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G G r r i i l l l l o o P P a a r r l l a a n n t t e e [email protected] N. 33 - DICEMBRE 2010

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N. 33 - DICEMBRE 2010

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S O M M A R I O

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Pagg. 22, 23.

Tagliare e RisparmiareFilippo LeonardiDirettore AIOP

Pagg. 20, 21.

L’intervista al Sindaco diRonciglione

Pagg. 18, 19.

L’intervista al Sindaco diRonciglione

Pag. 16, 17.

R.S.A. Pontina: TerapiaOccupazionale in Cucina

Pagg. 14, 15.

Il Fisioterapista E RSA

Pag. 13.

Prof. Marco Pasquali Lasagni

Pag. 12.

Prof. Marco Pasquali Lasagni

Pagg. 4, 5.

2011 L’anno della riforma … ma quale riforma ???

Pagg. 6, 7.

Speciale Parkinson

Pag. 10.

Prof. Marco Pasquali Lasagni

Pag. 11.

Prof. Marco Pasquali Lasagni

Pagg. 8, 9.

Speciale Parkinson

[email protected]

GIOMI R.S.A. Grillo ParlanteGIOMI R.S.A. Grillo Parlante

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Il Grillo Parlante aspetta i vostri articoli,chiunque ha qualcosa da dire, un esperienza da raccontare,un’emozione da condividire, può mandare il proprio articolo all’indirizzo E mail [email protected] Sarete contattati al più Presto.

Direttore.Prof. Fabio Miraglia

Direttore ResponsabileBenedetta Ferrari

CollaboratoriRosalba PadroniAgatino LicandroMichele D’urso

Filippo LeonardiEnrico Padroni

Armando Di GennaroDaniele Testi

Donatella PisciPier Luigi Redi

Alessio La MorgiaAlessandro Piergentili

Sonia SessaRita NerbanoAnna Clementi

Cristina TomboliniFrancesca Pensosi

Alessandra MartinelliClaudia Saveri

Valentina RazzanoNatalia Travaglini

Lorena VillaniLaila Rigdon

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE

DI CIVITAVECCHIAN. 11/10

Pag. 42.

Il GemellaggioResidenza Flamina

Pagg. 38, 39.

Passatempo

Pagg. 36, 37.

Festa dei NonniGioService On_Line

Pagg. 40, 41.

L’oroscopo diSegno del Mese

Pagg. 34, 35.

Evento Musicale La PaceLa Banda e la Pace

Pagg. 30, 31.

Buon Compleanno aEvento MusicaleResidenza Flaminia

Pagg. 28, 29.

Buon Compleanno aEvento MusicaleResidenza Cimina

Pagg. 26, 27.

Buon Compleanno aEvento MusicaleRSA Viterbo

Pagg. 24, 25.

Buon Compleanno aEvento MusicaleMadonna del Rosario

Pagg. 32, 33.

Buon Compleanno aEvento MusicaleResidenza Pontina

Pag. 43.

Dove Siamo

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Siamo quasi arrivati ci siamopreparati tutti all’evento,come nelle nostre migliori

tradizioni: Lorenzo ci ha portatoalla certificazione di gruppo;Emilia ci ha insegnato la centrali-tà dell’ospite e la filosofia Vaor;Agatino ha centralizzato l’ammi-nistrazione; Renato ha teorizzatomodelli e strategie; Rosalba ci haseguito ovunque, insieme alnostro Enrico, a sincerare chetutto fosse perfetto; Michele haimparato veloce e dispensatotranquillità e dolcezza ai nuovi;Alessia ha girato le strutture persincerarsi che le normative fosse-ro tutte rispettate. Federica,Salvatore, Gabriella, Carla,Andrea, Giosif, Sabina, Raffaella,Alessio, Armando, Daniele … la

