Genetica II 2009
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Antonella Ronchi, GENETICA II per Sc. Biologiche aa. 2008-2009Modalità di esame: orale
Testi utilizzati
alberts
orario
• Martedi’: 8.30 -10.30 U3-04• Mercoledi’: 10.30 -12.30 U3-01• Venerdi’: 8.30 -10.30 U3-05
Programma:*come si studia un gene: come si definisce la struttura di un gene
come si studiano le sequenze regolative di un genecome si studia la funzione di un gene
* micro RNA: struttura e funzione * elementi trasponibili: struttura e funzione*mutazione e riparazione del DNA: principi di base* retrovirus *genetica dei tumori*genetica dello sviluppo in drosophila*genetica delle immunoglobuline
che cosa è un gene???
Come si isola un gene e se ne definisce la struttura? (librerie, clonaggio)
Come si puo’ studiarne l’espressione (cellule, sviluppo)? (studio seq. regolative)
Come si puo’ studiarne la funzione? Overespressione / silenziamento
COSTRUZIONE DI UNA BANCA GENOMICA DI DNA :collezione di cloni contenenti almeno una copia di ogni sequenza contenuta nel genoma di un dato organismo
1) generazione frammenti di DNA-digestione enzimatica totale o parziale-rottura meccanica (sonicazione)
2) loro clonaggio in vettori appropriati (plasmidi, fagi, cosmidi, yac)3) amplificazione in organismi ospiti (batteri, lieviti)
4) identificazione dell’inserto di interesse (screening della libreria)5) caratterizzazione dell’inserto6) ricostruzione della struttura del gene7) studio funzionale
Si puo’ partire da: - DNA totale - singoli cromosomi di un organismo, linea cellulare..
Isolamento estudio genedi interesse
…..come si isola un gene…
CTTGTATATATTTTACATAAATACACATAGTGCATGCATATCTATAGAATAGATTCATATATTGATTGATATATGTAATGCCAAGTATTAGATATGTTTGGGCTCAATAAAAGATGACAATACTGGCTATTACATGGAGTAAGAATTGAAATGATTTTTTTTTGTTTTGTTTTGTTTTAGGGTCTCTCTATTTAGAATTGCTTGTCTTGTAACTCACTATGTAGACCAGGCTGTCCTCAGAAATCTGTCTGCCTCTGCCTCCTAAGTGCTAGATCTAGAATGTTTTAATGTTGTGCGTGTTTAACTGCCTGTGAGGTATATATGCCACAGAGCCATAGATCCCTATCCATTCTAGCGTTCATTTGAACTCACTTTAACAGTTCCTTTGTGCGGTTCTAACATATTTGTGATGGGCTGGCTTTGAAAACTTTCTCGCCCTATCTCCACACCCAGTACCTCAATCATAATTGAACTCATAGTTTACTTTCTTGAGATCTTAAGGGCAGCCTAATGTTTGTCACCAAAATATGCGGACTATAGCTATAATCTGAAAACCCCTTTTTTCTTTGGCAGAGAACATTGTAAAAGGCAAGGAAAAATAAGCTTAAAATTAAAAACTTTGCTTTGGTTAAAATAAACTCTATGGGCATGCATATGACTGGTGCACTAATAGCTTAGGGAAGTCAGAGTCTCAAAGGAAATATTATTAACGTGAGAAGGTGTTTTATTGATTAAAGGAGATTTTTCCTCTCGCAAACACTCATGGAGATAGTGTTCCTATTACTTCTCTCTCGGTGTTGGCTTTTACACAGAAGTTCATTAACATGTGGATATGTGGTGATTGAAGTCAGACCGCTTTTCACAGTGGAGCTGTCTTGATATAATGAGCTCCTCTTTAATGTTCAAAAATTGTTGTTACTTTCTAAAAGGGGTTGTTTGTGAATTTCATTAAATTTAATCTCCTCTT
genoma umano 3x 109 bp
TIPI DI LIBRERIALibreria genomica: tutto il DNA (seq. codificanti, non codificanti, promotori, introni, seq intergeniche).
Libreria cDNA: sequenze codificanti (si parte dall’mRNA)Dato che tipi cellulari diversi esprimono geni diversi, la composizione della libreria di cDNA riflette la diversa abbondanza dei trascritti nei tessuti di partenza
Banche di cDNA: -clonaggio-espressione
Banche da tessuti diversi e/o a stadi di sviluppo diversi contengono cloni diversi e/o in proporzioni diverse
3 metodi di preparazione:1. Digestione completa (tutti i siti di restrizione
per un dato enzima)*Produce un gran numero di piccoli frammenti diDNA.*Geni contenenti due o più siti di restrizione per l’enzima utilizzato possono esserespezzati e clonati in due o più pezzi
Si usano enzimi che riconoscono siti poco frequenti nel genoma2 Digestione parziale
*Si usano enzimi che tagliano poco frequentementee si riduce il tempo di digestioneinsieme di lunghi frammenti sovrapponibili
3 Rottura meccanica*Si possono produrre frammenti di DNA più lunghi*Le estremità non sono uniformi, e occorre una modificazione enzimaticaper poter inserire i frammenti generati in un vettore di clonaggio
LIBRERIE GENOMICHE
-Isolare DNA da un organismo (estrazione di DNA)
-Tagliare DNA per ottenere frammenti della misura desiderata-con enzimi di restrizione-rottura fisica
-Inserire i pezzi di DNA in un vettore di clonaggio(che ne permette la replicazione in un organismo ospite (ex. Batteri)
Come si costruisce una libreria?
Enzimi di restrizione: endonucleasi batteriche che riconoscono specifiche sequenzechiamate “siti di restrizione” e tagliano il DNA idrolizzando il legame fosfodiesterico.
La nomencaltura tipicamente inizia con 3 lettere corsive tratte dal nome del batterio.EcoRI E. coli RY13HindIII Haemophilus influenzae RdBamHI Bacillus amyloliquefaciens H
..per tagliare un DNA:
Molti siti di restrizione sono palindromi di 4-, 6-, o 8-coppie di basi.Maggiore è la lunghezza del sito riconosciuto dall’enzima di restrizione, minore è la probabilità di trovare nel genoma siti riconosciuti da quell’enzima
Alcuni enzimi generano estremità piatte,altri generano estremità coesive
Estremità di DNA ottenute dal taglio possono essere riligate (se compatibili)utilizzando l’enzima “DNA Ligasi”
molecola di DNA ricombinante
-Plasmidi-Fago λ-Cosmidi-Yeast artificial chromosomes (YACs)-Bacterial artificial chromosomes (BACs)
- molecole piccole e di sequenza nota- replicazione indipendente dalla cellula ospite- marcatori che permettano il riconoscimento della cellula trasformata
(p.es. resistenza a antibiotici)- presenti in più copie per cellula: * alto numero di copie
* basso numero di copie
Vettori di Clonaggio
Differenza sostanziale:LUNGHEZZA DELL’ INSERTOCHE POSSONO OSPITARE
Vettori PLASMIDICI trasformazione in batteriORIGINE DI REPLICAZIONEper moltiplicazione nei batteri
MARCATORE DI SELEZIONE(resistenza antibiotico)
SITO DI CLONAGGIOmultiplo -MCS-
SELEZIONE COLORE:- se non c’è inserto, il gene intatto LacZ è in grado di metabolizzareUn substrato COLONIE BLU-Se c’è INSERTO, il gene LacZ è interrotto colonie bianche
senza inserto
con inserti diversi
con inserti diversi
Fago lambda virus batteriofago che puo’ dare :-ciclo litico (infezione e lisi della cellula batterica con rilascio di nuove particelle fagiche)-ciclo lisogenico (integrazione nel genoma del fago nel DNA della cellula ospite)
I geni che controllano il ciclo lisogenicopossono essere rimossi (non essenziali) esostituiti con l’inserto di interesse
lambda puo’ essere utilizzato come vettore
Dimensione media dell’inserto clonabile=lunghezza della regione genica rimossa =
15kb circaciclo lisogenico ciclo litico
Estremità laterali: sequenze “COS” riconosciute dalsistema di impaccamento nel capside
Inserti molto maggiori o inferiori di 15kbnon si clonano perché il sistema di impaccamentonel capside riconosce solo molecole lunghe piu’o meno come il DNA di lambda wt
placche di lisi
1. Caratteristiche congiunte di plasmidi e fagi
2. Non presente in natura
3. Sequenza origine (ori) per E. coli.
4. Marcatore selezionabile, e.g. ampR.
5. Siti di restrizione per clonggio.
6. Siti COS del fago λ per permetterel’impacchettamento nei capsidi fagicidi λ e quindi l’infezione di E. coli
Cosmidi
Permettono il clonaggio di inserti di 37-52 kb
caratteristiche:1. Telomeri di lievito alle estremità.2. Sequenza centromerica del lievito (cen)3. Marcatore selezionabile (dipendenza aminoacidica,
URA, TRP,etc.) su entrambe le braccia.4. Sequenza di replicazione autonoma (ARS) 5. Siti di restrizione (per il clonaggio del DNA).6. Trasformazione nel lievito e crescita in terreno
selettivo
YAC Cromosomi artificiali del lievito (Yeast Artificial Chromosomes):
INSERTI molto grandi, fino a 500 kb.
1. Sequenza origine (ori) derivata dal plasmide “fattore F” di E. coli
2. Multipli siti di clonazione (siti di restrizione).3. Marcatori selezionabili4. Propagazione in batteri
BAC Cromosomiartificiali batterici(Bacterial Artificial Chromosomes):
INSERTI FINO a 350 kb
Numero di cloni richiesti per avere una libreria rappresentativa di tutto il genoma umano a seconda dei vettori di clonaggio
Per avere il 99% di probabilità di avere tutto il genoma rappresentato: 820.000 cloni
una volta costruita la libreria genomica nel vettore scelto,come si fa a recuperare il clone (i cloni) corrispondenti al gene di interesse?
come si analizza la libreria?
screening library
Isolamento di cloni portantil’inserto di interesse
Screening della libreriagenomica
IbridazionePresuppone la conoscenza di una sequenza nella regione di interesse, che viene utilizzata come PROBE
probe marcata radioattivamenteo rilevabile per chemiluminescenza
II lezione
1. I vettori plasmidici contenenti il DNA genomico digerito sono trasformati in E. coli e piastrati in terreno selettivo (e.g., ampicillina).
2. Le colonie cresciute sono replicate su una membrana (E. coli continua a cresceresu membrana).
3. I batteri sono lisati e il DNA è denaturato4. Il DNA legato alla membrana è poi ibridato con un DNA complementare (e.g., DNA
marcato con 32P).5. Le sonde in eccesso non ibridate sono lavate via dal filtro. 6. L’ibridazione delle sonde è rilevata attraverso esposizione su pellicola
autoradiografica (o attraverso rilevazione per chemioluminescenza).7. I cloni positivi vengono riamplificati dalla piasta “copia” per le analisi successive
Screening di una biblioteca genomica (ex plasmidica)
Il cDNA è derivato da mRNA, quindila libreria di cDNA riflette l’attivitàgenica al momento in cui sono isolatigli mRNA Varia: -da tessuto a tessuto-a secondo del momento nello sviluppo
1. Isolamento di mRNA2. Sintesi di cDNA3. Clonaggio di cDNA in vettori
LIBRERIE DI cDNA
Isolamento RNA
trascrittasi inversaRNAsi H, DNA polimerasi, DNA ligasi
attacco di “linker” per poter ligarei cDNA in vettori
Costruzione di una libreria di espressione
*promotore: forte, inducibile*segnali terminazione
Marcatore di selezione per cellule mammifero(resistenza ad antibiotici: neomicina, puromicinaigromicina)
In aggiunta alle sequenze per il mantenimento/Propagazione in batteri in cui la libreria viene Mantenuta e amplificata
“cassetta di espressione”:
A) -ibridazione acidi nucleici(come per libreria genomica)
B)-screening immunologico
per clonare geni da proteine note(purificate, e contro le quali siadisponibile un anticorpo)
Screening di una libreria diespressione (cDNA):
caratterizzazione dell’insertoricostruzione della struttura del gene
studio funzionale
Isolamento e studio gene di interesse
costruzione libreria: *generazione frammenti di DNA *clonaggio in vettori appropriati*identificazione dell’inserto di interesse
Chromosome walking
Probe A
Probe a
Probe b
Allineamento cloni sovrapposti ricostruzione regione
Ricostruzione della sequenza di una regione di DNA
Analisi dei cloni positivi
-Analisi di restrizione
-Southern blot
-Amplificazione (PCR)
Southern blot:
*Sul DNA cellulare*Sul DNA dei cloni
In che banda si trova il DNAChe ibrida con la probe???
ritaglio
clono
Cicli ripetuti di:Denaturazione del DNA a 94˚C.Annealing dei primers alle sequenzecomplementari fiancheggianti laregione bersaglio.Estensione dei primers a 72˚Cutilizzando una DNA polimerasiresistente al calore Taq polimerasi( derivata da Thermus aquaticus).
Reazione a catena della polimerasi (PCR)
SEQUENZIAMENTO INSERTI• Il sequenziamento automatico utilizza didesossiNTPs (incorporati, non permettono l’allungamento
della catena) marcati con coloranti fluorescenti.• Combina 4 ddNTPs colorati in una provetta di reazione e l’elettroforesi avviene in una
corsia unica, o in un capillare contenente poliacrilamide.• Laser UV individua i coloranti e legge la sequenza.
• cromatogrammi:che corrispondono allaposizione di ciascunnucleotide nella sequenza.
fantoni, tripodi..Genetica PICCIN
Sviluppo e integrazione di:- mappatura genetica (linkage analysis): localizzazione di un gene su un cromosoma,
relativamente ad altri geni, usando incroci e genealogie.- sequenziamento- approccio bioinformatico per analizzare il genoma degli organismi
1. Genomica strutturale – genetica e mappaggio fisico dei genomi.
2. Genomica funzionale – analisi delle funzioni geniche (annotazione del genoma).
3. Genomica comparativa – confronto dei genomi di diverse specie, storia evolutivadei genomi. Genomica evoluzionistica
4. Genomica medica- polimorfismi, geni malattia, variabilità genetica, farmacogenomica etc
GENOMICA: SEQUENZIAMENTO ED ANALISI DI INTERI GENOMI
Obiettivo primario: sequenziamento del genoma2 metodologie:
1. Mappatura e sequenza: divisione del genoma in cromosomi segmenti adiacentisovrapposti lungo il cromosoma ricostruzione della mappa della regione e sequenziamento.
