G&e 0115
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som
mar
io
3
editoriale sommario
sommario4 LA FORMIDABILE ESCALATION DI RENATO PARATORE
12 23 VOLTE ITALIA, STAGIONE DI VITTORIE PER I GIOCATORI AZZURRI
16 L’INTERVISTA AL PRESIDENTE CHIMENTI: “FAREMO UN GRANDE OPEN D’ITALIA”
18 RYDER CUP A ROMA? SI PUÒ FARE
20 DOPO L’URAGANO, IL MASTERS
26 “MEET THE ARTIST” UNA SERATA DI SUCCESSO
28 NOTIZIE IN BREVE
» Editoriale
IL GOLF AZZURROIN PIENA SALUTE
èstata un’ottima stagione per il golf italiano che ha ot-tenuto successi di grande prestigio, sia in campo eu-ropeo che mondiale, e che ha messo in evidenza un
altro giovanissimo talento, il 18enne renato paratore. sta di-ventando una dolce abitudine quella azzurra, dopo l’exploitdi Matteo Manassero, veder salire ai vertici ragazzi pieni divolontà e di fantasia golfistica, atestimonianza che il vivaio, an-che se non conta i numeri dinazioni golfisticamente più evo-lute, è sicuramente fiorente.Ci è sembrato doveroso dedi-care alcune pagine di questo nu-mero al portacolori del parcodi roma g&CC rievocando un-dici mesi intensi, con vittorie ri-marchevoli, tra le quali spiccaquella ai giochi olimpici gio-vanili, in cui ha conquistato lamedaglia d’oro nella gara indi-viduale, aggiungendovi poi quella di bronzo a squadre, insiemea un’altra ragazza in ascesa, Virginia elena Carta. non va di-menticato il titolo nel Junior orange Bowl, dove ha affiancatoil suo nome a quello di celebrati campioni, uno per tutti tigerWoods, che hanno firmato in gioventù l’albo d’oro e l’alloroeuropeo conquistato con la squadra azzurra, importanteperché ha dato una ulteriore dimensione della forza di altri“under 18” sui quali l’Italia potrà certamente contare.poi paratore è ricorso agli effetti speciali a fine stagione quan-do è passato al professionismo entrando a vele spiegate nel-l’european tour e vincendo il Campionato nazionale open,la prima gara ufficiale disputata nella nuova categoria.paratore è stato la punta dell’iceberg di un’Italia vincente neicircuiti professionistici e in altre importanti eventi dilettan-tistici e 23 successi sono un biglietto da visita di tutto rispettoper un 2015 dal quale ci si attende ancora di più sul pianosportivo, ma anche su quello politico. Infatti la FederazioneItaliana golf sarà in competizione con altre cinque nazioniper ospitare la ryder Cup nel 2022, un progetto ambiziosoper il quale sussistono concrete speranze che vada in porto.la decisione verrà presa dall’european tour in autunno.
MarIo CappellI
GOLF & EVENTI
periodico mensile di sport-cultura-attualità
registrazione n° 218/06 dell’8/6/2006presso il tribunale Civile di roma
Direttore Responsabile: MarIo CappellI
e-mail: [email protected]
In redazione: rICCardo dI VIrgIlIo,laura gIglIarellI, MonICa Mangogna
Impaginazione e grafica: FranCesCo MorInI
e-mail: [email protected]
Sede: Via tiberio Imperatore, 23 - 00145 romaStampa: rotostampa group s.r.l.Via tiberio Imperatore, 23 - 00145 roma
Il dIrettore MarIo CappellI
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golf & eventi
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golf
Il romano, cresciuto golfisticamenteal Parco di Roma G&CC sotto la guidadel maestro Alessandro Bandini, è statoautore in undici mesi di esaltanti impresee a soli diciotto anni è entrato a vele spiegatenel mondo professionistico continentale
SuperFORMIDABILE ESCALATION
èdifficile trovare un aggettivo adeguato per descri-
vere l’escalation di renato paratore, diciotto anni
appena compiuti, che nell’arco di undici mesi si è
imposto praticamente all’attenzione mondiale. tutto è
iniziato il 30 dicembre del 2013 quando il giovane cre-
sciuto al parco di roma golf & Country Club sotto la
guida del maestro alessandro Bandini si è imposto nel
prestigioso Junior orange Bowl Championship, secondo
italiano a riuscire nell’impresa dopo Marco durante
(1979). Il tal modo ha inserito il proprio nome in un
albo d’oro nel quale figurano tanti atleti di peso quali
tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo
Villegas e il giapponese ryuji Imada in campo maschile
e la coreana Inbee park, attuale numero uno mondiale,
la paraguaiana Julieta granada e le statunitensi Cristie
Kerr, lexi thompson e Christina Kim in quello femmi-
nile.
era un’edizione del torneo molto sentita dagli organiz-
zatori, perché la 50ª della fortunata serie, che ha dato la
vera scossa al giovane azzurro. Qualche tempo prima,
di fronte ai complimenti per un ottimo quarto posto
ottenuto nel Campionato nazionale open, tenendo te-
sta ai professionisti, paratore aveva esclamato: “ ricevo
sempre tanti attestati di stima per le mie prove, ma vor-
renato paratore
sul tee dI partenza
del san doMenICo
golF, In puglIa,doVe ha InIzIato
la sua CarrIera
tra I proFessIonIstI
Con la VIttorIa nel
CaMpIonato
nazIonale open. Il roMano
ha superato
nello spareggIo
andrea paVan, altro prodotto
del FIorente VIVaIo
del parCo dI roMa
Paratore
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rei anche vincere. I piazzamenti e le lodi non mi pos-
sono soddisfare”.
sul percorso del Biltmore golf Club, a Coral gables in
Florida, il romano non ha fatto sconti a nessuno. ha
provato la corsa di testa, poi superato nel giro finale
del tedesco dominic Foos, ha rimesso le cose a posto
nelle ultime quattro buche, prima approfittando un er-
rore dell’avversario per tornare in parità, quindi facen-
do una cosa che solo chi ha doti particolari può realiz-
zare: segnare il birdie decisivo sull’ultima buca quando,
oltre alla classe, occorre fermezza, determinazione e
nervi saldi. Casuale? neanche per idea, perché paratore
si è ripetuto successivamente in circostanze analoghe.
Che quel successo avesse fatto cambiare passo all’az-
zurro lo si è visto subito a inizio 2014 quando è andato
a vincere a febbraio il portuguese International ama-
teur Championship al Montado golf resort di palmela
in portogallo.
prima ha inseguito lo svedese Marcus Kinhult, che tro-
verà ancora sulla sua strada, poi quando quest’ultimo
ha ceduto è arrivato dalle retrovie l’inglese nicholas
Marsh, che lo ha agganciato in extremis. nello spareg-
gio ancora una volta la freddezza di paratore è stata
determinante e gli è bastata una buca per mettere fuori
gioco il britannico.
a quel punto è scattata la convocazione nella squadra
europea per il Bonallack trophy, sfida con i juniores
asiatici. I continentali se la sono assicurata anche con il
contributo dell’azzurro che ha portato alla causa tre
punti.
nella fase centrale della stagione il romano ha conti-
nuato a far gare, a vincere (Campionato nazionale Me-
dal e trofeo umberto agnelli), ma anche a prepararsi
per centrare i due obiettivi primari della stagione: i gio-
chi olimpici giovanili e la Qualifying school dell’euro-
pean tour, dove a fine anno avrebbe provato a fare il
salto tra i pro, naturalmente con l’intenzione di comin-
ciare dall’alto, ossia dalla grande ribalta del golf euro-
peo.
ORO E BRONZO
ALLE OLIMPIADI GIOVANILIad agosto,sul percorso del nanjing zhongshan Inter-
national golf Club, a nanjing in Cina, le cose non sono
iniziate nel migliore dei modi, anzi dopo 18 buche con
il 17° posto e con sei colpi di ritardo dall’australiano
Brett Coletta e da quel Marco Kinhult, che aveva già
incontrato in portogallo, sembrava che il sogno della
medaglia d’oro olimpica, la prima assegnata dopo oltre
cento anni dalle precedenti, si fosse trasformato in un
Romanoe romanista
renato paratore è entrato come un fulmine
nel mondo dei professionisti con una dop-
pietta piuttosto rara: ha superato alla
grande la Qualifying school dell’european tour
(terzo) e ha vinto subito dopo il Campionato na-
zionale open.
“e’ stato un anno importante. ho raggiunto tra-
guardi rimarchevoli - ha detto il romano - e questo
mi ha dato tanta fiducia. la medaglia d’oro alle
olimpiadi giovanili è stata determinante, ma tutte
le gare a cui ho partecipato, anche se non si sono
concluse con un successo hanno contribuito alla
mia formazione. però ho ancora tanto da lavora-
re”.
- a parte la medaglia, che cosa ti è rimasto dei
giochi?
“un’atmosfera come quella di nanchino non l’ho
mai riscontrata in nessun altro torneo. la cerimo-
nia d’apertura mi ha fatto venire i brividi”.
L’INTERVISTA
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- ora pensi a rio de Janeiro?
“Il 2016 è vicino e io sono l’ultimo arrivato. però pri-
mo o poi ai giochi olimpici voglio andarci”.
- Cosa ti ha spinto al golf?
“ho iniziato a giocare a otto anni. seguivo un amico
di famiglia al parco di roma g&CC e ho subito capito
che quella era la mia strada sportiva”.
- pavan è stato tuo compagno di club e magari vi sen-
tite di più. Con quali altri giocatori italiani del circuito
ti confronti?
“Quando nel Campionato nazionale open mi sono
trovato andrea di fronte per il playoff mi è venuto
quasi da ridere. siamo cresciuti insieme vedendoci più
o meno tutti i giorni. Manassero è un amico e un mo-
dello, sia come golfista che come persona. Quando
glieli chiedo, mi da sempre dei consigli. e’ molto forte,
anche se al momento è un po’ in difficoltà, ma nel golf
succede. occorre solo avere pazienza. Con edoardo
Molinari, invece, parliamo molto di calcio: lui è juven-
tino e io romanista”.