squadra è subito partitanella corsa contro il

tempo per preparare tutti …. Maa cosa ??? ….. Cosa ???Scusate non lo so !!!Ci siamo incontrati, vi ho parlatoper ore per motivarvi e ora videvo dire non so perché, mi vienquasi voglia di chiedere scusa atutti ma non può essere così, nonsarà così!!!Il nostro vero datore di lavoro, LaRegione Lazio, aveva la possibili-tà di dare vita ad una vera rifor-ma che avesse la centralità del-l’ospite attraverso la gratificazio-ne dell’operatore che quotidiana-mente lo assiste.Ma così si sta tenendo ben lungidal fare, qui si riforma senza avermai girato le strutture che sulterritorio danno i servizi, qui siriforma senza ascoltare chi lavoratutti i giorni, qui si riforma con ipreconcetti che chi gestisce ruba(Noi!), qui si riforma senza unbriciolo di meritocrazia (ma esi-ste veramente questa parola nelvocabolario italiano?).No miei cari, qui la riforma ètogliere la dicitura Livelli e met-ter lettere oggi R domani magariG e che ci ha fatto la T per esclu-derla?

PROF. FABIO MIRAGLIA

2011 L’anno della riforma … ma quale riforma ???

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Tanti Auguri a Tutti

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Così noi siamo partiti con il pro-getto Riforma, lo abbiamo studia-to nelle regioni in cui funziona(Beati Loro a poter vivere Lì), loabbiamo applicato con il sacrificiodi tutti e per questo sforzo tornoa ringraziare tutti, tutti veramen-te: ospiti, parenti, collaboratori.Vi ho visto, ovunque, dedicarvi alcambiamento riuscendo in tuttele strutture a modificare l’impo-stazione del nostro lavoro: questorimarrà il nostro successo piùimportante.Questo numero del Grillo vedeuno sforzo notevole di tutta laredazione che si sta impegnandonel rendere questa rivista semprepiù importante e interessantenella sua lettura.Inaugura la serie di interviste aisindaci delle città in cui lavoria-mo e per prima la nostra bravissi-ma direttrice Benedetta Ferrariha intervistato Massimo San Giorgisindaco di Ronciglione.La scelta è un premio all’aperturadella Residenza La Pace, progettopubblico- privato ed esempio dicome una sana amministrazionepubblica possa dare servizi ai cit-tadini in tandem all’imprenditorialocale vogliosa di accettare lasfida e di andare, per una volta

tanto, insieme alla pubblicaamministrazione.Ronciglione simbolo di una cittàin cui il gruppo Giomi Rsa ha inve-stito e vuole continuare ad inve-stire grazie al lavoro di Agatino,Fabrizio e Cristina e per ultimoRenato a cui rivolgo i complimen-ti per il difficile lavoro svolto.Quest’anno festeggeremo per laprima volta il Natale aCivitavecchia, nostra città natalee la cosa ci rende molto felicisperando di festeggiare il prossi-mo a Latina con La Pontina final-mente a pieno regime e la nuovaRSA Cori in procinto di partire.Non mi resta che rivolgere gliauguri a tutti, tutti coloro chevivono le nostre strutture in ognimodo: da ospiti, da parenti, dalavoratori, da collaboratori, daamici …. Auguri, e che il 2011 siaper tutti Noi, l’anno della NostraRiforma, quella a cui teniamo dipiù, ovvero, il perseguire contutte le nostre forze il difficileobbiettivo di mantenere sempreal centro del lavoro tutti i nostriamati ospiti Tanti Auguri di cuore a tutto ilmondo della GIOMI RSA

Prof. Fabio Miraglia

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Speciale Parkinsondel sistema nervoso centrale,carat-terizzata da una progressiva scom-parsa delle cellule nervose, in parti-colare dellevcellule che produconoil neurotrasmettitore dopamina. Ladopamina opera come un maestrod’orchestra su altre cellule cerebra-li e controlla, oltre che la funzionemotoria, anche alcune funzioni non-motorie quali l’umore, il sonno e lamemoria.Quando i livelli di dopamina dimi-nuiscono eccessivamente, i messaggitra le cellule nervose si interrompo-no, dando inizio a problemi di con-trollo del movimento – come rigidi-tà, tremore, lentezza dei movimenti- che rappresentano i principali sin-tomi motori; questi si manifestanocontemporaneamente o isolatamen-te e possono peggiorare con il passa-re del tempo.Le cause della malattia sono pocochiare. Accanto a rare forme diParkinson ereditario la maggiorparte dei casi sembra dovuta adun'interazione fra tossici ambientali

