Gestione dell iperglicemia in Chirurgia · Il paziente diabetico in reparto chirurgico Situazione...

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Bari, 7-10 novembre 2013 Chirurgia in elezione Alberto Aglialoro SC Diabetologia Endocrinologia e Malattie Metaboliche POU Ospedale Villa ScassiASL 3 Genovese, Genova Bari 7-10 novembre 2013 Gestione delliperglicemia in Chirurgia

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Bari, 7-10 novembre 2013

Chirurgia in elezione

Alberto Aglialoro SC Diabetologia Endocrinologia e Malattie Metaboliche POU Ospedale “Villa Scassi” ASL 3 Genovese, Genova

Bari 7-10 novembre 2013

Gestione dell’iperglicemia in Chirurgia

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Chirurgia in elezione

Tutte le situazioni patologiche suscettibili di terapia chirurgica che non mettono a rischio immediato la vita o le funzioni organiche del paziente rientrano nell'ambito della chirurgia di elezione. Dove "elezione" indica la

possibilità di "scegliere" o "programmare" dopo un’adeguata preparazione il momento dell'intervento, il che può essere a distanza di settimane o,

talvolta, mesi dalla diagnosi

Gestione dell’iperglicemia in Chirurgia

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0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

Ospedale 3 mesi 1 anno

11,1%

15,6%

26,1%

9,1%

12,4%

18,6%

Controllo Infusione

IMA in DM : infusione di insulina nelle prime 48 h + terapia insulinica intensiva per 3 mesi

Studio DIGAMI: mortalità ai diversi tempi di follow up

-18% n.s.

-21% n.s.

-29% p=0.0273

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Studio Van den Berghe 2001: mortalità intraospedaliera

Van den Berghe G, NEJM 2001, 345: 1359- 1367

0%

5%

10%

15%

20%

25%

Totale < 5gg UTI >5 gg

8,0%

1,8%

20,2%

4,6%

1,7%

10,6%

Mortalità in UTI

convenzionale intensiva

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

tutti UTI > 5 gg

10,9%

26,3%

7,2%

16,8%

Mortalità in ospedale

convenzionale intensiva

p<0.04

p= 0.005

p= 0.01

p= 0.01

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Obiettivi glicemici: ricoveri chirurgici e medici

Pomposelli JJ JPEN 1998, 22:771

0%

20%

40% 31,3%

11,5%

Incid

enza

di in

fezion

iGlicemia in I giornata post-

operatoria e infezioni nosocomiali

glicemia > 220 mg/ dlglicemia < 220 mg/ dl

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Mortalità intraospedaliera in pazienti normali, diabetici o con neo- iperglicemia

1,7%3,0%

16,0%

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

14%

16%

Normali Diabete Neoiperglic

Mortalità intraospedaliera totale

0,8%1,7%

10,0%

0%2%4%6%8%

10%

Normali Diabete Neoiperglic

Mortalità intraospedaliera non UTI

10,0% 11,0%

31,0%

0%5%

10%15%20%25%30%35%

Normali Diabete Neoiperglic

Mortalità intraospedaliera UTI

*p<.001  

* *

*

Umpierrez  GE,  J  Clin  Endocrinol  Metab  2002,  87:  978–982    

Analisi multivariata O.R. diab /non diab 2.7 O.R. neoiperglic / norm 18.3

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Obiettivi glicemici

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

Situazione Obiettivo

Unità di terapia intensiva 110 mg/ dl

Cura non intensiva  110 mg/dl preprandiale  180 mg/dl massimo

Travaglio e parto 100 mg/ dl

American College of Endocrinology Consensus Development Conference on Inpatient Diabetes And Metabolic Control. Position Statement December 16, 2003, http://www.aace.com/pub/ICC/inpatientStatement.php

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Obiettivi glicemici

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

Wiener RS et al JAMA 2008;300:933-944

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Obiettivi glicemici

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

The NICE-SUGAR Study Investigators N Engl J Med 2009;360:1283-1297

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Obiettivi glicemici

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

Target : 140-180 mg/dl

Moghissi ES et al AACE and ADA Consensus Statement Diabetes Care 2009;32:1119-1131

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Obiettivi glicemici

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

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Trattamento perioperatorio:

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

Obie3vi:  •  Ridurre  la  mortalità  e  la  morbilità  a  breve  e  lungo  termine:    -­‐  Chirurgia  generale    -­‐  Cardiochirurgia  

 •  Evitare  l’iperglicemia  •  Evitare  la  chetosi  •  Evitare  l’ipoglicemia  

Habib-ur R Curr Surg 2003, 60: 607-611

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Trattamento perioperatorio:

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

•  Se  possibile  l’intervento  nel  paziente  diabeIco  va  programmato  quando  glicemia,  idratazione  e  compenso  eleKroliIco  sono  o3mizzaI  

•  Nel  paziente  andrebbe  inoltre  valutata  la  presenza  di  complicanze  croniche  di  mala3a:  macroangiopaIche  (cardiopaIa  ischemica,  vasculopaIa  cerebrale  e  periferica)  e  microangiopaIche  (neuropaIa  automonica,  nefropaIa,  reInopaIa  proliferante)  

•  Il  paziente  diabeIco  dovrebbe  avere  la  precedenza  (primi  intervenI)  nella  lista  operatoria  della  giornata  

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Rischi potenziali per il diabetico trattato con terapia chirurgica

Il paziente diabetico in reparto chirurgico

•  Iperglicemia  e  chetosi     stress  chirurgico  

•  Ipoglicemia      insulina  a  lunga  durata  d’azione    ipoglicemizzan;  orali    

•  Problemi  iatrogeni  di  compenso  del  diabete   monitoraggio  inadeguato   mancato  u;lizzo  di  protocolli   trascuratezza  nell’intervento  

•  Complicanze  perioperatorie      infezione  delle  ferite    infarto  del  miocardio     Gill GV, 2003, in Pickup JC & Williams G Textbook of Diabetes, Blackwell

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Rischi perioperatori nel diabetico complicato

Complicanza Rischi Strategie Macroangiopatia IMA Valutazione segni di ischemia

silente

Neuropatia periferica Ulcere arti Sistemi di protezione

Neuropatia vegetativa

Ritenzione urinaria Gastroparesi Aspirazione Ipotensione ortostatica Arresto cardiorespiratorio

Monitoraggio diuresi Rialimentazione cauta ↑digiuno preoperatorio Idratazione

Nefropatia IRA Evitare ipotensione Farmaci nefrotossici

Retinopatia

Emorragia Istruzioni non comprese Disorientamento Deambulazione

Fundus preoperatorio, controllo p.a. Illuminazione Assistenza

Il soggetto anziano ha il rischio più elevato

Hoogwerf BJ Med Clin N Am 2001, 85: 1213

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Il paziente diabetico in reparto chirurgico

Protocolli di trattamento nel paziente chirurgico  Possono  essere  usaI  gli  IpoglicemizzanI  orali  

 •  in  caso  di  chirurgia  minore,  programmata  •  Tipo  2  non  criIco  •  ben  compensato  prima  del  ricovero  •  che  si  alimenta  normalmente  •  di  cui  si  prevede  una  breve  degenza  

       

   Con  le  seguenI  aKenzioni:  

 MeTormina:  NO          in  caso  di  Insufficienza  renale          in  caso  di  scompenso  cardiaco          in  caso  di  esami  radiologici  con  contrasto    Glitazoni:  NO                  in  caso  di  Insufficienza  cardiaca          in  caso  di  epatopaIa    Sulfaniluree  NO        in  caso  di  dubbi  sulla  regolare  alimentazione        

 

La terapia di scelta nel paziente ricoverato non stabilizzato è l’insulina

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Il paziente diabetico in reparto chirurgico

Protocolli di trattamento nel paziente chirurgico IpoglicemizzanI  orali  

       

   Sulfaniluree            Lunga  durata      Ipoglicemie  (anche  prolungate)    Scarsa  flessibilità    MeTormina    Ipossia    Ipoperfusione    IRA    Scarsa  flessibilità  

Glitazonici    Aumento  volume  intravascolare    Scarsa  flessibilità    

Scarsa Flessibilità

Clement S. Diabetes Care 2004, 27:553

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Protocolli di trattamento nel paziente chirurgico