-lento ma abbastanza accurato-consorzio pubblico
2. “Shotgun ” e sequenza: rottura casuale del genoma in frammenti sovrapponibili, sequenza e riassemblaggio al computer
-piu’ veloce ma impreciso (problema sequenza ripetute, che si trovano in tuttoil genoma)-Celera corporation
PROGETTO SEQUENZAMENTO GENOMA UMANO
1. Mappatura e sequenza: divisione del genoma in segmenti, raffinamento della mappa, e sequenziamento.
Rottura meccanica dei cloni BAC in frammento sovrapponibili di ~2 kb .Isolati in agarosio, purificati, e clonatiin vettori plasmidici standard.Sequenziati ~500 bp da ciascun latodell’inserto di 2 kb
Si ripete il processo fino a sequenziare6.5-8.0 volte la lunghezza totale del genoma
Si assemblano centinaia di migliaia di sequenze sovrapposte di ~500 bp con computers che lavorano in parallelo.
“Shotgun” e sequenza: rottura casuale del genoma in frammenti sovrapponibilisequenza e riassemblaggio al computer
progetto genoma movie
� 32,000 geni stimati (erano stati previsti50,000-100,000).
� Solo 50% in più rispetto a C. elegans (nematode).� Solo 1-1.5% del genoma codifica proteine.� 50% è costituito da DNA ripetitivo.� >95% del genoma è in comune con lo scimpanzè
Caratteristiche del genoma umano
Lewin Il gene Zanichelli
ANIMAZIONEhttp://www.genome.gov/25019879
19.000 pseudogenes
human genome project: http://www.ornl.gov/sci/techresources/Human_Genome/home.shtmlPUB MED
ATACAGAGTTTAAGTATATAATATAGACTTTAAAATTTCATGGATATATTCCATATCGAAATGTTCAATGATAGAAAATATAAGGAAAAGATATTTGGTAGCCAAAAGACAGATTAATTTAGGACATGAAATCTTCTGTCTTTAGGAAATATGCTTTATTTTCATAGGCTTTTTCTGTTCCAATAATTGAGCCATTAATGTCAACAGAGACTCCCTGGCAGTGATATAGTATGAAGGCATTTGCAGTAATGCAGTGGCACTTCTTTCTAAATCAGAGACTCTGTTGAAGTAATCACTAAAAATATTAAAATTCTGTTCTAGTTGTTCTGAATTTATAATGTGAAAGTGACTGCACCCATCTTTCAAGAACATAAAGAGCATCCATAATTTAATAATTAAGTAACACATAATAACCAATAATTTTTGTTACCTATAAATAGGCCTGTGTAACAAGAGTAAGGAATACTAAAAGAAGTAGCTGATTGTTAATAAAAACTTTTTTTTCAGAATGTGCTCATTTAAAGCATTTTATAACCTTTATTAAATTGCCATCTTACTATGCAATTAGAATGCATTGTCATTTTTCTTTCTTTAAAACATTTGCACTTTATCCTTTTCTAAGCTGGTAGAAGTTGGACTCTCACTGCGTTTCTTTTGCTTTTTAAACTTGTATTGGAGTGATGTAGAACTAGGCCTTATCACTGCATAGAAAATTAATTTAAATGACATATTGTTGCAGTTTCTATGACAACCATATCATGATGCTCATGTTCTTAAAAATTTATAAACTATAATCTGAAGTATGCTAATTCTAGTGAGTGTAGGCAACAGTCATTTGCTTAATATTCATTTTGCTACTGCGCTCATCAGCTTTGAGAGTCAGATGGTTAACATTCTGCATTCAATCCGAAGAGGTTTATATGAACTCTTGGGTTTATGCATTTTCCTCAGAAGCTACAGTTACTGAACTTTTAAGCATGTATAAGAGAACCTTTCGCTGCCTGTTTTCTTGAAGCAATAGGAATGAATACGGGCGTGAACACATGCTGCTGACTTTCAACATGGCTGCTTTTCTCTCCACCCCTACTGGAAAGACAATATCCTCAAACTAATGTAAAAAAAAAACTAATAAAAACAAAAATTCAATAACATCCAATGATCTACTTAAGCAACAGTGACTATTCAAATCCTTGGGAACACTGGCTTATTCCTTCAACTTTAGTTGTTTGAGTTCAAGAAGCTCATATCGCTATTGTATGGTTATGATGTATGATAATGACATGTATCATCAGTTTAAGGATATTTGCCTAGCACTGATATTAAACATTTTGATTTGAAATACAGGTTGAATTTTTTTTAGGACTGATTCAAAAATAAAATATGCTATTTAGTCTATGGCTTATAACCATGGACTCTCTTGTTAAATAAAGATGCTTTTAGATATACCACTTGAAAAATTAGAAATGTATAATTAAAAAAATTTATTTTAGAAATGTATATAATTTGTTGGTTGATAAAAATTAGGTAATTTAATTTAAACAATATATAATGAATAAGATAATTTAACATCAGGTGGAATTATCAAACACCATTTTTGCTAATATATTTTATAAAAGTCATTTTTAATTCGTGTTCATTGAATTATAAAAATGCAAAACATAAATCCTTGGTTAACATGCTTTTAATTATTTTCTTTTCACATGTTAGGCTCTCGGTGAATGCAACAGAAATCCTATACTTAGACATTTTAAAAAGCAATCTGTAGTTTCAAAAGAGAGATTGTTAAGAAACACATTTTAAAATTATAGGACACCAAATTCAGTTTTAAAAACACAATGCATAAAACATAAAATTCTAAAGCAACTAATCAAACTTCTGAAGAAGGACAATGTCAGTAAGCTGCTTTGCTGGCAGCAACTGGTGAGCGGACCCTTGTCTGTCTTTTATGAGGCAATTACAACAGGTGTCATATTGATTTGCCTACTGTTTCCTGTGTAGCTCGAGTGTATCCTAAATGGAATGACAGTCATCGTAGCGAGTGGTAAACTTCTGGTCTGGAAGGAAGGTTTAGTCAGTCAGTCAGCACCTATGAGGCAGTGTGACAGTGGGCCACGGTGCAAAGGCAACTCAGTATCACACTCACTGAGAGGGGGTACTGGGGAGTTTTAGTGAGGGAGTTTACTGCTGTGTTTGAAACATAACTTTTCATTGTATCCCCCCACCCTGTGTGTTAAATTTGTAAATTGTCCAGATCACTTTTATTTTGGTTAAAAAAAACCCCAAATTCCATATAGGCTTTTCAAAGGAGCATTTGGATGTGTGATAAGCCTTTCTATTTCCTGTGACTGTTTGCCTGGCATTAGCTTCAGTGGCATCCAGTGGTAAAGCAGCTGTAATCCTGACTTGTTCTTTCATGGAGCAGTTCAAACAGGTTAGCTTGATGATTTTAAAGCACGGTTGGTTTATATGGGGCTTGGAGCGGTGGTAGGGGTTACAGTGGTTTCCAACCAGATCCTTGTATTTTTGATGGCGTAATTTCATTACATTTTCCTATTTATTTTCTATTTATAGTAATGTGAAGTATGCCCATTGAATAATGTCAGCTTAATATTGCAAGGATTTTTGTTTAAAAATTATGGAATTGGTCTCTACACATTCAATGTATTTTCCAGTTCTTTGATATTTCTACCTAAGCTTGGTTTCTGCCAGTTATGTTGGCTCTAGTGTTTGCCCGTCTCATTTAAGATAAAATGAATGGCCAGTATTATGTATAGTAAAGCCAAGCTTCCTTTGAGTTAAGGCTTTGGAGCATTGTGCAAGCCTAATGTTCTTCCATGAAGTTGGCCCACCCCACTGTGACTAAGAAATGAGATGATTTGAGGGCTATTACATACTTACGATTTTCATAGTGGATTAGAATAACATTACTTAG
???
genetica + matematica/computerApplicazioni:1. Identifica geni entro la sequenza completa del DNA.2. Allinea e confronta sequenze geniche in un database per
determinare la funzione.3. Predice struttura e funzioni dei prodotti genici.4. Descrive interazioni tra geni e prodotti genici.5. Stima relazioni filogenetiche e di popolazioni
Bioinformatica
Ricerca “open reading frames” (ORFs)piu’ lunghe possibili all’interno della sequenza.
ORF = sequenza potenzialmentecodificante che inizia con un codone di start (ATG) e finisce con un codone di terminazione.
6 possibili frames, 3 per ogni strand
Efficace per procarioti: NON ci sono introni
PROCARIOTI
EUCARIOTI……molto piu’ complesso per eucarioti: ci sono introni!
ANALISI INFORMATICA-Conservazione in SPECIE DIVERSE
-Algoritmi di ricerca segnali specifici:- segnali di splicing, giunzioni esoni/introni- isole CpG (promotori e 5’ geni)-promoter prediction (tata box, CCAAT, CACC)-segnali terminazione
ANALISI SPERIMENTALE-Ibridazione con RNA: NORTHERN BLOT-Conservazione in SPECIE DIVERSE: ZOOBLOT(le sequenze codificanti sono preferenzialmente conservate)
allineamento genomispecie diverse
per poter ricostruire la struttura ESONI - INTRONIdi un gene, il sito di inizio e fine della trascizione
devo ricorrere all’ mRNA e confrontarlo con la strutturadel DNA
Primer extension: mappaggio del 5’ del gene
5’ 5’
regolazione
strutturaevoluzione
Nuovi geni relati
funz
ione
utilizzo
GENOMA
OK!
VISTA ENHANCER BROWSERThe goal of this project is to identify distant-acting transcriptional enhancersin the human genome by coupling the identification of evolutionary conservednoncoding sequences with a moderate throughput mouse transgenesis enhancer assay.
http://enhancer.lbl.gov/
esoni
identificazione sequenze regolative sulla base della loro conservazione in specie diverse
http://genome.ucsc.edu
utr
http://enhancer.lbl.gov/
LacZPromotore
enhancer reporter
expression
chr1:63,155,555-63,156,905
chr1:63,176,303-63,177,738
chr1:63,081,370-63,082,915
chr1:63,377,240-63,378,143
APG4C-FOXD3
location gene
esprimono
STUDIO SEQUENZE REGOLATIVE
Ricerca sequenze conservate in organismi diversi all’esterno delle sequenze codificanti:
seq. regolative conservate
Ex: blocco conservato uomo/pollo
blocchi conservati: siti di legamePer fattori trascrizionali
rVISTA
RICERCA DI SITI CONSENSUS PER FATTORI TRASCRIZIONALI
http://www.biobase-international.com/pages/guided_tours/transfac
Test di ipersensibilità alla DNAsiI : le regioni regolative sono piu’ accessibili al taglio daparte dell’enzima DNAsiI (o altre nucleasi)
*identificazione regioni regolative*identificazioni regioni regolative tessuto specifiche: legate da fattori trascrizionali“aperte” solo nei tipi cellulari dove il gene è espresso
accessibile
Gel shift: legame in vitro DNA marcato-proteina*Legame DNA/proteina* specificità proteina * identità proteina (uso anticorpi specifici)*modalità legame
Outline of chromatin immunoprecipitation (ChIP) assay. Protein:DNA crosslinks are formed withformaldehyde followed by chromatin fragmentation by sonication. The DNA:protein complexes are immunoprecipitated with antibodies specific for the protein of interest and Protein A agarose beads. The crosslinks are reversed and the DNA is isolated for analysis.
Immunoprecipitazione della cromatina ChIP:*legame in vivo di un fattore trascrizionale ad una sequenza*modificazioni istoniche struttura cromatina*identificazione nuovi target di un fattore trascrizionale
Lega la sequenza di interesse??(PCR)
*Ibridazione su vetrini con probes per migliaia di sequenze(ChIP on Chips)*clonaggio e sequenziamentoframmenti recuperati
Nuove Sequenzetarget
TRANSFEZIONE: introduzione nella cellula di costrutti di DNA *transiente (costrutti non integrati)*stabile (costrutti integrati nel genoma)
(Calcio fosfato, elettroporazione, lipidi cationici)DOMANDE*La sequenza che ho identificato è effettivamente in grado di attivare/reprimere la trascrizione? E’ un Promotore, un Enhancer, un silencer?* che cosa succede se muto dei siti specifici?*In quali tipi di cellula funziona questo elemento?(ha effetto tessuto specifico o ubiquitario?)*quale proteina è in grado di legarlo? (ex cotransfezione con vettori di espressione per diversi membri di una famiglia di fattori trascrizionali che legano la stessasequenza ex: GATA1, GATA2, GATA3…)
Gene reporter: GFP, LacZ , CAT, Luc
Gene di cui posso misurare l’ attività saggi colorimetrici, enzimatici, fluorescenza
Sequenza regolativa da studiare
Vettore di espressione
Promotore forte,Inducibile, etc.
