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“Infatti non c’è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” Romani 3:23-24; “ Il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” Romani 6: 23; … Egli (Gesù) ha annullato il peccato con il Suo sacrificio. Come è stabilito gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio … Ebrei 9:26-27; “Egli (Gesù) è Colui che è stato da Dio costituito Giudi- ce dei vivi e dei morti” Atti 10:42 COME CAPIRE CERTI VERSETTI? Ricordo che circa 20 anni fa, nonostante avessi alcuni CD ricevuti in regalo e ben sistemate nell’armadio, non possedevo ancora un lettore CD. Il mio giradischi di pri- ma classe non poteva aiutarmi, esso non era in grado di decifrare il CD, ne tanto me- no il mio vecchio registratore. E, anche se qualche tempo dopo, acquistai un lettore CD non avrei potuto lo stesso accedere al contenuto delle CD se questo fosse rimasto inutilizzato nell'armadio. Forse sei una di quelle persone che si infastidiscono leggendo certi versetti della Bibbia come quelli scritti sopra. Gran parte della Bibbia la trovi davvero positiva. Ma certi versetti non li capisci proprio! Sono così umilianti e ti fanno sentire indegno! Perché parlano sempre di peccato, di perdizione e di giudizio? La tua mente si ribel- la contro queste cose “medievali” che non si adattano affatto alla cultura di oggi! Ma pensa di nuovo al mio giradischi e al mio registratore che, così come non sono più adatti per i CD allo stesso modo è con la nostra mente e la cultura in cui viviamo. La mente è un apparecchio incredibilmente utile per esplorare e capire tutto ciò che ci circonda, ma non riesce a percepire le richieste di Dio su di noi, e tuttavia Dio ha messo in ogni essere umano (Ecclesiaste 3:11) qualcosa che può "decodificare questi versetti" esattamente come il lettore per i CD e cioè la nostra coscienza. Attraverso la coscienza, Dio ci dice ciò che Egli si aspetta da noi, e ci mostra quanto poco ci con- formiamo. Ma se la tua coscienza è addormentata? (come il mio lettore CD lasciato nell’armadio) Io ti consiglierei di rileggere attentamente i versetti sopra e allora forse scoprirai che non parlano solo di peccato, di morte e di giudizio ma anche di grazia, di giustificazione gratuita, di redenzione, del dono della vita eterna e di annullamento dei peccati, tutto ciò dipende solo da te perché devi solo crederci! Ma ricordati che alla fine Dio ha l'ultima parola. Apocalisse 20:11-15 Culto: dom. ore 16.00 Studio biblico + Canto + Preghiera: sab. ore 15.30 Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30 bimestrale della chiesa di: BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321 CONTENUTO: - Cuori in crescita: quarto ed ultimo ingrediente: “La Speranza” - Il 3° Comandamento - Il leone ruggente - 7 regole per una vita cristiana prosperosa - Un uomo ricco …