  L’uIlizzo  dei  principali  farmaci  ipoglicemizzan?  orali  (secretagoghi,  biguanidi,  Iazolidinedioni)  presenta  notevoli  limitazioni  in  ambito  ospedaliero.  La  somministrazione    di  insulina    è  pertanto  la  terapia  di  scelta  nel  paziente  diabeIco  ospedalizzato  non  stabilizzato.                                                                                                                                                                                          

  La  terapia  insulinica  per  via  soAocutanea  deve  preferibilmente  seguire  uno  schema  programmato,  frequentemente  adaKato  sulla  base  dei  valori  glicemici  rilevaI.  Questo  schema  può  essere  integrato  da  un  algoritmo  di  correzione  basato  sulla  glicemia  al  momento  dell’iniezione.                                                                                                                                                                                                                                                                        

  La  terapia  insulinica  “al  bisogno” (sliding  scale)  è  un  metodo  inefficace  e  inadeguato:  1)  non  affronta  il  problema  dell’insulinizzazione  basale,  2)  non  previene  l’iperglicemia  

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

  In  pazien?  cri?ci  e/o  che  non  si  alimentano  per  os,  nel  periodo  perioperatorio  e  in  situazioni  di  grave  instabilità  metabolica,  la  terapia  insulinica  deve  essere  effeKuata  per  infusione  venosa  con?nua,  applicando  algoritmi  basaI  su  frequenI  controlli  dei  valori  glicemici.  

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Chirugia di elezione: trattamento preoperatorio

DM  TIPO  1  O  TIPO  2  INSULINO  TRATTATO:    

•  Per  procedure  intervenIsIche  o  intervenI  chirurgici  minori  conInuare  terapia  s.c.  

 

•  Ridurre  la  basale  del  30-­‐50%  la  sera  prima  

 •  Se  il  paziente  è  in  traKamento  con  microinfusore  mantenere  la  basale  

 

•  Eventuale  uIlizzo  di  glucosata  con  insulina  

 

•  Per    intervenI  chirurgici  maggiori:  programmare  una  terapia  insulinica  intensiva  per  via  endovenosa  da  iniziare  qualche  ora  prima  dell’intervento  per  stabilizzare  la  glicemia  

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Chirurgia di elezione in DMT2: trattamento perioperatorio

 Chirugia  minore,  buon  compenso  

   •  SosItuire  ipoglicemizzanI  orali  

(1-­‐  2  giorni  prima)  –  Ipoglicemia,  me>ormina  e  IRA  

•  Ricovero  il  giorno  precedente  

•  Operare  al  ma3no  •  Evitare  colazione  e  terapia  orale  •  Monitoraggio  glicemia  ogni  2  ore:  

piccole  dosi  di  insulina  pronta  

•  Monitoraggio  glicemico  •  IpoglicemizzanI  orali  al  primo  

pasto  

Chirurgia  maggiore  (anestesia  ≥1  h,  anche  laparoscopica),    ca3vo  compenso,  terapia  insulinica  

 •  Stabilizzare  con  insulina  •  Ricoverare  2-­‐  3  giorni  prima  (???)  

•  Operare  al  ma3no  •  Infusione  di  insulina  e  glucosio                

[GIK  (insulina/  glucosio  1/3,  KCl  20  mEq/  l)  +  pompa  siringa]  

•  Monitoraggio  glicemia  ogni  2  ore  

•  Monitoraggio  glicemico  •  Precedente  terapia  dopo  

stabilizzazione  

Gill GV, 2003, in Pickup JC & Williams G Textbook of Diabetes, Blackwell Dagogo-Jack S Diab Spectrum 2002, 15: 44- 49

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Protocolli di trattamento nel paziente chirurgico

DMT2: trattamento perioperatorio

–  Se  il  paziente  è  in  buon  compenso  glicemico,  in  terapia  con  sola  dieta  o  anIdiabeIco  orale  (non  biguanidi)  e  per  chirurgia  minore  

•  Sospendere  la  terapia  la  ma3na  dell’intervento  •  Evitare  somministrazioni    e.v.    di  glucosio  durante  l’intervento  

•  Monitorare  la  glicemia  ad  intervalli  di  2-­‐4  ore  

•  Se  il  digiuno  <  24  ore  non  necessaria  infusione  di  glucosio/insulina  •  Se  il  digiuno  >  24  ore  iniziare  infusione  glucosio/insulina  secondo  lo  schema  del  diabeIco  Ipo  1  

