Geobiofisica Quantistica Il Campo Del Punto Zero e La Ricerca Biofisica Delle Falde Acquifere...
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Geobiofisica Quantistica- Il Campo del Punto Zero e la ricerca biofisica
delle falde acquifere confinate
Sergio Dr. Ing. Berti Vice Presidente Associazione Architettura e Geobiologia Studi Integrati
Marco Dr. Geologo Zanicchi Libero Professionista La Spezia
Abstract
Alcune nostre ricerche idriche sotterranee di una certa complessità, effettuate negli ultimi tre
anni,hanno richiesto la necessità di sovrapposizione di più metodologie di indagine per ridurre
notevolmente il margine di errore nella ubicazione del pozzo contraddistinto dalla migliore
produttività. Allo scopo, sono state utilizzate contemporaneamente metodologie strumentali
geofisiche classiche,metodologie strumentali biofisiche e metodologie biofisiche dirette, mediante
l’utilizzo di persone addestrate a rilevare, attraverso le reazioni del loro sistema psico-fisico, la
presenza e la localizzazione in profondità di acquiferi confinati destinati alla captazione mediante
pozzi. L’utilizzo di metodologie biofisiche non strumentali ha permesso di risparmiare molto tempo
ed è stato di notevole aiuto per l’ affidabilità delle informazioni fornite. L’esperienza positiva
sperimentata ha stimolato la presente ricerca che ha l’obiettivo di esaminare se è possibile
giustificare,in via preliminare, le abilità di indagine del sottosuolo di alcune persone,
appositamente addestrate, facendo riferimento alla Fisica Quantistica,al Campo del Punto
Zero,alla Coerenza dell’ acqua,alla Consapevolezza umana ed alla emergente Biologia Quantistica.
Premessa
Le ricerche idriche complesse per la perforazione di pozzi ,per ridurre il margine di errore,nell’ubicazione
del punto ottimale in termini di produttività del nuovo pozzo, richiedono la sovrapposizione di più
metodologie di ricerca classiche strumentali ( ad esempio :geoelettriche, geomagnetiche,elettromagnetiche
passive VLF ).Nelle ricerche idriche effettuate da noi nel 2010 e 2011 ( vedere fig. 1 ) è stata adottata una
metodologia di indagine più estesa, comprendente anche rilievi biofisici strumentali ( misura ed analisi
dell’ Heart Rate Variability ).
Figura 1- Perforazione di un pozzo a seguito di ricerca con metodologia integrata biofisica e strumentale
La metodologia integrata biofisica e strumentale, sperimentata positivamente in più casi ,è stata presentata
il 10 Dicembre 2010 al Workshop in Geofisica (dal tema : Geofisica e micro geofisica:strumenti per l’
approccio e la risoluzione di problematiche non standard ) organizzato dal Museo Civico di Rovereto a
Trento ed è stata pubblicata negli atti relativi ( pag. 117-Sergio Berti,Alessandro Monacchi ,Marco Zanicchi -
Metodologia di ricerca idrica per la perforazione di un pozzo,con sovrapposizione di indagini geofisiche e
geobiofisiche strumentali ).Nelle ultime nostre ricerche idriche ,a seguito delle esperienze maturate,è stata
utilizzata una nuova metodologia di indagine integrata in cui gioca un ruolo determinante anche il rilievo
biofisico diretto da parte di persone addestrate a rilevare, attraverso la percezione del proprio sistema
psico-fisico, la presenza e la localizzazione in profondità di acquiferi confinati per la perforazione di pozzi .Il
nuovo approccio ha permesso di risparmiare molto tempo ed è stato di notevole aiuto per l’ affidabilità
delle informazioni fornite. Le misure strumentali classiche e quelle biofisiche strumentali ( HRV ) sono
diventate subordinate alle indicazioni derivanti sia dall’ accurato studio idrogeologico dell’ area di interesse
che dai rilievi effettuati per via biofisica diretta. Infatti una volta individuate , tramite uno studio accurato
idrogeologico,foto geologico e geologico strutturale dell’ area di interesse della committenza, le sub aree
potenzialmente idonee per lo sfruttamento delle risorse idriche sotterranee si esaminano le stesse creando
delle linee di riferimento ( denominate “stese”che sono approssimativamente perpendicolari alle direzioni
di flusso sotterraneo ricostruite con l’ indagine idrogeologica) con una metodologia di rilievo biofisica
diretta. La persona addestrata indicherà per ogni stesa i tratti interessati dagli scorrimenti idrici
sotterranei,la profondità stimata relativa e la potenziale portata idrica a regime. Successivamente saranno
eseguiti sulle stesse stese i rilievi magnetometrici o ,in alternativa,tomografie elettriche (qualora particolari
situazioni locali ,dovute a presenza di masse metalliche naturali o artificiali ,rendano inapplicabile la
metodologia magnetometrica ) ed i rilievi tramite ricevitore VLF. L’ elaborazione dei dati relativi e l’ incrocio
con quelli biofisici diretti permetterà di stilare una classifica degli acquiferi sotterranei potenzialmente
produttivi ;tra quelli indicati ,verranno individuati quelli potenzialmente più produttivi in accordo con la
committenza. La scelta finale dell’ acquifero idoneo per la trivellazione di un pozzo verrà effettuata dopo le
misure e analisi HRV effettuate, per ogni acquifero scelto , su di un soggetto di sesso maschile e su di un
soggetto di sesso femminile ancora in età fertile. E’ da evidenziare che le due metodologie di indagine
(geofisica tradizionale e biofisica ) sono state condotte nei vari casi singolarmente e separatamente,senza
condizionamenti reciproci,giungendo a risultati specifici che solamente in fase intermedia sono stati
sovrapposti per ottenere un elaborato di sintesi. Le previsioni ottenute dalla sovrapposizione delle due
metodologie di indagine sono risultate realistiche in fase di perforazione dei pozzi e ,fino ad oggi,la
metodologia globale sperimentata ha mostrato una elevata affidabilità di previsione. Nei paragrafi a
seguire, saranno illustrate più dettagliatamente le metodologie strumentali di rilievo e la metodologia di
rilievo biofisico diretta. Successivamente ,verranno illustrate le caratteristiche principali del Campo del
Punto Zero,la Coerenza dell’ acqua e le implicazioni relative con la Biologia e la Consapevolezza umana, alla
luce delle ricerche effettuate in tutto il mondo negli ultimi 30 anni. L’esperienza positiva, sperimentata sul
campo, dell’ utilizzo della percezione biofisica diretta ha stimolato la presente ricerca con l’obiettivo di
esaminare se è possibile giustificare,in via preliminare, le abilità di indagine del sottosuolo di alcune
persone, appositamente addestrate ,facendo riferimento alla Fisica Quantistica,al Campo del Punto
Zero,alla Coerenza dell’ acqua ,alla Consapevolezza umana ed alla emergente Biologia Quantistica.
Metodologia di ricerca idrica adottata per ridurre il margine di
errore
Nelle ricerche idriche complesse è necessario ridurre il margine di errore e contenere notevolmente ,per
ragioni di costi, il tempo richiesto per effettuare una ricerca di successo. Per fare ciò, è necessario mettere
a confronto metodologie di ricerca di varia natura in modo da evidenziare le correlazioni possibili tra i vari
risultati di ogni metodo. La nostra esperienza di ricerca idrica dell’ ultimo biennio, ha messo in evidenza
che, oltre ad un serio studio idrogeologico dell’ area di ricerca idrica di interesse ,sono di determinante
aiuto le metodologie biofisiche dirette e strumentali.
Normalmente, nelle ricerche idriche complesse, si espleta un dettagliato programma di indagini
idrogeologiche,geobiofisiche e geofisiche secondo la metodologia a seguire:
-ricerca bibliografica dei dati di carattere geologico,geomorfologico idrogeologico dell’ area di intervento.
-rilevamento geolitologico ,formazionale e strutturale dei terreni su di una superficie congrua nell’ intorno
dell’ area di intervento.
-analisi delle foto aeree stereoscopiche relative all’ area di interesse
-individuazione dell’ ubicazione dei percorsi di ricerca idrica ( Stese )in accordo con l’ indagine idrogeologica
effettuata e con la committenza ed in compatibilità con le metodologie di indagine geofisica adottate(
vedere Fig. 2 )
Figura 2 – Ubicazione dei percorsi di ricerca biofisica e strumentale (linee graduate rosse )
-individuazione sui percorsi di ricerca,riportati sul campo mediante rotelle metriche,attraverso metodologia
biofisica diretta delle zone lineari rispettive interessate da presunte circolazioni idriche confinate,con
indicazioni addizionali delle profondità e portate probabili.
-mappatura delle presunte circolazioni idriche ricavate per via biofisica ( vedere Figura 3 )
Figura 3- Circolazioni idriche ricavate per via biofisica diretta
-esecuzione di prospezioni magnetometriche con relativa analisi delle micro variazioni indotte sul
CMT dalle presunte circolazioni idriche e stesura dell’andamento delle variazioni relative ( positive
e negative ) ( vedere figura 4 )
Figura 4 –Stesura delle variazioni indotte sulla componente verticale del CMT
-esecuzione delle prospezioni radioelettriche VLF per ricerca di circolazioni idriche profonde in
situazioni tettoniche particolari
-confronto dei rilievi effettuati con metodologia biofisica diretta,magnetometrica e con il
ricevitore VLF ( vedere figura 5 )
Figura 5 –Confronto dei rilievi effettuati con metodologia di indagine biofisica diretta e radioelettrica VLF
-individuazione dei presunti acquiferi coerenti con la sovrapposizione delle metodologie di
indagine adottate e stesura della lista relativa in funzione delle portate e profondità
predeterminate per via biofisica diretta.
-Esame degli acquiferi presunti mediante la tecnica biofisica sperimentale di misura ed analisi HRV
su soggetti, sia di sesso maschile che femminile, e stesura della lista relativa in funzione del livello
di bilanciamento delle due componenti del sistema nervoso autonomo. Gli acquiferi confinati con
maggiore portata e turbolenza incrementano l’ attività simpatica nei soggetti di sesso femminile,
in età fertile, mentre riducono notevolmente l’ attività simpatica nei soggetti di sesso maschile (
vedere fig. 6 ).
