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Geobiofisica : Confronto tra alcune ipotesi giustificative plausibili sui nuovi eventi incendiari di Canneto di Caronia del Luglio 2014 Sergio Dr. Ing. Berti Esperto in Analisi Geobiofisiche dei Luoghi e Presidente Associazione A&G SI Davide Dr.Geol. Gori- Consulente Libero Professionista Abstract I nuovi eventi incendiari, avvenuti a Canneto di Caronia , nel recente Luglio 2014 hanno riaperto un caso che sembrava apparentemente risolto. Una ripetizione di fatti analoghi a quelli avvenuti nei primi mesi del 2004, in una fase di massima attività del ciclo solare, riapre a nuove ipotesi di origine naturale piuttosto che antropiche ,come da indagini preliminari precedenti .Si fa strada anche una ipotesi legata alla situazione Tettonico -Sismica della zona, alla luce di nuovi studi di ricercatori giapponesi ed americani. La presente ricerca mette a confronto la compatibilità di tre ipotesi giustificative plausibili con gli avvenimenti ed i fatti che si sono succeduti a partire dai primi eventi del 2004 fino ad oggi. Dal confronto,emerge una grande compatibilità dell’ ipotesi Tettonico - Sismica , con quanto avvenuto, rispetto alla ipotesi Elettromagnetica Antropica. Questa constatazione dovrebbe indurre a nuove indagini maggiormente orientate alla verifica della influenza di parametri di tipo geofisico piuttosto che elettromagnetico antropico. Premessa Incendi ed avvenimenti simili a quelli di Canneto di Caronia ( vedere fig. 1 ),da indagini effettuate,si sono verificati anche in altre zone d’Italia e all’ estero ( Zovencedo a Vicenza,Matina a Lecce,Galleria Tremonzelli a Palermo,Bitlis in Turchia ) e , sempre, nei pressi di aree con faglie sismiche importanti. Resoconti e trattati formali, su eventi analoghi, sono stati redatti nel Veneto durante il milleseicento ed il millesettecento, quando non esistevano ancora attività antropiche elettromagnetiche. Queste constatazioni e la ripetizione degli eventi incendiari a Canneto di Caronia ,durante il periodo di massima intensità solare del 24 ° ciclo,aprono possibilità ad ipotesi che furono a suo tempo accantonate ,per varie ragioni, dove potrebbero giocare un ruolo fondamentale fattori naturali, legati alla attività solare e alla situazione sismo-tettonica della zona. Fig. 1 Estratto dalla Carta geologica ( scala 1:10000 ) Sezione 598130 “S.Stefano di Camastra” ( Canneto di Caronia si trova circa nella mezzeria tra Capo d’ Orlando e Cefalù )(Estratto : Carta Geologica 598130 ;Elaborazione : Sergio Berti )

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I nuovi eventi incendiari, avvenuti a Canneto di Caronia , nel recente Luglio 2014 hanno riaperto un caso che sembrava apparentemente risolto. Una ripetizione di fatti analoghi a quelli avvenuti nei primi mesi del 2004, in una fase di massima attività del ciclo solare, riapre a nuove ipotesi di origine naturale piuttosto che antropiche ,come da indagini preliminari precedenti .Si fa strada anche una ipotesi legata alla situazione Tettonico -Sismica della zona, alla luce di nuovi studi di ricercatori giapponesi ed americani. La presente ricerca mette a confronto la compatibilità di tre ipotesi giustificative plausibili con gli avvenimenti ed i fatti che si sono succeduti a partire dai primi eventi del 2004 fino ad oggi. Dal confronto,emerge una grande compatibilità dell’ ipotesi Tettonico - Sismica , con quanto avvenuto, rispetto alla ipotesi Elettromagnetica Antropica. Questa constatazione dovrebbe indurre a nuove indagini maggiormente orientate alla verifica della influenza di parametri di tipo geofisico piuttosto che elettromagnetico antropico.

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Geobiofisica : Confronto tra alcune ipotesi giustificative plausibili sui

nuovi eventi incendiari di Canneto di Caronia del Luglio 2014

Sergio Dr. Ing. Berti – Esperto in Analisi Geobiofisiche dei Luoghi e Presidente Associazione A&G SI

Davide Dr.Geol. Gori- Consulente Libero Professionista

Abstract

I nuovi eventi incendiari, avvenuti a Canneto di Caronia , nel recente Luglio 2014 hanno riaperto un caso che sembrava apparentemente risolto. Una

ripetizione di fatti analoghi a quelli avvenuti nei primi mesi del 2004, in una fase di massima attività del ciclo solare, riapre a nuove ipotesi di origine

naturale piuttosto che antropiche ,come da indagini preliminari precedenti .Si fa strada anche una ipotesi legata alla situazione Tettonico -Sismica

della zona, alla luce di nuovi studi di ricercatori giapponesi ed americani. La presente ricerca mette a confronto la compatibilità di tre ipotesi

giustificative plausibili con gli avvenimenti ed i fatti che si sono succeduti a partire dai primi eventi del 2004 fino ad oggi. Dal confronto,emerge una

grande compatibilità dell’ ipotesi Tettonico - Sismica , con quanto avvenuto, rispetto alla ipotesi Elettromagnetica Antropica. Questa constatazione

dovrebbe indurre a nuove indagini maggiormente orientate alla verifica della influenza di parametri di tipo geofisico piuttosto che elettromagnetico

antropico.