•  Riprendere  la  terapia  abituale  quando  il  paziente  riprende  ad  alimentarsi  (aspeKare  per  biguanidi)  

–  Se  il  paziente  è  scompensato  (glicemia  a  digiuno  >  180  mg/dl  e  postprandiale  >  230  mg/dl),  in  terapia  insulinica  o  per  chirurgia  maggiore  

•  Applicare  stesso  protocollo  del  diabeIco  insulinotraKato  

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Protocolli di trattamento nel paziente chirurgico

DM insulinotrattato (T1 e T2): trattamento perioperatorio

•  somministrare  insulina  lenta/intermedia  secondo  schema  la  sera  precedente  l’intervento  

 •  Il  giorno  dell’intervento:  

–  Iniziare  infusione  e.v.  di  glucosio  e  insulina  in  pompa  secondo  il  seguente  schema:  o  soluzione  glucosata  10%  a  velocità    80  ml/ora  (8  gr/ora)  pari  alla  produzione  epaIca  di  glucosio  [120  mg/kg/ora]  per  un  soggeKo  di  70  Kg  

o  insulina  pronta  0,04  UI/kg/ora  [2-­‐4  UI/ora  –  o  secondo  algoritmo]  o Monitorare  la  glicemia  prima,  durante  e  dopo  intervento  (ogni  30  min  –  1  –  4  ore)  

–  ConInuare  infusione  fino  a  che  non  viene  ripresa  alimentazione  regolare  quindi  risoministrare  insulina  s.c.  

–  Target  glicemico  =  140-­‐180  mg/dl  

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Infezioni con iperglicemia: prevenzione della chetoacidosi

Correggere  l’iperglicemia  con  insulina  analogo/regolare:    

•  Chetoni  normali  o  lievemente  aumentaI    +  5-­‐10%  della  dose  totale  giornaliera  o  0.05-­‐0.1U/kg  ripetere  il  traKamento  ogni  2-­‐4  h  in  relazione  ai  valori  glicemici  

•  Chetonuria  moderata  o  severa    +  10-­‐20%  della  TDD,  (non  più  di  0.1U/kg),  ripetendo  il  traKamento  ogni  2-­‐4  h  in  relazione  ai  valori  glicemici  e  dei  chetoni  

 Aumentare  l’insulinizzazione  basale    

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Infezioni con iperglicemia: prevenzione della chetoacidosi

•  SosItuire  i  pasI  con  frequenI  piccoli  volumi  di  bevande  zuccherate    •  Monitoraggio  della  diuresi  e  del  peso  corporeo  ogni  4-­‐6  h  per  la  

valutazione  dello  stato  di  idratazione    •  Eventuale  riduzione  della  dose  totale  giornaliera  del  20-­‐50%  (eccessive  

riduzioni  espongono  a  rischio  di  chetoacidosi)    •  Dosare  regolarmente  i  chetoni  per  verificare  un  adeguato  intake  di  

carboidraI    •  In  caso  di  ipoglicemia  associata  a  nausea  e  rifiuto  del  cibo  considerare  

la  somministrazione  di  glucagone,  ripetendo  il  traKamento  dopo  1  ora  qualora  si  rendesse  necessario  

    Brink S. ISPAD Clinical Practice Consensus Guidelines 2009 Compendium Sick day

management in children and adolescents with diabetes

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In fase postoperatoria

Transizione  dalla  terapia  insulinica  e.v.  alla  terapia  s.c.    1.  Calcolare  la  quanItà  di  insulina  somministrata  nelle  ulIme  24  ore  2.  Dose  totale  di  insulina  somministrata  al  domicilio  prima  del  ricovero.  3.  Calcolo  della  dose  in  base  al  peso  corporeo:  

•  0,3  unità/kg  se  paziente  in  dialisi,  molto  magro  o  a  rischio  di  ipoglicemia  •  0,4  unità/kg  pazienI  standard  normopeso  e  normoconformaI  •  0,5  unità/kg  se  BMI  25-­‐30  •  0,6  unità/kg  se  BMI  >30,  alte  dosi  di  steroidi  o  importante  insulino-­‐resistenza  

