GALATINA Auditorium Liceo Vallone · Il fallimento sociale del modello storico di scuola: ......
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NOI RENDIAMO CONTO Obiettivi e Risorse
per il BILANCIO SOCIALE 2015
GALATINA – 15 gennaio 2015 Auditorium Liceo Vallone
MARIO MELINO
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Lo scenario delle innovazioni docimologiche
FAMIGLIA SCUOLA
BAMBINE BAMBINI GIOVANI
Pollicina e Pollicino
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
METAMORFOSI E INCERTEZZA
IL VESTITO DI ARLECCHINO Gianni RODARI
Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un’altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio,
e Stenterello largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito stretto così.
Arlecchino lo mise lo stesso
ma ci stava un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese dottorone:
«Ti assicuro e te lo giuro
che ti andrà bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l’altro in bolletta!».
Una metafora della
scuola e della
politica scolastica:
il caso e la necessità
la rivalità
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Moderno e Post-moderno
Il fallimento sociale del modello storico di scuola: la scuola odierna pretende di vivere nella società post-moderna ma continua ad
operare come prodotto della società dell’era industriale
Politiche espansionistiche e politiche riduzioniste:
Quale modello di scuola??
La scuola come quasi-mercato
C. CROSS, M. GOLDBERG: l’orologio e la cronomentalità
SUGATA MITRA Hole in the Wall (self-organised lerarning) – autorganizzazione
dell’apprendimento di gruppo assistito a distanza (granny cloud) SOLE (Self Organised Learning Environments)
Insegnanti – robot Università della California (San Diego 2005); Giappone – Corea.
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Il vizio ontologico
UNA SCUOLA RESPONSIVA misurazione – valutazione – rendicontazione
Qual è la fonte di legittimazione del servizio di istruzione ? A chi risponde la scuola?
STATO ? UTENZA?
AUTOREFERENZIALITÀ VALUTAZIONE
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Evoluzione dei soggetti in formazione Pollicina e Pollicino (Michel Serres)
Iacopo da Varagine: la Leggenda aurea Durante le persecuzioni di Domiziano – la storia di San Dionigi
Verso una nuova autonomia dell’intelletto L’intelligenza inventiva
David R. Olson: l’intelligenza è abilità in un medium Howard GARDNER – Katie DAVIS: Generazione APP
La fine dei portavoce del sapere
Dall’offerta precostituita alla domanda individuale di sapere
La personalizzazione dell’insegnamento è un diritto di tutti.
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
I modelli relazionali scuola - famiglia
1. Modello compensativo (anni ‘60 – ’70 del 900) 2. Modello collegiale - consensuale (anni ‘70 – ’80 del 900) 3. Modello partecipativo (anni ‘80 – ’90 del 900) 4. Modello consumeristico (trasversale dalla seconda parte
degli anni ’80 del 900) 5. Modello della responsabilità condivisa (dagli anni ‘90 del
900)
L’età dei diritti – doveri a scuola La CITTADINANZA SCOLASTCA
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Modello consumeristico la partnership
COLLEGIALITÀ E PARTECIPAZIONE d.lgs. 233/1999 – riforma degli organi collegiali
Genitorialità partecipante
Nel quadro dell’ideologia consumeristica,
la partecipazione è ciò che consente all’utente di garantirsi che non vi siano scarti significativi tra il livello di prestazione dichiarato e quello effettivamente reso e che la struttura erogatrice, in quanto servizio pubblico scelto, abbia agito con logiche di economicità ed efficacia.
d.lgs. 20.12.2009, n. 198 - introduce la Tutela contro i disservizi della pubblica amministrazione
(class-action pubblica)
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
SCUOLA E MERCATO EDUCATIVO
Natura contrattuale della prestazione all’utenza
LEP - Standard - POF
Patto di corresponsabilità
Carta dei servizi (CIVIT, direttiva n. 1/2010)
Il BILANCIO SOCIALE (direttiva 17.02.2006)
“Norme per l’autogoverno delle autonomie scolastiche” – disegno di legge
Indicazioni nazionali per il curricolo I° ciclo (2007 e 2012)
art. 140 bis D.lgs. 206/2005 (modificato L. n. 99/2009) – Codice del consumo (Class-action)
d.lgs. 20.12.2009, n. 198 introduce la Tutela contro i disservizi della pubblica amministrazione
Class-action pubblica anche in materia scolastica (prima sentenza: Ricorso Codacons – TAR Lazio, n. 06143/2010; Consiglio di Stato, n. 552 del 20 gennaio 2011).
