GEOGRAFIA DELL’AMBIENTE E DEL TURISMO · 2007. 10. 31. · GEOGRAFIA DELL’AMBIENTE E DEL...

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1 GEOGRAFIA DELL’AMBIENTE E DEL TURISMO Testi di riferimento FREQUENTANTI: C. CENCINI, Vivere con la natura. Conservazione e comunità locali in Africa subsahariana, Pàtron editore, Bologna, 2004; R. GAMBINO, Conservare, Innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, UTET Libreria, Torino, 2001; appunti delle lezioni. NON FREQUENTANTI: C. CENCINI, Vivere con la natura. Conservazione e comunità locali in Africa subsahariana, Pàtron editore, Bologna, 2004; R. GAMBINO, Conservare, Innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, UTET Libreria, 2001; E. CASTI (a cura), Cartografia e progettazione territoriale: dalle carte coloniali alle carte di piano , Utet, Torino, 2007

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GEOGRAFIA DELL’AMBIENTE

E DEL TURISMO

Testi di riferimentoFREQUENTANTI:

• C. CENCINI, Vivere con la natura. Conservazione e comunità locali in Africa subsahariana, Pàtron editore, Bologna, 2004;

• R. GAMBINO, Conservare, Innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, UTET Libreria, Torino, 2001;

• appunti delle lezioni.

NON FREQUENTANTI:

• C. CENCINI, Vivere con la natura. Conservazione e comunità locali in Africa subsahariana, Pàtron editore, Bologna, 2004;

• R. GAMBINO, Conservare, Innovare. Paesaggio, ambiente, territorio, UTET Libreria, 2001;

• E. CASTI (a cura), Cartografia e progettazione territoriale: dalle carte

coloniali alle carte di piano , Utet, Torino, 2007

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• Docente: FEDERICA BURINI

• Orario delle lezioni:

MARTEDÍ ore 14.00 -16.00 Aula 4 Piazza Rosate

MERCOLEDÍ ore 11.00 – 13.00 Aula 4 Salvecchio

VENERDI’ ore 13.00 – 15.00 Aula 2 Tassis

Orario di ricevimento:

Mercoledì 9.00 – 11.00

Geografia, Stanza 24 PIAZZA VECCHIA

Referenti

Tutor:� Olivier Lompo

Orario : mercoledì ore 9-11 Stanza 24 PIAZZA VECCHIA

Geografia

– Una cognizione empirica------ una proposizione

=

UN SAPERE STRATEGICO

– Una risposta in forma filosofica------ la vita dell’uomo

– Una risposta in forma scientifica------ ABITARE LA TERRA

LA GEOGRAFIA DI SHERLOCK HOLMES

POLISEMIE1

g. umana

g. fisica

2FENOMENO

COGNIZIONE

geografia come artefatto

Geografia

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Esperienza formativa sui temi dell’ambiente e del turismo

Importanza strategica nella contemporaneità

Ambiente Turismo

SOSTENIBILITA’

Protezione ambientale Pianificazione

CONSERVAZIONE INNOVAZIONE

SOSTENIBILITA’

Turismo

Articolazione del corso ….I PARTE

1. La Geografia e l’ambiente

2. La Geografia e il turismo

3. La protezione ambientale e le sfide della sostenibilità: pianificazione e tutela attiva

4. Conflitti ambientali e possibili risoluzioni: verso una democrazia partecipativa

5. Ambiente e turismo. Un nuovo paradigma: la community

conservation

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…. Articolazione del corsoII PARTE

1. Quale turismo per l’Africa? Risorse turistiche come beni ambientali

2. Il turismo in Libia: massificazione turistica e rischio

ambientale

3. Il turismo in Mali: la centralità del turismo artistico-culturale sulla strada della sostenibilità

4. Il turismo in Namibia: verso un turismo delle tre “e”(ecologico – etnico – etico)

5. Conclusioni

I PARTE

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1. La Geografia e l’ambiente

