FUORI DAL COMUNE

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dal COMUNE Immagini, Tracce, Racconti dei nostri Comuni Comune di Ponzano di Fermo 18 ALLEGATO - N.11/2012 Fuori envenuti a Ponzano! Dall’arco del Castello cinquecentesco, arroc- cato a 248 m s.l.m. Ponzano si erge con la sua Torre, che svetta su un territorio esteso su tre dorsali collinari tra fiumi e torrenti: il Tenna, l’Ete Vivo, il Rio, il Cosollo e il Posenzano. Ponzano, che oggi conta 1750 abitanti, è un paese a “tre teste”: il centro storico, sorto intorno al Castel- lo e lungo l’asse viario principale, la frazione storica di Torchiaro e la località Capparuccia che, sviluppa- tasi negli anni ’70 lungo la Valtenna, oggi è la zona più urbanizzata, nonché centro artigianale, commer- ciale e di servizi. Un comune tra tradizione ed evo- luzione, Ponzano, che sa crescere salvaguardando i valori umani, per la garanzia di un tenore di vita a misura d’uomo per tutta la comunità. A pochi chilometri da Fermo, Ponzano, in posizio- ne baricentrica al mare ed ai monti, ha sviluppato le già esistenti strutture ricettive agrituristiche, permettendo ai visitatori di trovare un’ottima ospi- talità. Nel periodo estivo, inoltre, chiunque ha la possibilità di lasciarsi coinvolgere nelle festose ini- ziative storico-culturali ed enogastronomiche, che la dinamica cittadinanza porta avanti con passione. In sinergia con l’Amministrazione Comunale, La Pro Loco, le Associazioni, i Comitati Festeggia- menti, tutti costituiti da molti ponzanesi disponibili a spendersi per la buona riuscita degli eventi e per “fare rete”, è nato “E…state a Ponzano”: un vero e proprio cartellone condiviso di appuntamenti consi- gliato per chi vuole venirci a trovare. In ogni periodo dell’anno, comunque, ci si può lasciar conquistare dai sorprendenti itinerari immersi nel patrimonio storico e paesaggistico del nostro territorio: dalla Chiesa di San Marco, vero gioiello romanico del XII sec. si potrà arrivare alle fonti Mari- na e Moscogna, percorrendo stimolanti sentieri fra verde e torrenti, e, perché no, fino a godere dei piatti tipici curati e preservati dai nostri ristoratori, per riscoprire in ogni senso le radici e la cultura agreste- contadina del nostro paese. Arrivederci dunque a Ponzano, sarà un piacere accogliervi! Le chiavi della città Saluto del primo cittadino di Ponzano di Fermo Gabriele Romanelli B Vega srl Via degli Appennini 12/13 63845 - Ponzano di Fermo (FM) Tel: + 39 0734 631941 Fax: +39 0734 636098

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Comune di Ponzano di Fermo

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Comune di Ponzano di Fermo

18ALLEGATO - N.11/2012

Fuori

envenuti a Ponzano! Dall’arco del Castello cinquecentesco, arroc-cato a 248 m s.l.m. Ponzano si erge con la

sua Torre, che svetta su un territorio esteso su tre dorsali collinari tra fiumi e torrenti: il Tenna, l’Ete Vivo, il Rio, il Cosollo e il Posenzano. Ponzano, che oggi conta 1750 abitanti, è un paese a “tre teste”: il centro storico, sorto intorno al Castel-lo e lungo l’asse viario principale, la frazione storica di Torchiaro e la località Capparuccia che, sviluppa-tasi negli anni ’70 lungo la Valtenna, oggi è la zona più urbanizzata, nonché centro artigianale, commer-ciale e di servizi. Un comune tra tradizione ed evo-luzione, Ponzano, che sa crescere salvaguardando i valori umani, per la garanzia di un tenore di vita a misura d’uomo per tutta la comunità. A pochi chilometri da Fermo, Ponzano, in posizio-ne baricentrica al mare ed ai monti, ha sviluppato le già esistenti strutture ricettive agrituristiche, permettendo ai visitatori di trovare un’ottima ospi-talità. Nel periodo estivo, inoltre, chiunque ha la possibilità di lasciarsi coinvolgere nelle festose ini-ziative storico-culturali ed enogastronomiche, che la dinamica cittadinanza porta avanti con passione. In sinergia con l’Amministrazione Comunale, La Pro Loco, le Associazioni, i Comitati Festeggia-menti, tutti costituiti da molti ponzanesi disponibili a spendersi per la buona riuscita degli eventi e per “fare rete”, è nato “E…state a Ponzano”: un vero e proprio cartellone condiviso di appuntamenti consi-gliato per chi vuole venirci a trovare.In ogni periodo dell’anno, comunque, ci si può lasciar conquistare dai sorprendenti itinerari immersi nel patrimonio storico e paesaggistico del nostro territorio: dalla Chiesa di San Marco, vero gioiello romanico del XII sec. si potrà arrivare alle fonti Mari-na e Moscogna, percorrendo stimolanti sentieri fra verde e torrenti, e, perché no, fino a godere dei piatti tipici curati e preservati dai nostri ristoratori, per riscoprire in ogni senso le radici e la cultura agreste-contadina del nostro paese. Arrivederci dunque a Ponzano, sarà un piacere accogliervi!