 Pazien?  che  si  nutrono  regolarmente    Basale:                                                                              50%  della  dose  totale/die  Prandiale/Nutrizionale:                    50%  della  dose  totale/die  o  in  base  al  calcolo  dei  CHO                                                                                                          Analogo  rapido  a  colazione,  pranzo  e  cena    Correzioni:                      Analogo  rapido:    uso  di  tabelle  di  correzione  della  dose  insulina  prandiale                                                                secondo  la  glicemia  pre-­‐pasto  (  mediamente  1  –  2  U  ogni  2  giorni)                                                                                                                                              Basale:  aumento  del  10-­‐20%    fino  al  raggiungimento  dei  valori  target      

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In fase postoperatoria

Paziente  che  si  alimenta  dopo  la  procedura  chirurgica  

 Sera  antecedente  

 Ma3no  

 Fino  a  rialimentazione  

 Alla  rialimentazione  

  Dose  abituale  di  insulina  (anche  glargine)  o  ipoglicemizzante  orale  

  1/2  ,  1/3  dose  abituale  intermedia  

  Insulina  pronta  ogni  4-­‐6  ore  /Lis-­‐pro  o  Aspart  ogni  4  ore  

  Dosi  precedenI  di  insulina  o  ipoglicemizzanI  orali  

Clement S. Diabetes Care 2004, 27:553

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Bari, 7-10 novembre 2013

In fase postoperatoria

Paziente  che  non  si  alimenta  dopo  la  procedura  chirurgica  

*Dose  iniziale  0.02  U/  kg/  ora  in  normoglicemia   Clement S. Diabetes Care 2004, 27:553

Insulina  basale Correzioni/  modifiche

 Infusione  di  insulina  ev*  Pronta  ogni  4-­‐  6  ore

 Intermedia  ½  dose  abituale  Lis-­‐  Pro,  Aspart  ogni  4  ore

 Glargine  dose  abituale  

 Pronta  ogni  4-­‐6  ore   Lis-­‐Pro,  Aspart  ogni  4  ore  CSII  (?)    

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Bari, 7-10 novembre 2013

Situazioni particolari: Nutrizione parenterale totale

Clement S. Diabetes Care 2004, 27:553

•  Il  77%  dei  diabeIci  Ipo  2  traKaI  con  dieta  o  ipoglicemizzanI  orali  necessita  di  insulina  in  TPN  

•  La  dose  media  giornaliera  è:  100±  8  U.I.  

Non  esistono  studi  controllaI  sulle  migliori  strategie:  

 1.  Sacca  Nutrizionale  

tamponata  con  insulina  

2.  In  seconda  via  pompa  siringa  con  insulina  per  eventuali  correzioni  glicemiche    

Park RH Nutrition 1992, 8:316–320

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Bari, 7-10 novembre 2013

Situazioni particolari: Nutrizione enterale

Clement S. Diabetes Care 2004, 27:553

•  Non  esistono  studi  controllaI  che  abbiano  confrontato  diverse  strategie  di  terapia  insulinica  

Schemi  insulinici  possibili  •  Nutrizione  enterale  

intermiKente  (NPH,  pronta)  •  Nutrizione  enterale  

conInua  (Glargine)  

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Bari, 7-10 novembre 2013

Il  paziente  diabeIco  in  reparto  chirurgico  

Aspe3  organizzaIvi  generali  

  Un  approccio  mulIdisciplinare  per  il  controllo  glicemico  interviene    su  un  aspeKo  importante  per  la  prognosi.    La  delicatezza  del  traKamento  insulinico  impone  la  stesura  di  linee  guida  e  protocolli  locali  e  l’isItuzione  di  gruppi  interdisciplinari  di  istruzione  e  miglioramento  

  L’uso  di  protocolli  standardizzaI  sviluppaI  dal  team  mulIdisciplinare  si  associa  a  miglior  controllo  glicemico  e  a  ridoKa  frequenza  di  ipoglicemia    

  Sono  necessari  accuraI  programmi  di  applicazione  praIca      graduale  abbassamento  degli  obie3vi  glicemici  

   graduale  estensione  della  Ipologia  dei  pazienI  traKaI  

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UIlità  dell’intervento  diabetologico:  giornate  di  degenza,  compenso,    riammissione  