Relazione Uomo - Natura

ConoscenzaAttraverso la conoscenza l’uomo riesce a dare un ordine al cosmo

+

Rappresentazioni Modi di esprimere l’ordine acquisito

=

Controllo intellettualeGEO - GRAFIA

Della terra Rappresentazione

ordinata

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GEOGRAFIA

Forma territoriale

Rappresentazioni

Scienza conoscitiva

Teoria della COMPLESSITA’

SOCIETA’

Lavoro di una

Società Stare al mondo

Abitare la terra

Spazio Territorio

Esito e condizione

dell’agire socialeTerritorializzazione

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T

E

R

R

I

T

O

R

I

O

SPAZIO

DENOMINAZIONE

STRUTTURAZIONE

Contesti operativi

Materialità

Designatori

Strutture

Pratiche

Simboli

REIFICAZIONE

Spazio e territorio: gli atti territorializzanti

Che cos’è la natura?

Ha una storia umana

COMPONENTE DEL TERRITORIO

E’ la prima condizione che sta all’origine di tutto

SPAZIO FISICO - NATURALE

Concezioni e rappresentazioni

Interventi e modificazioni fisiche

Tradizione culturale La natura è una costruzione sociale

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L’esperienza della natura

E’ universaleDipende dalla

concettualizzazione sociale e culturale

Gli uomini hanno inventato molte

nature

IDENTITA’NATURA SOCIETA’

Conservazione della natura

Occidente Africa

Natura = biodiversità e habitat naturali

nell’assenza di controllo umano

Natura = insieme di risorse

comunitarie il cui uso è definito da

regole consuetudinarie

America (Filosofia della natura)

Europa (Filosofia naturale)

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Ambiente

NATURA SOCIETA’

TERRITORIO

IDENTITÀ

Bene ambientale

Che cosa è un bene ambientale ?

•E’ una qualità localizzata dell’ambiente

•E’ un luogo di pregio particolare

Culturale Naturale

•Centro storico

•Torre di Pisa

•Teatro greco di Siracusa

•Fabbrica protoindustriale

•Monte Bianco

•Un corpo idrico

•Una formazione vegetale

CONTIENE VALORE

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Valore ambientale

Bene ambientale

Valore

ambientale

Bene ambientale

Valore

ambientale

Bene ambientale

Valore ambientale

Bene ambientale

PAESAGGIO

Paesaggio È al suo interno che si costituiscono i valori ambientali

Campo visivo = Totalità percettiva

Relazioni tra beni ambientali = Unità di significato

VALORE AMBIENTALE

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Paesaggio

E’ frutto della percezione

E’ frutto del bagaglio culturale e dei valori di una

società

NON OMOLOGAZIONE LUOGHI

Assicura sopravvivenza

fisica e crescita dei corpi sociali

IDENTITA’

Spettatore cooperante

SOCIETA’

PAESAGGIO

Conferisce

valori

Fornisce risorse materiali e simboliche

BENE AMBIENTALE

VALORE

IDENTITA’

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Spazio

Paesaggio

Ambiente

Natura

Territorio

Spazialità assunta quale

valore sociale

Insieme comprensivo di spazio e

territorio

Estensione della superficie

terrestre dove non c’è azione

umana

Spazio antropizzato

Forma visiva del territorio

2. La Geografia e il turismo

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GEOGRAFIA

TURISMO

Strumento di analisi turistica

E’ una processo sociale

Veicola valori identitari

TERRITORIO

SOCIETA’

identità

Il turismo è una pratica umana che ha una sua forma territoriale

Turismo Dà luogo ad un processo di territorializzazione

Processo reificante

Processo strutturante

Processo denominativo

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Autoreferenza

autopoiesiistituzionispecifiche

funzioniaccessorie •CONSERVATIVA•ABITATIVA•RICREATIVA•….

La struttura turistica

Struttura

Struttura Turistica

FunzionecostitutivaTURISTICA

•EPT•APT•Pro Loco•….