Wt mut. costrutti
Attiv
itàrep
orter
COTRANSFEZIONE CONVETTORE di espressione
EFFETTO MUTAZIONI
TF
TF
regolazioneOK!
strutturaOK!
evoluzione
Nuovi geni relati
funzione
utilizzo
GENOMA
IV lezione
regolazioneOK!
strutturaOK!
evoluzione
Nuovi geni relati
funzione
utilizzo
GENOMA
SILENZIAMENTO GENICO: RNA interference*sfrutta un meccanismo fisiologico identificato originariamente nelle piante e nei nematodi
*il meccanismo dell’ RNAi è presente in tutte le cellule degli organismi multicellularie si è probabilmente evoluto come meccanismo di difesa contro l’infezione di virus a RNA (dsRNA) doppio filamento*Le molecole dsRNA sono processate in corti RNA (siRNA) a singolo filamento dal complessoenzimatico citoplasmatico DICER, che vengono indirizzati al RNA-induced silencing complex(RISC). *RISC media il legame sequenza specifico del siRNA sulla sequenza complementare del mRNAbersaglio corrispondente, impedendone la traduzione attraverso 2 meccanismi
Blocco traduzione Degradazione RNASILENZIAMENTO DEL GENE
DICER
L'enzima appartiene alla famiglia delle RNasidi classe III (specifiche per i dsRNAs). Contiene una regione carica positivamenteche lega i dsRNA e li taglia
in modo ATP dipendente RISCguida l’appaiamento dell’RNAinterferente con il suo target
RNA ds viene legato dal complesso DICER
DICER taglia dsRNA in frammenti piu’ piccoli
l’RNA ss viene legato dal complesso RISCe si appaia all’mRNA complementare
l’mRNA viene *degradato* ne viene bloccata la traduzione
NON VIENE FATTA LA PROTEINA
Elbashir, S. M. et al.
Duplexes of 21-nucleotide RNAs mediate RNA interference in cultured mammalian cells. Nature (2001). 2nt increase stability
easier synthesis
Immunostaining western blot
Scomparsa proteina
RNAi specifico RNai controllo -aspecifico-
(anticorpo contro lamina A/Crilevabile in fluorescenza)
(gel separazione proteine-trasferimento su filtro proteine-ibridazione con anticorpo specifico contro Lamina A/C
rilevabile in chemioluminescanza)
RNAi
specif
ico
RNAi
aspeci
fico
cellule nontrattate
promotori RNA pol.IIIsintesi di short hairpinRNA(shRNA) e siRNA in
vivo
: VETTORI PLASMIDICI
VETTORI RETROVIRALI MoMuLV or MSCVsilenziamento del provirus durante lo sviluppole cellule devono essere nel ciclo cellulare per poter essere infettate
VETTORI LENTIVIRALI HIV-1nessun silenziamento: Topi transgeniciinfettano cellule quiescenti (cellule staminali….)
COME si possono introdurre in cellula??Transfezione diretta o transfezione con vettori che li esprimono
Silenziamento specifico del mutante ras cheinduce tumore (con RNAi in vettore retrovirale)
Cellule interferite non sviluppano tumorein topo nude (immunosoppresso)
……RNAi come farmaci: specificità
……RNAi come farmaci
Silenziamento apoB > riduzione livelli colesteroloin modello murino
…postgenomica: RNAi library: libreria di RNAi fenotipo gene silenziato
funzione del gene
analisi sistematica per perdita di funzione di geni
..in organismi diversi
Tecnologia RNAi: * strumento per il silenziamento genico*meccanismo endogeno cellulare
miR (micro RNA): * codificati dal genoma* derivano da intermedi a doppio filamento che vengono poi processati* ruolo fondamentale nella regolazione genica:
alcuni sono evolutivamente conservatialcuni sono tessuto-sviluppo specifici
RNAi: prodotti primariamente extracellularmente da virus (sia a Dna sia a RNA).Nel regno vegetale come difesa antivirale
microRNA: prodotti quasi esclusivamente per via endogena, tipici regno animale. Ruolodi regolazione genica, rappresentano circa 1-2% RNA totale e regolano circa 30% dei geni
meccanismo molecolare simile
miRNA
STUDIO DEL CONTROLLO DELLO SVILUPPO DEL NEMATODE C. elegans:
LIN4 reprime LIN14la scomparsa della Proteina LIN14 segna latransizione fra le fasi di sviluppo larvale L1 e L2
959 cellule
2 loci identificati geneticamente come importanti per il controllo dello sviluppo larvale
*LIN4 reprime LIN 14, che codifica per una proteina nucleare
*LIN 4 non codifica per una proteina ma solo per un RNA complementare al 3’UTR di LIN14
*LIN4 codifica per un RNA di 63nt *poi processato 22 mer*22mer si appaia con RNA di LIN14
NO proteina LIN14
Leve
ls
L1 L2 L3 L4
lin-14 protein
lin-4 micRNA
Lin-14 RNA, non viene piu’ tradottoCon la comparsa di LIN-4
Stadi dello sviluppo larvale di C.Elegans
Transizione fra fasi larvali successive L1 e L2determinato dalla scomparsa della Proteina lin14: lin14 serve per specificare la fase L1, deve poi essere eliminata per passare a L2
Leve
lsL1 L2 L3 L4
lin-14 proteinlin-4 micRNA
perdita funzione LIN 14: ridotta L1:sviluppo precoce di una larva tardiva con poche celluleacquisto funzione (troppo) LIN14: L1 estesa:non c’è passaggio alla fase tardiva
precoce
tardiva
LIN-14 and LIN-28 expression levels are decreased by lin-4 RNA expression at the end of the first larval stage to allow progression to late larval stages. In late larval stages, the expression of LIN-41 and other genes may besimilarly downregulated by the let-7 RNA, relieving their repression of LIN-29 protein expression and allowingprogression to the adult stage. Because the lin-29 mRNA does not contain sites complementary to the let-7 RNA, lin-29 is not likely to be a direct target of let-7.
*Lin4 reprime lin 14 e lin 28
Progressione late stages
*Let7 reprime lin41
Progressione adult stage
NB: un singolo miR puo’ regolare contemporaneamentepiu’ geni (nell’esempio, LIN4 reprime LIN14 e LIN28)
PASSO SUCCESSIVO: I MiR SONO CONSERVATI IN ALTRI ORGANISMI??*nematodi*insetti*piante*mammiferi
OMOLOGIA per identificare nuovi miR e miR target in organismi diversi
PREDIZIONE DI GENI TARGET del silenziamento
STUDI FUNZIONALI (overespressione/silenziamento)
miRNAs sono coinvolti in numerosi processi cellulari, inclusi sviluppo, differenziamento, proliferazione, apoptosi e risposta a stress ambientali.
Ricerca:
ESEMPIO: il genoma di topo codifica per 11 membri della famiglia di LET-7 (OMOLOGIA)DOVE SONO ESPRESSI? Mansfield et al. Nature Genetics, 2004
MicroRNA-responsive 'sensor' transgenes uncover Hox-like and otherdevelopmentally regulated patterns of vertebrate microRNA expression
a: gene reporter LacZ (sotto il controllo di un promotore ubiquitario) contenente una sequenzatarget del miR di interesse nel 3’UTR. Dove il miR non è espresso colore blu.b: nelle cellule in cui è espresso il miR complementare alla sequenza target, l’mRNA di LacZ viene degradato non ho colore blu
sequenze target
miR
gal on blu
gal off bianco
Dove miR è espresso,
LacZ è silenziato
Zona chiara
abbozzi degli arti
Geni HOX:Molto conservati evolutivamenteFondamentali per *lo sviluppo assi corporei
*definizione identità cellulare
Regione target molto conservata
evolutivamenemiR regolano processi di sviluppoe differenziamento
I microRNA sono coinvolti nellaregolazione dei geni Hox
Ogni cellula ha un suo repertorio di miR: sistema flessibile DI REGOLAZIONE DI RNA esistenti*on/off di un target*regolazione fine di un target*un miR puo’ controllare piu’ geni contemporaneamente
Importante meccanismo regolazioneProcessi sviluppodifferenziamento
precursoremieloide
precursorelinfoide
NF1A deve essere spento perché ci sia differenziamentomieloide (sia granulocitario, sia momo/macrofagico)
modello di zebrefish-l’abolizione di miR451 (miR451-MO) riducefortemente la maturazione eritroide
riduzione espressione globine
miR TESSUTO SPECIFICO REGOLATO DA GATA1
abolizione GATA1abolizione miR451
*miR specifici contribuiscono al mantenimento dellostato indifferenziato della cellula staminale
*Altri sono espressi in modo differenziale in cells diversee la loro overespressione spinge la cellula a destinidifferenziativi diversi
The vertebrate HOX b cluster includes miR-10a and miR-196a genes. miR-196a reprime Hoxb8
C. elegans: formazione di tipi cellulari neuronali diversi,ASEL e ASER
*in molti tumori umani (leucemie, tumore gastrico, polmonare) c’è un pattern di espressionedi miR alterato.Tumori che originano da stesso tessuto, hanno lo stesso pattern di miR alterati(ex gastrici, liver, colon endoderma)
*13q31-32: regione amplificata in linfoma, codifica per miR (He, NATURE2005)
coopera con myc: tumori con minore latenza e maggior penetranza in topi trapiantati concellule che overesprimono myc (Eµ-myc) e la regione amplificatarispetto a cellule che overesprimono solo myc
*myc (oncogene) attiva E2F (progressione ciclo cellulare)(O’Donnel, Nature 2005) attiva miR che reprime traduzione E2F
controllo fine
MICRO RNA E TUMORI
E2F
miRmyc
E2FmRNA
http://dx.doi.org/10.1016/j.cell.2005.06.036
causano mutazioni genetiche complesse e danno un importante contributo all’evoluzionedel genoma (altra fonte di variabilità genetica oltre mutazione e ricombinazione)
*Mutazioni geniche (Inserimenti nei geni), mutazioni cromosomiche(riarrangiamenti, traslocazioni)
* modifiche nell’espressione genica (Inserimenti nelle sequenze regolatorie).* concorrono alla struttura di geni codificanti (4% geni umani contengono seq.
relate a trasposoni)significato evolutivo
Sono presenti nei genomi sia diPROCARIOTIdove si possono spostare dal/al cromosoma cellulare, plasmide, cromosoma fagico.EUCARIOTI (20% genoma in Drosophila, 10-20% nell’uomo)dove si possono spostare dallo/allo stesso cromosoma o a un cromosoma diverso.
Elementi Genetici Trasponibili (TGE): elementi genetici che hanno la capacità di cambiare posizione nel genoma attraverso meccanismi molecolari diversi
TRASPOSONI
STRUTTURA MOLECOLARE, molto varia:*DNA*altri simili a virus a RNA ma non fanno particelle→ non trasmessi orizzontalmente
IDENTIFICAZIONE:*Evidenze indirette: *TASSI DI MUTAZIONE MOLTO ELEVATI
*ALTE FREQUENZE DI REVERSIONEInstabilità genetica del mais (McClintock)Disgenesi degli ibridi in Drosophila
*Evidenze dirette: instabilità è riconducibile a sequenze di DNA che si spostanonel genoma
*Criteri molecolari: *duplicazioni di sequenze caratteristiche4 -15------------------4 -15
*presenti in punti diversi del genoma*presenti in punti diversi in individui diversi
Data la loro eterogeneità rimane un margine di incertezza nella loro identificazione
2 esempi:1. Elementi Sequenze di Inserzione (IS). Il più semplice tipo di elementi
trasponibili, in cromosomi batterici e plasmidi.
2. Transposoni (Tn). Simili a elementi IS ma di maggiore lunghezza, piùcomplessi strutturalmente e portano geni aggiuntivi.
per esempio geni di resistenza ad antibiotici, che attraverso plasmidi possono essere trasferiti da una specie all’altra
ELEMENTI TRASPONIBILI NEI PROCARIOTI
1. Diversi IS possono integrarsi in diversi punti specifici del cromosoma2. Vanno da 768 bp a 5 kb.3. Codificano solo geni per inserzione e excisione.4. IS1 il primo identificato in E.coli, è presente in 4-19 copie nel cromosoma. 5. Ai margini di tutti gli elementi IS conosciuti ci sono ripetizioni terminali invertite di 20-
40bp (ITRs).
SEQUENZE DI INSERZIONE (IS)
importanti per definire se c’è stato evento di trasposizione
• Trasportano geni (e.g., un gene per la resistenza agli antibiotici) fiancheggiati in entrambi i lati da elementi IS.
• Tn10 è di 9.3 kb e include 6.5 kb di DNA centrale (include un gene per la resistenza allatetraciclina) e 1.4 kb di elementi IS invertiti.
• Gli elementi IS forniscono transposasi e segnali di riconoscimento ITR.
TRASPOSONI (TN) COMPOSTI
L’integrazione di un elemento IS può:
*Interrompere una sequenza o una regione regolatoria.*Alterare l’espressione dei geni vicini.*Causare delezioni o inversioni nel DNA adiacente.*Provocare ricombinazioni ( ex. cromosomi/plasmidi)*Conferire nuove caratteristiche (ex. resistenza ad antibiotici)
INSTABILITA’ GENETICA NEL MAIS1938 Marcus Rhodes:incrociando linee pure di mais pigmentate si ottenegono pannocchie con cariossidi gialle oa macchie con proporzioni che spiegate in termini mendeliani implicherebbero
*alte frequenze di mutazione (A →a, colore → incolore; dt →Dt giallo →dotted)*alte frequenze di reversione (A →a; Dt →dt)
Il carattere dotted è fortemente instabile
Mc Clintockc/c = pannocchie gialle C/- = pannocchie viola
Il carattere del colore della pannocchia è “instabile”.
•Se avviene “reversione” in una cellula, questaprodurrà pigmento viola e conseguentemente unamacchia.
•Prima avviene la reversione nello sviluppo e più grandesarà la macchia.
•McClintock concluse che l’allele “c” è dovuto ad un transposone non autonomo chiamato “Ds” inserito nelgene “C” gene (Ds = disassociazione).
•transposone autonomo“Ac” controlla iltrasposone “Ds” (Ac = attivatore).
Pigmento (C=color)
quando AC (activator) promuovela transposizione di Ds (defettivo)in C → perdo colore
quando AC (activator) promuovela transposizione di Dsfuori da C → recupero colore nella progenie della cellula in cui è avvenutal’excisione
NB: Se, attraverso una serie di incroci viene perso AC, il carattere C si stabilizza
L’ elemento Ac è autonomo, mentre l’ elemento Ds è non autonomo (defettivo).Ac è 4,563 bp con 11 bp ITRs e 1 unità di trascrizione codificante una transposasidi 807 aminoacidi.Ac attiva Ds; Ds varia in lunghezza e in sequenza, ma ha gli stessi ITRs di Ac.
