R. Soncini-Sessa, MODSS, 2004 1 L10 Il passo temporale et al. Rodolfo Soncini Sessa MODSS Copyright...
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R. Soncini-Sessa, MODSS, 2004 1
L10 Il passo temporale
et al.Rodolfo Soncini Sessa
MODSSCopyright 2004 © Rodolfo Soncini Sessa.
R. Soncini-Sessa, MODSS, 2004 2
Il passo temporale
La maggior parte delle variabili (livelli, disturbi, afflussi, ...) varia
nel tempo con continuità.
Solo le decisioni di gestione (i controlli) vengono assunte in istanti discreti (reti irrigue, centrali idroelettriche, ...)
L’intervallo di tempo che intercorre tra una decisione e la successiva
è detto passo decisionale.
Si potrebbe credere che la sua durata dipenda dalla rapidità con cui varia lo stato del sistema, ma in realtà non è così!
o è uniforme o è periodico.
Il passo decisionale deve essere uguale al passo di modellizzazione.
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Il passo temporale
Due opposte esigenze:
Come fissare la durata del passo temporale?Δ
1. abbastanza breve da permettere il tempestivo adeguamento
della decisione alle variazioni del sistema.
Δ
2. abbastanza lungo da consentire che tutti i fenomeni fisici ed
economici che la decisione influenza si adattino a essa.
Δ
La decisione non si cambia in tempo nullo e comporta dei costi.
Rappresentabilità del sistema fisico
Accettabilità sociale della alternativa
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Il passo temporale
Quando il sistema è già in esercizio
il passo temporale esistente è quasi sicuramente un buon compromesso tra le due esigenze; se così non fosse il regolatore farebbe fatica a gestire il sistema.
Quando il sistema è realizzato ex-novo è necessario considerare:
- i vincoli imposti dalla dinamica del sistema
- la frequenza con cui sono misurate le variabili idrologiche
- le esigenze di stabilità dei Portatori d’interesse
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Il passo temporale
Quando assumere un passo temporale tempo-variante?quando il passo Δ che si vorrebbe adottare non è un
sottomultiplo del periodo T del sistema.
Esempio: T = anno
Δgiorno: è un sottomultiplo, il passo può essere costante
Δsettimana: non è un sottomultiplo, passo non
costante Porre Δt uguale a 7 giorni per le prime 52
settimane e a 1 o 2 giorni alla fine dell’anno
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Δ decade: non è un sottomultiplo, passo non costante
Definire Δt uguale a 10 giorni, in corrispondenza del primo e dell’undicesimo giorno del mese, e di durata pari alla
restante parte del mese in corrispondenza del ventunesimo.
Δ mese: il passo è naturalmente periodico
Il passo temporale
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Il passo temporale: due difficoltà
Spesso periodicità diverse agiscono sullo stesso sistema.
Esempio 1
In un distretto irriguo l’eliofania ha periodicità annuale, mentre le attivitàagricole settimanale.
Esempio 2
In un impianto idroelettrico la domanda ha una componente periodica annuale, a causa della temperatura, e una settimanale, a causa della distribuzione delle attività antropiche.
L’anno non è periodico per la presenza degli anni bisestili.
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Soluzione: tempo naturale e antropico
Si definisce un ANNO STANDARD anno non-bisestile che inizia di lunedì
Al giorno corrente si associano due indici:
Tempo naturale: il numero ordinale che lo contraddistingue a partire dal primo giorno dell’anno corrente (giorno 0)
Tempo antropico: il tempo naturale del giorno più vicino nell’anno standard che ha lo stesso nome (Lunedì, Martedì, ...) del giorno corrente.
R. Soncini-Sessa, MODSS, 2004 9
Un esempio
ANNO STANDARD
lunedì domenicasabatovenerdìgiovedìmercoledìmartedì
0 654321
domenicasabatovenerdìgiovedì
1gen04 4gen043gen042gen040 1 2 3 tempo naturale
3 4 5 6 tempo antropico3
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Laghi in regime naturaleh
e
s
a r
hmin
n t( ) =a t( )−e t( )
r
s
(s - smin)
0 se ssmin
N(s) =
s•
t( ) =n t( )−r t( )N(s(t))
afflusso netto o efficace
scala di deflusso r(t)=N(s(t))
smin
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s t +1( )−smin = s t( )−smin( )e−Δ + n η( )
τ
τ +Δ
∫ e− τ +Δ−η( )dη
t+Δτ
&s τ( ) =n τ( )−N s τ( )( )(s - smin)
Nota: s(t+1) dipende significativamente da s(t) solo se
Δ= 1.