Figura 6-Rilievi del bilanciamento delle componenti del sistema nervoso autonomo su acquifero confinato trivellato nel comune di Nepi a
Viterbo (Pozzo San Bernardo con portata dell’ ordine di 15 litri/secondo ) di un soggetto Maschio ( grafico a Sx ) e di un soggetto
Femmina in età fertile ( grafico a Dx)
-Stesura della lista finale dei presunti acquiferi con evidenza di quelli più idonei a rispondere alle
esigenze della committenza per una successiva trivellazione di pozzi.
Descrizione della metodologia di ricerca biofisica diretta
utilizzata
Per la ricerca biofisica diretta degli acquiferi confinati, è necessario ricorrere alla collaborazione di
persone, particolarmente addestrate allo scopo, che utilizzano il proprio sistema psico-fisico come
sensore di rilievo, senza l’ aiuto di nessun tipo di bacchette o di metodologie normalmente
impiegate dai rabdomanti .
Le persone da utilizzare devono essere capaci di avere una percezione globale istantanea dello
stato del proprio sistema psico-fisico che si può apprendere ed esercitare attraverso quotidiani
esercizi di meditazione. Devono essere capaci tenendo sotto controllo, senza eccessivo sforzo di
concentrazione mentale ,il proprio stato di attività psico-fisica al fine di comprendere tutti i
cambiamenti che lo stesso subisce durante gli spostamenti che si possono effettuare sul terreno.
Questo presuppone una notevole cooperazione, senza forzature, tra corpo e mente. Il soggetto
rilevante deve avere un rapporto naturale con lo stato del proprio sistema psico-fisico nella stessa
maniera con cui senza sforzo utilizza la vista o l’ udito. La persona ,con queste capacità di rilevare
rapidamente queste variazioni del proprio stato, viene successivamente addestrata alla percezioni
dei fattori di interazione ambientali naturali ( acquiferi confinati,fratture,contatti
stratigrafici,contatti tettonici,etc. ), in modo ,da potere correlare “il comportamento statistico più
comunemente riscontrato nei soggetti provati”( indicato da ora in poi con il termine : sensazioni )
derivante dal cambiamento di stato dei vari fattori di interazione. Per ottenere questa capacità, la
persona viene messa in relazione con situazioni ambientali ben definite e controllate (
addestramento in “campi prova”dove sono presenti,ad esempio, scorrimenti idrici sotterranei
certi ), in modo da poter effettuare un apprendimento delle sensazioni che si provano in
condizioni ambientali certe,così da creare una sorta di banca dati di riferimento da utilizzare poi
nei rilievi pratici.
Una persona, con le caratteristiche e l’ addestramento sopracitati ed una esperienza pluriennale,
può essere di notevole aiuto, durante la ricerca di falde acquifere confinate per la perforazione di
pozzi,fornendo le seguenti informazioni predittive :
a) Una volta stabilite le stese di ricerca ( vedere ad esempio fig. 2 ), identificare i tratti
interessati da acquiferi confinati.
b) Effettuare una correlazione tra gli acquiferi individuati sulle varie stese di ricerca in modo
da identificare i probabili scorrimenti ( vedere ad esempio fig. 3 ).
c) Dopo l’ identificazione degli scorrimenti,può effettuare previsioni di profondità sugli
acquiferi ( anche multipli ) che concorrono agli scorrimenti rilevati che sono stati
confermati anche dai rilievi strumentali magnetometrici , radioelettrici VLF e HRV.
d) Può,inoltre, effettuare previsioni di portata ( litri/minuto) degli eventuali pozzi definitivi
relativi agli scorrimenti selezionati ,come potenzialmente idonei ,dopo l’ incrocio di tutti i
dati di ricerca ricavati da tutte le metodologie utilizzate.
L’identificazione dei tratti interessati da probabili acquiferi confinati viene effettuata direttamente
sulle stese poste nel terreno,secondo il piano di ricerca predisposto,e poi riportata sulla mappa
relativa di ricerca. Dalle varie prove eseguite,in situazioni idrogeologiche differenti ,si è evidenziato
che ,se l’operatore è di sesso maschile,la sensazione più comunemente riscontrata ( in termini
statistici ),in corrispondenza della zona verticale di azione dell’ acquifero confinato, è di una sorta
di sollecitazione non gradevole alla bocca dello stomaco che sembra anche leggermente
vibrare;questa sensazione permane nella zona di interazione ed ha un valore più intenso quasi
sempre verso il centro della zona lineare rilevata. L’operatore è ,inoltre, in grado di memorizzare
la sensazione specifica dell’ acquifero rilevato da utilizzare successivamente, per effettuare le
correlazioni relative alle altre stese, al fine di individuare i probabili scorrimenti.
Sugli scorrimenti confermati da tutte le metodologie applicate e prescelti come potenziali acquiferi
da sfruttare,l’operatore biofisico diretto effettua delle previsioni di profondità delle falde
acquifere che formano lo scorrimento. Allo scopo, si pone fisicamente in piedi al centro dello
scorrimento,dove l’ interazione è maggiore,e tenendo gli occhi semichiusi inizia mentalmente a
scendere con l’ attenzione in profondità ,con sequenza ordinata metro dopo metro, tenendo
sotto controllo le variazioni dello stato del proprio sistema psico–fisico e le sensazioni riflesse sul
suo piano fisico ma mano che scende. Durante la discesa troverà delle zone con sensazioni riflesse
sullo stomaco simili a quelle provate durante la ricerca sulle stese ( ad esempio da 15 metri a 20
metri );annoterà mentalmente le zone trovate in discesa che dovrà ritrovare,con sensazioni simili,
anche durante il percorso contrario di risalita ( di solito non si va a percepire oltre 130-:-150 metri
).In questa maniera stabilisce una dislocazione predittiva degli acquiferi che si possono incontrare
sullo scorrimento durante la perforazione ,a partire dalla quota di campagna, fino alla quota
sotterranea massima esplorata.
Effettua ,successivamente, sugli scorrimenti prescelti, come potenziali da trivellare, le previsioni di
portata degli eventuali pozzi definitivi ,di cui può non conoscere la tecnologia di realizzazione ed il
dimensionamento relativo. Si pone al centro dello scorrimento interessato, con le stesse modalità
utilizzate per le previsioni di profondità, e mentalmente inizia a scandire in modo crescente e
discreto il livello di portata ,in sequenza, in litri al minuto (ad esempio : inizia con 1 litro/minuto,2
litri /minuto e cosi via ).Mentre pronuncia mentalmente la sequenza,presta attenzione al suo stato
psico–fisico ed, in particolare, al valore della sequenza per cui percepisce un attraversamento per
tutto il corpo di una sorta non sgradevole di circolazione di micro correnti elettriche , tendenti ad
interessare quasi tutti gli organi. Ciò avviene solamente al livello di portata della previsione ;se lo si
supera o se si ritorna a livelli più bassi la sensazione indicata non è possibile.
Come si nota ,l’ attività espletata dall’ operatore biofisico diretto nella ricerca idrica non potrebbe
avere posto in una realtà basata solamente sulla Meccanica di Newton,una filosofia deterministica
dove l’Universo è inteso come un gigantesco orologio con ticchettio perfettamente regolato e
prevedibile. Solo la Fisica Quantistica ci può aiutare a comprendere le modalità e l’ operato di un
rivelatore biofisico umano. A livello subatomico l’Universo,infatti, non funziona più come una
macchina newtoniana ma come un gioco di probabilità. I “Sempre” ed i “Mai” della filosofia
deterministica sono stati sostituiti dagli “Spesso” e “Raramente”.Non si può più dare nulla per
scontato!Come riporta Tiziano Cantalupi ( La teoria quantistica:una rivoluzione scientifica e
filosofica passata sotto silenzio- tratta dal sito Global view project ) : …”L’Universo non può più
essere considerato una mera collezione di oggetti,ma una inseparabile reti di modelli di energia
vibrante,nei quali nessun componente ha realtà indipendente dal tutto”…
Per tentare di comprendere meglio l’ operato del rilevatore biofisico umano nelle ricerche idriche,
è necessario ricorrere alla Fisica Quantistica,al Campo del Punto Zero,alla Coerenza dell’Acqua,alla
Consapevolezza Umana ed alla Biologia Quantistica.
La Fisica Quantistica ed il Campo del Punto Zero
I fisici ,quando si rivolsero allo studio degli atomi e delle particelle subatomiche, si accorsero che le
leggi meccanicistiche ,che dopo Newton erano state utilizzate per descrivere la maggior parte dei
comportamenti del macrocosmo, non erano adatte per essere applicate al mondo del
microcosmo. Negli atomi e all’ interno degli atomi gli eventi non fluiscono in modo armonico e
graduale con il tempo ma si modificano in modo brusco e discontinuo. L’ energia liberata o
assorbita a livello atomico è possibile solamente sotto forma di pacchetti discreti chiamati Quanti,
da cui i termini Meccanica Quantistica e Fisica Quantistica. In questo ambito nulla è certo e dato
per scontato; può essere solamente probabile e non vale più la filosofia casuale ; siamo,in effetti,
nel mondo della filosofia non casuale nel quale non valgono più le ferree relazioni tra causa ed
effetto della meccanica Classica Newtoniana.
I fondamenti della Fisica Quantistica indicano che :
a) Le dinamiche alla base del mondo atomico e subatomico sono caratterizzate dalla non
casualità.
b) La materia non esiste come realtà obiettiva ma in realtà di volta in volta create dalle
“osservazioni “dell’ uomo.
c) La materia ,sotto determinate condizioni può “comunicare a distanza”.
d) Che la materia può “emergere” dal nulla.
e) Lo stato oggettivo della materia è caratterizzato da una sovrapposizione di più stati.
f) A livello quantistico la Natura non funziona più come una macchina ma come un gioco di
probabilità.
Di conseguenza si può affermare che :
- La luce e le particelle che costituiscono gli atomi e cioè gli elementi fondamentali che
compongono la materia sono costituite da minuscoli concentrati di energia detti
QUANTI, che hanno una duplice natura: ondulatoria e corpuscolare.