Molti elementi Ds sono versionidelete o riarrangiate di Ac:Ds derivano da Ac.Ac/Ds transpongono solo durantela replicazione del cromosoma
movie!march 2009
disgenesi: dovuta a elemento trasponobile P che si inserisce nei geni disattivandoli:-alto tasso di mutazione e reversione a carico di singoli geni-alto tasso riarrangiamenti cromosomici e aberrazioni cromosomiche
DISGENESI DEGLI IBRIDI IN DROSOPHILA 2 ceppi di Drosophila: linea Mlinea P
disgenesi
..speciazione
*perché la disgenesi si manifesta solo nell’incrocio femmina M x maschi P e non nel reciproco?
*perché le Drosophile P non muoiono a seguitoriarrangiamenti/mutazioni?
www.mun.ca/biology/scarr/P_element
Elemento P: transposone, porta:* gene transposasi, che permettetrasposizione (espresso nelle cellule germinali)*repressore trasposasi, che previenetrasposizione (espresso nelle cellule somatiche)
La presenza nel citoplasma della CELLULA UOVO del repressoreinibisce la trasposizione
Nell’uovo non c’è repressore: trasposizione e disgenesi
l’elemento P si comporta da “parassita”:* SI MUOVE SOLO IN GERM LINE (minimizzai danni per l’ospite, costituito dalla linea P)
Lewin, genes VIII
STOP
STRUTTURA MOLECOLARE, molto varia:*DNA*altri simili a virus a RNA MA non fanno particelle→ non trasmessi orizzontalmente
IDENTIFICAZIONE:*Evidenze indirette: *TASSI DI MUTAZIONE MOLTO ELEVATI
*ALTE FREQUENZE DI REVERSIONE
*Evidenze dirette: instabilità è riconducibile a sequenze di DNA che si spostanonel genoma
*Criteri molecolari: *duplicazioni di sequenze caratteristiche4 -15------------------4 -15
*presenti in punti diversi del genoma*presenti in punti diversi in individui diversi
Elementi Genetici Trasponibili (TGE): elementi genetici che hanno la capacità di cambiare posizione nel genoma attraverso meccanismi molecolari diversi
Nature 2006
ELEMENTI TRASPONIBILI IN EUCARIOTI*costituiscono parte rilevante del genoma di piante e animali.
*lo spostamento puo’ essere * neutro per l’ospite* dannoso (aberrazioni cromosomiche/ Mut/riarr)* potenzialmente positivo: contribuiscono alla diversitàgenetica dell’organismopossono essere “reclutati” ex. come sequenze regolative
nuove funzioni
Trasposoni a DNA
I trasposoni a DNA tendono ad avere una vita breve nelle specie:
la trasposasi non distingue fra elementi attivi e inattivi
accumulo di elementi inattivi nel genoma
trasposizione sempre meno efficiente
estinzione :”fossili”
miniatureinverted-repeat TE
Trasposoni con intermedi a RNA: retro trasposoni:*elementi retrotrasponibili autonomi a RNA (LTRgag-pol) duplicazione*retrotrasposoni senza LTR (LINEs) (endonucleasi)*non coding retrotrasp (SINEs), derivanti da geni per tRNA, 5S e 7SLsfruttano per la trasposizioni enzimi dei retrotrasposoni autonomi
DNA
RNA
DNA
DNA
trascrittasi inversa
10.5%6.5%3.1% 44.4%All TEs
5.1% 5.3%0.7% 2.8%DNA
4.8% 0.0%1.5% 8.1%LTR
0.5% 0.4%0.7% 33.4%LINE/SINE
ArabodopisWormFly HumanElement
http://nitro.biosci.arizona.edu/courses/EEB600A-2003/lectures/lecture26/lecture26.html
Alu1 SINEs (short-interspersed sequences)~300 bp, ripetuti 300,000-500,000 volte
Fiancheggiati da 7-20 bp di ripetizionidirette.inserzioni AluI SINEs possono esserecausa di malattia >proteina non funzionale.
L-1 LINEs (long-interspersed sequences)Elementi 6.5 kb, (~5% del genoma).Contengono ORFs con omologia allatrascriptasi inversa; non hanno LTRs.Alcuni casi di emofilia (OMIM-306700) sono il risultato di nuove inserzioni di L1.
iNon-LTR retrotransposons
L1 è l’unico elementoLINE attivo nell’uomo
conseguenze
• mutazioni loss of function
• nuove funzioni gain of function
– sequenze codificanti– sequenze regolative– rimodellamento cromatina e struttura cromosomi
(centromeri, telomeri)
DOMESTICATION
Eur J Hum Genet. 1993;1(1):30-6.
Haemophilia B due to a de novo insertion of a human-specific Alu subfamily member withinthe coding region of the factor IX gene.
..mutazioni indotteda transposoni:ex nell’uomo
alterazione espressione genicaL1 determina un rallentamento della polimerasic’è correlazione fra velocità di trascrizione e n° di L1 presenti negli introni di un gene
*Prevalenza TE nelle sequenze regolative:cooptati*possono regolare espressione genica:
trascrizionetraduzione
*possono essere cooptati come promotorialternativi:
ex: l’espressione di cyp19 (aromatasi,sintesi estrogeni) placenta-specifica presente in uomo ma non in topo è guidata da un ERVEndogenous Retroviral like element)
RECLUTATI COME ELEMENTI REGOLATORI(circa25% promotori nell’uomo contengonoseq. derivate da TE)
conseguenze
• mutazioni loss of function
• nuove funzioni gain of function
– sequenze codificanti– sequenze regolative– rimodellamento cromatina e struttura cromosomi
(centromeri, telomeri)
DOMESTICATION
alternative startpromoter disruption
cis addition
antisense transcriptionsilencing
alternative polyAmiRNA targeting
alternative splicing
protein modification
DNA binding proteinsproteine centromerichefattori trascrizionali
rag1/rag2catalizzano i riarrangiamenti somatici“Ricombinazione VDJ” che permettono la formazione degli anticorpi.Agiscono tagliando specifiche sequenze di DNA (RSS) che fiancheggiano gli elementi V, D,J.
RAG1 deriva dagli elementiTransib (trasposoni di invertebrati)
http://biology.plosjournals.org/perlserv/?request=get-document&doi=10.1371/journal.pbio.0030181
conservazione aa conservazione RSS
elementi dinamicilineage specific activity & extinction: alcuni genomi ne hanno piu’ di altri
genomi diversi ne hanno di tipo e varietà diversidovuto a –diverso successo nell’espansione/estinzione
lineage specific introduction: in specie diverse attraverso infezione e trasferimento orizzontale (elementi retrovirali derivanti da retrovirus)
lineage specific formation: ex SINE da geni per tRNA (seq. Alu nell’uomo)
dennis C 220 NAture
topi geneticamente identici
…uso retrovirus endogenicome “marcatori” genetici
“retrotype”
ricostruzione storia evolutiva
Retrovirus: virus a RNA*si replicano attraverso intermedi di DNA a doppia elica. *infettano solo cellule eucariotiche
*conseguenza per la cellula ospite (oltre all’infezione stessa):
-sequenze retrovirali integrate (provirus) possono modificare la cellula ospite(se l’integrazione avviene a carico di cellule germinali la modificazione puo’trasmettersi alla progenie)-sequenze cellulari (ospite) possono ricombinare con le sequenze virali ed essere trasposte insieme al retrovirus riarrangiamenti-sequenze cellulari trasportate dal retrovirus possono cambiare le proprieta’della cellula infettata virus oncogeni
*2 copie di un genoma costituito da 7-10 kb di ssRNA*Nucleo virale proteico*Involucro glicolipidico (glicoproteine che mediano il riconoscimentodella cellula ospite)
Struttura del retrovirus:
trascrittasi inversa: VIRALE
trascrizione ad opera della pol.IIdell’ospite
3 RNA: * tradotto a dare proteine virali* impaccato nel capside(informazione geneticadel virus)
1 RNA è convertito in DNA dall’enzima virale trascrittasiinversa, che si trova nella particellavirale e manca di attivitàesonucleasica 3’ - 5’ (no proofreading ⇒ molte mutazioni).
2 il DNA si integra nel genomadell’ospite ed è trascritto.
RU5---------------U3R
U3RU5-----------------U3RU5
genomic RNA
integrated provirus (DNA)
LTR LTR
IRS: inverted repeat sequencesLTR: long terminal repeats, segnali di regolazione. Forti enhancer, in grado di attivare la trascrizione di geni cellulari adiacentiall’inserzione. NB: le sequenze promotrici sono al 3’ sull’RNA, al 5’ nel DNA
alterazione espressione geni cellulari adiacenti l’integrazione
Geni retrovirali: gag (group antigen): codifica il nucleo proteicopol (polymerase): codifica la trascrittasi inversa per l’ enzima
per l’integrazione provirale.env (envelope): codifica l’involucro glicoproteico.
i 3 geni sono processati a dare piu’proteine attraverso diversi meccanismi molecolari:
-reading frames diversi-splicing alternativi-tagli proteolitici delle proteine
lewin il geneVIII
HIV infetta e distrugge le cellule dei linfociti Tesempio di retrovirus:
…….conseguenze integrazione elementi retrovirali nel genoma dellacellula ospite
come vettori per gene therapy
..proliferation
mutagenesi inserzionale
*efficiente trasferimento genico alla cellula bersaglio*livello di espressione del transgene appropriato*mantenimento dell’espressione genica nel tempo*espressione genica regolata*tolleranza immunitaria verso il prodotto del transgene*sicurezza
perché abbia successo bisogna avere:
MoMLV based retrovirus: PRO: alta efficienza infezionestabilità costrutto
CONTRO: infettano solo cells proliferantimutagenesi inserzionale
vettori lentivirali: infettano anche cells quiescentialti livelli di espressione
no mutagenesi inserzionale
1
MUTAZIONE
cambiamento che altera la sequenza del DNA. La mutazione puo’essere trasmessa alla progenie della cellula in cui si verifica.
Selvatico (Wild type, wt) Mutato (Mut.)Mutazione in avantiReversione
2
GENOMICHE: alterano il numero cromosomicoCROMOSOMICHE: alterano la struttura dei singoli cromosomiGENICHE: alterano la funzione dei singoli geni
Mutazioni
Riarrangiamenti grossolani nel gene: delezioni, duplicazioni, inversioni Mutazioni che interessano singole
coppie di basi: mutazioni puntiformiA ↔ G e T ↔ C
A ↔ T, G ↔ C, A ↔ C, G ↔ TDelezioni inserzioni coppie di basi
3
Mutazioni Somatiche avvengono in cellule somatiche e coinvolgono solo l’individuo in cui avviene la mutazione
Mutazioni Germinali alterano i gameti e passano alla generazione successiva.
La conseguenza della mutazione negli organismi pluricellulari dipende da:-cellula in cui si verifica (somatica o germinale)-momento dell sviluppo in cui si verifica (precoce o tardivo)
tessuto somaticotessuto germinale
Clone cellulare mutante
Progenienormale
Progenie mutante
Progenienormale
Mutazione somatica
Mutazione germinale
4
Insorgenza precoce: maggior numero di cells mutate
La conseguenza della mutazione negli organismi pluricellulari dipende da-cellula in cui si verifica:
-germinale-somatica
-momento dello sviluppo in cui si verifica (precoce o tardivo)svi
luppo
5
La mutazione è un evento raro che si verifica con frequenze variabili dagene a gene e nei diversi organismi
tasso di mutazione = probabilità di un particolare tipo di mutazione per generazione per un certo gene
frequenza della mutazione nella popolazione = numero di volte in cui unaparticolare mutazione si ritrova in una popolazione di cellule o individui
Mutazione in avanti: ordine di grandezza: 10-6-10-9
Reversione: ordine di grandezza 10-9 – 10-12
Piu’ rara !!!
6
Mutazioni puntiformi:1. Sostituzioni di coppie di basi.A ↔ G T ↔ C A ↔ T G ↔ C A ↔ C e G ↔ T
2. Delezioni e inserzioni di coppie di basi
MUTAZIONI GENICHE
A carico di:-sequenze codificanti: conseguenze su STRUTTURA DELLA PROTEINA-sequenze regolative: conseguenze su DOVE, QUANDO, QUANTOil gene è espresso
7
STOP
8
9
La mutazione inserisce un codone di STOP
10
Pierce
mutazioni regolative
11
Reversione: la soppressione della mutazione puo’ avvenire all’interno dellostesso gene*Reversione allo stesso aminoacido ripristina la funzione
Reversioni vere UCC (Ser) → UGC (Cys) → UCC (ser)Reversioni equivalenti UCC (Ser) → UGC (Cys) → AGC (Ser)
*Reversione a un altro aminoacido ripristina parzialmente o pienamente la funzione
*II mutazione in un sito diverso dalla mutazione originale e maschera o compensa la mutazione originale senza ripristinare il tipo selvatico.
ex: inserzione vicina ripristina il frame di lettura perturbatoda una delezione o viceversa
NOTA BENE: la reversione è un fenomeno è talmente raro che si evidenziapraticamente solo nei microrganismi –elevati numeri di individui-
12
A B C D
I mut. riduce efficienzaproduzione B II mut. aumenta efficienza
conversione B>C
Le 2 mutazioni si compensano
Reversione: la soppressione della mutazione puo’ avvenire grazie ad unaseconda mutazione che avviene in un gene diverso originariamente mutato
13
Mutazioni spontanee:Errori della DNA polimerasi:-errori di incorporazione durante la replicazione del Dna (che possono essere riparati
dalla attività proofreading della polimerasi stessa)-errori di allineamento (SEQ: RIPETUTE!!!)Alterazioni chimiche spontanee-Depurinazione: Comune; A o G sono rimossi e rimpiazzati con una base a caso-Deaminazione: Gruppo aminico rimosso da una base (C → U);nel successivo giro di replicazione (CG → TA)-Tautomerizzazione delle basi
Elementi trasponibili
MUTAZIONI SPONTANEE E INDOTTE
14
Appaiamento errato
Errori della DNA polimerasi:
1:4
15
ERRORI DELLA DNA POLIMERASI: PIU’ FREQUENTI IN PRESENZA DI SEQUENZE RIPETUTE
16
Malattie da espansione di triplette nell’uomo: un caso particolare di sequenza ripetute che costituiscono regioni di instabilità, la cui errata copiatura è causa di malattia
17
ESPANSIONI ALTO NUMERO DI COPIE IN REGIONI NON CODIFICANTI-DISTRUZIONE REGIONE CROMATINICA E ABOLIZIONE TRASCRIZIONE DEL GENE (STESSO EFFETTO DI MUTAZIONI CHE LO INATTIVANO, Ex: Xfragile)
-CTG (distrofia miotonica) Ipotesi: l’RNA CUG sequestra fattori di splicing utili per il processamentodi altri trascritti (non sono note altre mutazioni inattivanti il gene legate alla malattia).
