G8 Instant Book Stefania Buccini Marco Binotto

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OCP – G8 : instant book 1 Instant book di Stefania Buccini e Marco Binotto L’editoria di fronte agli eventi Il maggiori successi di vendite degli ultimi anni sono rappresentati dai libri istantanei, prodotti celermente e strettamente legati ai temi d’attualità. I co- siddetti instant book. Tali titoli sembrano rappresentare uno delle migliori possibilità di allargare il pubblico dei lettori (Peresson 2000) e superare la cri- si del mercato (Dubini 2001). Grazie allo sviluppo di questi testi, solitamente caratterizzati da un breve ciclo di vita e un taglio spiccatamente giornalistico, l’editoria diviene parte integrante dell’informazione. L’informazione sugli eventi mediali si conclude e perfeziona in questa parte dell’industria culturale, «l’editoria anch’essa trasci- nata sull’attualità, funge da stadio ulteriore del ciclo della notizia» (Sorrenti- no{XE "Sorrentino"} 1995:198). Diventa parte integrante del rilievo mediale e giornalistico sugli eventi e come tale andrà, anch’esso, analizzato. Variabile indispensabile del tipo di analisi che presentiamo, è stata la pro- duzione editoriale collegata in qualche modo ai fatti di Genova. Attività com- plementare all’analisi dei media “quotidiani” d’attualità, ci ha permesso di mettere in luce, inoltre, la portata dell’evento mediale G8. In quanto media riflessivo, lento, in qualche modo costoso, la stampa libraria può essere un ottimo indicatore della rilevanza produttiva e commerciale di un qualsiasi evento. La reazione numerica, in termini di numero di pubblicazioni e di copie ven- dute, risponde a questo tipo di domanda. Più complesso è stato ricostruire la capacità delle case editrici, piccole o grandi, più o meno vicine al movimento, di produrre testi velocemente, di produrre opinioni e resoconti dei fatti equili- brati, indipendenti e documentati. Ancora più difficile è illustrare i diversi punti di vista, le questioni maggiormente approfondite, la rilevanza e il giudi- zio forniti dei diversi temi, protagonisti e fatti. Per compiere l’analisi abbiamo raccolto e confrontato le caratteristiche strutturali dei diversi testi pubblicati (data di pubblicazione, collana, numero di edizioni stampate…), raccogliendo inoltre dati numerici sugli argomenti presenti suddividendoli in otto macro categorie, e compiendo un’analisi di tipo

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Progetto di ricerca dell'analisi dell'OCP sul G8 di Genova 2001 pubblicato nel volume "Violenza Mediata" (Editori Riuniti).

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Instant bookdi Stefania Buccini e Marco Binotto

L’editoria di fronte agli eventiIl maggiori successi di vendite degli ultimi anni sono rappresentati dai libri

istantanei, prodotti celermente e strettamente legati ai temi d’attualità. I co-siddetti instant book. Tali titoli sembrano rappresentare uno delle miglioripossibilità di allargare il pubblico dei lettori (Peresson 2000) e superare la cri-si del mercato (Dubini 2001).

Grazie allo sviluppo di questi testi, solitamente caratterizzati da un breveciclo di vita e un taglio spiccatamente giornalistico, l’editoria diviene parteintegrante dell’informazione. L’informazione sugli eventi mediali si conclude eperfeziona in questa parte dell’industria culturale, «l’editoria anch’essa trasci-nata sull’attualità, funge da stadio ulteriore del ciclo della notizia» (Sorrenti-no{XE "Sorrentino"} 1995:198). Diventa parte integrante del rilievo medialee giornalistico sugli eventi e come tale andrà, anch’esso, analizzato.

Variabile indispensabile del tipo di analisi che presentiamo, è stata la pro-duzione editoriale collegata in qualche modo ai fatti di Genova. Attività com-plementare all’analisi dei media “quotidiani” d’attualità, ci ha permesso dimettere in luce, inoltre, la portata dell’evento mediale G8. In quanto mediariflessivo, lento, in qualche modo costoso, la stampa libraria può essere unottimo indicatore della rilevanza produttiva e commerciale di un qualsiasievento.