Le chiavi della cittàSaluto del primo cittadino di Ponzano di FermoGabriele Romanelli

B

Vega srl Via degli Appennini 12/1363845 - Ponzano di Fermo (FM)Tel: + 39 0734 631941Fax: +39 0734 636098

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2Ponzano di Fermo

E’ del 1059 il più antico documento che riporta il nome di Ponzano insieme al toponimo Santa Maria Mater Domini in una descrizione di confini di una donazione. Ma la storia di questo affascinante borgo inizia molto prima. La presenza della chiesa romani-ca di Santa Maria Matris Domini (oggi detta di San Marco), ci porta al tempo del tardo Impero Roma-no. Infatti in questa chiesa si conservano reperti archeologici di quel tempo: un sarcofago, un’iscri-zione sepolcrale, un capitello corinzio. Dalla caduta dell’Impero Romano la comunità ponzanese segue le vicende legate al dominio dei longobardi con la nascita del Ducato di Fermo fino alla sua decadenza e scomparsa, alla fine dell’VIII secolo, ad opera dei Franchi. Importante poi l’insediamento nel territorio fermano dei Farfensi, fino alla metà del secolo X, periodo storico tra i più turbolenti e violenti. Nel 1209 è già un Castello organizzato e compare nel Privilegio del Vescovo Adenulfo in favore del Mona-stero di San Savino sul Colle Vissiano ed ancor più nel 1214 quando il Marchese Aldovrandino, figlio di Azzo d’Este lo conferma soggetto alla Città di Fermo, insieme ai castelli di San Martino in Plumbarano, Longiano, Montone, San Cipriano. I territori di questi Castelli col passar degli anni furono annessi alla Città di Fermo, mentre il Castello di Ponzano conservò sempre territorio e comunità distinti, non tanto perché favorito da un impianto di miglior difesa naturale, quanto perché vivificato da una realtà che gli altri non avevano: la Pieve di Santa Maria Mater Domini.Sono alquanto movimentati i secoli XIV e XV con le Marche percorse da ribellioni e scorribande di Compagnie di Ventura, dalle interminabili lotte tra

Guelfi e Ghibellini.Nella primavera del 1415, durante l´avanzata dei Malatesta nelle Marche, il Castello di Ponzano si ribella ai Fermani ed il 2 aprile (1415) viene occu-pato dai soldati (del Malatesta). L´effettivo ritorno nella Giurisdizione dello Stato Fermano avviene il 19 luglio 1416. Nel settembre 1443 fu di nuovo occupa-to, questa volta dalle milizie di Alessandro Sforza: i Castelli di Torchiaro e di Santa Maria Mater Domini vengono incendiati e distrutti e Ponzano miracolosa-mente risparmiato. Il territorio del Castello di Santa Maria è in gran parte inglobato in quello di Ponzano che si espande così fino a lambire i limitrofi Monte Giberto e Grottazzolina. Con quest’ultima località le continue discordie per motivi di confini provocano l’intervento della Procura Generale dello Stato Eccle-siastico che il 28 gennaio 1545 pone termine in modo definitivo al contenzioso territoriale. Ponzano acquisisce la porzione di terra oltre il fiume Ete Vivo, fino a lambire il fiume Tenna: è l’odierno territorio ove oggi sorge la Frazione di Capparuccia. Il 5 aprile 1570 Ponzano assapora l’ebbrezza della Libertà Comunale. Papa Pio V con Motu Proprio, separa il Castello di Ponzano dalla Giurisdizione della Città di Fermo dandogli facoltà d’eleggersi un proprio Podestà con funzioni di Giudice, di imporre collette, incassare dazi, di indire e svolgere fiere e mercati. Il 5 giugno 1570, i Ponzanesi adunati in Parlamento eleggono Podestà per il secondo semestre dell’anno Marco Attilio Alberini da Monterone. Dopo la sfuriata Napoleonica ed il fugace Regno Italico (1796-1815), torna il legittimo Governo Pon-tificio. La successiva riorganizzazione della Pubbli-