T è detta costante di tempo del serbatoio.
Linearizzazione e costante di tempo
r
ssminΔt t+1
τ
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s t +1( )−smin = s t( )−smin( )e−Δ + n η( )
τ
τ +Δ
∫ e− τ +Δ−η( )dη
t+Δτ
&s τ( ) =n τ( )−N s τ( )( )(s - smin)
Nota: s(t+1) dipende significativamente da s(t) solo se
Δ= 1.
T è detta costante di tempo del serbatoio.
Linearizzazione e costante di tempo
r
ssminΔt t+1
τ
Significato di TPonendo Δ=T=1/ in assenza di afflusso si ottiene
T è il tempo impiegato dall’invaso, in assenza di afflusso, per portarsi a circa 1/3 del suo valore iniziale.
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&s τ( ) =n τ( )−N s τ( )( )(s - smin)
Nota: s(t+1) dipende significativamente da s(t) solo se
Δ= 1
T è detta costante di tempo del serbatoio
Linearizzazione e costante di tempo
r
ssmin
Una buona modellizzazione richiede Δ Teorema di Shannon o del campionamento
Una buona modellizzazione richiede Δ Teorema di Shannon o del campionamento
t t+1
τ
s t +1( )−smin = s t( )−smin( )e−Δ + n η( )
τ
τ +Δ
∫ e− τ +Δ−η( )dη
t+Δτ
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LAGO S T= 1
[km2] [giorni]
Maggiore 212.0 7.4Lugano 48.9 8.7Varese 15.0 34.7Alserio 1.5 8.0Pusiano 5.2 15.0Como 146.0 7.7Iseo 61.0 7.8Garda 370.0 86.6
Il passo temporale di modellizzazione dei laghi con T = 8è di circa 1 giorno.
Sono tutti laghi con bacini imbriferi piccoli rispetto alla superficie del lago.
La loro bocca non ha ancora raggiunto la condizione di equilibrio.
Per la maggior parte dei laghi T è di circa 8 giorni.
Costanti di tempo dei laghi lombardi
R. Soncini-Sessa, MODSS, 2004 15
dB1/T
• Le ampiezze di onde entranti con frequenza minore di 1/T non vengono attenuate.
Es.: onde di piena da scioglimento nivale.
• Onde con frequenza maggiore di 1/T vengono attenuate.
Es.: onde di piena prodotte da temporali.
Diagramma di Bode
Laminazione ossia smorzamento
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Il passo temporale dipende dallo stato
Il modello non è lineare: T non definita.
Sarebbe quindi opportuno avere modelli con passo Δ variante con s, ma gli algoritmi oggi disponibili non lo permettono
Unica possibilità: utilizzare modelli con Δ diversi in momenti diversi approfondiremo il tema nel corso specialistico
Δ varia con s
T varia con il punto s in cui si linearizza
Linearizzare il sistema
Per la rappresentabilità del sistema fisico:
Δ 0,1* T
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r
h1
Confronto tra due laghi
h =hmin +
nS
2 >1 h2 < h1
h
2t( ) < h1 t( )
livello medio
>1
h 0( ) < h1 0( )
1) n(t)=n)h
.=0
hmax
h
t
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Comunità rivierasca
max
th t( ) =h 0( ) =hmin + n*
S+ P
S
Utenti di valle
più soddisfatta dal lago 2 ( T piccolo )
più soddisfatti dal lago 1 ( T grande )
Confronto tra i due laghi soggetti a una piena impulsiva
CONFLITTOCONFLITTOh
t
r
t
h t( ) =hmin +
n*
S+
PS
e−t
T t≥0
livello mediolivello medio*
min
nh
S
*
min
nh
S
risposta a una piena impulsivarisposta a una piena impulsiva
t
TPe
S
t
TPe
S
n
t
n*
P
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Comunita’ rivierasche grande
Utenze di valle piccolo
Quale compromesso?
Lago naturale Lago regolato
Scale di deflusso diverse in tempi
diversi
Scala in regime libero
Scala naturale
Scale per diverse posizioni delle paratoie
r
h
Regolazione del lago
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Utenti di valle
Mesi
t
t
Rivieraschi
h(t)
u
Regolazione del lago
t
t
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Leggere
MODSS Cap. 5