Turismo Processo di territorializzazione

Il turismo è una funzione costitutiva

� Centro turistico (Bibione)

� Disneyland

STRUTTURAZIONE

Il turismo è una

funzione accessoria

� Città (Rimini)

� Parco (Nazionale dello Stelvio)

� Luogo di culto (Lourdes)

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Modelli di sviluppo turistico

• Contesto paesistico-naturale

• Preesistenze storico-culturali

• Attrazioni ricreative

Risorsa turistica

Resource-based Costruito attorno alla capacità attrattiva delle risorse naturali e culturali (Umbria e Toscana – Kenya – Isole Galapagos)

User-oriented o market-oriented

Prescinde dalle risorse e si basa sulle attrezzature turistiche create per soddisfare il bisogno di un determinato flusso di domanda ( villaggi turistici – parchi tematici)

Turismo

Non è solo un settore economico

E’ anche una pratica umana che ha una sua

forma territoriale

Effetti socio-territoriali

Ambiente

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Effetti socio – territoriali del turismo

Ambiente

• Relazionalità distruttiva

• Eccessiva pressione antropica

• Reificazione incontrollata

• Distruzioni di complessità ambientale

• Relazionalità sostenibile• Salvaguardia degli equilibri ambientali

• Valorizzazione delle risorse ambientali

• Conservazione per le generazioni future

1983

Ambiente scientifico

Scienze della complessità

1972

Organizzazioni internazionali

(normativa nella teoria dello sviluppo)

•1972 Conferenza sull’ambiente

•1980 Rapporto Brandt

•1983 Rapporto Brundtland

•1987 Rapporto della commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo

•1989 Primo Summit Ecologico

•1992 Summit di Rio – Agenda 21

•2002 Summit Johannesburg

Sviluppo Sostenibile

1992

Industria mondiale

(capitali ed investimenti)

Enti operatori

(nuove pratiche/soggetti sociali)

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1. La Conferenza internazionale di Lanzarote (carta del

turismo sostenibile) (1995)

2. La Conferenza internazionale di Calvià (1997)

3. Il lavoro prodotto dal World Tourism Organisation, in

particolare il Codice Globale di Etica per il Turismo

(adottato nel 1999)

4. Carta europea del Turismo durevole nelle aree protette

EUROPARC (1999)

5. Carta di Rimini (2001)

Turismo Sostenibile

Codice Globale di Etica per il Turismo WTO - 1999

Articolo 1

Il contributo del turismo alla comprensione e al rispetto reciproco tra i popoli e le società

Articolo 2

Il turismo come mezzo di soddisfazione individuale e collettiva

Articolo 3

Il turismo, un fattore di sviluppo sostenibile

Articolo 4

Il turismo, mezzo per utilizzare il patrimonio culturale dell'umanità e per contribuire al suo

arricchimento

Articolo 5

Il turismo, un'attività vantaggiosa per i paesi e le comunità di accoglienza

Articolo 6

Obblighi degli operatori dello sviluppo turistico

Articolo 8

Libertà di spostamenti turistici

Articolo 7

Diritto al turismo

Articolo 9

Diritti dei lavoratori e degli imprenditori dell'industria turistica

Articolo 10

Applicazione dei principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo

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Politiche per un turismo sostenibile

Leggi di tutela e salvaguardia ambientale

Normativa ambientale

Strumenti di piano

Interventi fiscali e monetari

Pianificazione territoriale decentrata (Piano Paesistico)

• Riduzione dei modelli di fruizione turistica rischiosi per l’ambiente

• Compensazioni e incentivi

Partecipazione di una pluralità di attori

• Organi pubblici

• Operatori economici (settore turistico)

• Comunità locali

• Turisti

3. La protezione ambientale e le sfide della sostenibilità: pianificazione e

tutela attiva

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Geografia dell’ ambiente e del turismo

Protezione ambientale

SOSTENIBILITA’

Geografia Esito dell’azione sociale sullo spazio naturale

SPAZIO TERRITORIOSOCIETA’

Ambiente Protetto • SOCIETA’

dotata di logiche trasformative

• TERRITORIO

esito e condizione dell’agire sociale

• SPAZIO

risorse naturali

La geografia e la protezione ambientale

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Organizzazione territoriale

Pressione sulle risorse naturali

Risoluzione conflitti e concertazione

Approccio Geografico alla protezione ambientale

Pianificazione aree protette

Pianificazione aree protette

Alto valore naturale: CONSERVAZIONE

Contesto territoriale: PIANIFICAZIONE

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Evoluzione della protezione ambientale

