ai più giovani quali:

“Top Girl”

“Cioè” “Ragazza Moderna”

“Tv Stelle”

Scopo della nostra indagine era quello di analizzare il tipo di pubblicità dedicato ai teen-agers: cosa piace agli adolescenti, che tipo di prodotti utilizzano o si richiede loro di utilizzare per essere alla moda e trendy, costi e tipologie.

Rapporto bambini e la pubblicità stampata

Fonte CRNPI

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Le pubblicazioni prese in esame sono pensate per una fascia prettamente adolescenziale, ne sono prova le tematiche affrontate: si va da notizie su attori e gruppi musicali, test e oroscopi, a consigli su come vestire e truccarsi. Il prezzo di vendita varia dagli:

€1,50 di “Ragazza Moderna” € 1,90 di “Top Girl” € 2,50 di Tv Stelle

fino a un massimo di € 2,90 per “Cioè”

Rapporto bambini e la pubblicità stampata II

Fonte CRNPI

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Oltre alle normali pubblicità, che rappresentano in media il 20% del contenuto delle riviste considerate, esistono le cosiddette “rubriche di tendenza” che riguardano vestiario, accessori, prodotti High Tech

e che rappresentano, in media, il 12% del contenuto.

Si passa dai capi di abbigliamento all’ultima moda, per lo più firmati, ad accessori quali:

orologi, anelli, collane, bracciali, orecchini, ma anche borse, cappelli, etc

per poi passare a prodotti di tecnologia come videotelefonini, lettori Mp3, consolle per videogame.

Gli adolescenti, la pubblicità stampata e il prezzo della moda

Fonte CRNPI

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Per vestire alla moda alle adolescenti è richiesto di spendere da un minimo di €150,00 a un massimo di € 818,00. (“Top Girl” - Dicembre 2004)

Gli adolescenti, la pubblicità stampata e il prezzo della moda II

ADOLESCENTI ALLA MODA

Capo di abbigliamento Quantità Prezzo Totale

Maglietta 1 € 43,90

Pantaloni 1 € 89,00

Mollettina a fiore 1 € 18,50

€ 150,50

ADOLESCENTI ALLA MODA

Capo di abbigliamento Quantità Prezzo Totale

Top 1 € 210,00

Pantaloni 1 € 180,00

Spilla 1 € 48,00

Scarpe 1 € 170,00

€ 818,00

Fonte CRNPI

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Fonte CRNPI

Per i ragazzi, che vogliono essere al passo con le ultime novità, i costi variano dai € 59,00 per delle sneaker scamosciate (scarpe da ginnastica), ai € 93,00 per una felpa con cappuccio e zip centrale, fino ai € 229,00 per una giacca in tessuto tecnico; tutto rigorosamente firmato. (“Tv Stelle” - 11 Novembre 2004)

Gli adolescenti, la pubblicità stampata e il prezzo della moda III

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Anche l’abbigliamento sportivo va da un minimo di € 82,30 (escluse le scarpe) a un massimo di € 316,25. (“Ragazza Moderna” - Dicembre 2004)

Gli adolescenti, la pubblicità stampata e il prezzo della moda IV

ABBIGLIAMENTO SPORTIVO

Capo di abbigliamento Quantità Prezzo Totale

Canotta 1 € 35,00

Pantaloni 1 € 47,30

€ 82,30

ABBIGLIAMENTO SPORTIVO

Capo di abbigliamento Quantità Prezzo Totale

Maglietta 1 € 50,00

Pantaloni 1 € 65,00

Ballerine 1 € 86,25

€ 316,25

Fonte CRNPI

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Gli accessori high tech sono in assoluto i più reclamizzati: gli adolescenti, che vogliono essere trendy, devono possedere l’ultimo cellulare con videocamera integrata, che consente di navigare in internet, di ascoltare musica e rivedere filmati, costo € 600,00. (“Cioè” - 26 Novembre 2004)

Gli adolescenti, la pubblicità stampata e il prezzo della moda V

ACCESSORI HIGH TECH

Prodotto Quantità Prezzo Totale

Cellulare con videocamera

(CIOE') 1 € 600,00

Lettore MP3 (TOP GIRL) 1 € 350,00

Macchina fotografica digitale

(RAGAZZA MODERNA) 1 € 349,00

Foto-videocamera con lettore

MP3 (RAGAZZA MODERNA) 1 € 250,00

Altoparlanti per lettore MP3

(CIOE') 1 € 79,00

€ 1628.00

Fonte CRNPI

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie si moltiplicano le rubriche di

consigli sui regali da fare.

A seconda del segno zodiacale, o della star cinematografica preferita,

agli adolescenti vengono consigliati una serie di prodotti alla moda,

firmati e dai prezzi non sempre accessibili, da regalare o ricevere.

Per una strenna natalizia si può arrivare a spendere in media da un

minimo di €18,25 fino a un massimo di €181,16 a regalo!