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
La centralità del valutare
Deficit storico e polisemia del termine “valutare”
2000 – Prima indagine OCSE – PISA
conoscenze e competenze dei quindicenni
“il secolo della VALUTAZIONE”
Il fattore più incisivo di cambiamento:
Lavorare a scuola sapendo di essere classificati … e de-classificati o declassati
La sfida democratica: equità ed eccellenza «lo zoccolo comune di conoscenze e competenze per tutti»
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
La valutazione nella scuola autonoma l’esame di stato – la grande mistificazione
Correttori Commissione
Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale
LICEI
Voto medio 10,6 10,5 10,6 12,5 12,1 12,3
Insufficienze 36,0% 36,3% 36,1% 5,5% 7,1% 6,1%
Eccellenze 8,4% 7,4% 8,0% 32,1% 22,6% 28,7%
TECNICI
Voto medio 8,6 8,9 8,8 11,7 11,5 11,6
Insufficienze 70,8% 68,3% 69,4% 14,4% 18,1% 16,4%
Eccellenze 0 0 0 23,8% 18,3% 20,8%
PROFESSIONALI
Voto medio 7,4 7,9 7,6 10,8 10,8 10,8
Insufficienze 92,0% 81,4% 87,0% 21,0% 23,7% 22,3%
Eccellenze 0 2,2% 1,0% 8,6% 14,1% 11,2%
Fonte: Invalsi 2010. Differenze di valutazione della prova di Italiano.
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Il terzo tempo docimologico
MISURARE VALUTARE
RENDICONTARE
La responsività ACCOUNTABILITY
Responsabilità incondizionata, formale o non, in capo a un soggetto o a un gruppo di soggetti (accountors), del risultato conseguito da un’organizzazione (privata o pubblica), sulla base delle proprie capacità, abilità ed etica. Tale responsabilità richiede giudizio e capacità decisionale, e si realizza nei confronti di uno o più portatori di interessi (account-holders o accountees) con conseguenze positive (premi) o negative (sanzioni), a seconda che i risultati desiderati siano raggiunti o disattesi. L’accento non è posto sulla responsabilità delle attività svolte per raggiungere un determinato risultato, ma sulla definizione specifica e trasparente dei risultati attesi che formano le aspettative, su cui la responsabilità stessa si basa e sarà valutata.
TERZO TEMPO in docimologia
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Nuovi impegni per le scuole La responsabilità dei risultati
Indicazioni nazionali per il curricolo I° ciclo (2007 e 2012)
«Alle singole istituzioni scolastiche spetta poi la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, ai fini del sul continuo miglioramento, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che emergono da valutazioni esterne».
ACCOUNTABILITY misurare – valutare – rendicontare
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Sistema Nazionale di Valutazione – SNV D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80
SNV Invalsi – Indire
Contingente ispettivo
Controllo sugli indicatori di efficienza
e spinta al miglioramento
Informazioni utili al decisore politico per la
governance
Valutazione dei dirigenti scolastici Rendicontazione alla società
civile e ai portatori d’interesse
Concorrono La Conferenza – I nuclei di valutazione esterna
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Il Sistema Nazionale di Valutazione – SNV D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80
PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
Rapporto di autovalutazione
Piano di miglioramento
VALUTAZIONE ESTERNA
Ridefinizione del piano di miglioramento
Rendicontazione pubblica ACCOUNTABILITY CONDIVISA
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Il procedimento di valutazione
N. FASI ATTORI 2014/2015 2015/2016 2016/2017
A AUTOVALUTAZIONE Tutte le scuole
B VALUTAZIONE ESTERNA
Circa 800 scuole all’anno
C AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Tutte le scuole
D RENDICONTAZIONE SOCIALE
Tutte le scuole
DIRETTIVA n. 11 del 18 settembre 2014
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AUTOVALUTAZIONE processualità
N. AZIONI SOGGETTI TEMPI
1 PREDISPOSIZIONE FORMAT RAV
INVALSI Fine ottobre 2014
2 APERTURA PIATTAFORMA INFORMATICA
Ministero Inizio gennaio 2015
3 INSERIMENTO DATI
Tutte le scuole Gennaio-febbraio 2015
4 RESTITUZIONE DATI CON BENCHMARK
INVALSI Fine marzo 2015
5 ELABORAZIONE RAV
Tutte le scuole Marzo-giugno 2015
6 PUBBLICAZIONE RAV
Tutte le scuole Luglio 2015
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MODELLO VALUTATIVO
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
INVALSI VALSIS
Valutazione del sistema scolastico e delle scuole
MODELLO CIPP – Context, Input, Process, Product
– Contesto – Risorse – Processi – Prodotti –
D. Stufflebeam – 1971
QUALITÀ E CONTROLLO DEGLI INPUT (caratteristiche di funzionamento del sistema)
Numero minimo e massimo di alunni per classe;
i loro prerequisiti in ingresso;
la loro formazione certificata
i programmi d’insegnamento;
la tipologia di strutture edilizia;
le dotazioni didattiche;
la formazione docente …. Output Driven
Approach
Le finalità del processo di valutazione
RENDICONTAZIONE SOCIALE
QUALITÀ DEL SERVIZIO
AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE ESTERNA
APPRENDIMENTO ORGANIZZATIVO
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Sistemi di accountability