- Gli essere viventi e la realtà a noi manifesta sono componenti integrati nella Natura
quantistica dell’Universo.
- A livello subatomico, la materia presenta le caratteristiche tipiche delle onde e solo
all'atto dell'osservazione assume un comportamento corpuscolare.
- Non è possibile conoscere simultaneamente la velocità e la posizione di una particella
quantistica, poiché quanto maggiore è l'accuratezza nel determinarne la posizione tanto
minore è la precisione con la quale si può accertarne la velocità e viceversa ( Principio
d’Indeterminazione di Heisenberg ) .
- L'indeterminazione rappresenta una caratteristica intrinseca della materia che non
dipende dai limiti dei nostri strumenti, che comportano necessariamente una interazione
più o meno grande con l'oggetto da sottoporre a misurazione.
- Che il principio di indeterminazione pone limiti anche alla misura simultanea di altre
grandezze come ad esempio l'energia e il tempo: se si cerca di determinare con
precisione l'energia di una particella, diminuirà inevitabilmente il grado di accuratezza
con cui conosciamo la sua durata, e viceversa.
- Che il grado di indeterminazione esistente tra energia e tempo fa si che delle particelle
(ad esempio una coppia elettrone-positrone), possano emergere dal nulla per una
frazione infinitesimale di secondo (inferiore a 10-20 secondi), prima di svanire
nuovamente.
- Se due particelle si fanno interagire per un certo periodo e quindi vengono separate,
quando si sollecita una delle due in modo da modificarne lo stato, istantaneamente si
manifesta sulla seconda una analoga sollecitazione a qualunque distanza si trovi rispetto
alla prima ( Fenomeno dell’ Entanglement ).
- -Il fenomeno dell'Entanglement viola il «principio di località» per il quale ciò che accade
in un luogo NON può influire immediatamente su ciò che accade in un altro.
Anche il Campo del Punto Zero ,definito dai fisici anche come “il vuoto”,è uno degli attori
principali della natura quantistica del Cosmo. Questo Campo era stato chiamato “zero” in
quanto le fluttuazioni del campo sono ancora rilevabili alla temperatura dello zero assoluto
che è il minimo stato di energia,quando tutta la materia è stata rimossa,e niente è rimasto
che apparentemente possa essere in grado di creare qualsiasi moto.
Di seguito, sono riportate una serie di proprietà e di considerazioni riguardanti il Campo del
Punto Zero tratte dal libro di Lynne Mc Taggart dal titolo “The Field- Il Campo del Punto
Zero” Macro Edizioni :
- Il Campo di Punto ZERO è un oceano di vibrazioni microscopiche presenti nello spazio
esistente tra tutte le cose ed è il vero sostegno del nostro Universo,un mare di energia
pulsante,un vasto campo quantistico.
- Al livello più fondamentale,gli esseri viventi,incluso quelli umani,sono pacchetti di energia
quantistica che scambiano costantemente informazioni con il Campo di Punto ZERO.
- Nessuno è isolabile . Noi siamo ,infatti,uniti,connessi ed indivisibili dal nostro Universo e la
nostra unica verità fondamentale è la nostra relazione con esso.
- Tutte le particelle subatomiche dell’ Universo,compreso quelle degli esseri viventi, sono in
continuo scambio di energia con il Campo di Punto ZERO che fa da sostegno.
- L’ esistenza del Campo di Punto Zero implica che tutta la materia dell’ Universo sia
interconnessa da onde che si estendono attraverso il Tempo e lo Spazio e continuano all’
infinito,legando ogni parte dell’ Universo a ogni altra parte.
- Nel mondo quantistico,i campi quantistici non sono mediati da forze ma da uno scambio di
energia che è costantemente ridistribuita in una configurazione dinamica . Questo scambio
costante è una proprietà intrinseca delle particelle e ,quindi,anche le particelle “reali” non
sono altro che un piccolo nodulo di energia,la quale emerge brevemente per scomparire di
nuovo nel campo sottostante . L’ entità individuale è transiente e priva di solidità . Le
particelle non possono essere separate dallo spazio vuoto intorno ad esse.
- Lo stato stabile della materia dipende per la sua stessa esistenza da questo interscambio
dinamico di particelle subatomiche con il Campo di Punto Zero che fa da sostegno
- Nella fisica quantistica,”coerenza quantistica” indica che le particelle subatomiche sono
capaci di cooperare . Queste onde o particelle subatomiche non solo si conoscono,ma sono
anche concatenate da bande di campi elettromagnetici comuni in modo da poter
comunicare tra di loro . Sono come una moltitudine di diapason che iniziano a risuonare
tutti insieme . Quando le onde entrano in fase,o sincronia,iniziano ad agire come un’unica
particella gigante . Diventa difficile distinguerle e ciò che viene fatto ad una di loro avrà
effetto sulle altre . La coerenza stabilisce comunicazione.
- Sia la Mente Inconscia - un mondo prima del pensiero e delle intenzioni consapevoli- che
l’Inconscio della Materia (Il Campo del Punto ZERO ) esistono in uno stato probabilistico di
tutte le possibilità.
Il Campo di Punto ZERO è quindi la Memoria del Passato,del Presente e del Futuro dell’
Universo e la Matrice di Tutto.
E’ arrivato ,dunque ,il momento di rimettere Newton e Cartesio al loro posto ,come profeti di
una visione storica che ormai è stata superata !
La Coerenza dell’ Acqua
L’acqua liquida semplice è molto importante perché è la matrice di ogni essere vivente ed ha la
proprietà della “Coerenza” e ,di conseguenza, le molecole relative, facenti parte del dominio di
coerenza, oscillano tutte quante alla stessa frequenza oscillatoria e fase del campo responsabile di
questa coesione. Questo campo non è limitato solamente all’ interno del dominio di coerenza ma
può avere anche un’ influenza ai bordi del dominio e quindi può attrarre anche altre molecole
diverse, ma con frequenze oscillatorie prossime a quella del dominio di coerenza, in grado di dare
così origine a forma di coerenza diversa, con frequenze di campo diverse, e quindi con la
possibilità di attrarre nuove molecole con frequenze di oscillazione concordanti con il nuovo
campo coerente che si è creato. Ai bordi del dominio di coerenza ,si possono svolgere ,tra le
molecole attratte, anche reazioni chimiche con sviluppo di energia e la formazione di nuovi
composti ,cambiando così la loro natura , e di conseguenza anche le frequenze elettromagnetiche
del campo di coerenza risultante. Le molecole ,quindi,non interagiscono casualmente ,come
affermato nella fisica classica, ma si incontrano per un principio di risonanza elettromagnetica se
le loro frequenze di oscillazione rispetto al campo coerente si accordano. Come afferma Emilio Del
Giudice –INFN- Milano - nel suo articolo –“ L’ acqua alla luce della fisica quantistica”-(
www.progettomeg.it ) : …”La chimica e l’ elettromagnetismo si incastrano l’ una con l’altro,nel
senso che le molecole non interagiscono casualmente,ma si incontrano per un principio di
risonanza elettromagnetica,se le frequenze di oscillazione rispetto al campo si accordano .Per cui ci
sono attrazioni privilegiate che daranno luogo a reazioni chimiche favorite rispetto ad altre. L’
energia emessa da queste reazioni chimiche può trasformarsi in alimentazione di eccitazioni
elettromagnetiche,che a loro volta portano il gioco più lontano ….. Questa può essere una della
strade per capire come emerge la coscienza della materia”.
L’acqua liquida ha le seguenti caratteristiche principali per quanto riguarda gli aspetti particolari
della nostra ricerca :
-Tendenza ad assumere uno stato coerente ed una configurazione di minima energia; tutto ciò
per il principio della fisica quantistica che afferma che un sistema fisico tende ad assumere la
configurazione di minima energia ad esso accessibile.
-L’oscillazione molecolare alla base dello stato coerente dell’ acqua è compiuta da un elettrone
oscillante tra lo stato di minima energia della molecola ed uno stato le cui energia di eccitazione è
12 eV.
-Il livello di energia di 12 eV è molto vicino alla soglia di ionizzazione,di conseguenza è facile
estrarre l’ elettrone e farlo saltare nelle molecole vicine.
-E’ possibile quindi creare stati eccitati dei domini di coerenza dell’ acqua dove possono circolare
correnti elettriche interne ai domini ,in grado di creare campi magnetici statici di intensità
proporzionale alla velocità di rotazione degli elettroni all’ interno del dominio di coerenza.
Del Giudice e Talpo nel loro articolo –“Basi materiali dell’unità psico- fisica-emotiva dell’essere
vivente” affermano che il fatto che gli elettroni possono muoversi all’ interno del dominio di
coerenza dell’ acqua : …”apre almeno due linee di ricerca :
1- Consente di affrontare lo studio degli strani fenomeni di magnetismo che si manifestano
nell’ acqua turbolenta e che hanno dato luogo a molteplici applicazioni pratiche,in cui la
capacità dell’ acqua come solvente viene modificata dall’ applicazione di campi magnetici
esterni.
2- Consente di affrontare su nuove basi i problemi energetici posti dall’ esistenza di “electron
transfer”all’interno delle soluzioni …”
Uno scorrimento idrico ,all’ interno di una falda acquifera confinata in pressione, è caratterizzato
da moti anche turbolenti e questo significa che durante lo scorrimento i livelli di coerenza dei
domini si ridurranno per poi di nuovo aumentare, nei tratti di scorrimento meno turbolento, e cosi
via. Gli elettroni che si libereranno nei domini di coerenza, in una determinato tratto lineare dell’
acquifero confinato, avranno una concentrazione variabile con il tempo in funzione della
pressione,della velocità di scorrimento e del livello di turbolenza presente nel tratto. Questa
situazione originerà correnti variabili nel tempo nei diversi domini di coerenza non stabili, presenti
nella sezione lineare dell’ acquifero ,con la conseguenza della creazione di campi magnetici
variabili in grado di influenzare il Campo Magnetico Terrestre Locale e produrre anche componenti
variabili relative nell’intervallo di frequenza a partire da 0 Hz fino a 10 Hz.