- Che rapporti hai con lo studio? tuo nonno è stato
un grande latinista, tuo padre è professore universita-
rio...”
“sono fermamente deciso a concludere le scuole su-
periori, anche se ora sarò a tempo pieno sul tour. lo
promesso ai miei, ma soprattutto a me stesso. Fre-
quento il liceo linguistico e di sicuro non sarà una pas-
seggiata dovendo conciliare studio e viaggi. ho sempre
i libri com me. però il golf si sta rivelando utile,
perché confrontandomi con tanti professionisti
stranieri sono migliorati notevolmente il mio in-
glese e il mio spagnolo”.
- Cosa fai la sera prima di una gara?
“Cerco disperatamente lo streaming della partita
della roma. sono tifosissimo. Quando posso vado
allo stadio. Mi auguro che sia l’anno buono per vin-
cere lo scudetto”.
la prIMa MedaglIa
d’oro olIMpICa,assegnata dopo
oltre Cento annI
dalla preCedente, è stata ConQuIstata
dal dICIottenne
azzurro Con un
IrresIstIBIle sprInt
FInale a nanChIno
In CIna. ha poI
regalato all’ItalIa
anChe Quella dI
Bronzo nella gara a
sQuadre InsIeMe a
VIrgInIa elena Carta
golf
golf8
incubo. Come il principe di Condé la notte prima della
battaglia di rocroi, invece, probabilmente paratore avrà
dormito profondamente dato che nel secondo giro è
apparso ben lucido e determinato e con un 67 si è por-
tato al quinto posto in piena lotta quanto meno per
una medaglia. I tre colpi di ritardo dal norvegese Viktor
hovland, che è sembrato l’uomo sbagliato nel posto
sbagliato, non erano per la verità preoccupanti, perché
era da attendersi uno scivolone dell’improbabile leader,
ma il thailandese danthai Boonma, secondo, e Kinhult
e Coletta, terzi, andavano invece presi con le molle.
detto in altri termini per l’oro serviva l’impresa e im-
presa c’è stata. paratore ha tirato fuori dal suo cappello
a cilindro un 66, miglior punteggio di giornata, ed è an-
dato diretto sul gradino più del podio per fregiarsi
dell’oro. ancora una volta è emersa la sua capacità di
sapersi esprimere al meglio sotto massima pressione:
non altrimenti si spiegano i cinque birdie nelle buche
di rientro, due dei quali a chiudere, che hanno decreta-
to il sorpasso nei riguardi di Kinhult, il quale sicuramen-
te non deve aver smaltito tanto in fretta la seconda bef-
fa in sei mesi, peraltro molto più pesante della prima.
IL CURRICULUM
renato paratore è nato a roma il 14 dicembre
1966. si è formato golfisticamente al parco di roma
g&CC sotto la guida del maestro alessandro Ban-
dini. e’ passato professionista il 13 novembre 2014
dopo un’ottima carriera da dilettante. e’ entrato
nella squadra azzurra all’età di 14 anni e ne è stato
una delle colonne portanti. si è messo in evidenza
nel 2011 imponendosi nei Campionati Internazio-
nali d’Italia under 16, poi nel 2012 ha ottenuto i pri-
mi due titoli fuori dei confini italiani (Individuale eu-
ropean Young Masters in spagna e Junior open in
Inghilterra). nella stessa stagione ha disputato con
la formazione europea il Jacques léglise trophy
(Continental europe 13,5 - gB&I 10,5) e la Junior
ryder Cup (usa 14,5 - europa 9,5)
alla fine del 2013, dopo una serie di ottimi piazza-
menti in maglia azzurra, ha fatto suo il prestigioso
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golf
due preMIazIonI
InportantI
per renato paratore:a sInIstra rICeVe Il
troFeo dopo essersI
IMposto nel
prestIgIoso JunIor
orange BoWl
a dICeMBre 2013, Che ha aperto
Il CIClo delle sue
grandI VIttorIe. a destra ,Con le due
CoppIe assegnateglI
per Il suCCesso
nel CaMpIonato
nazIonale open
Junior orange Bowl International golf Champion-
ship. e’ giunto secondo nell’english Boys u18 open
stroke play Carris trophy dopo playoff (Inghilterra),
terzo nella Copa rCs sotogrande (spagna) e 12° nel
south of Beach International amateur (usa). ha fat-
to parte della squadra nazionale Boys che ha conqui-
stato il “bronzo” ai Campionati europei e ha nuova-
mente partecipato al Jacques léglise trophy (gB&I
15 - Continental europe 9).
In Italia si è fregiato del tricolore foursome (con en-
rico di nitto) e del titolo regionale laziale a squadre
con la compagine del parco di roma g&CC. si è clas-
sificato secondo nel trofeo umberto agnelli e terzo
nel Campionato nazionale dilettanti e nella Coppa
d’oro Città di roma. ha disputato alcuni tornei con
i professionisti compresi open d’Italia (38°) e Cam-
pionato nazionale open (quarto).
Il 2014 è trionfale. Vince il portuguese International
amateur Championship (portogallo), è nella squadra
continentale che s’impone nel Bonallack trophy (sfida
con la selezione asiatica) e nella formazione azzurra
“boys” che trasforma il bronzo dell’anno precedente
in oro. dopo due successi in Italia (Campionato na-
zionale Medal e trofeo umberto agnelli) va in Cina
a disputare i giochi olimpici giovanili e conquista la
medaglia d’oro nell’individuale e quella di bonzo nella
competizione per team (con Virginia elena Carta).
e’ uno dei componenti della formazione del parco
di roma g&CC che brilla nei Campionati Italiani as-
soluti a squadre e subito dopo vince il Campionato
europeo per club (european Men's Club trophy).
a novembre affronta la Qualifying school delll’euro-
pean tour iniziando dallo stage 2 dove è promosso
alla finale di girona con l’ottava piazza. nella kermes-
se spagnola su 108 buche ottiene la ‘carta’ per l’eu-
ropean tour con un brillante terzo posto. Conclude
la stagione imponendosi nel Campionato nazionale
open.
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Boonma si è accaparrato il bronzo, soffiandolo a ho-
vland, che così non ha smentito quanto si diceva sopra.
naturalmente, poiché l’appetito vien mangiando, para-
tore ha dato all’Italia anche la medaglia di bronzo nella
gara a squadre, disputata in coppia con Virginia elena
Carta, splendida compagna sul campo, che nell’indivi-
duale aveva mancato una medaglia per un soffio (quar-
ta). la giovane milanese, tesserata per il gC udine e
una delle migliori azzurre del momento, ha dato il con-
tributo necessario e così il trionfo azzurro è stato com-
pleto.
OPERAZIONE “CARTA”
IN SPAGNACon due medaglie olimpiche al collo paratore si è pre-
parato intensamente per la Qualifying school. prima ha
incontrato i professionisti all’open d’Italia, dove ha su-
perato il taglio terminando al 38° posto, poi ha fatto
l’ultimo regalo al suo circolo dando un fattivo contri-
buto a team del parco di roma g&CC a segno nel
Campionato nazionale a squadre e nel successivo
Campionato europeo per formazioni di club.
la sua testa, comunque, era già in spagna, al panoramica
golf & sport resort di Castellon, la città natale di ser-
gio garcia, dove il 7 novembre è iniziato il suo cammi-
no verso il mondo pro. la partenza non è stata delle
migliori (35° con un 70), ma accettabile, poi con un se-
condo turno in 65 (10°) si è messo nella parte buona
della classifica. Ci è rimasto nel terzo giro (15°) e nel
quarto ha consolidato le sue aspirazioni classificandosi
ottavo e staccando il biglietto per girona, dove, qualche
giorno dopo, al pga Catalunya ha preso il via la corsa
per una delle 35 ‘carte’ di accesso all’european tour
2015.
Il 13 novembre, due giorni prima dell’avvio della mara-
tona di 108 buche, paratore è passato professionista.
non lo era ancora, però, per la Federazione Italiana
golf, perché per completare la pratica gli occorreva di-
mostrare l’appartenenza a un tour.
Questa volta ha cominciato con il piede giusto (17°),
ma non si è accontentato. ha risalito la graduatoria
(10° e 7°) e dopo 72 buche, nel momento del taglio, si
è assiso sulla seconda poltrona a un colpo dalla vetta
dove è approdato al termine del quinto giro. Con la ‘
carta’ è ormai in tasca, il romano avrebbe voluto met-
tere la ciliegina sulla torta. non è riuscito, però, a ren-
dere come sperava, forse perché l’obiettivo raggiunto
lo ha deconcentrato un po’, ma è stato comunque un
gran terzo posto.
“una cosa pazzesca - ha detto al termine - sia per il ti-
po di torneo che per il risultato. sono stanco, ma feli-
cissimo. e’ stata veramente dura, però la ‘carta’ penso
di essermela meritata con un’ottima prestazione. non
lo nascondo, ho puntato a vincere, ma nelle ultime bu-
che il gioco non è stato più fluido. no, non mi sono ri-
lassato perché ormai l’obiettivo era raggiunto, ho solo
avuto qualche incomprensione con il putter. nel corso
del torneo non ho mai avuto timore di non farcela. ho
giocato con una certa serenità, perché dopo aver su-
perato lo stage 2 avevo la certezza di poter almeno
partecipare al Challenge tour. Quanto al rendimento,
sono sceso di sedici colpi sotto il par in entrambe le
gare e devo molto al mio maestro alessandro Bandini,
che mi ha seguito. abbiamo lavorato tanto quotidiana-
mente per analizzare ogni minimo dettaglio e per non
lasciare nulla al caso”. Qualche giorno dopo ha avuto il
beneplacito della FIg.
