GaetanoRiva ! Assessore a Catania II federalismo? …. 29,3 31,6 36,8 14,6 13,6 9.8 9,8 8.9 9,4 17.1...

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Il Sole 24 Ore Sud Mercoledì 13 Gennaio 2010 - N. 1 «Sui conti territoriali pesa molto il taglio dell'Ici» Francesco Saverio Coppola DIRETTORE SRM "* *""* In Campania. Leamministrazioni locali hanno perso più di due punti di autonomia tributaria Autonomia In picchiata nel Meridione quella tributaria Si contrae anche quella tariffaria GaetanoRiva ! Assessore a Catania Entrate e spese dei comuni Iflegfwe Campania Sicilia Puglia Calabria Basilicata Italia Entrate tributarle 269 216 297 203 240 319 del Mezzogiorno 2008 (Valore prò capite in euro correnti) Trasferlmentì correfttì 387 521 306 383 409 371 Entrate eKtraWtìutarfé 103 80 62 107 110 176 Entrate Intento capitate 228 125 172 208 403 286 Sp*s« cwrewB 757 842 612 700 716 819 Spesecwtto j .cantate, ntsdfa 20O6-20O8 302 169 202 222 447 418 Autonomia finanziaria dei comuni meridionali tra il 2007 e il 2008 (valori in %) * •S§8BS»-,\..- $f$jJÌ>:-..-'.- Campania Sicilia Puglia Calabria Basilicata Italia , :•;,,•;: -Bissimi 37,8 27,2 48,0 32,2 31,6 42,4 itriWiiÉitfi? ..1 1 ,«ÌÌfe.. J 35,4 26,5 44,7 . 29,3 31,6 36,8 14,6 13,6 9.8 9,8 8.9 9,4 17.1 15,4 16.2 14,5 21,2 20,4 Rigidità finanziaria dei comuni meridionali 2008 (valori in %) Regione Campania Sicilia Puglia Calabria Basilicata Italia Rigidità strutturale 54,7 80,8 42,4 61,7 63,5 50,4 Incidenza rimborso .prestiti 13,2 30,9 10,1 20,9 24,3 12,9 aititi Incidenza del personale 36,4 46,2 28,0 35,3 33,5 32,0 i Incidenza degli I interessi passivi 5,1 •-•'•:• 3,6 4,4 5,5 5,7 5,5 S II federalismo? Non lo temo CATANIA Fonte: Rapporto finanza locale 2009, Isae-Srm e»» «Con il federalismo fi- scale raggiungere una mag- giore autonomia finanziaria e una minore rigidità struttu- rale diventerà imperativo im- prescindibile per tutti i co-, numi. Ecco perché gli enti del Mezzogiorno hanno il do- vere di mettersi in marcia verso l'importante appunta- mento che li attende». Que- sto il punto di vista di Gaeta- no Riva, 52 anni, assessore al Bilancio del comune di Cata- nia. Un addetto ai lavori del- la finanza locale che dichiara di «non temere l'imminente rivoluzione» pur consapevo- le che «il Sud avrà bisogno di tempo per adeguarsi». Assessore Riva, il Rap- porto 2009 sulla finanza lo- cale mostra come le risorse dei comuni del Sud si siano drasticamente assottiglia- te a seguito della riduzione dei trasferimenti ma soprat- tutto della soppressione dell'Ici sulla prima casa. Condivide questa analisi? Assolutamente. Si tratta Catania. L'assessore al Bilancio del comune, Gaetano Riva di un discorso che non fa una grinza. Mi sento di aggiunge- re che, dal 2008 a questa par- te, cruccio di ogni ammini- stratore che intende far bene il suo mestiere è trovare nuo- ve risorse. Dove? A qualcuno potrà apparire retorico ma combattere l'elu- sione e l'evasione delle impo- ste di competenza degli enti locali è una prima risposta al problema. A Catania, alme- no, stiamo lavorando in que- sto senso. E con il federalismo fisca- le CfvZA n Non temo questa svolta. Ritengo che i comuni del Sud saranno in grado di cam- minare con le proprie gambe dando grande prova di matu- rità. C'è però bisogno di qual- che anno di tempo per roda- re una macchina amministra- tiva ai nuovi standard. Il Rapporto 2009 sulla fi- nanza locale richiama poi all'ordine gli amministra- tori sulla necessità di gesti- re in maniera razionale le risorse. Esistono ancora sprechi? Con i tempi che corrono c'è sempre meno spazio per iniziative di questo tipo. Chi vuole usare il bilancio di un ente pubblico per ingraziar- si l'elettorato non ha molta mano libera. Anzi: la parola d'ordine è diventata azzera- re gli sprechi. Il comune di Catania, per esempio, il 31 di- cembre scorso ha approvato il bilancio di previsione 2010. Un testo tecnico che riporta in bilancio debiti che un tem- po ne erano fuori. Il federali- smo fiscale è alle porte.