La reazione numerica, in termini di numero di pubblicazioni e di copie ven-dute, risponde a questo tipo di domanda. Più complesso è stato ricostruire lacapacità delle case editrici, piccole o grandi, più o meno vicine al movimento,di produrre testi velocemente, di produrre opinioni e resoconti dei fatti equili-brati, indipendenti e documentati. Ancora più difficile è illustrare i diversipunti di vista, le questioni maggiormente approfondite, la rilevanza e il giudi-zio forniti dei diversi temi, protagonisti e fatti.

Per compiere l’analisi abbiamo raccolto e confrontato le caratteristichestrutturali dei diversi testi pubblicati (data di pubblicazione, collana, numerodi edizioni stampate…), raccogliendo inoltre dati numerici sugli argomentipresenti suddividendoli in otto macro categorie, e compiendo un’analisi di tipo

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qualitativo sul punto di vista rappresentato dal testo rispetto alle varie issuepresentate.

L’editoria di fronte al G8In linea generale è possibile verificare una reazione vasta degli editori, fre-

nata solamente dagli eventi dell’undici settembre: il numero totale di testipubblicati è complessivamente di 23 testi fino a giugno 2002. Presumibil-mente l’attentato alle Twin Tower ha moderato, e forse interrotto, la pubbli-cazione degli instant book da parte dei “grandi editori” e sicuramente rallen-tato fortemente le vendite di quelli – più rapidi – dei piccoli editori, spesso vi-cini al movimento. D’altro canto i tragici eventi newyorkesi hanno inseritonuove dimensioni al dibattito, prospettando come nuovi temi di discussione ilterrorismo stesso, la guerra in Afghanistan, le nuove sfide della globalizzazio-ne, il futuro del movimento “no global”. Le pubblicazioni sono riprese con uncerto vigore con il nuovo anno, permettendo l’uscita di alcuni testi di denun-cia e testimonianza già previsti da tempo e la comparsa di testi di caratteremeno istantaneo (vedi Grafico 1).

Grafico 1 - Numero di pubblicazioni per mese di pubblicazione.

0

1

2

3

4

5

mag

-01

giu-0

1

lug-0

1

ago-

01

set-0

1

ott-0

1

nov-

01

dic-0

1

gen-

02

feb-

02

mar

-02

apr-0

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Abbiamo suddiviso i testi usciti in tre gruppi, suddivisi più per intenzione econtenuto che per il momento della pubblicazione. Cominciando ad entrarenel dettaglio.

PopoliGià nelle settimane precedenti all’attesa rispetto ai possibili scontri,

all’interesse verso quello che – in quel momento – era definito “Popolo diSeattle” rispondevano quattro testi. Il gruppo editoriale dell’Espresso pubblicaun numero speciale (con grande successo di vendite) della rivista Limes – Ri-vista di geopolitica, una rivista tradizionalmente pronta a rispondereall’attualità. Si muove anche la storica casa editrice di sinistra, gli Editori Ri-

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uniti, oramai slegata da ogni struttura partitica, che pubblica un testo scrittoda tre giornalisti intitolato profeticamente “Sopravvivere al G8”.

Completano questo periodo “preliminare” due testi, pubblicati dall’editore“indipendente” Malatempora e da quello genovese Fratelli Frilli. Queste ultimetre pubblicazioni sono caratterizzate dalla piccola foliazione, mentre tutti equattro i testi hanno come connotazione comune il carattere descrittivo di un“Popolo di Seattle” alla cui attenzione mediale non corrispondeva una cono-scenza diffusa, l’approfondimento dei media di più stringente attualità, te-state in quel periodo impegnate nella descrizione delle paure e delle tensionicorrelate alle manifestazioni previste1.

I fatti di GenovaL’enorme attenzione rivolta ai fatti verificatesi durante i giorni del vertice

del G8, le vendite di quotidiani, periodici e delle precedenti pubblicazioni, ol-tre all’indubbio interesse e agli scandali scatenati deve aver convinto gli edi-tori a produrre celermente una serie di volumi “istantanei” sui fatti accaduti.Da una parte gli editori vicini o interni al movimento interessati a documen-tare le violenze delle forze dell’ordine, a proporre il proprio punto di vista, lapropria versione dei fatti. D’altro lato i “grandi” editori sicuramente interessatial mercato potenziale prodotto.