Questo stato delle cose giustificherebbe il fatto che sopra gli acquiferi confinati è possibile
misurare strumentalmente microvariazioni della componente verticale del Campo Magnetico
Terrestre (CMT),in assenza di fattori di disturbo naturali o antropici, in grado di mascherare tali
variazioni ( i fattori di disturbo possono contribuire con variazioni di entità di gran lunga
superiori,mascherando così quelle più piccole dovute agli scorrimenti idrici ) e che,inoltre, si
possano avere influenze rilevabili, per via biofisica, sia da persone opportunamente addestrate
ma anche da persone comuni non informate, a causa delle implicazioni relative legate all’ effetto
Zhadin .
Le implicazioni del Campo del Punto Zero nella Biologia e nella
Consapevolezza Umana
Le ricerche di Albert Fritz Popp e di Jaques Benveniste che sono state molto contrastate
dalla scienza accademica, e poi le ricerche successive di altri gruppi di scienziati
,provenienti da centri internazionali di tutto il mondo che hanno formato l’Istituto
Internazionale di Biofisica, hanno messo in evidenza il fatto che il sistema di comunicazione
del corpo potrebbe essere una complessa rete di risonanza e di frequenza. Questo ha
comportato l’ingresso della Fisica Quantistica anche nel campo della Biologia classica e del
funzionamento del cervello ,rivoluzionando cosi le conoscenze, già acquisite ed accettate,
sui meccanismi di funzionamento dei neuroni e della Biologia in generale.
Hal Puthoff,uno degli scienziati che ha dedicato molte delle sue ricerche alla definizione e
comprensione del Campo di Punto Zero ,come è riportato nel libro,già citato, di Lynne Mc
Taggart dal titolo “The Field- Il Campo del Punto Zero” Macro Edizioni : …”Pensava che se la
materia non è stabile,ma un elemento essenziale in un ambiente di sostrato,un mare di
energia casuale,allora dovrebbe essere possibile usare questa energia come una matrice
vuota sulla quale potrebbero essere scritti degli schemi coerenti,soprattutto in quanto il
Campo di Punto Zero avrebbe impressa,attraverso una codifica di onde di interferenza ogni
cosa che mai sia accaduta nell’Universo. Questo tipo di informazione potrebbe spiegare le
particelle coerenti e le strutture di campo. Ci potrebbe essere anche una scala ascendente
di strutture di possibili informazioni,forse campi coerenti attorno agli organismi viventi.
Oppure ciò funziona come una memoria “non–biochimica” dell’ Universo. Potrebbe anche
essere possibile organizzare queste fluttuazioni in qualche modo attraverso un atto di
volontà”.….”Il vero fondamento dell’ Universo potrebbe essere l’ informazione
appresa,impressa in questo fluido,in questo campo mutabile di informazione. Il Campo
dimostra che il reale fondamento dell’ Universo -la vera ragione della sua stabilità- è uno
scambio di energia. Se siamo tutti connessi attraverso il Campo,allora potrebbe veramente
essere possibile attingere a questa vasta riserva di informazione energetica ed estrarre
informazione da essa. Con una immensa banca di energia da imbrigliare di questo
genere,ogni cosa sarebbe virtualmente possibile -ossia,se gli esseri umani hanno un qualche
tipo di struttura quantistica che permetta a loro di averne accesso. Ma qui sta lo scoglio da
scavalcare. Ciò richiede che i nostri corpi operino in accordo con le leggi del mondo
quantistico.”….
Il pensiero di Hal Puthoff ci da l’ idea della portata del ruolo degli esseri viventi in questo
Universo,”roba da fantascienza e di più” potrebbero pensare in molti. Ma i nostri corpi
possono operare in accordo con le leggi del mondo quantistico? e perché no? potrebbe
essere la risposta!Se il Campo di Punto Zero esiste, ogni cosa può essere virtualmente
possibile e quindi anche la possibilità dei nostri corpi di operare in termini quantistici.
Uno stuolo di ricercatori ,a partire da Popp, Benveniste ,dai ricercatori dell’Istituto
Internazionale di Biofisica,da Pribram,Gabor,Schempp,Hameroff,Yasue,Laszlo,Schmidt,
Jahn,Dunne,Turt,Schlitz,Targ e da molti altri, ha operato , anche se spesso
indipendentemente, in modo tale che il loro lavoro si presenta oggi come una teoria
unificata della mente e della materia e con un Universo inteso come una vasta ragnatela
dinamica di scambi di energia,con una sottostruttura di base contenente tutte le versioni di
tutte le forme possibili di materia. Come afferma Lynne Mc Taggart nel suo già citato libro :
…” La Biologia è un processo quantistico. Tutti i processi del corpo,inclusa la
comunicazione cellulare,vengono innescati da fluttuazioni quantistiche e tutte le funzioni
più elevate del cervello e la consapevolezza sembrano funzionare a livello
quantistico….Dopo le scoperte di Pribram,diversi scienziati,incluso lo studioso di teoria dei
sistemi Ervin Laszlo,continuarono a sostenere che il cervello è semplicemente il meccanismo
di recupero e estrazione del mezzo di memorizzazione fondamentale-Il Campo….Se hanno
ragione,il nostro cervello non è un mezzo di memorizzazione,ma un meccanismo di
ricezione in ogni senso,e la memoria è semplicemente un cugino remoto della percezione
ordinaria. Il cervello recupera l’ informazione “vecchia” nello stesso modo in cui processa l’
informazione “nuova “-ovvero attraverso una trasformazione olografica delle
configurazioni dell’ interferenza d’ onda… Alcuni scienziati sono arrivati a suggerire che
tutti i nostri processi cognitivi superiori siano il risultato di una interazione con il Campo di
Punto Zero….Il fatto che il corpo umano scambi informazioni con un campo mutevole di
fluttuazioni quantistiche,suggerisce qualcosa di profondo a proposito dell’ Universo. Dà un
indizio su come le capacità umane per la conoscenza e la comunicazione siano
enormemente più profonde e più estese,rispetto a quanto comprendiamo attualmente…..Se
le cose viventi si riducono a particelle cariche,che interagiscono con un campo e mandano e
ricevono informazione quantistica,dove finiamo noi e dove inizia il resto del mondo?Dove è
la nostra Consapevolezza?Racchiusa nei nostri corpi,o lì fuori ,nel Campo?In effetti non
esiste più un “lì fuori”se noi ed il resto dell’ Universo siamo così intrinsecamente
interconnessi .Le implicazioni di tutto ciò sono troppo grandi per potere essere ignorate
.L’idea di un sistema di energia modellata e scambiata,e la sua memoria e il suo richiamo
nel Campo del Punto Zero,suggeriscono ogni genere di possibilità per gli esseri umani e
per la loro relazione con il loro Universo.”….
Quanto sopra riportato ,quindi ,non dovrebbe farci stupire al riguardo delle capacità
introspettive o meglio di osservazione dell’ Universo di un operatore geobiofisico
addestrato nella ricerca di acquiferi confinati. Nella Fisica quantistica è molto importante il
ruolo dell’ osservatore;infatti,l’Universo quantistico è perfettamente ermetico di puro
potenziale e può essere reso reale e ,in un certo senso meno perfetto,soltanto quando
viene interrotto da una entità osservante che si intromette. Come afferma Lynne Mc
Taggart nel suo libro : …” L’effetto dell’ osservatore suggerisce che la realtà emerge
soltanto da una zuppa primordiale,come il Campo del Punto Zero,dopo il coinvolgimento
della consapevolezza vivente. La conclusione logica è che il nostro mondo fisico esiste
soltanto nel suo stato concreto mentre noi siamo coinvolti con esso. …Le consapevolezze
viventi possiedono qualche proprietà di tipo campo-quantistico,che permette loro di
estendere la loro influenza all’ esterno del mondo?Se è cosi,cosa è possibile fare di più
rispetto al semplice osservare?Quanto è forte la nostra influenza ?Ci vuole soltanto un
piccolo passo logico per concludere che nel nostro atto di partecipazione come osservatori
nel mondo quantistico,possiamo anche essere una entità che influenza…”.
E’ quindi molto determinante la modalità di osservazione dell’ operatore geobiofisico per
avere accesso alle informazioni che sono presenti nel Campo. E’ molto importante come
relaziona la propria consapevolezza con l’ ambiente che deve indagare. Come afferma
Lynne Mc Taggart,dopo che Jahn e Dunne avevano formulato una loro teoria al proposito,
nel già citato libro : …”Se la realtà derivasse da qualche elaborata interazione della
consapevolezza con il suo ambiente,allora la consapevolezza,come la particelle
subatomiche di materia,potrebbe ugualmente essere basata su un sistema di probabilità.
Uno dei principi centrali della fisica quantistica,proposto per la prima volta da Louis de
Broglie ,è che le entità subatomiche possono comportarsi sia come particelle (una cosa
precisa con una locazione nello spazio stabilita),che come onde (regioni d’influenza diffuse
e senza confini,che possono fluire attraverso e interferire con altre onde ).Iniziarono a
meditare sul fatto che la consapevolezza avesse dualità analoga. Ogni consapevolezza
individuale avrebbe la sua propria separatezza “particolata”,ma sarebbe anche capace di
avere un comportamento di tipo “ondoso” ,nel quale potrebbe fluire attraverso qualsiasi
barriera o distanza,per scambiare informazioni e interagire con il mondo fisico. In alcune
occasioni,la consapevolezza subatomica entrerebbe in risonanza con-o pulserebbe alla
stessa frequenza di-una certa sostanza subatomica.”….”Sembrava che la mente inconscia
avesse la capacità di comunicare con l’Universo sub-tangibile -L’ Universo quantistico di
tutte le possibilità .Questo matrimonio di mente non ancora formata e materia avrebbe
quindi assemblato se stesso in qualcosa di tangibile nell’ Universo manifesto. Questo
modello è completamente sensato se abbraccia anche le teorie del Campo del Punto Zero e
la biologia quantistica proposta da Pribram,Popp e altri. Sia la mente inconscia-un mondo
prima del pensiero e dell’ intenzione consapevole-che l’”inconscio” della materia-il campo
del Punto Zero-esistono in uno stato probabilistico di tutte le possibilità. La mente
subconscia è un sottostrato pre-concettuale dal quale emergono i concetti,e il campo del
Punto Zero è un sottostrato probabilistico dell’ Universo fisico. Sono mente e materia al
livello più fondamentale. Nella dimensione sub-tangibile ,possibilmente di origine
comune,sarebbe sensato dire che c’ è una grande possibilità di interazione quantistica.”…
Braud e Tart hanno effettuato molte sperimentazioni nelle quali hanno messo in evidenza
la possibilità di influenzare le persone anche a distanza, a livello inconscio, con
ripercussioni a livello fisiologico misurabili strumentalmente ( battito cardiaco,volume del
sangue ).Successivamente, Braud ha effettuato tests con la macchina della verità E.D.A.