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Il Sole 24 Ore Sud Mercoledì 13 Gennaio 2010 - N. 1

«Sui conti territoriali pesamolto il taglio dell'Ici»

Francesco Saverio CoppolaDIRETTORE SRM

"* *""*

In Campania. Le amministrazioni locali hanno persopiù di due punti di autonomia tributaria

Autonomia In picchiata nel Meridionequella tributaria Si contrae

anche quella tariffaria

GaetanoRiva ! Assessore a CataniaEntrate e spese dei comuni

Iflegfwe

CampaniaSiciliaPugliaCalabriaBasilicataItalia

Entratetributarle

269

216297203

240

319

del Mezzogiorno 2008 (Valore prò capite in euro correnti)

Trasferlmentìcorrefttì

387521

306

383

409

371

EntrateeKtraWtìutarfé

103

8062

107

110

176

EntrateIntentocapitate

228

125172

208

403

286

Sp*s«cwrewB

757842612

700

716

819

Spesecwtto j.cantate, ntsdf a

20O6-20O8302

169202

222

447

418

Autonomia finanziaria dei comuni meridionali tra il 2007 e il 2008 (valori in %)* •S§8BS»-,\..-

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CampaniaSiciliaPugliaCalabriaBasilicataItalia

, :•;,,•;: -Bissimi37,827,248,032,231,642,4

itriWiiÉitfi? ..11 ,«ÌÌfe.. J

35,426,544,7

. 29,331,636,8

14,6 13,69.8 9,88.9 9,417.1 15,416.2 14,521,2 20,4

Rigidità finanziaria dei comuni meridionali 2008 (valori in %)

• Regione

CampaniaSiciliaPugliaCalabriaBasilicataItalia

Rigiditàstrutturale

54,780,842,461,763,550,4

Incidenzarimborso .prestiti

13,230,910,120,924,312,9

aititiIncidenza

del personale36,446,228,035,333,532,0

i Incidenza degliI interessi passivi

5 , 1 • - • ' • : •

3,64,45,55,75,5 S

II federalismo? Non lo temoCATANIA

Fonte: Rapporto finanza locale 2009, Isae-Srm

e»» «Con il federalismo fi-scale raggiungere una mag-giore autonomia finanziariae una minore rigidità struttu-rale diventerà imperativo im-prescindibile per tutti i co-,numi. Ecco perché gli entidel Mezzogiorno hanno il do-vere di mettersi in marciaverso l'importante appunta-mento che li attende». Que-sto il punto di vista di Gaeta-no Riva, 52 anni, assessore alBilancio del comune di Cata-nia. Un addetto ai lavori del-la finanza locale che dichiaradi «non temere l'imminenterivoluzione» pur consapevo-le che «il Sud avrà bisogno ditempo per adeguarsi».

Assessore Riva, il Rap-porto 2009 sulla finanza lo-cale mostra come le risorsedei comuni del Sud si sianodrasticamente assottiglia-te a seguito della riduzionedei trasferimenti ma soprat-tutto della soppressionedell'Ici sulla prima casa.Condivide questa analisi?

Assolutamente. Si tratta

Catania. L'assessore al Bilanciodel comune, Gaetano Riva

di un discorso che non fa unagrinza. Mi sento di aggiunge-re che, dal 2008 a questa par-te, cruccio di ogni ammini-stratore che intende far beneil suo mestiere è trovare nuo-ve risorse.

Dove?A qualcuno potrà apparire

retorico ma combattere l'elu-sione e l'evasione delle impo-ste di competenza degli entilocali è una prima risposta alproblema. A Catania, alme-no, stiamo lavorando in que-sto senso.

E con il federalismo fisca-le CfvZA n

Non temo questa svolta.Ritengo che i comuni delSud saranno in grado di cam-minare con le proprie gambedando grande prova di matu-rità. C'è però bisogno di qual-che anno di tempo per roda-re una macchina amministra-tiva ai nuovi standard.

Il Rapporto 2009 sulla fi-nanza locale richiama poiall'ordine gli amministra-tori sulla necessità di gesti-re in maniera razionale lerisorse. Esistono ancorasprechi?

Con i tempi che corronoc'è sempre meno spazio periniziative di questo tipo. Chivuole usare il bilancio di unente pubblico per ingraziar-si l'elettorato non ha moltamano libera. Anzi: la parolad'ordine è diventata azzera-re gli sprechi. Il comune diCatania, per esempio, il 31 di-cembre scorso ha approvatoil bilancio di previsione 2010.Un testo tecnico che riportain bilancio debiti che un tem-po ne erano fuori. Il federali-smo fiscale è alle porte.