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“Infatti non c’è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” Romani 3:23-24; “ Il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” Romani 6: 23; … Egli (Gesù) ha annullato il peccato con il Suo sacrificio. Come è stabilito gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio … Ebrei 9:26-27; “Egli (Gesù) è Colui che è stato da Dio costituito Giudi-ce dei vivi e dei morti” Atti 10:42 COME CAPIRE CERTI VERSETTI? Ricordo che circa 20 anni fa, nonostante avessi alcuni CD ricevuti in regalo e ben sistemate nell’armadio, non possedevo ancora un lettore CD. Il mio giradischi di pri-ma classe non poteva aiutarmi, esso non era in grado di decifrare il CD, ne tanto me-no il mio vecchio registratore. E, anche se qualche tempo dopo, acquistai un lettore CD non avrei potuto lo stesso accedere al contenuto delle CD se questo fosse rimasto inutilizzato nell'armadio. Forse sei una di quelle persone che si infastidiscono leggendo certi versetti della Bibbia come quelli scritti sopra. Gran parte della Bibbia la trovi davvero positiva. Ma certi versetti non li capisci proprio! Sono così umilianti e ti fanno sentire indegno! Perché parlano sempre di peccato, di perdizione e di giudizio? La tua mente si ribel-la contro queste cose “medievali” che non si adattano affatto alla cultura di oggi! Ma pensa di nuovo al mio giradischi e al mio registratore che, così come non sono più adatti per i CD allo stesso modo è con la nostra mente e la cultura in cui viviamo. La mente è un apparecchio incredibilmente utile per esplorare e capire tutto ciò che ci circonda, ma non riesce a percepire le richieste di Dio su di noi, e tuttavia Dio ha messo in ogni essere umano (Ecclesiaste 3:11) qualcosa che può "decodificare questi versetti" esattamente come il lettore per i CD e cioè la nostra coscienza. Attraverso la coscienza, Dio ci dice ciò che Egli si aspetta da noi, e ci mostra quanto poco ci con-formiamo. Ma se la tua coscienza è addormentata? (come il mio lettore CD lasciato nell’armadio) Io ti consiglierei di rileggere attentamente i versetti sopra e allora forse scoprirai che non parlano solo di peccato, di morte e di giudizio ma anche di grazia, di giustificazione gratuita, di redenzione, del dono della vita eterna e di annullamento dei peccati, tutto ciò dipende solo da te perché devi solo crederci! Ma ricordati che alla fine Dio ha l'ultima parola. Apocalisse 20:11-15

Culto: dom. ore 16.00 Studio biblico + Canto + Preghiera: sab. ore 15.30 Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30

bimestrale della chiesa di:

BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321

CONTENUTO: - Cuori in crescita: quarto ed ultimo ingrediente: “La Speranza” - Il 3° Comandamento - Il leone ruggente - 7 regole per una vita cristiana prosperosa - Un uomo ricco …

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CUORI IN CRESCITA >>coltivando cuori<< quarto ingrediente “La Speranza” Crediamo che ogni famiglia dovrebbe considerare la possibilità di resistere al pensiero di rinunciare. Perché ci sono sempre più famiglie che non vogliono andare avanti (crescere) per-ché non hanno né forza, nè motivi per andare avanti. La tentazione di rimanere nella quotidia-nità, nel disinteresse e nel silenzio sembra sempre più irresistibile. Le famiglie non sperano più che qualcosa di nuovo accada nelle loro case, o che succeda qualcosa che cambi le cose. Il quarto ingrediente per la nostra coltivazione é: “la SPERANZA” La speranza é come aspettare, però non é aspettare passivamente, al contrario, é un aspettare che resiste e ricostruisce. La speranza ci porta a resistere: Resistere allo scoraggiamento. (brutte notizie, malattie, disoccupazione,problemi) Resistere alla routine (quotidianità, stessi posti, stesse cose) Resistere al silenzio (indifferenza, ignorarsi avvicenda) Quando smettiamo di sperare, rimane solo la disperazione. Nessuno crede che ci sia speran-za per quella famiglia, perché sono sempre uguali, vivono la routine, vuol dire vivere senza accettare dei cambiamenti, fare sempre le stesse cose, così che si perde la voglia, tutto si fa per abitudine. Attenzione uno dei nemici peggiori delle relazioni nella famiglia é proprio la routi-ne! Certe volte sentiamo dei vicini che gridano e poi per certi giorni non li sentiamo più e pen-siamo che bravi, sembra che già tutto é a posto, stanno in “santa pace”. Invece li c’é tutto tran-ne la pace, abbiamo bisogno di esprimere quello che sentiamo, non vogliamo giustificare quelli che gridano, al contrario, ci sono dei momenti che uno deve chiedere del tempo per calmarsi e poi formulare le frasi per poi liberarsi del fastidio e del conflitto. Non permettete il silenzio, perché spegne l’entusiasmo di vivere insieme, e ci porta allo scoraggiamento. Matteo 24: 45-49: 45 Qual è mai il servo fedele e prudente che il padrone ha costituito sui domestici per dare loro il vitto a suo tempo? 46 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà così occupa-to! 47 Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni. 48 Ma, se egli è un servo malva-gio che dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire"; 49 e comincia a battere i suoi con-servi, a mangiare e bere con gli ubriaconi. Perché il servo malvagio batte i suoi conservi e mangia e beve con gli ubriaconi? -perché non crede che il padrone ritornerà, ha perso la speranza, non lo aspetta più! Perché il servo fedele é occupato nelle faccende del suo padrone? -perché sa che il suo padrone ritorna, lo sta aspettando ed ha la speranza che quando viene lo premia! Quando sono cadute le torri gemelle la gente disperata diceva: “È meglio spendere e divertir-si tutti i giorni!” Perché hanno perso la fiducia e la speranza nel domani, come ai tempi di Noè. L’esaurimento porta alla disperazione, questo significa che é una conseguenza di situazioni che viviamo. Arrivare alla disperazione é una dimostrazione che siamo umani, che abbiamo dei limiti, non c’é la facciamo più e non é un difetto, anche dei grandi profeti si sono sentiti esausti e chiedevano a Dio una spiegazione, vediamo Elia che ha dovuto riposarsi, mangiare e