Escono in rapida successione quattordici testi tra i mesi di agosto ed aprile2001. La palma dei primi usciti, a cavallo dell’estate, va al piccolo editore ro-mano Quattrocchi, che scrive per la sua creatura la Malatempora, “La Batta-glia di Genova”, alla testimonianza di quei giorni in “Le quattro gio\rnate diGenova” e alla raccolta di poesie del deputato di Rifondazione Comunista NikiVendola (gli ultimi due sono entrambi Frilli).

A settembre nelle librerie è possibile trovare “I giorni di Genova”, il testodella rivista Internazionale che raccoglie “Cronache, commenti e testimonian-ze dai giornali di tutto il mondo”.

Dopo il sempre preparato Limes, gli altri editori, più organizzati, riescono aprodurre il proprio instant book avvalendosi di firme prestigiose: i giornalistiGiulietto Chiesa (Einaudi)2 e Concita De Gregorio (Laterza). L’ormai classicovolume post-elettorale di Bruno Vespa (“la Scossa”, Eri-Mondadori) dedica gliultimi due capitoli agli scontri di Genova.

Più in avanti nel tempo usciranno per l’attivissimo editore genovese Frilli la“denuncia” dei sanitari del Genoa Social Forum e “I silenzi della Zona Rossa”

1 Cfr. “News power”.2 Una curiosità sul testo di Chiesa: doveva essere nelle librerie da settembre, inveceè stato pubblicato ad ottobre, con il prezzo corretto e ridotto, non è chiaro se sitratti di un errore o una rivalutazione a seguito degli attentati dell’11 settembre.

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ricco volume di raccolta di informazioni e fotografie. Altro editore vicino almovimento anti-G8 è AltrEconomie-Berti che pubblicherà la testimonianza diun giornalista picchiato durante la perquisizione delle scuole che ospitavano imanifestanti durante il vertice (“Noi della Diaz”).

Caso eccezionale quello de “Il G8 di Genova” dell’editore Bietti pubblicato inritardo rispetto ai volumi che si sono occupati delle manifestazioni e delleviolenze e probabilmente stampato proprio in contrapposizione alla «parziali-tà, unidirezionalità della informazione sugli avvenimenti» di questi ultimi3. Sitratta di un volume scritto da Fabrizio Cicchitto – parlamentare di Forza Italiae membro del comitato di indagine parlamentare – teso a smascherare le“mistificazioni” della realtà proposte sui fatti del capoluogo ligure. Con un lin-guaggio e un’impostazione grafica non distinguibile dai “simili” testi si denun-cia la “verità ufficiale” sull’accaduto, proponendo una “realtà”, lontana dalpunto di vista dei manifestanti e dai giornalisti che avevano scritto fino a quelmomento e vicina alle conclusioni del comitato d’indagine.

Comitato protagonista di altri due volumi: le relazioni conclusive“alternative” proposte dai gruppi dell’Ulivo e di Rifondazione, rispettivamente“I fatti di Genova” (Editori Riuniti) e “Genova per noi” (Odradek).

Documenti e riflessioniDopo il pit-stop dell’11 settembre escono con tempi editoriali più lunghi i

volumi di documentazione: le numerose videocassette distribuite da Il mani-festo e Carta, i supporti multimediali di documentazione del “public forum”che precedette le manifestazioni del 19, 20 e 21 luglio e le trasmissioni radiodi quei giorni prodotti rispettivamente dai circuiti Radio GAP e Radio Popola-re4, e buon ultimo il libro bianco del Genoa Social forum corredato di Cd-romdi documentazione. Tali titoli esemplificano la possibilità dei nuovi formatieditoriali di fornire un’utile funzione di documentazione, permettendo unapubblicazione, tutto sommato rapida, di una grande mole di materiale audio evideo. Dall’altra dimostra la capacità di singoli circuiti e emittenti“indipendenti” di lavorare su piattaforme multimediali, di produrre su diversisupporti e quindi lavorare su pubblici e mercati diversificati. Capacità non an-cora pienamente sviluppata dagli editori “tradizionali”.

3 La citazione è tratta dalla risposta dell’editore alla nostra richiesta di informazionicirca le motivazioni della pubblicazione, e seguiva con: «dalla nostra casa editricegiudicata come gravemente lesiva del diritto della opinione pubblica di avere alme-no descritti i termini delle contrapposte valutazioni sugli avvenimenti».4 Oltre al volume di Popolare Network contenente tre cd-rom con le registrazioni sisegnala anche l’iniziativa locale di Radio Città del Capo di Bologna che ha distribui-to, agli abbonati, un cd-rom con registrazioni (ed immagini) dell’emittente affiliata aRadio Popolare di Milano.