ca Amministrazione vede l’autonomo Comune di Ponzano dipendere dal Distretto e Governatorato di Fermo fino all’autunno del 1860, data fatidica della leggendaria Spedizione dei Mille, dell’invasione delle Marche dell’esercito Piemontese, dell’annessione della Regione al nascente Regno d’Italia. Il 27 mar-zo 1861 si insedia il primo Consiglio Comunale pre-sieduto dal primo Sindaco del Comune di Ponzano nel Regno d’Italia, Gerolamo Catalino.La seconda metà del secolo che si schiude, vede svolgersi la vita paesana nel segno della pace e della conquista della prosperità. L´attuale denominazione di Ponza-no di Fermo è stata assunta il 24 agosto 1862. Per disposizione Governativa, tutti i Comuni con eguale denominazione, per evitare equivoci, furono invitati a recare aggiunte alla principale denominazione ed il Consiglio Comunale deliberava di «completare il nome del Comune con la aggiunta della sua Centra-le Fermo, esprimendosi Ponzano di Fermo».

Storia/1570: un anno fatidico per Ponzano e la sua comunità

L’ebbrezza della libertà comunale

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Parlando dei beni culturali di Ponzano di Fermo non si può non citare la Chiesa di Santa Maria Mater Domini. Noto oggi come Chiesa di San Marco (foto), questo edificio religioso è stato edificato nel XII secolo su una preesistente struttura del VI-VII secolo. Alcuni studi attestano che la chiesa fu costruita dai monaci farfensi all’incrocio di due antiche direttrici viarie.Risale alla fine del 1700, invece, la costruzione del-la Chiesa di Santa Maria. Realizzata ai piedi della rampa che immette nel vecchio incasato del Castel-lo, occupa lo spazio dell’antica chiesa dedicata a Santa Maria a “Pede Pontis”, che fu distrutta e sostituita dall’attuale nel 1792. La semplice facciata in mattoni è opera dell’architetto Pietro Augustoni, un comasco seguace del neoclassicismo ed attivo nell’area fermana. Il nome originale della chiesa rivela la funzione di protezione del ponte d’ingresso del castello che ha avuto durante il Medioevo.Qualche anno più tardi fu costruita la Chiesa di San Simone. Realizzata nel 1827 su progetto dell’architetto Alessandro Vassalli di Monte San Giusto, l’edificio presenta un interno a navata uni-ca, semplice ed austero. Sull’altare maggiore, in legno d’abete intagliato, verniciato e dorato, è stata sistemata la residenza della Madonna delle Grazie, costruita in legno di abete e pioppo bianco, con intagli e dorature di pregevole fattura.Di recente costruzione è poi la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, che si trova nella frazione Cappa-ruccia. Inaugurata il 31 dicembre 1978, i lavori per la sua realizzazione cominciarono nel 1972. Dopo essere stati sospesi per mancanza di fondi, ripresero nel 1977 e furono portati a termine grazie all’aiuto di tutta la popolazione. La struttura è semplice e line-

are, costruita prevalentemente in cemento armato.Travagliato è stato, anche, l’iter che ha portato alla realizzazione del Palazzo del Consiglio Comunale. Progettato dall’ing. Alessandro Mercuri di Fermo, dietro incarico conferitogli dal Comune di Ponzano il 16 aprile 1901, l’approvazione del progetto definitivo risale al 22 novembre 1903, dopo alterne vicende fatte di ripensamenti e opposizioni da parte di alcuni consiglieri comunali, preoccupati dall’eccessiva spesa che avrebbe potuto alterare il bilancio comunale, pre-cludendo servizi ed opere di utilità per la popolazione. Nei secoli scorsi, la presenza di fonti per l’approvvi-gionamento di acqua potabile era un elemento fon-damentale per la sopravvivenza di una comunità. A Ponzano di Fermo rimangono diverse testimonianze di queste “sorgenti di vita”. Fonte Moscogna (foto) è ubicata a circa 500 metri dal centro del paese, sulla provinciale che conduce alla frazione Capparuccia. Citata già nel Catasto del 1537 e successivamente trascritta in documenti ufficiali di metà Ottocento con il nome “Fonte Moscone” (da cui deriva la forma dialettale “Fonte Moscò”), la fonte è caratterizzata da un faccione di pietra detto “Lù Mascuru” da cui sgorga l’acqua.Un’altra fonte a cui era legata la sopravvivenza dei