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Il Sole 24 Ore Lunej,78Jjjcembre 2009 - N. 356 27

Riforme. In eredità al nuovo anno la definizione dei criteri di ripartizione dei ruoli di gestione fra lo stato e le regioni

Servizio civile al nodo dei fondiPer i finanziamenti prevista una riduzione a 170 milioni nel 2010 e a 125 nel 2011

Paola SpringhettiHM Tira aria di crisi sul servi-zio civile, ma ad essere in diffi-coltà non è tanto il servizio insé, quanto la normativa che Ioregola e, soprattutto, il sistemadi finanziamento.

Che gli enti non siano in crisilo dimostra il fatto che nel 2008è aumentato sia il numero delleorganizzazioni, sia quello deiprogetti presentati all'Ufficionazionale (Unse). In occasionedel bando ordinario 2005 i pro-getti erano stati, infatti, pocopiù di 700, mentre nel 2.008 era-no diventati 1.800.

Un segno della qualità del la-voroèche, sulle 542 verifiche ef-fettuate dall'Unsc nel 2008,310

LE PROPOSTE DEGLI ENTISollecitata l'apertura

i immigrati residentie la fissazionedi un contingente minimodi 40mila volontari l'anno

riguardavano enti della Cnesc,coordinamento che rappresen-ta circa Smila enti (un terzo diquelli che fanno servizio civi-e), e quasi tutte (304) si sono

concluse positivamente. Il nu-mero degli aspiranti volontari,nvece, è in flessione già dal

2007, forse perché è stata fattameno promozione.

La Cnesc ogni anno pubblicaun'indagine condotta al prò-)rio interno. La presentazionedel rapporto di quest'anno, av-venuta nei giorni scorsi, è stataun'occasione anche per il Fo-rum del terzo settore e per laConsulta degli enti di serviziocivile per lanciare il "Manifestoper la difesa del servizio civilenazionale" e ribadire la necessi-tà di una rapida approvazione

provato un disegno di legge,che la Consulta (di cui anche ilCnesc fa parte) condivide nellasostanza e ha sottoscritto. Han-no però dato parere negativo leregioni, e un gruppo di 600 orga-nizzazioni lombarde, che han-no promosso l'appello «Per la ri-nascita del servizio civile».

«Il sistema come è oggi hacreato una situazione conflit-tuale a vari livelli», spiega Fabri-zio Cavalietti, che è uno dei re-sponsabili del Cnesc e direttoredell'Ufficio servizio civile dellaCaritas». «C'è una grande com-petizione - aggiunge -tra statoe regioni, tra enti di terzo setto-re ed enti locali, e all'interno delterzo settore stesso».

Il nodo principale è quellodel ruolo dello stato e delle re-gioni. Il Ddl prevede che, essen-do il servizio civile una formadi difesa della patria, debba ave-re una gestione unitaria, comele forze armate, e che la selezio-ne dei progetti debba essere im-parziale su tutto il territòrio na-zionale. Le regioni e le 600 or-ganizzazioni citate sono inve-ce favorevoli a un forte decen-tramento. «Noi riteniamo chela regionalizzazione contribui-rebbe a fare del servizio civileuno strumento per sostenerepolitiche sociali a corto di fi-nanziamenti - spiega Cavaliet-ti - e quindi riteniamo che deb-ba essere l'Unse a valutare iprogetti e ad approvarli». Que-sto non significa che le regioninon debbano avere un ruolo:«C'è un fondamentale lavorodi valutazione e verifica dei ri-sultati, di informazione e pro-mozione sul territorio, di incen-tivazione per i giovani».

Da parte sua, il sottosegreta-rio Carlo Giovanardi ha ricor-dato che sarà il parlamento a de-cidere, ma ha anche chiestouna partecipazione al finanzia-

governo più risorse, ha infattinotato che «al di fuori dello Sta-to si è visto ben poco», e che»se i comuni vogliono averedei volontari che per 400 euroal mese svolgono per loro fun-zioni essenziali, non possonopretendere che sia lo stato a pa-garglieli». «Lo stesso - ha con-cluso - vale per le regioni».

In effetti, la situazione del fi-nanziamento è grave: i fondigovernativi sono andati pro-gressivamente calando negliultimi anni, passando dai 296milioni del 2007 ai 171 milioniper il 2009. Per il 2010 la finan-ziaria ne ha previsti 170, ma so-lo 125 per il 2011 e 2012. Ma sulcofìnanziamento la Cnesc nonè completamente d'accordo:«Quello delle regioni va bene -sostiene Cavalietti - ma se lo fa-cessero i Comuni aumentereb-be il rischio di trasformare ilservizio civile in una forma dilavoro sostitutivo, con conse-guente uso improprio dei vo-lontari. Gli enti locali, piutto-sto, dovrebbero vivere diversa-mente il proprio ruolo, evitan-do il conflitto con gli enti di ter-zo settore: dovrebbero pro-muovere la cultura del servi-zio civile e informare su tut t i iprogetti, non solo sui propri, inuna logica di sussidiarietà».