8,2

5,5

3,6

0123456789

gior

nate

di d

egen

za

Nonconsulenza

Diabetologo DiabetesTeam

Durata di degenza in diabetici trattati o no da

Specialisti

p<.0001

p<.05

0%

20%

40%

60%

80%

Compenso Riammissione

75%

15%

46%32%

Compenso e riammisione in diabetici ricoverati trattati o no

da Specialisti

Diabetes Team Controlli

p<.001 p<.001

 Levetan  CS  1995,  Am  J  Med  99:  22-­‐  28    Koprosky  J  1997,  Diabetes  Care  20:  1553-­‐  5    

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Uniformare   gli   intervenI   assistenziali   rivolI   al  diabeIco   soKoposto   a   procedure   chirurgiche,   sulla  base  delle  evidenze  scienIfiche  al  fine  di  migliorare  la  qualità   assistenziale   (efficacia,   appropriatezza,  sicurezza,   efficienza),   uIlizzando   gli   strumenI   di  Governo  Clinico  quali   le  Linee  Guida  e   l’Audit  Clinico  StruKurato  

Obie3vo  Generale  del  PDTA  

GIMBEGruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze

Evidence-Based Medicine Italian Group

®

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Gruppo  di  Lavoro  MulIprofessionale  (GLAM)  Il  PDTA  dovrà  essere  ridefinito  da  un  gruppo  mulIdisciplinare  prima  dell’implementazione  locale.  

Proposta  di  GLAM  Figura  Professionale   N°   Figura  Professionale   N°  

Diabetologo   1   DireKore  Sanitario  Aziendale  

1  

Anestesista  e/o  Rianimatore  

1   DireKori  di  StruKura   n  

Chirurghi  (varie  specialità)   n   Dietologo   1  

InformaIco   1   Responsabile  Servizio  InfermierisIco  

1  

Laboratorista   1   TOT.   7  +  n  

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Diabe?co  ricoverato    in  chirurgia  

Anamnesi  mirata,  esame  obie3vo,  richieste  

consulenze  diabetologica  e  dietologica  

Valutazione  esami  e  compenso  glicemico  

Esami  compleI  

SI   NO  

Richiesta  e  completamento  esami  

Valutazione  compenso  e  stato  nutrizionale  

SI   NO  

Riprogrammazione  intervento.  

Modifica  terapia  

Scheda  1  

Buon  compenso  

Impostazione  e  avvio  schema  terapia  e  controlli  glicemia.  Preparazione  pre-­‐operatoria  Presentazione  PA  a  paziente  e  

familiari  

Fase  pre-­‐operatoria  

Schede    2-­‐3-­‐4-­‐5  

Pianificazione  intervento  chirurgico  

Diagramma  di  Flusso  del  PDTA  

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Fase  intra-­‐operatoria  

Posizionamento  catetere  venoso  a  2  vie  

Prosecuzione  schema  terapia  e  controlli  intra-­‐operatorio.  

Intervento  chirurgico  

Valutazione  compenso  Prosecuzione  terapia  

infusionale    Monitoraggio  glicemico  

Schede    2-­‐3-­‐5  

GesIone  immediata  Modifica  schema  terapeuIco  

e  monitoraggio  Eventuale  consulenza  

diabetologica  

Ipoglicemie  SI   NO  

Prosecuzione  schema  terapeuIco  e  di  controlli  

Schede    1-­‐2-­‐3  

Schede  2-­‐4  

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Fase  post-­‐operatoria  

Ripresa  di  alimentazione  (rilascio  piano  nutrizionale)  Monitoraggio  glicemico  

Scheda  1  

Compenso  glicemico  

SI   NO  

Prosecuzione  schema  terapeuIco  

Passaggio  a  terapia  insulinica  s.c.  o  terapia  orale  

Consulenza  diabetologica  per  variazione  schema  

terapeuIco  

Dimissione:  eventuale  consulenza  diabetologica  

 per  terapia  domiciliare  e    affidamento  a  MMG  o  centro    specialisIco  di  riferimento  

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®

Fase  post-­‐operatoria  

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Matrice  delle  aMvità  e  responsabilità  del  PDTA  

ATTIVITA’ FASE PRE-OPERATORIA FASE PERI-OPERATORIA (intra e 24 ore post) FASE POST-OPERATORIA

Attività Responsabile Attività Responsabile Attività Responsabile

Anamnesi ed E. O.