ponzanesi era Fonte Marina, citata nei documenti del XVI secolo e posta nella parte orientale dell’abitato della frazione di Torchiaro. La struttura si compone di due vasche e di un lavatoio. Questa fonte, insieme a Fonte Carpineto, posta nella parte occidentale dell’a-bitato, serviva come rifornimento di acqua potabile per la popolazione e come lavatoio pubblico.Sempre nella frazione di Torchiaro è ancora oggi visibile quella che era la Porta d’ingresso all’antico Comune di Torchiaro, il cui abitato, posto su di un colle, è fortificato da un’alta muraglia aperta nella Porta che dà accesso all’antico Castello. Due vie introducono nell’assetto urbano, semplice e ristretto. Ad Est, la stretta Via Ripe da Sole, corre per tutta la lunghezza dell’abitato sul crinale della valle del Cosollo (il torrente). L’altra via, la principale, chiama-ta Via Porta (l’antica Via San Giovanni) conduce alla Piazza antistante la Chiesa dei SS. Simone e Giuda.

Beni culturali/Chiese, fonti ed indelebili tracce medievali

Il ristoro dell’anima e del corpo

Ponzano di Fermo

Per saperne di più

F. Scoccia, “Ponzano di Fermo” - cronaca municipale (1860-1930), Montottone (FM), Tipolitografica De Paolis, 1994F. Scoccia, “Ponzano di Fermo” - guida storico-artistica, Montottone (FM), Grafiche De Paolis, 1998G. Renzi, “La Madonna con il Bambino”, Montottone (FM), Grafiche De Paolis, 2010G. Nepi, “Lu curatu del lu Trocchià …altri episodi”, Altidona (FM), Atreplus, edizione 2010

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4Ponzano di Fermo

Pur essendo un paese dell’entroterra, Ponzano registra una buona incidenza della popolazio-ne giovanile (con età inferiore ai 35 anni), che complessivamente raggiunge il 40% del totale, e una costante crescita negli anni dei residenti. Un fenomeno certo in controtendenza a quello regi-strato generalmente nei paesi dell’entroterra, che tuttavia può essere compreso se si valuta atten-tamente le condizioni favorevoli che un comune come questo può offrire e garantire alla comunità. Tant’è che anche le imprese hanno registrato una crescita, piuttosto che un regresso. La conformazione del territorio ha portato Pon-zano ad espandersi nella pianura del Tenna nel nuovo agglomerato costituente la frazione Capparuccia. La rapida trasformazione da zona agricola per antica tradizione a residenziale-artigianale, ha contribuito alla crescita di questo terzo nucleo urbano con servizi e centri commer-ciali. Da un punto di vista geografico, gran parte

delle realtà produttive e commerciali insistono nel territorio della frazione di Capparuccia. Recentemente, con la partecipazione al bando regionale sui Centri Commerciali Naturali, si è costituita l’Associazione “Capparuccia Com-mercio”. Finalità di tale associazione è l’aggre-gazione delle imprese commerciali, artigianali, turistiche e di servizio attive nella frazione di Capparuccia, con lo scopo di valorizzare il terri-torio dove operano e di rendere più competitivo il sistema commerciale/turistico di cui sono parte. Le attività commerciali che già fanno parte dell’as-sociazione, che non rappresentano ancora la tota-lità degli esercizi commerciali del comune, hanno l’obiettivo di coinvolgere gradualmente tutte le altre presenti. La diversificazione tra i servizi forniti dalle varie attività e la loro disposizione sul territorio rea-lizza il vero concetto di “centro commerciale natu-rale” facendo sì che ogni cliente può trovare in tale contesto tutti prodotti e i servizi di cui necessita. Diverse sono le attività promosse dall’associa-zione “Capparuccia Commercio”: dalle politiche di comarketing alla manifestazione natalizia che riscuote un enorme riscontro in termini di presen-ze denominata “Dolci pensieri di Natale”. Que-sto evento, che si protrae per l’intera giornata, è promosso la seconda domenica di dicembre e si sviluppa sulle vie principale della frazione, ecce-zionalmente chiusa al traffico per l’occasione. Oltre alla promozione e alle attività proposte dai negozianti, l’evento offre ai visitatori l’opportunità di godere del classico mercatino natalizio, delle