STATI UNITI

Nasce la moderna filosofia della conservazione 1872: primo parco nazionale (Yellowstone)

1890: nasce lo Yosemite National Park 1899: nasce Mount Rainier1918: direttive del National Park Service (piani per la gestione dei parchi)

EUROPA

La conservazione si afferma nel XX secolo Primo picco dopo la II guerra mondiale (Europa

centrale) Secondo picco 1985-1995 (Europa meridionale)

AFRICA

Conservazione della natura articolata in tre periodi: precoloniale – coloniale - postcoloniale

Rapporto tra parchi e contesto Pianificazione

• Tale orientamento si afferma negli Stati Uniti già nel 1918

con le direttive del National Park Service

• Tale orientamento si afferma tardivamente in Europa

Gran Bretagna 1972

Spagna 1975

Germania 1976

Italia 1991

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Fino a metà del XX sec. Aree protette

• Remotizzazione

• Insularizzazione

Dalla metà del XX sec.Nuove finalità delle

aree protette

• Conservazione e tutela

• Pubblico godimento

• Valorizzazione

• Sviluppo socio-economico locale

PROTEZIONE AMBIENTALE IN EUROPA

PROTEZIONE AMBIENTALE IN EUROPA

Ruolo dei parchi regionali

Sono più recenti dei parchi nazionali

(60% istituiti negli ultimi 15 anni)

Presentano una distribuzione spaziale più articolata

(inseriti in territori densamente urbanizzati)

Nuovi problemi di gestione

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Gestione delle aree protette in Europa

Problemi classiciCaccia di frodo / Attività agro-silvo-

pastorale e fauna selvatica

Problemi recenti Effetti delle piogge acide

Realizzazione di impianti di

produzione energetica

Inquinamento atmosferico e sonoro

Sovraccarichi ambientali per il

turismo di massa

Urbanizzazione diffusa

Dovuti a

Densità di popolazione Intensità flussi turistici Complessità dei processi di sviluppo economico e sociale

Rapporto tra parchi e contesto Pianificazione

In Italia Legge Quadro del 1994

Le aree protette hanno tra le loro finalità quella di:

“applicare metodi di gestione o di restauro ambientale idonei a realizzare una integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali e tradizionali”

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Pianificazione delle aree protette

Il parco è luogo di sperimentazione del rapporto

uomo/natura

Il parco è luogo di conservazione e propulsore di

sviluppo

Il parco assume un ruolo strategico nelle

dinamiche tra locale e globale

Società africane Forme di controllo e di gestione

tradizionali delle risorse naturali

• Esperienze e conoscenze empiriche sul funzionamento degli

ecosistemi naturali

• Limitazione dell’uso delle risorse naturali e ambientali in

connessione con le pratiche religiose (luoghi sacri)

• Ruolo della caccia tradizionale (attività economica e rituale –

totem)

PROTEZIONE AMBIENTALE

IN AFRICAPERIODO PRECOLONIALE

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Società coloniale

Cancellazione delle forme di controllo e gestione tradizionale delle risorse naturali

PROTEZIONE AMBIENTALE

IN AFRICAPERIODO COLONIALE

Negazione del sistema fondiario basico

Affermazione della proprietà privata e dell’uso individuale delle risorse

Politiche e legislazioni centralizzate per l’esproprio delle risorse

Natura diventa una risorsa dello Stato coloniale

Creazione di parchi e riserve

Popolazioni locali costrette a spostarsi

Uso delle risorse protette dichiarato illegale

Nessun incentivo a uso sostenibile delle risorse

2 periodi

I PERIODO (da inizio XVII sec. a fine XIX sec.) Distruzione della natura

PROTEZIONE AMBIENTALE

IN AFRICAPERIODO COLONIALE

II PERIODO (da inizio XIX sec. ad anni ’60) Tutela della natura

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Conservazione

Non considera i sistemi tradizionali di uso delle risorse

PROTEZIONE AMBIENTALE

IN AFRICAPERIODO COLONIALE

Non coinvolge le popolazioni locali

- Rafforzamento della burocrazia statale centralizzata

- Calo della burocrazia statale

- Devoluzione e

democratizzazione

Periodo Approccio dominante Caratteristiche

Anni ’50 – ‘60 Modernizzazione

- Disinteresse per le questioni “locali”