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Con il passare del tempo scompaiono i volumi di “testimonianza” e a fiancoa quelli di documentazione compaiono testi di riflessione. Riflessione sui nuoviscenari mondiali in tempo di guerra globale al terrorismo e riflessioni sul fu-turo del movimento, sul nuovo slancio fornito dal Forum Sociale Mondiale diPorto Allegre. Protagonisti sono ancora gli editori vicini al movimento: Berti-AltrEconomie con un testo (“Voi G8 noi 6 miliardi”) che pubblica il documentoufficiale uscito dal vertice dei G8 – fornendone una lettura ricca di riflessioniben articolate e mirate tutte a smontarne punto per punto gli argomenti – edi nuovo Frilli con le interviste de La Zona Gialla.

Gli altri editori si limiteranno a pubblicare traduzioni di testi sul movimentoglobale con un riferimento agli ultimi appuntamenti o raccolte di interventi sulmovimento: esemplare il caso della Feltrinelli che pubblicherà un testo evi-dentemente realizzato prima del luglio 2001 (“Il mondo ci appartiene”) estampato con un riferimento aperto in copertina alle manifestazioni di Geno-va, le mani bianche, e una postfazione dedicata a quegli avvenimenti.

Testi di riflessione e approfondimento usciranno in seguito, curiosamentesenza riferimenti diretti e aperti alle manifestazioni di Genova: ne sono unesempio “Un altro mondo in costruzione. Le idee del movimento globale”,raccolta di saggi curata da Anna Pizzo di Carta e responsabile comunicazione[m1]del GSF (Baldini e Castoldi), No global e Movimenti globali (Ceri 2002).Gli inganni della globalizzazione sulla povertà, sull'ambiente e sul debito” (Ze-lig editore) quest’ultimo realizzato da quattro giornalisti per un organizzazionenon governativa (COOPI)5 e altri testi dei Fratelli Frilli, dedicati all’argomento.Da rilevare inoltre la pubblicazione di alcuni testi sul fenomeno Black Bloc(per la collana Eretica di Stampa Alternativa, per DeriveApprodi, per Rizzoli oper la Ares6).

Con maggiore ritardo usciranno l’atteso Libro bianco del GSF (distribuito daIl Manifesto e Carta) e quello dei legali del Social Forum. Caso particolare diinstant book è l’uscita del volume scritto dai genitori di Carlo Giuliani e pub-blicato (per Baldini e Castoldi) in occorrenza delle commemorazioni del 21 lu-glio 2002). Sia il testo di documentazione che quello di Giuliano e Haidi Giu-liani sembra abbiano riscontrato una favorevole risposta del mercato, mo-strando come l’evento G8 sia rimasto un tema di interesse.

Tabella 1 - Ripartizione argomenti per cluster e paragrafi ( unità di significato ).

Popoli I fatti di Ge-nova

Documenti eriflessioni

Totale

Globalizzazione 56 67 196

5 Questi testi non sono presenti nelle schede seguenti in quanto non caratterizzatirispetto al G8 di Genova.6 U. Rapetto, R. Di Nunzio, Le nuove guerre. Dalla Cyberwar ai Black Bloc, dal sa-botaggio mediatico a Bin Laden”, Rizzoli, e Maurizio Blondet, No Global, ARES.

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Movimento 116 66 41 223Eventi pre Genova 36 19 0 55I fatti di Genova 14 421 64 499Media 13 10 12 35Mov. Dopo Genova - 20 118 138Ripercussioni politiche - 32 2 34Giudizio, opinione pub-blica sui fatti di G.

- 14 0 14

252 638 304 1194

ContenutiIn generale ci è sembrata interessante la capacità delle leggere strutture

del movimento di produrre una grande mole di resoconti e “libri bianchi”, co-stituendo circuiti produttivi ad hoc mettendo in rete le risorse esistenti.L’editoria “tradizionale” sembra invece ancora legata a cliché “alfabetici” eformule standardizzate, aggravata dall’incapacità di rispondere così spedita-mente alle sollecitazioni7, riuscendo solo ad offrire nuove edizioni di testi giàediti o adeguare ai trend in corso altri testi8.