bancarelle del mercato e di molte altre attività di contorno come artisti di strada, animazione, musi-ca, ecc. senza doversi spostare dal territorio fer-mano. L’atmosfera natalizia coinvolgerà anche i più piccoli che sono chiamati ad esporre-vendere i propri giocattoli usati o i lavori da loro realizzati.Sul territorio comunale si stanno diffondendo inol-tre delle attività agro-turistiche di forte appeal specialmente per i turisti stranieri. Dal classico agriturismo basato su ruralità e completo relax grazie alle strutture immerse nel verde con visuali suggestive verso gli appennini, ai b&b e villaggi agrituristici con appartamenti e servizi sviluppati ad hoc per le famiglie, fino alle strutture la cui offerta è legata principalmente alla tradizioni gastronomiche. Recentemente, da queste realtà si è sviluppato anche un interessante pacchetto turistico legato ai matrimoni nelle dolci colline marchigiane, facendo divenire Ponzano di Fermo location d’eccezione di diversi eventi.

Economia/Piccole realtà in rete per uno sviluppo sostenibile

Un territorio in crescita

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StoriaSoliditàAutonomiaSicurezza del risparmioSostegno al territorio

Lavori di escavazione - Movimento terraPONZANO DI FERMOContrada Capparuccia, 16 Tel. 0734.631006

Visitare Ponzano significa entrare a stretto contatto con una storia millenaria le cui tracce indelebili sono evidenti nella meravigliosa struttura architetto-nica con l’antico Castello a dominare il borgo e nelle tante opere artistiche e beni culturali che questo prezioso scrigno di tesori contiene. Ma per avere il senso dell’attaccamento della comunità ponzanese al suo glorioso passato è d’obbligo partecipare alla rievocazione storica “Da Castello a Comune Libero – 1570”, spettacolare manifestazione che si tiene la penultima domenica di luglio e che ricorda il momento più esaltante della storia di Ponzano: la conquista della Libertà Comunale ottenuta con Bolla di Papa Pio V il 5 aprile 1570. Con tale Atto il Castello di Ponzano si separa dalla Giurisdizione della Città di Fermo, può eleggersi il proprio Pode-stà ed è governato da propri amministratori, può imporre tributi ed amministrare la giustizia. La rie-vocazione comprende il sontuoso corteggio storico con costumi del secolo XVI a cui partecipano le tre contrade del territorio (Castello, Sant’Angelo, San

Simone); la Corsa delle Botti, avvincente gara fra contrade per contendersi il Palio; la cena medievale con tipici menù cinquecenteschi.Tra le iniziative che animano il centro di Ponzano di Fermo nel periodo estivo spicca inoltre la tradiziona-le Sagra del Cinghiale, evento tipico e irrinuncia-bile, inserito nel programma dei festeggiamenti in onore della Madonna Divina Pastora, Patrona di Ponzano, il primo fine settimana di agosto. La carne di questo gustoso “suino selvatico” è preparata “in salmì” da valenti operatori della cucina che si avval-gono di un’antica e segreta ricetta locale. E’ il piatto tipico dell’estate ponzanese che richiama numerosi villeggianti e turisti. Da non perdere, all’interno della manifestazione lo scoppiettante spettacolo pirotecni-co che illumina il cielo dall’alto della torre del castello e la suggestiva e storica processione che accompa-gna per le vie del paese la statua della Madonna - Divina Pastora, portata in spalla dai fedeli ed seguita dai canti e dalle preghiere delle Confraternite locali.Altrettanto sentita e partecipata la festa del Sacro Cuore di Gesù che si tiene la terza settimana di giugno presso la Frazione di Capparuccia, i cui momenti salienti sono la processione e la rinoma-ta sagra delle Pappardelle alla lepre. Torchiaro ricorda le sue tradiazioni la seconda settimana di maggio con la Festa della Madonna delle Grazie dove possono essere assaggiati i piatti a base di cinghiale, anni fa punto di forza della rinomata Taverna Paradiso attiva nella stessa frazione.Ponzano città della storia, della musica e dei cibi autentici ma anche città attenta alle proprie radici. Ne è un esempio eclatante la mostra permanente