ESPANSIONI MODERATE SEQ. CODIFICANTI (CAGn) POLIGLUTAMINE* neurodegenerative a insorgenza tardiva*non sono note altri tipi di mutazione associate alla malattia*la sequenza espansa è trascritta e tradotta*soglia critica di n° di ripetizioni associata all’insorgenza malattia*maggiore è il numero di ripetizioni, piu’ precoce è l’insorgenza della malattia *?? formazione di aggragati proteici
18
MUTAGENI FISICI: RADIAZIONI (e.g., raggi-X, UV)radiazioni ionizzanti: elevata energia, rompono i legami covalenti nel DNA, causandorottura di singolo o doppio filamento.
UV (254-260 nm): causa formazione di dimeri di purine e pirimidine adiacenti nellacatena del DNA.
mutazioni indotte da mutageni fisici o chimici
NB: la presenza di mutazioni anche in DNA di cellule che non replicano-ex cells nervose, muscolari- suggerisce che la mutazione possa essere causataanche da meccanismi che non coinvolgono la replicazione del DNA
19
MUTAGENI CHIMICI:1) Analoghi di Basi Simili alle basi normali, incorporate nel DNA durante la
replicazione, causano misappaiamenti (ex 5BrDu) e blocco della replicazione del DNA. - ex farmaci ANTITUMORALI
2) Agenti modificatori delle basi: la base modificata si appaia in modo scorretto(Agenti deaminant,i idrossilanti, alchilanti)
20
Nota Bene:*La mutazione spontanea e indotta, una volta generate, sono indistinguibili,quello che cambia è l’evento che le ha generate
*La possibilità di indurre elevate frequenze di mutazione grazie all’uso di mutageni è un prezioso strumento di analisi genetica in quanto la frequenza dimutazione spontanea è molto bassa
3) Agenti intercalanti:sottili molecole idrofobiche che si inseriscono tra coppie di basiadiacenti (e.g., proflavina, bromuro di etidio).Causano inserzioni/delezioni durante la replicazione del DNA.
21
Sistemi di riparazione del DNA
FONDAMENTALI PER LA SOPRAVVIVENZA
-vede molti geni dedicati
-sistemi molto conservati evolutivamente
Soprattutto negli eucarioti superiori (vita lunga, n° divisioni cellulari altissimo) sono
Lewin, Il gene zanichelli
H. sapiens
22
-identificazione sito mutato(DISTINZIONE DA PROCESSI FISIOLOGICI)
-segnalazione alla cellula
-blocco ciclo cellulare
-attivazione risposta
-decisione cellulare:-riparazione -bypass lesione -morte cellulare (apoptosi)
Attivazione programmispecifici
La riparazione del DNA richiede:
23
Meccanismi di riparazione del DNA:-RIPARAZIONE DIRETTA DEL DANNO ATTRAVERSO SISTEMI ENZIMATICI
-RIPARAZIONE PER EXCISIONE DI NUCLEOTIDI
Eliminazione del DNA danneggiato e uso dellasequenza complementare come stampo per la sintesi di nuovo DNA integro
Ex: DNA fotoliasialchiltransferasi
Griffiths, Zanichelli
24
La riparazione per excisione è un meccanismo fondamentale di riparo anche nell’uomo. Diverse malattie sono associate a malfunzionamento dei sistemi riparativi
25
identificazione geni coinvolti: analisi di complementazione su fibroblasti da pazienti XP diversi
Xp1 Xp2 Xp1 Xp3
fusionefibroblasti
UV
geni diversi
RIPARA
fusionefibroblasti
UV
NONRIPARA
stesso gene
26
XPA XPG
27
Legend:The nucleotide excision repair pathway involves several different disorders including xeroderma pigmentosum,Cockayne syndrome and trichothiodystrophy and at least eleven genes.
Xeroderma pigmentosum variant. XPVPolH
Xeroderma pigmentosum group G.RAD2 ERCC5
Xeroderma pigmentosum group F.ERCC4
Xeroderma pigmentosum group E.DDB2
Xeroderma pigmentosum group DXPD ERCC5
Xeroderma pigmentosum group C.XPC
Xeroderma pigmentosum group B.XPB
Xeroderma pigmentosum group A. XPA
28
MECCANISMO DI RIPARAZIONEPOSTREPLICATIVO
Problema: qual è il filamento corretto?quello Metilato
La perdita/mutazione degli omologhi umanidei geni MutS, MutL, Muth è coinvolta nell’insorgenza di una forma di tumore al colon
“geni mutatori”
E Coli
29
Riparazione rotture doppio filamento
SOS: Bypass della lesioneche rimane e viene trasmessaalle cellule figlie
SISTEMI ERROR-PRONEMeccanismo SOS: sintesi translesioneprocarioti
eucarioti
30
DANNO
SISTEMA DIRIPARAZIONE
RIPARO
MORTE CELLULA
ACCUMULO
31
32http://www.weizmann.ac.il/Livneh/JNCI/intro.htmlTUMORI
TUMORE: malattia genetica dovuta all’accumulo in un clone cellulare di mutazioni in geni che presiedono al controllo del bilanciamento fra proliferazione e differenziamento cellulare e che controllano l’integrità dell’informazione genetica
-oncogeni -oncosoppressori-geni implicati nella riparazione del DNA(mutator genes)
*Virtualmente le cellule di ogni tessuto possono dare origine a tumori ⇒ eterogeneita’
*Il tipo cellulare da cui ha origine il tumore ne determina l’evoluzione:
-velocita’ di crescita-capacita’ di colonizzare tessuti adiacenti-trasporto nel circolo sanguigno-capacita’ di colonizzare tessuti diversi (metastasi)
carcinomi ⇒ epitelisarcomi ⇒ fibroblasti, ossa, muscoli, vasilinfomi, mielomi ⇒ sangue
Mutazione che conferisce vantaggio proliferativo
Proliferazione clonale: clone amplificato= bersaglio per mutazioni successive
tumore in situ tumore che invadetessuti
circostantidisseminazione in tessuti
e organi distantimetastasi
destino cellulare normale:differenziamento
Tumore: accumulo di mutazioni all’interno dello stesso clone cellulare che porta a proliferazione incontrollata2 meccanismi concorrono all’accumulo di mutazioni nella stessa cellula:*insorgenza di mutazioni che conferiscono vantaggio proliferativo*mutazioni che riducono la stabilità genetica ⇒ genetic instability ⇒ accumulo
mutazioni
Origine clonale dei tumori
Tutti i tessuti femminili sonomosaici per inattivazione di XFemmine eterozigoti G6PD (su X) hanno nei tessutisani sia cellule sia cellulementre i tumori sono o o
*Tumori femminili
*traslocazioni in alcuni linfomiIn alcuni tumori tutte le cellule presentano lo stesso riarrangiamentocromosomico caratteritico
“prove:”
-oncogeni -oncosoppressori
-geni implicati nella riparazione e segregazionedel DNA (mutator genes)
lewin gene VIII
ACCUMULO MUTAZIONI
EquilibrioProliferazionedifferenziamento
Segnali attivatori Segnali inibitori
Eccesso segnali proliferatori
Perdita segnali inibitoriProliferazioneincontrollata
Attivazione oncogeni
oncosoppressori
ATTIVAZIONE ONCOGENI:Mutazioni acquisto di funzione
dominanti
INATTIVAZIONE ONCOSOPPRESSORI:Mutazioni con perdita di funzione
recessiveTUMORE
…quasi sempre….
VIRUS TRASFORMANTI: tumori virus a DNAvirus a RNA
portano geni in grado di promuovere la trasformazione tumorale
*virus a DNA: producono proteine che INATTIVANO GENI ONCOSOPPRESSORI
*virus a RNA: attivano pathways oncogenici
VIRUS TRASFORMANTI: tumor virus a DNAPOLYOMA, PAPILLOMA, ADENOVIRUS
1919 Rous:virus del Sarcoma di pollo: prima dimostrazione cheesistono GENI in grado di contribuire all’insorgenza di tumori
induce tumori in animali e trasforma cellule in coltura
il genoma virale ha dimensioni ridotte
identificazione gene responsabile induzione tumore: V-src(presente oltre a gag, pol env, costituisce differenzafra virus oncogeni e non)
1976:Verma & Bishop: identificazione controparte cellulare: c-src(per ibridazione con DNA genomico cellulare)
gli oncogeni virali derivano da geni cellulari “catturati” da virus
virus a RNA
gene cellulare
genoma virale
NB: mancano introni!!
virus trasducenti defettivi
l’ integrazione di un gene di origine cellulare porta alla perdita di geni viraliIl virus non e’ piu’ in grado di trasdursi a meno che la stessa cellula non vengainfettata da un virus wt che fornisce le funzioni mancanti (virus helper)
delezione-fusione
virus trasducente defettivo
mRNA di fusione gag-onc
La maggior parte dei virus oncògeni sonodefettivi:
l’ integrazione di un gene di origine cellulareporta alla perdita di geni virali
Il virus non e’ piu’ in grado di trasdursi a menoche la stessa cellula non venga infettata da un virus wt che fornisce le funzioni mancanti(virus helper)
a) non trasformanti, hanno lunga latenza (per indurre tumore deve integrarsi in vicinanzadi protooncogeni cellulari, evento a bassa probabilita’)
b) virus defettivi, necessitano di un helper per riprodursi. Hanno potere trasformante(conferito dal v-onc)
c) si riproducono autonomamente e hanno potere trasformante (v-onc) ROUS
CLONAGGIO NUOVI ONCOGENI:ricerca GENI capaci di *indurre trasformazione colture cellulari
*indurre tumori in vivo
*crescono indefinitamente in colturatrasformazione
*crescono in assenza di segnali mitogeni(fattori di crescita)
*non risentono inibizione da contatto(segnali inibitori da cells vicine)⇒ formazione di foci
*sviluppano tumori in topinude
in coltura
in vivo
immortalizzazione
metastasi*le cellule migrano a formare nuovecolonie
IDENTIFICAZIONE DI ONCOGENI CELLULARI *BASATA SULLO STUDIO DEI RETROVIRUSA) studio di retrovirus contenenti v-onc, in grado di*trasformare cellule in coltura
*indurre tumori in animali
ex v-src-retrovirus hanno genoma piccolo: facile identificazione v-onc: v-src-ibridazione con genoma cellula ospite ⇒ identificazione c-onc: c-src-confronto v-onc vs. c-onc ⇒ mutazioni oncogene ⇒ mutazioni che trasformano
protooncogene src in oncogeneProtooncogene: gene cellulare che normalmente regola la proliferazione cellulare. A seguitodi mutazioni gain of function si trasforma in oncogene in grado di concorrere allo sviluppodel tumore
B) clonaggio e studi di geni adiacenti nel genoma di cellule tumorali ad LTR virali
non trasformanti, hanno lunga latenza (per indurretumore deve integrarsi in vicinanzadi protooncogeni cellulari, evento a bassa
probabilita’)
il DNA di cellule tumorali contiene geniin grado di trasformare cellule in coltura e di indurre tumori in topi nude
isolamento sequenza responsabile ⇒ oncogene
*BASATA SULLO STUDIO DI CELLULE TUMORALIC) isolamento da cellule tumorali delle sequenze di DNA con potere trasformante(che trasferite in cellule sane sono ingrado di trasformarle in cells tumorali)
sfrutta la presenza di sequenzeripetute Alu nel genoma umano,assenti nel topo(⇒ “marcano il DNA umano”)
“prova”: se il DNA isolato contiene l’ oncogenedeve essere in grado di:* trasformare cellule sane seintrodotto per transfezione*indurre tumori in topi “nude”.
uso come probe per screeningdella libreria seq. Alu chepermettono di recuperare DNAumano ⇒ sequenza trasformante
Approccio sperimentale:
ONCOGENI : geni implicati nella trasmissione segnali mitogeni: -fattori di crescita
-recettori per fattori di crescita-molecole trasduzione del segnale(chinasi associate alla membrana e citoplasmatiche)-fattori trascrizionali nucleari
v-scr ROUS
MECCANISMI DI ATTIVAZIONE DI ONCOGENI( mutazioni che trasformano un protooncogene in oncogene)
-in gene viene a trovarsi sotto il controllo di un LTR virale ⇒ attivazionecostitutiva (continua, anche in assenza di stimoli mitogeni), ad alti livelli-riarrangimenti -amplificazione genica
(piu’copie del gene= piu’ prodotto genico)-fusioni con proteine virali-traslocazioni (proteine di fusione)-mutazioni
LTR
il protooncogene acquista nuove funzioni⇒ oncogene
ex riarrangiamenti:
lo stesso gene ABL è riarrangiato *nel virus defettivo leucemia murina di Abelson* a seguito di traslocazione in leucemie umane
traslocazione 9:22 CROMOSOMA PHILADELPHIA
proteina di fusione gag-abl
proteina di fusione bcr-abl
ABL: codifica per una tirosina kinasi
glivec
ex: overespressione MYC, FATTORE TRASCRIZIONALE NUCLEARE
overespresso in *leucemia aviaria in cui finisce sotto il controllo dell’LTR virale *leucemia umane traslocazione 8:14 linfoma Burkittsotto il controllo enhancer Immunoglobuline (espresse solo in cells B)
NB: il primo esone di myc non è tradotto, quindi entrambi i riarrangiamenti (in cui vieneperso il primo esone) portano alla produzione di proteina myc normale MA a livelli costitutivi-indipendenti da stimoli mitogeni- ed elevati
ex1 ex2 ex3
ATG
Reflecting on 25 years with MYCNatalie Meyer and Linda Z. Penndec 2008
deregolazionedi myc
MAX MAX
mad
myc
stimolimitogeni
mad MAX
MAXmyc
proliferazionegeni proliferazione
attiva
reprime
NB: myc mRNA e proteina sono fortemente instabili, per avere l’accumuloè necessario uno stimolo mitogeno sostenuto e persistentel’eterodimero mad max reprime i target attivati da myc max
equilibrio proliferazione/differenziamento
DNA polymerasi,cycline, etc.