EFFETTI SPECIALI
AL SAN DOMENICO GOLFprofessionista a anche per i regolamenti federali, rena-
to paratore ha fatto il suo debutto, diciamo così ufficiale
da pro al san domenico golf per partecipare al Cam-
pionato nazionale open dove nel 2013, come già det-
Ha superato la Qualifying Schooldell’European Tour, in Spagna,con il terzo posto e mostrando
l’autorità di un veterano
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golf
to, si era classificato al quarto posto da amateur. natu-
ralmente era tanta l’attesa per la sua prestazione, ma
inizialmente è sembrato risentire della tensione accu-
mulata alla Qualifying school, tanto che ha girato nel
71 del par per un 18° posto. sullo stesso tono gli altri
due giri (ancora un 71 e un 70), così che alla partenza
del turno conclusivo il romano si è ritrovato all’ottavo
posto, con otto colpi di ritardo dal leader andrea Mae-
stroni e con sette da andrea pavan, anche lui prodotto
del fiorente vivaio del parco di roma g&CC e attual-
mente testimonial proprio del san domenico golf. In
sostanza sembrava che tutto dovesse risolversi con un
buon piazzamento, che poi non sarebbe stato niente
male, convinzione che si è ulteriormente rafforzata do-
po il bogey sulla prima buca. non è stato dello stesso
parere l’interessato che, non potendo più rimediare per
vie normali, è ricorso agli effetti speciali e dalla terza
alla nona buca sono stati tutti birdie, sette di fila. nel
frattempo ha ceduto Maestroni, leader per tre giri, la-
sciando via libera ad andrea pavan, che il campionato
lo aveva già vinto nel 2006, quando era ancora amateur.
“e’ stata una giornata perfetta - ha raccontato il vinci-
tore - in cui tutto, ma proprio tutto ha girato nel verso
giusto. e’ vero, sono venuto al Campionato open con
l’intenzione di vincerlo, ma in realtà nelle prime tre
giornate non sono stato aiutato dal putter e ho un po’
pregiudicato lo score. Questa mattina puntavo quanto
meno a risalire nei primi tre o quattro posti”. poi sono
arrivati i sette birdie. “ho iniziato a eseguire ottimi colpi
con palla vicino alla bandiera e quando si è fermata un
po’ più lontana il putter mi ha assistito. allora ho cre-
duto nella rimonta e ho continuato a forzare”.
nelle buche di rientro paratore ha operato l’aggancio,
poi pavan si è di nuovo portato avanti con un eagle
(contro un birdie) alla buca 15, ma alla successiva ha
sbagliato ed è stata nuovamente parità. ancora scenario
cambiato alla 17ª con il secondo bogey di paratore. po-
teva essere quello della resa. “no, nessuna resa. ho solo
pensato che dovevo per forza di cose fare birdie alla
18 e così è stato”. Facile no? ed è finita con un playoff:
“abbiamo chiuso in par la prima buca e alla seconda
non abbiamo eseguito un buon drive, ma io sono riu-
scito a porre la palla a un metro e mezzo dall’asta, men-
tre andrea è rimasto a circa sei metri. ha mancato il
birdie per un soffio e io invece sono andato a segno.
più difficile affrontare un giocatore che si conosce be-
ne? no, è lo stesso. Con pavan siamo amici fuori dal
campo, ma dentro ognuno deve pensare a se stesso”.
sopra: renato paratore
e andrea paVan
prIMa dI InIzIare
lo spareggIo per
ContendersI
Il tItolo
del CaMpIonato
nazIonale open.“sIaMo aMICI - ha
detto Il VInCItore -Ma In CaMpo
ognuno deVe
pensare a se stesso”
golf12
E’ stata un’altra annata di livello per gli atleti italiani, che hannoottenuto importanti vittorie in tutto il mondo. Spiccano la medagliad’oro di Renato Paratore ai Giochi Olimpici Giovanili, il titolo europeoconquistato dalla squadra azzurra “ Boys”, la vittoria di Marco Crespinell’European Tour e la performance di Nino Bertasio nell’Alps Tour,
con due allori e il primo posto nell’ordine di merito.
23 volte ItaliaAncora una stagione di successi per i giocatori azzurri
6 gennaioDOMENICO GEMINIANI PRODEZZA IN FLORIDA
domenico geminiani inizia la nuova stagione nel migliore dei mo-
di vincendo con 71 colpi il sara Bay series, uno dei circa 40 tornei
(18 buche) del West Florida golf tour, svoltosi sul percorso del
sara Bay Country Club a Bradenton, nella città in cui il giocatore
risiede in Florida. Il 18enne, nato in Martinica, supera alla prima
buca di spareggio sam lyons (71), l'altro concorrente sceso sotto
par in una giornata in cui si sono alternati sole, vento e pioggia,
rendendo il gioco veramente difficile. nel corso dell’anno, però,
geminiani non riuscirà a fornire altre prestazioni di livello.
15 febbraioRENATO PARATORE RE DEL PORTOGALLO
renato paratore da il via alla sua splendida cavalcata imponendosi
nel portuguese International amateur Championship al Montado
golf resort di palmela, in portogallo, superando alla prima buca
di spareggio l’inglese nicholas Marsh, che lo aveva agganciato in
extremis.
8 marzoGUIDO MIGLIOZZIFA CENTRO IN SPAGNA
guido Migliozzi, altro ottimo elemento della nazionale azzurra,
fa sentire la sua voce nella gara individuale dell’european nations
Championship, sul tracciato iberico del real Club de golf soto-
grande, nei pressi di Cadic. Migliozzi, terzo dopo tre giri a due
colpi dall’olandese lars Keunen e dallo spagnolo Mario galiano,
opera la rimonta esprimendosi con un ottimo 70, secondo pun-
teggio di giornata, e ha nettamente la meglio sullo stesso galiano
e sullo scozzese neil Bradley, mentre Keunen è quarto. nel tor-
neo a squadre l’Italia seconda.
23 marzoAD ALESSANDRA BRAIDAGLI INTERNAZIONALI D’ITALIA
si colorano d’azzurro i Campionati Inter-
nazionali d’Italia femminili al golf Club
Castelgandolfo. alessandra Braida,
portacolori del royal park I roveri,
prende il comando dopo il primo giro
e conclude la sua corsa di testa con sei
colpi di vantaggio sulla belga Clara aveling.
3 aprile MARCO CRESPI,PRIMO TITOLO NELL’EUROPEAN TOUR
Marco Crespi, 36 anni compiuti a novem-
bre, corona il sogno della sua carriera
golfistica e vince un torneo dell’euro-
pean tour, dopo aver fatto tutta la tra-
fila attraverso l’alps tour (5 titoli) e il
Challenge tour (2 successi), lasciando an-
che in quei circuiti la sia impronta. nel nh
Collection open, al la reserva de sotogrande Club de golf, in
spagna, supera di due colpi l’iberico Jordi garcia pinto e lo scoz-
zese richie ramsay, rinvenendo dal secondo posto che occupava
dopo 54 buche.
golf & eventi
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golf
21 aprileBIS DI MIGLIOZZI IN FRANCIA
Il 21 aprile è sicuramente un giorno da
ricordare per la clamorosa doppietta
azzurra ai Campionati Internazionali
di Francia con le vittorie di guido Mil-
giozzi e di Virginia elena Carta. nel
French International Boys amateur
Championship, al Medoc golf Club di le
plan Medoc, il veneto batte in finale per 2 up il francese augustin
hole e diviene il terzo azzurro a conquistare questo titolo dopo
stefano reale e andrea romano. Migliozzi, superata la qualifica-
zione su 36 buche medal con il 13° posto, nel suo cammino verso
la finale elimina il danese John axelsen (24ª), il finlandese oliver
lindell (23ª), il francese thomas le Berre (19ª) e il norvegese Kri-
stoffer reitan (4/3).
21 aprileLA “PRIMA” DI VIRGINIA ELENA CARTA...
nella fvinale del French International lady Juniors amateur
Championship, sul tracciato del golf de saint Cloud, a garches,
Virginia elena Carta costringe sin dall’inizio la spagnola Celia Bar-
quin arozamena ad una affannosa rincorsa senza costrutto e con-
clude vittoriosamente la gara dopo 35 buche (2/1).
per giungere all’atto conclusivo l’azzurra, 18ª in qualifica, estro-
mette nei match play la francese emma Broze (19ª), la danese
nanna Madsen (19ª), l’inglese annabel
dimmock (3/2) e la spagnola
Marta Martin (21ª). e’ la
quarta giocatrice italiana
che porta a casa l’esmond
trophy dopo eva ragher
(1973), giovanna Foglia
(1974) e stefania Croce
(1987).
24 maggio... CHE SI RIPETE IN SLOVENIA
dopo un mese Virginia elena Carta si ripete nello slovenian In-
ternational ladies amateur Championship, sul percorso del di-
ners golf Club, a smlednik in slovenia. la milanese, dopo essere
stata in testa nel primo giro, riprende il comando nel terzo e nel
quarto ha il pieno controllo della situazione, senza correre rischi.
e’ un trionfo azzurro completato dal secondo posto di laura lo-
nardi e dal quarto di alessandra Braida.
25 maggioIN ROMANIALA SORPRESA FABIO PAOLOZZI
Fabio paolozzi, 24enne romano tesserato per il gC parco di ro-
ma, domina nel romanian amateur open Championship, sul trac-
ciato del sungarden golf & spa resort, a Cluj-napoca in ro-
mania. Va subito al comando, tiene alto il ritmo e vince con otto
colpi di vantaggio sul rumeno su alexandru Vladuti. dichiara al
termine: “la vittoria? era quello che mi occorreva per entrare
alla scuola nazionale. Voglio fare l’insegnante di golf e ora la strada
è aperta”.
31 maggioNINO BERTASIO BRILLA IN GUADALUPA...
nino Bertasio vince per la pri-
ma volta nell’alps tour do-
minando nell’open de st.
François-region guade-
loupe sul percorso del
golf International de
saint-François in guada-
lupa. Va subito in vetta e
conclude la sua corsa con
tre colpi di vantaggio su gior-
gio de Filippi,sullo spagnolo Juan an-
tonio Bragulat e sui francesi raphael Marguery, nicolas tacher e
damien perrier. e’ il terzo titolo in carriera per Bertasio, già vin-
citore nel 2011 i del Cimar open samanah (epd tour ), in Ma-
rocco, la sua prima gara da professionista, e del Campionato na-
zionale open.
