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Gestione delle emergenze sedi di Resnati S.p.A. Modulo 2 Il Piano di Emergenza

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Gestione delle emergenze sedi di Resnati S.p.A.

Modulo 2

Il Piano di Emergenza

Il piano di emergenza

Il datore di lavoro è tenuto ad adottare, fra le misure generali di tutela dei lavoratori, misure di emergenza da attuare in caso di lotta antincendio e misure di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato.

Queste misure sono riassunte dal piano di emergenza.

Il piano di emergenza

OBIETTIVO del piano di emergenza: definire azioni e comportamenti volti a consentire la migliore gestione possibile degli scenari incidentali, determinando una o più sequenze di azioni ritenute le più idonee al fine di controllare le conseguenze di un incidente … i piani di emergenza delle 2 sedi sono molto simili e sono disponibili tra i documenti della qualità

Informazione e formazione

Il datore di lavoro ha l'obbligo di informare tutti i lavoratori, che possono essere esposti a un pericolo, sulle misure predisposte e sulle procedure da adottare in caso di necessità.

Il datore di lavoro deve provvedere affinché ogni lavoratore riceva un'adeguata informazione su:

- rischi di incendio legati all'attività svolta;

- rischi di incendio legati alle specifiche mansioni svolte;

- misure di prevenzione e protezione incendi adottate nel luogo di lavoro;

- ubicazione delle vie di uscita e percorso per un luogo sicuro;

- nominativi dei lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze;

ALLARMARE

SALVARE

SPEGNERE

Azioni in emergenza

In una situazione di emergenza la sequenza di azioni da attuareè di seguito riportata

Il Piano di Emergenza: che fare?

Chiunque rilevi un principio di incendio o altre situazioni di pericolo (fumo, scoppio, crollo, allagamento, ecc.) deve attuare la seguente procedura:

-Allertare il personale addetto alla gestione dell’emergenza presente al piano

-Allertare il numero di emergenza interno

Il piano di emergenza – Come dare l’allarme

Chiamando telefonicamente il numero di

emergenza interno 7777.

Il piano di emergenza – Come dare l’allarme

Chi esegue la telefonata al 7777 deve fornire le seguenti informazioni:

1. la propria identità;

2. il luogo dell’evento;

3. le caratteristiche del pericolo (incendio, fuga di gas, ecc.);

4. una valutazione, di massima, della gravità della situazione;

5. se si utilizza un apparecchio telefonico, dare il numero

del telefono di chiamata

Il piano di emergenza – Come dare l’allarme

Azionando uno dei pulsanti manualid’allarme incendio (ove presenti),tenendo presente che tale azionedovrebbe essere coordinatadall’addetto alla squadra di emergenzadopo aver verificato l’effettivopericolo in quanto, nelle 2 sedi,l’attivazione del pulsante manuale diallarme aziona il segnale ottico acusticodi allarme in tutti i luoghi di lavoro.

All’attivazione del pulsante devecomunque seguire la chiamatatelefonica al numero di emergenza 7777

Il piano di emergenza – Come dare l’allarme

L’allarme può anche essere attivato dai rilevatori di fumoinstallati nei locali e nei corridoi.

I sistemi automatici di rilevazione incendio attiverannol’allarme, a mezzo di segnalazione ottica e acustica allacentrale di controllo e in tutti i luoghi di lavoro

Il piano di emergenza _ funzionamento del 7777

Il numero telefonico di emergenza 7777 _ comune sia per l’unità di via Respighi si per l’unità di via Santa Croce -corrisponde alla postazione della guardia esterna di via Respighi presente fino alle ore 19:00.

La comunicazione al 7777 attiva un apparecchio telefonico dedicato alla postazione della guardia di via Respighi, se dopo 3 squilli la guardia non risponde, la comunicazione di allarme viene immediatamente e automaticamente deviata sulla postazione della guardia di Via Santa Croce; qualora anche la guardia non dovesse rispondere è il personale dell’accettazione di via Santa Croce che si fa carico di ricevere il segnale di allarme e allertare la guardia sul cicalino.