(Electro Dermic Activity ) che misura l’ attività elettrodermica ,attraverso la misura della
conduttività elettrica della pelle ,che è influenzata dall’ attività della componente simpatica
del sistema nervoso autonomo in grado di influenzare l’ attività delle ghiandole sudoripare.
I livelli alti di conduttività indicano che la componente simpatica,che governa gli stati
emozionali,è in uno stato di sovra eccitazione correlabile a stress,emozione o cambiamento
di umore. Sono risposte dette anche “combattimento o fuga” dove il cuore batte più
velocemente,le pupille si dilatano,la pelle tende a sudare di più ed il sangue viene fatto
defluire dalle estremità. La disponibilità di questi dati ci fornisce una misura della risposta
inconscia,quando la componente simpatica è stressata prima ancora che la persona ne
diventi consapevole. I livelli bassi di conduttività indicano lo stato di calma ed un livello di
stress minimo. I risultati dei tests hanno messo in evidenza che le persone hanno qualche
mezzo per comunicare e rispondere all’ attenzione a distanza, anche quando non ne sono
consapevoli. Braud ha continuato le sue sperimentazioni con la collaborazione dell’
antropologa Marilyn Schlitz ed insieme hanno effettuato una meta-analisi riunendo i dati di
un gran numero di studi individuali spesso disparati che avevano investigato l’ effetto dell’
intenzione su altri esseri viventi e Lynne Mc Taggart riporta ,nel suo libro, che : …”La
ricerca condotta in tutto il mondo aveva mostrato che l’intenzione umana poteva avere
effetto sui batteri e sul lievito,sulle piante,sulle formiche,sui pulcini,sui topi e sui ratti,sui
gatti e sui cani,sulle preparazioni cellulari umane e sull’ attività enzimatica. Gli studi sugli
esseri umani avevano mostrato che un gruppo di persone poteva influenzare con successo i
movimenti dell’occhio e del complesso motorio,la respirazione e anche i ritmi del cervello di
un altro gruppo. Gli effetti erano piccoli,ma accadevano in maniera coerente ed erano stati
raggiunti da persone ordinarie che erano state reclutate per mettere alla prova queste
capacità per la prima volta in assoluto.”…”Era evidente che delle creature umane comuni
avessero l’ abilità di influenzare altri esseri viventi su molti livelli:l’ attività muscolare,l’
attività motoria,i cambiamenti cellulari,l’ attività del sistema nervoso. Un’altra strana
possibilità veniva suggerita da tutti questi studi:l’ influenza aumentava a seconda di
quanto importasse all’ influenzatore o a quanto lui o lei potessero correlarsi con l’
oggetto di influenza.”…
Nel caso dell’ operatore biofisico, l’ oggetto di influenza è l’ acquifero confinato (
influenzatore ) che va ad influenzare l’operatore stesso ( soggetto influenzato ).Se si hanno
risultati di influenza certi e coerenti tra esseri umani, perché influenze similari non
dovrebbero esserci tra situazioni particolari ambientali e l’operatore biofisico addestrato
?Che modalità di relazione ci devono essere tra l’operatore e l’ oggetto di influenza ? in che
stato di percezione si deve porre l’operatore per ricevere le informazioni inconsce in grado
poi di provocare delle variazioni fisiologiche, correlabili alle influenze di particolari fattori
ambientali?
Negli studi di Tart e di Braud è emerso che quando l’ emisfero sinistro del cervello (
componente razionale ) era acquietato e quello destro ( componente intuitiva )
predominava ,le persone comuni potevano avere migliore accesso a questa informazione. Il
ricevente in ogni caso deve eliminare il bombardamento sensoriale della vita comune in
modo da attingere ad una profonda sorgente di ricettività attenta. La meditazione sembra
rendere più aperte le capacità della percezione umana. Dagli studi ulteriori di Braud , è
emerso che le strutture mentali e fisiche della consapevolezza della persona che
trasmetteva fossero capaci di esercitare una influenza in grado di creare ordine sul
ricevente strutturato in maniera meno ordinata o,invece, forse tutto era sempre lì in un
certo tipo di campo ,come il Campo di Punto Zero, e poteva essere accessibile quando
necessario . Lynne Mc Taggart riporta ,nel suo libro, che : …”Nella percezione ordinaria,la
capacità delle reti dendritiche dei nostri cervelli di ricevere informazioni dal Campo del
Punto Zero è strettamente limitata,come Pribram aveva dimostrato. Siamo sintonizzati
soltanto in una gamma limitata di frequenze. Comunque,qualsiasi stato di consapevolezza
alterata-meditazione,rilassamento,il ganzfeld ,i sogni-rilassano questa limitazione .In
accordo al teorico dei sistemi Ervin Laszlo,è come se noi fossimo una radio e la nostra
“larghezza di banda” si espandesse .I frammenti ricettivi del nostro cervello diventano più
ricettivi verso un numero maggiore di lunghezze d’ onda del campo del Punto
Zero”…”Proprio come le particelle subatomiche che ci compongono non possono essere
separate dallo spazio e dalle particelle intorno a loro,così anche gli esseri umani ( e
l’ambiente che ci circonda,secondo le nostre ipotesi ) non possono essere isolati l’ uno dall’
altro. Un sistema vivente di coerenza più elevata può scambiare informazioni e creare o
ristabilire coerenza in un sistema disordinato,casuale e caotico. Lo stato naturale del
mondo vivente sembra essere l’ ordine-una spinta verso una coerenza più
grande”…”Continuiamo ad avere un dialogo incessante con il Campo,arricchendolo ed
estraendo materiale da esso allo stesso tempo .”…
Una persona addestrata opportunamente per effettuare rilievi biofisici diretti ha,quindi, la
capacità di ampliare la propria banda di ricezione e quindi di scambiare una quantità superiori
di informazioni con il Campo, rispetto a persone non addestrate. Le pratiche meditative e di
rilassamento quotidiane,necessarie per mantenere una banda di ricezione ampia, le
consentiranno di avere un livello di coerenza più elevato sia rispetto alle persone comuni che a
particolari situazioni ambientali ( ad esempio : presenza di acquiferi confinati in pressione con
moto turbolento ).Di conseguenza,durante lo stazionamento o il movimento sopra acquiferi
confinati,del tipo indicato in esempio,si può ipotizzare che gli operatori biofisici saranno
sollecitati ,se nello stato di ricezione ampia,ad effettuare probabilmente una azione di
coerenza verso l’ acqua che scorre nell’ acquifero che avrà sicuramente un livello di coerenza
più basso. Questa azione di coerenza richiederà un certo impegno a livello psico-fisico che si
tradurrà in sensazioni specifiche individuali che in altre occasioni l’ operatore potrà ricondurre
alla presenza di acquiferi sotterranei. Quanto ipotizzato non è la sola chiave di lettura possibile
di come un operatore biofisico possa individuare la presenza di acque sotterranee con moti
turbolenti; infatti,potrebbe utilizzare un meccanismo simile a quello che utilizza il cervello a
livello quantistico per tradurre le immagini del mondo che ci circonda attraverso il sistema
Occhio-Cervello e che è lo stesso sistema della tecnica d’immagini in risonanza magnetica (
M.R.I. –Magnetic Resonance Imaging) messe a punto da Walter Schempp per ricavare
immagini del cervello e dei tessuti molli del corpo. Questa tecnica utilizza le molecole di
acqua, disseminate nel cervello o nei tessuti molli ,agendo sui protoni relativi che possono
essere influenzati se si applica un campo magnetico. I protoni sottoposti a campo magnetico
accelerano la loro rotazione e la rallentano se il campo si riduce. Durante il rallentamento le
molecole dell’ acqua,contenuta nei tessuti , diventano più visibili perché emanano radiazioni
che contengono l’ informazione codificata relativa al corpo che la macchina rileva ed utilizza
per ricostruire una immagine tridimensionale del corpo. Schempp ha chiamato la sua teoria
“olografia quantistica” perché aveva effettivamente scoperto che ogni tipo di informazioni
relative agli oggetti,inclusa la loro forma tridimensionale viene portata nelle fluttuazioni
quantistiche del campo del Punto Zero e che questa informazione può essere recuperata e ri -
assemblata in una immagine tridimensionale. Le macchine M.R.I. ,quindi, attraverso la
trasformazione di Fourier , possono prendere l’ informazione codificata nel Campo del Punto
Zero, a seguito di stimolazione attraverso campi magnetici applicati alle molecole di acqua
presenti nei tessuti, e trasformarla in immagini. Queste informazioni non sono elaborabili dal
sistema Occhio-Cervello per ragioni principalmente di banda di ricezione ma probabilmente
sono rilevabili dal sistema Corpo fisico -Cervello e ,quindi, è possibile ipotizzare, che nel caso di
acquiferi confinati in pressione con moti vorticosi, il livello di coerenza dei domini dell’ acqua
sia continuamente variabile per cui ci saranno circolazioni di correnti intense ,nei domini di
coerenza, che in continuazione si formeranno e distruggeranno durante il moto .Queste
circolazioni sono in grado di creare sicuramente campi magnetici intensi e variabili nel tempo;
per cui ci saranno accelerazioni e rallentamenti della velocità di rotazione dei protoni delle
molecole dell’ acqua, con la formazioni di radiazioni simili a quelle che utilizzano le macchine
M.R.I. .Queste radiazioni quantistiche presenti nel Campo del Punto Zero non sono traducibili
in immagini dal sistema Occhio- Cervello, per motivi di fuori banda di risonanza, ma sono,
probabilmente, traducibili in sensazioni ben precise dal sistema Corpo fisico –Cervello di un
operatore biofisico addestrato capace di entrare in uno stato di consapevolezza tale da poter
ricevere ed elaborare ,sotto forma di sensazioni personali definite, le frequenze relative allo
scorrimento dell’ acqua vorticosa. Dobbiamo ,inoltre,tenere presente che attività elettrica dei
microtubuli,che compongono la parte interna dei dendriti e dei neuroni del cervello deve
essere in qualche modo il cuore della Consapevolezza. Del Giudice e Preparata hanno scoperto
che alcune delle molecole d’ acqua delle cellule del nostro cervello sono coerenti e quindi è
probabile che l’ acqua che è contenuta all’ interno dei microtubuli sia ordinata e che ,quindi,
all’ interno dei microtubuli sia presente un livello di coerenza quantistica che permette ai
nostri cervelli di effettuare scelte quantistiche,prendendo degli stati potenziali e rendendoli
effettivi. Fritz Albert Popp ha scoperto che i corpi degli esseri viventi emettono biofotoni e che
,in particolare,il DNA è una delle principali fonti di emissione .I fotoni stimolano i processi del
corpo come un direttore di orchestra che avvia ogni strumento nel sonoro collettivo . A
frequenze diverse essi compiono funzioni diverse . Popp ha scoperto che le molecole delle
cellule rispondono a determinate frequenze e che una serie di vibrazioni provenienti dai fotoni
causano una varietà di frequenze in altre parti del corpo . Queste emissioni biofotoniche
costituiscono un meccanismo perfetto per trasferire l’ informazione a molte cellule ,attraverso
l’ organismo ,e permettono alle molecole di vibrare all’ unisono , con livelli di coerenza elevati,
assumendo determinate qualità della meccanica quantistica incluso la non località.
