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ITALIANI

"Io m’inchino alla Maestà di Vittorio Emanuele Re Eletto dalla Nazione,ma sono ostile ad un ministero che d’Italiano ha solo il mone,un ministero che ordinò gli arresti ed il processo di Sarnico* a maggio ed oggi provoca una guerra civile al sud per assicurarsi la buone grazie di Napoleone. "

I fattori principali dell’Unità d’Italiana dovevano essere l’amore e la buona amministrazione però questi principi furono difficili da applicare: Napoli era soverchiata da forze militari,i municipali seminavano terrore poiché,in accordo con le idee del dispotismo*,accettano la guerra civile per sopprimere la libertà. Garibaldi incita sia gli italiani dei moti del 48-49 sia quelli del 59-60 a seguirlo nella conquista di Roma e se in questa impresa egli morirà,lo farà dignitosamente sapendo che gli italiani compieranno la sua opera.

Catania 24 agosto 1862 Giuseppe Garibaldi

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* I fatti di Sarnico furono una sommossa mazziniana organizzata nella

primavera del 1862 nella località bergamasca,da un centinaio di

insorti,capitanati dal patriota Francesco Nullo e appoggiati da

Garibaldi,coll’intento di penetrare armati in trentino e provocare

l’insurrezione di quelle popolazioni contro gli Austriaci.

* Il Dispotismo è un governo assoluto di un despota. Il dispotismo illuminato si

riferisce al governo assolutistico di un monarca illuminato,in riferimento agli

ideali all’illuminismo.

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Lettera del generale Garibaldi

Nella lettera Garibaldi scrive che lui e i suoi aiutanti non avrebbero attaccato,ma così non fu per gli assalitori.

"Giunti a dugento metri cominciarono una fuciliera d’inferno… mi colpirono con due palle: una alla coscia sinistra,non grave, una al malleolo del piede destro cagionando grave ferita".

Il generale rimase ferito con i più fidati :lo Stato maggiore ad il colonnello Pallavicino*,il quale comandava la truppa regolare.

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*Giorgio Guido Pallavicino Trivulzio è stato un patriota italiano. Allo scoppio

dei moti del 1820-21 partecipò attivamente all'insurrezione. Prodittatore a

Napoli subito dopo l'ingresso di Garibaldi nella città (settembre 1860),

Pallavicino si batté, contro il volere di Garibaldi, per l'annessione immediata

delle Due Sicilie al Regno di Sardegna e venne decorato con il collare

dell'Annunziata. Successivamente venne nominato prefetto di Palermo,il

primo ministro Urbano lo destituì e Pallavicino si ritirò a vita privata.

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Urgentissimo con precedenza al ministero guerra Firenze

L’occupazione di Roma era fatta.Le cinque divisioni cooperarono e Roma fu divisa in

cinque zone anche se l’assalto fu contrastato fino all’ultimo dai papalini. Alle domande della gente il generale Cadorna* risponde ricordando l’obbligo

di trattare col Comandante della piazza di Roma e lo spedì parlamentario.

Generale Luigi Cadorna

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Luigi Cadorna (Pallanza, 4 settembre 1850 – Bordighera, 21 dicembre 1928) è

stato un generale e politico italiano.Non ha mai incolpato la sua errata

strategia, che dopo 11 battaglie ha causato un’ecatombe senza ottenere

nessun risultato di rilievo,ha sempre attribuito qualsiasi disfatta alla viltà degli

italiani che non vogliono combattere.

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Napoli 16 agosto 1992

Questo documento è una lettera scritta dal militare Gaetano Lucci che,in seguito al saluto portatogli

dal figlio,il deputato Lucci Arnaldo,ricorda il pericolo in cui egli era al servizio di Garibaldi

"La sera del 25 ottobre 1687* la squadra abruzzese,30 volontari, guidati del capitano

Ortenzi, arrivò a Monterotondo. Fummo presentati a Garibaldi. Gli mostrammo il desiderio di voler entrare in azione ed egli accettò a nostra

proposta. Il giorno dopo fu eseguito l’ordine di portare un carretto carico di fascine,zolfo e

polvere davanti a Monterotondo e di appiccarvi un fuoco.Monterotondo,così, fu conquistata".

Gaetano Lucci

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*Garibaldi il 25 ottobre 1867 organizza una spedizione per la conquista di

Roma,ma viene sconfitto a Mentana dalle truppe francesi pontificie