Anni ‘70 Sviluppo agricolo-rurale- Crescita del potere centrale

attraverso i crediti

- Pianificazione dello sviluppo centralizzato

Anni ‘80 Aggiustamenti strutturali - Stagnazione

- Sviluppo partecipato

PROTEZIONE AMBIENTALE IN AFRICA

PERIODO POSTCOLONIALE

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PROTEZIONE AMBIENTALE IN AFRICA OGGI

Crisi ecologica

Deforestazione

Degrado dei terreni e desertificazione

Perdita della biodiversità

Ruolo delle povertà rurale

Come far fronte a questa situazione?

Elaborazione di nuove finalità per le aree protette

Dichiarazioni e accordi internazionali

� Dichiarazione di Stoccolma (Conferenza generale delle

Nazioni Unite sull’ambiente umano, 1972, principio 4)

� Carta mondiale della natura (Assemblea genrale delle

Nazioni Unite, 1982, principi 7, 8, 16)

� Dichiarazione di Rio (Conferenza delle Nazioni Unite

sull’ambiente e lo sviluppo, 1992, principi 1, 3, 4)

� Dichiarazione di Caracas (IV Congresso mondiale sui parchi

nazionali e le aree protette promosso dal IUCN, 1992)

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Problema Questi principi non sono stati considerati nelle

definizioni internazionali delle categorie di aree

protette

Nuova classificazione (IUCN 1994)

Gamma degli obiettivi molto ampliata per ciascuna categoria di area

protetta

Utilizzo sostenibile delle risorse degli ecosistemi naturali

Mantenimento degli attributi culturali e tradizionali

CATEGORIE AREE PROTETTE IUCN

I RISERVE NATURALI INTEGRALI E AREE INCONTAMINATE

Ia) Riserve naturali o aree di riserva integrale: Aree protette gestite principalmente per la

scienza

Ib) Aree Incontaminate: aree protette gestite principalmente per la protezione della natura

II PARCHI NAZIONALI

Aree Protette gestite principalmente per la protezione degli e a fini ricreativi

III MONUMENTI NATURALI

Aree Protette gestite per la conservazione la specificità dell’ambiente naturale

IV AREE PER LA GESTIONE DI HABITAT E SPECIE

Aree Protette gestite per la conservazione dell’ambiente naturale attraverso interventi di

gestione

V PAESAGGI TERRESTRI E MARINI PROTETTI

Aree Protette per la tutela del paesaggio e per fini ricreativi

VI AREE PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE

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PROTEZIONE AMBIENTALE NEL MONDO OGGI

Dalla conservazione passiva delle risorse naturali alla

valorizzazione

TUTELA ATTIVA

TUTELA ATTIVA

Tutela

= saggio e pianificato uso delle risorse naturali

Sviluppo

SOSTENIBILITA’

Pianificazione delle aree protette

Pianificazione paesistico-territoriale

Nuova prospettiva reticolare

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Rete ecologica I caratteri e le risorse specifiche di ogni

nodo gli conferiscono la capacità di

interagire efficacemente con gli altri nodi,

concorrendo alla stabilità della rete

complessiva

Occupano una posizione di eccellenza

all’interno delle reti per la rarità delle loro

risorse

PARCHI = nodi all’interno di reti ecologiche regionali e interregionali

Laboratori per la sperimentazione del rapporto

uomo - natura

Piani per le aree protette

Piani schematiciSommaria zonizzazione Rinvio a normativa specialistica

Piani di carattere settorialeTematiche particolari (turistica – agroforestale) Associati a piani di carattere più integrato

Piani di carattere prevalentemente naturalisticoVasti spazi e risorse naturalistiche importanti Associati a piani urbani territoriali

Piani tendenzialmente integratiPluralità di contenuti (parchi e aree contigue) Parchi di grandi dimensione e con situazioni complesse

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Piani tendenzialmente integrati