Gli enti chiedono anche diaprire il servizio civile ai giova-ni immigrati residenti in Italia,ma su questo non sembrano es-serci aperture da parte del go-verno. Vorrebbero inoltre chefosse fissato per legge un contin-gente minimo di 4omila volon-tari (per lo stato significhereb-be una spesa di 250 milioni cir-ca, che si determinasse una ridu-zione delle ore settimanali diservizio (dalle 30 attuali a 25) eche sì fissassero criteri per laformazione generale, che do-rrebbe durare per tutto il perio-

'ÌZÌO.

L'apporto e i settori

IL VALORE

Ore di servizio prestate (migliaia)Maschi Femmine Totale

Valore medio orario (in euro)Maschi Femmine!

Valore totale (migliaiaTotale Maschi i Femmine

di euro)Totale

ASSISTENZA2.883 f 5.8571 8.740^ 11,4 j 10,61: 10,81^32.753 \~62.036, 94.790EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE

1.175 T~r2774rT9'49]~' 9,6 [ 8,8T 11.3331 23.324f34.658PATRIMONIO ARTISTICO CULTURALE908 [ "Ì4841 3.3921 11,01 8,6 j 9,21 10.0311 21.2751 31.306TOTALE CULTURA ED EDUCAZIONE

183 279 462 11,0 8,6 9,5 2.024 2.388 4.411

)0 51 110 11,4 10,6 11,0 676 537 1.213

243 329 572 _JU[_ 8,9 9,8 2.700 2.925 5.624TOTALE ITALIA

5.208 11.445 J6.653 10,9_ 9,6 10,0 56.817 109.560 166.377

SERVIZIO CIVILE ALL'ESTERO ~

159 300 459 11,6 10,0 10,6 1.850 3.001 4.851TOTALE GENERALE

5.367 11.745 17.112 10,9 9,6 10,0 58.667 112.561 171-228

11 valore medio orario è calcolato, a partire dalla retribuzione media oraria rilevata datl'lnps nel 2004 per i settori di attivitàanaloghi, moltiplicando tale dato per il coefficiente di andamento delle retribuzioni per gli specifici settori ricavato dai dati

pubblicati dall'Istat

GLI AMBITI

Ripartizione percentuale delle ore di servizio per settore e sesso - Bandi ordinari 2007

Assistenza ; :ÌÌtt

itìiliiiiili: 54,7

50,8• » 3• e 5 Ambiente

11

-3,6;

«ti- -2'4i; Educazione '\( | g e promozione

I 5 3 •i -e

i £ * Patrimonioi iS "S artisticoi culturale

•—2l,7\ E * --iè i l 1

• è S Protezione fif " '* civile *_.„ 0(4

'

tilt-2,9:-2.SÌ

Volontariato

BANDI ESCADENZE

31 Dicembre

Agenzia delle EntratePresentazione modello Easm Dopo la proroga cheha portatolascadenza dal 15 dicembre alla finedell'anno, si ripropone il termineper gli enti associativi del Terzosettore che devono presentare ilmodello Eas. Solo rispondendo al"censimento" si potrannomantenere ie agevolazioni fiscali dicui si è goduto finora. Secondo iltipo e la natura di organizzazione,alcunesaranno tenute a risponderea tutte le 38 domande deiquestionario, altre sono tenute acompilare una versione "tight"(normalmente con cinquedomande) e altre sono totalmenteesentate. L'invio avviene perviatelematica.Riferimenti:www.agenziaentrate.it

2.083 | 5.2581 7.3411 10,31 8.51 9,o] 21.3641 1^5991 65.963 15 Gennaio

Agenzia nazionale Llp ItaliaApprendimento permanentem L'obiettivo deì bando è dicontribuire a migliorare la qualitàdell'apprendimento permanenteconsentendo al personaleimpegnato nel campodell'educazione degli adulti, o allepersone coinvolte nella formazioneditale personale, di partecipare adattività di formazione in un paesediversodaquelloìncuinormalmente vivono o lavorano. Intal modo, i partecipanti sonoincoraggiati a migliorare le proprieabilità didattiche, formative,diorientamento e di gestione,acquisendo una più ampiacomprensione dell'apprendimentopermanente in Europa. Beneficiaridei progetti, che possono essererealizzati da Odv.Aps.Ong ed entipubblici, sono insegnanti e altropersonale impegnato nel campodell'educazione degli adulti,formatori in servizio di talepersonale, ex insegnanti (o expersonale non docente), laureaticon una qualifica nel settore.Riferimenti:www.programmallp.it

Mi [listerò dell'InternoFondo europeo per l'integrazione di

A CURA DI Csvnet www. csvnet. it

cooperative e gli enti pubblicil'azione predisposta dai Fondoeuropeo per l'integrazione dicittadini di paesi terzi finalizzata aco-finanziare azioni concrete asostegno del processo diintegrazione di cittadini stranieri.Nello specifico l'azione intende

: favorirel'inclusionesocialedigiovani stranieri, promuovendo il

: dialogo interculturale, lo scambio e\ il confronto tra giovanii extracomunitarie italiani, nonchéi contrastare! rischi di'- discriminazione ed esclusione! attraverso la creazione di spazi,! momenti e occasioni di socialità: comune. Ciò sarà possibile; finanziando progetti destinati a trei azioni: progetti giovanili nellei scuole; azioni per il rafforzamento; del mediatore culturale; iniziative: di mediazione sociale ei promozione del dialogo: interculturale.