I n Italia la Malattia di Parkinsoncolpisce circa 6.000 persone ognianno e in un caso su quattro il suo

esordio avviene prima dei 50 anni.Riconoscerne i sintomi è molto diffi-cile, soprattutto nella fase inizialeper questo la Lega Italiana per lalotta contro la Malattia di Parkinson,e l'Associazione italiana Disordinidel Movimento e Malattia diParkinson hanno promosso la“Seconda giornata nazionale dellamalattia di parkinson” che si è svol-ta in tutta Italia il 27 novembrescorso, tra gli istituti che hannoaderito all'iniziativa la Icot di Latinadel gruppo Giomi dove durante lagiornata si è tenuta una Conferenzadivulgativa sulla Malattia. Ma cono-sciamola meglio.

La malattia di Parkinson èuna malattia degenerativa

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e vulnerabilità geneticamentedeterminate all'effetto di tali tossi-ci.

LE TERAPIE FARMACOLOGICHEDISPONIBILI E LE NOVITÀ DELLARICERCA Tradizionalmente la terapia farma-cologica della Malattia di Parkinsonsi basa su molecole che aumentano ilivelli di dopamina cerebrale o chesi sostituiscono alla dopamina man-cante. Al primo gruppo appartiene lalevodopa, un precursore della dopa-mina, al secondo gruppo apparten-gono gli agonisti dopaminergici,sostanze capaci di stimolare diretta-mente gli stessi recettori dopami-nergici.Vi sono poi sostanze in grado di ini-bire gli enzimi responsabili delladistruzione della dopamina: la clas-se degli inibitori delle monoaminos-sidasi B (MAO-B), di cui fanno parteselegilina e rasagilina, bloccando ilmetabolismo ossidativo della dopa-mina, ne aumentano la disponibilitàcerebrale ed esercitano quindi uneffetto sintomatico.

Anche gli inibitori delle catecol-ossimetiltransferasi (COMT) permet-tono di ottimizzare l’azione dellalevodopa, aumentando i livelli didopamina cerebrale. Tuttavia, que-sti farmaci, a differenza degli inibi-tori MAO, non sono efficaci se som-ministrati da soli. Accanto alla tera-pia farmacologica bisogna ricordareil ruolo crescente della terapia chi-rurgica (limitata però ad un piccologruppo di pazienti inuna fase moltoavanzata dellamalattia) e leterapie di sup-porto (attivitàmotoria assisti-ta, riabilitazione,etc.).

L ’ I M P O R T A N Z ADELLA DIAGNOSI PRECOCELa diagnosi dellaMalattia diParkinson si basap r i n c i p a l m e n t esulla presenza dialcuni sintomi,per questo moti-vo è fondamen-tale aver cura didescriverli almedico nel modopiù accuratopossibile. Ladiagnosiè preva-

Speciale Parkinson

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Speciale ParkinsonLa parola d’ordine è, dunque, rivol-gersi subito al medico poichè ritar-dare la diagnosi el’inizio della terapia significa avereuna ridotta qualità di vita, mentreun intervento farmacologico precocepuò favorire un migliore decorsodella malattia.