Tale scelta deriva dal fatto che il personale spesso si sposta tra le 2 sedi e si è voluto dare un unico riferimento per l’emergenza.

Il piano di emergenza _ Salvare

All’attivazione del segnale ottico acustico di allarme, direttamente o su indicazione degli addetti alla squadra di emergenza, tutti i lavoratori devono:

-Interrompere l’attività che stanno svolgendo

-Tranquillizzare gli ospiti indirizzandoli verso la via di fuga percorribile più vicina e accompagnarli ai punti di raccolta provvedendo per quanto possibile alla loro sicurezza e incolumità.

Attenzione: ricordarsi, quando si abbandona la propria stanza, di lasciare la porta aperta (questa indicazione non si applica al SOLO locale in emergenza

Attenzione: qualora utilizziate per evacuare uscite di emergenza che accedono a scale condominiali

.

Il piano di emergenza _ Salvare

Attenzione: ricordarsi, quando si abbandona la propria stanza, di lasciare la porta aperta (questa indicazione non si applica al SOLO locale in emergenza)

Attenzione: qualora si utilizzino per evacuare uscite di emergenza che accedono a scale condominiali ricordarsi di recuperare la chiave posta nella cassetta (con vetro a rottura) vicino all’uscita di emergenza, tale chiave apre eventuali porte chiuse di proprietà del condominio.

Gli allegati 1 e 2 del piano di emergenza riportano le planimetrie delle sedi.

Il piano di emergenza _ Salvare

Per raggiungere i punti di raccolta esterni al fabbricato occorre percorrere le vie di fuga indicate dalla segnaletica specifica. Ogni settore dispone di vie di fuga alternative da utilizzare in relazione al luogo in cui ha origine l’emergenza

Le vie di fuga portano poi ai punti di raccolta.

Il piano di emergenza _ Salvare

Via Respighi:

In caso di evacuazione totale tutte le persone dovranno radunarsi

- in un primo momento sul marciapede di Corso di Porta Vittoria;

- nel caso in cui vi siano gravi condizioni di insicurezza legate a rischio di esplosione o implosione dello stabile in Piazza San Pietro in Gessate

Il piano di emergenza _ Salvare

Via Santa Croce:

Rispetto alle diverse vie di fuga disponibili sono stati individuati i seguenti punti di raccolta:

- Piazzale sull’uscita dall’accesso principale di via S. Croce 10/A e dal civico 10 di Via S. croce

- Uscita dal passo carraio al piano seminterrato o dalla portineria del civico n° 8 di Via Banfi

Il piano di emergenza _ SalvareCondotta generale da tenere

• Non farsi prendere dal panico.

• Non gridare al fuoco.

• Non correre.

• Chiudere la porta del locale in cui si sta sviluppando l’incendio.

• Avvisare il numero di emergenza interno.

•Non attardarsi, né tornare indietro a raccogliere gli effetti personali.

•Portarsi senza indugio all’uscita di sicurezza più prossima secondo le istruzioni ricevute o seguendo le indicazioni predisposte.

• Non usare gli ascensori.

• In presenza di fumo camminare al centro del corridoio in posizione abbassata, proteggendo le vie respiratorie con un fazzoletto possibilmente umido.

Il piano di emergenza _ SalvareCondotta generale da tenere

In presenza di fumo o fiamme è opportuno:

- bagnare un fazzoletto e legarlo sulla bocca e sul naso, in modo da proteggere per quanto possibile dal fumo le vie respiratorie.

- Se necessario, avvolgere la testa con indumenti di lana pesanti (cappotti, sciarpe pullover ecc. ) in modo da proteggere i capelli dalle fiamme.

Nel caso che le fiamme avvolgano una persona, è indispensabile impedirle di correre, farla distendere in terra e soffocare le fiamme con indumenti o altro.

Qualora risultasse impossibile percorrere le vie di uscita dal luogo in cui ci si trova per impedimenti dovuti a fiamme, forte calore, fumo intenso, è opportuno:

- restare nell’ambiente stesso.

- chiudere completamente le porte di accesso. Chiudere le fessure a filo del pavimento con gli indumenti disponibili, mantenendo umido, ove possibile, il lato interno della porta applicando su di essa indumenti bagnati.