Riferimenti: www.f ondi euro pei-immigrazione.it

i 25 Gennaio

Ministero dell'Interno'• Fondo europeo per i rifugiati (Per); » Scadeunaltrobandodel: ministero dell'Interno, riguardante

in questo caso il Fondo europeo peri rifugiati. Sempre rivolto alleassociazioni di volontariato, diterzo settore e a enti pubblici, ilbando, attraverso numerose azioni,mira a finanziare progetti diaccoglienza durevoli per i rifugiati.Tra le numerose azioni in cui.èpossibile presentare progetti sisegnalano l'elaborazione,pubblicazione e diffusione di lineeguida specifiche che prevedano unapproccio alla "accoglienzaintegrata", intesa come azionecomprensiva di interventi diassistenza materiale (vitto ealloggio) e di servizi diorientamento, informazione esupporto alla persona, oppurel'attuazione di progetti persostenere i percorsisocio-economici dì soggettiappartenenti alle categorievulnerabili, con particolareattenzione ai minori nonaccompagnati richiedenti/titolaridi protezione internazionale.Riferimenti: www.fondi1

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IISole-240reLunedì 28 Dicembre 2009 - N. 356

GiustiziaI MAGISTRATI ONORARI

I NUMERI DELLA CATEGORIAEI PILASTRI DELLA RIFORMAlldisegnodileggedelgovernodiriordino del settore dellamagistratura onoraria muovelungotre direttrici: regoleordina mentali comuni tra giudicidi pace, giudici onorari ditribunale e viceprocuratorionorari; competenza circondarialedel giudice di pace; nuovo ruoloper i giudici onorari di tribunale.

Alla regia. Il presidente del tribunaleavrà il compito di assegnare le sedi

L'anagrafe. Superati i 60 anniniente nuovi incarichi o rinnovi

i

UFF.CO delI GIUDICE d;, PACE <

Qualifica

Componente privatocorte appello minorenni

Componente privatotribunale minorenni

Esperto di sorveglianza

Giudice dì pace

Giudice onorario aggregato

Giudice onorario di tribunale

Vice procuratore onorano

Posti inorganico

404

697

577

4.690

1.000

2.494

1.956

Posticoperti

373

728

498

2.774

52

1.S40

1.656

% posti Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007

Totale procedimenti civili di competenza del giudice di pace

7,7 Nuovi

Definiti

13,7 Pendenti

1.504.323

1.334.258

948.556

1.536.937

1.454.492

1.023.454

1.610.780

1.431.131

1.190.885

1.692.897

1.492.857

1.371.672

40,9 Dettaglio dei procedimenti per opposizionealle sanzioni amministrative

94,8

153 Definiti

TOTALE 11.818 7.921 33 M.1" TTB

419.685

331.492

293.560

647.531

506.772

432.801

756.422

583.640

604.292

859.742

669.429

786.732

i Fonte: elaborazione del Sole 24 Ore su dati del Csm I Fonte: elaborazione del Sole 24 Ore su dati del ministero della Giustizia

Più difficile fare il giudice di paceGli avvocati non potranno indossare la toga nel distretto di corte d'appelloAndrea Maria Candidi

"-.:-•- Più preparati, giovani e...incompatibili. Si fa dura la stra-da che porta allo scranne digiudice di pace, di non togatodi tribunale o di viceprocura-tore onorario. Di sicuro per gliavvocati, perché ricoprire lacarica sarà vietato nell'interodistretto di corte d'appello incui viene esercitata la profes-sione legale (anche dagli asso-ciati di studio o dai prossimicongiunti, conviventi compre-si), anziché, come avviene og-gi, nel più ristretto ambito delcircondario di tribunale.

Allo stesso tempo, a parità de-gli altri requisiti per la nomina,diventa titolo preferenziale lalaurea in giurisprudenza con ilmassimo dei voti. Sono questealcune delle novità contenute

nel disegno di legge governati-vo (anticipato sul Sole 24 Oredel 22 dicembre) di riordinodell'intero settore della magi-stratura onoraria. Che d'ora inpoi godrà di uno statuto ad hoc,praticamente un vero e proprioordinamento giudiziario per inon togati. Altra novità è sullacarta di identità: per accedere auna qualunque delle cariche lai-che bisognerà avere compiutoalmeno 25 anni e non avere su-perato i 60. Finora la funzionepoteva essere invece ricopertaa partire dai 30 e fino ai 70 anni.Viene invece mantenuta la tem-poraneità della funzione: la du-rata del mandato sarà di quat-tro anni, rinnovabile una solavolta per altri quattro anni, apatto che non si siano superati i60 anni al momento del rinno-

vo (finora è stato possibile con-fermare l'ufficio per due volte).