Premessa

Incendi ed avvenimenti simili a quelli di Canneto di Caronia ( vedere fig. 1 ),da indagini effettuate,si sono

verificati anche in altre zone d’Italia e all’ estero ( Zovencedo a Vicenza,Matina a Lecce,Galleria Tremonzelli

a Palermo,Bitlis in Turchia ) e , sempre, nei pressi di aree con faglie sismiche importanti. Resoconti e trattati

formali, su eventi analoghi, sono stati redatti nel Veneto durante il milleseicento ed il millesettecento,

quando non esistevano ancora attività antropiche elettromagnetiche. Queste constatazioni e la ripetizione

degli eventi incendiari a Canneto di Caronia ,durante il periodo di massima intensità solare del 24 °

ciclo,aprono possibilità ad ipotesi che furono a suo tempo accantonate ,per varie ragioni, dove potrebbero

giocare un ruolo fondamentale fattori naturali, legati alla attività solare e alla situazione sismo-tettonica

della zona.

Fig. 1 – Estratto dalla Carta geologica ( scala 1:10000 ) Sezione 598130 “S.Stefano di Camastra” ( Canneto

di Caronia si trova circa nella mezzeria tra Capo d’ Orlando e Cefalù )(Estratto : Carta Geologica 598130

;Elaborazione : Sergio Berti )

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A tal fine,verrà effettuata una analisi sintetica dell’inquadramento tettonico - sismico dell’ area di Caronia ,

seguita poi da resoconti sugli eventi incendiari del 2004 e del Luglio 2014 ,in relazione alla attività solare e

sismica dei rispettivi periodi. Sarà fatto un elenco specifico degli eventi e avvenimenti più importanti

avvenuti nell’ area ,a partire dal 2004 fino ad oggi ,come da informazioni accessibili e NON RISERVATE

presenti sulla stampa e sul web. Gli eventi e gli avvenimenti saranno confrontati con tre ipotesi

giustificative plausibili di seguito elencate :

Ipotesi 1 : Ipotesi Tettonico – Sismica ( I T S )

Ipotesi 2 : Ipotesi Attività Solare ( IAS )

Ipotesi 3 : Ipotesi Elettromagnetica Antropica ( IEA )

Le compatibilità relative saranno tradotte in termini numerici confrontabili in grado di indicare, con

chiarezza, le ipotesi più compatibili con gli avvenimenti ed i fatti accaduti. Saranno fornite indicazioni al

riguardo di nuove metodologie di indagine,tendenti a fare maggiore chiarezza sulla natura del fenomeno, in

modo poi da potere individuare possibilmente una serie di azioni efficaci di contrasto ed attenuazione.

L’Ipotesi Tettonica-Sismica (ITS ) si basa sul fatto che gli eventi incendiari potrebbero essere legati a Fattori

Tettonici e Sismici dell’ area dove è situato Canneto di Caronia .Facendo,infatti, riferimento alle ricerche di

Friedemann T. Freund ( Freund,F.T. 2003;Freund,F.T.2007 ) che afferma che le rocce sotto stress si

comportano come batterie che possono produrre correnti molto elevate all’ interno della crosta terrestre.

Freund ammette,infatti, che le rocce sotto stress tettonico sono in grado di richiamare elettroni verso il loro

interno e creare verso l’ esterno “ Positive Holes” (dette anche P-Holes o Lacune ), capaci di “diffondersi”

dalla zona sotto stress verso zone di rocce non sollecitate anche attraverso ghiaia e sabbia. Quindi, attività

tettoniche-sismiche nel mare di fronte a Canneto potrebbero provocare una diffusione intensa di P-holes

tale da raggiungere la costa per poi disperdersi dopo alcune centinaia di metri sulla terra ferma. Le P-holes

potrebbero essere in grado di diffondersi ,a partire dai pavimenti,anche nelle strutture più alte di abitazioni

molto prossime alla spiaggia. I pavimenti ed i muri della abitazioni,interessati dalla diffusione delle P-Holes

al loro interno,tenderebbero a richiamare elettroni dall’ aria e dai materiali circostanti sia metallici che

dielettrici o meglio dalle combinazioni metallo - dielettrico. Freund,nel 2009, durante prove pratiche di

compressione elevata di rocce granitiche in laboratorio, ha messo in evidenza che le molecole dell’ aria ,a

contatto con la parte esterna dei provini ricca di P-holes, diventava molto ionizzata ed ha osservato

minuscole scintille fuoriuscire dagli angoli e dai bordi dei campioni di roccia a causa di migliaia di scariche

per effetto corona. Questa ipotesi ( ITS ) ,secondo le ricerche Kamogawa M. e Ohtsuki Y.H. del