nella traslocazione 8:14 myc finisce sotto il controllo del locus Igg, che va incontro a ipermutazionesomatica
*myc oltre ad essere overespresso puo’ accumulare mutazioni
*le diverse mutazioni myc determinano diverse caratteristichedella leucemia ex: minore latenza e maggiore penetranza
Igg Myc WT proliferazione tumore
I evento p53 II evento (perdita 53)
tumore perché myc è insensibile al controllo da p53
Igg Myc MUT.
richiede 2 eventi
basta 1 eventoI evento
Reflecting on 25 years with MYCNatalie Meyer and Linda Z. Pennnat. rev cancer 2008
ex mutazioni: ras, protein kinasi
proliferazione
costitutivamente attiva
Recettore troncocostitutivamente attivato
in assenza di ligando
dimerizzazione costitutiva in assenza di ligando
de carli genetica generale e umana
ex mutazioni oncogeniche di recettori per fattori di crescita
-fattori di crescita-recettori per fattori di crescita-molecole trasduzione del segnale(chinasi associate alla membrana e citoplasmatiche)-fattori trascrizionali nucleari
MUTAZIONI
GENI
COOPERAZIONE FRA ONCOGENI: *nella trasformazione cellulare* in vivo nel topo
La mutazione contemporanea di piu’ oncogeni accelera la progressione tumorale
MouseMammaryTumorVirus
50 25
100
(myc + ras mut.)
topi transgenici
oncogeni: forme attivate di geni cellulari che da soli o cooperando con altri geni induconotumoriimplicazione: l’attivazione del gene ha effetto dominante
MA……
alcune evidenze suggeriscono che esistono elementi genetici nella cellula normale ingrado di ripristinare funzione defettiva nella cellula tumorale
Tfusione di cellula tumorale con cellula normale:
*risponde a fattori di crescita*non da tumori in animali
fusione fra 2 cellule da tumori diversi:*risponde a fattori di crescita*non da tumori in animali COMPLEMENTANO
esistono geni ONCOSOPPRESSORI, persi nella cellula tumorale
esistono piu’ geni ONCOSOPPRESSORI
T1 T2
WT
M M WT
microcellula contenenteun unico cromosoma
…se l’introduzione di un allele funzionante ripristina la funzionededuco che nella cellula tumorale entrambi gli alleli devono esserepersi
mutazione “loss of function” di entrambi gli alleli
l’inattivazione puo’ avvenire attraverso meccanismi diversi:* mutazioni funzionali* delezioni regione contenente il gene
WT WT WTMut. Mut. del.
I II
ex.
Modello di gene oncosoppressore: RETINOBLASTOMA, Rb
60% casi: *sporadico (non famigliare)*unilaterale*insorgenza in età adulta
40% casi: *famigliare*autosomico, DOMINANTE*, alta penetranza*bilaterale, con piu’ tumori indipendenti*insorgenza in età pediatrica*i pazienti sviluppano spesso osteosarcomi
WT WT WTMut. Mut. del.
Ievento
IIevento
Forma sporadica: sono necessari 2 eventi di mutazione nella stessa cellula a carico dei 2 alleli Rb⇒ bassa probabilità, evento raro (monolaterale, età adulta)
Forma ereditaria: tutte le cellule ereditano già un allele mutato (+/-) e quindi basta unsolo evento di mutazione che distrugga l’allele Rb in una qualsiasi dellecellule della retina (bilaterale, età precoce)
WT Mut. del.
Ievento
Mut.
NB: la trasmissione della malattia è DOMINANTE maa livello cellulare devo perdere i 2 alleli: RECESSIVO
ereditato già mutato da tutte le cellule
+/+ +/- -/-
-/+ -/-
Meccanismi di perdita dell’allele sano
oppure silenziamento oncosoppresore per meccanismi epigenetici
CLONAGGIO DEL GENE RB COME SCHEMA GENERALE PER CLONAGGIO DIGENI ONCOSOPPRESSORI
per Rb, 5-10% dei tumori ereditari hanno delezioni nella regione 13q14
*studi citologici per definire la regione minima di delezione comune in pazientidiversi ⇒ regione in cui si trova l’oncosoppressore
T1 T2 T3 WT
gene oncosoppressore
perdita di eterozigosi, LoH: confronto fra tessuto sano e malato DELLO STESSOINDIVIDUO per la perdita di eterozigosi di loci polimorfici a posizione NOTA sul genoma
il gene oncosoppressore è “vicino” ai loci L1 ed L2 (la perdita di un loro allele coincide conl’insorgenza del tumore)conoscendo la posizione di L1 e L2 nel genoma ⇒ risalgo alla posizione dell’oncosoppressore
cellule sane:eterozigoti cellule malate: omozigoti per L1 e L2Locus1locus2locus3locus4
I II
-/-+/-+/+
delezione
ex: ho a disposizione un pannello di 4 marcatori (L1-L4) distribuiti sul cromosoma 13 che sonopresenti allo stato eterozigote nell’individuo in esame
confronto
l’oncosoppressoresta qui!
*posso partire da un pannello di marcatori che coprono tutto il genoma*maggiore è la densità di marcatori, piu’ preciso è il mappaggio
marcatori possibili:*isoforme proteina (poche)*polimorfismi di restrizione*SNP: polimorfismi singolo nucleotide
PAZIENTI DIVERSI
virus a DNA
ex myctimidina kinasiDNA polimerasi
RB: controllo del ciclo cellulare: entrata in fase S
RB -/- cells
cicline D ed E: controllo G1>Sciclina D: dipendente da mitogeni, agisce su Rbciclina E: progressione irreversibile, svincolata da mitogeni
p53*Mutazioni in p53 sono implicate in ~50% dei tumori umani, tra cui:
seno, cervello, fegato, polmoni, colon retto, vescica, e sangue*Lo sviluppo dei tumori richiede mutazione nei due alleli p53.*Codifica una proteina di 393 aa coinvolta nella trascrizione, nel controllo del ciclocellulare, nella riparazione del DNA e nell’apoptosi.*p53 interagisce con numerose altre proteine, agendo come controllo superiore delcheckpoint
forma ereditaria di perdita di un allele di p53sindrome di Li-Fraumeni: insorgenza precoce
vari tumori
Modello murino : topi p53-/- nascono ma sviluppano tumori 100% casi entro 10 mesi di etàtopi transgenici che overesprimono p53 ⇒ invecchiamento precoce
p53 induce apoptosi *in modo diretto (attivando e reprimendo geni)*in modo indiretto
bax
bcl2
bax
bcl2
bax bcl2
apoptosi
proliferazione
p53 attiva la trascrizione di baxreprime trascrizione bcl2
p53 attiva mdm2 che ne media la degradazione via ubiquitinazione
mdm2: oncogene amplificato in tumori. Se overespresso ⇒ degradazione p53 ⇒ tumorimeccanismo di inattivazione della risposta da p53
oncogeni!!
myc
p53 è indotto da myc : spegnimento del segnale mitogeno!
myc
P53 lega il DNA come omotetramero
Mut.
Wt
*le mutazioni che inattivano p53 nei tumori sono di varia natura*alcune hanno effetti specifici sulle funzioni diverse di p53
apoptosiarresto ciclo cellulare
Mut dominanti negative
Kim C. Quon et al. Genes Dev. 2001; 15: 2917-2921Haplo-insufficiency increases the probability of completing a multistep tumorigenesis pathway
Haplo-insufficiency increases the probability of completing a multistep tumorigenesis pathway. Strong (A) or partial (B) haplo-insufficiency allows cells that are heterozygous for a tumor suppressor gene to undergo clonal expansion. This increases the size of the target cell population available to complete a multisteptumorigenesis pathway, and thus greatly increases the probability of tumors occurring. For partiallyhaplo-insufficient tumor suppressor genes (B), loss of the remaining tumor suppressor gene allele(loss of heterozygosity, LOH) is required to complete tumorigenesis. (C) In the absence of haplo-insufficiency,no clonal expansion of heterozygous cells occurs, and therefore insufficient numbers of cells are available to
complete the pathway, and tumors fail to occur or only rarely occur. (D) In familial cancers, all cells are heterozygousto begin with, and therefore no clonal expansion is necessary to increase the size of heterozygous target cell population.Therefore, tumors can arise even in the absence of haplo-insufficiency. Cells carrying two wild-type alleles of a tumorsuppressor gene are shown in white; heterozygous cells with one mutant allele are in light pink; tumor cells with one ortwo mutant alleles are in dark pink; (X) mutant tumor suppressor alleles.
permette espansione clonale>maggiore probabilitàulteriori mutazioni
perdita 1 allele
perdita 2 allele
tumori ereditari
INSTABILITA’ GENOMICA E TUMORI-caratteristica comune delle cellule tumorali*INSTABILITA’ CROMOSOMINCA (CIN): *CARIOTIPO ANOMALO
(aneuploidia, riarrangiamenti grossolani)*perdita controllo spindle checkpoint (ex, APC)*replicazione del DNA anche in presenza di danno(geni che codificano per proteine che servono alla riparazione del DNA, ATM/ATR, BRCA1, BRCA2)*telomeri
*INSTABILITA’ MICROSATELLITI (MIN):associata ad errori nel Mismatch repair (MMR)
95% HNPCC Hereditary Non Polyposis Colonrectal Cancer:mutazioni nei geni MLH1&2
perdita 2 alleli geni NER + evento mutageno esterno
perdita 2 alleli per geni del mismatch repair
perdita controllo mitotic spindle checkpoit
spindle checkpoint
angiogenesi
DNA repairmismatch repair
signal transduction
MODELLO MULTISTEP DI EVOLUZIONE TUMORALE
vertebrati: vita lunganecessità di avere continua proliferazione cellulare ⇒ sviluppo (1014 cells)
mantenimentoriparo
“costo”= tumori rischio aumentà con etàrischio maggiore per tessuti ad alta rigenerazione
MECCANISMI CHE LIMITANO L’ESPANSIONE
Dipendenza da segnali mitogeni per la proliferazione: perché una cellula POSSA DIVIDERSI deve:
*essere esposta a segnali mitogeni prolungati+ segnali specifici(ex. contatti cellula-cellula)*superare segnali antiproliferativi (ex. TGF, interferoni)*contrastare il pathway differenziativo di default*riuscire a contrastare esaurimento nutrienti (ex richiamando nuova angiogenesi)*aggirare il segnale di senescenza dato dall’erosione dei telomeri*essere in grado di migrare nei vasi e di attecchire in tessuti diversi da quello di origine
SENESCENZA: blocco in G1 di cellule vitali, insensibili ai mitogeni. Puo’ essere indotta da oncogeni
PUNTI di controllo: checkpoints (riparazione, apoptosi, senescenza)eliminazione cellule precancerose (anossia)pressione selettiva cellule circostantipressione selettiva tessuti diversi
TUMORI possono originarsi da cellule staminali o da progenitori che riacquistano capacità di self renewal a scapito della capacità di differenziare
stessi pathways che controllano stem cell self renewal sono spesso attivati in tumori
tumori eterogenei contengono poche cancer stem cells capaci di automantenersi e differenziareparzialmente.Queste cellule sono le uniche in gradodi trasferire tumore
ex AML: cells CD34+CD38- (HSC), trasferisconoAML in topi nudecells CD34+CD38+ (piu’ differenziate)NON trasferiscono tumore
implicazione per la terapia
….cercare di colpire le cellule staminali tumorali da cui origina il tumorepiuttosto che le cellule tumorali che da essesi originano !!
EPIGENETICA E TUMORI
CROMATINA ATTIVA:Iperacetilata e ipometilata
Il reclutamento di deacetilasi istonichee di altri complessi richiama
DNA metiltransferasi
DNA viene metilato
CROMATINA SILENZIATA(non trascritta)
IN MOLTI TUMORI SI HA PERDITA DI CONTROLLO DELLA METILAZIONE:
*silenziamento oncosoppressori per ipermetilazione
*attivazione di oncogeni dovuta a demetilazione
*mancata metilazione seq. controllano segregazione ⇒ segregazione aberrante
*mutazioni puntiformi causate da deaminazione di sequenze metilate
Mut. puntiformi segregazioneaberrante
silenziamentooncosoppressori
attivazione oncogeni
Cellule normali: metilazione concentrata su sequenze ripetitive del genoma eisole CpG dei promotori sono solitamente non metilate
Cellule tumorali: non c’è “compartimentalizzazione “ della metilazioneDNA ripetitivo non metilato,promotori metilati (silenziati)
*there is altered expression of miRNA genes in several human malignancies, includingchronic lymphocytic leukemia, pediatric Burkitt’s lymphoma, gastric cancer, lung cancer, and large cell lymphoma* tumori stessa origine hanno lo stesso pattern di miR alterati (ex gastrici, liver, colon endoderma)
*13q31-32: regione amplificata in linfoma, codifica per miR (He, NATURE2005)
coopera con myc: tumori con minore latenza e maggior penetranza in topi trapiantati concellule che overesprimono myc (Eµ-myc) e la regione amplificatarispetto a cellule che overesprimono solo myc
*myc (oncogene) attiva E2F (progressione ciclo cellulare)(O’Donnel, Nature 2005) attiva miR che reprime traduzione E2F
controllo fine
MICRO RNA E TUMORI
E2F
miR
mycE2FmRNA
http://dx.doi.org/10.1016/j.cell.2005.06.036
Singola cellula uovo fertilizzata intero organismo
? Come si originano l’asimmetria e la specializzazione cellulare?