Adolescenti e il consumismo delle feste

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Nell’ambito delle attività del Centro Nazionale Ricerca sulla Povertà

Infantile è stata effettuata una tesi presso un rinomato

Ipermercato commerciale, durante il periodo antecedente alle feste

di Natale 2004.

Rapporto bambini e il consumismo delle feste

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

43

Novembre 2004

L’iniziativa, portata avanti da Barometro, ha voluto

prendere in considerazione un momento preciso

consumistico che va dal 17 novembre all’11 dicembre

2004, dove i genitori provano a soddisfare

i desideri dei propri figli, cercando o acquistando

giocattoli possibilmente scontati.

Rapporto bambini e il consumismo delle feste II

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Ci siamo trovati due volte all’interno del grande negozio a

esaminare potenziali regali natalizi di diverso genere

(orsetti, bambole classiche e quelle del momento,

piste Gran Premio, biliardino, canta tu, puzzle, robot),

ponendo l’attenzione sui prezzi,

sulla disponibilità autentica

e quella dichiarata dalle brochure promozionali.

Rapporto bambini e il consumismo delle feste III

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Nella prima occasione, venerdì 26 novembre 2004 (giorno precedente alla fine della promozione di alcuni articoli) abbiamo riscontrato quanto segue:

Rapporto bambini e il consumismo delle feste IV

Prodotto Prezzo

pieno

Prezzo

rilevato

Ulteriore

sconto

carta

ipermercato

Perido Promozione Disponibilità

dichiarata Disponibilità

Ronny il mio tenero orsetto € 44.90 € 44,90 nessuno dal 17 novembre all'11 dicembre 2004 nessuna Mai arrivato

Nouvelle cusine techno € 39.90 € 39,90 € 29.90 dal 17 novembre all'11 dicembre 2004 nessuna 9 articoli

Barbie magia delle feste € 36,50 € 36.50 € 29.50 dal 17 novembre all'11 diecembre

2004 nessuna 7 articoli

Bratz vacanze sulla neve € 27.90 € 27.90 nessuno dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna 14 articoli

Football n 1 € 84.90 € 84.90 nessuno dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna 23 articoli

Canta tu Gig € 99.90 € 99.90 € 84.90 dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna Mai arrivato

Puzzle Ball € 26.90 € 26.90 nessuno dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna non è arrivato e non si sa se

arriva

Robosapien € 99.90 € 69.90 nessuno dal 17 al 27 novembre 2004 600 pezzi * finito

Annalisa o Erika € 29.90 € 18,90 nessuno dal 17 al 27 novembre 2004 7.100 pezzi * 16 articoli

Bratz nel mondo € 39.90 € 24,90 nessuno dal 17 la 27 novembre 2004 3.500 pezzi * Finite

Speedrace moto yamaha team € 59.90 € 39.90 nessuno dal 17 al 27 novembre 2004 1.300 pezzi * non è arrivato

* La quantità è riferita al numero disponibile nei 18 Ipermercati.

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Nella seconda occasione, venerdì 3 dicembre 2004, abbiamo riscontrato quanto

segue:

Rapporto bambini e il consumismo delle feste V

Prodotto Prezzo

pieno

Prezzo

rilevato

Ulteriore

sconto carta

ipermercato

Perido Promozione Disponibilit

à dichiarata Disponibilità

Ronny il mio tenero orsetto € 44.90 € 44,90 nessuno dal 17 novembre all'11 dicembre 2004 nessuna Mai arrivato

Nouvelle cusine techno € 39.90 € 39,90 € 29.90 dal 17 novembre all'11 dicembre 2004 nessuna 4 articoli

Barbie magia delle feste € 36.50 € 36.50 € 29.50 dal 17 novembre all'11 diecembre

2004 nessuna nessuna

Bratz vacanze sulla neve € 27.90 € 27.90 nessuno dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna 14 articoli

Football n 1 € 84.90 € 84.90 nessuno dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna 23 articoli

Canta tu Gig € 99.90 € 99.90 € 84.90 dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna Mai arrivato

Puzzle Ball € 26.90 € 26.90 nessuno dal 17 novembre all'11dicembre 2004 nessuna non è arrivato e non si sa se arriva

Robosapien € 99.90 € 99.90 nessuno dal 17 al 27 novembre 2004 600 pezzi * 1 articolo

Annalisa o Erika € 29.90 € 26,90 nessuno dal 17 al 27 novembre 2004 7.100 pezzi * 40 articoli

Bratz nel mondo € 39.90 € 24.90 nessuno dal 17 la 27 novembre 2004 3.500 pezzi * Finite

Speedrace moto yamaha team € 59.90 € 39.90 nessuno dal 17 al 27 novembre 2004 1.300 pezzi * non è arrivato

* La quantità è riferita al numero disponibile nei 18 Ipermercati

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Considerazioni Nel caso dell’Ipermercato ad esempio:

contrariamente a quanto riportato sulla brochure promozionale, nel punto vendita esaminato,

non erano esposte al pubblico notizie sulla disponibilità dei pezzi.

abbiamo riscontrato poi, che quattro giocattoli pubblicizzati dalla brochure promozionale

non sono mai arrivati (Ronny il mio tenero orsetto – Canta tu – Puzzle ball –

Speedrace moto yamaha team).