Superamento vecchi criteri di zonizzazione

• Ogni zona è determinata in base alla diversa incidenza di vincoli

e limitazioni

• Legge italiana (394/1991 art. 12)

Nuova prospettiva reticolare

Affermazione di una zonizzazione inedita

• Ogni zona è determinata in base alle diversità degli obiettivi

legati non solo a divieti e limitazioni ma anche a interventi e

promozioni

• Piani dei parchi Americani (linee guida del National Park Service

US – Nps 1978-1986)

Pianificazione delle aree protette

Individuazione delle reti e delle linee di connessione

• Programma Corine della CEE (1991) � ECONET

• Rete ecologica europea NATURA 2000 (1992)

Superamento del criterio

delle zone omogenee

Individuazione delle unità di paesaggio

• Ambiti spaziali dotati di una propria riconoscibile unitarietà e

identità

• Piano del Parco dei Colli Euganei (27 unità di paesaggio)

Parco

Nodo di reti (scala regionale e

interregionale

Rete di nodi (Scala locale)

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Paesaggio

SOCIETA’

Razionalità di sistema

Elemento paesistico/visibilità dei

valori

Razionalità di contesto

Natura

Territorio

Livello del valore

Interpretazione

UNITA’ DI PIANIFICAZIONE Ambito di negoziazione

Livello del progetto

Razionalità di contesto

POLITICA DEL PAESAGGIO

Politiche del paesaggio

Legislazione Europea

Raccomandazione n. 6 (94) del Consiglio dei Ministri – 5 settembre 1994

Raccomandazione n. 9 (95) del Consiglio dei Ministri – 11 settembre 1995

Convention Européenne duPaysage - 19 luglio 2000

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ProtezionePAESAGGIO “ECCEZIONALE”

PAESAGGIO “DEGRADATO”

PAESAGGIO “DEL QUOTIDIANO”

Sviluppo

Gestione

POLITICA DEL PAESAGGIO

Differenziazione tipologia del paesaggio (Convezione 2000)

Il paesaggio si fa comunicativo

Da azioni centrate sul vincolo e su regole stabilite dall’esterno e basate sul principio d’autorità

A interventi elaborati grazie alla contrattazione tra attori differenti

PAESAGGIO = LUOGO DI CONCERTAZIONE

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Paradigma paesistico

PAESAGGIO

• Conservazione

Ambiente TERRITORIO

• Prospettiva temporale a lungo termine

• Prospettiva sistemica e reticolare

Cambiamento

Pianificazione ambientale sostenibile

Parchi transfrontalieri in

Africa

Importanza ecologica

Importanza socio-politica (Peace Parks)

Importanza market-oriented

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Parco transfrontaliero della W

Pianificazione ambientale sostenibile

ZONIZZAZIONE PARTECIPATIVA DELLE PERIFERIE

Conoscenza Intervento

4. Ambiente e turismo.

Un nuovo paradigma: la community

conservation

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Community Conservation

COMUNITÀ

PROTEZIONE AMBIENTALE Ricerca di un nuovo paradigma

Da politiche STATALI a politiche LOCALI Diversi gradi di partecipazione

Concetto di bene ambientale (non protezione assoluta, ma uso sostenibile)

Turismo ecologico e turismo etnico Conservazione ecosistemi e sviluppo socio-economico delle popolazioni

Conservazione della natura Sviluppo locale

SVILUPPO SOSTENIBILE

MERCATO

PARTECIPAZIONE PASSIVA (Protected Area Outreach)

Tipologie di Community Conservation in Africa

COGESTIONE O APPROCCIO CONTRATTUALE (Collaborative Management)

PARTECIPAZIONE ATTIVA (Community Based Natural Resources Menagement)

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Partecipazione passiva

Indennizzi per perdita terre e risorse

Nuove fonti di reddito

Rivolta alle comunità delle buffer zones Attività compensative

Turismo (guide, ranger, game

ranching,…)

Artigianato

Attività educative (educazione ambientale)

Cogestione o approccio contrattuale

Accordi tra comunità locali e autorità di conservazione

Accesso negoziato alle risorse di proprietà statali

Popolazioni locali non sono solo beneficiari passivi, ma coinvolti nella gestione