Rispetto agli argomenti, l’analisi che abbiamo compiuto sulle unità di signi-ficato, mostra un’ovvia e prevalente attenzione per gli eventi di Genova. Lagrande mole di documentazione e testimonianze è stata il vero tema di questitesti. Un unico contenuto li caratterizza: la denuncia.

7 Esemplare il caso del testo di M. Hart e A. Negri L’Impero, da tempo uscito in in-glese e colpevolmente – dal punto di vista del marketing editoriale – uscito solonell’autunno del 2001, quando la fama indiretta dovuta alle esternazioni delle TuteBianche era oramai svanita.8 Esemplare ci sembra il caso della casa editrice Feltrinelli che nell’intero periodo hasemplicemente pubblicato in edizione economica un testo già stampato nel 1995(Brecher, Costello, 1995) e una nuova edizione ampliata del testo intervista a JoséBové. Solo successivamente usciranno testi curati dall’associazione Attac sui temicari al movimento.

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Grafico 2 - Suddivisione argomenti per paragrafi (unità di significato).

0 200 400 600 800 100 0 120 0

G lo b a lizza z io n e

M o v im e n to

E ve n ti p re G e n o va

I fa tti d i G e n o va

M e d ia

M o v . D o p o G e n o va

R ip e rcu ss io n i p o litich e

G iu d iz io , o p in io n e p u b b lica su i fa tti d i G .

I testi che hanno fornito elementi importanti per la definizione del“movimento” sono stati quelli pubblicati proprio a ridosso del vertice, ovveroquelli da noi inseriti nella sezione Popoli. Tutti i libri pubblicati successiva-mente, forniscono linee sommarie su questi nuovi attori sociali, dando spessoper scontato elementi di conoscenza sui fatti e sulle organizzazioni del movi-mento, lasciando intendere un “lettore modello” già a conoscenza di questeinformazioni e desideroso di assumerne nuove e approfondire.

Sicuramente la descrizione delle violenze ha oscurato l’importanza e la visi-bilità del movimento stesso, eppure fra le pubblicazioni successive ai giorni diGenova possiamo trovare testi che ancora ne trattano, puntando però ametterne in risalto le prospettive future. Come se il G8 avesse chiuso la faseapertasi con Seattle.

L’unico testo completamente dedicato al movimento è quello pubblicato daFeltrinelli, “Il mondo ci appartiene”. Gli altri testi (vedi Documenti e riflessio-ni) non utilizzano Genova come icona, ma anzi segnano la cesura con i testidedicati al G8, forse ormai troppo caratterizzati dalla denuncia più che dallariflessione e dall’attenzione ai temi.

Infatti all’attenzione centrata sul movimento e sulla globalizzazione il verti-ce di Genova cambia il segno complessivo delle produzioni editoriali. Dopo ladisamina dei contorni, dei protagonisti e dei temi della protesta, della illustra-zione e delle proposte del movimento, si riferirà sempre meno a discussioni dicarattere generale e sempre più a quesiti di ordine tattico-strategico sul fu-turo del movimento dopo il G8 e soprattutto sulle conseguenze degli attentatidi New York (vedi

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Tabella 2).

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Tabella 2- Ripartizione percentuale argomenti per periodo ( unità di contenuto).

Popoli I fatti di Geno-va

Documenti eriflessioni

Totale

Globalizzazione 29% 9% 22% 16%Movimento 46% 10% 13% 19%Eventi pre Genova 14% 3% 0% 5%I fatti di Genova 6% 66% 21% 42%Media 5% 2% 4% 3%Mov. Dopo Genova 0% 3% 39% 12%Ripercussioni politiche 0% 5% 1% 3%Op. pubbl. internazionale 0% 2% 0% 1%Totale 100% 100% 100% 100%

Infatti se gli instant book avevano visto scemare l’attenzione sugli interro-gativi della globalizzazione, nei testi di vera e propria riflessione e bilancio,tendono a scomparire avvenimenti e manifestazioni occorsi prima di Genova,come il contesto e le reazioni nazionali e internazionali al movimento (vedi

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Tabella 2). Altra caratteristica comune è l’importanza che in essi viene data alla de-

scrizione e all’analisi del fenomeno Black Bloc, rintracciabile a volte in pocherighe, ma più spesso in interi paragrafi.