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poi camminare per 40 giorni lontano da tutti, anche Giona dopo che i Niniviti si sono ravveduti é caduto in una depressione e Dio gli ha dimostrato con l’esempio di un ricino, la Sua misericordia. Non c’é da meravigliarsi se in questo mondo pieno stress si arrivi all’esaurimento, il problema non é cadere nella disperazione piuttosto persistere ad essa.

Conosci delle persone disperate? Come si vive con delle persone disperate? Chi é che fa disperare? Può essere che siamo noi che facciamo disperare gli altri? Come si può essere disperati?

“Una cosa é essere disperati e un altra é far disperare gli altri” Se non vuoi essere disperato, l’unica speranza é Gesù Cristo; ma, come possiamo cambiare il nostro stato d’animo? Nel antico testamento i profeti erano strumenti di Dio per annunciare gli oracoli di Dio. Non erano solo avvertimenti a causa delle trasgressioni, ma anche buone notizie che Dio si ricordava di loro; ecco come ritorna la speranza, dopo un tempo di essere abbattuto e scorag-giato. Però questo implica che ci dobbiamo avvicinare a Dio. Il primo passo lo ha fatto Dio stesso verso di noi, dandoci un’ altra opportunità. Anche noi dobbiamo dare opportunità nella nostra famiglia. Vediamo alcune affermazioni: “tutti i credenti sono gradevoli”

“tutti i credenti sono buoni amministratori (impiegati, operai)” “tutti i credenti sono onesti”

È arrivato il momento di cambiare il nostro modo di pensare riguardo a noi stessi. Ci sono dei credenti che hanno delle crisi di fede, problemi di nervosismo, di dipendenze, problemi con l’alcool, di violenza, problemi con ammettere le cose, problemi nel modo di esprimersi, il modo in cui trattano la gente, familiari ecc. (basta vedere le lettere di Paolo alle diverse chiese) Conosci dei credenti sgradevoli? Sei mai stato sgradevole? Sei mai stato disgustato (arrabbiato) con Dio, perché le cose non andavano come pensavi?

E allora incominciamo a pensare che non ha più senso perché lui/lei non cambia mai. Ma ricordiamoci quante volte Dio ha cambiato la sua opinione verso di noi! Incominciamo da noi stessi! Diamo delle opportunità nella nostra famiglia, cambiamo il nostro modo di essere. Iniziamo ad essere gradevoli, sorprendiamo il nostro prossimo dandogli delle opportunità, diamogli del tempo per riprendersi, diamogli da mangiare (sollievo), facciamolo riposare, non lo soffochiamo più con i nostri commenti, con le nostre prediche.

• L’assenza di speranza nella famiglia può portare alla violenza e al dissipamento

(spreco). La speranza invece ci porta a resistere, ed anche a un aspettare che si rico-struisce nuovi motivi per andare avanti.