1999,potrebbe comprendere anche emissione di frequenze impulsive elevate dell’ordine dei Gigahertz per

qualche decina di microsecondi. I due ricercatori affermano,infatti ,che forti stress nelle rocce possono

eccitare ed emettere Exo-Elettroni tali da produrre “ Bulk Plasmon” che si propagherebbe verso la

superficie della Terra e si trasformerebbe in onde elettromagnetiche. Il tempo di vita medio del “Bulk

Plasmon” eccitato dagli Exo-Elettroni nelle rocce sotto stress è stato stimato essere nell‘ intervallo tra 10

alla meno 20 secondi e 10 alla meno 12 secondi.

L’Ipotesi Attività Solare ( IAS ) si basa sul fatto che gli eventi incendiari potrebbero essere legati a fattori

dipendenti dall’ attività solare. Il vento solare, le emissioni in banda X e le conseguenti implicazioni di tipo

geomagnetico ,legate alle tempeste solari ,con particolare riguardo alle speciali peculiarità di tipo tettonico

e geologico dell’ area dove è situato Canneto di Caronia,potrebbero essere concausa degli eventi incendiari.

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Secondo questa ipotesi, potrebbero essere le particelle cariche provenienti dal vento solare ,in particolare ,

gli elettroni a concentrarsi maggiormente nella zona per effetto concomitante di tempeste

solari,geomagnetiche ed attività tettonica anche asismica che può avere influenze sul livello del Campo

Magnetico Terrestre Locale . Si potrebbero creare,quindi , delle “nubi elettroniche” ,per effetto del vento

solare e delle radiazioni in banda X emesse dal sole,con alta densità e livello energetico elevato. Queste

particelle ,entrando in contatto con materiali metallici casuali connessi a materiali isolanti ,a contatto verso

massa,tenderebbero a caricare questi atipici “ Condensatori elettrici “ con dei campi elettrici molto elevati

,in grado di fare superare la rigidità dielettrica dell’ isolante casuale, originando così le scariche distruttive

che potrebbero essere la causa degli eventi incendiari rilevati.

L’Ipotesi Elettromagnetica Antropica ( IEA ) si basa sul fatto che gli eventi incendiari di Canneto di Caronia

possano essere dovuti a energia elettromagnetica antropica di provenienza non ancora ben specificata e

generata con tecnologie ancora non ben definite.

Caratteristiche Tettonico-Sismiche dell’ area di Canneto di Caronia

Canneto di Caronia si trova in una delle aree italiane più perturbate dal punto di vista tettonico e sismico (

vedere Fig. 2 ).E’ ,infatti, al limite inferiore dell’ Arco Calabro , dove la crosta marina del mar Ionio va in

subduzione sotto la Placca Europea ( fondo del mare Tirreno ) ed è prossima alla zona di subduzione tra la

Placca Africana e la Placca Europea. A 60 Km in linea d’aria si trova il Vulcano Etna,a 80 Km circa si trovano i

Vulcani delle Isole Eolie e a 110 Km circa il Vulcano Stromboli.

Figura 2 : Schema tettonico della penisola italiana ( Fonti : Mantovani e al. ,2011 ;Balocchi 2012 ;Elaborazioni : Sergio

Berti )

In Fig. 3, è più evidente la situazione tettonica della Sicilia ed ,in particolare, dell’ area di Canneto di Caronia

che è molto prossima al margine di contatto tra due zone di subduzione attive dove sono in corso, tra le

rocce che si scontrano e si immergono sotto la crosta terrestre ,rispettivamente nell’ Arco Calabro e nella

parte Centro-Nord della Sicilia,forti azioni compressive.

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Oltre all’ imponente Etna, sono evidenti anche i vulcani del basso Tirreno sia emersi che sottomarini. Una

zona ,quindi, molto soggetta a sforzi tettonici compressivi sia sismici che asismici.

Fig. 3 – Estratto dalla Carta Tettonica d’Italia ( scala 1:1500000 ) del Centro Nazionale delle Ricerche

( Canneto di Caronia si trova nella mezzeria tra Capo d’ Orlando e Cefalù )(Fonti : CNR ;Elaborazione : Sergio

Berti )

In Fig. 4,è riportata la Carta Geologica ( scala 1 :10000 ) sezione 598130 “S.Stefano di Camastra” dell’ area

di Canneto di Caronia dove è evidente la faglia diretta che l’ attraversa.