Quali processi agiscono nello sviluppo ?
- mammiferi: zigote omogeneo e specializzazione successiva
- Drosophila: cellula uovo già asimmetrica
…..ma fondamentalmente gli stessi pathways e gli stessi meccanismi sono comuni fra Drosophila e mammiferi
la proteina di Drosophila vicaria l’assenza di quella murina in topo
Proteine omologhe in organismi diversi svolgono essenzialmente le stesse funzioni
Attuazione programma trascrizionale specifico per ogni cellula
LOGICA GENETICA ALLA BASE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLO SVILUPPO:Cascata di eventi che specificano progressivamente il patrimonio trascizionale(identità) della cellula differenziata
Regolatori della trascizione sono i Fattori trascizionali
Gene A, espresso in cellule eritroidi
Gene B, espresso in cellule epatiche
Gene C, espresso in cellule muscolari
Il repertorio di fattori trascrizionali espresso in una data cellula determina il “programma trascrizionale” che essa è in grado di attuare
Lo stesso gene puo’ essere espresso in tessuti diversi sotto il controllo di sequenze regolative composte da siti per TF diversi
CONTROLLO COMBINATORIO* Ogni gene è controllato da una combinazione di fattori trascrizionali che ne legano le seq. regolative (riconoscono le proprie sequenze consensus -ex AGATAAG-) *Alcuni fattori trascrizionali sono ubiquitari, alcuni tessuto-specifici (T.S)*Un fattore trascrizionale puo’ controllare decine di geni (agisce in trans)
CASCATA
Il repertorio di fattori trascrizionali espresso in una data cellula determina il “programma trascrizionale” che essa è in grado di attuareAd ogni stadio dello sviluppo e del differenziamento cellulare vengono espressecombinazioni diverse di fattori trascrizionali
Lo sviluppo di un determinato organo puo’ essere visto come l’attuazione di una cascata di programmi trascrizionali, da una cellula piu’ indifferenziata ad una piu’specializzata.Ex: sistema emopoietico
Risalendo la cascata, si arriva…….. Allo zigote, totipotente
Circuiti integrati di trasduzione del segnale che convergono su fattori trascrizionali che -in cascata-attuano programmi trascrizionalispecifici
CateneGlobiniche globulo rosso
REGOLATORI
BERSAGLI
CORREDO genetico dello sviluppo:
-ristretto gruppo di geni che controllano sviluppo-la maggior parte sono
*FATTORI TRASCRIZIONALI *COMPONENTI VIE TRASDUZIONE DEL SEGNALE
-l’espressione spazio-temporale di questi geni è quasi sempre strettamente correlata con le regioni in cui questi geni agiscono
-molti di questi geni sono altamente conservati fra i diversi phyla animali
Come due cellule uguali possonodiversificarsi e specializzarsi a fare cose diverse?
1
repressione
induzione
2
2 segnali ambientali che provengono da cellule vicine: REPRESSIONE
Inibizione reciproca:
Le cellule che riescono ad inibire maggiormente le cellule vicine rafforzano la propria specializzazione e impediscono alle vicine di assumere la stessa specializzazione
Piccole fluttuazionicasuali
epidermideCell sensoriale: setole
Delta inattivato in un gruppodi cellule: non c’è inibizionelaterale > tutte cellule fannoPeli sensori
RISULTATO: PATTERN REGOLARI
Tabin C.
penne pollo
baffi topo
occhi insetti..ETC..
Nature, Zelhof et al
2 segnali ambientali che provengono da cellule vicine: INDUZIONE
Ex: WNT, egf, fgf
LIGANDO RECETTORE TRASDUTTORE SEGNALE FATTORE TRASCR.
GENI BERSAGLIO
MORFOGENI: INDUTTORI CHE CONTROLLANO IL DESTINO CELLULAREDI INTERI CAMPI DI CELLULECOME SI CREA UN GRADIENTE DI MORFOGENO che definisce territoricellulari diversi?
SVILUPPO DEI PIANI CORPOREI DI DROSOPHILA
-asse anteroposteriore-asse dorsoventrale
Controllo genetico dei primi eventi di specializzazione cellulare/sviluppo
L’uovo fecondato si sviluppa attraverso una fase di sincizio seguita dalla formazione di cellule separatee dalla formazione di cellule primordiali germinali
schiusa
L’ ORGANIZZAZIONE CORPOREA È SEGMENTALE
larva a 10 h dopo fecondazioneprogramma di segmentazione definitosegmenti:-testa-torace-addomeogni segmento presenta:-compartimento anteriore A-compartimento posteriore Pparasegmenti:-sfalsati di un compartimento
ORGANIZZAZIONE CORPOREASEGMENTALE
A P
Come si identificano i geni che controllano le prime fasi dello sviluppo?MUTANTI :
-Letali embrionali precoci geni espressi nell’oogenesi (MATERNI) e nello zigote (ZIGOTICI)
-Alterazioni struttura embrione geni che controllano numero e polaritàdei segmenti (gap, pair rule, segment polarity)
-Mutanti con alterazioni in strutture geni che controllano identità dei segmenticorporee specifiche “geni selettori” (OMEOTICI)
Strumenti molecolari pervisualizzare -mRNA-proteine
VISUALIZZAZIONEESPRESSIONE GENICANELLO SVILUPPO- mRNA-proteine
A
hairy in redKruppel in greengiant in blue
www.bio.davidson.edu/.../fly/embryred.jpeg
TRAPIANTI
ESPRESSIONE ECTOPICA
Gene territorio specifico eyless (Pax6)
B
C
OVERESPRESSIONE
testa
D
GENI REPORTER iniezione /transfezione
Ftz eve
E
Fenotipo mutanti geniche controllano parti:-Anteriore-Posteriore-Terminali
Non si formano
MUTANTI
MADRE DA’ 4 COORDINATE INDIPENDENTI NELL’UOVO:UOVO STRUTTURA ASIMMETRICA
-Anteroposteriore : -SISTEMA ANTERIOREgradiente bicoid-SISTEMA POSTERIORE (addome) nanos
-Sistema terminale: coda e testaTorso
-Dorsoventrale: Toll receptorDorsal
DEFINIZIONE ASSE CORPOREO: ANTERO-POSTERIORE-alcune informazioni di base sono già contenute nell’uovo
EFFETTO MATERNOEvidenza genetica: Femmine bicoid -/-
uova che producono embrioni morti anche se maschio è bicoid +
Evidenza molecolare: il trascritto è già presente nell’uovoNon c’è bicoid nell’uovo
….alcune informazioni di base sono già contenute nell’uovo, MA-altre informazioni invece devono essere presenti nello ZIGOTE
GENI ZIGOTICIEvidenza genetica: ex engrailed, richiesto per la segmentazione
Evidenza molecolare: il trascritto è presente nello zigote ma non nell’oocita
ZIGOTE -/- MUORE
GENI EFFETTO MATERNO: BICOID
Gradiente di bicoid inibito nella parte posteriore da nanos
overespressione
testa
Le cellule del follicolo in cui l’uovo si sviluppaforniscono i segnali “materni”
Il principale gene attivato da bicoide represso da nanos èhunckback
Bicoid Nanos
Attiva trascrizione blocca
traduzione
bicoid lega in modo cooperativo il promotorehb (il legame ad un sito facilita quello al sitosuccessivo)solo dove c’è tanto bicoid si attiva hb
Bicoid:-attiva trascrizione hunchback-reprime traduzione Caudal
Nanos:-reprime traduzione hunchback
I livelli relativi di Bicoid, Caudal e hunchback lungo l’asse dell’embrione determi-nano l’espressione dei geni GAP lungo l’asse dell’embrione
SEGMENTI
a p
A: Hb altobicoid alto
P: Caudal altoNanos alto
Geni GAP: organizzazione in regionigenerali, ex. Krupper
Pair rule: agiscono su segmenti alterni:-even skipped, hairy: pari-fushi tarazu, odd: dispari
Polarità segmantale: organizzazione interna dei segmenti:-gooseberry-engrailed
gradienti materni
WT
MUT
Espressione di engrailed: polaritàdei segmenti
anticorpo
Gene reporter (b-gal) sotto il Controllo delle seq. Regolativedi engrailed
controllo indipendente di elementi in cis che regolano un gene (ex even skipped)
gradiente materno + geni gap (regioni generali) definisce strisce discrete
? come ?
Il segmento è caratterizzatoda un specifica concentrazione relativa difattori trascizionali (Giant, bicoid, Kr)che riconoscono siti di legame sulla regione regolativa che dirige l’espressionedel gene target (EVE) in quel segmentostriscia 2: Hb++ e bicoid+Giant- Kruppel-R R
A
Gerarchia della segmentazione-risposta concentrazione dipendente a informazioni presenti come gradiente-azione integrata di attivatori e repressori che delimitano la regione di espressionedel gene target-meccanismo combinatorio:diverse combinazioni di attivatori e repressori controllano geni diversi
-combinazioni di fattori trascrizionali (trans)-combinazioni di sequenze regolative (cis)
Sistema gerarchico di specificazione progressiva
Numero e orientamento dei segmenti
Numero e orientamento dei segmenti
Identità dei segmenti GENI OMEOTICI
Geni GAP
Mutante Ultrabithorax: Ubx assente in T3Trasformazione T3 (altere) in T2 (ali)
UBX reprime geni per l’ala in T3
Antennapedia: zampe al posto delle antenne
espressione ectopica di Antp
Casares and Mann showing that if they added the mouse homologue of extradenticle to the anal precursorprecursor develops into an antenna. Since extradenticle mutant legs were produced in flies that lacked wildtypethoracic), wherein Antennapedia represses head-forming genes. (This plan is then modified by Scr which promotes
metathoracic development in the third thoracic segment). In dominant Antennapedia mutants, the homothorax gene in the head formation of legs.
antennal versus leg development in Drosophila. Nature 392: 723 - 726.
a fly's leg. Nature 392: 657 - 658.
, W. J. 1987. Molecular analysis of the dominant homeotic Antennapedia phenotype.EMBO J. 6: 201 - 206.
a leg into an antenna in Drosophila. Nature 292: 635 - 638.
http://zygote.swarthmore.edu/droso4.html
Eyeless (pax6):se assente- non si forma l’occhio
espressione ectopica:-struttura oculare sullazampa
Analogamente pax6 regola la formazione dell’occhio in molti organismi
aniridia
MAN
CAT MOUSE
FATTORI TRASCRIZIONALI:-HOMEODOMAIN 60AA-ESPRESSI COLINEARMENTE:5’ 3’antero posteriore
The vertebrate homeotic complex comprises four distinct Hox gene clusters (Hox A, B, C, D)
COME L’ALTERAZIONE DELL’ESPRESSIONE DEI “DETERMINING GENES”PUO’ INFLUENZARE LA DIVERSITA’ MORFOLOGICA
*ALTERAZIONE REGIONE DI ESPRESSIONE
*ALTERAZIONE DOMINI FUNZIONALE DELLA PROTEINA
*ALTERAZIONE SEQUENZE REGOLATRICI
DIVERGENZA
REGIONE CODIFICANTEREGIONE REGOLATIVA
Diversificazione del piano strutturale generale e dei segmenti corporei…Spostamento spaziale dei confini di espressione dei geni Hox!
VERTEBRE CERVICALI
VERTEBRE TORACICHE
*ALTERAZIONE REGIONE DI ESPRESSIONE
Hox genes determine the form, number, and evolution of repeating parts, such as the number and type of vertebraein animals with backbones.
In the developing chick (left), the Hoxc-6 gene controls the pattern of the seven thoracic vertebrae (highlighted in purple), all of which develop ribs. In the garter snake (right), the region controlled by the Hoxc-6 gene (purple) is expanded dramatically forwardto the head and rearward to the cloaca.