S I N T O M I P R I N C I P A L I

• RIGIDITÀ MUSCOLARE Spesso erro-neamente attribuita a un’infiamma-zione articolare, un reumatismo ouna postura scorretta, potrebbe rap-presentare l’esordio della malattia

• TREMORE Può non essere presente in tutti imalati (circa il 30% delle personeaffette da Malattia di Parkinson nonlo manifesta). Nelle fasi inizialidella malattia, colpisce solo unaparte del corpo, spesso le mani, ipiedi e le dita ed è un tremore ariposo: diminuisce afferrando unoggetto, come ad esempio un bic-chiere, o nel sonno

lentemente clinica e si basa sullapresenza di almeno due o più sinto-mi motori tra tremore, lentezza deimovimenti, rigidità muscolare einstabilità posturale; altre volte, lamalattia può esordire in modo sub-dolo con sintomi aspecifici. Secondouna recente indagine, i pazientiaspettano quasi cinque mesi perandare dal medico perché la mag-gior parte di essi e dei loro familiarinon è in grado di riconoscere i sinto-mi iniziali della malattia e ben 9 su10 non hanno avuto alcun sospetto;il 15-20% si è rivolto al medico adistanza di 1-2 anni dai primi sinto-mi: un tempo di attesa troppo lungo

che si riscontra soprattuttotra i pazienti più giovani.

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• LENTEZZA DEI MOVIMENTI (BRADICINESIA) Si manifesta come una maggiore dif-ficoltà a svolgere movimenti finicome lo scrivere, ilcucire e il radersi: si impiega piùtempo e ci si sforza di più per effet-tuare le normaliattività, oppure per passare da unaposizione all’altra (alzarsi da unasedia, scendere dalla macchina,girarsi nel letto) o per vestirsi(indossare una giacca o un cappotto)

S I N T O M I N O N M O T O R ILa Malattia di Parkinson presentaanche sintomi non legati ai movi-menti (cosiddetti non motori) che inalcuni casi possono precedere dianni l’inizio del disturbo e che devo-no far scattare uncampanello d’allarme:

• STIPSI Può precedere di 20 anni lacomparsa dei sintomi motori

• DEPRESSIONE Anticipa di moltimesi la comparsa dei sintomi motoriin circa il 30% dei casi

• RIDOTTA SENSIBILITÀ OLFATTIVA(IPOSMIA) Interessa ben il 70% dellepersone con Malattia di Parkinson

• DOLORE Può essere di vario tipo(crampi, sensazione di intorpidimen-to, di bruciore) e riguardaresoprattutto le gambe

• DISTURBI DURANTE IL SONNOAgitazione con emissione di urli,movimenti bruschi e violenti

• MINORE ESPRESSIVITÀ DEL VOLTO

• CAMBIAMENTI DELLA VOCE O DELMODO DI ESPRIMERSI Parlare piùlentamente, con voce flebile, mono-tona, rauca, esitante o più veloce

• DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONEE MEMORIA Nelle fasi iniziali, spessonotata da un familiare più che dalmalato

• RIDUZIONE DELLA CAPACITÀ dieseguire compiti COMPLESSI O PIÙATTIVITÀ nello stesso tempo

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Speciale Parkinson

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Il 14 Novembre ci ha lasciato il

Prof. Marco Pasquali Lasagni.

Chi era per noi della GIOMI il Prof.Pasquali?Ha vissuto una vita lunga, intensa,laboriosa e straordinaria sul pianoscientifico ed organizzativo.Nato a Roma nel 1922 si è laureato

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a “La Sapienza” specializzandosi inOrtopedia.Nel 1951 insieme al Prof. Faggianaha fondato l’Istituto Ortopedico diReggio Calabria: il primo degliIstituti del nostro Gruppo.In quell’Ospedale privato ha per-corso tutta la sua carriera daAssistente ad Aiuto a Primario edinfine a Direttore.

Ma è nel 1970 che esprime le suedoti straordinarie creando dal nullae fondando a Latina l’ICOT (IstitutoChirurgico OrtopedicoTraumatologico).All’ICOT ha dedicato tutta la suapassione facendolo diventare unpolo di attrazione nazionale edinternazionale.