“Antiche Botte-ghe”, sita in Via Napoli, 11/15 nel-la Frazione Cap-paruccia. L’ideato-re Lauro Lupi, con genialità e sag-gezza, ha allestito una meravigliosa esposizione di antiche botteghe artigiane. Ogni mestiere, ogni atti-vità ha un proprio spazio ritagliato. Per comprendere la grandezza cul-turale di questo mondo ormai scomparso, non occorrono nozioni, frasi ridondanti, frasi retoriche, occorre prima di tutto osservare estasiati e fare silenzio. Anche il più piccolo utensile è come un’orma lasciata con le sue storie infinite da raccontare. Passano sotto gli occhi gli attrezzi del contadino, del fabbro, del ciabattino, del barbiere, del muratore, del falegname, della “vecchia” farmacia,dell’osteria tanto “cara” ai nostri nonni, dell’aula scolastica con l’odore d’inchiostro. E’ uno splendido mondo che racconta una realtà passata, intensamente vissuta con le sue costu-manze, le tradizioni, le memorie e parla un linguag-gio semplice e soprendente. E’ un libro aperto nelle cui pagine sono racchiuse la laboriosità, il sudore,la saggezza di intere generazioni.

Folklore e tradizioni/Appuntamenti e luoghi per ricordare le proprie radici

I valori di un tempo custoditi nella memoria

Per secoli la chiesa di San Marco (la medie-vale Santa Maria Mater Domini) a 500 metri dall’abitato di Ponzano, è stato un punto di riferimento per la comunità locale. Celebre da sempre l’omonima fiera che attirava gente proveniente da tutte le Marche e oltre. Addirittura Papa Paolo III Farnese nel 1537 prese in considerazione la Fiera da tenersi per dieci giorni, dal 25 aprile (Festa di San Marco) al 3 Maggio (Festa della Santa Cro-ce) con esenzione di ogni gabella. La famosa Fiera di San Marco, specia-lizzata nel mercato delle carni salate e

di ogni sorta di attrezzo agricolo per l’en-trante buona stagione, ha segnato quindi un’epoca, monumento di costume, di folk-lore e di vita strapaesana, celebrata fino a qualche decennio fa tanto da far nascere intorno ad essa (e alla chiesa) proverbi popolari da sempre famosi. Ne citiamo alcuni: “Chi cià le fije vèlle da marità che le portesse a S.Marco del Ponzà”, “Se piòe de S.Marco le vigne diventa fiascu”, “S.Marco fece fà li fichi pé forza”, “Se S.Marco è ‘nfussu, lo fiè fino all’usciu”, “Chi prima de S.Marco se spoja se ‘rveste

con grande vergògna”, “Ce ‘rvidimo a la Fiera de S.Marco de Ponzà”, “S.Marco, fiju, adè la prima chiesa che scia stata fat-ta a lu munnu, dopo c’è quella de S.Ruffì, eppó quella de la Madonna Nera”. Del 29 gennaio 1867 è la decisione di trasferire la Fiera di San Marco dai cam-pi intorno all’omonima chiesa all’interno del paese. Oggigiorno si svolge il 26 aprile, il giorno dopo della celebre Festa di San Marco che rimane il primo appun-tamento del fermano dove potersi gode-re le prime giornate della primavera.

FOCUSLa Fiera di San Marco

Ponzano di Fermo

Ringraziamenti Per il materiale fotografico: Algert Gega, Edoardo Roso, Alessio Sonaglioni

Per i testi:Ferruccio Scoccia

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6Ponzano di Fermo

Molte sono state le famiglie illustri e i personaggi che hanno lasciato e continuano a lasciare un’im-portante traccia nella storia ponzanese. Fra le più autorevoli figure occorre ricordare Achille Leonar-di (1545-?) componente della più illustre famiglia di Ponzano del 16° secolo, che vantò rapporti di ami-cizia con gli Strozzi di Firenze. Achille Leonardi fu l’abile ambasciatore del Castello di Ponzano presso la Curia Papale negli anni 1566-1570 nel periodo di lotta con la Città di Fermo per conseguire la Libertà Comunale che poi ottenne il 5 aprile 1570. Del ramo abruzzese dei Piccolomini, antica e nobile famiglia di Siena, Francesco Nicola Lucentini de’ Piccolomini (?-1503) ricoprì per circa un anno la carica di Pievano di Santa Maria Mater Domini suc-ceduto dal Pievano Nicolò Bonafede (1463-1534) che mantenne tale carica anche dopo l’elezione a vescovo di Chiusi. Fu uno dei più illustri prelati del ‘500: governatore della Marca d’Ancona, commissa-rio generale dello Stato Ecclesiastico, protonotario Apostolico, ambasciatore dei Papi presso le prin-