-se non c’è fumo, tenere le finestre chiuse, per evitare che l’afflusso d’aria rafforzi l’incendio che divampa all’esterno.

-Segnalare all’esterno la propria presenza

Il piano di emergenza _ Spegnere

Gli addetti alla gestione dell’emergenza (elenco riportato in allegato 3 del piano di emergenza delle 2 sedi) sono personale dipendente, infermieristico, medico e amministrativo del Servizio Clienti (per la sede di Respighi) che ha ricevuto specifica formazione in materia di lotta all’incendio; a loro occorre fare riferimento in caso di emergenza per il primo intervento in quanto sono addestrati all’utilizzo degli estintori presenti nei vari ambienti

In fase di primo intervento possono decidere autonomamente l’evacuazione parziale della propria area di competenza.

Gli addetti hanno anche il compito di verificare l’evacuazione dell’area di riferimento

Il piano di emergenza – Livelli di allarme

ALLARME GENERICO

Allarme dato attraverso una comunicazione telefonica (tel. 7777) nella quale si segnala un possibile incendio o una situazione di pericolo _ occorre verificare la situazione

ALLARME CIRCOSCRITTO

Allarme dato da un addetto alla squadra di emergenza dopo aver accertato che l’evento NON è controllabile autonomamente e occorre allertare i VVF. Si attiva il

segnale ottico acustico

ALLARME GENERALE

Allarme dato dal Direttore dell’Emergenza, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, se presenti,

quando non si riesce a contenere l’incendio e si devono evacuare uno o più piani dell’edificio.

Il piano di emergenza – Figure coinvolte

Direzione dell’emergenzaRaccoglie le informazioni e valuta l’entità del danno, dell’incendio e/o dello scoppio, e soprattutto, i possibili sviluppi nell’immediato futuro; richiede l’intervento dei VVF - delle forze dell’ordine (ove si sospetti dolo e/o sabotaggio) e del pronto intervento sanitario; coordina le azioni di primo intervento da parte del personale preposto all’emergenza; ordina l’evacuazione generale; verifica il buon fine dell’operazione di evacuazione e, in caso contrario, assegna la priorità assoluta alla ricerca delle persone mancanti all’appello.

All’arrivo dei VV.F. trasferisce le informazioni relative all’incendio o scoppio ed ai rischi collaterali all’ufficiale che comanda la Squadra di intervento; verifica l’avvenuta estinzione del focolaio di incendio e decreta la cessazione dello stato di emergenza.

La direzione dell’emergenza è composta da due soggetti la cui attribuzione è definita con un meccanismo di assegnazione a catena. Almeno un addetto alla Direzione dell’emergenza deve essere sempre reperibile e/o presente nell’arco delle 24 ore.

In situazioni di emergenza viene informato in merito all’emergenza in corso dall’Impresa esterna del servizio esterno di Vigilanza.

Il piano di emergenza – Figure coinvolte

Per la parte sanitaria:

Direttore Sanitario

Un medico presente

Per la parte tecnico amministrativa (attribuzione a catena):

Direttore Operativo

In caso di assenza in sede dei 2 soggetti le funzioni di direzione dell’emergenza sono attribuite a:

Responsabile dei servizi di supporto o (in assenza)

Responsabile dei servizi generali o (in assenza)

Infermiere con anzianità di servizio maggiore presente quale addetto all’emergenza

Il piano di emergenza – Figure coinvolte

La Direzione dell’emergenza, in seguito a chiamata si mette in contatto con il Servizio esterno di Vigilanza o con la sede per verificare l’evoluzione della situazione; in caso di attivazione della chiamata dei VVF si reca appena possibile presso la sede per:

- supportare le azioni di intervento;

- fornire alle forze di Pronto Soccorso le informazioni necessarie in merito alle caratteristiche dei locali e ai punti di maggior rischio;

- valutare le conseguenze dei danni e le condizioni di abitabilità della struttura.