Anamnesi mirata che includa: tipo di DM, tipo di terapia assunta a domicilio, ipoglicemie (frequenza, sintomi, gravità, azioni correttive attuate) o di scompenso metabolico, storia di angina, IMA, storia di ipertensione, misurazione della pressione arteriosa. E.O. inclusi polsi periferici

Chirurgo Anestesista

Richiesta esami ematochimici e strumentali

ECG, glicemia, HbA1c, indici di funzionalità renale, esame urine, elettroliti, emocromo Chirurgo Se necessario Chirurgo

Anestesista Se necessario Chirurgo

Richiesta consulenze Diabetologo, dietista/dietologo Chirurgo

Anestesista Se necessario Chirurgo Team diabetologico, dietista/dietologo Chirurgo

Terapia

Impostazione target glicemici e schema terapia Attuazione protocollo terapia

Diabetologo Infermiere chirurgia

Posizionare catetere venoso periferico a doppia via Attuazione del protocollo di terapia condiviso

Infermiere chirurgia

Anestesista in sala

operatoria

Impostazione nuovo schema terapia Attuazione nuovo schema terapia

Diabetologo Infermiere chirurgia

Valutazione nutrizionale e impostazione programma nutrizionale

Valutazione stato nutrizionale attuale rilascio programma nutrizionale per la fase pre-operatoria e dell’immediato post-operatorio o NPT o NE quando indicato

Dietista/ Dietologo

Valutazione stato nutrizionale attuale ed eventuale ripresa di alimentazione spontanea (rilascio programma nutrizionale)

Dietista Dietologo

Valutazione stato nutrizionale attuale ed eventuale ripresa di alimentazione spontanea (rilascio programma nutrizionale)

Dietista Dietologo

Controllo glicemie

Impostazione schema Esecuzione controlli

Diabetologo Infermiere chirurgia

Esecuzione controlli come da protocollo concordato

Infermiere chirurgia

Infermiere di sala

chirurgica Anestesista in

sala operatoria

Impostazione nuovo schema controlli Attuazione nuovo schema controlli

Diabetologo Infermiere chirurgia

Educazione paziente e famiglia

Presentazione del percorso, degli obiettivi, dei controlli e delle terapie da effettuare Diabetologo Aggiornamento su riconoscimento

ipoglicemie sintomatiche Infermiere chirurgia

Addestramento o verifica delle abilità uso presidi per autocontrollo, ipoglicemie, iperglicemie e terapia. Rilascio materiale educativo di integrazione Educazione alimentare su dieta equilibrata e sostituzioni. Rilascio materiale educativo

Infermiere diabetologia

Dietista Dietologo

Pianificazione interventi

Precedenza nelle liste operatorie: primo nella lista operatoria Chirurgo Pianificazione dimissione e controlli in

ambulatorio chirurgico dedicato Chirurgo

Dimissione Lettera chirurgia Lettera diabetologica

Chirurgo Diabetologo

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Bari, 7-10 novembre 2013

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Bari, 7-10 novembre 2013

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Bari, 7-10 novembre 2013

GesIone  dell’iperglicemia  in  Chirurgia  d’elezione  

Take  Home  Messages      

•    Programmare   l’intervento   nel   paziente   diabeIco   quando  glicemia,  idratazione  e  compenso  eleKroliIco  sono  o3mizzaI  

•    Contestualizzare   le   Linee   Guida   sulla   cura   del   paziente  diabeIco  in  Ospedale  

•    Condividere   le   stesse   con   Primary   Care,   Chirurgia,  Rianimazione,     Diabetologia,   Servizio   InfermierisIco,  Laboratorio,   DireKori   di   StruKure,   Centro   Elaborazione   daI,  Direzione  Sanitaria  (GLAM)  

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Bari, 7-10 novembre 2013

GesIone  dell’iperglicemia  in  Chirurgia  d’elezione  

Take  Home  Messages      

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Bari, 7-10 novembre 2013

GesIone  dell’iperglicemia  in  Chirurgia  d’elezione  

Take  Home  Messages