CopertineQuasi tutti i testi hanno scelto immagini per la copertina e per la quarta di

copertina molto forti, in particolare gli Instant book, mentre nel caso del pri-mo periodo è da segnalare la quarta di copertina molto simile nel caso di Ilpopolo di Seattle (Malatempora) e Sopravvivere al G8 (Editori Riuniti), raffi-gurante un simbolo di divieto per il WTO e delle fiamme (molto probabil-mente riprese durante le manifestazioni di Seattle ‘99).

Molto più pacate le immagini di copertina dei testi della sezione Documentie riflessioni, rappresentanti spesso scene pacifiche di manifestazioni.

Come era prevedibile i termini Genova e G8 dominano nelle titolazioni, co-me i riferimenti alla Battaglia di Seattle o alle citazioni e i giochi di parole:Genova per noi (Odradek), Genova. Per noi. Titolo della videocassetta uscitacongiuntamente con L’Unità, Il manifesto, Liberazione e Carta).

RisultatiNei mesi precedenti abbiamo contatto le case editrici interessate per avere

delucidazioni sulle motivazioni della pubblicazione e sugli andamenti dellevendite. Come era prevedibile non abbiamo ricevuto risposte da tutte lestrutture. In ogni caso risultano interessante questi dati associati al numerodi edizioni raggiunte.

Tabella 3 – Compendio dei testi pubblicati, con i dati di vendita reperiti e le edi-zioni raggiunte (giugno 2002).

Editore Titolo Tiratura Venduto9 EdizioniFrilli Da Seattle a Genova 24.912 17.000 ca. 2Frilli Le quattro giornate Genova 29.689 23.000 ca 3Frilli Lamento in morte Carlo Giu-

liani13.746 7.000 ca 2

Frilli Obbligo di referto 5.024 3.700 ca 1Frilli I silenzi della zona rossa 6.000 5066 ca 1Frilli Zona gialla 3.050 1000 ca 1Berti Noi della Diaz 6.300 Esaurito 2Berti Voi G8 noi 6 miliardi 3.300 Esaurito 1

9 Ovviamente questi dati sono tutti indicativi soprattutto per i testi di più recentepubblicazione.

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L’Espresso Limes - I popoli di Seattle 42.000 33000 2

L’Espresso Limes - L’Italia dopo Genova 33.500 22000 1

Malatempora Il popolo di Seattle 5.000 1Malatempora La battaglia di Genova 5.000 Esaurito 2EditoriRiuniti Sopravvivere al G8EditoriRiuniti I fatti di GenovaLaterza Non lavate questo sangueEri-Mondadori La scossaInternazionale I giorni di GenovaEinaudi G8/GenovaManifestolibri La sfida al G8Odradek Genova per noiFandango Le parole di GenovaFeltrinelli Il mondo ci appartiene

Si vede come sia i testi pubblicati prima del vertice che quelli successivi ab-biano avuto dei risultati di vendita di tutto rispetto. Numericamente rilevante,come da attese, il risultato della rivista Limes, che però soprattutto per il se-condo numero dedicato al G8 ha dovuto subire l’agguerrita concorrenza deiveloci e poco costosi instant book andati quasi sempre esauriti.

Interessante il caso Frilli. Un piccolo editore capace di passare dal formatoleggero delle prime uscite realizzate per «“raccontare” le peculiarità dei grup-pi più rappresentativi e come si differenziavano tra loro» di fronte alla «di-sinformazione fornita dei media sugli eterogenei gruppi che avrebbero mani-festato» a una serie ampia di testi con una particolare cura editoriale e unasua riconoscibilità. Un editore che non vuole definirsi “di movimento” ma cheè riuscito a fornire uno spettro molto ampio di visioni del movimento dei mo-vimenti venendo premiato in termini di vendite10.

Altro editore che si è “costituito” sulle pubblicazioni relative al G8 è Berti –la casa editrice pubblica che le riviste “Terre di Mezzo” e “AltrEconomie” – per

una scelta doverosa nei confronti di un collaboratore del nostro giornale [“Terre diMezzo”], Lorenzo Guadagnucci, giornalista del “Resto del Carlino”, scegliendo dipubblicare una testimonianza privilegiata, nonché diretta, dal momento che lostesso giornalista ha subito le violenze all’interno della scuola.

10 Ringraziamo in questa sede Marco Frilli per la esaudiente risposta alle nostre ri-cerche di informazione.

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