Ipotesi preliminari giustificative dei rilievi strumentali e
strumentali biofisici in presenza di acquiferi confinati
La falda acquifera che scorre in un acquifero confinato ,normalmente, è in pressione ed il suo
moto ha una componente turbolenta variabile nel tempo e nello spazio. Abbiamo messo già in
evidenza che in questo caso il livello di coerenza dell’ acqua in movimento sarà ,in una
determinata sezione dell’ acquifero , variabile con il tempo con conseguente cambiamento del
livello dei campi magnetici dei domini di coerenza locale che ,per effetto della variabilità della
turbolenza, cambiano le loro dimensioni ed il numero di elettroni liberi in grado di circolare negli
stessi.
Gli effetti geofisici probabili, nelle condizioni sopracitate, potrebbero,in via preliminare, essere
così ipotizzati :
a) Alterazioni del Campo Magnetico Locale, presente nelle varie sezioni dell’ acquifero
confinato ,per effetto della formazione e riduzione del numero e delle dimensioni domini
coerenti dell’ acqua in fase di scorrimento turbolento.
b) Formazione di componenti variabili del Campo Magnetico Locale,presente nelle varie
sezioni dell’ acquifero confinato,con componenti anche in banda 0 Hz -:- 10 Hz.
c) Accelerazione e rallentamento della rotazione dei protoni dell’ acqua che scorre, facente
parte dei domini di coerenza variabili , per effetto delle forti variazioni del Campo
Magnetico Locale dovuto ai quantitativi di elettroni liberi variabili nel tempo, in grado di
circolare nei domini di coerenza. Nelle fasi di rallentamento le molecole dell’ acqua
possono emanare radiazione in grado di influenzare le fluttuazioni quantistiche del Campo
del Punto Zero.
Le alterazioni del Campo Magnetico Locale dell’ acquifero possono influenzare il Campo
Magnetico Terrestre ( CMT ) sulla superficie, nelle aree limitrofe alla proiezione verticale dello
scorrimento se non sono presenti in zona importanti fattori di disturbo naturali o antropici,come
indicato in precedenza. Queste variazioni del CMT possono essere rilevate con un magnetometro
di tipo Fluxgate ,in grado di misurare la componente verticale del CMT stesso (tipo di misura più
semplice e ripetibile da eseguirsi ). A seguito di una serie di misure puntuali della componente
verticale del CMT ( oppure con acquisizioni successive in sequenza temporale sulle stese, da
effettuare in corrispondenza di intervalli di distanza prestabiliti ), da effettuare a distanze
prefissate su delle stese di misura opportunamente predisposte, è possibile elaborare dei grafici a
curve di livello del CMT dell’ area di interesse ed evidenziare eventualmente degli scorrimenti
idrici ,corrispondenti alle variazioni positive e/o negative della componente verticale del CMT (
vedere esempio di figura 7 ).
Figura 7- Rilievi magnetometrici della componente verticale del CMT per l’ individuazione di scorrimenti idrici confinati
I rilievi effettuabili tramite un idoneo ricevitore VLF ,come già indicato nella parte iniziale
introduttiva,non sono legati agli effetti geofisici collegabili ai moti turbolenti dell’ acqua ma alla
riflessione in verticale,da parte della falda acquifera confinata, di campi elettromagnetici antropici
in banda VLF ,trasmessi nella crosta terrestre per scopi legati ad alcune tipologie di
telecomunicazioni militari. Il campo elettromagnetico generato dai ripetitori VLF (ciascuno
trasmittente su frequenze definite riconoscibili ) è orizzontale con linee equipotenziali circolari che
,dipartendosi dal punto di emissione,corrono sulla superficie terrestre e vengono distorte dalle
discontinuità litoidi come le fratture. Quando il campo elettromagnetico citato attraversa una
struttura tettonica locale ( beante ) ed ,in più, sono presenti acqua o marcati fenomeni di
“rimineralizzazione” sulle superfici ,delimitanti la discontinuità, si genera in loco una circolazione
di correnti secondarie. Lo strumento ricevitore VLF determina il rapporto percentuale tra le
componenti orizzontali e verticali del campo elettromagnetico generato dal trasmettitore. In
condizioni non perturbate il campo elettromagnetico primario è orizzontale e la relativa
componente verticale è praticamente nulla; ogni deviazione da questo valore indica presenza di
anomalia.
Gli effetti geofisici probabili ,dovuti al moto turbolento dell’ acqua nella falda acquifera
confinata,possono influenzare a livello biofisico gli organismi viventi ed in particolare quelli umani.
Si può ipotizzare,in via preliminare, che ciò avvenga per effetto di influenze a :
a) A livello dei microtubuli delle cellule nervose del sistema neuronale legato al sistema
nervoso autonomo. Potrebbe,infatti, variare il livello di coerenza dell’ acqua presente all’
interno dei microtubuli con possibilità di influenza sull’ attività delle ghiandole surrenali.
b) A livello di assorbimento cellulare, per effetto Zhadin ,a causa delle variazioni statiche e
dinamiche del CMT sulla superficie, in corrispondenza della verticale della falda acquifera
confinata.
c) A livello del sistema Corpo fisico- Cervello,attraverso il rilievo delle fluttuazioni del Campo
del Punto Zero dovuto alla scorrimento turbolento dell’ acqua.
Queste influenze geofisiche ,che si trasferiscono a livello biofisico, possono essere rilevabili
strumentalmente ed ,in particolare, con metodologie di misura biofisiche come :
1) Tecniche di rilievo di tipo dinamometrico in grado di misurare il livello di forza sviluppato
,in condizioni controllate e ripetibili,dalle braccia con i gomiti accostati al torace.
2) Tecniche di rilievo E.D.A. ( Electro Dermic Activity )
3) Tecniche di misura e di analisi dell’ Heart Rate Variability ( HRV )
Nelle nostre metodologie di ricerca idrica è stata utilizzata preferenzialmente, con buoni
risultati, la tecnica HRV utilizzando, in contemporanea, sia soggetti di sesso maschile che di
sesso femminile . In figura 8, sono riportati i grafici riassuntivi relativi ad una ricerca idrica
recente dove sono stati messi a confronto tre potenziali acquiferi .
Figura 8 –Grafici riassuntivi relativi ai rilievi e analisi HRV su tre potenziali acquiferi confinati
Le misure ed analisi HRV sono state eseguite in contemporanea su due soggetti rispettivamente di
sesso femminile ( in età fertile ) e di sesso maschile che sono stati codificati con due lettere come
di seguito :
- Soggetto di sesso femminile codificato con : AD
- Soggetto di sesso maschile codificato con : ZM
Sono stati confrontati nei vari punti ( P1,P2,P3 ) i livelli nel tempo delle seguenti grandezze relative
all’ attività cardiaca :
- Power Tot : serie 1 ( livelli normali compresi tra 7,2 e 9,1 )
- Power Vlf : serie 2 ( livelli normali compresi tra 6,6 e 8,8 )
- Power Lf : serie 3 ( livelli normali compresi tra 5,9 e 8,0 )- Attività della componente
simpatica
- Power Hf : serie 4 ( livelli normali compresi tra 3,8 e 7,0 )-Attività della componente
parasimpatica
Dal confronto ,emerge che il punto 1 è il punto più interattivo ed è quello che induce maggiori
differenze di comportamento tra i due soggetti di sesso differente .Infatti,dall’ analisi statistica dei
dati raccolti emerge che in presenza di acquifero interattivo ,normalmente, un soggetto maschile
riduce molto l’ attività simpatica e la Power Tot mentre, al contempo, un soggetto femminile
incrementa maggiormente l’ attività simpatica e la Power Tot. Le prove HRV sono state effettuate
per ogni punto in contemporanea sui due soggetti ,con l’ utilizzo di due sistemi di misura identici.
Il confronto effettuato sulle analisi HRV indica che il punto P1 è il punto più idoneo per la
terebrazione di un pozzo ed in figura 10 è indicata la fotografia del momento in cui è stata
intercettata la falda acquifera relativa al punto P1 indagato. Il pozzo relativo è in grado di fornire a
regime 15 litri / minuto,come da previsioni.