Ad essa spetta inoltre il compito di coordinare le azioni degli addetti e di valutare le azioni di primo intervento necessarie a mettere in sicurezza le persone presenti, compreso l’allertamento dei condomini tramite le portinerie condominiali, e la struttura.

Il piano di emergenza – Figure coinvolte

Guardia- Addetto alla segnalazione di allarme e al primo intervento

Persona incaricata di presidiare la sede e la postazione di ingresso e di verificare il segnale di allarme; interviene per:

- raccogliere le chiamate di emergenza interna al n° interno 7777

- verificare l’ubicazione dell’emergenza e intervenire

- allertare la Direzione dell’emergenza e le forze di intervento esterno

- fermare gli impianti in caso di assenza della Direzione dell’Emergenza

- favorire l’evacuazione della sede lungo le vie di fuga principali

Coloro che svolgono tale servizio all’interno della struttura, in base ad accordi specifici con la società esterna, devono aver frequentato corsi di formazione per addetti antincendio in attività a rischio incendio medio.

Il piano di emergenza – Figure coinvolte

Personale dell’accettazione di Via Santa Croce

Personale che, qualora si attivi il numero di emergenza 7777 e la guardia non sia presente deve rispondere alla comunicazione di allarme, prendere nota della segnalazione e attivare la guardia sul cicalino in modo che possa recarsi a verificare la situazione.

Se l’emergenza è in via Santa Croce il Cicalino delle guardie è il numero 15.

Se l’emergenza è in via Respighi il Cicalino delle guardie è il numero 25.

Le modalita’ di chiamata dei cicalini della Resnati e’ la seguente: 7562, preceduto da * se il telefono è digitale – n° cicalino – n° interno da cui si chiama.

Il piano di emergenza – Figure coinvolte

Servizio esterno di Vigilanza Notturna

Servizio di Vigilanza affidato a ditta esterna per la verifica delle condizioni di sicurezza della sede a seguito della loro chiusura a cui sono anche affidati i compiti di allertamento dei Responsabili di struttura, reperibili durante le ore notturne, in seguito alla chiamata di emergenza attivata dal combinatore telefonico, e se necessario le forze di Pronto Soccorso.

Il piano di emergenza – Figure coinvolteAddetti alla gestione dell’emergenza

Personale dipendente, infermieristico e medico che ha ricevuto specifica formazione in materia di lotta all’incendio a cui fare riferimento in caso di allarme per il primo intervento – Formazione per addetti antincendio in attività a basso rischio d’incendio – 4 ore

Tutti gli infermieri in servizio, dipendenti e non, i medici dipendenti in servizio e fanno parte della squadra degli addetti alla gestione dell’emergenza, con eventuali riduzione dei compiti in funzione delle proprie idoneità specifiche.

In fase di primo intervento possono decidere autonomamente l’evacuazione parziale della propria area di competenza.

In assenza del Responsabile dei Servizi di Supporto o del Responsabile dei Servizi Generali, tra tutti gli addetti, l’infermiere più alto in grado presente assume il ruolo di direttore dell’emergenza con possibilità di decidere anche l’eventuale evacuazione totale dello stabile e la chiusura temporanea dell’attività senza subirne pregiudizio alcuno.

Il piano di emergenza – Figure coinvoltePersonale medico

Personale medico dipendente o a contratto in caso di emergenza si mette a disposizione nei punti di raccolta per interventi di primo soccorso e per l’organizzazione di aree di triage.

Personale dipendente, non identificato quale addetto alla gestione dell’emergenza. Tutto il personale in servizio presso la struttura, compreso quello delle ditte esterne che hanno servizi in appalto e che non rientri nei gruppi sopraindicati

Ha il compito specifico di

- segnalare con tempestività le situazioni di emergenza attivando il numero di emergenza 7777, attivando il dispositivo manuale di allarme incendio

- accompagnare e tranquillizzare le persone esterne ospiti della struttura portandole in luogo sicuro e provvedendo per quanto possibile alla loro sicurezza e incolumità

Schema di sintesiFASCIA PERSONE

PRESENTI

COORDINAMENTO ATTIVAZIONE AZIONI

DIURNAdalle ore 7.30 fino

alle 19.00

Dipendenti,clienti, addettiall’emergenza

Responsabile Servizidi Supporto o in suaassenza ResponsabileServizi Generali o inassenza di entrambiall’infermiere piùalto in gradopresente