Tre i filoni seguiti dalla rifor-ma: statuto unico, ruolo del giu-dice onorario di tribunale e, so-prattutto, riorganizzazionedell'ufficio del giudice di pace.A cominciare dalla riduzionedella pianta organica, attual-mente a quota 4.700 - sebbenesiano meno di 3mila, secondo idati del Consiglio superiore del-la magistratura, i posti effettiva-mente coperti - che dovrebbescendere a 3.200 unità.

Il taglio del numero dei giudi-ci di pace a pieno regime è resocompatibile con la costituzionedel nuovo ufficio, che non avràpiù influenza su base manda-mentale, ma circondariale. In al-tre parole, gli attuali uffici peri-ferici, che hanno cioè una com-

petenza coincidente con le sop-presse preture, diventerannodistaccamenti delle sedi che sitrovano invece nel capoluogo,dove ha sede il tribunale. In que-sto modo i rapporti tra sede cen-trale e sede periferica del giudi-ce di pace potranno seguire inparallelo gli stessi criteri che re-golano i rapporti tra tribunale esedi distaccate, con alcuni in-dubbi vantaggi in termini di fles-sibilità ed efficienza.

Il contingente dei giudici dipace sarà infatti così "a disposi-zione" all'interno del circonda-rio: un certo numero di togheonorarie sarà assegnato alla se-de centrale e le altre nei vari uffi-ci periferici sulla base delle ef-fettive necessità organizzative,innanzitutto in funzione dei rea-li carichi dì lavoro. Ciò consenti-

li regime transitorioI magistrati onorari in

funzione al momento in cuientrerà in vigore la legge diriforma, il cui testo èall'esame del consiglio deiministri, alla scadenza delloro mandato, rimarranno inservizio per altri quattro anni.L'unico vincolo è il parerepositivo del Consigliosuperiore della magistraturasulla idoneità a mantenerel'incarico. Il mandato cosìprorogato - se non è stato giàrinnovato perdue volteall'entrata in vigore dellalegge-è poi ulteriormenteprorogabile per un periodo dialtri quattro anni.

rà peraltro di evitare di tenereaperte sedi, seppure con un so-lo magistrato, con pochissimifascicoli da gestire.

Questa maggiore complessi-tà dell'organizzazione e la di-mensione circondariale delladotazione dei giudici di pacehanno indotto il governo ad affi-dare la cabina di regia a un magi-strato che abbia adeguata espe-rienza. Il coordinamento passe-rà cos'i nelle mani del presiden-te del tribunale, o di un presi-dente di sezione delegato, il cuicompito quasi esclusivo saràquello dì assegnare i giudici dipace nei vari uffici. Perché, infondo, la magistratura onorariamanterrà la propria autonomiarispetto a quella ordinaria.

Q.CQndidi@il$ote24ore.com

i Anno 2004 i Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007

Totale procedimenti penali di competenza del giudice di pace

Nuovi 292.246 i 277.0721 266.902

Definiti

Pendenti

234.433 225.869 208.069

225.8411 251.612] 263.063

269.365

219.038

279.982

Fonie: elaborazione del Sole 24 Ore su dati del ministero della Giustizia 1

[ - ••- :

1,

Statuto unicoII disegno di legge governativo prevede l'adozione di uno statutounico della magistratura onoraria, ìn pratica, giudici di pace,giudici onorari di tribunale (Got) e viceprocuratori onorari (Vpo)saranno sottoposti allo stesso ordinamento. Condividerannocioè:

i requisiti per l'accesso alle funzioni giudiziariele regole perii reclutamento e della formazione professionaleta durata dell'ufficio che deve rimanere comunque temporaneala disciplina degli illeciti disciplinari

Ruolo e funzioni dei GotFinora ai Got (giudici onorari di

tribunale) è stato assegnato unruolo di supplenza del magistratoordinario. Ora si individuanoalcuni presupposti oggettivi periiloro impiego, come ilcarico dilavoroche supera la media o unavacanza di organico che eccedeuna determinata soglia. Il Ddlstabilisce inoltre le materie, civilie penali, sottratte alla lorocompetenza

Giudice di pace «circondariale»La competenza per territorio del giudice di pace non coinciderà più

con quella delle soppresse preture mandamentali, ma con i circondar!dei tribunali ordinari.