• La speranza ricostruisce ciò che ci porta ad avere fede nelle cose divine, per ottenere

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Concludiamo con una Promessa: Giovanni 14: 1-3 1 «Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede an-che in me! 2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò prepa-rato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi;

(tradotto da:Melissa e Daniele Calì)

Tutti i diritti riservati http://www.reencuentro.org.mx

autorizzato per il: bimestrale della chiesa di: BIETIGHEIM-BISSINGEN

Che dobbiamo coltivare nella nostra famiglia?

Cosa ti fa disperare degli altri?

E di te, su che cosa ti disperi?

Cosa desideri che Dio faccia nella tua famiglia?

a a a

b b b

c c c

una speranza prolungata, quando sembra che non si avverano promesse ed arrivano solo brutte notizie. • La speranza ricostruisce una nuova immagine di Dio, dal quale ci siamo allontanati,

essendoci arrabbiati con Lui, per aver creduto in altre promesse e benefici. • La speranza ricostruisce il desiderio di essere una famiglia rinnovata, perché concede

nuove opportunità a tutti i membri della famiglia, quando sembra che tutto é esausto. La Parola di DIO ci porta a una speranza sicura fra tutte le speranze in questo mondo, vuol dire sperare in Gesù, perché solo Lui ha la capacità di dar vita alle famiglie, vita in abbondanza.

“Il modo in cui aspetti (speri) le cose, determina il tuo presente”

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Il 3° comandamento è: “Non pronunciare il nome del Signore, Dio tuo, invano, poiché il Signore non riterrà innocente chi pronuncia il Suo nome invano” Deuteronomio 5:11 Una severa proibizione: Non pronunciare il nome del Signore invano - si nomina il nome di Dio invano: - Con ipocrisia, quando professiamo il nome di Dio ma non viviamo se-condo tale professione di fede. Quando preghiamo con richieste apparentemente pie e devote ma che impongono i propri desideri. Coloro che usano il nome di Cristo, ma non si allontanano dall’iniquità (2 Timoteo 2:19) così come quel nome li obbliga a fare Lo stanno nominando invano. Per questo Dio ha fatto scrivere a Isaia:“Io non posso sop-portare l’iniquità unita all’assemblea solenne”(Isaia 1:12); - Infrangendo il suo patto, se facciamo delle promesse a Dio, impegnando le nostre anime con promesse di fare delle cose buone, ma non adempiamo i nostri voti a Dio, stiamo usando il nome di Dio invano (Matteo 5:33) - Imprecando, usando il nome di Dio o di uno dei Suoi attributi sotto forma di invoca-zione senza nessun motivo valido e senza la dovuta attenzione della mente, ma come un intercalare, senza alcun proposito o senza un buon proposito. - Spergiurando, una parte del rispetto religioso che gli Ebrei dovevano tenere verso il loro Dio era di giurare nel Suo nome (Deuter. 10:20). Però essi lo avrebbero offeso, invece di onorarlo, se lo avessero chiamato ad essere testimone di una menzogna. - Con leggerezza e con negligenza, senza avere riguardo al Suo importante significa-to. È proibita la profanazione delle forme di devozione e di giuramento; inoltre è anche proibita la profanazione di qualunque cosa con la quale Dio si faccia conoscere: la Sua Parola o un Suo ordinamento qualsiasi. Quando questi sono trasformati in formule ma-giche e incantesimi, in scherzi e barzellette. Un castigo severo: L’Eterno non lo terrà per innocente - l’uomo di oggi (2Timoteo 3::1-5) forse si ritiene innocente e pensa che non ci sia niente di male in questo ma dovrà rende-re conto a Dio e scoprirà che “è una cosa terribile cadere nelle mani dell’Iddio vivente”. (Ebrei10:31) Perciò non scherziamo e non usiamo sconsideratamente il nome di Dio! Certo, Dio vuole essere, per mezzo di Gesù Cristo, il nostro Padre Amorevole, al qua-le possiamo dirGli tutto ciò che abbiamo nell’animo, ma rimane sempre l'Unico Eterno, Onnipotente, Santo, il Giudice dei nostri pensieri, parole e azioni. Ed è proprio per tutto ciò che non corrisponde alla Sua Santità (cioè per il peccato) che Gesù Cristo dovette morire al posto nostro in modo che Dio, come Giudice non ci condannasse. “Colui che non ha conosciuto peccato, Egli (Dio Padre) Lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in Lui” 2 Corinzi 5:21; + Isaia 53:4-6;