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Pieno coinvolgimento e diretta partecipazione delle comunità locali alla gestione delle risorse

Partecipazione attiva

Possesso risorse terre come questione centrale per la gestione sostenibile

Equa ripartizione dei benefici

Decentramento del potere (istituzioni locali, comunità locali supportate da ONG

Mancanza infrastrutture

Campfire e il turismo

naturalistico

Enormi potenzialità

Mancanza esperienza

Ridistribuzione guadagni

• Stipula di accordi con tour operator per organizzare safari fotografici

Difficoltà per

• Organizzazione e gestione diretta dell’offerta turistica

Sunungukai Camp (1993): 250 famiglie coinvolte in 5 villaggi

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II PARTE

5. Quale turismo per l’Africa?

Risorse turistiche come beni ambientali

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Turismo in Africa Difficoltà di sviluppo dovute a

Instabilità politica

Carenza di servizi e infrastrutture

Gravi malattie endemiche

Scarsa accessibilità

Delinquenza diffusa

“Colonizzazione turistica” dell’Africa

•Principio di dominanza

•Modello centro/periferia

•Benefici economici esterni alla comunità locale

•Processo di disgregazione sociale e culturale della comunità locale

Ottica dello sfruttamento delle risorse ambientali e culturali

Unesco (1975)

WTO (1999): Global code of ethics for tourism

Quale turismo per l’Africa?

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Africa

Tre tipologie di

turismo

Turismo artistico-culturale

Turismo balneare

Turismo ecologico

Fotosafari

Viaggio d’avventura

Il turismo in Libia:

massificazione turistica e rischio ambientale

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Dal 1999 al 2000: visitatori stranieri con visto turistico sono quadruplicati

Recente apertura politica di Gheddafi

Dati dell’Ufficio turistico di Tripoli

Valori stabili su livelli notevoli

Impasse tra 2001 e 2002 per 11 settembre

Crescita dell’interesse turistico per la Libia

Voli diretti Alitalia Malpensa-TripoliITALIA

Voli charter Venezia-Sebha (margini deserto libico)

Tour operator italiani hanno avviato costruzione di villaggi turistici

Turismo frettoloso e poco consapevole

Massificazione turistica

RISCHIO AMBIENTALE

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LIBIA Prezioso patrimonio culturale e naturale

Massificazione turistica

RISCHIO AMBIENTALE

Pratiche turistiche sostenibili

Il turismo in Mali:

la centralità del turismo artistico-culturale sulla strada della sostenibilità

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Mali

Office Malien du Tourisme et de l’Hotellerie – OMATHO (legge n. 95 – 059 del 2 aprile 1995)

Far conoscere e valorizzare le risorse turistiche del Paese

Partecipare alla conservazione, alla valorizzazione e al restauro dei siti e

dei monumenti storici

Politiche per il turismo

Gestire le zone di interesse turistico

Promuovere sul piano nazionale e internazionale le risorse turistiche del

Mali

Contribuire alla formazione e al perfezionamento degli operatori turistici fornendo loro prestazioni di servizio

Studiare e proporre le misure necessarie a favorire lo sviluppo dell’attivitàturistica

Vigilare sul rispetto della normativa vigente

Forte investimento nel settore turistico

Turismo in Mali Forte investimento sotto il profilo artistico-culturale

Architettura: costruzioni in stile sudanese e neosudanese

Fotografia: da dicembre 1994, ogni due anni, incontro dei fotografi africani in Mali

Musei e centri culturali: Musée National du Mali, Musée de Tombouctou

Cinema: Centre National de Production Cinématographique

Artigianato: terracotta, tessuti

Manifestazioni tradizionali: Azalay, Sanké mô, …

(www.le-mali.com/omatho)

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AVVENIMENTI NAZIONALI

Turismo in Mali

- 24ª Giornata Mondiale del Turismo (Segou,settembre 2003)

AVVENIMENTI INTERNAZIONALI

- Cerimonia di apertura della stagione turistica

(Tombouctou, 20 dic. 2003)

- Desert Cup (Regione di Mopti, 20 nov. – 6 dic. 2003)