7 giugno...E FA RECORD AD ASIAGO
una settimana dopo Bertasio, si ripete nell’asiago open dove i
giocatori italiani sono grandi protagonisti. Infatti concludono in
seconda posizione, a due colpi dal vincitore, alessio Bruschi e
andrea romano, alla pari con il francese dominique nouailhac,
e sono tra i top ten anche Francesco testa, paolo terreni e Fede-
rico Maccario, sesti, Joon Kim e stefano pitoni, decimi.
Bertasio, 26enne nato a zurigo, ma italiano a tutti gli effetti, egua-
glia anche il record di due vittorie in sequenza ottenute nell’alps
tour, evento verificatosi solo una volta in 14 anni di circuito, au-
tore emmanuele lattanzi (2003), e mette un punto fermo sul suo
predominio nell’ordine di merito stagionale.
golf14
8 giugnoIL “TRIPLETE” DELLA CARTA
Virginia elena Carta fa tripletta nel german girls open, svoltosi
sull’impegnativo percorso del golf Club st. leon-rot, nella città
tedesca da cui il circolo prende il nome. la sua è un’autentica
impresa, perché capace nel giro finale di risalire dal sesto posto
e di recuperare cinque colpi alla forte danese emily pedersen,
terminata con uno di ritardo al secondo posto alla pari con la
colombiana Cynthia diaz.
“sono particolarmente felice - racconta al termine la vincitrice -
perché è stata una rincorsa veramente pazzesca. per la verità
questo è uno dei miei tornei preferiti a livello under 18 e poi
conosco bene il campo dove ho giocato altre volte e che si ad-
dice alle mie caratteristiche. e’ difficile, ma viene sempre presen-
tato in condizioni ideali. l’anno prossimo ospiterà la solheim Cup
e sono curiosa di vedere come lo affronteranno le proettes”.
12 luglioI “BOYS” AZZURRI CAMPIONI D’EUROPA
la formazione italiana “Boys” (edoardo raffaele lipparelli, stefano
Mazzoli, guido Migliozzi, renato paratore, teodoro soldati, Fe-
derico zuckermann) batte seccamente per 5,5 a 1.5 la svezia e
conquista il titolo nell’european Boys team Championship, ossia
il campionato continentale di categoria disputato all’oslo golf
Club, ad ankerveien nei pressi della capitale norvegese. gli az-
zurri dominano sin dalla qualificazione su 36 buche medal vinta
davanti alla stessa svezia. poi la marcia trionfale nei match play
con il 7-0 sul galles nel quarti e il perentorio 5-2 sull’Inghilterra
in semifinale.
31 luglioEMILIE ALBA PALTRINIERIGIOVANISSIMA IN ASCESA
la giovanissima emilie alba paltri-
nieri, tredici anni, dopo essersi
messa in bella evidenza impo-
nendosi nel Campionato pulcini
e nel gran premio Vecchio Mo-
nastero, esprime le proprie ottime
qualità nell’english girls u13 open
amateur Championship al Copt heath golf
Club di solihull in Inghilterra, dove supera di quattro colpi la spa-
gnola euphemie rhodes. a testimonianza della netta supremazia
italiana il terzo posto di alessia nobilio e il quinto di Benedetta
Moresco.
3 agostoLAURA LONARDI NON FASCONTI IN AUSTRIA
laura lonardi, 21enne veronese,
campionessa italiana “medal” in
carica, va subito al vertice e fa
suo l’International austrian
amateur Championship sul
percorso del gC dachstein-ta-
uern ad haus im ennstal in au-
stria. e’ l’unica giocatrice che riesce
a concludere sotto par e distanzia netta-
mente le austriache leonie Bettel (quattro colpi), lia zeitler e
Isabella holpfer (cinque colpi).
21 agostoORO E BRONZO OLIMPICO
renato paratore è il mattatore
dei giochi olimpici giovanili
sul tracciato del nanjing
zhongshan International
golf Club, a nanjing in Cina.
regala all’Italia la prima me-
daglia d’oro olimpica assegna-
ta dopo oltre cento anni e, in-
sieme alla brillante Virginia elena
Carta, conquista anche il “bronzo” con il
terzo posto nella gara a squadre. nel torneo individuale femmi-
nile prevale la coreana soyoung lee, con la Carta al quarto posto,
e tra i team l’oro è appannaggio della svezia.
4 settembreTEODORO SOLDATITRAVOLGENTE A BIELLA
teodoro soldati, quindicenne del gC lanzo e un altro dei giovani
rampanti azzurri, opera la rimonta nei due giri finali, disputati in
una sola giornata, e sul selettivo per-
corso del gC Biella le Betulle
trionfa nell’Italian Internatio-
nal under 16 Championship.
lascia a tre colpi l’inglese
alex Fitzpatrick, a cinque
l’altro inglese daniel list e
a sei il ceco Matyas zapletas
e il norvegese Kristoffer rei-
tan.
golf & eventi
15
golf
18 settembreCARLOTTA RICOLFI “PRIMADONNA”NEL DUKE OF YORK
Carlotta ricolfi, terza nella classifica unica alla pari con il messi-
cano eduardo Carrete, ottiene il primo posto tra le ragazze, con
relativo premio, nel duke of York Young Champions trophy, di-
sputato sul percorso del royal aberdeen golf Club, ad aberdeen
in scozia. primo assoluto l’islandese gisli
sveinbergsson, campione nazionale
under 18 nella sua nazione. per
la 17enne del gC sanremo è il
completamento di un’ottima
stagione in cui ha fatto centro
anche nel Campionato nazio-
nale Match play e nel Campiona-
to nazionale ragazze.
20 settembreDOMINIO AZZURRO IN TURCHIA
gli azzurri dominano nel 13° turkish
amateur open Championship,
sul percorso del Kemer g&CC,
a Istanbul in turchia. paolo Fer-
raris, 21enne portacolori del
royal park I roveri, campione
italiano match play nel 2012 e
quest’anno a segno nella Coppa
d’oro Città di roma, prevale di misura
dopo un lungo duello con Jacopo Vecchi Fossa. sul podio anche
giacomo garbin, terzo davanti al tenace turco serkan akarsu. In
quinta posizione Jacopo guasconi, in settima luca Cianchetti, in
nona andrea Cavallaro e in decima gianmaria rean trinchero.
26 settembreA JOON KIM LO STAGE 1QS EUROPEAN TOUR
Il veneto Joon Kim supera a pieni voti
lo stage 1 della Qualifying school
dell’european tour, section C, al
Circolo golf Bogogno. Vince pre-
cedendo di due colpi il portoghese
ricardo gouveia, poi però di ferma
nello stage 2 e non riesce a raggiunge-
re la finale. la stessa sorte per gli altri otto
italiani che lo accompagnano in spagna: terreni, terragni, gaggero,
Maccario, di nitto, de Filippi, Bruschi e Benatti.
12 dicembreNELLO STAGE 1 QS ALPS TOURA SEGNO CARLO GUARALDI...
lo stage 1 della Qualifying school dell’alps tour si disputa sui tre
percorsi del la Cala resort, a Mijas sulla Costa del sol spagnola.
sul tracciato dell’america Course brilla Carlo guaraldi, che ha
la meglio sullo svizzero Julien Clement. accedono alla finale an-
che luca Fenoglio, terzo, e Cesare turchi, settimo. rimane fuori
Francesco rocca, figlio del grande Costantino.
12 dicembre...E TOMMASO ORZALESI SECONDO AGUSTIN BARDAS
nello stage 1 della Qualifying school dell’alps tour va a segno
anche tommaso orzalesi, che si impone sul tracciato dell’asia
Course. Come guaraldi arriva al successo dopo una corsa di te-
sta con un colpo di vantaggio sui francesi Julien rodallec e simon
Fernoux. Quarto lorenzo scotto, sesto alessandro Marsala (am)
e vanno in finale anche Valerio pelliccia e i dilettanti riccardo Cel-
lerino, niccolò Marsala e alessandro Brunati (15.i) e l’altro ama-
teur daniele Bomarsi (22°). all’europa Course, il terzo campo in
cui si svolge lo stage 1, si comporta molto bene il dilettante agu-
stin Bardas che termina secondo alle spalle dell’inglese harry Ca-
sey. orzalesi conquisterà poi la “carta” in finale, mentre non ci
riuscirà guaraldi
16 dicembreGUIDO MIGLIOZZIBLITZ IN FLORIDA
la serie dei successi azzurri nel
2014 si conclude curiosamen-
te in Florida, dove era inizia-
ta ad opera di domenico
geminiani. guido Migliozzi
suggella la sua ottima an-
nata firmando il terzo titolo
stagionale individuale. Fa suo
il Junior World Match play, al
longboat Key Club & resort di lon-
gboat Key in Florida, battendo in finale per 1 up il colombiano
Ivan Camilo ramirez Velandia, mentre in semifinale aveva elimi-
nato per 2/1 lo statunitense Matt Corio.
altro protagonista dell’evento è edoardo raffaele lipparelli, tes-
serato per il Circolo golf torino, che arriva fino alle semifinali
dove cede per 1 up a proprio ramirez Velandia dopo un incon-
tro equilibrato e tiratissimo.
golf16
“Faremo un grande Open d’Italiae puntiamo alla Ryder Cup 2022”
Il presidente della Federazione Italiana Golf traccia il bilanciodella stagione appena conclusa e illustra i progetti per il futuro.
Il massimo torneo nazionale, in programma al G.C. Milano, sarà l’ultimo evento sportivo nel quadri di Expo 2015
L’intervista a... Franco Chimenti
golf & eventi
17
golf
Franco Chimenti, presidente della Fe-
derazione Italiana golf e di ConI
servizi, ha tracciato il punto sulla
stagione golfistica 2014, che ancora una
volta ha confermato la bontà qualitativa dei
giocatori azzurri.
“sicuramente lo stato di salute del golf ita-
liano - ha detto - è ottimo. Forse i nostri
atleti più forti non si sono espressi al loro
miglior livello, ma questo non significa nul-
la, perché qualche momento di flessione è
quasi fisiologico nella nostra disciplina. Ma-
gari quest’anno riprenderanno ad espri-
mersi a ritmi più alti che in passato. In
compenso si è incrementata la nostra pre-
senza nell’european tour con ben sette
elementi, un numero mai registrato prima,
e inoltre stanno crescendo bene alcuni gio-
vanissimi. sinceramente c’è di che essere
soddisfatti. nel contempo, in questo mo-
mento negativo per il nostro paese, non
abbiamo perso tesserati e non aver fatto
passi indietro è sicuramente la cosa più im-
portante”.