Tramite targa ottico-acustica o a voce

Blocco attivitàpreventivoVerifica situazioneAllerta VV.F.Attivazione allarmemanualeEvacuazione

SERALEDalle 19.00 fino a chiusura sede

Guardia, mediciconsulenti,utenti clienti

Guardia con ilsupporto dei mediciconsulenti

Tramite targa ottico-acustica o a voce

Evacuazione totaleVerifica da partedella guardia eeventualeattivazione dei VVF

NOTTURNAdalla chiusura serale della sede fino alle ore 7.30 del mattino

successivo

Nessuna Centro Operativodell’Istituto divigilanza attivatodal combinatoretelefonico collegatoal sistema dirilevazione fumi

Con combinatoretelefonico collegato alrivelatore fumi

VerificaAttiva chiamataVVF e inviapattugliadell’Istituto diVigilanza persopralluogo Allertadirezionedell’emergenza incaso di evento reale

Per concludere :REGOLE GENERALI DI COMPORTAMENTO PER

PREVENIRE IL VERIFICARSI DI UN INCENDIO

All’interno è vietato fumare e fare uso di fiammelibere, fornelli, stufe a gas, stufe elettriche, ecc.

Le parti del luogo di lavoro destinate a vie d’uscita,quali passaggi, corridoi e scale, devono esseremantenute libere da ostruzioni e da ingombri.

Le porte sulle vie d’uscita devono essere sempreaccessibili e si devono aprire con facilità.

Le apparecchiature elettriche che non devonorestare in servizio vanno spente al terminedell’attività.

Le fonti dirette d’innesco, quali fiamme libere opiastre elettriche utilizzate per l’attività lavorativa,vanno sempre spente dopo l’utilizzo.

Per concludere :REGOLE GENERALI DI COMPORTAMENTO PER

PREVENIRE IL VERIFICARSI DI UN INCENDIO

Minimizzare il quantitativo di sostanze opreparati infiammabili depositati.

Tutte le sostanze o i preparati infiammabilivanno depositati all’interno di armadiresistenti al fuoco e devono essereconservati all’interno dei contenitorioriginali dotati di tappo di chiusura. Tuttoil materiale in grado di bruciare (carta,rifiuti, etc.) deve essere conservato inmodo ordinato e lontano da possibili fontid’innesco (apparecchiature e quadrielettrici, apparecchi d’illuminazione, prese,etc.).

Per concludere :REGOLE GENERALI DI COMPORTAMENTO PER

PREVENIRE IL VERIFICARSI DI UN INCENDIO

Il quantitativo di bombole deve essereridotto al minimo indispensabile e tutte lebombole presenti devono essere ancoratealla parete o carrellate. Le bombole “discorta” vanno collocate nel locale depositobombole all’esterno dell’Istituto.

I mezzi di intervento in caso di emergenza,quali estintori ed idranti, devono esseresempre accessibili e collocati nelle posizioniindicate in planimetria.

Per concludere :REGOLE GENERALI DI COMPORTAMENTO PER

PREVENIRE IL VERIFICARSI DI UN INCENDIO

I piani di emergenza di entrambe le sedi sono disponibili tra la documentazione di qualità

dell’Istituto e tutto il personale è invitato a prenderne visione

Ciascuno dei due piani di emergenza di si compone di:

-Una parte generale in cui vengono descritte le caratteristiche della struttura ai fini antincendio e i rischi specifici presenti

-Una seconda parte in cui vengono illustrati i compiti dei diversi soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza

-Una serie di allegati di cui si riporta il dettaglio nel lucido seguente.

Elenco degli ALLEGATI al Piano di Emergenza:

1) Planimetrie con le ubicazioni delle cassette delle chiavi delle porte condominiali

2) Planimetrie di emergenza affisse alle pareti

3) Elenco degli addetti alla gestione delle emergenze

4) Numeri di telefono utili

5) Schema di funzionamento del Piano di emergenza