FUTURISMO LA METROPOLI FUTURISTA Ricostruzione Virtuale di Vincenzo CAPALBO 31/12/20131.
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FUTURISMO
LA METROPOLI FUTURISTARicostruzione Virtualedi Vincenzo CAPALBO
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Antonio Sant’EliaCasa a gradinata con ascensori esterni
1914 - Inchiostro e matita nera su carta - 288/177 mm - Musei Civici - COMO
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COMO - Monumento ai Caduti
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L'architettura futurista è l'architettura del calcolo, dell'audacia temeraria e
della semplicità; l'architettura del cemento armato, del ferro, del vetro,
del cartone, della fibra tessile e di tutti quei surrogati del legno, della pietra
e del mattone che permettono di ottenere il massimo della elasticità
e della leggerezza;
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Le linee oblique e quelle ellittiche sono dinamiche;
per la loro stessa natura, hanno una potenza emotiva
superiore a quelle delle perpendicolare e delle orizzontali, non vi può essere un'architettura
dinamicamente integratrice all'infuori di esse.
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I caratteri fondamentali dell'architettura futurista saranno la caducità e la
transitorietà. Le case dureranno
meno di noi. Ogni generazione dovrà fabbricarsi la sua città.
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E’ la vittoria del Futurismo, che già si afferma con le Parole in libertà,
il Dinamismo plastico, la Musica senza quadratura
e l'Arte dei rumori, e pel quale lottiamo senza tregua contro la vigliaccheria passatista.
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Questi sono alcuni degli otto punti dell'architettura
futurista. Tratti da "Il Manifesto
dell'architettura futurista" di Antonio Sant'Elia.
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La città nuova ANTONIO SANT’ ELIA
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M. CHIATTONE - Costruzioni per una metropoli
moderna - 1914 - PISA11/04/23 12
• “Là, dove comincia la città, con le sue enormi muraglie
e con i tubi delle sue ciminiere,mette dure frontiere al paesaggio,
là, comincia la CULTURA, questa mostruosa macchina dell’
ingegno, del pensiero e dell’intelligenza umana che non risparmia niente.
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Le idee futuriste non sarebbero mai potute venire dalla
CAMPAGNA. Dovevano nascere
nella vibrazione nervosa di un centro industriale
nella città”.11/04/23 14
Così la nuova ESTETICA diventava “anche per l’architettura”,
dopo quella rustica, l’estetica del contrasto,
della metropoli e della cultura meccanicista.
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“Quando attraversiamo una piazza, subiamo contemporaneamente una
molteplicità di impressioni ottiche e fonetiche,
le più contrastanti. Il suono, il movimento,
la luce, il colore e la forma, tutto si getta nel nostro sistema nervoso
con una violenza aggressiva che non risparmia niente.
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Nel mezzo di questa orchestra ottica e fonetica
ci sentiamo a nostro agio e tranquilli,
invece di essere di cattivo umore. ....
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L’uomo moderno, prodotto di una metropoli
meccanicista, non si è soltanto abituato
a questa molteplicità di impressioni, ma ne avverte
anche un certo bisogno”.
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Nell’immaginario metropolitano dei futuristi un’altra idea portante
è quella della città come luogo di espansione dell’attività percettiva e
di incentivazione della vita nervosa, attraverso una multiforme
stimolazione dei SENSI.
-LA CITTA’ TUMULTUOSA-11/04/23 19
Theo van Doesburg
(Olanda, 1883 – Svizzera, 1931)
il fondatore della rivista: “ De Stijl ”.
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