E visto che:“L'inizio di ogni saggezza è il timore di Dio” secondo Proverbi 1:7, e questa saggezza riflette proprio nel nostro parlare di Dio, diamo dunque l'onore al no-stro Creatore, in qualsiasi momento, soprattutto nel nostro modo di parlare! Tu quando parli come usi il nome di Dio?

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IL LEONE RUGGENTE Credo che tutti abbiamo qualche volta visto in televisione un documen-tario sulla vita della savana e degli animali che l’abitano. Abbiamo impara-to il modo come gli animali predatori danno la caccia agli altri animali. Eb-bene questo ministero cioè del “leone ruggente” segue la tattica di caccia dei predatori. I credenti unti per questo scopo sono in chiesa tranquilli, a volte silen-ziosi, quasi non si nota la loro presenza. Essi entrano in azione in certi momenti particolari della vita della comuni-tà. Per esempio: quando un fratello viene ripreso dal governo della chiesa e disciplinato ecco che entra in azione il leone. Generalmente si avvicina quatto quatto alla persona disciplinata e comincia a consolarla; poi fa un ulteriore passo che è quello di schierarsi con lui condannando l’azione, in-fine sussurrerà, a chi è colpevole, che è dalla parte della regione, che in chiesa sono ingiusti a trattarlo così, che non c’è amore, che l’aveva sempre detto ecc … A queste parole la persona ingannata si risolleva, ma in uno spirito di ribellione. Invece di comprendere il bene della disciplina, trova appoggio per attaccare e continuare così nel suo peccato. Ecco questa è una delle figure del leone, l’opera sottile del diavolo, si può definire: “il ministero della disubbidienza che porta alla morte” cioè non solo alla comunione interrotta col Signore ma all’abbandono delle adunan-ze Quindi, guardiamoci bene da quelli che si avvicinano a noi in situazioni del genere! Molto meglio la riprensione (Prov.15: 5,10,31,32) che le parole dolci dell’avversario, poiché la riprensione nel Signore genera salute spiri-tuale, mentre le parole del diavolo, benché dolci, portano alla distruzione. “È’ vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gio-ia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.” Ebrei 12:11 Il leone vuole invitarti a rimanere debole, ti convince che sei inca-pace spiritualmente, così da poterti controllare e uccidere. La sua tattica è appunto quella di far leva sui tuoi sentimenti per separarti dal gregge. Nella comunità questi credenti-leoni formano sempre il partito d’opposizione. Essi si oppongono a tutto ma non sono mai in prima linea; istigano gli altri con dolci parole, offrono amicizia, fanno lunghe telefona-te o vanno a fare visita (cosa mai fatta prima), illudono per poi, al momen-to buono, catturare la loro preda o ritirarsi nell’ombra se l’autorità della chiesa interviene. Essi non sono mai colpevoli lo sono sempre gli altri! Devi avere timore di chi ti accarezza soltanto e dice sempre di si ad ogni tua azione. Non è sincero! Lo ripeto non è sincero, non vuole il tuo bene, non l’ascoltare! Come non si può non invitare anche questi credenti-leoni ad un profondo ravvedimento, perché diventino costruttivi nel regno di Dio !?!?! -Non importa ciò che si è fatto né la situazione in cui ci si trova, Gesù è

pronto a perdonare tutti quelli che si pentono e tornano a Lui: “Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” 1 Giov. 1:9 oppure:Gerem.2:19; Is.66:2b

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REGOLE PER UNA VITA CRISTIANA PROSPEROSA!

1. Non trascurare mai la preghiera privata e quotidiana, e quando pre-ghi, ricorda che Dio è presente e che Egli ascolta ed esaudisce la preghiera.