Fig. 4 – Carta geologica sezione 598130 “S.Stefano di Camastra” con evidente l’ area di Canneto di Caronia (

Fonti : Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ; Elaborazioni : Sergio Berti )

Nella figura 5, è riportata la Legenda della carta geologica ,sezione 598130 “S.Stefano di Camastra” , dove

con le “freccette” sono indicate le tipologie di rocce e depositi che interessano l ‘ area di Canneto di

Caronia.Le abitazioni coinvolte ,come si nota meglio dalla figura 6, sono localizzate sul conoide di detrito ,al

margine dei depositi di spiaggia, e confinanti con i depositi alluvionali terazzati.Questi depositi ed il conoide

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sono sovrapposti alla Formazione di Reitano ,composta da alternanza di arenarie micacee a composizione

Fig. 5 – Legenda della carta geologica sezione 598130 “S.Stefano di Camastra” ( Fonti : Assessorato

Regionale Territorio e Ambiente ; Elaborazioni : Sergio Berti )

arcosica in livelli da decimetrici a metri.Questa formazione ,localmente,fa parte del “muro” della faglia

diretta che attraversa la zona per decine di Km e le abitazione.Una situazione molto particolare che

,nell’ipotesi Tettonico-Simica ( ITS ), potrebbe consentire alle P-Holes una diffusione selettiva preferenziale

Fig. 6 – Carta geologica particolareggiata estratta dalla sezione 598130 “S.Stefano di Camastra” con

evidente l’ area di Canneto di Caronia ( Fonti : Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ; Elaborazioni :

Sergio Berti )

con possibili effetti collaterali ,durante le fasi di transito, implicanti gli elettroni catturabili localmente.In

caso di scarsa disponibilità di elettroni dall’ aria ,le P-Holes potrebbero concentrarsi a livelli molto alti (

anche nei pavimenti e pareti dell’ abitazioni a partire dal basso verso l’ alto ) ,tali da fare avvenire scambi di

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cariche intense con i materiali capaci di disporre al loro interno elettroni ,in grado di essere fatti fuoriuscire

per effetto degli elevati campi elettrici instaurati , a danno degli eventuali materiali isolanti frapposti. In

aree così sollecitate dal punto di vista tettonico ,sia asismico che sismico, sono possibili anche

manifestazioni luminose presismiche,sismiche e post sismiche tipo EQL ( Earthquake Lights ).Questi

fenomeni luminosi multiformi ,in grado di evolvere nel tempo e nello spazio, si verificano in maniera

ricorrente in almeno 40 altre località nel mondo e ,tra queste, sono note la Valle di Hessdalen in Norvegia,la

zona di Boulia in Australia (luci di Min-min ) , la riserva di Yakima negli USA e a Marfa nel Texas. In Italia si

osservano fenomeni luminosi simili a :

- Pauli Arbarei ( Sardegna )

- Sassalbo ( Massa-Carrara )

- Monte Calvana ( Prato )

- Monte Musinè ( Torino )

- Monti Sibillini

- Nel Grossetano

- Nel Riminese

- Nell’ Aquilano

- Fig.7 – Foto di EQL a Pauli Arbarei effettuate da Luigi Muscas ( tratte da

http:sites.google.com/site/luigimuscas/contatti/giganti/stelle/RSCN2981.JPG )

Nella figura 7 e figura 8 sono riportate le foto di fenomeni luminosi avvenuti rispettivamente a Pauli

Arbarei ,ad Hessdalen ( a sinistra ) e a Marfa ( a destra)

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Fig. 8 – Fenomeni luminosi fotografati a Hessdalen Norvegia ( a sinistra ) e a Marfa in Texas ( a destra ) ( fonti : a)foto a

sinistra : http://www.luciopesce.net/zoologia/eso.html ; b) foto a destra : http://www.nightorbs.net )

Nella Figura 9 è riportata una foto dei fenomeni luminosi che avvengono a Sassalbo ,in provincia di Massa

Carrara,simili a quelli di Hessdalen e di Pauli Arbarei.

Fig.9-Fenomeni luminosi fotografati a Sassalbo MS ( fonte :www.merlino.org/sasslb.htm )

Nella Figura 10 sono riportati tre fotogrammi di una ripresa con telecamera dei fenomeni luminosi che

avvengono nei pressi del monte Calvana a Prato .I fenomeni luminosi si originano sia dalla Terra verso il

cielo che dal cielo verso la Terra.

Fig. 10 – Fotogrammi da una ripresa con telecamera dei fenomeni luminosi che avvengono nei pressi di monte Calvana a Prato ( Fonte : ANEA )

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Nella Figura 11 a sinistra, il fotogramma indica un fenomeno luminoso che dall’ aria scende verso Terra per

poi dissolversi ;nella Figura 11 a destra , il fotogramma indica un fenomeno luminoso che si origina a Terra

per spostarsi in aria ,secondo un moto circolare composto,per poi dissolversi.