PROF. MARCO PASQUALI LASAGNIPRESIDENTE ONORARIO

DEL GRUPPO GIOMI

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PROF. MARCO PASQUALI LASAGNI

Ha creato una scuola di mediciortopedici che, nei 35 anni della suadirezione, sono diventati a lorovolta professionisti di grande valore.Il prof. Pasquali è stato un straordi-nario clinico ortopedico. A Lui sidevono tecniche operatorie innova-tive e strumentari chirurgici appli-cati in tutto il mondo.Pur in età avanzata ha sempredimostrato una “freschezza” diidee ed una disponibilità al con-

fronto assai difficili in molti deisuoi colleghi.L’ICOT si è aperto alla collaborazio-ne e al gemellaggio con altri istitu-ti ortopedici all’avanguardia nelmondo occidentale (Francia,Spagna, Stati Uniti, Messico,Cuba…) e scambi culturali tra gio-vani medici “da” Latina e “verso”

Latina erano costanti.Marco Pasquali Lasagni nella GIOMIha percorso tutti i gradini dellascala gerarchica non solo comemedico, anche come amministrato-re ricoprendo per moltissimi anni lacarica di Presidente del Consiglio diAmministrazione stimolando tutti a“crescere” e a “non fer-marsi mai”.

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PROF. MARCO PASQUALI LASAGNIPer me “Marco” è stato anche unAmico, ed ho potuto riscontrarne legrandi doti umane che lo facevanoapprezzare superando i primimomenti di “timorosa reverenza”con un quasi immediato “rispettoaffettuoso”.Con “Marco” abbiamo fatto cresce-re la GIOMI, portandola in altreRegioni ed allargando gli orizzontidell’attività dalla “solo ortopedia”a “quasi tutte” le specialità ospe-

daliere.Con “Marco” abbiamoiniziato l’approccio alla“terza età” con laprima RSA di Viterbo.Poi l’intraprendenza el’acume del Prof. Fabio

Miraglia ha fatto di que-sto settore quello di mas-

sima espansione all’inter-no del Gruppo.

E il prof. Pasquali siinformava sempre ditutte le innovazioni

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PROF. MARCO PASQUALI LASAGNI

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organizzative che la GIOMI RSA por-tava avanti nelle sue strutture.Ha voluto che anche a Latinanascesse a fianco dell’ICOT una RSA(la RSA Pontina).E più di una volta ha voluto visitare(come testimoniano le foto a fian-co) le Residenze per scambiare unsorriso con gli ospiti.Il prof. Marco Pasquali ci ha lascia-to il 14 novembre e, pensando diaderire ad un suo desiderio, hovoluto che la camera ardente fosseallestita nella bella cappella dellaRSA Pontina.Centinaia di dipendenti, di ex

dipendenti, di allievi, di estimatorie di amici sono venuti per un estre-mo saluto.Il suo sguardo era aperto ad un sor-riso: lo stesso sorriso che riservavasempre ai bambini che visitava edagli anziani che confortava.La GIOMI sta adottando importantiiniziative per ricordarlo.Marco Pasquali Lasagni resterà nelcuore degli Amici e di quanti hannovisto in Lui un Maestro di Scienza,un chirurgo eccezionale ed un

“papà” per migliaia di dipendentiche lo hanno visto sempre al lorofianco nell’affermazione dei lorodiritti.Un abbraccio alla moglie Antonellache ha condiviso oltre quaranta annidi vita eccezionale anche se nonfacile ed ai figli Enrico, Roberto eMarina.

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Il Fisioterapista

Anni, mesi, giorni che pas-sano impetuosi tra conti-nue lezioni, tirocini ed

esami fanno sembrare unaunica sessione le centocinquan-tasei settimane utili a conse-guire l’agognata “Laurea inFisioterapia” . . . e poi? L'ambi -ente ospedaliero, il privato o losportivo? ... oppure, perchè no?la RSA!!!

