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Genesi e comportamenti L’INFORTUNI O

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Genesi e comportamenti

L’INFORTUNIO

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L'Infortunio sul lavoro 2

INFORTUNIO SUL LAVORO

DANNO ISTANTANEO PROVOCATO DA CAUSA VIOLENTA IN OCCASIONE DI

LAVORO

(taglio, ferita, contusione...)

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LA PIRAMIDE DEGLI EVENTI

500 OCCASIONI DI INFORTUNIO

50 INFORTUNI

10 INV. PERMAN.

1mortale

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GENESI DELL’INFORTUNIO

AFFINCHE’ POSSA VERIFICARSI UN INFORTUNIO, OCCORRE CHE SI VERIFICHI UNO SCAMBIO DI ENERGIA TRA L’UOMO ED UNO O PIU’ ELEMENTI FISICI. L’ENERGIA PUO’ ESSERE PRODOTTA DA UNO O DA ENTRAMBI I SOGGETTI:

INFORTUNIO

UOMO ENERGIA

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L’ERROREGENERA L’INFORTUNIO

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L’ERRORE E’ GENERATO DAL MODO IN CUI VIENE PERCEPITA UNA

SITUAZIONE. POSSIAMO SCHEMATIZZARE DUE

LIVELLI DI PERCEZIONE:

*LIVELLO ATTENZIONALE

*LIVELLO AUTOMATICO

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L'Infortunio sul lavoro 7

LIVELLO ATTENZIONALE

QUANDO UNA MANSIONE NON E’ NOTA, SI TENDE A RICONDURLA AD UNA NOTA.

CIO’ COMPORTA L’APPLICAZIONE DI MODALITA’ INADEGUATE ALLA NUOVA SITUAZIONE

ERRORE CHE GENERA INFORTUNIOCAUSA DELL’ERRORE E’ L’INSUFFICIENTE INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ESPERIENZA.

ESEMPIO: Differenze nella disposizione e nella conseguente funzione dei comandi di 2 macchine affini, ma differenti

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LIVELLO AUTOMATICO

LA MANSIONE E’ NOTA, ADDIRITTURA RIPETITIVACALA IL LIVELLO DI ATTENZIONECONVINCIMENTO CHE L’AZIONE POSSA ESSERE

RIPETUTA ABBASSANDO, VIA VIA, IL LIVELLO DI PREVENZIONE

ESEMPIO: Utilizzare una macchina utensile

eliminando via via i ripari mobili e fissi perché il

livello automatico fa rientrare la misura preventiva

nel novero delle azioni inutili. Ciò porta alla

svista.

SVISTA = situazione non (più) vista

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ELEMENTI CARATTERIALI

L’ERRORE E’ ANCHE FUNZIONE DEL ‘CARATTERE’ DELLA PERSONA:

IL COMPORTAMENTO

L’APPROCCIO

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ELEMENTI CARATTERIALI

L’ERRORE DIPENDE ANCHE DAL CARATTERE DELL’INDIVIDUO

E DALLA SUA INFLUENZABILITA’ RISPETTO A MODELLI ESISTENTI

Es. Una persona poco sicura di sé tenderà ad imitare i comportamenti prevalenti dell’ambiente che la circonda. Anche i comportamenti sbagliati.

Importanza dell’esempio che viene fornito dai superiori (preposti)

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IL COMPORTAMENTO

La sicurezza e l’incolumità dipendono anche dai comportamenti dei soggetti che convivono in un medesimo ambiente.

Ogni soggetto è una possibile fonte di danno (quindi un rischio) per sé e per gli altri.

Dalla configurazione dell’ambiente di lavoro dipenderà l’entità del potenziale danno.

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IL COMPORTAMENTO

IO SONO +

VOI SIETE +

COSTRUTTIVO

IO SONO +

VOI SIETE -

ARROGANTE

IO SONO -

VOI SIETE +

DEPRESSIVO

IO SONO -

VOI SIETE -

PASSIVO

LE 4 POSIZIONI DI BASE CHE INFLUENZANO IL COMPORTAMENTO

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GLI APPROCCI

ALTRI

PAZZO

(DEPRESSIVO)

RAZIONALE

(COSTRUTTIVO)

CADAVERE

(PASSIVO)

DELINQUENTE

(ARROGANTE)

NOI

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L’AMBIENTE DI LAVOROSICURO:

*FISICITA’ (locali, comfort, attrezzature ecc. )

*CONOSCENZA DEI RISCHI connessi col lavoro

*APPROCCIO RAZIONALE

*COMPORTAMENTO COSTRUTTIVO

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L’INFORTUNIO per DATI

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L'Infortunio sul lavoro 16

SE TROVO QUELLO CHE HA INVENTATO IL TESTO UNICO

NON TI DICO CHE COSA GLI FAREI !!!

Perché tutte queste leggi sulla sicurezza?

… perché lo richiede il sistema economico europeo, giustamente imperniato su di una pari competitività delle aziende che non pregiudichi in alcun modo la salute e la sicurezza sul lavoro

… perché ogni anno, in Italia si verificano ancora circa1.200 morti, 1.000.000 di infortuni sul lavoro e

50.000 nuove malattie professionalicon costi sociali elevatissimi

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L'Infortunio sul lavoro 17

AL GIORNO

= da 500.000 a 1 Milione e mezzo di vecchie Lire

(da circa 260 € a circa 775 €)

ALL’ANNO

= 3 % Del PIL sul totale inf.