Accountability professionale
Evidence based
Accountability Professionale
Autoreferenziale
Accountability burocratica
basata su risorse e processi
Accountability manageriale
Basata sui risultati
Base di conoscenza sui risultati esplicita e comparabile
Approccio cogente alla
produzione della base di
conoscenza
Base di conoscenza sui risultati Tacita e soggettiva
Approccio volontario alla
produzione della base di
conoscenza
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Accountability condivisa
Necessità dell’integrazione dell’accountability
centralizzata
Decisionalità relativa della scuola autonoma e pluralità
degli stakeholder
Estemporaneità delle pratiche autovalutative –
effetti distorsivi della valutazione
Il mutato ruolo della partecipazione delle
famiglie
Presenza di risorse intangibili contestuali – differenza strategica
Centralità politica e culturale delle COMPETENZE
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Autonomia scolastica contesto della governance – decisionalità relativa
Il 64 % delle decisioni non è preso dalla SCUOLA AUTONOMA è distribuito tra STATO (23 %), REGIONI (16 %), ENTI LOCALI (15 %). Il 46 % delle decisioni di pertinenza non è assunto in piena autonomia: solo il 26 % è assunto in piena autonomia; il restante 20 % è assunto all’interno di framework definiti a livello superiore o in collaborazione con altri livelli istituzionali.
(dati Ocse)
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Le scuole e l’autovalutazione estemporaneità e spirito naif
Il 78 % dei dirigenti scolastici del primo ciclo dichiara che nella propria scuola si svolge un’attività di autovalutazione d’istituto.
Di questi:
Il 5,7 % dichiara di non utilizzare un modello particolare;
L’80,1 % dichiara di utilizzare un modello elaborato internamente;
Il 14 % dichiara di utilizzare modelli condivisi con altre scuole o proposti da organismi internazionali.
Invalsi, dati a.s. 2006 / 07.
Quanti hanno predisposto strumenti di
rendicontazione ? ?
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
La rendicontazione sociale Il bilancio sociale – storia
1938 – La società industriale tedesca AEG pubblica il primo rapporto relativo alle attività svolte a favore della collettività e del personale;
1977 – l’ONU dichiara la necessità della rendicontazione socio-ambientale per le aziende; lo stesso anno in FRANCIA si approva una legge che sancisce l’obbligo della rendicontazione sociale per le aziende con più di 750 dipendenti (nel 1982, una nuova legge porta il numero dei dipendenti a più di 300);
1978 – La Merloni Elettrodomestici pubblica il primo bilancio sociale. Le prassi coinvolgono anche gli Enti locali più attenti.
2006 – Il Dipartimento della F. P. emana la Direttiva del 17 febbraio sul bilancio sociale;
2006 – d.lgs. 24 marzo n. 155,«disciplina dell’impresa sociale» (art. 10, c. 2) prevede l’obbligatorietà del bilancio sociale.
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
La Rendicontazione sociale nella scuola
Art. 25 c. 6 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165. “Il Dirigente presenta periodicamente al Consiglio di circolo o d’Istituto motivata relazione sulla direzione ed il
coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione ed un efficace raccordo per l’esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica” .
Direttiva Funzione Pubblica 17 febbraio 2006. “il bilancio sociale è definibile come il documento, da realizzare con cadenza periodica, nel quale
l’amministrazione riferisce, a beneficio di tutti gli interlocutori privati e pubblici, le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i processi decisionali e operativi. (…) Il bilancio sociale serve a rendere conto ai cittadini in modo trasparente e chiaro di cosa fa l’amministrazione per loro”.
Indicazioni Nazionali per il Curricolo I° ciclo d’istruzione (2007 – 2012).
d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150: Ciclo di gestione della performance organizzativa
D. P. R. 28 marzo 2013, n. 80 – Regolamento S. N. V. : Rendicontazione pubblica dei risultati
con trasparenza e condivisione e nella prospettiva del miglioramento.
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Rendicontazione sociale il ciclo di gestione della performance organizzativa
d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150. – «ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni» – il termine performance ricorre per 98 volte nel testo.
CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
1. la soddisfazione finale dei bisogni della collettività; 2. l’attuazione di piani e programmi; 3. la rilevazione del gradi di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi; 4. la modernizzazione e il miglioramento qualitativo delle relazioni con i cittadini, i
soggetti interessati, gli utenti e i destinatari dei servizi anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e collaborazione;
5. l’efficienza nell’impiego delle risorse; 6. la quantità e la qualità delle prestazioni e dei servizi erogati; 7. il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità.