Figura 9-Fase di trivellazione del pozzo relativo alla falda acquifera indagata nel punto P1
Ipotesi preliminari giustificative delle reazioni biofisiche dirette
rilevabili da persone addestrate in presenza di acquiferi
confinati
Nella parte introduttiva iniziale della presente ricerca sono state evidenziate le modalità operative
dell’operatore biofisico diretto ,durante la ricerca degli acquiferi confinati,dove :
a) Una volta stabilite le stese di ricerca, identifica i tratti interessati da acquiferi confinati e li
correla tra le varie stese.
b) Una volta identificati gli scorrimenti effettua previsioni sulle profondità relative.
c) Effettua previsioni di portata ( in litri/minuto ) degli eventuali pozzi definitivi relativi agli
scorrimenti individuati di potenziale interesse.
Queste attività di ricerca e di previsione non potrebbero essere possibili se L’ Universo che ci
circonda ed al quale apparteniamo, rispondesse solamente alla legge di causa ed effetto
newtoniana.
La Fisica Quantistica,il Campo del Punto Zero,la Coerenza dell’ Acqua,la Biologia Quantistica ed
una innovativa visione della Consapevolezza umana ci possono aiutare a formulare delle ipotesi su
come l’operatore biofisico diretto,opportunamente addestrato ,possa essere in grado di fare delle
previsioni come sopraindicato. Gli aspetti quantistici dell’ Universo che ci circonda sono di natura
fondamentalmente probabilistica ed in questa realtà non esiste il Tempo ed tutto collegato
istantaneamente e nulla può essere isolabile da tutto il resto. Fondamentale,inoltre, è la figura
dell’ osservatore e delle modalità di osservazione. Di conseguenza,tra tutti gli stati possibili ,dal
punto di vista probabilistico,possiamo isolare quello di nostro interesse se operiamo con delle
adeguate modalità di osservazione in grado di interagire con le fluttuazioni del Campo del Punto
Zero che una sorta di memoria dell’ Universo. Il protocollo di osservazione individuale dell’
operatore biofisico diretto è,quindi, fondamentale per la ricerca delle informazioni di interesse tra
tutti gli stati probabilistici possibili presenti nelle fluttuazioni del Campo del Punto Zero.
Nella identificazione dei tratti interessati da acquiferi confinati ( rif. Punto a) inizio paragrafo ), si
può ipotizzare che l’operatore biofisico diretto possa essere,in qualche maniera,anche sensibile
alla variazione della componente verticale del CMT. Il magnetometro riesce a misurare queste
variazioni e ,di conseguenza, potrebbe essere,quindi, possibile rilevazioni anche da parte del
sistema psico-fisico dell’ operatore. Non è da escludere che l’operatore biofisico possa essere
influenzato,in modo diretto, dalle componenti variabili del CMT indotte dal moto turbolento dell’
acqua che scorre nell’ acquifero confinato ed ,in modo indiretto, per effetto Zhadin ,attraverso l’
influenza dell’ assorbimento cellulare. Tutto ciò,però, non va a prendere in considerazione gli
eventuali aspetti quantistici presenti dovuti allo scorrimento idrico confinato turbolento. Le
variazioni di turbolenza e, di conseguenza, di coerenza dei domini dell’ acqua vanno sicuramente a
creare delle fluttuazioni di natura quantistica nel Campo del Punto Zero .Queste fluttuazioni
potrebbero agire a livello dei microtubuli del sistema nervoso neuronale, legato al sistema nervoso
autonomo, con possibilità di influenza sull’ attività delle ghiandole surrenali ,come evidenziato
dalle misure ed analisi HRV. Si potrebbe però ipotizzare,inoltre, anche la capacità da parte del
nostro Corpo fisico-Cervello di operare sulle fluttuazioni presenti nel Campo del Punto Zero
,dovute alla presenza dell’ acquifero confinato con moti turbolenti,come opera il sistema Occhio-
Cervello con le immagini visive o le tecniche M.R.I. ( Magnetic Resonance Imaging ). L’ operatore
biofisico diretto ha una banda di ricezione delle fluttuazioni quantistiche più ampia della media
normale delle persone non addestrate, per cui è sensibile verso delle fluttuazioni del Campo che le
persone non addestrate non sono in grado di percepire. Queste fluttuazioni non sono traducibili in
immagini dal nostro sistema Corpo fisico-Cervello e, di conseguenza, è ipotizzabile che si
traducano in sensazioni individuali ben identificabili e correlabili,con l’ allenamento, alla presenza
di acquiferi confinati.
Si può fare anche ad una altra ipotesi, che richiede però un coinvolgimento maggiore delle
proprietà della Fisica Quantistica e delle peculiarità del Campo del Punto Zero, dove l’ osservatore
biofisico diretto gioca un ruolo determinante, dopo avere messo a punto un protocollo di
osservazione dettagliato anche a livello di sensazioni biofisiche da provare in presenza di acquifero
confinato. L’ operatore biofisico essenzialmente stabilisce di muoversi lungo una stesa,
mantenendo un certo livello di concentrazione, e di provare una sensazione a livello biofisico ben
precisa ( ad esempio,come già descritto : una sorta di sollecitazione non gradevole allo bocca dello
stomaco che sembra anche leggermente vibrare ) quando si viene a trovare sulla verticale di un
acquifero confinato. Quanto affermato, potrebbe sembrare non possibile, non reale ma ,quando si
opera in termini quantistici, nulla è impossibile e ,come già evidenziato, anche aggregazioni più
complesse di materia ,incluso anche gli esseri viventi,possono manifestare comportamenti
quantistici. Secondo questa ultima ipotesi formulata, l’ osservatore biofisico diretto entra a fare
parte,come uno strumento,della catena di osservazione di un fenomeno che ha componenti di
comportamento quantistiche e quindi probabilistiche , senza però le limitazioni di spazio e di
tempo di altre osservazioni strumentali del mondo fisico ordinario più rispondente alla logica
newtoniana. Questo strumento vivente,quando si viene a trovare sulla verticale di un acquifero
confinato,fornisce come “output” un sensazione biofisica ben precisa che potrebbe essere diversa
da operatore ad operatore. Quanto affermato ha delle implicazioni enormi ed ,in particolare, sulla
capacità di un organismo vivente di entrare in empatia con l’ Universo poiché la ricerca potrebbe
non limitarsi ad un acquifero confinato ma a qualsiasi altra cosa! Ci darebbe una nuova visione
delle capacità degli organismi viventi di entrare in risonanza con tutto quello che ci circonda; la
Fisica Quantistica ed i Campo del Punto Zero , in effetti, lo affermano.
Queste affermazioni sicuramente rivoluzionarie ,nel secolo scorso, sono state fatte passare in
sottordine per le implicazioni e gli impatti che avrebbero potuto avere sui piani
Metafisico,Filosofico,Religioso,Etico e Comportamentale .L’ operatore biofisico diretto è in grado di
sperimentare nelle sue ricerche questa realtà. Tutto quanto detto, è per giustificare meglio le
ulteriori previsioni che effettua l’ operatore biofisico al riguardo degli acquiferi confinati.
Infatti,per la giustificazione delle previsione di profondità e di portata dei pozzi, si deve ricorrere
,senza ombra di dubbio ,a tirare in ballo i principi della Fisica Quantistica e le proprietà del Campo
del Punto Zero.
L’operatore biofisico diretto ,una volta identificati gli scorrimenti idrici effettua le previsioni di
profondità relative ( Rif. Punto b) inizio paragrafo ) ponendosi in piedi ,nella mezzeria della
sezione dello scorrimento identificato, e portando la propria Consapevolezza , a partire da quota 0
metri,a scendere in profondità di metro in metro. Mentre scende mentalmente con la
Consapevolezza, presta attenzione alle sensazioni sul proprio stomaco in modo da identificare con
precisioni i vari intervalli di quota dove queste si presentano con le stesse modalità ,come durante
la ricerca dell’ acquifero sulla verticale. Uno scorrimento può essere formato da uno o più
acquiferi confinati per cui è importante, al fine della trivellazione di un pozzo, stabilire l’intervallo
di quota delle relative falde. Anche in questo caso, è stato stabilito un protocollo ben preciso che
porta ad avere un livello di Consapevolezza collegato con la quota e con un “output “di sensazione
biofisica ben determinato. L’organismo vivente addestrato, analogamente alla fase di ricerca, si
comporta come uno strumento che come “output” fornisce una sensazione predeterminata che
permane per tutto lo spessore in quota della falda acquifera relativa.
L’operatore biofisico,successivamente,effettua sugli scorrimenti, ritenuti idonei, le previsioni di
portata a regime dei pozzi che potrebbero essere realizzati per il loro sfruttamento ( Rif. Punto c)
inizio paragrafo ).E’ da notare che in questa fase l’operatore biofisico , normalmente, non conosce
la tecnologia di estrazione ed i dimensionamenti che verranno utilizzati per il pozzo che sono di
competenza di un Geologo o di un Ingegnere coinvolti nella ricerca idrica. L’operatore biofisico
diretto si pone al centro dello scorrimento, nel punto che sarà successivamente utilizzato per fare
scendere la trivella da impiegare per la formazione del pozzo, ed inizia a pronunciare livelli
crescenti discreti di portata a partire da 1 litro/minuto. Si ferma quando prova la sensazione di
avere uno scorrimento di una piccola corrente in tutto il corpo. Questa sensazione vale solamente
per un valore di portata; infatti se la supera o torna a valori inferiori di portata la sensazione cessa.