“Invocami, e Io ti risponderò, Ti annunzierò cose grandi e impene - trabili che tu non conosci”. Geremia 33:3; + Matteo 6:6 2. Non trascurare mai la lettura della Bibbia, privata e quotidiana; e

quando leggi, ricordati che è Dio che ti sta parlando. Credi nella Sua parola ed agisci in base ad essa. “ La Tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero” Salmo 119:105

3. Non chiedere mai a Dio qualcosa di cui non hai bisogno. DiGli la veri -tà su te stesso. ChiediGli che Egli ti renda conforme alla Sua vo -lontà. “Voi … domandate e non ricevete perché domandate ma le … “Giacomo 4:3; “Cercate prima il regno e la giustizia di Dio …” Matteo 6:33 4. Non lasciare mai passare un giorno senza provare a fare qualcosa per Gesù. Ogni sera rifletti su ciò che Gesù ha fatto per te e chie- diti:”Ho fatto il meglio per Lui?” Se non è stato il caso fallo! “Voi siete il sale della terra, ma , se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? … Voi siete la luce del mondo … così risplenda la vostra luce davanti agli uomini ... Matteo 5:13-16 5. Se sei nel dubbio circa qualche cosa, se non sai se è giusto o sba gliato, chiedi la benedizione di Dio. Se non la ricevi, vuol dire che è sbagliato. “ Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù” . Colossesi 3:17; “Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosa -mente senza rinfacciare, e gli sarà data”. Giacomo 1:5 6. Non ti basare mai sul cristianesimo degli altri, chiediti sempre:

“Come agirebbe Gesù al posto mio?” quindi cerca di imitarLo! “Anche noi dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così fa-cilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, Colui che crea la fede ela rende perfetta”. Ebrei:12:1-2

7. Non credere mai ai tuoi sentimenti se essi sono in contrasto con la

Parola di Dio. Credi in Dio e non fidarti del tuo stato d’animo. “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? Io il Signore, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni” Geremia 17:9-10

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info. :Nino e Rita Calì, Kernerstr. 10, 71686 Remseck tel. 07146 9392724

e-mail : [email protected]

website : www.vieni-con-noi.de

Continuiamo a pregare gli uni per gli altri! I soggetti di preghiera vengono presentati, ogni sabato,

nella riunione di preghiera!

“MA METTETE IN PRATICA LA PAROLA E NON ASCOLTATELA SOLTANTO ILLUDENDO VOI STESSI”! Giacomo 1:22

“Un uomo ricco, che si definiva cristiano, pregava spesso con la sua fa-miglia che Dio si prendesse cura dei poveri e degli infelici. Quando qualcu-no però bussava alla sua porta per chiedergli l’elemosina, rispondeva molto energicamente che non aveva nulla di superfluo da dare. Già diverse volte il figlio aveva assistito a queste scene e visto come suo padre mandava via persone povere. Eppure, al momento della preghiera serale, sentiva sem-pre il padre pregare per quelle stesse persone che mancavano del neces-sario. Un giorno disse:” Papà vorrei tanto avere i tuoi soldi!” - “ E che cosa ne faresti, figliolo?” - “ Esaudirei le tue preghiere!” Il bambino fece chiaramente capire al padre che c’era un abisso fra le sue parole pie nella preghiera e il suo comportamento reale. Anche noi dobbiamo esaminare ogni ambito della nostra vita e chiederci in quali casi noi stessi potremmo essere la risposta alle nostre preghiere! Preghiamo per una riconciliazione, un risveglio o per la protezione dal pec-cato? Ma che cosa facciamo perché Dio possa esaudire le nostre preghie-re? ÍL SIGNORE CI DIA LA GRAZIA, IN QUESTO NUOVO ANNO, DI DIVENTARE DI NUOVO DEI VERI FACITORI DELLA SUA PAROLA! BUON ANNO NUOVO NEL SIGNORE A TUTTI! ————————————————————————————

Martedì 15 ROSA PINNELLI Sabato 26 ELISA CAMPANELLA

Sabato 2 ANNA MANGANO