Cosa dobbiamo aspettarci per il 2015?“avremo di sicuro un open d’Italia di al-
tissimo livello, che sarà inserito nell’am-
bito dell’expo quale ultimo appunta-
mento sportivo prima della chiusu-
ra dell’evento stesso nel settem-
bre del 2015, e dove ci attendia-
mo la partecipazione di grandi
professionisti europei. Inoltre
saremo alla vigilia della deci-
sione dell’european tour in
merito all’assegnazione
della sede della ryder
Cup 2022. la nostra na-
zione è candidata, insie-
me ad altre cinque, stia-
mo lavorando al proget-
to, abbiamo fondate spe-
ranze, e se il 2015 si do-
vesse concludere con il
mandato all’Italia di orga-
nizzare questo avvenimen-
to importantissimo, secon-
do solo alle olimpiadi e ai
mondiali di calcio, avremmo
Lo stato di salute del golf italiano è ottimo. Abbiamo incrementato la nostra presenzanell’European Tourcon ben sette giocatori e in un momento negativoper il Paese non abbiamo perso tesserati
“ fatto veramente bingo”.
Cosa dice a coloro che hanno mostrato
scetticismo proprio nei riguardi del ten-
tativo che l’Italia golfistica sta facendo
per assicurarsi la Ryder Cup?“essere scettici vuol dire non rendersi
conto che questa è un’opportunità unica.
abbiamo instaurato un rapporto con IMg,
società che partecipa all’european tour
con una percentuale altissima, e la IMg
considera la sede di effettuazione della ry-
der Cup come una sorta di luogo di culto
in cui si dirigono moltissimi appassionati da
tutto il mondo. per cui se non si compren-
de che cosa può rappresentare per una na-
zione ospitare questo torneo non so fran-
camente cosa dire. ricordo solo che dopo
la ryder Cup disputata in spagna nel 1997,
la località di Valderrama e il percorso omo-
nimo che l’ha ospitata, hanno visto note-
volmente incrementare il flusso dei turisti-
golfisti con un grande beneficio per la spa-
gna stessa”.
Infine le Olimpiadi. Roma e l’Italia vo-
gliono candidarsi per quelle del 2024.
E il golf è uno sport olimpico.“Intanto noi ci stiamo preparando
per le olimpiadi del 2016 a rio de
Janeiro, dove il golf ritornerà
sport a cinque cerchi. abbiamo
giocatori di peso come i due
Molinari e Manassero, che pos-
sono darci belle soddisfazioni,
e sta crescendo il giovanissi-
mo renato paratore, appena
passato professionista e già
entrato nel circuito euro-
peo. ha vinto l’oro indivi-
duale ai recenti giochi
olimpici giovanili, primo
medagliato nel golf dopo ol-
tre un secolo, sicuramente
un bel biglietto da visita per
il futuro. Certo che se roma
potesse ospitare le olimpiadi
del 2024 e, due anni prima, la
ryder Cup sarebbe un’accop-
piata veramente eccezionale, un
vero trionfo per l’Italia”.
golf18
golf & eventi
19
golf
la Federazione Italiana golf prosegue il suo percorso per la candidatura a ospitare
la ryder Cup del 2022. la sede di gioco prescelta, dopo un’attenta analisi tecnica
e logistica supportata dal parere dell’advisor IMg, è il Marco simone golf & Coun-
try Club situato a guidonia Montecelio alle porte di roma.
prende sempre più corpo, dunque, l’ambizioso progetto fortemente voluto da Franco
Chimenti presidente della Federazione Italiana golf e di Coni servizi con la convinzione
che l’impatto economico che ne potrebbe derivare contribuirebbe fattivamente alla cre-
scita del movimento golfistico italiano, oltre che al rilancio dell’economia nazionale.
“la candidatura italiana per la ryder Cup del 2022 – ha affermato Franco Chimenti - è
un obiettivo che la FIg intende perseguire con grande entusiasmo e con la consapevolezza
di avere i mezzi per competere con realtà golfistiche evolute quali le altre nazioni candi-
date”. l’Italia avrà quali paesi concorrenti l’austria, la germania, il portogallo, la spagna e
la turchia.
“Il pieno sostegno - ha proseguito il presidente - ricevuto dal Coni certifica e rafforza ul-
teriormente la validità del progetto. la forte capacità attrattiva dell’Italia, abbinata all’indi-
scutibile appeal di roma, costituiscono elementi di assoluto rilievo. la presenza della fa-
miglia Biagiotti, inoltre, è un valore aggiunto come modello di made in Italy vincente”.
le potenzialità della ryder Cup in chiave economica sono desumibili da numeri eloquenti.
si stima, infatti, che la massima competizione golfistica generi un indotto superiore a 200
milioni di euro. Con circa 250.000 spettatori provenienti da 96 diverse nazioni e con 182
paesi collegati nel mondo attraverso un network di 53 broadcasters che raggiunge più di
500 milioni di case per ciascun giorno di gara, la ryder Cup si attesta al terzo posto nella
graduatoria di rilevanza degli eventi sportivi dopo i giochi olimpici e i Mondiali di calcio.
Con il supporto del Coni, la ryder Cup del 2022, rappresenterebbe l’evento ideale per
aprire un quadriennio di grandi prospettive per l’Italia, con la possibilità di ospitare i Mon-
diali di rugby del 2023, i giochi olimpici del 2024, sino a giungere al giubileo del 2025. Il
Marco simone golf & Country Club circolo realizzato per volontà della stilista laura Bia-
giotti, è a soli 17 chilometri dal Campidoglio e dispone di un percorso di altissimi contenuti
tecnici modellato dall’architetto statunitense Jim Fazio. a donare ancora più fascino al-
l’impianto di gioco, già teatro dell’open d’Italia nel 1994, la spettacolare vista della cupola
di san pietro dalla buca 18. In questa suggestiva cornice si sviluppa un percorso da cam-
pionato di diciotto buche e un tracciato executive di nove buche. Il campo pratica, con
postazioni al coperto, é dotato di due putting green e dell’approaching area. affiancano le
attrezzature golfistiche campi da tennis, campo da calcetto, piscina e il Clubino. la club
house, di circa 7.000 metri quadrati, offre i suoi luminosi e accoglienti spazi ai soci e agli
ospiti con due sale ristorante, idromassaggio, sauna, palestra, spogliatoi e un pro-shop.
nella costruzione del Marco simone golf Club, laura Biagiotti ha posto particolare at-
tenzione affinché rimanesse inalterato l´aspetto originario del luogo. sono stati messi a
dimora un migliaio di alberi da fiore, cespugli e pini mediterranei e le dolci colline sono
state trasformate in fairway e green, seguendo il loro andamento naturale.
Ryder Cup a Roma?Si può fare...
golf20
la storia del Masters, ufficialmente iniziata nel
1934, forse si dovrebbe retrodatare di otto an-
ni, perché senza l’uragano che investì la Florida
nel settembre del 1926 gli eventi avrebbero preso si-
curamente una strada diversa, magari senza neanche
partire da augusta. Ma andiamo con ordine.
l’augusta national rappresenta la realizzazione di un
sogno di robert tyre Jones, detto Bobby, uno dei più
grandi giocatori di tutti i tempi. Voleva fondare un cir-
colo dove le tradizioni del gioco, alle quali era pro-
fondamente attaccato, fossero non solo osservate ma
anche tramandate, ma desiderava anche un club in cui
poter giocare insieme agli amici in un ambiente tran-
quillo, lontano dagli sguardi degli spettatori. Questa
idea se l’era portata dietro per tutta la carriera da
giocatore e, nel 1930, quando si ritirò dall’attività ago-
nistica ad appena 28 anni, decise che era il momento
di portarla a compimento. In quell’anno Jones aveva
compiuto la più straordinaria impresa golfistica che
si potesse immaginare: vincere i quattro major del-
l’epoca, diversi da quelli attuali. erano l’u.s. open,
l’open britannico e i due relativi campionati dilettan-
ti. un giornalista per sintetizzare l’impresa, rubò al
bridge il termine di “grande slam”, che poi è rimasto
nella terminologia golfistica. alla fine di quella stagione
Jones annunciò il suo ritiro “perché non aveva più sti-
moli” avendo raggiunto tutti i traguardi che si era
prefissati.
Colse di sorpresa i suoi fans, ma non chi gli era più
vicino. aveva già manifestato le sue intenzioni e la qua-
terna nei major gli offrì soltanto una scusa plausibile.
Jones, all’apparenza un freddo calcolatore quasi una
macchina nel distruggere i propri avversari, in realtà
soffriva molto la pressione. durante la gara, ad esem-
pio, non riusciva ad allacciare i bottoni della camicia
e quando i tornei erano molto importanti non toc-
cava addirittura cibo. era giunto dunque il momento
di liberarsi del fardello e di poter giocare a golf senza
UNA LOCATION DA FAVOLADal 9 al 12 aprile si terrà sul per-corso dell’Augusta National, adAugusta in Georgia, il 78ª Ma-sters Tournament, il primo deiquattro major stagionali che se-gnano profondamente ogni sta-gione golfistica mondiale. Tuttigioielli unici, resi ancor più pre-ziosi dalle imprese dei grandicampioni che hanno lasciano pa-gine indelebili nei libri della lorostoria. E ognuno con una caratte-ristica particolare: l’Open Cham-pionship, nato poco dopo la metàdell’Ottocento, attraversa il terzosecolo per celebrare la 144ª edi-
zione; l’US Open è l’indiscutibilesogno di ogni golfista americano(e non solo), perché è aperto a tut-ti, anche se poi solo qualche raris-simo fortunato, non appartenen-te alla lista dei “soliti noti” riescea giocarlo emergendo dalla lun-ghissima catena di qualifiche; ilPGA Championship, forse quellocon meno carisma, è prossimo co-munque a festeggiare il centena-rio. Il Masters vive in una atmosferaparticolare, che non si riscontranegli altri, e che gli viene tra-smessa anche dalla splendida lo-cation in cui si dipana il tracciato
voluto da un grande campione,Bobby Jones, e del quale voglianoricordare le vicissitudini che por-tarono alla sua nascita, in un con-catenarsi di eventi che sembranoquasi la trama di un film, opera diun autore peraltro piuttosto fan-tasioso.Ad aprile difenderà il titolo l’ame-ricano Bubba Watson, che ha giàcollezionato due giacche verdi,ma probabilmente l’attenzionegenerale sarà concentrata sulnordirlandese Rory McIlroy, cheassicurandosi il titolo, complete-rebbe anche il grande slam, aven-do già vinto gli altri tre major.