Rapporto bambini e il consumismo delle feste VI

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

La nostra attenzione è ricaduta poi su 2 prodotti dei 4 propagandati. Una volta arrivati davanti gli scaffali del reparto abbiamo trovato articoli simili ma con prezzi differenti: Canta Tu con video camera, prezzo speciale € 39.90 con la disponibilità di

5 pezzi

Canta tu Music Station, € 159.00 con la disponibilità di 2 pezzi.

Racing Formula Box, prezzo iniziale € 73.90, prezzo speciale € 67.90

Quindi, i prodotti in promozione (indisponibili) fungono da esca per l’acquisto di prodotti ben più costosi.

Rapporto bambini e il consumismo delle feste VII

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Per quanto riguarda il robot “Robosapien”, articolo maggiormente scontato (€ 30.00), non era presente durante la promozione

(17 – 27 novembre 2004), invece nei giorni seguenti è tornato con il prezzo iniziale (€ 99.90)

e con la disponibilità di 1 articolo.

Il dato più rilevante è che le bambole Barbie Annalisa o Erika durante la promozione (17 – 27 novembre 2004) erano

presenti con una disponibilità di 14 pezzi, mentre dopo la promozione il suo prezzo era più vicino

a quello iniziale (€ 26.90),

con una disponibilità superiore ai 40 pezzi.

I prodotti in promozione erano stati occultati in magazzino per

poi essere “riesumati” al termine della stessa ad un prezzo

maggiorato?

Rapporto bambini e il consumismo delle feste VIII

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

I giovani e la paghetta

*Fonte: Irisme - 2003

* Classi d'ètà

Paghetta 7-10 anni 11-14 anni Totale

Nessuna 37,3% 38,9% 38,1%

Fino a 15 € 29,1% 17% 22,7%

Da 16 a 30 € 20,4% 24,5% 22,5%

Da 31 a 100 € 10,1% 15,9% 13,3%

Oltre 100 € 3,1% 3,7% 3,4%

Totale 100 100 100

I soldi, nella società iperconsumatrice, hanno assunto un significato metaforico. Un tempo i giovani rifiutavano il denaro del padre in quanto sinonimo di sottomissione. Oggi, invece, la paghetta è utilizzata in modo prevalente con la finalità di “ricompensare” e gratificare il proprio figlio.

Chi riceve la paghetta

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Giovani e la paghetta II

* Tipologia di chi riceve la paghetta

Sesso

Femmina 60,8%

Maschio 64,8%

Classi di età

Da 7-10 anni 63,8%

Da 11-14 anni 62%

Area geografica

Nord 56,4%

Centro 62,2%

Sud 70,7%

Status socioeconomico dei genitori

Basso 69,8%

Medio 57,5%

Alto 60,1%

Totale 62,9%

Risulta interessante sottolineare come il rituale della paghetta sia più diffuso al Sud e nelle famiglie meno abbienti.

Di seguito una tabella che illustra le diverse tipologie della paghetta da una suddivisione per sesso, per classi d’età, per area geografica e per status socioeconomico dei genitori:

Fonte: Irisme 2003

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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I GIOVANI POVERI: UN DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO

Escluse le elementari, la “scuola dell’ obbligo” costa moltissimo. Ogni famiglia ha sborsato in media 585 euro per mandare i figli a scuola. In media pro capite, i libri, hanno superato i 275 euro, mentre per il corredo (zaino, astuccio, quaderni…) si è arrivato a spendere fino a 310 euro. Sono prezzi irrazionali e incidono di più su chi ha di meno e quindi sulle famiglie che hanno più figli.

Fonte: Federconsumatori e di Intesaconsumatori, 2004

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Fonti di studi e ricerche utilizzate

Irisme, Il Salvagente. “La scuola fa shopping. Quanto costa il corredo

scolastico e l’opinione degli italiani”, 2004.

Irisme, Il Salvagente. "Baby consumatori poco risparmiosi un´inchiesta, 2003.

Federconsumatori e di Intesaconsumatori. “I consigli dell’intesa consumatori (ADOC, ADUSBEF, CODACONS E FEDERCONSUMATORI) per risparmiare soldi: non inseguite le mode”, 2004.

Osservatorio sui Diritti dei Minori. “Allarme i bambini schiavi della TV”, 2004.

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo

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Novembre 2004

Metodologia

Per la stima dei minori poveri è stata seguita la seguente procedura: • sono stati applicati i tassi di povertà relativa per numero di minori per ripartizione geografica ai dati regionali sulle famiglie con figli, come da dati ufficiali Istat (Censimento 2001 e Bilancio Demografico Nazionale), ottenendo così la stima dei figli poveri per regione • la stima sui figli poveri è stata depurata dalla quota parte di figli che pur maggiorenni sono ancora residenti con la famiglia di origine, (quasi il 40% del totale, con alcune differenziazioni a livello regionale).

Adolescenti poveri nella società dell’iperconsumo