= 55.000 miliardi di vecchie Lire (circa 28 miliardi di €)

+

Costi sociali degli infortuni

COSTI DIRETTI E INDIRETTI PER LE AZIENDE

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Ogni infortunio ha un costo per l’azienda, che poi ricade sul lavoratore e/o sulla società

Costi indiretti Carico amministrativo Conflittualità Minor rendimento

complessivo e Tempi morti (es. ispezioni)

Spese e tempo dedicato per aspetti legali

Spese per eventuali risarcimenti

Perdita di immagine, ecc.

Costi diretti· Pagamento della

retribuzione dei giorni in franchigia

· Integrazione dell’indennità per assicurazione sociale

· Aumento del premio INAIL

· Risanamento e messa a norma di macchine, impianti, strutture o ambientali, ecc.

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L’infortunio o la malattia

L’infortunio o la malattia

Possono avere conseguenze:

MortaliGravi ed

irreversibiliGravi e

reversibiliLievi e

reversibili2012

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Anche per la malattia, sono 3 le condizioni base: L’ESPOSIZIONE, in OCCASIONE DI LAVORO, e la MALATTIA

TABELLATA, da cui derivi la morte o un’inabilità lavorativa permanente o temporanea

La malattia professionale è un’alterazione dell’organismo che determina la morte o l’inabilità totale o parziale, permanente o temporanea.Si parla di malattia professionale quando:• si contrae per l’esposizione a determinati rischi causati

dal lavoro;• il rischio agisce in modo prolungato nel tempo. Le malattie riconosciute come professionali, sono per la maggior parte elencate in due tabelle approvate con provvedimenti legislativi (DPR 1124/1965 e DM 18/04/1973)

MALATTIAMALATTIA

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CAUSA VIOLENTALESIONE

TEMPO RAPIDO

OCCASIONEDI LAVORO

INABILITÀ O MORTE

AZIONI NOCIVEESPOSIZIONE

TEMPO LUNGO

OCCASIONEDI LAVORO

INABILITÀ O MORTE

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INFORTUNIO E MALATTIAINFORTUNIO E MALATTIA

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L’esistenza dell’infortunio è riconosciuta quando il lavoratore è stato esposto a:

1 – RISCHIO SPECIFICO (al quale è sottoposto solo l’assicurato INAIL per l’attività specifica)2 – RISCHIO AMBIENTALE (riconducibile all’ambiente di lavoro o determinato nello spazio lavorativo, comunque oggettivamente dimostrabile)3 – RISCHIO GENERICO AGGRAVATO (rischio al quale sono sottoposti tutti ma aggravato dall’attività lavorativa – es. impiegato bancario in caso di rapina)4 – anche quando è riconducibile mediante un rapporto di “SUCCESSIONE e CONSEGUENZA” (nesso causa-effetto indiretto e mediato come, per esempio, colui che è rimasto ferito, in occasione di una rapina, mentre acquistava materiale necessario alla produzione)

La nozione di “Occasione di Lavoro” impone che fra l’attività lavorativa prestata dall’infortunato e l’incidente vi sia un

rapporto, anche indiretto, di causa-effetto, ovvero “causato dal lavoro” o “accaduto sul luogo di lavoro durante l’orario di

lavoro”

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Requisito dell’OCCASIONE DI LAVORO

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L'Infortunio sul lavoro 23

Alla base di questi due aspetti, tra l’altro obbligatoriamente previsto dalla normativa in vigore, c’è l’approntamento del sistema per

In pratica, è necessario adottare sistemi d’intervento sul rischio basati sulla PREVENZIONE

e PROTEZIONE

Però, aspettare l’evento dannoso per intervenire è sbagliato!

BISOGNA AGIRE PRIMA!

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L'Infortunio sul lavoro 25

PotenzialeRischio/Danno

Probabilità danno

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DEFINIZIONI

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L'Infortunio sul lavoro 26

PERICOLO: proprietà o qualità intrinseca di una entità, agente o condizione, avente il potenziale di causare danni

RISCHIO: probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno, o che l’agente manifesti concretamente il suo effetto negativo, nelle reali condizioni di impiego e/o di esposizione

Esempio: BENZINAPericoli: incendio, esplosione,

emissione vaporiRischio: ustione, intossicazione,

morte

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DEFINIZIONI

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L'Infortunio sul lavoro 27

SALUTE: lo stato di salute è definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in base al benessere fisico, psichico e sociale

DANNO: effetto negativo (normalmente sull’uomo di natura biologica), comunque la perdita di qualsiasi elemento che contribuisca alla conservazione delle salute

PREVENZIONE: il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente di lavoro

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DEFINIZIONI

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ESPOSIZIONE: condizione di lavoro che comporta un’interazione tra l’agente di rischio e la persona. Ovvero, se non c’è esposizione, non c’è rischio, pur rimanendo inalterato il pericolo proprio dell’agente

VALUTAZIONE DEL RISCHIO: procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, nell’espletamento delle loro mansioni, derivanti dalle circostanza del verificarsi di un pericolo sul luogo di lavoro.

Se il RISCHIO è la probabilità che qualcosa nel reale può succedere, la fase storica (raccolta dati nel tempo) è fondamentale per discriminare il RISCHIO dal PERICOLO

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DEFINIZIONI

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Il termine “valutare” è visto in modo soggettivo e significa:

“Ordinare le cose su di una scala di valori comuni che consenta alle persone d’intervenire e programmare”.

Essendo argomenti tecnici, questi devono necessariamente essere fondati su di una base di discrezionalità.La valutazione del rischio è lo strumento

fondamentale che permette di individuare le misure di prevenzione e pianificarne l’attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine di Verificarne l’efficacia e l’efficienza.

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DEFINIZIONI

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L'Infortunio sul lavoro 30

Grazie2012