Fig. 11 – Monte Calvana ( Prato) : a sinistra : fenomeno luminoso che dall’ Aria scende verso Terra; a destra : un fenomeno luminoso

che si origina a Terra per spostarsi in Aria ( fonte : ANEA)

I fenomeni luminosi di Calvana a Prato sono molto interessanti poiché sono stati filmati nei pressi di

una delle Faglie Dirette del lato Nord del Graben Pistoia-Prato-Firenze.Contemporaneamente ci

sono state emissioni di particelle cariche dal terreno e discese di particelle dal cielo. Le particelle

coinvolte hanno probabilmente energie elevate perché riescono ad eccitare gli elettroni degli atomi

di Ossigeno dell’ atmosfera per tratti,anche di qualche metro, ed alcune sono anche dotate di

carica elettrica perché,per effetto del Campo Magnetico Terrestre, effettuano moti circolari

composti. La presenza contemporanea di moti di particelle discendenti verso terra ed ascendenti

verso il cielo potrebbe essere dovuta alla presenza contemporanea di attività solare e attività

tettonica asismica.

Correlazione tra gli eventi incendiari del Luglio 2014 e l’ attività solare e sismica relativa

Gli eventi incendiari giornalieri ,avvenuti a partire dal giorno 11 Luglio 2014 e terminati il 14 Luglio

2014 , sono stati confrontati con l’ attività solare e sismica relativa ad un periodo temporale più

esteso a partire dal 15 Giugno 2014 fino al 15 Agosto 2014.I dati solari di confronto sono stati

estratti dai data base del NOAA/NWS Space Weather Prediction Center ( U.S.A.); quelli sismici dal

data base ISIDE dell‘ INGV ( Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ).La legenda utilizzata e le

unità di misura utilizzate per la stesura dei grafici ( salvo diversa indicazione ) sono riportati in

Figura 12.

Fig. 12 –Legenda utilizzata e unità di misura utilizzate per la stesura dei Grafici del 2014 e 2004 ( Fonte: Sergio Berti )

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In figura 13 , è riportato il confronto tra gli eventi incendiari giornalieri del Luglio 2014 , il numero di

sismi giornalieri a meno di 150 Km da Canneto di Caronia e l’ indice planetario A.

Fig. 13- Confronto tra gli eventi incendiari giornalieri del Luglio 2014 , il numero di sismi giornalieri a meno di

150 Km da Canneto di Caronia e l’ indice planetario A ( Fonti : NOAA/NWS e ISIDE-INGV;Elaborazioni : Sergio

Berti )

Nella figura 14 , sono riportati su grafici rispettivi i confronti tra gli eventi incendiari giornalieri ed il

numero degli eventi sismici giornalieri ( a meno di 50 Km ),il numero di eventi sismici giornalieri ( a

meno di 150 Km ), l’ indice planetario A ,il radio flusso a 10,7 cm e il numero di sunspot giornalieri.

Fig. 14 -Confronto tra gli eventi incendiari giornalieri ed il numero degli eventi sismici giornalieri ( a meno di

50 Km ),il numero di eventi sismici giornalieri ( a meno di 150 Km ), l’ indice planetario A ,il radio flusso a 10,7

cm e il numero di sunspot giornalieri ( Fonti : NOAA/NWS e ISIDE-INGV;Elaborazioni : Sergio Berti )

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Dall’ osservazione dei grafici emerge che la fase degli eventi incendiari è stata preceduta e

seguita da un livello di attività sismica , a meno di 50 Km da Canneto di Caronia , degno di nota dal

punto di vista quantitativo giornaliero. E’ quindi molto probabile che anche la faglia diretta che

insiste su Canneto di Caronia sia stata sollecitata in maniera asismica ed abbia manifestato

fenomeni legati ad attività di stress sulle rocce limitrofe. L’ attività geomagnetica è stata medio

bassa.

Nella figura 15 , sono riportati su grafici rispettivi i confronti tra gli eventi incendiari giornalieri ed il

flusso elettronico (elettroni con energia > 2 MeV ) ed il flusso protonico ( protoni con energia > 100

MeV ) giornalieri ,rilevati dal satellite geostazionario GOES13,il numero di Flares giornalieri in banda

X ( classi C , M, X ) ed il numero di sunspot giornalieri.