La sede sarà dunque la stessa dei tribunati, mentre gli uffici perifericimanterranno le funzioni di sez

Page 4: GaetanoRiva ! Assessore a Catania II federalismo? …. 29,3 31,6 36,8 14,6 13,6 9.8 9,8 8.9 9,4 17.1 15,4 16.2 14,5 21,2 20,4 Rigidità finanziaria dei comuni meridionali 2008 (valori

IISole-ZAOreLunedì 28 Dicembre 2009 • N. 356 Immigrazione 15

1 i Nuove regole a metà anno:1 ; sui requisiti si annuncia duello

! Non spetta la carta acquisti. ; di 80 euro per spesa e bollette

Famiglie numerose esclusei dal bonus e dall'assegno sociale 4 ! Accesso ai residenti da 10 anni

o da cinque nella stessa regione

Cittadinanza in aula, Pdl diviso i fe

Le proposte in discussionei L'ultimo testo che riscrive le regole sullanaturalizzazione dei cittadini stranieri ha fattoun rapido passaggio martedì scorso nell'Auladi Montecitorio, ma i tempi per la «riforma» siannunciano lunghi e il confronto politico simanterrà duro anche per la spaccaturaall'interno dello stesso Pdl. Almeno due gliscogli da superare: i criteri per i minoristranieri nati in Italia e per l'acquisizionedopo un soggiorno regolare (5 o 10 anni)

Social card e bonus pannoliniLa carta acquisti introdotta dal ministro

Tremonti prevede un contributo di 80 euro abimestre utilizzabile per pagare le bolietteeper fare la spesa. Tra i requisiti, oltre a quellodi reddito, c'è quello della cittadinanza cheesclude quindi gli stranieri con regolarepermesso di soggiorno. Il rimborso per ipannolini eil latte artificiale introdottodalDI anti-crisi è concesso solo ai beneficiaridella socialcard.

Famiglie numerose e assegno socialeLa normativa introdotta dall'articolo 65

della legge 448/98 prevede l'erogazione daparte dell'Inps di un assegno ai nucleifamiliari con almeno tre figli minori, ma solose uno dei genitori ha la cittadinanza italiana odi un paese dell'Unione europea.Dall'gennaio2009, invece, l'assegnosociale è concesso solo a chi, oltre ai requisitidi reddito e di età, ha la residenzacontinuativa in Italia per almeno dieci anni.

'_ Fondo locazionii r. L'accessoalfondoprevedeperisoli| immigrati il requisito del certificato storico di

residenza da almeno dieci anni nelterritorio; nazionale o di almeno cinque anni nella stessa; regione. «La norma - spiegano dall'Asgi - è in: contrasto con il principio di parità di; trattamento in materia di accesso all'alloggio,

oltre che con i principi costituzionali di: eguaglianzaeragionevolezzarichiamati. anche dalla giurisprudenza costituzionale».

Immigrazione. Le iniziative anti-crisi per il reddito e la famiglia escludono gli stranieri senza passaporto

La cittadinanza apre ai bonusIn parlamento si discute sulle proposte per cambiare la legge

j A CURA DI

: Francesca Milano

Pagano le tasse, hanno unj lavoro e un regolare permesso

di soggiorno, eppure non posso-no accedere a numerosi benefi-ci riservati solo agli italiani. Chiha solo la residenza ma non lacittadinanza italiana viene di-scriminato da alcuni provvedi-menti legislativi.

Gli stranieri regolari, peresempio, non possono ottenerela social card destinata alle fami-glie meno abbienti né l'assegnosociale, e non possono nemme-no ottenere il rimborso per l'ac-quisto di latte artificiale e di pan-nolini. «Sono tutti bonus - spiegaWalter Cittì dell'Aggi l'Associa-zione studi giuridici sull'immi-grazione - riservati a chi ha la cit-tadinanza italiana. La manovra

i d'estate (legge 133/2008) e il de-i creto anti-crisi (legge 2/2009)

presentano profili discriminato-

norme del diritto anti discrimina-torio italiano ed europeo». Peraccedere ai benefici previsti pergii italiani, quindi, gli stranieri de-vono aspettare (e sperare) di di-ventarlo. Cosa né scontata né gra-tuita: per ottenere la cittadinan-za italiana ci sono due strade,

UN «SÌ» DISCREZIONALEOggi la domanda si presenta

in prefettura insieme

alla ricevuta di 200 eurodopo almeno 10 anni

di soggiorno regolare

quella dellenozze(articolo5del-la legge 91/1992) o quella della re-sidenza (articolo 9).

Il primo caso riguarda gli im-migrati sposati con un cittadinoitaliano: la richiesta può esserepresentata dopo due anni dalla

ri, suscettibili di contrasto con le data de

de in Italia, o dopo tre anni se sirisiede all'estero. Se ci sono deifigli, però, i tempi vengono di-mezzati. La seconda opportuni-tà riguarda gli stranieri nati inItalia e residenti da tre anni, i ri-fugiati e gli apolidi residenti daalmeno cinque anni e gli stranie-ri iscritti all'anagrafe da almenodiecianni.