The Origins of Form By Sean B. Carroll“Ancient genes, recycled and repurposed, control embryonic development in organisms of striking diversity”
HOXc6
pollo serpente
*ALTERAZIONE DOMINI FUNZIONALE DELLA PROTEINA…..perché gli insetti non hanno arti addominali
Ubx di insetto reprime Ubx di artopodo NON reprime
Dll, che specifica per gli arti
NB: nel torace degli insetti l’espressione di Dll e Ubx non si sovrappongono temporalmente
Dll
drosophila crostaceoT1 T2 T3
T
Ubx di insetto e artropode hanno C-ter diverso
espressione ectopica di Ubxinsetto e artropode in toracedi drosophila
Ubx di insetto Ubx di artropode
Homeotic Genes and the Evolution of Anthropods and Chordatesby Sean B. CarrollFigure 4 (from page 78 of Shaking the Tree: Readings from Nature in the History of Lifeedited by Henry Gee)
*ALTERAZIONE SEQUENZE REGOLATRICI che riconoscono il fattore trascr.Ubx reprime II paio di alinegli insettiNON reprime nei lepidotteri ecoletteriperché sono mutate le sequenze target
DorsalGradiente nucleare zen
snail
Sog, laterale
Asse dersoventrale
GENETICA DEL SISTEMA IMMUNITARIOAssicura protezione contro infezioni provocate da virus, batteri, funghi
RISPOSTA ASPECIFICA : INFIAMMATORIACOMPLEMENTO
RISPOSTA SPECIFICA: CELLULE B T
Riconoscimento aggressione estranea
Attivazione cellule appropriate
Eliminazione agente estraneo
Risposta infiammatoriaSistema del complemento:“complementano” l’azione del sistema immunitario.20 proteine sintetizzate nel fegato poi rilasciatenel sangue dove si attivano in presenza di infezione
lisi batteriattirano fagociti
RISPOSTA SPECIFICA
cellule B: produzione anticorpiT killer: riconoscono e uccidono cellule infetteT helper: stimolano proliferazione cellule B e Killer
T soppressori: attenuazione della risposta
B e T di memoria: assicurano maggior efficacia nella risposta a seguito di una seconda esposizione allo stesso antigene
Macrofagi:inglobano agenti infettanti e processano i loro antigeni presentandolialle cellule B e T helper
antigene: sostanza esogenain grado di indurre la produzione di anticorpi(tipicamente, proteine e polisaccarididerivanti dall’agente infettante)
SPECIFICITA’ DELLA RISPOSTA SI BASA SU:
ANTICORPI, PRODOTTI DALLE CELLULE B
RECETTORI DELLE CELLULE T
superfamiglia delle immunoglobuline
parte variabilesuperficie di riconoscimentodell’antigene (>1010 antigeni diversi)-parte variabile catena leggera e pesante-
parte costantefunzione effettricediversi tipi di risposta
2 catene leggere2 catene pesanti
IgM: risposta precoceprimariaIgG:primaria e secondariasistema digerente,lacrime, lattederma, tonsilleimplicate allergie
IgMSwitch di classedurante la rispostaFunzione effettrice diversa, stesso antigene riconosciuto IgA
IgG
IgE
cummings Eredità
Come agiscono gli anticorpi
cummings Eredità
NB: una cellula B produce un solo tipo di anticorpo(NB:, cfr esclusione allelica!)
eliminazione cells B autoreattiveproduzione di immunoglobuline
rilascio nel circolo sanguigno: quiescenzaincontro con antigene
ESPANSIONE CLONALE del clone la cui IgM riconosce l’antigenesecrezione IgGmaturazione Ig memoria
Switch di classe: passaggio alla produzionedi IgG, IgE, IgA con stessa specifitàper antigene e diversa funzione effettriceDeCarli Genetica Generale e Umana
Da dove deriva la capacità di generare un repertorio dianticorpi in grado di riconoscere un numero di antigenipraticamente illimitato?
-RICOMBINAZIONE SOMATICA dei loci codificanti per le immunoglobuline
-VARIABILITÀ NEI SITI DI RICOMBINAZIONE
-IPERMUTAZIONE SOMATICA
VARIABILITA’250VH 10D 4JE= 250x10x4= 10000 catene pesanti H250VK 4JK= 250x4 = 1000 catene leggere K2Vλ 3Jλ = 6 catene leggere λ
107 combinazioni H x L
con i meccanismi aggiuntivi (riarrangiamenti giunzione e ipermutazione somatica)
1010
DeCarli Genetica Generale e Umana
Uomo: cr.14=catene pesanti Hcr. 2 =catene leggere Kcr.22=catene leggere λ
RICOMBINAZIONESOMATICADNA dei loci IGGriarrangiatonelle cellule B rispettoalla linea germinale
CATENA PESANTE
la ricombinazione fra sequenze con spaziatori diversi (12 o 23) impone ordine VDJ, impedendo che vengano saltati i frammenti D
CATENA LEGGERA
VARIABILITA’250VH 10D 4JE= 250x10x4= 10000 catene pesanti H250VK 4JK= 250x4 = 1000 catene leggere K2Vλ 3Jλ = 6 catene leggere λ
107 combinazioni H x L
con i meccanismi aggiuntivi (riarrangiamenti giunzione e ipermutazione somatica)
1010
anche migliaia di basi!
1 giro di elica 2 giro di elicastruttuta riconosciuta dalle proteine che effettuano il taglio (Rag1 & Rag2)
rag1/rag2catalizzano i riarrangiamenti somatici“Ricombinazione VDJ” che permettono la formazione degli anticorpi.Agiscono tagliando specifiche sequenze di DNA RSS che fiancheggianogli elementi V, D,J.
RAG1 è simile agli elementiTransib (trasposoni di invertebrati)
http://biology.plosjournals.org/perlserv/?request=get-document&doi=10.1371/journal.pbio.0030181
conservazione aa conservazione RSS
Variabilità al sito di giunzione
se il riarrangiamento non è in frame, presumibilmente viene introdotto unoSTOP a valle > riarrangiamento non produttivo
persi o aggiunti
IPERMUTAZIONE SOMATICA
activation-induced cytidine deaminase (AID)=durante trascrizione deamina la citosina (C>U)sul DNA.
Se DNA viene replicato CG> TA
RIPARAZIONE:*corretta, BER> CG* creazione sito abasico ad opera diUracil-N glicosilasi > sito abasico >
inserzione base a caso* mismatch repair, error prone >A oT
NB
Tutte le IGG possono essere in membrana o essere secreteGENI PER LE CATENE PESANTI: splicing alternativo x selezione Igg
*di membrana*secrete
poliA alternativi
SWITCH DI CLASSE:*splicing alternativo SOLO per IgM e IgD, le uniche a poter essere coespressesulla stessa cellula
*RIARRANGIAMENTO DEL DNA *IRREVERSIBILE*INDOTTO DA SEGNALI SPECIFICI nel corso della risposta
*tipo antigene*tipo T helper*interazione con altre cellule del sistema immunitario
IgM IgD
RIARRANGIAMENTO DEL DNA
IgE
IgA
Ziqiang Li et al. Genes Dev. 2004; 18: 1-11
Figure 2. Model of class switch recombination
Sµ: promotori attivatidifferenzialmente nella risposta
fanno partire trascritti steriliche richiamano fattori/cofattoriche mediano il taglio del DNA
ESCLUSIONE ALLELICA: ogni cellula produce un solo tipo di anticorpo…
M P M P M P
Chr 2 Lk Chr 14 H Chr 22 Lλ
Riarrangiamenti casuali in successione temporale in cui un riarrangiamentoproduttivo + blocca l’ulteriore riarrangiamento sull’altro allele (che viene escluso)
..ma ogni cellula possiede 2 alleli (di origine materna, M e paterna P) perciascun locus…
le cellule B in cui non si verificano riarrangiamenti produttivi per una catena He una catena L, vengono eliminati
CELLULE T: presentano un TCR T Cell Receptor che riconosce l’antigene presentatoinsieme ad una molecola MHC
MHC I antigeni da trapianto: espressi su tutte le cellule, permettono riconoscimentoself/non self da parte dei linfociti killer. Riconoscimento di ogni cellula dell’organismo che viene infettataMHC II: espressi su linfociti B e macrofagi: riconosciuti da linfociti T helper>attivazione risposta
MHC: complesso maggiore di istocompatibilità, topoHLA: human leucocyte associated antigen, uomo
riconoscono poco il self:riconosceranno il proprio MHC solo
se associato a antigeni esterni
riconoscono troppoil selfno TRC non riconoscono
self
MHC: complesso maggiore di istocompatibilità, topoHLA: human leucocyte associated antigen, uomo
superfamigliaimmunoglobuline
MHC* allelismo multiplo* siti molto polimorfici * codominanti
microrganismi: evoluzione peptidi che non complessano MHCsistema immunitario:evoluzione continua di nuovi polimorfismi
elevata varietà nella popolazione
linkage disequilibrium: forte associazione allelica differenziale(combinazione alleliche con frquenza maggiore dell’atteso)che presumibilmente conferisce protezione contro un dato antigene
chr 6 Mchr 6 Pchr 6 Mchr 6 P
esistono *molti geni HLA *ogni gene HLA ha molti alleli codominanti (ex A1…..A9)milioni di combinazioni alleliche diverse
gemelli monozigotici > identicifratelli (vedi ex) 25% probabilità di essere compatibiliestranei: bassissima (nulla) probabilità <1/200.000APLOTIPO: combinazione genotipica degli alleli sul cromosoma
aplotipo A3B18C2D1aplotipo A9B21C3D6ogni individuo 2 chr 6 2 aplotipi HLA
MHC estraneo + peptide proprio se somiglia a MHC proprio + peptide estraneo
reazione immuntaria dirigetto
HLA: antigeni da trapiantoSUCCESSO TRAPIANTI: compatibilità HLA fra donatore e ricevente
correlazioni fra specifici alleli HLA e malattie:
correlazione fra HLAe suscettibilità a infezioni
linkage disequilibrium
Common west African HLA antigens are associated with protection from severemalaria.Hill AV, Allsopp CE, Kwiatkowski D, Anstey NM, Twumasi P, Rowe PA, Bennett S,Brewster D, McMichael AJ, Greenwood BM.Institute of Molecular Medicine, University of Oxford, John Radcliffe Hospital,UK.A large case-control study of malaria in West African children shows that ahuman leucocyte class I antigen (HLA-Bw53) and an HLA class II haplotype(DRB1*1302-DQB1*0501), common in West Africans but rare in other racial groups,are independently associated with protection from severe malaria. In thispopulation they account for as great a reduction in disease incidence as thesickle-cell haemoglobin variant. These data support the hypothesis that theextraordinary polymorphism of major histocompatibility complex genes has evolvedprimarily through natural selection by infectious pathogens.
Association between an MHC class II allele and clearance of hepatitis B virus inthe Gambia.Thursz MR, Kwiatkowski D, Allsopp CE, Greenwood BM, Thomas HC, Hill AV.
BACKGROUND. The course of hepatitis B virus (HBV) infection does not appear tobe determined by variations in viral virulence and may be influenced by the hostimmune response. CONCLUSIONS. The MHC class II alleleDRB1*1302 was associated with protection against persistent HBV infection amongboth children and adults in the Gambia.
GATA1
proteina eritroide-specifica che legaenhancer β-globina
*Gel shift, competizione, footpronting
*deduzione consensus
“GATA”
*ricerca consensus su altri geni eritroidi
tutti geni eritroidi hanno consensus GATA
“master gene” del differenziamento eritroide
Cloning of cDNA for the major DNA-binding protein of theerythroid lineage through expression in mammalian cells
Shih-Feng Tsai*†, David I. K. Martin*†, Leonard I. Zon*†, Alan D. D'Andrea*‡, Gordon G. Wong§ & Stuart H. Orkin*†
Nature 339, 446-451 (8 June 1989)
Genes expressed in erythroid cells contain binding sites for a cell-specific factor believed to be an important regulatorfor this haematopoietic lineage. Using high-level transient expression in mammalian cells, we have identified complementaryDNA encoding the murine protein. The factor, a new member of the zinc-finger family of DNA-binding proteins, is restrictedto erythroid cells at the level of RNA expression and is closely homologous between mouse and man.
clonaggio da cDNA expression library cDNA
*clonaggio DNA da cellule di topo 1 struttura gene
*studio proteina zinc finger 2 domini proteici
*pattern di espressione erithroid cells , megaKaryocites, eosinophils,mast cells, Sertoli cells of the testis
famiglia
ruolo
A
B
C
A: clonaggio e caratterizzazioneFamiglia di fattori trascrizionali : 1-3 ematopoietici 1 eritroide
2 progenitori3 T cells
GATA 4-6: altri tessuti
FUNZIONE DEL GENE
ABOLIZIONE FUNZIONE
OVERESPRESSIONE
ESPRESSIONE ECTOPICA
ESPRESSIONE LIVELLI DIVERSIin sistemi cellulariin sistemi animali: topo, zebrafish
Vannucchi A.
SU CELLULE ESGATA1 -/- RESCUING:
IN TOPO
*PROTEINA WT
*PROTEINA MUTATA (DELEZIONI VARI DOMINI, MUTAZIONI PUNTIFORMI ETC…)
*ALTRE PROTEINE GATA
NF CF
-Né GATA-1 ∆NF né ∆CF riescono a fare “rescue”
-Entrambi i domini Zinc-Finger sono necessari per la funzione di GATA-1(funzionano anche ZFs di altri geni!)
ruolo dominio proteico NFinger
E9.5 E15.5wt
∆ΝΤNF∆NF
−/− wt ∆NF
FOG
I VARI GATA SONO INTERSCAMBIABILI?
il livello si GATA è importante??delezione sequenze regolative
overespressione
CONTROLLO CICLO CELLULARE : bilanciamento proliferazione/differenziamento
differenziamento
autoregolazione
induzione bclxl ha effetto antiapoptotico
Fattori di crescita
struttura del gene e sequenze regolative
come????DNAseI etc…reporters etc.. in vivo in vitro
TRANSCRIPTIONAL REGULATION
TRANSLATIONAL REGULATION: alternative ATG
POSTTRANSLATIONAL REGULATION: *acetylation*phosphorilation*SUMOilation*protein degradation
PROTEIN-PROTEIN INTERACTIONS
synergism (FOG1, Cp2)Modulo GATA-1-Cp2Attivazione di geni eritroidi(GATA-1, NF-E2p45, EKLF)
antagonism (Pu.1)
ACUTE MEGAKARYOBLASTIC ANEMIA
TRANSIENT MYELOPROLIFERATIVE DISEASE
..modello multistep
MUTANTI: LINEA SOMATICA LEUCEMIEAcquired somatic mutations in GATA1 occur in virtually all children with Down Syndrome (DS) and congenital transient myeloproliferative syndrome (TMD) or acute megakaryocytic leukemia (AMKL, M7-ANLL). The mutations have also been detected in umbilical cord blood of DS patients and in fetal liver of aborted DS embryos. The mutations occur in-utero probably during fetal liverhematopoiesis. They consist of insertions, deletions and base substitution in exon 2 and vicinity and all result in elimination of the full length GATA1 protein with preservation of the GATA1s isoform. The presence of GATA1s in the absence of full length GAT A1 blocks megakaryocyticdifferentiation and promote proliferation of megakaryob lasts . The genes on chromosome 21 that promote this abnormality are unknown. GATA1 mutations are almost always associated withthe M7 leukemia in DS although they were also described in a pair of twins with acquired trisomy 21and in one adult non DS patient with M7. The down-regulations of genes regulated by GATA1 mayexplain the exquisite sensitivity of DS leukemic blasts to ACA-C.
modello di zebrefish-l’abolizione di miR451 (miR451-MO) riducefortemente la maturazione eritroide
riduzione espressione globine
miR TESSUTO SPECIFICO REGOLATO DA GATA1
abolizione GATA1abolizione miR451