Fig. 15 - Confronti tra gli eventi incendiari giornalieri ed il flusso elettronico (elettroni con energia > 2 MeV )

ed il flusso protonico ( protoni con energia > 100 MeV ) giornalieri ,rilevati dal satellite geostazionario

GOES13,il numero di Flares giornalieri in banda X ( classi C , M, X ) ed il numero di sunspot giornalieri ( Fonti :

NOAA/NWS ; Elaborazioni : Sergio Berti )

Come si può osservare dai grafici, il livello di attività solare ,durante gli eventi incendiari del Luglio 2014 ( dal

giorno 11 al giorno 24 Luglio 2014 ), è stata molto bassa, in particolare, per la componente elettronica del

vento solare e le emissioni in banda X.Il grafico del numero di sunspot giornalieri mostra ,infatti , un minimo

durante l’ intervallo temporale dove si sono verificati gli eventi incendiari.

Correlazione tra gli eventi incendiari del Gennaio-Febbraio 2004 e l’ attività

solare e sismica relativa

Eventi incendiari ,simili a quelli del luglio 2014 ,si erano già verificati a Canneto di Caronia nel

periodo Gennaio-Febbraio 2004 ma ,a detta degli addetti ai lavori e della popolazione , con

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intensità e aggressività inferiori. Le informazioni utilizzate al riguardo di questi eventi sono state

tratte dalla stampa,dai filmati disponibili e dal web alle condizioni ,di seguito, elencate :

• Le date di inizio e di fine dei fenomeni incendiari a Canneto di Caronia del Gen e Feb 2004 sono state dedotte

da articoli vari presenti su web.

• Si è indicato come inizio dei fenomeni il giorno 15 gen 2004 e come fine il giorno 08 feb 2004.

• Dalla stampa disponibile, risulta che i fenomeni sono andati crescendo numericamente fino a raggiungere il

livello massimo nei giorni 6,7 e 8 Feb 2004.

• I dati analizzati abbracciano il periodo temporale a partire dal 01 gennaio 2004 fino al 29 Febbraio 2004 .

• Nei grafici in ascisse sono riportati i giorni ,in ordine progressivo ,a partire dal 01 Gennaio 2004 fino al 29

Febbraio 2004 compreso.

• Sono stati attribuiti dei valori numerici fittizi agli eventi giornalieri, a partire da 5 eventi iniziali ,fino al

raggiungimento del massimo di 15 eventi negli ultimi tre giorni.

• Tutto quanto sopra, per dare dei valori plausibili numerici agli eventi giornalieri , in modo da utilizzarli nelle

rappresentazioni grafiche temporali nel periodo esaminato, in relazione ad altre grandezze di interesse.

Nella figura 16 , sono riportati su grafici rispettivi i confronti tra gli eventi incendiari giornalieri ed il

Kp massimo giornaliero,l’ indice planetario A,Il radio flusso a 10,7 cm ed il numero di sunspots

giornalieri.

Fig. 16 - Confronti tra gli eventi incendiari giornalieri ed il Kp massimo giornaliero,l’ indice

planetario A,Il radio flusso a 10,7 cm ed il numero di sunspot giornalieri ( Fonti : NOAA/NWS ;

Elaborazioni : Sergio Berti )

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Dai grafici di figura 16 ,si nota che l’ attività solare durante il periodo esaminato è stata più elevata che nel

Luglio 2014 ,in particolare, durante i giorni 6,7e 8 Febbraio 2004 analogamente l’ attività geomagnetica.

In figura 17 , sono riportati i grafici dell’ attività sismica giornaliera a meno di 50 Km,100 Km, 150 Km e 250

Km da Canneto di Caronia nel periodo temporale dal 01 Gennaio 2004 al 29 febbraio 2004.

Fig. 17 - Confronto tra gli eventi incendiari giornalieri ed l’ attività sismica giornaliera a meno di 50

Km,100 Km, 150 Km e 250 Km da Canneto di Caronia nel periodo temporale dal 01 Gennaio 2004 al

29 febbraio 2004 ( Fonti : ISIDE-INGV;Elaborazioni : Sergio Berti )

Dai grafici di figura 17 , si nota che l’ attività sismica giornaliera, nel periodo temporale osservato, è stata

inferiore al periodo preso in considerazione per gli eventi incendiari del Luglio 2014; le manifestazioni

tettoniche potrebbero essere state principalmente di natura asismica ma ,probabilmente,correlabili ai

fenomeni osservati.

In figura 18 , sono riportati su grafici rispettivi i confronti tra gli eventi incendiari giornalieri ed il numero di

sunspot giornalieri ,il flusso elettronico (elettroni con energia > 2 MeV ) ed il flusso protonico ( protoni con

energia > 100 MeV ) giornalieri ,rilevati dal satellite geostazionario GOES13,il numero di Flares giornalieri in

banda X ( classi C , M ) .