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Bilancio sociale confronto
VALUTAZIONE CENTRALIZZATA
BILANCIO SOCIALE
Finalità Fornire informazioni obiettive e comparabili sugli apprendimenti degli studenti e i risultati delle scuole (valore aggiunto).
Rendere conto delle scelte e dei risultati come atto volontario di responsabilità sociale della scuola nei confronti dei propri stakeholder.
Performance Apprendimenti disciplinari in corrispondenza di determinati gradi dei cicli d’istruzione e rispetto degli standard di riferimento.
Risultati raggiunti dalla scuola sotto il profilo educativo, economico e sociale rispetto alla missione istituzionale e agli obiettivi strategici dichiarati.
Responsività All’intera collettività, indistintamente (se la scuola rendesse pubbliche le informazioni).
Ai singoli stakeholder, individuati preventivamente in funzione della loro centralità nella missione della scuola.
Rendicontazione Centralizzazione del processo di valutazione (top-down) e comunicazione attraverso meccanismi impersonali (rapporti, relazioni, Internet …).
Spontaneità del processo di rendicontazione (botton-up) attraverso meccanismi diretti di confronto con gli stakeholder.
Ricadute miglioristiche
Restituzione dei risultati dei test alle scuole per confronti con altre scuole , confronti temporali, confronti tra risultati dei test ed esiti scolastici (promossi, debiti …).
Costituzione di relazioni fiduciarie con gli stakeholder, propensione alla collaborazione e possibilità di avviare azioni sinergiche nel territorio – Costruire CAPITALE SOCIALE.
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Bilancio sociale requisiti
Volontarietà Fedeltà di rappresentazione Trasparenza (delle informazioni) Utilità Verificabilità Completezza (consuntivo e programmatico) Rilevanza (differenza strategica / valore aggiunto) Sostenibilità Accuratezza Neutralità Comparabilità (competizione di confronto / cooperazione) Chiarezza / comprensibilità Tempestività / periodicità programmata
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Bilancio sociale caratteristiche e scopi
Attiva il processo di produzione di “valore pubblico” / configura la dimensione etica della responsabilità sociale; Rappresenta aspetti economici, pedagogici, didattici, socio-ambientali; Spiega le scelte in risposta alle attese sociali, alle risorse disponibili e comunica i risultati raggiunti; Utilizza i dati della valutazione esterna e li integra con altri rappresentativi dei valori intangibili contestuali (clima d’istituto, metodologie didattiche, organizzazione del lavoro, scelte operate, azioni perequative e di recupero …); Strumento di gestione strategica / individua e valorizza le aree di competitività, di sviluppo, di miglioramento; Richiede coinvolgimento e partecipazione dei portatori d’interesse / è un sistema di gestione delle relazioni con gli stakeholder; Promuove il miglioramento e il rinnovamento; canalizza positivamente le pressioni esterne; È un sistema direzionale della scuola e serve a creare (oltre gli stakeholder) consenso e fiducia nell’istituzione. Accresce CAPITALE SOCIALE.
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Aree di rendicontazione sociale
Soddisfazione e
cooperazione degli
stakeholder
Apprendimenti degli
studenti
Efficacia e innovazione
delle pratiche educative
Sviluppo delle risorse
umane e professionalità
interattiva
Sviluppo organizzativo
della scuola
Sostenibilità economico –
finanziaria
SVILUPPO
Efficacia e
innovazione delle
pratiche
educative
OBIETTIVI
MISURE
TARGET
INIZIATIVE
SVILUPPO
Apprendimento
degli studenti
OBIETTIVI strategici
MISURE Indicatori di performance
TARGET Risultati attesi
INIZIATIVE
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
AREE AUTOVALUTAZIONE – VALUTAZIONE – RENDICONTAZIONE
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015
Macroarea Area Dati Dati Dati
Esiti Successo scolastico
Competenze di base
Equità degli esiti
Esiti a distanza
Pratiche didattiche ed
educative
Selezione dei saperi, scelte curricolari …
Progettazione della didattica e
valutazione …
Sviluppo della relazione educativa
Inclusione, integrazione, differenziazione
Continuità e orientamento
Ambiente organizzativo per
l’apprendimento
Identità strategica e capacità di direzione
…
Gestione strategica delle risorse
Sviluppo professionale delle risorse
Capacità di governo del territorio e
rapporti …
Attività di autovalutazione
Una risorsa per la scuola di domani
Il VESTITO DI ARLECCHINO
Gianni Rodari
LA VESTAGLIA
Denis DIDEROT
Mario MELINO: Bilancio sociale - Galatina 2015