Dopo l’uragano, il MastersL’Augusta National, il percorso fortemente voluto da Bobby Jones,
fu costruito su un terreno in cui era prevista la nascitadi un hotel di lusso, ma un catastrofico evento naturale
ha cambiato il corso degli eventi. Fatto il campo, gli è stato cucitoattorno un grande evento sportivo e mediatico, il Masters
golf & eventi
21
golf
Il persCorso
dell’augusta
natIonal sI
CaratterIzza anChe
per la grande VarIetà
dI FIorI. Il terreno,InFattI, aVeVa ospItato
In preCedenza
un VIVaIo In CuI
un Barone Belga
aVeVa IMportato e poI
CoMMerCIalIzzato
una grande
QuantItà dI pIante
sConosCIute o poCo
dIFFuse neglI statI
unItI. dopo Che la
proprIetà Fu
aBBandonata
rIMasero e ora
ornano uno deI
traCCIatI pIù notI e
suggestIVI del Mondo
la presenza continua di suoi tifosi o di semplici appas-
sionati, che continuarono a seguirlo a schiere ogni vol-
ta che scendeva in campo, anche dopo il ritiro.
Qualche anno prima aveva conosciuto un finanziere
di new York, Clifford roberts, al quale aveva parlato
del suo progetto. Questi ne era rimasto entusiasta e,
appena Jones lo richiamò per passare dalla teoria alla
pratica, fu ben felice di collaborare. divenne poi il pri-
mo direttore del club, carica che ricoprì fino al 1976.
roberts, in una riunione con Jones durata non più di
dieci minuti e tenuta poco dopo l’annuncio ufficiale
del ritiro, si fece carico di tutti i problemi finanziari.
suggerì, inoltre, di scegliere come località augusta,
purché si fosse trovato un terreno adatto. sfondò una
porta aperta, in quanto a Jones la cosa non poteva
che far piacere: infatti nella città del cotone andava
spesso a giocare d’inverno, per questioni climatiche,
sobbarcandosi volentieri i circa trecento chilometri
di strada che la separavano dalla natìa atlanta, dove il
freddo si faceva sentire.
un amico comune, thomas Barrett, consigliò loro di
visitare una proprietà di circa centocinquanta ettari,
rimasta quasi abbandonata dopo la morte dei pro-
prietari.
Fruitlands nurseries, così si chiamava la proprietà, ap-
parteneva agli indigeni ed era stata acquistata nel
1857 da un nobile belga, il Barone louis Mathieu edo-
uaerd Bercksman il cui hobby era l'orticoltura. Insie-
me al figlio prosper Julius alphonse, agronomo, im-
portarono una grande quantità di piante sconosciute
o poco diffuse negli stati uniti, le fecero ambientare
e poi le commercializzarono in tutto il sud. In breve
tempo, crearono il più importante vivaio specializzato
della georgia e degli stati vicini.
oggi questo assortimento di piante rare costituisce
l’invidiatissimo patrimonio arboreo dell’augusta na-
tional, compresa la doppia fila di magnolie piantate
prima della guerra civile, che portano alla club house,
golf22
e le azalee. Il Barone Bercksman scomparve nel 1883,
il figlio nel 1910 e l’attività praticamente cessò nel
1918.
Jones visitò la tenuta verso la fine del 1930 e ne ri-
mase affascinato. osservando la vegetazione lussu-
reggiante e l’andamento del terreno dal luogo ove og-
gi c’è il putting green, eclamò: “e’ l’ideale. Questo ter-
reno è rimasto abbandonato per tanti anni soltanto
perché aspettava che qualcuno venisse a costruirci
sopra un campo da golf”.
l’acquisto della piantagione fu rapidamente perfezio-
nato e fu deciso anche di dare al futuro circolo il no-
me di augusta national, ma tutto ciò probabilmente
non sarebbe mai avvenuto senza l’uragano di cui di-
cevamo o forse è meglio dire senza l’intervento della
natura.
alcuni anni prima il Commodoro perry stoltz era
proprietario di un grande albergo di Miami Beach, il
Fleetwood hotel, che considerava il primo anello di
una sua futura catena alberghiera. Così aveva scelto
proprio la Fruitland nurseries per creare un secondo
Fleetwood hotel, con un progetto che prevedeva an-
che un campo da golf di diciotto buche.
affascinato anch’egli dal luogo, stoltz nei primi mesi
del 1926 era andato addirittura ad abitare nell’antica
dimora coloniale, che avrebbe tuttavia demolito quan-
do fosse entrato in funzione l’hotel. diede anche ini-
zio ai lavori di sbancamento del terreno, ma eviden-
temente a Madre natura quelle soluzione non piace-
va e intervenne a suo modo. doloroso, come fa sem-
pre quando si ribella ai soprusi degli uomini. a set-
tembre un violento uragano, uno dei peggiori della
storia, colpì il sud della Florida: andarono distrutti mi-
gliaia di edifici, tra i quali anche il Fleetwood hotel.
Così stoltz fu costretto a dichiarare bancarotta e do-
vette abbandonare il progetto.
In tal modo, dunque, cambiò il destino di una località
che probabilmente senza quell’uragano non sarebbe
mai divenuta così famosa. Inoltre la dimora coloniale,
che stoltz voleva abbattere, è rimasta come patrimo-
nio storico e costituisce il nucleo della club house
dell’augusta national.
per la progettazione del campo Jones si rivolse al dot-
tor alister Mackenzie, un medico scozzese che aveva
lasciato la professione per dedicarsi a tempo pieno
alla costruzione dei campi. era noto in Irlanda, in
nuova zelanda e in australia, mentre negli stati uniti
aveva disegnato due soli percorsi, il pasatiempo e il
Cypress point. Jones aveva giocato alcune volte, un
paio d’anni prima proprio sul Cypress point, nella pe-
nisola di Monterey in California e ne era rimasto en-
tusiasta.
I due, tra l’altro, erano in perfetta sintonia su alcuni
concetti di costruzione: evitare ostacoli di aspetto ec-
cessivamente artificiale come i bunkers, favorire quelli
naturali quali ruscelli, ondulazioni del terreno e dossi
erbosi, evitare un rough eccessivamente punitivo.
l’obiettivo era quello di ottenere un percorso che
permettesse a tutti i giocatori di divertirsi, indipen-
dentemente dal livello di abilità. e in un’epoca in cui
ogni campo prevedeva almeno di un centinaio di bun-
kers, l’augusta national ne presentò soltanto venti-
golf & eventi
23
golf
due IMMagInI del
MItICo BoBBY Jones a
CuI dI deVe l’augusta
natIonal. Il grande
CaMpIone aBBandonò
alla FIne del 1930,anCora gIoVane,
l’attIVItà agonIstICa
dopo aVer VInto
nella stessa stagIone
I Quattro MaJor
dell’epoCa,asserendo non aVeVa
pIù oBIettIVI e stIMolI.l’IMpresa non è stata
MaI eguaglIata. tIger Woods ha
CoMunQue VInto I
Quattro MaJor
attualI dI FIla, Ma lo
ha Fatto a CaVallo dI
due stagIonI, tre nel
0200 (us open, open
ChaMpIonshIp, pgaChaMpIonshIp) e uno
nel 2001 (Masters)
nove. non mancarono discussioni e polemiche, ma
alla fine ebbero ragione Jones e Mackenzie, perché si
determinò una controtendenza e i bunkers nei nuovi
tracciati si ridussero sensibilmente.
I lavori iniziarono nel 1932 e furono terminati l’anno
dopo. Il percorso fu inaugurato nel dicembre del
1932, riservato a pochi soci, ma alister Mackenzie
non potè vedere la sua opera, poiché scomparve
qualche mese prima. l’apertura ufficiale avvenne nel
gennaio 1933, ma solo con la fioritura primaverile
l’augusta national rivelò la sua stupenda coreografia.
tracciato eccellente, naturalmente, anche sotto
l’aspetto tecnico tanto che Jones ebbe a dire: “non
c’è nessuna buca dove, giocando con giudizio, non si
possa ottenere il birdie, ma non ne esiste nessuna do-
ve non si rischi il doppio bogey, non usando il cervel-
lo”.
IL PRIMO MASTERS Creato il campo, si pensò di ospitare un grande even-
to a partire dal 1934. Inizialmente si pensò all’open
degli stati uniti, ma sarebbe stato itinerante e non
era nei piani di Jones e roberts, i quali andarono a
new York per discutere dell’argomento con un altro
socio, W. alton Jones. alla fine della riunione si decise
per un torneo a inviti riservati a grandi giocatori, da
disputare ogni anno a primavera. roberts propose di
chiamarlo “the Masters”, ma Bobby Jones si oppose
ritenendo che nel nome ci fosse un peccato di pre-
sunzione. si optò per “augusta national Invitation
tournament”, dizione che rimase fino al 1938 quando
divenne l’attuale “the Masters tournament”. Jones fu
costretto ad accettare, perché in sostanza la stampa
aveva già battezzato così il torneo sin dall’inizio. e,
sebbene non vi siano testimonianze dirette, è pres-
soché certo che fu lo stesso roberts a intervenire
sui giornalisti perché prevalesse la sua idea origina-
ria.