Tutto ciò può apparire come una previsione del futuro; in effetti, effettua una previsione futura
relativa ad un pozzo di cui non conosce la tecnologia di realizzazione relativa e né il
dimensionamento, che sono parte dei piani di progetto dei tecnici competenti che seguiranno la
realizzazione. Questa è una ipotesi “ingombrante” e difficilissima da accettare da parte di molti
ma non impossibile dal punto di vista della Fisica Quantistica e delle proprietà del Campo del
Punto Zero; siamo infatti tutti uniti in modo istantaneo senza tempo. Siamo una unica realtà dove
nessuno si può isolare e quindi è possibile per qualcuno ,liberando la mente dagli affanni
quotidiani e lasciando spazio per le componenti intuitive, avere le chiave di accesso a delle realtà
dimensionali che fanno parte integrante della nostra Natura ma che non siamo capaci di sfruttare
se non in minima parte, visto che normalmente utilizziamo solamente una percentuale molto
bassa delle nostre capacità cerebrali.
Le esperienze condotte nell’ ultimo biennio hanno messo in evidenza come le previsioni indicate
dall’operatore biofisico e quelle geologiche ottenute con i metodi geofisici tradizionali abbiano
mostrato ,nella stragrande maggioranza dei casi studiati,una significativa
convergenza,ulteriormente verificata nelle fasi di perforazione e di prova dei pozzi realizzati.
Conclusioni
In conclusione ,possiamo prendere atto che le modalità operative di un operatore biofisico
diretto ,durante una ricerca idrica ,non dovrebbero essere concepibili e possibili, secondo
quello che è il modo corrente di concepire la realtà del nostro Universo. Nella pratica di
tutti i giorni ,siamo portati molto di più a ragionare secondo la logica newtoniana ,di causa
ed effetto, che secondo i canoni della fisica quantistica, che pensiamo valgano solamente
per il modo del microscopico. Molti scienziati di frontiera che hanno operato ricerche, per
mettere in evidenza comportamenti quantistici anche al di fuori del microcosmo ed ,in
particolare, nel comportamento degli esseri viventi ,sia in fase subconscia che conscia,sono
convinti che alla base della nostra realtà quotidiana e della nostra esistenza ci siano, a
livello inconscio, comportamenti essenzialmente quantistici. Come già citato in
precedenza,l’affermazione : ” Sia la Mente Inconscia - un mondo prima del pensiero e delle
intenzioni consapevoli- che l’Inconscio della Materia (Il Campo del Punto ZERO ) esistono in
uno stato probabilistico di tutte le possibilità.”, significa che la” dimensione” della nostra
mente Inconscia ,che è alla base del mondo prima del pensiero e delle intenzioni
consapevoli, non ha vincoli di Spazio e né di Tempo e che quindi è importante come l’
osservatore ,con il suo protocollo di osservazione,dallo stato probabilistico di tutte le
possibilità farà emergere la propria realtà individuale. Questa è una affermazione molto
scomoda perché ha delle implicazioni di portata, talmente ampia e sconvolgenti, da
mettere in discussione ,a livello basilare ,la nostra concezione che abbiamo della realtà con
la possibilità di sgretolamento di tutti i dogmi religiosi e filosofici della nostra attuale
società. La Fisica Quantistica è la più grande rivoluzione scientifica di tutti i tempi ma non è
stata portata,con termini idonei,alla conoscenza di tutti. Ciò per molte ragioni legate alle
implicazioni ed agli impatti che potrebbe avere dal punto di vista filosofico ,religioso e
sociale. Le implicazioni sono talmente diverse da risultare quasi non credibili agli stessi
scienziati che l’ hanno concepita,in particolare,quando vengono estese alla natura della
realtà quotidiana. Come riporta Tiziano Cantalupi nel suo articolo –La Teoria
Quantistica:una rivoluzione scientifica e filosofica passata sotto silenzio- : ”La conclusione
più sconvolgente … è senza dubbio quella che asserisce che la realtà è tale solo se è
presente l’uomo con le sue “osservazioni”,con i suoi esperimenti. A differenza delle
precedenti rivoluzioni scientifiche,le quali avevano confinato l’umanità ai margini dell’
universo,la Teoria Quantistica riporta l’uomo ( “l’osservatore”) al centro della scena. Alcuni
eminenti scienziati si sono spinti ad ipotizzare che la Teoria dei Quanti abbia perfino risolto
l’ enigma del rapporto tra Mente e Materia,asserendo che l’ introduzione nei processi di
misura quantistica dell’ osservazione umana è un passo fondamentale per il costruirsi della
realtà”.
L’ “osservatore” biofisico diretto,dunque, è un operatore quantistico che ,mediante un ben
definito protocollo di osservazione, fa muovere la sua consapevolezza nello Spazio e nel
Tempo , come se fosse uno vero e proprio strumento in grado di fornire un “output” di
rivelazione,a livello di sensazioni psico-fisiche,prestabilito; opera ,quindi ,nello Spazio della
Mente Inconscia degli esseri viventi,nello Spazio Fisico dell’ Universo e nello Spazio dell’
Inconscio della Materia senza limitazioni anche dal punto di vista temporale.
La metodologia di indagine di natura quantistica messa in pratica dall’ operatore biofisico
diretto per la ricerca degli acquiferi confinati è ben comprensibile che potrebbe essere
estesa anche ad altri settori della Geofisica (ricerca di dislocazioni,fratture,contatti
tettonici,contatti stratigrafici,giacimenti di minerali,etc., ) per cui si potrebbe parlare
,quindi,di una nuova vera e propria disciplina scientifica : la Geobiofisica Quantistica .
Per concludere ,sarebbe molto gradito che anche altri ricercatori si cimentassero sulle
tematiche della nostra ricerca e sulle ipotesi preliminari formulate e ,per terminare
,vogliamo citare una frase significativa, attribuita a Niels Bohr, a proposito della Teoria
Quantistica :
“ Quelli che non sono rimasti scioccati quando si sono imbattuti per la prima
volta nella Teoria Quantistica non possono averla capita. ”
Ringraziamenti
-A tutti gli scienziati e ricercatori che hanno operato e stanno operando nel campo della Fisica
Quantistica.
-A tutti quegli scienziati e ricercatori di “frontiera” che hanno dedicato e stanno dedicando la loro
vita professionale ,spesso in controcorrente,per affermare le loro idee e ricerche in disaccordo con
quelle della Scienza ufficiale.
-A Lynne Mc Taggart per essere stata per molti anni in contatto con gli scienziati e ricercatori
operanti sulle “frontiere “ della Scienza ed avere sintetizzato le loro idee e ricerche nell’
interessantissimo libro “ The Field-Il Campo del Punto Zero” Macro Edizioni spesso citato e
riportato anche parzialmente nella presente ricerca.
- Al medico Prof. Dott. Franco Fabiano ( Presidente Aimar Liguria ) per il supporto medico avuto in
generale ed ,in particolare,in relazione ai rilievi biofisici strumentali ( prove dinamometriche e
Heart Rate Variability ).
-Ringraziamenti speciali all’ architetto Donatella Ambrosini per le attività congiunte di ricerca
condotte durante le prospezioni idriche speciali effettuate negli ultimi anni.
Bibliografia principale
L.Mc Taggart- The Field-Il Campo del Punto Zero -Macro Edizioni
E.Del Giudice,G. Talpo- Basi materiali dell’ unità psico-fisica-emotiva dell’
essere vivente –Lezioni per l’ Associazione GEA
E. Del Giudice- L’ acqua alla luce della fisica quantistica- www.progettomeg.it
T.Cantalupi-La Teoria Quantistica :una rivoluzione scientifica e filosofica
passata sotto silenzio- Global view project
C. Sciumbata-Quantistica:gli strani fondamenti del nostro mondo-Alter Vista
S.Berti,A.Monacchi,M.Zanicchi-Hydrogeological investigation for drilling well
through geophysical and biophysical instrumental methods-Atti del Workshop
in Geofisica 2010-Museo Civico di Rovereto TN
S.Berti,M.Zanicchi-Esempio pratico di ricerca idrica per la perforazione di un
pozzo con metodologia biofisica e geofisica strumentale-Convegno A&GSI
presso Fiera Energiaexpò 2010 Sarzana SP
S.Berti,M.Zanicchi-Geobiologia e geobioedilizia : metodologie innovative di
indagini biofisiche sperimentali e geologico-geobiologico-Dispense delle
lezioni tenute per il corso di perfezionamento in Geologia Medica dell’
Università degli Studi di Urbino
S.Berti-Misure dell’Heart Rate Variability (HRV) come indicatore attendibile
dell’ interazione tra uomo e ambiente - www.architetturageobiologia.it
Elemaya srl- Manuale di uso e manutenzione strumento per misura HRV
H. Curtis- N.S. Barnes – Le scienze biologiche –Edizioni Zanichelli
S.Berti- Il rilievo geologico-geobiologico del Palazzo Ducale di Urbino:un
approccio scientifico—Convegno presso l’Abbazia Benedettina di Praglia
PADOVA 24 Novembre 2007
S.Berti- M.Zanicchi- Metodologie operative per la esecuzione di
determinazioni strumentali nell’ ambito dei rilievi geologico-geobiologici
Convegno presso la Fiera ENERGETHICA GENOVA 08 Marzo 2008
S.Berti –D.Ambrosini- I rilievi strumentali applicati alla geobiologia - Terzo
Convegno Nazionale “Bioarchitettura&Geobiologia&Legno” Riomaggiore LA
SPEZIA 20 Giugno 2008
S . Berti- Misura dell’Heart Rate Variability (HRV) come indicatore attendibile
delle interazioni tra uomo e ambiente-4° Salone delle energie rinnovabili e
sostenibili ENERGETHICA 2009 Fiera Genova
S . Berti- Medicion de la variabilidad de la frecuencia cardiaca como indicador
fiable de la interaccion del ser humano con el medio ambiente-GEA
Asociacion De Estudios Geobiologicos
S. Berti –Metodologie innovative di indagini biofisiche sperimentali – Quarto
Convegno Nazionale “Bioarchitettura&Geobiologia&Legno” EXPO LA SPEZIA
19-20 Giugno 2009
Figure,Fotografie ed Elaborazioni
Fig. 1 ,Fig.9- Foto di Sergio Berti
Fig. 2,Fig.4;Fig.5,Fig.7 –Figure ed elaborazioni di Marco Zanicchi
Fig. 3 ,Fig. 8- Figura ed elaborazioni di Sergio Berti
Fig. 6- Foto ed elaborazioni di Sergio Berti