- Festival au Désert (Essakane, 9-11 gennaio 2004)

- Folklife Festival di Washington (Washigton, giugno 2003)

- Salone Mondiale del turismo di Parigi (Parigi, marzo 2005)

- Festa dell’artigianato del Mali a Parigi (Parigi, settembre 2004)

Turismo sostenibile

Il turismo in Namibia: verso un turismo delle tre “e” (ecologico – etnico – etico)

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• 1989: 100.000 arrivi di turisti stranieri

• 1990: 160.000 arrivi di turisti stranieri

• 1991: 213.000 arrivi di turisti stranieri

• 1992: 282.000 arrivi di turisti stranieri

L’INDUSTRIA TURISTICA IN NAMIBIA è TRA LE Più RILEVANTI DELL’AFRICA SUBSAHARIANA (7° POSTO)

• 1992-2000: crescita molto sostenuta (fino a 30% annuo)

• 2002: 750.000 arrivi di turisti stranieri

265 ml di dollari di entrate

50.000 posti di lavoro diretti e indiretti

45 %

40 %

15 %

1994: Legge per l’esproprio delle terre commerciali

Turismo in Namibia Classificazione delle terre

Si afferma alla fine degli anni ‘70

Non ci sono dati ufficiali fino al 1990 (anno indipendenza Namibia)

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Risorse turistiche in Namibia

Patrimonio ambientaleFlora e faunaPaesaggi…

TIPOLOGIE TURISTICHE IN NAMIBIA

Turismo ecologico (Costituzione namibiana art. 95)

Turismo etnico (1994: Community-based Tourism Development – CBTD)

Turismo di caccia

Patrimonio etnico-culturaleVarietà etnica…

È la prima forma di turismo in Namibia

Oggi il 10% delle farms sono “hunting farms” (fattorie di caccia)

Namibian Professional Hunting Association

1967 Trasferimento ai farmers bianchi del diritto di usare gli animali selvatici

MA NELLE AREE COMUNITARIE

Controllo dello Stato sulle risorse faunistiche

Disinteresse delle popolazioni vs. la conservazione

Allevamento

Caccia

Turismo

Pressione demografica

Espansione terre coltivate

Bracconaggio

1995 Nuova politica: conservancy policy

Anche abitanti delle aree comunitarie hanno diritto di utilizzare e beneficiare delle proprie risorse naturali

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Conservancies (collettività per la conservazione)

Oggi

“Gruppo di fattorie commerciali o di aree comunitarie i cui

proprietari o le popolazioni locali mettono in comune le risorse

naturali ai fini della tutela e dell’utilizzo sostenibile delle risorse

naturali”

14 conservancies in aree comunitarie

38.500 km²

14.000 persone interessate

Decide su incarico del Ministero dell’Ambiente e del Turismo

Gestione delle conservancies

Comitato eletto dalla comunità (5 membri)

Stipula contratti con i privati: Tour Operator

Ha l’obbligo di ridistribuire i proventi per il benessere di tutta lacomunità

PARTECIPAZIONE ATTIVA (CBNRM)

Uso sostenibile delle risorse naturali da parte delle comunità rurali

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Ruolo dell’ecoturismo

Community Conservation in Namibia

1994: Community-Based Tourism Development (CBTD)

CONSERVANCIES

- Residenti aree comunitarie - Governo - Imprese turistiche - Organizzazioni Non Governative

Produce entrare 4 volte superiori rispetto ai safari di caccia

Da 1994

Benefici alle

comunità

Benefici alla

conservazione

Benefici per

l’industria turistica

- Crescita economica

- Maggior benessere ed equità

Maggiore disponibilità della comunità vs. uso

sostenibile delle risorse naturali

Diversificazione del prodotto turistico

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Community conservation in Namibia

PROBLEMI Anche questa tipologia di protezione ambientale e turismo contrattuale hanno un costo per le popolazioni locali

Sconvolte le tradizionali modalità del loro rapportarsi con la natura

Conservancies

Community-Based Tourism Development

Non possono difendersi come tradizionalmente dagli animali selvaggi

Rottura dell’equilibrio nel rapporto con la natura genera situazioni di pericolo per gli uomini