E' vero, non ci è conces-

so sapere in che modo la nostravita prenderà la sua piega equesto naturalmente valeanche per l'esercizio della pro-pria professione, quella che nelnostro piccolo è la risposta acome possiamo migliorare ilmondo che noi tutti viviamo.Tutti noi siamo chiamati a rico-prire dei ruoli e, a volte, ina-spettatamente, ci troviamoimmersi in realtà non contem-plate o non conosciute comple-tamente. Come porsi rispetto aqueste? Gli statunitensi usanol'espressione"it’s my work" main Italia questa cultura del“sacrificio” è altrettanto condi-visa?Non posso affermarlo in gene-rele ma per quanto riguarda larealta' della Giorni Rsa la rispo-sta e' affermativa.Tutta questa premessa è resanecessaria dalla constatazioneche i corsi di Laurea inFisioterapia quasi mai prepara-no in maniera appropriata iprofessionisti che andranno adoperare nelle residenze sanita-rie assistenziali su pazienti che

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E...RSA nella stragrande maggioranzadei casi oltre a presentare qua-dri clinici di diverso genere egravità e si trovano in etàgeriatrica.Questa affermazione è altresì'avvalorata dall'ulteriore osser-vazione della quasi inesistenzadei tirocini formativi previstidurante il corso di Laurea neiposti piu' disparati quali ospe-dali, strutture per post acutipersino al Coni ma non in RSA!!!Augurandoci che questo gapvenga prontamente colmatotorniamo al Fisioterapista inRsa. La prova più evidente del-l'esistenza di vita è senza dub-bio il “movimento”, d'altrondela sua essenza accorcia vistosa-mente la prospettiva di vita,partendo da questo assunto e'facile imaginare a quale compi-to e' chiamato il fisioterapistain strutture dove gli ospitinella maggior parte dei casisono costretti per buona partedel giorno a letto o in sedia arotelle.L'attivazione nel senso piùampio del termine assume in

queste condizioni un significatoche va' molto oltre il senso fisi-co della parola, incoraggiamen-to, sostegno psicologico, diven-ta quel lavoro emozionale dicui sempre piu' si sente parlare.Lavorare con ospiti in condizio-ni così' instabili e complesse(niente mi convincerà del con-trario!!!) e' altrettanto emozio-nante e soddisfacente che lavo-rare in terapie intensive ostrutture per postacuti, ciòavviene a patto che la culturadella Gerontologia crescadando possibilità alla professio-nalità' dei fisioterapisti dirispondere con sempre piu'appropriati contenuti.

La sfida per chi la volesseaccettare e' lanciata!!!

Coord.Ft Giomi R.S.A.Alessio Marzo

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R. S. A. PONTINA: Terapia

Introdurre un laboratorio di cucinaall’interno del Servizio di TerapiaOccupazionale dell’R.S.A. ha la fun-

zione di far riacquisire all’ospite le abi-tudini domestiche, che per molti annihanno caratterizzato la vita quotidiana,influendo positivamente sul benesserepsicosociale e sull’autostima della per-sona.Insieme a tali benefici, non in secondopiano, sono da considerare l’aumentodelle capacità manuali (motricità fine,coordinazione occhio-mano e bimanua-le, omolaterale e crociata) e delle

capacità cognitive (memoria abreve e a lungo termine,memoria procedurale, pro-

blem – solving e pianificazione dell’ese-cuzione). Il laboratorio di cucina si tiene due voltea settimana; il martedi e il giovedi. Leospiti si incontrano nella “stanza deidolci” come la chiamano loro e passanola mattina in compagnia confrontandosisulle ricette e preparando i dolci che poisaranno la merenda degli ospitidell’R.S.A. In questo modo viene anchefavorita la socializzazione.è importante avere una dispensa benfornita con farina, zucchero, sale, olio,burro, uova, cacao ecc. è quindi neces-sario almeno ogni due settimane uscire eandare a fare la spesa, questa attività,spesso, è eseguita dall’ospite insiemealla terapista occupazionale, dando cosìla possibilità di continuare un’attivitàche ha fatto parte della loro vita prima

1) La Signora Cristina grattugia il limone

2) La Signora Sestina rompe le uova

e divide il rosso dal bianco16