Dai grafici di figura 18,si può notare che l’ attività solare durante il periodo esaminato è stata più elevata che

nel Luglio 2014 ,in particolare, durante i giorni 6,7e 8 Febbraio 2004.Il flusso elettronico giornaliero è stato

più elevato ed anche l’ attività in banda X. Questo stato delle cose,indipendente dall’ attività tettonica

asismica e sismica del periodo,potrebbe ,per la presenza maggiore di elettroni nell’ aria derivanti dall’ attività

solare più intensa, avere ridotto l’ intensità dei fenomeni incendiari legati ,probabilmente, alle forze

compressive presenti in zona di origine tettonica. Una presenza maggiore di elettroni liberi nell’

aria,potrebbe attenuare il richiamo di elettroni dai materiali metallici e isolanti, presenti in prossimità dei

pavimenti e delle pareti. Nel Luglio 2014 alcuni incendi,di cui esiste la documentazione fotografica,si sono

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sviluppati all’ interno di armadi chiusi o di locali con volume ridotto dove sicuramente gli elettroni liberi dell’

aria sono ridotti al minimo.

Fig. 18 - Confronto tra gli eventi incendiari giornalieri ed il numero di sunspot giornalieri ,il numero di

Flares giornalieri in banda X ( classi C , M ),il flusso elettronico (elettroni con energia > 2 MeV ) ed il flusso

protonico ( protoni con energia > 100 MeV ) giornalieri ,rilevati dal satellite geostazionario GOES13 ( Fonti :

NOAA/NWS ; Elaborazioni : Sergio Berti )

Livello di compatibilità degli avvenimenti di Canneto di Caronia con alcune

ipotesi giustificative plausibili

Da un esame delle informazioni tratte dalla stampa,dalle foto ,dai filmati disponibili e dal web , è

stata ricavata una lista di avvenimenti e fatti principali avvenuti nella zona di Canneto di Caronia, a

partire dalla fine del 2003 fino a Luglio 2014. Questa lista non comprende solamente le tipologie di

eventi incendiari diversi ma anche i fenomeni luminosi che si sono manifestati e quanto di anomalo

e di rimarcabile è avvenuto. La lista è stata messa a confronto con alcune ipotesi giustificative

plausibili ,già illustrate sinteticamente in premessa, e di seguito elencate :

Ipotesi 1 : Ipotesi Tettonico – Sismica ( I T S )

Ipotesi 2 : Ipotesi Attività Solare ( IAS )

Ipotesi 3 : Ipotesi Elettromagnetica Antropica ( IEA )

Le compatibilità relative sono state tradotte in termini numerici( vedere figura 19 ) confrontabili in

grado di indicare, con chiarezza, le ipotesi più compatibili con gli avvenimenti ed i fatti avvenuti.

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Fig. 19- Livello di compatibilità degli avvenimenti di Canneto di Caronia con alcune ipotesi giustificative

plausibili ( Fonti : Stampa,Filmati e foto disponibili,articoli e web ;Elaborazione : Sergio Berti )

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Le compatibilità sono state sintetizzate nel grafico di figura 20,dal quale è evidente che l’ Ipotesi

Tettonico-Sismica ( ITS ) è quella più compatibile con gli eventi avvenuti a Canneto di Caronia. A

seguire, l’Ipotesi Attività Solare ( IAS ) che ,da indicazioni derivanti dall’ esame dei grafici effettuati

,potrebbe influenzare gli eventi sia dal punto di vista della frequenza che della intensità. Meno

compatibile è risultata l’ Ipotesi Elettromagnetica Antropica.

Fig. 20 - Livello di compatibilità degli avvenimenti di Canneto di Caronia con alcune ipotesi

giustificative plausibili ( Fonte : Sergio Berti ; Elaborazioni : Sergio Berti )

Conclusione e nuove possibilità di indagine

A conclusione di questa ricerca ed in base a quanto disponibile ed analizzato,si può constatare che

l’ ipotesi elettromagnetica antropica è la meno compatibile con i fatti ed gli avvenimenti ed ha

sicuramente tre punti deboli fondamentali :

- L ‘ assenza di danni alle persone

- Il livello della potenza della sorgente che dovrebbe essere elevatissimo

- La difficoltà di localizzazione ed identificazione della sorgente

Infatti, se le abitazioni ,per effetto di questo impulso di potenza elevatissima e durata dell’ ordine di

una diecina di nanosecondi, sono assimilabili ad uno speciale “ forno a microonde “ anche le

persone dovrebbero subire dei seri danni ; l’ unica testimonianza è di un presunto principio di

bruciatura delle suole delle scarpe di un ragazzo entrato in una delle abitazioni ,durante il periodo

più critico del Luglio 2014. Questo fatto è meglio spiegabile con l’ ipotesi ITS e ,quindi,di un

possibile rapido richiamo di elettroni dal corpo e dai metalli presenti sul ragazzo da parte delle P-

Holes diffuse nel pavimento.

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L’ipotesi ITS ,come da ricerche giapponesi di Kamogawa M. e Ohtsuki Y.H. del 1999,potrebbe

comprendere anche emissione di frequenze impulsive elevate dell’ordine dei Gigahertz ,per

qualche decina di microsecondi ,ma probabilmente non determinanti per la tipologia e la

localizzazione dei fenomeni.