cipali città italiane, governatore di Perugia, Siena, Forlì e di Roma in tempo di Sede Vacante. Figlio del grande possidente Ludovico, Alessandro Morelli (1595-1667) fu invece Pievano di San Marco dal 1650 al 1667. Fu il fondatore del Monte Frumentario di Ponzano che ad oggi porta il suo nome. Fra le sue ramificazioni familiari e di parentela risaltano le famiglie Brancadoro e Matteucci di Fermo.Altra importante personalità storica ponzanese fu indubbiamente il notaio Nicola Romanelli (1638-1716) che il 1° settembre 1660 venne nominato Vicario del Castello di Ponzano. Nomina eccezio-nale e rivoluzionaria sia per l’età (22 anni), sia in quanto la nomina fu fortemente voluta dal Parla-mento generale di Ponzano nonostante in passato questa era prerogativa irrinunciabile riservata alla città di Fermo in segno di dominio sui propri castelli.Ponzano diede inoltre i natali a Fra Giorgio Mar-ziale (1605-1672), minore osservante, “architectus celebris” e definitore Perpetuo sotto il pontificato di Alessandro VII (Chigi). Fu autore di pregevoli

opere architettoniche nella Roma barocca del 1600 nonché architetto camerale e sovrintendente ai lavori delle fabbriche Berniniane (Palazzo Apostoli-co di Castel Gandolfo, S.Maria di Galloro, S.Maria Assunta di Ariccia, S.Tommaso da Villanova).Dell’antica famiglia annoverata alla nobiltà di Fabriano, Giuseppe Antonio Catalino (1683-1758) detto anche Dottore di Camerino, si stabilì a Ponzano accompagnato dal titolo “Excellentissimus Dominus” come medico condotto nel 1721 e qui sposò Teodora, figlia di Piermarino Catalini.Di assoluto valore artistico è la figura di Domenico Pettinelli (1689-?), fine intagliatore del legno la cui bottega artigiana fu molto attiva negli anni ’30 e ’40 del 18° secolo. Del suo operato ne abbiamo traccia nella Chiesa di San Francesco di Amandola e la sagrestia nella Chiesa di San Filippo a Ripatransone.Cronologicamente più recente invece il valoroso Achil-le Guarnieri (1836-1897) volontario al seguito di Garibaldi che si distinse nella battaglia del Volturno il 20 ottobre 1860 e che valse la promozione a capitano.

Personaggi/I ponzanesi che hanno fatto la storia

Grandi personalità per un piccolo comune

Parroco di Torchiaro dove ope-rò per molti anni, sino agli anni Cinquanta del Novecento, si rese protagonista di molti aned-doti celebri e curiosi che ispira-rono il prof. Nepi a narrarli nel celebre libro “Lu curatu de lu trocchià”, pubblicato nel 2000. Don Costanzo Costanzi era il fratello del famoso professo-re Costanzi dell’Università di

Roma che poi divenne direttore degli ospedali riuniti di Roma. Don Costanzo era buffissimo, basso, grasso, faceva da medi-co, giudice, veterinario, sacer-dote, faceva tutto lui, era un tipo veramente ameno.Poco prima della sua scomparsa il Prof. Gabriele Nepi pubbli-cò una nuova pubblicazione dal titolo Una figura sicuramente di

spicco e di alto valore sociale che ha spinto l’Amministrazione Comunale a dedicargli il loca-le Circolo Cittadino dove sarà apposto un bassorilievo realizza-to dallo scultore Cesare Baldoni.Sarà anche l’occasione per ricordare il Prof. Nepi a pochi giorni della sua scomparsa e per presentare il libro “Lu curatu de lu trocchià...altri episodi”.

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Il senso comunitario e di condivisione è altamente sviluppato a Ponzano, e negli ultimi anni è cresciuto in maniera espo-nenziale. La vivacità della comunità pon-zanese è evidente dal numero elevato dei gruppi e delle attività che sostengono tutte le iniziative di questo piccolo-grande paese: associazioni, comitati e aggregazio-ni di volontari tutti si danno da fare giorno dopo giorno, con passione e generosità, per realizzare momenti di condivisione per l’intera comunità. Dall’infanzia alla terza età, chiunque a Ponzano di Fermo può soddisfare allora la propria passione, trovare lo spazio adeguato per sviluppare una propria attitudine, ma soprattutto avere la giusta attenzione per le proprie esigenze, gratuitamente.La Pro Loco da sempre svolge un ruolo di sostegno e promozione del territorio: dalle due feste più tra-dizionali del paese, “Festa di San Marco” e “Festa della Madonna delle Grazie – Sagra del Cinghia-le”, fino agli appuntamenti legati alle festività, ai cicli della natura (ad esempio la raccolta delle olive). Momenti per socializzare, aggregarsi e sostenersi, aperti a tutti. Il Comitato Festeggiamenti di Cap-paruccia e il Circolo Uisp Torchiaro, non sono poi