Quando partirono i primi inviti Bobby Jones non pen-
sava neanche lontanamente a una sua partecipazione,
tuttavia la pressione dei soci e, soprattutto, degli
sponsor lo costrinsero a scendere in campo. si clas-
sificò al 13° posto.
la stampa enfatizzò l’evento con articoli entusiastici:
colpì in particolare l’atmosfera, dalla partecipazione
(Jones volle tutti i più celebrati campioni del momen-
to) e dal percorso fiorito.
uno dei giornalisti presenti più noti fu grantland ri-
ce, inviato di “the america golfer”, rivista specializ-
golf24
zata che cessò le pubblicazioni nel 1936 per problemi
economici. Fu una delle migliori in assoluto alla quale
collaborarono anche giocatori famosi come lo stesso
Jones, ted ray, tommy harmour e Walter hagen.
“l’opinione generale è che Bobby Jones e augusta ab-
biano dato inizio a un evento che si tramuterà in uno
tra i più grandi della storia del golf. sicuramente la
prossima edizione sarà superiore per interesse e per
sensazioni emotive”. Questa è la frase con la quale
rice concluse l’ultimo dei suoi servizi da augusta, ma
su tale concetto improntò praticamente tutte le sue
corrispondenze.
“su una cosa si può scommettere: il torneo annuale
dell’augusta national si avvia a divenire uno dei più
grandi appuntamenti golfistici” scrisse in uno dei pri-
mi interventi, elencando poi una serie di motivi a so-
stegno di questa tesi, impressionato innanzi tutto dal-
lo scenario e dall’incredibile partecipazione di pub-
blico. I parcheggi ospitarono auto provenienti da ben
trentotto stati dell’unione e persino dal Canada.
probabilmente fu proprio la presenza di Jones a sca-
tenare tanto entusiasmo, al ritorno sui fairways dopo
quattro anni di assenza, tanto che i grandi campioni
invitati si trasformarono inevitabilmente in compri-
mari. non era pensabile che potesse vincere, mancan-
do del ritmo di gara e dell’allenamento costante, tut-
tavia incantò per la sua classe ancora immensa.
rice raccontò di un Walter hagen che colpiva la palla
come mai aveva fatto fino a quel momento e di un Jo-
nes impareggiabile sul green.
Furono tanti i fans che si recarono ad augusta con-
vinti di vederlo addirittura primeggiare, ma rice spie-
gò: “le speranze di vedere Jones vincente non erano
fondate sul piano tecnico, ma più che comprensibili
su quello umano”. non aggiunse commenti sulla pre-
stazione di Jones, ma si limitò a riportare la convin-
zione dei suoi sostenitori pronti a scommettere su
una sua vittoria l’anno successivo, con dodici mesi a
a sInIstra, Walter
hagen e, nella Foto
a destra,CraIg Wood,due protagonIstI deI
prIMI Masters, Con Il
prIMo Che non è MaI
rIusCIto a VInCerlo.nella Foto Centrale,la BuCa 12, Il par tre
Che Fa parte Con la
11 e la 13 dell’aMen
Corner, Il trIttICo suI
CuI QuasI seMpre sI
deCIde Il torneo
golf & eventi
25
golf
disposizione per allenarsi. Ma quel trediceismo posto,
alla pari proprio con hagen, sarebbe rimasto il miglior
risultato conseguito da Bobby Jones in nove parteci-
pazioni. Vinse horton smith che non immaginò, quel
giorno, di aver firmato un major. Mise a segno il colpo
vincente alla buca 17, con un putt di quattro metri.
l’anno successivo quella buca divenne la numero otto,
perché fu invertito l’ordine di gioco dei due gruppi di
nove buche, decisione ancora in vigore. rice descrisse
colpi eccezionali, come quello con cui Craig Wood
imbucò dalla distanza facendo passare la pallina tra i
pini. pose l’accento sulla “hole in one” che ross so-
merville conseguì alla 7ª buca, ma anche sugli errori
di ed dudley che fallì otto occasioni da birdie sugli ul-
timi nove green. Il cronista assegnò praticamente un
dieci al percorso “che richiede una certa versatilità di
gioco e varietà di colpi. In particolare occorrevano
tiri lunghi e spettacolari nei par cinque per raggiun-
gere il green”, senza dimenticare l’aspetto coreogra-
fico “Come scenario il tracciato si è mantenuto in
par”.
Il Masters, comunque, decollò più rapidamente di
quanto credesse grantland rice. Merito delle prodez-
ze dei suoi protagonisti e di quell’alone di leggenda
che si creava attorno a loro e ai loro colpi, descritti
soltanto sulla carta stampata, con ampia facoltà all’im-
maginazione di rielaborarli.
e un tiro, entrato nella storia del golf, fece da enorme
cassa di risonanza già nella seconda edizione. lo rea-
lizzò nell’ultimo giro gene sarazen alla buca 15, par
5, mettendo a segno la pallina alla distanza di 220
yards, utilizzando un legno 4. recuperò tutti insieme
i tre colpi di ritardo che aveva da Craig Wood (che
non vinse mai il torneo malgrado ottime performan-
ces) e poi lo superò il giorno dopo nello spareggio
sulla distanza di 36 buche.
eventi26
al teatro nino Manfredi al
lido di roma, si è tenuta
la serata di gala “Meet
the artist” per onorare la cultura,
la romanità e la solidarietà. l’even-
to che fa parte delle manifestazio-
ni “ostIarte”, è stato organizza-
to dall’accademia la sponda, di
cui è presidente Benito Corradini,
con la Fondazione enérgeia e l’as-
sociazione ambiente e società, e
con il patrocinio di strutture ed
enti che operano per la cultura
come il Ministero Beni Culturali e
turismo.
la serata è stata presentata da Be-
nito Corradini e dall’attrice e can-
tante elena presti insieme allo staff
della rivista la sponda. numerosi
i premiati: personaggi del mondo
della cultura, dell’arte, dello spet-
tacolo, del lavoro e dello sport,
che si sono distinti per la loro
operosità di grande spessore a li-
vello nazionale ed internazionale.
nel corso dell’avvenimento elena
presti ha effettuato esibizioni arti-
stiche di adeguato livello qualitati-
vo e di grande successo.
la serata si é conlusa con le note
canore di giorgio onorato “Voce
de roma”, che ha esaltato le bel-
lezze della capitale suscitando ap-
plausi e simpatia.
“Meet the Artist”serata di successo
Si è tenuta al Teatro Manfredial Lido di Ostia per onorare la cultura,
la romanità e la solidarietà
Personal training e golf,un connubio equilibrato
ormai nel mondo dello sport, sia a livello professionale che ama-
toriale in genere, il concetto di personal training sta assumendo
una rilevanza importante. Il personal training ha l’obiettivo di
definire un programma di allenamento personalizzato che possa consentire
alla persona una sana e corretta evoluzione del proprio corpo secondo
obiettivi predefiniti.
In tal senso la presenza di un professionista trainer esperto è quanto mai
necessaria e fondamentale, perché devono essere attuate metodologie cer-
tificate. Il primo strumento nelle mani di un personal trainer, utile a co-
struire un programma di esercizio fisico personalizzato, è l'intervista ini-
ziale. Questa prima fase permette di indagare sulla storia medica, sulle ca-
ratteristiche psicologiche individuali e sugli stili di vita di una persona, quali
l’alimentazione, la gestione del proprio corpo e le motivazioni all’esercizioLA PERSONAL TRAINER
FLAVIA RIGUCCI
a Cura dI IsaBella dIndo
golf & eventi
27
even
ti
fisico. la seconda parte dell’intervista è
dedicata alla determinazione degli
obiettivi in relazione alle esigenze o alle
necessità della persona stessa, ai risul-
tati che vorrebbe ottenere, al tempo
che ha a disposizione per l’allenamen-
to.
la programmazione a medio e lungo
termine del lavoro prevedrà anche la
modifica calibrata degli esercizi e del ca-
rico di lavoro, a seconda dei risultati ot-
tenuti e individuati mediante un con-
trollo dell'efficienza fisica con test spe-
cifici. Il personal trainer (anche definito allenatore personale, e
convenzionalmente indicato dalla sigla pt) è quindi la figura
professionale preposta a gestire in maniera individualizzata
l'esercizio fisico di coloro che si avvicinano o praticano attività
fisica per migliorare il proprio stato di salute o di forma fisica.
Come anticipato, un'altra importante
area di intervento del personal trainer è
relativa all'educazione a stili di vita salu-
tari e al ruolo di motivatore nell'ambito
della pratica dell'attività fisica. Il back-
ground culturale di un personal trainer è
di tipo interdisciplinare, in continua for-
mazione ed aggiornamento, passa attra-
verso la fisiologia, l'anatomia funzionale,
la psicologia, la medicina dello sport, l'al-
lenamento e la nutrizione. In generale, la
sua attività consiste nell'educare il pro-
prio cliente a stili di vita salutari ed a pro-
grammare e realizzare allenamenti finalizzati ad un determinato
scopo, sulla base delle sue esigenze fisiologiche e psicologiche.
particolare importanza sta assumendo negli ultimi anni anche
la figura del personal trainer nello sport e in particolare nel
mondo del golf.
ELENA PRESTI CONANDREA MENICHELLI,MEDICO ESTETICO, EGIANNI GRANDI,MUSICISTA E
COMPOSTIORE.NELLA FOTO IN BASSOLA GIORNALISTA
ISABELLA DINDO, SOCIADEL GC PARCO DÉMEDICI, CON GIUSEPPEBERNAVA, DIRETTOREDEL CIRCOLO, E LACANTANTE E ATTRICE
ELENA PRESTI
golf28
CAMPIONATO PGAI AD ANDREA MAESTRONI
andrea Maestroni è il nuovo campione della pga Italiana. sulpercorso del golf della Montecchia il 38enne bresciano haconcluso il 38° Italian pga Championship con 206 colpi allapari con alessio Bruschi, campione uscente, e poi lo ha supe-rato con un par alla seconda buca spareggio. dopo il par dientrambi alla prima, il toscano ha mandato la pallina in un bun-ker con il secondo colpo dove è rimasta dopo il terzo, antefattodel bogey con cui ha dato via libera all’avversario . Maestroniha bissato, in tal modo, il successo già siglato nel 2011. ha ot-tenuto un bel terzo posto con 208 Cristiano terragni, che haprovato fino all’ultimo a raggiungere la coppia di testa, e hannoofferto una buona prestazione anche nicolò gaggero, quartocon 209, e Mauro Bianco, attualmente nel senior tour europeo,quinto con 210. al sesto posto con 212 Federico elli, leonardoMotta, Marco Bernardini e lo statunitense zeke Martinez, cheha potuto partecipare essendo iscritto all’associazione pgaI.al 10° con 213 Marco Crespi, che frequenta l’european tour,nino Bertasio e Joon Kim, al 17° con 217 emanuele Canonicae al 21° con 218 Costantino rocca. al vincitore è andato unassegno di 4.500 euro su un montepremi di 30.000 euro.