Ammesso per il prossimo futuro di potere effettuare ricerche, per corroborare l’ ipotesi ITS o una

ipotesi congiunta che tenga conto anche dell’ attività solare, è importante comprendere bene il

meccanismo fisico di base dei fenomeni per poi individuare,se possibile, una serie di attività di

mitigazione. Allo scopo, sarebbe opportuno effettuare una serie di azioni ,di seguito elencate, da

rendere operative temporalmente in parallelo :

a) Preparare un idoneo questionario ,da fare compilare ad ogni nucleo familiare dell’ area di

Canneto di Caronia ,dove raccogliere con sistematicità tutti gli avvenimenti veritieri anomali

“sperimentati personalmente” dai vari componenti della famiglia nell’ area ,a partire dal 2004

fino ad oggi.

b) Preparare un idoneo questionario da distribuire sempre ai vari nuclei familiari per l’

osservazione e registrazione di tutti gli avvenimenti anomali nuovi.

c) Creare una rete selezionata di volontari ,da preparare adeguatamente, per l’ osservazione e

registrazione opportuna di fenomeni anomali ( EQL,BL,OVNI,Malesseri ,Allucinazioni, etc., ).

d) Concepire dei semplici attrezzature di test , essenzialmente passive e formate da metallo e

isolanti vari , da installare come “ Cavie “ nelle abitazioni più colpite con distribuzione

opportuna spaziale sui pavimenti,sulle pareti e nei piccoli locali.

e) Tenere sotto controllo con continuità l’ attività sismica e solare anche con l’ aiuto di

organizzazioni a base volontaria ( Rete IESN per l’ attività sismica ).

f) Preparare una rete di strumenti idonei orientata al rilievo dei possibili campi elettrici originabili

dalle P-holes ,per comprendere la provenienza e le modalità di diffusione all’ interno delle

abitazioni.

g) Utilizzare strumenti elettromagnetici idonei per rilevare fenomeni della durata di 10

nanosecondi o meno. Alcuni strumenti di pratica quotidiana ,per i rilievi elettromagnetici

tradizionali ,non sono in grado di rilevare fenomeni transitori cosi veloci,a causa delle elevate

costanti di tempo di misura.

h) Effettuare rilievi geologici opportuni sull’ area maggiormente colpita, per comprendere se

esistono vie preferenziali di diffusione delle P-Holes , e se il fenomeno dipende anche dalla

struttura e dai materiali con cui sono realizzate le abitazioni.

Nel caso di conferma dell’ipotesi ITS, potrebbe essere possibile progettare e realizzare dei

sistemi di protezione delle abitazioni ,in grado di limitare la diffusione delle P-holes all’interno

delle stesse .

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Ringraziamenti

Vogliamo ringraziare i seguenti Enti e Istituti nazionali e internazionali , per avere reso disponibili in rete molti dei dati

utilizzati nella nostra ricerca :

- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia : www.ingv.it

- Italian Seismological Instrumental and Parametric Data –Base : www.iside.rm.ingv.it

- Consiglio Nazionale delle Ricerche : www.cnr.it

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- NOAA National Oceanic and Atmospheric Administration : www.sec.noaa.gov

- Google Earth : www.google.it/earth

- APAT Agenzia per la Protezione dell’ Ambiente e per i servizi Tecnici : www.apat.gov.it

Figure ed elaborazioni

Fig. 1,,4,5,6 -Estratto dalla carta geologica sezione 598130 Assessorato Regionale all’ Ambiente

con elaborazioni successive di Sergio Berti

Fig.2 –Estratta da Mantovani e al. 2011 ; Balocchi 2012 ; con elaborazioni successive di Sergio Berti

Fig. 3 -Estratta dalla Carta Tettonica d’ Italia CNR con elaborazioni successive di Sergio Berti

www.cnr.it

Fig. 7- Tratta da http: // sites.google.com/site/luigimuscas/contatti/giganti/stelle/RSCM2981.JPG

Fig. 8 – Fonti : a) Foto a sinistra : http://www.luciopesce.net/zoologia/eso.html ;b) foto a destra :

http://www.nightorbs.net )

Fig. 9 – Tratta da : www.merlino.org/sasslb.html

Fig. 10, 11 – Fonte ANEA Prato

Fig. 12 – Fonte : Sergio Berti

Fig. 13,14,15– Fonte dati : NOAA/NWS;ISIDE INGV ; con elaborazioni successive di Sergio Berti

Fig. 16,18 – Fonte dati : NOAA/NWS; con elaborazioni successive di Sergio Berti

Fig. 17 – Fonte dati : ISIDE INGV ; con elaborazioni successive di Sergio Berti

Fig.19,20 – Dati ed elaborazioni di Sergio Berti