da meno, animando le festi e gli eventi che si svolgono nelle due frazioni. Un altro punto di riferimento importante per Ponzano che lascia aperto il confronto tra generazioni, è il centro sociale “La Torre”: rivolto alla terza età, organizza feste ed iniziative mirate, come teatro, naturopatia, memoria, che diventano incontri per coinvol-gere e stimolare la personalità dei più adulti. Promosso recentemente dall’amministrazio-ne comunale il programma “Ponzio Free-time”, una serie di attività per il tempo libero

destinate a tutte le età: cucina, ballo, pianoforte, pittu-ra, canto, kung fu, ecc. Nel comune è anche presente il Gruppo Comunale di Protezione Civile che oltre a svolgere un ruolo determinate nella gestione delle emergenze, da supporto alle diverse attività che si svolgono nel territorio. Il fermento ponzanese è oltre-modo fecondo, e oltre ad aver dato stimolo a iniziati-ve private, ha dato i natali a un’associazione sportiva sui generis: l’ass. dilettantistica “Tritakatene”. Volta a promuovere la pratica della mountain bike fra tutti coloro che amano la natura e i paesaggi delle verdi colline marchigiane. Ponzano di Fermo, un comune tutto da girare, scopri-re, gustare, trecentosessantacinque giorni all’anno.

Comunità/Associazioni, comitati e gruppi d’aggregazione in costante fermento

Una grande vitalità al servizio di tutti

“Armonie della sera” è un festival di musica da camera curato dall’Associa-zione Marche Musica e nato nel 2005, per volontà dell’Amministrazione Comu-nale, nella suggestiva Chiesa romanica di San Marco che insieme alla natura circostante ispirò al suo ideatore e diret-tore artistico, il pianista marchigiano Marco Sollini, la prima edizione. Il connubio Grande Musica e luoghi d’ar-te, luoghi ricchi di storia, immersi in una natura felice, non poteva che funzionare, identificandolo ben presto come una del-le “eccellenze” del territorio marchigiano e come iniziativa molto apprezzata e conosciuta anche a livello nazionale. Ai patrocini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, Con-siglio Regionale delle Marche e di tutte le province delle Marche si è aggiunto

nel 2012 l’Alto Patronato del Presiden-te della Repubblica. Artisti di fama internazionale hanno dato lustro a tale festival, come il Quartetto d’Archi della Scala, Elena Zaniboni, Alain Meunier, Francesco Manara, Trio Ciaikovsky, i Fiati di Parma, Claudio Scimone, Enri-co Dindo, Jeffrey Swann, artisti come Ugo Pagliai e Tosca, oltre ovviamente, ai Maestri Marco Sollini e Salvatore Barbatano che rappresentano anche la tenace e brillante Direzione Artistica del Festival. Ponzano di Fermo d’estate diventa altresì palcoscenico importante per giovani valenti artisti che acquisi-scono riconoscimenti non solo dai cultori dell’arte musicale, ma anche dai nume-rosissimi appassionati che accorrono per ascoltare le meravigliose “armonie”. Il successo italiano dell’iniziativa è sta-

to tale che si è aggiunto un ulteriore appuntamento annuale, fuori dai confini nazionali, presentato come “Armonie della sera on the world”, che vede serate d’eccezione proposte in Grecia, Germania ed Ungheria.

FOCUSArmonie della Sera

Appuntamenti

25 aprile Festa di San Marco - Ponzano

3° settimana di maggioFesta della Madonne delle Grazie - Torchiaro

Giugno Anteprima “Armonie della sera” - Ponzano

3° fine settimana di giugnoFesta del Sacro Cuore di Gesù Sagra delle Pappardelle alla Lepre - Capparuccia

Penultima settimana di luglioRievocazione Storica

Prima settimana di agosto Festa Divina Pastora e Sagra del Cinghiale c/o centro storico

Luglio e Agosto Armonie della sera

Agosto Pizza e birra - Torchiaro

DicembreDolci pensieri di Natale

NUMERI UTILI

Comune 0734.630108Farmacia Bestiacci 0734.630259Farmacia Formentini 0734.632340Delegazione Comunale 0734.633129

Parrocchia 0734.630150

Pro Loco [email protected] www.tritakatene.com

Ponzano di Fermowww.museodellaculturapopolaremarchigianadilupilauro.it

cell. 338.7697837