In entrambi i casi la domandava presentata inprefettura insie-me alla ricevuta del versamentodel contributo di 200 euro, cheperò non assicura l'ottenimentodella cittadinanza.•L'amministra-zione gode, infatti, di ampia di-screzionalità sul vaglio delleistanze, come sottolineato dalConsìglio di stato con la senten-za n.i788/2oo9. «Chi non riescea diventare cittadino italiano -spiega Citti - non solo viene di-scriminato sulle prestazioni so-ciali, ma non ottiene nemmeno ildiritto di voto, attivo e passivo.

solo quelle che escludono gli stra-nieri regolari ma anche quellache regola l'ottenimento dellacittadinanza».

Il fronte è più che mai caldo:sul tavolo ci sono due propostemolto diverse, sulle quali il parla-mento dovrà pronunciarsi in pri-mavera, dopole elezioni regiona-li. Una è quella che porta il nomedi Isabella Bertolini (Pdl) e che la-scia invariato il requisito dei die-ci anni di residenza legale in Ita-lia ma aggiunge altri vincoli: lostraniero diventerà italiano solodopo un dettagliato percorso fat-to di corsi dì storia e cui tura italia-na, di educazione civica, dì Costi-tuzione. In più, bisognerà esserein regola con il fisco e avere i re-quisiti di reddito, alloggio e as-senza di carichi pendenti neces-sari per ottenere il permesso disoggiorno. Il Ddl bipartisan Gra-nata-Sarubbi (rispettivamentePdl e Pd), invece, propone di ri-

per l'ottenimento de! passaportoitaliano e di subordinare la con-cessione a una prova di lingua edi educazione civica.

«È davvero cosi inappropria-to chiedere al proprio paese il ri-conoscimento del principio del-lo jus soli per chi nasce e per chi èarrivato da piccolo ed è cresciu-to in Italia?», si chiedono (e chie-dono), invece, gli iscritti alla reteG2 che unisce i giovani stranieridisecondagenerazione. «La boz-za Bertolini - dicono - prevedeche i figli d'immigrati ottenganola cittadinanza italiana a compi-mento dei 18 anni e dopo averconseguito le scuole dell'obbli-go con profìtto. Una formula peg-giore persine la legge 91/1992,già considerata da molti supera-ta e inappropriata ai tempi. La cit-tadinanza, in base a questo testo,pare più un premio che un dirittoper chi ènato nel territorio italia-no ed è figlio di stranieri».

Più concessioni per residenza che per matrimonio

II 2009 verso il recorddi 42mila nuovi italiani

L'anno che sta per chiudersipotrebbe essere quello del re-cord. Più di 31111 ila richieste di cit-tadinanza arrivate in sei mesi, e2omila pratiche approvate. Maicosi tante, almeno secondo i datiforniti dal ministero dell'Internoche vanno a ritroso fino al 2004.Le istanze per la cittadinanza so-no ìn costante aumento: dalle3omila del 2004 si passa alle46miJa del 2007, alle 54mila del2008 e alle (potenziali) óomiladel 2009. Cresce anche il nume-ro di cittadinanze concesse: dal-le limila del 2004 si potrebberoraggiungere le ̂ mila nel 2009.

Non tutte le domande chevengono inserite nel sistema in-formatico del ministero otten-gono, però, una risposta positi-va. «Ci sono - spiegano al Vimi-nale - anche istanze respinte einammissibili, ovvero quelle re-spinte e non più ripresentabili».Il sistema archivia separatamen-te le pratiche per matrimonio equelle per residenza e i dati se-gnano un'inversione di tenden-za: dal 2004 al 2006 il numerodelle richieste per nozze era su-periore a quello relativo alleistanze per residenza, dal 2007al 2009 invece la situazione si ècapovolta e la maggior parte del-le richieste proviene da stranie-ri che hanno raggiunto il requisi-to minimo di dieci anni di iscri-zione anagrafica in Italia.

La città che detiene il re-cord di richieste nel 2008 èRoma (2.794), seguita da Mila-no (2.553), Torino (2.535) e

Brescia (2.203).A livello nazionale le pratiche

per residenza battono quelle permatrimonio, ma in alcune città Udato è invertito: Genova è l'unicadel Nord (461 richieste per noz-ze e 428 per residenza), mentretutte le altre si trovano a] Sud.

E il record spetta alla Campa-nia, unica in cui le cittadinanzeper matrimonio sono superioria quelle per residenza in tutte leprovince.

Numeri a confronto

L'escalation delle pratiche dal 2004

i | Matrimonio \ \ Residenza |aan1 Totale

D-

20O5

2OO6

2O09 (primo semestre)

- 10.657

- 3.066

- 13.723

- 12.469

- 8.297

- 20.766

30.665

6.007

36.672

- 9.037

- 11.898

- 20.935