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sei giocatori italiani hanno ottenuto la “carta” categoria 6, peruna stagione 2015 a tempo pieno nell’alps tour, e cinque hannoavuto la categoria 8, con meno chances di giocare, nella finaledella Qualifying school che si è svolta sui due percorsi dell’asiaCourse (par 72) e dell’europa Course (par 71) al la Cala resort,a Mijas nella Costa del sol spagnola. nel torneo vinto con 211colpi (70 65 76, -4) dallo sloveno tim gornik, davanti all’olandesedarius Van driel (214) e all’inglese harry Casey (215), si è clas-sificato al sesto posto con 216 il dilettante enrico di nitto ehanno chiuso all’ottavo con 218 lorenzo scotto e andrea per-rino. Categoria 6 anche per andrea Maestroni, 13° con 220, perValerio pelliccia, 17° con 221, e per Corrado de stefani, 28° con223. In categoria 8 Francesco testa e lorenzo Magini, 55.i con231, luca Fenoglio, 62° con 234, tommaso orzalesi, 65° con 235,e Marco Bernardini, 68° con 239.all’evento hanno preso parte 144 concorrenti (31 italiani) chenei primi due turni si sono alternati sui due tracciati, poi i 68 (11italiani) che hanno superato il taglio hanno concluso sull’asiaCourse. sono rimasti fuori, tra gli altri, dopo 36 buche FedericoColombo, Carlo guaraldi, vincitore come orzalesi di una delletre prove dello stage 1, andrea zani, e alberto Campanile.●
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IN BREVE
FINALE QS ALPS TOUR: “CARTA” PER 11 ITALIANI
golf & eventi
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golf
A FILIPPO BARBÉ IL PGAS OF EUROPE5 STAR PROFESSIONAL AWARD 2014
Il professionista Filippo Barbé, direttore della scuola na-zionale di golf, è stato nominato pgas of europe 5 starprofessional per il 2014. Il prestigioso riconoscimento gliè stato attribuito nel corso del Congresso annuale dellapgas of europe svoltosi presso il gloria golf resort adantalya, in turchia, per il lavoro svolto nell’ambito dellaformazione dei professionisti italiani e per l’attività pre-stata nell’education Committee della pgase dal 1997 adoggi. nome di Barbé si aggiunge così a quelli di alcuni fra ipiù prestigiosi del golf continentale già presenti nel “rollof honour”.
JUNIOR ORANGE BOWL: AZZURRI SOTTO TONO
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sono terminati a metà classifica i tre az-zurri (Federico zuckermann, guido Mi-gliozzi, Virginia elena Carta) che hannopreso parte al 51° Junior orange BowlInternational golf Championship, il pre-stigioso torneo giovanile disputato sulpercorso del Biltmore golf Course, aCoral gables in Florida, dove si sonoimposti il cileno Joaquin niemann (277,-7) e la coreana Juwon Jeong (283, -1).nella gara maschile zuckermann haconcluso al 16° posto con 287 colpi (7172 72 72, +3) e guido Migliozzi al 22°con 290 (72 72 75 71, +6). niemann, inun acceso finale, ha avuto ragione dellostatunitense Carl Yuan (279, -5) e del-l’argentino alejandro tosti (280, -4), chelo affiancava in vetta alla graduatoria do-po tre giri. Quarto con 281 (-3) il canadese tony gil,quinto con 282 (-2) il sudafricano tristen strydome sesto con 283 (-1) il ceco Vitek novak, il domini-cano Juan guerra, il colombiano Ivan Camilo rami-rez Velandia e Kieran Vincent dello zimbabwe.nel torneo femminile Virginia elena Carta si è clas-sificata 19ª con 306 colpi (78 78 75 75, +22) recu-perando una posizione in chiusura. nell’ultimo giroha ceduto di schianto la colombiana Maria hoyos,leader dopo 54 buche con quattro colpi di vantaggio
sulla Jeong e sei sulla svedese linneastrom. Con un 77 (+6) e lo score di 285(+1) è terminata terza, insieme alla sviz-zera albane Valenzuela, lasciando via li-bera alle due avversarie che sono arri-vate al traguardo appaiate a quota 283(-1). nello spareggio la coreana ha infi-lato tre birdie consecutivi e la strom,dopo aver rimediato ai primi due, si èarresa sul terzo.Quinto posto con 286 (+2) per la sta-tunitense Megan Khang e per la franceseagathe laisne e settimo con 287 (+3)per la tedesca leonie harm, la Cartaha girato in 75 (+5) con un birdie e cin-que bogey, come nel turno precedente.nello scorso anno la gara è stata vinta
da renato paratore, secondo italiano aconquistare il titolo dopo Marco durante (1979), ea inserire il proprio nome in un albo d’oro nel qualefigurano tanti atleti di peso quali tiger Woods, MarkCalcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giap-ponese ryuji Imada in campo maschile e la coreanaInbee park, attuale numero uno mondiale, la para-guaiana Julieta granada e le statunitensi Cristie Kerr,lexi thompson e Christina Kim in quello femminile.ha accompagnato gli azzurri l’allenatore alberto Bi-naghi.
FederICo zuCKerMann
golf30
george o'grady, nel corso di unaconferenza stampa in cui ha annun-ciato di lasciare il ruolo di Ceo del-l'european tour, ha tracciato un bi-lancio ponendo in evidenza la cresci-ta del movimento golfistico europeo.o’grady si è soffermato in partico-lare sulla ryder Cup e sulle edizionidisputate con successo in europa. "sta per iniziare - ha detto - un nuovocapitolo della mia vita. e' il momentogiusto per voltare pagina, ma ora so-no concentrato sulla ricerca del miosuccessore per proseguire il nostropercorso di ulteriore sviluppo. pro-veniamo dalla migliore edizione dellaryder Cup, tra quelle svoltesi in eu-ropa. In scozia, dove il livello di gioco è stato altissimoe dove abbiamo avuto il supporto di condizioni meteofavorevoli, abbiamo dato vita un evento di grande spes-sore soprattutto grazie al sostegno del primo Ministroe del governo. dopo le brillanti edizioni disputate in Irlanda e in galles,abbiamo consolidato ulteriormente il prestigio di unamanifestazione che ha un futuro roseo davanti a sé. peril 2018 la Francia sta già lavorando con abnegazione eha tracciato la strada per le future candidature dellealtre nazioni europee. nel tempo l’european tour ha costruito una sua soliditàeconomica, con cui ha saputo fronteggiare la recessionefinanziaria. abbiamo lavorato per strutturare al meglioil golf in vari paesi del continente, supportati da un bloccodi Federazioni di rilievo. Cito come esempio l’Italia, cheè ora così forte grazie a una attenta programmazione
sui giovani. dispone di un vivaio validis-simo e che annovera il 18enne renatoparatore, capace di classificarsi terzonella recente Qualifying school. grazie al lavoro dei presidenti delle Fe-derazioni europee abbiamo contribui-to al ritorno del golf alle olimpiadi. Coni nostri advisor abbiamo creato una re-te di partner commerciali di primo pia-no e vantiamo accordi per la videotra-smissione dei nostri tornei in tutto ilmondo. abbiamo avuto un forte impat-to in Cina e possiamo contare sull’ap-poggio dei governi di molti paesi come,ad esempio, del governo irlandese, diquello scozzese o del primo Ministrodella Malesia. tutto ciò è stato possibile
anche grazie al livello di competitività raggiunto dai no-stri professionisti, sempre più protagonisti nei Major eanche nel pga tour. Basti guardare qui a dubai il com-portamento in campo dei rappresentanti delle Federa-zioni svedese, italiana e danese e in generale di tutte lenazioni che ospitano un open all’interno del nostro ca-lendario. per tutte queste ragioni, è stato un privilegiopotermi mettere al servizio dell’european tour nei variruoli che ho ricoperto e sarà molto stimolante ora se-guire il processo di avvicinamento ai giochi olimpici”. david Williams, Chairman of the pga european tourBoard of directors, nel ringraziare o’grady per il pre-zioso e longevo contributo fornito, ha posto che lui l’ac-cento sulla crescita della ryder Cup, che è andata di paripasso con le vittorie dei professionisti europei, condi-zioni determinati per un futuro luminoso della manife-stazione.
GEORGE O’GRADY ESCE DI SCENA
LA SCOMPARSA DI ANGELO BELLETTINI
e’ scomparso dopo una lunga malattia angelo Bellettini. aveva 69 anni. diplomato all’IseFera passato dall’insegnamento all’attività imprenditoriale negli anni ‘70 aprendo un primonegozio a Vetralla, tuttora esistente, specializzato in tennis e atletica e dedicato succes-sivamente anche all’abbigliamento di alta qualità, conquistando una scelta clientela pro-veniente non solo dal viterbese, ma anche da roma e dalla toscana. nel tempo i suoipunti vendita sono diventati dieci, avvicinandosi al mondo del golf, lui stesso appassionatogiocatore, con la gestione dei pro shop di circoli importanti quali il gC punta ala, l’olgiatagC e il gC saturnia. “e’ stato una persona che ha dato molto alla comunità - ha detto il sindaco di Vetrallasandrino aquilani, che era anche suo cugino - raggiungendo bellissimi traguardi supportatosempre dalla famiglia. un uomo che ha fatto dello sport la sua attività e la sua passione”.
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